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ECM - Ottobre/Novembre 2010<br />
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Se la Laguna rompe gli schemi per sondare nuove vie dello stile, la Renault<br />
Latitude ne incarna la versione tradizionalista o, come dicono i francesi,<br />
“statutaria”, cioè di prestigio e rappresentanza. Del resto si tratta di una<br />
modello dedicato ai mercati dell’est europeo, in primis la Russia, dove i<br />
designer francesi hanno pensato che è meglio presentarsi con un look<br />
consolidato. La Latitude è una berlina tre volumi, con passo di 2.762 mm (lo<br />
stesso della Laguna), lunghezza di 4.888 mm, larghezza 1.832 e altezza<br />
1.495, dotata di ogni confort, fra cui il climatizzatore tri-zona, con<br />
ionizzatore e profumatore, il sedile guida con massaggio, il navigatore<br />
Carminat TomTom e la smart key per apertura e accensione. Per il mercato<br />
russo è previsto il motore 2.500 V6 da 130 kW-175 CV con cambio<br />
automatico a sei rapporti, oppure un 2.000 quattro cilindri da 103 kW-140<br />
CV con cambio CVT. Su altri mercati saranno disponibili anche il diesel 2.0<br />
dCi da 110 kW-150 CV o 127 kW-175 CV, come pure il 2.500 V6 dCi da 177<br />
kW-240 CV. Al top il 3.500 cc a benzina, anch’esso da 177 kW-240 CV.<br />
LAND ROVER<br />
La Range Rover Evoque rappresenta l’interpretazione<br />
della casa inglese sul tema del SUV compatto (lunghezza<br />
4.350 mm) di classe superiore. Realizzata, per ora, solo con<br />
la formula della carrozzeria a tre porte, l’Evoque riesce a<br />
riprodurre gli stilemi Range in scala ridotta con notevole<br />
equilibrio, molta eleganza e notevole dinamismo. Basta<br />
notare il tetto sospeso su montanti nascosti, i volumi netti o<br />
il cofano motore a guscio. Il tocco personale e innovativo è<br />
dato invece dalla tensione dell’insieme, generata soprattutto<br />
dalla linea di cintura picchiante verso l’anteriore e dal giro<br />
dei cristalli che si assottiglia guardando verso la coda.<br />
L’abitacolo è in linea con lo stile della casa: materiali lavorati<br />
con cura, legno, pelle, alluminio contribuiscono a ricreare il<br />
tipico ambiente Range, in equilibrio fra modernità e<br />
classicismo. La meccanica della Evoque è invece più affine a<br />
quella del Freelander; lo conferma la posizione trasversale<br />
del motore, cosa che ha consentito di realizzare con facilità<br />
anche una versione d’attacco con motore diesel a sola<br />
trazione anteriore, la prima volta per una Range Rover,<br />
caratterizzata da consumi d’omologazione molto ridotti,<br />
pari a 4,9 litri/100 km (130 g/km di CO2), ottenuti grazie al<br />
risparmio di peso nell’ordine dei 75 kg rispetto alla 4x4 e a<br />
una messa a punto più “magra” del motore. Lo stesso<br />
motore, un 2.200 cc sempre da 110 kW-150 CV, ma con<br />
diversa mappatura, può rappresentare l’entry level delle<br />
versioni 4x4, mentre chi chiedesse maggior prestazioni<br />
potrà optare per il livello di potenza superiore, pari a 140<br />
kW-190 CV. Non manca una brillante unità a benzina di<br />
2.000 cc da 176 kW-240 CV. Tutti i propulsori sono<br />
turbocompressi e a iniezione diretta. Di elevato livello la<br />
messa a punto della catena cinematica, completa di<br />
ammortizzatori a fluido elettroreologico (cambia viscosità<br />
quando sottoposto a un campo magnetico) che possono<br />
modificare la propria durezza, Terrain Response a quattro<br />
opzioni (“prato-ghiaia-neve”, “fango e solchi obbligati”,<br />
“sabbia” e “dinamico”) e giunto ripartitore centrale Haldex.<br />
Tre gli allestimenti: “Pure”, il più lussuoso “Prestige” e lo<br />
sportivo “Dynamic”.