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ECM - Ottobre/Novembre 2010<br />
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VOLKSWAGEN<br />
La nuova Volkswagen Passat presenta numerose<br />
caratteristiche che ne accentuano il livello di<br />
sicurezza. Citiamo i cristalli laterali stratificati invece che<br />
temperati (quindi strutturati come il parabrezza), la funzione di<br />
frenata d’emergenza automatica (fino a 30 km/h), il<br />
monitoraggio del livello di stanchezza del guidatore, il<br />
dispositivo per mantenere la distanza di sicurezza, i fari con<br />
funzione abbagliante/anabbagliante automatica, il differenziale a<br />
bloccaggio elettronico trasversale per una maggiore sicurezza<br />
della percorrenza in curva, il controllo del mantenimento della<br />
corsia, l’avvisatore luminoso della presenza di un veicolo<br />
nell’angolo cieco del retrovisore esterno e il controllo costante<br />
della pressione degli pneumatici.<br />
Disponibile anche il Park Assist, che ora opera anche nei<br />
parcheggi a pettine, in entrata e uscita. La Passat è lunga 4.769<br />
mm, larga 1.820 e alta 1.474 (Variant: lungh. 4.771, alt. 1.519).<br />
Dieci i motori fra cui scegliere. Il 1.400 cc TSI è l’emblema del<br />
downsizing, con la sua cilindrata ridotta e la sovralimentazione<br />
che dona una potenza di 89 kW-122 CV; a seguire il 1.800 cc<br />
TSI da 117 kW-160 CV, il 2.000 cc TSI da 155 kW-211 CV e il<br />
3.000 cc V6 da 220 kW-300 CV. Alimentati a carburanti<br />
alternativi sono il 1.400 TSI EcoFuel a metano, con potenza di<br />
110 kW-150 CV oppure, con potenza di 117 kW-160 CV, il<br />
1.400 cc TSI MultiFuel a benzina/etanolo (15/85%).<br />
Fra i diesel, si comincia con il 1.600 cc TDI da 77 kW-105 CV,<br />
quindi il 2.000 cc TDI da 103 kW-140 CV (anche in versione<br />
BlueTDI) e da 125 kW-170 CV.<br />
AUDI<br />
JAGUAR<br />
Celebra i 75 anni della casa il concept Jaguar X-C75,<br />
una berlina che, com’è di moda nelle sportive più<br />
estreme, mette in bella mostra la sua dote meccanica.<br />
Soltanto che, invece del tipico per quanto raffinato motore<br />
a scoppio, si intravedono due microturbine a gas da 70 kW<br />
a 80.000 giri costanti ciascuna, le quali, oltretutto, non<br />
fanno parte del sistema propulsivo. Infatti generano<br />
energia elettrica per alimentare le batterie agli ioni di litio,<br />
che a loro volta danno corrente ai quattro motori elettrici<br />
indipendenti da 145 kW-195 CV (780 CV in totale)<br />
ciascuno dei quali muove una ruota, realizzando una<br />
trazione integrale senza la complicazione di alberi, giunti e<br />
differenziali. L’autonomia in modalità elettrica plug-in è di<br />
110 km, ma con l’ausilio delle turbine si toccano ben 900<br />
km, con un livello di emissioni di soli 28 g/km di CO2. Dati ancora tutti da dimostrare, come del resto la velocità<br />
di 330 km/h e l’accelerazione di 3,4” sullo 0-100 km/h. Va<br />
però detto che le turbine sono realizzate dalla Bladon Jets,<br />
nel cui pacchetto azionario da poco è presente anche la<br />
Tata, proprietaria, guarda caso, della Jaguar. Qualcosa di<br />
concreto nel lungo periodo si dovrà pur vedere.<br />
Il concetto inaugurato in casa Audi dalla berlina aerodinamica A5 viene<br />
ora sviluppato su scala più grande con la A7 Sportback. Vettura di<br />
notevoli dimensioni - 4.469 mm di lunghezza, 1.911 di larghezza e 1.420 di<br />
altezza - gioca soprattutto sul fronte della versatilità piuttosto che su<br />
quello dell’abitabilità pura. Infatti, offre solo quattro posti, ma in compenso<br />
ha un ampio portellone posteriore. Naturalmente si tratta di quattro<br />
poltrone “regali” per dimensioni e fattura, ben sistemate entro<br />
l’abbondante passo dell’autotelaio, pari a 2.914 mm, che segna l’esordio<br />
dello chassis che sarà adottato anche dalla prossima serie della A6.<br />
Tipicamente Audi è poi l’utilizzo dell’alluminio per molti pannelli della<br />
carrozzeria e per i bracci sovrapposti delle raffinate sospensioni. La vettura<br />
conferma il nuovo corso stilistico della casa, che vuole linee più morbide<br />
rispetto alle rigorose geometrie del passato. Al momento è prevista la<br />
messa in circolazione di due versioni: la 3.0 V6 TFSI, con motore turbo a<br />
iniezione diretta di benzina da 220 kW-300 CV (euro 62.300) e la 3.0 V6<br />
TDI, diesel common rail da 180 kW-245 CV (euro 60.900), entrambe con<br />
trazione Quattro e cambio automatico sequenziale S Tronic a sette<br />
rapporti. La gamma sarà in seguito completata dalla 2.8 FSI da 150 kW-204<br />
CV, sempre con trazione Quattro e cambio S Tronic, e dalla 3.0 TDI con<br />
potenza di 150 kW-204 CV, con trazione anteriore e cambio Multitronic a<br />
variazione continua e otto rapporti prestabiliti.