patrimonio è ciò che rientra nel termine già più volte incontrato <strong>di</strong> Rivelazione. Di essa abbiamo accennato alcontenuto, al soggetto, alla finalità:- Il contenuto: <strong>il</strong> complesso delle iniziative poste in essere da Dio nella storia per manifestare all’uomo <strong>il</strong>suo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> salvezza, entrando in <strong>di</strong>alogo con lui e operando efficacemente per la definitiva rappacificazionedell’uomo con Dio.- Il soggetto: l’iniziativa <strong>della</strong> Rivelazione è totalmente <strong>di</strong> Dio, che in Cristo, <strong>il</strong> Verbo fatto carne, ha datodefinitivo compimento al suo piano salvifico.- La finalità: riconc<strong>il</strong>iare <strong>il</strong> cielo e la terra, instaurare cioè una comunione <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> grazia tra l’uomo eDio, collocando l’uomo nella sua autentica <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> figlio <strong>di</strong> Dio, destinato a risorgere in Cristo, per lapotenza dello Spirito.Eventi e paroleAccenniamo ora brevemente a quali sono gli strumenti con cui Dio ha operato e trasmesso la Rivelazione ela sua Incarnazione nella nostra storia.Essi si possono riassumere, come ricorda <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II, in “eventi” e “parole” «intimamente connessi inmodo che le opere compiute da Dio nella Storia <strong>della</strong> salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtàsignificati dalle parole, e le parole <strong>di</strong>chiarano le opere e chiariscono <strong>il</strong> mistero in esse contenuto» (DV. 2).Gli “Eventi”, a partire dalla creazione, che, come abbiamo visto, contiene in sé la prima manifestazione <strong>di</strong>Dio, comprendono l’intera storia dell’uomo, soprattutto <strong>di</strong> quella specifica del vecchio e nuovo popolo <strong>di</strong> Dio.Dalla chiamata <strong>di</strong> Abramo, attraverso le varie esperienze che hanno caratterizzato la storia <strong>di</strong> Israele sotto la guidadei patriarchi e dei profeti, fino all’evento centrale e culminante rappresentato da Cristo e dalla sua opera, è unsusseguirsi continuo e fecondo <strong>di</strong> fatti e <strong>di</strong> gesti con cui l’uomo sperimenta l’amore <strong>di</strong> Dio, la sua fedeltà allepromesse, <strong>il</strong> suo perdono, la cura paterna per cui non fa mai mancare <strong>il</strong> suo sostegno e la sua guida anche quando <strong>il</strong>popolo lo tra<strong>di</strong>sce, lo <strong>di</strong>mentica.Le “Parole” accompagnano sempre gli eventi. Prima <strong>di</strong> Cristo Dio parla per bocca <strong>di</strong> altri: i suoimessaggeri, i suoi profeti; in Cristo, si fa egli stesso Parola vivente (cfr: Gv. 3,34), dando così compimento equin<strong>di</strong> riconoscendo come sue, portandole a loro massimo significato, le parole dell’Antico Testamento.La Sacra Scrittura, come raccolta <strong>di</strong> tutte le parole che <strong>di</strong>chiarano le opere e chiariscono <strong>il</strong> mistero in essecontenuto, è un libro vivo in cui Dio è sempre presente e con cui si manifesta. Nella sua Parola, però, Dio non soloci fa conoscere le verità che lo riguardano come fatto puramente intellettualistico, ma ci fa entrare in comunionecon <strong>il</strong> suo infinito amore: Dio con la Parola non solo si fa conoscere, ma si comunica a noi, perché ci comunica lasua luce, la sua verità, la sua volontà, <strong>il</strong> suo amore, <strong>il</strong> suo progetto <strong>di</strong> salvezza, quin<strong>di</strong> se stesso.Rimane, a questo punto, una ulteriore riflessione da fare circa la trasmissione <strong>della</strong> Rivelazione <strong>di</strong>vina.Risulta del tutto chiara e fondamentale la preoccupazione <strong>di</strong> Cristo che le sue parole, <strong>il</strong> suo «Vangelo» fosseropatrimonio <strong>di</strong> tutti gli uomini e <strong>di</strong> tutti i tempi, proprio per la portata universale <strong>della</strong> sua opera. Perciò ha chiamatogli Apostoli e in essi i loro successori, tutta la <strong>Chiesa</strong>, mandandoli ad essere i continuatori, nel tempo e nello spazio,<strong>della</strong> sua stessa missione: «Andate in tutto <strong>il</strong> mondo e pre<strong>di</strong>cate <strong>il</strong> Vangelo ad ogni creatura» (cfr: Mc. 16,16; Mt.28,19).Gli Apostoli sono così i primi e <strong>di</strong>retti testimoni che con fedeltà hanno tramandato e con la pre<strong>di</strong>cazioneorale e con la parola scritta «sia ciò che avevano ricevuto dalle labbra, dalle opere <strong>di</strong> Cristo e dal loro vivereinsieme con lui, sia ciò che avevano imparato per suggerimento dello Spirito Santo» (DV. 7). Per questo San Paolo<strong>di</strong>ce «guai a me se non pre<strong>di</strong>cassi <strong>il</strong> Vangelo!» (1Cor. 9,16). La <strong>Chiesa</strong>, che è la Comunità dei figli <strong>di</strong> Dio fondatasu Cristo «pietra angolare» e che si poggia sul «fondamento degli apostoli e dei profeti» (Ef. 2,20) è insieme <strong>il</strong>luogo <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> accoglienza <strong>della</strong> Parola <strong>di</strong> Dio e <strong>il</strong> luogo dove la Parola <strong>di</strong> Dio viene autenticamenteinterpretata, fedelmente trasmessa e vissuta.La Tra<strong>di</strong>zioneQuesta è la Tra<strong>di</strong>zione <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>, in quanto in essa primariamente si “riceve” e si “trasmette” la Parolasotto l’azione dello Spirito Santo e la guida dei successori degli a apostoli. La Tra<strong>di</strong>zione, intesa come <strong>il</strong> “deposito”(cfr: 1Tm. 6,2), come <strong>il</strong> complesso <strong>della</strong> vita <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> che è insieme dottrina, esperienza vissuta sotto l’azionedello Spirito Santo, culto, ma anche crescita nel tempo <strong>della</strong> capacità <strong>di</strong> comprendere, accogliere e trasmettere <strong>il</strong>messaggio <strong>di</strong> Cristo, è una via ineliminab<strong>il</strong>e con cui la Rivelazione <strong>di</strong>vina si esplica e si perpetua.Come in Cristo <strong>il</strong> suo insegnamento fu un tutt’uno con la sua vita e con la sua persona, così anche nella<strong>Chiesa</strong> <strong>il</strong> Signore si rivela tanto con la parola scritta e orale che le ha affidato quanto con la sua complessa vita <strong>di</strong>fede testimoniata nel tempo.E perché la Tra<strong>di</strong>zione sia sempre fedele alla Verità originale <strong>della</strong> Parola <strong>di</strong> Dio, è assicurata alla <strong>Chiesa</strong>l’assistenza dello Spirito Santo, ma anche <strong>il</strong> servizio determinante del “Magistero”, cioè l’insegnamento del Papae dei vescovi. Il Magistero svolge, infatti, nella vita <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> “moderatore, promotore, custode”(“Christus Dominus”. 13).40
È “moderatore” in quanto <strong>il</strong> Papa e i vescovi hanno la responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e riconoscere tutti imezzi <strong>di</strong> trasmissione autorevole <strong>della</strong> fede e dei suoi contenuti. È “promotore” perché ha <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> far arrivarea tutti gli uomini, e nel modo più conveniente al grado <strong>di</strong> cultura <strong>di</strong> ognuno, la Parola <strong>di</strong> Cristo. È “custode” per lavig<strong>il</strong>anza che esercita, affinché la fede insegnata sia quella che ci viene dagli apostoli attraverso la lunga serie <strong>di</strong>testimoni che costituiscono la Tra<strong>di</strong>zione vivente <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> (cfr.: Catechismo degli adulti. pp. 198-199).Incarnazione, “metodo” per la nostra fedeTerminiamo questa nostra breve riflessione cerchiamo <strong>di</strong> cogliere <strong>il</strong> significato che può avere per noiquesto “metodo” che Dio usa per mettersi in rapporto con noi e per attuare <strong>il</strong> suo piano <strong>di</strong> Salvezza. Se infatti laSalvezza che Dio ci dona è sempre una Salvezza Incarnata, se la sua Rivelazione ha come metodo costantel’Incarnazione, una Salvezza e una Rivelazione che passano attraverso le pieghe <strong>della</strong> storia e che fanno <strong>della</strong> storia<strong>il</strong> luogo <strong>della</strong> manifestazione <strong>di</strong> Dio, anche <strong>il</strong> nostro vivere la fede dovrà uniformarsi a questo atteggiamento.Il pericolo <strong>di</strong> ridurre la scelta cristiana a pura interiorità, ad un fatto circoscritto in un ambito puramentespirituale, è sempre incombente su <strong>di</strong> noi. La stessa <strong>di</strong>fficoltà che come singoli e come <strong>Chiesa</strong> incontriamo spessooggi nel rendere cre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e <strong>il</strong> messaggio che annunziamo agli uomini del nostro tempo, nonché a rendere efficace <strong>il</strong>valore <strong>della</strong> nostra testimonianza nelle presenti situazioni storiche, ha senza dubbio la sua origine più profondaproprio nella nostra incapacità ad “incarnare” la fede <strong>di</strong> cui siamo portatori nella storia che ci troviamo a vivere.Nelle unità catechistiche che seguiranno vedremo, piano piano, come possiamo – sempre con l’aiuto <strong>di</strong> Dio– vivere la nostra testimonianza <strong>di</strong> fede attuando questa “spiritualità dell’Incarnazione”.+ Catechismo <strong>Chiesa</strong> Cattolica: nn° 50-87 / 203-248PER L’APPROFONDIMENTO+ Catechismo degli adulti (La verità vi farà liberi): cap. 2 – (nn° 43-53) / cap. 10 – (n° 327) (nn° 406-408) / cap. 14 – (n° 611) / cap. 21 – (n° 805)+ Catechismo degli adulti (Signore da chi andremo): parte I (Nel nome <strong>di</strong> Gesù Cristo) – (sez.: I, capp. 1 / 4) – (sez.: II, capp. 6 / 8) – (sez.: III, cap. 12) parte II (Nell’unità dello Spirito Santo) – (sez.: I, cap. 16) parte III (A Te Padre Onnipotente) – (sez.: I, cap. 29)+ Documento Base (Il rinnovamento <strong>della</strong> catechesi): nn° 1-6 / 15-16 / 55 / 84 / 102-104 / 164-165INTERROGHIAMOCIAbbiamo visto come la Storia <strong>della</strong> Salvezza è una storia-racconto, una storia-tra<strong>di</strong>zione che esprime e testimonial’esperienza <strong>di</strong> fede <strong>di</strong> un Popolo che Dio si è scelto come interlocutore perché la sua Salvezza si estendesse a tuttigli uomini. Con quale doc<strong>il</strong>ità e gratitu<strong>di</strong>ne viviamo <strong>il</strong> gesto gratuito <strong>di</strong> Dio che viene in cerca dell’uomo, che glicomunica se stesso liberandolo da ogni visione idolatrica? La Rivelazione <strong>di</strong> Dio è legata alla storia <strong>di</strong> un Popolo: ci sentiamo legati al Popolo <strong>di</strong> Israele comePopolo dei nostri Padri nella fede? Quale importanza ha per me <strong>il</strong> Libro <strong>della</strong> Bibbia, <strong>il</strong> Libro che contiene le parole e i gesti <strong>di</strong> Dio per noi,nella vita personale e <strong>di</strong> gruppo? È custo<strong>di</strong>to, letto, stu<strong>di</strong>ato, me<strong>di</strong>tato? Che cosa possiamo fare <strong>di</strong> più per me<strong>di</strong>tare questa Storia sacra nella nostra Comunità parrocchiale? Ci aiutiamo a maturare una concezione <strong>della</strong> storia come sintesi tra passato, presente, futuro e comespazio e tempo in cui Dio si rivela e si manifesta?La Tra<strong>di</strong>zione, intesa come <strong>il</strong> “deposito”, come <strong>il</strong> complesso <strong>della</strong> vita <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> che è insieme dottrina,esperienza vissuta sotto l’azione dello Spirito Santo, culto, ma anche crescita nel tempo <strong>della</strong> capacità <strong>di</strong>comprendere, accogliere e trasmettere <strong>il</strong> messaggio <strong>di</strong> Cristo, è una via inalienab<strong>il</strong>e con cui la Rivelazione <strong>di</strong>vinasi esplica e si perpetua.41
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