FORD C-MAX

ECM - Ottobre/Novembre 2010 lrrinunciabile
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il diesel
che valorizza la Meriva
Le motorizzazioni
diesel con potenze
da 75 a 140 CV
completano e
rendono ancora
più interessante
la gamma della
Opel Meriva.
In pochi mesi di commercializzazione la
nuova Meriva ha messo in chiaro di volere
fare ancora meglio della precedente,
a lungo al vertice della classifica
delle vendite del settore delle monovolume
di taglia compatta. In questo periodo,
infatti, ha totalizzato vendite che superano
addirittura del 25% quelle ipotizzate
dalla Opel per la fine dell’anno.
Un risultato di spicco, specie se si considera
il fatto che è stato ottenuto da una
gamma non ancora completa perché “orfana”
delle varianti turbodiesel, che s’affacciano
nelle concessionarie solo in questo
periodo. Alla luce della ritrovata competitività
del prezzo del gasolio rispetto a
quello della benzina, è facile ipotizzare
che la compagine, indubbiamente, darà
un ulteriore contributo alle performances
commerciali della nuova Meriva.
Il nuovo repertorio, offerto a prezzi che
spaziano da 17.750 a 22.750 euro, è composto
dalle versioni 1.3 CDTi spinte da
unità da 55 kW-75 CV e 75 kW-95 CV e
dalle 1.7 CDTi mosse da motori, anch’essi
con filtro per il particolato, con potenze
di 74 kW-100 CV per l’abbinamento
con il cambio automatico a 6 marce e di
81 kW-110 CV e 96 kW-130 CV con quello
meccanico sempre a 6 rapporti.
Insieme alle varianti a benzina di 1.4 litri -
una aspirata da 74 kW-100 CV e due turbo
da 88 kW-120 CV e 103 kW-140 CV -
formano una gamma che adesso s’articola
in 8 versioni, tutte declinabili negli allestimenti
Elective e Cosmo.
Quest’ultimo propone una dotazione che
aggiunge a tutto quanto attiene alla sicurezza
attiva e passiva (patrimonio anche
delle versioni Elective) i cerchi in lega da
16”, i cristalli posteriori oscurati, il clima
automatico bi-zona, il cruise control e i
fendinebbia.
In entrambi i casi si riconoscono da quelle
a benzina unicamente per la scritta d’identificazione
e, quindi, mettono in campo
la stessa gradevole personalità, frutto
dell’equilibrio con cui la ricercatezza stilistica
sposa la funzionalità richiesta, oltre
che ben sostenuta, dalla filosofia Flex(ibility)
by Opel. In altri termini, i lineamenti
esterni e interni integrano soluzioni premianti
tanto per l’originalità della linea
quanto per la praticità della vettura.
Spaziano dalle porte incernierate ad anta
d’armadio, le cosiddette FlexDoors, con
un angolo d’apertura che arriva a 84° al
FlexRail, ovvero il binario su cui si può
fare scorrere il vano portaoggetti fra i sedili
anteriori, e arrivano al FlexSpace e al
FlexFloo. Sono accorgimenti che permettono
sia di ribaltare la selleria posteriore
sia di ampliare la profondità della
zona di carico e lo spazio per chi siede
dietro con pochi semplici gesti.
Su strada la Meriva 1.7 CDTi da 130 CV
sfodera un comportamento sano, costante
e se vogliamo persino inaspettatamente
agile, frutto tanto dell’azione omogenea
dello sterzo quanto del rigore dell’assetto
che non risulta penalizza per il confort.
Su questo invece si riflette la tonalità
non sempre sommessa del nuovo turbodiesel.
Un motore estrapolato, grazie a
numerosi interventi rivolti soprattutto ad
allineare le emissioni alle normative
Euro5 e a incrementare le percorrenze
(sino a 19,2 chilometri con un litro) da
quello che per molto tempo ha spinto
tante Opel.
Da quest’ultimo si distingue anche per i
maggiori picchi di coppia (300 Nm) e potenza
che decretano un funzionamento
più redditizio e migliori prestazioni: 196
all’ora di velocità e un tempo di 9”9 per
scattare da fermo sino a 100 orari.
Per tutte queste caratteristiche, valorizzate
dall’azzeccata spaziatura del cambio
a 6 marce che sostiene sempre adeguatamente
le variazioni di regime, si dimostra
perfettamente in sintonia con la robusta
corporatura della nuova Meriva. •