Una occasione da valorizzare per la riscoperta <strong>della</strong> fede e dei suoi contenuti può essereanche quella dei pellegrinaggi. Basti pensare al numero <strong>di</strong> fedeli che ogni anno si recano con lapropria parrocchia in pellegrinaggio a Montenero o in altri Santuari e in modo particolare aRoma.c. Una fede pregata. Si suggerisce una più attenta ut<strong>il</strong>izzazione delle esperienze chegià stanno ritmando la pastorale giovan<strong>il</strong>e <strong>di</strong>ocesana e che si sono <strong>di</strong>mostrate più rispondentialla sensib<strong>il</strong>ità giovan<strong>il</strong>e, come ad esempio, la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> far intervenire i giovani condomande da porre all’arcivescovo e agli altri relatori in occasione dei vari momenti <strong>di</strong> preghierae <strong>di</strong> riflessione. Ed ancora la valorizzazione <strong>della</strong> Mostra Vocazionale che nel prossimo anno siterrà in Vers<strong>il</strong>ia ; così come la <strong>di</strong>ffusione <strong>della</strong> esperienza del “Volto nella Notte”. E’ poiimportante che a cinquanta anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza si “racconti” <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II ai più giovani chenon hanno avuto la fortuna <strong>di</strong> viverlo nel suo acca<strong>di</strong>mento storico.Sempre a livello giovan<strong>il</strong>e sarà opportuno proporre, possib<strong>il</strong>mente in ogni vicariato, unincontro tra l’arcivescovo e i ragazzi che riceveranno la Cresima durante l’anno, così come laVeglia <strong>di</strong> Pentecoste potrà <strong>di</strong>ventare l’occasione <strong>della</strong> “red<strong>di</strong>tio fidei” dei cresimati durantel’anno.d. Fede annunciata e proclamata. Proprio perché la fede non può essere solo unaesperienza in<strong>di</strong>viduale, ma comunitaria, anche se deve essere personale, è importante cheappaia chiaramente che l’anno <strong>della</strong> fede è in intima relazione con <strong>il</strong> tema <strong>della</strong> nuovaevangelizzazione. Ciò permetterà una più consapevole comprensione delle questionifondamentali e dei principi irrinunciab<strong>il</strong>i che stanno sempre alla base delle tante domande chevengono poste alla <strong>Chiesa</strong> del nostro tempo, cercando <strong>di</strong> non smarrire, ma anzi <strong>di</strong> mettere inevidenza, quei punti <strong>di</strong> contatto con <strong>il</strong> mondo non credente, che permettono <strong>il</strong> vero <strong>di</strong>alogo, laricerca con<strong>di</strong>visa e <strong>il</strong> superamento delle innumerevoli precomprensioni che spesso impe<strong>di</strong>scono<strong>di</strong> entrare nella casa comune <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>, come si è cercato <strong>di</strong> fare con l’iniziativa del “Cort<strong>il</strong>edei Gent<strong>il</strong>i” e delle varie “Cattedre per i non credenti”.Nella nostra <strong>di</strong>ocesi, l’anno <strong>della</strong> fede inizierà ufficialmente <strong>il</strong> 25 ottobre prossimo conuna solenne celebrazione Eucaristica in Cattedrale, alle ore 18, nella quale ricorderemo la festa<strong>della</strong> Madonna <strong>di</strong> Sotto gli Organi alla quale affideremo questo anno, così come fece <strong>il</strong> BeatoGiovanni XXIII che volle iniziare <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II nella festa <strong>della</strong> Maternità <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> che inquel tempo si celebrava l’11 ottobre.Nella prospettiva <strong>della</strong> fede, cercheremo <strong>di</strong> vivere le varie Solennità dell’anno liturgico,senza moltiplicare <strong>il</strong> numero delle celebrazioni, bensì facendo in modo che le occasioni in cui la<strong>Chiesa</strong> <strong>di</strong>ocesana si ritrova a celebrare insieme, <strong>di</strong>ventino momenti qualificati <strong>di</strong> una rinnovataesperienza <strong>di</strong> professione <strong>della</strong> nostra fede. Con questa intonazione vivremo gli appuntamentiannuali <strong>della</strong> Giornata <strong>della</strong> Vita Consacrata, <strong>della</strong> Giornata del Malato, <strong>della</strong> VegliaMissionaria, <strong>della</strong> Veglia <strong>di</strong> preghiera per le Vocazioni, <strong>della</strong> Veglia <strong>di</strong> Pentecoste, <strong>della</strong>Giornata <strong>di</strong> preghiera per la santificazione dei Sacerdoti, del Convegno Ecclesiale <strong>di</strong>ocesano edegli altri appuntamenti inseriti nel calendario <strong>di</strong>ocesano che saranno evidenziati <strong>di</strong> volta involta.Sono sicuro che ciascuno, secondo la propria responsab<strong>il</strong>ità ecclesiale e fam<strong>il</strong>iare, nonmancherà <strong>di</strong> accogliere con piena <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità questa straor<strong>di</strong>naria proposta <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> eguidato dall’azione dello Spirito Santo, sarà pronto in prima persona a proclamare con la vitaoltre che con le parole, quanto la Liturgia del sacramento <strong>della</strong> Confermazione mette sullenostre labbra al termine <strong>della</strong> professione <strong>di</strong> fede: “Questa è la nostra fede; questa è la fede<strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> e noi ci gloriamo <strong>di</strong> professarla in Cristo Gesù, nostro Signore”.Su ciascuno e su ognuna delle nostre comunità, invoco <strong>di</strong> cuore l’abbondanza delle bene<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong>vine, perché <strong>il</strong> Signore ci confermi e ci faccia crescere nella professione e nella testimonianza<strong>della</strong> nostra fede.+ Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo<strong>Pisa</strong>, 5 luglio 201210
PREMESSAA) Un percorso educativo che continuaQuanto segue non vuole essere altro che la continuazione logica <strong>della</strong> riflessione iniziata lo scorso anno conl’opuscolo “Chi Ama Educa”. Sempre sulla scia degli Orientamenti Pastorali delle <strong>Chiesa</strong> Italiana per questodecennio in corso, siamo invitati a scoprire <strong>il</strong> vero senso dell’educazione e dell’educazione cristiana. Lo scorsoanno (in “Chi ama educa”), con la “Lectio Divina” <strong>di</strong> alcuni brani del Vangelo abbiamo me<strong>di</strong>tato e cercato <strong>di</strong>“mettere a fuoco” <strong>il</strong> “motore” principale che muove <strong>il</strong> cuore dell’educatore, cioè l’Amore; nel Vangelo, infatti,Gesù si manifesta come l’unico e <strong>il</strong> vero Maestro per eccellenza e ci rivela <strong>il</strong> suo cuore innamorato che batteall’unisono con quello del Padre.Nell’ ulteriore passo che quest’anno inten<strong>di</strong>amo compiere, per sondare <strong>il</strong> mistero dell’educazione umana ecristiana, ci proponiamo <strong>di</strong> scoprire l’ “alimentazione” <strong>di</strong> questo “motore” speciale, come <strong>di</strong>re “<strong>il</strong> carburante” o“la scint<strong>il</strong>la” che fa scoccare l’accensione e fa rimanere vivo l’Amore che educa: la Fede. Se l’Amore ha un“cuore” questo non è altro che la Fede!Dunque <strong>il</strong> cuore dell’educazione è mosso dall’Amore, con la “A” maiuscola e alimentato dalla Fede. Unafede che “apre la porta” dell’educatore e dell’educando; la «porta aperta <strong>della</strong> fede che introduce alla vita <strong>di</strong>comunione con Dio» (cfr: Porta Fidei <strong>di</strong> Benedetto XVI). E, come sempre, è la Parola <strong>di</strong> Dio che può aiutarci penetrare<strong>il</strong> cuore <strong>della</strong> fede, affinché ogni <strong>di</strong> noi possa oltrepassare quella soglia che conduce al Mistero <strong>della</strong> pienezza <strong>di</strong>vita.Quando uno parla <strong>di</strong> fede, intende spesso solo un qualcosa che riguarda esclusivamente l’uomo, nel suorapportarsi con Dio, in un movimento ascensionale a senso unico; invece la scoperta che ci proponiamo <strong>di</strong> fare, conl’aiuto <strong>di</strong> questo sussi<strong>di</strong>o catechistico e, soprattutto con la Parola <strong>di</strong> Dio e <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>, riguarda <strong>il</strong> duplice binarodell’andata e del ritorno. La “porta <strong>della</strong> fede” <strong>di</strong> cui parla Benedetto XVI è infatti una “soglia” che noi siamochiamati ad oltrepassare, ma è anche quella che Dio, per primo, a varcato per venirci a trovare. È Lui, che perprimo ha fiducia in noi, in ogni uomo, sua perfetta creatura…; la nostra fede non è altro che una risposta a questasua fiducia primor<strong>di</strong>ale, che si fa per noi Dono <strong>di</strong> Amore.Certo, quando parliamo <strong>di</strong> Dio che fa <strong>il</strong> primo passo nei nostri confronti non si può parlare propriamente <strong>di</strong>“fede”; la sua, più che fede, è FIDUCIA verso <strong>di</strong> noi, perché Lui sa benissimo che cosa c’è dentro <strong>il</strong> cuore umano eper questo si “fida” dell’uomo, delle sua buona risposta, e così facendo “spinge” l’uomo, <strong>il</strong> cristiano, a <strong>di</strong>re <strong>il</strong> suo Sìcon la FEDE.Per riscoprire questo grande Mistero (perché quando si entra in questo <strong>di</strong>alogo/rapporto <strong>di</strong> fiducia-fedesiamo davanti ad un vero e proprio “Mistero”) <strong>il</strong> Papa, Benedetto XVI, come tutti sappiamo, ha indetto – per <strong>il</strong>2012/2013 – un anno speciale <strong>di</strong> preghiera e <strong>di</strong> riflessione.Accogliendo con gioia questo invito e i suggerimenti che <strong>il</strong> nostro Arcivescovo ci ha in<strong>di</strong>cato nella sua ultimaLettera (del 5 luglio u.s.) inten<strong>di</strong>amo allora suggerire una pista <strong>di</strong> riflessione catechistica per questo nuovo annopastorale, sapendo che <strong>il</strong> percorso <strong>di</strong> “Chi ama educa” non è e non può essere assolutamente esaurito; le schedeproposte lo scorso anno non sono da ritenersi “scadute”, anzi…, possono benissimo integrarsi con quelle <strong>di</strong>quest’anno, tenendo conto, soprattutto, anche <strong>della</strong> rivisitazione dei documenti del Conc<strong>il</strong>io Vaticano II.Già: <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II !! Il Papa ha indetto questo “Anno <strong>della</strong> Fede” proprio ricordando questoimportantissimo anniversario <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>: cinquanta anni fa, in quell’ottobre del 1962, l’allora Papa, GiovanniXXIII, apriva solennemente <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II, spalancando così le porte e le finestre <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> cattolica almondo intero, senza steccati e paure, intuendo così l’avvento <strong>di</strong> una nuova trasmissione delle Fede Cristiana e delsuo messaggio evangelico a tutti gli uomini <strong>di</strong> buona volontà.B) Fede e <strong>Chiesa</strong>A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> ben 50 anni siamo qui, oggi, ad accogliere <strong>di</strong> nuovo la freschezza <strong>di</strong> un Vangelo che passaattraverso la vita e l’esperienza <strong>di</strong> una <strong>Chiesa</strong>, più che mai viva. Una <strong>Chiesa</strong> che, oggi più <strong>di</strong> ieri, intende portarequesto Lieto Annuncio al mondo intero e lo vuol fare con la trasmissione <strong>della</strong> Fede <strong>di</strong> noi ADULTI, impegnati adessere TESTIMONI cre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i dell’Amore che educa la storia intera.11
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