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NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - Comune di Ayas

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COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione<strong>NORME</strong> <strong>TECNICHE</strong> <strong>DI</strong> <strong>ATTUAZIONE</strong>Capo I - Disposizioni <strong>di</strong>rettiveArt. 1 - Terminologia1. Nel presente testo normativo sono utilizzati i seguenti acronimi:a. LR 11/98 – Legge regionale 6 aprile 1998, n. 11.b. PRG - Piano Regolatore Generale comunale urbanistico e paesaggistico ai sensi della LR 11/98– art. 11.c. NTA – Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione del PRG ai sensi del comma 4 art. 12 della LR 11/98.d. PUD – Piano Urbanistico <strong>di</strong> Dettaglio ai sensi dell’art. 48 LR 11/98.e. NA – Normativa <strong>di</strong> attuazione delle zone A, ai sensi della lettera b), comma 1, art. 52 LR 11/98.f. PTP – Piano Territoriale Paesistico <strong>di</strong> cui alla legge regionale 10 aprile 1998, n. 13.g. NAPTP – Norme <strong>di</strong> Attuazione del PTP.h. RIPTP – Relazione Illustrativa del PTP.i. LPPTP – Linee programmatiche del PTP.j. SULPTP – Schede per Unità Locali del PTP.k. PST – Programma <strong>di</strong> Sviluppo Turistico <strong>di</strong> cui all’art. 47 della LR 11/98.l. <strong>DI</strong>A – Denuncia <strong>di</strong> Inizio Attività <strong>di</strong> cui agli art. 59 e 61 della LR 11/98.m. CE – Concessione E<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> cui agli art. 59 e 60 della LR 11/98.n. L – Legge statale.o. LR – Legge regionale.p. EF – Equilibri Funzionali <strong>di</strong> cui al comma 2, art. 12 LR 11/98.q. RE – Regolamento E<strong>di</strong>lizio.r. VIA – Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientales. VAS – Valutazione Ambientale StrategicaArt. 2 – Definizioni 11. Zona o sottozona.a. Il termine zona o quello ad esso equiparabile per le finalità della legge <strong>di</strong> sottozona, ovunquecompaia, va letto secondo la definizione e le precisazioni dell'art. 22 della legge regionale 6aprile 1998, n. 11, e del provve<strong>di</strong>mento attuativo <strong>di</strong> cui al comma 2 dello stesso articolo.(esempio : zona <strong>di</strong> tipo B)b. Il termine sottozona è riferito al singolo ambito territoriale appartenente ad uno dei tipi <strong>di</strong> zona<strong>di</strong> cui sopra (esempio : sottozona Ba1, Ba2, ecc..).2. Superficie territoriale (St)Per superficie territoriale <strong>di</strong> una zona o sottozona si intende l'estensione costituita dalla somma dellesuperfici dei terreni, <strong>di</strong> quelle destinate a spazi pubblici o riservate ad attività collettive, a verdepubblico e a parcheggi e delle superficie destinate alle se<strong>di</strong> viarie, anche pedonali esistenti o1 Art. 24, titolo III LR 11/98 e suo provve<strong>di</strong>mento attuativo <strong>di</strong> cui all'Allegato A “In<strong>di</strong>ci urbanistici” alla Delibera <strong>di</strong>Giunta Regionale del 24 marzo 1999, n. 517/XI__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 1 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionepreviste nel PRG, delle superfici occupate da fiumi, torrenti o altri elementi naturali (ghiacciai, laghi..) ricomprese nel relativo perimetro.3. Superficie fon<strong>di</strong>aria (Sf)a. Per superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> un terreno si intende un’area o un complesso <strong>di</strong> aree libere o un'areao un complesso <strong>di</strong> aree occupate da e<strong>di</strong>fici e dagli spazi <strong>di</strong> pertinenza, compreso : stradecarrabili o pedonali, non vincolate dalle prescrizioni <strong>di</strong> PRG o <strong>di</strong> PUD, non gravate da servitù <strong>di</strong>pubblico transito, ma destinate al servizio esclusivo dell'e<strong>di</strong>ficio; spazi destinati alla formazione<strong>di</strong> parcheggi privati <strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici e spazi destinati alla formazione <strong>di</strong> verde privato;al netto delle aree destinate a spazi pubblici o riservate ad attività collettive, a verde pubblico ea parcheggi, delle superficie destinate alle se<strong>di</strong> viarie pubbliche nonché delle superfici occupateda fiumi, torrenti o altri elementi naturali (ghiacciai, laghi ..).b. Per superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> una zona o sottozona (Sf) si intende la somma delle superficifon<strong>di</strong>arie, valutate come in<strong>di</strong>cato al presente comma, dei terreni, o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> essi, ricompresinel relativo perimetro.4. Superficie <strong>di</strong> utilizzazione e<strong>di</strong>lizia (Sfu)a. Per superficie <strong>di</strong> utilizzazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> un terreno si intende la superficie fon<strong>di</strong>aria che, al nettodei vincoli <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, è effettivamente usufruibile a fini e<strong>di</strong>ficatori.b. Per superficie <strong>di</strong> utilizzazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> una sottozona (Sfu) si intende la somma dellesuperficie fon<strong>di</strong>arie (Sf) che, al netto dei vincoli <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, sono effettivamente utilizzabilia fini e<strong>di</strong>ficatori.5. Superficie o Area coperta (Ac)a. La superficie coperta è la parte <strong>di</strong> superficie fon<strong>di</strong>aria costituita dalla proiezione a terradell’intero corpo della costruzione emergente dal suolo, comprese le tettoie, le logge, i porticati,e le altre analoghe strutture.b. Il regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale specifica i limiti quantitativi degli elementi aggettanti quali :cornicioni, pensiline, balconi aperti a sbalzo, oltre ai quali non viene computata la proiezione aterra ai fini del calcolo dell'Ac.6. Superfici lordea. Superficie lorda dei piani (Slp). E’ la superficie lorda <strong>di</strong> ogni piano quella valutata sulrispettivo perimetro esterno, ivi comprese le superfici relative ai vani scale, agli ascensori, ai"bow windows" ed alle verande, ai cave<strong>di</strong>. Sono escluse le superfici relative a volumi tecnici,anche emergenti dalla copertura del fabbricato, quali torrini dei macchinari degli ascensori,torrini delle scale, impianti tecnologici, scale aperte, porticati, "pilotis", logge, balconi, terrazzi.b. Superficie lorda <strong>di</strong> un immobile. E' la somma delle superfici lorde <strong>di</strong> tutti i piani, entro efuori terra, compreso il sottotetto utilizzabile.c. Superficie lorda abitabile (Sla). La superficie lorda abitabile è misurata sul perimetromurario esterno che la delimita, escluse le superfici dei balconi, le logge rientranti dal filoesterno della costruzione, nonché i terrazzi praticabili costituenti copertura <strong>di</strong> a<strong>di</strong>acenti corpi <strong>di</strong>fabbrica o della stessa unità immobiliare, i corpi scala comuni.d. Superficie lorda abitabile <strong>di</strong> un immobile. E' la somma delle superfici lorde abitabili delleunità immobiliari che la compongono, valutate per tutti i livelli su cui tali unità si articolano.e. Superficie lorda agibile (Slg). La superficie lorda agibile è misurata sul perimetro murarioesterno che la delimita, escluse le superfici dei balconi, le logge rientranti dal filo esterno dellacostruzione, nonché i terrazzi praticabili costituenti copertura <strong>di</strong> a<strong>di</strong>acenti corpi <strong>di</strong> fabbrica odella stessa unità immobiliare, i corpi scala comuni.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 2 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionef. Superficie lorda agibile <strong>di</strong> un immobile. E' la somma delle superfici lorde agibili delle unitàimmobiliari che la compongono, valutate per tutti i livelli su cui tali unità si articolano.7. Superficie utile abitabile (Su).E' la superficie <strong>di</strong> pavimento abitabile delle unità abitative residenziali misurata al netto <strong>di</strong> murature,pilastri, tramezzi, sguinci, vani <strong>di</strong> porte e finestre, logge, balconi e terrazzi. Le scale interne verrannocalcolate al 50% della superficie occupata.8. Superficie utile agibile (Sua).E' la superficie <strong>di</strong> pavimento dei locali destinati a funzioni non residenziali quali il commercio,turistiche, la produzione, le attività <strong>di</strong>rezionali, il deposito dei materiali e dei prodotti con le relativesuperfici eventualmente destinate all'esposizione ed altre attività <strong>di</strong> tipo non residenziale nonchélocali accessori qualora non funzionalmente connessi alle singole unità immobiliari. La Sua èmisurata al netto <strong>di</strong> murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani <strong>di</strong> porte e finestre logge, balconi eterrazzi. Le scale interne verranno calcolate al 50% della superficie occupata.Nel caso <strong>di</strong> impianti con lavorazioni prevalentemente all'aperto o che all'aperto prevedano il depositodei materiali e dei prodotti finiti, la superficie utile agibile comprende anche le aree coperte che nelprogetto risultino destinate a tali lavorazioni e depositi e siano delimitate dal filo esterno dellestrutture verticali <strong>di</strong> sostegno della copertura.9. Superfici non residenziali destinate a servizi ed accessori (Snr).Sono le superfici dei servizi e degli accessori alle singole unità immobiliari o all’intero e<strong>di</strong>ficio,misurate al netto <strong>di</strong> murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani <strong>di</strong> porte e finestre. Per servizi edaccessori si intendono le superfici che, comprese o meno nelle unità residenziali, commerciali,<strong>di</strong>rezionali, turistiche, produttive ecc. svolgono funzioni complementari assicurando i servizifunzionalmente connessi alle singole unità immobiliari o all’intero e<strong>di</strong>ficio, quali ad esempio:cantinole, sottotetti o soffitte o parti <strong>di</strong> essi non abitabili ai sensi del regolamento e<strong>di</strong>lizio, locali perimpianti tecnologici (ascensori, cabine idriche ed elettriche, lavatoi comuni, centrali termiche o <strong>di</strong>con<strong>di</strong>zionamento), altri locali a stretto servizio delle residenze; autorimesse singole e collettive,androni d’ingresso, scale comuni, logge, balconi e terrazzi, bussole d’ingresso ad unità immobiliari,porticati liberi, legnaie, saune, palestra, sala giochi, e tutti quegli accessori che aumentano la qualitàdell’immobile.10. Superficie urbanistica (Sur).E’ la sommatoria delle superfici utili abitabili (Su) e delle superfici utili agibili (Sua).11. Volumia. Volume complessivo (Vc). Il volume complessivo è costituito dalla sommatoria dei soli<strong>di</strong>, siaemergenti che interrati, costituenti la costruzione.b. Volume fuori terra (V). Il volume fuori terra è costituito dalla sommatoria dei soli<strong>di</strong>,emergenti dalla linea del terreno originario, costituenti la costruzione. Il regolamento e<strong>di</strong>lizioprecisa le modalità <strong>di</strong> calcolo dello stesso.c. Volume finale (VF) Il volume finale è costituito dalla sommatoria dei soli<strong>di</strong>, emergenti dallalinea del terreno sistemato, costituenti la costruzione.12. Densità Fon<strong>di</strong>ariea. Densità fon<strong>di</strong>aria (I). La densità fon<strong>di</strong>aria è il rapporto tra la superficie urbanistica (Sur) e lasuperficie fon<strong>di</strong>aria (SF).b. Densità fon<strong>di</strong>aria non residenziale (Inr) La densità fon<strong>di</strong>aria non residenziale è il rapportotra la superficie non residenziale destinata a servizi ed accessori (Snr) e la superficie fon<strong>di</strong>aria(SF).__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 3 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 4 - Piano regolatore generale comunale - PRG1. Lo strumento generale <strong>di</strong> pianificazione urbanistica è costituito dal piano regolatore generale comunaleurbanistico e paesaggistico (PRG), formato e approvato ai sensi della normativa regionale in materiaurbanistica e <strong>di</strong> pianificazione territoriale <strong>di</strong> cui alla LR 6 aprile 1998, n. 11 “Normativa urbanistica e <strong>di</strong>pianificazione territoriale della Valle d’Aosta”.Art. 5 - Durata ed effetti del PRG1. Il PRG rimane in vigore a tempo indeterminato. Esso deve comunque essere riconsiderato nei contenutidopo 10 anni dall’approvazione 3 .Art. 6 - Contenuti del PRG1. Il PRG, tenuto conto del PTP e ricercando il coor<strong>di</strong>namento con i PRG dei Comuni confinanti, assolve lefunzioni <strong>di</strong> cui all’art. 12 della LR 11/98 e più precisamente:a. provvede alla tutela dei beni culturali, ambientali e naturali e alla salvaguar<strong>di</strong>a delle aree adatteagli usi agricoli ed agro-silvo-pastorali; a tal fine in<strong>di</strong>vidua prioritariamente le relative aree dasottoporre a particolare <strong>di</strong>sciplina d’uso e trasformazione;b. in<strong>di</strong>vidua gli inse<strong>di</strong>amenti abitativi esistenti da conservare e riqualificare e, compatibilmente conle esigenze <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> cui alla lett. a), in<strong>di</strong>vidua le parti del territorio da destinarea nuova e<strong>di</strong>ficazione, qualora il relativo fabbisogno non possa essere sod<strong>di</strong>sfatto attraverso ilrecupero del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente;c. definisce i criteri e le norme per i vari tipi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento;d. in<strong>di</strong>vidua la localizzazione delle infrastrutture e dei servizi <strong>di</strong> interesse collettivo;e. <strong>di</strong>spone in merito al sistema <strong>di</strong> verde pubblico;f. evidenzia i vincoli che gravano sul territorio;g. in<strong>di</strong>vidua le aree <strong>di</strong> proprietà pubblica;h. stabilisce le modalità delle trasformazioni urbanistiche o e<strong>di</strong>lizie ammesse;i. in<strong>di</strong>vidua ogni ulteriore elemento, in relazione alle con<strong>di</strong>zioni dei luoghi, al sistema socioeconomico,all’uso delle risorse ambientali, all’assetto e alla <strong>di</strong>fesa del suolo, che sia necessarioad un corretto inquadramento della pianificazione anche al fine <strong>di</strong> costituire un valido supportoalle decisioni.2. Il PRG definisce gli equilibri funzionali e <strong>di</strong>spone in or<strong>di</strong>ne al loro raggiungimento via via che si realizzinogli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica o e<strong>di</strong>lizia del territorio comunale, prefigurando le lineeprogrammatiche dell’assetto territoriale locale in coerenza con il PTP; ai fini anzidetti le presenti norme<strong>di</strong> attuazione definiscono le con<strong>di</strong>zioni ed eventualmente le successioni temporali per la realizzazionedegli interventi, in relazione alle destinazioni <strong>di</strong> uso da essi previste e alle infrastrutture esistenti e3 LR 11/98, Art. 19 - Riconsiderazione del PRG: "Decorsi <strong>di</strong>eci anni dalla data in cui il PRG ha assunto efficacia e alloscadere <strong>di</strong> ogni successivo decennio, il <strong>Comune</strong> provvede a riconsiderare i contenuti della propria pianificazioneurbanistica generale, anche in relazione all’evolversi dello stato <strong>di</strong> fatto, allo scopo <strong>di</strong> assicurare, ove del caso conopportune varianti, la maggior rispondenza possibile della pianificazione medesima all’interesse generale e agliobiettivi <strong>di</strong> cui all’art. 1 LR 11/98. "__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 5 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneprogrammate; in ogni caso, le previsioni spaziali del piano, tengono conto particolare situazione localeanche in or<strong>di</strong>ne all’utilizzazione turistica del territorio, si riferiscono alla prevista evoluzione dell’entità edella composizione della popolazione e delle attività entro un orizzonte temporale non superiore aldecennio.Art. 7 - Elaborati del PRG1. Gli elaborati del PRG sono definiti dal comma 4. art. 12 L.R. 11/98 e più precisamente:a. relazione illustrativa;b. cartografia;c. norme <strong>di</strong> attuazione.2. Detti elaborati sono redatti in conformità con le in<strong>di</strong>cazioni contenute nella Delibera <strong>di</strong> Giunta Regionaledel 15 febbraio 1999, n. 418 e s.m.i.3. Per semplicità <strong>di</strong> interpretazione, il territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> AYAS è stato sud<strong>di</strong>viso come meglioillustrato negli schemi seguenti:sett. 7 sett. 8settore NORDsett. 5 sett. 6q 8sett. 3 sett. 4q 7q 6settore SUDsett. 1 sett. 2q 3q 2q 1q 4 q 5nello specifico il territorio comunale:− per le rappresentazioni in scala 1:10.000 è stato <strong>di</strong>viso in due settori;− per le rappresentazioni in scala 1:5.000 è stato <strong>di</strong>viso in otto settori;− per le rappresentazioni in scala 1:2.000 è stato <strong>di</strong>viso in otto quadri.Sono poi stati specificati, laddove necessario, dei formati <strong>di</strong> dettaglio per scale <strong>di</strong> rappresentazionemaggiori.4. Gli elaborati del presente PRG sono formati dalle seguenti documentazione:__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 6 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionea. CARTOGRAFIA MOTIVAZIONALE:TITOLO TAVOLA SETTORE SCALACarta dell’Assetto Generale del Territorio e dell’Uso Turistico M1.1 settore SUD 1:10.000M1.2 settore NORD 1:10.000M1.3 settore 1 1:5.000M1.4 settore 2 1:5.000M1.5 settore 3 1:5.000M1.6 settore 4 1:5.000M1.7 settore 5 1:5.000M1.8 settore 6 1:5.000M1.9 settore 7 1:5.000M1.10 settore 8 1:5.000TITOLO TAVOLA SETTORE SCALACarta <strong>di</strong> Analisi dei Valori NaturalisticiM2.1 settore SUD 1:10.000M2.2 settore NORD 1:10.000M2.3 settore 1 1:5.000M2.4 settore 2 1:5.000M2.5 settore 3 1:5.000M2.6 settore 4 1:5.000M2.7 settore 5 1:5.000M2.8 settore 6 1:5.000M2.9 settore 7 1:5.000M2.10 settore 8 1:5.000TITOLO TAVOLA SETTORE SCALACarta <strong>di</strong> Uso del Suolo e Strutture AgricoleM3.1 settore SUD 1:10.000M3.2 settore NORD 1:10.000M3.3 settore 1 1:5.000M3.4 settore 2 1:5.000M3.5 settore 3 1:5.000M3.6 settore 4 1:5.000M3.7 settore 5 1:5.000M3.8 settore 6 1:5.000M3.9 settore 7 1:5.000M3.10 settore 8 1:5.000TITOLO TAVOLA SETTORE SCALACarta <strong>di</strong> Analisi del Paesaggio e dei Beni CulturaliM4.1 settore SUD 1:10.000M4.2 settore NORD 1:10.000M4.3 settore 1 1:5.000M4.4 settore 2 1:5.000M4.5 settore 3 1:5.000M4.6 settore 4 1:5.000M4.7 settore 5 1:5.000M4.8 settore 6 1:5.000M4.9 settore 7 1:5.000M4.10 settore 8 1:5.000__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 7 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneTITOLO TAVOLA SETTORE SCALACarta dei Vincoli Legge 431/85M5.1 settore SUD 1:10.000M5.2 settore NORD 1:10.000M5.3 settore 1 1:5.000M5.4 settore 2 1:5.000M5.5 settore 3 1:5.000M5.6 settore 4 1:5.000M5.7 settore 5 1:5.000M5.8 settore 6 1:5.000M5.9 settore 7 1:5.000M5.10 settore 8 1:5.000b. CARTOGRAFIA PRESCRITTIVA:TITOLO TAVOLA SETTORE/QUADRO SCALACarta <strong>di</strong> Tutela e Valorizzazione del Paesaggio e dei P1.1 settore 1 1:5.000Beni CulturaliP1.2 settore 2 1:5.000P1.3 settore 3 1:5.000P1.4 settore 4 1:5.000P1.5 settore 5 1:5.000P1.6 settore 6 1:5.000P1.7 settore 7 1:5.000P1.8 settore 8 1:5.000P1.9 quadro 1 1:2.000P1.10 quadro 2 1:2.000P1.11 quadro 3 1:2.000P1.12 quadro 4 1:2.000P1.13 quadro 5 1:2.000P1.14 quadro 6 1:2.000P1.15 quadro 7 1:2.000P1.16 quadro 8 1:2.000TITOLO TAVOLA SETTORE/QUADRO SCALACarta degli Elementi, degli Usi e delle Attrezzature con P2.1 settore 1 1:5.000Particolare Rilevanza UrbanisticaP2.2 settore 2 1:5.000P2.3 settore 3 1:5.000P2.4 settore 4 1:5.000P2.5 settore 5 1:5.000P2.6 settore 6 1:5.000P2.7 settore 7 1:5.000P2.8 settore 8 1:5.000P2.9 quadro 1 1:2.000P2.10 quadro 2 1:2.000P2.11 quadro 3 1:2.000P2.12 quadro 4 1:2.000P2.13 quadro 5 1:2.000P2.14 quadro 6 1:2.000__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 8 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneP2.15 quadro 7 1:2.000P2.16 quadro 8 1:2.000TITOLO TAVOLA SETTORE/QUADRO SCALATavola <strong>di</strong> Tutela e Valorizzazione Naturalistica P3.1 settore 1 1:5.000P3.2 settore 2 1:5.000P3.3 settore 3 1:5.000P3.4 settore 4 1:5.000P3.5 settore 5 1:5.000P3.6 settore 6 1:5.000P3.7 settore 7 1:5.000P3.8 settore 8 1:5.000P3.9 quadro 1 1:2.000P3.10 quadro 2 1:2.000P3.11 quadro 3 1:2.000P3.12 quadro 4 1:2.000P3.13 quadro 5 1:2.000P3.14 quadro 6 1:2.000P3.15 quadro 7 1:2.000P3.16 quadro 8 1:2.000TITOLO TAVOLA SETTORE/QUADRO SCALACartografia della Zonizzazione, dei Servizi e della Viabilità P4.1 settore 1 1:5.000del PRGP4.2 settore 2 1:5.000P4.3 settore 3 1:5.000P4.4 settore 4 1:5.000P4.5 settore 5 1:5.000P4.6 settore 6 1:5.000P4.7 settore 7 1:5.000P4.8 settore 8 1:5.000P4.9 quadro 1 1:2.000P4.10 quadro 2 1:2.000P4.11 quadro 3 1:2.000P4.12 quadro 4 1:2.000P4.13 quadro 5 1:2.000P4.14 quadro 6 1:2.000P4.15 quadro 7 1:2.000P4.16 quadro 8 1:2.000TITOLO TAVOLA SOTTOZONA SCALAClassificazione degli E<strong>di</strong>fici nelle Zone <strong>di</strong> tipo A P4.17 Ae1 - Corbet1:1.000Ae2 - Le CornuP4.18 Ae4 - Borbey BassaAe5 - Borbey AltaAc1 - Lignod1:1.000P4.19 Ae3 - MeytéresAe6 - LeTrocheyAe7 - Périasc1:1.000__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 9 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneP4.20 Ae8 - L’Osel1:1.000Ae9 - Les Goïls-DessousAe10 - Les Goïls-DessusAe11 - PieitAc2 - AntagnodP4.21 Ac2 - Antagnod1:1.000Ad1 - PériascAd2 - PilazAe12 - Magnéchoulaz, EriuP4.22 Ad3 - Bisous1:1.000Ac3 - MagnéazP4.23 Ac3 - Magnéaz1:1.000Ae13 - PalouettazAe14 - MandrouAe15 – PalencP4.24 Ad5 - Mascognaz 1:1.000P4.25 Ae16 - Champlan1:1.000Ad4 - ChampolucP4.26 Ad6 – Le Le Crest1:1.000Ad7 – CunéazAe17 - FranceP4.27 Ad8 - Le Le Frachey1:1.000Ae18 - SoussunP4.28 Ae19 – Rovinal1:1.000Ae20 – Praz-SecAe21 – Les Les DrolessAe22 – Saint-Jacques-des-Allemands,Les FusinesAe23 – Les PéyozAe25 - RésyAe24 – BlanchardP4.29 Ae24 – BlanchardAe26 - Les Les Fiéry1:1.000c. ELABORATI:TITOLO ELABORATO SOTTOZONARelazioneASchede Zone A B.1 Ac1 - LignodB.2 Ac2 - AntagnodB.3 Ac3 - MagneazB.4 Ad1 - PériascB.5 Ad2 – Pilaz, EriuB.6 Ad3 – BisousB.7 Ad4 - ChampolucB.8 Ad5 - MascognazB.9 Ad6 – Le CrestB.10 Ad7 – CunéazB.11 Ad8 - Le FracheyB.12 Ae1 - Corbet__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 10 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneB.13 Ae2 - Le Le CornuB.14 Ae3 - MeytéresB.15 Ae4 – Borbey BassaB.16 Ae5 – Borbey AltaB.17 Ae6 - TrocheyB.18 Ae7 – Périasc La ValB.19 Ae8 – L’OgelB.20 Ae9 - Les-Goïls-DessousB.21 Ae10 - Les-Goïls-DessusB.22 Ae11 - PieitB.23 Ae12 - Magnechoulaz, EriuB.24 Ae13 - PalouettazB.25 Ae14 - MandrouB.26 Ae15 - PalencB.27 Ae16 - ChamplanB.28 Ae17 - FranceB.29 Ae18 - SoussunB.30 Ae19 - RovinalB.31 Ae20 - Praz SecB.32 Ae21 - Les DrolesB.33 Ae22 – Saint-Jacques-des-Allemands, Les FusinesB.34 Ae23 - Les PéyozB.35 Ae24 - BlanchardB.36 Ae25 - RésyB.37 Ae26 - Les FiéryNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione CTabelleD__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 11 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneCapo II - Disposizioni generali <strong>di</strong> attuazioneArt. 8 - Infrastrutture e servizi 41. Si definiscono infrastrutture e servizi le opere e gli impianti a rete o puntuali, pubblici e/o privati,presenti anche solo parzialmente sul territorio comunale atti a garantire l’adeguata funzionalità eattuazione ed eventualmente possono anche avere funzione <strong>di</strong> porre in relazione più territori comunali.2. Le infrastrutture e i servizi sono <strong>di</strong> rilevanza locale e regionale.3. I servizi <strong>di</strong> rilevanza regionale sono in<strong>di</strong>viduati nelle zone <strong>di</strong> tipo Fa.4. Generalmente i servizi <strong>di</strong> rilevanza locale sono in<strong>di</strong>viduati nelle zone Fb; se compatibili, sono comunquein<strong>di</strong>viduabili anche nelle zone A, B, C, E.5. I servizi locali che il presente PRG in<strong>di</strong>vidua sono i seguenti:a. Sanità1. ambulatori me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base2. farmacieb. Sicurezza1. aree per la gestione delle emergenze2. aree per elicotteri3. aree per la protezione civilec. Istruzione1. scuola materna2. scuola elementared. Cultura1. biblioteca2. centri <strong>di</strong> incontro (riunioni, sala polivalente, sala espositiva)3. cinemae. Ricreazione1. verde attrezzato2. altre aree (giochi, aree picnic)f. Sport (non agonistico)1. attrezzature sportivo-ricreative infra-comunale2. attrezzature sportivo-ricreative a livello comunaleg. Commercio1. esercizi <strong>di</strong> vicinato2. mercatoh. Amministrazione1. uffici comunali4 Paragrafi A e B, Capitolo III, Allegato A, Deliberazione <strong>di</strong> Consiglio regionale 24 marzo 1999, n.517/XI__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 12 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionei. Trasporti2. poste, istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to3. cimitero1. impianti speciali per l’accessibilità ad aree naturali che presentano elevatasensibilità e frequentazione, nonché per l’integrazione <strong>di</strong> aree che presentanorisorse fra loro complementari 52. razionalizzazione <strong>di</strong> viabilità or<strong>di</strong>naria, con aumento delle connessioni fra le reti 63. gli interventi nei punti critici della rete stradale volti a ridurre o eliminare i fattori<strong>di</strong> rischio o <strong>di</strong> congestione, e migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza.j. Parcheggi1. <strong>di</strong> sottozona2. <strong>di</strong> sosta e parcheggio per viabilità ai margini delle strade, in sede separata dallapiattaforma stradale al servizio degli inse<strong>di</strong>amenti limitrofi e <strong>di</strong> aree agricolespecializzate, la cui conduzione richiede perio<strong>di</strong>che presenze <strong>di</strong> pluralità <strong>di</strong> addetti,nonché in funzione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> belvedere e <strong>di</strong> beni culturali isolati ad elevatafrequentazione o <strong>di</strong> cui si intende favorire la visibilità. 73. le aree a parcheggio per i servizi <strong>di</strong> rilevanza regionale e comunale sonorealizzabili, ove possibile, con idonea copertura vegetale. 84. per carenze pregresse: i parcheggi devono essere adeguati al reale caricourbanistico permanente, siti a <strong>di</strong>stanza pedonale e compatibili con la realtàambientale e paesistica del luogo. 95. per le attività produttive i parcheggi devono essere adeguati alle esigenze <strong>di</strong>stazionamento sia interne che esterne all’area oggetto <strong>di</strong> intervento6. a servizio <strong>di</strong> attività commerciali.7. a servizio <strong>di</strong> attività turistiche 11 .Art. 9 - Opere <strong>di</strong> urbanizzazione1. Si intendono per opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria quelle previste dall’art. 4 della legge 29settembre 1964 n. 847 integrato dall’art. 44 della legge 22 ottobre 1971 n. 865, dall’art. 17 della Legge11 marzo 1988 n. 67, dall’art. 26 della Legge 28 febbraio 1990 n. 38 e dall’art. 58 del D. Lgs 5 febbraio1997 n. 22.2. Sono opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello:a) strade;b) fognature e impianti <strong>di</strong> depurazione;c) rete idrica.Sono opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria <strong>di</strong> secondo livello:a) pubblica illuminazione;b) spazi <strong>di</strong> verde attrezzato;c) spazi <strong>di</strong> sosta o <strong>di</strong> parcheggio;5 lettera e),comma 1, art. 20 NAPTP6 lettera f), comma 1, art. 20 NAPTP7 lettera f), comma 1, art. art. 21 NAPTP8 comma 11, art. 23 NAPTP9 comma 5, art. 24 NAPTP11 lettere c) e d), comma 9, art.29 NAPTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 13 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioned) rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell’energia elettrica;e) impianti cimiteriali.3. Sono opere <strong>di</strong> urbanizzazione secondaria:a) asili nido e scuole materne;b) scuole dell’obbligo;c) mercatid) delegazioni comunali;e) chiese ed altri e<strong>di</strong>fici religiosi;f) impianti sportivi <strong>di</strong> livello comunale ed infra-comunale;g) attrezzature culturali e sanitarie;h) aree ver<strong>di</strong>;4. Il PRG in<strong>di</strong>vidua le aree a servizi ai sensi dell’art. 23 delle LR 11/98 e s.m.i., in ottemperanza allein<strong>di</strong>cazioni dell'allegato A della Deliberazione Giunta regionale 24 marzo 1999, n. 517/XI.Art. 10 - Modalità attuative per le trasformazioni urbanistiche o e<strong>di</strong>lizie ammesse1. Il PRG viene attuato a mezzo <strong>di</strong>:a. Piani urbanistici <strong>di</strong> dettaglio (P.U.D.), <strong>di</strong> cui agli artt. 48, 49 e 50, capo II, LR 11/98.b. Concessioni e<strong>di</strong>lizie singole (C.E.), alle con<strong>di</strong>zioni previste dagli articoli delle presenti norme e nelletabelle <strong>di</strong> zona.c. Apposita normativa <strong>di</strong> attuazione, esclusivamente e per ogni singola zona A, <strong>di</strong> cui all'art. 52 della LR11/98 10d. Programmi integrati, concertazioni e intese per la riqualificazione del territorio <strong>di</strong> cui all’art. 51 dellaLR 11/982. Le presenti NTA, nel Capo IV - Disposizioni specifiche, in<strong>di</strong>viduano i casi in cui è ammessa la C.E. e quelliin cui è richiesta la preventiva approvazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> dettaglio e/o programmi attuativi.3. Le attività <strong>di</strong> trasformazione urbanistiche ed e<strong>di</strong>lizie del territorio comportano, fatti salvi i casi <strong>di</strong> gratuitàai sensi <strong>di</strong> legge, 11 la corresponsione <strong>di</strong> un contributo commisurato all’incidenza delle spese <strong>di</strong>urbanizzazione nonché al costo <strong>di</strong> costruzione 12 .4. La ristrutturazione urbanistica, dove ammessa dal Capo II - Disposizioni specifiche, è in<strong>di</strong>rizzata allariqualificazione del sistema infrastrutturale per l’accessibilità ai nuclei abitati con caratteristiche <strong>di</strong> centroe l’attestamento del traffico veicolare, al potenziamento delle località centrali e degli spazi urbani e alripristino e alla valorizzazione degli assi rettori e delle altre testimonianze storiche <strong>di</strong> rilievo. 135. Agli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> nuovo impianto in<strong>di</strong>viduati nelle sottozone <strong>di</strong> tipo C si applicano gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> cui aicommi 10,11,12 dell’art. 24 e commi 4,5,6 dell’art. 25 delle NAPTP.Art. 11 – Principali interventi comportanti trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia1. Gli interventi comportanti trasformazione urbanistica e/o e<strong>di</strong>lizia del territorio comunale sono <strong>di</strong> seguitoelencati:a) manutenzione or<strong>di</strong>nariab) manutenzione straor<strong>di</strong>nariac) restauro10 Si veda anche comma 4, art. 36 NAPTP e lettere a) b) comma 8, paragrafo 5, capitolo 3, Allegato A, Delib. G.R. 15febbraio 1999, n. 418.11 art. 68, capo III, LR 11/98.12 artt. 64, 65, 66, 67,68, 69, 70, 71, 72, capo III, LR 11/98.13 comma 8, art. 24 NAPTP.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 14 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioned) risanamento conservativoe) ristrutturazione e<strong>di</strong>liziaf) ristrutturazione urbanisticag) completamento e<strong>di</strong>lizio e/o sostituzioneh) ampliamento e/o sopraelevazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, anche per adeguamentodelle altezze nette dei piani esistenti ai minimi <strong>di</strong> leggei) nuova costruzionej) ripristino <strong>di</strong> fabbricati <strong>di</strong>roccati alle con<strong>di</strong>zioni poste dalla legge 14k) piccole demolizioni funzionali ad altri interventil) demolizione totale o parzialem) mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso 15n) demolizione e ricostruzione a pari volumetriao) ampliamenti volumetrici <strong>di</strong> strutture alberghierep) adeguamento alle tipologie <strong>di</strong> zona6. Gli interventi dalla lettera a) alla lettera d) e quelli in<strong>di</strong>cati alla lettera j) sono considerati <strong>di</strong> restituzioneGli interventi dalla lettera e) alla lettera h) sono considerati <strong>di</strong> riqualificazioneGli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere i), l), n) ed o) sono considerati <strong>di</strong> trasformazioneGli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere k) e p) sono considerati altri interventi.7. La classificazione degli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia, introdotti come inerenti leattività ammesse, in assenza <strong>di</strong> strumenti attuativi, negli e<strong>di</strong>fici all’interno degli agglomerati <strong>di</strong> centrostorico e dettagliatamente descritti nella deliberazione <strong>di</strong> Giunta regionale n. 2515 del 26 luglio 1999, èda considerarsi valida per l’intero territorio comunale, quin<strong>di</strong> non soltanto per le zone territoriali <strong>di</strong> tipoA, ma anche per quelle <strong>di</strong> tipo B, C, E, F.Art. 12 - Destinazioni d'uso1. Le destinazioni d’uso sono <strong>di</strong>sciplinate dalla lettera d), comma 4, art. 52 LR 11/98,artt. 73 e 74 LR 11/98 comma 3,art. 69 LR 11/98 comma 4, art. 25 NAPTP, comma 5, art. 69 LR 11/98 e s.m.e.i.Le destinazioni d'uso sono elencate e normate dall'art.73, capo IV, LR 11/98, così come mo<strong>di</strong>ficatodall'art.45 della LR 21\03.Le categorie <strong>di</strong> destinazioni d'uso ivi in<strong>di</strong>viduate, al fine <strong>di</strong> una corretta interpretazione, sono da mettere inrelazione con la ripartizione in categorie degli usi e delle attività <strong>di</strong> cui al comma 3, art.9 NAPTP2. L'uso cui l'immobile, o parte <strong>di</strong> esso, è destinato, sotto il profilo delle attività da svolgere nell'immobilestesso, costituisce la destinazione d'uso.3. Le destinazioni d'uso sono raggruppate nelle seguenti categorie:a) destinazione ad usi e attività <strong>di</strong> tipo naturalistico 16Tali usi ed attività sono tesi essenzialmente alla conservazione ed alla gestione naturalistica, conesclusione delle eventuali attrezzature d’accesso o d’uso (es. rifugi alpini), che sono invece daricomprendersi nella categoria <strong>di</strong> cui alla lettera g) (destinazione ad usi ed attività turistiche ericettive)14lettera e), comma 4, art. 52 LR 11/9816 artt.73 e 74 LR 11/98 e successivo art.12 NTA PRG16 si fa riferimento a quanto riportato alla lettera a) comma 3, art.9 NAPTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 15 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneb) destinazione ad usi e attività a carattere agro-silvo-pastorale e attività <strong>di</strong> supportoaziendali ed interaziendali 17 .Sono legate alle attività agricole, forestali, inerenti all'uso ed alla conduzione degli alpeggi con irelativi servizi ed abitazioni. Possono anche comportare mo<strong>di</strong>ficazioni dello stato dei luoghi edell'assetto infrastrutturale. Da tale destinazione sono esclude però le residenze temporaneelegate a tali attività che sono ricomprese nel punto seguente.c) destinazione a residenza temporanea legata alle attività agro-silvo-pastorali. 18In questa categoria <strong>di</strong> destinazione d’uso sono da ricomprendersi anche gli eventuali servizi edattività connessi con le residenze medesime.d) destinazione ad abitazione permanente o principale. 19Per destinazione d’uso permanente e principale deve intendersi la residenza stabile cioè la primacasa.d bis) destinazione ad abitazione temporanea. 20Sono tutte le abitazioni destinate solo temporaneamente alla permanenza dei nuclei familiari;sono pertanto da ricomprendere le unità immesse nel mercato delle cosiddette seconde case eanche le abitazioni secondarie <strong>di</strong> nuclei familiari già proprietari <strong>di</strong> abitazioni principali.e) destinazione ad usi ed attività produttive artigianali o industriali, <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale;f) destinazione ad usi ed attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale:Sono da ricomprendere in questa categoria le attività commerciali che possono essere ritenute<strong>di</strong> interesse prevalentemente locale, tenuto conto delle definizioni <strong>di</strong> tali attività ai sensi dellavigente normativa in materia e in particolare del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della<strong>di</strong>sciplina relativa al settore del commercio) e della LR 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e <strong>di</strong>rettiveper l’esercizio dell’attività commerciale) e relativi provve<strong>di</strong>menti attuativi; sono altresì, in lineagenerale, da ricomprendere in questa categoria le attività legate alla somministrazione <strong>di</strong> cibi obevande che, ai fini urbanistici, sono assimilabili alle attività commerciali.g) destinazione ad usi ed attività turistiche e ricettive:Si osserva che sono da ricomprendersi in questa categoria <strong>di</strong> destinazione d’uso oltre alle attivitàturistiche e ricettive alberghiere ed extralberghiere in<strong>di</strong>viduate e <strong>di</strong>sciplinate dalla specificalegislazione <strong>di</strong> settore, le attrezzature e i servizi <strong>di</strong> carattere turistico, ricreativo, escursionistico,sportivo, connessi alle attività medesime;h) destinazione ad attività produttive industriali non collocabili in contesti urbanoabitativi.Si rileva che questa categoria <strong>di</strong> destinazione d’uso non ricomprende le attività produttiveartigianali, le quali pertanto sono già ricomprese nella categoria <strong>di</strong> cui alla lettera e).i) destinazione ad attività commerciali non collocabili in contesti urbano-abitativi.Sono da ricomprendere in questa categoria le attività commerciali che non possono essereritenute <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale, tenuto conto delle definizioni <strong>di</strong> tali attività ai sensi17 si fa riferimento a quanto riportato alla lettera b) comma 3, art.9 NAPTP18 si fa riferimento a quanto riportato al punto 3, lettera c) comma 3, art.9 NAPTP19 si fa riferimento a quanto riportato al punto 1, lettera c) comma 3, art.9 NAPTP20 si fa riferimento a quanto riportato al punto 2, lettera c) comma 3, art.9 NAPTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 16 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionedella vigente normativa in materia e in particolare del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114 (Riformadella <strong>di</strong>sciplina relativa al settore del commercio) e della LR 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e<strong>di</strong>rettive per l’esercizio dell’attività commerciale) e i relativi provve<strong>di</strong>menti attuativi;l) destinazione ad attività sportive, ricreative e per l'impiego del tempo libero,richiedenti spazi specificamente destinati ad attrezzature, impianti o servizi, oapposite infrastrutture;m) destinazione ad attività pubbliche <strong>di</strong> servizio o <strong>di</strong> pubblico interesse.Questa categoria ricomprende sia le attività pubbliche <strong>di</strong> servizio o <strong>di</strong> pubblico interesse <strong>di</strong> rilievolocale sia quelle <strong>di</strong> rilievo non locale. Per attività pubbliche non devono necessariamenteintendersi attività gestite dall’ente pubblico, ma più in generale, attività atte a fornire un serviziopubblico o <strong>di</strong> pubblico interesse; possono pertanto, in linea generale, essere ricompresi inquesta categoria anche, per esempio, i centri <strong>di</strong>rezionali, i <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburante, le farmacie,ecc..Art. 13 - Convenzioni urbanistiche1. Le convenzioni urbanistiche relative ai PUD <strong>di</strong> iniziativa privata sono regolate dalla LR 11/98 art. 49,comma 2, lettera d).2. Le convenzioni e<strong>di</strong>lizie, finalizzate a mantenere per almeno 20 anni la destinazione ad abitazionepermanente o principale <strong>di</strong> un immobile, sono regolate dalla LR. 11/98, art. 67, comma 2.3. Le convenzioni inerenti la deroga agli equilibri funzionali per la costruzione della “prima casa”, dovrannoessere stipulate con l’impegno, a tempo determinato, per il richiedente, successori o aventi causa, <strong>di</strong>alienare o <strong>di</strong> locare i fabbricati soltanto a soggetti aventi i requisiti in base ai quali è stata rilasciato iltitolo abilitativo.4. Tra <strong>Comune</strong> e privati possono essere sottoscritte altri tipi <strong>di</strong> convenzioni finalizzate all'attuazione delPRG, ivi comprese quelle riguardanti la visibilità delle mete del turismo culturale <strong>di</strong> cui al NAPTP, art. 28,comma 3, e quelle relative al mantenimento nel tempo <strong>di</strong> specifici usi e attività.5. Si applicano le <strong>di</strong>sposizioni delle NAPTP, art. 23, comma 10, lettera e).6. In ogni caso nell’ambito <strong>di</strong> un’iniziativa che preveda la <strong>di</strong>smissione a favore dell’AmministrazioneComunale <strong>di</strong> spazi destinati ad utilizzo pubblico o ancorché si configurino convenzioni tra soggetti privatie pubblici in or<strong>di</strong>ne a destinazioni d’uso da vincolare con atto pubblico registrato, le medesimeconvenzioni dovranno essere stipulate in data antecedente al rilascio dei relativi titoli autorizzativi.7. Seguono le regole <strong>di</strong> cui ai commi precedenti anche le iniziative volte all’aumento volumetrico <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficialberghieri esistenti per i quali il vincolo preor<strong>di</strong>nato sulla destinazione d’uso è ventennale.Art. 14 - Difesa del suolo1. In tutto il territorio si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alle NAPTP, art. 33, commi 1 e 4 21 . E' comunquesempre consentita, ove tecnicamente efficace e compatibilmente con la <strong>di</strong>sciplina d’uso delle aree a21 NAPTP, art. 33, comma 1. :, è vietato in tutto il territorio regionale:a) eseguire intagli artificiali non protetti, con fronti subverticali <strong>di</strong> altezza non compatibile con la struttura dei terreniinteressati;b) costruire muri <strong>di</strong> sostegno senza drenaggio efficiente del lato controripa, in particolare senza tubi drenanti e drenoghiaioso artificiale o altra idonea tecnologia;c) demolire e<strong>di</strong>fici e strutture che esplichino, <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, funzione <strong>di</strong> sostegno senza la lorosostituzione con opere migliorative della stabilità;__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 17 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione<strong>di</strong>versa pericolosità idrogeologica <strong>di</strong> cui alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge regionale relativa alla materia e fattasalva l’impossibilità <strong>di</strong> delocalizzazione:a. la realizzazione <strong>di</strong> interventi pubblici per la messa in sicurezza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti e <strong>di</strong> importantiinfrastrutture, anche quando non sia possibile l'osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alle NAPTP,art.33, comma 1; la realizzazione deve in ogni caso impiegare le soluzioni <strong>di</strong> minore impattoambientale possibile;b. la realizzazione <strong>di</strong> interventi privati per la messa in sicurezza <strong>di</strong> fabbricati ed infrastrutture; larealizzazione deve in ogni caso impiegare le soluzioni <strong>di</strong> minore impatto ambientale possibile.2. In tutto il territorio negli interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione si seguono le seguenti modalità esecutive 22 :a. le superfici <strong>di</strong> terreno denudato vanno tutte rinver<strong>di</strong>te dovunque è possibile, anche me<strong>di</strong>antepiantagione <strong>di</strong> alberi e/o arbusti compatibili dal punto <strong>di</strong> vista idrogeologico; va pure favoritol'inerbimento delle superfici non e<strong>di</strong>ficate, ivi comprese le piste <strong>di</strong> sci;b. l'impermeabilizzazione dei suoli deve essere ridotta al minimo;c. per <strong>di</strong>minuire la velocità del deflusso superficiale delle acque, il ruscellamento sulle stradeasfaltate va contenuto con sistemi <strong>di</strong> smaltimento frequenti e ben collocati curando comunquelo smaltimento delle acque in modo tale da renderlo idoneo dal punto <strong>di</strong> vista idrogeologico eambientale e senza alterare il corpo idrico recettore;d. per contenere la pre<strong>di</strong>sposizione all'erosione, gli interventi e gli accorgimenti soprain<strong>di</strong>catidevono risultare più attenti e intensi nei luoghi ove la ripi<strong>di</strong>tà dei pen<strong>di</strong>i e la natura del suolorappresentano fattori <strong>di</strong> maggiore vulnerabilità a fenomeni erosivi.3. Ai sensi del D.M. 11 marzo 1988, i progetti delle opere pubbliche e private devono contenere, nei casiin<strong>di</strong>cati dal decreto stesso, la relazione geologica e la relazione geotecnica; nel caso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>modesta incidenza sulla stabilità dell’insieme opera/terreno, che ricadano in zone già note, le indagini <strong>di</strong>laboratorio possono essere ridotte od omesse, sempre che sia possibile procedere alla caratterizzazionegeotecnica dei terreni sulla base <strong>di</strong> dati e notizie, documentati e prodotti precedentemente per areea<strong>di</strong>acenti e per terreni dello stesso tipo 23 .4. Le attività estrattive sono ammesse solo in quanto dal piano regionale delle attività estrattive 24 ; per lecave in atto che non rispettino tali con<strong>di</strong>zioni, le relative autorizzazioni non sono prorogabili se non perl’attuazione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> cessazione <strong>di</strong> attività estrattiva e <strong>di</strong> ricomposizione ambientale, chedeve concludersi entro un anno dalla data <strong>di</strong> rilascio del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> proroga. 255. Le aree interessate da pregresse attività <strong>di</strong> cava, non ancora rinaturate e che non presentino problemi <strong>di</strong>sicurezza <strong>di</strong> tipo idrogeologico, devono essere assoggettate a interventi <strong>di</strong> ricomposizione ambientale epaesistica e ai fini delle sicurezza pubblica; qualora il titolare dell’autorizzazione richieda <strong>di</strong> espandered) mo<strong>di</strong>ficare il regime idrologico dei rivi montani, e <strong>di</strong> norma restringere gli alvei con muri <strong>di</strong> sponda e con opere <strong>di</strong>copertura; mo<strong>di</strong>ficare l'assetto del letto me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>scariche; alterare la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> deflusso delle acque; deviare 11percorso dei rivi se non esistono motivazioni <strong>di</strong> protezione idrogeologica;e) addurre alla superficie del suolo le acque della falda freatica intercettata in occasione <strong>di</strong> scavi, sbancamenti operforazioni senza regimentame i! conseguente deflusso;f) effettuare deversamenti delle acque <strong>di</strong> uso domestico sul suolo e <strong>di</strong>sperdere nel sottosuolo acque <strong>di</strong> ogniprovenienza;g) impermeabilizzare aree <strong>di</strong> qualsiasi genere senza la previsione <strong>di</strong> opere che as-sicurino corretta raccolta e adeguatosmaltimento delle acque piovane.22 NAPTP, art. 33, comma 2.23 NAPTP, art. 33, comma 4 (norma cogente)24 NAPTP art. 3425 NAPTP, art. 34, comma 3 (norma cogente)__________________________________________________________________________________________________________________Arch. 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COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionel’attività estrattiva in aree imme<strong>di</strong>atamente contigue a quelle già autorizzate e risulti legittimato alla lorocoltivazione in base a titolo in data anteriore a quella dell’entrata in vigore del PTP, le profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>scavo, le quantità e le modalità estrattive saranno definite in sede autorizzativa tenendo conto delledeterminazioni recate dalle norme del PTP e dal provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione. 26Art. 15 - Progetti e programmi integrati concernenti il territorio comunale1. Il territorio comunale è interessato da aree e situazioni suscettibili <strong>di</strong> trasformazioni territorialmenterilevanti e caratterizzate da particolare complessità per le quali è prevista la formazione <strong>di</strong> progetti eprogrammi integrati 27 in attuazione degli in<strong>di</strong>rizzi del PTP.2. Il territorio comunale è interessato, insieme ad alcuni dei Comuni limitrofi, dai seguenti progetti eprogrammi integrati:a. progetto operativo integrato <strong>di</strong> rilievo subregionale denominato:• PTIL 9 - Valli del Lys e d’<strong>Ayas</strong>Il progetto è in<strong>di</strong>rizzato alla integrazione delle attrezzature dei centri turistici delle vallidel Lys e d’<strong>Ayas</strong>, a supporto del grande comprensorio sciistico interregionale, conparticolare attenzione alle modalità <strong>di</strong> accesso turistico durante il periodo invernale ealla caratterizzazione dei centri , da ottenere prevalentemente valorizzando le risorsepaesistiche e dell’inse<strong>di</strong>amento tra<strong>di</strong>zionale e con la dotazione <strong>di</strong> attrezzatureturistiche e sportive specialistiche. Il progetto comprende anche, nell’ambito deiprogrammi <strong>di</strong> sviluppo turistico, il potenziamento delle attrezzature ricettive,commerciali e <strong>di</strong> servizio e la loro articolazione per garantire un ventaglio <strong>di</strong> offerteanche ad utenze collettive, da attivare prevalentemente nell’ambito degli agglomeratio con il riuso <strong>di</strong> preesistenze.Per la parte de<strong>di</strong>cata alle accessibilità, il progetto prevede il potenziamento deltrasporto pubblico, la formazione <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> attestamento veicolare privato il piùpossibile a valle, la limitazione del traffico nelle punte <strong>di</strong> massima affluenza e lariqualificazione delle aree salvaguardate dai flussi automobilistici.Gli operatori interessati, oltre alla Regione, sono i Comuni <strong>di</strong> Brusson,<strong>Ayas</strong>,Gressoney-La Trinité, Gressoney-Saint-Jean, le comunità montane, le società <strong>di</strong>gestione degli impianti a fune, oltre agli operatori del settore turistico.b. programmi integrati <strong>di</strong> interesse regionale denominati:• PMIR 5 - Territorio Walser.Il programma ha lo scopo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare le iniziative ed i progetti per la valorizzazione<strong>di</strong> un vasto territorio prevalentemente caratterizzato dal patrimonio storico-culturale de paesaggistico prodotto dalla cultura Walser ed in particolare, per il recupero deisegni e dei manufatti del sistema inse<strong>di</strong>ativo in quota, in aparziale stato <strong>di</strong> abbandonoil programma fa riferimento in particolare al vallone <strong>di</strong> San Grato e all'alta Valle delLys, coinvolgendo i valloni <strong>di</strong> Loo e <strong>di</strong> Niel fino ai collegamenti con l’alta Valsesia, e,dall’altra parte, l’alta Valle <strong>di</strong> <strong>Ayas</strong> (Cunéaz e Saint-Jacques-des-Allemands). Per leparti <strong>di</strong> specifico interesse storico culturale, il programma rinvia a progetti <strong>di</strong> rigorosorestauro del territorio, mentre per le parti meno caratterizzate la finalità <strong>di</strong>conservazione <strong>di</strong> manufatti stessi e dell’espressione della cultura materiale comportaanche il riuso dei manufatti stessi, con utilizzi museali, culturali ed anche residenziali,ma con basse infrastrutturazioni (evitando nuovi accessi veicolari).26 NAPTP, art. 34, comma 5 (norma cogente)27 NAPTP, art.5 e capitolo 4 delle linee programmatiche del PTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 19 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneIl programma si connette alle iniziative già in parte avviate per la rivalorizzazioneetno-linguistica e assume rilevanza culturale internazionale, prevedendo una serie <strong>di</strong>attrezzature leggere e l’organizzazione gestionale <strong>di</strong> servizi per agevolare la fruizionedel sistema, attraverso circuiti turistici culturali ed escursionistici:Gli operatori principali sono i Comuni interessati (Gressoney La Trinitè, GressoneySaint jean, Issime, <strong>Ayas</strong>, Gaby) e la Regione, oltre alle regioni europee limitrofe.• PMIR 6 - Alte Vie e altri itinerari escursionistici.Il programma comprende la valorizzazione, l’organizzazione e l’attrezzatura deipercorsi escursionistici lungo il sistema delle alte vie regionali e gli altri itinerariimportanti che costituiscono il sistema escursionistico in quota .La Valle <strong>di</strong> <strong>Ayas</strong> è interessata limitatamente a:– Alta Via n. 1– Monte Rosa Runde (Tour du Mont Rose)Nell’ambito del programma viene completato il sistema delle attrezzature <strong>di</strong> tappa e lapre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> servizi gestionali (informazioni, monitoraggio, servizi <strong>di</strong> trasportointervallivo a chiamata, ecc.).Nel programma vengono previsti interventi secondo in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> riqualificazionenaturalistica, ponendo quin<strong>di</strong> attenzione a che le attrezzature <strong>di</strong> tappa venganolocalizzate alle quote inferiori, rispetto agli itinerari, utilizzando prevalentementeinse<strong>di</strong>amenti esistenti, prevedendo il ripristino dei tratti <strong>di</strong> percorso alterati dainfrastrutturizzazioni legate allo sci alpino o interrotte da strade carrabili, scegliendo lealternative <strong>di</strong> percorso meno incisivi su ambiti <strong>di</strong> più alta naturalità.Gli operatori principali previsti sono, oltre alla Regione, i comuni interessati ai <strong>di</strong>versitratti dei percorsi, gli Enti <strong>di</strong> promozione turistica, le guide alpine.• PMIR 7 – Turismo invernaleIl programma ha lo scopo <strong>di</strong> attivare un sistema <strong>di</strong> azioni per il coor<strong>di</strong>namentodell’offerta regionale <strong>di</strong> servizi e attrezzature per il turismo invernale.Tali azioni sono in<strong>di</strong>rizzate a caratterizzare i centri afferenti alle <strong>di</strong>verse stazioni,specificandone le prestazioni sulla base delle risorse esistenti, articolando l’offerta <strong>di</strong>attrezzature alternative allo sci alpino, al fine <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare con un ventaglio <strong>di</strong> offertela domanda <strong>di</strong> tempo libero e <strong>di</strong> vacanze sempre più sfaccettata e complessa.Nell’ambito del programma, devono essere inquadrati gli interventi <strong>di</strong> riqualificazionedelle <strong>di</strong>verse stazioni, in<strong>di</strong>rizzati a migliorare le prestazioni nel quadro <strong>di</strong> equilibrifunzionali tra attrezzature, strutture ricettive, recupero delle testimonianze storichedegli inse<strong>di</strong>amenti.I potenziamenti delle <strong>di</strong>verse funzioni sono quin<strong>di</strong> finalizzati:a - all’integrazione tra <strong>di</strong>verse prestazioni assicurate da ciascuna stazioneturistica e tra le stazioni turistiche, nell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>sponibiliventagli <strong>di</strong> offerte completi entro i gran<strong>di</strong> comprensori turistici: del Mont-Blanc, del Ruitor, del Monte Rosa, del Mont-Cervin, del Grand- Para<strong>di</strong>s,della Comba Freida, testata della valle <strong>di</strong> Champorcher, ecc.;b - alla dotazione <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> attrezzature in<strong>di</strong>rizzati anche ai residenti,all’allungamento dei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> affluenza settimanali e stagionali, allabistagionalità e comunque commisurati ai <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong>affluenza;c - alla <strong>di</strong>ffusione delle iniziative <strong>di</strong> recupero e vitalizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti ame<strong>di</strong>a quota;d - all’aumento degli effetti positivi indotti sulle attività locali non <strong>di</strong>rettamentelegate al turismo: commercio, artigianato, agricoltura;__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 20 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionee- alla formazione <strong>di</strong> una specifica immagine del turismo invernale nellaregione, legata alle risorse naturali e storiche, alla qualità paesistica, allacapacità e qualità ricettiva.Gli operatori coinvolti sono, oltre alla Regione, i Comuni che, anche attraverso iprogrammi <strong>di</strong> sviluppo delle rispettive stazioni turistiche, svolgono la funzione <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>natori delle iniziative private, gli enti <strong>di</strong> promozione turistica.3. alla formazione degli strumenti <strong>di</strong> cui al comma 1 provvede la Giunta regionale <strong>di</strong> propria iniziativa o periniziativa dei Comuni interessati per territorio ai sensi dell'art. 44 della LR 11/98.Art. 16 - Perequazione urbanistica e trasferimento della capacità e<strong>di</strong>ficatoria1. Le aree comprese nelle fasce <strong>di</strong> rispetto e nelle aree ricadenti in ambiti ine<strong>di</strong>ficabili ai sensi del Titolo Vdella LR 11/1998 e s.m.i., sono computabili ai fini dell’e<strong>di</strong>ficabilità nelle aree esterne alle fasce stessesino a raggiungere una densità fon<strong>di</strong>aria e<strong>di</strong>lizia massima nell’area <strong>di</strong> utilizzazione pari al doppio <strong>di</strong>quella ammessa in via or<strong>di</strong>naria. Tale operazione è possibile esclusivamente tra lotti contigui seappartenenti alla medesima sottozona.2. Nel caso in cui il trasferimento della capacità e<strong>di</strong>ficatoria non sia attuabile tra lotti contigui essa potràessere ammessa, all’interno della stessa sottozona, tramite la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un piano urbanistico <strong>di</strong>dettaglio (PUD) che dovrà stabilire la densità fon<strong>di</strong>aria tenendo conto <strong>di</strong> quella massima esistente o <strong>di</strong>quella delle sottozone a<strong>di</strong>acenti.3. Per porzioni <strong>di</strong> particelle catastali residue (inferiori alla metà della superficie totale della particellaoriginale) o comunque per terreni inferiori a 500 m 2 è consentito il trasferimento della potenzialitàe<strong>di</strong>ficatoria nell’ambito della stessa sottozona omogenea. Anche in questo caso la densità fon<strong>di</strong>ariae<strong>di</strong>lizia non potrà superare il doppio <strong>di</strong> quella ammessa <strong>di</strong> zona.4. Con atto unilaterale d'obbligo i proprietari possono cedere volontariamente e gratuitamente al <strong>Comune</strong>aree destinate dal PRG a servizi e attrezzature puntuali e a rete, trasferendo la capacità e<strong>di</strong>ficatoria <strong>di</strong>dette aree anche su altra area della stessa sottozona omogenea, nel rispetto del rapporto <strong>di</strong> copertura,delle altezze massime e delle <strong>di</strong>stanze minime dal confine, dall'asse delle strade regionali e comunali edalle costruzioni previste dalle presenti norme.5. Ogni utilizzazione della capacità e<strong>di</strong>ficatoria proveniente da aree non contigue deve avvenire me<strong>di</strong>antestipula <strong>di</strong> atto pubblico regolarmente registrato e trascritto alla conservatoria dei registri immobiliari acura del concessionario ed a favore del <strong>Comune</strong>.Art.17 - Unità <strong>di</strong> paesaggio e componenti strutturali1. Le unità <strong>di</strong> paesaggio che interessano il territorio comunale ai sensi del PTP sono rappresentate nelletavole motivazionali M4 e nelle tavole prescrittive P1.2. All'interno del territorio comunale si evidenzia la presenza delle seguenti unità <strong>di</strong> paesaggio:AC: paesaggio <strong>di</strong> conche <strong>di</strong> alta quota con particolare riferimento alle conche in quota con pascoli <strong>di</strong>Mascognaz e Cunéaz ed alle valli sospese con conche in quota <strong>di</strong> Nannaz, Fourcaré, Véraz.Le componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono:__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 21 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione conche con creste rocciose o nevate (Bertlinohore, Testa Grigia, Pentespetz), prateria alpina, pascoli <strong>di</strong> versante e <strong>di</strong> conca e gran<strong>di</strong> pascoli <strong>di</strong> fondovalle o nel primoversante, laghi o zone umide <strong>di</strong> testata (Lac de Pente, Lac de Salère, Lac-Bleu de Véraz, Lac-de-Continery).Le componenti caratterizzanti gli aspetti specifici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: inse<strong>di</strong>amenti con agglomerati alla base dei valloni <strong>di</strong> pascolo e lungo percorsi intervallini(Mascognaz, Le Crest, Cunéaz), colli e percorsi intervallini (verso Gressoney e Pallasinaz), impianti <strong>di</strong> risalita e piste con connessioni intervallive (Fourcaré), inse<strong>di</strong>amenti stagionali <strong>di</strong> versante (Le Crest, Résy, Fiéry).AG: paesaggi dei ghiacciai rappresentato dai ghiacciai e dalle vette del Massiccio del Monte Rosa.Le componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: vette, creste e pareti rocciose o <strong>di</strong> ghiacciaio, ghiacciai in valli o conche, sistemi morenici ari<strong>di</strong>, formazione dei torrenti, laghi e zone umide in quota (Lacs d’Aventine, Grand-Lac deVéraz).BV: paesaggio <strong>di</strong> versanti boscati in corrispondenza del Bois de Arpeillaz e del Bois de Rangacey allepen<strong>di</strong>ci dello Zerbion.La componente caratterizzante gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio è: bosco <strong>di</strong> versante con percorsi in quota e rus storici.IV: paesaggio <strong>di</strong> versante a fasce identificato prevalentemente nei versanti a fasce con collana <strong>di</strong>inse<strong>di</strong>amenti in quota (da Lignod a Champlan) e in fondovalle (da Corbet a Champoluc)Le componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: fascia a terrazzi in abbandono tra fondovalle e inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> costa, fascia fluviale <strong>di</strong> fondovalle con tratti poco inse<strong>di</strong>ati più integri, piana <strong>di</strong> fondovalle con inse<strong>di</strong>amenti in serie da Corbet a Croisette e tratti liberi(Ravines/Périasc, Magnichoulaz/Champoluc, Ramey/Le Frachey), serie <strong>di</strong> agglomerati <strong>di</strong> costa (Lignod, Antagnod, Bejou, Magnéaz, Paloutaz) conespansioni nelle piane <strong>di</strong> terrazzo, bosco compatto sul versante sinistro sino al limite degli abitati, aree pascolive in quota sino al crinale tra Mont-Tantané e il Bec-de-Nannaz.Le componenti caratterizzanti gli aspetti specifici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: percorsi storici (al Col Saint-Théodule) in evidenza con strada <strong>di</strong> costa Lignod/Antagnod, centro <strong>di</strong> Champoluc con espansioni turistiche sulle pen<strong>di</strong>ci dei versanti, fondali del Monte Rosa per la fascia del versante <strong>di</strong> Antagnod.PC: paesaggio <strong>di</strong> conche a pascoli;Le componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: conche a pascolo sistema degli alpeggi e infrastrutture connesse fondali <strong>di</strong> vette e ghiacciai del Monte RosaLa componente caratterizzante gli aspetti specifici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio è: percorsi storici a passi intervalliviPS: paesaggio <strong>di</strong> convergenza dei sottosistemi a pascolo rappresentato dagli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong>convergenza <strong>di</strong> pascoli a Saint Jacques des Allemands.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 22 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneLe componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono:Le componenti caratterizzanti gli aspetti specifici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono:VF: paesaggio <strong>di</strong> vallone in forte pendenza della Comba d’Aventine.La componente caratterizzante gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio è: incisione <strong>di</strong> confluenza nella valle principaleLe componenti caratterizzanti gli aspetti specifici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: valle a U con praterie <strong>di</strong> fondovalle non inse<strong>di</strong>ata e laghi <strong>di</strong> testata (Lac Rollin) creste e crinali <strong>di</strong> testata e del versante sinistro (complesso del Monte Rosa) percorsi intervallivi storici (al col Saint-Theodule) e per escursionismo delle Alte Vie prese e primo tratto dello storico ru de Saint-Vincent (o Courthoud)VP: pesaggio <strong>di</strong> valle con piana nel tratto che va da Champoluc a Croisette.Le componenti caratterizzanti gli aspetti tipici <strong>di</strong> tale unità <strong>di</strong> paesaggio sono: piana prativa da Champoluc a Croisette con bordo <strong>di</strong> bosco frastagliato torrente con fascia golenale accessibile e inse<strong>di</strong>amenti turistici <strong>di</strong> bordo piccoli agglomerati nelle aree prative con inse<strong>di</strong>amenti turistici storici isolati versanti scoscesi e boscosi con impianti a fune per l’arroccamento strada <strong>di</strong> fondovalle strettoia boscata e pareti rocciose laterali a Croisette in prossimità <strong>di</strong> Saint-Jacques3. Le determinazioni urbanistiche del presente PRG relative alle <strong>di</strong>verse sottozone, alle opereinfrastrutturali e ai servizi tengono conto delle unità <strong>di</strong> paesaggio e dei relativi specifici sistemi <strong>di</strong>relazioni visive. In ogni caso, i piani urbanistici <strong>di</strong> dettaglio, i piani <strong>di</strong> settore e i progetti e<strong>di</strong>lizi devonodare conto delle unità <strong>di</strong> paesaggio da essi interessati e <strong>di</strong>sporre azioni e/o attenzioni per la tutela evalorizzazione delle unità medesime.4. Sulle componenti strutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui al comma 1, è vietata l'esecuzione <strong>di</strong> interventitrasformativi che ne possano pregiu<strong>di</strong>care la visibilità e la riconoscibilità 28 .Art. 18 - Tutela del paesaggio sensibile1. Gli elementi considerati come componenti strutturali meritevoli <strong>di</strong> tutela ai sensi dell’art. 30 delle NAPTPsono segnalati nelle tavole motivazionali M4 e prescrittive P1; gli stessi sono:a) i ghiacciai e i circhi glaciali, i cordoni morenici delle pulsazioni glaciali recenti, le creste, le guglie, i picchiisolati, le selle, i conoi<strong>di</strong>, le gran<strong>di</strong> pareti rocciose, le gran<strong>di</strong> rocce montonate, le forre, i bor<strong>di</strong> <strong>di</strong> terrazzo,e gli elementi essenziali della struttura tettonica, i torrenti, i laghi, le cascate, e gli altri elementiprincipali del sistema idrografico;b) i boschi, le praterie alpine, i pascoli con i relativi sistemi <strong>di</strong> percorsi ed infrastrutture;c) i frutteti, i versanti terrazzati, i sistemi dell’appoderamento agricolo tra<strong>di</strong>zionale, <strong>di</strong> coerente econsolidato impianto, nonché gli alberi monumentali e le macchie arboree <strong>di</strong> eccezionale rilevanzapaesistica, in<strong>di</strong>cati nelle schede delle unità locali;d) gli agglomerati <strong>di</strong> interesse storico, artistico, documentario o ambientale, con le relative infrastrutture,nonché i beni culturali isolati costituenti emergenze o fulcri essenziali <strong>di</strong> riferimento visivo2. Sono vietati gli interventi <strong>di</strong> qualsiasi genere che:28 NAPTP, art. 30 e NAPTP, art. 36, comma 9__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 23 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneb. Pregiu<strong>di</strong>chino la visibilità e la riconoscibilità delle componenti strutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui alcomma 1;c. Mo<strong>di</strong>fichino in maniera sostanziale gli equilibri ecosistemici delle zone;d. Riducano o mo<strong>di</strong>fichino le relazioni visive caratterizzanti le unità <strong>di</strong> paesaggio.3. Sono consentiti interventi volti alla tutela e alla valorizzazione dei sistemi paesaggistici.Art. 19- Protezione dei beni culturali e dei percorsi storici1. Nelle tavole motivazionali M4 e nelle tavole prescrittive P1 sono evidenziati i beni culturali 29 ai sensi delD.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 "Co<strong>di</strong>ce dei Beni Culturali e del Paesaggio" presenti nel territoriocomunale ed i percorsi storici.2. I beni culturali presenti sul territorio si <strong>di</strong>vidono in:a. Aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario:• Chapelle de Praz-Charbon, Bois de Praz-Charbon – P5• Mascognaz – P7• Le Crest – P8• Cunéaz – P9b. Aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico sono:• Lac de Continery – L5• Lac a ovest <strong>di</strong> Obre Betlinoforko – L6• Lac de Résy – L7• Lac de Saler-desot – L8• Lac de Saler-damon – L9• Lac de Charcherioz – L10• Lago in località Vardaz – L11• Lac de Cére – L12• Grand - Lac – L13• Lac Bleu – L14c. Aree <strong>di</strong> specifico interesse archeologico• Comba <strong>di</strong> Rollin: areale caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> lavorazione della pietra ollare;• Corbet - Ravine: tumulo funerario della presunta Età del Ferro e relativo areale <strong>di</strong> pertinenza;• Colle Nord <strong>di</strong> Cime Bianche: areale interessato dal percorso <strong>di</strong> un'antica sede stradale lastricata<strong>di</strong> presunto periodo tardo me<strong>di</strong>evale;• Saint Jacques des Allemands - Fusine: areale pertinenete ad una probabile zona destinata allalavorazione della pietra ollare che ha già restituito una notevole quantità <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong> lavorazione;• Saint Jacques des Allemands: areale <strong>di</strong> pertinenza della Chiesa <strong>di</strong> San Giacomo;• Antagnod: areale <strong>di</strong> pertinenza della Parrocchiale <strong>di</strong> San Martino;• Lignod: areale <strong>di</strong> pertinenza della Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni Battista;• Magnéaz: areale <strong>di</strong> pertinenza della Maison Quey, maison noble del XV secolo;• Saint Jacques des Allemands - Moléraz: areale caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> cave egallerie utili ad attività <strong>di</strong> tipo estrattivo inerenti la pietra ollare, presenza <strong>di</strong> semilavorati e scarti<strong>di</strong> lavorazione, nonchè <strong>di</strong> carbonaia;29 art. 10, Capo I, Titolo I, Parte seconda del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 24 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione• Alpe Mase: areale caratterizzato da tracce <strong>di</strong> semilavorati <strong>di</strong> pietra ollare, <strong>di</strong> cui alcuni ancheinclusi nelle murature <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici presenti sul posto.d. Agglomerati <strong>di</strong> interesse storico, artistico, documentario o ambientale• Villes – Antagnod, Lignod, Magnéaz• Villages – Périasc, Pilaz, Eriu, Bisous,Champoluc,Mascognaz, Le Crest, Cunéaz,Le Frachey• Hameaux – Corbet, Le Cornu, Meytéres, Borbey Bassa, Borbey Alta, Trochey, L’Ogel, Les-Goils-Dessous, Les-Goils-Dessus, Pieit, Magnechoulaz, Palouettaz, Mandrou, Palenc,Champlan, France, Soussun, Rovinal, Praz Sec, Les Droles, Saint-Jacques-des-Allemands, LesFusines, Les Péyoz, Blanchard, Résy, Les Fiéry.3. Ai beni culturali <strong>di</strong> cui al comma 1, lettere a), b) e d) si applicano le procedure <strong>di</strong> cui al D.Lgs 22gennaio 2004, n.42.4. Ai beni culturali <strong>di</strong> cui al comma 1, lettere a) e b) si applicano anche le procedure <strong>di</strong> cui alla L.R. 10aprile 1998, n. 13, art. 40 delle NTA PTP.5. Ai beni culturali <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera c), si applicano le procedure <strong>di</strong> cui al DLgs 22 gennaio2004, n. 42, art. 142, comma 1, lett. m), esclusivamente in riferimento alle aree e sui beni <strong>di</strong>sciplinatidal decreto legislativo stesso.6. Per la conservazione e la valorizzazione della rete dei percorsi storici non sono ammessi interventi chepossano determinare interruzioni o significative mo<strong>di</strong>ficazioni sia al tracciato che agli elementiarchitettonici e tipologici rispettivi.7. I progetti <strong>di</strong> interventi che interferiscono con i percorsi storici devono garantire l'esecuzione <strong>di</strong> tutte leopere <strong>di</strong>rette alla loro conservazione e alla loro fruibilità.8. Gli interventi <strong>di</strong> recupero e valorizzazione dei percorsi storici devono fondarsi su adeguate ricerche erilievi storici e topografici estesi anche al relativo contesto territoriale secondo gli in<strong>di</strong>rizzi dei commi 5 e6 dell’art. 37 NAPTP.Art. 20 - Classificazione e <strong>di</strong>sciplina degli e<strong>di</strong>fici esterni alle sottozone <strong>di</strong> tipo A,considerati <strong>di</strong> valore culturale1. Monumenti, documenti, ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio storico, culturale, architettonico, ambientale anche esternialle sottozone <strong>di</strong> tipo A, sono in<strong>di</strong>cati nelle tavole motivazionali M4 e prescrittive P1. Tali beni sono <strong>di</strong>seguito elencati:a. monumenti, integri o <strong>di</strong>roccati, ai sensi del Co<strong>di</strong>ce dei Beni Culturali, del PTP e ai sensi delladeliberazione della Giunta regionale 418/1999, ed in particolare i seguenti beni culturali isolati <strong>di</strong>rilevanza minore:- Cappella <strong>di</strong> Barmasc – C58- Cappella <strong>di</strong> Mandrou – C59- Cappella <strong>di</strong> Praz-Charbon – C60- Cappella Immacolata Concezione (Le Frachey) – C61- Cappella Maria Ausiliatrice – C62- Cappella Notre-Dame de la Consolation – C63- Chiesa parrocchiale <strong>di</strong> Champoluc– C64__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 25 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneb. documenti, integri o <strong>di</strong>roccati, ai sensi della D.G.R. 418/1999, isolati o inseriti in contestiinse<strong>di</strong>ati;c. tutti i rascard considerati, anche in assenza <strong>di</strong> catalogazione, <strong>di</strong> valore documentale;d. i fabbricati sparsi, esterni alle sottozone <strong>di</strong> tipo A, costruiti in data anteriore al 1945, adesclusione <strong>di</strong> quelli in uso per attività agro-silvo-pastorali, assimilati a e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio storico,culturale, architettonico e ambientale <strong>di</strong> cui al comma 3. art.73 delle presenti NTA.2. Per i beni culturali isolati si applicano le determinazioni <strong>di</strong> cui al comma 3 dell’art. 37 NAPTP.3. Gli e<strong>di</strong>fici classificati "monumento" e "documento" non ricompresi nelle perimetrazioni dei centri storici,le relative aree <strong>di</strong> pertinenza (F1) e le aree <strong>di</strong> pregio storico, culturale, architettonico ed ambientaleclassificate come "<strong>di</strong> particolare interesse" (F2) sono soggetti alla tutela del combinato <strong>di</strong>sposto delD.Lgs. 42/2004 e della L.R. 56/83, artt. 5 ed 8 e per i beni culturali documentali anche ai contenuti dellaLR 10 giugno 1983, n. 56. Su tali e<strong>di</strong>fici sono consentiti soltanto interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria,manutenzione straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo. Negli e<strong>di</strong>fici classificati "monumento","documento" e <strong>di</strong> pregio storico esterni ai centri storici, nel corso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzionestraor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo, si applicano gli in<strong>di</strong>rizzi in<strong>di</strong>cati al comma 6,art.24 NAPTP. Sui bassi fabbricati insistenti su aree <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> fabbricati definiti "monumento " o"documento" sono consentiti interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria, straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamentoconservativo, demolizione parziale e totale. È comunque ammessa l’esecuzione <strong>di</strong> infrastrutture e servizianche <strong>di</strong> privati nel sottosuolo delle stesse aree libere.4. Gli interventi sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> cui alle lettere a, b, c e d del comma 1, sono soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni inmateria <strong>di</strong> beni culturali 30 , nonché alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al comma 3 dell'art. 37 delle NAPTP, tenutoconto che gli interventi <strong>di</strong> restauro devono tendere:a. ad eliminare gli usi impropri o degradanti;b. a favorire forme <strong>di</strong> utilizzazione e fruizione coerenti con la natura e il significato originario deibeni;c. a ridurre al minimo le esigenze <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazioni fisiche delle strutture e delle relative pertinenze,comprese le aree <strong>di</strong> sosta e le vie d'accesso.5. Nell’effettuazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> restauro o <strong>di</strong> rinnovamento funzionale <strong>di</strong> fabbricati soggetti alla <strong>di</strong>sciplinadel D.lgs. 21 gennaio 2004, n.42 è consentito mantenere l’attuale situazione <strong>di</strong> fatto dei locali <strong>di</strong>abitazione limitatamente all’altezza interna utile, alla superficie degli alloggi monostanza e delle stanzeda letto e <strong>di</strong> soggiorno e alla superficie finestrata apribile.Art. 21- Aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico, storico, culturale odocumentario e archeologico e vincoli ad esse relativi1. Le aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico sonosoggette alle norme cogenti e prevalenti <strong>di</strong> cui alle NAPTP, art. 40, commi 1,2,3 e sono in<strong>di</strong>viduate nelletavole “Carta <strong>di</strong> valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali” (1:5000, 1:2000). In particolare esserisultano essere:aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico:• Lacs de Continery – L530 Titolo I, Decreto legislativo 490 del 29 ottobre 1999__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 26 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione• Lac a ovest <strong>di</strong> Obre Betlinoforko – L6• Lac de Résy – L7• Lac de Saler-desot – L8• Lac de Saler-damon – L9• Lac de Charcherioz – L10• Lago in località Vardaz – L11• Lac de Cére – L12• Grand - Lac – L13• Lac Bleu – L14"altre" aree <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico:• Chapelle de Praz-Charbon, Bois de Praz-Charbon – P5• Mascognaz – P7• Le Crest – P8• Cunéaz – P9aree <strong>di</strong> specifico interesse archeologico:• Comba <strong>di</strong> Rollin: areale caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> lavorazione della pietra ollare;• Corbet - Ravine: tumulo funerario della presunta Età del Ferro e relativo areale <strong>di</strong> pertinenza;• Colle Nord <strong>di</strong> Cime Bianche: areale interessato dal percorso <strong>di</strong> un'antica sede stradale lastricata<strong>di</strong> presunto periodo tardo me<strong>di</strong>evale;• Saint Jacques des Allemands - Fusine: areale pertinenete ad una probabile zona destinata allalavorazione della pietra ollare che ha già restituito una notevole quantità <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong> lavorazione;• Saint Jacques des Allemands: areale <strong>di</strong> pertinenza della Chiesa <strong>di</strong> San Giacomo;• Antagnod: areale <strong>di</strong> pertinenza della Parrocchiale <strong>di</strong> San Martino;• Lignod: areale <strong>di</strong> pertinenza della Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni Battista;• Magnéaz: areale <strong>di</strong> pertinenza della Maison Quey, maison noble del XV secolo;• Saint Jacques des Allemands - Moléraz: areale caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> cave egallerie utili ad attività <strong>di</strong> tipo estrattivo inerenti la pietra ollare, presenza <strong>di</strong> semilavorati e scarti<strong>di</strong> lavorazione, nonchè <strong>di</strong> carbonaia;• Alpe Mase: areale caratterizzato da tracce <strong>di</strong> semilavorati <strong>di</strong> pietra ollare, <strong>di</strong> cui alcuni ancheinclusi nelle murature <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici presenti sul posto.2. Gli atti abilitativi e<strong>di</strong>lizi riguardanti trasformazioni urbanistiche o e<strong>di</strong>lizie nelle aree <strong>di</strong> specifico interessepaesaggistico, storico, culturale o documentario ed archeologico sono soggeti a preventiva acquisizione<strong>di</strong> parere favorevole o parere favorevole con<strong>di</strong>zionato da parte delle strutture regionali competenti inmateria <strong>di</strong> tutela del paesaggio o tutela dei beni culturali.3. Nelle aree <strong>di</strong> specifico interesse archeologico, tutelate ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n.42, art.142,comma 1, lettera m), ogni scavo o lavorazione non superficiale richiede la preventiva autorizzazionedelle strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> archeologia.4. Per le reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell’energia elettrica ad alta e me<strong>di</strong>a tensione ricadenti in tali aree si applicanole determinazioni <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera d) dell’art. 22 NAPTP.5. E' inoltre necessario prevedere in tali aree il progressivo interramento delle linee telefoniche e <strong>di</strong>illuminazione pubblica.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 27 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt.22 – Trasporti1. Nelle tavole prescrittive P4 sono in<strong>di</strong>cati gli interventi 31 <strong>di</strong> cui all’art. 20, comma 1, lettere f), i) ed m)delle NAPTP.2. I nuovi impianti <strong>di</strong> trasporto a fune devono essere localizzati e realizzati in modo da ridurre alminimo gli impatti paesistici ed ambientali ed in particolare:- sono vietati interventi che comportino alterazioni della copertura forestale tali daaggravare o determinare rischi idrogeologici nei versanti molto acclivi;- eventuali strade <strong>di</strong> servizio a tali impianti devono obbligatoriamente rispondere aquanto riportato al comma 1, art.21 NA PTP;- le strade <strong>di</strong> servizio provvisorie, le altre infrastrutture ed alterazioni fisiche necessarieper la nuova costruzione <strong>di</strong> tali impiantidevono essere oggetto <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>demolizione e ripristino ambientale da approvarsi contestualmente ai progetti degliimpianti stessi. Tale regola è valida anche nel caso <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong>impianti esistenti.3. La fascia <strong>di</strong> rispetto per impianti <strong>di</strong> trasporto con veicoli sospesi a funi con l’esclusione della trattaChampoluc – Le Crest, è <strong>di</strong> mt. 10 – dal massimo ingombro laterale degli organi, sia fissi che mobili,della linea e dei veicoliArt.23- Sorgenti, pozzi1. Nelle tavole prescrittive P2 sono in<strong>di</strong>cate le captazioni <strong>di</strong> "acque per consumo umano", esclusi quellead uso privato, 32 e le relative zone <strong>di</strong> tutela assoluta, <strong>di</strong> rispetto e <strong>di</strong> protezione ai sensi del D.lgs 11maggio 1999, n.152, art. 21, commi 4, 5 e 8, <strong>di</strong>stinguendo le sorgenti dai pozzi, nonché le relativeopere <strong>di</strong> stoccaggio. Nelle tavole medesime sono in<strong>di</strong>cate, altresì, le sorgenti o punti <strong>di</strong> emergenza delle"acque minerali naturali", "acque termali" e "acque <strong>di</strong> sorgente".2. Le zone <strong>di</strong> tutela assoluta delle risorse idriche <strong>di</strong> cui al comma 1 e in<strong>di</strong>cate nella tavola devono essereadeguatamente protette e a<strong>di</strong>bite esclusivamente ad opere <strong>di</strong> captazione o presa e ad infrastrutture <strong>di</strong>servizio 33 .3. Nelle zone <strong>di</strong> rispetto sud<strong>di</strong>vise in zona <strong>di</strong> rispetto ristretta e zona <strong>di</strong> rispetto allargata, delle risorseidriche <strong>di</strong> cui al comma 1 e in<strong>di</strong>cate nella tavola si applicano le <strong>di</strong>sposizioni previste dalla vigentelegislazione 34 . In ogni caso sono vietati l'inse<strong>di</strong>amento dei centri <strong>di</strong> pericolo e lo svolgimento delleattività seguenti:a. <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> fanghi ed acque reflue, anche se depurati;b. accumulo <strong>di</strong> concimi chimici, fertilizzanti o pestici<strong>di</strong>;c. spargimento <strong>di</strong> concimi chimici, fertilizzanti o pestici<strong>di</strong>, salvo che l'impiego <strong>di</strong> tali sostanze siaeffettuato sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> uno specifico piano <strong>di</strong> utilizzazione che tenga conto della31 Art. 20 NAPTP32 Deliberazione del Consiglio regionale 28 luglio 1999, n. 792/X1, allegato B, capitolo l, paragrafo A, punto 233 D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, art. 21, comma 4 mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. 18 agosto 200034 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236, mo<strong>di</strong>ficato dal D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, art. 21, LR 6 aprile 1998, n. 11, art.42, e Delibera del Consiglio regionale 28 luglio 1999 n. 792/X1, allegato B__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 28 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionenatura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e dellavulnerabilità delle risorse idriche;d. <strong>di</strong>spersione nel sottosuolo <strong>di</strong> acque meteoriche proveniente da piazzali e strade;e. aree cimiteriali;f. apertura <strong>di</strong> cave che possono essere in connessione con la falda;g. apertura <strong>di</strong> pozzi ad eccezione <strong>di</strong> quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e <strong>di</strong>quelli finalizzati alla variazione dell’estrazione ed alla protezione delle caratteristiche qualiquantitativedella risorsa idrica;h. gestione <strong>di</strong> rifiuti;i. stoccaggio <strong>di</strong> prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze ra<strong>di</strong>oattive;j. centri <strong>di</strong> raccolta, demolizione e rottamazione <strong>di</strong> autoveicoli 35 ;k. realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> tipo, industriale, artigianale o <strong>di</strong> servizio che comportino lostoccaggio e il trattamento <strong>di</strong> rifiuti, reflui, sostanze chimiche pericolose e sostanze ra<strong>di</strong>oattive 36 ;l. pozzi perdenti 37 ;m. pascolo e stabulazione <strong>di</strong> bestiame 38 ;n. e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> stalle e realizzazione <strong>di</strong> allevamenti <strong>di</strong> bestiame. 39o. La localizzazione <strong>di</strong> tutte le attività classificate come insalubri dalle vigenti normative inmateria <strong>di</strong> salute pubblica.4. Nelle zone <strong>di</strong> rispetto delle risorse idriche <strong>di</strong> cui al comma 1, la nuova e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> infrastrutture e<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici è ammessa previa verifica della loro compatibilità con le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 3.La verifica <strong>di</strong> compatibilità è effettuata redatta da un tecnico abilitato e prodotta unitamente allarichiesta <strong>di</strong> concessione e<strong>di</strong>lizia o della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività.5. Con riferimento alle opere <strong>di</strong> stoccaggio <strong>di</strong> cui al comma 1, è vietata l'ubicazione <strong>di</strong> fosse settiche a<strong>di</strong>stanza inferiore a 10 m. dal perimetro esterno del serbatoio. Per i casi <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> stoccaggiointerrate è stabilita una zona <strong>di</strong> tutela assoluta ai sensi dell'art. 42, commi 1 e 2, della LR 11/98.6. Nelle tavole prescrittive P2 sono in<strong>di</strong>cate le reti principali <strong>di</strong> adduzione dell'acquedotto comunale. Pertali opere si applicano le <strong>di</strong>sposizioni specifiche seguenti:a. l'ubicazione <strong>di</strong> vasche settiche è vietata a <strong>di</strong>stanza inferiore a 10 metri dalle condottedestinate ad acqua potabile 40b. gli interventi <strong>di</strong> scavo in a<strong>di</strong>acenza alle condotte dovranno essere preventivamente segnalati al<strong>Comune</strong>.c. ai fini dell’applicazione <strong>di</strong> vincoli connessi con la presenza <strong>di</strong> tali strutture si deve sempre fareriferimento alla reale situazione presente sul terreno.7. Per ogni pozzo, punto <strong>di</strong> presa e sorgente <strong>di</strong> acque destinate al consumo umano, sono stare in<strong>di</strong>viduatetre aree <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a:a. prima area: <strong>di</strong> tutela assoluta recintata, estesa per un raggio non inferiore a metri 10 intornoall’opera <strong>di</strong> captazione, in cui è vietata qualsiasi attività e qualsiasi intervento che non siaesclusivamente riferito alle opere <strong>di</strong> presa;b. seconda area: <strong>di</strong> rispetto, estesa per un raggio non inferiore a metri 200 attorno al punto <strong>di</strong>captazione. Tale estensione può essere ridotta in base alla situazione locale <strong>di</strong> vulnerabilità e35 D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, art. 21, comma 5, mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. 18 agosto 200036 Delibera del Consiglio regionale 28 luglio 1999, n. 792/X1, allegato B, cap. 1, par. A, punto 3, lett. b)37 D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, art. 21, comma 5, mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs 18 agosto 2000, D.Lgs 152/200638 D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, art. 21, comma 5, mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. 18 agosto 2000, D.Lgs.152/200639 Delibera del Consiglio Regionale 28 luglio 1999, n. 792/X1, allegato B, cap. 1, par. A, punto 3, lett. b)40 Deliberazione del Comitato del Ministri perla tutela delle acque dall'inquInamento 4 febbraio 1977, allegato 5__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 29 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionerischio della risorsa; all’interno <strong>di</strong> tale zona, trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge relativealle aree <strong>di</strong> cui alla presente lettera b);c. terza area: <strong>di</strong> protezione, estesa al bacino idrografico ed alle aree <strong>di</strong> ricarica, in cui dovrannoessere regolamentate e controllate tutte le attività da cui possono derivare inquinamenti. 41Art.24 - Corsi d'acqua naturali, canali, vasche <strong>di</strong> carico, canali irrigui ecc.1. Ai lati dei corsi d'acqua naturali pubblici <strong>di</strong> cui agli appositi elenchi 42 , ferme restando le maggiorilimitazioni derivanti dall'applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all' art. 39 LR 11/98 e sempre ammessi gliinterventi <strong>di</strong> cui all' art. 39 LR 11/98, comma 1, opera la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al capitolo II dell’allegato A dellaDeliberazione <strong>di</strong> Consiglio regionale 24 marzo 1999, n. 518/XI e s.m.e.i. seguente:a. per una larghezza pari a m 10, misurata dal limite della fascia <strong>di</strong> tipo “A”, in<strong>di</strong>cata nelle tavoleprescrittive P3 43 , evitare la realizzazione <strong>di</strong> manufatti ed e<strong>di</strong>fici destinati ad attività artigianali,industriali e commerciali che prevedano lavorazioni potenzialmente inquinanti o stoccaggio <strong>di</strong>materiali pericolosi, ecc, che possano compromettere la qualità dell’acqua, la sicurezza idraulica,e costituire fonte <strong>di</strong> rischio idrogeologico e che impe<strong>di</strong>scano od ostacolino la possibilità <strong>di</strong>manutenzione, ove necessaria del corso delle acque stesse 44 .b. per una larghezza pari a m 10, misurata dal limite della fascia <strong>di</strong> tipo A) in<strong>di</strong>cata nelle tavoleprescrittive P3 garantire la tutela e salvaguar<strong>di</strong>a dei valori paesaggistici e naturalistici del corsod'acqua;c. per una larghezza pari a m 10, misurata dal limite della fascia <strong>di</strong> tipo A) in<strong>di</strong>cata nelle tavoleprescrittive P3 garantire la possibilità <strong>di</strong> manutenzione, ove necessaria, del corso d'acqua stesso.2. Ai lati dei canali artificiali a cielo libero e delle vasche <strong>di</strong> carico a cielo libero e a quota <strong>di</strong> campagna,in<strong>di</strong>cati nelle tavole prescrittive P3 evitare la realizzazione <strong>di</strong> manufatti ed e<strong>di</strong>fici che possanocomprometterne la stabilità; garantire la possibilità <strong>di</strong> manutenzione dell'opera stessa; assicurare adeguatilivelli <strong>di</strong> sicurezza per le persone, anche prevedendo la realizzazione <strong>di</strong> manufatti quali recinzioni e simili.In ogni caso i progetti <strong>di</strong> interventi previsti ad una <strong>di</strong>stanza dall'asse del canale o dal perimetro dellevasche inferiore a m 10, sono accompagnati da una relazione che illustri le valutazioni effettuate e lemisure adottate per il rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente comma.3. Relativamente ai canali irrigui, ai “rus”, alle "brantse", oltre alle misure adottate per il rispetto delle<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al comma 2, la relazione tiene conto del loro valore storico culturale. Inoltre dovrannoessere valorizzati me<strong>di</strong>ante la manutenzione <strong>di</strong> sentieri pedonali e ciclabili lungo il loro percorso, oltreche con un’adeguata segnaletica.4. Sono fatti salvi gli eventuali vincoli e misure <strong>di</strong> tutela derivanti da pianificazioni <strong>di</strong> settore per lasalvaguar<strong>di</strong>a delle con<strong>di</strong>zioni idrogeologiche e <strong>di</strong> naturalità.5. Le nuove opere <strong>di</strong> captazione e le vasche <strong>di</strong> accumulo/carico dovranno <strong>di</strong> preferenza essere costruitecon almeno tre lati in interrato, rispettando degli andamenti dei terreni in cui le opere stesse verranno aricadere, avendo cura <strong>di</strong> ricoprire i solai dei manufatti con almeno 40 cm <strong>di</strong> terra vegetale in modo dapoter ripristinare la continuità del soprassuolo.41 NAPTP, art. 35, comma 9 (norma cogente)42 L.R. 11\98, art. 41 e D.G.R. 24 marzo 1999, n. 518/X1: (Ogni <strong>Comune</strong> elenca i corsi d'acqua pubblici presenti nelproprio territorio)43 L.R. 11\98, n. 11, art. 3644 D.G.R. 24 marzo 1999, n. 518/X1, Capitolo li, punto 1__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 30 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione6. Per gli abbeveratoi ed i fontanili tra<strong>di</strong>zionali, in accordo con le determinazioni <strong>di</strong> cui al comma 3 letteraf) dell’art. 22 NAPTP, sono possibili interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria e <strong>di</strong> restauro.Ne è permessa la rimozione ed il riposizionamento soltanto nel quadro <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> interessegenerale o pubblico.7. Per gli interventi <strong>di</strong> manutenzione e valorizzazione dei canali irrigui principali (rus), si applicano ledeterminazioni <strong>di</strong> cui al comma 11 dell’art. 26 NAPTP.Art. 25 - Reti <strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong>stribuzione dell'energia1. Nel territorio comunale, salve le prescrizioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto relative alle <strong>di</strong>verse sottozone <strong>di</strong> cui al Capo IV, equelle relative agli ambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui al Titolo V della LR 11/1998 e s.m.i., sono ammessi:a. la realizzazione <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> gas e dei relativi depositi centralizzati, per nucleifrazionali o altri ambiti e<strong>di</strong>ficati o e<strong>di</strong>ficabili;b. la riattivazione, il potenziamento e la costruzione <strong>di</strong> piccoli e me<strong>di</strong> 45 impianti idroelettrici;c. l'installazione <strong>di</strong> impianti a pannelli solari, fotovoltaici, geotermici.2. Nel territorio comunale è perseguito come obiettivo finale:a. la realizzazione <strong>di</strong> linee <strong>di</strong> trasporto <strong>di</strong> energia elettrica a bassa tensione con cavi interrati oinseriti in cunicoli ispezionabili nelle aree <strong>di</strong> specifico interesse naturalistico, paesaggistico,storico nonché lungo i percorsi e nei punti panoramici in<strong>di</strong>viduati nelle tavole prescrittive P1 enelle sottozone <strong>di</strong> tipo A;b. la realizzazione <strong>di</strong> nuove cabine <strong>di</strong> trasformazione dell’energia elettrica in interrato o in posizionivisivamente defilate <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2, art. 22 NAPTP 46 ;Art. 26 - Depuratori1. Nelle tavole prescrittive P2 sono in<strong>di</strong>cati gli impianti <strong>di</strong> depurazione in funzione. I progetti <strong>di</strong> rifacimento,potenziamento, nuova realizzazione <strong>di</strong> tali infrastrutture devono tenere conto degli in<strong>di</strong>rizzi del PTP 47nonché delle leggi <strong>di</strong> settore 48 ;2. La fascia <strong>di</strong> rispetto relativa alle infrastrutture <strong>di</strong> cui al comma 1, definita ai sensi della normativaapplicabile, 49 è <strong>di</strong> 20 m.3. Lo smaltimento dei liquami sul suolo o nel sottosuolo provenienti da qualsiasi uso e attività avvienesecondo le in<strong>di</strong>cazioni della normativa applicabile per la tutela delle acque dall'inquinamento 50 .45 Per piccoli e me<strong>di</strong> impianti si intendono quelli aventi potenzialità inferiore ai 200kW.46 la razionalizzazione delle linee <strong>di</strong> trasporto <strong>di</strong> energia elettrica ad alta e me<strong>di</strong>a tensione; il progressivo interramentodelle linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, nelle aree <strong>di</strong> specifico interesse naturalistico, paesaggistico, storico o archeologicononché nelle aree, nei percorsi e nei punti panoramici, con priorità per gli agglomerati <strong>di</strong> interesse storico, artistico,documentario o ambientale; la sistemazione <strong>di</strong> dette linee, nelle aree urbane, in cunicoli ispezionabili; l’interramentodelle cabine <strong>di</strong> trasformazione dell’energia elettrica o la loro rilocalizzazione in posizioni visivamente defilate;47 comma 4 art. 22 NAPTP48 LR 8 settembre 1999, n. 2749 D.G.R. 24 marzo 1999 n. 518/XI, Allegato A, Capitolo III Paragrafo b): in relazione alla geografia dei luoghi, il PRGstabilisce la <strong>di</strong>mensione e la qualità delle fasce <strong>di</strong> rispetto. Il <strong>Comune</strong> in<strong>di</strong>ca per ogni infrastruttura le misure dellarelativa fascia <strong>di</strong> rispetto.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 31 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione4. L'ubicazione <strong>di</strong> vasche settiche è vietata a <strong>di</strong>stanza inferiore a 10 metri dalle condotte destinate adacqua potabile 51 .5. Nelle fasce <strong>di</strong> rispetto è consentita esclusivamente l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> depositi, autorimesse o comunquedestinazioni che non comportino un aumento <strong>di</strong> carico antropico. In tali fasce è consentito l‘uso a verdee a parcheggio computabile per le verifiche degli standard relativi all’e<strong>di</strong>ficazione.Art. 27 - Viabilità1. Nelle tavole prescrittive P4 è in<strong>di</strong>cata la rete stradale pubblica che è composta da viabilità esistente e trattestradali in previsione.2. Le nuove strade comunali, o gli adeguamenti <strong>di</strong> tronchi stradali pubblici esistenti, devono essere progettatie costruiti secondo quanto <strong>di</strong>sposto dalle norme vigenti in materia, fatta salve le deroghe ammesse 52 .Deve inoltre essere previsto un sistema efficace <strong>di</strong> raccolta e smaltimento delle acque superficiali e drenatein punti nei quali sia valutata la compatibilità idrogeologica e ambientale. Per l’immissione delle acque incorpi idrici deve essere valutata la loro compatibilità ambientale.3. Si definiscono strade private <strong>di</strong> accesso le strade che collegano una strada pubblica ad uno o più lotti e<strong>di</strong>ficati oe<strong>di</strong>ficabili . Nel caso <strong>di</strong> un solo lotto servito o nei centri storici e’ sufficiente che la larghezza della strada privatanon sia inferiore a m 3,00 mentre nel caso <strong>di</strong> due o più lotti residenziali serviti da tratta privata questa dovràavere sezione utile non inferiore a m 4,5.4. nel caso <strong>di</strong> strade a fondo cieco <strong>di</strong> realizzazione privata con lunghezza superiore ai 50 metri dovranno esserepreviste idonee piazzole <strong>di</strong> manovra al termine delle tratte atte a consentire l’inversione <strong>di</strong> marcia dei mezzi <strong>di</strong>soccorso tale piazzola dovrà essere tale da poter iscrivervi un cerchio <strong>di</strong> raggio non inferiore a m 6,00.5. Le strade private <strong>di</strong> accesso a strutture con destinazioni <strong>di</strong>fferenti da quella residenziale: commerciale,produttiva o <strong>di</strong> servizio devono possedere i requisiti seguenti, stabiliti in sede <strong>di</strong> concessione e<strong>di</strong>lizia su propostaprogettuale motivata, in relazione al volume e alla qualità del traffico atteso e alla sicurezza per la circolazione:a. carreggiata veicolare con corsie adeguate al volume del traffico e alle esigenze <strong>di</strong> sicurezza escorrevolezza e sezione della carreggiata 53 non inferiore a m 3,00;b. andamento plano - altimetrico adagiato al suolo con pendenze adeguate al volume del traffico (max12%);c. raccor<strong>di</strong> orizzontali e verticali idonei a garantire la visibilità durante l'innesto sulla strada pubblica;d. sistema <strong>di</strong> raccolta delle acque;50Deliberazione del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento 4 febbraio 1977, allegato 5:"Criteri, metodologie e norme tecniche generali <strong>di</strong> cui all’art. 2 lettere b), d) ed e), della L. 10 maggio 1976, n. 319,recante norme per la tutela delle acque dall’inquinamento".D.Lgs .11 maggio 1999, n. 152, mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. 18 agosto 2000.L. 10 maggio 1976 n. 319 "Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento".51Deliberazione del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento 4 febbraio 1977, allegato 5.52D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, art. 13, comma 253.”Art. 3 "Nuovo co<strong>di</strong>ce della strada", D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285, aggiornato con D.Lgs. 10 sett. 1993 n. 360 ,D.P.R. 19 apr. 1994 n. 575, D.Lgs. 4 giugno 1997 n. 143, D.M.. 28 <strong>di</strong>c. 1998:Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie <strong>di</strong> marciaed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce <strong>di</strong> margine.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 32 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionee. eventuale illuminazione;f. segnaletica stradale;g. immissione in una strada pubblica,h. dove necessario potranno essere previsti eventuali marciapie<strong>di</strong> strutturati e <strong>di</strong>mensionati ai sensi dellanormativa sulle barriere architettoniche;i. pavimentazione adeguate all'uso e alla tipologia della strada;j. ringhiere, cunette, attraversamenti, incroci <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e qualità atte a sod<strong>di</strong>sfare le normative e leesigenze <strong>di</strong> funzionalità.6. Si definiscono strade private funzionali alle attività agro-silvo-pastorali quelle che hanno origine da stradapubblica o da altra strada privata e danno accesso a uno o più fon<strong>di</strong> agricoli.7. Con riferimento ai percorsi storici in<strong>di</strong>viduati nella tavola: Carta <strong>di</strong> tutela e valorizzazione del paesaggio edei beni culturali, al fine della salvaguar<strong>di</strong>a dei percorsi medesimi, dovranno essere utilizzati, nelle operazioni<strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria e or<strong>di</strong>naria, materiali lapidei per le pavimentazioni e muri <strong>di</strong> sostegno in pietraattinenti per tipologia e sistemi costruttivi a quelli presenti nell'area d'intervento. La viabilità interna ai centristorici nonché gli spazi cortilizi siano essi privati che pubblici dovranno recare pavimentazioni lapidee con il<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> utilizzare conglomerati bituminosi o binderi in cls autobloccanti8. Le sezioni trasversali della carreggiata devono essere congruenti con il volume <strong>di</strong> traffico atteso sulla base <strong>di</strong>corretti calcoli previsionali e, comunque, non superiori a metri 5,5 nei tronchi della rete stradale extraurbana,non appartenenti a strade statali e regionali, e non superiori a metri 3 nei tronchi stradali per utenze speciali,quali le strade interpoderali, antincen<strong>di</strong>o, quelle forestali o a servizio <strong>di</strong> attività estrattive, con dotazione, inquesti ultimi casi, <strong>di</strong> piazzole utili per gli incroci tra automezzi, l’inversione del senso <strong>di</strong> marcia e il parcheggio;nei casi in cui il se<strong>di</strong>me <strong>di</strong> tronchi stradali costituisca parte dello sviluppo <strong>di</strong> piste per lo sci nor<strong>di</strong>co, lasua larghezza può essere <strong>di</strong>mensionata per rispondere ai requisiti minimi <strong>di</strong> omologazione FISI 54 .Art. 28 – Distanze e fasce <strong>di</strong> rispetto dalle strade1 Ai sensi del <strong>di</strong>spositivo congiunto art. 99 della L.R. n. 11 del 6 aprile 1998 e Capitolo I dell’Allegato Aalla Deliberazione del Consiglio Regionale n 518/XI del 24 marzo 1999, il PRG stabilisce in modo<strong>di</strong>fferenziato le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e manufatti dalle strade, fatte salve le specifiche <strong>di</strong>sposizioniriguardanti le strade regionali e statali;2 Per effetto del medesimo le <strong>di</strong>stanze da rispettare in fregio alle strade per le zone C, Eg, Eh e F,qualora non ancora e<strong>di</strong>ficate, sono pari a :a) m 7,50 dall’asse della carreggiata per strade con carreggiata <strong>di</strong> larghezza inferiore a m 5,00.b) m 9,00 dall’asse della carreggiata per strade con carreggiata <strong>di</strong> larghezza compresa tra 5,01 e8,00.c) m 15,00 dall’asse della carreggiata per strade con carreggiata <strong>di</strong> larghezza superiore a m8,00.3. Nelle zone <strong>di</strong> tipo A e B e F, qualora già e<strong>di</strong>ficate completamente o parzialmente, intendendosi talizone come inse<strong>di</strong>amenti esistenti, il PRG definisce apposite <strong>di</strong>stanze dalle strade tenuto conto delle<strong>di</strong>verse situazioni locali nonché delle finalità generali <strong>di</strong> cui sopra e della necessità <strong>di</strong> :- assicurare adeguati livelli <strong>di</strong> illuminazione naturale, ventilazione, soleggiamento;- garantire un corretto inserimento dei fabbricati nel contesto, tenuto conto dei valori storici,artistici, culturali ed ambientali;54comma b, punto 1 art. 21 NAPTP (Norma cogente)__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 33 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione- valutare le problematiche connesse all’inquinamento acustico e dell’aria in relazione ai flussipreve<strong>di</strong>bili.Nelle medesime zone le <strong>di</strong>stanze dai confini stradali (da intendersi coincidente con il confine <strong>di</strong>proprietà) <strong>di</strong> strade comunali, vicinali, private e a fondo cieco o <strong>di</strong> penetrazione, nelle nuovecostruzioni o negli ampliamenti fronteggianti le strade, sono i seguenti:a) nuove costruzioni m 2,00.b) muri, cordoli, recinzioni m 1,00.c) demolizione e ricostruzione su <strong>di</strong>verso se<strong>di</strong>me m 3,00.4. Entro il perimetro delle zone A fabbricati interrati possono essere costruiti sino al ciglio stradale.Qualora ciò avvenisse, l’orizzontamento <strong>di</strong> copertura dovrà obbligatoriamente essere posto a quotainferiore a quella del piano viabile e dovrà assicurare la transitabilità connessa ad eventuali ampliamentidella sede stradale; qualora siano previsti accessi carrabili prospettanti la sede stradale, gli accessimedesimi dovranno comunque mantenere una <strong>di</strong>stanza minima dal ciglio della strada pari a m 4,50.All'interno delle zone <strong>di</strong> tipo A, pur in assenza <strong>di</strong> strumenti attuativi, può essere mantenuta la <strong>di</strong>stanza inatto dalle strade nella ricostruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici.5. Nel caso <strong>di</strong> manufatti <strong>di</strong>versi dalle strade (piazzali pubblici, piste ciclabili o altro) non si dovrà tenerealcuna <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> rispetto in caso <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione essendo ammessa la costruzione a confine congli stessi manufatti.6. Fermo restando in tutte le zone, la possibilità <strong>di</strong> derogare al vincolo della fascia <strong>di</strong> rispetto stradale,qualora la procedura <strong>di</strong> deroga sia ammessa dalle norme e dai regolamenti degli Enti <strong>di</strong> gestione dellestrade medesime, è consentita la realizzazione <strong>di</strong> autorimesse interrate poste a un metro dallasede carraia purché siano rispettati i seguenti requisiti:a) con il terreno più basso della sede carraia, la soletta dell’autorimessa risulti ad una quota<strong>di</strong> almeno 40 cm inferiore alla sede carraia;b) con il terreno più basso della sede carraia, la soletta venga <strong>di</strong>mensionata per un caricoaccidentale non inferiore a Kg 2.000 per una fascia <strong>di</strong> 3,00 m dal ciglio strada;c) con il terreno più alto della sede carraia la <strong>di</strong>stanza dell’autorimessa deve essere <strong>di</strong> almeno1,00 m dal ciglio della strada.Nella suddetta fascia <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> 1,00 m possono essere realizzate opere <strong>di</strong>consolidamento delle autorimesse.7. Per quanto riguarda le fasce <strong>di</strong> rispetto da osservare per la rete stradale presente sul territoriocomunale si <strong>di</strong>spone quanto segue:nei confronti <strong>di</strong> realizzazioni in interratoLe strade regionali assumono il regime <strong>di</strong> cui alla normativa specifica regionale.Le seguenti strade comunali vengono assimilate al medesimo regime normativo <strong>di</strong> quelle regionali:1) Route Rivetti2) Route Barmasc3) Route Tschavagnod4) Chemin des Barmes5) Route de Mandriou6) Rue Giacomet7) Strada Periasc – La Val8) Rue TraciasaLe seguenti strade comunali sono soggette ad una fascia <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> 2 m, in<strong>di</strong>pendentementedalle zone <strong>di</strong> PRG attraversate:1) Rue Tavela__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 34 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2) Chemin de VerraPer tutte le altre tratte stradali comunali e vicinali si <strong>di</strong>spone che le fasce <strong>di</strong> rispetto in caso <strong>di</strong>e<strong>di</strong>ficazioni in interrato siano <strong>di</strong> 1 m all’interno dei centri storici e <strong>di</strong> 2 m all’esterno <strong>di</strong> essi.nei confronti <strong>di</strong> realizzazioni in elevazione:Le strade regionali assumono il regime <strong>di</strong> cui alla normativa specifica regionale.Le seguenti strade comunali vengono assimilate al medesimo regime normativo <strong>di</strong> quelle regionali:1) Route Rivetti2) Route Barmasc3) Route Tschavagnod4) Chemin des Barmes5) Route de Mandriou6) Rue Giacomet7) Strada Periasc – La Val8) Rue TraciasaPer tutte le altre tratte stradali e comunali si osservano le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> cui al Co<strong>di</strong>ce Civile e dellenorme <strong>di</strong> cui alla presente variante generale <strong>di</strong> piano.6. In ogni caso l’accesso alle autorimesse dalla viabilità pubblica dovrà avvenire senza provocare la sostadei veicoli sulla sede carraia, attraverso la formazione <strong>di</strong> idonee piazzole antistanti l’ingresso delleautorimesse o la dotazione <strong>di</strong> opportuni congegni elettrici <strong>di</strong> apertura automatica.7. L’Amministrazione Comunale potrà destinare a parcheggi pubblici la parte superiore delle struttureinterrate mantenendo a destinazione privata la sottostante autorimessa o viceversa.8. Nelle sottozone tipo Ei destinate alla realizzazione <strong>di</strong> autorimesse, le <strong>di</strong>stanze minime dal cigliostradale <strong>di</strong> qualsiasi manufatto dovranno essere pari a 1 m.9. Le <strong>di</strong>stanze minime da rispettare nella esecuzione <strong>di</strong> scavi, nella costruzione o ricostruzione <strong>di</strong> muri <strong>di</strong>cinta, nella piantumazione in fregio alle strade, sono stabilite dalle normative <strong>di</strong> settore vigenti almomento dell’intervento.10. La <strong>di</strong>stanza minima da osservare nell'e<strong>di</strong>ficazione in fregio alle strade comunali pedonali o a trafficolimitato, è fissata in 50 cm dal ciglio della strada. Tale <strong>di</strong>sposizione non si applica all'interno delle zone <strong>di</strong>tipo A.Nel caso <strong>di</strong> ampliamenti le <strong>di</strong>stanze dalla strada non devono essere inferiori a quelle preesistenti quandodette <strong>di</strong>stanze dalla strada sono inferiori a 50 cm. Se le <strong>di</strong>stanze preesistenti sono superiori a 50 cm tali<strong>di</strong>stanze possono essere <strong>di</strong>minuite sino a raggiungere tale valore.11. Si dovrà prestare particolare attenzione alle zone limitrofe alle intersezioni stradali. In tali zone non èconsentita la realizzazione <strong>di</strong> manufatti, la piantumazione <strong>di</strong> alberi, la costruzione <strong>di</strong> recinzioni tali daostruire la visione stradale creando pericolo alla viabilità.12. Nelle altre parti del territorio, intendendosi per queste le sottozone : Ea, Eb, Ec, Ee, Ef la <strong>di</strong>stanza darispettare per e<strong>di</strong>fici e manufatti risulta la seguente:a) 14,00 m dall’asse della carreggiata per strade con carreggiata <strong>di</strong> larghezza inferiore ouguale a 8,00 m:b) 27,50 m dall’asse della carreggiata per strade con carreggiata <strong>di</strong> larghezza superiore a 8,00m.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 35 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione13. Ove motivazioni <strong>di</strong> interesse pubblico o generale lo giustifichino, nelle zone territoriali <strong>di</strong> tipo E del PRG ifabbricati agricoli o <strong>di</strong> interesse pubblico possono essere e<strong>di</strong>ficati ad una <strong>di</strong>stanza dalle strade pari aquella prevista all’interno degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> cui alla lettera a) dell’art. 99 della LR 11/98, a seguito <strong>di</strong>concessione in deroga rilasciata dal <strong>Comune</strong>, previa favorevole deliberazione del Consiglio Comunale eprevio nulla osta della struttura regionale competente in materia <strong>di</strong> agricoltura, su parere dellaconferenza <strong>di</strong> pianificazione <strong>di</strong> cui all’art. 15, comma 3 della LR 11/98. Detto parere deve vertere suiseguenti argomenti:– interesse generale o sociale dell’opera;– necessità <strong>di</strong> realizzazione della medesima.Art. 29- Acquedotto, fognatura, elettrodotto1. Nelle tavole prescrittive P2 sono in<strong>di</strong>cate le condotte principali dell’acquedotto, della fognatura, edegli elettrodotti ai fini dell’applicazione dei vincoli connessi con la presenza <strong>di</strong> tali strutture si devesempre fare riferimento alla reale situazione presente sul terreno.2. Gli interventi <strong>di</strong> qualsiasi natura interferenti con le condotte <strong>di</strong> cui al punto 1 ed eventuali mo<strong>di</strong>fiche alloro tracciato sono autorizzati dal soggetto proprietario e segnalati al <strong>Comune</strong>.3. La <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> condotte o <strong>di</strong> infrastrutture o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> esse, comporta la riqualificazione ambientaledel territorio interessato a carico dell'ente proprietario o gestore.4. Le fasce <strong>di</strong> protezione della condotta e le relative limitazioni dell'uso del territorio, tra le quali il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong>e<strong>di</strong>ficazione, <strong>di</strong> piantumazione ecc. sono stabilite dalle normative <strong>di</strong> settore vigenti al momentodell’intervento;Art. 30 – Altre fasce <strong>di</strong> rispetto1. Distanze minime delle stalle e delle relative concimaie dalle abitazioni, dalle aree urbanizzate e dallearee <strong>di</strong> cui è prevista l'urbanizzazione. (Art. 43, comma 3, LR 11/1998)a. La <strong>di</strong>stanza minime da rispettare, reciprocamente, nella costruzione tra le stalle e relativeconcimaie e l’e<strong>di</strong>ficazione prevista od esistente 55 è <strong>di</strong> 50 m.b. Al fine del rilascio dell’atto abilitativo tuttavia, esaminando lo specifico intervento in relazionealle con<strong>di</strong>zioni locali, tenendo conto della rilevanza della struttura anche in relazione allapropensione agricola del contesto, delle destinazioni d’uso previste e in atto nell’ambitointeressato, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> concerto con il veterinario ufficiale e l’ufficiale sanitario, può, surichiesta del proponente, concedere <strong>di</strong>stanze inferiori prevedendo adeguate <strong>di</strong>sposizioni atte adassicurare il rispetto delle misure igienico-sanitarie necessarie.c. Le presenti norme non si applicano ai "depositi <strong>di</strong> letame maturo" proveniente dallosvuotamento delle concimaie.55In particolare per "e<strong>di</strong>ficazione" si intende quella a destinazione : abitativa primaria o principale, turistica e ricettiva,commerciale, servizi pubblici, e ove il caso artigianale ed industriale, sulla base dei seguenti criteri. Per quantoriguarda il concetto <strong>di</strong> stalla e concimaia nonché per quanto riguarda gli aspetti costruttivi degli stessi, siosserveranno le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel « Manuale tecnico contenente gli standard costruttivi e gli elementi <strong>di</strong>riferimento per il <strong>di</strong>mensionamento dei fabbricati rurali e degli annessi » curato dalle competenti strutture regionali.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 36 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2. La <strong>di</strong>stanza minima da rispettare fra i depositi dei materiali nocivi e l’e<strong>di</strong>ficazione prevista o esistente è<strong>di</strong> 150 m.Art. 31 - Smaltimento dei rifiuti1. Lo smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani, speciali e speciali tossico-nocivi 56 è attuato secondo gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>cui alla deliberazione del Comitato interministeriale per la tutela delle acque dall’inquinamento(04/02/1977) con le modalità previste dal piano regionale <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti 57 , dal pianocomunale o sovracomunale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla legge regionale 3 <strong>di</strong>cembre2007, n. 31 e dal regolamento comunale 58 .Art. 32 - Siti e impianti <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>otelecomunicazione1. La <strong>di</strong>sciplina urbanistico e<strong>di</strong>lizia relativa alla localizzazione, costruzione e mo<strong>di</strong>ficazione dei siti attrezzatiper gli impianti <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>otelecomunicazioni è <strong>di</strong>sposta dal piano formato dalla Comunità montana ai sensidella l.r. 6 aprile 1998, art. 32, comma 4.2. Gli impianti <strong>di</strong> telera<strong>di</strong>ocomunicazione previsti negli appositi progetti <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> cui all'art. 6 della LR n. 25del 4 novembre 2005 59 sono autorizzabili con le procedure previste dalla LR n. 25 del 4 novembre 2005,nelle sottozone <strong>di</strong> tipo Ed, qualora ricorrano le con<strong>di</strong>zioni previste agli art. 10, 11 e 12 della medesimaLR n. 25 del 4 novembre 2005, e ne sia ammessa la destinazione d'uso.3. In assenza del piano <strong>di</strong> cui al comma 1, gli impianti <strong>di</strong> telera<strong>di</strong>ocomunicazione ai sensi dell'art. 2, comma1, lettera b, della LR 21 agosto 2000, n. 31 sono sottoposti alla <strong>di</strong>sciplina urbanistico-e<strong>di</strong>lizia relativa allasottozona in cui sono previsti.4. Per i casi <strong>di</strong> motivata necessità gli impianti <strong>di</strong> cui al comma 1 o parti <strong>di</strong> essi possono fruire delleprocedure <strong>di</strong> deroga <strong>di</strong> cui all'art. 111.5. In assenza del piano <strong>di</strong> cui al comma 1, gli impianti <strong>di</strong> cui al presente articolo devono essere conformiagli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> cui al comma 8 dell’art. 22 delle NA del PTP e al comma 3, dell’art. 32 della LR 11/1998 ein particolare: 60a. dovranno esssere posizionati in maniera da non nuocere all'incolumità fisica ed alla salute dellepersone; 61b. dovranno essere localizzati in modo da non incidere negativamente sulle componenti strutturalidel paesaggio <strong>di</strong> cui all'art.18 delle presenti NTA, sui siti, beni ed aree <strong>di</strong> specifico interessenaturalistico, paesaggistico, storico e archeologico e sulle aree naturali <strong>di</strong> protezione speciale.56Il PTP persegue infine la razionalizzazione e il completamento del sistema <strong>di</strong> smaltimento e riciclo dei rifiuti57LR 2 agosto 1994, n. 39, art. 5 e successive integrazioni e mo<strong>di</strong>ficazioni58D.Lgs. 5 maggio 1997, n. 22 art. 2159LR n. 25 del 4 novembre 2005, “Disciplina per l’installazione, la localizzazione e l’esercizio <strong>di</strong> stazioni ra<strong>di</strong>oelettrichee <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o telecomunicazioni”.60 Art. 22 comma 8 NA del PTP61 Art. 20 LR 25/2005__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 37 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt.33 - Cimitero comunale1. Nelle tavole prescrittive P2 - sono in<strong>di</strong>cati gli impianti cimiteriali in tali aree si applicano le <strong>di</strong>sposizioni<strong>di</strong> legge e regolamenti in materia <strong>di</strong> polizia mortuaria 62 .2. All’esterno dei cimiteri vige una fascia <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità assoluta <strong>di</strong> m 200 derogabile sino am 50, secondo le procedure <strong>di</strong> cui alle vigenti <strong>di</strong>sposizioni nazionali e regionali in materia. Nellasuddetta fascia possono essere realizzate solo opere legate al funzionamento del cimitero oampliamenti parziali dei cimiteri stessi.Art.34 - Aree sciabili1. Le aree sciabili, piste <strong>di</strong> sci nor<strong>di</strong>co e altre attrezzature turistiche sono in<strong>di</strong>cate nelle tavole prescrittiveP22. Oltre alle attività legate alla pratica dello sci, nelle aree sciabili è ammessa la compresenza delleseguenti attività :a. attrezzature e servizi per equitazione e mountainbike;b. locali per ristorazione e somministrazione bevande;c. strutture in appoggio per la pratica del golf;d. rifugi alpini e bivacchi3. Nelle aree sciabili, oltre agli interventi ammessi nelle specifiche sottozone in cui le stesse <strong>di</strong> volta in voltaricadono, è ammessa la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, la ristrutturazione, la demolizione ericostruzione, delle strutture esistenti a servizio degli impianti, compresi anche gli ampliamenti ma soloper esigenze tecnologiche ed impiantistiche. I fabbricati tecnologici già al servizio degli impianti e<strong>di</strong>smessi devono essere oggetto <strong>di</strong> demolizione, se non utilizzati come strutture <strong>di</strong> servizio alle attivitàturistiche.4. Nelle aree sciabili sono specificatamente consentiti anche i seguenti interventi:− esecuzione <strong>di</strong> impianti tecnologici del tipo stazioni <strong>di</strong> pompaggio, cabine elettriche,vasche e bacini <strong>di</strong> carico per impianti <strong>di</strong> innevamento programmato, bacini <strong>di</strong> accumulo,ricoveri per mezzi battipista o <strong>di</strong> soccorso;− la sostituzione ed il potenziamento <strong>di</strong> impianti esistenti, purchè ciò comporti ilmiglioramento degli standards <strong>di</strong> sicurezza, la completa utilizzazione degli impianti postia monte, la riduzione dei tempi <strong>di</strong> attesa complessivi per la fruizione delle aree sciabili eper il rientro a valle e purchè vengano adottate misure gestionali atte a ridurre isovraccarichi e gli effetti <strong>di</strong> congestione;− mo<strong>di</strong>fiche ai tracciati degli impianti e delle piste esistenti, purché non comportantialterazioni alla modellazione del suolo, alla copertura vegetale e al reticolo idrografico emodellamenti del terreno tali da non consentire il completo ripristino del mantovegetale;62RD 24 luglio 1934, n. 1265. Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie. Art. 338, più volte mo<strong>di</strong>ficato e daultimo dal collegato infrastrutture <strong>di</strong> cui alla L n.166 del 1 agosto 2002, art. 28.D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285. Approvazione dei regolamento <strong>di</strong> polizia mortuaria, da art. 54 a art. 73 e art. 78.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 38 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione− creazione <strong>di</strong> nuove piste, purché non comportanti alterazioni alla modellazione delsuolo, alla copertura vegetale e al reticolo idrografico e modellamenti del terreno tali danon consentire il completo ripristino del manto vegetale ;− costruzione <strong>di</strong> nuovi impianti <strong>di</strong> risalita, purchè ciò comporti il miglioramento deglistandards <strong>di</strong> sicurezza, la completa utilizzazione degli impianti posti a monte, lariduzione dei tempi <strong>di</strong> attesa complessivi per la fruizione delle aree sciabili e per ilrientro a valle e purchè vengano adottate misure gestionali atte a ridurre i sovraccarichie gli effetti <strong>di</strong> congestione;− opere ed infrastrutture tecnologiche <strong>di</strong> modesta entità, quali frangivento, paraneve,impianti tipo gasex, reti pramassi, ancoraggi per i mezzi battipista , ecc...− modesti rimodellamenti del terreno funzionali a migliorare la sicurezza delle piste5. I progetti relativi alle aree sciabili, alle piste e relativi impianti, alle attrezzature o vie <strong>di</strong> accesso devonocomunque assicurare la riduzione degli impatti in essere e l'aumento della compatibilità con gli usiagropastorali e naturalistici. In particolare per quanto riguarda la nuova costruzione <strong>di</strong> impianti a fune ola sostituzione <strong>di</strong> impianti a fune esistenti si faccia riferimento anche a quanto riportato al precedenteart.22.6. Nelle aree vincolate dai tracciati delle piste dello sci non è ammessa l’e<strong>di</strong>ficazione pur conservando levolumetrie della zona in cui sono inserite.7. Lungo le piste <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa e <strong>di</strong> fondo è in<strong>di</strong>viduata una fascia <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> mt. 1 dal ciglio della pistastessa nella quale non è possibile e<strong>di</strong>ficazione alcuna.Art.35 - Siti e beni <strong>di</strong> specifico interesse naturalistico1. I siti ed i beni <strong>di</strong> specifico interesse naturalistico sono rappresentati nelle tavole motivazionali M2 eprescrittive P3; si applicano le <strong>di</strong>sposizioni cogenti <strong>di</strong> cui alle NAPTP, art. 38, comma 4 e successivemo<strong>di</strong>ficazioni.2. Nelle aree interessate dai beni naturalistici è vietata ogni nuova e<strong>di</strong>ficazione ed ogni trasformazione delterritorio, comprese quelle comportanti rimodellamenti del suolo, alterazioni del reticolo idrografico,depositi anche transitori <strong>di</strong> materiali, <strong>di</strong>scariche o impianti depuratori. Sono consentiti gli interventinecessari alla conservazione e al recupero delle aree stesse nonché al miglioramento della fruibilità deglielementi costitutivi dello specifico interesse delle aree medesime. Sono altresì consentiti, conprovve<strong>di</strong>mento adeguatamente motivato, gli interventi necessari per garantire la sicurezza idrogeologicadegli inse<strong>di</strong>amenti e delle infrastrutture; le piste forestali in<strong>di</strong>spensabili alla gestione dei boschi; le opereinfrastrutturali <strong>di</strong> interesse generale; gli interventi rivolti alla manutenzione ed adeguamento delleinfrastrutture ed attività eventualmente in atto, limitatamente all'escursionismo, alpinismo e sci alpino enor<strong>di</strong>co.3. Sono parimenti oggetto <strong>di</strong> conservazione: i ghiacciai, i depositi morenici delle pulsazioni glaciali, lecascate permanenti e le grotte.4. Nei siti <strong>di</strong> importanza comunitaria (SIC) e nelle zone <strong>di</strong> protezione speciale (ZPS), sino ad avvenutaapprovazione <strong>di</strong> un eventuale piano <strong>di</strong> gestione, trovano applicazione l’art. 38 delle NAPTP, le<strong>di</strong>sposizioni della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE, la normativa nazionale <strong>di</strong> recepimento (DPR 357/1997 e DPR120/2003) e le <strong>di</strong>sposizioni previste dalla DGR n. 2204/2004 in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> incidenza.nonché le prescrizioni contenute nelle presenti norme relative alle singole zone ricomprese negli stessi“SIC”.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 39 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneCapo III – Equilibri funzionaliArt. 36 - Equilibri funzionali1. Ai sensi del comma 2 dell’art. 12 della LR 11/98 il PRG definisce gli equilibri funzionali e <strong>di</strong>spone inor<strong>di</strong>ne al loro raggiungimento via via che si realizzino gli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica oe<strong>di</strong>lizia del territorio comunale seguendo le linee programmatiche del piano in coerenza con il PTP.2. La definizione degli equilibri funzionali avviene prefigurando le linee programmatiche dell’assettoterritoriale locale, attraverso i parametri e criteri coerenti con il contesto tra<strong>di</strong>zionale e le sue prospettiveevolutive.3. Gli equilibri funzionali sono calibrati, anche all’interno dei singoli sistemi ambientali, in relazione allasituazione socio-economica e alle prospettive evolutive della stessa.4. Gli equilibri funzionali attendono ai seguenti aspetti:a. Equilibri funzionali relativi ai servizi e attrezzature per interventi <strong>di</strong> recupero;b. Equilibri funzionali relativi ai servizi e attrezzature per interventi <strong>di</strong> nuova costruzione;c. Equilibri funzionali relativi ai tipi <strong>di</strong> interventod. Equilibri funzionali relativi ad usi ed attività agro-silvo-pastorali;e. Equilibri funzionali relativi agli usi e attività turistichef. Equilibri funzionali relativi agli usi e attività <strong>di</strong> tipo commerciale <strong>di</strong> interesse prevalentementelocale5. Gli equilibri funzionali sono definiti dagli artt. 38, 39, 40, 41, 42 e sono verificati dal responsabile delproce<strong>di</strong>mento per il rilascio <strong>di</strong> ogni provve<strong>di</strong>mento.Art. 37 - Equilibri funzionali relativi ai servizi e attrezzature per interventi <strong>di</strong>recuperoA - Manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>nariaAttuabile senza nessuna con<strong>di</strong>zioneB – Restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia con la possibilità <strong>di</strong> mutare ladestinazione d’uso.1. Attuabili a con<strong>di</strong>zione che vi sia l’urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello, con l’eccezione della stradacarrabile.2. Qualora la <strong>di</strong>stanza tra il confine dell’immobile e la rete pubblica fognaria e idrica sia superiore a 200 m(entro la quale si considera l’immobile servito da fognatura e acquedotto) sarà possibile derogareall’obbligo <strong>di</strong> allacciamento con la realizzazione, a carico del richiedente, <strong>di</strong> infrastrutture equipollenti.3. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 200 non è cumulativa ma deve intendersi per ogni singolo servizio a rete.4. Gli interventi <strong>di</strong> recupero sono assentibili a con<strong>di</strong>zione che le attrezzature ed i servizi <strong>di</strong> rilevanza locale,<strong>di</strong> cui all’art. 8 delle presenti NTA, sod<strong>di</strong>sfino i requisiti quantitativi stabiliti per le attrezzature a rete eche i servizi puntuali rientrino negli standard previsti dalla deliberazione del Consiglio regionale 517/XIdel 24 marzo 1999.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 40 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 38 - Equilibri funzionali relativi ai servizi e attrezzature per interventi <strong>di</strong> nuovacostruzione1. Fatto salva l'acquisizione del titolo abilitativo occorrente, gli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione sono assentibili acon<strong>di</strong>zione che sia presente l’urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello <strong>di</strong> cui all'art. 9 e che i servizi e leinfrastrutture <strong>di</strong> interesse locale in<strong>di</strong>cate all’art. 8, sod<strong>di</strong>sfino gli standard previsti dal provve<strong>di</strong>mentoattuativo dell'art. 23 63 della LR 11/98; tali servizi sono verificati ogni anno dal Consiglio comunale in occasionedell'approvazione del bilancio <strong>di</strong> previsione;2. Nelle zone B e C gli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione sono pertanto attuabili a con<strong>di</strong>zione che vi sial’urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello nella zona omogenea in cui è situata la prevista costruzione.3. Nelle restanti zone sono attuabili a con<strong>di</strong>zione che vi sia l’urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello, adeccezione della strada carrabile.4. Qualora la <strong>di</strong>stanza tra il confine dell’immobile e la rete pubblica fognaria e idrica sia superiore a 200 m(entro la quale si considera l’immobile servito da fognatura e acquedotto) sarà possibile derogareall’obbligo <strong>di</strong> allacciamento con la realizzazione, a carico del richiedente, <strong>di</strong> infrastrutture equipollenti.5. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 200 non è cumulativa ma deve intendersi per ogni singolo servizio.6. Inoltre il PRG persegue l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> dotare le zone commerciali <strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> parcheggi sufficienti asupportare lo sviluppo turistico delle zone stesse.7. Attrezzature a rete:- Si intende dotato <strong>di</strong> strada l’immobile il cui richiedente <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> accesso carrabile aduna strada pubblica esistente.- Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici situati in zone non servite da idonea rete elettrica è possibile utilizzare eventuali sistemi<strong>di</strong> energia alternativa (es: centraline idroelettriche, geotermiche, solari, eoliche).Art.39- Equilibri funzionali relativi ai tipi <strong>di</strong> intervento1. I volumi abitativi provenienti da mutamento della destinazione d’uso e/o dal recupero del patrimonioe<strong>di</strong>lizio esistente siano essi a destinazione abitativa principale che secondaria concorrono, unitamentealle nuove costruzioni destinate ad abitazione principale, al calcolo degli equilibri funzionali nel bilanciotra le destinazioni residenziali e quelle alberghiere.2. Il rapporto tra le due tipologie, dovrà risultare pari a 2 mq (∑ Sur e Snr) <strong>di</strong> albergo per ogni mq (∑ Sur eSnr) <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio residenziale generico.3. Gli equilibri funzionali <strong>di</strong> cui al presente articolo non sono vincolanti, ma devono essere comunqueoggetto <strong>di</strong> verifica affinché il rapporto <strong>di</strong> cui al comma precedente tra alberghi e e<strong>di</strong>fici residenzialivenga rispettato, qualora il PRG preveda in futuro, tramite variante sostanziale, la possibilità <strong>di</strong> nuovae<strong>di</strong>ficazione con destinazione d’uso ad abitazione temporanea.4. Rientrano nei calcoli relativi agli equilibri funzionali anche i volumi abitativi con i requisiti <strong>di</strong> prima casasottoposti a convenzione, secondo quanto stabilito nelle normative speciali delle sotto zone Ba.63Deliberazione dei Consiglio regionale 24 marzo 1999 517/X1__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 41 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione5. Per quanto concerne le aziende e le attività alberghiere ed extra alberghiere esistenti al 1 gennaio 2008,non è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso, con la sola esclusione per i volumi in<strong>di</strong>viduati agli artt.45 e 46 delle presenti NTA.6. Per quanto riguarda le CAV case appartamenti per vacanze si rimanda all’art. 477. I fabbricati <strong>di</strong> proprietà comunale defunzionalizzati o quelli nei quali è venuta meno la funzione pubblicaoriginale possono essere alienati dall’Amministrazione per essere riconvertiti nelle destinazioni d’usoammesse nelle varie sottozone omogenee. In tal caso, quale che sia la nuova destinazione a cui ilfabbricato viene a<strong>di</strong>bito, si prescinde dalla dotazione <strong>di</strong> posti auto privat.i Anche in questo caso, pur noncostituendo un vincolo per il rilascio dei titoli autorizzativi, i relativi volumi derivanti dal cambio <strong>di</strong>destinazione d’uso dovranno essere computati nel bilancio degli equilibri funzionali <strong>di</strong>stribuiti nelle<strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> utilizzo.Art. 40 - Equilibri funzionali relativi ad usi ed attività agro-silvo-pastoraliA - Manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>nariaAttuabile senza nessuna con<strong>di</strong>zioneB – Restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia senza mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso1. Attuabili a con<strong>di</strong>zione che vi sia l’urbanizzazione primaria <strong>di</strong> primo livello, con l’eccezione della stradacarrabile, ritenendo sufficiente un sentiero trattorabile per raggiungere l’immobile oggetto <strong>di</strong> recupero.2. Qualora la <strong>di</strong>stanza tra il confine dell’immobile e la rete pubblica fognaria e idrica sia superiore a 200 m(entro la quale si considera l’immobile servito da fognatura e acquedotto) sarà possibile derogareall’obbligo <strong>di</strong> allacciamento con la realizzazione, a carico del richiedente, <strong>di</strong> infrastrutture equipollenti.3. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 200 m non è cumulativa ma deve intendersi per ogni singolo servizio a rete.4. I nuovi e<strong>di</strong>fici rurali sono regolamentati dalle vigenti norme del settore agricolo e <strong>di</strong>sciplinati dalle normeurbanistiche presenti nelle varie zone agricole. La zonizzazione del presente strumento urbanisticolocalizza le varie strutture <strong>di</strong> nuova realizzazione previste nel territorio comunale.Art. 41 - Equilibri funzionali relativi agli usi e attività turistiche1. La domanda per usi e attività connesse alle aziende alberghiere (“alberghi” propriamente detti e“residenze turistico alberghiere” 64 ) avviene prioritariamente me<strong>di</strong>ante il recupero con eventualeampliamento delle strutture e<strong>di</strong>lizie esistenti in coerenza con le caratteristiche storico-ambientali delcontesto e me<strong>di</strong>ante il completamento delle sottozone <strong>di</strong> tipo B, la realizzazione <strong>di</strong> nuove strutturealberghiere, ad eccezione delle RTA, è comunque prevista nelle sottozone <strong>di</strong> tipo Bd.2. La realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a destinazione turistica alberghiera (ad esclusione delle RTA) edextralberghiera (limitatamente ai Bed & Breakfast) è sottoposta alla verifica, non vincolante del rapporto<strong>di</strong> 1 mc <strong>di</strong> abitazione ogni 2 mc <strong>di</strong> volume alberghiero. Come già detto all’art. 47, il rispetto degliequilibri funzionali tra e<strong>di</strong>ficazione alberghiera e e<strong>di</strong>ficazione abitativa <strong>di</strong>verrà vincolante qualora il Pianopreveda in futuro la possibilità <strong>di</strong> realizzare abitazioni destinate a residenza secondaria o seconde case.64 Così come definite dall’art. 2 della LR 6 luglio 1984, n. 33.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 42 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt.42 – Equilibri funzionali relativi agli usi e attività <strong>di</strong> tipo commerciale <strong>di</strong>interesse prevalentemente locale1. E' ammessa l'esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia,con la possibilità <strong>di</strong> mutare la destinazione d’uso da attività commerciale <strong>di</strong> interesse prevalentementelocale in altra destinazione fra quelle ammesse per la sottozona specifica a con<strong>di</strong>zione che per ogniattività commerciale soppressa sia creata una nuova attività commerciale <strong>di</strong> interesse locale all'internodello stesso comparto territoriale.2. A tale scopo si identificano quattro <strong>di</strong>stinti comparti territoriali:a) la Traversa: località lungo Strada Regionale n.5 e sulla costa in destra orografica delTorrente Evançon da Lignod a Bisous;b) la Piana: località sul fondovalle da Corbet a Pilaz;c) Magnéaz, Champlan, Champoluc, valloni <strong>di</strong> Mascognaz e del Crest- Cunéaz;d) la testata <strong>di</strong> valle a partire da Frachey.3. Non è in<strong>di</strong>spensabile che vi sia equivalenza fra superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta soppressa e nuova superficie <strong>di</strong>ven<strong>di</strong>taArt.43 – Route Ramey – ristrutturazione urbanistica1. Nell’ambito della presente variante <strong>di</strong> PRG, presso la località <strong>di</strong> Champoluc viene in<strong>di</strong>viduata una zonasoggetta ad interventi strutturali urbanistici estesa sui due lati della Strada Regionale n. 45 che,attraversando l’abitato, prende il nome <strong>di</strong> Route Ramey sino al ponte sul torrente Evancon e <strong>di</strong> RouteDondeynaz a valle del ponte stesso.2. La zona è segnalata nelle cartografie con un tratteggio orizzontale ed interessa gli e<strong>di</strong>fici che insistonosui mappali prospicienti la tratta stradale in oggetto.3. Per la zona in<strong>di</strong>viduata il presente PRG si prefigge una serie <strong>di</strong> interventi su larga scala atti a<strong>di</strong>ncrementare l’aspetto urbano del capoluogo, potenziandone i connotati commerciali. Sinteticamente gliinterventi possono essere così riassunti :- procedere alla pedonalizzazione dell’intero asse viario (oltre un chilometro) dal nuovo ponte previstoa valle del centro storico sino alla partenza delle funivie <strong>di</strong> Champoluc;- concentrare ed incrementare sulla strada le attività <strong>di</strong> richiamo a carattere commerciale, <strong>di</strong>rezionale,culturale, amministrativo, ricettivo, della ristorazione ed in generale lu<strong>di</strong>co-ricreativo;- inserire all’interno dell’asse così strutturato spazi <strong>di</strong> interesse comune, piazze e slarghi con spiccaticaratteri pubblici;- promuovere per l’intero asse portante il principio <strong>di</strong> uniformità urbanistica che, <strong>di</strong>fficilmentepercorribile sotto il profilo del tessuto e<strong>di</strong>lizio ormai consolidato, dovrà essere leggibile nella costanzadei materiali <strong>di</strong> pavimentazione, degli impianti <strong>di</strong> illuminazione, nell’arredo urbano e nei segni urbanidegli spazi pubblici.4. Nell’insieme gli interventi si configurano come ristrutturazione urbanistica secondo la definizione <strong>di</strong> cuialle vigenti leggi e più precisamente al paragrafo F, capitolo II, Allegato A, Delib. G.R. n. 2515 del 26luglio 1999 e s.m.e.i.5. Definizione <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica: si intende la sostituzione dell’esistente tessuto urbanisticoe<strong>di</strong>liziocon altro <strong>di</strong>verso, me<strong>di</strong>ante un insieme sistematico <strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>lizi anche con la mo<strong>di</strong>ficazionedel <strong>di</strong>segno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. A titolo esemplificativo essa può:__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 43 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione• provvedere all’incremento e/o alla riorganizzazione infrastrutturale;• promuovere un rior<strong>di</strong>no coor<strong>di</strong>nato degli inse<strong>di</strong>amenti;• favorire il recupero ambientale;• valorizzare le caratteristiche della zona;• prevedere la mo<strong>di</strong>ficazione dei tracciati stradali esistenti; l’inserimento <strong>di</strong> nuovipercorsi stradali, <strong>di</strong> passaggi, <strong>di</strong> slarghi, piazze, ecc.;• condurre alla mo<strong>di</strong>ficazione sostanziale degli esistenti spazi d’uso pubblico;• determinare la demolizione e ricostruzione o meno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici al fine <strong>di</strong> unariqualificazione ambientale o per dare esecuzione ad interventi <strong>di</strong> bonifica o <strong>di</strong>miglioramento <strong>di</strong> infrastrutture pubbliche;• portare alla demolizione <strong>di</strong> fabbricati esistenti per consentire l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>nuovi e<strong>di</strong>fici aventi caratteristiche e/o destinazioni d’uso <strong>di</strong>versi da quelli in atto.6. Le attività e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> riqualificazione possono riguardare tanto il recupero dei volumi esistenti incontrasto con le destinazioni d’uso assunte, quanto il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso dei piani terreni deifabbricati attualmente prospicienti la tratta stradale sino alla eventuale costruzione ex novo <strong>di</strong> volumifronte strada.7. In particolare sono ammesse le seguenti destinazioni d’uso:- ricettive alberghiere ed extralberghiere, quest’ultimo limitatamente alle aziende <strong>di</strong> Bed & Breakfast;- commerciali, ivi compresa la somministrazione <strong>di</strong> cibi o bevande ma con l’esclusione della grande<strong>di</strong>stribuzione;- <strong>di</strong>rezionali e del terziario in genere;- artigianali limitatatmente ad attività <strong>di</strong> microartigianato locale e artigianato tipico che non producanorumori superiori a quelli previsti dalla classe acustica determinata, ove non previsto dal pianoacustico comunale, dalle norme vigenti <strong>di</strong> settore, e che non siano fonte <strong>di</strong> esalazioni moleste enocive;- <strong>di</strong> servizio quali spazi ed attrezzature che il <strong>Comune</strong> o enti promotori o soggetti privati potrannorealizzare, previa stipula <strong>di</strong> convenzioni con l’Amministrazione Comunale, da destinare all’offertaturistica <strong>di</strong> carattere ricreativo, sociale e culturale in genere.7. Data la scala <strong>di</strong> intervento e le problematiche insite nella ristrutturazione del tessuto e<strong>di</strong>lizio preesistentesi stabilisce che l’attuazione delle misure sopra riportate potrà essere avviata me<strong>di</strong>ante la formazione <strong>di</strong>PUD, anche <strong>di</strong>viso in comparti.8. A tale proposito si possono in<strong>di</strong>viduare almeno cinque comparti che si prevede possano esserecaratterizzati da una lettura <strong>di</strong> insieme, comunque in linea con il previsto nuovo assetto dell’assepedonale:a - Porta nord : zona <strong>di</strong> formazione a piazza nei pressi della stazione della funivia <strong>di</strong> Champoluc;b - Tratto compreso tra la porta nord e l’Hôtel Breithorn;c - Tratto compreso tra l’Hôtel Breithorn e la piazza centrale;d - Piazza centrale con Chiesa e valorizzazione del tratto <strong>di</strong> torrente formazione <strong>di</strong> piazza chiusa;e - Zona a valle della piazza sino al ponte nuovo sul torrente Evançon.9. Gli interventi possono pertanto estendersi alle seguenti fattispecie:- la riqualificazione dei fronti degli e<strong>di</strong>fici esistenti che presentano tipologie impattanti attraverso uninsieme sistematico <strong>di</strong> opere che vanno dal semplice rivestimento al restiling sino alle parzialiaggiunte o rimozioni <strong>di</strong> volumi e <strong>di</strong> elementi tipologici in contrasto;- Il completamento e<strong>di</strong>lizio dei mappali liberi con inserimento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici da collocare su allineamentipredefiniti le cui destinazioni d’uso dei piani terreni dovranno essere tra quelle citate al punto 6;__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 44 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione- La riconversione della destinazione d’uso dei piani terreni degli e<strong>di</strong>fici esistenti, qualora questi sianooccupati da autorimesse, depositi o altre destinazioni, nelle attività già descritte al punto 6 delpresente articolo;- L’eventuale demolizione <strong>di</strong> corpi <strong>di</strong> fabbricati <strong>di</strong>smessi o sotto utilizzati per la formazione <strong>di</strong> piazze ospazi pubblici in genere;- La rilocalizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici destinati ad attività non compatibili da trasferire in altre zone;- La demolizione e successiva ricostruzione <strong>di</strong> fabbricati su allineamenti predefiniti, con arretramenti oavvicinamenti alla strada a seconda delle particolari situazioni.10. I fabbricati classificati monumento, documento e <strong>di</strong> pregio, facenti parte della porzione <strong>di</strong> centro storicocoinvolta nella ristrutturazione urbanistica, possono essere oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo e non possono essere sottoposti ad opereche compromettano la leggibilità dei valori <strong>di</strong> pregio in essi presenti.11. Per poter attivare gli interventi <strong>di</strong> cui sopra l’Amministrazione Comunale potrà procedere alla stesura <strong>di</strong>protocolli <strong>di</strong> intesa o <strong>di</strong> convenzioni con i soggetti proprietari. Tutti i progetti relativi agli interventi sopradescritti dovranno essere concertati con l’Amministrazione Comunale.Art. 44 – Attività ricettive1. Al fine <strong>di</strong> perseguire una politica <strong>di</strong> controllo, verifica e potenziamento dell’offerta turistica le presentinorme identificano i seguenti volumi ad in<strong>di</strong>rizzo ricettivo e alberghiero, esistenti nel territoriocomunale, alla data del 1 gennaio 2008:2. ALBERGHI PROPRIAMENTE DETTIPunto 3 art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33 “Disciplina della classificazione delle aziende alberghiere”Sottozona Frazione Nome struttura Tipologia StatoBa9* Antagnod Santa San Albergo esistenteBe1 Antagnod Petit Prince Albergo esistenteBa9* Antagnod Espoir Meublè esistenteEg21* Antagnod Le Clocher Albergo esistenteEg43* Blanchard Casa Favre Albergo esistenteAd4* Champoluc Favre Albergo chiusoAd4* Champoluc Lo Miete Viei Meublè esistenteAd4* Champoluc Castor Albergo esistenteBa19* Champoluc Petit Abri Albergo esistenteBa24* Champoluc Anna Maria Albergo esistenteBa25* Champoluc De Champoluc Albergo esistenteBd4* Champoluc Breithorn Albergo esistenteBd4* Champoluc L'Aiglon Albergo esistenteBd4* Champoluc Bellevue Albergo esistenteBd4* Champoluc <strong>Ayas</strong> Albergo esistenteBd2* Corbet Colonia Genova Albergo in costruzioneBd3 Corbet Punta Zerbion Albergo esistenteBa30* Crocetta Hermitage Albergo chiusoAe17 France - Albergo in costruzioneAe2 Le Cornu Bellavista Albergo chiuso__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 45 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneEh1* Le Crest Créfornè Albergo esistenteEh1* Le Crest Edelweiss Albergo chiuso3. RESIDENZE TURISTICO ALBERGHIERE (RTA)Punto 4 art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33 “Disciplina della classificazione delle aziende alberghiere”Bd6* Le Frachey Rododendro Albergo chiusoBd6* Le Frachey Petit Tournalin Albergo esistenteBd6* Le Frachey Le Rocher Albergo esistenteBd6* Le Frachey California Albergo esistenteBd6* Le Frachey Le Charmant Petit Hotel Albergo esistenteBe2* Le Frachey Monte Cervino Albergo esistenteEg39* Le Frachey Le Campagnol Albergo esistenteAe26* Les Fiéry Bellavista Albergo chiusoAc1* Lignod Alpe Fleury Albergo esistenteBa5 Lignod Miravalle Albergo esistenteAd5* Mascognaz Hotellerie de Mascognaz Albergo esistenteAe3 Meytéres Hotel du Monseigneur Albergo in costruzioneBa8* Périasc La Pineta Albergo chiusoBa8* Périasc Evançon Albergo chiusoEf1* Résy Bel Bosco Albergo chiusoBa32*Saint-Jacquesdes-AllemandsGenzianella Albergo esistenteBa32*Saint-Jacquesdes-AllemandsGrand Tournalin Albergo chiusoAe18* Soussun Stadel Albergo in costruzioneSottozona Frazione Nome Tipologia StatoBa9* Antagnod Le Chalet RTA esistenteBa9* Antagnod Merlet RTA in costruzioneBa9* Antagnod Lo Péyo RTA esistenteBa9* Antagnod Rue Barmasc RTA esistenteBa9* Antagnod Trompe l'Oeil RTA esistenteBd5* Champoluc Les Cupoles RTA esistenteBa16 Palenc RTA in costruzioneBa8* Périasc Monterosa RTA esistenteBa32*Saint-Jacquesdes-AllemandsLago Blu RTA esistente4. CASE PER FERIECapo II della L.R. 29 maggio 1996, n. 11 “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”Sottozona Frazione Nome Tipologia StatoAc3 Bisous Casa Fournier Colonia chiusoAe24* Blanchard A.E.R. Casa per ferie esistenteEg40* Blanchard Arma Colonia chiusoEg44* Crocetta Crocetta Casa per ferie esistenteEf1* Les Fiéry Salesiani Casa per ferie esistente__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 46 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneBa5 Lignod Villa Santa Maria Colonia chiusoAc3* Magneaz Baita Pollone Casa per ferie esistenteAe14 Mandrou La Fontanella Casa per ferie esistenteEg32* Mandrou Cà Zena Casa per ferie esistenteBa15 Palenc Casa <strong>di</strong> palllenc Casa per ferie esistenteEf1*Saint-Jacquesdes-AllemandsPier Giorgio Frassati Casa per ferie esistente5. RIFUGI ALPINI E BIVACCHI FISSICapo IV della L.R. 29 maggio 1996, n. 11 “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”Sottozona Frazione Nome Tipologia StatoAd6 Le Crest Le Vieux Crest Rifugio esistenteAe25 Résy Guide Frachey Rifugio esistenteAe26 Résy Ferraro Rifugio esistenteEf1*GhiacciaioVerraLambronecca Rifugio esistenteEf1*GhiacciaioVerraMezzalama Rifugio esistenteEh27* Tournalin Gran Tournalin Rifugio esistenteBa30* Crocetta CAI _Casale Rifugio chiuso6. ESERCIZI <strong>DI</strong> AFFITTACAMERECapo VI della L.R. 29 maggio 1996, n. 11 “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”Sottozona Frazione Nome Tipologia StatoAd7 Cunéaz - Affittacamere in costruzioneAd4* Champoluc Au Vieux Rascard Affittacamere esistenteAe16 Champlan Buena Vista Affittacamere esistenteBa9* Antagnod Falconetta Affittacamere esistente7. BED & BREAKFAST (B&B)Capo VI BIS della L.R. 29 maggio 1996, n. 11 “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”Sottozona Frazione Nome Tipologia StatoAe23 Les Péyoz Lo Péyo B&B esistente8. CASE E APPARTAMENTI PER VACANZECapo VII della L.R. 29 maggio 1996, n. 11 “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”Sottozona Frazione Nome Tipologia StatoAd1* Périasc Cime Bianche 1 CAV in costruzioneBa8* Périasc Cime Bianche 2 CAV in costruzioneBa9* Antagnod - CAV in costruzioneBa9* Antagnod - CAV in costruzioneBa9* Antagnod Patta de L'Ours CAV esistenteBa9* Antagnod - CAV in costruzione__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 47 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneBd1* Corbet Colonia Genova CAV in costruzioneBa9* Antagnod - CAV in costruzioneAe22*Saint-Jacques-des- Fior <strong>di</strong> Roccia CAV esistenteAllemandsBa32*Saint-Jacques-des- Bettaforca CAV esistenteAllemandsBa11 Pilaz - CAV in costruzioneBa18* Champoluc Alpe Rosa CAV in costruzioneBa19* Champoluc Gazette CAV esistenteBa19* Champoluc Beudzarei CAV esistenteBa19* Champoluc Funivie CAV in costruzioneBa25* Champoluc Baroni CAV in costruzione9. AGRITURISMISottozona Frazione Nome Tipologia StatoAe10 Les-Goils-Dessus Goil Agriturismo esistenteEh16* Corneuil Corneuil Agriturismo esistenteEh13* Mezzan La Ciavana Agriturismo esistente10. Per tutte le attività ricettive alberghiere ed extralberghiere presenti sul territorio comunale alla data del1 gennaio 2008, <strong>di</strong> cui alle tabelle sopra riportate, non è permesso il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso, nè ilcambio <strong>di</strong> categoria all'interno della stessa destinazione d'uso, in<strong>di</strong>pendentemente dalla zona omogeneain cui le stesse possono essere situate. Sono considerate esistenti anche le aziende ricettive alberghiereed extralberghiere i cui volumi non risultano aver subito cambi <strong>di</strong> destinazione d’uso, sebbene le relativeattività siano state <strong>di</strong>smesse e quelle per le quali sia stato rilasciato titolo abilitativo alla data <strong>di</strong> adozionedel presente PRG.11. Fanno eccezione a tale vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso le seguenti fattispecie:a - E<strong>di</strong>fici alberghieri ed extra alberghieri suscettibili <strong>di</strong> trasformazione con cambio <strong>di</strong>destinazione d’uso parziale <strong>di</strong>sciplinati dall’art. 45 delle presenti NTA;b - E<strong>di</strong>fici alberghieri ed extra alberghieri suscettibili <strong>di</strong> completa trasformazione con cambio<strong>di</strong> destinazione d’uso <strong>di</strong>sciplinati all’art. 46 delle presenti NTA;c - Le CAV <strong>di</strong>sciplinate dall’art. 47 delle presenti NTA12. E’ inoltre sempre ammesso, in tutte le parti del territorio comunale, il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso daricettivo extralberghiero <strong>di</strong> strutture extra alberghiere in altrettante attività alberghiere, secondo ladefinizione <strong>di</strong> cui al comma 3 art. 2 della L.R. 33/84.13. Nel caso delle RTA, la proprietà <strong>di</strong> ogni struttura non può essere frazionata ed il certificato <strong>di</strong> abitabilitàdeve essere rilasciato per la struttura nella sua interezza.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 48 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione14. Tutte le attività alberghiere, come definite al punto 3, art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33, e quin<strong>di</strong>escluse le RTA, che risultano esistenti alla data del 1 gennaio 2008 possono essere oggetto <strong>di</strong> aumentovolumetrico del 20%.15. Qualora la volumetria e<strong>di</strong>ficata e la volumetria in ampliamento pari al 20% del volume esistente nonraggiungano l'in<strong>di</strong>ce stabilito per la sottozona, è consentito un ulteriore ampliamento fino alraggiungimento dell'in<strong>di</strong>ce stesso16. L’aumento <strong>di</strong> volumetria è calcolato sulla base della volumetria autorizzata in sede <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong>concessione e<strong>di</strong>lizia17. In ogni caso l’aumento <strong>di</strong> volume dovrà essere oggetto <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong> e sarà sottopostoa vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso per un periodo non inferiore a vent’anni.Art. 45 - Volumi alberghieri ed extralberghieri suscettibili <strong>di</strong> parzialetrasformazione con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso.1. Alla luce dell’elenco delle attività alberghiere censite sul territorio ed in<strong>di</strong>cate all'art.44 delle presenti NTAed al fine <strong>di</strong> agevolare ed incrementare l’offerta turistica <strong>di</strong> pregio, i seguenti volumi alberghieri ed extraalberghieri, che sono risultati alla data del 1 gennaio 2008 <strong>di</strong>smessi o sotto utilizzati, possono esseresoggetti ad interventi e<strong>di</strong>lizi che ne implichino la trasformazione con parziale cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tipo residenziale temporaneo (lettera dbis) art.12 delle presenti NTA):Sottozona Frazione Tipologia NomeBa8* Périasc albergo La PinetaAe26* Les Fiéry albergo BellavistaBa32* Saint-Jacques-des-albergoGrand TournalinAllemandsBa30* Crocetta albergo HermitageEh1* Le Crest albergo Edelweiss2. Nel quadro <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> trasformazione, i 2\3 della volumetria esistente per i fabbricatielencati al punto 1 sono vincolati al mantenimento della destinazione ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo ricettivoalberghiero (ad esclusione delle RTA); il restante 1\3 della volumetria esistente è suscettibile <strong>di</strong> cambio<strong>di</strong> destinazione d'uso a favore <strong>di</strong> tutte le destinazioni d'uso previste nella sottozona omogenea in cui glie<strong>di</strong>fici ricadono, ivi comprese le attività <strong>di</strong> tipo residenziale temporaneo. E' inoltre ammesso che talequota <strong>di</strong> 1/3 del volume esistente sia a<strong>di</strong>bita ad RTA.3. La volumetria prodotta con cambio <strong>di</strong> destinazione per usi ed attività ad abitazione temporanea, saràsommata alle quantità riferite nel PRG a tale destinazione, seppur essa sia ottenibile senza il rispettodegli equilibri e dei rapporti funzionali in essere.4. E' prescritto il rispetto delle altezze e delle volumetrie esistenti, perciò i fabbricati <strong>di</strong> cui trattasi nelpresente articolo non potranno usufruire dell'aumento volumetrico del 20%, nemmeno per i 2\3 dellavolumetria esistente che manterranno destinazione ricettiva.5. Sono necessari 1 posto auto coperto o scoperto per ogni camera nella destinazione ricettiva ed 1 postoauto coperto o scoperto per ogni nuova unità immobiliare ad uso residenziale temporaneo. Fa eccezionela struttura denominata "Bellavista", sita in sottozona Ae26* in quanto non raggiungibile da percorsistradali asfaltati.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 49 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione6. Oltre ai parametri sopra riportati le trasformazioni d’uso dovranno rispettare le normative <strong>di</strong> settore perle attività ricettive alberghiere ad esclusione delle RTA7. La concessione e<strong>di</strong>lizia inerente le citate trasformazioni verrà rilasciata previa stipula <strong>di</strong> una convenzionecon l'Amministrazione Comunale nella quale dovrà essere riportato un vincolo ventennale <strong>di</strong> destinazioned'uso che decorrerà dalla data <strong>di</strong> fine lavori.8. Per i fabbricati in<strong>di</strong>cati in tabella ricadenti in zone <strong>di</strong> tipo A, si dovrà operare nel recupero secondo leprescrizioni previste all'art.50 delle presenti NTA.9. Per detti interventi non saranno rilasciate abitabilità od agibilità parziali.Art. 46 - Volumi alberghieri ed extralberghieri suscettibili <strong>di</strong> completatrasformazione con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso1. Per le strutture elencate nella tabella <strong>di</strong> cui al punto 2 del presente articolo è possibile il mantenimentodelle destinazioni d'uso ricettive originarie oppure la trasformazione in strutture alberghiere tra<strong>di</strong>zionali<strong>di</strong> cui al Punto 3 art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33 “Disciplina della classificazione delle aziendealberghiere”.2. E' altresì consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d'uso a favore <strong>di</strong> altre attività compatibili con la sottozonaomogenea in cui i fabbricati ricadono, previa corresponsione al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ayas</strong> <strong>di</strong> una somma pari a €300,00 per metro quadrato <strong>di</strong> Sur.Sottozona Frazione Tipologia NomeAc3 Bisous colonia Casa FournierAe2 Le Cornu albergo BellavistaEf1* Résy albergo Bel BoscoEf1* Les Fiéry casa per ferie SalesianiBa5 Lignod colonia Villa Santa MariaBa8* Périasc albergo Evançon3. E' prescritto il rispetto delle altezze e delle volumetrie esistenti, perciò i fabbricati <strong>di</strong> cui trattasi nelpresente articolo non potranno usufruire dell'aumento volumetrico del 20%.4. Sono necessari 1 posto auto coperto o scoperto per ogni nuova unità immobiliare ad uso residenzialetemporaneo. Fa eccezione la struttura denominata "colonia Salesiani", sita in sottozona Ae26* in quantonon raggiungibile da percorsi stradali asfaltati.5. Il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso dovrà avvenire nell’ambito <strong>di</strong> una convenzione con il <strong>Comune</strong> il quale siriserva la facoltà <strong>di</strong> inserire nell’ambito dell’accordo eventuali prescrizioni in or<strong>di</strong>ne alla tipologia ed allecaratteristiche del progetto o eventualmente all’inserimento, in accordo con i soggetti proprietari, <strong>di</strong>strutture <strong>di</strong> interesse collettivo la cui esecuzione potrà essere portata a detrazione degli oneri <strong>di</strong> cui alprimo punto del presente articolo.6. La somma <strong>di</strong> € 300,00 deve considerarsi riferita al 1 gennaio 2008. L’Amministrazione Comunaleprovvederà ad aggiornare <strong>di</strong> volta in volta la somma relativa agli oneri con riferimento alle tabelle ISTATper quanto concerne l’in<strong>di</strong>ce me<strong>di</strong>o dei prezzi al consumo per famiglie <strong>di</strong> operai ed impiegati.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 50 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 47 – Case ed appartamenti per vacanze (CAV)1. Per le CAV ovunque situate e/o per le parti immobiliari facenti parti <strong>di</strong> esse, concessionate entro il31/12/2003, per le quali sia stata applicata la sanzione pecuniaria <strong>di</strong> cui all’art. 77 L.R.11/1998 entrol’approvazione definitiva della presente variante generale al PRG, è ammesso il cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso, me<strong>di</strong>ante presentazione <strong>di</strong> denuncia inizio attività, ad abitazione temporanea e non permanenteod altre destinazioni compatibili con quelle ammesse nella zona omogenea in cui ricadono.2. Il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso sopra in<strong>di</strong>cato è ammesso anche in mancanza del rispetto:- degli equilibri funzionali- della dotazione <strong>di</strong> posti auto coperti e scoperti- della superficie minima delle unità immobiliari in<strong>di</strong>cata nelle presenti N.T.A. purché superiore ouguale a 28 mq. <strong>di</strong> Sua.3. La volumetria prodotta con cambio <strong>di</strong> destinazione, sia per usi ed attività ad abitazione temporanea cheper altri usi compatibili con quelli previsti per la sottozona omogenea, sarà sommata alle quantità riferitenel PRG a tali destinazioni d’uso, seppur essa sia stata ottenuta senza il rispetto degli equilibri e deirapporti funzionali in essere.Art. 48 - Volumi <strong>di</strong>smessi dal <strong>Comune</strong>1. I volumi <strong>di</strong> proprietà comunale la cui destinazione pubblica sia venuta meno o quelli in cui non sia piùesercitata la funzione principale <strong>di</strong> servizio per i quali sono stati realizzati, (a solo titolo <strong>di</strong> esempio :scuole, se<strong>di</strong> amministrative, impianti <strong>di</strong> risalita <strong>di</strong>smessi, beni demaniali, immobili derivanti da acquisti oda lasciti ecc.) possono essere alienati dal <strong>Comune</strong> ed essere riconvertiti nelle destinazioni d’usocompatibili con quelle in<strong>di</strong>cate per la sottozona specifica in cui le strutture stesse ricadono.2. La volumetria prodotta con cambio <strong>di</strong> destinazione a favore <strong>di</strong> usi compatibili con quelli previsti per lasottozona omogenea sarà sommata alle quantità riferite nel PRG a tali destinazioni d’uso, seppur essasia stata ottenuta senza il rispetto degli equilibri e dei rapporti funzionali in essere.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 51 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneCapo IV - Disposizioni specificheArt. 49 - Sud<strong>di</strong>visione del territorio in sottozone1. Le zone territoriali <strong>di</strong> cui alla LR 11/98 , art. 22, comma 1 sono, ai sensi della delibera <strong>di</strong> Giuntaregionale 15 febbraio 1999 n. 421, e rappresentate nelle tavole prescrittive P4Art.50 - Zone A1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale costituite dagli agglomerati che presentano interesse storico,artistico, documentario od ambientale e dai relativi elementi complementari od integrativi, secondoquanto definito al paragrafo A, punto 2, allegato A della Deliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 15febbraio 1999 n.4212. Sono articolate in sottozone secondo quanto previsto dalla D.G.R. n.421 soprain<strong>di</strong>cata.3. Nelle porzioni <strong>di</strong> territorio delimitate come zone All’obiettivo da conseguire è la conservazione e lavalorizzazione dei nuclei abitati con caratteristiche unitarie aventi valori estetici, ambientali e tra<strong>di</strong>zionalirilevanti.4. A tale scopo gli e<strong>di</strong>fici in esse ricompresi sono stati classificati in categorie <strong>di</strong>stinte sulla base del lorovalore storico, artistico, architettonico, archeologico ed etnografico e tale classificazione è stata riportatain apposita cartografia in scala 1:1.000, facente parte integrante della presente Variante Generale alPRG5. Le categorie contemplate nella classificazione sono: monumento; documento; e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> pregio storico,culturale, architettonico, ambientale; e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>roccato; e<strong>di</strong>ficio non rientrante nelle precedenti categorie;aree <strong>di</strong> particolare interesse, così come previsto nella Deliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 15 febbraio1999, n. 418.6. La classificazione degli e<strong>di</strong>fici in zona A può essere soggetta a perio<strong>di</strong>ci aggiornamenti e mo<strong>di</strong>ficazionisecondo le procedure in<strong>di</strong>cate al Titolo III, art.16 della L.R. 6 aprile 1998, n.11. Tali mo<strong>di</strong>ficazionicostituiscono infatti varianti non sostanziali al PRG e devono in ogni caso rispettare le norme ed i criteriutilizzati per la classificazione stessa, cioè quelli riportati nella D.G.R. n. 418 <strong>di</strong> cui sopra.7. Sono riconosciute le destinazioni d’uso in atto e sono ammesse le nuove destinazioni <strong>di</strong> cui alle lettere 65 :d) ad abitazione permanente e principale;d bis) ad abitazione temporanea;f) ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale, quali aziende per laristorazione, bar e pubblici esercizi, commercio al dettaglio, servizi alle persone, stu<strong>di</strong> professionali eduffici, agenzie;e) destinazione ad usi ed attività produttive artigianali, <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale, che nonproducano rumori superiori a quelli previsti dalla classe acustica determinata, ove non previsto dal pianoacustico comunale, dalle norme vigenti <strong>di</strong> settore, e che non siano fonte <strong>di</strong> esalazioni moleste e nocive;g) ad usi ed attività turistiche e ricettive, alberghiere ed extralberghiere.m) ad attività pubbliche <strong>di</strong> servizio o <strong>di</strong> pubblico interesse.c) a residenza rurale connessa ad aziende agricole anche qualora queste non siano già ricompreseall’interno delle stesse zone A.8. L’attuazione delle zone A e relative sottozone avviene me<strong>di</strong>ante i piani ed i programmi <strong>di</strong> cui agli artt.49, 50, 51 della L.R.11/98 oppure attraverso apposita normativa <strong>di</strong> attuazione 66 .Quest’ultima è costituita da un insieme organico <strong>di</strong> determinazioni normative e cartografiche riguardantiil tipo e la <strong>di</strong>mensione degli interventi ammessi per singoli e<strong>di</strong>fici o per gruppi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, nonché le65 cfr art.12 delle presenti NTA66 comma 2, art.52 LR11/98 e paragrafi A e B, capitolo III, allegato A alla D.G.R. del 26 luglio 1999, n.2515 e s.m.i.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 52 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneinterrelazioni funzionali tra gli e<strong>di</strong>fici medesimi e le aree libere, e le norme da osservare nellaprogettazione ed esecuzione degli interventi ammessi, al fine <strong>di</strong> garantire la valorizzazione delle valenzeartistiche, storiche ed ambientali delle zone stesse.9. A prescindere da quale sia lo strumento attuativo utilizzato, è fatto obbligo <strong>di</strong> rispettare i criteri in<strong>di</strong>catinei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui al comma 2, art. 22 e comma 3, art.23 della L.R.11/98.10. In assenza <strong>di</strong> strumenti attuativi, sono comunque consentite, previo l’ottenimento dell’autorizzazione,ove prevista, da parte delle strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio e beniculturali, le seguenti modalità d’intervento:a. manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo anche conmo<strong>di</strong>ficazione della destinazione d’uso;b. ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale, con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso, adesclusione degli e<strong>di</strong>fici classificati “monumento”, “documento” e “<strong>di</strong> pregio storico, culturale,architettonico, ambientale”. Tali interventi devono comunque essere volti all’eliminazione,laddove esistano, degli aspetti <strong>di</strong> contrasto ed all’adeguamento dei caratteri tipologicidell’e<strong>di</strong>ficio con il contesto e<strong>di</strong>ficato e l’ambiente circostanti 67 . Qualora sia ammessa, previoparere favorevole degli uffici regionali competenti in materia <strong>di</strong> beni culturali ed ambientali e <strong>di</strong>tutela del paesaggio, la ristrutturazione totale, comportante anche la demolizione e ricostruzioneai sensi della lettera c), paragrafo E, dell’allegato A alla Deliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 26luglio 1999, n. 2515 e successive integrazioni, l’intervento non è da considerarsi come nuovacostruzione;b. piccole demolizioni funzionali alla realizzazione degli interventi <strong>di</strong> cui alla lettera a);c. ampliamento in elevazione per aumentare l'altezza netta dei piani esistenti fino alraggiungimento, in ciascun piano, dell’altezza minima prevista dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioninormative ed ove compatibile con le caratteristiche delle strutture preesistenti. E’ sempreammessa la sopraelevazione del tetto dovuta all’interposizione <strong>di</strong> idonea coibentazione. Lasopraelevazione, <strong>di</strong> norma, non è consentita sugli e<strong>di</strong>fici classificati “monumento”, “documento”e “<strong>di</strong> pregio storico, culturale, architettonico, ambientale”. In ogni caso sono fatti salvi i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong>terzi. La sopraelevazione è ammessa per i soli “piani abitativi” secondo la determinazioneassunta in or<strong>di</strong>ne all’interpretazione dell’art. 52 comma 4 lettera d della LR 11/98 che definiscepiano abitativo : quello che, pur non adeguato alla normativa vigente, abbia caratteristicheoggettive <strong>di</strong> manufatto abitativo (come per esempio aperture con relativi infissi, altezze interneadeguate, scale comode <strong>di</strong> accesso, caminetti o attacchi per stufe e, nel caso <strong>di</strong> sottotetti, lapresenza <strong>di</strong> controsoffittature). Ai fini del calcolo per tale ampliamento in elevazione, devonocomprendersi tra i piani abitativi esistenti, i sottotetti con locali abitativi aventi altezza me<strong>di</strong>ainferiore a 2,20 m, calcolata assumendo come altezza massima quella in colmo (misurataall'intradosso del solaio o del tavolato della copertura) e un'altezza minima teorica pari a 1,60m 68 ;d. ricostruzione dei ruderi attraverso l’esecuzione <strong>di</strong> un insieme sistematico <strong>di</strong> opere che, nelrispetto dei relativi elementi tipologici, formali e strutturali, desumibili dallo stato attuale deifabbricati o da documentazione fotografica o scritta, ne consentano destinazioni d’usocompatibili. Nei casi in cui lo stato attuale <strong>di</strong> detti fabbricati non permetta l’in<strong>di</strong>viduazione deglielementi caratterizzanti e non esista documentazione fotografica o scritta, il se<strong>di</strong>me del ruderecostituisce area libera;e. la demolizione totale con ricostruzione <strong>di</strong>retta all’esecuzione <strong>di</strong> opere giustificate dalla necessità<strong>di</strong> migliorare la funzionalità dell’e<strong>di</strong>ficio stesso e quelli limitrofi. La demolizione totale o parzialenon è consentita sugli e<strong>di</strong>fici classificati “monumento”, “documento” e “<strong>di</strong> pregio storico,culturale, architettonico, ambientale”. Nel caso <strong>di</strong> completa demolizione <strong>di</strong> un fabbricato, siaessa dovuta a cause fortuite (crolli parziali o totali <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pericolanti) questo potrà essere67 comma 7, art.24 NAPTP e lettera c, comma 4 art.52 LR 11/98.68 punto a), paragrafo G, allegato A, D.G.R. del 26 luglio 1999, n.2515__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 53 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionericostruito con i medesimi principi e criteri <strong>di</strong> cui ai ruderi. La ricostruzione dell’e<strong>di</strong>ficio dovràrispettare le tipologie originali utilizzando, ove possibile, gli stessi materiali provenienti dalledemolizioni.f. ampliamento, compresa sopraelevazione, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pubblici, solo nel caso in cui sia giustificatodalla necessità <strong>di</strong> razionalizzare il servizio pubblico esistente nell’e<strong>di</strong>ficio o <strong>di</strong> adeguare lo stessoa specifiche norme igienico sanitarie o <strong>di</strong> fruibilità da parte dei portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap o <strong>di</strong>sicurezza, previo ottenimento <strong>di</strong> parere favorevole da parte degli uffici regionali competenti inmateria <strong>di</strong> beni culturali ed ambientali e <strong>di</strong> tutela del paesaggio.g. ampliamenti volumetrici, compresa sopraelevazione tendenti a migliorare l’efficienza e laqualificazione delle strutture alberghiere esistenti, previo ottenimento <strong>di</strong> parere favorevole daparte degli uffici regionali competenti in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio e dei beni culturali edambientali, nonché <strong>di</strong> quelli competenti in materia <strong>di</strong> turismo. L’ampliamento complessivo nonpotrà superare il 20% del volume emergente esistente. L’aumento volumetrico è subor<strong>di</strong>natoall’accensione <strong>di</strong> vincolo ventennale <strong>di</strong> destinazione d’uso che dovrà essere inserito in appositaconvenzione comunale e trascritto nella concessione e<strong>di</strong>lizia dalla cui data <strong>di</strong> rilascio decorreràdetto vincolo ventennale.Sono espressamente escluse dai benefici volumetrici <strong>di</strong> cui sopra le Residenze TuristicoAlberghiere e tutte le attività extralberghiere. Per i fabbricati esistenti con queste destinazionid'uso sono ammessi soltanto interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, nonché opere funzionali volte all’adeguamento delle strutture stessea nuovi <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> legge.h. interventi <strong>di</strong> consolidamento delle murature lesionate finalizzati al recupero del fabbricato, qualia solo titolo esemplificativo : contrafforti, cordoli, contromurazioni ecc.. a con<strong>di</strong>zione che taliopere non costituiscano aumenti <strong>di</strong> superfici abitabili o agibili interne.11. Non sono ammessi cambi <strong>di</strong> destinazione d’uso da ricettivo alberghiero ad altri utilizzi ad eccezione deicasi specificati agli artt. 45 e 46.12. Non è mai ammessa l’esecuzione <strong>di</strong> nuove costruzioni sul soprassuolo delle aree libere, poiché le stessesono ine<strong>di</strong>ficabili. È possibile costruire in interrato infrastrutture e servizi pubblici e privati.13. Nei centri storici è fatto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> utilizzare materiali <strong>di</strong> pavimentazione esterni quali l’asfalto e gliautobloccanti ad eccezione delle Strade Regionali e della viabilità carrozzabile comunale.14. Le altezze interne, calcolate come rapporto fra volume e superficie del locale interessato, e le superficiminime dei locali derivanti da interventi su fabbricati ricompresi in zone territoriali <strong>di</strong> tipo A sono regolatedai commi 2, 2bis, 3 e 4 dell'art.95 L.R.11/98.15. La superficie utile abitabile (Su) 69 delle nuove unità immobiliari, ricavate dal patrimonio esistente in basealla tipologie <strong>di</strong> intervento ammesse e destinate ad abitazione permanente o temporanea (lettere d edbis art.12 delle presenti NTA), non deve essere inferiore a mq 38. Nel caso in cui sia <strong>di</strong>mostrato che irichiedenti l’autorizzazione per l’intervento siano proprietari solo <strong>di</strong> porzioni limitate <strong>di</strong> organismi e<strong>di</strong>lizi oruderi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni è ammessa superficie utile abitabile non inferiore a mq 28, previoottenimento <strong>di</strong> parere favorevole da parte dell’Ufficiale Sanitario.16. Per quanto concerne il recupero dei sottotetti questi potranno assumere le destinazioni <strong>di</strong> cui alle lettered e dbis art.12 delle presenti NTA solo se raggiungono, per ogni vano, la già citata altezza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> m2,20 misurata come rapporto tra volume e superficie del vano. Nel caso in cui il vano raggiunga taleme<strong>di</strong>a, si renderà possibile sfruttare anche la parte <strong>di</strong> vano sottotetto non abitabile.69 comma 7, art.2 delle presenti NTA__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 54 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione17. Nelle zone <strong>di</strong> tipo A sono altresì ammessi interventi legati all’adeguamento ed al potenziamento delleinfrastrutture tecnologiche a rete quali acquedotti, fognature, condotte del gas, teleriscaldamento,lineeelettriche e telefoniche, ecc.... In caso <strong>di</strong> collegamenti elettrici e telefonici si dovranno realizzarepercorsi interrati in cavidotti. In caso <strong>di</strong> scavo per posa <strong>di</strong> linee tecnologiche il soprassuolo dovrà essereripristinato mantenendo inalterate le caratteristiche della pavimentazione originale del centro storico.18. Al fine <strong>di</strong> favorire, me<strong>di</strong>ante l'utilizzo <strong>di</strong> materiali certificati, l'efficienza energetica e l'isolamento acusticodegli e<strong>di</strong>fici, lo spessore derivante da interventi <strong>di</strong> isolamento termico ed acustico è equiparato a volumetecnico non computabile ai fini e<strong>di</strong>ficatori nè del rispetto del rapporto <strong>di</strong> copertura e dell'altezza massimadegli e<strong>di</strong>fici secondo quanto riportato all'art.11 LR 26 ottobre 2007, n. 28; art. 11 ed all'art.111 delD.Lgs. 30 maggio 2008, n.115.19. Nel quadro degli interventi ammissibili, sia per gli e<strong>di</strong>fici monumento, documento e <strong>di</strong> pregio che per glie<strong>di</strong>fici in stretto rapporto visuale con gli stessi, allo scopo <strong>di</strong> assicurare il rigoroso restauro <strong>di</strong> tutti glielementi <strong>di</strong> specifico intrinseco valore ed evitare l'alterazione degli elementi contestuali che ne possanopregiu<strong>di</strong>care la leggibilità od il significato, è fatto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> mettere in atto delle contraffazioni tipologicheo stilistiche, <strong>di</strong> introdurre elementi (ivi compresi componenti <strong>di</strong> arredo urbano) e materiali estranei allespecifiche tra<strong>di</strong>zioni e regole architettoniche locali, <strong>di</strong> realizzare interventi mimetici o camuffamenti.20. Sono ammissibili interventi <strong>di</strong> inserimento <strong>di</strong> nuove fonti energetiche rinnovabili ed alternative, acon<strong>di</strong>zione che vengano rispettati i criteri esposti al comma precedente. In paricolare, pur essendopossibile intervenire in forma in<strong>di</strong>viduale, si ritiene preferibile che tali interventi siano realizzati tramiteiniziative <strong>di</strong> tipo collettivo con concentrazione delle fonti <strong>di</strong> accumulo e trasformazione in aree defilaterispetto al nucleo storico. Nel caso <strong>di</strong> posizionamento <strong>di</strong> pannelli solari su copertura, questi dovrannoobbligatoriamente essere a filo losa e concentrati in un'unica area anche se dovessero servire piùproprietà.21. Per le sottozone <strong>di</strong> tipo A non si riportano parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi in quanto, in assenza <strong>di</strong> strumentiattuativi, non è consentita alcuna e<strong>di</strong>ficazione nelle aree libere e si rimane vincolati alle volumetrieesistenti, fatte salve le fattispecie <strong>di</strong> cui al comma 4, art.52 LR 11\98 e al comma 2, capitolo 1, allegatoA, D.G.R. del 26 luglio 1999, n.2515 e s.m.i..Art. 50.1 Norme per specifiche sottozone – Sottozona Ae 24* Blanchard1. La sottozona Ae24* - Blanchard, oggetto <strong>di</strong> strumento attuativo già approvato, manterrà la normativa inatto per i fabbricati compresi entro il perimetro <strong>di</strong> zona.Art. 51 - Zone B1. Le zone <strong>di</strong> tipo B sono le parti del territorio comunale costituite dagli inse<strong>di</strong>amenti residenziali,artigianali, commerciali turistici ed in genere terziari, <strong>di</strong>versi dagli agglomerati <strong>di</strong> cui alla lettera a) art. 22LR 11/98, dai relativi elementi complementari o integrativi, qualunque sia l’utilizzazione in atto,totalmente o parzialmente e<strong>di</strong>ficate e infrastrutturate.2. Sono articolate in sottozone secondo quanto previsto dal paragrafo B, capitolo II, dell'Allegato A allaDeliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 15 febbraio 1999 n.421.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 55 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 51.1 Norma generale - Sottozone Ba1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale, già completamente e<strong>di</strong>ficate o <strong>di</strong> completamento destinate inprevalenza ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo residenziale; sono fatte salve le destinazioni esistenti almomento dell’approvazione del PRG. La parte speciale riferita ad ogni sottozona in<strong>di</strong>vidua le destinazionicompatibili ed i parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi.Art. 51.2 Norme speciali -Sottozone: Ba1, Ba2, Ba3*, Ba4, Ba5, Ba6, Ba7, Ba8*, Ba10*, Ba11, Ba12, Ba13, Ba14,Ba15, Ba16, Ba17*, Ba18*, Ba19*, Ba20*, Ba22* , Ba23*, Ba28*, Ba29*, Ba30*, Ba31*,Ba32*, Ba33*.1 - NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONE1.1 In queste sottozone Ba sono ammesse nuove costruzioni ad uso residenziale permanente e principale(lettera d) art.12 delle presenti NTA, nel rispetto dei seguenti parametri e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici:destinazione a residenza permanente e principale (1a casa)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto per ciascuna unità immobiliaren 2 - copertiSur minimo per UR38,00 mqSur massimo per UR120,00 mqLe costruzioni potranno essere realizzate o ampliate a con<strong>di</strong>zione che:– nessuno dei componenti il nucleo familiare sia proprietario a titolo esclusivo <strong>di</strong> altre unità abitativeresidenziali nel comune;– almeno uno dei componenti del nucleo familiare risieda stabilmente nel comune da almeno 5 anni.Nel caso <strong>di</strong> convenzioni ancora in essere è possibile l’ampliamento dell’esistente fino al raggiungimento perogni unità immobiliare <strong>di</strong> una superficie utile abitabile totale pari a 120 mq.E’ ammessa la realizzazione <strong>di</strong> prima casa, o l’ampliamento dell’esistente, con i limiti fissati dagli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>sottozona, anche nel caso in cui uno o più componenti del nucleo famigliare possieda nel territoriocomunale a titolo esclusivo una unità abitativa residenziale con caratteristiche inferiori ai parametriin<strong>di</strong>viduati nella seguente tabella:n. componenti nucleo famigliare Su in mq1 persona 332 persone 433 persone 604 persona 75oltre, per ogni persona in più + 10I titolari <strong>di</strong> una concessione per prima casa rilasciata a seguito <strong>di</strong> convenzione potranno avanzare nuovarichiesta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione per prima abitazione solo alla scadenza <strong>di</strong> 30 anni dalla concessione originaria.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 56 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazionePer i primi vent’anni le abitazioni concessionate come “prima casa” non potranno mutare <strong>di</strong> destinazioned’uso.La prima casa non potrà inoltre essere alienata o affittata nei primi venti anni se non a soggetti aventi imedesimi requisiti degli aventi <strong>di</strong>ritto.In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata e grave necessità, previo parere favorevole del Consiglio Comunale, sarà possibile unaderoga alla convenzione in essere.Le autorimesse relative alle abitazioni principali dovranno recare alla vista un accesso carrabile dellalarghezza netta non superiore a 4,00 m e con portone delle <strong>di</strong>mensioni massime nette <strong>di</strong> 3,50 m <strong>di</strong> larghezzae 3,00 m <strong>di</strong> altezza.I muri laterali <strong>di</strong> contenimento dell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti conmuratura a vista in pietra naturale.Le nuove costruzioni residenziali non potranno superare, per ogni corpo <strong>di</strong> fabbrica, il volume massimo <strong>di</strong>800 mc.Tra le destinazioni dei locali all'interno delle unità abitative permanenti sono ammessi spazi destinati ad ufficipurché gli stessi non superino i 20 mq.1.2 In queste sottozone Ba è possibile la realizzazione <strong>di</strong> autorimesse interrate anche non <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong>abitazioni principali. Le autorimesse <strong>di</strong> cui trattasi dovranno recare alla vista un unico accesso carrabiledella larghezza non superiore a m 4,00 e con portone delle <strong>di</strong>mensioni massime nette <strong>di</strong> m 3,50 <strong>di</strong> larghezzae m 2,40 <strong>di</strong> altezza.I muri laterali <strong>di</strong> contenimento dell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti conmuratura a vista in pietra naturale.Le autorimesse dovranno inoltre rispettare i seguenti requisiti:- vengano realizzati in lotti serviti da viabilità pubblica o privata- siano interrate sfruttando l’andamento naturale dei terreni- abbiano capacità <strong>di</strong> parcamento non inferiore a 8 posti auto.1.3 In queste sottozone Ba sono inoltre ammesse altre destinazioni d’uso quali: attività artigianali,commerciali (ivi compresi gli uffici) e ricettive (rispettivamente lettere e), f), g) art.12 delle presentiNTA), che rispettino la vigente normativa nazionale in materia <strong>di</strong> acustica ed i limiti <strong>di</strong> "classe" in cui lesuddette attività sono inserite, così come previsto dal piano comunale <strong>di</strong> classificazione acustica, e nonproducano sostanze nocive o maleodoranti.I parametri e<strong>di</strong>lizio -urbanistici per le destinazioni soprain<strong>di</strong>cate sono i seguenti:destinazione ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localedestinazione ad attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localeDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto scoperti/coperti1/15 n/mq SurIn deroga ai parametri urbanistici <strong>di</strong> cui sopra, limitatamente alla sottozona Ba8* è ammessa larealizzazione <strong>di</strong> una struttura a servizio della pista <strong>di</strong> fondo con relativa attività commerciale da collocare sulpiazzale <strong>di</strong> proprietà comunale sito in Località Périasc a valle del ponte sul torrente Evancon per un massimo<strong>di</strong> Sur <strong>di</strong> 200 mq, un'altezza massima pari a 5 m ed un numero max <strong>di</strong> piani pari ad 1+sottotetto.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 57 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneLimitatamente alla sottozona Ba17*, è inoltre consentita ai soggetti che si configurino come titolari <strong>di</strong>licenze o proprietari <strong>di</strong> attività produttive artigianali d'interesse prevalentemente locale, attivita' commercialid'interesse prevalentemente locale, attività ricettive alberghiere tra<strong>di</strong>zionali ed ai concessionari <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong>pubblico trasporto sul territorio e <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> risalita la realizzazione <strong>di</strong> spazi da utilizzare a scopo abitativocon i parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi previsti per le attività produttive artigianali e commerciali d'interesseprevalentemente locale e con le seguenti ulteriori limitazioni:- numero massimo <strong>di</strong> camere pari alla me<strong>di</strong>a delle assunzioni stagionali avute negli ultimi tre anni <strong>di</strong>attività;- numero minimo <strong>di</strong> camere realizzabili: 6, ognuna delle quali può contenere massimo 3 letti o, inalternativa, avere una superficie massima pari a 20 mq e deve essere dotata <strong>di</strong> servizio igienico;- obbligo <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> locale cucina comune <strong>di</strong> superficie massima pari a 20 mq;- obbligo <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> sala comune <strong>di</strong> superficie minima pari a 14 mq e massima pari a 22 mq.Tali strutture sono riservate alla residenza dei <strong>di</strong>pendenti ed addetti delle suddette attività e possono essererealizzate anche in forma associata da soggetti aventi <strong>di</strong>ritto ed essere vendute e/o affittate ad altri soggettiaventi le medesime caratteristiche. Inoltre le strutture stesse sono soggette a specifica convenzione <strong>di</strong>durata ventennale da stipularsi con l'Amministrazione.1.4 Per quanto riguarda le attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA) si rispetteranno iseguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto coperti interrati per ciascuna camera n. 1,3Per quanto concerne i volumi alberghieri per loro natura <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni questi dovranno inserirsi il piùpossibile nel tessuto residenziale <strong>di</strong> sottozona, e come tali gli eventuali alberghi dovranno essere concepiticome insieme <strong>di</strong> più corpi <strong>di</strong> fabbrica ognuno <strong>di</strong> volume massimo non superiore a 1.200 mc evitandosoluzioni monolitiche ed impattanti.Su tutte le nuove e<strong>di</strong>ficazioni i riporti <strong>di</strong> terra sono ammessi limitatamente al livellamento funzionale dell’area<strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici e non potranno superare m 0,80 <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello tra le quote del terreno originali e lasistemazione definitiva.Tutti i nuovi volumi a destinazione attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delleRTA) saranno autorizzati previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong> nella quale sarà inserito vincolo <strong>di</strong>destinazione d’uso ventennale da intendersi riferito alle destinazioni d’uso compatibili e ammesse nella zona.2- VOLUMI ESISTENTI2.1 Gli attuali volumi esistenti nelle sottozone Ba possono essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale(rispettivamente lettere a), b), c), d), e) art. 11 delle presenti NTA) anche con cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore delle destinazioni: a residenza permanente e temporanea, ad attività commerciali <strong>di</strong>interesse prevalentemente locale (ivi compresi gli uffici), ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale, ad attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delle RTA elimitatamente alla categoria affittacamere <strong>di</strong> cui al capo IV della LR 11/1996 e s.m.i.)__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 58 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2.2 In queste sottozone Ba è inoltre consentita la demolizione totale e la successiva ricostruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiesistenti, anche senza il rispetto del se<strong>di</strong>me originario, purché siano sod<strong>di</strong>sfatti i seguenti requisiti:− il volume del corpo <strong>di</strong> fabbrica o la somma volumetrica dei corpi <strong>di</strong> fabbrica ricostruiti non superi ilvolume originario dell’e<strong>di</strong>ficio;− la ricostruzione avvenga sul medesimo lotto o mappale in cui giace il volume originario;Le operazioni <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione attuate secondo tale procedura non comportano alcunaverifica in or<strong>di</strong>ne agli equilibri funzionali.2.3 Sono comunque sempre recuperabili come abitazione permanente o principale e temporanea (lettere d)e dbis) art.12 delle presenti NTA) i sottotetti dei volumi esistenti che presentano caratteristiche igienicosanitarie adeguate. Il recupero non deve prevedere alcun aumento <strong>di</strong> volume. I volumi dei sottotettipossono essere utilizzati da unità abitative esistenti o costituire nuove unità residenziali. Il rilascio dellaconcessione e<strong>di</strong>lizia relativa al recupero dei sottotetti non è subor<strong>di</strong>nato alla verifica degli equilibrifunzionali, mentre le superfici delle abitazioni così trasformate verranno inserite nei calcoli relativi allequantità e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> cui agli equilibri funzionali stessi.2.4 Sono ammessi ampliamenti <strong>di</strong> volume per immobili ricettivo alberghieri <strong>di</strong> cui all’art. 2, terzo commadella L.R. 33/84 ed extra alberghieri limitatamente alla categoria affittacamere <strong>di</strong> cui al capo IV della LR11/1996 e s.m.i, sino ad un massimo del 20% del volume esistente al 01.01.2008, anche qualoraquesto comporti il superamento dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> zona stabilito al comma 1.4 del precedente punto 1Per immobili ricettivo alberghieri si intendono immobili che, se in esercizio, abbiano ottenuto laclassificazione regionale e l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività, e se non in esercizio,seppur chiusi, abbiano mantenuto la destinazione d'usoL’aumento volumetrico sarà autorizzato, previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong>, nella quale saràinserito vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso ventennale.2.5 Nel caso <strong>di</strong> interventi che comportino l’aumento <strong>di</strong> unità immobiliari la concessione e<strong>di</strong>lizia è subor<strong>di</strong>nataal possesso <strong>di</strong> n. 1 posto auto coperto oppure scoperto aggiuntivo per ogni nuova unità immobiliare. Inuovi posti auto possono essere realizzati all’interno della stessa sottozona omogenea del fabbricato <strong>di</strong>cui sono pertinenza o ad una <strong>di</strong>stanza massima <strong>di</strong> m 200, nel caso si confinasse con una sottozona<strong>di</strong>versa, con l’esclusione delle sotto zone Ee.2.6 E' permessa la nuova costruzione, la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, il potenziamento delle retiacquedottistiche, fognarie, <strong>di</strong> teleriscaldamento, elettriche, telefoniche, per la comunicazionera<strong>di</strong>otelevisiva ecc.... Gli impianti <strong>di</strong> teletrasmissione, ad esclusione <strong>di</strong> apparati <strong>di</strong> basso impatto visivoquali impianti Wi-Fi, devono essere localizzati in modo da non incidere negativamente con lecomponenti strutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui all'art. 21 delle presenti NTA.2.7 E' permessa la posa in opera <strong>di</strong> nuove recinzioni, a con<strong>di</strong>zione che sia rispettata la tipologia prevalentenella sottozona omogenea.1 - NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONEArt. 51.3 - Norme specialiSottozone: Ba9*; Ba21*; Ba24*; Ba25*; Ba26*; Ba27*In queste sottozone Ba sono ammesse nuove costruzioni ad uso residenziale permanente e principale(lettera d) art.12 delle presenti NTA), nel rispetto dei seguenti parametri e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici:__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 59 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionedestinazione a residenza permanente e principale (1a casa)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto per ciascuna unità immobiliaren 2 - copertiSur minimo per UR38,00 mqSur massimo per UR120,00 mqLe costruzioni potranno essere realizzate o ampliate a con<strong>di</strong>zione che:– nessuno dei componenti il nucleo familiare sia proprietario a titolo esclusivo <strong>di</strong> altre unità abitativeresidenziali nel comune;– almeno uno dei componenti del nucleo famigliare risieda stabilmente nel comune da almeno 5 anni.Nel caso <strong>di</strong> convenzioni ancora in essere è possibile l’ampliamento dell’esistente fino al raggiungimento perogni unità immobilare <strong>di</strong> una superficie utile abitabile totale pari a 120 mq.E’ ammessa la realizzazione <strong>di</strong> prima casa, o l’ampliamento dell’esistente, con i limiti fissati dagli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>zona, anche nel caso in cui uno o più componenti del nucleo famigliare possieda nel territorio comunale atitolo esclusivo una unità abitativa residenziale con caratteristiche inferiori ai parametri in<strong>di</strong>viduati nellaseguente tabella:n. componenti nucleo famigliare Su in mq1 persona 332 persone 433 persone 604 persona 75oltre, per ogni persona in più + 10I titolari <strong>di</strong> una concessione per prima casa rilasciata a seguito <strong>di</strong> convenzione potranno avanzare nuovarichiesta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione per prima abitazione solo alla scadenza <strong>di</strong> 30 anni dalla concessione originaria.Per i primi vent’anni le abitazioni concessionate come “prima casa” non potranno mutare <strong>di</strong> destinazioned’uso.Le prime case non potranno inoltre essere alienate o affittate nei primi venti anni se non a soggetti aventi imedesimi requisiti degli aventi <strong>di</strong>ritto.In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata e grave necessità, previo parere favorevole del Consiglio Comunale sarà possibile unaderoga alla convenzione in essere.Le autorimesse relative alle abitazioni principali dovranno recare alla vista un accesso carrabile dellalarghezza netta non superiore a 4,50 m e con portone delle <strong>di</strong>mensioni massime nette <strong>di</strong> 4,00 m <strong>di</strong> larghezzae 3,30 m <strong>di</strong> altezza.I muri laterali <strong>di</strong> contenimento dell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti conmuratura a vista in pietra naturale.Le nuove costruzioni residenziali non potranno superare, per ogni corpo <strong>di</strong> fabbrica, il volume massimo <strong>di</strong>800 mc.Sono ammessi spazi destinati ad uffici con Sua


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneI muri laterali <strong>di</strong> contenimento dell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti conmuratura a vista in pietra naturale.Le autorimesse dovranno inoltre rispettare i seguenti requisiti- vengano realizzati in lotti serviti da viabilità pubblica o privata- siano interrate sfruttando l’andamento naturale dei terreni- abbiano capacità <strong>di</strong> parcamento non inferiore a 8 posti auto.1.3 In queste sottozone Ba sono inoltre ammesse altre destinazioni d’uso quali: attività artigianali,commerciali (ivi compresi gli uffici) e ricettive (rispettivamente lettere e), f), g) art.12 delle presentiNTA), che rispettino la vigente normativa nazionale in materia <strong>di</strong> acustica ed i limiti <strong>di</strong> "classe" in cui lesuddette attività sono inserite, così come previsto dal piano comunale <strong>di</strong> classificazione acustica, e nonproducano sostanze nocive o maleodoranti.I parametri e<strong>di</strong>lizio -urbanistici per le destinazioni soprain<strong>di</strong>cate sono i seguenti:destinazione ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localedestinazione ad attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localeDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto scoperti/coperti1/15 n/mq SurE' possibile ricavare delle unità immobiliari residenziali <strong>di</strong> pertinenza delle attività artigianali e commercialiper una Su massima <strong>di</strong> 120 mq. Tali unità immobiliari costituiscono parte integrante dell'attività artigianale ecommerciale e pertanto non sono alienabili separatamente.1.4 Per quanto riguarda le attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA) si rispetteranno iseguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delle RTA)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,50Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto coperti interrati per ciascuna camera n. 1,3(SOLO PER SOTTOZONA Ba9*)Per quanto concerne i volumi alberghieri per loro natura <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni questi dovranno inserirsi il piùpossibile nel tessuto residenziale <strong>di</strong> sottozona, e come tali gli eventuali alberghi dovranno essere concepiticome insieme <strong>di</strong> più corpi <strong>di</strong> fabbrica <strong>di</strong> volume massimo non superiore a 1.500 mc, evitando soluzionimonolitiche ed impattanti.Su tutte le nuove e<strong>di</strong>ficazioni i riporti <strong>di</strong> terra sono ammessi limitatamente al livellamento funzionale dell’area<strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici e non potranno superare m 0,80 <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello tra le quote del terreno originali e lasistemazione definitiva.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 61 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneTutti i nuovi volumi a destinazione attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delleRTA) saranno autorizzati previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong> nella quale sarà inserito vincolo <strong>di</strong>destinazione d’uso ventennale da intendersi riferito alle destinazioni d’uso compatibili e ammesse nella zona.2 - VOLUMI ESISTENTI2.1 Gli attuali volumi esistenti in queste sottozone Ba possono essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale(rispettivamente lettere a), b), c), d), e) art. 11 delle presenti NTA) anche con cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore delle destinazioni: a residenza permanente e principale, ad attività commerciali <strong>di</strong>interesse prevalentemente locale, ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale,ad attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delle RTA e limitatamente allacategoria affittacamere <strong>di</strong> cui al capo IV della LR 11/1996 e s.m.i.)2.2 In queste sottozone Ba è inoltre consentita la demolizione totale e la successiva ricostruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiesistenti, anche senza il rispetto del se<strong>di</strong>me originario, purché siano sod<strong>di</strong>sfatti i seguenti requisiti:− il volume del corpo <strong>di</strong> fabbrica o la somma volumetrica dei corpi <strong>di</strong> fabbrica ricostruiti non superi ilvolume originario dell’e<strong>di</strong>ficio;− la ricostruzione avvenga sul medesimo lotto o mappale in cui giace il volume originario;Le operazioni <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione attuate secondo tale procedura non comportanocomporteranno alcuna verifica in or<strong>di</strong>ne agli equilibri funzionali.2.3 Sono comunque sempre recuperabili come abitazione permanente o principale (lettera d) art.12 dellepresenti NTA) i sottotetti dei volumi esistenti che presentano caratteristiche igienico sanitarie adeguate.Il recupero non prevede alcun aumento <strong>di</strong> volume. I volumi dei sottotetti possono essere utilizzati daunità abitative esistenti o costituire nuove unità residenziali. Il rilascio della concessione e<strong>di</strong>lizia relativaal recupero dei sottotetti non è subor<strong>di</strong>nato alla verifica degli equilibri funzionali, mentre le superficidelle abitazioni così trasformate verranno inserite nei calcoli relativi alle quantità e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> cui agliequilibri funzionali stessi.2.4 Sono ammessi ampliamenti <strong>di</strong> volume per immobili ricettivo alberghieri <strong>di</strong> cui all’art. 2, terzo comma dellaL.R. 33/84 ed extra alberghieri limitatamente alla categoria affittacamere <strong>di</strong> cui al capo IV della LR11/1996 e s.m.i, sino ad un massimo del 20% del volume esistente al 01.01.2008, anche qualora questocomporti il superamento dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> zona stabilito al comma 1.4 del precedente punto 1.Per immobili ricettivo alberghieri si intendono immobili che, se in esercizio, abbiano ottenuto laclassificazione regionale e l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività, e se non in esercizio, seppurchiusi, abbiano mantenuto la destinazione d'usoL’aumento volumetrico sarà autorizzato, previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong>, nella quale saràinserito vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso ventennale.2.5 Nel caso <strong>di</strong> interventi che comportino l’aumento <strong>di</strong> unità immobiliari la concessione e<strong>di</strong>lizia è subor<strong>di</strong>nata alpossesso <strong>di</strong> n. 1 posto auto coperto oppure scoperto aggiuntivo per ogni nuova unità immobiliare. I nuoviposti auto possono essere realizzati all’interno della stessa sottozona omogenea del fabbricato <strong>di</strong> cui sonopertinenza o ad una <strong>di</strong>stanza massima <strong>di</strong> m 200, nel caso si confinasse con una sottozona <strong>di</strong>versa.2.6 E' permessa la nuova costruzione, la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, il potenziamento delle retiacquedottistiche, fognarie, elettriche, telefoniche, per la comunicazione ra<strong>di</strong>otelevisiva o simili. Gli impianti<strong>di</strong> teletrasmissione devono essere localizzati in modo da non incidere negativamente con le componentistrutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui all'art. 21 delle presenti NTA.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. 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COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2.7 E' permessa la posa in opera <strong>di</strong> nuove recinzioni, a con<strong>di</strong>zione che sia rispettata la tipologia prevalentenella sottozona omogenea.2.8 Nella sottozona Ba9 i volumi esistenti prospicienti Via E. Chanoux ed i volumi, Route Ramey e RueDondeynaz, destinati alla data del 01.01.2008 a garages, magazzini, depositi e bassi fabbricati in genere,possono essere recuperati con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore delle destinazioni ammesse <strong>di</strong> zonaad esclusione della residenza permanente o principale e delle attività artigianali <strong>di</strong> rilevanzaprevalentemente locale. Nel caso <strong>di</strong> specie non sono necessari parcheggi aggiuntiviArt. 51.4 - Norme specialiSottozona : Ba34* Saint Jacques des Allemands1. La sottozona Ba34* è interessata da un'area <strong>di</strong> interesse archeologico 70 <strong>di</strong> cui al punto 1, art.26 dellepresenti NTA. Al suo interno è consentita nuova e<strong>di</strong>ficazione ad uso residenziale permanente eprincipale (lettera d) art.12 delle presenti NTA) con <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> locali interrati e nel rispettodei seguenti parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi:destinazione a residenza permanente e principale (1a casa)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto per ciascuna unità immobiliaren 2 - scopertiSur minimo per UR38,00 mqSur massimo per UR120,00 mqLe costruzioni potranno essere realizzate o ampliate a con<strong>di</strong>zione che:– nessuno dei componenti il nucleo familiare sia proprietario a titolo esclusivo <strong>di</strong> altre unità abitativeresidenziali nel comune;– almeno uno dei componenti del nucleo familiare risieda stabilmente nel comune da almeno 5 anni.Nel caso <strong>di</strong> convenzioni ancora in essere è possibile l’ampliamento dell’esistente fino al raggiungimento perogni unità immobiliare <strong>di</strong> una superficie utile abitabile totale pari a 120 mq.E’ ammessa la realizzazione <strong>di</strong> prima casa, o l’ampliamento dell’esistente, con i limiti fissati dagli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>sottozona, anche nel caso in cui uno o più componenti del nucleo famigliare possieda nel territoriocomunale a titolo esclusivo un’unità abitativa residenziale con caratteristiche inferiori ai parametri in<strong>di</strong>viduatinella seguente tabella:n. componenti nucleo famigliare Su in mq1 persona 332 persone 433 persone 604 persona 75oltre, per ogni persona in più + 1070 Art.40 NAPTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 63 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneI titolari <strong>di</strong> una concessione per prima casa rilasciata a seguito <strong>di</strong> convenzione potranno avanzare nuovarichiesta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione per prima abitazione solo alla scadenza <strong>di</strong> 30 anni dalla concessione originaria.Per i primi vent’anni le abitazioni concessionate come “prima casa” non potranno mutare <strong>di</strong> destinazioned’uso.La prima casa non potrà inoltre essere alienata o affittata nei primi venti anni se non a soggetti aventi imedesimi requisiti degli aventi <strong>di</strong>ritto.In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata e grave necessità, previo parere favorevole del Consiglio Comunale, sarà possibile unaderoga alla convenzione in essere.2. É inoltre consentita la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture inerenti le attività agricole che però non comportinora<strong>di</strong>cali mo<strong>di</strong>ficazioni del suolo e tutte quelle opere in<strong>di</strong>spensabili per ripristinare, riqualificare e recuperaregli usi e le attività in atto o per eliminare elementi o fattori degradanti. In ogni caso qualsaisi scavo olavorazione non superficiale deve essere comunicato alla struttura regionale competente in materia <strong>di</strong>archeologia.3. Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti nella sottozona sono permessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,restauro e risanamento conservativo (rispettivamente lettere a), b), c), d), art. 11 delle presenti NTA) senzacambio <strong>di</strong> destinazione d'uso.Art.52 Norma generale - Sottozone Bb1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio Comunale, già completamente e<strong>di</strong>ficate o <strong>di</strong> completamento destinate inprevalenza ad usi ed attività artigianali; sono fatte salve le destinazioni esistenti al momentodell’approvazione del PRG. La parte speciale riferita ad ogni sottozona in<strong>di</strong>vidua le destinazioni compatibili e<strong>di</strong> parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt.52.1 Norme specialiSottozona Bb1 - Champoluc1.1 Nella sottozona Bb1 sono ammesse nuove costruzioni ad uso attività artigianali (lettera e) art.12 dellepresenti NTA), nel rispetto dei seguenti parametri e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici:destinazione ad attività artigianali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localerapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/2Hmax 5,00 m L’altezza non comprende le strutturetecniche strettamente necessarie allosvolgimento dell’attività artigianale, per lequali potranno essere accettate altezzesuperiori.<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 msuperficie minima da a<strong>di</strong>bire a parcheggio5 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione (questi ultimi__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 64 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionecalcolati tenendo conto <strong>di</strong> una altezza massima <strong>di</strong> m3 anche qualora, per ragioni produttive tale altezzavenga superata.)Gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> nuova costruzione dovranno prevedere finiture <strong>di</strong> facciata in legno e pietra1.2 Nella sottozona Bb1 sono inoltre ammesse le seguenti destinazioni d’uso: ad attività pubbliche <strong>di</strong>servizio o <strong>di</strong> pubblico interesse (lettera m), art.12 delle presenti NTA) per una Su pari a 100 mq. In tal casosi dovranno garantire spazi da a<strong>di</strong>bire a parcheggio in ragione <strong>di</strong> 10 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione.2 - ATTIVITÀ ESISTENTI2.1 Nella sottozona Bb1 sono fatte salve le attività esistenti. Per le stesse é possibile un aumento del volumesino ad un massimo del 30% <strong>di</strong> quello esistente alla data del 01.01.2008.Art. 53 - Norma generale: Sottozone Bd1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale, già completamente e<strong>di</strong>ficate o <strong>di</strong> completamento destinateprevalentemente alle attività ricettivo-turistiche; sono fatte salve le destinazioni esistenti al momentodell’approvazione del PRG. La parte speciale riferita ad ogni sottozona in<strong>di</strong>vidua le destinazioni compatibili e<strong>di</strong> parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 53.1 - Norme speciali:Sottozona: Bd1* - Pracharbon1.1 Sono ammesse iniziative volte alla realizzazione <strong>di</strong> strutture per attività sportivo ricreative, pertinentiall’offerta turistica ed esclusivamente a raso, quin<strong>di</strong> prive <strong>di</strong> volumetria propria.2- ATTIVITÀ ESISTENTI2.1 Sono fatte salve tutte la attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.3 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo-turistica potranno essere riconvertiti inattività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere, con l’esclusionedelle CAV , ivi compresi i servizi accessori pertinenti.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 53.2 Norme speciali:Sottozona: Bd2* - Corbet__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 65 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione1.1 Sono ammesse iniziative volte alla realizzazione <strong>di</strong> strutture per attività sportivo ricreative, pertinentiall’offerta turistica ed esclusivamente a raso, quin<strong>di</strong> prive <strong>di</strong> volumetria propria.2- ATTIVITÀ ESISTENTI2.1 Sono fatte salve tutte la attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.3 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo turistica potranno essere riconvertiti inattività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere limitatamentead esercizi <strong>di</strong> affittacamere, ivi compresi i servizi accessori pertinenti.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 53.3 Norme speciali:Sottozona: Bd3* - Corbet1.1 E' ammessa la realizzazione <strong>di</strong> nuove attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA) per lequali si rispetteranno i seguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,35Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto coperti interrati per ciascuna camera n. 1,3I posti auto relativi alle aziende alberghiere dovranno essere localizzati in interrato.Nei locali interrati potranno inoltre trovare collocazione ambienti e locali accessori all’attività alberghiera; glistessi non saranno computati nelle superfici consentite dal rapporto e<strong>di</strong>ficabile.Nel caso <strong>di</strong> piani interrati particolarmente estesi, al fine <strong>di</strong> garantire l’apporto <strong>di</strong> luce ed aria è consentita larealizzazione <strong>di</strong> pozzi <strong>di</strong> luce e cave<strong>di</strong> <strong>di</strong> aerazione.I locali interrati potranno essere accessibili da accesso carraio la cui rampa non sia alla vista più larga <strong>di</strong>4,50 m. Il portone <strong>di</strong> ingresso alle autorimesse non potrà essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori a m 4,00 x 3,30 <strong>di</strong>altezza. I muri laterali dovranno essere rivestiti in pietra.1.2 Nella sottozona si stabilisce che la quota del terreno <strong>di</strong> imposta delle nuove costruzioni a carattere turisticoricettivo alberghiero debba essere superiore <strong>di</strong> un metro rispetto a quello del terreno esistente. Nel caso chei terreni naturali presentino irregolarità e <strong>di</strong>slivelli la quota <strong>di</strong> spiccato dell’e<strong>di</strong>ficio sarà determinata tenendoconto della me<strong>di</strong>a delle quote misurate sugli angoli dell’e<strong>di</strong>ficio da e<strong>di</strong>ficare con la possibilità <strong>di</strong> aggiungere__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 66 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneun metro alla me<strong>di</strong>a così calcolata. I terreni circostanti dovranno essere debitamente raccordati al livello <strong>di</strong>spiccato del fabbricato.Resta inteso che in entrambi i casi l’altezza massima dell’e<strong>di</strong>ficio verrà misurata dall’imposta del colmo piùalto sino alla quota determinata come me<strong>di</strong>a delle quote esistenti calcolata con i criteri sopra descritti.1.3 Previa verifica con le strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> turismo, all’interno dei volumi alberghieripossono essere realizzati locali accessori e <strong>di</strong> supporto all’offerta turistica tra cui anche locali commerciali(es: boutiques, noleggio sci, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici, ecc.). Tali attività accessorie potranno essere gestiteautonomamente ma non potranno essere alienate separatamente dalla struttura alberghiera <strong>di</strong> cui sonoconsiderate strettamente pertinenti.1.4 Nella sottozona Bd3 sono inoltre ammesse destinazioni d’uso per attività commerciali <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale (lettera f), art.12 delle presenti NTA),I parametri e<strong>di</strong>lizio -urbanistici per le destinazioni soprain<strong>di</strong>cate sono i seguenti:destinazione ad attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localeDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,35Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mspazi a parcheggio20 mq ogni 100 mcAll'interno della presente destinazione è ammissibile ricomprendere anche superfici ad uso residenziale(temporaneo o permanente) in ragione <strong>di</strong> massimo 100 mq <strong>di</strong> Sur. La realizzazione delle stesse è comunquepossibile previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong> con l’attivazione <strong>di</strong> vincolo ventennale con il quale sistabilisce il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> alienazione dell’alloggio <strong>di</strong>sgiuntamente dalla struttura commerciale cui sono afferenti.In caso <strong>di</strong> realizzazione dell’abitazione questa dovrà garantire, in aggiunta agli spazi <strong>di</strong> parcheggiodell’attività commerciale cui è legata, due posti auto in piano interrato.2 – ATTIVITA’ ESISTENTI2.1 Sono fatte salve tutte le attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.3 Tutte le attività alberghiere, come definite al punto 3, art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33, e quin<strong>di</strong> escluse leRTA, che risultano esistenti alla data del 1 gennaio 2008 possono essere oggetto <strong>di</strong> aumento volumetricodel 20%. Qualora la volumetria e<strong>di</strong>ficata e la volumetria in ampliamento pari al 20% del volume esistentenon raggiungano l'in<strong>di</strong>ce stabilito per la sottozona, è consentito un ulteriore ampliamento fino alraggiungimento dell'in<strong>di</strong>ce stesso2.4 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo turistica potranno essere riconvertiti e/oampliati in attività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere, conl’esclusione delle CAV, sino al raggiungimento dell’in<strong>di</strong>ce e<strong>di</strong>ficabile <strong>di</strong> zona.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 67 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 53.4 Norme speciali:Sottozona: Bd4* - Champoluc1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONI1.1 E' ammessa la realizzazione <strong>di</strong> nuove attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA)(lettera g) art.12 delle presenti NTA) per le quali si rispetteranno i seguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 1,20Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)2/3 mq/mqnumero massimo <strong>di</strong> pianin. 3 + sottotettoHmax12,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto coperti interrati per ciascuna camera n. 1,3I posti auto relativi alle aziende alberghiere dovranno essere localizzati in interrato.Nei locali interrati potranno inoltre trovare collocazione ambienti e locali accessori all’attività alberghiera; glistessi non saranno computati nelle superfici consentite dal rapporto e<strong>di</strong>ficabile.Nel caso <strong>di</strong> piani interrati particolarmente estesi, al fine <strong>di</strong> garantire l’apporto <strong>di</strong> luce ed aria è consentita larealizzazione <strong>di</strong> pozzi <strong>di</strong> luce e cave<strong>di</strong> <strong>di</strong> aerazione.I locali interrati potranno essere accessibili da accesso carraio la cui rampa non sia alla vista più larga <strong>di</strong>4,50 m. Il portone <strong>di</strong> ingresso alle autorimesse non potrà essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori a m 4,00 x 3,30 <strong>di</strong>altezza. I muri laterali dovranno essere rivestiti in pietra.1.2 Previa verifica con le strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> turismo, all’interno dei volumi alberghieripossono essere realizzati locali accessori e <strong>di</strong> supporto all’offerta turistica tra cui anche locali commerciali(es: boutiques, noleggio sci, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici, ecc.). Tali attività accessorie potranno essere gestiteautonomamente ma non potranno essere alienate separatamente dalla struttura alberghiera <strong>di</strong> cui sonoconsiderate strettamente pertinenti.1.3 Nella sottozona Bd4 sono inoltre ammesse destinazioni d’uso per attività commerciali <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale (lettera f), art.12 delle presenti NTA),I parametri e<strong>di</strong>lizio-urbanistici per le destinazioni soprain<strong>di</strong>cate sono i seguenti:destinazione ad attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente localeDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,35Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 m2 – ATTIVITA’ ESISTENTI__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 68 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2.1 Sono fatte salve tutte le attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.3 Tutte le attività alberghiere, come definite al punto 3, art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33, e quin<strong>di</strong> escluse leRTA, che risultano esistenti alla data del 1 gennaio 2008 possono essere oggetto <strong>di</strong> aumento volumetricodel 20%. Qualora la volumetria e<strong>di</strong>ficata e la volumetria in ampliamento pari al 20% del volume esistentenon raggiungano l'in<strong>di</strong>ce stabilito per la sottozona, è consentito un ulteriore ampliamento fino alraggiungimento dell'in<strong>di</strong>ce stesso2.4 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo turistica potranno essere riconvertiti e/oampliati in attività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere,limitatamente ad esercizi <strong>di</strong> affittacamere, sino al raggiungimento dell’in<strong>di</strong>ce e<strong>di</strong>ficabile <strong>di</strong> zona.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 53.5 Norme speciali:Sottozona: Bd5* - Champoluc1.1 E' ammessa la realizzazione <strong>di</strong> nuove attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA) per lequali si rispetteranno i seguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 1,20Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)1/3 mq/mqnumero massimo <strong>di</strong> pianin. 3 + sottotettoHmax12,50 m (misurati da livello attuale del terreno e non dal terrenoa sistemazione avvenuta)<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto interrati per ciascuna camera n. 1,3I posti auto relativi alle aziende alberghiere dovranno essere localizzati in interrato.Nei locali interrati potranno inoltre trovare collocazione ambienti e locali accessori all’attività alberghiera; glistessi non saranno computati nelle superfici consentite dal rapporto e<strong>di</strong>ficabile.Nel caso <strong>di</strong> piani interrati particolarmente estesi, al fine <strong>di</strong> garantire l’apporto <strong>di</strong> luce ed aria è consentita larealizzazione <strong>di</strong> pozzi <strong>di</strong> luce e cave<strong>di</strong> <strong>di</strong> aerazione.I locali interrati potranno essere accessibili da accesso carraio la cui rampa non sia alla vista più larga <strong>di</strong>4,50 m. Il portone <strong>di</strong> ingresso alle autorimesse non potrà essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori a m 4,50 x 3,30 <strong>di</strong>altezza. I muri laterali dovranno essere rivestiti in pietra.1.2 Nella sottozona si stabilisce che la quota del terreno <strong>di</strong> imposta delle nuove costruzioni a carattere turisticoricettivo alberghiero debba essere superiore rispetto alla quota dell’argine esistente sul fronte del torrenteEvancon e la costruzione dei volumi alberghieri dovrà risultare arretrata rispetto all’argine del torrente <strong>di</strong>almeno 10 m.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 69 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneLa quota <strong>di</strong> spiccato dell’e<strong>di</strong>ficio sarà determinata tenendo conto della me<strong>di</strong>a delle quote misurate sullaproiezione dei muri perimetrali dell’e<strong>di</strong>ficio sul ciglio del torrente aggiungendo 1,00 m alla me<strong>di</strong>a cosìcalcolata. I terreni circostanti dovranno essere debitamente raccordati al livello <strong>di</strong> spiccato del fabbricato inmodo tale da costituire sulla sinistra orografica del torrente una sorta <strong>di</strong> argine irregolare.L’altezza massima dell’e<strong>di</strong>ficio verrà misurata dall’imposta del colmo più alto sino alla quota determinatacome me<strong>di</strong>a delle quote esistenti sull’argine calcolata con i criteri sopra descritti.1.3 Previa verifica con le strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> turismo, all’interno dei volumi alberghieripossono essere realizzati locali accessori e <strong>di</strong> supporto all’offerta turistica tra cui anche locali commerciali(es: boutiques, noleggio sci, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici, ecc.). Tali attività accessorie potranno essere gestiteautonomamente ma non potranno essere alienate separatamente dalla struttura alberghiera <strong>di</strong> cui sonoconsiderate strettamente pertinenti.1.4 Nella sottozona sono inoltre ammesse, previa stipulazione <strong>di</strong> accordo <strong>di</strong> programma con l’AmministrazioneComunale, iniziative relative alla realizzazione <strong>di</strong> strutture per usi ed attività <strong>di</strong> interesse generale(lettera m), art.12 delle presenti NTA), pertinenti all’offerta turistica.2 – ATTIVITA’ ESISTENTI2.1 Sono fatte salve tutte le attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.4 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo turistica potranno essere riconvertiti e/oampliati in attività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere,limitatamente ad esercizi <strong>di</strong> affittacamere, sino al raggiungimento dell’in<strong>di</strong>ce e<strong>di</strong>ficabile <strong>di</strong> zona.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 53.6 Norme specialiSottozona: Bd6* - Champoluc1.1 E' ammessa la realizzazione <strong>di</strong> nuove attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA). perle quali si rispetteranno i seguenti in<strong>di</strong>ci:destinazione ad attività ricettive alberghiereDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,70Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 3 + sottotettoHmax12,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto interrati per ciascuna camera n. 1,3I posti auto relativi alle aziende alberghiere dovranno essere localizzati in interrato.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 70 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneNei locali interrati potranno inoltre trovare collocazione ambienti e locali accessori all’attività alberghiera; glistessi non saranno computati nelle superfici consentite dal rapporto e<strong>di</strong>ficabile.Nel caso <strong>di</strong> piani interrati particolarmente estesi, al fine <strong>di</strong> garantire l’apporto <strong>di</strong> luce ed aria è consentita larealizzazione <strong>di</strong> pozzi <strong>di</strong> luce e cave<strong>di</strong> <strong>di</strong> aerazione.I locali interrati potranno essere accessibili da accesso carraio la cui rampa non sia alla vista più larga <strong>di</strong>4,50 m. Il portone <strong>di</strong> ingresso alle autorimesse non potrà essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori a m 4,50 x 3,30 <strong>di</strong>altezza. I muri laterali dovranno essere rivestiti in pietra.1.2 Nella sottozona Bd6* si stabilisce che la quota del terreno <strong>di</strong> imposta delle nuove costruzioni a carattereturistico ricettivo alberghiero possa essere superiore ad un metro rispetto a quello del terreno esistente. Nelcaso che i terreni naturali presentino irregolarità e <strong>di</strong>slivelli la quota <strong>di</strong> imposta dell’e<strong>di</strong>ficio sarà determinatatenendo conto della me<strong>di</strong>a delle quote misurate sugli angoli dell’e<strong>di</strong>ficio da e<strong>di</strong>ficare con possibilità <strong>di</strong>aggiungere un metro alla me<strong>di</strong>a così calcolata. I terreni circostanti dovranno essere debitamente raccordatial livello <strong>di</strong> spiccato del fabbricato. Resta inteso che l’altezza massima dell’e<strong>di</strong>ficio verrà misuratadall’imposta del colmo più alto sino alla quota determinata come me<strong>di</strong>a delle quote esistenti calcolata con icriteri sopra descritti.1.3 Previa verifica con le strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> turismo, all’interno dei volumi alberghieripossono essere realizzati locali accessori e <strong>di</strong> supporto all’offerta turistica tra cui anche locali commerciali(es: boutiques, noleggio sci, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici, ecc.). Tali attività accessorie potranno essere gestiteautonomamente ma non potranno essere alienate separatamente dalla struttura alberghiera <strong>di</strong> cui sonoconsiderate strettamente pertinenti.1.4 Nella sottozona Bd6*, per la realizzazione <strong>di</strong> strutture pertinenti l’offerta turistica, è inoltre ammesso ilricorso ad accordo <strong>di</strong> programma con l'Amministrazione Comunale.2 – ATTIVITA’ ESISTENTI2.1 Sono fatte salve tutte le attività in essere in zona.2.2 Sui volumi esistenti sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, ristrutturazione con parziali demolizioni e ricostruzioni (<strong>di</strong> cui rispettivamente allelettere a), b), c), d), e) e k) dell'art.11 delle presenti NTA).2.3 Tutte le attività alberghiere, come definite al punto 3, art. 2 della L.R. 6 luglio 1984 n.33, e quin<strong>di</strong> escluse leRTA, che risultano esistenti alla data del 1 gennaio 2008 possono essere oggetto <strong>di</strong> aumento volumetricodel 20%. Qualora la volumetria e<strong>di</strong>ficata e la volumetria in ampliamento pari al 20% del volume esistentenon raggiungano l'in<strong>di</strong>ce stabilito per la sottozona, è consentito un ulteriore ampliamento fino alraggiungimento dell'in<strong>di</strong>ce stesso2.4 Eventuali volumi esistenti a destinazione <strong>di</strong>versa da quella ricettivo turistica potranno essere riconvertiti oampliati in attività ricettive alberghiere con l’esclusione delle RTA ed in attività ricettive extralberghiere,limitatamente ad esercizi <strong>di</strong> affittacamere, sino al raggiungimento dell’in<strong>di</strong>ce e<strong>di</strong>ficabile <strong>di</strong> zona.Art. 54 Norma generale: Sottozone Be1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale, già completamente e<strong>di</strong>ficate o <strong>di</strong> completamento destinate ad attivitàvarie; sono fatte salve le destinazioni esistenti al momento dell’approvazione del PRG. La parte specialeriferita ad ogni sottozona in<strong>di</strong>vidua le destinazioni compatibili ed i parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 71 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 54.1 Norme specialiSottozone: Be1* - Antagnod1 - NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONE1.1 Nella sottozona Be1* sono ammesse nuove costruzioni ad uso residenziale permanente e principale(lettera d) art.12 delle presenti NTA), nel rispetto dei seguenti parametri e<strong>di</strong>lizi ed urbanistici:destinazione a residenza permanente e principale (1a casa)Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,28Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax9,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10,00 mposti auto per ciascuna unità immobiliaren 2 - copertiSur minimo per UR38,00 mqSur massimo per UR120,00 mqLe costruzioni potranno essere realizzate o ampliate a con<strong>di</strong>zione che:– nessuno dei componenti il nucleo familiare sia proprietario a titolo esclusivo <strong>di</strong> altre unità abitativeresidenziali nel comune;– almeno uno dei componenti del nucleo familiare risieda stabilmente nel comune da almeno 5 anni.Nel caso <strong>di</strong> convenzioni ancora in essere è possibile l’ampliamento dell’esistente fino al raggiungimento perogni unità immobiliare <strong>di</strong> una superficie utile abitabile totale pari a 120 mq.E’ ammessa la realizzazione <strong>di</strong> prima casa, o l’ampliamento dell’esistente, con i limiti fissati dagli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>zona, anche nel caso in cui uno o più componenti del nucleo famigliare possieda nel territorio comunale atitolo esclusivo un’unità abitativa residenziale con caratteristiche inferiori ai parametri in<strong>di</strong>viduati nellaseguente tabella:n. componenti nucleo famigliare Su in mq1 persona 332 persone 433 persone 604 persona 75oltre, per ogni persona in più + 10I titolari <strong>di</strong> una concessione per prima casa rilasciata a seguito <strong>di</strong> convenzione potranno avanzare nuovarichiesta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione per prima abitazione solo alla scadenza <strong>di</strong> 30 anni dalla concessione originaria.Per i primi vent’anni le abitazioni concessionate come “prima casa” non potranno mutare <strong>di</strong> destinazioned’uso.Le prime case non potranno inoltre essere alienate o affittate nei primi venti anni se non a soggetti aventi imedesimi requisiti degli aventi <strong>di</strong>ritto.In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata e grave necessità, previo parere favorevole del Consiglio Comunale sarà possibile unaderoga alla convenzione in essere.Le autorimesse relative alle abitazioni principali dovranno recare alla vista un accesso carrabile dellalarghezza netta non superiore a 4,50 m e con portone delle <strong>di</strong>mensioni massime nette <strong>di</strong> 4,00 m <strong>di</strong> larghezzae 3,30 m <strong>di</strong> altezza.I muri laterali <strong>di</strong> contenimento dell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti conmuratura a vista in pietra naturale.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 72 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneLe nuove costruzioni residenziali non potranno superare, per ogni corpo <strong>di</strong> fabbrica, il volume massimo <strong>di</strong>800 mc.Sono ammessi spazi destinati ad uffici con Sua


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionecome insieme <strong>di</strong> più corpi <strong>di</strong> fabbrica <strong>di</strong> volume massimo non superiore a 1.500 mc, evitando soluzionimonolitiche ed impattanti.Su tutte le nuove e<strong>di</strong>ficazioni i riporti <strong>di</strong> terra sono ammessi limitatamente al livellamento funzionale dell’area<strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici e non potranno superare m 0,80 <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello tra le quote del terreno originali e lasistemazione definitiva.Tutti i nuovi volumi a destinazione attività ricettive alberghiere (con l’esclusione delle RTA) sarannoautorizzati previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong> nella quale sarà inserito vincolo <strong>di</strong> destinazione d’usoventennale da intendersi riferito alle destinazioni d’uso compatibili e ammesse nella zona.2- VOLUMI ESISTENTI2.1 Gli attuali volumi esistenti nella sottozona Be1 possono essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale(rispettivamente lettere a), b), c), d), e) art. 11 delle presenti NTA) anche con cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore delle destinazioni: a residenza permanente e principale, ad attività commerciali <strong>di</strong>interesse prevalentemente locale (ivi compresi gli uffici), ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale, ad attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (con l’esclusione delle RTA elimitatamente alla categoria affittacamere <strong>di</strong> cui al capo IV della LR 11/1996 e s.m.i.).2.2 Nella sottozona Be1 è inoltre consentita la demolizione totale e la successiva ricostruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiesistenti, anche senza il rispetto del se<strong>di</strong>me originario, purché siano sod<strong>di</strong>sfatti i seguenti requisiti:− il volume del corpo <strong>di</strong> fabbrica o la somma volumetrica dei corpi <strong>di</strong> fabbrica ricostruiti non superi ilvolume originario dell’e<strong>di</strong>ficio;− la ricostruzione avvenga sul medesimo lotto o mappale in cui giace il volume originario;Le operazioni <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione attuate secondo tale procedura non comportano alcunaverifica in or<strong>di</strong>ne agli equilibri funzionali.2.3 Sono comunque sempre recuperabili come abitazione permanente o principale o temporanea (lettere d)e dbis) art.12 delle presenti NTA) i sottotetti dei volumi esistenti che presentano caratteristiche igienicosanitarie adeguate. Il recupero non prevede alcun aumento <strong>di</strong> volume. I volumi dei sottotetti possonoessere utilizzati da unità abitative esistenti o costituire nuove unità residenziali. Il rilascio dellaconcessione e<strong>di</strong>lizia relativa al recupero dei sottotetti non è subor<strong>di</strong>nato alla verifica degli equilibrifunzionali, mentre le superfici delle abitazioni così trasformate verranno inserite nei calcoli relativi allequantità e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> cui agli equilibri funzionali stessi.2.4 Sono altresì ammessi ampliamenti <strong>di</strong> volume per immobili ricettivo alberghieri <strong>di</strong> cui all’art. 2, terzocomma della L.R. 33/84 ed extra alberghieri, ad esclusione delle CAV, , sino ad un massimo del 20% delvolume esistente al 01.01.2008, anche qualora questo comporti il superamento dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> zonastabilito al comma 1.4 del precedente punto 1.Per immobili ricettivo alberghieri si intendono immobili che, se in esercizio, abbiano ottenuto laclassificazione regionale e l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività, e se non in esercizio,seppur chiusi, abbiano mantenuto la destinazione d'uso.L’aumento volumetrico sarà autorizzato, previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong>, nella quale saràinserito vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso ventennale.2.5 Nel caso <strong>di</strong> interventi che comportino l’aumento <strong>di</strong> unità immobiliari la concessione e<strong>di</strong>lizia è subor<strong>di</strong>nataal possesso <strong>di</strong> n. 1 posto auto coperto oppure scoperto aggiuntivo per ogni nuova unità immobiliare. Inuovi posti auto possono essere realizzati all’interno della stessa sottozona omogenea del fabbricato <strong>di</strong>cui sono pertinenza o ad una <strong>di</strong>stanza massima <strong>di</strong> m 200, nel caso si confinasse con una sottozona<strong>di</strong>versa.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 74 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2.6 E' permessa la nuova costruzione, la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, il potenziamento delle retiacquedottistiche, fognarie, elettriche, telefoniche, per la comunicazione ra<strong>di</strong>otelevisiva o simili. Gliimpianti <strong>di</strong> teletrasmissione devono essere localizzati in modo da non incidere negativamente con lecomponenti strutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui all'art. 21 delle presenti NTA.2.7 E' permessa la posa in opera <strong>di</strong> nuove recinzioni, a con<strong>di</strong>zione che sia rispettata la tipologia prevalentenella sottozona omogenea.1 - NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONEArt. 54.2 Norma specialeSottozona: Be2* - La Croisettaz1.1 Nella sottozona Be2 non sono ammesse nuove costruzioni, ad eccezione <strong>di</strong> autorimesse interrate chedovranno recare alla vista un unico accesso carrabile della larghezza non superiore a m 4,50 e con portonedelle <strong>di</strong>mensioni massime nette <strong>di</strong> m 4,00 <strong>di</strong> larghezza e m 2,40 <strong>di</strong> altezza. I muri laterali <strong>di</strong> contenimentodell’accesso carraio dovranno inserirsi nel terreno ed essere eseguiti con muratura a vista in pietranaturale.2 - VOLUMI ESISTENTI2.1 La sottozona Be2 è caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> volumi esistenti con <strong>di</strong>fferenti destinazioni d'uso in atto.Sono fatte salve le destinazioni d’uso presenti nella sottozona. Gli attuali volumi esistenti nella sottozona Be2possono essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo,ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale(rispettivamente lettere a), b), c), d), e) art. 11 dellepresenti NTA) anche con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore delle destinazioni: residenziale principale,ricettiva alberghiera (con l’eccezione delle RTA) ed extralberghiera (limitatamente agli esercizi <strong>di</strong>Bed & Breakfast <strong>di</strong> cui alla LR 11/1996 e s.m.i.), <strong>di</strong> pubblico interesse (centri <strong>di</strong>rezionali), ad attivitàcommerciali <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale, ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale che rispettino la vigente normativa nazionale in materia <strong>di</strong> acustica ed i limiti <strong>di</strong>"classe" in cui le suddette attività sono inserite, così come previsto dal piano comunale <strong>di</strong> classificazioneacustica e non producano sostanze nocive o maleodoranti.2.2 Nella sottozona Be2 è inoltre consentita la demolizione totale e la successiva ricostruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti,anche senza il rispetto del se<strong>di</strong>me originario, purchè siano sod<strong>di</strong>sfatti i seguenti requisiti:− il volume del corpo <strong>di</strong> fabbrica o la somma volumetrica dei corpi <strong>di</strong> fabbrica ricostruiti non superi ilvolume originario dell’e<strong>di</strong>ficio;− la ricostruzione avvenga sul medesimo lotto o mappale in cui giace il volume originario;Le operazioni <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione attuate secondo tale procedura non comportano alcuna verificain or<strong>di</strong>ne agli equilibri funzionali.2.3 Sono comunque sempre recuperabili come abitazione permanente o principale o temporanea (lettere d) edbis) art.12 delle presenti NTA) i sottotetti dei volumi esistenti che presentano caratteristiche igienicosanitarie adeguate. Il recupero non prevede alcun aumento <strong>di</strong> volume. I volumi dei sottotetti possono essereutilizzati da unità abitative esistenti o costituire nuove unità residenziali Il rilascio della concessione e<strong>di</strong>liziarelativa al recupero dei sottotetti non è subor<strong>di</strong>nato alla verifica degli equilibri funzionali, mentre le superficidelle abitazioni così trasformate verranno inserite nei calcoli relativi alle quantità e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> cui agli equilibrifunzionali stessi.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 75 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2.4 Sono altresì ammessi ampliamenti <strong>di</strong> volume per immobili ricettivo alberghieri <strong>di</strong> cui all’art. 2, terzo commadella L.R. 33/84 sino ad un massimo del 20% del volume esistente al 01.01.2008.Per immobili ricettivo alberghieri si intendono immobili che, se in esercizio, abbiano ottenuto laclassificazione regionale e l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività, e se non in esercizio, seppurchiusi, abbiano mantenuto la destinazione d'usoL’aumento volumetrico sarà autorizzato, previa stipula <strong>di</strong> convenzione con il <strong>Comune</strong>, nella quale saràinserito vincolo <strong>di</strong> destinazione d’uso ventennale.2.5 Nel caso <strong>di</strong> interventi che comportino l’aumento <strong>di</strong> unità immobiliari la concessione e<strong>di</strong>lizia è subor<strong>di</strong>nata alpossesso <strong>di</strong> n. 1 posto auto coperto oppure scoperto aggiuntivo per ogni nuova unità immobiliare. I nuoviposti auto possono essere realizzati all’interno della stessa sottozona omogenea del fabbricato <strong>di</strong> cui sonopertinenza o ad una <strong>di</strong>stanza massima <strong>di</strong> m 200, nel caso si confinasse con una sottozona <strong>di</strong>versa.2.6 E' permessa la nuova costruzione, la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, il potenziamento delle retiacquedottistiche, fognarie, elettriche, telefoniche, per la comunicazione ra<strong>di</strong>otelevisiva o simili. Gli impianti <strong>di</strong>teletrasmissione devono essere localizzati in modo da non incidere negativamente con le componentistrutturali del paesaggio <strong>di</strong> cui all'art. 21 delle presenti NTA.2.7 E' permessa la posa in opera <strong>di</strong> nuove recinzioni, a con<strong>di</strong>zione che sia rispettata la tipologia prevalente nellasottozona omogenea.Art. 55 - Zone C1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale totalmente ine<strong>di</strong>ficate o debolmente e<strong>di</strong>ficate, da infrastrutturare,destinate alla realizzazione dei nuovi inse<strong>di</strong>amenti residenziali, artigianali, commerciali, turistici ed ingenere terziari.2. Sono articolate in sottozone secondo quanto previsto dal paragrafo C, capitolo II, dell'Allegato A allaDeliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 15 febbraio 1999 n.421.Art. 56 Norma generale: Sottozone Cb1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale, totalmente ine<strong>di</strong>ficate o debolmente e<strong>di</strong>ficate destinateprevalentemente alle attività artigianali; sono fatte salve le destinazioni esistenti al momentodell’approvazione del PRG. La parte speciale riferita ad ogni sottozona in<strong>di</strong>vidua le destinazionicompatibili ed i parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 56.1 Norma specialeSottozona: Cb1*1.1 Nella sottozona Cb1* sono ammesse nuove costruzioni aventi destinazione d'uso ad attività artigianali(lettera e) art.12 delle presenti NTA),I parametri e<strong>di</strong>lizio -urbanistici per le destinazioni soprain<strong>di</strong>cate sono i seguenti:destinazione ad attività produttive artigianali <strong>di</strong> interesse prevalentemente locale__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 76 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionerapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/1,5Hmax 10,00 m L’altezza non comprende le strutture tecnichestrettamente necessarie allo svolgimentodell’attività artigianale, per le quali potrannoessere accettate altezze superiori.<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 mposti auto scoperti/coperti1/15 n/mq SurSuperficie minima a parcheggio5 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione questi ultimi calcolatitenendo conto <strong>di</strong> un’altezza massima <strong>di</strong> m 3 anche qualora,per ragioni produttive tale altezza venga superata1.2 Nella zona Cb1 sono inoltre ammesse destinazioni per usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale <strong>di</strong> interesseprevalentemente locale e <strong>di</strong> interesse generale, limitatamente ai centri <strong>di</strong>rezionali(rispettivamente lettere f) e m), art.12 delle presenti NTA)Per usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale non potrà essere superata una Sur massima totale per lasottozona <strong>di</strong> 120 mq e la superficie a parcheggio ad essi afferenti dovrà essere garantita ragione <strong>di</strong> 20 mqogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione.Per usi ed attività <strong>di</strong> interesse generale, limitati a centri <strong>di</strong>rezionali, non potrà essere superata una Surmassima totale per la sottozona <strong>di</strong> 100 mq e la superficie a parcheggio ad essi afferenti dovrà esseregarantita ragione <strong>di</strong> 10 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione.1.3 Gli interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> cui ai paragrafi precedenti sono autorizzabili soltanto a seguito della redazione <strong>di</strong> PUDper l'intera sottozona.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 56.2 - Norma specialeSottozona: Cb21.1 Nella sottozona Cb2 sono ammesse nuove costruzioni aventi destinazione d'uso ad attività artigianali(lettera e) art.12 delle presenti NTA), solo se completamente interrate.1.2 L’accesso <strong>di</strong> ogni unità artigianale dovrà essere realizzato in trincea con muri rivestiti in pietra e conlarghezza massima <strong>di</strong> m 5,00. ed altezza <strong>di</strong> m 4,50.L’altezza massima interna non potrà superare i 6,00 m e la superficie utile agibile minima i 200 mq.1.3 Gli interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> cui ai paragrafi precedenti sono autorizzabili soltanto a seguito della redazione <strong>di</strong> PUDper l'intera sottozona.1 – NUOVE E<strong>DI</strong>FICAZIONIArt. 56.3 - Norma specialeSottozona: Cb3__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 77 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione1.1 Nella sottozona Cb3 sono ammesse nuove costruzioni aventi destinazione d'uso ad attività artigianali(lettera e) art.12 delle presenti NTA), solo se completamente interrate.1.2 L’accesso <strong>di</strong> ogni unità artigianale dovrà essere realizzato in trincea con muri rivestiti in pietra e conlarghezza massima <strong>di</strong> m 5,00. ed altezza <strong>di</strong> m 3,50.L’altezza massima interna non potrà superare i 6,00 m e la superficie utile agibile minima i 200 mq.1.3 Gli interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> cui ai paragrafi precedenti sono autorizzabili soltanto a seguito della redazione <strong>di</strong> PUDper l'intera sottozona.Art. 57 - Zone E1. Le zone <strong>di</strong> tipo E sono le parti del territorio comunale totalmente ine<strong>di</strong>ficate o debolmente e<strong>di</strong>ficate,destinate agli usi agro-silvo-pastorali e agli altri usi compatibili. In linea con le <strong>di</strong>sposizioni del PTP ilterritorio utilizzato o potenzialmente utilizzabile a scopi agro silvo pastorali è stato sud<strong>di</strong>viso nelleseguenti categorie:sottozone Easottozone <strong>di</strong> alta montagnasottozone Ebsottozone destinate al pascolosottozone Ecsottozone coperte da boschi e forestesottozone Edsottozone specializzate in cui la realtà agricola è interessata dalla presenza <strong>di</strong>impianti speciali.sottozone Ee sottozone <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico, storico, culturale odocumentario e archeologicosottozone Efsottozone <strong>di</strong> specifico interesse naturalisticosottozone Egsottozone destinate a colture specializzate (cerealicole, prati da falcio, ecc..,)sottozone Ehsottozone agricole in cui sono presenti anche attività sportive ricreativeculturalisottozone Eisottozone aree agricole destinate ad interventi specifici2. Le destinazioni d’uso in atto alla data 01.01.2008 sono fatte salve.Art. 58 - Norma generale: sottozone Ea1. Sono le sottozone <strong>di</strong> alta montagna; sono costituite da aree montane occupate in prevalenza da incoltisterili o caratterizzate da flora, morfologia e fauna <strong>di</strong> alta montagna. La parte generale <strong>di</strong> ogni sottozonadefinisce gli usi e le destinazioni compatibili.2. Tali sottozone sono destinate ad in<strong>di</strong>viduare parti <strong>di</strong> territorio in cui l’attività e<strong>di</strong>lizia-urbanistica è limitataalla realizzazione <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> tappa escursionistici, bivacchi, impianti ed infrastrutture legate alle piste <strong>di</strong>sci e consente una opportuna corrispondenza con gli in<strong>di</strong>rizzi previsti dal comma 1, dell’art. 11 NTAPTP.3. Sono quin<strong>di</strong> definiti compatibili gli usi ed attività turistico ricettive extralberghiere, limitatamente ai rifugialpini e bivacchi e gli usi e le attività pubbliche o <strong>di</strong> pubblico interesse, nonchè le attività sportive,ricreative e per l'impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificamente destinati ad attrezzature,impianti o servizi, o apposite infrastrutture (lettere a), g) e l) art. 12 delle presenti NTA).__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 78 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione4. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 33, 34, 35, 36 e 37 della LR 11/1998.5. Le sottozone Ea sono caratterizzate dalla conservazione delle risorse per usi e attività <strong>di</strong> tiponaturalistico, sono consentiti interventi <strong>di</strong> restituzione, riqualificazione e trasformazione attraverso ilrilascio <strong>di</strong> titolo abilitativo singolo, limitatamente alle attrezzature per l’escursionismo, l’alpinismo e lapratica dello sci alpino, a con<strong>di</strong>zione che essi non presentino aumenti dei carichi ambientali, degli effetti<strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo e dei fattori <strong>di</strong> inquinamento in termini incompatibili con le capacità <strong>di</strong> sopportazione dei siti econ gli equilibri ecologici. Queste verifiche dovranno avvenire attraverso uno Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Impattoambientale (SIA).6. Sugli e<strong>di</strong>fici e le infrastrutture esistenti è possibile intervenire con manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione e, limitatamente a quelli a<strong>di</strong>bitiall’esercizio dello sci alpino, anche ad interventi <strong>di</strong> nuova costruzione e sostituzione con le prescrizioni <strong>di</strong>cui agli artt. 22 e 34 delle presenti NTA.7. Qualora ricadano all’interno delle sottozone Ea aree in cui sono previste misure <strong>di</strong> conservazionespecifiche (ZPS, SIC e similari), ogni tipo <strong>di</strong> intervento deve essere compatibile agli in<strong>di</strong>rizzi e alleprescrizioni previste nelle seguenti norme:1. Deliberazione della Giunta regionale n. 1087 in data 18/04/2008. documento tecnico relativo allaclassificazione delle ZPS, alle misure <strong>di</strong> conservazione e alle azioni <strong>di</strong> promozione ed incentivazione,pre<strong>di</strong>sposto ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 21 maggio 2007, n. 8 e del decreto delMinistro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 17 ottobre.2. Legge regionale 21 maggio 2007, n. 8, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighidella Regione autonoma Valle d’Aosta derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee.Attuazione delle <strong>di</strong>rettive 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e dellafauna selvatiche. Legge comunitaria 2007”.3. Deliberazione della Giunta regionale n. 1815 in data 06 luglio 2007, <strong>di</strong>sciplina per l’applicazionedella procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> incidenza ai sensi dell’articolo 7 della legge reg. 21 maggio 2007, n.8.Art. 59 - Norma generale: sottozone Eb1. Sono le zone agricole dei pascoli (alpeggi e mayen), costituite da aree con uso in prevalenza a pascolostagionale legato alla monticazione, ivi comprese le aree boscate tra<strong>di</strong>zionalmente utilizzate a pascolo.Di seguito sono state definiti gli usi e le destinazioni compatibili.2. Le sottozone in<strong>di</strong>viduate sono da considerarsi tutte <strong>di</strong> particolare interesse agricolo od agro-silvopastorale, ai fini <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2, dell’’art. 14 della L.R. 11/98. L’in<strong>di</strong>rizzo caratterizzante èil mantenimento delle risorse del paesaggio, per usi ed attività inerenti alla conduzione degli alpeggi,prioritariamente attraverso il recupero delle strutture esistenti.3. Ogni tipo d’intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 33, 34, 35, 36 e 37 della LR 11/1998.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 79 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione4. VOLUMI ESISTENTIIn tutte le sottozone Eb sugli e<strong>di</strong>fici esistenti è possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo.Non è consentito, per la durata del presente piano regolatore, cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricatirurali in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:Sottozona Co<strong>di</strong>ceCoor<strong>di</strong>nate UTM ED50xYdenominazioneMA02a 401803 5074583 Le VieilEb1 –Le Vieil MA02b 401795 5074591 Le VieilMA02c 401738 5074548 Le VieilEb2 –Les ChavannesMA06a 402439 5074053 Les ChavannesMA06b 402366 5073683 Les Chavannes tramuto a 2093 mEb3 – Praz-Sec MA04 402814 5073379 Praz-SecEb4 - Djemen MA03 402454 5074343 DjemenEb5 - PaludMA05a 403320 5073195 Palud alloggio conduzioneMA05b 403378 5073205 Palud stallaEb6 – Saler CUN01 402171 5076882 SalerEb8 – Pian Long CUN05 403846 5075203 Pian LongEb9 –Le LavasseyCUN04a 404001 5075812 Ruere damonCUN04b 404089 5075774 Ruere damonCUN04c 404441 5075467 Fabbricato a 2330 mEb10: Soussun 1 CHA02b 402741 5078310 SoussunEb13 – La Vardaz NA05 401090 5078053 La VardazEb14 –Vascochaz COU06 398415 5076959 VascochazInoltre, i fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella, aventi destinazione d’uso per attività <strong>di</strong> carattereagro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, cheabbiano un minimo <strong>di</strong> 15 poste o volumetria superiore ai 300 mc, possono essere recuperati senza cambio<strong>di</strong> destinazione. Per gli stessi fabbricati è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>residenza temporanea limitatamente alla parte abitativa esistente e il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso afavore <strong>di</strong> attività ricettive limitatamente ai posti tappa escursionistici (dortoirs) e connesse allo svolgimentodell’attività agro-silvo-pastorale a con<strong>di</strong>zione che il comprensorio sia adeguatamente servito da struttured’alpeggio idonee.Per i fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella, aventi destinazione d’uso per attività <strong>di</strong> carattereagro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, cheabbiano meno <strong>di</strong> 15 poste o meno <strong>di</strong> 300 mc, è sempre consentita la variazione d’uso per l'interofabbricato a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> residenza temporanea e il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attivitàricettive limitatamente ai posti <strong>di</strong> tappa escursionistici (dortoirs).5. NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONE__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 80 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneÈ sempre ammesso l’intervento <strong>di</strong> ampliamento <strong>di</strong> fabbricati esistenti aventi destinazione d’uso ad attività<strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale previo ottenimento <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da parte degli uffici regionali competenti in materiaagricola.È ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici e reti/impianti tecnologici, <strong>di</strong> reti elettriche e telefoniche e<strong>di</strong>mpianti tecnologici <strong>di</strong> interesse pubblico.È sempre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici e reti/impianti tecnologici per il rifornimento irriguo edenergetico delle attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong>carattere agro-silvo pastorale. È ammesso il prelievo dai corsi d’acqua superficiali temporanei per laproduzione <strong>di</strong> energia elettrica <strong>di</strong> potenza inferiore a 50 kW.Sono consentiti interventi agronomici atti al recupero <strong>di</strong> pascoli abbandonati che non prevedano nuovae<strong>di</strong>ficazione. La riqualificazione delle superfici agricole non dovrà apportare marcate mo<strong>di</strong>ficazioni allamorfologia dei terreni, conservando gli elementi significativi dell’attuale trama del paesaggio.È ammessa l'esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ripristino sui fabbricati <strong>di</strong>roccati me<strong>di</strong>ante l'esecuzione <strong>di</strong> uninsieme sistematico <strong>di</strong> opere che, nel rispetto dei relativi elementi tipologici, formali e strutturali, desumibilidallo stato attuale dei fabbricati medesimi o da documentazione fotografica o scritta, ne consentanodestinazioni d'uso con essi compatibili e ricomprese nelle destinazioni d’uso ammesse nella specificasottozona, previa autorizzazione degli uffici regionali competenti in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio. Neicasi in cui lo stato attuale <strong>di</strong> detti fabbricati non consenta <strong>di</strong> desumere i relativi elementi tipologici, formalio strutturali e non esista, in merito, documentazione fotografica o scritta, gli interventi <strong>di</strong> ripristino nonsono ammessi e il se<strong>di</strong>me del fabbricato costituisce area libera.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 81 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 60 - Norma generale: sottozone Ec1. Sottozone boscate: sono costituite da aree con prevalente copertura forestale destinate allaconservazione, manutenzione o riqualificazione del patrimonio forestale, in esse sono ricomprese le areedestinate al rimboschimento, nonché le aree nelle quali il patrimonio boschivo è andato <strong>di</strong>strutto. Laparte generale definisce gli usi e le destinazioni compatibili. Le sottozone Ec ricomprendono, al <strong>di</strong> làdell’uso in atto, le aree che si intendono riservare al bosco in cui gli usi forestali sono preminenti eprevalenti. Ad esse si applicano gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> cui agli articoli 13 e 32 del NAPTP . Le zone Ec sono daconsiderarsi <strong>di</strong> particolare interesse agricolo o agro-silvo-pastorale, ai fini <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2,dell’’art. 14 della L.R. 11/98.2. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 33, 34, 35, 36 e 37 della LR 11/1998.3. Le sottozone Ec sono caratterizzate dalla prevalente copertura forestale. E’ consentito il pascolo nellearee compatibili.4. Fanno parte <strong>di</strong> tali zone le aree interessate dagli incen<strong>di</strong> evidenziate nelle tavole prescrittive P4 con lesigle INC_98 (incen<strong>di</strong>o anno 1998) INC_01 (incen<strong>di</strong>o anno 2001) INC_04 (incen<strong>di</strong>o 2004) INC_05(incen<strong>di</strong>o 2005).5. Le aree sono da considerarsi ine<strong>di</strong>ficabili ad eccezione degli interventi legati ad opere forestaliautorizzate dagli uffici regionali della Direzione Forestale.6. Sono comunque consentiti, in tali zone, tutti gli interventi <strong>di</strong> cui all’art. 33 della LR 11/1998.Art. 61 - Norma generale: sottozone Ed1. Sottozone da destinarsi ad usi speciali quali: <strong>di</strong>scariche, estrattive, stoccaggio materiali reflui zootecnici,siti <strong>di</strong> telera<strong>di</strong>ocomunicazioni, sbarramenti artificiali <strong>di</strong> rilevanza sovracomunale con relativi invasi e fasce<strong>di</strong> fruizione turistica, gran<strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> produzione e trasformazione <strong>di</strong> energia elettrica al <strong>di</strong> sopra dei3000 Kw e similari. La parte generale <strong>di</strong> ogni sottozona, inoltre, in<strong>di</strong>vidua gli usi e le destinazionicompatibili. Sono sottozone a destinazione particolare e temporanea per le quali sempre la partegenerale <strong>di</strong> ogni sottozona prevede la futura e probabile destinazione. Le presenti norme recepiscono ipiani <strong>di</strong> settore anche in riferimento all’art. 34 del NAPTP.Art. 61.1 - Norma specialesottozona: Ed1* (depuratore – compattatore)1. Nella sottozona Ed1*, sono ammessi impianti attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse comunale esovracomunale compatibili con la destinazione in atto.2. E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> magazzini con le stesse tipologie presenti in loco.3. Sono altresì consentiti ampliamenti delle strutture esistenti.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 82 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 61.2 – Norma specialesottozone: Ed2* (<strong>di</strong>scarica)1. Nella sottozona Ed2* è ammessa l’attività in atto.2. Qualora <strong>di</strong>smessa, l’area dovrà essere oggetto <strong>di</strong> interventi atti alla rinaturalizzazione attraverso azioni <strong>di</strong>ricomposizione ambientale e paesistica. La zona rinaturata dovrà sottostare alla normativa della zonaEh21*.Art. 61.3 – Norma specialeSottozone: Ed3*, Ed4*3. Nelle sottozone Ed3*, Ed4* è permessa la realizzazione <strong>di</strong> concimaie per lo stoccaggio <strong>di</strong> materiali refluizootecnici per le stalle esistenti in ambito costruito.Art.62 - Norma generale: sottozone Ee1. Sottozone <strong>di</strong> specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico cherecepiscono le prescrizioni e gli in<strong>di</strong>rizzi previsti all'art.40 del PTP e sono da considerarsi <strong>di</strong> particolarepregio paesaggistico, ai fini <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2, art.14 LR11/98.2. Nelle presenti sottozone è vietata l'e<strong>di</strong>ficazione e la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture, salvo quelle inerenti leattività agricole (comprese le ricomposizioni fon<strong>di</strong>arie che non comportino ra<strong>di</strong>cali mo<strong>di</strong>ficazioni del suoloo delle masse arboree esistenti), quelle in<strong>di</strong>spensabili per ripristinare, riqualificare, recuperare orazionalizzare gli usi e le attività in atto o per eliminare elementi e fattori degradanti o per migliorare lafruibilità degli elementi costitutivi dello specifico interesse delle sottozone stesse.3. È sempre ammesso l’intervento <strong>di</strong> ampliamento, previo ottenimento <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da partedegli uffici regionali competenti in materia agricola, per i fabbricati rurali in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:SOTTOZONA CO<strong>DI</strong>CE COOR<strong>DI</strong>NATE UTM ED50XYDENOMINAZIONEEe3 - Le Mase CBI05 399413 5083180 Le MaseEe7 - Mascognaz MA01 401609 5075280 Alpe MascognazSAL02a 402607 5077169 SalerEe13 - SalerSAL02b 402608 5077191 SalerSAL02c 402620 5077134 Saler4. Nelle presenti sottozone devono essere conservati, mantenuti e , ove possibile ripristinati gli elementicostitutivi del sistema inse<strong>di</strong>ativo tra<strong>di</strong>zionale, compresi i segni del paesaggio agrario e le trameinfrastrutturali ( sentieri, percorsi, rus, ecc...), escludendo ogni intervento che possa comprometterne laleggibilità o fruibilità complessiva.5. Gli atti abilitativi e<strong>di</strong>lizi riguardanti trasformazioni urbanistiche o e<strong>di</strong>lizie nelle aree <strong>di</strong> specifico interessepaesaggistico, storico, culturale o documentario ed archeologico sono soggeti a preventiva acquisizione<strong>di</strong> parere favorevole o parere favorevole con<strong>di</strong>zionato da parte delle strutture regionali competenti inmateria <strong>di</strong> tutela del paesaggio o tutela dei beni culturali.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 83 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione6. Nelle aree <strong>di</strong> specifico interesse archeologico, tutelate ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n.42, art.142,comma 1, lettera m), ogni scavo o lavorazione non superficiale richiede la preventiva autorizzazionedelle strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> archeologia.7. Limitatamente alla sottozona Ee7 Mascognaz È ammessa la realizzazione <strong>di</strong> strutture ad uso punto tappaper cavalli. Tali strutture che devono avere l'aspetto <strong>di</strong> tettoie aperte da realizzarsi in legno e/o pietra epossono ospitare al massimo 8 poste per cavalli.Art.63 - Norma generale: sottozone Ef1. Sottozone <strong>di</strong> specifico interesse naturalistico. La parte generale <strong>di</strong> ogni sottozona definisce gli usi e ledestinazioni compatibili. Sono le sottozone del PRG che recepiscono le prescrizioni e gli in<strong>di</strong>rizzi previstiall’art.11, comma 2, e 38 del PTP. Tali sottozone sono da considerarsi <strong>di</strong> particolare pregio ambientale enaturalistico, ai fini <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2, dell’’art. 14 della L.R. 11/98.2. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento deve essere compatibile agli in<strong>di</strong>rizzi e alle prescrizioni previste nelle seguentinorme:- Deliberazione della Giunta regionale n. 1087 in data 18/04/2008. documento tecnico relativo allaclassificazione delle ZPS, alle misure <strong>di</strong> conservazione e alle azioni <strong>di</strong> promozione e<strong>di</strong>ncentivazione, pre<strong>di</strong>sposto ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 21 maggio 2007, n. 8 edel decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 17 ottobre.- Legge regionale 21 maggio 2007, n. 8, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighidella Regione autonoma Valle d’Aosta derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunitàeuropee. Attuazione delle <strong>di</strong>rettive 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelliselvatici, e 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonchédella flora e della fauna selvatiche. Legge comunitaria 2007”.- Deliberazione della Giunta regionale n. 1815 in data 06 luglio 2007, <strong>di</strong>sciplina per l’applicazionedella procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> incidenza ai sensi dell’articolo 7 della legge reg. 21 maggio2007, n. 8.3. VOLUMI ESISTENTIIn tutte le sottozone Ef sugli e<strong>di</strong>fici esistenti è possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo (rispettivamente lettere a), b), c), d), art. 11 dellepresenti NTA).Non è consentito, per la durata del presente piano regolatore, cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricatirurali in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:SOTTOZONA CO<strong>DI</strong>CE COOR<strong>DI</strong>NATE UTM ED50xYDENOMINAZIONEEf1 – La Fourcaz-Dessous FOU01 402915 5080172 La Fourcaz-DessousEf1 – Verraz-Dessous VE01 402225 5081910 Pian <strong>di</strong> VerrazEf1 - Verraz-Dessus VE02 403920 5083335 Verraz-DessusEf1 - La Moléraz VE03 401788 5080373 MolerazEf1 - Aventine 400659 5081346Ef1 – Beau-Bois CBI01 401592 5080818 Beau-BoisEf1 - Djomein CBI02 400657 5080929 Djemein__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 84 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneEf1 – Le Cortot CBI03 400312 5081029 Le CortotEf1 – La Cuccaz CBI04 401092 5081314 La CuccazEf1 – Le Vasé CBI06 401206 5080783 Le VaséEf1 – Les Gavines NA01 400887 5079993 Les GavinesEf1 – Les Croües NA02 400991 5079350 Les CroüesEf1 - Sapien NA03 400694 5079624 SapienEf1 – Nanaz-Dessous NA04 400664 5078890 Nanaz-DessousEf1 - Brenguey NA06 400405 5078917 BrengueyEf1 - Le Tournalin-Dessous NA07 399070 5078518 Le Tournalin-DessousEf1 – Nanaz-Dessus NA09 399758 5078911 Nanaz-Dessus 2210 mInoltre, i fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella, aventi destinazione d’uso per attività <strong>di</strong> carattereagro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, cheabbiano un minimo <strong>di</strong> 15 poste o volumetria superiore ai 300 mc, possono essere recuperati senza cambio<strong>di</strong> destinazione. Per gli stessi fabbricati è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>residenza temporanea limitatamente alla parte abitativa esistente e il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso afavore <strong>di</strong> attività ricettive, limitatamente ai posti tappa escursionistici (dortoirs) e connesse allosvolgimento dell’attività agro-silvo-pastorale, a con<strong>di</strong>zione che il comprensorio sia adeguatamente servitoda strutture d’alpeggio idonee.Per i fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella, aventi destinazione d’uso per attività <strong>di</strong> carattereagro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, cheabbiano meno <strong>di</strong> 15 poste o meno <strong>di</strong> 300 mc, è sempre consentita la variazione d’uso per l'interofabbricato a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> residenza temporanea e il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attivitàricettive limitatamente ai posti <strong>di</strong> tappa escursionistici (dortoirs).4. NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONEÈ sempre ammesso l’intervento <strong>di</strong> ampliamento, previo ottenimento <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da parte degliuffici regionali competenti in materia agricola, soltanto per i fabbricati rurali in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:SOTTOZONA CO<strong>DI</strong>CE COOR<strong>DI</strong>NATE UTM ED50XYDENOMINAZIONEEf1 – La Fourcaz-Dessous FOU01 402915 5080172 La Fourcaz-DessousEf1 – Verraz-Dessus VE02 403920 5083335 Verraz superioreEf1 - Aventine 400659 5081346Ef1 – Beau-Bois CBI01 401592 5080818 Beau-BoisEf1 - Djomein CBI02 400657 5080929 DjemeinEf1 – Le Cortot CBI03 400312 5081029 Le CortotEf1 – La Cuccaz CBI04 401092 5081314 La CuccazEf1 – Le Vasé CBI06 401206 5080783 Le VaséEf1 – Les Croües NA02 400991 5079350 Les CroüesEf1 – Nanaz-Dessous NA04 400664 5078890 Nanaz-DessousEf1 - Brenguey NA06 400405 5078917 BrengueyEf1 – Brenguey 2 400362 5078770Ef1 - Le Tournalin-Dessous NA07 399070 5078518 Le Tournalin-DessousEf1 – Nanaz-Dessus NA09 399758 5078911 Nanaz-Dessus 2210 mSono ammessi interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> infrastrutture limitatamente all’escursionismo, alpinismo,sci alpino e nor<strong>di</strong>co.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 85 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneLimitatamente alla sottozona Ef1 nelle aree <strong>di</strong> Le Vasé, La Cuccaz, Brenguey e Fourcare desot è ammessala realizzazione <strong>di</strong> strutture ad uso punto tappa per cavalli. Tali strutture che devono avere l'aspetto <strong>di</strong>tettoie aperte da realizzarsi in legno e/o pietra e possono ospitare al massimo 8 poste per cavalli.È sempre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici e reti/impianti tecnologici per il rifornimento irriguo edenergetico delle attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong>carattere agro-silvo pastorale. È altresì ammesso il prelievo dai corsi d’acqua superficiali temporanei per laproduzione <strong>di</strong> energia elettrica se <strong>di</strong> potenza inferiore a 50 kW.Art.64 - Norma generale: sottozone Eg1. Sono le sottozone <strong>di</strong> particolare interesse agricolo destinate a coltivazioni specializzate e alle produzioniforaggiere asservite alle aziende zootecniche <strong>di</strong> fondovalle o che si prestano per contiguità e natura deiterreni ad esserlo. La parte generale <strong>di</strong> ogni sottozona definisce gli usi e le destinazioni compatibili. Indette sottozone operano le prescrizioni e gli in<strong>di</strong>rizzi previsti all’art. 26 del NAPTP 71 , quelli dei sistemiambientali in cui si situano (artt. 14, 15, 16, 17), nonché il comma 6 (norma cogente) dell’art. 26NAPTP. Tali sottozone sono da considerarsi <strong>di</strong> particolare interesse agricolo od agro-silvo-pastorale, aifini <strong>di</strong> cui alla lettera d), comma 2, dell’’art. 14 della L.R. 11/98.2. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 33, 34, 35, 36 e 37 della LR 11/1998.3. L’in<strong>di</strong>rizzo caratterizzante è costituito dalla conservazione e valorizzazione tramite l’esercizio dell’attivitàagricola con i relativi servizi ed ivi compresa la residenza rurale.4. Il limite massimo <strong>di</strong> UBA mantenibili sul territorio comunale è pari a 1100 UBA. Oltre tale limite non sonoassentibili nuove strutture zootecniche.5. In tutte le sottozone Eg sulla viabilità esistente è possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria. Le mo<strong>di</strong>ficazioni alla viabilità esistente e le nuove realizzazioni <strong>di</strong> tracciatistradali ai fini della razionalizzazione dell’accesso alle aree <strong>di</strong> interesse agricolo devono essere coerenticon la <strong>di</strong>sciplina degli artt. 27 e 28 delle presenti NTA.6. VOLUMI ESISTENTIIn tutte le sottozone Eg sugli e<strong>di</strong>fici esistenti è possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo.È sempre consentito il mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, mentre il cambio<strong>di</strong> destinazione d’uso da rurale e residenziale rurale ad attività ed usi <strong>di</strong> tipo residenziale permanente otemporaneo, ricettivo extralberghiero (B&B), può essere consentito limitatamente ai fabbricati presentantivolumetria inferiore a 600 m 3 costruiti prima del 07/07/1984 e non più razionali per lo svolgimentodell’attività agricola; dopo tale data la variazione è possibile solamente per gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> volumetria inferiorea 600 m 3 già aventi una parte abitativa.Non è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricati aventi volumetria superiore a 600 mc.71Articolo 26 NAPTP - Aree ed inse<strong>di</strong>amenti agricoli__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 86 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneÈ ammessa la destinazione ad usi ed attività artigianali (lettera e art. 12 delle presenti NTA) da realizzarsiunitamente ad attività <strong>di</strong> tipo agrosilvopastorale, qualora già esistenti, in ragione <strong>di</strong> 120 mq <strong>di</strong> sur, purchénon sia pregiu<strong>di</strong>cata la razionalità dei vani a destinazione agricola.7. NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONEInterventi <strong>di</strong> nuova costruzione possono avere destinazione ad usi ed attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e possono essereassentiti solo nelle sottozone in<strong>di</strong>cate nello specifico agli articoli 64.1, 64.2 e 64.3 delle presenti NTA. Iprogetti per la loro realizzazione sono sempre da sottoporre al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da parte degli ufficiregionali competenti in materia agricola.Interventi <strong>di</strong> ampliamento, purché funzionali all’attività agricola, <strong>di</strong> fabbricati esistenti aventi destinazioned’uso ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattereagro-silvo pastorale sono ammissibili e sempre da sottoporre al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da parte degli ufficiregionali competenti in materia agricolaAl fine <strong>di</strong> assicurare il rispetto delle misure igienico-sanitarie, la realizzazione <strong>di</strong> nuove strutture riguardantila zootecnia, in<strong>di</strong>cate all’art. 64.2 delle presenti NTA, dovrà rispettare la <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> 50 m dalperimetro delle zone A, B, C, F. All’art. 64.3 delle presenti NTA sono altresì identificate alcune sottozonenelle quali è possibile costruire a <strong>di</strong>stanze inferiori da quelle precedentemente riportate.È inoltre permessa, attraverso la nuova costruzione, l’ampliamento nell’ambito <strong>di</strong> un’azienda agricola inpossesso delle caratteristiche tipologiche e <strong>di</strong>mensionali stabilite con deliberazione della Giunta Regionaleo il recupero <strong>di</strong> fabbricati esistenti o loro porzioni, la destinazione d’uso ad attività <strong>di</strong> tipo agrituristicoconformemente a quanto prescritto nella Legge Regionale 4 <strong>di</strong>cembre 2006, n. 29, “Nuova <strong>di</strong>sciplinadell’agriturismo. Abrogazione della legge regionale 24 luglio 1995, n. 27, e del regolamento regionale 14aprile 1998, n. 1” e successivo DG 70 del 18 gennaio 2008, “Sostituzione dei commi 1, 2, 3 e 4 dell’articolo1 e della lettera d) del comma 1 dell’articolo 4 delle <strong>di</strong>sposizioni applicative dell’articolo 15 della L.R. 4<strong>di</strong>cembre 2006 n. 29 recante nuova <strong>di</strong>sciplina dell’agriturismo, approvate con deliberazione della GiuntaRegionale n. 2635 del 28 settembre 2007.È inoltre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici, <strong>di</strong> reti elettriche e telefoniche ed impianti tecnologici <strong>di</strong>interesse pubblico.È ammesso il prelievo dai corsi d’acqua superficiali temporanei per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica <strong>di</strong>potenza inferiore a 50 kW.E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> locali totalmente interrati, inseriti nel profilo naturale del terreno, entrosagoma e/o in aderenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, per locali destinati a cantina, centrale termica e deposito e perintercape<strong>di</strong>ni destinate a se<strong>di</strong> <strong>di</strong> impianti.Sono consentiti interventi agronomici atti al recupero <strong>di</strong> prati/pascoli abbandonati che non prevedanonuova e<strong>di</strong>ficazione.È ammessa l'esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ripristino sui fabbricati <strong>di</strong>roccati me<strong>di</strong>ante l'esecuzione <strong>di</strong> uninsieme sistematico <strong>di</strong> opere che, nel rispetto dei relativi elementi tipologici, formali e strutturali, desumibilidallo stato attuale dei fabbricati medesimi o da documentazione fotografica o scritta, ne consentanodestinazioni d'uso con essi compatibili e limitatamente a destinazioni d’uso <strong>di</strong> tipo agrosilvopastorale,residenziale legato ad attività <strong>di</strong> carattere agrosilvopastorale, residenziale temporaneo e ricettivoextralberghiero ricomprese nelle destinazioni d’uso ammesse nella specifica sottozona. Nei casi in cui lostato attuale <strong>di</strong> detti fabbricati non consenta <strong>di</strong> desumere i relativi elementi tipologici, formali o strutturali__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 87 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionee non esista, in merito, documentazione fotografica o scritta, gli interventi <strong>di</strong> ripristino non sono ammessie il se<strong>di</strong>me del fabbricato costituisce area libera.Art.64.1 - Norma specialesottozona: Eg8*, Eg9*1. Nella sottozona Eg8* e Eg9* è ammessa la realizzazione, previo parere favorevole del ConsiglioComunale, <strong>di</strong> un sottopasso che razionalizzi l’utilizzo della pista per lo sci <strong>di</strong> fondo.Art.64.2 - Norma specialesottozona: Eg4*, Eg7*, Eg15*, Eg29, Eg33*, Eg341. Nelle sottozone Eg4*, Eg7*, Eg15*, Eg29, Eg33*, Eg34* è permessa la nuova e<strong>di</strong>ficazione ad usi edattività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agrosilvopastorale. I progetti per la loro realizzazione sono sempre da sottoporre al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità daparte degli uffici regionali competenti in materia agricola.Art. 64.3 - Norma specialesottozone: Eg12 , Eg13 ,Eg17*,Eg19*1. Nelle sottozone Eg12, Eg13, Eg17*, Eg19* il <strong>Comune</strong> può, <strong>di</strong> concerto con il veterinario competente el’ufficiale sanitario e su richiesta del proponente, concedere interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione edampliamento esclusivamente per usi ed attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale ed a residenzatemporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale a <strong>di</strong>stanze dal perimetro delle zone A, B,C, F inferiori a quelle prescritte, prevedendo adeguate <strong>di</strong>sposizioni atte ad assicurare il rispetto dellemisure igienico-sanitarie necessarie.Art.65 - Norma generale: sottozone Eh1. Sono le sottozone caratterizzate dalla contestuale presenza <strong>di</strong> attività agro-silvo-pastorali, ed attivitàsciistiche, ricreative, turistiche quali: centri <strong>di</strong> turismo equestre, strutture <strong>di</strong> servizio collegate a percorsied attività turistiche in ambito naturale, campeggi stagionali.2. L’in<strong>di</strong>rizzo caratterizzante è costituito dalla riqualificazione del patrimonio inse<strong>di</strong>ativo e infrastrutturale edel relativo contesto agricolo, per usi ed attività <strong>di</strong> tipo abitativo e turistico.3. Le attività non agricole consentite potranno essere realizzate e gestite anche da soggetti nonnecessariamente legati all’agricoltura.4. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 33, 34, 35, 36 e 37 della LR 11/1998 e successive mo<strong>di</strong>fiche.5. In ogni caso, qualsiasi intervento e<strong>di</strong>lizio su e<strong>di</strong>fici rurali, ad eccezione della manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, del restauro e del risanamento conservativo, dovrà ottenere dagli organi regionalicompetenti il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità; dovrà essere inoltre verificato il posizionamento e la compatibilitàdell’intervento rispetto alle attività sciistiche, ricreative e turistiche <strong>di</strong> interesse generale.6. Gli interventi sulle aree sciabili, sulle piste e sui relativi impianti <strong>di</strong> risalita, compresi quelli esistenti,dovranno seguire gli in<strong>di</strong>rizzi e le prescrizioni dell’art. 34 delle presenti NTA.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 88 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione7. In tutte le sottozone Eg sulla viabilità esistente è possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria. Le mo<strong>di</strong>ficazioni alla viabilità esistente e le nuove realizzazioni <strong>di</strong> tracciatistradali ai fini della razionalizzazione dell’accesso alle aree <strong>di</strong> interesse agricolo devono essere coerenticon la <strong>di</strong>sciplina degli artt. 27 e 28 delle presenti NTA.8. VOLUMI ESISTENTISugli e<strong>di</strong>fici esistenti nelle sottozone Eh è sempre possibile effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo.Le destinazioni in atto alla data 01.01.2008 sono fatte salve.Non è consentito, per la durata del presente piano regolatore, cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per ifabbricati rurali in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:Sottozona Co<strong>di</strong>ceCoor<strong>di</strong>nate UTM ED50xYdenominazioneEh1 - Le Crest Forné CUN06a 402491 5076687 Le Crest-FornéEh4: OstafazCUN03a 404024 5076363 LavasseyCUN03b 403667 5076361 Ostafazz damonEh5: SalerinSAL01a 402339 5076859 SalerinSAL01b 402495 5076945 SalerinSAL02a 402607 5077169 SalerEh6: SalerSAL02b 402608 5077191 SalerSAL02c 402620 5077134 SalerEh7: Conténery SAL03 403922 5078219 ContenéryEh8: Pian-de-la-Sal CHA03 403008 5078998 Pian-de-la-SalEh9 - Charchérioz CHA01 402642 5079166 CharchériozEh10 - La Fourcaz-DessusFOU01 404145 5080380 La Fourcaz-DessusCOU01 398015 5075296 Bou<strong>di</strong>nEh11 - Bou<strong>di</strong>n COU02 398351 5075664 Les CharvalinesCOU03 398225 5075817 BrengueyEh12 - MassuquinCOU04a 398561 5075927 MassuquinCOU04b 398530 5075921 MassuquinEh13 - Messan COU05 398853 5076625 MessanEh14 - Pian-Péraz COU07 397685 5076447 Pian-PérazEh15 - Tchan Sec COU08 396855 5074922 Tchan SecI fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella e ai punti 65.2, 65.3 e 65.5, aventi destinazione d’uso perattività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale, che abbiano un minimo <strong>di</strong> 15 poste o volumetria superiore ai 300 mc, possono essererecuperati senza cambio <strong>di</strong> destinazione. Per gli stessi fabbricati è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> residenza temporanea e a favore <strong>di</strong> attività ricettive extralberghiere (B&B,affittacamere, posti <strong>di</strong> tappa escursionistici) o connesse allo svolgimento dell’’attività agrosilvopastorale ecommerciali (noleggi e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> attrezzature sportive, aziende per la somministrazione <strong>di</strong> cibi e bevande)limitatamente alla parte abitativa esistente e <strong>di</strong> attività turistico-ricettive connesse allo svolgimentodell’attività agrosilvopastorale per l’intero fabbricato.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 89 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazionePer i fabbricati, non in<strong>di</strong>cati nella precedente tabella e ai punti 65.2, 65.3 e 65.5, aventi destinazione d’usoper attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo-pastorale e <strong>di</strong> residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agrosilvopastorale, che abbiano meno <strong>di</strong> 15 poste o volumetria inferiore a 300 mc, è sempre consentita lavariazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> residenza temporanea, a favore <strong>di</strong> attività ricettive extralberghiere(B&B, affittacamere, posti <strong>di</strong> tappa escursionistici) o connesse allo svolgimento dell’’attivitàagrosilvopastorale, commerciali (noleggi e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> attrezzature sportive, aziende per lasomministrazione <strong>di</strong> cibi e bevande) e <strong>di</strong> attività turistico-ricettive connesse allo svolgimento dell’attivitàagrosilvopastorale.Per i fabbricati aventi destinazione d’uso <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e <strong>di</strong> residenzatemporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale sono ammessi cambi <strong>di</strong> destinazione d’uso afavore <strong>di</strong>:- attività sportive, ricreative e per l'impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificamente destinatiad attrezzature, impianti o servizi, o apposite infrastrutture- attività commerciali (noleggi e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> attrezzature sportive, aziende per la somministrazione <strong>di</strong> cibie bevande)- attività ricettive alberghiere (albergo tra<strong>di</strong>zionale) ed extralberghiere (posti <strong>di</strong> tappa escursionistici,B&B, affittacamere)9. NUOVA E<strong>DI</strong>FICAZIONENon è ammessa nuova e<strong>di</strong>ficazione ad esclusione <strong>di</strong> quanto riportato nelle sottozone in<strong>di</strong>cate nellospecifico agli artt. 65.1, 65.2, 65.3.È sempre ammesso l’intervento <strong>di</strong> ampliamento <strong>di</strong> fabbricati esistenti aventi destinazione d’uso adattività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agrosilvopastorale previo ottenimento <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> razionalità da parte degli uffici regionali competenti inmateria agricola.È ammesso l’intervento <strong>di</strong> ampliamento <strong>di</strong> altri fabbricati esistenti in funzione dell’adeguamento allevigenti leggi in materia igienico-saintaria.È inoltre permessa, attraverso la nuova costruzione, l’ampliamento nell’ambito <strong>di</strong> una azienda agricola inpossesso delle caratteristiche tipologiche e <strong>di</strong>mensionali stabilite con deliberazione della GiuntaRegionale o il recupero <strong>di</strong> fabbricati esistenti o loro porzioni, la destinazione d’uso ad attività <strong>di</strong> tipoagrituristico conformemente a quanto prescritto nella Legge Regionale 4 <strong>di</strong>cembre 2006, n. 29, “Nuova<strong>di</strong>sciplina dell’agriturismo. Abrogazione della legge regionale 24 luglio 1995, n. 27, e del regolamentoregionale 14 aprile 1998, n. 1” e successivo D.G.R. del 18 gennaio 2008, n.70, “Sostituzione dei commi1, 2, 3 e 4 dell’articolo 1 e della lettera d) del comma 1 dell’articolo 4 delle <strong>di</strong>sposizioni applicativedell’articolo 15 della L.R. 4 <strong>di</strong>cembre 2006 n. 29 recante nuova <strong>di</strong>sciplina dell’agriturismo, approvate condeliberazione della Giunta Regionale n. 2635 del 28 settembre 2007.10. È inoltre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici, <strong>di</strong> reti elettriche e telefoniche ed impianti tecnologici<strong>di</strong> interesse pubblico e legati all’esercizio dello sci alpino e nor<strong>di</strong>co.11. È sempre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> serbatoi idrici e reti/impianti tecnologici per il rifornimento irriguoed energetico delle attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale e a residenza temporanea legata ad attività<strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale. È altresì consentito il prelievo dai corsi d’acqua superficiali temporaneiper la produzione <strong>di</strong> energia elettrica <strong>di</strong> potenza inferiore a 50 kW.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 90 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione12. Sono consentiti interventi agronomici atti al recupero <strong>di</strong> prati, prato-pascoli e pascoli abbandonati chenon prevedano nuova e<strong>di</strong>ficazione.13. E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> locali totalmente interrati, inseriti nel profilo naturale del terreno, entrosagoma e/o in aderenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, per locali destinati a cantina, centrale termica e deposito eper intercape<strong>di</strong>ni destinate a se<strong>di</strong> <strong>di</strong> impianti.14. È ammessa l'esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ripristino sui fabbricati <strong>di</strong>roccati me<strong>di</strong>ante l'esecuzione <strong>di</strong> uninsieme sistematico <strong>di</strong> opere che, nel rispetto dei relativi elementi tipologici, formali e strutturali,desumibili dallo stato attuale dei fabbricati medesimi o da documentazione fotografica o scritta, neconsentano destinazioni d'uso con essi compatibili e ricomprese nelle destinazioni d’uso ammesse nellaspecifica sottozona. Nei casi in cui lo stato attuale <strong>di</strong> detti fabbricati non consenta <strong>di</strong> desumere i relativielementi tipologici, formali o strutturali e non esista, in merito, documentazione fotografica o scritta, gliinterventi <strong>di</strong> ripristino non sono ammessi e il se<strong>di</strong>me del fabbricato costituisce area liberaArt.65.1 - Norma specialesottozone: Eh1*1. Nella sottozona Eh1* è permessa la nuova e<strong>di</strong>ficazione ad usi ed attività connesse all’attività sciistica(scuola <strong>di</strong> sci; lettera l) art. 12 delle presenti NTA) e ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale (noleggi even<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> attrezzature sportive; lettera f) art.12 delle presenti NTA) fino ad un massimo <strong>di</strong> Su pari a mq200 e nel rispetto dei seguenti parametri urbanistici:rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 2 + sottotettoHmax7,00 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10.00 m2. È ammessa la realizzazione <strong>di</strong> strutture ad uso punto tappa per cavalli. Tali strutture che devono averel'aspetto <strong>di</strong> tettoie aperte da realizzarsi in legno e/o pietra e possono ospitare al massimo 8 poste percavalli.3. É ammessa la realizzazione <strong>di</strong> magazzini/depositi interrati, da costruirsi nel pieno rispettodell'andamento del terreno.4. Per le attività turistico-ricettive esistenti ricadenti nella sottozona si fa riferimento a quanto riportatoall’art. 44 delle presenti NTA.Art.65.2 - Norma specialesottozone: Eh11*, Eh12*, Eh17, Eh19*, Eh22*, Eh23, Eh25*1. È sempre consentito il mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, mentre il cambio<strong>di</strong> destinazione d’uso da rurale e residenziale rurale ad attività ed usi <strong>di</strong> tipo residenziale permanente otemporaneo, ricettivo extralberghiero (B&B), può essere consentito limitatamente ai fabbricati presentantivolumetria inferiore a 600 m3 costruiti prima del 07/07/1984 e non più razionali per lo svolgimentodell’attività agricola; dopo tale data la variazione è possibile solamente per gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> volumetria inferiorea 600 m3 già aventi una parte abitativa.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 91 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2. Non è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricati aventi volumetria superiore a 600 mc.Art.65.3 - Norma specialesottozone: Eh16*1. È ammessa la realizzazione <strong>di</strong> strutture ad uso punto tappa per cavalli. Tali strutture che devono averel'aspetto <strong>di</strong> tettoie aperte da realizzarsi in legno e/o pietra e possono ospitare al massimo 8 poste percavalli.2. È sempre consentito il mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, mentre ilcambio <strong>di</strong> destinazione d’uso da rurale e residenziale rurale ad attività ed usi <strong>di</strong> tipo residenzialepermanente o temporaneo, ricettivo extralberghiero (B&B), può essere consentito limitatamente aifabbricati presentanti volumetria inferiore a 600 m3 costruiti prima del 07/07/1984 e non più razionaliper lo svolgimento dell’attività agricola; dopo tale data la variazione è possibile solamente per gli e<strong>di</strong>fici<strong>di</strong> volumetria inferiore a 600 m3 già aventi una parte abitativa.3. Non è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricati aventi volumetria superiore a 600 mc.Art.65.4 - Norma specialesottozona: Eh18*1. La sottozona Eh18* è esclusivamente destinata ad accogliere un area attrezzata per i mezzi autonomi <strong>di</strong>pernottamento (tende, camper, roulottes, autocaravan ecc.), secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla Leggeregionale 24 giugno 2002 n. 8 “Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e norme in materia <strong>di</strong> turismoitinerante” e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.2. Non è ammessa alcuna nuova e<strong>di</strong>ficazione con la sola eccezione <strong>di</strong> locali ospitanti attrezzaturetecnologiche necessarie alla dotazione <strong>di</strong> servizi primari legati alla gestione del campeggio.3. Sono ammesse strutture <strong>di</strong> supporto all’attività quali: uffici reception e <strong>di</strong>rezione, magazzini, market,servizi igienici e lavanderie comuni, locali <strong>di</strong> ricreazione, locali destinati alla somministrazione <strong>di</strong> cibi ebevande in genere.Tutte le strutture <strong>di</strong> supporto <strong>di</strong> cui sopra dovranno trovare sede negli attuali e<strong>di</strong>fici esistenti, sui qualisono pertanto ammessi interventi <strong>di</strong> ristrutturazione con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a beneficio delleattività ricettive del campeggio, comprese parziali demolizioni e ricostruzioni.4. Sono ammesse, previa stipulazione <strong>di</strong> accordo <strong>di</strong> programma con l’Amministrazione Comunale, iniziativerelative alla realizzazione <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> interesse generale, pertinenti all’offerta turistica.5. ATTIVITA’ ESISTENTISono fatte salve tutte la attività in essere in zona alla data del 1 gennaio 2008.Gli attuali volumi esistenti nella sottozona possono essere oggetto <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria estraor<strong>di</strong>naria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, interna, esterna e totale conparziali demolizioni e ricostruzioni(rispettivamente lettere a), b), c), d), e) e k) art. 11 delle presentiNTA) anche con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore della destinazione ricettiva alberghiera (conl’eccezione delle RTA) ed extralberghiera (limitatamente agli esercizi <strong>di</strong> affittacamere e Bed &Breakfast <strong>di</strong> cui alla LR 11/1996 e s.m.i.).__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 92 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt.65.5 - Norma specialesottozona: Eh21*1. Nella sottozona Eh21* è inoltre ammessa la realizzazione <strong>di</strong> impianti per usi ed attività connesse alla<strong>di</strong>sciplina sportiva del golf. L’e<strong>di</strong>ficato rurale esistente, può essere soggetto a cambio <strong>di</strong> destinazioned’uso a favore <strong>di</strong> attività commerciale <strong>di</strong> interesse locale, sportive e ricreative e per l’impiego del tempolibero.2. Tali interventi devono assicurare, nella massima misura possibile, la conservazione dei segni del sistemaagricolo tra<strong>di</strong>zionale e evitare effetti <strong>di</strong> inquinamento connessi alle tecniche <strong>di</strong> mantenimento del tappetoerboso.3. È sempre consentito il mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso a favore <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> carattere agro-silvopastorale ed a residenza temporanea legata ad attività <strong>di</strong> carattere agro-silvo pastorale, mentre ilcambio <strong>di</strong> destinazione d’uso da rurale e residenziale rurale ad attività ed usi <strong>di</strong> tipo residenzialepermanente o temporaneo, ricettivo extralberghiero (B&B), può essere consentito limitatamente aifabbricati presentanti volumetria inferiore a 600 m3 costruiti prima del 07/07/1984 e non più razionaliper lo svolgimento dell’attività agricola; dopo tale data la variazione è possibile solamente per gli e<strong>di</strong>fici<strong>di</strong> volumetria inferiore a 600 m3 già aventi una parte abitativa.4. Non è consentito il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso per i fabbricati aventi volumetria superiore a 600 mc.Art.65.6 - Norma specialesottozona: Eh26*1. Nella sottozona Eh26* sono ammesse nuove iniziative volte alla realizzazione <strong>di</strong> area attrezzata perattendamento occasionale. La realizzazione della zona attrezzata dovrà rispettare i parametri e le<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al capo IV della Legge regionale 24 giugno 2002 n. 8 “Disciplina dei complessi ricettiviall’aperto e norme in materia <strong>di</strong> turismo itinerante” e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.2. Ai sensi della citata <strong>di</strong>sposizione normativa la tipologia ricettiva in<strong>di</strong>viduata nella zona Eh non consentel’introduzione <strong>di</strong> altri mezzi autonomi <strong>di</strong> pernottamento (camper, roulottes ecc.) né la costruzione <strong>di</strong>bungalows o <strong>di</strong> altre strutture <strong>di</strong> pernottamento fisso.3. E' ammessa la sola costruzione <strong>di</strong> un servizio igienico in posizione defilata rispetto all'area, le cui finitureesterne siano realizzate con materiali tra<strong>di</strong>zionali.4. La zona dovrà essere salubre. Eventuali parziali opere <strong>di</strong> risanamento (trincee drenanti riporti <strong>di</strong> terrenoecc.) potranno essere ammesse in ambito <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> autorizzazione purché concordate con icompetenti servizi regionali in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio e purché i medesimi risultino in linea con ivincoli idrogeologici eventualmente presenti in zona.Art.65.7 - Norma specialesottozona: Eh27*1. Nella sottozona Eh27* sono possibili interventi <strong>di</strong> nuova costruzione soltanto per destinazioni d’uso <strong>di</strong> cuialla lettera g) art. 12 delle presenti NTA, limitatamente ai rifugi alpini.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 93 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2. Gli e<strong>di</strong>fici esistenti con destinazione d’uso <strong>di</strong>versa da quelle <strong>di</strong> cui alle lettere b) e c) art. 12 dellepresenti NTA possono subire interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro erisanamento conservativo, anche con cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso, ma soltanto a favore <strong>di</strong> usi edattività <strong>di</strong> cui alle lettere b) e c) art. 12 delle presenti NTA.3. Gli e<strong>di</strong>fici esistenti con destinazione d’uso ad attività <strong>di</strong> tipo agrosilvopastorale o residenza legata adattività agrosilvopastorale possono subire interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauroe risanamento conservativo senza cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso.4. È ammessa la realizzazione <strong>di</strong> strutture ad uso punto tappa per cavalli. Tali strutture che devono averel'aspetto <strong>di</strong> tettoie aperte da realizzarsi in legno e/o pietra e possono ospitare al massimo 8 poste percavalli.5. Gli interventi nella sottozona sono attuabili con Piano Urbanistico <strong>di</strong> Dettaglio.Art.66 - Norma generale: sottozone Ei1. Sottozone che non rientrano nelle categorie Ea, Eb, Ec, Ed, Ee, Ef, Eg, Eh.2. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento consentito nelle singole sottozone deve essere coerente con la <strong>di</strong>sciplina degliambiti ine<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> cui agli articoli 35, 36 e 37 della LR 11/1998.3. Sono sottozone nelle quali è possibile la realizzazione <strong>di</strong> autorimesse da ricavare nel sottosuolo, ovepossibile sfruttando il <strong>di</strong>slivello dei terreni. Le autorimesse dovranno avere capacità non inferiore a 8posti auto e dovranno recare alla vista un unico accesso carrabile della larghezza non superiore a 4 m eportone <strong>di</strong> altezza non superiore a 3,30 m. I muri laterali <strong>di</strong> contenimento dovranno inserirsi nel terrenoed essere eseguiti con muratura a vista in pietra naturale ed i solai <strong>di</strong> copertura dovranno essere coperticon almeno 50 cm <strong>di</strong> strato vegetale.Art.67 - Zone F1. Le zone <strong>di</strong> tipo F sono le parti del territorio comunale destinate agli impianti e alle attrezzature <strong>di</strong>interesse generale.2. Le sottozone <strong>di</strong> tipo F sono in<strong>di</strong>viduate con riferimento all’art. 23 delle NAPTP e all’art. 22 della LR11/1998, tenuto conto della necessità <strong>di</strong> riservare aree per i servizi <strong>di</strong> rilevanza regionale nonché areeper i servizi locali.3. Ogni tipo <strong>di</strong> intervento relativo alle sottozone Fa e Fb deve essere approvato dal Consiglio Comunale,sentito il parere della commissione e<strong>di</strong>lizia.4. Sono fatte salve le destinazioni esistenti nelle singole sottozone al momento dell’approvazione del PRG.Art.68 - Norma generale: sottozone Fa1. Sono le sottozone destinate ai servizi <strong>di</strong> rilevanza regionale. In riferimento all’art. 23 delle NAPTP in virtùdella presenza e della previsione <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> interesse regionale o sovraregionale, sono state in<strong>di</strong>viduateapposite sottozone <strong>di</strong> tipo Fa__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 94 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 68.1 - Norma specialesottozona: Fa1* Antagnod: arroccamento esistente al domaine skiable1. La sottozona è destinata ad accogliere la stazione <strong>di</strong> partenza degli impianti <strong>di</strong> arroccamento al domaineskiable <strong>di</strong> Antagnod ed i relativi locali accessori, quali ad esempio: locali per il pronto soccorso,magazzini, uffici. Sui fabbricati esistenti aventi tali destinazioni d'uso sono ammessi interventi <strong>di</strong>manutenzione or<strong>di</strong>naria, manutenzione straor<strong>di</strong>naria, ristrutturazione ed ampliamento in ragione del20% del volume emergente esistente. I progetti <strong>di</strong> ristrutturazione e/o ampliamento relativi allesopraccitate strutture dovranno essere sottoposti all'esame del Consiglio Comunale e della CommissioneE<strong>di</strong>lizia, previo rilascio <strong>di</strong> autorizzazione da parte delle competenti strutture regionali in materia <strong>di</strong> tuteladel paesaggio.2. Oltre alle destinazioni ad usi ed attività pubbliche o <strong>di</strong> interesse generale <strong>di</strong> cui sopra (lettera m)art.12 delle presenti NTA), sono ammessi usi ed attività commerciali <strong>di</strong> interesse prevalentementelocale (lettera f) art.12 delle presenti NTA) in ragione <strong>di</strong> un massimo <strong>di</strong> 200 mq <strong>di</strong> Sur.3. E' inoltre ammessa la costruzione <strong>di</strong> parcheggi interrati pluripiano a servizio delle attività dellasottozona.4. E’ prevista la posa in opera, riorganizzazione e manutenzione <strong>di</strong> tutte le attrezzature tecnologiche legatealle attività ammesse e <strong>di</strong> tutte le reti (acquedotto, fognatura, illuminazione pubblica, rete elettrica etelefonica).Art. 68.2 - Norma specialesottozona: Fa2* Champoluc: arroccamento esistente al domaine skiable1. Nella sottozona sono ammessi usi ed attività <strong>di</strong> interesse generale (lettera m) art.12 delle presenti NTA)quali la realizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti funiviari e relative strutture <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong> supporto: uffici<strong>di</strong>rezionali, magazzini, biglietterie, toilettes pubbliche, locali <strong>di</strong> pronto soccorso ecc.2. I progetti relativi alle sopraccitate strutture dovranno essere sottoposti all'esame del Consiglio Comunalee della Commissione E<strong>di</strong>lizia, previo rilascio <strong>di</strong> autorizzazione da parte delle competenti struttureregionali in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio.3. E’ prevista la posa in opera, riorganizzazione e manutenzione <strong>di</strong> tutte le attrezzature tecnologiche legatealle attività ammesse e <strong>di</strong> tutte le reti (acquedotto, fognatura, illuminazione pubblica, rete elettrica etelefonica).4. E' ammessa la demolizione totale e la ricostruzione a pari volumetria, anche non sullo stesso se<strong>di</strong>me, macomunque all'interno della sottozona, degli e<strong>di</strong>fici esistenti <strong>di</strong> proprietà della MONTEROSA S.p.A.. Laricostruzione è vincolata ad usi ed attività turistico-alberghiere <strong>di</strong> tipo albergo tra<strong>di</strong>zionale ed ai seguentiparametri:rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/2numero massimo <strong>di</strong> pianin. 3 + sottotettoHmax12,50 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 95 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricatiposti auto per ciascuna camera10,00 mn. 1,3 da ricavarsi in interrato5. Le <strong>di</strong>sposizioni del presente articolo non si estendono alla parte <strong>di</strong> sottozona Fa5 prospettante RouteRamey, così come segnalata nella zonizzazione, per la quale prevalgono gli in<strong>di</strong>rizzi e le norme relativeall’art. 50 – Route Ramey –“Ristrutturazione urbanistica” delle presenti NTA.Art. 68.3 - Norma specialesottozona: Fa3* Champoluc - nuovo arroccamento al domaine skiable1. La sottozona è destinata ad accogliere i seguenti servizi a carattere sovracomunale per usi ed attività <strong>di</strong>carattere pubblico e <strong>di</strong> pubblico interesse (lettera m), art.12 delle presenti NTA) ed in particolare èammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> risalita per l'arroccamento al domaine skiable con localiaccessori: locali per il pronto soccorso, magazzini, uffici e biglietterie.2. Il progetto per la costruzione dello stesso è da sottoporsi all'esame del Consiglio Comunale e dellaCommissione E<strong>di</strong>lizia, previo ottenimento <strong>di</strong> autorizzazione da parte delle competenti strutture regionaliin materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio.3. E' ammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> locali ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale (lettera f) art12 dellepresenti NTA) in ragione <strong>di</strong> un massimo <strong>di</strong> 200 mq Sur per l'intera zona e <strong>di</strong> autorimesse interrate.4. La realizzazione delle strutture <strong>di</strong> cui sopra è possibile solo me<strong>di</strong>ante formazione <strong>di</strong> PUD.Art. 68.4 - Norma specialesottozona Fa4* Champoluc: Palazzetto del ghiaccio1. La sottozona è destinata ad usi ed attività pubbliche e <strong>di</strong> interesse generale <strong>di</strong> cui alla lettera m) art.12delle presenti NTA.2. In particolare, oltre alla già esistente struttura del Palazzetto del ghiaccio, la sottozona può accogliere iseguenti servizi: piazzola <strong>di</strong> atterraggio per elicotteri, centro <strong>di</strong> raccolta e smistamento per la ProtezioneCivile con i relativi locali accessori, centro traumatologico e farmacia.3. I parametri urbanistico ed e<strong>di</strong>lizi per le nuove costruzioni, aventi le destinazioni ammesse, sono iseguenti:Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf)Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf)rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)numero massimo <strong>di</strong> pianiHmax<strong>di</strong>stanza minima dai confini<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati1 mq/mq0,28 mq/mq1/2 mq/mqn. 2 + sottotetto9,50 m5,00 m10,00 mNon è richiesta la dotazione <strong>di</strong> nuovi posti auto in quanto la zona è già dotata <strong>di</strong> ampi spazi <strong>di</strong> sosta.6. Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti in sottozona sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,restauro e risanamento conservativo anche con cambio <strong>di</strong> destinazione d'uso, comunque sempre afavore <strong>di</strong> attività pubbliche o <strong>di</strong> pubblico interesse o <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tipo turistico-ricreativo.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 96 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione7. E' consentito un ampliamento del Palazzetto del ghiaccio in ragione del 5% della volumetria emergenteesistente.8. E’ consentita la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi interrati, anche pluripiano, e <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> attrezzate.Art. 68.5 - Norma specialesottozona: Fa5* Le Frachey - arroccamento esistente al domaine skiable1. La sottozona è destinata ad accogliere servizi a carattere sovracomunale per usi ed attività <strong>di</strong> caratterepubblico e <strong>di</strong> pubblico interesse (lettera m), art.12 delle presenti NTA) ed in particolare è ammessa lanuova costruzione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> risalita per l'arroccamento al domaine skiable con locali accessori:locali per il pronto soccorso, magazzini, uffici e biglietterie.2. Il progetto per la costruzione dello stesso è da sottoporsi all'esame del Consiglio Comunale e dellaCommissione E<strong>di</strong>lizia, previo ottenimento <strong>di</strong> autorizzazione da parte delle competenti strutture regionaliin materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio.3. Gli interventi ammessi per gli e<strong>di</strong>fici esistenti sono: manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro,risanamento conservativo e ristrutturazione, anche con demolizioni e ricostruzioni con cambio <strong>di</strong>destinazione d'uso purché a favore <strong>di</strong> usi ed attività pubbliche e <strong>di</strong> interesse pubblico (lettera m) art.12delle presenti NTA)4. E' ammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> locali ad usi ed attività <strong>di</strong> tipo commerciale (lettera f) art.12 dellepresenti NTA) in ragione <strong>di</strong> un massimo <strong>di</strong> 500 mq Sur per l'intera sottozona e <strong>di</strong> autorimesse interrate.5. La realizzazione dei nuovi volumi dovrà rispettare un fronte omogeneo per la parte destinata alle attivitàcommerciali che si estende lungo il parcheggio a nord del previsto nuovo arroccamento.Art.69 - Norma generale: sottozone Fb1. Sono le parti <strong>di</strong> territorio comunale destinate ai servizi <strong>di</strong> rilevanza comunale. Le sottozone <strong>di</strong> tipo Fbsono in<strong>di</strong>viduate dalla presenza <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> servizio comunali o da aree che abbiano vocazione <strong>di</strong>servizio dal punto <strong>di</strong> vista infrastrutturale e urbanistico.Art. 69.1 - Norma specialesottozona Fb1 Antagnod: kinderheim1. La sottozona è destinata ad accogliere la nuova zona per intrattenimento e servizi de<strong>di</strong>cata ai bambinied eventuali accessori a servizio delle funivie quali magazzini, biglietterie ed uffici, nonché un impiantosciistico <strong>di</strong> nuova realizzazione ed alcuni locali commerciali ad interesse prevalentemente locale.2. Gli usi ed attività prevalenti sono quin<strong>di</strong> quelli pubblici e <strong>di</strong> interesse generale, nonché quelli commercialiad interesse prevalentemente locale (rispettivamente lettere f) ed m) art.12 delle presenti NTA).3. I parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi per le destinazioni ammesse sono i seguenti:__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 97 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneDensità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf) 0,50Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf) 0,14rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq) 1/3numero massimo <strong>di</strong> pianin. 1 + sottotettoHmax6,00 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10,00 mspazi da riservare alla sosta1 mq ogni 10 mcArt.69.2 - Norma specialesottozona Fb2 Antagnod: polo scolastico1. La sottozona è destinata ad accogliere i servizi pubblici o <strong>di</strong> pubblico interesse (lettera m) art.12 dellepresenti NTA) a carattere comunale, relativi alle scuole materna ed elementare con locali accessori(palestra, mensa, biblioteca, archivi, uffici, ecc..) e locali tecnici a servizio <strong>di</strong> altre attività comunali.2. E' ammessa la nuova realizzazione <strong>di</strong> parcheggi totalmente o parzialmente interrati, la cui volumetriaemergente non va computata, anche in sostituzione <strong>di</strong> quelli già esistenti.3. Gli attuali volumi potranno essere oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione sino alla demolizione e ricostruzione anche nonsullo stesso se<strong>di</strong>me della volumetria esistente, ampliata fino a un massimo del 70%, con un rapporto <strong>di</strong>copertura <strong>di</strong> 1/3 ed una Hmax <strong>di</strong> 10,00 m.Art. 69.3 - Norma specialesottozona Fb3* Champoluc: eliporto1. Nella sottozona è ammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> strutture ad usi ed attività pubbliche e <strong>di</strong> pubblicointeresse (lettera m) dell'art.12 delle presenti NTA), volte a supportare interventi <strong>di</strong> soccorso alpinononché a fungere da appoggio logistico alla popolazione in caso <strong>di</strong> calamità.2. Nella fattispecie sarà possibile realizzare un hangar con antistante piazzola <strong>di</strong> atterraggio <strong>di</strong>urna enotturna e strutture a servizio del centro <strong>di</strong> raccolta e smistamento per la Protezione civile, nonché localiper attività <strong>di</strong>rezionali secondo i seguenti parametri urbanistico- e<strong>di</strong>lizi:Densità fon<strong>di</strong>aria I (mq Sur \mq Sf)Densità fon<strong>di</strong>aria Inr (mq Snr\mq Sf)rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)numero massimo <strong>di</strong> pianiHmax<strong>di</strong>stanza minima dai confini<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricatidotazione <strong>di</strong> spazi a per hangar e centroparcheggio coperti raccolta0,20 mq/mq0,35 mq/mq1/2 mq/mqn. 1 + sottotetto7,00 m5,00 m10,00 m5 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> costruzione questi ultimicalcolati tenendo conto <strong>di</strong> un’altezza massima <strong>di</strong> m 3anche qualora, per ragioni funzionali all'attività, talealtezza venga superata__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 98 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioneper attività <strong>di</strong>rezionali10 mq ogni 100 mc <strong>di</strong> volume emergente e<strong>di</strong>ficatoper le attività specifiche3. Nell’interrato potranno essere installate cisterne <strong>di</strong> carburante secondo le vigenti normative <strong>di</strong> sicurezzain materia.4. E' prevista l’installazione nella zona <strong>di</strong> tutte le attrezzature tecnologiche legate all’attività compatibile.5. Sono inoltre ammesse destinazioni d’uso residenziali per l'alloggio del custode per una Sur non superiorea 70 mq che dovrà essere dotata <strong>di</strong> due posti auto in interrato.Art. 69.4 - Norma specialesottozona Fb4* Champoluc : cimitero1. Nella sottozona sono ammesse iniziative volte alla manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, alpotenziamento ed all’adeguamento alle vigenti norme <strong>di</strong> polizia mortuaria dell'area cimiteriale e dellestrutture ad essa afferenti (camera mortuaria).Art.69.5 - Norma specialesottozona Fb5 Champoluc: stazione <strong>di</strong> servizio1. Nella sottozona sono ammesse tutte le attività pubbliche o <strong>di</strong> pubblico interesse (lettera m) art.12 dellepresenti NTA) inerenti il servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti, sono altresì ammesse strutture per illavaggio delle auto, officina meccanica e locali commerciali (lettera f) art.12 delle presenti NTA)limitatamente alla riven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ricambi ed accessori auto e bar.2. Nella costruzione delle strutture <strong>di</strong> appoggio al <strong>di</strong>stributore dovranno mantenersi i seguenti parametrie<strong>di</strong>lizi:rapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)numero massimo <strong>di</strong> pianiHmax<strong>di</strong>stanza minima dai confini<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati1/3 mq/mqn. 1 + sottotetto5,00 m5,00 m10,00 m3. Le finiture dei nuovi organismi e<strong>di</strong>lizi dovranno essere realizzate con materiali tra<strong>di</strong>zionali (legno epietra)4. E prevista l’installazione nella zona <strong>di</strong> tutte le attrezzature tecnologiche legate all’attività.Art.69.6 - Norma specialesottozona: Fb6* Champoluc - area camper__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 99 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione1. La zona Fb6 Champoluc - Area Camper è destinata ad accogliere le strutture <strong>di</strong> servizio e gli spaziaccessori relativi alla sosta dei camper ed autocaravan legati al turismo itinerante.2. Nella sottozona è ammessa la nuova costruzione <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> servizio ed accessori, afferenti all'attivitàconsentita, quali: ufficio, servizi igienici, depositi secondo i seguenti parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi:massima Snr realizzabile150 mqSnr (mq\mq)0,01 mq\mqrapporto <strong>di</strong> copertura (mq/mq)1/3 mq/mqnumero massimo <strong>di</strong> pianin. 1 + sottotettoHmax5,00 m<strong>di</strong>stanza minima dai confini5,00 m<strong>di</strong>stanza minima tra i fabbricati10,00 mposti auto scoperti per ogni nuova unità immobiliare n.43. La sottozona dovrà risultare comodamente accessibile dalla viabilità pubblica e recare una viabilitàinterna adeguata alle <strong>di</strong>mensioni dei camper.4. Le piazzole e le altre dotazioni dell’area dovranno uniformarsi ai requisiti tecnici <strong>di</strong> cui all’art 16 capo IIIdella Legge regionale 24 giugno 2002 n. 8 e s.m.i. nonché, per quanto concerne la viabilità e lasegnaletica, al DLgs 30 aprile 1992 n. 285 “Nuovo co<strong>di</strong>ce della Strada” e s.m.i.5. Più precisamente la dotazione minima <strong>di</strong> servizi delle aree <strong>di</strong> sosta dovrà essere la seguente:- pozzetto <strong>di</strong> scarico autopulente- erogatore <strong>di</strong> acqua potabile- adeguato sistema <strong>di</strong> illuminazione- contenitori per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti6. In linea con gli in<strong>di</strong>rizzi del PTP, nello spazio <strong>di</strong> sosta si dovranno prevedere adeguate opere <strong>di</strong>mitigazione, preferendo barriere vegetali punti <strong>di</strong> visuale più esposti.7. Nella sottozona non sono ammesse strutture per la riparazione dei mezzi od a queste assimilabili.Art 69.7– Norma speciale – sottozona Fb7 Champoluc: area sportiva1. Sottozona destinata ad accogliere il campo sportivo.2. Le destinazioni ammesse sono quelle per usi ed attività <strong>di</strong> tipo sportivo-ricreativo e <strong>di</strong> interesse generale(lettere l) ed m) art.12 delle presenti NTA)3. Sono consentiti interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria, straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativodegli e<strong>di</strong>fici esistenti4. Non è consentito il mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso dei fabbricati e delle strutture sportive esistentiArt.70- Manufatti pertinenziali1. I manufatti pertinenziali, le tettoie e le strutture accessorie esistenti su tutto il territorio comunale, adeccezione delle zone A, possono essere mantenuti se dotati <strong>di</strong> titoli autorizzativi e nel rispetto dellenorme <strong>di</strong> decoro e <strong>di</strong> igiene e<strong>di</strong>lizi.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 100 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2. La concessione per la nuova costruzione <strong>di</strong> volumi pertinenziali <strong>di</strong> tettoie o altri manufatti accessori devecontenere, nel suo articolato, la specifica <strong>di</strong>chiarazione dell’utilizzo.3. I manufatti pertinenziali dovranno rispettare la seguente tipologia:a. Elementi verticali strutturali e <strong>di</strong> chiusura in legno o pietra, salvo rifinitura in intonaco se questoè necessario per armonizzare il manufatto al fabbricato principale;b. Strutture portanti <strong>di</strong> copertura in legno e manto <strong>di</strong> copertura in lose.4. I manufatti pertinenziali dovranno rispettare le seguenti <strong>di</strong>stanze:a. La <strong>di</strong>stanza minima dai confini <strong>di</strong> proprietà è <strong>di</strong> 1.50 m, salvo la possibilità <strong>di</strong> aderenze conpreesistenti costruzioni a confine o per autorizzazione espressa del proprietario confinante.b. La <strong>di</strong>stanza con fabbricati esistenti deve essere pari almeno all’altezza del manufatto, salvo lapossibilità <strong>di</strong> costruzione in aderenza.c. La <strong>di</strong>stanza dalle strade comunali, consortili o private non dovrà risultare inferiore a 1.50 m dalciglio, dalle altre strade la <strong>di</strong>stanza è regolamentata dall’art. 33 delle presenti norme.5. I manufatti pertinenziali dovranno rispettare i seguenti parametri <strong>di</strong>mensionali e preferenze <strong>di</strong>posizionamento.a. I manufatti pertinenziali <strong>di</strong> nuova costruzione o <strong>di</strong> ricostruzione devono essere contenuti nella<strong>di</strong>mensione planimetrica massima <strong>di</strong> m 2 6 per ogni fabbricato principale e con altezza massimaall’estradosso della copertura del colmo <strong>di</strong> m 2.80.b. I manufatti, in caso <strong>di</strong> costruzione in aderenza, dovranno essere il più possibile integrati con ivolumi principali.6. Non sono consentiti gli interventi <strong>di</strong> cui al presente articolo nelle aree F1 ed F2 delle zone A.Art.71 - Case sparse1. Gli e<strong>di</strong>fici preesistenti sparsi nel territorio del <strong>Comune</strong> aventi destinazione in contrasto con quella dellazona in cui sono ubicati, sempreché non si tratti <strong>di</strong> destinazioni che implichino attività nocive opericolose, possono conservare la destinazione in atto e su <strong>di</strong> essi possono essere eseguite opere <strong>di</strong>manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro e risanamento conservativo secondo le specificazioni<strong>di</strong> cui alla Deliberazione <strong>di</strong> Giunta Regionale del 26 luglio 1999 n. 2515 e s.m.i;2. Al fine <strong>di</strong> favorire la conservazione ed il recupero delle case sparse situate all’esterno delle zoneresidenziali (A, B e C.), e compatibilmente con la presenza <strong>di</strong> eventuali ambiti ine<strong>di</strong>ficabili, è ammessa latrasformazione della destinazione d'uso dei volumi originali ancorché solo parzialmente abitativi o nonabitativi, nelle seguenti destinazioni: abitativa principale e temporanea, alberghiera con esclusione delleRTA ed extralberghiera, commerciale. Le specifiche norme <strong>di</strong> zona determineranno puntualmente ledestinazioni ammesse ed i relativi parametri e<strong>di</strong>lizi.3. I fabbricati sparsi esterni alle sottozone <strong>di</strong> tipo A costruiti in data anteriore al 1945, ad esclusione <strong>di</strong>quelli in uso per attività agro-silvo-pastorali, quali mayen e alpeggi, nelle more della classificazioneoperata ai sensi <strong>di</strong> legge ed ai fini dell’applicazione della relativa <strong>di</strong>sciplina degli usi e degli interventi,sono equiparati agli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio storico culturale architettonico, ambientale, e conseguentemente su<strong>di</strong> essi sono consentiti solo interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamentoconservativo, eccezion fatta per i fabbricati a<strong>di</strong>biti a residenza permanente per i quali si rimanda al__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 101 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazionesuccessivo comma 10, e sono sottoposti alle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> beni culturali, come già ricordatoall'art.21, lettera d, delle presenti NTA,4. La possibilità del recupero è estesa anche agli e<strong>di</strong>fici che si presentano fortemente danneggiati o<strong>di</strong>roccati me<strong>di</strong>ante l’esecuzione delle opere necessarie secondo le procedure ed i criteri <strong>di</strong> cui all’art. 52della L.R. 11/98, fatte salve le determinazioni delle competenti strutture regionali in materia <strong>di</strong> tutela deibeni paesaggistici e architettonici, ove necessario.5. In ogni caso le opere <strong>di</strong> recupero dovranno conservare o ripristinare, se alterati, i valori architettonici eambientali degli agglomerati rurali e delle case sparse.6. Gli e<strong>di</strong>fici rascard sono considerati <strong>di</strong> interesse documentario anche in assenza <strong>di</strong> catalogazione e, cometali, sono soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> beni culturali, con specifico riferimento ai contenuti dellaparte seconda del D.Lgvo 22 gennaio 2004, n. 42 ”Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio” e s.m.i.7. Nel recupero dei volumi <strong>di</strong> cui al presente articolo dovranno essere rispettati gli equilibri funzionalirelativi alla dotazione dei servizi primari <strong>di</strong> primo livello con l’esclusione della strada <strong>di</strong> accesso, qualorala viabilità pubblica o privata, esistente al momento della richiesta, risulti a <strong>di</strong>stanza maggiore <strong>di</strong> 50 m.8. Per quanto concerne il calcolo degli equilibri funzionali, i volumi delle case sparse saranno via viaattribuiti alle varie destinazioni d’uso mano a mano che il recupero degli stessi venga attuato.9. Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici sparsi destinati ad abitazione principale, sarà possibile effettuare interventi <strong>di</strong>ampliamento delle consistenze qualora, in assenza <strong>di</strong> soluzioni alternative e sempre compatibilmente conle verifiche <strong>di</strong> eventuali vincoli o <strong>di</strong>ritti preesistenti, tali ampliamenti vengano giustificati da effettivenecessità del nucleo famigliare. In tal caso per quantificare l’ampliamento ammesso si dovrà fareriferimento ai minimi requisiti <strong>di</strong> superficie abitabile già richiesti per le zone Ba secondo la seguentetabella:n. componenti nucleo famigliare Su in mq1 persona 332 persone 433 persone 604 persona 75oltre, per ogni persona in più + 10__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 102 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneCapo V - Ambiti ine<strong>di</strong>ficabiliArt.72 - Ambiti ine<strong>di</strong>ficabili1. Le cartografie relative agli ambiti ine<strong>di</strong>ficabili, redatte ai sensi del Titolo V, Capo I della L.R. 11/98 e deirelativi provve<strong>di</strong>menti attuativi, sono da considerare parte integrante della presente variante generale alPRG.2. Tali cartografie sono da considerarsi cogenti e prevalenti rispetto ai contenuti della zonizzazione, cosìcome cogenti e prevalenti sono da considerarsi le NTA degli ambiti ine<strong>di</strong>ficabili rispetto a quelle del PRG,in particolare nei casi in cui contengano prescrizioni maggiormente restrittive quanto a trasformabilitàdei suoli e dell'e<strong>di</strong>ficato.Art.73 - Delocalizzazione e rilocalizzazione1. Possono formare oggetto <strong>di</strong> delocalizzazione, con le procedure <strong>di</strong> cui alla LR 24 giugno 2002, n. 11 leopere pubbliche e gli e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti ad uso abitativo in aree a rischio idrogeologico, precisamente:a. aree <strong>di</strong> frana classificate ad alta pericolosità ai sensi dell'articolo 35, comma 1, lettera a), dellaLR 11/98;b. aree soggette a rischio d’inondazione ricadenti nelle fasce A in<strong>di</strong>viduate ai sensi dell'articolo 36della LR 11/98;c. aree ad elevato rischio <strong>di</strong> valanghe o<strong>di</strong> slavine <strong>di</strong> cui all'articolo 37, comma l, lettera a), della LR11/98.2. Possono altresì formare oggetto <strong>di</strong> delocalizzazione, con le procedure <strong>di</strong> cui alla LR 24 giugno 2002, n.11 in relazione a particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio, accertate dal <strong>Comune</strong>, e sulla base <strong>di</strong> valutazionitecniche effettuate dalle strutture regionali competenti in materia <strong>di</strong> rischio idrogeologico e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa delsuolo, le opere pubbliche e gli e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti ad uso abitativo ubicati nelle aree <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate:a. aree <strong>di</strong> frana classificate a me<strong>di</strong>a pericolosità ai sensi dell'articolo 35, comma 1, lettera b), dellaLR 11/98;b. aree soggette a rischio <strong>di</strong> inondazione ricadenti nelle fasce B ai sensi dell'articolo 36 della LR11/98;c. aree a me<strong>di</strong>o rischio <strong>di</strong> valanghe o <strong>di</strong> slavine <strong>di</strong> cui all'articolo 37, comma l, lettera b), della LR11/98.3. Possono formare oggetto <strong>di</strong> rilocalizzazione, le aziende con in<strong>di</strong>rizzo zootecnico che per la complessitàdelle problematiche legate alla presenza <strong>di</strong> stalle e concimaie in un ambito e<strong>di</strong>ficato in cui le destinazionid’uso siano incompatibili e non risulti possibile in<strong>di</strong>viduare soluzioni, in sottozone <strong>di</strong> tipo Eg.VI - Disposizioni finaliArt.74 - Destinazioni d'uso in atto1. Sugli immobili con destinazione d'uso in atto che contrasti con quelle ammesse nella sottozona, qualoras'intenda mantenere la destinazione in atto, sono consentiti esclusivamente interventi <strong>di</strong> manutenzioneor<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo, nonché <strong>di</strong> consolidamento statico, fattesalve le determinazioni delle autorità competenti in materia igienico-sanitaria e <strong>di</strong> incolumità pubblica.__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 103 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione2. Ancorché in contrasto con le destinazioni d’uso previste dal PRG è ammesso il proseguimento dellefunzioni in atto, sempre che non producano rumori superiori a quelli previsti dalla classe acusticadeterminata, ove non previsto dal piano acustico comunale, dalle norme vigenti <strong>di</strong> settore, e che nonsiano fonte <strong>di</strong> esalazioni moleste e nocive.Art.75 - Vigilanza e sanzioni1. La vigilanza sulle trasformazioni urbanistiche ed e<strong>di</strong>lizie è esercitata ai sensi <strong>di</strong> legge 72 .2. Al fine <strong>di</strong> rendere efficace l'azione <strong>di</strong> vigilanza il <strong>Comune</strong> in<strong>di</strong>vidua, nel rispetto delle norme vigenti,attraverso il proprio Regolamento <strong>di</strong> organizzazione e nel caso <strong>di</strong> funzioni svolte in forma associataattraverso apposite convenzioni, le funzioni svolte dai <strong>di</strong>versi uffici ed i responsabili dei <strong>di</strong>versiproce<strong>di</strong>menti nonché le funzioni attribuite al Sindaco.Art.76 - Poteri <strong>di</strong> deroga1. Sono ammesse deroghe alle presenti norme limitatamente ai casi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed impianti pubblici o <strong>di</strong>interesse pubblico 73 .2. Sono altresì ammesse deroghe alle presenti norme per quanto concerne le <strong>di</strong>stanze minime dai confini.3. Non sono derogabili le norme riguardanti le destinazioni d'uso, le modalità <strong>di</strong> attuazione e le <strong>di</strong>stanzeminime tra le costruzioni.4. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al comma 1 e 2 non si applicano nei seguenti casi:a. e<strong>di</strong>fici ed impianti posti nelle aree <strong>di</strong> particolare pregio paesaggistico;b. e<strong>di</strong>fici ed impianti in contrasto con gli usi e le attività ammessi nella sottozona;c. e<strong>di</strong>fici ed impianti che presentano valore intrinseco o classificati monumento, documento;5. Gli e<strong>di</strong>fici e gli impianti <strong>di</strong> interesse pubblico, per i quali siano rilasciate concessioni in deroga nei limiti <strong>di</strong>quanto previsto ai commi precedenti, non possono essere mutati <strong>di</strong> destinazione per un periodo <strong>di</strong> ventianni dalla data <strong>di</strong> ultimazione lavori. Detto vincolo <strong>di</strong> destinazione è trascritto alla Conservatoria deiregistri immobiliari a cura e spese dei concessionari, o loro aventi causa, entro la data <strong>di</strong> ultimazionelavori.72LR 6 aprile 1998, n. 11, TITOLO Vili VIGILANZA E SANZIONI artt. da 75 a 87 compresi. - lr 31/2000 Capo v73LR6 aprile 1998, n. 11 Art. 88. (Poteri <strong>di</strong> deroga)."1. I poteri <strong>di</strong> deroga previsti da norme vigenti <strong>di</strong> PRG o <strong>di</strong> regolamento e<strong>di</strong>lizio possono essere esercitatilimitatamente ai casi dl e<strong>di</strong>fici e impianti pubblici o <strong>di</strong> interesse pubblico.2. Gli e<strong>di</strong>fici e gli impianti <strong>di</strong> interesse pubblico per i quali siano rilasciate concessioni in deroga ai sensi del comma 1non possono essere mutati <strong>di</strong> destinazione per un periodo <strong>di</strong> anni venti a decorrere dalla data <strong>di</strong> ultimazione deilavori; 11 vincolo <strong>di</strong> destinazione è trascritto, a cura e spese del concessionario o suo avente causa, entro la data <strong>di</strong>ultimazione dei lavori.3. Per l'esercizio dei poteri <strong>di</strong> deroga, il Sindaco, previa favorevole deliberazione del Consiglio comunale, trasmette larelativa domanda alla struttura regionale competente in materia <strong>di</strong> urbanistica; la concessione può essere rilasciatasolo previo nullaosta della struttura stessa sentita la conferenza <strong>di</strong> pianificazione <strong>di</strong> cui all'art. 15, comma 3.4. Sono inderogabili le norme <strong>di</strong> attuazione del PRG e quelle del regolamento e<strong>di</strong>lizio concernenti le destinazioni <strong>di</strong>zona, le modalità <strong>di</strong> attuazione e le <strong>di</strong>stanze minime tra le costruzioni"__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 104 -


COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> AttuazioneArt. 77 - Misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a 741. Dal momento in cui è assunta la deliberazione che adotta una variante non sostanziale, o il testopreliminare <strong>di</strong> una variante sostanziale, e fino all'approvazione della variante stessa, il <strong>Comune</strong> sospendeogni determinazione sulle istanze e sulle <strong>di</strong>chiarazioni relative a titoli abilitativi e<strong>di</strong>lizi che risultino incontrasto con la variante adottata; il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sospensione, adeguatamente motivato, ènotificato tempestivamente agli interessati.2. Durante il periodo <strong>di</strong> tempo in<strong>di</strong>cato nel comma 1, è fatto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> realizzare trasformazioni e<strong>di</strong>lizie ourbanistiche che risultino in contrasto con la variante adottata; la <strong>di</strong>sposizione del presente comma nonsi applica alle trasformazioni e agli interventi per i quali si sia concluso il proce<strong>di</strong>mento abilitativoanteriormente al momento in cui assumono efficacia le misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a.3. A richiesta del <strong>Comune</strong> e nell'ambito del periodo <strong>di</strong> cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale,con provve<strong>di</strong>mento motivato notificato al proprietario, al costruttore e al <strong>di</strong>rettore dei lavori, puòor<strong>di</strong>nare la sospensione <strong>di</strong> trasformazioni e<strong>di</strong>lizie o urbanistiche e <strong>di</strong> interventi idonei a mo<strong>di</strong>ficare lostato dei luoghi, che siano tali da compromettere o rendere più onerosa l'attuazione della varianteadottata.4. Decorsi tre anni dalla data <strong>di</strong> adozione della variante o del testo preliminare <strong>di</strong> variante senza che siaintervenuta l'approvazione o che la variante, ove previsto, sia stata trasmessa per l'approvazione allastruttura regionale competente in materia <strong>di</strong> urbanistica, essa decade a tutti gli effetti.74art. 20 LR 11/98__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 105 -

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