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La nascita delle forme verbali perifrastiche nelle ... - grandionline.net

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<strong>La</strong> <strong>nascita</strong> <strong>delle</strong> <strong>forme</strong> <strong>verbali</strong> <strong>perifrastiche</strong> <strong>nelle</strong> lingue romanzePremesse generali:Tempo: collocazione temporale del discorso (in genere rispetto al momentodell'enunciazione)Es. presentepassatofuturoAspetto: diversi modi di vedere la dimensione temporale di una situazionedescritta da un verbo.Es. perfettivo vs. imperfettivo (cioè compiuto vs. incompiuto)progressivo vs. non progressivoabituale vs. continuo...


Tendenze tipologiche:a) Le <strong>forme</strong> <strong>verbali</strong> che esprimono informazioni di natura aspettuale tendono adessere realizzate con costruzioni <strong>perifrastiche</strong> (es. ausiliare + verbo lessicale)b) Le <strong>forme</strong> <strong>verbali</strong> che esprimono informazioni di natura temporale tendono adessere realizzate con costruzioni sintetiche (es. verbo lessicale + desinenza)Universale: <strong>nelle</strong> lingue SOV, l'ausiliare segue il verbo lessicale


Problemi da affrontare:- In latino il futuro sintetico (es. cantabo 'canterò') lascia spazio ad un futuroperifrastico (es. cantare habeo 'canterò', ma lett. 'ho da cantare') che poi <strong>nelle</strong>lingue romanze torna ad essere sintetico:cantare habeo > *cantare ajo > it. canterò, sp. cantaré, fr. chanterai, port. cantareiPerché il futuro compie questa sorta di 'ciclo', apparentemente inutile, che lo portaad abbandonare una espressione sintetica per acquisire una nuova espressionesintetica, dopo essere passato per una fase analitica?- In latino al perfetto (es. cantavi 'cantai' e 'ho cantato') si affianca un perfettoperifrastico cantatum habeo (che significava approssimativamente 'ho cantato').Tanto le <strong>forme</strong> sintetiche, quanto quelle <strong>perifrastiche</strong> sopravvivono <strong>nelle</strong> modernelingue romanze (it. cantai e ho cantato).Perché questa proliferazione di <strong>forme</strong>?Perché le <strong>forme</strong> <strong>perifrastiche</strong> del perfetto non danno origine a nuove <strong>forme</strong>analitiche, come nel caso del futuro?


Cronologia relativa degli eventiPunto di partenza<strong>La</strong>tino:SOVverbo less+auxFuturoI e II coniugazione: cantabo'canterò'; monebo 'consiglierò'III e IV coniugazione: legam'raccoglierò'; audiam 'sentirò'Futuro: informazioni temporaliPerfettoI e II coniugazione: cantavi 'cantai' e 'hocantato'; monui 'consigliai' e 'ho consigliato'III e IV coniugazione: legi 'raccolsi' e 'horaccolto'; audivi 'sentii' e 'ho sentito'Perfetto: informazioni temporali e aspettuali


E' estremamente diffuso l'uso di frasi incui il participio passato svolge lafunzione di modificatore dell'oggetto (piùo meno come una frase relativa): multabona bene parta habemus (Plauto), cioè'abbiamo molti beni [che sono stati] benprocurati'. In queste frasi, il participiopassato dipende dall'oggetto (con cui siaccorda in genere e numero), non dalverbo habere 'avere'.Il futuro sintetico della I coniugazione siindebolisce:- la b intervocalica talvolta si trasforma in v;dunque, cantabo > cantavo, troppo simile alperfetto cantavi e all'imperfetto cantavam(da cantabam, con lo stesso passaggio b >v)Nel futuro sintetico della III e IVconiugazione le <strong>forme</strong> della prima persona(legam e audiam) sono uguali a quelle delcongiuntivo e questa sovrapposizione puòcreare ambiguitàIn più, la lingua avverte verosimilmentel'esigenza di uniformare la formazione delfuturo <strong>nelle</strong> quattro coniugazioniL'ambiguità del perfetto, nel quale siconcentrano informazioni temporali easpettuali, comincia ad essere avvertitacon un certo fastidio dalla lingua.Dalla rianalisi di frasi come multa bonabene parta habemus nascono le prime<strong>forme</strong> di perfetto perifrastico: il participionon è più associato al nome oggetto, maal verbo: da 'abbiamo molti beni [chesono stati] ben procurati' a 'abbiamoprocurato molti beni'


Si diffondono le prime <strong>forme</strong> di futuroperifrastico, es. cantare habeo<strong>La</strong> trasformazione di queste <strong>forme</strong> può dirsicompiuta quando il participio passato non siaccorda più con il nome oggetto.Le <strong>forme</strong> di futuro perifrasticosoppiantano le più antiche <strong>forme</strong>sinteticheIn ossequio alla tendenza tipologicaillustrata sopra (cfr. punto b), <strong>nelle</strong> <strong>forme</strong><strong>perifrastiche</strong> del futuro, che esprimono unvalore temporale e che tendono dunquealla sintesi, verbo lessicale e ausiliaretendono a fondersi sempre più.Le <strong>forme</strong> di perfetto perifrastico si affiancanoalle <strong>forme</strong> sintetiche di perfetto, ma non lesostituiscono: le <strong>forme</strong> sintetiche, più antiche,esprimono ora il solo valore temporale(passato); quelle analitiche, più recenti,ereditano il valore aspettuale (perfettivo)In ossequio alla tendenza tipologicaillustrata sopra (cfr. punto a), <strong>nelle</strong> <strong>forme</strong><strong>perifrastiche</strong> del perfetto, che esprimono unvalore aspettuale, non si registra alcunafusione tra verbo lessicale e ausiliare.


Cambia l'ordine dei costituenti: SOV > SVOCambiano le costruzioni legate all'ordine dei costituenti, tra cui le <strong>forme</strong><strong>verbali</strong> <strong>perifrastiche</strong>:verbo lessicale + ausiliare > ausiliare + verbo lessicaleNelle <strong>forme</strong> di futuro perifrastico, lasequenza verbo lessicale + asuliliare noncambia: la coesione interna di questocostrutto è tale che l'ausiliare (che haanche ridotto il suo corpo fo<strong>net</strong>ico: habeo >*ajo) è visto ormai come una sorta didesinenzaNelle <strong>forme</strong> di prefetto perifrastico, siinvertono le posizioni di verbo lessicale eausiliare e si diffondono sequenze deltipo ausiliare + verbo lessicale (alparticipio, che non si accorda più conl'oggetto)Nelle <strong>forme</strong> di futuro perifrastico,l'ausiliare perde del tutto la suaautonomia e diviene a tutti gli effetti unadesinenza: *cantare ajo > cantarò (poi >canterò)


Stadio intermedioVolgari pre romanzi:SVOaux + verbo lessFuturoPerfettoNelle <strong>forme</strong> di perfetto perifrasticocomincia ad indebolirsi il valoreaspettuale, a vantaggio di un valoretemporale<strong>La</strong> nuova coniugazione del futuro si èormai stabilizzata: es. it. canterò,canterai, canterà... e non c'è più tracciadella precedente struttura perifrasticaLe <strong>forme</strong> del perfetto perifrastico hanno ormaiacquisito un pieno valore temporale (es. it.passato prossimo) e perso quasi del tutto laconnotazione aspettuale.


Stadio finaleLingue romanze:SVOaux + verbo lessCon<strong>forme</strong>mente alla tendenza tipologicaindicata sopra in (b), dovremmo attendercianche per queste <strong>forme</strong> una progressivafusione interna. Ma la posizione inizialedell'ausiliare rende ovviamente impossibilela sua trasformazione in suffisso. Esso nonpuò neppure trasformarsi in prefisso, poiché<strong>nelle</strong> lingue romanze non vi sono prefissiflessivi.


Riepilogo:Futuro:Le <strong>forme</strong> di futuro perifrastico danno origine a nuove <strong>forme</strong> sintetiche perchè visono le condizioni formali e semantiche perchè ciò avvenga:- condizioni formali: nella sequenza verbo lessicale + ausiliare, la posizione finaledell'ausiliare è compatibile con la sua trasformazione in suffisso- condizioni semantiche: il significato temporale favorisce la formazione di costruttisintetici


Perfetto:Le <strong>forme</strong> di perfetto perifrastico non danno origine a nuove <strong>forme</strong> sintetiche perchèinizialmente vi sono le condizioni formali perchè ciò avvenga, ma non quellesemantiche:- condizioni formali: nella sequenza verbo lessicale + ausiliare, la posizione finaledell'ausiliare è compatibile con la sua trasformazione in suffisso- condizioni semantiche: il significato aspettuale non favorisce la formazione dicostrutti sinteticiSuccessivamente lo scenario cambia e maturano le condizioni semantiche per laformazione di un nuova coniugazione sintetica. Ma a questo punto non ci sono più lecondizioni formali perché ciò avvenga:- condizioni semantiche: il nuovo significato temporale del perfetto perifrasticofavorisce la formazione di costrutti sintetici- condizioni formali: nella nuova sequenza ausiliare + verbo lessicale, la posizioneiniziale dell'ausiliare è incompatibile con la sua trasformazione in suffisso

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