You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LORENZO BORGHINI<br />
<strong>Poeti</strong> in<br />
Toscana<br />
duemilaquindici
<strong>Poeti</strong> in<br />
Toscana<br />
duemilaquindici<br />
A cura di<br />
LORENZO BORGHINI
COLLANA<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana<br />
2<br />
Diretta da<br />
FABRIZIO BORGHINI<br />
Coordinamento editoriale<br />
LUCIA RAVEGGI<br />
CHIARA SCALI<br />
Il volume è realizzato da<br />
Iª edizione dicembre 2015<br />
ISBN 978-88-6039-367-8<br />
Tutti i diritti riservati<br />
© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />
e Masso delle Fate Edizioni<br />
Masso delle Fate Edizioni<br />
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />
www.massodellefate.it<br />
Finito di stampare nel mese di dicembre 2015<br />
presso la Nova Arti Grafiche<br />
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />
www.novaartigrafiche.it
“Non importa che sia polvere o sabbia<br />
importa questo faticoso andare<br />
verso la striscia bianca esplodente<br />
che è cielo fatto liquida onda<br />
che è sguardo immobile animato.<br />
La striscia bianca che mi taglia.<br />
Taglia la terra mia taglia le ansie.<br />
Una mano mi porta che è cercante<br />
lega ed esprime proprie distrazioni.<br />
Noi siamo grigi verdi e blu<br />
e siamo l'aria nel passaggio eterno.<br />
Siamo in un moto che erige e distrugge”<br />
Alberta Bigagli<br />
La prima pubblicazione di “<strong>Poeti</strong> in Toscana”<br />
nel 2014 ha consentito l'instaurarsi<br />
di un ininterrotto rapporto<br />
fra Toscana Cultura e i poeti presenti nel<br />
libro, che è sfociato in un susseguirsi di<br />
occasioni in cui la poesia è stata presente<br />
sia durante numerose mostre d'arte sia<br />
nel corso di manifestazioni culturali di varia<br />
natura.<br />
In questi frangenti è stata più volte sollecitata<br />
l'uscita di un secondo volume che<br />
consentisse la pubblicazione di nuove liriche<br />
da parte dei poeti ormai “storicizzati”<br />
e l'inserimento di altri autori che avevano<br />
perso, per vari motivi, l'opportunità di es-<br />
sere presenti nel primo volume.<br />
Per venire incontro alle tante istanze e per<br />
ottemperare alle finalità della nostra associazione<br />
che ha nella promozione della cultura<br />
il suo motivo ispiratore, abbiamo deciso,<br />
ancora con Giubbe Rosse e Masso<br />
delle Fate, di pubblicare questo secondo<br />
volume che i lettori troveranno, al pari del<br />
primo, ricco di stimoli e generoso di umori<br />
poetici anche distanti, per cifra stilistica e<br />
anagrafica, fra loro. In questa ricchezza,<br />
sta il fascino della pubblicazione.<br />
Lorenzo Borghini
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Indice<br />
Andrea Aterini pag. 5<br />
Valentina Bagnoli ” 6<br />
Anna Balsamo ” 7<br />
Grazia Maria Barbieri Felicetti ” 9<br />
Gabriele Bellucci ” 11<br />
Paola Beretta ” 12<br />
Adua Biagioli Spadi ” 14<br />
Giancarlo Bianchi ” 15<br />
Mary Bianchi ” 17<br />
Ubaldo Bitossi ” 19<br />
Daniele Boganini ” 21<br />
Lorenzo Borghini ” 23<br />
Lucio Bussolini ” 25<br />
Silvano Callaioli ” 28<br />
Franco Cappellini ” 30<br />
Stella Cappellini ” 32<br />
Ester Cecere ” 35<br />
Alba Centoni ” 36<br />
Bruno Chiarini ” 39<br />
Giuseppe Colapietro ” 43<br />
Maria Beatrice Coppi ” 44<br />
Maria Teresa Corsi ” 48<br />
Fedora D'Errico ” 50<br />
Anna Maria Dall'Olio ” 53<br />
Donatella De Vincentiis Fazzino ” 54<br />
Roberta Degl'Innocenti ” 55<br />
Guerriero Dell'Orso ” 57<br />
Adriano Diani ” 58<br />
Mara Faggioli ” 60<br />
Paolo Fanfani ” 62<br />
Giuliana Filindassi Bartolini ” 66<br />
Bianca Maria Gaddini Pagliai ” 69<br />
Antonina Giammarinaro Monti ” 71<br />
Leda Giannoni ” 73<br />
Mirco Giarrè ” 75<br />
Stefania Giordano Vespucci ” 77<br />
Andrea Gradi ” 79<br />
Anna Maria Guidi ” 80<br />
Roberta Incerpi pag. 81<br />
Daniele Lari ” 83<br />
Haydée Lazzeri ” 86<br />
Leonora Leonori Cecina ” 89<br />
Annalisa Macchia ” 90<br />
Michelangelo Marsili ” 92<br />
Gabriella Martino ” 93<br />
Donato Massaro ” 94<br />
Giuseppe Mastrantoni ” 97<br />
Daniele Minucci ” 99<br />
Alessandro Mirannalti ” 101<br />
Lina Moretti Nesticò ” 103<br />
Roberto Mosi ” 104<br />
Clara Nistri ” 106<br />
Alessandro Pesci ” 107<br />
Monica Petroni ” 109<br />
Luisa Puttini Hall ” 111<br />
Silvia Ranzi ” 113<br />
Marisa Rastrelli ” 115<br />
Massimo Rosati ” 118<br />
Paola Rosati ” 122<br />
Littorio Rossi ” 126<br />
Antonio Sabatino ” 129<br />
Veniero Scarselli ” 131<br />
Enzo Scortica ” 134<br />
Umberto Sereni ” 137<br />
Donatella Sestini ” 138<br />
Rossana Sirletti ” 140<br />
Giovanna Spolveri ” 141<br />
Patrizia Tofani ” 143<br />
Caterina Trombetti ” 146<br />
Liliana Ugolini ” 148<br />
Lenio Vallati ” 150<br />
Clotilde Vesco ” 152<br />
Annamaria Vezio . . . . . . . . . .” 155<br />
Manola Viti ” 156<br />
Paraskevi Zerva ” 159
•<br />
Andrea Aterini<br />
andrea.aterini@hotmail.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Scrive poesie in modo ermetico,<br />
ma con sfondo ottimistico.<br />
Molte sue liriche sono state premiate<br />
in concorsi nazionali ed internazionali,<br />
ed hanno vinto svariati premi,<br />
in coppe, diplomi e medaglie.<br />
È presente con sue opere in tante antologie,<br />
ha fatto pubblicare a sue spese 2<br />
librettini di poesie.<br />
Fa anche cabaret con l'amico Marco,<br />
con testi scritti da loro stessi.<br />
Buon Natale<br />
Bestiario è il genere che<br />
Uomo si fa per rendersi<br />
Operoso ma<br />
Non convince molto.<br />
Non si può vivere di solo<br />
Amore per gli altri<br />
Tra tanti, che si ricevono,<br />
Auguri natalizi, che sembrano<br />
Leali, ma sono solo<br />
Effimeri scambi di parole, per quel giorno.<br />
5
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Valentina Bagnoli<br />
bagnoli.valentina@virgilio.it<br />
•<br />
•<br />
Ad Alvaro<br />
Sei caduto, mio eroe,<br />
lento e inesorabile<br />
come la cenere dei tuoi sigari<br />
sulla morbida bergère.<br />
Abbandonato<br />
su aride lenzuola<br />
che altri abitarono prima di te,<br />
ora, a macchina spenta<br />
ti nutri del prezioso ricordo di quel che fosti.<br />
Mi lasci la mano,<br />
ti lascio un sorriso,<br />
e mentre cade<br />
la malaugurata perla,<br />
perdi il senso che avevi di te.<br />
Raccolto,<br />
in quel letto che non t'appartiene<br />
te ne stai, offeso<br />
cercando nel pollice<br />
il gusto del tabacco.<br />
Ti bacio<br />
dall'altra parte del vetro,<br />
mentre tu già mi aspetti<br />
dall'altra parte della vita.<br />
Valentina Bagnoli, classe 1989. Diplomata al<br />
liceo classico N. Machiavelli e laureanda in<br />
Discipline dell'Arte, della Musica e dello<br />
Spettacolo presso l'Università degli Studi di Firenze<br />
con una tesi in Storia del teatro medievale. Fin<br />
da giovanissima ha dimostrato una predilezione<br />
per la scrittura, ricevendo un premio come terza<br />
classificata al concorso di poesie Il Chiacchierone,<br />
anno 2002, con la poesia I Difetti. Nel 2012 ha frequentato<br />
un corso di Scrittura Creativa presso l'U-<br />
NIFI, sede via San Gallo, tenuto dalla dottoressa<br />
Serena Bedini. Sempre nel 2012, ha scoperto l'amore<br />
per il teatro. Ha frequentato un laboratorio di<br />
Tecniche gestionali per lo spettacolo tenuto dal<br />
dottor Marco Giorgetti presso il Teatro della Pergola<br />
e ha iniziato a scrivere brevi recensioni teatrali.<br />
Sta svolgendo un laboratorio di critica teatrale,<br />
Lo spettatore critico, tenuto dal giornalista e critico<br />
Massimo Marino proposto dal Teatro Metastasio<br />
di Prato, attivo fino ad aprile 2016. Ha collaborato<br />
con Il Cartello nel novembre 2015 pubblicando<br />
una recensione sullo spettacolo teatrale Non Dirlo.<br />
Il Vangelo di Marco, di e con Sandro Veronesi.<br />
Ancora nel novembre 2015, ha pubblicato una recensione<br />
su Il Tirreno (Prato-Pistoia-Montecatini)<br />
dal titolo Porcile. Umile dramma umano e campo<br />
di battaglia generazionale. Al momento, si sta dedicando<br />
alla realizzazione di un blog che possa<br />
ospitare recensioni e visioni critiche di spettacoli<br />
in scena sui palcoscenici italiani. Infine, si è avvicinata<br />
al ramo editoriale e sta per diplomarsi al corso<br />
di formazione editoriale proposto dell'agenzia<br />
letteraria Herzog, sede di Firenze.<br />
6
•<br />
Anna Balsamo<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
La tenerezza forte della vita<br />
Apologo animalista, ispirato dalla novella spersa<br />
della poetessa e scrittrice Stefania Giordano<br />
Vespucci, liberamente versificata<br />
da A. Balsamo col consenso della Vespucci<br />
Anna Balsamo risiede ed opera a<br />
Firenze. Scrive fin da giovanissima.<br />
Negli anni Ottanta è stata<br />
redattrice capo della rivista letteraria<br />
“Firme Nostre” di A. De Lorenzo. Anni<br />
Novanta e Duemila: per la Camerata<br />
dei <strong>Poeti</strong>, prima è consigliera, poi vice<br />
presidente di Marcello Fabbri (1922-<br />
2015), e, dopo undici anni di conduzione,<br />
date le dimissioni, emerita. Dal 1999<br />
al 2001 uno spazio redazionale è stato<br />
a cura di A. B. per conto della Camerata,<br />
sulla rivista fiorentina “Viva Piazza”<br />
intitolato da A. “Sal8 di Carta”. Dal ’98 è<br />
socia operativa, poi anche onoraria, del<br />
Centro d’Arte Modigliani di Scandicci<br />
di Roberto Cellini. Svolge tutte queste<br />
attività per scelta di volontariato.<br />
PREMI: svariati, nel corso degli anni i<br />
premi letterari, si rivolge solo a quelli<br />
che ritiene idonei alle loro finalità. Annovera,<br />
tra l’altro, al “Firenze Europa” la<br />
targa intestata a Mario Conti fondatore<br />
del Premio stesso, oltre a un “Fiorino<br />
Stefania!<br />
Quando misero nella cucina<br />
dei tuoi suoceri,<br />
in una tinozza,<br />
un’anguilla a sciaguattare<br />
-quel dì pescata proprio da tuo suoceroe<br />
sapesti che si meditava<br />
“Con che ricetta cuocerla domani?”<br />
Oh, no! Oh, no!<br />
Di notte ti recasti nella stanza<br />
e, nell’acqua, ondulata appena, mossa<br />
dalle spire nel torcersi silente,<br />
allungasti la mano a carezzare<br />
l’ignara stupita creatura<br />
prigioniera che al tatto era<br />
liscia e dolce come seta<br />
e d’affetto rispondeva,<br />
così fidente di tornare trepida<br />
al suo iter misterioso:<br />
non sai per quali e quanti mari e quali<br />
sotterranei fiumi vengono<br />
le anguille e per quali oceani vanno<br />
al richiamo d’amore!...<br />
Centinaia e centinaia di chilometri<br />
7
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Anna Balsamo<br />
dai lontani Sargassi!<br />
Leggenda, forse. Comunque, era complice<br />
tuo marito e l’oscurità: volevi<br />
salvarla!<br />
Dalla barca, in notturno, restituiste,<br />
sacro emblema di rituale,<br />
al lago Trasimeno<br />
l’anguilla: “Va! A vivere<br />
e generare!”<br />
Quieta si defilò<br />
verso il fondo tra l’alghe.<br />
Le avevi dato / nome di donna:<br />
ma non me lo dici:<br />
perché ‘sta fiaba vera, dopo scritta<br />
l’hai smarrita, lasciata sguisciar via:<br />
anche per infinita libertà…<br />
d’Oro” poesia inedita ed un “Fiorino<br />
d’Argento” poesia edita. Nel ’97 consegue<br />
il Primo Premio Narrativa, con pubblicazione<br />
dell’opera, da Ibiskos Editrice<br />
Empoli.<br />
Opere edite: atto unico da Gastaldi Ed.<br />
(MI) opera assai giovanile; “Cielo e Terra<br />
e ancora Primavere” silloge Agemina<br />
Ed. (FI); “11 avventure d’anima” Ibiskos<br />
Ed. Empoli; “Taj Mahal Passion-Love<br />
Story romanzata in versi” Ibiskos Ulivieri<br />
Ed. (Empoli). Poi la silloge del 2011<br />
“Qui è Scalo di Spiriti della Memoria”<br />
prefazione di Duccia Camiciotti (1928-<br />
2014) e nel 2013 “Stanotte pazzi / capricci<br />
da inseguire / caleidoscopio”<br />
(recitativo haiku per i Préludes I e II volume<br />
di Claude Debussy, grafiche di<br />
Sergio Rinaldelli - CD con stralci musicali<br />
al flauto traverso di Laura Manescalchi);<br />
“ Corymbos poesia” Ed. Polistampa,<br />
Firenze. Prefazione di Franco<br />
Manescalchi.<br />
A. Balsamo è anche socia di “Novecento<br />
Poesia” e di “Sguardo e Sogno” e frequenta<br />
la Casa di Dante. Da qualche<br />
anno trova di grande interesse le iniziative<br />
di Fabrizio e Lorenzo Borghini. Negli<br />
ultimi anni è stata due volte giudice<br />
nel Premio Papini, nel 2015 era nella<br />
giuria di “Abbiate il coraggio di essere<br />
felici” concorso di poesia organizzato<br />
dal generoso entusiasmo di Anna Maria<br />
Vezio, ispirato da una frase di Papa<br />
Francesco.<br />
IL 23 settembre 2015 ha letto sue poesie<br />
abbinata alla poetessa Mary Bianchi,<br />
ad "Artisti dal mondo a Firenze"<br />
Toscana Expo 2015<br />
8
•<br />
Grazia Maria Barbieri Felicetti<br />
Tel. 055 8218155<br />
grazia-barbieri@libero.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Chi siamo, dove andiamo?<br />
Chi siamo, dove andiamo?<br />
E’ un tuo dipinto<br />
dove un cavallo avanza<br />
verso l’Infinito.<br />
Nata a Firenze, risiede attualmente<br />
nel Comune di San Casciano<br />
in Val di Pesa.<br />
Laureata in Pedagogia ha inoltre conseguito<br />
il Diploma di perfezionamento<br />
C.S.I.M. ai corsi per il Mosaico, sotto il<br />
patrocinio dell'Accademia di Belle Arti<br />
di Ravenna.<br />
Iconografa. Mosaicista. Ama la pittura<br />
e la poesia.<br />
È socia artista del Circolo degli Artisti-<br />
Casa di Dante Firenze. Ha pubblicato<br />
due raccolte di poesia, molte sue liriche<br />
sono presenti in varie antologie<br />
letterarie.<br />
Ora sei giunto là<br />
amato fratello<br />
dove ogni Verità è svelata,<br />
tu adesso sai:<br />
chi Siamo e dove Andiamo.<br />
Inarrestabile procede il tempo<br />
verso l’ineludibile meta.<br />
Nel ricordo e nel rimpianto<br />
ti accompagna per sempre<br />
il mio accorato saluto<br />
Addio, Addio.<br />
9
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Grazia Maria Barbieri Felicetti<br />
Acqua di lago<br />
Della tua riva amica<br />
mi è rimasto tutto lo splendore,<br />
angolo illuminato in fondo al cuore,<br />
colori preziosi di tavolozza antica.<br />
Nei momenti miei più dolenti<br />
amo tornare alle tue rive...<br />
sulla punta del gigante abete<br />
proprio sull'orlo del più alto<br />
braccio, ritrovo la notturna stella.<br />
Nel salire dell'alba<br />
sento il richiamo festoso delle anitre,<br />
il fruscio gentile del cigno che maestoso<br />
e lento va lungo l'approdo di pietra porosa.<br />
“Se poeta è colui che, mosso da forti<br />
passioni, da fervida fantasia e da nobili<br />
sentimenti, sa trasmettere i suoi<br />
pensieri con l'apprezzabile linguaggio<br />
dell'armonia metrica, Grazia M. Barbieri<br />
Felicetti è una poetessa di eccelsa<br />
levatura.<br />
Le sue opere sono permeate dalla nostalgia<br />
del passato, ma oltremodo impegnate<br />
nelle problematiche di questo<br />
attuale mondo, con anelito costante<br />
alla ricerca di spirituale trascendenza.<br />
Oltretutto i suoi versi hanno una godibilissima<br />
scorrevolezza come una dolce<br />
musica”.<br />
Rino Pavolini<br />
Con il pensiero inseguo<br />
un grande battello e la sua scia...<br />
Solo il gabbiano che vola alto e libero<br />
percorre la mia via.<br />
Nella quotidiana sua ricerca ansiosa<br />
va lontano e torna...senza posa.<br />
10
•<br />
Gabriele Bellucci<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Firenze 1971 - Fiesole 1994<br />
Studi classici presso i Padri Barnabiti<br />
del Collegio fiorentino “Alla<br />
Querce” - Figlio della poetessa<br />
fiorentina Clara Nistri inizia a scrivere<br />
poesie fin da tenera età.<br />
Prestigiosi premi fra cui: Zirè d'Oro -<br />
Città di Penne - Paestum - Lerici Pea<br />
- Città di Pompei - Fiorino d'Oro, per<br />
citarne alcuni.<br />
Figura in varie antologie quali: Ah! Poesia,<br />
Poesia (Florence Art) - Parole di<br />
Pace (Polistampa) - I <strong>Poeti</strong> dell'Arca<br />
(Bastogi) - <strong>Poeti</strong> Italiani nel Mondo<br />
(Book edit.) - antologia bilingue inglese<br />
italiano.<br />
Il suo nominativo è inserito in La Città<br />
Scritta di Franco Manescalchi (ediz.<br />
EDIFIR), in Storia della Letteratura Italiana<br />
del XX secolo (ediz. Helicon) e<br />
nel Dizionario Autori Contemporanei<br />
(Guido Miano Editore).<br />
Ha pubblicato i libri di poesia: Verrà<br />
l'Inverno di Neve (Ediz. Ibiskos) - Campane<br />
sull'Alba (ediz. Ibiskos) - Shirim<br />
(Corymbos) e il romanzo breve Il Talismano<br />
(Polistampa).<br />
Hanno parlato di lui , per citarne alcuni,<br />
Mario Luzi, Carmelo Mezzasalma, Rodolfo<br />
Doni, Mario Specchio, Stefano<br />
Mazzacurati, Anna Balsamo, Vera Franci<br />
Riggio, Paola Lucarini, Don Giorgio<br />
Mazzanti, Sandro Angelucci, Gabriella<br />
Fiori, Anna Vincitorio.<br />
La mia sera<br />
Gli occhi asprigni del tempo<br />
vegliano il peso dell'inverno<br />
sulle foglie del platano<br />
avvizzite<br />
e solchi d'erba esausta.<br />
Bacche gelate sui rovi,<br />
come perle di fiume,<br />
dipingono di indolenti colori<br />
la mia sera.<br />
Respira l'aria<br />
favole di vento.<br />
Si fanno penombra i rumori<br />
e i rintocchi della campana<br />
del Vespro.<br />
Amo questo momento<br />
nell'incedere maestoso<br />
dell'inverno<br />
prima che faccia scuro.<br />
Prima che il lupo<br />
ululi alla luna<br />
e il gufo artigli<br />
l'ombra della notte.<br />
… La mia pena è durare<br />
oltre quest’attimo.<br />
1986<br />
Mario Luzi<br />
11
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paola Beretta<br />
paul_etta@hotmail.com<br />
•<br />
•<br />
Frustrazione<br />
Cercare conforto nelle parole<br />
Quando nulla abbiamo da dire.<br />
È sempre vivo in me quel grumo<br />
Di incertezze giovanili, il dolore<br />
Della mia ignoranza del mondo.<br />
Sono frustrata da anni di impotenza,<br />
dalla rassegnazione,<br />
ora ansiosa ora spensierata.<br />
È triste avere<br />
Poca saggezza da tramandare,<br />
è triste sapere<br />
che inganniamo i figli dicendo:<br />
anche quello è tuo fratello.<br />
Il nostro cammino è recente<br />
Ma già dai secoli futuri nessun conforto,<br />
neppure a questa generazione<br />
la serenità di una vecchiaia è assicurata,<br />
se anche domani può spargersi il seme<br />
dell'orrore e della totale distruzione.<br />
Paola Beretta, nata a La Spezia,<br />
vive in provincia di Pistoia. Nella<br />
sua vita ha combinato l’insegnamento<br />
con la pittura, per poi divenire<br />
autrice di un libro di narrativa, racconti,<br />
poesie. Oltre a varie personali ha esposto<br />
alla Biennale di Firenze, a quella di<br />
Venezia in occasione del centenario, a<br />
Padova, New York, Basel, Cancun.<br />
Nelle sue opere possono essere visti<br />
tre differenti aspetti: innanzi tutto il<br />
suo forte temperamento, il suo dinamismo<br />
si manifestano nell’uso di una<br />
vivace gamma cromatica. Pur individualmente<br />
espressi, si riconoscono qui<br />
influenze Fauves, del Post-cubismo, del<br />
Futurismo.<br />
In alcune opere la sensualità del suo<br />
carattere diventa il motivo prevalente,<br />
i colori si fanno morbidi e tenui, le<br />
figure, chiaramente definite, si stagliano<br />
in atteggiamenti pensosi contro<br />
sfondi ambigui. Vi si respira un senso<br />
di tenerezza astratta, di meditazione<br />
filosofica.<br />
Altre volte l’autrice vuole evidenziare,<br />
12
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paola Beretta<br />
non senza ironia, contraddizioni e paradossi<br />
della nostra società, tensioni della<br />
vita moderna, confrontandoci con<br />
gli eterni problemi dell’esistenza per<br />
poterli trascendere.<br />
Come autrice, ha pubblicato nel 2008<br />
con A. Car “Da Quanto Tempo Non Mi<br />
Ascolti”, finalista al XXVIII Premio Firenze<br />
e I˚ premio per la Narrativa a Tropea;<br />
alcune sue poesie sono state inserite<br />
nel “Coro”, antologia poetica pubblicata<br />
da Luna Nera.<br />
Un attimo<br />
Pesante e fredda come un mantello bagnato<br />
La solitudine scende e copre il mio animo.<br />
Ogni eco di comunicazione precluso,<br />
Il mondo si è fatto fantasma.<br />
Ritorna l'angoscia che ben conosco,<br />
Per un poco ne sarò prigioniera.<br />
Unico sostegno le parole,<br />
A esorcizzare un attimo di inganno.<br />
Ascolto... ruvida e lenta scende la sabbia,<br />
Grano a grano, attimo per attimo.<br />
Di questa vita che scorre torno consapevole.<br />
E con lentezza mi riafferra il senso del miracolo<br />
Di me, del mio essere ora, unita e unica,<br />
Nel grembo di Chi incondizionatamente ama.<br />
Solitudine<br />
Quando riflettiamo in noi stessi sentiamo<br />
il valore della nostra solitudine<br />
e ne sentiamo il peso.<br />
Nel profondo siamo soli e nulla ci raggiunge,<br />
Nel profondo l'animo è ancora un feto.<br />
Ringrazio questa sublime malinconia,<br />
così dolce e così vera e mi lascio condurre.<br />
In trasparenti acque azzurre osservo<br />
L'animo mio che sogna.<br />
Come tutto gli è estraneo!... Indifferente<br />
In quella liquida oscurità vive<br />
Incompreso, autonomo, inascoltato.<br />
E gli altri?<br />
Estranei a noi stessi,<br />
come supporre reali i rapporti con gli altri?<br />
Forse ti peso già come un dovere,<br />
Amore mio, tu così riservato.<br />
Ma dimmi, sono davvero un'indiscreta?<br />
Noi e le cose che possediamo...<br />
Strano rapporto, temo l'unico<br />
reale della nostra vita!<br />
Ecco l'origine del vuoto che sempre crea,<br />
moltiplica gli oggetti del desiderio.<br />
Mai ho posseduto me stessa,<br />
Polverizzata in mille immagini,<br />
come in una stanza di specchi.<br />
13
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Adua Biagioli Spadi<br />
audabi2008@yahoo.it<br />
stellinavu@yahoo.it<br />
•<br />
Pistoia<br />
Brilli incurante dei miei<br />
sospiri Pistoia,<br />
guardiana di un lago ormai spento.<br />
Ti svegli, sbadigli sei fatta di nebbia<br />
di acquosi e tiepidi grani.<br />
A cadere quasi stanca<br />
spumi gigante<br />
e nel furtivo timido attimo<br />
spuntano appena le<br />
astrali ginocchia.<br />
Intravedo le ciglia velate<br />
folte cornici di occhi più grandi<br />
così arresi, spalancati alla luna,<br />
quasi sottile lama che sbircia.<br />
Come un mistero emergi più viva<br />
nell’intreccio accurato di stelle.<br />
Pistoia,<br />
già dormi smarrita ed è tardi,<br />
lo scorcio tuo sbriciola chiaro<br />
e non esiste più niente al mondo<br />
dalla porta mia infinita che pende,<br />
se non il rosso dell’orizzonte<br />
che lento in te viene sfumando.<br />
Frantuma e seduce il mio volto<br />
allagato nella tua brina,<br />
nel cielo perduto scemando.<br />
Adua Biagioli Spadi,<br />
maestra d’arte e Operatrice<br />
Culturale,<br />
poetessa, dopo aver conseguito<br />
studi umanistici in Lettere<br />
e Filosofia presso l’università<br />
di Firenze, partecipa a<br />
reading poetici ed a concorsi<br />
letterari, nazionali e internazionali<br />
di poesia e prosa. Socia<br />
del Cenacolo Accademico<br />
Europeo <strong>Poeti</strong> Nella<br />
Società e dell’Accademia Vittorio Alfieri,<br />
è presente in numerose pubblicazioni di<br />
Agende letterarie, collane letterarie (Le<br />
Schegge d’Oro - Montedit ed.) e antologie<br />
di Premi letterari, tra le quali AM-<br />
BROSIA, presentata in anteprima ad<br />
EXPO’ 2015 a Milano, a giugno 2015 pubblica<br />
il primo libro di poesie “L’alba dei<br />
papaveri” - Poesie d’amore e identità -<br />
ed. La Vita Felice (MI) all’interno della<br />
collana “Agape”.<br />
Tra i premi letterari si ricordano:<br />
Primo premio per la narrativa al concorso letterario<br />
De Leo-Bronte - con un racconto inserito in Antologia<br />
Bronteana 2014 e sui siti Internet Internazionali BronteBlog<br />
e BrontePersonalBlog.<br />
Ambiart 2014 Premio Letterario Nazionale di poesia -<br />
Milano - conferimento del Premio Regionale Unico<br />
per la Toscana - Poesia “Nell’uomo” che è nella raccolta<br />
poetica pubblicata.<br />
Finalista al Premio Letterario Internazionale Città di<br />
Cattolica con la silloge poetica inedita “SOLE” - 2014.<br />
Quarta tra i finalisti al premio Nazionale Letterario<br />
Città di Follonica 2014 “Il Cipressino d’Oro”;<br />
Finalista e Primo Premio Ex-Equo per merito alla poesia<br />
Inedita - Premio Letterario Internazionale Città di<br />
San Marcello Pistoiese 2015.<br />
14
•<br />
Giancarlo Bianchi<br />
Cell. 340 5390873<br />
g.bianchi@email.it - www.novecentopoesia.it/autori.htm<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
L’essenza di tutto<br />
Apro gli occhi e rendo grazie.<br />
Guardo un filo d’erba<br />
e vedo qualcosa oltre.<br />
Sono contento di questo<br />
e scopro l’essenza di tutto<br />
Da “Poesie” Ed. Gabrieli Roma 1971<br />
Scrive in prosa e poesia fino dalla<br />
più tenera età. Ha pubblicato<br />
numerosi libri di cui è uscita recentemente<br />
un’antologia di 280 pagine<br />
dal titolo “All’ancora del tempo”. Il<br />
suo profilo artistico può essere consultato<br />
su Wikipedia free e novecento<br />
poesia.it/autori. Ha ricevuto da La Pergola<br />
Arte i premi: fiorentinità 2010 e<br />
poesia e religione 2015. I Fiorini d’argento<br />
al Premio Firenze nel 2005 per la<br />
poesia inedita e nel 2014 per tutta la<br />
sua opera che copre ad oggi oltre un<br />
quarantennio di attività letteraria. Ed il<br />
Premio Firenze Capitale<br />
Europea della Cultura 1986<br />
medaglia d’oro. In occasione<br />
dei Mondiali di Ciclismo<br />
a Firenze su strada<br />
2013 ha curato il volume<br />
“<strong>Poeti</strong> in bici” insieme a<br />
Franco Manescalchi, un lavoro<br />
di ricerca che è stato<br />
definito da Eugenio Giani<br />
in occasione della presentazione<br />
come un testo importante destinato<br />
a passare alla storia del ciclismo<br />
e della poesia.<br />
Io la vita l’ho goduta<br />
perché mi piace anche<br />
l’inferno della vita, e la<br />
vita è spesso un inferno…<br />
Per me la vita è stata bella<br />
perché l’ho pagata cara.<br />
Alda Merini<br />
15
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Giancarlo Bianchi<br />
Per Alda Merini<br />
(inedita)<br />
La gente oggi non sogna più,<br />
leggere le tue poesie<br />
è come sognare.<br />
Ci hai donato il tuo dolore<br />
e lo hai trasformato in<br />
purissima poesia.<br />
Amore, follia poesia<br />
al centro di una bufera,<br />
parola incorruttibile<br />
non in vendita, riconoscibilissima<br />
forgiata nel crogiuolo della vita.<br />
Fai poesia per sfinimento<br />
dicesti in un tuo verso,<br />
il sigillo della vera Poesia<br />
libera da infrastrutture,<br />
ci hai donato versi immortali.<br />
La tua lucida ispirazione<br />
è simile a rugiada mattutina,<br />
nessuno in manicomio ti ha mai<br />
dato un bacio, dicesti.<br />
Ora è tardi, sei partita<br />
per altri sconfinati e sacri lidi<br />
In riferimento al riconio da parte del<br />
Comune di Firenze del Sigillo della<br />
Pace ne ha curato l’aspetto numismatico<br />
(vedi Cronaca Numismatica gennaio<br />
1995). Attualmente si sta occupando<br />
dell’opera letteraria di Duccia Camiciotti<br />
e Vanna Bonta. Fa parte della<br />
segreteria di “Pianeta Poesia” fondato<br />
e diretto da Manescalchi e del consiglio<br />
direttivo dell’Associazione Città<br />
Ciclabile.<br />
con quella tua nave sei salpata<br />
oltre le cascate di luce,<br />
hai preso con te soltanto<br />
la tua anima simile a diamante<br />
per andare al cospetto di quel dio<br />
che ti creò immortale<br />
come i tuoi versi purissimi<br />
dono delle muse.<br />
Teniamoci per mano Alda<br />
e non congediamoci mai più.<br />
16
•<br />
Mary Bianchi<br />
mg.bianchi545@gmail.com<br />
mary.bianchi@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Maria Grazia Bianchi, omonimo in poesia<br />
Mary, è nata a Firenze e residente a Firenze.<br />
Lauree in Pedagogia e Lettere e Filosofia.<br />
Dottoressa in Scienza Storiche - Storia Moderna<br />
Iscritta all’Albo dei Pedagogisti ANPE dal 1991. Senatrice<br />
della Poesia - Sezione antropologica dell’Accademia<br />
degli Etruschi di Vada, Livorno e Orbetello<br />
dal 1997 e premiata dal poeta Edoardo Sanguineti<br />
per il libro “La nebbia sfianca la collina” al 1° posto<br />
della classifica.<br />
- Finalista al Concorso Nazionale di Poesia “Premio<br />
Firenze” nel 1998 con la poesia: “Nella stagione dei<br />
versi tristi”;<br />
- Premiata ad exquo nel 3° posto ha ricevuto la Medaglia<br />
di Bronzo nel Salone dei Cinquecento dal Sindaco<br />
di Firenze nel Concorso di Poesia indetto<br />
dall’Associazione Culturale Firenze-Europa “Mario<br />
Conti” nel 2000 con la poesia Senza niente chiedere;<br />
- Finalista al Premio Letterario Internazionale “Maestrale<br />
San Marco” a Sestri Levante per la poesia<br />
“Dove dormono le onde” e “Il cappello di paglia” dal<br />
libro “Quel tratto di matita” pagg. 18 e 32.<br />
Alcune poesie sono state tradotte in inglese e francese<br />
in varie antologie letterarie dal 1997 ad oggi<br />
vedi: “<strong>Poeti</strong> e Narratori…anche Noi” p. 78 nel 1998;<br />
Antologia “<strong>Poeti</strong> d’oggi”, ed. Orione, Sestri Levante,<br />
pag. 30, nel 1999; etcc…<br />
La chiocciola<br />
In una qualsiasi alba<br />
osservo una piccola chiocciola<br />
passi lenti…<br />
in pensieri schiumati:<br />
io vivo, io respiro<br />
nelle spire della tua conchiglia.<br />
Che senso ha rincorrerti se<br />
sei dentro di me da sempre?<br />
Inseguo nuovi giorni<br />
lentamente, molto lentamente e<br />
tacendo<br />
io scrivo di te!<br />
Notte silente<br />
Respingo il bagliore<br />
di una luna di ghiaccio.<br />
onda di luce<br />
intorno a me Donna.<br />
Ombre, fantasmi<br />
suoni attutiti<br />
con occhi rassegnati<br />
nel mio volto smagrito.<br />
Il corpo fragile guscio<br />
affatica le parole. Domani<br />
ci sarà un nuovo raggio di sole?<br />
17
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Mary Bianchi<br />
Accarezzo la Luna<br />
Con l’alta marea<br />
Sulla punta dei piedi<br />
Accarezzo la Luna!<br />
Con la mia voce rombante<br />
le stelle cadono a capofitto<br />
sul mio amore per te!<br />
Quando accadrà che del tuo<br />
colore azzurro sarò?<br />
L’anima mia quanto dista<br />
da un singhiozzo di affetti perduti<br />
in petali di rosa<br />
rosso tramonto? …<br />
e galleggio, galleggio nei ricordi...<br />
ancor oggi non so cosa ho perso<br />
e alla sera…quanto vorrei dormire<br />
senza gocce di rugiada!<br />
Un pomeriggio<br />
Era un pomeriggio di primavera<br />
che persi la testa… ma<br />
tu sei lì, uomo amato,<br />
ora ritrovato in me!<br />
- Premio con coppa ricevuto dall’AUSER del Q.4<br />
per le poesie “Il cappello di paglia” e “Vestiti d’aria”<br />
in Quel tratto di matita pagg. 32 e 34 che sono<br />
state pubblicate nell’antologia “<strong>Poeti</strong> e Narratori…anche<br />
Noi”, pag. 71 nel 1998;<br />
- Premiata con coppa dall’Associazione Culturale<br />
Marzocco per il libro Le parole finestre dell’anima<br />
nel 1999;<br />
Varie poesie sono state pubblicate in internet e<br />
nella rivista del CRAL dipendenti del Comune di<br />
Firenze di cui è stata Presidente nel 1999;<br />
- Ha collaborato con le Associazioni Pianeta Poesia<br />
di Franco Manescalchi e La Camerata dei <strong>Poeti</strong><br />
con la poetessa Anna Balsamo (Fiorino d’Oro<br />
“Ala” nel 2000);<br />
- Antologia “<strong>Poeti</strong> in Toscana” è stata pubblicata<br />
la poesia Nel cerchio della luna, a cura di Lorenzo<br />
Borghini ed. Masso delle Fate, 2014, pag. 15; e con<br />
la partecipazione di Toscana Tv trasmissione diretta<br />
da Fabrizio Borghini “Incontri con l’arte”-<br />
Presidente dell’Associazione Toscana Cultura.<br />
Diversi riconoscimenti ha ricevuto dai sindaci<br />
Mario Primicerio e Leonardo Domenici del Comune<br />
di Firenze; dal prof. d’arte Ugo Barlozzetti;<br />
da vari assessori del Comune di Firenze tra i quali<br />
il Presidente del Consiglio Regione Toscana Eugenio<br />
Giani, Gianni Conti, Paolo Coggiola, Laura<br />
Grazzini e altri amici come l'on. Riccardo Nencini,<br />
il Vice Sindaco di Firenze Alberto Brasca, il prof.<br />
Adalberto Scarlino, il dr. Ugo Caffaz che hanno<br />
scritto le loro recensioni e articoli nei libri pubblicati<br />
dalla poetessa Mary Bianchi e donati alla<br />
Biblioteca Nazionale di Firenze e alla Biblioteca<br />
Marucelliana di Firenze.<br />
Libri di poesie pubblicati con i disegni del figliopittore<br />
Michele Calvanelli, la Private Banking<br />
Mediolanum Francesca Pinosio e il camerunense<br />
George Togo.<br />
1) Le parole finestre dell’anima, 1997<br />
2) La nebbia sfianca la collina, 1997<br />
3) Quel tratto di matita (stampate 2 edizioni<br />
nell’anno 2000)<br />
4) S … fuma il tempo, 2000<br />
5) Io sono colei, 2002<br />
18
•<br />
Ubaldo Bitossi<br />
ubaldo.bitossi@virgilio.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Le tue spalle<br />
Chiaro di luna steso sulle mie mani<br />
e le tue spalle di terra fresca arata:<br />
prendo da dietro i tuoi fianchi<br />
mentre ti appoggi alla notte ondeggiando<br />
fra tenerezze e fantasmi…<br />
profumo di tigli e i resti di un urlo…<br />
e poi solo… e solo… pace vitale<br />
Ubaldo Bitossi è nato a San Mauro<br />
a Signa (Firenze) il 26 novembre<br />
1958 e attualmente vive, con la<br />
sua famiglia, a San Casciano Val di Pesa<br />
(Firenze).<br />
Di professione medico anestesista, svolge<br />
dal 1997 la sua attività professionale<br />
nell’ Area Ostetrico-Ginecologica del<br />
Dipartimento di Anestesia e Rianimazione<br />
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria<br />
di Careggi (Firenze). Appassionato di<br />
musica sacra è stato organista liturgico<br />
in varie chiese della Toscana.<br />
Per quanto attiene alla sua attività letteraria<br />
ha già pubblicato tre raccolte di<br />
poesie: “Il Sogno su Eleonora” quaderni<br />
di Pietraserena Ed. Masso delle Fate, “L’Isola<br />
sul Vento” e “Inquieto andare” sempre<br />
per l’Ed. Masso delle Fate.<br />
È stato inserito nell’antologia “Nostos”,<br />
curata da F. Manescalchi “<strong>Poeti</strong> degli<br />
anni Novanta a Firenze” (Ed. Polistampa<br />
Firenze).<br />
Ha collaborato, inoltre, alla rivista Pietraserena<br />
coordinata da Walter Nesti.<br />
19
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Ubaldo Bitossi<br />
Il ladro del tempo<br />
Son venuto dal limitar del bosco<br />
deciso ad incantarti l’anima<br />
con le note di questo antico violino:<br />
tese corde di cristallo pizzicate dal tuo sguardo!<br />
Prendo il tuo tempo con la distrazione<br />
da cose umane e ragioni vane,<br />
prendo il tuo cuore quando ti volti<br />
dall’altra parte povera di parole,<br />
ingoio il tuo perdono quando il tempo<br />
consumato si arrende alla colpa<br />
che ti infliggi!<br />
Ti dono però in fondo al posto del tempo<br />
un luogo infinito in me per rinascere<br />
in piena differenza<br />
alle note di questo antico violino.<br />
20
•<br />
Daniele Boganini<br />
Prato<br />
fwboga@tin.it<br />
In questo momento<br />
In questo momento<br />
mi sento come una foglia<br />
che scende grazie al soffio fresco<br />
di cui non so<br />
né da dove proviene né dove va<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Nato a Firenze l’8 giugno<br />
del 1975 è residente a<br />
Prato.<br />
Lavora come impiegato presso la<br />
CDR Italia - La Casa del Radiatore<br />
srl di Prato.<br />
Ha come hobby il teatro e la scrittura<br />
creativa di cui frequenta i<br />
corsi da anni presso la Nuova Colmena<br />
di Prato.<br />
Ha pubblicato un libro di poesie<br />
“Sogni e Ricordi” edito da Masso<br />
delle Fate (2013).<br />
sentiamoci tutti noi foglie cadenti in questo autunno<br />
voliamo e atterriamo sul prato<br />
lasciamoci accarezzare dal vento fresco<br />
anche se non siamo più su questi alberi<br />
per sempre saremo ricordati<br />
dalla gente che va e viene<br />
un fiume di parole sarà poi scritto o cantato<br />
amiche foglie cadute<br />
regalateci la dolce visione di voi<br />
che planate formando un mosaico<br />
su questo prato<br />
su questa strada<br />
su questa piazza<br />
21
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Daniele Boganini<br />
Sorride il fiume<br />
Sorride il fiume<br />
mentre s’immerge nel mare<br />
cantano<br />
quest’oggi nel cielo e tra le foglie verdi<br />
gli stormi<br />
all’orizzonte<br />
lentamente<br />
passa una barca<br />
Dice il fiume:<br />
“Son felice perché divento mare<br />
finalmente le nuvole rifletto<br />
prima le lenze dei pescatori<br />
mi facevano il solletico<br />
e d’autunno ricevevo l’elemosina<br />
di foglie morte<br />
dai rami nella foresta”<br />
22
•<br />
Lorenzo Borghini<br />
lorenzoborghini0@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lorenzo Borghini è nato nel 1988.<br />
Dal 2010 inizia a collaborare al<br />
settimanale Metropoli e successivamente<br />
al quotidiano Metropoli<br />
Day fino al 2011. Nell'aprile dello stesso<br />
anno partecipa alla nona edizione del<br />
Korea Film Festival in veste di membro<br />
della giuria designata a premiare le pellicole<br />
in concorso.<br />
Dal luglio 2012 è iscritto all'Ordine<br />
Nazionale dei Giornalisti (tessera n.<br />
148284) e dal dicembre dello stesso<br />
anno è redattore del mensile La Toscana.<br />
Il 20 agosto 2012 un suo racconto<br />
intitolato L'amico speciale viene pubblicato<br />
sul quotidiano Il Tirreno.<br />
Nel 2013 si laurea in Discipline delle<br />
Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />
alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università<br />
degli studi di Firenze con una<br />
tesi sul cinema coreano contemporaneo<br />
e l'opera di Lee Chang-dong.<br />
Durante il mese di giugno 2014 compie<br />
un viaggio in Cina, dove realizza<br />
un reportage fotografico e un diario<br />
di viaggio.<br />
Nel luglio 2014 realizza il suo primo<br />
Anime perse<br />
Elmetti caduti,<br />
pioggia incessante,<br />
sputi di rabbia,<br />
spari da ogni dove,<br />
vite che si ammassano<br />
come scatole di cartone,<br />
fango nelle scarpe,<br />
nella bocca,<br />
ancora spari,<br />
anime cadute,<br />
fiocchi di neve,<br />
freddi come la morte,<br />
spietata,<br />
atroce,<br />
fili d'erba sulle orecchie,<br />
sigarette masticate,<br />
il cuore che batte<br />
veloce<br />
come passi sull'acqua,<br />
acqua sporca di lamenti,<br />
colpi volano sopra le teste<br />
volano su queste anime perse.<br />
23
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lorenzo Borghini<br />
Angeli sporchi<br />
Angeli sporchi di terra,<br />
voli ancestrali<br />
sporcati da residui umani<br />
intrappolati in girandole emozionali,<br />
emozioni troppo forti,<br />
barlumi di bagliori,<br />
silicio di colori,<br />
variegati cantori,<br />
è il canto di un diavolo spento,<br />
un angelo in pensione<br />
multiforme nella sua perversione<br />
perverso nel suo candore,<br />
sboccia come un lampo,<br />
un grido<br />
tepore<br />
ancora un grido,<br />
dolore.<br />
cortometraggio L'attesa, che vince la<br />
Menzione d'onore al Montecatini International<br />
Short Film Festival.<br />
Dal settembre 2014 è Art Director<br />
dell'associazione culturale "il Cartello",<br />
un ente che si posiziona come promotore<br />
di innovazione culturale e che agisce<br />
con l’obiettivo di ridurre il gap tra<br />
cultura e tecnologia. Ad oggi, il principale<br />
strumento attraverso il quale l’associazione<br />
agisce è il magazine online<br />
(www.ilcartello.eu). Un magazine culturale,<br />
giovane e dai contenuti originali<br />
ed underground; un luogo di incontro,<br />
dove vengono condivise esperienze di<br />
vita, opinioni e idee. Sulle sue pagine<br />
vengono settimanalmente trattate<br />
società, cinema e musica. L’intrattenimento<br />
dei lettori è poi stimolato dalla<br />
rubrica di saggistica e letteratura, dalla<br />
sezione dedicata al mondo dell’audiovisivo<br />
e dalla controversa pagina intitolata<br />
dipendenze.<br />
Da dicembre 2014 a marzo 2015 compie<br />
il tirocinio di insegnamento presso il<br />
Centro Internazionale Studenti Giorgio<br />
la Pira. Ad aprile svolge l'esame DITALS<br />
di I livello prendendo l'abilitazione per<br />
insegnare italiano L2 (lingua seconda).<br />
Nel maggio 2015 realizza il suo secondo<br />
cortometraggio In vino veritas, che<br />
è attualmente distribuito dalla Kahuna<br />
Film, società di produzione indipendente<br />
romana.<br />
24
•<br />
Lucio Bussolini<br />
Cell. 338 2868766<br />
luciobussolini@teletu.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lucio Bussolini nasce a Firenze nel<br />
1965.<br />
È laureato in Medicina e Chirurgia<br />
presso l'università di Firenze.<br />
Impegnato socialmente nell'ambito<br />
dell'equitazione con particolare interesse<br />
all'ippoterapia per bambini diversamente<br />
abili.<br />
Un invito a La sua poesia è un sentiero<br />
iniziatico, un percorso carismatico che<br />
l'autore compie addentrandosi nei<br />
meandri del mondo interiore alla ricerca<br />
della pietra miliare e alla comprensione<br />
dell'essenza della verità: è<br />
un'esperienza rivolta alla propria interiorità<br />
non da intendersi come ripiegamento<br />
interiore autoanalitico, semmai<br />
come un'acquisizione di consapevolezza<br />
del mondo circostante alla luce<br />
delle esperienze trascorse. È un invito<br />
a guardarsi dentro privi delle incrostazioni<br />
della vita quotidiana alla ricerca<br />
di verità fondamentali, occultate dalla<br />
nostra mente da una mitologia virtuale<br />
di largo consumo.<br />
Ha pubblicato due raccolte poetiche<br />
“Passi nel cielo”, “Peccati perseveranti”<br />
Edizioni Masso delle Fate ed è stato<br />
inserito nell'antologia <strong>Poeti</strong> in Toscana<br />
2014.<br />
Suggestioni<br />
Il mare incantato<br />
sembra un leone<br />
e mentre le onde<br />
si infrangono sugli scogli<br />
i gabbiani sono spettatori<br />
i fulmini di una recondita tempesta<br />
fanno capolino<br />
sulla terra i<br />
i bambini spaventati<br />
sono cerbiatti<br />
che corrono al riparo<br />
i fiori appena sbocciati<br />
sono increduli e ignari<br />
del pericolo scampato<br />
le gocce d’acqua sembrano lacrime<br />
che si infrangono sull’erba<br />
lasciano impronte profonde<br />
che sembrano orme<br />
abbandonate da un uomo<br />
in corsa.<br />
25
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lucio Bussolini<br />
Seppie<br />
Conchiglie nude<br />
abbandonate nella dura sabbia<br />
relitti umani<br />
mummificati<br />
relegati all’oblio eterno<br />
da un insolito destino<br />
lambite da un ritmico<br />
fluido danzante<br />
inebriati e traditi<br />
dalle fantasie umane<br />
illusi di assaporare<br />
una eternità<br />
come fossili cullati<br />
dalle profondità<br />
della sabbia inerme<br />
Limbo<br />
La seduzione<br />
Del tuo animo incantato<br />
Mi trascina<br />
In un vortice di passione<br />
Smarrisco<br />
Ogni riferimento<br />
Senza consuetudine e coscienza<br />
Galleggio sospeso<br />
Nel firmamento<br />
Di lucide stelle<br />
Perdo la gravità della ragione<br />
Plano come piuma<br />
Ondulante<br />
Nel limbo<br />
Del tuo amore<br />
26
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Lucio Bussolini<br />
Perdizione<br />
Anime dannate<br />
Danzano<br />
Intorno al mio animo<br />
Lingue di fuoco<br />
Lambiscono<br />
Le mie carni<br />
Accecano la mia vista<br />
Opprimono il mio respiro<br />
Il rostro adunco<br />
Assapora gocce<br />
Del mio sangue<br />
Inanimato<br />
Non reagisco<br />
Mi ribello<br />
divelgo<br />
La catena<br />
Con la forza<br />
Della luce<br />
Vita graffiante<br />
Ruvide parole<br />
Graffiano l’animo mio<br />
Gemente di sangue silenzioso<br />
Solo e abbandonato<br />
Oscilla<br />
Tra guerrieri<br />
D’inquietudine estinta<br />
Non si rassegna all’oblio secolare<br />
Dei sensi<br />
Ardisce<br />
Con combattente ostinazione<br />
Alla luce del crepuscolo<br />
Affonda le membra<br />
Nel cielo<br />
Vaneggia<br />
Sospeso<br />
Nella perseveranza<br />
Dell’inganno<br />
27
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Silvano Callaioli<br />
San Casciano in Val di Pesa (FI) - Tel. 331 5268150<br />
silvanocallaioli@yahoo.it - www.silvanocallaioli.wordpress.com<br />
•<br />
Partigiani<br />
Tornarono a piccoli gruppi<br />
armati ma stanchi e laceri nell’aspetto<br />
lo sguardo a tratti perso<br />
ancora nell’orrore di battaglie…<br />
Cantavano solenni tuttavia<br />
convinti come non mai<br />
di avere scritto con il sangue un patto<br />
tra tutti indissolubile.<br />
Andammo loro incontro quasi increduli<br />
e nel festoso abbraccio che seguì<br />
vestimmo quei compagni di bandiere.<br />
Si sentiva da lontano un miglio<br />
che la parola patria aveva assunto<br />
il volto dolce di persone care<br />
l’odore familiare dei cortili<br />
dove poc’anzi giocavamo insieme<br />
ed era diventato il campo arato,<br />
la messe che imbiondiva all’orizzonte<br />
d’allora in poi<br />
per tutti gli ipotetici invasori<br />
confine invalicabile, ospitale<br />
abbraccio caloroso per gli amici<br />
per i reietti in cerca di salvezza.<br />
Fu prima che dal volto trasparisse<br />
che accanto ad essi ci sentimmo grandi.<br />
Silvano Callaioli è nato nel comune<br />
di San Casciano in Val di Pesa,<br />
dove ancora vive e lavora. Di origine<br />
contadina, dopo aver seguito studi<br />
di vario indirizzo ed esercitato le<br />
professioni più diverse, è tornato a seguire<br />
la passione più costante della sua<br />
giovinezza: l'amore per la storia e per<br />
la letteratura.<br />
Ha cominciato a pubblicare alla fine<br />
del Novecento, producendo finora, in<br />
una successione sorprendente, quattro<br />
volumi di storia e memorialistica<br />
(Memorie di pace e di guerra di Gino<br />
Pulidori, 2005; Storie di guerra e prigionia,<br />
2008; Gli anni del silenzio, 2012; La<br />
saggezza dei padri, 2013), tre volumi di<br />
narrativa per oltre 1700 pagine (L'ultima<br />
stirpe, 2 volumi, 2011 e Il tempio di<br />
Arun, 2015) e due raccolte di poesia<br />
(Ballata per un compagno e altre poesie,<br />
2010; Domestica Musa, 2013).<br />
(Tratta da: Ballata per un compagno e altre poesie)<br />
28
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Silvano Callaioli<br />
A Pulcherie<br />
(ragazza burkinabé)<br />
Ti ho conosciuta quando eri bambina<br />
fragile e dolce come un uccellino.<br />
Quanto ho desiderato coccolarti<br />
tenerti sopra al cuore per parlarti!<br />
Ma la distanza che ci separava<br />
mi apparve come un baratro infinito.<br />
Il tempo corse via come un giaguaro<br />
l'ottusa cecità mi rese ignaro.<br />
Che strano padre chi tra le sue braccia<br />
non stringe i figli, chi non si concede<br />
tonico eletto da esibire e mescere<br />
esempio che conforta e aiuta a crescere?<br />
Eppure tu sai bene quanto t'amo<br />
quanto ho desiderato esserti accanto.<br />
L 'affetto che mi doni mi perdona<br />
la tua spontaneità solleva e sprona.<br />
Vicino a te, ora che sei cresciuta<br />
mi scopro vergognoso, e l'armonia<br />
del tuo esser donna quasi mi sgomenta<br />
e quanto di te ho perso mi rammenta.<br />
Tu sei di un bellezza che mi inquieta<br />
- orgoglio senza pari esserti padre -<br />
sei il sole nero dell'Africa sincera<br />
snella e prestante come una pantera.<br />
Se decidessi di restarmi accanto<br />
nient'altro potrei più desiderare.<br />
Farei di tutto per darti giorni lieti<br />
perché i tuoi sogni fossero completi.<br />
Ma so che non potrai fare una scelta<br />
sei troppo generosa per tentare.<br />
Son due le terre cui ti senti unita<br />
che amerai sempre al pari della vita.<br />
Sono argomenti che esigono rispetto<br />
la libertà non cede a condizioni.<br />
Dovunque andrai sarai sempre mia figlia<br />
per te sarà il mio cuore una conchiglia.<br />
(Tratta da: Domestica Musa)<br />
29
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Franco Cappellini<br />
Cell. 377 5060896<br />
•<br />
•<br />
La rosa nel vaso<br />
Di fronte a me<br />
un vaso di cristallo,<br />
dentro una vistosa<br />
rosa scarlatta,<br />
la guardo meravigliato,<br />
sento il suo olezzo;<br />
sono certo<br />
è la tua bocca<br />
bella da baciare.<br />
Franco Cappellini, “scultore” nato<br />
a Vicchio, nel 1957, vive ed opera<br />
da trent'anni a Scandicci.<br />
Questa volta è presente anche come<br />
poeta. Le sue liriche sono scritte di<br />
getto, spontaneamente, a contatto<br />
del suo vissuto.<br />
Piove<br />
Piove<br />
amore mio,<br />
piove sui tetti<br />
porporei<br />
di questa<br />
mia città<br />
intrisa d'arte,<br />
piove sul nostro<br />
amore incommisurabile<br />
ed infinito.<br />
30
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Franco Cappellini<br />
Fari nella notte<br />
Nei<br />
tuoi occhi<br />
ancora,<br />
per sempre...<br />
Tu per me<br />
La mia vita<br />
è niente,<br />
tu<br />
sei tutto,<br />
l'aria,<br />
l'acqua,<br />
il sole,<br />
il vento;<br />
tu sei oltre,<br />
sei il firmamento.<br />
Sinfonia<br />
Ti sei<br />
stretta a me,<br />
ho sentito<br />
il battito<br />
del tuo cuore<br />
e in sincronia<br />
col mio<br />
abbiamo eseguito<br />
un sublime<br />
concerto d'amore.<br />
31
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Stella Cappellini<br />
stellacappellini@live.it<br />
•<br />
•<br />
Acqua furiosa<br />
Acqua furiosa<br />
Acqua stanca di essere perduta<br />
Acqua arrabbiata per essere comandata<br />
Acqua annoiata di andare ai ricchi e non anche ai poveri<br />
Acqua di paura di esser nera marea<br />
Acqua disperata di essere prigioniera<br />
Acqua che ha sete e sete di giustizia<br />
Acqua che prega di non esser cieca nel suo potere<br />
Acqua di suono Acqua di lotta<br />
Acqua che viene da ciò che è più profondo<br />
Acqua cristallina e necessaria<br />
Acqua misteriosa Acqua turbolenta<br />
Acqua pacifica<br />
Acqua per la mia sete d’amore<br />
Ostinata vita<br />
Nel pallido oro del passato<br />
navigano i sogni infranti<br />
Nel fulgido argento del presente<br />
sguazza la vita con gioie e dolori<br />
Nella coppa di cristallo del futuro<br />
il fragile e potente fragore<br />
dei giorni rivolti all’infinito<br />
dell’ostinata vita che vale la pena<br />
Musicista, laureata in<br />
Sassofono e in Musica<br />
Jazz presso il<br />
Conservatorio Statale di Musica<br />
di Bologna, compositrice<br />
di musiche e testi. Insegna<br />
educazione musicale nella<br />
scuola statale. Ha pubblicato<br />
poesie in diverse antologie<br />
dei poeti di Bologna, nelle antologie<br />
di Aletti Editore e un<br />
volume di poesie dal titolo “Il<br />
Giardino della Musa” (Giraldi<br />
Editore Bologna 2009) che ha<br />
ricevuto il primo premio nel<br />
Concorso di Poesia “Maribruna<br />
Toni”. All’attività di strumentista<br />
affianca quella di<br />
corista in vari gruppi vocali<br />
toscani di musica sacra e popolare.<br />
32
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Stella Cappellini<br />
In memoria delle vittime di ogni guerra<br />
e del terrorismo globale<br />
Così avevamo ragione<br />
La guerra porta guerra<br />
La violenza genera violenza<br />
I fiumi di rabbia e parole e sangue<br />
non cambiano questa realtà<br />
Le città, le nazioni, i popoli, portano le ferite a lungo<br />
E a lungo andare niente viene dimenticato<br />
nonostante il fango delle menzogne<br />
Abbiamo profetizzato e ci avete elargito insulti e calunnie<br />
in risposta alle verità che dovete nascondere<br />
Mentre noi duriamo lo spazio di una canzone<br />
le vostre armi hanno riempito il mondo di lacrime e di paura<br />
E voi avete un colore solo, il colore dei soldi e del potere<br />
Per questo la polvere vi attende per coprirvi<br />
mentre la nostra canzone di pace<br />
echeggia fra le galassie.<br />
33
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Stella Cappellini<br />
Spiagge al sole<br />
Sconcertato leggere notizie<br />
Segreti di stato, manovre strane<br />
La gente si gode le spiagge al sole<br />
La marina lecca la costa ovest<br />
nel vento longitudinale<br />
Magari sapere bene dove si è, perché si è,<br />
i punti cardinali generali e profondi,<br />
insomma la vita!<br />
E mentre mormora e sciacqua il mare,<br />
oso i miei versi al mondo - dispersione<br />
incauta -<br />
a lambire la pace e l’abisso ancora lì<br />
Nel frinire delle cicale volli essere una nota<br />
La tenerezza mi colpisce come un pugno<br />
Per lunghi attimi navigo nel cielo<br />
Fatto di umili pezzi un inaspettato omaggio<br />
alla sabbia e al bosco, alla conchiglia e<br />
all’amore<br />
Non so chi sei ma se sei qui<br />
condividi la polvere e la sotterranea tristezza<br />
Distratta perdo tesori<br />
Un fiore bianco, giglio di mare,<br />
mi pugnala senza sosta.<br />
E’ invaso dall’incerto lo spazio tra l’anima<br />
e il tempo che ci separa dalle nostre radici,<br />
in cui ci perdiamo senza più chiedere a<br />
nessuno,<br />
senza cercare ragioni, senza forza né debolezza<br />
E forse non c’è troppa differenza<br />
tra noi e il cane randagio, magnifico di gioco<br />
e solitudine,<br />
che un padrone stronzo ha abbandonato.<br />
All’improvviso<br />
ci ricordiamo il vero profumo del mare<br />
fuso all’odore della macchia,<br />
Ascoltiamo le luci del cielo mormorare i<br />
mantra eterni.<br />
34
•<br />
Ester Cecere<br />
Cell. 348 7804395<br />
www.estercecere.weebly.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Nata il 30 aprile 1958 a Taranto dove<br />
vive e lavora come ricercatore presso<br />
il Consiglio Nazionale delle Ricerche<br />
occupandosi di biologia marina. È sposata e ha<br />
due figli. Ester ha due grandi passioni la scrittura<br />
e il mare. Scrive da quando era bambina.<br />
La scrittura è una sua esigenza innata di cui non<br />
può fare a meno. Anche il mare è parte della sua<br />
vita ed esso ricorre spesso nelle sue poesie e nei<br />
suoi racconti come espressione del suo sentire.<br />
È autrice di tre libri di poesia:<br />
- “Burrasche e Brezze” che è la sua opera d’esordio<br />
in campo letterario (Il Filo, Roma, 2010)<br />
- “Come foglie in autunno” con prefazione di<br />
Ninnj Di Stefano Busà (Ed. Tracce, Pescara, 2012)<br />
- “Fragile. Maneggiare con cura” con prefazione<br />
di Nazario Pardini (Kairòs Ed., Napoli, 2014) e di<br />
una raccolta di racconti:<br />
- “Istantanee di vita” (Kairòs Ed., Napoli, 2015)<br />
che è la sua opera d’esordio in narrativa.<br />
Partecipa ai concorsi letterari ricevendo molti<br />
riconoscimenti. Ha altresì ottenuto lusinghieri<br />
apprezzamenti sia di pubblico che di critica. Di<br />
lei, infatti, hanno scritto alcuni tra i maggiori<br />
poeti e critici letterari. E’ riportata in diversi<br />
volumi sulla letteratura italiana contemporanea<br />
e in molte antologie e riviste letterarie per<br />
cui ha scritto e scrive.<br />
Da dove vengono le lacrime?<br />
Da dove vengono le lacrime<br />
se stagni secchi<br />
sono gli occhi,<br />
legnoso nocciolo<br />
il cuore,<br />
e l'anima<br />
l'esuvia d'un serpente?<br />
Forse,<br />
sono gocce di primaverile pioggia.<br />
Forse,<br />
sono stille di rugiada mattutina.<br />
Sono le lacrime del mondo,<br />
cadute su di un viso<br />
duro come cuoio<br />
per donargli ancora<br />
un po' d'umanità.<br />
Segnalazione alla 34ª Ed. del Premio Letterario<br />
“Città di Moncalieri” (Moncalieri, TO)<br />
35
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Madre mia<br />
La morte<br />
sul tuo viso non c’era.<br />
Nei tuoi occhi<br />
messaggi d’infinito……<br />
un brillante.<br />
Alla tua bocca senza voce<br />
un sorriso di pace…<br />
senza tempo.<br />
Sola ti guardavo<br />
aspettando<br />
che mi prendessi per mano.<br />
Alba Centoni<br />
Viale P. Mascagni, 1 - 50054 Fucecchio (FI)<br />
Tel. 0571 242097<br />
Alba Centoni, pittore, grafico, poeta.<br />
Nata ad Altopascio nel 1929, vissuta a<br />
Lucca, dove ha conseguito il diploma<br />
di Maestro d’ Arte all’Istituto A. Passaglia nel<br />
1947. Approfondisce i suoi studi, conseguendo<br />
presso il Magistero Artistico di Firenze,<br />
l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola<br />
d’Arte con premio di profitto, nel 1951.<br />
Nel 1952 si sposa. Dopo una lunga parentesi,<br />
dovuta ad esigenze familiari, durante la quale,<br />
nonostante le difficoltà, non cessa mai di<br />
pensare e lavorare intorno alla ricerca pittorica,<br />
finalmente ritrova la forza e l’autenticità<br />
della sua esistenza, dedicando completamente<br />
all’arte quello slancio vitale che per<br />
lunghi anni aveva nutrito in segreto.<br />
Nel 1968 inaugura la sua prima personale alla<br />
“Galleria l’ Incontro” di Arezzo, incoraggiata<br />
dai coniugi Borgogni, amici della stessa città.<br />
Seguono numerose mostre personali e rassegne<br />
con premi e importanti riconoscimenti.<br />
Dal 1976 approda a espressioni grafiche, dedicandosi<br />
particolarmente alle varie tecniche<br />
dell’incisione, puntasecca, acquaforte, litografia.<br />
Ha ottenuto premi e riconoscimenti<br />
di rilievo ai concorsi a cui ha partecipato. Sue<br />
•<br />
36
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Alba Centoni<br />
opere si trovano in collezioni in Italia, Austria,<br />
Inghilterra, Belgio e California.<br />
Invitata dal Gruppo Donatori di Sangue “Frates”<br />
ha dipinto i “Cenci” per il Palio Città di<br />
Fucecchio del 1984 e del 1992.<br />
Fa parte dell’Accademia Alternativa, per la<br />
poesia “Il Quadrato”, Milano 1996 e dell’Accademia<br />
Internazionale Lucia Mazzocco Angelone,<br />
Isernia 2001, con la seguente nomina di<br />
merito: “Per le sue luminose ed esemplari prove<br />
di maturità artistica nella rappresentazione<br />
del reale, filtrato attraverso una vena poetica<br />
ricca di risonanze interiori”.<br />
Il Quadrato di Milano le assegna i seguenti<br />
riconoscimenti: David del Verrocchio 2000,<br />
con la seguente motivazione: “A questo Artista<br />
tenace costruttore di opere che lo rendono<br />
protagonista dei nostri tempi e tenace<br />
continuatore della grande tradizione del Rinascimento<br />
Italiano.”<br />
All’artista protagonista (2002): “A testimonianza<br />
della sua attività svolta nel campo<br />
dell’arte e portata a segno di grande civiltà<br />
umana.”<br />
Ha ricevuto la proposta di candidatura al conferimento<br />
dei premi: “Premio Michelangelo<br />
2010” e “Premio Speciale per i Diritti Umani<br />
Salvo d’ Acquisto 2010”, rispettivamente con<br />
i seguenti giudizi:<br />
1° “Per il messaggio contenuto nella sua Opera,<br />
ineguagliabile e imparagonabile, che è frutto<br />
del suo esclusivo impegno intellettuale,<br />
concettuale e professionale.”<br />
2° Per l’ autorevolezza con cui ella esprime,<br />
attraverso la sua Opera, il più ampio pensiero<br />
di libertà.” Italia in Arte, Brindisi.<br />
I suddetti giudizi critici la incoraggiano e la<br />
inducono a continuare la sua opera, nell’intento<br />
di sostenere e migliorare (con un fil di<br />
voce) la condizione dell’uomo, sia morale che<br />
materiale.<br />
Vecchio capanno in collina<br />
Il nuovo sommerge il vecchio.<br />
Il verde più denso<br />
non è riuscito a nasconderti,<br />
a nutrirsi di te.<br />
Conservi ancora nelle gradazioni<br />
del rosso Pozzuoli<br />
il ricordo d’ autunno.<br />
Impotente accogliesti cacciatori,<br />
cacciatori di frodo.<br />
Dal tuo grande occhio fronzuto<br />
la fiamma della violenza.<br />
Morivano piccoli esseri<br />
creati per la libertà.<br />
Sei rimasto lassù perché ti guardassero<br />
testimone a ricordo<br />
di un autunno che tornerà;<br />
e guardandoti prenderemo coscienza.<br />
37
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Alba Centoni<br />
4 novembre 2003<br />
Garruli gabbiani stasera<br />
solcano il cielo<br />
inebriati di sole… di cibo… di mare.<br />
Tramonto vivace…<br />
a bocca d’ Arno.<br />
Tra i marmi bianchi incisi,<br />
preziosi, nascosti reperti,<br />
ricordi di vite segrete,<br />
ricordi…<br />
che il mare amico riporta.<br />
storie di abbandoni, d’ addio…<br />
storie di violenze…<br />
storie…storie e radici.<br />
Come radici di quercia vogliose di luce,<br />
io tremo e cerco e temo<br />
l’ultimo raggio di sole.<br />
Stasera la luce tarda a morire…<br />
a tre quarti la luna<br />
meditabonda scruta benevola<br />
gli smarriti ultimi gatti<br />
vagabondi.<br />
Il sole rosso colora le nubi;<br />
come veli da sposa…<br />
lo avvolgono lievi sognanti<br />
nell’ultimo abbraccio.<br />
Ed è subito sera.<br />
38
•<br />
Bruno Chiarini<br />
Via Rodolfo Morandi, 1 - Tavarnuzze (FI)<br />
Tel. 055 2022659<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Ho dipinto le mie tele frugando<br />
nei misteri della vita. Le ho<br />
esposte, alla curiosità dei passanti,<br />
nei giardini tra le case o nelle gallerie<br />
dove il prestigio ha il sapore<br />
dell'ambizione, ma le mie opere sono<br />
vive della loro vita soltanto mentre le<br />
dipingo, con la mente e il cuore presi<br />
da quell'incanto che forse ebbe il “Signore”<br />
nei giorni quando creativo<br />
esplose il Suo potere. In quei momenti<br />
io sono “Lui”, solo con me stesso e il<br />
mio potere. E quando torno a guardarle,<br />
appese ai muri dello studio, rivivo il<br />
mio diario con le pagine della memoria<br />
e la mia vita torna mia, in questo angolo<br />
microscopico, tra le ali tese di un infinito<br />
che neppure gli astronomi sanno<br />
misurare, ma io si.<br />
La visione<br />
Nello studio, impegnato alla lettura<br />
me ne stavo, quando alzai lo sguardo,<br />
per dar riposo agli occhi ed alla mente,<br />
la memoria non l'ebbi così netta<br />
da fermare in se stessa tal ricordo<br />
che tutt'ora m'accende di emozione,<br />
postuma al fatto che nel dopo affiora<br />
e ne rivive quanto ancor m'accora.<br />
E fu allora che, oltre la porta<br />
ch'apre allo studio il proprio ingresso,<br />
vidi attraversarlo una figura<br />
che per la consuetudine accettai<br />
esser Luciana nel solito suo<br />
attivo casalingo sfaccendare.<br />
Ci fu, però qualcosa che mi prese<br />
la riflessione e nel cuor s'accese.<br />
Quel che mi spinse fu verificare<br />
qualcosa che di strano avea sapore<br />
e non dava riscontro al consueto:<br />
Luciana non godeva tal statura<br />
né di tal veste, lunga fino ai piedi,<br />
che pareva di seta trasparente.<br />
Lei si muoveva senza alzare i passi,<br />
e giunse a ridosso della porta,<br />
ancor solenne, ferma come morta.<br />
39
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Bruno Chiarini<br />
D'un tratto nel pensiero fu concreto<br />
quello che non avevo mai creduto<br />
esser vero, oltre che nel mistero<br />
che suol vibrare nella fantasia,<br />
Non so chi fosse né chi mai potesse<br />
tal presenza mostrare in quel suo modo,<br />
meravigliosa nel suo quieto andare<br />
breve il tragitto, lieve come il mare.<br />
Era vicina a me, quel tanto ch'io<br />
negarmi non potessi la visione<br />
Su tutti quanti quei particolari<br />
ch'han fatto ricomporre la figura,<br />
quella figura alta e ben composta<br />
nelle sue mosse e nella sua natura,<br />
diversa all'altre della mia famiglia,<br />
per, come s'usa dire, mille miglia.<br />
Se non l'avessi visto co' miei occhi<br />
quell'essere vagar per la mia casa<br />
difficile sarebbe raccontarne<br />
senza tenere conto, nel ricordo,<br />
di tutti quei particolari ch'io<br />
mi porto nella mente ancor vivaci<br />
e nel mio raccontar freme un tremore<br />
per quello che agli occhi dà splendore.<br />
Tutti i pensieri miei, da quel momento,<br />
tesero a valutare le ragioni<br />
e i perché di quel che fino allora<br />
s'era taciuto entro il falso e il vero,<br />
e perché, proprio a me, fosse toccato<br />
scorger qualcosa di quell'oltre vago<br />
e non tal'altra che mi avesse aperto<br />
un rapporto più valido e più certo<br />
40
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Bruno Chiarini<br />
Il nonno e la guerra (del ’15 -’18)<br />
Il nonno sui monti<br />
faceva la guerra<br />
nascosto in trincea<br />
sparava il fucile,<br />
sparava il nemico<br />
la mitragliatrice,<br />
sparavano tutti<br />
e il nonno morì.<br />
Forse non sapeva<br />
che la guerra vuol dire<br />
morire, morire,<br />
morire cantando<br />
“Fratelli d'Italia”<br />
ma sempre lo scopo<br />
è quello di fare<br />
i ricchi più ricchi.<br />
Ma chi muore, muore.<br />
Sparisce nel nulla.<br />
Disteso in trincea<br />
con l'acqua gelata<br />
fin sopra ai ginocchi,<br />
gli mancò il tempo,<br />
quel mezzo secondo,<br />
d'abbassar la testa.<br />
E quando il segnale<br />
fù dato, balzaron,<br />
fuor dalla trincea,<br />
con la bomba in mano,<br />
da lanciar contro<br />
la mitragliatrice.<br />
Morirono tutti.<br />
Distesi per terra.<br />
Eran più di cento<br />
Sol uno mancava,<br />
rimasto in trincea,<br />
coperto di neve.<br />
Una bomba a mano<br />
colpì la mitraglia<br />
ma subito un'altra<br />
tempestivamente<br />
dispose il nemico<br />
e ancora sparò.<br />
Il nonno non ebbe<br />
alcun funerale<br />
non ebbe la bara<br />
ma tra le trincee<br />
sui monti imbiancati<br />
di neve una fossa<br />
al nonno col nome<br />
purtroppo mancò.<br />
La nonna al paese,<br />
il nonno aspettava<br />
ma lui per la Patria<br />
mai più ritornò<br />
41
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Bruno Chiarini<br />
il Re nella villa<br />
faceva l'amore<br />
perché la regina<br />
l'erede darà.<br />
La neve e il vento<br />
nascosero il nome<br />
e il nonno in trincea<br />
ignoto restò.<br />
Finita la guerra,<br />
a Roma l'avello<br />
del milite ignoto<br />
la gloria premiò.<br />
In uno scenario<br />
di marmi la Patria<br />
del nonno memoria<br />
per sempre fermò.<br />
Fu uno dei tanti<br />
spariti nel nulla<br />
il gioco di guerra<br />
si gioca così.<br />
E pur la memoria<br />
nei libri di storia<br />
di tutta la guerra<br />
tre righi tracciò.<br />
Sul muro in salotto<br />
c'è un attestato<br />
che un fante da eroe<br />
in guerra morì.<br />
Accanto c'è pure<br />
la fotografia<br />
di nonna col velo<br />
che dice di sì<br />
felice lo sposo<br />
le infila l'anello<br />
la benedizione<br />
il prete gli dà.<br />
E lasciò per gli altri<br />
la Gloria e gli onor.<br />
Sul Grappa, sul Piave,<br />
l'Isonzo e Bassano<br />
fin oltre Gorizia<br />
la terra tremò,<br />
Fratelli d'Italia<br />
ma senza italiani,<br />
son tutti sepolti nel letto<br />
tra il Piave e Caporetto.<br />
42
•<br />
Giuseppe Colapietro<br />
Firenze - Cell. 388 7621243<br />
giuseppe.colapietro@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Il respiro dell’oltre<br />
Continuerò a parlare al mare e al vento<br />
nel tempo dell'allodola e del gelso<br />
s'involeranno ali di preghiera<br />
e donerà la terra<br />
la sua maturità.<br />
Saranno forse vaghe le parole<br />
foglie avvizzite<br />
ma danzeranno ancora<br />
la loro melodia.<br />
Giuseppe Colapietro, nato a Pietramelara,<br />
in provincia di Caserta,<br />
nel 1948, vive da molto tempo<br />
a Firenze dove ha svolto i suoi studi<br />
professionali, diplomandosi Geometra.<br />
Appassionato alla poesia fin dall'adolescenza,<br />
ha iniziato a rendere pubbliche<br />
le sue opere soltanto da pochi anni, riscuotendo<br />
ampio consenso della critica<br />
e aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti<br />
nazionali ed internazionali. Partecipa<br />
attivamente alla vita culturale fiorentina<br />
nelle sue diverse espressioni.<br />
Frequenta l'Accademia Alfieri di Firenze<br />
ed è impegnato nello studio costante<br />
del verso come enigma e sapienza. È<br />
membro di giuria di concorsi letterari. I<br />
suoi raffinati scritti poetici trovano larga<br />
diffusione in antologie e riviste specializzate.<br />
Ha pubblicato recentemente il<br />
suo primo libro “Lucerna di Versi”, edito<br />
da Masso delle Fate Edizioni, Medaglia<br />
di bronzo al Premio Firenze 2011, XXIX<br />
edizione e Primo classificato (ex aequo)<br />
al Premio Lilly Brogi - La Pergola Arte - di<br />
Firenze, VI edizione 2014.<br />
Non mi rattrista più la porta chiusa<br />
ora che il tempo ha cancellato il tempo.<br />
Respirerò nell'aria il tuo respiro,<br />
sarò per te leggio.<br />
La chiarità<br />
sconfina gli orizzonti degli affanni.<br />
Noi, prigionieri ancora di inquietudini<br />
vivremo i nostri cieli nebulosi<br />
ma guarderemo là<br />
verso la tua galassia.<br />
Sarò per sempre figlio<br />
e tu per sempre madre.<br />
43
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Maria Beatrice Coppi<br />
Cell. 335 5499264 - mbcoppi@gmail.com<br />
www.coppimariabeatrice.it<br />
•<br />
A Marco<br />
Quando brilla nel cielo la tua stella<br />
il mio cuore si fonde alla sua luce.<br />
La forza dell'amore che ci univa<br />
è un cordone che non si può spezzare.<br />
È una simbiosi più che viscerale,<br />
è una parte di me che resta in te,<br />
è un afflato di te che vive in me;<br />
è una vita tessuta di ricordi,<br />
è un amore più grande della morte,<br />
forma un ponte sospeso fra due mondi.<br />
È lo spirito eterno che ci lega,<br />
senza confini, in unità di spazio,<br />
che si dilata fino all'infinito<br />
e si restringe fino alla mia carne.<br />
Presentazione di Vittorio Vettori.<br />
“... Ho qui sotto gli occhi una<br />
scheda introduttiva, pensata e<br />
scritta nella passata primavera, dietro<br />
l'impulso - in verità molto energico -<br />
del mio primo vero incontro esteticoesistenziale<br />
con l'arte di Maria Beatrice<br />
e del conseguente proposito di rispondere<br />
e corrispondere il più possibile<br />
adeguatamente agli stimoli di pensiero<br />
e di vita che me ne derivano in modo<br />
e in misura quanto mai coinvolgenti e,<br />
per ragioni che mi appresto a dichiarare<br />
più avanti, perfino un po' sconvolgenti.<br />
Ecco intanto la scheda:<br />
Maria Beatrice Coppi, modenese di antico<br />
e illustre casato trasferita a Firenze<br />
senza mai dismettere né dimenticare<br />
il nativo e abituale habitat - mentale,<br />
ambientale, morale - nobilmente emiliano,<br />
è soprattutto nota e apprezzata<br />
come originale e vivace pittrice capace<br />
di esprimersi compiutamente in<br />
una duplice tematica di umani volti<br />
incisivamente significativi e parlanti e<br />
di ariose battaglie gloriosamente incentrate<br />
su quella eroica e così spesso<br />
fraintesa madre di tutte le battaglie<br />
che ha messo a fronte direttamente<br />
Cielo e Terra e che è stata, e incancellabilmente<br />
rimane, la crocefissione<br />
di Gesù Cristo, rivissuta umilmente in<br />
prima persona a livello di quotidianità<br />
sofferente, per quel tanto di Christus<br />
patiens che palpita e respira in ciascuno<br />
di noi, nella vivente vita di ognuno.<br />
Da qui proviene l'idea su cui si regge<br />
l'intero discorso da me dedicato alla<br />
44
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Maria Beatrice Coppi<br />
non comune presenza artistico-letteraria<br />
di Maria Beatrice e che si può in<br />
breve formulare così: la vera madre di<br />
tutte le battaglie è in buona sostanza<br />
la VITA nella sua duplice realtà ritmicoimmaginativa<br />
di Verbo e di Figura, tra<br />
pathos e logos, tra memoria e speranza,<br />
tra imitazione morale di Cristo ed<br />
embriogenesi mitopoietica e o mitobiografica<br />
di nuovi Vangeli...<br />
… Io leggo , approvo, m'informo con la<br />
medesima autrice per alcuni particolari<br />
dati di fatto e richiami, rilevo non senza<br />
un partecipe sentimento tra entusiasmo<br />
e commozione la sottile nonché<br />
originale e vibrante vena ungarettiana<br />
dei versi di Maria Beatrice, quindi finalmente,<br />
d'accordo con Maria Beatrice<br />
stessa e con l'amico editore, decido:<br />
questi versi usciranno quanto prima<br />
– quando? Oh no, il tempo non conta<br />
– come numero 18 della collana ovviamente<br />
orfica e recheranno il seguente<br />
titolo IL MIO FIUME E ALTRI VERSI...<br />
… Quel che rimane da dire è che Maria<br />
Beatrice mi si è presentata in primo<br />
luogo come scrittrice, chiedendo il<br />
mio “debol parere” - se mi è permesso<br />
di citare il grandissimo don Lisander,<br />
autore di un romanzetto, dirà poi<br />
Beppe Giusti, dove si parla di promessi<br />
sposi - su di una serie di componimenti<br />
poetici dove la politezza della lingua<br />
e la sicurezza del ritmo andavano perfettamente<br />
d'accordo con la dinamica<br />
intensità del pensare e con la verità<br />
perfino tragica del sentire, del soffrire,<br />
dell'offrire nell'innocenza primigenia<br />
della passione e del dono...<br />
… Maria Beatrice si aggira con discorsi-<br />
Guerra-Apocalisse<br />
Brulicare di vermi sul terreno,<br />
nell'odore dolciastro della pioggia.<br />
Il sangue raggrumato sopra l'erba<br />
ammorba l'aria con fetor di morte.<br />
Non un uccello o un canto di colomba,<br />
solo il frusciar del vento fra le fronde<br />
e il fragore lontano dei tormenti.<br />
La natura spalanca la sua gola<br />
in un urlo inumano senza voce,<br />
mentre s'annuncia al suono della tromba,<br />
dei quattro Cavalieri la venuta.<br />
45
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Maria Beatrice Coppi<br />
La veste scarlatta<br />
Corri con me<br />
nella notte<br />
la cavalcata<br />
più dolce del mondo.<br />
Lombi di fuoco<br />
e pelle di conchiglia,<br />
fra sete strappate<br />
e lenzuola contorte.<br />
A terra<br />
una veste scarlatta.<br />
va disinvoltura nell'onirico Nonluogo<br />
dov'è ospitata la Mostra e - abbondando<br />
senza fatica né ostentazione<br />
di riferimenti e richiami in analogie e<br />
connessioni tra sincronia e diacronia<br />
- mi permette di cogliere contestualmente<br />
nell'arte di Maria Beatrice la<br />
tensione interiore che unisce l'epicità<br />
tipicamente emiliana della “officina<br />
ferrarese” così vicina congenialmente<br />
al genio interpretativo di Roberto<br />
Longhi, alle moderne suggestioni europee<br />
dell'iconografia cristologica di<br />
Rouault, l'influsso prestigioso di Arturo<br />
Martini a quello non meno intenso ed<br />
energico di Lorenzo Viani, la musicalità<br />
policroma e ascensionale della pittura<br />
di Henri Matisse, alla rigorosa essenzialità<br />
neoetrusca e neogreca di Marino<br />
Marini e di Francesco Messina, la monumentalità<br />
inquieta di Mario Sironi e<br />
quella senz'ombre e senza incertezze di<br />
Emilio Greco.<br />
A questo punto non mi resta che chiudere<br />
con un duplice grazie.<br />
Grazie Sergio!<br />
Grazie Maria Beatrice! ”<br />
46
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Maria Beatrice Coppi<br />
Maremma<br />
Dolce Maremma,<br />
Maremma cane,<br />
selvatica di macchie<br />
e di pinete<br />
olezzi di lavanda<br />
e rosmarino,<br />
mischiati all'acre odore<br />
della torba.<br />
Il sole<br />
ti s'intreccia<br />
nel padule<br />
e sotto il manto<br />
d'una etrusca sposa<br />
la folaga<br />
si scontra<br />
col cinghiale,<br />
cavalli bradi<br />
ed ali di gabbiano.<br />
Tramonto<br />
Quando il cielo si tinge di rosa<br />
e la pace acquieta le ore,<br />
posso aprire lo specchio del tempo<br />
e intravedo un afflato d'Eterno.<br />
47
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Maria Teresa Corsi<br />
Cell. 377 4467935<br />
•<br />
•<br />
Signora umanità<br />
(Signora con dolore)<br />
Lungo la via la folla in fila silenziosa procede.<br />
Tra il muto muovere dei passi<br />
Qualche grido scomoda lo spazio greve.<br />
Nessuno si volta. Qualcuno cade sui duri massi.<br />
Una piccola signora dallo sguardo mite e nobile<br />
Bagna i volti con l'acqua pura, cristallina,<br />
Accarezza chi è rimasto immobile.<br />
Solo lei è “viva” - come lo era prima.<br />
Pietre (Fragilità della vita)<br />
Se muoiono le pietre - rinascono poi come noi<br />
O costrizione le imprigiona... Stare immobili<br />
Fino a che non si sgretoleranno da sole - per l'eterno?<br />
Cosa avete - gemiti indomabili,<br />
Che non traspariscono - almeno - a tracce indistinte -<br />
All'esterno?<br />
O rassegnazione rimane o un sonno forzato perenne?<br />
Oh, vedo una goccia su superficie non grezza!...<br />
... Acqua? Rugiada? ...O testimone di pianto d'inerme?<br />
Laureata in Creazione e Progettazione<br />
degli spazi verdi<br />
urbani. Ha lavorato nei laboratori<br />
di sperimentazione e ricerca.<br />
Ha lavorato come interprete e traduttrice.<br />
Ha studiato pianoforte e<br />
danza. Ha ottenuto numerosi premi<br />
nei concorsi di poesia, narrativa,<br />
grafica, vignette umoristiche, in<br />
particolar modo per il nuovo tipo<br />
di collage di propria ideazione (tra i<br />
concorsi-quelli a Firenze, Palazzo<br />
Vecchio, per anni; a Prato, a Pisa, a<br />
Castiglioncello, a Lucca, a Roma).<br />
Ha partecipato alle esposizioni collettive<br />
(tra cui a Firenze, Salone in<br />
Piazza del Carmine) e personali - dei<br />
suddetti generi artistici. È inserita in<br />
varie antologie letterarie (in alcune,<br />
oltre alle poesie, con i collage). Ha<br />
delle pubblicazioni in un quotidiano<br />
e un periodico. Ha ricevuto premi<br />
per due romanzi gialli. Ha partecipato<br />
alle letture (anche personali)<br />
delle proprie opere. Ha avuto un<br />
riconoscimento all'attività letteraria<br />
“per una produzione letteraria<br />
significativa”. Ha frequentato: la<br />
scuola di recitazione al Teatro<br />
dell'Oriuolo a Firenze; vari gruppi<br />
teatrali, partecipando agli spettacoli<br />
come attrice e con i propri lavori<br />
artistici. Ha partecipato a varie<br />
campagne di raccolta firme, come a<br />
quella contro la pena di morte nel<br />
mondo, quella in difesa del Parco di<br />
Piazza Mercatale a Prato ed altre.<br />
Ha preso parte alle attività dei Comitati<br />
Cittadini di Prato.<br />
48
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Maria Teresa Corsi<br />
La barca (Il seguente istante)<br />
La barca, lievemente dondolando,<br />
Ovattata dalla quiete eterna - si addormenta...<br />
Per vivere ancora in un seguente istante.<br />
No!<br />
Non voglio vedere le “grigie” dirare,<br />
Le casse per i corridoi dell'ospedale...<br />
Non voglio sentire stridore di ruote,<br />
Rumori confusi con varie carrozze,<br />
Che portano pacchi, che portan arance,<br />
Che portan malati, che portan sbilanci.<br />
Sbilanci d'umore, che chiamano allarmi...<br />
...Le casse, che sembrano...portavivande...<br />
Le portavivande del fato crudele.<br />
Non è ristorante...La vita è breve?<br />
Due foglie nell’inverno<br />
Due foglie arrugginite<br />
Tutto l'inverno sul ramo tremavano, infreddolite.<br />
Coperte dal nevischio nella pungente ovatta<br />
Al più non posso strinte l'una all'altra.<br />
Sperando di riveder la primavera agognata.<br />
Nascondersi volevano a vicenda dal vento e dal ghiaccio<br />
...Le due foglie dopo il crudele inverno, con coraggio,<br />
Sopravvissute sono in quell'abbraccio.<br />
Vivido è il sole<br />
È così tutto fragile, ahimè,<br />
Ogni vita e palpito che nel mondo vi è!<br />
Ma...c'è la forza di insistere dentro,<br />
Sotto la scorza vivido è il sole mai spento.<br />
Fragile è l'Essere, l'esistere, il respirare.<br />
Perdere lacrime e ridere anche se il dolore assale.<br />
Quando i venti saranno padroni del cuore -<br />
L'anima freddo più non avrà. Ella mai muore.<br />
Ma...c'è la forza di insistere dentro,<br />
Sotto la scorza vivido è il sole mai spento!<br />
49
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Fedora d’Errico<br />
elianastasi@gmail.com<br />
•<br />
•<br />
Tramonto<br />
Di porpora, avvolto nel suo velo,<br />
salutava - Egli - i fior dall’altra riva<br />
allontanandosi nell’infinito.<br />
Splendevano i riverberi nel Cielo,<br />
ancora limpido nell’ora estiva,<br />
che preludevano l’arcano rito<br />
e sopra il poggio, con ansia ribelle,<br />
urlava quella voce: - Non dormire!... -<br />
- Lascia ch’io vada incontro alle mie stelle ! -<br />
cantò la Luce prima di sparire.<br />
Ignavia<br />
… ma tu<br />
se solo smettessi<br />
di bere<br />
nella coppa cristallo<br />
e provassi<br />
ad accostare le labbra<br />
alle fresche acque<br />
di limpida sorgente<br />
vedresti - ti assicuro -<br />
all’istante la Luce.<br />
Fedora d’Errico giunge a Firenze<br />
negli anni ancora giovanili per<br />
svolgere, con passione, per quasi<br />
trent’anni, le attività a lei congeniali<br />
tra gallerie d’arte, associazioni culturali,<br />
giornalismo, concorsi letterari,<br />
antologie, dizionari critici letterari, libri<br />
di poesia e di saggistica e infiniti<br />
trattati di ricerca.<br />
I suoi studi ed interessi: filosofia e mitologia<br />
greca ed orientale, storia delle<br />
arcaiche religioni pre-cristiane, (autrice<br />
del libro ‘Le Divinità sepolte’) e Storia<br />
dell’Arte, (molte le sue recensioni a pittori<br />
e scultori di ogni lingua e nazione).<br />
È stata, infatti, promotrice delle prime<br />
esposizioni di opere pittoriche nella<br />
Biblioteca Nazionale Centrale in via<br />
Tripoli a Firenze<br />
Tra i vari libri di poesia e saggistica -<br />
editi ed inediti - giace da anni nei cassetti<br />
ricolmi, un trattato inedito di Metrica<br />
latino-italiana, dal bisillabo al<br />
sonetto, all’endecasillabo saffico con<br />
l’accenno alla struttura della rima greco-latina,<br />
(esametro e pentametro), rivolti<br />
ai giovani poeti che oggi molto<br />
poco sanno di vera poesia, di armonia,<br />
di suoni e di linguaggio. Da sempre si<br />
dedica alla ricerca costante di miti, di<br />
storia, di filosofia e di arte.<br />
Ama la quiete e l’isolamento volontario<br />
e detesta ogni specie di esibizionismo:<br />
non ama apparire…<br />
50
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Fedora d’Errico<br />
Terrorismo<br />
Levai lo sguardo<br />
- in alto –<br />
e in cima all’acroterio<br />
scorsi un alone,<br />
nebuloso, vago<br />
che s’espandeva<br />
quasi a dismisura<br />
sull’intero perimetro<br />
del Tempio.<br />
Immanente cortina<br />
avvilupparsi, – parvemi, –<br />
alle colonne, ai marmi<br />
immacolati, all’atrio<br />
ove eteree figure divine<br />
ondeggiavano lievi<br />
- forse planavano<br />
nell’aria immota,<br />
orfana di vento -.<br />
Diafana, nell’abbraccio,<br />
circondò l’intero Tempio,<br />
la cortina<br />
tanto che all’occhio umano<br />
sparve per magia<br />
- come l’isola ai tempi d’Avalon<br />
per amor di Morgana -.<br />
Firenze<br />
Lontana,<br />
come una silfide,<br />
svetta<br />
la torre d’ Arnolfo<br />
accanto<br />
all’opera opulenta<br />
del grande Filippo,<br />
mentre il giottesco<br />
campanile<br />
signoreggia trionfante<br />
fra i Titani.<br />
E…qui, sul terrazzo<br />
del grande piazzale,<br />
David, ci sei Tu,<br />
sbiadita copia<br />
del genio folle<br />
al quale l’estro arrise.<br />
Nell’aria dolce<br />
un suono di campane<br />
s’innalza,<br />
pare un canto elegiaco<br />
e come una nenia<br />
suadente<br />
culla Firenze<br />
nell’ora crepuscolare.<br />
Strenua fu la difesa<br />
contro insane follie.<br />
51
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Fedora d’Errico<br />
Moi, je suis la France<br />
Normandia - Solidarietà per la Francia<br />
(dalla Silloge ‘I barbari del 2000’)<br />
Era lucido e chiaro ad Honfleur<br />
il selciato bagnato:<br />
si specchiavano armoniche tele<br />
degli artisti nouveaux.<br />
Tra i terrazzi fioriti e bistrots,<br />
sulle rampe cintate<br />
si perdevano i passi<br />
e scendeva,<br />
tra i raggi dorati,<br />
umido e molle, uno sciame.<br />
Dolciastro il profumo<br />
languiva nei cantucci dei bar<br />
dove il soffice umore dell’aria<br />
allietava la vita.<br />
Ragione o follia?<br />
Oh! no, no!<br />
fuggi da me<br />
lucida ragione<br />
e fa che la follia<br />
sia la sola a darmi<br />
la Pace!<br />
Vendemmie lontane<br />
Scorreva a rivoli l’acqua alla fonte<br />
velando di rigagnoli il selciato<br />
bianco e scosceso verso ponentino.<br />
Brevissimo era il tratto che dal ponte<br />
conduceva al piazzale smarginato<br />
dove l’uva fremeva dentro il tino.<br />
Quelle mura consunte e scolorite<br />
s’accendevano d’un cupo vermiglio,<br />
come in Maremma le pietre scalfite<br />
all’emanar del solare sbadiglio.<br />
Cristo Portacroce di Michelangelo<br />
(Santa Maria sopra Minerva - Roma)<br />
Lo scoprii quella sera, lì, a Caprese,<br />
come un sogno di gloria portatore,<br />
titanica, incredibile figura.<br />
Velo d’acqua, il Suo volto mi sorprese<br />
a scoprire la forza, oltre il candore,<br />
della divinità, in forma pura.<br />
E allor giurai nell’antica casa<br />
di ricercare il Cristo prediletto.<br />
A Roma corsi, da passione invasa<br />
innanzi al bianco marmo benedetto.<br />
52
•<br />
Anna Maria Dall'Olio<br />
Cell. 329 1944402<br />
adallolio59@gmail.com<br />
Incastonata<br />
In Val di Chiana<br />
arroccata Cortona<br />
incastonata.<br />
Soffre la penna<br />
il pennello lavora<br />
solo silenzio.<br />
Soffre la storia<br />
incalza la violenza<br />
ritmo ruggente.<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Anna Maria Dall’Olio (Pescia,<br />
1959). Laureata in Lingue e Letterature<br />
Straniere e in Lettere,<br />
esperantista dal 2003, si è dedicata<br />
alla scrittura drammaturgica, alla poesia<br />
e alla narrativa breve, con testi presenti<br />
in antologie e calendari, riviste<br />
on line e agende letterarie, e-book e<br />
pamphlet.<br />
Ha pubblicato “Latte & Limoni” (La Vita<br />
Felice, 2014), “L’Angoscia del Pane” (LietoColle,<br />
2010; 2a edizione 2013), e 20<br />
poesie nella rivista “Calamaio” (anni<br />
2009 e 2011). Tra le varie produzioni, il<br />
racconto in mp3 Orizzontale (Vox<br />
Company, Padova, 2008). Da segnalare<br />
il dramma Tabelo (Edistudio, Pisa,<br />
2006), scritto in esperanto.<br />
Spara il francese<br />
s’arrampica la Spagna<br />
spara il tedesco.<br />
Presente grigio:<br />
luccica lussuriosa<br />
striscia del sole.<br />
53
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Donatella De Vincentiis Fazzino<br />
donadevi_2001@yahoo.it<br />
donatella.devincentiis@beniculturali.it<br />
•<br />
Le tue mani<br />
A mio padre<br />
Da quando non mi sorridi più sulla terra<br />
ampi sorrisi dorati si aprono nei cieli<br />
e mani di nuvola che sostengono i soli.<br />
Il tuo ricordo come un paesaggio dolomitico<br />
è forte, imponente, solenne, a volte impervio,<br />
di sconvolgente bellezza.<br />
Attraverso il tuo sguardo invisibile<br />
contemplo e respiro la vita,<br />
come sorsi di acqua trasparente.<br />
Le tue mani che hanno innalzato case e chiese<br />
ci hanno protetto per tutto il nostro tempo.<br />
Sei radice d’ulivo, mente tenace, coraggio di essere<br />
e sei il frutto, olio prezioso del vivere quotidiano.<br />
Laureata in Giurisprudenza è funzionario<br />
amministrativo del Ministero<br />
dei Beni delle Attività<br />
Culturali e del Turismo presso il Polo<br />
museale regionale della Toscana. La<br />
sua scrittura nasce da una ricerca filosofica<br />
che attinge alla mistica di oriente<br />
e occidente, nel costante riferimento<br />
al suo maestro, il musicista eremita<br />
Juri Camisasca. Ha scritto su L’Ulivo,<br />
Rivista di ascetica e mistica, Alla Bottega,<br />
Argilla, Notiziario dell’Accademia<br />
Internazionale d’arte moderna, in antologie,<br />
come Ninfee di fuoco, Almanacco<br />
delle Muse, Pensieri d’autore 7, 8,<br />
9, Agenda della poesia e di recente Impronte<br />
per Pagine dove partecipa con<br />
sette poesie. Il primo racconto Itinerarium<br />
memoriae è finalista nell’antologia<br />
del Premio “Domenico Rea” 2003;<br />
Pleniluni vince il primo premio Naturamica<br />
ed. 2005. Il primo libro di poesie<br />
Vita umbratilis, Ibiskos 2003, con prefazione<br />
di Juri Camisasca, ottiene un premio<br />
speciale al Concorso internazionale<br />
Città di Salò 2004. Nel 2006 pubblica<br />
la seconda silloge Falena e fiamma e<br />
nel 2009 Profondo logos per Polistampa<br />
con un ampio saggio introduttivo di<br />
Giuseppe Panella, pubblicato anche su<br />
Retroguardia e nota critica di Franco<br />
Manescalchi. Ha organizzato eventi<br />
culturali, conferenze e mostre.<br />
Dipinto ad olio di Benedetta Fazzino<br />
54
•<br />
Roberta Degl’Innocenti<br />
Cell. 338 3516431 - http://www.robertadeglinnocenti.it<br />
robertadeglinnocenti@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Roberta Degl’Innocenti è nata e<br />
vive a Firenze. Poetessa, scrittrice,<br />
critico letterario.<br />
Ha pubblicato 11 libri di cui cinque di<br />
narrativa: Il Venditore di Palloncini e altre<br />
storie, L’azalea, Donne in fuga, La<br />
Luna e gli Spazzacamini (Fiabe per<br />
Grandi e Piccini), Pisolina, la befana pigra<br />
(Fiabe per Grandi e Piccini), cinque<br />
raccolte di poesia: Il Percorso, Colore di<br />
donna, Un vestito di niente, D’aria e<br />
d’acqua le parole, I graffi della luna. Il<br />
suo ultimo libro Come un piccolo sogno<br />
è narrativa e poesia. Ha vinto importanti<br />
e prestigiosi primi premi, sia<br />
per l’edito che per l’inedito, tra i quali<br />
Formica Nera, Rabelais, Giuseppe Caprara,<br />
Cesare Orsini, più volte Il premio<br />
Cenacolo Accademico Europeo <strong>Poeti</strong><br />
nella Società Delegazione Svizzera Tedesca<br />
di Basilea. In totale 32 i primi premi<br />
fra edito e inedito. È presente in<br />
tante antologie. Molte le testimonianze<br />
espresse su di lei. Membro di giuria<br />
in concorsi di poesie e narrativa.<br />
È presentatrice presso il Caffè Storico<br />
Letterario Giubbe Rosse, Palazzo Vecchio<br />
presso la Sala della Miniatura (ora<br />
Firenze Capitale) e le librerie.<br />
Ballata dei poeti<br />
Acchiappo versi come le farfalle,<br />
mi sfuggono da un lato e li riprendo,<br />
li stiro bene con un gioco di sillabe<br />
e poi li allungo ancora. Mi basta poco,<br />
davvero, per essere felice.<br />
I poeti non conoscono la fame,<br />
mangiano ingiurie e bevono bestemmie,<br />
se li incontri per strada non temerli,<br />
in fondo sono dei perdenti docili.<br />
A volte vincono, però, la sfida col destino<br />
e appaiono nei secoli a venire.<br />
Sono buffi, talvolta indecorosi.<br />
Vestono abiti larghi sui corpi allampanati.<br />
Se li vedi un po’ assorti lasciali pensare.<br />
Un verso, basta un verso, per essere felici.<br />
I poeti sono tutti un po’ bastardi, non hanno<br />
patria né rancori forti, affondano la vita<br />
senza mordere e se lo fanno è solo per diletto.<br />
Per scrivere usano fogli riciclati, ormai vecchi,<br />
stracciati. Però i poeti sono anche angeli, volano<br />
le tempeste sopra il cielo, sono puri davvero.<br />
Si specchiano nei lembi di sorgente, soffiano<br />
sopra i sogni dei bambini e li volano, li volano<br />
per sempre.<br />
Un verso, basta un verso, per essere felici.<br />
Un verso, anche sbiadito,<br />
che vinca la paura della morte.<br />
Roberta Degl’Innocenti è presente nel prestigioso sito di poesia:<br />
http://www.italian-poetry.org/degl'innocenti_roberta.html<br />
e sull’Atlante Letterario Italiano www.literary.it).<br />
55
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Roberta Degl’Innocenti<br />
Chiaroscuri<br />
Nel giorno che confonde i chiaroscuri<br />
la luce si fa breve, il passo incerto.<br />
Danza di ombre liquide, furtive.<br />
Fantasmi della notte si ritirano<br />
in geometrie di grigio, umide al sonno.<br />
Impudente il respiro.<br />
La penna amore è torpore e grida,<br />
fruga gli anfratti, modella le lenzuola,<br />
mi ritma il battito quasi fosse un volo.<br />
Non c’è l’azzurro che dimora il cielo<br />
ma l’odore graffiato delle foglie,<br />
privilegio del tempo.<br />
Il desiderio è onda che comprime, la<br />
mano sulla pelle, rumore delle alghe<br />
che danzano la riva.<br />
E non ho mai smarrito labbra rosse,<br />
nel cerchio delle rose.<br />
Di perle e spine, folletto o meraviglia.<br />
1° Premio Giuseppe Caprara, Ala, 2009.<br />
Motivazione. Una poesia da leggere più volte prima di<br />
scoprirne il fascino nascosto nella parola che dice senza<br />
dire, che resta sottintesa e lascia al lettore il compito<br />
dell’intuito e della decifrazione. Belle e poetiche le<br />
immagini, nella tematica della chiaroscurità anche i<br />
versi sono un susseguirsi di chiari e di scuri, di buio e di<br />
luce, e il lettore procede anch’egli col passo incerto,<br />
tra danze di ombre fantasmi e geometrie di sonno, e<br />
insospettati contrasti quasi onirici di anfratti, foglie<br />
graffiate, mani sulla pelle, alghe che danzano la riva e<br />
labbra rosse in un cerchio di rose. Sembra un quadro di<br />
Salvator Dalì. Ma ai poeti non dovete mai chiedere il<br />
senso, il senso non è cosa loro, il senso del poeta è la<br />
Parola, è quello che dice e soprattutto quello che non<br />
dice (Italo Bonassi).<br />
56
•<br />
Guerriero Dell'Orso<br />
Cell. 330 270828<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Grandine alla frontiera<br />
Hanno cercato la mia<br />
anima.<br />
Prendila tu e dille<br />
chi sono gli angeli.<br />
Nato ad Otricoli, ma campigiano<br />
d'adozione, pittore, poeta<br />
e scultore autodidatta, ha presenziato<br />
in diversi concorsi letterari,<br />
vincendo svariati riconoscimenti.<br />
Ha pubblicato materiale in varie edizioni<br />
sul quotidiano “Le Figarò” di Parigi e<br />
su varie riviste nazionali.<br />
Ha ricevuto il premio “Toscana TV” per<br />
la poesia.<br />
Nel 2003, viene pubblicata la sua prima<br />
raccolta di poesie, intitolata “Gocce di<br />
Stagno”.<br />
Tra fine 2011 e inizi 2012 ha partecipato<br />
con alcune sue poesie alla mostra fotografica<br />
“Il Fascino dell'antico Egitto”<br />
presso il museo archeologico nazionale<br />
di Firenze.<br />
Nel febbraio 2012 partecipa alla mostra<br />
“Photographs and Poems” presso la<br />
galleria d'arte “Il Salotto” di Fiesole (FI).<br />
Nell'agosto 2012 si classifica al primo<br />
posto al “Festival della Creatività e<br />
dell'Invenzione”.<br />
Quando le cime dei<br />
monti non avranno<br />
più vento cercheremo<br />
le onde del mare...<br />
Strasci di luna<br />
sull'acqua che scende<br />
dai monti verrà nel<br />
mio corpo la farò. - Sangue -<br />
“Scrivo per non morire dentro”...esprime<br />
con chiarezza il modo di essere e di<br />
pensare dell'artista.<br />
57
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Adriano Diani<br />
luciadriano8@gmail.com<br />
•<br />
•<br />
I miei compagni di vita<br />
La luce del tramonto mi abbaglia di stupore, l’orizzonte<br />
è come infuocato e mi sembra che porti<br />
con se la profonda saggezza dei tanti amici con<br />
i quali abbiamo intrapreso nel tempo avventure<br />
inverosimili.<br />
Quanto cammino insieme è stato fatto, quante<br />
speranze abbiamo coltivato pensando di poter<br />
cambiare il mondo con i nostri passi e poi fermare<br />
il tempo attorno a noi.<br />
Adesso che quella palla di fuoco è soltanto un<br />
pallido ricordo, comprendo ancora di più quanto<br />
fosse importante la fonte del sapere alla quale avevamo<br />
riposto le nostre speranze, ed assaporo con<br />
profonda gioia l’esperienza di vita fatta insieme a<br />
miei fantastici compagni di viaggio.<br />
Adriano Diani nato a Firenze il<br />
26 maggio 1957; vive e lavora a<br />
Firenze presso Quadrifoglio<br />
SPA. In passato ha svolto attività di volontariato<br />
presso ADMO e successivamente<br />
stante il suo grande amore per<br />
la natura ed il trekking è stato responsabile<br />
di questo settore presso l'associazione<br />
ambientale Amici della Terra<br />
Toscana. La sua passione per la poesia<br />
è nata in gioventù e si diverte ed appassiona<br />
a mettere per scritto quello<br />
che il cuore gli porta sulla punta della<br />
penna.<br />
Attualmente programma ed organizza<br />
fine settimana all'aria aperta per il suo<br />
gruppo di amici con i quali da tanti<br />
anni condivide questo interesse.<br />
58
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Adriano Diani<br />
Una mano protesa<br />
Un soffio appena, un fruscio impercettibile,<br />
un battito d’ali che rischiara questa mia<br />
malinconia,<br />
lo so, lo capisco, non dovrei, ma è qualcosa<br />
che lavora in me come un piccolo tarlo che<br />
mi procura ansia e timore.<br />
Volgo lo sguardo allora a ciò che è stato, a<br />
ciò che sarebbe potuto essere,<br />
ed ecco di nuovo un sorriso, un caldo<br />
abbraccio, la mano protesa verso l’amore<br />
infinito di chi ti ascolta e ti comprende.<br />
Luce<br />
La luce del tramonto mi abbaglia, l’orizzonte<br />
infuocato mi sembra parlare di te, quanto<br />
cammino insieme è stato fatto, quante speranze<br />
abbiamo coltivato pensando di cambiare<br />
il mondo.<br />
Adesso che quella palla di fuoco è soltanto<br />
un pallido ricordo, comprendo quanto fosse<br />
importante la fonte del tuo sapere, i delicati<br />
racconti con cui stimolavi la mia conoscenza<br />
ed allungavi la vita a noi piccoli uomini.<br />
59
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Mara Faggioli<br />
•<br />
Largo dei Mille, 6 - 50018 Scandicci (FI) - Esposiz. permanente: P.zza Marconi, 8 - Scandicci (FI)<br />
Tel. 339 3594145 - marafaggioli@hotmail.it<br />
•<br />
Nel respiro delle stelle<br />
Nel respiro delle stelle<br />
Ti ho cercato<br />
e nel languore del cielo<br />
quando il cielo è ancora<br />
assonnato,<br />
nelle limpide aurore<br />
dei mattini d’estate.<br />
Ancora Ti cerco<br />
nel fragore del mare<br />
che sullo scoglio<br />
s’infrange<br />
e nelle gocce di rugiada<br />
su petali e prati adagiate<br />
come lacrime ridenti<br />
ad acquietar l’arsura.<br />
Così si dilata il desiderio,<br />
nostalgia incandescente<br />
di Te.<br />
Non fa rumore la pena<br />
nell’arcano silenzio della<br />
notte.<br />
Da “Dulcamara” Ed. Ibiskos<br />
Mara Faggioli divide il suo<br />
tempo e la sua sensibilità<br />
artistica fra poesia, scultura<br />
e pittura. Ha pubblicato “Dedicato a<br />
Lorenzo” Ed. Helicon, “Piuma Leggera”<br />
Ed. Masso delle Fate e “Dulcamara” Ed.<br />
Ibiskos. Ha partecipato al progetto di<br />
“Educazione alla lettura ed alla poesia”<br />
con gli studenti delle scuole medie.<br />
Membro di Giuria di vari concorsi letterari.<br />
Nel 2003 e 2004 è stata inserita<br />
dalla Commissione Nazionale dell’U-<br />
NESCO nel sito web della Babele poetica.<br />
Ha ricevuto numerosi primi premi<br />
tra i quali ricordiamo: il “Fiorino d’Oro”<br />
per la poesia edita (2004) al Premio<br />
Firenze-Europa, premio “Donna Città<br />
di Scandicci (2011), il Premio “Toscana<br />
Cultura Donna (2015). Nel 2003 è stata<br />
premiata presso la sede del Parlamento<br />
Europeo di Bruxelles per il “Grand<br />
Prix de Poésie”. Contemporaneamente<br />
all’attività letteraria si dedica alla pittura<br />
e scultura partecipando a mostre<br />
60
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Mara Faggioli<br />
personali e collettive. Recentemente<br />
ha dipinto lo stendardo per il Palio degli<br />
Arcieri di Signa. Ha realizzato il trofeo<br />
“cardo in argento” per il concorso<br />
“Cardo d’Argento” per cinque anni consecutivi.<br />
Sue opere di pittura e scultura<br />
sono state scelte per copertine di libri<br />
e antologie. Numerosi i premi e riconoscimenti<br />
anche per le arti visive, tra i<br />
quali: “Fiorino d’Argento” per la scultura,<br />
Premio Città di Montecatini, Premio<br />
Città di Cortona, Premio Mario Monicelli,<br />
Premio Magnifico, Premio Un Artista<br />
per Legnaia, Premio Città di Lastra,<br />
Premio Artisti alla Ribalta, Premio Vedda,<br />
Premio “Diamo un volto ad Abufina<br />
di Grottole” (MT) e il suo dipinto resterà<br />
come simbolo del Comune di Grottole.<br />
Sue opere si trovano in collezioni<br />
private in Italia, Germania e Canada<br />
ed in permanenza presso i Comuni di<br />
Firenze, Montelupo F.no, Castel S. Niccolò,<br />
Greve in Chianti, Colonna (Roma)<br />
Signa, Grottole (MT) e presso la Basilica<br />
Superiore di S.Francesco ad Assisi.<br />
Forse, neppure i sogni<br />
Forse, neppure i sogni,<br />
più lievi e più leggiadri,<br />
nati nelle notti<br />
palpitanti di stelle,<br />
hanno ali<br />
così leggere<br />
come il pensiero di te<br />
che m’accompagna<br />
e mi toglie<br />
il respiro.<br />
Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate<br />
Panta rei<br />
Come il fremito fugace<br />
all’ombra del respiro mattutino<br />
tra le foglie dorate si disperde,<br />
così noi, metèore passeggere,<br />
in questa vita andiamo<br />
senza lasciar la scia.<br />
E tutto scorre, passa,<br />
poi finisce, sul filo teso<br />
di un battito di ciglia.<br />
Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate<br />
61
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paolo Fanfani<br />
Cell. 339 6466691<br />
fanfani.paolo@gmail.com<br />
•<br />
Abbiamo lasciato nel vento i nostri passi,<br />
come un nessun luogo a procedere,<br />
ma non era un reato, solo devozione.<br />
Ora come due mani lontane,<br />
che non si sfiorano nemmeno<br />
e i pensieri anguille irriducibili<br />
a districare la matassa,<br />
mentre cadono le foglie<br />
insieme alle nostre rovine.<br />
Camminare ancora, andare avanti<br />
l’unico tormento, salvare qualcosa<br />
di questa corsa senza sosta,<br />
la certezza che è ancora presto<br />
per svanire. Verranno altre nuvole,<br />
altri soli, altri tramonti<br />
ad indorare le nostre vesti tremanti,<br />
resteranno gli occhi giganti,<br />
la paura che non muore,<br />
la mia presenza ad abitare<br />
i tuoi momenti soli<br />
e poi domani, sempre domani,<br />
altro tempo per tornare a casa.<br />
Fanfani Paolo nasce a Signa (Firenze)<br />
il 29 settembre del 1968. Nel<br />
dicembre del 1996 consegue il<br />
diploma di laurea in Giurisprudenza<br />
presso l'università di Firenze.<br />
Successivamente si dedica con passione<br />
alla musica e in particolare al cantautorato,<br />
scrivendo canzoni e mettendo<br />
in musica poesie di vari autori.<br />
Per quanto riguarda la poesia, da sempre<br />
considerata una “sorella maggiore”<br />
della canzone d'autore, continua a<br />
frequentarla grazie anche alla vicinanza<br />
fisica e spirituale del poeta Walter<br />
Nesti.<br />
Ha pubblicato “Febbrile e Arreso” 2015,<br />
Masso delle Fate Edizioni.<br />
62
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paolo Fanfani<br />
Quello che chiamo non è il tuo nome,<br />
anche se lo ripeto con impeto<br />
per tre volte ed altre tre ancora.<br />
Quello che voglio è il tuo senza nome,<br />
che ho riconosciuto per strada,<br />
davanti alla posta, in un giorno insperato<br />
come un respiro, una folata di vento<br />
improvvisa a ricondurmi alla vita,<br />
la tua bocca serrata, gli occhi asciutti<br />
e le mani, nicchie di bonaccia.<br />
Sì oggi nell’Ombrone scendevano<br />
cavalloni di terra disciolta<br />
e da un rivolo sei scesa tu,<br />
che della terra hai tutto,<br />
i colori, la profondità, il calore,<br />
la capacità di assorbire e coprire tutto,<br />
la pazienza dei tempi lunghi,<br />
delle stagioni che si declinano in anni.<br />
Ma ora è il tempo di tornare acqua,<br />
di scioglierci in abbracci di neve,<br />
di riscoprirci vergini come occhi lambiti,<br />
per illuderci in un altro viaggio senza ritorno<br />
e i figli, loro sì “stanziali”, resteranno a guardare.<br />
63
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paolo Fanfani<br />
al prof. Lorenzo Poggi<br />
Ancora risuonano le parole<br />
intorno all’incerto, all’opinabile,<br />
reso fruibile abilmente da un uomo<br />
ormai attempato, un codino bianco,<br />
gli occhi incredibilmente vividi,<br />
le circonvoluzioni mentali<br />
straordinariamente chiare.<br />
È stato un professore di filosofia<br />
ma è molto di più, un istrione lucido<br />
dalle profuse citazioni dantesche,<br />
insomma uno che trasfonde tanto<br />
attingendo semplicemente<br />
da tutto ciò che ha sempre amato.<br />
L’abilità è manifestamente<br />
nella connessione di tutto con tutto,<br />
come il resoconto di un suo ex allievo,<br />
biologo ricercatore, letto alla luce<br />
del concetto quantitativo-qualitativo<br />
di alienazione in Hegel.<br />
L’auditorio poi d’eccezione,<br />
con molti giovani studenti condotti<br />
da un altro professore sicuro dello spettacolo<br />
e dell’effetto più che probabile.<br />
Alla fine solo gratitudine,<br />
per quell’ora e mezza di vita incollata<br />
alle parole che ognuno porterà dentro,<br />
a suo modo ma sicuramente a lungo,<br />
magari sperando in una germinazione tardiva<br />
di una qualche semenza sottile.<br />
64
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paolo Fanfani<br />
Come al solito ti incontro tra gli scaffali,<br />
ultimamente non fai che marmellate<br />
ed altre cose che non dici ma che so,<br />
ti dimentichi che sento tutto quello che vivi,<br />
bello o brutto che sia, ha sempre il tuo nome,<br />
una specie di marchio di garanzia<br />
che non si può non condividere,<br />
anche se stride con tutto quello che siamo.<br />
Non sempre le cose vanno come si vorrebbe,<br />
ma rimango sul confine, in equilibrio,<br />
in questo splendore dei tuoi occhi di mare,<br />
lo stesso che i tuoi capelli mi nascondevano<br />
su un molo ventoso di sale con gente lontana.<br />
In così poco tempo ci diciamo troppe cose,<br />
come se si dovesse sopperire con urgenza<br />
ad un abisso non colmato, come sospeso.<br />
Ti lascio qualcosa, un groviglio di parole<br />
intessuto di quello che sono, “così ti fai un’idea”<br />
anche se un’idea ce l’hai già e molto precisa.<br />
E volgere le spalle a tutto e andarmene<br />
con la solitudine spessa che mi circonda,<br />
ora che sono in macchina sommosso<br />
e la tua già scarsa lontananza mi grava,<br />
ma anche contento per quei pochi minuti<br />
di ordinaria condivisione che mi rincuora.<br />
E poi nulla, silenzio e buio per le strade,<br />
rese deserte dal permanere di te.<br />
65
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Giuliana Filindassi Bartolini<br />
Tel. 055 750052<br />
•<br />
•<br />
Sono nata a Scandicci dove risiedo da sempre.<br />
Dopo il diploma professionale, essendo<br />
estrosa e poetica, comincio a scrivere.<br />
Nel salotto dell'editore Pietro Chegai ho conosciuto<br />
Duccia Camiciotti e Anna Balsamo, poetesse,<br />
scrittrici e critiche d'arte.<br />
Nel 1991 ho partecipato al concorso indetto nella<br />
Basilica di Santa Croce a Firenze (Parole 1991).<br />
Sono socia da oltre venti anni del Centro d'arte<br />
Modigliani presieduto da Roberto Cellini.<br />
Mie poesie sono state lette nel palazzo comunale<br />
di Scandicci in occasione della manifestazione<br />
“Scandicci città metropoli” nel 2000 dove ho conosciuto<br />
Dino Pasquali, il prof. Bianchini, il prof.<br />
Elvio Natali, Mario Luzi e Romano Battaglia.<br />
Per dieci anni sono stata socia della Società di San<br />
Giovanni di via del Corso a Firenze. Mi sono stati<br />
dedicati articoli dal settimanale Metropoli (“Ricordi<br />
giovanili di una poetessa di Casellina” e “La<br />
Fiera di Scandicci vecchia maniera”).<br />
Ho frequentato le Giubbe Rosse, la Camerata dei<br />
<strong>Poeti</strong>, la Fondazione Il Fiore, La casa della luce, l'Istituto<br />
Francese di piazza Ognissanti, il Cenacolo<br />
di Santa Croce di padre Rosito direttore di Città di<br />
vita e sono socia della Pro Lastra Enrico Caruso.<br />
Nel 2002 l'Auser di Lastra a Signa ha pubblicato<br />
“Fatti di guerra vissuti in prima persona” che poi è<br />
stato presentato alle scolaresche di Signa e Lastra<br />
a Signa. Ho letto mie poesie a Villa Vogel a Firenze,<br />
al Salone Coop di Ponte a Greve, a Villa Castelletti<br />
nella sede della BCC di Signa, all'Antico Spedale<br />
di Sant'Antonio di Lastra ogni anno in occasione<br />
della Festa di Primavera.<br />
Nel 2010 sono stata inserita nell'antologia di poesie<br />
curata da Antonio Sabatino presidente della<br />
sezione poesia Dino Campana della Pro Lastra.<br />
Nel 2011 ho partecipato con due poesie alla manifestazione<br />
promossa da Carlo Ciappi presso l'associazione<br />
culturale San Matteo della parrocchia<br />
Gesù Buon Pastore di Casellina.<br />
Pace!<br />
L'Io solitario inquieto<br />
vaga su nell'immenso<br />
cielo... cercando Pace!<br />
Ambito sogno di una<br />
Umanità di mali<br />
intrisa<br />
Veleni offuscan leggi<br />
sacre di vita<br />
ed i tanti<br />
perché dell'esistenza<br />
Umana!...<br />
Libertà<br />
linfa rigeneratrice<br />
di nuove speranze<br />
poggiata da sempre<br />
sui pilastri<br />
di antica<br />
sofferenza!..<br />
La libertà non ha colore<br />
66
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Giuliana Filindassi Bartolini<br />
Un giorno a San Moritz<br />
“San Moritz, Località per palati fini”.<br />
Il lago gli alberghi le Chiese tutto si eleva e s'incastona al cielo.<br />
Arriva un trenino rosso a cremagliera sbuffando in salita...<br />
Le ruote in curva stridono nel paesaggio silente innevato...<br />
Il viaggiatore si trova immerso in luoghi ameni d'infinita bellezza...<br />
Piccole stazioni improntate a chalet, davanzali fioriti, trine e cuori ricamati<br />
da mani gentili...<br />
Nello stretto paesaggio che s'appressa la mano sfiora or la neve or la roccia.<br />
Un ramo spoglio sporge chiedendo una gemma per fiorir.<br />
Il sole splende sulla distesa nevosa a grande raggio... Brillano i colori forti<br />
di sciatori in corsa sui pendii... le guglie colorate i tetti bianchi, le alte cime<br />
dei pini, i rami spogli; Si beano di tal natura i prediletti!<br />
Il Ghiacciaio Eterno imponente austero. Le grige pietre rugose sottostanti,<br />
guardan dall'alto il corso della vita... L'affannare ansioso di tanta<br />
umanità triste... Delusa...<br />
Un piccolo cerbiatto spaurito appare in un boschetto di pini cercando nella<br />
neve un po' di cibo... Il prato vicino tenta di rinverdire il suo letto!<br />
Monti beati! Che godete il cambiar delle stagioni.<br />
Colori stupendi a primavera. Gialli arancio autunnali.<br />
Le nuvole vaganti sostan maliziose per il piacer degli occhi “che san vedere”<br />
oltre il colore dei Pini, lo smeraldo dei laghi; L'eterna armonia della natura<br />
che si ripete... “Ritempra! Il cuore ed il Pensier!”<br />
67
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Giuliana Filindassi Bartolini<br />
Ginestre in fiore, pendule ciocche colorate chiare...<br />
sono parole, che nascono dal cuore... D'improvviso o pensate,<br />
“Queste mie massime sono nate”<br />
E, parlano di vita ed altro ancora...<br />
- Allor che nella vita conosci chi sei, capisci ciò che vuoi<br />
Segui il tuo cuore e non tradirti mai...<br />
- Con l'anima in pace spera ogni mattina sorga il sole...<br />
Dal suo calore attingi la fiducia per un sereno domani...<br />
- Non ti basteranno le ricchezze accumulate<br />
per comprare la pace del cuore...<br />
- Amare meglio i bambini speranza del futuro<br />
- Vivere bene con se stessi è il difficile segreto della vita.<br />
- Oggi si è … In considerazione di ciò che si ha, E non chi siamo come persone...<br />
- L'intelligente non può fuggire da se stesso deve ritrovare il suo Io, anche se può costare fatica.<br />
- È più facile riconoscere i propri meriti che i propri difetti!<br />
- Quando il mondo sembra caderti addosso, la speranza ti bacia la fronte... Sorridi il tuo Io risorge!<br />
- Chi non ha vissuto la guerra non ha solo pensieri di pace...<br />
- Se mi domanderete... Cosa pensi di noi Mamma?<br />
Sono vostra madre e voi “i miei grandi Amori!”<br />
- I capelli han fili d'argento gli occhi le rughe del tempo, la mente saggezza acquisita...<br />
- Tanto ho sofferto e tanto ho amato la vita!<br />
68
•<br />
Bianca Maria Gaddini Pagliai<br />
Tel. 055 606889<br />
Cell. 339 5766894<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Bianca Maria Gaddini Pagliai nasce<br />
a Roma in una famiglia di<br />
artisti, poeti e creativi.<br />
Dal 1960 si trasferisce a Firenze dove<br />
tuttora vive e dove dal 1975 comincia a<br />
esporre le sue opere e le sue creazioni<br />
in varie mostre personali e collettive.<br />
Ha partecipato con successo a vari<br />
concorsi di poesia.<br />
Pioggia di settembre<br />
E alfine è arrivata<br />
tra brontolii di tuoni<br />
e saettar del cielo,<br />
portando nell’aria<br />
profumi di autunno,<br />
nel cuore il rimpianto<br />
dei giorni perduti,<br />
dell’ore trascorse<br />
sognando di te.<br />
Firenze, 18 settembre 2011<br />
Le mie stagioni<br />
È sempre inverno<br />
se nei miei pensieri<br />
s'avventa il gelo<br />
della nostalgia.<br />
È sempre estate<br />
se quest'ansia mia<br />
si placa in te,<br />
in te si scioglie<br />
e tace.<br />
23/02/2006<br />
69
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Bianca Maria Gaddini Pagliai<br />
Il maglione rosso<br />
Dentro a un cassetto,<br />
ieri, ho ritrovato<br />
un tuo vecchio maglione<br />
un po’ infeltrito.<br />
M’ha ricordato<br />
quando t’abbracciavo<br />
strofinando la maglia<br />
col mio viso.<br />
Calda e avvolgente<br />
come il nostro amore.<br />
A uno sconosciuto<br />
Il tuo sguardo,<br />
pur lieve,<br />
m’ha sfiorato<br />
e un mondo<br />
di emozioni<br />
m’ha trasmesso.<br />
Eppur non ti<br />
conosco ma io<br />
sento che potrei<br />
amarti come<br />
mai nessuno.<br />
Firenze 24/04/2010<br />
E’ ancora inverno...<br />
Di nuovo il pioppo<br />
le sue gemme<br />
espone<br />
e tra i rami<br />
ancor spogli<br />
gli uccelli tesson<br />
voli, già presaghi<br />
del nuovo.<br />
Nei tepori dell’aria<br />
si annuncia<br />
un’altra estate.<br />
Ma è ancora<br />
inverno senza<br />
la tua voce.<br />
Firenze, 25 febbraio 2008<br />
Firenze 25/02/2010<br />
70
•<br />
Antonina Giammarinaro Monti<br />
Via Ciuto Brandini, 27 - 50126 Firenze<br />
Tel. 055 680895<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Vive e lavora a Firenze dove,<br />
dopo la laurea con lode in Lettere<br />
Classiche, ha continuato gli<br />
studi sotto la guida d'illustri professori<br />
(Giorgio Pasquali, Giacomo Devoto,<br />
Bruno Migliorini, Carlo Battisti) conseguendo<br />
col massimo dei voti il diploma<br />
di Perfezionamento in Filologia<br />
classica e in seguito il diploma di Perfezionamento<br />
in Filologia moderna. Ha<br />
frequentato corsi di giornalismo presso<br />
l'Università di Urbino, sostenendo numerosi<br />
esami sempre con il massimo<br />
dei voti. Ha dedicato la sua attività di<br />
ricerca alla saggistica e alla glottologia<br />
con varie pubblicazioni. Nell'ambito<br />
di tali studi ha collaborato alla realizzazione<br />
dell'Atlante toponomastico<br />
della Venezia Tridentina con la pubblicazione<br />
del commento al foglio XIII “I<br />
nomi locali del Roveretano”. Ha collaborato<br />
al progetto di stesura del Vocabolario<br />
storico della lingua italiana<br />
dell'Accademia della Crusca e ha svolto<br />
attività didattiche presso la Facoltà<br />
di Lettere dell'Università di Firenze.<br />
Ha lavorato col grado di bibliotecario<br />
direttore presso la Biblioteca Nazionale<br />
di Firenze ed è stata più volte incaricata<br />
dal Ministero dei Beni Culturali<br />
di rappresentare le biblioteche italiane<br />
in consessi internazionali come Mosca<br />
o Philadelphia. Fa parte di alcune associazioni<br />
culturali fiorentine tra cui la<br />
“Compagnia del Paiolo” l'”Unione Fiorentina”,<br />
il “Circolo degli artisti - Casa di<br />
Dante” dove ha organizzato alcune sue<br />
mostre personali di pittura.<br />
Poetessa e pittrice ha pubblicato in<br />
Il dono più bello<br />
Momenti magici<br />
e il mondo è stato mio.<br />
Poterli imprigionare<br />
ma sono fuggiti veloci<br />
come sabbia<br />
che scivola fra le dita,<br />
come vento<br />
che libero spazia,<br />
come acqua<br />
che scorre<br />
e non è mai la stessa.<br />
Ricordare non è vivere<br />
e a che serve<br />
inseguire vane chimere?<br />
Un giorno sereno,<br />
pacato, tranquillo,<br />
è forse il dono più bello.<br />
71
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Antonina Giammarinaro Monti<br />
La speranza della vita<br />
Corrono le nubi nel cielo,<br />
si fermano, s'inseguono,<br />
alla conquista di uno squarcio d'azzurro.<br />
È bello volare con loro,<br />
interrompere la corsa della vita,<br />
sorridere e afferrare la gioia<br />
dell'attimo fuggente<br />
che non sempre sappiamo imprigionare.<br />
Intorno ci si affanna<br />
ma solo la sosta e la speranza<br />
danno luce all'esistenza.<br />
antologie e riviste numerosi articoli<br />
e poesie nonché un volume di poesie<br />
“Frammenti di luce” illustrato con riproduzioni<br />
dei suoi dipinti.<br />
Ha partecipato a manifestazioni e mostre<br />
in Italia e all'estero riscuotendo<br />
premi e lusinghieri consensi di pubblico<br />
e di critica. Si ricordano il Primo<br />
Premio per la poesia (Firenze, 1999) e il<br />
Premio di sala (Firenze, 2012) dell'Accademia<br />
“Il Fauno”; i diplomi di finalista<br />
al Premio Firenze per la poesia tutti gli<br />
anni dal 1995 al 2001; il Primo Premio di<br />
pittura alla 17° Rassegna d'arte “Città di<br />
Viareggio” 2003; i premi e i riconoscimenti<br />
del “Premio Italia per le arti visive”,<br />
Firenze - Certaldo - Capraia per diversi<br />
anni consecutivi dal 1997 al 2008;<br />
la medaglia del Premio Italia, XXIII edizione,<br />
2008, organizzato dalla rivista<br />
“Eco d'arte moderna”, per i numerosi<br />
successi riportati dall'artista nel corso<br />
di oltre 10 anni; i vari premi dell'Associazione<br />
Marzocco, l'Oscar della Cultura<br />
conferitole dalla Galleria d'Arte<br />
Centro Storico di Firenze nel 2014.<br />
72
•<br />
Leda Giannoni<br />
ledagiannoni@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Leda Giannoni, nata a Montecatini<br />
Terme, vive a Firenze fin da piccola.<br />
Si è laureata in Scienze Politiche ed ha<br />
insegnato come ricercatrice alla Cesare<br />
Alfieri per diversi anni.<br />
Ha pubblicato molti lavori nel Diritto<br />
Pubblico comparato e nelle Istituzioni<br />
Politiche.<br />
Da sempre il suo amore per l'arte l'ha<br />
spinta a dipingere e la sua dedizione<br />
nel tempo si è tradotta in un vero e<br />
proprio impegno.<br />
Ha partecipato a mostre di pittura nazionali,<br />
estemporanee ed a diversi premi<br />
importanti.<br />
Scrive da sempre poesie e pubblica in<br />
diverse riviste letterarie e antologie<br />
quali “Il Fauno”.<br />
Ha partecipato a diversi concorsi in varie<br />
città italiane.<br />
A Villa Arrivabene con la pittura ha presentato<br />
le sue poesie.<br />
A Palazzo Pretorio di Sesto Fiorentino,<br />
a Certaldo, alla Galleria “La Pergola.<br />
Fa parte di alcune associazioni fiorentine<br />
quali “Il Paiolo” “Le Muse” San Giovanni<br />
Battista”, “Firenze donna”, “La lega<br />
del Chianti”.<br />
Con il premio di pittura Città di Viareggio<br />
ha presentato le sue poesie,<br />
e con il Premio Italia per le Arti Visive<br />
per diversi anni organizzato dalla rivista<br />
“Eco D'arte Moderna”.<br />
Pensare a te<br />
Pensare a te, nel turbine della mia vita, come per<br />
il viandante assetato e stanco,<br />
una sorgente di acqua fresca io abbevero la mia<br />
arsione al pensiero di te.<br />
In questo pensiero riposo la mia stanchezza e da<br />
esso traggo motivo di vita.<br />
Più bello sarebbe averti sempre accanto e non<br />
con gli occhi della mente<br />
ma con quelli della fronte poterti guardare, ma,<br />
tuttavia è bello pensare che verrà<br />
l'ora in cui posso vederti e parlarti, è anche bello<br />
attendere l'ora in cui, uniti,<br />
possiamo dimenticare tutto il resto del mondo,<br />
sprofondandosi in un eloquente<br />
silenzio che nessuno scrisse, che nessuno scriverà,<br />
che nessuno mai seppe.<br />
73
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Leda Giannoni<br />
In terra straniera<br />
Odo mormorare i ruscelli del bosco.<br />
Nel bosco, tra lo stormire<br />
non so dove io sia.<br />
Gli usignoli cantano<br />
qui nella solitudine.<br />
Come volessero dire<br />
qualcosa del bel tempo passato.<br />
Volano i bagliori della luna<br />
come se vedessi sotto di me<br />
il castello giù nella valle<br />
eppure esso è tanto lontano<br />
come se il mio amato<br />
nel giardino pieno di rose<br />
bianche e rosse<br />
dovesse attendermi.<br />
Istanti divini<br />
Se potessi questi istanti divini eternare!<br />
Dare a te questo senso di gioia perfetta<br />
come a chi mi circonda io m'illudo di dar.<br />
Se potessi questo giorno fermare<br />
fermare tutto quello che mi illude, che getta<br />
nel mio cuor la linfa di una vita più bella.<br />
Canto alla vita<br />
Sono l'allodola<br />
È allegro il mio canto.<br />
Lascio agli altri mostrare<br />
Il lato scuro.<br />
Il mio mondo è limitato:<br />
vivo felice di ciò che sono!<br />
74
•<br />
Mirco Giarrè<br />
mircogiarre@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Autolesionista al ballo<br />
di Carnevale<br />
Nato a Montevarchi il 30 agosto del 1992,<br />
vive a Tosi, piccolo paese in provincia di<br />
Firenze. Dopo aver conseguito il diploma<br />
classico superiore si iscrive alla facoltà di Lettere<br />
e Filosofia di Firenze, dove studia attualmente<br />
Lettere Moderne. Ha partecipato alla raccolta<br />
di poesie “<strong>Poeti</strong> in Toscana” edito da Masso<br />
delle Fate nel 2014. Nel dicembre dello stesso<br />
anno otto sue poesie son state selezionate per<br />
far parte delle dieci letture proposte per la rassegna<br />
letteraria “Abbiamo lettori, cerchiamo letture”<br />
del Wag Film Festival che si è svolto a Terranova<br />
Bracciolini. Sempre nel dicembre 2014 ha<br />
pubblicato la sua prima raccolta di poesie, "Adamo",<br />
con la casa editrice Masso delle Fate e ha<br />
presentato due poesie all'interno del numero di<br />
dicembre della rivista italiana di arti varie" Luogos".<br />
Nel 2015 altre sue poesie sono state inserite<br />
nel terzo numero della rivista "Luogos". Nel settembre<br />
2015 ha partecipato alla manifestazione<br />
"LuOGOS d'arte" con il suo volume "Adamo" e,<br />
sempre da settembre 2015, è diventato condirettore<br />
generale e direttore della sezione scrittura<br />
della rivista di arte e cultura "luogos". Alcune sue<br />
Un mantello silenzioso,<br />
con questo caldo,<br />
cucito sulle spalle<br />
le tue mani distratte,<br />
che scavavano solchi<br />
sopra di me.<br />
In alto il cielo brilla<br />
e intorno cantano le cicale.<br />
Io muto nell'ombra il mio<br />
sorriso.<br />
Il tuo volto, incantato<br />
anche per me<br />
risplende.<br />
E ballo nella mia ombra,<br />
cercando i tuoi occhi.<br />
Sono il tuo Eddie,<br />
tu la mia Sylvia.<br />
O forse son io lei?<br />
Confusi i miei pensieri,<br />
distratti.<br />
Colossi ovunque...<br />
75
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Mirco Giarrè<br />
Cosa ci faccio con te?<br />
Non so più chi sono.<br />
Dove sta la mia forza?<br />
Rannicchiato nella tua<br />
ombra,<br />
sospiro.<br />
Piangono le mie vene.<br />
Lo fanno per te.<br />
poesie sono presenti su neteditor.it e alidicarta.it.<br />
Hanno scritto di lui il poeta Enrico Taddei<br />
e il critico Nicola Nuti. È anche autore<br />
dell'introduzione al libro "Caminàde có òn<br />
veneziàn" di Enrico Taddei ed è collaboratore<br />
della rivista" Il Cartello", per cui scrive recensioni.<br />
Pausa da quattro quarti<br />
(Allegro andante)<br />
Uno spazio suscettibile<br />
di cambiamenti<br />
immutabili<br />
e vecchie parole<br />
descritte dentro noi,<br />
la misantropia<br />
che mi donasti,<br />
sola,<br />
distesa su quel prato,<br />
andando a largo,<br />
a largo<br />
senza più tornare.<br />
E nuovi soli<br />
e nuove stelle,<br />
un battito improvviso<br />
invaso dal tuo mare.<br />
E cadenti sogni<br />
e un figlio<br />
bastardo<br />
mai conosciuto.<br />
Ho perso il senso.<br />
E quel tutto<br />
con te,<br />
ch'è niente<br />
nel monotono ripetersi<br />
dei suoi passi.<br />
Ma ti vorrei qui a volte,<br />
a ripeter con me<br />
che non eravamo<br />
come tutti<br />
e che in fondo<br />
insieme eravamo<br />
anche felici.<br />
76
•<br />
Stefania Giordano Vespucci<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Ènata a Firenze dove ha compiuto<br />
studi classici e vive con la famiglia.<br />
Tra sillogi di poesia e narrativa e due<br />
romanzi, ha pubblicato dieci libri di cui<br />
la maggior parte in seguito a premio<br />
conseguito nei concorsi. Nei suoi brillanti<br />
esordi, s’incontra con Mario Luzi<br />
che le scrive in dedica: “Il nome di lei<br />
equivale a corona. Corona di che fiori?<br />
Di che spine? O selvatica corona di<br />
anni a venire?” apprezzando i suoi versi.<br />
E il Poeta, continua dopo aver ricevuto<br />
“La bottiglietta marina” (anche questa<br />
raccolta edita da un primo premio),<br />
con i suoi lapidari commenti: “L’entità<br />
fatta forza genera lance e gigli”.<br />
Del 1990 il primo romanzo “Profilo di<br />
Chiara” (Maremmi Ed.) per cui il prefatore<br />
prof. Giorgio Luti commenta: “una<br />
storia d’anima. Idillio poesia in prosa”.<br />
L’autrice sceglie per la copertina una<br />
propria immagine in controluce emblematica<br />
di lei in ogni tempo della<br />
vita. Molto successo di critica nel 1993<br />
Il perdono<br />
Il perdono è un miracolo,<br />
rapsodia universale d’Infinito<br />
-dal principio al principio,<br />
nell’amore di ogni crocerespira<br />
vento marino al piccolo pesce<br />
e verdi praterie alle pecorelle del gregge…<br />
chiamato e invocato da Gesù,<br />
nella santità della creatura<br />
lavata e infine prosciugata,<br />
nel diletto vettore dell’anima,<br />
colomba dell’amore di Maria,<br />
nella costante primavera d’ogni vita,<br />
dove il cuore è aperto al suggerimento<br />
e la sapienza insieme dall’umiltà gestita:<br />
sì, l’infinito esercito di stelle<br />
vincerà la bestemmia della terra<br />
nutrita dall’ipocrisia di satana,<br />
con diabolica dimenticanza,<br />
ermafrodito della bellezza…<br />
Nel caos infernale<br />
primordiale superbia:<br />
inutile rifiuto se ora anche<br />
la dolce capinera<br />
al Vespro canta Ave Maria.<br />
77
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Stefania Giordano Vespucci<br />
Esonero di desiderio<br />
Esonero di desiderio…<br />
Nel convulso campo di cavallette<br />
(la vita), menopausa di dolcezze?!...<br />
Là dove il grembo implora?!<br />
Invece v’è reliquia custodia<br />
del puledro passione!<br />
Dolorosa ninna-nanna<br />
di mammelle abbandonate<br />
e tiranna delusione,<br />
crisi-donna: ahi!...<br />
Ahi delirio di “Violetta”! Ahi!<br />
…E ALFINE REMISSIONE DELLA PAURA:<br />
MENTRE FILIGRANA DELL’INCONTRO<br />
PORGE TELA, DISEGNA ARCO ALL’AMPLESSO.<br />
ENDIADI E PREGHIERE SOLCANO<br />
VETTE E OCEANI, NEL TITOLO<br />
DELL’INFINITO BUSSA<br />
L’INNAMORAMENTO: CELESTE DECISIONE LO ELEVA<br />
A PISTA DEI VOLTEGGI:<br />
PATTINAGGIO DI TUTTA LA VITA.<br />
per “Il Tamburino di Dio”. La silloge è<br />
prefata da Paola Lucarini ed ha in postfazione<br />
un dettagliato studio linguistico<br />
dell’italianista Giancarlo Oli. Più<br />
tardi seguono le opere di poesia “Coriandoli<br />
d’una giovinezza” e “Il corpo e<br />
l’anima” (Pietro Chegai Ed.) di cui un<br />
altro autografo di Mario Luzi: “Stefania,<br />
trapana lieve l’aria / di ieri e di domani<br />
/ la tua elitra – musica sottile /<br />
d’echi santi e profani”. Sempre dei primi<br />
anni Novanta il secondo romanzo<br />
“Il dubbio” (Gazebo Ed.) stavolta prefato<br />
da Mario Luzi.<br />
Pubblica da ultimo, ancora con Gazebo,<br />
alla vigilia del 2000, “del vero canto<br />
dell’amor passione”. La produzione<br />
segna ora una lunga pausa; Stefania<br />
però ha molti inediti. Il prof. Alberto<br />
Chiari dell’Università Cattolica di Milano<br />
ha inserito tutte le opere di Stefania<br />
all’Accademia della Crusca. “Il dubbio”<br />
attualmente è stato accettato in<br />
donazione di Stefania alla Biblioteca<br />
Mario Luzi di via Ugo Schiff. “…Stefania<br />
Giordano Vespucci, istintivamente,<br />
spontaneamente, innova un lessico<br />
meriniano…”<br />
(A. Balsamo)<br />
78
•<br />
Andrea Gradi<br />
Residente a Signa<br />
andrea.gradi@alice.it<br />
La Storia<br />
Ciò che fu e ciò che è stato,<br />
chi allor visse ed ha vissuto<br />
l’hanno scritto e raccontato,<br />
che gli sia, o no, piaciuto.<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Ma se tu non lo rammenti,<br />
se di ciò non fai tesoro,<br />
se nemmen picciol frammenti<br />
tu tramandi a noi e a loro,<br />
Andrea da Signa è il nome d’arte<br />
di Andrea Gradi, nato a Signa<br />
(Firenze) l’8 agosto 1948. Proviene<br />
da un ambiente post-contadino,<br />
dal quale ha ereditato la concretezza,<br />
la semplicità e l’amore per le cose più<br />
vere della vita. Da suo padre ha preso<br />
l’amore per la cultura, per l’arte, per i<br />
viaggi, per la ricerca, per lo scrivere:<br />
dalla prosa alla poesia, dal saggio al<br />
pezzo giornalistico, al pensiero, alla parola,<br />
ed a tutto ciò che è, oggi, la nuova<br />
comunicazione. Nel cassetto ha una<br />
raccolta di poesie, una raccolta di racconti<br />
brevi, un romanzo ed un’opera di<br />
studio sulla vita ed il costume nel Rinascimento<br />
in Italia, tutte opere non ancora<br />
pubblicate.<br />
Andrea da Signa<br />
il presente ed il passato<br />
non sapranno più di niente;<br />
il presente, ch’è già andato,<br />
è il futuro immantinente.<br />
È la storia in divenire<br />
che ci lega al dì presente,<br />
e la storia, il dì avvenire,<br />
ricordare ci consente.<br />
Per non perder la radice,<br />
ricordare ciò ch’è stato,<br />
c’è la storia che mi dice,<br />
nel presente, del passato.<br />
79
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Anna Maria Guidi<br />
Lungarno C. Colombo, 18 - 50136 Firenze<br />
Tel. 055 677633 - angtmn@virgilio.it<br />
•<br />
L’attentato<br />
Oggi nell’aria ho colto al volo<br />
il primo abbaglio dell’estate<br />
e subito mi è nata -birichinala<br />
voglia di ritornare a correre<br />
-da sola- in un campo di papaveri.<br />
Senz’argini alla piena del sole<br />
erano tutti là compatti e tesi<br />
in rutilante tenera parata:<br />
serico sipario di sospiri<br />
il palpitar dei petali dischiusi<br />
alle accaldate carezze del vento.<br />
Nell’effusivo assedio<br />
di tanta beatitudine ignara<br />
appena in tempo ho sospeso la staffetta<br />
sulla verde corsia dell’attentato.<br />
Sono rimasta là<br />
vestale dei miei passi<br />
a contemplare intatta l’armonia<br />
del fragile alleluia<br />
festosamente sparso e acceso intorno<br />
dalla grazia del caso:<br />
là sopra una zolla ancora bruna<br />
dove soltanto gli occhi<br />
nel fiorito sciamare<br />
di tutta quella gloriosa meraviglia<br />
solo di meraviglia<br />
potevano ferire.<br />
Anna Maria Guidi, fiorentina di nascita e residenza,<br />
dal 1998 pubblica, a cura di illustri letterati,<br />
6 libri di poesia (‘Esercizi’, ‘Incontri’, ‘Tenacia<br />
d’ombra’, ‘Certezze’, ‘In transito’, ‘Senz’alfabeto’)<br />
e uno di saggistica (‘La carità erotica nella poesia di S.<br />
Penna: un approccio psicocritico’), che ricevono premi<br />
assoluti in numerosi concorsi e prestigiosi consensi<br />
e commenti critici sulle migliori riviste, antologie e<br />
letterature, settimanali e quotidiani, dove spesso<br />
compare anche la sua produzione poetica e saggistica.<br />
Fattiva promotrice culturale, dedita all’incontro<br />
per la conoscenza e l’interazione multidisciplinare,<br />
già per 30 anni responsabile del Dipartimento di Neuroscienze<br />
dell’Ateneo fiorentino, ha poi collaborato<br />
alle stesure e relative prefazioni di testi neuropsicofisiologici<br />
per pubblicazioni e relazioni svolte in congressi<br />
nazionali ed internazionali, presentando inoltre<br />
conferenze e ‘letture didattiche’ tematiche in varie<br />
sedi istituzionali. Consigliere della ‘Camerata dei <strong>Poeti</strong>’,<br />
è attualmente consulente di ‘Pianeta poesia’, per<br />
cui ha curato e presentato nel primo decennio degli<br />
anni 2000 i programmi ‘Incontri con l’Autore’ e ‘A due<br />
voci’ allo storico Caffè Letterario Le Giubbe Rosse. È<br />
socia onoraria del Centro d’Arte Modigliani e presidente<br />
di giuria nel Premio Letterario Internazionale<br />
G. La Pira. In rete è presente su Literary e sul portale<br />
di ‘Novecento poesia’.<br />
80
•<br />
Roberta Incerpi<br />
robertaincerpi63@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Il silenzio<br />
Posso toccare questo silenzio,<br />
denso, accerchia le emozioni.<br />
Non quiete serena,<br />
ma plumbeo abbandono.<br />
Roberta Incerpi nasce a Viareggio nel<br />
1963, si trasferisce a Pistoia dove intraprende<br />
gli studi. Si laurea in Scienze<br />
Biologiche all'Università di Firenze nel 1989.<br />
Docente di Scienze e Biologia dal 1990. Fin da<br />
piccola dipinge e scrive per passione seguendo<br />
l'amore per i colori trasmesso dal padre Dottore<br />
in chimica, dalla madre e dalla zia materna<br />
disegnatrici e ricamatrici di tessuti. Ha fatto<br />
tesoro dei preziosi insegnamenti del noto scultore<br />
pistoiese V. Gelli e della prof.ssa di lettere<br />
A. Tovini Tassitano.<br />
Ha partecipato a concorsi letterari e artistici,<br />
ha esposto i dipinti in alcune mostre collettive,<br />
è presente con alcune opere in volumi d'arte:<br />
“L'èlite” (2007), rivista Expoart-Transizioni n.<br />
15 - 12/2012, Artisti di Pistoia e del suo territorio<br />
(2013), Artisti della Toscana (2013), Donne<br />
dell'arte in Toscana (2013), Donne dell'arte in<br />
Toscana (2014), <strong>Poeti</strong> di Toscana (2014), Artisti<br />
della Versilia (2015), rivista La bellezza dei miti<br />
Accademia Intern. Gentilizia il Marzocco n. 2/<br />
2014, silloge “L'attesa” edita in Alcyone 2000<br />
Guido Miano ed., premio speciale 2015 con<br />
silloge “In viaggio...” in autori per l'Europa 2015<br />
Ibiskos Ulivieri, 1°premio con silloge “tra le pieghe<br />
dell'animo” premio lett.-art. Leonardo da<br />
Vinci scrittori 2015.<br />
Preme la nebbia su mani tese<br />
come rami spogli, dimenticati, arresi.<br />
Lontano luci effimere<br />
s'intonano a giochi d'amore.<br />
Speranza e fiducia appassite<br />
giacciono su liquidi asfalti.<br />
Distorto, l'orizzonte grigio<br />
parla di strazianti assenze.<br />
81
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Roberta Incerpi<br />
Il babbo<br />
Accoccolato in cima al molo.<br />
Calzoncini e sandali,<br />
il ciuffetto di capelli nella brezza,<br />
come un bimbo di altri tempi.<br />
Mio padre.<br />
Resti ore nell'incanto del tuo mare.<br />
Lontano dalle genti,<br />
sospeso, in attesa,<br />
ma pago.<br />
Chissà dove sono i tuoi pensieri … babbo.<br />
Impigliati nell'altezza dei velieri,<br />
ridenti dietro le corse dei gabbiani,<br />
abbandonati nell'arancio del tramonto ...<br />
là dove il sole si unisce al cobalto delle onde.<br />
E come un bimbo ti emozioni,<br />
scherzi con la rena ed i sassetti,<br />
le conchiglie sono i tuoi tesori,<br />
la spuma sulle caviglie stanche la tua gioia.<br />
Abbandonata la frenetica fatica<br />
nelle tasche della giacchetta,<br />
lasciato il lavoro sulla cravatta dai colori del mare,<br />
appese le preoccupazioni al gancio in cabina ...<br />
di fronte al mare … babbo ...<br />
all'unisono suonate la stessa meraviglia<br />
ed intonate la stessa canzone,<br />
intrecciate armoniosi al bianco e turchino<br />
speranze di pace e sogni di bontà.<br />
82
•<br />
Daniele Lari<br />
dandylari@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Nato a Poggibonsi il 21 maggio<br />
1990. Vive l'infanzia e l'adolescenza<br />
nel profumo delle colline<br />
certaldesi. La verde periferia attutisce<br />
e rende progressivo l'impatto con<br />
la società. Riceve un'educazione molto<br />
direttiva nelle zone limitrofi del paese<br />
nativo fino alle scuole medie inferiori;<br />
poi decide di intraprendere la strada<br />
umanistica tramite il Liceo Scientifico.<br />
L'istituto A. Volta funge da catapulta<br />
verso il mondo universitario. Si iscrive<br />
all'ateneo fiorentino con indirizzo Psicologico.<br />
Si laurea, si perde più volte e<br />
ritrova se stesso in più forme.<br />
Progredisce nell'arte in cui si diletta fin<br />
da piccolo. Si nutre di filosofia e inizia a<br />
strimpellare la chitarra. Finché non inizia<br />
a scrivere per la webzine il Cartello,<br />
che occupa tutt'ora una posizione di<br />
rilievo primario fra i suoi interessi. Si<br />
specializza nel design e poi si tuffa nella<br />
scrittura di racconti.<br />
Vince un concorso di poesie e si specializza<br />
in psicologia del lavoro.<br />
Spazio umano<br />
Altopiani, cima e fondo<br />
adesso non esiste più il mezzogiorno.<br />
L’ombra,<br />
senza sonno,<br />
inaridisce il firmamento.<br />
Capelli strappati,<br />
parrucche bruciate,<br />
il vento si divora il tempo.<br />
Inusitati pensieri calpestano la terra.<br />
Di nuove emozioni si nutre la civiltà,<br />
mentre m’imbatto a scrutare l’abisso,<br />
colgo che sono secondo…<br />
E nei dissimulati mormorii,<br />
accolgo la verità,<br />
germe d’inferno.<br />
Amorae<br />
Tu,<br />
cieca di colori.<br />
Io,<br />
architetto di emozioni.<br />
Labirinto trasparente<br />
dev'esser stato il mio amore,<br />
se alla fine,<br />
pur vedendo oltre,<br />
non sei riuscita a fuggire.<br />
83
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Daniele Lari<br />
La morte del Sole<br />
Cavalca la Morte, il Mare.<br />
Poco a poco spinge la sabbia<br />
verso la riva.<br />
La avvicina agli uomini,<br />
con la speranza di lasciarla in buone mani.<br />
Vedo il sole ritirarsi<br />
dietro l’orizzonte.<br />
E sale il profumo<br />
del pesce cacciato<br />
mentre Vento e Luce si alleano.<br />
Vogliono distruggere le ultime ombre<br />
del giorno.<br />
Nel perpetrarsi del tempo finito,<br />
i colori spettrarono scuri.<br />
E le ombre,<br />
che prima fuggivano,<br />
sanguinanti,<br />
ora, correvano in giro,<br />
rinvigorite,<br />
in cerca del proprio corpo.<br />
Luce e Buio.<br />
Ci fu un bacio, uno schianto,<br />
poi l’urlo traditore di un’ombra<br />
che pugnalò il sole.<br />
Di lì a poco tutto sarebbe cambiato,<br />
eppure c’era chi si dilettava<br />
a non pensare, ancora,<br />
e pescava,<br />
uccideva,<br />
fino alla fine.<br />
A Lei<br />
Avrei potuto coprire gli occhi,<br />
anche se la sua immagine era più vivida<br />
al buio.<br />
Avrei potuto legare le mani,<br />
anche se la sua presenza mi avrebbe sopraffatto.<br />
Avrei potuto turare le orecchie,<br />
anche se la sua voce viaggiava il corpo.<br />
Non avrei potuto sottrarmi<br />
al suo profumo,<br />
se avessi voluto vivere.<br />
Come una folata di vento<br />
su di un campo di grano,<br />
il suo profumo era respiro.<br />
Valicava gli scudi e le difese,<br />
penetrava il corpo<br />
e insidiava la mente.<br />
Comandava il cuore.<br />
84
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Daniele Lari<br />
Come di nuovo<br />
Quanto tempo d’esser finito,<br />
per riviver di me,<br />
ho avuto bisogno.<br />
Avulso,<br />
nel terrore di perder te,<br />
senza svellere il dolore,<br />
ho nutrito il sentimento<br />
fino allo sfinimento.<br />
Ora<br />
come veleno,<br />
le tue labbra secernono profumo.<br />
Come un occhio strappato,<br />
che la mia vista è finita,<br />
solo il tuo sguardo<br />
mi tiene in vita.<br />
E nel celeste scorrere delle tue vesti,<br />
l’ombra si nasconde,<br />
come per non volerti,<br />
come per non servirti,<br />
come per perderti.<br />
Ucciso e inumato.<br />
Rinvenuto,<br />
e poi dimenticato,<br />
ho lasciato la terra<br />
annegarmi,<br />
malato.<br />
E nell’alveo buio,<br />
trovo luce<br />
nell’aspettare di toccarti,<br />
come di nuovo.<br />
Specchio<br />
Di fronte allo specchio<br />
appare il mio riflesso.<br />
Strizzo gli occhi per destarmi:<br />
ci son oggetti<br />
che sullo sfondo<br />
ridan di me con diletto.<br />
Mi volto di scatto,<br />
e, nello smetter di vedermi,<br />
chiamo il mio Nome,<br />
per restar calmo.<br />
Non ci sono.<br />
Non penso di esserci.<br />
Provo a scappare,<br />
ma d’esser uomo<br />
non posso cessare.<br />
Vedo davanti ciò che c’è dietro<br />
come le sbarre, il reietto.<br />
Forse vivo nella mente,<br />
e ciò che c’è è solo un riflesso permanente.<br />
85
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Haydée Lazzeri<br />
Tel. 055 440275<br />
•<br />
•<br />
La casa al mare<br />
Nelle tue stanze<br />
ho custodito la dolce tristezza<br />
che m'increspava l'anima,<br />
la gioia pura<br />
che negli occhi galleggiava.<br />
Sempre rammento<br />
la tua luce e il tuo calore,<br />
l'interiorità sotterranea<br />
di me ragazza<br />
svagata e appassionata<br />
Nata a Viareggio, Haydée (Pseudonimo<br />
Dide), insegnante, bibliotecaria<br />
e bibliofila, ha cominciato<br />
a scrivere nel 1997.<br />
Un suo racconto è stato inserito nella<br />
raccolta “Con gli occhi di una donna”,<br />
frutto di un concorso letterario promosso<br />
dalla Coop. Nel 2000 ha pubblicato<br />
la silloge - poesie e memorie<br />
dedicate a Viareggio - Pasticche e Pastocche<br />
(Baroni Editore).<br />
Nel 2004 ha pubblicato il libro di poesie<br />
Silenzio in cucina (Baroni Editore)<br />
con il quale si è classificata terza al<br />
Premio Letterario Firenze Europa.<br />
Nel 2015 ha pubblicato la raccolta<br />
poetica Passioni (Masso delle Fate).<br />
Da dieci anni frequenta con passione il<br />
gruppo di lettura ad alta voce “Annamaria<br />
Loda”, a Sesto Fiorentino.<br />
86
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Haydée Lazzeri<br />
Amico e amante<br />
Sei stato amico<br />
e amante<br />
maestro e grillo parlante.<br />
M'incantavano i tuoi occhi dorati<br />
i giochi di magia con i fiammiferi<br />
gli appassionati abbracci.<br />
Solo con te<br />
ho cantato stornelli d'amore<br />
e “Coscine di pollo”<br />
ninna-nanna per il futuro figlio<br />
Oggi<br />
amo il tuo viso autunnale<br />
le linee di velluto sulla fronte<br />
le mani sapienti<br />
i gesti misurati.<br />
Non ho perso una goccia del passato<br />
e bevo il calice fino in fondo.<br />
T'amo<br />
per quello che sei<br />
per quello che sei stato<br />
87
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Haydée Lazzeri<br />
Donna di cuori<br />
Solitudine inquieta<br />
d'una eterna ragazza<br />
ancora sfiorata<br />
da un'incerta bellezza<br />
di una donna di cuori<br />
in attesa ancora di parole d'amore<br />
di una donna assurda<br />
se assurdità è<br />
anelare l'abbraccio che l'acqueta.<br />
Sobbalzi di giovinezza<br />
Un po' stanca, un po' vecchia,<br />
un po' pazza<br />
resto in bilico fra i sortilegi<br />
del passato<br />
e l'apprensione per il futuro.<br />
Ora finalmente<br />
che è arrivato il momento<br />
di riordinare lettere, biglietti,<br />
fotografie,<br />
mi scuotono a tradimento<br />
sobbalzi di giovinezza.<br />
88
•<br />
Leonora Leonori Cecina<br />
Tel. 055 613658<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Luna con prefazione di S. Lanuzza. Numerosi i premi letterari<br />
nazionali ed internazionali che la vedono ai primi<br />
posti. Liriche a sua firma compaiono su antologie e riviste<br />
di letteratura contemporanea, alcune tradotte in inglese,<br />
francese e russo.<br />
Molti critici si sono interessati alla sua poesia.<br />
“Poesia amabile ed incisiva, elargizione della natura".<br />
Mario Luzi<br />
Un volo d’ali<br />
Leonora Leonori Cecina vive a Firenze. Laureata<br />
in Scienze Biologiche si dedica alla<br />
poesia ed alla pittura fin dall’infanzia.<br />
Sue pubblicazioni: Frammenti di Poesia - Sensazioni<br />
di Vita - Valzer di Sensazioni - Cipressi a<br />
Mezzanotte con prefazione di C. Mezzasalma,<br />
Poesia e Management - Folletti nell’Ombra con<br />
prefazione di F. Manescalchi Nel segno della<br />
C’è nel dolore<br />
C'è nel dolore<br />
un desiderio forte<br />
di fare silenzio.<br />
Picchia a martello<br />
dentro al petto<br />
incuneato come nel ventre<br />
di un riccio impaurito.<br />
Con chiavistelli e lucchetti<br />
sbarra il suo grido ad altri:<br />
urla solamente a se stesso.<br />
Mi sei apparsa di fronte<br />
nell'accappatoio un po' slacciato<br />
ed un turbante in testa<br />
di spugna colorato<br />
a nascondere il rosso dei capelli,<br />
riccioli anellati ostili<br />
alle mie dita<br />
quando frenavo con pazienza<br />
i tuoi capricci.<br />
Bambina-donna<br />
passato-presente.<br />
Un volo d'ore<br />
saetta sul filo<br />
della vita.<br />
Un volo d'ali<br />
verso un nuovo mistero.<br />
Un volo di carezze<br />
appese all'ultimo sguardo<br />
di un pezzo di me stessa.<br />
89
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Annalisa Macchia<br />
Viale Malta, 5 - 50137 Firenze<br />
Tel. 328 219 6707 - annalisa.macchia@libero.it<br />
•<br />
Credevo che il tuo male fosse male puro<br />
che ogni male portasse solo male.<br />
Nebbia nel mio paesaggio:<br />
la stessa che offusca la tua mente<br />
e il corpo<br />
più piccolo ogni anno.<br />
Tardi capisco – e solo in questo luogo –<br />
quanto mi hai lasciato<br />
col tuo morire lento.<br />
Odioamore è ora tenerezza<br />
infinita, forza insospettata.<br />
Sagome mai notate<br />
offrono appiglio.<br />
Noi sappiamo quale.<br />
Questo filo<br />
incurante di morte e saccheggi<br />
ci stringe dentro<br />
un nodo più forte d’ogni male.<br />
(da: Interporto est, Moretti & Vitali Editori, Milano, 2014)<br />
La quartina<br />
Basta mettere insieme quattro versi;<br />
puoi disporli nei modi più diversi,<br />
ma se le rime scoccan dolci occhiate<br />
nella QUARTINA avrai rime baciate.<br />
(da: A scuola di poesia, Florence Art Edizioni,<br />
Firenze, 2009)<br />
A<br />
A<br />
B<br />
B<br />
Annalisa Macchia, nata a Lucca,<br />
vive da molti anni a Firenze.<br />
Laureata in Lingue e Letterature<br />
Straniere presso l’università di Pisa,<br />
ha insegnato lingua francese presso<br />
alcuni istituti fiorentini. Studiosa di letteratura<br />
per l’infanzia, poeta, narratrice<br />
e traduttrice, ha pubblicato vari libri: il<br />
saggio "Pinocchio in Francia", Quaderni<br />
della Fondazione Nazionale Carlo Collodi,<br />
1978; alcuni piccoli libri per l’infanzia,<br />
La gattina dalla coda blu, La formica<br />
giramondo, Il fantasmino, Il pesce<br />
palla e la nave pirata, Ed. Chegai, Firenze<br />
2002, e Mondopiccino - Piccole storie<br />
in rima, Florence Art Edizioni, Firenze<br />
2004; la raccolta di poesie La stanza<br />
segreta, ETS, Pisa 2004; la raccolta di<br />
racconti I sogni del mattino, ETS, Pisa<br />
2005; la raccolta poetica La luna di<br />
Cézanne, Kairos, Napoli 2008; il libro A<br />
scuola di poesia, per capirla, per spiegarla,<br />
per scriverla, per amarla, nella<br />
collana “Saggi e ricerche”, Florence Art<br />
Edizioni, Firenze 2009; il romanzo Il<br />
portone di via Ghibellina, puntoaca-<br />
90
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Annalisa Macchia<br />
po Editrice, Novi Ligure (AL) 2011; la raccolta<br />
poetica Interporto Est, Moretti &<br />
Vitali editori, Milano 2014; Come si cucina<br />
un sonetto - Scopri la poesia divertendoti,<br />
Florence Art Edizioni, Firenze<br />
2015, Timothy Houghton, Internal distance<br />
(traduzione di Annalisa Macchia<br />
e Luigi Fontanella con testo a fronte),<br />
Mimesis Edizioni (Milano-Udine), 2015.<br />
Ha tradotto poesie di John Ciardi, Timothy<br />
Houghton e Mark Strand. Collabora<br />
con l’associazione culturale fiorentina<br />
Pianeta Poesia; con recensioni<br />
e racconti alla rivista Erba d’Arno; è<br />
nella redazione fiorentina della rivista<br />
internazionale Gradiva; cura, inoltre, la<br />
collana per l’infanzia della casa editrice<br />
CFR Poiein.<br />
La luna di Cézanne<br />
Una scacchiera di finestre chiuse.<br />
Taglia di sghembo, un lucernario,<br />
il livido triangolo del tetto.<br />
Bianca si riversa la luna<br />
sul perimetro del letto<br />
dove, in diagonale, supino<br />
dorme un vecchio.<br />
Coni di luce artificiale<br />
moltiplicano cerchi sulla mano<br />
sul libro abbandonato.<br />
Spigoli vivi nel costato<br />
appena muove il petto.<br />
Senz'anni, senza affanni,<br />
una presenza lieve<br />
sfiora i capelli, il volto<br />
dilavati.<br />
Raccoglie, sospinge<br />
traiettorie senza fine<br />
tra i quattro lati di un argenteo vetro.<br />
(Da: La luna di Cézanne, Kairòs Edizioni, Napoli 2008)<br />
91
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Michelangelo Marsili<br />
Cell. 349 3954682<br />
marsilitrek@gmail.com<br />
•<br />
Io non ho<br />
Io non ho un lavoro<br />
io vivo<br />
Io non ho una casa<br />
io abito<br />
Io sono, povero<br />
di cose<br />
inutili<br />
Simonia<br />
Le menti prostituite<br />
vomitano<br />
aborti clandestini<br />
di futuro<br />
Verso l’estate<br />
Sulle spine del vento<br />
si smaglia la lana del cielo<br />
Il sole, solo, semina<br />
Azzurro<br />
Brina<br />
Brilla il mattino<br />
in un boato velato di luci<br />
Sono nato il 07/11/1973 a Firenze,<br />
dove ho conseguito la maturità<br />
al Liceo Scientifico Leonardo da<br />
Vinci, nei sei anni successivi ho vissuto<br />
a Ravenna dove mi sono laureato in<br />
Scienze Ambientali nel marzo 1999.<br />
Dopo il servizio militare ho cominciato<br />
a lavorare come guida escursionistica.<br />
Questa è tuttora la mia vita che<br />
condivido con mia moglie e tre figli.<br />
Ad oggi ho pubblicato una raccolta di<br />
poesie (pubblicata dal Masso delle<br />
Fate Edizioni) dal titolo: D'IO; altre<br />
sono in divenire.<br />
Pirati del Sole<br />
Marinai di terra<br />
Pirati del sole<br />
figli di un cielo austero<br />
Coltivano verticali dirupi<br />
di vite<br />
Rapidi calano le ancore<br />
in seni di speranze<br />
abbandonate<br />
Poesia<br />
Tradurre l'Eterno<br />
92
•<br />
Gabriella Martino<br />
gabimar@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
I mondi sublunari<br />
I mondi sublunari<br />
ci attendono<br />
la freccia è sulla cocca.<br />
Come melagrana<br />
amo dispensare<br />
le rosseggianti perle di vita.<br />
•<br />
Vive e lavora a Firenze. Ha conseguito<br />
la laurea in Critica Letteraria<br />
presso l'ateneo di Firenze con<br />
110 e lode. Professore, scrittrice, pittrice,<br />
poeta, saggista, giornalista, é pluriaccademica,<br />
è stata nominata Cavaliere<br />
dell'Arte. È tra i soci fondatori del Gruppo<br />
di servizio per la Letteratura Giovanile;<br />
è socia di diversi sodalizi, circoli artistici<br />
e culturali. Pittrice affermata, le sue<br />
opere sono presenti in raccolte pubbliche<br />
e private. Ha pubblicato: "Cieli di<br />
cristallo" (1985); "Solo un granello di sabbia"<br />
(1987); "Un sogno in tram" (1988);<br />
"Uccello di ghiaccio" (1994); "Thanatos-<br />
Bios" (1996); "Chaos-Bios" (1996); "Eros-<br />
Bios" (1996); "Martino" (1997); "Gioco di<br />
specchi" (1997); "Psiche e luce" (1997); "In<br />
punta di penna" (1998); "L'invisibile dei<br />
luoghi" (1999); "Diamanti" (2000); "Oro la<br />
luce dei tuoi occhi" (2002); "Brusìo di<br />
ore" (2002); "Magenta e viola" (2004);<br />
"Frammenti" (2012); "Sperimentazioni"<br />
(2013); "L'ascolto del silenzio. Un viaggio<br />
pittorico nell'Antico e nel Nuovo Testamento"<br />
(2014); "Schegge" (2015).<br />
Quasi spècola il pensiero.<br />
L'opalescenza dell'io<br />
tramuta in cristalli.<br />
Gole di gelo e di fuoco<br />
navate di fiori a tessere l'aria<br />
pareti verdi di alberi canterini<br />
per una intonazione nuova.<br />
Oceanico grido d'amore.<br />
Il mondo s'ingioiella.<br />
Eros-vita.<br />
93
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Donato Massaro<br />
Firenze<br />
Cell. 334 122304 - donato.mas@virgilio.it<br />
•<br />
L’uragano<br />
Si dovrebbe vergognare l'uragano,<br />
alberi sradicati, tetti scoperchiati,<br />
strade allagate, auto rovesciate<br />
nel tempo rimbecillito<br />
senza sentimenti alcuni<br />
d'amore e d'amicizia<br />
ma soltanto rabbia in corpo<br />
talmente covata a lungo<br />
diventata ira<br />
nella furia degli elementi<br />
a guastar la festa<br />
dei così tanti successi<br />
della modernità<br />
e della contemporaneità<br />
che han reso si dice forse<br />
irriconoscibile il pianeta<br />
senza più alberi<br />
senza più una meta.<br />
Donato Massaro vive a Firenze .<br />
È laureato in Economia e Commercio.<br />
Scrittore, poeta, critico letterario, critico<br />
d'arte.<br />
Ha pubblicato:<br />
Due o tre cose che so di Dante (Masso<br />
delle Fate Edizioni, 2012), Il primo amore<br />
- Variazioni sul tema de I Promessi<br />
Sposi (Masso delle Fate Edizioni, 2013),<br />
Le parole sono d'argento. Poesie (Nicomp<br />
L.E., 2015), Alone nel paese delle<br />
conchiglie (Masso delle Fate Edizioni,<br />
2015).<br />
94
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Donato Massaro<br />
L’amore giovane<br />
L'apprendistato ai tempi della scuola,<br />
emozioni forti alla domanda:<br />
è più importante amare o essere amati? A saperlo!<br />
In un incipiente tramonto soffuso di tenerezze,<br />
con balletti di sguardi in danze di parole aeree,<br />
nella declinazione dei giorni che verranno,<br />
l'argomento, con quanto ne potevamo sapere allora,<br />
era quello: è più importante amare o essere amati?<br />
Ascoltando le nostre voci,<br />
messaggeri d'amore annunziavano<br />
l'arrivo dei sogni che si compivano,<br />
sgranando gli occhi per la sorpresa<br />
d'essere lì insieme mano nella mano.<br />
In una gara di dedizione reciproca decidemmo<br />
che amare è più bello che essere amati;<br />
amare è donare<br />
più che ricevere doni, proprio dell'essere amati,<br />
e donare è propriamente altruista,<br />
e se l'altruismo è più bello dell'egoismo,<br />
ergo: amare è più bello che essere amati.<br />
Ineccepibile scoperta,<br />
ne eravamo fermamente convinti<br />
e ne facevamo esperienza,<br />
apprendendo alla scuola dell'amore<br />
le lezioni che la giovinezza ci impartiva.<br />
Ma non si sottovalutava certo,<br />
eravamo convinti anche di questo,<br />
la bellezza e la gioia che dà il sentirsi amato,<br />
pensando a lei, a lui, sempre,<br />
come a una bellissima margherita<br />
95
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Donato Massaro<br />
trepidamente sfogliata nell'atto di sapere<br />
se m'ama o non m'ama.<br />
Il cuore batte forte,<br />
incontrovertibile verdetto,<br />
speriamo che m'ama,<br />
sì, m'ama, yahoo! m'ama, m'ama,<br />
lo voglio dire a tutti, mi ama,<br />
oppure tenerlo nel mio cuore,<br />
questo amore così grande.<br />
Ed essere felici. Semplicemente felici.<br />
96
•<br />
Giuseppe Mastrantoni<br />
Studio: Via Quattrini, 33 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />
Cell. 328 0637558 - gmastrantoni@libero.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Nasce nel 1964 a Firenze dove<br />
studia per Maestro d'arte.<br />
Percorsi di vita espressi in grafiche<br />
e sculture a oggi trovano spazio in<br />
pensieri legati a periodi grammaticali<br />
semplici che disegnano sulla carta la<br />
sua collocazione spazio/emotiva.<br />
Cadranno foglie<br />
Ingialliti momenti si adeguano al colore<br />
Autunno di vita di albero ingrigito<br />
Sofferenza ai fortunali altrui<br />
omologazioni cromatiche<br />
falsa empatia<br />
semiotica terminale<br />
Cadranno foglie<br />
immagini ricorrenti scandiscono tempo<br />
ormai autotrofo del proprio divenire<br />
Rami secchi pensieri vuoti che coprono il cuore<br />
e fanno ombra al sole di domani<br />
l’adesso concretizza le paure<br />
Cadranno foglie<br />
consumate da retorica poetica<br />
pochi ne vedranno il volo<br />
o la caduta<br />
celata dietro la vergogna<br />
ne sarà sentito suono alcuno<br />
Cadranno foglie bagnate da pioggia di ricordi<br />
Cadranno come lacrime<br />
bagnando il foglio<br />
o solo l’aria al suo cadere<br />
97
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Giuseppe Mastrantoni<br />
Il muro guarda<br />
Il muro guarda<br />
croste e muffe scandiscono il passato<br />
Incastrato presente tra la finestra e il sole<br />
raggi infranti su un futuro colorato<br />
frequenze luminose e ricordi<br />
lacrime che fanno felice il cuore<br />
non attendono ingrigire<br />
cadono col sole<br />
Sul muro il nido<br />
ricordo del tuo amore<br />
persona che ama molto<br />
molto è amata<br />
Il muro è solo<br />
mostra una intera vita<br />
enfasi di un legame astrale<br />
leggenda ormai è diventata<br />
pochi lo credono reale<br />
ma nonna<br />
da quando per l’ultimo viaggio sei partita<br />
su quel muro<br />
Trinacria<br />
una rondine non c’è più stata<br />
98
•<br />
Daniele Minucci<br />
edanema@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Come schegge di fuoco<br />
Un nottambulo che si aggira tra gli scheletri,<br />
irto di rabbia, insensato nel suo gusto, celebre per le sue malinconiche sortite autunnali;<br />
urtando contro gli specchi e infrangendo il proprio animo, dorme nei laghi e colpisce i raggi di sole,<br />
si nasconde tra le nuvole obbedendo alle leggi che impone,<br />
travolto da una replica<br />
in costante tensione, paladino dell'equilibrio.<br />
Ibrido sempre più, stufo di questa casa e sanguinante per la giusta causa,<br />
non ridi più con complicità;<br />
e giurerai di averne visti migliaia, di averne visti centinaia.<br />
Amore innocuo, stanotte affondi su di me i tuoi rami, abbandonandomi;<br />
la lanterna del falco dista miglia da qui ormai, vedi allontanare la sua luce, abbagliata dal cielo.<br />
Bosco della mia vita, veleno che assaporo la mattina,<br />
non ti guardi più indietro, oscurato da un eclissi di acqua;<br />
sono il tuo coltello, il tuo volto scuro, il tuo collo dipinto, la tua vela investita, le tue azioni bancarie,<br />
sono la tua fame, la tua noia, la tua ruota confusa,<br />
colpisco rapidamente,<br />
come schegge di fuoco;<br />
come tutti noi, come il vecchio falco che vola con la sua lanterna incollatagli agli artigli,<br />
come un cerchio dilaniato,<br />
soporifero sapore di notte,<br />
vai cadendo, spargi le tue lacrime per la strada, ancora aperta;<br />
come coriandoli, come vuoi tu, come l'agosto perfetto,<br />
come il cancro affamato, come la velocità dei tuoi numeri, l'inefficienza dei tuoi sogni,<br />
come un fiume che canta, come il diffuso dormire, l'inesperta iniezione di sapori,<br />
come non sarà mai più, colpisci rapidamente,<br />
come schegge di fuoco.<br />
99
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Daniele Minucci<br />
La saliva del tempo<br />
Lontano dai salti temporali e dalle iniezioni di memoria<br />
Sta un cuore metallico che pulsa recalcitrante al sole,<br />
inglobando sazietà,<br />
donando domande;<br />
e il suo intento circolare<br />
che colma le distanze,<br />
spezza il fiato,<br />
silente si inarca nell’abisso della velocità<br />
dondola colando morte dall’alto<br />
silente minaccia il cielo,<br />
e le strade,<br />
e le orchestre umane e immobili,<br />
squarciando l’ordine che fu.<br />
-ogni attimo è la saliva del tempo.<br />
Cosa sei per me<br />
Cosa sei per me ora che non sei per gli altri,<br />
tu che grondavi acqua dai capelli<br />
e volgevi il volto di velluto al cielo,<br />
tu che viaggiavi all’interno di ostriche,<br />
tu che sollevavi la gonna del tempo,<br />
tu che ridevi per non parlare.<br />
Lenta come una costellazione ti aggiri per le vie,<br />
erosa come un cratere lunare agguanti con le tue mani scheletriche i capelli<br />
della scrittura;<br />
stendi scenari paralleli<br />
consumi il tuo vizio grumoso,<br />
acquisti capitali stranieri e azioni oscene,<br />
lamento della vita<br />
vulcano senza eruzione<br />
satellite senza pace<br />
cosa sei per me ora che non sei per gli altri.<br />
100
•<br />
Alessandro Mirannalti<br />
smiralti@virgilio.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Alessandro Mirannalti è nato a S.<br />
Piero a Sieve, abita a Firenze da<br />
molti anni.<br />
Laureato in Lettere presso l’università di<br />
Firenze, ha svolto la sua attività lavorativa<br />
nell’universo della scuola, ricoprendo<br />
nel corso degli anni vari ruoli e contribuendo<br />
a diverse pubblicazioni<br />
relative agli aspetti organizzativi e didattici<br />
dell’attività scolastica.<br />
Nell’ambito letterario, oltre ad alcune<br />
sporadiche collaborazioni alle riviste<br />
fiorentine Salvo imprevisti e L’area di<br />
Broca, ha pubblicato con lo pseudonimo<br />
di Eratostrato Pestri una silloge poetica<br />
intitolata Teoria della sopravvivenza<br />
nella collana di testi letterari Gazebo<br />
(Firenze, 1986). Recentemente è uscita<br />
una raccolta di racconti intitolata Monomeri<br />
con le edizioni del Masso delle<br />
Fate (2015).<br />
La lirica qui pubblicata appartiene a una<br />
raccolta inedita il cui titolo è Piccola silloge<br />
orientale.<br />
Silenzio ancìpite<br />
Io le dicevo: t’amo.<br />
E lei mi rispondeva ma io no.<br />
Io dicevo: t’adoro.<br />
Lei uffa rispondeva ma io no.<br />
Io dicevo: ti venero.<br />
Che noia rispondeva ma io no.<br />
Io le dicevo: troppo t’idolatro.<br />
Lei faceva spallucce ma io no.<br />
E così se ne andava il nostro tempo.<br />
Ma quando fatto ardito io le dissi:<br />
il mio amore è così grande,<br />
tanto enorme, talmente immenso<br />
che basterà e ne avanzerà per tutti e due,<br />
il mio amore supera per dimensioni<br />
la nuda vastità delle terre emerse,<br />
il mio amore oltrepassa in estensione<br />
le superfici acquoree dell’oceano sconfinato,<br />
il mio amore è come l’aria sottile del cielo<br />
e riempirà ogni spazio vuoto, ogni interstizio,<br />
colmerà ogni lacuna, ogni mancanza,<br />
il mio amore è il fuoco inarrestabile<br />
di un’immane stella degli abissi cosmici<br />
brucerà fino all’ultimo atomo d’impura scoria,<br />
e molto d’altro dando fondo a tutto<br />
101
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Alessandro Mirannalti<br />
l’armamentario delle smisurate<br />
metafore ch’al tema si confanno,<br />
lei stette zitta, non proferì verbo.<br />
(O pur mi parve? In materia d’amore,<br />
si sa, sicuri non si è mai di nulla!)<br />
..................<br />
Così sto qui chiedendomi<br />
se il suo silenzio ancìpite<br />
fosse la novità d’un muto assenso<br />
oppure del diniego<br />
la riconferma più definitiva.<br />
102
•<br />
Lina Moretti Nesticò<br />
50055 Lastra a Signa (FI) - Cell. 338 1734729<br />
linanest@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lina ha sempre amato lasciare<br />
scorrere sul foglio o altro i suoi<br />
pensieri traducendoli in segni,<br />
parole e colori.<br />
Inizia la sua attività espositiva alla fine<br />
degli anni Ottanta in Firenze per poi<br />
spaziare e partecipare ad eventi in Italia<br />
e all'estero.<br />
Le sue poesie sono state pubblicate in<br />
diverse collane editoriali.<br />
Chiara<br />
Rimangono echi<br />
di voci lontane<br />
amiche della tua sensuale<br />
voglia di esistere<br />
Arno<br />
Eravamo lì con il costumino di lana<br />
sulla riva bianca dell'Arno<br />
la sabbia filtrava trasparente al sole<br />
fra le nostre dita lì presso la draga<br />
Ci portava Babbo che quieto accanto<br />
l'esca nell'acqua gettava<br />
e godeva del tempo dell'attesa<br />
la sorpresa era per noi grande<br />
quando guizzante il pesce abboccava<br />
La barca accanto in onde piccole<br />
l'acqua rompeva e il nostro occhio<br />
vagava sotto la chiglia ad esplorare<br />
della vita fluviale il mondo<br />
Così l'estate passava serena...<br />
fresca la pelle per la fluida carezza<br />
Spazi di silenzio<br />
I sentieri di foglie<br />
seguono i ritmi<br />
e al quieto rigagnolo<br />
conducono<br />
evocando spazi di silenzio<br />
Alba<br />
Sempre suscita stupore<br />
al sorgere del sole<br />
la stella del mattino<br />
e subito rammemora<br />
del Poeta il verso breve<br />
103
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Roberto Mosi<br />
•<br />
•<br />
Via La Farina, 45b - 50132 Firenze - Tel. 055 587071 - Cell. 340 3878 503<br />
mosi.firenze@gmail.com - Blog: www.robertomosi.it - www.poesia3002.blogspot.it<br />
Canto per Le Murate<br />
E venne il tempo del Convento delle Murate,<br />
tredici sorelle lasciarono le case sul Fiume.<br />
Nelle piagge alla Porta di Santa Croce<br />
presero vita chiostri, la chiesa, orti<br />
fu accolta, fanciulla, Caterina dei Medici.<br />
Il Fiume travolse di settembre, le mura:<br />
nel fango intatta l’immagine<br />
della Madonna cosparsa di neve.<br />
E venne il tempo del Carcere delle Murate.<br />
Storie di disperazione trovarono<br />
il loro compimento dai quartieri popolari,<br />
storie di resistenza al fascismo.<br />
Il Fiume bussò alle porte del Carcere<br />
il mese di novembre<br />
e volle ancora le sue vittime.<br />
E venne il tempo della Metamorfosi,<br />
la città divorò il carcere, penetrò nei cortili<br />
nelle celle, per sempre spalancate.<br />
Le piazze risuonano di musica<br />
delle voci dei giovani<br />
del fruscio delle pagine dei libri.<br />
Giovanni Michelucci al mio fianco:<br />
“Facciamo quella passeggiata<br />
in Santa Croce che ti promisi anni fa.<br />
Il nostro cammino è libero<br />
per giardini cortili piazze.<br />
Non furono vani<br />
Roberto Mosi vive a Firenze, è<br />
stato dirigente per la Cultura<br />
alla Regione Toscana. Ha pubblicato<br />
nel 2015 la raccolta di poesia La<br />
vita fa rumore (Teseo-I Minotauri); nel<br />
2014 il romanzo Non oltrepassare la linea<br />
gialla (Europa Edizioni). Nel 2013: la<br />
raccolta Concerto (Gazebo); la guida<br />
storica Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone.<br />
Storie francesi da Piombino a<br />
Parigi (Il Foglio). In precedenza le raccolte:<br />
L’invasione degli storni (Gazebo<br />
2012), Luoghi del mito (Lieto Colle<br />
2010), Aquiloni (Il Foglio 2010), Nonluoghi<br />
(Comune di Firenze 2009), Florentia<br />
(Gazebo 2008). Nella Collana Libri Liberi<br />
di www.larecherche.it sono presenti<br />
gli e-Book dell’autore: Firenze,<br />
foto grafie, Nonluoghi, Aquiloni, Itinera,<br />
Sinfonia per Populonia, Florentia,<br />
Mito. Recensioni sulle sue opere sono<br />
pubblicate nel sito www.literary.it. Fra i<br />
riconoscimenti ricevuti: il premio “Villa<br />
104
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Roberto Mosi<br />
Bernocchi” 2009 (Verbania) per Florentia;<br />
per Concerto il premio della critica<br />
“Anterem”, città di Abano Terme 2015.<br />
L’autore ha realizzato una serie di mostre<br />
di fotografia. È fra i redattori di Testimonianze;<br />
alcuni articoli: “Il paesaggio<br />
fra poesia e memoria” (2002), “Dino<br />
Campana” (2004), “Gli angeli sulla Cupola<br />
di Berlino” (2004), “Mario Luzi, la<br />
tensione verso la semplicità” (2005).<br />
L’autore fa parte della redazione della<br />
rivista “L’Area di Broca” diretta da Mariella<br />
Bettarini.<br />
i sogni tracciati con la matita<br />
gridati nelle assemblee di Quartiere.<br />
Rimaniamo insieme, uomini liberi,<br />
altre utopie sono da disegnare,<br />
il Fiume – mostro<br />
è in agguato sulle pendici dei monti”<br />
Il pittore del silenzio<br />
Una religiosa atmosfera<br />
castamente medievale<br />
bagnata del silenzioso<br />
mistero della morte,<br />
l’arte blocca l’attimo<br />
rende eterno<br />
il fare quotidiano<br />
il luccicare della perla<br />
il raggio più intenso<br />
del sole tra le nubi.<br />
La mutevole luce<br />
degli alti cieli ventosi d’Olanda<br />
respira di metafisica fissità,<br />
unisce il tempo e lo spazio<br />
immobilizza l’aneddoto<br />
l’effimera apparenza.<br />
Ossessiva conquista del moderno<br />
sottile dubbio sulla realtà<br />
nascosta sotto un’ossessiva<br />
precisione di dettagli<br />
di un ossessivo immergersi<br />
nella trama del silenzio.<br />
105
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Clara Nistri<br />
Cell. 338 8485745<br />
•<br />
•<br />
Pensare al passato<br />
mi da la stessa angoscia<br />
che pensare al futuro.<br />
Un futuro<br />
che ormai non esiste.<br />
Un passato<br />
che è sempre presente.<br />
Non è un gioco<br />
di parole<br />
per me.<br />
Non so giocare<br />
con le emozioni.<br />
Ma le immagini<br />
scorrono<br />
s'incatenano in maglie<br />
di volti amati<br />
e perduti.<br />
Per ogni assenza<br />
per ogni perdita<br />
ho gridato il mio no<br />
alla vita,<br />
ma non credevo<br />
che la morte<br />
mi amasse così tanto<br />
da lasciarmi vivere.<br />
1 luglio 2007<br />
Allieva del poeta Luigi Fallacara<br />
(Bari 1890 - Firenze 1963) madre<br />
di Gabriele Bellucci (Firenze<br />
1971 - Fiesole 1994), poeta prematuramente<br />
scomparso, vive e opera a Firenze<br />
sua città natale.<br />
È socia o amica in alcune associazioni<br />
culturali quali: Novecento Poesia -<br />
UCAI - Fondazione Il Fiore - Camerata<br />
dei <strong>Poeti</strong>.<br />
Figura in antologie quali: Parole di Pace<br />
(Polistampa) - I <strong>Poeti</strong> dell'Arca (Bastogi)<br />
- Questo Calice amaro (Polistampa)<br />
- Florilegio (Lepisma) - <strong>Poeti</strong> in bici<br />
(Corymbus) - <strong>Poeti</strong> Italiani nel mondo<br />
(Book edit.) - Antologia bilingue Italiano<br />
Inglese - I poeti e la crisi (Thule<br />
Cultura) e in Letteratura Italiana (ediz.<br />
Bastogi).<br />
Sue poesie sono state lette in diverse<br />
manifestazioni e circoli culturali aventi<br />
per sede Provincia, Regione, Istituti<br />
Culturali.<br />
Ha pubblicato: La mia Notte (Bastogi) -<br />
Nelle tue mani (Polistampa) - Firenze e<br />
me (Corymbus).<br />
Hanno parlato di lei: Roberto Carifi,<br />
Alberta Bigagli, Emerico Giachery,<br />
Anna Balsamo, Alberto Caramella, Enrico<br />
Nistri, Carmelo Mezzasalma, Vera<br />
Franci Riggio, Ilaria Minghetti.<br />
106
•<br />
Alessandro Pesci<br />
pesciandco@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Alessandro Pesci nasce a Firenze<br />
nel 1946, vive a Lastra a Signa,<br />
dove desidererebbe finire i<br />
propri giorni, ha studiato arte a Pietrasanta<br />
(LU) e Firenze. Dal 2002 scrive,<br />
poesie, prose poetiche e brevi racconti,<br />
che declama di persona in vari contesti<br />
letterari.<br />
Il tempo perduto<br />
Ho sciupato il mio tempo nella fretta della vita,<br />
per giunger dove, se la meta aveo smarrita!?<br />
Ho perduto del tempo l’essenza, il senso stesso,<br />
senza sapere quanto ancora mi fosse concesso,<br />
di rabbia ho pervaso il mio cuore e l’esser mio,<br />
ho sovente annegato la ragione nell’oblio,<br />
i miei dubbi profondi irrisolti ho lasciato,<br />
nessun giusto monito ho mai ascoltato,<br />
non ho visto, pur guardando, le cose più belle,<br />
come se volessi gettarmi il futuro alle spalle,<br />
nell’andare distratto ho mancato un sorriso,<br />
dietro falsi sipari ho celato il mio viso,<br />
ho goduto soltanto dei piacer di una notte<br />
e mi assale il rimorso di parole non dette,<br />
sbagliando, nell’amor non ho creduto,<br />
non ho amato, ed è questo il mio tempo perduto!<br />
107
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Alessandro Pesci<br />
La polvere del palcoscenico<br />
Spenti gli applausi, spente le luci, vuoto il teatro,<br />
sono in fretta scappati gli attor giovani, verso altre<br />
glorie, per loro la serata non è finita.<br />
Sono solo nel camerino, e mi sento solo, perché ormai,<br />
anche il mio personaggio mi ha abbandonato.<br />
Smessi i costumi e gettati qua e là, lentamente mi tolgo<br />
Il trucco, per levarmi con esso anche l’ultima finzione<br />
di questo mondo teatrale.<br />
Ero ubriaco in scena, io che non bevo quasi mai,<br />
ero ubriaco perché mi piaceva, perché annegavo nell’oblio<br />
del bere la realtà, ma senza alcool, fingendo di essere brillo,<br />
che in fondo è lo stesso.<br />
Ora ritornerò piano, piano ai miei pensieri reali, ma dovrò<br />
per forza continuare a fingere, perché la vita è comunque<br />
una commedia che si deve recitare per gli altri e a volte anche<br />
per noi stessi, solo che non possiamo sceglierci il personaggio,<br />
si deve interpretare quello che va in scena al momento.<br />
Ho fatto me ne vado, chiudo la porta alle mie spalle,<br />
la commedia è finita! O forse comincia adesso?<br />
Mi è rimasta sulle scarpe la polvere del palcoscenico,<br />
non la tolgo via, quella è vera reale!<br />
E va bene per ogni commedia.<br />
108
•<br />
Monica Petroni<br />
monica@gianfrancobianchi.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Isolati<br />
Oltre la mia paura<br />
trovo sempre la tua<br />
e il bisogno immenso di farci del male.<br />
Monica Petroni è nata a Viareggio<br />
e vive a Pistoia con il<br />
marito, l’artista Gianfranco<br />
Bianchi.<br />
Autrice della prosa e del soggetto del<br />
Musical - drama “The Dreamer”, fa parte<br />
del Movimento Culturale e Artistico<br />
del Metateismo.<br />
Le poesie inserite in questa pubblicazione<br />
sono tratte dalla silloge “Il Buio<br />
nell’Anima”, che rappresenta il suo debutto<br />
ufficiale come poetessa.<br />
Restino lontani da noi<br />
gli animi deboli<br />
i puri di spirito<br />
le menti semplici<br />
e i cuori limpidi.<br />
Perché qui c’è la lotta<br />
che porta il dolore<br />
che trascina la rabbia<br />
… che ci spinge nel buio.<br />
109
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Monica Petroni<br />
L'ansia<br />
Vivo dietro la porta<br />
aspetto<br />
mi muovo nel buio<br />
respiro<br />
ti guardo mentre cammini<br />
osservo<br />
sono nei tuoi pensieri<br />
controllo<br />
raccolgo il tuo dolore<br />
gioisco<br />
mi nutro dei tuoi dubbi<br />
cresco<br />
faccio a pezzi la tua vita<br />
esulto.<br />
A causa del destino<br />
Il profilo della tua tristezza<br />
si stagliava ignaro dell'inganno per la mente.<br />
Niente era già deciso<br />
ma tutto sarebbe accaduto<br />
nulla ci avrebbe fermato più ormai<br />
nulla<br />
nemmeno l'amore.<br />
110
•<br />
Luisa Puttini Hall<br />
Via Verità, 6 - 50137 Firenze<br />
Tel. 055 609460 - Cell. 339 1834211 - luisaputtini@teletu.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Luisa Puttini è nata a Milano il 18 gennaio<br />
1950, si è laureata in Lingue e Letterature<br />
Straniere (specializzazione in inglese) con<br />
una tesi sul romanzo gotico, relatore il prof. Carlo<br />
Izzo. Si è trasferita a Firenze nel 1972 dove si<br />
è svolta tutta la sua vita professionale. Ha insegnato<br />
inglese nella scuola media e, nei quindici<br />
anni di docenza presso la Scuola sperimentale<br />
Città Pestalozzi, si è occupata di progetti europei<br />
e scambi culturali, collaborando con Scienza<br />
della Formazione dell’università di Firenze e con<br />
l’Irre Toscana. Ha rappresentato questi due enti<br />
in contesti europei esponendo progetti di educazione<br />
ambientale e di Life Long Education, nei<br />
quali era stata parte attiva. Ha tradotto testi,<br />
pubblicato saggi e articoli di carattere educativo.<br />
Nel 2007 è uscito il suo testo per l’insegnamento<br />
dell’italiano agli stranieri “Pronto chi<br />
parla” (Nicodemo Maggiulli Editore). Nel 2000<br />
il matrimonio con un collega inglese. I contatti<br />
con parti diverse d’Italia e d’Europa hanno<br />
ampliato i suoi orizzonti, le hanno fatto rigettare<br />
ogni forma di provincialismo e soprattutto<br />
hanno alimentato la sua curiosità nei confronti<br />
degli altri, dei loro stili di vita, del loro retroterra<br />
culturale. É molto vicina al mondo britannico<br />
per ovvi motivi e ama la natura incondizionatamente,<br />
in particolare quella del nord Europa.<br />
Attesa<br />
Dipingo ulivi contro il cielo nero<br />
le viti in veste d’inverno appese<br />
al filo del domani<br />
Tronchi contorti germinano frutti<br />
insospettabili nel gelo di febbraio<br />
anche la quercia nuda mostra<br />
solo il giallo acceso del lichene<br />
Volano uccelli inquieti sulla terra<br />
arata madre di vita nascosta<br />
Promette l’alloro straordinaria fioritura<br />
Nell’aria che incensa di legna bruciata<br />
fossi ghiacciati tra cespugli di moro<br />
un fiore di giunchiglia s’inebria<br />
di silenzi e profumi sconosciuti<br />
Sfiorano Dio le punte dei cipressi<br />
111
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Luisa Puttini Hall<br />
Maturità<br />
Non servono valigie<br />
porti nelle pieghe<br />
di indumenti consueti<br />
ricordi mai dismessi<br />
a grandi figure giallo arancio<br />
anche quelli strinati dal ferro<br />
incauto dell’inesperienza<br />
E fotografie immutabili<br />
d’acqua che scorre<br />
di sabbia in moto sulle dune<br />
un quaderno scritto<br />
da diversi inchiostri<br />
parole appena tracciate<br />
sbiadite in un respiro<br />
L’amico che ti vide bambino<br />
strappato come fico immaturo<br />
gocciola latte tra le dita<br />
per sempre illuminato dalla luna<br />
Con cura custodisci<br />
paesaggi solatii<br />
nei solchi della pelle<br />
campi spaccati dal gelo<br />
tra le nocche delle dita<br />
Laggiù<br />
trascendenza di luce e d’aria<br />
nella linea d’orizzonte<br />
Narratrice e poetessa premiata in vari concorsi - dal<br />
Portone Letterario di Pisa (2009 e 2011) al Contini<br />
Bonacossi (2009) - ha vinto “Raccontare la Toscana”<br />
del Consiglio Regionale nel 2008 con la lirica<br />
“Pianosa”e il “Papini Opera Prima” con “La Culla”<br />
nel 2014. Nel 2007 usciva la prima raccolta di poesie<br />
per Masso delle Fate Editore “Giorni d’inedia e<br />
d’abbondanza” che vinceva il Marisa Priori nell’anno<br />
successivo. É diventata socia del Pen Club italiano,<br />
di cui è stata anche traduttrice, in collaborazione<br />
con il marito, di articoli per il sito ufficiale dell’associazione.<br />
Dal 2009 inizia a partecipare a vari concorsi<br />
nella sezione “racconto” dove ottiene alcuni<br />
riconoscimenti e pubblicazioni di merito (Pausa Caffè<br />
Mobydick 2013, Gli orizzonti della memoria ETS<br />
2013). Nell’aprile del 2011 esce la seconda raccolta di<br />
poesie “Isole e Terre” per Mobydick Editore, presentata<br />
da Sergio Givone alla Biblioteca delle Oblate<br />
nel maggio successivo e in seguito premiata in vari<br />
contesti. Nel 2013 pubblica il primo romanzo “Allergia”<br />
per Mobydick Editore, di nuovo presentato da<br />
Sergio Givone e Severino Saccardi alla Biblioteca<br />
delle Oblate. “Allergia” è stata tradotta in inglese<br />
da Susan Burns. Numerosi critici hanno scritto<br />
delle opere di Luisa Puttini Hall in riviste, giornali e<br />
sul web: Paolo Sirigatti (Metropoli 22.10.2004), Roberto<br />
Carifi (Poesia maggio 2009),Giuliano Ladolfi<br />
(Atelier dicembre 2008), Severino Saccardi (Tuscan<br />
Region Press Note 7.11.2008), Ilaria Minghetti (Priori<br />
2008), Laura Pierdicchi (Literary giugno 2008), Giovanni<br />
Maris (Dossier poesia 2010), Mariella Bottone<br />
(La Nuova Tribuna letteraria 103 - 2011), Matteo<br />
Fantuzzi (La Voce 6.6.2011), Nazario Pardini (Critica<br />
2013), Pasquale Matrone (La Nuova Tribuna letteraria<br />
113 - 2014), Sabrina Glorioso (On line Castellanza<br />
e Il Mangialibri 2014), Carlo D’Alonzo (Rivista! Una<br />
specie 2014), Michele Brancale (Toscana Oggi 2014)<br />
Sue poesie sono presenti in antologie (Questo calice<br />
amaro Polistampa 2009 - Dossier Poesia 2010 Le<br />
Muse - Agenda 2011 Ibiskos ecc.) e riviste (Il monte<br />
Analogo Maggio 2010 ecc.).<br />
112
•<br />
Silvia Ranzi<br />
Via degli Artisti, 33 - 50132 Firenze<br />
Tel. 055 5532857 - Cell. 347 3889347<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Silvia Ranzi, forlivese di nascita<br />
(1958), ravennate d'adozione, vi<br />
risiede fino al 1984.<br />
Nel 1983 si laurea a Bologna in Lettere<br />
Moderne indirizzo storico-artistico,<br />
esercitando per alcuni anni la professione<br />
di insegnante nelle Scuole Medie<br />
Superiori. E' nominata rappresentante<br />
l'Amministrazione Comunale di Ravenna<br />
in seno alla Commissione di gestione<br />
della Pinacoteca ed Arti visive della<br />
Loggetta Lombardesca per il quinquennio<br />
1979-1983. Risiede per 14 anni a<br />
Roma; un soggiorno di due anni a Terni;<br />
dal 2001 si trasferisce e vive a Firenze.<br />
Professa l'attività di critico d'arte e critico<br />
letterario. Collabora per eventi<br />
con associazioni, gallerie romane e fiorentine,<br />
tra le quali lo Spazio espositivo<br />
all'EUR, l'Associazione A.N.L.A. Regione<br />
Toscana, l’Associazione Firenze Arte,<br />
gli storici gruppi di Firenze “GadArte”,<br />
“Donatello” ed il Circolo degli Artisti -<br />
Società di Belle Arti “Casa di Dante” di<br />
cui è stata membro del Consiglio direttivo<br />
dal 2010 al 2013.<br />
Metamorfosi<br />
Spicca il volo<br />
metamorfosi naturale.<br />
Personalità a confronto<br />
scandalo la diversità.<br />
Lascia che sia<br />
la tela il suo ragno<br />
farfalla il suo fiore<br />
libellula si libra<br />
lo specchio del lago<br />
perscruta<br />
l’inesplorabile sfera magica<br />
del reale.<br />
Pienezza<br />
Maturità ritrovata<br />
messe dorata al sole<br />
nella campagna<br />
a raccolto.<br />
Ovario ricolmo<br />
cuscino di petali<br />
il frutto attende.<br />
Esplodi Cerere<br />
miracolo inatteso<br />
a giovanile stupore<br />
orgia di essenze<br />
inonda<br />
le narici assuefatte<br />
inebria.<br />
113
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Silvia Ranzi<br />
Clessidra<br />
Il tempo scorre<br />
e… scorre<br />
la realtà si trasforma<br />
l’ego rimane.<br />
Un’eco<br />
il vortice dei tempi<br />
non ha cancellato<br />
la realtà risuona<br />
altro da sé.<br />
Scrive articoli e presentazioni critiche per artisti<br />
di varia provenienza in occasione di mostre<br />
personali e collettive, pubblicati su cataloghi,<br />
brochures, riviste e periodici di cultura,<br />
arte, costume, tra cui: “L'Attualità” di C. S.<br />
Salvemini, “Pegaso” di Mario A. Mazzoni e “La<br />
Toscana” di Fabrizio Borghini, con interventi<br />
sul canale Toscana TV.<br />
Dal 2004 è curatrice di tredici edizioni della<br />
rassegna di arti visive contemporanee “Il Sacro<br />
nell’Arte”che convoca gli artisti su tematiche<br />
bibliche, con allestimento presso il<br />
Chiostro Grande della Basilica della<br />
S.S.Annunziata nella settimana delle celebrazioni<br />
del Culto Mariano a Firenze .<br />
Scrive ed ha pubblicato recensioni e prefazioni<br />
critiche per raccolte poetiche e libri di<br />
narrativa di poeti e scrittori toscani per varie<br />
case editrici, creando eventi di presentazione<br />
ed intervista d'autore.<br />
Nel 1992 vince il Premio “Presentista” Città di<br />
Forlì, XIIIª Edizione dal motto “Fondere la<br />
scienza alla poesia”, con un saggio sulla “Teoria<br />
estetica nell'Arte di Piero della Francesca”.<br />
Scrive poesie dal 1979, partecipando a concorsi<br />
sul territorio nazionale con liriche segnalate<br />
su antologie: “Premio Lido di Roma”,<br />
“Premio Laurentum”, “Premio Internazionale<br />
Mario Luzi”. Nel 2008 ha pubblicato la silloge<br />
poetica “Anima Primigenia” Ed. Masso delle<br />
Fate, presentato da Lia Bronzi ed Anna Balsamo<br />
nella Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi<br />
a Firenze.<br />
È socia della prestigiosa “Accademia dei Benigni”<br />
di Bertinoro (Forlì). Da giugno 2015 è<br />
membro del sodalizio della Camerata dei<br />
<strong>Poeti</strong> a Firenze, svolgendo il ruolo di responsabile<br />
del parallelismo tra poesia ed arti figurative.<br />
114
•<br />
Marisa Rastrelli<br />
Tel. 055 689314<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Marisa Rastrelli è conosciuta<br />
poetessa, nell'ambiente delle<br />
associazioni letterarie fiorentine<br />
e nell'ambito di premi nazionali<br />
e internazionali; collaboratrice di varie<br />
riviste (era uno dei personaggi del periodico<br />
“Firme Nostre” di De Lorenzo),<br />
fa parte tra l'altro di “Firenze Europa”. È<br />
stata molte volte presente alla Camerata<br />
dei <strong>Poeti</strong>, associata e assidua dai<br />
tempi della presidenza del professor<br />
Oxilia, ha al suo attivo molte pubblicazioni<br />
di libri di poesia. Tra i tanti premi<br />
ricevuti le sono particolarmente cari il<br />
VII Premio Casentino (in giuria Carlo<br />
Bo) per una raccolta di narrativa e il<br />
premio per la poesia inedita (in giuria<br />
Leone Piccioni). Altri riconoscimenti da<br />
ricordare: il “Fiorino d'Oro” al “Firenze<br />
Europa” (sez. poesia), I˚ Premio Assoluto<br />
“Via Regia”, per “Hoc erat in votis”<br />
Ibiskos Ed., I˚ Premio Assoluto a “Etruria<br />
Riva del Sole”, I˚ Premio in due sezioni<br />
del “Le Prix des Lettres” a Nizza e “Estate<br />
Lido a Lerici” con il libro di narrativa<br />
“Il viaggio” Ed. La Versiliana. Ora predilige<br />
dedicarsi ad attività di consulenza<br />
e partecipare a mostre di pittura e poesia:<br />
di questa nuova tendenza, rilevante<br />
l'esordio che l'ha portata alla Marguttiana<br />
di Forte dei Marmi. Qui citiamo<br />
anche l'occasione più recente (col patrocinio<br />
dell'Assessorato alla Cultura<br />
per Firenze e la Toscana) “La visibilità<br />
nell'invisibile” tenutasi in Via Sant'Agostino<br />
a Firenze.<br />
Vorrei<br />
Vorrei, vorrei,<br />
venire con te,<br />
prendimi per mano,<br />
camminerò sull'acqua.....<br />
sarò leggera, non<br />
sfiorerò le onde;<br />
l'azzurro del mare non<br />
si accorgerà di me.<br />
Nemmeno le sirene,<br />
intente ad ascoltare<br />
musiche incantate.<br />
Sarò come un'ombra<br />
che volerà invisibile<br />
nel nulla,<br />
portami con te.<br />
115
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Marisa Rastrelli<br />
Sei così bambina ancora,<br />
specialmente la mattina.<br />
Con il sorgere del sole,<br />
con le strade deserte,<br />
dai tutto di te,<br />
Facendoci capire primavere, estati/estate,<br />
autunni... e l'inverno con la<br />
nebbia leggera come un velo<br />
d'argento in trasparenza,<br />
l'Arno mormora per noi.<br />
Poi, passeggiando a sera,<br />
guardandoci intorno,<br />
scopriamo che sei Signora.<br />
Di notte per te le stelle<br />
fanno cadere polvere d'argento,<br />
e la luna indora anche le tue pietre.<br />
Passeranno ancora i secoli,<br />
e tu da giovane Signora,<br />
li vedrai trascorrere senza batter ciglio,<br />
senza superbia e dando amore a che/chi ti ama.<br />
Che tu possa essere. FIRENZE MIA,<br />
sempre ricoperta da quel manto d'argento;<br />
fra pietre e ciuffi d'erba,<br />
con fiori dalle mille sfumature.<br />
Fra i vicoli passerai in punta di piedi,<br />
tenendo fra le mani il nostro GIGLIO.<br />
Trasparenza di luce...<br />
fra le note di musica di Bach.<br />
La vita scintilla fra riflessi di ombre...che danzano leggere<br />
...per noi.<br />
116
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Marisa Rastrelli<br />
...Il vecchio...ricurvo di spalle...<br />
camminava lento....sulle tavole di legno che<br />
scricchiolavano sotto di lui facendolo dondolare...<br />
era un ponte di corda vecchio...corroso.<br />
...ma lui, il vecchio, caparbio, amava lodare il suo<br />
mare che vi scorreva sotto incurante del pericolo...<br />
si inebriava dell'odore della salsedine e guardava gli scogli neri<br />
bagnati dalle onde bianche del mare...<br />
...alzò gli occhi verso il cielo...e vide il suo volto...<br />
il tempo era passato per lui...con tutte quelle profonde rughe sul volto...<br />
nero di pelle...e gli occhi incandescenti brillava di<br />
luce;...chissà quante cose poteva raccontarci...<br />
quante esperienze. Di vita...ma il ponte di corda finì.<br />
E lui entrò nel bosco ed a noi sparì, invisibile,<br />
...nel nulla...<br />
Tempo fermati...<br />
tempo passa...fai come il vento...<br />
torna al passato...cielo azzurro e rosa fra le montagne bianche.<br />
Giocavi con le nostre vite...fino alla fine del nostro esistere.<br />
117
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Massimo Rosati<br />
www.massimorosatiartistapratese.it - massimorosati.mr@libero.it<br />
Facebook: massimo.rosati.507?ref=profile<br />
•<br />
Fratelli lontani<br />
Come foglie strappate dal vento,<br />
sparpagliate sulla strada deserta,<br />
ingiallite per il tempo passato<br />
a mani nude, innanzi all’albero spoglio<br />
che le ha cullate, nutrite e cresciute,<br />
della vecchia famiglia.<br />
Quanta fatica, per crescere forti<br />
stè foglie leggere…senz’anima.<br />
Eppur senz’orgolio, e senza pretese,<br />
l’albero lottò con la sua radice contro<br />
il vento e la pioggia, piegando ogni<br />
sua membra pur di tenerle con sé.<br />
Ora l’orgoglio del niente si mostra,<br />
tra le foglie morte si giostra, e il vento<br />
disperde l’amore ingiallito… ma non finito.<br />
Nel vento freddo della vita che passa,<br />
quanta povertà,…nell’anima e nello spirito<br />
per non aver capito…un dolor sì grande.<br />
Massimo Rosati nasce a Prato,<br />
il 13 aprile 1949. Da sempre<br />
amante della cultura, si dedica<br />
alla scrittura, poesia, fotografia e<br />
alle arti audiovisive. Fa parte dell’Associazione<br />
Culturale Pratese Il Castello<br />
della quale è stato anche presidente; è<br />
inoltre associato all’Associazione Culturale<br />
Orizzonte Cultura, all’Associazione<br />
Musicoterapica Sentiero del<br />
Suono, All’Associazione Combattenti e<br />
Reduci e al gruppo amatoriale di fotografia<br />
e cinema Quinto zoom.<br />
Pubblicazioni<br />
La stoffa in cui credo, Masso delle Fate<br />
Edizioni, 2008; La voce dell’anima,<br />
Masso delle Fate Edizioni, 2013; Emozioni,<br />
Il Fiorino, 2014<br />
Alcuni dei libri che menzionano o riportano<br />
i suoi scritti<br />
<strong>Poeti</strong> allo specchio, Edizioni Il Fiorino<br />
2012; I Nuovi <strong>Poeti</strong>, Edizioni Il Fiorino<br />
2013; Voci e Parole in volo, Edizioni<br />
U.I.M.d.V. 2013; Acuta Mania, di Siro<br />
Vignolini, Photo city Edizioni open<br />
2013; <strong>Poeti</strong> in Toscana, di Lorenzo Bor-<br />
118
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Massimo Rosati<br />
ghini, Masso delle Fate Edizioni, 2014; I<br />
Cantori del Candia, 3° Antologia poetica<br />
- Raccolta di opere premiate nel<br />
decennio 2004/2013 - Club Culturale<br />
Giovello “Mario Cagetti” Massa; In<br />
punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,<br />
Antologia n. 5 Il Castello 1996<br />
-2014 - Edizioni Il Castello - Associazione<br />
Culturale Pratese; <strong>Poeti</strong> in Toscana,<br />
di Lorenzo Borghini, Masso delle<br />
Fate Edizioni, 2015.<br />
Alcuni dei riconoscimenti ricevuti<br />
Parole e poesia 2012, sesto classificato<br />
con la poesia A mia madre;<br />
Voce nuova 2012, secondo classificato<br />
con il racconto Estate 2011;<br />
Voce nuova 2013, primo classificato<br />
con il racconto Amico mio;<br />
Parole e poesia 2013, quarto classificato<br />
con la poesia a tema L’aceto balsamico<br />
di Modena;<br />
Candia il gioiello 2013, diploma d’onore<br />
per la poesia Come una farfalla;<br />
Il Cavaliere 2013, Primo classificato<br />
con il racconto Il sale della vita;<br />
Voce Nuova 2014, Terzo classificato<br />
con il racconto Il canto del mare;<br />
Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore<br />
per la poesia Fratello mio;<br />
Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore<br />
per la poesia A Viviana;<br />
Voce Nuova 2015, terzo classificato<br />
con il racconto Alluvione in Toscana.<br />
Dalla finestra<br />
Dalla finestra<br />
il mio sguardo accarezza<br />
la Retaia e il Monferrato,<br />
silenziosi giganti assopiti<br />
di rara bellezza<br />
fermi nel tempo.<br />
al centro, Spazzavento culla la valle<br />
dove il Bisenzio serpeggia, mentre<br />
Curzio Malaparte riposa in eterno.<br />
Alcuni merli saltellano nel mio giardino<br />
e mentre il sole si affaccia e bacia la terra,<br />
il grano s’indora nel campo vicino;<br />
sudato frutto di chi ha dissodato la terra<br />
ed io, Toscano,<br />
coglierò una spiga bionda e matura<br />
e la conserverò,<br />
come oro colato<br />
che Dio mi ha donato<br />
119
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Massimo Rosati<br />
Dedicata a mio padre<br />
Dal cielo azzurro un gabbiano,<br />
planando, si è posato sul mare.<br />
Lì vicino, un uomo, tiene il padre per mano;<br />
pazienti passi per l’uno, incerti per l’altro,<br />
nell’acqua bassa.<br />
…Non ci sono immagini<br />
di questo tipo nella mia memoria<br />
però, ce ne sono altre, ugualmente belle.<br />
La vita è fatta di attimi, che la memoria<br />
custodisce nello scrigno del cuore,<br />
laggiù…nel profondo dell’anima.<br />
120
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Massimo Rosati<br />
Velata malinconia<br />
Mi sono alzato presto stamani.<br />
Erano ore che non dormivo più,<br />
che la mente vagava nel silenzio.<br />
La pioggia batteva con forza sui vetri<br />
e mentre il vento soffiava forte, insistente,<br />
mi sembrava di udir la voce, di anime perse.<br />
Con calma ho guardato alcune foto ingiallite<br />
Per il tempo passato; ora tutto è cambiato.<br />
Con i capelli bianchi… le mani stanche<br />
Penso alle cose che ho sempre sognato,<br />
a quelle che… ho sempre desiderato;<br />
che oramai non avrò, e che ancora sognerò,<br />
finche avrò vita. Ma che importanza ha?<br />
Dovesse la mia vita finir stanotte… la vita<br />
già compensato m’ha… L’amore tuo, il mio<br />
per te, l’essere padre insieme a te… l’amor<br />
dei figli so cos’è… e in fondo, solo queste<br />
son le cose che veramente contano al mondo.<br />
121
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paola Rosati<br />
•<br />
•<br />
Tristezza<br />
Tristezza che tutto avvolgi,<br />
come fitta nebbia scendi,<br />
come coltre bianca tutto ricopri,<br />
tutto nascondi e geli.<br />
Tutto trasformi in pietra dura,<br />
Fredda, irremovibile,<br />
priva di sentimenti,<br />
quieta e distante da tutto.<br />
Pesante da sostenere,<br />
per cui resti immobile,<br />
ferma al tuo posto,<br />
avvolta nel tuo gelo.<br />
Come vorrei avere tanto calore<br />
Dentro di me, per poter sciogliere<br />
Questo gelo, che mi tiene prigioniera.<br />
Che mi gela e pietrifica.<br />
Paola Rosati, figlia di padre pratese<br />
e madre sarda, nasce a Segariù<br />
(Cagliari) il 13 luglio 1943, nel corso<br />
di uno sfollamento bellico.<br />
Vive a Prato fin dal 1945. Figlia di operai,<br />
abbandona gli studi al termine della<br />
quinta elementare, riponendo così nel<br />
cassetto il suo sogno per lo studio.<br />
Vive con serenità la vita quotidiana fatta<br />
di rinunce, frutto dell’ultimo conflitto<br />
mondiale.<br />
Lavora fin da bambina come molti coetanei<br />
in stanzoni di artigiani rendendosi<br />
utile alla famiglia.<br />
Nonostante tutto ciò, coltiva la passione<br />
per la letteratura.<br />
Da sempre amante della poesia e della<br />
cultura entra a far parte dell’Associazione<br />
Culturale Il Castello.<br />
Alcuni dei riconoscimenti ricevuti:<br />
Voce Nuova 2013, 4° classificata con la<br />
poesia “Tristezza”;<br />
Candia il Gioiello 2013, diploma d’onore<br />
per la poesia “La vita”;<br />
Voce Nuova 2014, 4° classificata con la<br />
poesia La coppia<br />
122
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paola Rosati<br />
Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore<br />
per la poesia "Tristezza";<br />
Voce nuova 2015, segnalazione di merito<br />
per la poesia "Il sogno";<br />
Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore<br />
per la poesia "A Lorenzo".<br />
Partecipazione a mostre collettive di<br />
poesia:<br />
Mostra adibita negli spazi espositivi<br />
della Circoscrizione Nord Prato - novembre<br />
2011;<br />
Mostra Prato Memory presso gli spazi<br />
espositivi della provincia di Prato - novembre<br />
2012;<br />
Mostra collettiva degli artisti del Castello<br />
presso la Cripta della chiesa di<br />
San Bartolomeo a Prato - novembre<br />
2013;<br />
Mostra collettiva degli artisti del Castello<br />
presso Hotel San Marco Prato -<br />
settembre 2014;<br />
Mostra collettiva di Poesia Scultura,<br />
fotografia e arti audio/visive del Castello<br />
- presso gli spazi espositivi<br />
“Dado” - novembre 2015 Prato<br />
Libri che parlano di lei o riportano i<br />
suoi scritti<br />
In punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,<br />
Antologia n. 5 Il Castello<br />
1996/ 2014 Edizioni il Castello - Associazione<br />
Culturale Pratese.<br />
I Cantori del Candia, 3° Antologia poetica<br />
- Raccolta di opere premiate nel<br />
decennio 2004/2013 - Glub Culturale<br />
Giovello “Mario Cagetti” Massa.<br />
Il Cenciaiolo<br />
Andare al lavoro al mattino.<br />
Aprire il magazzino.<br />
L’odore aspro e forte del cencio<br />
t’investe e toglie il respiro.<br />
Ma è solo un momento,<br />
ti guardi intorno e sei contento<br />
perché accarezzi con lo sguardo<br />
i colori, e vedi un giardino.<br />
Ti siedi per terra davanti al collo,<br />
gambe piegate e braccia allungate.<br />
Tirare, strappare, tagliare,<br />
tutto da sistemare…<br />
bleu davanti, rosso a destra,<br />
giallo dietro, verde a sinistra<br />
ecco che il giardino fiorisce<br />
e il cenciaiolo gioisce.<br />
123
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paola Rosati<br />
Città di Prato<br />
Oh mia Prato<br />
Mia cara città.<br />
Io ti amo come un bimbo ama<br />
La sua mamma,<br />
come un innamorato<br />
ama la sua donna.<br />
Ti amo così tanto<br />
Che mi duole il cuore<br />
Nel vederti così cambiata.<br />
Prato, al tempo del tuo splendore<br />
Eri la città dalle mille ciminiere.<br />
A mezzogiorno, quando suonavano le sirene<br />
e i lavoratori uscivano dalla fabbrica<br />
per la pausa pranzo sembravi un formicaio<br />
dove tutti correvano frenetici.<br />
Ora non ci sono più sirene che suonano<br />
A mezzogiorno<br />
Non si vede più il brulichio di persone<br />
Che si affannano a destra e a sinistra<br />
Sei una città morta.<br />
Curzio Malaparte dalla vetta di Spazzavento ti ha maledetta.<br />
Ma per me sei la mia città<br />
Tanto cara al mio cuore.<br />
Al contrario di Curzio Malaparte<br />
Ti benedico e ti auguro di<br />
Ritrovare un giorno il tuo<br />
Antico splendore.<br />
124
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Paola Rosati<br />
Pensiero<br />
Il pensiero vola lontano.<br />
Nella valle dei ricordi,<br />
nel rimpianto dei bei tempi,<br />
che furono e non tornano più.<br />
Lo spirito è triste “si ribella”,<br />
togliendo pace e serenità a<br />
l’animo inquieto, che non<br />
riesce ad acquietarsi.<br />
Non sa trovare la via d’uscita<br />
dalla culla dei ricordi,<br />
che straziano l’animo<br />
e offuscano la mente.<br />
rendendo insensibile<br />
Il corpo e lo spirito<br />
agli stimoli della vita.<br />
Annientandosi nell’apatia.<br />
Non cercando di trovare<br />
La strada della serenità<br />
Annullando i pensieri.<br />
125
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Littorio Rossi<br />
Tel. 0571 993098<br />
•<br />
•<br />
Inno al vino<br />
Ave a te o nettare divino<br />
fiore all'occhiello di ubertose colline,<br />
rosso corposo, o giallo paglierino,<br />
ci profumi d'aromi le cantine.<br />
Nato a Montelupo Fiorentino<br />
(FI) il 6 giugno 1935, ha pubblicato<br />
poesie d’amore per<br />
Ibiskos Editrice e altre poesie per il<br />
Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”.<br />
Rallegri il desco di ogni buongustaio,<br />
leader indiscusso di sagre paesane,<br />
due bicchieri ed anche il depresso torna gaio<br />
“se pur con moderazione e non a damigiane”.<br />
Lo diceva anche un vecchio proverbio<br />
contadino:<br />
L'acqua è vitale, ma viva<br />
il buon vino!!<br />
126
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Littorio Rossi<br />
Solo!!!<br />
Tu non ci sei; ed io che cosa sono?<br />
Se tu non fossi, cosa io sarei?<br />
È dal profondo delle tue pupille<br />
che traggo linfa per i giorni miei.<br />
Solo fra tanti, solo fra la folla<br />
che si dissolve e ridiventa nulla,<br />
se non ti sento, se non sei vicina...<br />
Perciò ripeto nei pensieri miei:<br />
se tu non fossi, cosa io sarei?<br />
Tu sei<br />
Il caldo dei meriggi,<br />
il fresco delle notti,<br />
la quiete dei deserti,<br />
un mare forza sei,<br />
questo per me tu sei.<br />
Aurore boreali,<br />
tramonti vermigli<br />
vulcani in eruzione,<br />
pianto di fanciulli<br />
Ti sento in ogni dove,<br />
in ogni dove, sei,<br />
angelo custode<br />
di tutti i passi miei.<br />
Il caminetto<br />
Ricordi quelle sere al caminetto?<br />
Il tuo sguardo mi cercava,<br />
dentro l'anima frugava.<br />
Era si, la mia risposta;<br />
era sempre stata si.<br />
T'adoravo ed eri lì<br />
Nel mite tepore, il cerro languiva;<br />
eri bella, eri calda, eri viva.<br />
Eri tutta per me.<br />
Ricorda, amore, al caminetto!<br />
127
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Littorio Rossi<br />
Natale 1975!<br />
Il giorno si è spento quaggiù<br />
perché i tuoi occhi non l'accendono più.<br />
Da quando il lieve fruscio<br />
dell'esile tua figura<br />
odorante di vita,<br />
si è perso nel nulla,<br />
il buio ho d'intorno.<br />
Perché non ci sei?<br />
Riporta la vita<br />
là dove è finita!<br />
Perché<br />
Perché, se piove il cielo<br />
è terso all'orizzonte?<br />
Perché i fiocchi di neve<br />
odorano di rose?<br />
Perché mi è mite<br />
il duro travagliare?<br />
Perché tu esisti, mi cerchi;<br />
tutto me lo dice:<br />
il sole che ti bacia la mattina,<br />
il vento che scompiglia i tuoi capelli,<br />
carpisce i tuoi sospiri<br />
e me l'invia,<br />
facendo che con me<br />
sempre tu sia!<br />
128
•<br />
Antonio Sabatino<br />
sabatinoanto@alice.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Antonio Sabatino è il poeta<br />
della fascinazione, quello che<br />
l'attrae lo secerne con liriche<br />
dandone colore e profumo contemporaneamente,<br />
quindi ama la pittura<br />
traendone ispirazione.<br />
Effigiato con quadro della pittrice<br />
Anna Cecchetti nella rampa di scale<br />
dell'ospedale Palagi con altri famosi<br />
personaggi fiorentini.<br />
Recentemente ha dato vita ad una originalissima<br />
mostra che ha coniugato<br />
l'arte alla poesia ideando d'affiancare<br />
le proprie liriche ad un affascinante<br />
melange di fotografie, disegni e collage<br />
consentendo ai visitatori-lettori di<br />
entrare ancora più approfonditamente<br />
nel suo mondo poetico riscuotendo<br />
eclatante successo.<br />
Il poeta si trasferisce dalla Trinacria alla<br />
Toscana giovanissimo con la famiglia,<br />
sin dalla giovane età sente l'impulso<br />
dello scrivere dedicando una poesia<br />
d'amore ad una bellissima donna che<br />
sarà la sua musa per diversi anni.<br />
Poetare è stato ed è coniugare i senti-<br />
Tripudiante volto<br />
Plana<br />
avvolgente<br />
come fuoco dorato<br />
della lava<br />
sul sinuoso<br />
dolce viso<br />
una cascata<br />
fluente felina<br />
a dare armonia<br />
i tuoi<br />
meravigliosi capelli,<br />
con lo sguardo<br />
di cerbiatta<br />
infondi<br />
manifesta dolcezza<br />
accompagnata<br />
da labbra incantevoli.<br />
Attraente<br />
il morbido camminare<br />
espande<br />
elegante femminilità.<br />
129
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Antonio Sabatino<br />
Attimo da ricordare<br />
Con un alito<br />
del mio respiro<br />
vorrei<br />
sfiorare<br />
la tua pelle,<br />
infonderti<br />
sensazioni<br />
travolgenti<br />
tu ed io<br />
spogli<br />
del superfluo<br />
in un<br />
tramonto<br />
unico,<br />
avvinti<br />
in un<br />
abbraccio<br />
senza fine<br />
con un<br />
amplesso<br />
sfavillante<br />
indimenticabile.<br />
“Fermati...<br />
Rimani qui”.<br />
menti riconosciuti esemplari da essere<br />
premiati sia in Italia che all'estero: Parigi,<br />
Madrid, Lisbona, Bruxelles, Vienna,<br />
Malta, Atene, San Marino, New York.<br />
“La poesia è pioggia di felicità e di dolore,<br />
si raccoglie in un catino di pagine<br />
bianche ove infiniti e sottili versi musicano<br />
e colorano i sentimenti”.<br />
La biografia del poeta è piena di riconoscimenti<br />
e titolato di varie antologie.<br />
- Poeta dell'amore per diversi anni.<br />
Letterato del XXI secolo, titolo onorifico<br />
dall'Accademia Internazionale Francesco<br />
Petrarca di Roma.<br />
Ambasciatore di pace dal Centro Lunigianese<br />
di Studi Danteschi, Albenga.<br />
È promotore di eventi culturali, dirige<br />
la sezione poesia e prosa alla Pro-<br />
Lastra Enrico Caruso di Lastra a Signa<br />
intitolata al poeta Dino Campana.<br />
Autore di vari libri di poesia d'amore e<br />
di paesaggi.<br />
Ha scritto un romanzo “Ho amato una<br />
suora”.<br />
130
•<br />
Veniero Scarselli<br />
gemma.menigatti.scarselli@gmail.com<br />
www.venieroscarselli.it - www.literary.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Da “Eretiche grida”<br />
Primo premio Fiorino d’oro 2013<br />
Veniero Scarselli<br />
(Firenze 1931 - Pratovecchio 2015)<br />
Dopo una formazione umanistica e un’intensa<br />
sperimentazione poetica, si laurea in Biologia<br />
e si dedica alla ricerca scientifica conseguendo<br />
la libera docenza e svolgendo numerosi incarichi<br />
universitari: studi importanti per la formazione<br />
di una personale visione del mondo e per la maturazione<br />
dello scrittore, ma che non gli impediscono di<br />
continuare la frequentazione della poesia.<br />
Per molti anni ha rinunciato all’attività scientifica vivendo<br />
sull’Appennino toscano per dedicarsi all’attività<br />
agricola e alla riflessione poetica.<br />
Ha pubblicato diverse opere poetiche: Isole e<br />
vele (1988, poema), Pavana per una madre defunta<br />
(1990), Torbidi amorosi labirinti (1991), Priaposodomomachia<br />
(1992, sacra rappresentazione), Eretiche<br />
grida (1993) Piangono ancora come bambini (1994,<br />
poema), Straordinario accaduto a un ordinario collezionista<br />
di orologi (1995), La riflessione poetica (1997,<br />
antologia delle opere di S. a cura di Vittoriano Esposito),<br />
Fuga da Itaca (1997, romanzo lirico), Il palazzo<br />
del Grande Tritacarne (1998), Pianto di Ulisse (1998,<br />
romanzo lirico), Ballata del vecchio capitano (2002,<br />
poema), Diletta sposa (2003, poema), Il lazzaretto di<br />
Dio (2004, opera omnia), Diletta sposa (2006), Genesis.<br />
Fiaba della guerra e della pace (2008), Molti<br />
millenni d'amore (2008), Conservazione dell'amo-<br />
Dio senz’amore,<br />
è Te che coi fucili di legno<br />
d’una mente che muore d’inedia<br />
volevo villanamente stanare<br />
con l’ottusa arroganza del cacciatore,<br />
non con la speranza del cieco,<br />
del Lazzaro, del paralitico, del disperato,<br />
ma come chi vuole con la forza<br />
carpirti la formula gelosa<br />
che spieghi il mistero dell’universo;<br />
ma Tu, che sei Aquila,<br />
getti le creature devianti<br />
dalla rupe Tarpea del tuo nido<br />
se presumono d’amarti soltanto<br />
con l’amore fraudolento della ragione.<br />
Tu dischiudi la tua Casa solo ai figli<br />
che sanno farsi poveri di spirito<br />
e umilmente t’accolgono in cuore;<br />
il peccato della ragione<br />
è lo specchio superbo di Narciso<br />
divorato dai vermi del dubbio<br />
e non depone che uova d’inganni.<br />
Abbi finalmente pietà<br />
di chi non ha saputo trovarti<br />
pur nella bellezza sconvolgente<br />
di questo tuo incredibile universo,<br />
131
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Veniero Scarselli<br />
e allora s’è fermato ad aspettarti<br />
con il groppo antico alla gola<br />
d’un povero cane abbandonato<br />
che dopo tanto ostinato frugare<br />
fin presso alla porta della Morte<br />
s’è sdraiato sulla tomba del padrone.<br />
Forse aveva invano cercato<br />
soltanto nei posti sbagliati;<br />
ma Tu non eri anche lì?<br />
re coniugale. Sessualità e affettività nella terza<br />
età (2008), Trionfo delle anime artificiali (2009), La<br />
suprema macchina elettrostatica (2010), Diafonie<br />
poetiche a contrasto (2010, con Rossano Onano), Il<br />
mio pensiero poetante (2011), Indagine molecolare<br />
sul bello (2011), Ascesa all'ombelico di Dio. Tutto<br />
quello che Dante non sapeva ma che vorreste<br />
sapere (2012), L'universo parallelo degli Acquatici<br />
(2013), Vera storia del Vascello Fantasma (2015).<br />
Non pratica la poesia lirico-intimista né le raccolte<br />
di singole liriche, ma esplora le realtà esistenziali<br />
e metafisiche rappresentandole in poemi narrativi<br />
monotematici che riscoprono il poema epico. Alla<br />
sua opera sono state dedicate diverse monografie<br />
critiche: Vittoriano Esposito, La riflessione poetica<br />
(1997), Gianna Sallustio, Oltre le colonne d'Ercole:<br />
la poetica dell'esplorazione (1998), Federico Batini,<br />
Figura umana e poetica di Veniero Scarselli (2004,<br />
Introduzione al volume Il lazzaretto di Dio). Collabora<br />
a diverse riviste letterarie con una copiosa produzione<br />
di saggi e recensioni.<br />
Ha vinto una gran quantità di primi e secondi premi<br />
letterari, fra i quali spiccano il Libero de Libero,<br />
il Marineo, il Minturnae, il Moncalieri, il Rhegium<br />
Julii, il San Domenichino, il San Nicola Arcella. Sono<br />
state più volte messe in scena da compagnie teatrali<br />
le opere seguenti: Pianto di Ulisse, Priaposodomomachia,<br />
Ballata del vecchio capitano, Straordinario<br />
accaduto a un ordinario collezionista di orologi.<br />
Non è presente invece in antologie, dizionari e rassegne<br />
a pagamento, dove la scelta degli autori è dettata<br />
in modo evidente solo da interessi economici.<br />
Sulla sua produzione poetica hanno scritto, tra gli<br />
altri: L. Baldacci «Un viaggio ossessivo [Torbidi amorosi<br />
labirinti] in un tragico tunnel che si chiama corpo,<br />
visceri, sesso (...) dove ciò che stupisce è la tenuta<br />
di tutti i singoli momenti, l’arco della tensione.»; G.<br />
Bárberi Squarotti «Una sulfurea eloquenza [Torbidi<br />
amorosi labirinti] che fa pensare ai sommi esempi<br />
della poesia barocca (...) C’è una disperata tragicità,<br />
che si esprime attraverso la rappresentazione<br />
dell’orrore e della degradazione, ma dove il discorso<br />
religioso ha grande risonanza» «Priaposodomomachia<br />
è una grande esplorazione delle tenebre della<br />
carne come dello spirito» «Grandiosa e terribile allegoria<br />
della malattia del mondo, della Creazione,<br />
della vita [Il Palazzo del Grande Tritacarne]. Mentre<br />
la maggior parte dei poeti dice parole, la poesia di<br />
S. dice verità.» «Un’opera terribile e bellissima [Eretiche<br />
grida], di quelle che scuotono a fondo l’anima<br />
e costituiscono un punto di riferimento assoluto<br />
di poesia e verità.»; M. Dell’Aquila «Una sacra rappresentazione,<br />
[Priaposodomomachia] che sarebbe<br />
piaciuta al grande Aretino (...) Una notevole capacità<br />
di tessitura, immaginazione, sensualità, ironia, gioco<br />
di sublimazione e dissacrazione.»; V. Esposito «Per la<br />
sua carica dirompente, S. si conferma poeta assolutamente<br />
nuovo (...) Il suo grande assunto è di rifondare<br />
una poesia di pensiero che si distingua per<br />
gli alti contenuti spirituali e morali [La riflessione<br />
poetica]»; E. Giachery «Un poema [Piangono ancora<br />
come bambini] che si legge con partecipazione profonda<br />
(...) accogliendo in toto il messaggio, il respiro,<br />
la tensione quasi insostenibile, il grido, soprattutto<br />
la infinita pietas.»; M. Luzi «Una poesia viva, attiva,<br />
che non solo risuona per la grande eloquenza, ma lavora<br />
e va alla scoperta [Pavana per una madre defunta]»;<br />
O. Macrì «Una dialettica [Pavana per una madre<br />
devunta] fra razionale e irrazionale, fra materia e<br />
spirito, in cui la presenza del filosofo è costante.»; V.<br />
Magrelli «Bella, forte, accesa Priaposodomomachia,<br />
tra Francesco Colonna e Benn, ma anche vicina a<br />
132
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Veniero Scarselli<br />
certa pato-teologia, anzi “teopatia”, di cui parlò Caproni.»;<br />
W. Mauro «Poesia ardua e complessa [Straordinario<br />
accaduto a un collezionista di orologi] ma<br />
che indica alla parola poetica dell’oggi l’unica strada<br />
percorribile: quella che dalla concettualità del dettato<br />
conduce direttamente al mistero impenetrabile<br />
della scrittura.»; G. Oli «Il lettore [in Straordinario<br />
accaduto a un ordinario collezionista di orologi] è irretito<br />
e indotto ad abbandonarsi mani e piedi legati<br />
alla voce del Poeta-Maestro (...) Solo un vero poeta<br />
poteva dedicare la sua vita alla poesia epica senza<br />
piegarsi al vaniloquio imperante.»; R. Pazzi «I libri di<br />
S. sono fra le cose più notevoli che abbia letto negli<br />
ultimi anni (...) Con Eretiche grida si è ormai guadagnato<br />
un posto di assoluta originalità nella poesia<br />
contemporanea.»; A. Piromalli «In Priaposodomomachia<br />
ideologia e linguaggio hanno una eccezionale<br />
novità. Non c’è nulla di simile, per originalità,<br />
nella nostra letteratura. Siamo oltre l’osceno, nel più<br />
segreto nocciolo umano» «In Eretiche grida avviene<br />
la fusione perfetta del contenuto e della forma. È<br />
un’opera altissima, che non ha rivali oggi.»; P. Ruffilli<br />
«È testo [Priaposodomomachia] di una formidabile<br />
potenza espressiva, specie in certi snodi, al culmine<br />
dei quali le parole scoppiano di colpo come dinamite.»;<br />
M. Sansone «Un libro di poesia [Pavana per una<br />
madre defunta] sconvolgente fondato sopra una<br />
rigorosa e sconsolata concezione della realtà che<br />
deriva da un profondo travaglio di meditazione»; S.<br />
Valentini «Il lazzaretto di Dio è in grado di segnare<br />
la poesia italiana per la sua forza immaginifica e visionaria,<br />
per la decisività dei temi affrontati, per la<br />
perizia espressiva e per il rigore nel condurre avanti<br />
un’idea di poesia come veicolo di conoscenza.»; V.<br />
Vettori «Un poema, [Isole e vele] mirabilmente capace<br />
di coniugare l’impegno conoscitivo più serio<br />
con una ricca vena di canto.»; A. Zanzotto «Poesia di<br />
forte intensità (Eretiche grida) che origina da una improrogabile<br />
necessità del dire (...) e che forma un insieme<br />
unitario traboccante di vitalità.»; L. Zinna «Poesia<br />
[Torbidi amorosi labirinti] veramente singolare<br />
e spesso sconvolgente, al tempo stesso tenera e<br />
terribile, elementare e complessa, reale e surreale,<br />
personale e universale, visceralmente mistica, in cui<br />
animalità, razionalità e spiritualità drammaticamente<br />
si fondono elevandosi a vera poesia, vera come sa<br />
essere quella che rifugge dagli orpelli e si fa scienza<br />
del sublime.».<br />
Veniero è stato un eremita moderno tuttofare: poeta-scienziato-filosofo-contadino.<br />
Per lui in sintesi:<br />
La poesia è riflessione esistenziale.<br />
La poesia deve avere un linguaggio comprensibile.<br />
La poesia deve dire pane al pane e vino al vino.<br />
La poesia scandalizza i benpensanti.<br />
La poesia è una missione.<br />
133
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Enzo Scortica<br />
Cell. 338 9230980<br />
enzoscortica@virgilio.it<br />
•<br />
Cinque Terre<br />
Il treno ci ha riportati a Monterosso, l'aria<br />
marina ci ristora l'animo insieme alla vista<br />
del colore azzurro dell'acqua e quello giallo<br />
dei limoni. I fiori accesi dei fichi d'India fanno<br />
mostra insieme a quelli eleganti dei Bouganville.<br />
Si prende la via in salita alla fine del<br />
paese, tra i muretti dei giardini ci appaiono le<br />
piante dei limoni, piene dei loro frutti color del<br />
Sole che rendono la loro forza agli animi delle<br />
persone di passaggio. Si sale tra i castagni,<br />
i corbezzoli, le eriche, i lecci e i pini: molti<br />
fiori punteggiano il ciglio del sentiero e piano<br />
piano il mare ci appare più lontano, pieno<br />
della sua grandezza. Si intravede la punta<br />
del campanile dell'Abbazia di Soviore tra i<br />
lecci che la contornano. La Chiesa ci appare<br />
nella sua pace con le sue opere e la Madonna<br />
venerata sull'altare, una Preghiera va ai nostri<br />
cari e al nostro mondo che ne ha bisogno. Nel<br />
piazzale, i lecci danno ristoro nel mezzo del<br />
giorno, il mare ci appare azzurro e grande, la<br />
salita ripida ci ha resi più forti insieme alla<br />
Natura intorno, una sosta per riprendere le<br />
forze, un sorso d'acqua fresca della fontana<br />
dell'Abbazia e poi riprende il nostro cammino<br />
verso Punta Mesco e l'Oratorio di Sant'Antonio,<br />
con il panorama grandioso verso le nostre<br />
care Cinque Terre. Un rospino ci saluta nel<br />
cammino insieme alle eriche color pervinca.<br />
Monterosso ci aspetta per il bagno refrigerante.<br />
Tutto scorre!<br />
Enzo Scortica è nato in Abruzzo dove ha<br />
trascorso l’infanzia, tra il mare, la collina<br />
e la montagna: forse per questo è<br />
amante della natura. Si è trasferito a Firenze<br />
dove ha completato gli studi e si è appassionato<br />
dell’arte, della musica e della natura. Nei<br />
suoi scritti riporta le proprie emozioni vissute.<br />
Ha sempre dipinto fin da ragazzo, grazie<br />
agli studi e al padre mercante d’arte.<br />
Casetta di Tiara<br />
Da Casetta di Tiara, piccolo Borgo antico<br />
nella collina di Firenzuola, prendiamo in<br />
salita il sentiero in un bosco di castagni<br />
secolari, ben tenuto per la raccolta dei suoi<br />
gustosi frutti che hanno contribuito alla<br />
dieta di molte persone nei tempi passati,<br />
raccolgo qualche frutto mentre cammino<br />
e mi porto con me le lucenti castagne<br />
domestiche. Nel paese un anziano con il<br />
suo paniere colmo di castagne ci saluta con<br />
134
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Enzo Scortica<br />
sguardo fiero,ci dice che l'annata non è delle<br />
migliori, ci indica il percorso che noi gli diciamo<br />
vogliamo fare, si sente la campana che<br />
squilla l'ora, che si spande nella valle con il<br />
suo suono morbido e bronzeo. Le nuvole corrono<br />
tra i pendii verdi con qualche accenno<br />
d'arancio, i frassini marcano il cambiamento<br />
del colore in un bel rosso particolare: tra poco<br />
la faggeta antica che attraversiamo si tingerà<br />
dei colori gialli aranci unici che allieteranno<br />
il cammino delle genti di passaggio. Ci<br />
sono dei ruderi dove le pietre ricordano il<br />
passaggio del tempo e della guerra che ha<br />
mietuto giovani uomini nel pieno della Vita.<br />
Sono ricordati per non dimenticare la nostra<br />
Storia e ripetere gli stessi errori. Ci si ferma a<br />
desinare vicino a un piccolo rudere che guarda<br />
la valle piena di boschi: un falco si libra<br />
nell'aria, anche Lui è alla ricerca del cibo<br />
e scende in qualche radura alla vista di un<br />
povero Topolino. Si scende verso il torrente<br />
Rovigo che forma scenari da sogno. L'acqua<br />
limpida e pura si diverte sui salti delle rocce<br />
che scava con il passare del tempo, come<br />
Noi ci divertiamo a salire e scendere per i<br />
pendii boscosi. Anche il Poeta Dino Campana<br />
percorreva questi sentieri e si fermava sulle<br />
rive di un laghetto a pensare ai suoi versi che<br />
nei Canti Orfici ci ha donato per farci amare<br />
la Poesia e la Natura nella sua Bellezza più<br />
vera. È quello che ci raccontava il nostro<br />
amico Carlo Monni con “Notte Campana”:<br />
Sibilla e Dino si amarono in questi luoghi,<br />
tra i Castagni, i Faggi e l'Acqua chiara del<br />
torrente Rovigo.<br />
San Lorenzo<br />
Dal Chiostro di San Lorenzo lo sguardo spazia<br />
sulla cupola rossiccia del Duomo, il Sole<br />
la illumina e ne rende i tratti salienti, la lanterna<br />
saluta le nuvole di passaggio, le rondini<br />
volano gioiose, hanno riconquistato il nido<br />
sotto le arcate eleganti, la pianta d'arancio<br />
mostra i frutti maturi e gli uccellini cercano<br />
qualche granello tra l'erba del prato, le azalee<br />
sono sbocciate dei fiori rosati e ne ingentiliscono<br />
il Chiostro. I capitelli ionici fanno<br />
risaltare le colonne di pietra. L'eleganza<br />
del Rinascimento Fiorentino dona bellezza<br />
all'uomo moderno che si accosta silenzioso<br />
allo sguardo. Vicino, la scala di Michelangelo<br />
porta alla sua Biblioteca con il pavimento di<br />
cotto intarsiato. Il campanile Giottesco fa da<br />
scudo alle nuvole di passaggio con i marmi<br />
bianchi, verdi e rossi. Già la nostra bandiera<br />
era delineata e poi nel Risorgimento conquistata,<br />
oggi denigrata. Si auspicano, un nuovo<br />
Rinascimento e nuovi Ideali che servano da<br />
guida all'uomo moderno.<br />
L’infanzia<br />
Bello il tuo racconto sulla gita in Abruzzo:<br />
mi riporta all'infanzia, quando d'inverno la<br />
neve copriva tutto e Francesco ci aiutava ad<br />
uscire di casa togliendo la neve che ostruiva<br />
la porta. Tutto era bianco ed ovattato. I<br />
piccoli uccellini si avvicinavano per un po'<br />
di cibo e il colore del pettirosso ricordava il<br />
Sole al tramonto. Era difficile anche arrivare<br />
135
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Enzo Scortica<br />
a scuola a piedi e la Maestra ci aspettava:<br />
chissà che avventura per arrivare fin a noi.<br />
La Maestra Luisa che ci insegnava a scrivere<br />
e ci chiamava alla lavagna e con il gesso<br />
bianco, come la neve, provavamo i primi dettati<br />
di scrittura. Poi a casa a far a pallate di<br />
neve e rincorrerci con i compagni di scuola:<br />
Franco, Giorgio, Antonio, Tilde la mia amichetta,<br />
Fernanda con le trecce che tiravamo<br />
scherzando. La Chiesa dove la Domenica<br />
ascoltavamo il Vangelo e servivamo la messa<br />
leggendo le Parole degli Apostoli che al<br />
momento non capivamo, ma era per Noi una<br />
lezione di Vita che ci ha accompagnato nel<br />
Nostro percorso futuro. I tempi erano diversi,<br />
c'era molto meno del superfluo di oggi, i nostri<br />
giochi di bimbi erano dettati dalla natura<br />
intorno, la tv era all'inizio, in bianco e nero e<br />
dopo carosello, la prima pubblicità, a letto. Si<br />
sognava le avventure del giorno tra i campi, i<br />
fiori, le farfalle, il torrente a prendere le rane<br />
e fare il bagno nell'acqua fresca, prendere<br />
gli asparagi, tutto era sotto controllo. In casa<br />
la Mamma ci aspettava con la merenda di<br />
verdure prese dall'orto e dai frutti dei nostri<br />
alberi. L'uovo era sempre pronto dalla nostre<br />
galline e le ghiande raccolte sotto l'antica<br />
Quercia nutrivano il maiale che veniva a<br />
darci la sopravvivenza per il tempo futuro. Il<br />
tempo è scorso e tutto è più veloce come se<br />
correndo si tagli prima il traguardo, ma correndo<br />
si perde buona parte del percorso con i<br />
suoi sapori, odori, profumi: il particolare che<br />
spesso è più grazioso del tutto.<br />
Un cardellino<br />
Un cardellino è caduto vicino alle foglie<br />
autunnali, forse è stato vinto da una folata<br />
di vento e come il bimbo rigettato dal mare,<br />
se ne sta inerme tra le foglie colorate. Non ci<br />
allieterà più con i suoi bei colori vivaci e il<br />
suo passo veloce tra gli alberi del parco. Una<br />
farfalla bianca le volteggia vicino come a<br />
dargli un ultimo saluto. Un merlo attraversa<br />
veloce con le sue piccole zampette. Il cielo<br />
azzurro si avvolge di nuvole bianche. S'intravede<br />
Morello con le tre punte con i sentieri<br />
più volte percorsi, il colle di Fiesole dove i<br />
Francescani sorvegliano con la preghiera<br />
e il lavoro quotidiano il colle che spazia su<br />
Firenze. Si vede il Monte Ceceri con il suo<br />
bosco di macchia che domina la cava di<br />
pietra dove Leonardo provò il volo. Gli alberi<br />
si preparano a cangiare le foglie. Il pratone<br />
dove un tempo pascolavano le mucche<br />
spazia di verde tra i platani e i lecci. L'abbeveratoio<br />
con le maschere di epoca Medicea<br />
fa da sentinella ai viandanti di passaggio.<br />
Nel giardino dedicato a Nicolas Green, un<br />
ragazzo ucciso sulla Salerno Calabria in un<br />
assalto rapina, i passeri si richiamano come<br />
in un Paradiso. I lampioni artistici la sera<br />
illuminano di luce calda i viali del parco<br />
dopo che il tramonto ha reso il cielo colorato,<br />
acceso della sua forza che imprime gioia<br />
e speranza agli animi sensibili.<br />
136
•<br />
Umberto Sereni<br />
umberto.sereni@email.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Il passaggio delle stagioni dal giardino di via Boito<br />
Cura soltanto<br />
le ferite che ti feriscono:<br />
le altre sono carezze, pacche,<br />
abbellimenti dell'anima<br />
venuti a precisare il sorriso -<br />
era inverno, salii sull'autobus<br />
come preso da sensazione di sogno<br />
mi sedetti davanti a una donna<br />
che disperata mangiava pan di stelle -<br />
la vita è questione di vita o di morte<br />
ma non solo di vita, non solo di morte:<br />
questo mi hanno insegnato le attese<br />
dentro le quali il corpo finiva,<br />
trascorreva, come in quella<br />
strada cieca abitata in estate, col cane,<br />
mentre gli aerei ogivali nel cielo s'inclinano<br />
in direzioni di sogno e d'incanto,<br />
gli economici viaggi sopra la mia testa,<br />
sopra la mia coscienza in resta,<br />
ottusa nel farsi del male<br />
uguale a cosa iniziata che non sa finire,<br />
e vorrebbe e non sa.<br />
Mirabile scontro, questo corpo a corpo<br />
di ambiente e pensiero, di bocca e di cuore<br />
e gesto vitale sdegnoso a precisarsi<br />
nel suo arco sgraziato, teso<br />
tra vagina di madre e vagina di amante,<br />
e tra il centro e la periferia<br />
coi casi umani e i nani e i maghi<br />
i venditori d'accendini<br />
venuti da deserti lontani, e il treno<br />
che vendicativo e schivo continua a passare.<br />
Vivo dove decollano gli aerei,<br />
e dove atterrano;<br />
dove la città fa un'onda e si chiude<br />
tornando indietro, lanciandosi avanti<br />
con le autostrade azzeranti, decostruenti.<br />
'Qui una volta era tutta campagna',<br />
poi hanno tirato su i panettoni, i cubetti<br />
nei quali ardiamo e dormiamo,<br />
guardiamo il paesaggio delle stagioni passate:<br />
è stato un attimo per gli universi di grano,<br />
per gli inarcati reami d'insetti, ricoperti,<br />
sui quali la pioggia riprende sempre a cadere,<br />
e io con lei.<br />
05/12/2015<br />
137
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Donatella Sestini<br />
fleurdelis18@yahoo.it<br />
•<br />
•<br />
Musica dentro<br />
Se ascolto il silenzio<br />
e il mio io più profondo<br />
mi suonano dentro<br />
parole d’amore<br />
che corrono corrono<br />
in forma di rima.<br />
È come se da luogo<br />
segreto<br />
un magma infuocato<br />
a lungo represso,<br />
volesse sgorgare, senza più fine.<br />
Zampilla dentro di me<br />
il duro passato,<br />
è come lava rovente,<br />
con cenere, massi o lapilli.<br />
Ma a volte,<br />
con grande sorpresa,<br />
è acqua di chiara sorgente<br />
che come cascata mi inonda,<br />
mi investe con lucide gocce,<br />
rigenera le membra ed il cuor.<br />
Aretina di nascita, dopo aver vissuto<br />
a lungo a Genova e a Roma , è<br />
tornata nella sua Toscana e risiede<br />
da molti anni a Firenze. Docente di Lettere<br />
nelle Scuole Medie poi negli Istituti Tecnici<br />
con i rispettivi Ruoli e Docente bibliotecaria,<br />
ha pubblicato prose e poesie nelle<br />
riviste “Il Solco”, “La Voce” dell’Istituto “La<br />
Madonnina” (Trespiano) e in altre riviste<br />
toscane. Ha partecipato a vari concorsi<br />
di poesia promossi da città toscane e italiane,<br />
ottenendo notevoli riconoscimenti<br />
e premi: nel 2007 prima e terza classificata<br />
- Concorso dell’A.N.T.E.A.S. di Firenze,<br />
nel 2012 quarta al Concorso di fotografia<br />
e sesta al concorso di poesia “G. Papini”<br />
di Firenze, nel 2015 seconda al Concorso<br />
Tarsogno Valditaro (PR), nel 2015 Premio<br />
Speciale al Concorso “Città di Recanati”,<br />
A.N.T.E.A.S. di Tolentino-Camerino. Le sue<br />
liriche espresse in forma quasi discorsiva,<br />
ma con un ritmo interno, si avvalgono di<br />
frequenti analogie sui ricordi della poesia<br />
classica. Sotto la parvenza delle mere descrizioni,<br />
soprattutto di paesaggi toscani e<br />
di figure femminili, si nascondono riflessioni<br />
sulle vicende umane.<br />
138
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Donatella Sestini<br />
Magico “Giardino delle Rose”<br />
Partire per un lungo viaggio,<br />
partire lontano dal mondo,<br />
dall’oggi che l’anima frena,<br />
senza meta né direzione,<br />
quali rami leggeri o foglie<br />
che nei fiumi van<br />
verso il mare<br />
o vagare come ai primordi<br />
inalando il verde dell’erba<br />
o l’acre odore del suolo;<br />
lasciarsi alle spalle<br />
i mille fantasmi<br />
che tolgono il sonno di notte<br />
e i mostri con testa- ferina<br />
che ammaliano<br />
e annientano dentro;<br />
o volare dalla notte alla luce<br />
nel chiarore roseo dell’alba.<br />
Aprire gli occhi e trovarsi<br />
tra piante e fioriti roseti.<br />
Finalmente l’ansia si placa<br />
e Firenze appare in cornice<br />
È l’approdo sicuro,<br />
non è più l’altrove: è la città,<br />
è la tua storia,<br />
è la storia degli altri,<br />
è la bellezza<br />
che attira e consola,<br />
dono e speranza dell’umanità.<br />
139
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Rossana Sirletti<br />
Via Aretina, 196 E - 50136 Firenze - Tel. 055 850459<br />
rossana@sgconsulting.it<br />
•<br />
Burattino<br />
Son di legno ma snodato<br />
da qualcuno comandato<br />
per poter gli arti piegare<br />
e, volendo, camminare.<br />
Non ho sangue nelle vene<br />
e neanche mi conviene<br />
visto che mi manca un cuore<br />
che mi faccia da motore.<br />
Per di più non ho cervello,<br />
sono certo nemmen quello,<br />
faccio a men di ragionare<br />
tanto posso non pensare.<br />
Non ho mimica facciale,<br />
l'espressione sempre uguale,<br />
non facendo differenza<br />
non provando sofferenza<br />
e nemmen posso aprir bocca<br />
e parlare non mi tocca<br />
perché voce io non ho<br />
quindi zitto me ne sto.<br />
Tutt'al più mi vien prestata<br />
senza esser collaudata<br />
ma vorrei fosse un piacere<br />
farmi dire cose vere<br />
proprio ciò che anch'io avrei detto<br />
non privato d'intelletto.<br />
Èda svariati anni ormai che coltivo<br />
interesse per la scrittura di poesie<br />
(in rima e non) ispirandomi ad<br />
avvenimenti, ricorrenze o più semplicemente<br />
riflessioni su temi diversi; particolare<br />
attenzione anche ai bambini<br />
con storielle a mo' di filastrocca o giochi<br />
di parole di cui la pubblicazione<br />
d'una raccolta dal titolo “In crociera<br />
con Noè” (Florence Art Edizioni).<br />
Partecipato pure a vari concorsi letterari<br />
nazionali ed europei ottenendo riconoscimenti<br />
lusinghieri.<br />
Ma d'orecchie pur son privo<br />
quindi a udito non attivo<br />
trovo sia davver banale<br />
e del tutto inusuale<br />
preoccuparsi più di tanto<br />
non avendo... neanche il pianto.<br />
140
•<br />
Giovanna Spolveri<br />
giovannaspolveri@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Giovanna Spolveri è nata il 28<br />
marzo del 1944 a Diacceto di<br />
Pelago (FI)<br />
Risiede a Scandicci, in provincia di Firenze.<br />
Ha lavorato come infermiera psichiatrica.<br />
Ha partecipato con successo a numerosi<br />
concorsi letterari e ha scritto per<br />
diverse riveste.<br />
Nel 2015 ha pubblicato “Sussurri” Masso<br />
delle Fate Edizioni.<br />
Un sol giorno<br />
Liberi protagonisti<br />
di un sol giorno,<br />
tra spazi verdi,<br />
alberi, pini,<br />
rose canine, eriche, pungitopi,<br />
foglie secche e lo spuntar<br />
tra queste<br />
di qualche fungo, più giù il laghetto.<br />
Dal crine il vasto panorama<br />
ed il sole<br />
all'orizzonte fa capolino;<br />
e i bimbi son già a giocare<br />
con palloni e aquiloni in aria fatti volare,<br />
decisi quegli spazi a viverli,<br />
grandi e piccini insieme<br />
veri protagonisti, di quel sol giorno.<br />
141
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Giovanna Spolveri<br />
Voci<br />
Sensazioni di voci<br />
ricordi giovane allegria. Viveva<br />
allora, nell'antico castello<br />
il bel gruppo di giovani amici<br />
e amiche, giusto lo spazio<br />
del week-end<br />
per il relax settimanale.<br />
D'inverno al caldo focolare<br />
e si giocava a parlare<br />
quando l'aria riscaldava<br />
di fuoco e parole<br />
dalle labbra sino al cuore;<br />
ma più pregnante era<br />
nelle particolari festicciole.<br />
Ed intanto arrivate le calde sere<br />
estive, fuori al fresco parco<br />
ilari si ballava e quando<br />
le ore rischiaravano<br />
per l'allegra compagnia<br />
le migliori stagioni fuggivan via.<br />
Adesso solo lieto ricordo rivive,<br />
ed i presenti potranno mai saper<br />
di quei lieti momenti?<br />
Oh, solo un lieve pensiero nel castello<br />
aleggerà<br />
142
•<br />
Patrizia Tofani<br />
Lastra a Signa (FI)<br />
Cell. 339 8366834<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Poetessa Patrizia Tofani nasce a<br />
Genova da mamma Luigina Mafalda<br />
e papà Foscaro. Terza figlia<br />
di cinque fratelli. Oggi vive a Lastra a<br />
Signa con i figli Niccolò e Matteo, è autodidatta.<br />
Nell'anno 2000 si reca a Parigi<br />
insieme alla sorella Laura per un viaggio<br />
di lavoro; senza chiedersi il perché<br />
compra un quaderno scolastico e da<br />
questo momento inizierà a scrivere<br />
senza sosta. La sua sensibilità e la sua<br />
anima le consentono di continuare a<br />
farlo, così di getto, piccoli pensieri dettati<br />
dal cuore e scaturiti da immense<br />
emozioni. Rebecca, l'amica del cuore,<br />
la convincerà nel 2007 a pubblicare<br />
una raccolta poetica “Le mie perle, pagine<br />
dell'anima”. A Firenze incontrerà<br />
Mario Luzi, un incontro sincero ed empatico<br />
per entrambi; la fede in una sola<br />
croce li accomuna. Mario Luzi definirà<br />
Patrizia “Filo d'erba”. Le gratificazioni arrivano<br />
ad alti livelli, dalla Sicilia alle<br />
Alpi. Le sarà donato un riconoscimento<br />
della Misericordia di Lastra a Signa. A<br />
New York riceverà la nomina di Amba-<br />
Alchimia di colori<br />
Cosa ne sarà mai dei colori della vita,<br />
attingo al giallo e lo miscelo con il blu<br />
forte è la speranza<br />
di vedere germogliare il verde dell'amore,<br />
non voglio più sbagliare incendiami di rosso fuoco<br />
legami il cuore<br />
con il giallo sole<br />
ecco l'arancio libera il mio essere,<br />
chiedimi tu amore<br />
di quale colore vuoi che io sia<br />
trasparente è il mio fiume<br />
fluisce a colmare inesorabile il rispetto<br />
ma trovo pulviscolo grigio<br />
che tinteggio di rosa,<br />
i miei sensi si accendono<br />
ecco il viola<br />
alchimia primordiale sono qui presente.<br />
Oggi mi vesto di bianco<br />
e mi sento veramente un grande bambino<br />
che cammina incontro<br />
ad un'alba nuova<br />
bagliore Divino<br />
di un tempo antico.<br />
143
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Patrizia Tofani<br />
Estasi d'amore<br />
Essenza indescrivibile<br />
che apre il cuore<br />
estasi d'amore.<br />
Semplice il linguaggio<br />
dei ricchi di Spirito.<br />
Bambini scalzi,<br />
tribù dai pedi bianchi come neve.<br />
L'uomo è illogico<br />
spesso innaturale.<br />
I bambini rispettano il ritmo del cuore,<br />
lavorano come schiavi senza catene.<br />
Libera l'anima<br />
opera a ricoprir crosta terrestre.<br />
I bambini<br />
si nutrono di germogli<br />
lasciano agli altri<br />
le pene,<br />
non più crisalide,<br />
si vestono di sole!<br />
I colori della pace dilagano<br />
essenza pura incontaminata<br />
Luce Divina.<br />
Solo il silenzio<br />
ha voce.<br />
sciatrice di pace nel mondo durante il<br />
Columbus Day. Le antologie contenenti<br />
le sue opere sono state tradotte e<br />
distribuite in tutto il mondo. Le sue<br />
grandi passioni sono i bambini e i giovani,<br />
la sua intenzione è di continuare a<br />
lottare per i diritti di quest'ultimi.<br />
144
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Patrizia Tofani<br />
Fra le zolle del presente<br />
La luce del presente<br />
come quella del passato,<br />
oh mio Dio<br />
avessi studiato!<br />
Molti si sentono delle cime<br />
senza mai essere riusciti<br />
ad arrivare alla vetta,<br />
sono solo fiori d'inchiostro,<br />
ma le radici?<br />
Un fiore semplice di campo<br />
se ne sta lì da secoli<br />
fra le zolle del concreto,<br />
sempre baciato dal sole<br />
bagnato dalla pioggia,<br />
affronta le avversità<br />
senza nessun timore.<br />
Solo le viscere<br />
del suo essere potrebbero raccontare<br />
ai poveri di spirito<br />
come nessuno può essere potente,<br />
senza coerenza<br />
è solo un gioco perdente.<br />
Aprite il cuore agli altri<br />
se volete trovare le origini delle vostre radici.<br />
Non è un abbaglio<br />
è la luce del presente.<br />
145
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Caterina Trombetti<br />
caterinatrombetti@gmail.com<br />
www.caterinatrombetti.com<br />
•<br />
Corale<br />
Con ali nere sorvoli la terra,<br />
mentre piangiamo i morti che verranno.<br />
Ancora bambini dagli occhi grandi<br />
che non vedranno terre di pace,<br />
che non sapranno come sfiocca lento<br />
lo sbocciare di un fiore.<br />
Solo il rumore cupo<br />
di un'arma che deflagra,<br />
solo il rumore cupo<br />
che accompagna il gioco,<br />
il sonno,<br />
il giorno.<br />
Non sappiamo più gridare l'orrore,<br />
noi madri dagli occhi impietriti<br />
negli occhi di un figlio morente.<br />
Ed è unico il grido,<br />
il dolore infinito di Eva<br />
che stringe a sé il freddo Abele,<br />
lo schianto del cuore di Niobe<br />
e Medea,<br />
e tutte le madri senza più nome.<br />
(Inedito)<br />
Caterina Trombetti è nata a Firenze<br />
e vive a Scandicci. Insegnante<br />
di Lettere e pedagogista,<br />
laureata all'università di Firenze,<br />
dove ha conseguito anche il Diploma<br />
di Perfezionamento in Traduzione Letteraria.<br />
Poetessa e scrittrice ha pubblicato vari<br />
libri di poesia fra cui: Il pesce nero ed.<br />
Lalli 1990; L'obliqua magia del tempo<br />
ed. Polistampa 1996; Fiori sulla muraglia<br />
ed. Passigli 2000, poi ristampato<br />
con testo a fronte spagnolo Flores en<br />
la muralla ed. FlorenceArt 2012; Dentro<br />
al fuoco ed. Passigli 2004; oltre ad<br />
edizioni d'arte realizzate da pittori sulle<br />
sue poesie.<br />
Nel 2001 è stata invitata in Tunisia per<br />
ricevere il premio “Cartagine”; nel luglio<br />
2005 alla Biennale di Venezia per<br />
La notte dei poeti e, nello stesso anno,<br />
all'Istituto di Lingua e Cultura Italiana a<br />
Mosca; nel 2006 all'Istituto di Lingua e<br />
Cultura Italiana ad Algeri per la settimana<br />
della lingua e cultura italiana nel<br />
mondo, e nel 2010 a Napoli per la<br />
146
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Caterina Trombetti<br />
Interno<br />
“Giornata mondiale della Poesia”.<br />
È stata membro del Consiglio di Amministrazione<br />
di Scandicci Cultura ed è<br />
socio onorario del Centro d'Arte Modigliani.<br />
Amica e collaboratrice del poeta Mario<br />
Luzi dal 1990, è stata anche la sua<br />
collaboratrice per il Senato della Repubblica<br />
Italiana.<br />
Due note critiche:<br />
La sua poesia sorprende per la freschezza<br />
con la quale aderisce alla vita<br />
e la racconta maneggiando felicemente<br />
tutti i migliori materiali poetici della<br />
tradizione, "le strutture più intrinseche<br />
della nostra lingua, della nostra metrica<br />
e ritmica".<br />
Carmelo Serafini<br />
I nuclei tematici e stilistici della raccolta<br />
costituiscono un testo in cui si<br />
miscela l'angoscia con l'incanto o meglio<br />
si dissolve l'angoscia nell'incanto<br />
che è accoglimento liberatorio. La percezione<br />
acuta della morte, dell'assenza,<br />
tende a risolversi nella luce, la luce<br />
che abbaglia, che illumina che riscatta.<br />
Mario Specchio<br />
A Franca<br />
Mia sorella guarda il fuoco.<br />
Prende le molle<br />
e ogni tanto<br />
lo attizza.<br />
Chissà cosa pensa<br />
mentre guarda l’incanto di fiamma.<br />
La segue, la scruta, accomoda il ciocco,<br />
fa salire scintille lungo il camino.<br />
Io guardo lei che guarda il fuoco,<br />
antica vestale<br />
con movimenti leggeri<br />
segue quel rosso serpeggiare.<br />
Inclina la testa, osserva la fiamma,<br />
forse raduna le idee,<br />
ripercorre i suoi sogni.<br />
Qui, nel silenzio ipnotico,<br />
si sfuma il tempo e perde ogni contorno.<br />
Impera il fuoco soltanto,<br />
il suo lieve crepitìo.<br />
(Inedito)<br />
Ciascuno di noi ha un suo angolo intimissimo in<br />
cui si raccoglie. Un angolo di intimità che condivide<br />
con le persone più care e che rigenera. La<br />
donna è ancora colei che “genera e governa”,<br />
colei che si prende cura della parte più intima e<br />
segreta, come un'antica vestale.<br />
147
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Liliana Ugolini<br />
Via del Casone, 1 - 50124 Firenze - Tel. 055 2298561 - Cell. 340 8114413<br />
lilianaugolini@vodafone.it - info@lilianaugolini.it - www.lilianaugolini.it<br />
•<br />
Poesie tratte da:<br />
Delle Marionette. dei Burattini e del Burattinaio<br />
(Rilettura fantastica del Teatrino) - Ediz. Genesi<br />
Il burattino s’anima di mani.<br />
sfiora la testa, ride d’occhi<br />
e le manine sgomente alzano<br />
al cielo lo stupore per caduta<br />
inerti nel biancore d’un grembiulino.<br />
La voce narra e il burattino<br />
sensibile si muove con la grazia del cuore<br />
del Burattinaio. Insieme fanno persona<br />
che narra la storia fuori dall’Artificio<br />
La corsa ferma un’ istantanea<br />
di corpi in fuga. Elegiaca.<br />
Il tempo è lì, catturato dall’armonia.<br />
L’inizio è l’andare nella decostruzione<br />
fra plastiche gettate, stendini di panni,<br />
bottiglie, contraffazioni, violenze.<br />
Rialzarsi ogni volta dalla sepoltura<br />
con grandi occhi, in moto continuo.<br />
Assecondandone il suono,<br />
eco di terra ed astri,<br />
per la grande domanda del diluvio.<br />
Nata nel 1934 a Firenze dove<br />
abita. Ha pubblicato 19 libri di<br />
poesia, 4 in prosa e 4 di teatro.<br />
Da questi sono stati prodotti 11<br />
spettacoli teatrali e 2 opere sinfoniche.<br />
Ha curato per 16 anni per Pianeta<br />
Poesia e per il Comune di Firenze, la<br />
poesia performativa e la scrittura in<br />
scena.<br />
Collabora con l’Associazione Multimedia91<br />
all’Archivio Voce dei <strong>Poeti</strong> e fa<br />
parte del gruppo performativo Cerimonie<br />
Crudeli. Partecipazioni a performances<br />
e mailart.<br />
Del Burattinaio non seppi<br />
se non quando vidi passare in carri<br />
i veli della storia. Nell’immenso<br />
148
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Liliana Ugolini<br />
immersa in tempi lunghi<br />
tra marionette in parti<br />
volsi domande ai burattini.<br />
Loro per carne e fili<br />
riannodavano i carri con i veli<br />
certi di andare dove volevano<br />
Dall’innevato intervallo<br />
la fogata armonia degli uccelli<br />
dice ch’è tempo d’esser suoni<br />
e che le bacche già bianche<br />
bucano i rami. Niente ferma<br />
l’appuntamento che sbianca<br />
la faccia e che accomuna il ciclo<br />
in magma d’ali e che di troni<br />
e grandezze scade il tempo<br />
e non ci stupisca l’edificare<br />
cielo di suoni anch’esso<br />
per un volo che a nessuno appartiene.<br />
E questa primavera che pulsa<br />
freme in tempie i tempi<br />
che si affrettano,<br />
nonostante<br />
Scaturiscono dai ventri<br />
le marionette in fila.<br />
Fili d’aria salgono e in movimento il cosmo<br />
s’evolve. Nei mucchi accatastati<br />
i resti dell’abito mancato irreparabili<br />
formano la storia futura. Sapevamo l’ordine dell’oltre<br />
e la possibilità di vivere cambiando.<br />
Tutto è già vecchio<br />
tra fili e veli consunti di nuovo.<br />
149
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Lenio Vallati<br />
Cell. 338 5053274<br />
lenio.vallati@virgilio.it<br />
•<br />
È vita<br />
Ed é ancora vita il miracolo che ogni giorno si ripete<br />
davanti ai tuoi occhi innamorati di poeta.<br />
Non più guizzi fanciulli,<br />
non più frizzanti emozioni che scardinano il cuore<br />
ma lenti passi ad assaporare<br />
il tuo ultimo tratto di strada.<br />
Eppure é ancora vita, e la senti pulsare<br />
dentro di te ad ogni attimo,<br />
ad ogni angolo del tuo cammino<br />
pronta a rivelarsi a te<br />
nel suo perenne aspetto di eterna fidanzata.<br />
Stringila al petto, assaporala,<br />
non aspettare che il vento<br />
te la porti via, non permettere al freddo inverno<br />
di ghermirtela, difendila, è tua.<br />
Ad ogni primavera si vestirà per te<br />
di boccioli incantati,<br />
e si coprirà di frutti d'oro d'estate,<br />
e poi d'autunno adagerà sui tuoi passi stanchi<br />
un morbido tappeto di foglie ad alleviarti il cammino.<br />
E d'inverno pattinerà con te<br />
sui lastroni ghiacciati della tua esistenza<br />
a riscaldarti il cuore infreddolito.<br />
Ma sarà sempre vita<br />
nel continuo alternarsi delle stagioni,<br />
nel continuo balenare delle emozioni,<br />
fino al momento dell'addio, fino all’ultimo istante.<br />
E poi chissà se tornerà a trovarti<br />
per quel gioco imprevedibile del destino<br />
Lenio Vallati è nato a Gavorrano<br />
(GR) il 21/09/1953 e vive a Sesto<br />
Fiorentino. È capostazione<br />
a Firenze Castello. Esordisce nel<br />
2003 con il libro di narrativa “Soggiorno<br />
a Bip Bop”, Aut. Libri Firenze.<br />
Del 2004 la prima raccolta di poesie,<br />
“Amor mi mosse”, e il secondo libro<br />
di racconti, “Un criceto al computer”,<br />
Ibiskos Ed. Nel 2006 “Desiderio di<br />
volare”, racconti ed. Bastogi, e nel<br />
2007 il volume di poesie “Alba e tramonto”,<br />
ed. Bastogi. Dal 2004 partecipa<br />
a concorsi di poesia e narrativa,<br />
ottenendo molti premi. Nel 2007 il 1°<br />
premio al “Molinello” per la narrativa<br />
inedita. Nel 2008 ha ricevuto dall’Accademia<br />
Francesco Petrarca il titolo<br />
di ‘Poeta dell’anno 2008’ con laurea<br />
ad honorem. Nel 2009 la ottenuto il<br />
Premio Manuale di Mari 2008 per<br />
l’autore dell’anno ed è risultato vincitore<br />
assoluto nella sezione poesia<br />
al Trofeo Penna d’Autore di Torino.<br />
Nel 2009 ha vinto l’importante con-<br />
150
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Lenio Vallati<br />
corso ‘Città di Corciano’ per la poesia.<br />
Nel novembre 2011 pubblica il suo primo<br />
romanzo, “Graffio d'alba”, Bastogi<br />
Ed. Il 3 giugno 2012, nell'ambito del Premio<br />
Città di Bitetto, riceve un Premio<br />
alla Carriera Letteraria. Il 15 dicembre<br />
2012 in Palazzo Vecchio, Salone dei<br />
500, riceve una targa alla carriera per la<br />
sua attività letteraria. Nel 2013 é uscito,<br />
per le Ed. Agemina, il suo secondo libro<br />
di poesia dal titolo “ La vita nell'osmosi<br />
del tempo”. Dal 2012 é in giuria nei Premi<br />
San Lorenzo in Poesia, Un racconto<br />
per San Marcello e Prato, un tessuto di<br />
Cultura, e quest'anno anche nel premio<br />
Un Prato di Fiabe, organizzato da Marginalia.<br />
E’ accademico di classe dell’Accademia<br />
Internazionale dei Micenei e<br />
accademico Honoris Causa dell'Accademia<br />
Federico II. Nel corso del corrente<br />
anno 2015 ha ottenuto il primo<br />
posto al concorso “Il numero uno della<br />
poesia contemporanea” organizzato<br />
dal Salotto Letterario di Torino e al<br />
premio “Io esisto” della UILDM di Ottaviano.<br />
A dicembre riceverà un'altra<br />
targa alla carriera.<br />
che non conosciamo,<br />
se tornerà a danzare con te per altre primavere<br />
o se ti bacerà la fronte, lasciandoti per sempre,<br />
in regalo<br />
un eterno sorriso.<br />
Siamo<br />
Non filtra la nostra voce<br />
tra pareti di vetro.<br />
Fiori senz'acqua avvizziti<br />
di noi giunge soltanto<br />
l'eco talvolta<br />
di steli spezzati.<br />
E se qualcuno ci sente<br />
dirà che é stato il vento<br />
a smuovere corolle<br />
di fiori mai sbocciati.<br />
Eppure siamo,<br />
e per l'erta della vita lentamente<br />
ci incamminiamo.<br />
Siamo coloro che tu non vedi,<br />
coloro che tu fingi<br />
di non notare.<br />
Coloro che tu racchiudi<br />
tra pareti di vetro.<br />
Sedie a rotelle<br />
dietro al tuo mondo<br />
apparentemente perfetto.<br />
Ti chiediamo solo<br />
di sporgerti talvolta<br />
dalla tua balaustra di indifferenza<br />
e di guardarci negli occhi.<br />
Siamo come te,<br />
solo più sfortunati.<br />
Fiori mai sbocciati<br />
al dolce tepore della vita.<br />
151
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Clotilde Vesco<br />
Tel. 055 352341<br />
•<br />
•<br />
L'amico cedro<br />
Unico mio<br />
verdeggiante ed ampio<br />
rifugio... volentieri ti saluto!<br />
Le fronde immobili<br />
ver me piegate<br />
il peso sopportano<br />
di verdi pigne lucenti<br />
di resina coperte<br />
pronte ad incollar la mano.<br />
Superstite corteggiato<br />
nella piazza dai tigli verdi dorati<br />
a me familiari compagni<br />
dispensatori d'ombra<br />
nell'assolato mezzodì.<br />
Troneggi, o cedro, sullo zoccolo<br />
alto della piazza di Poppi<br />
recente opera di restauro<br />
sul tappeto d'aghi marroni<br />
testimoni d'antiche esistenze.<br />
La siepe t'isola<br />
nella piazza di Poppi!<br />
Caro amico solitario!<br />
Le fronde immote al vento<br />
difendono la mia presenza<br />
e chiudono l'esistenza<br />
in appartata vicenda.<br />
Al profumato approdo<br />
getta l'ancora la nave mia!<br />
1956: si laurea in Storia Medioevale con<br />
una tesi sulla Balia n. 4 dell'A.S.F. dal titolo<br />
“Popularium a Magnatibus divisio<br />
de anno MCCCXLIX”; relatori i proffessori<br />
Piattoli (per la Paleografia) e Sestan<br />
(per la Storia).<br />
1963-1977: insegna Storia e Storia della<br />
Letteratura Italiana all'Istituto Statale<br />
d'Arte di Porta Romana (FI).<br />
1977-1999: insegna le stesse materie<br />
prima al Liceo Artistico Firenze 1 e poi<br />
al Liceo Artistico Leon Battista Alberti.<br />
Nel 1970 aveva conseguito l'abilitazione<br />
statale all'insegnamento.<br />
1974: si diploma alla Piccola Accademia<br />
Lo Sprone ed è allieva del pittore Arnaldo<br />
Miniati e delle scultrici Revai e<br />
Pandolfini Rienzi.<br />
Con tre disegni è ammessa alla mostra<br />
dell'Antica Compagnia del Paiolo (FI).<br />
1979-1980: si diploma Sommelier con<br />
due esami A.I.S.<br />
1980: partecipa alla Biennale Enogastronomica<br />
“All'Insegna dei Medici”<br />
con uno studio su di un manoscritto<br />
inedito conservato tra le Carte Bardi<br />
II dell'A.S.F. ed anche della Biblioteca<br />
Ricciardiana; per volere del Codacci è<br />
nominata “segretaria” e – nel tempo<br />
libero dal lavoro – risponde alle richieste<br />
dei cuochi partecipanti alla manifestazione<br />
nei rispettivi ristoranti sulle<br />
ricette adottate.<br />
1981: frequenta il convegno internazionale<br />
di Storia Medievale “L'Italia nel<br />
quadro dell'espansione cluniacense”<br />
organizzato dall'Università Internazionale<br />
di Pescia (PT).<br />
1981: frequenta il Convegno Scientifico<br />
152
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Clotilde Vesco<br />
Internazionale “Cucina, Cultura, Società” a<br />
Villa Manin di Passariano (UD).<br />
1984: frequenta il corso dello Studio Teologico<br />
Fiorentino affiliato alla facoltà di Teologia<br />
della Pontificia Università Gregoriana.<br />
È autrice di “Due Elenchi alternativi ”presentati<br />
a Chicago il 17 novembre per le onoranze<br />
a Filippo Mazzei. Riceve una medaglia per la<br />
poesia al Castello dei Conti Guidi di Poppi<br />
(AR); è relatore Carlo Bo.<br />
1985: incaricata dalla Confcommercio FIPE (FI)<br />
tiene lezioni di Storia e Teoria Gastronomica<br />
Rinascimentale Toscana organizzate tra marzo-aprile<br />
dall'Unione Commercio e Turismo<br />
della provincia di Firenze e dall'Amministrazione<br />
Provinciale di Firenze.<br />
Riceve il premio Letterario Chianti Ruffino-<br />
Antico Fattore in Palazzo Vecchio (FI) per il<br />
libro “Cucina Fiorentina tra Medioevo e Rinascimento:<br />
Usanze Ricette Segreti”, con la motivazione<br />
pronunciata da Geno Pampaloni:<br />
“per l'esattezza storica”.<br />
Altri premi aveva ricevuto alla fine della Biennale<br />
succitata. È autrice di “Cucina Etrusca<br />
2685 anni dopo”; ed. Vallecchi (FI).<br />
1989: col patrocinio del Comune di Prato, Assessorato<br />
alla Cultura, Celso Bargellini organizza<br />
la mostra di poesia “Affetti, Esperienze,<br />
Realtà, Solitudine” nel Chiesino di Sant'Ambrogio;<br />
il 31 marzo, alle ore 21, tutti gli artisti di<br />
Arteria ( della quale Associazione era segretaria)<br />
recitarono una poesia.<br />
1991-1992: partecipa ai seguenti seminari organizzati<br />
dal Gabinetto Viesseaux: “Le due<br />
Margherite del giardino francofono”; “Elizabeth<br />
Barrett Browning”; “Lady Chatterley's<br />
lover a Scandicci” con diapositive proprie di<br />
Villa Mirenda.<br />
1995: inizia a ricamare e ricamerà fino al 2005<br />
attingendo a ricordi personali.<br />
Così aspettiamo il tramonto<br />
di un sole indebolito<br />
per aver ceduto la via<br />
a nuvole imperiose e dense<br />
ma orlate d'oro zecchino.<br />
Sola e da te protetta<br />
indugio incerta<br />
nell'improvvisa ombra.<br />
Scendi dal piedistallo,<br />
o mio cedro e la verde camicia<br />
indossa da pigne abbottonata;<br />
andremo insieme verso il Poeta<br />
melanconico e silenzioso<br />
per aver detto addio ai cari amici.<br />
153
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Clotilde Vesco<br />
Le rose<br />
Ingiallite, selvose,<br />
scomposte, arruffate<br />
eppur piacenti<br />
pe' boccioli spampanati<br />
ed ora seccati<br />
ma... ridenti, dicono:<br />
"La vita continua"<br />
dai neri vuoti spaccati.<br />
Sopra tappeti di foglie dorate<br />
domani marcite<br />
e ghiande cadute<br />
calpestate e distrutte<br />
le rose, ormai morte,<br />
primeggiano ancora<br />
154
•<br />
Annamaria Vezio<br />
annamariavezio@yahoo.it<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Annamaria Vezio, critica<br />
letteraria, scrive<br />
e dipinge, è un'artista<br />
poliedrica, pluripremiata<br />
in ambito letterario, pittorico<br />
e teatrale. Ha pubblicato<br />
racconti, romanzi, numerose<br />
sillogi, e molte sue poesie<br />
premiate, con dipinti a<br />
tema acclusi, sono presenti<br />
in innumerevoli antologie<br />
letterarie, italiane ed estere.<br />
Recentemente nominata Autore Benemerito della Cultura,<br />
Annamaria pone la sua lunga esperienza e il grande amore<br />
per l'arte in ogni sua manifestazione, esprimendosi come<br />
docente di arte-terapia nelle scuole statali.<br />
Organizzatrice di eventi culturali di solidarietà nazionali,<br />
presidente di concorsi che organizza; portata per indole alla<br />
compartecipazione e solidarietà, oltre che essere testimonial<br />
di “Abitare Solidale” del progetto “Il Cuore si Scioglie”,<br />
promuove propri progetti atti a portare sollievo all'Infanzia<br />
ammalata e alla Donna in situazione di violenza familiare,<br />
soggetti ai quali è molto sensibile; specifico il “Progetto<br />
Fiaba” che attraverso la forma più consona alla Vezio, la<br />
scrittura, con la pubblicazione di ciclici volumi per l'infanzia<br />
contenenti opere proprie e di più autori, scrittori e medici,<br />
raggiunge l'obiettivo: il sostegno concreto in situazioni<br />
di bisogno. È ospite in trasmissioni culturali radiofoniche e<br />
televisive fra cui Rai, Sky, Toscana Tv, Emisferi Tv, Radio Bruxelles,<br />
Radio Bollate.<br />
Notizie sulle attività culturali e sociali della Vezio, sono rintracciabili<br />
attraverso il web.<br />
progettofiaba@gmail.com / annamariavezio@yahoo.it<br />
http://annamariavezio-ilgiardinodicalliope.blogspot.it/<br />
https://www.youtube.com/channel<br />
www.facebook.com/events/598380993574601/<br />
www.facebook.com/groups/537053889720493/<br />
www.facebook.com/annamaria.vezio<br />
Anima nuda<br />
Viaggia nuda l'anima<br />
ha perso ogni pudore:<br />
ogni dogma pesante<br />
nel vuoto ha sperduto<br />
Ne ha fatto cibo per uccelli<br />
e per i gigli nei campi<br />
di sì formanti lemmi<br />
di importanti dogmi<br />
E nuda viaggia l'anima<br />
a carezzare cieli<br />
di siffatta sua stessa veste.<br />
155
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Manola Viti<br />
Via Aldo Capitini, 2 - Impruneta (FI)<br />
Cell. 328 8624604 - m.viti@email.it<br />
•<br />
L’arcobaleno<br />
Ingentilita dal sogno<br />
la donna<br />
come lucertola capra e mula<br />
sale, discende dalle rocce<br />
mentre fantastica di amare<br />
anche se è tempo di aiutare<br />
Nasconde lacrime e sorrisi<br />
e spenta come una lampada bruciata<br />
gironzola, essere incolore,<br />
dentro mura arse dal sole<br />
Protegge il cuore<br />
che bolle come una pentola a pressione<br />
le mani scorticate e i piedi gonfi di dolore,<br />
è salvare,<br />
la sua illusione<br />
Custode della notte<br />
si culla, nel desiderio di scappare<br />
e se il volto si bagna di sudore,<br />
vive al confine con la morte<br />
Sono nata e vivo da 58 anni a Impruneta<br />
(Firenze). Separata con<br />
due figli adulti e un fidanzato, lavoro<br />
in un call center a Empoli.<br />
Per me leggere è viaggiare, è scoprire, è<br />
nutrimento, è riflettere, la scrittura apparsa<br />
qualche hanno più tardi è necessità<br />
di comunicare.<br />
Ho partecipato ad alcuni concorsi letterari<br />
e di recente ho ottenuto un primo<br />
riconoscimento.<br />
Al mio attivo il manoscritto "Passa il<br />
treno".<br />
Audace dignitosa e fiera<br />
rinasce fiduciosa al sorgere del giorno<br />
nella magia di tutelare<br />
la libertà del mondo.<br />
156
•<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
Manola Viti<br />
L’aquila<br />
Pellegrino senza bastone<br />
viaggio tra rovi e spine<br />
e procedo senza riparo<br />
nel freddo e umido sentiero<br />
quando si affaccia<br />
nel cielo all'improvviso<br />
un'aquila reale<br />
a mostrarmi il cammino<br />
e allora sorge, lassù,<br />
più in alto del castello,<br />
come nel cuore di una voglia,<br />
un sorriso.<br />
Il figlio<br />
Nel ridondante fruscio<br />
una richiesta di soccorso<br />
accolta,<br />
già udita,<br />
prima d'ora ascoltata,<br />
si fa memoria<br />
nell'amore materno<br />
di un figlio.<br />
157
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Manola Viti<br />
Il deserto<br />
Il linguaggio<br />
rubato ai pensieri<br />
ucciso dalla mente e sepolto<br />
si dilegua senza pudore,<br />
e brucia come fiamma nel corpo<br />
mentre le parole urtano,<br />
come animali imprigionati,<br />
in uno specchio che offre<br />
un volto<br />
che non riconosci.<br />
Orgoglio<br />
Giostre di insetti rumorosi<br />
sedotti da contraffatti gioielli<br />
si murano in gabbie color dell'oro<br />
e immaginano<br />
di non asfissiare.<br />
158
•<br />
Paraskevi Zerva<br />
zervaparaskevi@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paraskevi Zerva è greca con cittadinanza<br />
italiana e risiede a Firenze.<br />
È laureata in Lingua e Letteratura<br />
Inglese e Americana. Diplomata in<br />
Danza classica (R.A.D). Lavora come insegnante<br />
di Danza Movimento Creativo<br />
(Diplomata; metodo Garcia-Plevin),<br />
e istruttrice Pilates (Diploma Pilates International<br />
Network).<br />
Scrive e pubblica poesie da tanti anni<br />
in Grecia in riviste letterarie e antologie.<br />
Zerva racconta la donna come l’essenza<br />
della Trasformazione attraverso<br />
il suo corpo, mente e spirito.<br />
In Italia esordisce con La Sacra Danza<br />
dell'Essere, (ed. Masso delle Fate) una<br />
raccolta che riceve riconoscimenti<br />
(Menzione d'Onore al Premio Firenze<br />
Capitale d'Europa 2006, Primo Premio<br />
per la poesia proemio, al concorso Semaforo<br />
Rosso) e recensioni su riviste<br />
letterarie, quotidiani, e on-line (www.<br />
literary.it). Il libro ha avuto ulteriori prestigiosi<br />
riconoscimenti nella occasione<br />
della presentazione da parte della Camerata<br />
dei <strong>Poeti</strong> nel febbraio, 2008 a<br />
Firenze e nel 2009 quando è stato presentato<br />
al Circolo degli Artisti di Casa<br />
di Dante, a Firenze.<br />
Collabora dal 2007 con l’Agenda Le Pa-<br />
Il custode dell’amore<br />
Mi è stato detto<br />
che ti dovrò aspettare di notte<br />
finché la luna cresce in pieno,<br />
tenendo custodito il seme del desiderio.<br />
Ma io ti ho perso e ti ho trovato,<br />
per perderti e ritrovarti ancora<br />
intrappolata in labirinti<br />
di vite senza amore, senza speranza e piene di<br />
paura ma,<br />
attraversando la terra di fuoco<br />
mi è stato dato il mito.<br />
Così in questo labirinto,<br />
in questa terra<br />
verrò a riprenderti<br />
poiché la paura più non tengo<br />
da quando il Minotauro nelle mie viscere non<br />
trova più dimora<br />
E so che ti ho amato<br />
e ti ho amato ancora,<br />
e ancora,<br />
ancora,<br />
ancora ti amerò<br />
finché ti avrò trovato.<br />
Non ho ancora un nome<br />
e sono la custode di un seme che,<br />
silenziosamente cresce<br />
mentre aspetta con fiducia<br />
la prima luna piena.<br />
159
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paraskevi Zerva<br />
Femminilità<br />
Movimento a spirale<br />
cercando terra,<br />
cercando l’aria.<br />
Sinuoso è il flusso che segue la vita<br />
nella ricerca di unire le energie;<br />
la forza della materia nei gesti d’amore<br />
la leggerezza quando sento la gravità…<br />
Le ali dello spirito tirano a sé il corpo<br />
che profuma di muschio e radici.<br />
Amo<br />
il contatto del mio ventre<br />
con la terra fresca<br />
La testa dona al vento ogni resistere,<br />
l’essere gode il suo momento in vita<br />
abbandonandosi a sentire<br />
come sa fare una anima femmina…<br />
Vivo la vita<br />
come un passo di danza a spirale.<br />
gine del Poeta, Pagine ed., Viaggi di Versi (2011)<br />
e In linea con la Poesia (2010); I <strong>Poeti</strong> Contemporanei<br />
2012, 2013 (su amazon., www.poetipoesia.com-ebook).<br />
Nel 2009 riceve il primo<br />
premio a Palazzo Medici Riccardi, Firenze per<br />
il racconto (prosa-poesia) dal titolo “Tempi di<br />
petali di Rosa Antica” al concorso Le donne si<br />
raccontano organizzato dalla LILT toscana.<br />
Nel settembre 2011 va in tipografia il suo secondo<br />
libro, dedicato al figlio Alexandro, con<br />
il titolo Insegnami che fu presentato alla preziosissima<br />
sede degli Artisti di Casa di Dante,<br />
Firenze, nel mese di ottobre 2012. L’ 8 marzo<br />
2013 all’occasione della premiazione di Ghita<br />
Vogel per la Solidarietà, affianca l’evento con<br />
lettura sue poesie dedicate alla donna, evento<br />
organizzato dalla Biblioteca dell’Isolotto e<br />
dalla Sezione Soci Coop di Ponte a Greve, Firenze.<br />
La poetessa è presente nel secondo<br />
volume I poeti contemporanei e la critica, a<br />
cura di Lia Bronzi e Angelo Manuali, ed. Bastogi,<br />
e il 2013 partecipa al volume Voci fiorentine,<br />
prefazione di Eugenio Gianni, Ibiskos-Ulivieri<br />
ed. Dal 2012-2014 Paraskevi si presenta<br />
con scultura e poesia, “dalla forma alla parola”,<br />
alle sue mostre personali di scultura, quali<br />
la galleria-studio della scultrice Amalia C.<br />
Duprè, la Biblioteca dell’Isolotto, il Castello<br />
dell’Acciaiolo, la sede degli artisti del Gruppo<br />
Donatello, la mostra collettiva in San Donato<br />
in Poggio nel Palazzo Malaspina, Tavarnelle<br />
Val di Pesa, il Circolo degli artisti di Casa di<br />
Dante, L’Officina Profumo-Farmaceutica di<br />
Santa Maria Novella.<br />
La poetessa è presente nel Dizionario Biobibliografico<br />
dei <strong>Poeti</strong> e Narratori Italiani dal<br />
secondo Novecento ad oggi, Volume IV, ed.<br />
Bastogi.<br />
160
Questo secondo volume della<br />
collana <strong>Poeti</strong> in Toscana nasce per<br />
venire incontro alle tante istanze<br />
e per ottemperare alle finalità della nostra<br />
associazione che ha nella promozione della<br />
cultura il suo motivo ispiratore. Al pari<br />
del primo, i lettori lo troveranno, ricco di<br />
stimoli e generoso di umori poetici anche<br />
distanti, per cifra stilistica e anagrafica, fra<br />
loro. In questa ricchezza, sta il fascino della<br />
pubblicazione.<br />
ISBN 978-88-6039-367-8<br />
E 15,00 (IVA inclusa)