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LORENZO BORGHINI
Poeti in
Toscana
duemilaquindici
Poeti in
Toscana
duemilaquindici
A cura di
LORENZO BORGHINI
COLLANA
Poeti in Toscana
2
Diretta da
FABRIZIO BORGHINI
Coordinamento editoriale
LUCIA RAVEGGI
CHIARA SCALI
Il volume è realizzato da
Iª edizione dicembre 2015
ISBN 978-88-6039-367-8
Tutti i diritti riservati
© Copyright Associazione Toscana Cultura
e Masso delle Fate Edizioni
Masso delle Fate Edizioni
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)
www.massodellefate.it
Finito di stampare nel mese di dicembre 2015
presso la Nova Arti Grafiche
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)
www.novaartigrafiche.it
“Non importa che sia polvere o sabbia
importa questo faticoso andare
verso la striscia bianca esplodente
che è cielo fatto liquida onda
che è sguardo immobile animato.
La striscia bianca che mi taglia.
Taglia la terra mia taglia le ansie.
Una mano mi porta che è cercante
lega ed esprime proprie distrazioni.
Noi siamo grigi verdi e blu
e siamo l'aria nel passaggio eterno.
Siamo in un moto che erige e distrugge”
Alberta Bigagli
La prima pubblicazione di “Poeti in Toscana”
nel 2014 ha consentito l'instaurarsi
di un ininterrotto rapporto
fra Toscana Cultura e i poeti presenti nel
libro, che è sfociato in un susseguirsi di
occasioni in cui la poesia è stata presente
sia durante numerose mostre d'arte sia
nel corso di manifestazioni culturali di varia
natura.
In questi frangenti è stata più volte sollecitata
l'uscita di un secondo volume che
consentisse la pubblicazione di nuove liriche
da parte dei poeti ormai “storicizzati”
e l'inserimento di altri autori che avevano
perso, per vari motivi, l'opportunità di es-
sere presenti nel primo volume.
Per venire incontro alle tante istanze e per
ottemperare alle finalità della nostra associazione
che ha nella promozione della cultura
il suo motivo ispiratore, abbiamo deciso,
ancora con Giubbe Rosse e Masso
delle Fate, di pubblicare questo secondo
volume che i lettori troveranno, al pari del
primo, ricco di stimoli e generoso di umori
poetici anche distanti, per cifra stilistica e
anagrafica, fra loro. In questa ricchezza,
sta il fascino della pubblicazione.
Lorenzo Borghini
Poeti in Toscana 2015
•
Indice
Andrea Aterini pag. 5
Valentina Bagnoli ” 6
Anna Balsamo ” 7
Grazia Maria Barbieri Felicetti ” 9
Gabriele Bellucci ” 11
Paola Beretta ” 12
Adua Biagioli Spadi ” 14
Giancarlo Bianchi ” 15
Mary Bianchi ” 17
Ubaldo Bitossi ” 19
Daniele Boganini ” 21
Lorenzo Borghini ” 23
Lucio Bussolini ” 25
Silvano Callaioli ” 28
Franco Cappellini ” 30
Stella Cappellini ” 32
Ester Cecere ” 35
Alba Centoni ” 36
Bruno Chiarini ” 39
Giuseppe Colapietro ” 43
Maria Beatrice Coppi ” 44
Maria Teresa Corsi ” 48
Fedora D'Errico ” 50
Anna Maria Dall'Olio ” 53
Donatella De Vincentiis Fazzino ” 54
Roberta Degl'Innocenti ” 55
Guerriero Dell'Orso ” 57
Adriano Diani ” 58
Mara Faggioli ” 60
Paolo Fanfani ” 62
Giuliana Filindassi Bartolini ” 66
Bianca Maria Gaddini Pagliai ” 69
Antonina Giammarinaro Monti ” 71
Leda Giannoni ” 73
Mirco Giarrè ” 75
Stefania Giordano Vespucci ” 77
Andrea Gradi ” 79
Anna Maria Guidi ” 80
Roberta Incerpi pag. 81
Daniele Lari ” 83
Haydée Lazzeri ” 86
Leonora Leonori Cecina ” 89
Annalisa Macchia ” 90
Michelangelo Marsili ” 92
Gabriella Martino ” 93
Donato Massaro ” 94
Giuseppe Mastrantoni ” 97
Daniele Minucci ” 99
Alessandro Mirannalti ” 101
Lina Moretti Nesticò ” 103
Roberto Mosi ” 104
Clara Nistri ” 106
Alessandro Pesci ” 107
Monica Petroni ” 109
Luisa Puttini Hall ” 111
Silvia Ranzi ” 113
Marisa Rastrelli ” 115
Massimo Rosati ” 118
Paola Rosati ” 122
Littorio Rossi ” 126
Antonio Sabatino ” 129
Veniero Scarselli ” 131
Enzo Scortica ” 134
Umberto Sereni ” 137
Donatella Sestini ” 138
Rossana Sirletti ” 140
Giovanna Spolveri ” 141
Patrizia Tofani ” 143
Caterina Trombetti ” 146
Liliana Ugolini ” 148
Lenio Vallati ” 150
Clotilde Vesco ” 152
Annamaria Vezio . . . . . . . . . .” 155
Manola Viti ” 156
Paraskevi Zerva ” 159
•
Andrea Aterini
andrea.aterini@hotmail.it
Poeti in Toscana 2015
•
Scrive poesie in modo ermetico,
ma con sfondo ottimistico.
Molte sue liriche sono state premiate
in concorsi nazionali ed internazionali,
ed hanno vinto svariati premi,
in coppe, diplomi e medaglie.
È presente con sue opere in tante antologie,
ha fatto pubblicare a sue spese 2
librettini di poesie.
Fa anche cabaret con l'amico Marco,
con testi scritti da loro stessi.
Buon Natale
Bestiario è il genere che
Uomo si fa per rendersi
Operoso ma
Non convince molto.
Non si può vivere di solo
Amore per gli altri
Tra tanti, che si ricevono,
Auguri natalizi, che sembrano
Leali, ma sono solo
Effimeri scambi di parole, per quel giorno.
5
Poeti in Toscana 2015
Valentina Bagnoli
bagnoli.valentina@virgilio.it
•
•
Ad Alvaro
Sei caduto, mio eroe,
lento e inesorabile
come la cenere dei tuoi sigari
sulla morbida bergère.
Abbandonato
su aride lenzuola
che altri abitarono prima di te,
ora, a macchina spenta
ti nutri del prezioso ricordo di quel che fosti.
Mi lasci la mano,
ti lascio un sorriso,
e mentre cade
la malaugurata perla,
perdi il senso che avevi di te.
Raccolto,
in quel letto che non t'appartiene
te ne stai, offeso
cercando nel pollice
il gusto del tabacco.
Ti bacio
dall'altra parte del vetro,
mentre tu già mi aspetti
dall'altra parte della vita.
Valentina Bagnoli, classe 1989. Diplomata al
liceo classico N. Machiavelli e laureanda in
Discipline dell'Arte, della Musica e dello
Spettacolo presso l'Università degli Studi di Firenze
con una tesi in Storia del teatro medievale. Fin
da giovanissima ha dimostrato una predilezione
per la scrittura, ricevendo un premio come terza
classificata al concorso di poesie Il Chiacchierone,
anno 2002, con la poesia I Difetti. Nel 2012 ha frequentato
un corso di Scrittura Creativa presso l'U-
NIFI, sede via San Gallo, tenuto dalla dottoressa
Serena Bedini. Sempre nel 2012, ha scoperto l'amore
per il teatro. Ha frequentato un laboratorio di
Tecniche gestionali per lo spettacolo tenuto dal
dottor Marco Giorgetti presso il Teatro della Pergola
e ha iniziato a scrivere brevi recensioni teatrali.
Sta svolgendo un laboratorio di critica teatrale,
Lo spettatore critico, tenuto dal giornalista e critico
Massimo Marino proposto dal Teatro Metastasio
di Prato, attivo fino ad aprile 2016. Ha collaborato
con Il Cartello nel novembre 2015 pubblicando
una recensione sullo spettacolo teatrale Non Dirlo.
Il Vangelo di Marco, di e con Sandro Veronesi.
Ancora nel novembre 2015, ha pubblicato una recensione
su Il Tirreno (Prato-Pistoia-Montecatini)
dal titolo Porcile. Umile dramma umano e campo
di battaglia generazionale. Al momento, si sta dedicando
alla realizzazione di un blog che possa
ospitare recensioni e visioni critiche di spettacoli
in scena sui palcoscenici italiani. Infine, si è avvicinata
al ramo editoriale e sta per diplomarsi al corso
di formazione editoriale proposto dell'agenzia
letteraria Herzog, sede di Firenze.
6
•
Anna Balsamo
Poeti in Toscana 2015
•
La tenerezza forte della vita
Apologo animalista, ispirato dalla novella spersa
della poetessa e scrittrice Stefania Giordano
Vespucci, liberamente versificata
da A. Balsamo col consenso della Vespucci
Anna Balsamo risiede ed opera a
Firenze. Scrive fin da giovanissima.
Negli anni Ottanta è stata
redattrice capo della rivista letteraria
“Firme Nostre” di A. De Lorenzo. Anni
Novanta e Duemila: per la Camerata
dei Poeti, prima è consigliera, poi vice
presidente di Marcello Fabbri (1922-
2015), e, dopo undici anni di conduzione,
date le dimissioni, emerita. Dal 1999
al 2001 uno spazio redazionale è stato
a cura di A. B. per conto della Camerata,
sulla rivista fiorentina “Viva Piazza”
intitolato da A. “Sal8 di Carta”. Dal ’98 è
socia operativa, poi anche onoraria, del
Centro d’Arte Modigliani di Scandicci
di Roberto Cellini. Svolge tutte queste
attività per scelta di volontariato.
PREMI: svariati, nel corso degli anni i
premi letterari, si rivolge solo a quelli
che ritiene idonei alle loro finalità. Annovera,
tra l’altro, al “Firenze Europa” la
targa intestata a Mario Conti fondatore
del Premio stesso, oltre a un “Fiorino
Stefania!
Quando misero nella cucina
dei tuoi suoceri,
in una tinozza,
un’anguilla a sciaguattare
-quel dì pescata proprio da tuo suoceroe
sapesti che si meditava
“Con che ricetta cuocerla domani?”
Oh, no! Oh, no!
Di notte ti recasti nella stanza
e, nell’acqua, ondulata appena, mossa
dalle spire nel torcersi silente,
allungasti la mano a carezzare
l’ignara stupita creatura
prigioniera che al tatto era
liscia e dolce come seta
e d’affetto rispondeva,
così fidente di tornare trepida
al suo iter misterioso:
non sai per quali e quanti mari e quali
sotterranei fiumi vengono
le anguille e per quali oceani vanno
al richiamo d’amore!...
Centinaia e centinaia di chilometri
7
Poeti in Toscana 2015
•
Anna Balsamo
dai lontani Sargassi!
Leggenda, forse. Comunque, era complice
tuo marito e l’oscurità: volevi
salvarla!
Dalla barca, in notturno, restituiste,
sacro emblema di rituale,
al lago Trasimeno
l’anguilla: “Va! A vivere
e generare!”
Quieta si defilò
verso il fondo tra l’alghe.
Le avevi dato / nome di donna:
ma non me lo dici:
perché ‘sta fiaba vera, dopo scritta
l’hai smarrita, lasciata sguisciar via:
anche per infinita libertà…
d’Oro” poesia inedita ed un “Fiorino
d’Argento” poesia edita. Nel ’97 consegue
il Primo Premio Narrativa, con pubblicazione
dell’opera, da Ibiskos Editrice
Empoli.
Opere edite: atto unico da Gastaldi Ed.
(MI) opera assai giovanile; “Cielo e Terra
e ancora Primavere” silloge Agemina
Ed. (FI); “11 avventure d’anima” Ibiskos
Ed. Empoli; “Taj Mahal Passion-Love
Story romanzata in versi” Ibiskos Ulivieri
Ed. (Empoli). Poi la silloge del 2011
“Qui è Scalo di Spiriti della Memoria”
prefazione di Duccia Camiciotti (1928-
2014) e nel 2013 “Stanotte pazzi / capricci
da inseguire / caleidoscopio”
(recitativo haiku per i Préludes I e II volume
di Claude Debussy, grafiche di
Sergio Rinaldelli - CD con stralci musicali
al flauto traverso di Laura Manescalchi);
“ Corymbos poesia” Ed. Polistampa,
Firenze. Prefazione di Franco
Manescalchi.
A. Balsamo è anche socia di “Novecento
Poesia” e di “Sguardo e Sogno” e frequenta
la Casa di Dante. Da qualche
anno trova di grande interesse le iniziative
di Fabrizio e Lorenzo Borghini. Negli
ultimi anni è stata due volte giudice
nel Premio Papini, nel 2015 era nella
giuria di “Abbiate il coraggio di essere
felici” concorso di poesia organizzato
dal generoso entusiasmo di Anna Maria
Vezio, ispirato da una frase di Papa
Francesco.
IL 23 settembre 2015 ha letto sue poesie
abbinata alla poetessa Mary Bianchi,
ad "Artisti dal mondo a Firenze"
Toscana Expo 2015
8
•
Grazia Maria Barbieri Felicetti
Tel. 055 8218155
grazia-barbieri@libero.it
Poeti in Toscana 2015
•
Chi siamo, dove andiamo?
Chi siamo, dove andiamo?
E’ un tuo dipinto
dove un cavallo avanza
verso l’Infinito.
Nata a Firenze, risiede attualmente
nel Comune di San Casciano
in Val di Pesa.
Laureata in Pedagogia ha inoltre conseguito
il Diploma di perfezionamento
C.S.I.M. ai corsi per il Mosaico, sotto il
patrocinio dell'Accademia di Belle Arti
di Ravenna.
Iconografa. Mosaicista. Ama la pittura
e la poesia.
È socia artista del Circolo degli Artisti-
Casa di Dante Firenze. Ha pubblicato
due raccolte di poesia, molte sue liriche
sono presenti in varie antologie
letterarie.
Ora sei giunto là
amato fratello
dove ogni Verità è svelata,
tu adesso sai:
chi Siamo e dove Andiamo.
Inarrestabile procede il tempo
verso l’ineludibile meta.
Nel ricordo e nel rimpianto
ti accompagna per sempre
il mio accorato saluto
Addio, Addio.
9
Poeti in Toscana 2015
•
Grazia Maria Barbieri Felicetti
Acqua di lago
Della tua riva amica
mi è rimasto tutto lo splendore,
angolo illuminato in fondo al cuore,
colori preziosi di tavolozza antica.
Nei momenti miei più dolenti
amo tornare alle tue rive...
sulla punta del gigante abete
proprio sull'orlo del più alto
braccio, ritrovo la notturna stella.
Nel salire dell'alba
sento il richiamo festoso delle anitre,
il fruscio gentile del cigno che maestoso
e lento va lungo l'approdo di pietra porosa.
“Se poeta è colui che, mosso da forti
passioni, da fervida fantasia e da nobili
sentimenti, sa trasmettere i suoi
pensieri con l'apprezzabile linguaggio
dell'armonia metrica, Grazia M. Barbieri
Felicetti è una poetessa di eccelsa
levatura.
Le sue opere sono permeate dalla nostalgia
del passato, ma oltremodo impegnate
nelle problematiche di questo
attuale mondo, con anelito costante
alla ricerca di spirituale trascendenza.
Oltretutto i suoi versi hanno una godibilissima
scorrevolezza come una dolce
musica”.
Rino Pavolini
Con il pensiero inseguo
un grande battello e la sua scia...
Solo il gabbiano che vola alto e libero
percorre la mia via.
Nella quotidiana sua ricerca ansiosa
va lontano e torna...senza posa.
10
•
Gabriele Bellucci
Poeti in Toscana 2015
•
Firenze 1971 - Fiesole 1994
Studi classici presso i Padri Barnabiti
del Collegio fiorentino “Alla
Querce” - Figlio della poetessa
fiorentina Clara Nistri inizia a scrivere
poesie fin da tenera età.
Prestigiosi premi fra cui: Zirè d'Oro -
Città di Penne - Paestum - Lerici Pea
- Città di Pompei - Fiorino d'Oro, per
citarne alcuni.
Figura in varie antologie quali: Ah! Poesia,
Poesia (Florence Art) - Parole di
Pace (Polistampa) - I Poeti dell'Arca
(Bastogi) - Poeti Italiani nel Mondo
(Book edit.) - antologia bilingue inglese
italiano.
Il suo nominativo è inserito in La Città
Scritta di Franco Manescalchi (ediz.
EDIFIR), in Storia della Letteratura Italiana
del XX secolo (ediz. Helicon) e
nel Dizionario Autori Contemporanei
(Guido Miano Editore).
Ha pubblicato i libri di poesia: Verrà
l'Inverno di Neve (Ediz. Ibiskos) - Campane
sull'Alba (ediz. Ibiskos) - Shirim
(Corymbos) e il romanzo breve Il Talismano
(Polistampa).
Hanno parlato di lui , per citarne alcuni,
Mario Luzi, Carmelo Mezzasalma, Rodolfo
Doni, Mario Specchio, Stefano
Mazzacurati, Anna Balsamo, Vera Franci
Riggio, Paola Lucarini, Don Giorgio
Mazzanti, Sandro Angelucci, Gabriella
Fiori, Anna Vincitorio.
La mia sera
Gli occhi asprigni del tempo
vegliano il peso dell'inverno
sulle foglie del platano
avvizzite
e solchi d'erba esausta.
Bacche gelate sui rovi,
come perle di fiume,
dipingono di indolenti colori
la mia sera.
Respira l'aria
favole di vento.
Si fanno penombra i rumori
e i rintocchi della campana
del Vespro.
Amo questo momento
nell'incedere maestoso
dell'inverno
prima che faccia scuro.
Prima che il lupo
ululi alla luna
e il gufo artigli
l'ombra della notte.
… La mia pena è durare
oltre quest’attimo.
1986
Mario Luzi
11
Poeti in Toscana 2015
Paola Beretta
paul_etta@hotmail.com
•
•
Frustrazione
Cercare conforto nelle parole
Quando nulla abbiamo da dire.
È sempre vivo in me quel grumo
Di incertezze giovanili, il dolore
Della mia ignoranza del mondo.
Sono frustrata da anni di impotenza,
dalla rassegnazione,
ora ansiosa ora spensierata.
È triste avere
Poca saggezza da tramandare,
è triste sapere
che inganniamo i figli dicendo:
anche quello è tuo fratello.
Il nostro cammino è recente
Ma già dai secoli futuri nessun conforto,
neppure a questa generazione
la serenità di una vecchiaia è assicurata,
se anche domani può spargersi il seme
dell'orrore e della totale distruzione.
Paola Beretta, nata a La Spezia,
vive in provincia di Pistoia. Nella
sua vita ha combinato l’insegnamento
con la pittura, per poi divenire
autrice di un libro di narrativa, racconti,
poesie. Oltre a varie personali ha esposto
alla Biennale di Firenze, a quella di
Venezia in occasione del centenario, a
Padova, New York, Basel, Cancun.
Nelle sue opere possono essere visti
tre differenti aspetti: innanzi tutto il
suo forte temperamento, il suo dinamismo
si manifestano nell’uso di una
vivace gamma cromatica. Pur individualmente
espressi, si riconoscono qui
influenze Fauves, del Post-cubismo, del
Futurismo.
In alcune opere la sensualità del suo
carattere diventa il motivo prevalente,
i colori si fanno morbidi e tenui, le
figure, chiaramente definite, si stagliano
in atteggiamenti pensosi contro
sfondi ambigui. Vi si respira un senso
di tenerezza astratta, di meditazione
filosofica.
Altre volte l’autrice vuole evidenziare,
12
•
Poeti in Toscana 2015
Paola Beretta
non senza ironia, contraddizioni e paradossi
della nostra società, tensioni della
vita moderna, confrontandoci con
gli eterni problemi dell’esistenza per
poterli trascendere.
Come autrice, ha pubblicato nel 2008
con A. Car “Da Quanto Tempo Non Mi
Ascolti”, finalista al XXVIII Premio Firenze
e I˚ premio per la Narrativa a Tropea;
alcune sue poesie sono state inserite
nel “Coro”, antologia poetica pubblicata
da Luna Nera.
Un attimo
Pesante e fredda come un mantello bagnato
La solitudine scende e copre il mio animo.
Ogni eco di comunicazione precluso,
Il mondo si è fatto fantasma.
Ritorna l'angoscia che ben conosco,
Per un poco ne sarò prigioniera.
Unico sostegno le parole,
A esorcizzare un attimo di inganno.
Ascolto... ruvida e lenta scende la sabbia,
Grano a grano, attimo per attimo.
Di questa vita che scorre torno consapevole.
E con lentezza mi riafferra il senso del miracolo
Di me, del mio essere ora, unita e unica,
Nel grembo di Chi incondizionatamente ama.
Solitudine
Quando riflettiamo in noi stessi sentiamo
il valore della nostra solitudine
e ne sentiamo il peso.
Nel profondo siamo soli e nulla ci raggiunge,
Nel profondo l'animo è ancora un feto.
Ringrazio questa sublime malinconia,
così dolce e così vera e mi lascio condurre.
In trasparenti acque azzurre osservo
L'animo mio che sogna.
Come tutto gli è estraneo!... Indifferente
In quella liquida oscurità vive
Incompreso, autonomo, inascoltato.
E gli altri?
Estranei a noi stessi,
come supporre reali i rapporti con gli altri?
Forse ti peso già come un dovere,
Amore mio, tu così riservato.
Ma dimmi, sono davvero un'indiscreta?
Noi e le cose che possediamo...
Strano rapporto, temo l'unico
reale della nostra vita!
Ecco l'origine del vuoto che sempre crea,
moltiplica gli oggetti del desiderio.
Mai ho posseduto me stessa,
Polverizzata in mille immagini,
come in una stanza di specchi.
13
Poeti in Toscana 2015
•
Adua Biagioli Spadi
audabi2008@yahoo.it
stellinavu@yahoo.it
•
Pistoia
Brilli incurante dei miei
sospiri Pistoia,
guardiana di un lago ormai spento.
Ti svegli, sbadigli sei fatta di nebbia
di acquosi e tiepidi grani.
A cadere quasi stanca
spumi gigante
e nel furtivo timido attimo
spuntano appena le
astrali ginocchia.
Intravedo le ciglia velate
folte cornici di occhi più grandi
così arresi, spalancati alla luna,
quasi sottile lama che sbircia.
Come un mistero emergi più viva
nell’intreccio accurato di stelle.
Pistoia,
già dormi smarrita ed è tardi,
lo scorcio tuo sbriciola chiaro
e non esiste più niente al mondo
dalla porta mia infinita che pende,
se non il rosso dell’orizzonte
che lento in te viene sfumando.
Frantuma e seduce il mio volto
allagato nella tua brina,
nel cielo perduto scemando.
Adua Biagioli Spadi,
maestra d’arte e Operatrice
Culturale,
poetessa, dopo aver conseguito
studi umanistici in Lettere
e Filosofia presso l’università
di Firenze, partecipa a
reading poetici ed a concorsi
letterari, nazionali e internazionali
di poesia e prosa. Socia
del Cenacolo Accademico
Europeo Poeti Nella
Società e dell’Accademia Vittorio Alfieri,
è presente in numerose pubblicazioni di
Agende letterarie, collane letterarie (Le
Schegge d’Oro - Montedit ed.) e antologie
di Premi letterari, tra le quali AM-
BROSIA, presentata in anteprima ad
EXPO’ 2015 a Milano, a giugno 2015 pubblica
il primo libro di poesie “L’alba dei
papaveri” - Poesie d’amore e identità -
ed. La Vita Felice (MI) all’interno della
collana “Agape”.
Tra i premi letterari si ricordano:
Primo premio per la narrativa al concorso letterario
De Leo-Bronte - con un racconto inserito in Antologia
Bronteana 2014 e sui siti Internet Internazionali BronteBlog
e BrontePersonalBlog.
Ambiart 2014 Premio Letterario Nazionale di poesia -
Milano - conferimento del Premio Regionale Unico
per la Toscana - Poesia “Nell’uomo” che è nella raccolta
poetica pubblicata.
Finalista al Premio Letterario Internazionale Città di
Cattolica con la silloge poetica inedita “SOLE” - 2014.
Quarta tra i finalisti al premio Nazionale Letterario
Città di Follonica 2014 “Il Cipressino d’Oro”;
Finalista e Primo Premio Ex-Equo per merito alla poesia
Inedita - Premio Letterario Internazionale Città di
San Marcello Pistoiese 2015.
14
•
Giancarlo Bianchi
Cell. 340 5390873
g.bianchi@email.it - www.novecentopoesia.it/autori.htm
Poeti in Toscana 2015
•
L’essenza di tutto
Apro gli occhi e rendo grazie.
Guardo un filo d’erba
e vedo qualcosa oltre.
Sono contento di questo
e scopro l’essenza di tutto
Da “Poesie” Ed. Gabrieli Roma 1971
Scrive in prosa e poesia fino dalla
più tenera età. Ha pubblicato
numerosi libri di cui è uscita recentemente
un’antologia di 280 pagine
dal titolo “All’ancora del tempo”. Il
suo profilo artistico può essere consultato
su Wikipedia free e novecento
poesia.it/autori. Ha ricevuto da La Pergola
Arte i premi: fiorentinità 2010 e
poesia e religione 2015. I Fiorini d’argento
al Premio Firenze nel 2005 per la
poesia inedita e nel 2014 per tutta la
sua opera che copre ad oggi oltre un
quarantennio di attività letteraria. Ed il
Premio Firenze Capitale
Europea della Cultura 1986
medaglia d’oro. In occasione
dei Mondiali di Ciclismo
a Firenze su strada
2013 ha curato il volume
“Poeti in bici” insieme a
Franco Manescalchi, un lavoro
di ricerca che è stato
definito da Eugenio Giani
in occasione della presentazione
come un testo importante destinato
a passare alla storia del ciclismo
e della poesia.
Io la vita l’ho goduta
perché mi piace anche
l’inferno della vita, e la
vita è spesso un inferno…
Per me la vita è stata bella
perché l’ho pagata cara.
Alda Merini
15
Poeti in Toscana 2015
•
Giancarlo Bianchi
Per Alda Merini
(inedita)
La gente oggi non sogna più,
leggere le tue poesie
è come sognare.
Ci hai donato il tuo dolore
e lo hai trasformato in
purissima poesia.
Amore, follia poesia
al centro di una bufera,
parola incorruttibile
non in vendita, riconoscibilissima
forgiata nel crogiuolo della vita.
Fai poesia per sfinimento
dicesti in un tuo verso,
il sigillo della vera Poesia
libera da infrastrutture,
ci hai donato versi immortali.
La tua lucida ispirazione
è simile a rugiada mattutina,
nessuno in manicomio ti ha mai
dato un bacio, dicesti.
Ora è tardi, sei partita
per altri sconfinati e sacri lidi
In riferimento al riconio da parte del
Comune di Firenze del Sigillo della
Pace ne ha curato l’aspetto numismatico
(vedi Cronaca Numismatica gennaio
1995). Attualmente si sta occupando
dell’opera letteraria di Duccia Camiciotti
e Vanna Bonta. Fa parte della
segreteria di “Pianeta Poesia” fondato
e diretto da Manescalchi e del consiglio
direttivo dell’Associazione Città
Ciclabile.
con quella tua nave sei salpata
oltre le cascate di luce,
hai preso con te soltanto
la tua anima simile a diamante
per andare al cospetto di quel dio
che ti creò immortale
come i tuoi versi purissimi
dono delle muse.
Teniamoci per mano Alda
e non congediamoci mai più.
16
•
Mary Bianchi
mg.bianchi545@gmail.com
mary.bianchi@alice.it
Poeti in Toscana 2015
•
Maria Grazia Bianchi, omonimo in poesia
Mary, è nata a Firenze e residente a Firenze.
Lauree in Pedagogia e Lettere e Filosofia.
Dottoressa in Scienza Storiche - Storia Moderna
Iscritta all’Albo dei Pedagogisti ANPE dal 1991. Senatrice
della Poesia - Sezione antropologica dell’Accademia
degli Etruschi di Vada, Livorno e Orbetello
dal 1997 e premiata dal poeta Edoardo Sanguineti
per il libro “La nebbia sfianca la collina” al 1° posto
della classifica.
- Finalista al Concorso Nazionale di Poesia “Premio
Firenze” nel 1998 con la poesia: “Nella stagione dei
versi tristi”;
- Premiata ad exquo nel 3° posto ha ricevuto la Medaglia
di Bronzo nel Salone dei Cinquecento dal Sindaco
di Firenze nel Concorso di Poesia indetto
dall’Associazione Culturale Firenze-Europa “Mario
Conti” nel 2000 con la poesia Senza niente chiedere;
- Finalista al Premio Letterario Internazionale “Maestrale
San Marco” a Sestri Levante per la poesia
“Dove dormono le onde” e “Il cappello di paglia” dal
libro “Quel tratto di matita” pagg. 18 e 32.
Alcune poesie sono state tradotte in inglese e francese
in varie antologie letterarie dal 1997 ad oggi
vedi: “Poeti e Narratori…anche Noi” p. 78 nel 1998;
Antologia “Poeti d’oggi”, ed. Orione, Sestri Levante,
pag. 30, nel 1999; etcc…
La chiocciola
In una qualsiasi alba
osservo una piccola chiocciola
passi lenti…
in pensieri schiumati:
io vivo, io respiro
nelle spire della tua conchiglia.
Che senso ha rincorrerti se
sei dentro di me da sempre?
Inseguo nuovi giorni
lentamente, molto lentamente e
tacendo
io scrivo di te!
Notte silente
Respingo il bagliore
di una luna di ghiaccio.
onda di luce
intorno a me Donna.
Ombre, fantasmi
suoni attutiti
con occhi rassegnati
nel mio volto smagrito.
Il corpo fragile guscio
affatica le parole. Domani
ci sarà un nuovo raggio di sole?
17
Poeti in Toscana 2015
•
Mary Bianchi
Accarezzo la Luna
Con l’alta marea
Sulla punta dei piedi
Accarezzo la Luna!
Con la mia voce rombante
le stelle cadono a capofitto
sul mio amore per te!
Quando accadrà che del tuo
colore azzurro sarò?
L’anima mia quanto dista
da un singhiozzo di affetti perduti
in petali di rosa
rosso tramonto? …
e galleggio, galleggio nei ricordi...
ancor oggi non so cosa ho perso
e alla sera…quanto vorrei dormire
senza gocce di rugiada!
Un pomeriggio
Era un pomeriggio di primavera
che persi la testa… ma
tu sei lì, uomo amato,
ora ritrovato in me!
- Premio con coppa ricevuto dall’AUSER del Q.4
per le poesie “Il cappello di paglia” e “Vestiti d’aria”
in Quel tratto di matita pagg. 32 e 34 che sono
state pubblicate nell’antologia “Poeti e Narratori…anche
Noi”, pag. 71 nel 1998;
- Premiata con coppa dall’Associazione Culturale
Marzocco per il libro Le parole finestre dell’anima
nel 1999;
Varie poesie sono state pubblicate in internet e
nella rivista del CRAL dipendenti del Comune di
Firenze di cui è stata Presidente nel 1999;
- Ha collaborato con le Associazioni Pianeta Poesia
di Franco Manescalchi e La Camerata dei Poeti
con la poetessa Anna Balsamo (Fiorino d’Oro
“Ala” nel 2000);
- Antologia “Poeti in Toscana” è stata pubblicata
la poesia Nel cerchio della luna, a cura di Lorenzo
Borghini ed. Masso delle Fate, 2014, pag. 15; e con
la partecipazione di Toscana Tv trasmissione diretta
da Fabrizio Borghini “Incontri con l’arte”-
Presidente dell’Associazione Toscana Cultura.
Diversi riconoscimenti ha ricevuto dai sindaci
Mario Primicerio e Leonardo Domenici del Comune
di Firenze; dal prof. d’arte Ugo Barlozzetti;
da vari assessori del Comune di Firenze tra i quali
il Presidente del Consiglio Regione Toscana Eugenio
Giani, Gianni Conti, Paolo Coggiola, Laura
Grazzini e altri amici come l'on. Riccardo Nencini,
il Vice Sindaco di Firenze Alberto Brasca, il prof.
Adalberto Scarlino, il dr. Ugo Caffaz che hanno
scritto le loro recensioni e articoli nei libri pubblicati
dalla poetessa Mary Bianchi e donati alla
Biblioteca Nazionale di Firenze e alla Biblioteca
Marucelliana di Firenze.
Libri di poesie pubblicati con i disegni del figliopittore
Michele Calvanelli, la Private Banking
Mediolanum Francesca Pinosio e il camerunense
George Togo.
1) Le parole finestre dell’anima, 1997
2) La nebbia sfianca la collina, 1997
3) Quel tratto di matita (stampate 2 edizioni
nell’anno 2000)
4) S … fuma il tempo, 2000
5) Io sono colei, 2002
18
•
Ubaldo Bitossi
ubaldo.bitossi@virgilio.it
Poeti in Toscana 2015
•
Le tue spalle
Chiaro di luna steso sulle mie mani
e le tue spalle di terra fresca arata:
prendo da dietro i tuoi fianchi
mentre ti appoggi alla notte ondeggiando
fra tenerezze e fantasmi…
profumo di tigli e i resti di un urlo…
e poi solo… e solo… pace vitale
Ubaldo Bitossi è nato a San Mauro
a Signa (Firenze) il 26 novembre
1958 e attualmente vive, con la
sua famiglia, a San Casciano Val di Pesa
(Firenze).
Di professione medico anestesista, svolge
dal 1997 la sua attività professionale
nell’ Area Ostetrico-Ginecologica del
Dipartimento di Anestesia e Rianimazione
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria
di Careggi (Firenze). Appassionato di
musica sacra è stato organista liturgico
in varie chiese della Toscana.
Per quanto attiene alla sua attività letteraria
ha già pubblicato tre raccolte di
poesie: “Il Sogno su Eleonora” quaderni
di Pietraserena Ed. Masso delle Fate, “L’Isola
sul Vento” e “Inquieto andare” sempre
per l’Ed. Masso delle Fate.
È stato inserito nell’antologia “Nostos”,
curata da F. Manescalchi “Poeti degli
anni Novanta a Firenze” (Ed. Polistampa
Firenze).
Ha collaborato, inoltre, alla rivista Pietraserena
coordinata da Walter Nesti.
19
Poeti in Toscana 2015
•
Ubaldo Bitossi
Il ladro del tempo
Son venuto dal limitar del bosco
deciso ad incantarti l’anima
con le note di questo antico violino:
tese corde di cristallo pizzicate dal tuo sguardo!
Prendo il tuo tempo con la distrazione
da cose umane e ragioni vane,
prendo il tuo cuore quando ti volti
dall’altra parte povera di parole,
ingoio il tuo perdono quando il tempo
consumato si arrende alla colpa
che ti infliggi!
Ti dono però in fondo al posto del tempo
un luogo infinito in me per rinascere
in piena differenza
alle note di questo antico violino.
20
•
Daniele Boganini
Prato
fwboga@tin.it
In questo momento
In questo momento
mi sento come una foglia
che scende grazie al soffio fresco
di cui non so
né da dove proviene né dove va
Poeti in Toscana 2015
•
Nato a Firenze l’8 giugno
del 1975 è residente a
Prato.
Lavora come impiegato presso la
CDR Italia - La Casa del Radiatore
srl di Prato.
Ha come hobby il teatro e la scrittura
creativa di cui frequenta i
corsi da anni presso la Nuova Colmena
di Prato.
Ha pubblicato un libro di poesie
“Sogni e Ricordi” edito da Masso
delle Fate (2013).
sentiamoci tutti noi foglie cadenti in questo autunno
voliamo e atterriamo sul prato
lasciamoci accarezzare dal vento fresco
anche se non siamo più su questi alberi
per sempre saremo ricordati
dalla gente che va e viene
un fiume di parole sarà poi scritto o cantato
amiche foglie cadute
regalateci la dolce visione di voi
che planate formando un mosaico
su questo prato
su questa strada
su questa piazza
21
Poeti in Toscana 2015
•
Daniele Boganini
Sorride il fiume
Sorride il fiume
mentre s’immerge nel mare
cantano
quest’oggi nel cielo e tra le foglie verdi
gli stormi
all’orizzonte
lentamente
passa una barca
Dice il fiume:
“Son felice perché divento mare
finalmente le nuvole rifletto
prima le lenze dei pescatori
mi facevano il solletico
e d’autunno ricevevo l’elemosina
di foglie morte
dai rami nella foresta”
22
•
Lorenzo Borghini
lorenzoborghini0@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Lorenzo Borghini è nato nel 1988.
Dal 2010 inizia a collaborare al
settimanale Metropoli e successivamente
al quotidiano Metropoli
Day fino al 2011. Nell'aprile dello stesso
anno partecipa alla nona edizione del
Korea Film Festival in veste di membro
della giuria designata a premiare le pellicole
in concorso.
Dal luglio 2012 è iscritto all'Ordine
Nazionale dei Giornalisti (tessera n.
148284) e dal dicembre dello stesso
anno è redattore del mensile La Toscana.
Il 20 agosto 2012 un suo racconto
intitolato L'amico speciale viene pubblicato
sul quotidiano Il Tirreno.
Nel 2013 si laurea in Discipline delle
Arti, della Musica e dello Spettacolo
alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
degli studi di Firenze con una
tesi sul cinema coreano contemporaneo
e l'opera di Lee Chang-dong.
Durante il mese di giugno 2014 compie
un viaggio in Cina, dove realizza
un reportage fotografico e un diario
di viaggio.
Nel luglio 2014 realizza il suo primo
Anime perse
Elmetti caduti,
pioggia incessante,
sputi di rabbia,
spari da ogni dove,
vite che si ammassano
come scatole di cartone,
fango nelle scarpe,
nella bocca,
ancora spari,
anime cadute,
fiocchi di neve,
freddi come la morte,
spietata,
atroce,
fili d'erba sulle orecchie,
sigarette masticate,
il cuore che batte
veloce
come passi sull'acqua,
acqua sporca di lamenti,
colpi volano sopra le teste
volano su queste anime perse.
23
Poeti in Toscana 2015
•
Lorenzo Borghini
Angeli sporchi
Angeli sporchi di terra,
voli ancestrali
sporcati da residui umani
intrappolati in girandole emozionali,
emozioni troppo forti,
barlumi di bagliori,
silicio di colori,
variegati cantori,
è il canto di un diavolo spento,
un angelo in pensione
multiforme nella sua perversione
perverso nel suo candore,
sboccia come un lampo,
un grido
tepore
ancora un grido,
dolore.
cortometraggio L'attesa, che vince la
Menzione d'onore al Montecatini International
Short Film Festival.
Dal settembre 2014 è Art Director
dell'associazione culturale "il Cartello",
un ente che si posiziona come promotore
di innovazione culturale e che agisce
con l’obiettivo di ridurre il gap tra
cultura e tecnologia. Ad oggi, il principale
strumento attraverso il quale l’associazione
agisce è il magazine online
(www.ilcartello.eu). Un magazine culturale,
giovane e dai contenuti originali
ed underground; un luogo di incontro,
dove vengono condivise esperienze di
vita, opinioni e idee. Sulle sue pagine
vengono settimanalmente trattate
società, cinema e musica. L’intrattenimento
dei lettori è poi stimolato dalla
rubrica di saggistica e letteratura, dalla
sezione dedicata al mondo dell’audiovisivo
e dalla controversa pagina intitolata
dipendenze.
Da dicembre 2014 a marzo 2015 compie
il tirocinio di insegnamento presso il
Centro Internazionale Studenti Giorgio
la Pira. Ad aprile svolge l'esame DITALS
di I livello prendendo l'abilitazione per
insegnare italiano L2 (lingua seconda).
Nel maggio 2015 realizza il suo secondo
cortometraggio In vino veritas, che
è attualmente distribuito dalla Kahuna
Film, società di produzione indipendente
romana.
24
•
Lucio Bussolini
Cell. 338 2868766
luciobussolini@teletu.it
Poeti in Toscana 2015
•
Lucio Bussolini nasce a Firenze nel
1965.
È laureato in Medicina e Chirurgia
presso l'università di Firenze.
Impegnato socialmente nell'ambito
dell'equitazione con particolare interesse
all'ippoterapia per bambini diversamente
abili.
Un invito a La sua poesia è un sentiero
iniziatico, un percorso carismatico che
l'autore compie addentrandosi nei
meandri del mondo interiore alla ricerca
della pietra miliare e alla comprensione
dell'essenza della verità: è
un'esperienza rivolta alla propria interiorità
non da intendersi come ripiegamento
interiore autoanalitico, semmai
come un'acquisizione di consapevolezza
del mondo circostante alla luce
delle esperienze trascorse. È un invito
a guardarsi dentro privi delle incrostazioni
della vita quotidiana alla ricerca
di verità fondamentali, occultate dalla
nostra mente da una mitologia virtuale
di largo consumo.
Ha pubblicato due raccolte poetiche
“Passi nel cielo”, “Peccati perseveranti”
Edizioni Masso delle Fate ed è stato
inserito nell'antologia Poeti in Toscana
2014.
Suggestioni
Il mare incantato
sembra un leone
e mentre le onde
si infrangono sugli scogli
i gabbiani sono spettatori
i fulmini di una recondita tempesta
fanno capolino
sulla terra i
i bambini spaventati
sono cerbiatti
che corrono al riparo
i fiori appena sbocciati
sono increduli e ignari
del pericolo scampato
le gocce d’acqua sembrano lacrime
che si infrangono sull’erba
lasciano impronte profonde
che sembrano orme
abbandonate da un uomo
in corsa.
25
Poeti in Toscana 2015
•
Lucio Bussolini
Seppie
Conchiglie nude
abbandonate nella dura sabbia
relitti umani
mummificati
relegati all’oblio eterno
da un insolito destino
lambite da un ritmico
fluido danzante
inebriati e traditi
dalle fantasie umane
illusi di assaporare
una eternità
come fossili cullati
dalle profondità
della sabbia inerme
Limbo
La seduzione
Del tuo animo incantato
Mi trascina
In un vortice di passione
Smarrisco
Ogni riferimento
Senza consuetudine e coscienza
Galleggio sospeso
Nel firmamento
Di lucide stelle
Perdo la gravità della ragione
Plano come piuma
Ondulante
Nel limbo
Del tuo amore
26
•
Poeti in Toscana 2015
Lucio Bussolini
Perdizione
Anime dannate
Danzano
Intorno al mio animo
Lingue di fuoco
Lambiscono
Le mie carni
Accecano la mia vista
Opprimono il mio respiro
Il rostro adunco
Assapora gocce
Del mio sangue
Inanimato
Non reagisco
Mi ribello
divelgo
La catena
Con la forza
Della luce
Vita graffiante
Ruvide parole
Graffiano l’animo mio
Gemente di sangue silenzioso
Solo e abbandonato
Oscilla
Tra guerrieri
D’inquietudine estinta
Non si rassegna all’oblio secolare
Dei sensi
Ardisce
Con combattente ostinazione
Alla luce del crepuscolo
Affonda le membra
Nel cielo
Vaneggia
Sospeso
Nella perseveranza
Dell’inganno
27
Poeti in Toscana 2015
•
Silvano Callaioli
San Casciano in Val di Pesa (FI) - Tel. 331 5268150
silvanocallaioli@yahoo.it - www.silvanocallaioli.wordpress.com
•
Partigiani
Tornarono a piccoli gruppi
armati ma stanchi e laceri nell’aspetto
lo sguardo a tratti perso
ancora nell’orrore di battaglie…
Cantavano solenni tuttavia
convinti come non mai
di avere scritto con il sangue un patto
tra tutti indissolubile.
Andammo loro incontro quasi increduli
e nel festoso abbraccio che seguì
vestimmo quei compagni di bandiere.
Si sentiva da lontano un miglio
che la parola patria aveva assunto
il volto dolce di persone care
l’odore familiare dei cortili
dove poc’anzi giocavamo insieme
ed era diventato il campo arato,
la messe che imbiondiva all’orizzonte
d’allora in poi
per tutti gli ipotetici invasori
confine invalicabile, ospitale
abbraccio caloroso per gli amici
per i reietti in cerca di salvezza.
Fu prima che dal volto trasparisse
che accanto ad essi ci sentimmo grandi.
Silvano Callaioli è nato nel comune
di San Casciano in Val di Pesa,
dove ancora vive e lavora. Di origine
contadina, dopo aver seguito studi
di vario indirizzo ed esercitato le
professioni più diverse, è tornato a seguire
la passione più costante della sua
giovinezza: l'amore per la storia e per
la letteratura.
Ha cominciato a pubblicare alla fine
del Novecento, producendo finora, in
una successione sorprendente, quattro
volumi di storia e memorialistica
(Memorie di pace e di guerra di Gino
Pulidori, 2005; Storie di guerra e prigionia,
2008; Gli anni del silenzio, 2012; La
saggezza dei padri, 2013), tre volumi di
narrativa per oltre 1700 pagine (L'ultima
stirpe, 2 volumi, 2011 e Il tempio di
Arun, 2015) e due raccolte di poesia
(Ballata per un compagno e altre poesie,
2010; Domestica Musa, 2013).
(Tratta da: Ballata per un compagno e altre poesie)
28
•
Poeti in Toscana 2015
Silvano Callaioli
A Pulcherie
(ragazza burkinabé)
Ti ho conosciuta quando eri bambina
fragile e dolce come un uccellino.
Quanto ho desiderato coccolarti
tenerti sopra al cuore per parlarti!
Ma la distanza che ci separava
mi apparve come un baratro infinito.
Il tempo corse via come un giaguaro
l'ottusa cecità mi rese ignaro.
Che strano padre chi tra le sue braccia
non stringe i figli, chi non si concede
tonico eletto da esibire e mescere
esempio che conforta e aiuta a crescere?
Eppure tu sai bene quanto t'amo
quanto ho desiderato esserti accanto.
L 'affetto che mi doni mi perdona
la tua spontaneità solleva e sprona.
Vicino a te, ora che sei cresciuta
mi scopro vergognoso, e l'armonia
del tuo esser donna quasi mi sgomenta
e quanto di te ho perso mi rammenta.
Tu sei di un bellezza che mi inquieta
- orgoglio senza pari esserti padre -
sei il sole nero dell'Africa sincera
snella e prestante come una pantera.
Se decidessi di restarmi accanto
nient'altro potrei più desiderare.
Farei di tutto per darti giorni lieti
perché i tuoi sogni fossero completi.
Ma so che non potrai fare una scelta
sei troppo generosa per tentare.
Son due le terre cui ti senti unita
che amerai sempre al pari della vita.
Sono argomenti che esigono rispetto
la libertà non cede a condizioni.
Dovunque andrai sarai sempre mia figlia
per te sarà il mio cuore una conchiglia.
(Tratta da: Domestica Musa)
29
Poeti in Toscana 2015
Franco Cappellini
Cell. 377 5060896
•
•
La rosa nel vaso
Di fronte a me
un vaso di cristallo,
dentro una vistosa
rosa scarlatta,
la guardo meravigliato,
sento il suo olezzo;
sono certo
è la tua bocca
bella da baciare.
Franco Cappellini, “scultore” nato
a Vicchio, nel 1957, vive ed opera
da trent'anni a Scandicci.
Questa volta è presente anche come
poeta. Le sue liriche sono scritte di
getto, spontaneamente, a contatto
del suo vissuto.
Piove
Piove
amore mio,
piove sui tetti
porporei
di questa
mia città
intrisa d'arte,
piove sul nostro
amore incommisurabile
ed infinito.
30
•
Poeti in Toscana 2015
Franco Cappellini
Fari nella notte
Nei
tuoi occhi
ancora,
per sempre...
Tu per me
La mia vita
è niente,
tu
sei tutto,
l'aria,
l'acqua,
il sole,
il vento;
tu sei oltre,
sei il firmamento.
Sinfonia
Ti sei
stretta a me,
ho sentito
il battito
del tuo cuore
e in sincronia
col mio
abbiamo eseguito
un sublime
concerto d'amore.
31
Poeti in Toscana 2015
Stella Cappellini
stellacappellini@live.it
•
•
Acqua furiosa
Acqua furiosa
Acqua stanca di essere perduta
Acqua arrabbiata per essere comandata
Acqua annoiata di andare ai ricchi e non anche ai poveri
Acqua di paura di esser nera marea
Acqua disperata di essere prigioniera
Acqua che ha sete e sete di giustizia
Acqua che prega di non esser cieca nel suo potere
Acqua di suono Acqua di lotta
Acqua che viene da ciò che è più profondo
Acqua cristallina e necessaria
Acqua misteriosa Acqua turbolenta
Acqua pacifica
Acqua per la mia sete d’amore
Ostinata vita
Nel pallido oro del passato
navigano i sogni infranti
Nel fulgido argento del presente
sguazza la vita con gioie e dolori
Nella coppa di cristallo del futuro
il fragile e potente fragore
dei giorni rivolti all’infinito
dell’ostinata vita che vale la pena
Musicista, laureata in
Sassofono e in Musica
Jazz presso il
Conservatorio Statale di Musica
di Bologna, compositrice
di musiche e testi. Insegna
educazione musicale nella
scuola statale. Ha pubblicato
poesie in diverse antologie
dei poeti di Bologna, nelle antologie
di Aletti Editore e un
volume di poesie dal titolo “Il
Giardino della Musa” (Giraldi
Editore Bologna 2009) che ha
ricevuto il primo premio nel
Concorso di Poesia “Maribruna
Toni”. All’attività di strumentista
affianca quella di
corista in vari gruppi vocali
toscani di musica sacra e popolare.
32
•
Poeti in Toscana 2015
Stella Cappellini
In memoria delle vittime di ogni guerra
e del terrorismo globale
Così avevamo ragione
La guerra porta guerra
La violenza genera violenza
I fiumi di rabbia e parole e sangue
non cambiano questa realtà
Le città, le nazioni, i popoli, portano le ferite a lungo
E a lungo andare niente viene dimenticato
nonostante il fango delle menzogne
Abbiamo profetizzato e ci avete elargito insulti e calunnie
in risposta alle verità che dovete nascondere
Mentre noi duriamo lo spazio di una canzone
le vostre armi hanno riempito il mondo di lacrime e di paura
E voi avete un colore solo, il colore dei soldi e del potere
Per questo la polvere vi attende per coprirvi
mentre la nostra canzone di pace
echeggia fra le galassie.
33
Poeti in Toscana 2015
•
Stella Cappellini
Spiagge al sole
Sconcertato leggere notizie
Segreti di stato, manovre strane
La gente si gode le spiagge al sole
La marina lecca la costa ovest
nel vento longitudinale
Magari sapere bene dove si è, perché si è,
i punti cardinali generali e profondi,
insomma la vita!
E mentre mormora e sciacqua il mare,
oso i miei versi al mondo - dispersione
incauta -
a lambire la pace e l’abisso ancora lì
Nel frinire delle cicale volli essere una nota
La tenerezza mi colpisce come un pugno
Per lunghi attimi navigo nel cielo
Fatto di umili pezzi un inaspettato omaggio
alla sabbia e al bosco, alla conchiglia e
all’amore
Non so chi sei ma se sei qui
condividi la polvere e la sotterranea tristezza
Distratta perdo tesori
Un fiore bianco, giglio di mare,
mi pugnala senza sosta.
E’ invaso dall’incerto lo spazio tra l’anima
e il tempo che ci separa dalle nostre radici,
in cui ci perdiamo senza più chiedere a
nessuno,
senza cercare ragioni, senza forza né debolezza
E forse non c’è troppa differenza
tra noi e il cane randagio, magnifico di gioco
e solitudine,
che un padrone stronzo ha abbandonato.
All’improvviso
ci ricordiamo il vero profumo del mare
fuso all’odore della macchia,
Ascoltiamo le luci del cielo mormorare i
mantra eterni.
34
•
Ester Cecere
Cell. 348 7804395
www.estercecere.weebly.com
Poeti in Toscana 2015
•
Nata il 30 aprile 1958 a Taranto dove
vive e lavora come ricercatore presso
il Consiglio Nazionale delle Ricerche
occupandosi di biologia marina. È sposata e ha
due figli. Ester ha due grandi passioni la scrittura
e il mare. Scrive da quando era bambina.
La scrittura è una sua esigenza innata di cui non
può fare a meno. Anche il mare è parte della sua
vita ed esso ricorre spesso nelle sue poesie e nei
suoi racconti come espressione del suo sentire.
È autrice di tre libri di poesia:
- “Burrasche e Brezze” che è la sua opera d’esordio
in campo letterario (Il Filo, Roma, 2010)
- “Come foglie in autunno” con prefazione di
Ninnj Di Stefano Busà (Ed. Tracce, Pescara, 2012)
- “Fragile. Maneggiare con cura” con prefazione
di Nazario Pardini (Kairòs Ed., Napoli, 2014) e di
una raccolta di racconti:
- “Istantanee di vita” (Kairòs Ed., Napoli, 2015)
che è la sua opera d’esordio in narrativa.
Partecipa ai concorsi letterari ricevendo molti
riconoscimenti. Ha altresì ottenuto lusinghieri
apprezzamenti sia di pubblico che di critica. Di
lei, infatti, hanno scritto alcuni tra i maggiori
poeti e critici letterari. E’ riportata in diversi
volumi sulla letteratura italiana contemporanea
e in molte antologie e riviste letterarie per
cui ha scritto e scrive.
Da dove vengono le lacrime?
Da dove vengono le lacrime
se stagni secchi
sono gli occhi,
legnoso nocciolo
il cuore,
e l'anima
l'esuvia d'un serpente?
Forse,
sono gocce di primaverile pioggia.
Forse,
sono stille di rugiada mattutina.
Sono le lacrime del mondo,
cadute su di un viso
duro come cuoio
per donargli ancora
un po' d'umanità.
Segnalazione alla 34ª Ed. del Premio Letterario
“Città di Moncalieri” (Moncalieri, TO)
35
Poeti in Toscana 2015
•
Madre mia
La morte
sul tuo viso non c’era.
Nei tuoi occhi
messaggi d’infinito……
un brillante.
Alla tua bocca senza voce
un sorriso di pace…
senza tempo.
Sola ti guardavo
aspettando
che mi prendessi per mano.
Alba Centoni
Viale P. Mascagni, 1 - 50054 Fucecchio (FI)
Tel. 0571 242097
Alba Centoni, pittore, grafico, poeta.
Nata ad Altopascio nel 1929, vissuta a
Lucca, dove ha conseguito il diploma
di Maestro d’ Arte all’Istituto A. Passaglia nel
1947. Approfondisce i suoi studi, conseguendo
presso il Magistero Artistico di Firenze,
l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola
d’Arte con premio di profitto, nel 1951.
Nel 1952 si sposa. Dopo una lunga parentesi,
dovuta ad esigenze familiari, durante la quale,
nonostante le difficoltà, non cessa mai di
pensare e lavorare intorno alla ricerca pittorica,
finalmente ritrova la forza e l’autenticità
della sua esistenza, dedicando completamente
all’arte quello slancio vitale che per
lunghi anni aveva nutrito in segreto.
Nel 1968 inaugura la sua prima personale alla
“Galleria l’ Incontro” di Arezzo, incoraggiata
dai coniugi Borgogni, amici della stessa città.
Seguono numerose mostre personali e rassegne
con premi e importanti riconoscimenti.
Dal 1976 approda a espressioni grafiche, dedicandosi
particolarmente alle varie tecniche
dell’incisione, puntasecca, acquaforte, litografia.
Ha ottenuto premi e riconoscimenti
di rilievo ai concorsi a cui ha partecipato. Sue
•
36
•
Poeti in Toscana 2015
Alba Centoni
opere si trovano in collezioni in Italia, Austria,
Inghilterra, Belgio e California.
Invitata dal Gruppo Donatori di Sangue “Frates”
ha dipinto i “Cenci” per il Palio Città di
Fucecchio del 1984 e del 1992.
Fa parte dell’Accademia Alternativa, per la
poesia “Il Quadrato”, Milano 1996 e dell’Accademia
Internazionale Lucia Mazzocco Angelone,
Isernia 2001, con la seguente nomina di
merito: “Per le sue luminose ed esemplari prove
di maturità artistica nella rappresentazione
del reale, filtrato attraverso una vena poetica
ricca di risonanze interiori”.
Il Quadrato di Milano le assegna i seguenti
riconoscimenti: David del Verrocchio 2000,
con la seguente motivazione: “A questo Artista
tenace costruttore di opere che lo rendono
protagonista dei nostri tempi e tenace
continuatore della grande tradizione del Rinascimento
Italiano.”
All’artista protagonista (2002): “A testimonianza
della sua attività svolta nel campo
dell’arte e portata a segno di grande civiltà
umana.”
Ha ricevuto la proposta di candidatura al conferimento
dei premi: “Premio Michelangelo
2010” e “Premio Speciale per i Diritti Umani
Salvo d’ Acquisto 2010”, rispettivamente con
i seguenti giudizi:
1° “Per il messaggio contenuto nella sua Opera,
ineguagliabile e imparagonabile, che è frutto
del suo esclusivo impegno intellettuale,
concettuale e professionale.”
2° Per l’ autorevolezza con cui ella esprime,
attraverso la sua Opera, il più ampio pensiero
di libertà.” Italia in Arte, Brindisi.
I suddetti giudizi critici la incoraggiano e la
inducono a continuare la sua opera, nell’intento
di sostenere e migliorare (con un fil di
voce) la condizione dell’uomo, sia morale che
materiale.
Vecchio capanno in collina
Il nuovo sommerge il vecchio.
Il verde più denso
non è riuscito a nasconderti,
a nutrirsi di te.
Conservi ancora nelle gradazioni
del rosso Pozzuoli
il ricordo d’ autunno.
Impotente accogliesti cacciatori,
cacciatori di frodo.
Dal tuo grande occhio fronzuto
la fiamma della violenza.
Morivano piccoli esseri
creati per la libertà.
Sei rimasto lassù perché ti guardassero
testimone a ricordo
di un autunno che tornerà;
e guardandoti prenderemo coscienza.
37
Poeti in Toscana 2015
•
Alba Centoni
4 novembre 2003
Garruli gabbiani stasera
solcano il cielo
inebriati di sole… di cibo… di mare.
Tramonto vivace…
a bocca d’ Arno.
Tra i marmi bianchi incisi,
preziosi, nascosti reperti,
ricordi di vite segrete,
ricordi…
che il mare amico riporta.
storie di abbandoni, d’ addio…
storie di violenze…
storie…storie e radici.
Come radici di quercia vogliose di luce,
io tremo e cerco e temo
l’ultimo raggio di sole.
Stasera la luce tarda a morire…
a tre quarti la luna
meditabonda scruta benevola
gli smarriti ultimi gatti
vagabondi.
Il sole rosso colora le nubi;
come veli da sposa…
lo avvolgono lievi sognanti
nell’ultimo abbraccio.
Ed è subito sera.
38
•
Bruno Chiarini
Via Rodolfo Morandi, 1 - Tavarnuzze (FI)
Tel. 055 2022659
Poeti in Toscana 2015
•
Ho dipinto le mie tele frugando
nei misteri della vita. Le ho
esposte, alla curiosità dei passanti,
nei giardini tra le case o nelle gallerie
dove il prestigio ha il sapore
dell'ambizione, ma le mie opere sono
vive della loro vita soltanto mentre le
dipingo, con la mente e il cuore presi
da quell'incanto che forse ebbe il “Signore”
nei giorni quando creativo
esplose il Suo potere. In quei momenti
io sono “Lui”, solo con me stesso e il
mio potere. E quando torno a guardarle,
appese ai muri dello studio, rivivo il
mio diario con le pagine della memoria
e la mia vita torna mia, in questo angolo
microscopico, tra le ali tese di un infinito
che neppure gli astronomi sanno
misurare, ma io si.
La visione
Nello studio, impegnato alla lettura
me ne stavo, quando alzai lo sguardo,
per dar riposo agli occhi ed alla mente,
la memoria non l'ebbi così netta
da fermare in se stessa tal ricordo
che tutt'ora m'accende di emozione,
postuma al fatto che nel dopo affiora
e ne rivive quanto ancor m'accora.
E fu allora che, oltre la porta
ch'apre allo studio il proprio ingresso,
vidi attraversarlo una figura
che per la consuetudine accettai
esser Luciana nel solito suo
attivo casalingo sfaccendare.
Ci fu, però qualcosa che mi prese
la riflessione e nel cuor s'accese.
Quel che mi spinse fu verificare
qualcosa che di strano avea sapore
e non dava riscontro al consueto:
Luciana non godeva tal statura
né di tal veste, lunga fino ai piedi,
che pareva di seta trasparente.
Lei si muoveva senza alzare i passi,
e giunse a ridosso della porta,
ancor solenne, ferma come morta.
39
Poeti in Toscana 2015
•
Bruno Chiarini
D'un tratto nel pensiero fu concreto
quello che non avevo mai creduto
esser vero, oltre che nel mistero
che suol vibrare nella fantasia,
Non so chi fosse né chi mai potesse
tal presenza mostrare in quel suo modo,
meravigliosa nel suo quieto andare
breve il tragitto, lieve come il mare.
Era vicina a me, quel tanto ch'io
negarmi non potessi la visione
Su tutti quanti quei particolari
ch'han fatto ricomporre la figura,
quella figura alta e ben composta
nelle sue mosse e nella sua natura,
diversa all'altre della mia famiglia,
per, come s'usa dire, mille miglia.
Se non l'avessi visto co' miei occhi
quell'essere vagar per la mia casa
difficile sarebbe raccontarne
senza tenere conto, nel ricordo,
di tutti quei particolari ch'io
mi porto nella mente ancor vivaci
e nel mio raccontar freme un tremore
per quello che agli occhi dà splendore.
Tutti i pensieri miei, da quel momento,
tesero a valutare le ragioni
e i perché di quel che fino allora
s'era taciuto entro il falso e il vero,
e perché, proprio a me, fosse toccato
scorger qualcosa di quell'oltre vago
e non tal'altra che mi avesse aperto
un rapporto più valido e più certo
40
•
Poeti in Toscana 2015
Bruno Chiarini
Il nonno e la guerra (del ’15 -’18)
Il nonno sui monti
faceva la guerra
nascosto in trincea
sparava il fucile,
sparava il nemico
la mitragliatrice,
sparavano tutti
e il nonno morì.
Forse non sapeva
che la guerra vuol dire
morire, morire,
morire cantando
“Fratelli d'Italia”
ma sempre lo scopo
è quello di fare
i ricchi più ricchi.
Ma chi muore, muore.
Sparisce nel nulla.
Disteso in trincea
con l'acqua gelata
fin sopra ai ginocchi,
gli mancò il tempo,
quel mezzo secondo,
d'abbassar la testa.
E quando il segnale
fù dato, balzaron,
fuor dalla trincea,
con la bomba in mano,
da lanciar contro
la mitragliatrice.
Morirono tutti.
Distesi per terra.
Eran più di cento
Sol uno mancava,
rimasto in trincea,
coperto di neve.
Una bomba a mano
colpì la mitraglia
ma subito un'altra
tempestivamente
dispose il nemico
e ancora sparò.
Il nonno non ebbe
alcun funerale
non ebbe la bara
ma tra le trincee
sui monti imbiancati
di neve una fossa
al nonno col nome
purtroppo mancò.
La nonna al paese,
il nonno aspettava
ma lui per la Patria
mai più ritornò
41
Poeti in Toscana 2015
•
Bruno Chiarini
il Re nella villa
faceva l'amore
perché la regina
l'erede darà.
La neve e il vento
nascosero il nome
e il nonno in trincea
ignoto restò.
Finita la guerra,
a Roma l'avello
del milite ignoto
la gloria premiò.
In uno scenario
di marmi la Patria
del nonno memoria
per sempre fermò.
Fu uno dei tanti
spariti nel nulla
il gioco di guerra
si gioca così.
E pur la memoria
nei libri di storia
di tutta la guerra
tre righi tracciò.
Sul muro in salotto
c'è un attestato
che un fante da eroe
in guerra morì.
Accanto c'è pure
la fotografia
di nonna col velo
che dice di sì
felice lo sposo
le infila l'anello
la benedizione
il prete gli dà.
E lasciò per gli altri
la Gloria e gli onor.
Sul Grappa, sul Piave,
l'Isonzo e Bassano
fin oltre Gorizia
la terra tremò,
Fratelli d'Italia
ma senza italiani,
son tutti sepolti nel letto
tra il Piave e Caporetto.
42
•
Giuseppe Colapietro
Firenze - Cell. 388 7621243
giuseppe.colapietro@alice.it
Poeti in Toscana 2015
•
Il respiro dell’oltre
Continuerò a parlare al mare e al vento
nel tempo dell'allodola e del gelso
s'involeranno ali di preghiera
e donerà la terra
la sua maturità.
Saranno forse vaghe le parole
foglie avvizzite
ma danzeranno ancora
la loro melodia.
Giuseppe Colapietro, nato a Pietramelara,
in provincia di Caserta,
nel 1948, vive da molto tempo
a Firenze dove ha svolto i suoi studi
professionali, diplomandosi Geometra.
Appassionato alla poesia fin dall'adolescenza,
ha iniziato a rendere pubbliche
le sue opere soltanto da pochi anni, riscuotendo
ampio consenso della critica
e aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti
nazionali ed internazionali. Partecipa
attivamente alla vita culturale fiorentina
nelle sue diverse espressioni.
Frequenta l'Accademia Alfieri di Firenze
ed è impegnato nello studio costante
del verso come enigma e sapienza. È
membro di giuria di concorsi letterari. I
suoi raffinati scritti poetici trovano larga
diffusione in antologie e riviste specializzate.
Ha pubblicato recentemente il
suo primo libro “Lucerna di Versi”, edito
da Masso delle Fate Edizioni, Medaglia
di bronzo al Premio Firenze 2011, XXIX
edizione e Primo classificato (ex aequo)
al Premio Lilly Brogi - La Pergola Arte - di
Firenze, VI edizione 2014.
Non mi rattrista più la porta chiusa
ora che il tempo ha cancellato il tempo.
Respirerò nell'aria il tuo respiro,
sarò per te leggio.
La chiarità
sconfina gli orizzonti degli affanni.
Noi, prigionieri ancora di inquietudini
vivremo i nostri cieli nebulosi
ma guarderemo là
verso la tua galassia.
Sarò per sempre figlio
e tu per sempre madre.
43
Poeti in Toscana 2015
•
Maria Beatrice Coppi
Cell. 335 5499264 - mbcoppi@gmail.com
www.coppimariabeatrice.it
•
A Marco
Quando brilla nel cielo la tua stella
il mio cuore si fonde alla sua luce.
La forza dell'amore che ci univa
è un cordone che non si può spezzare.
È una simbiosi più che viscerale,
è una parte di me che resta in te,
è un afflato di te che vive in me;
è una vita tessuta di ricordi,
è un amore più grande della morte,
forma un ponte sospeso fra due mondi.
È lo spirito eterno che ci lega,
senza confini, in unità di spazio,
che si dilata fino all'infinito
e si restringe fino alla mia carne.
Presentazione di Vittorio Vettori.
“... Ho qui sotto gli occhi una
scheda introduttiva, pensata e
scritta nella passata primavera, dietro
l'impulso - in verità molto energico -
del mio primo vero incontro esteticoesistenziale
con l'arte di Maria Beatrice
e del conseguente proposito di rispondere
e corrispondere il più possibile
adeguatamente agli stimoli di pensiero
e di vita che me ne derivano in modo
e in misura quanto mai coinvolgenti e,
per ragioni che mi appresto a dichiarare
più avanti, perfino un po' sconvolgenti.
Ecco intanto la scheda:
Maria Beatrice Coppi, modenese di antico
e illustre casato trasferita a Firenze
senza mai dismettere né dimenticare
il nativo e abituale habitat - mentale,
ambientale, morale - nobilmente emiliano,
è soprattutto nota e apprezzata
come originale e vivace pittrice capace
di esprimersi compiutamente in
una duplice tematica di umani volti
incisivamente significativi e parlanti e
di ariose battaglie gloriosamente incentrate
su quella eroica e così spesso
fraintesa madre di tutte le battaglie
che ha messo a fronte direttamente
Cielo e Terra e che è stata, e incancellabilmente
rimane, la crocefissione
di Gesù Cristo, rivissuta umilmente in
prima persona a livello di quotidianità
sofferente, per quel tanto di Christus
patiens che palpita e respira in ciascuno
di noi, nella vivente vita di ognuno.
Da qui proviene l'idea su cui si regge
l'intero discorso da me dedicato alla
44
•
Poeti in Toscana 2015
Maria Beatrice Coppi
non comune presenza artistico-letteraria
di Maria Beatrice e che si può in
breve formulare così: la vera madre di
tutte le battaglie è in buona sostanza
la VITA nella sua duplice realtà ritmicoimmaginativa
di Verbo e di Figura, tra
pathos e logos, tra memoria e speranza,
tra imitazione morale di Cristo ed
embriogenesi mitopoietica e o mitobiografica
di nuovi Vangeli...
… Io leggo , approvo, m'informo con la
medesima autrice per alcuni particolari
dati di fatto e richiami, rilevo non senza
un partecipe sentimento tra entusiasmo
e commozione la sottile nonché
originale e vibrante vena ungarettiana
dei versi di Maria Beatrice, quindi finalmente,
d'accordo con Maria Beatrice
stessa e con l'amico editore, decido:
questi versi usciranno quanto prima
– quando? Oh no, il tempo non conta
– come numero 18 della collana ovviamente
orfica e recheranno il seguente
titolo IL MIO FIUME E ALTRI VERSI...
… Quel che rimane da dire è che Maria
Beatrice mi si è presentata in primo
luogo come scrittrice, chiedendo il
mio “debol parere” - se mi è permesso
di citare il grandissimo don Lisander,
autore di un romanzetto, dirà poi
Beppe Giusti, dove si parla di promessi
sposi - su di una serie di componimenti
poetici dove la politezza della lingua
e la sicurezza del ritmo andavano perfettamente
d'accordo con la dinamica
intensità del pensare e con la verità
perfino tragica del sentire, del soffrire,
dell'offrire nell'innocenza primigenia
della passione e del dono...
… Maria Beatrice si aggira con discorsi-
Guerra-Apocalisse
Brulicare di vermi sul terreno,
nell'odore dolciastro della pioggia.
Il sangue raggrumato sopra l'erba
ammorba l'aria con fetor di morte.
Non un uccello o un canto di colomba,
solo il frusciar del vento fra le fronde
e il fragore lontano dei tormenti.
La natura spalanca la sua gola
in un urlo inumano senza voce,
mentre s'annuncia al suono della tromba,
dei quattro Cavalieri la venuta.
45
Poeti in Toscana 2015
•
Maria Beatrice Coppi
La veste scarlatta
Corri con me
nella notte
la cavalcata
più dolce del mondo.
Lombi di fuoco
e pelle di conchiglia,
fra sete strappate
e lenzuola contorte.
A terra
una veste scarlatta.
va disinvoltura nell'onirico Nonluogo
dov'è ospitata la Mostra e - abbondando
senza fatica né ostentazione
di riferimenti e richiami in analogie e
connessioni tra sincronia e diacronia
- mi permette di cogliere contestualmente
nell'arte di Maria Beatrice la
tensione interiore che unisce l'epicità
tipicamente emiliana della “officina
ferrarese” così vicina congenialmente
al genio interpretativo di Roberto
Longhi, alle moderne suggestioni europee
dell'iconografia cristologica di
Rouault, l'influsso prestigioso di Arturo
Martini a quello non meno intenso ed
energico di Lorenzo Viani, la musicalità
policroma e ascensionale della pittura
di Henri Matisse, alla rigorosa essenzialità
neoetrusca e neogreca di Marino
Marini e di Francesco Messina, la monumentalità
inquieta di Mario Sironi e
quella senz'ombre e senza incertezze di
Emilio Greco.
A questo punto non mi resta che chiudere
con un duplice grazie.
Grazie Sergio!
Grazie Maria Beatrice! ”
46
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Poeti in Toscana 2015
Maria Beatrice Coppi
Maremma
Dolce Maremma,
Maremma cane,
selvatica di macchie
e di pinete
olezzi di lavanda
e rosmarino,
mischiati all'acre odore
della torba.
Il sole
ti s'intreccia
nel padule
e sotto il manto
d'una etrusca sposa
la folaga
si scontra
col cinghiale,
cavalli bradi
ed ali di gabbiano.
Tramonto
Quando il cielo si tinge di rosa
e la pace acquieta le ore,
posso aprire lo specchio del tempo
e intravedo un afflato d'Eterno.
47
Poeti in Toscana 2015
Maria Teresa Corsi
Cell. 377 4467935
•
•
Signora umanità
(Signora con dolore)
Lungo la via la folla in fila silenziosa procede.
Tra il muto muovere dei passi
Qualche grido scomoda lo spazio greve.
Nessuno si volta. Qualcuno cade sui duri massi.
Una piccola signora dallo sguardo mite e nobile
Bagna i volti con l'acqua pura, cristallina,
Accarezza chi è rimasto immobile.
Solo lei è “viva” - come lo era prima.
Pietre (Fragilità della vita)
Se muoiono le pietre - rinascono poi come noi
O costrizione le imprigiona... Stare immobili
Fino a che non si sgretoleranno da sole - per l'eterno?
Cosa avete - gemiti indomabili,
Che non traspariscono - almeno - a tracce indistinte -
All'esterno?
O rassegnazione rimane o un sonno forzato perenne?
Oh, vedo una goccia su superficie non grezza!...
... Acqua? Rugiada? ...O testimone di pianto d'inerme?
Laureata in Creazione e Progettazione
degli spazi verdi
urbani. Ha lavorato nei laboratori
di sperimentazione e ricerca.
Ha lavorato come interprete e traduttrice.
Ha studiato pianoforte e
danza. Ha ottenuto numerosi premi
nei concorsi di poesia, narrativa,
grafica, vignette umoristiche, in
particolar modo per il nuovo tipo
di collage di propria ideazione (tra i
concorsi-quelli a Firenze, Palazzo
Vecchio, per anni; a Prato, a Pisa, a
Castiglioncello, a Lucca, a Roma).
Ha partecipato alle esposizioni collettive
(tra cui a Firenze, Salone in
Piazza del Carmine) e personali - dei
suddetti generi artistici. È inserita in
varie antologie letterarie (in alcune,
oltre alle poesie, con i collage). Ha
delle pubblicazioni in un quotidiano
e un periodico. Ha ricevuto premi
per due romanzi gialli. Ha partecipato
alle letture (anche personali)
delle proprie opere. Ha avuto un
riconoscimento all'attività letteraria
“per una produzione letteraria
significativa”. Ha frequentato: la
scuola di recitazione al Teatro
dell'Oriuolo a Firenze; vari gruppi
teatrali, partecipando agli spettacoli
come attrice e con i propri lavori
artistici. Ha partecipato a varie
campagne di raccolta firme, come a
quella contro la pena di morte nel
mondo, quella in difesa del Parco di
Piazza Mercatale a Prato ed altre.
Ha preso parte alle attività dei Comitati
Cittadini di Prato.
48
•
Poeti in Toscana 2015
Maria Teresa Corsi
La barca (Il seguente istante)
La barca, lievemente dondolando,
Ovattata dalla quiete eterna - si addormenta...
Per vivere ancora in un seguente istante.
No!
Non voglio vedere le “grigie” dirare,
Le casse per i corridoi dell'ospedale...
Non voglio sentire stridore di ruote,
Rumori confusi con varie carrozze,
Che portano pacchi, che portan arance,
Che portan malati, che portan sbilanci.
Sbilanci d'umore, che chiamano allarmi...
...Le casse, che sembrano...portavivande...
Le portavivande del fato crudele.
Non è ristorante...La vita è breve?
Due foglie nell’inverno
Due foglie arrugginite
Tutto l'inverno sul ramo tremavano, infreddolite.
Coperte dal nevischio nella pungente ovatta
Al più non posso strinte l'una all'altra.
Sperando di riveder la primavera agognata.
Nascondersi volevano a vicenda dal vento e dal ghiaccio
...Le due foglie dopo il crudele inverno, con coraggio,
Sopravvissute sono in quell'abbraccio.
Vivido è il sole
È così tutto fragile, ahimè,
Ogni vita e palpito che nel mondo vi è!
Ma...c'è la forza di insistere dentro,
Sotto la scorza vivido è il sole mai spento.
Fragile è l'Essere, l'esistere, il respirare.
Perdere lacrime e ridere anche se il dolore assale.
Quando i venti saranno padroni del cuore -
L'anima freddo più non avrà. Ella mai muore.
Ma...c'è la forza di insistere dentro,
Sotto la scorza vivido è il sole mai spento!
49
Poeti in Toscana 2015
Fedora d’Errico
elianastasi@gmail.com
•
•
Tramonto
Di porpora, avvolto nel suo velo,
salutava - Egli - i fior dall’altra riva
allontanandosi nell’infinito.
Splendevano i riverberi nel Cielo,
ancora limpido nell’ora estiva,
che preludevano l’arcano rito
e sopra il poggio, con ansia ribelle,
urlava quella voce: - Non dormire!... -
- Lascia ch’io vada incontro alle mie stelle ! -
cantò la Luce prima di sparire.
Ignavia
… ma tu
se solo smettessi
di bere
nella coppa cristallo
e provassi
ad accostare le labbra
alle fresche acque
di limpida sorgente
vedresti - ti assicuro -
all’istante la Luce.
Fedora d’Errico giunge a Firenze
negli anni ancora giovanili per
svolgere, con passione, per quasi
trent’anni, le attività a lei congeniali
tra gallerie d’arte, associazioni culturali,
giornalismo, concorsi letterari,
antologie, dizionari critici letterari, libri
di poesia e di saggistica e infiniti
trattati di ricerca.
I suoi studi ed interessi: filosofia e mitologia
greca ed orientale, storia delle
arcaiche religioni pre-cristiane, (autrice
del libro ‘Le Divinità sepolte’) e Storia
dell’Arte, (molte le sue recensioni a pittori
e scultori di ogni lingua e nazione).
È stata, infatti, promotrice delle prime
esposizioni di opere pittoriche nella
Biblioteca Nazionale Centrale in via
Tripoli a Firenze
Tra i vari libri di poesia e saggistica -
editi ed inediti - giace da anni nei cassetti
ricolmi, un trattato inedito di Metrica
latino-italiana, dal bisillabo al
sonetto, all’endecasillabo saffico con
l’accenno alla struttura della rima greco-latina,
(esametro e pentametro), rivolti
ai giovani poeti che oggi molto
poco sanno di vera poesia, di armonia,
di suoni e di linguaggio. Da sempre si
dedica alla ricerca costante di miti, di
storia, di filosofia e di arte.
Ama la quiete e l’isolamento volontario
e detesta ogni specie di esibizionismo:
non ama apparire…
50
•
Poeti in Toscana 2015
Fedora d’Errico
Terrorismo
Levai lo sguardo
- in alto –
e in cima all’acroterio
scorsi un alone,
nebuloso, vago
che s’espandeva
quasi a dismisura
sull’intero perimetro
del Tempio.
Immanente cortina
avvilupparsi, – parvemi, –
alle colonne, ai marmi
immacolati, all’atrio
ove eteree figure divine
ondeggiavano lievi
- forse planavano
nell’aria immota,
orfana di vento -.
Diafana, nell’abbraccio,
circondò l’intero Tempio,
la cortina
tanto che all’occhio umano
sparve per magia
- come l’isola ai tempi d’Avalon
per amor di Morgana -.
Firenze
Lontana,
come una silfide,
svetta
la torre d’ Arnolfo
accanto
all’opera opulenta
del grande Filippo,
mentre il giottesco
campanile
signoreggia trionfante
fra i Titani.
E…qui, sul terrazzo
del grande piazzale,
David, ci sei Tu,
sbiadita copia
del genio folle
al quale l’estro arrise.
Nell’aria dolce
un suono di campane
s’innalza,
pare un canto elegiaco
e come una nenia
suadente
culla Firenze
nell’ora crepuscolare.
Strenua fu la difesa
contro insane follie.
51
Poeti in Toscana 2015
•
Fedora d’Errico
Moi, je suis la France
Normandia - Solidarietà per la Francia
(dalla Silloge ‘I barbari del 2000’)
Era lucido e chiaro ad Honfleur
il selciato bagnato:
si specchiavano armoniche tele
degli artisti nouveaux.
Tra i terrazzi fioriti e bistrots,
sulle rampe cintate
si perdevano i passi
e scendeva,
tra i raggi dorati,
umido e molle, uno sciame.
Dolciastro il profumo
languiva nei cantucci dei bar
dove il soffice umore dell’aria
allietava la vita.
Ragione o follia?
Oh! no, no!
fuggi da me
lucida ragione
e fa che la follia
sia la sola a darmi
la Pace!
Vendemmie lontane
Scorreva a rivoli l’acqua alla fonte
velando di rigagnoli il selciato
bianco e scosceso verso ponentino.
Brevissimo era il tratto che dal ponte
conduceva al piazzale smarginato
dove l’uva fremeva dentro il tino.
Quelle mura consunte e scolorite
s’accendevano d’un cupo vermiglio,
come in Maremma le pietre scalfite
all’emanar del solare sbadiglio.
Cristo Portacroce di Michelangelo
(Santa Maria sopra Minerva - Roma)
Lo scoprii quella sera, lì, a Caprese,
come un sogno di gloria portatore,
titanica, incredibile figura.
Velo d’acqua, il Suo volto mi sorprese
a scoprire la forza, oltre il candore,
della divinità, in forma pura.
E allor giurai nell’antica casa
di ricercare il Cristo prediletto.
A Roma corsi, da passione invasa
innanzi al bianco marmo benedetto.
52
•
Anna Maria Dall'Olio
Cell. 329 1944402
adallolio59@gmail.com
Incastonata
In Val di Chiana
arroccata Cortona
incastonata.
Soffre la penna
il pennello lavora
solo silenzio.
Soffre la storia
incalza la violenza
ritmo ruggente.
Poeti in Toscana 2015
•
Anna Maria Dall’Olio (Pescia,
1959). Laureata in Lingue e Letterature
Straniere e in Lettere,
esperantista dal 2003, si è dedicata
alla scrittura drammaturgica, alla poesia
e alla narrativa breve, con testi presenti
in antologie e calendari, riviste
on line e agende letterarie, e-book e
pamphlet.
Ha pubblicato “Latte & Limoni” (La Vita
Felice, 2014), “L’Angoscia del Pane” (LietoColle,
2010; 2a edizione 2013), e 20
poesie nella rivista “Calamaio” (anni
2009 e 2011). Tra le varie produzioni, il
racconto in mp3 Orizzontale (Vox
Company, Padova, 2008). Da segnalare
il dramma Tabelo (Edistudio, Pisa,
2006), scritto in esperanto.
Spara il francese
s’arrampica la Spagna
spara il tedesco.
Presente grigio:
luccica lussuriosa
striscia del sole.
53
Poeti in Toscana 2015
•
Donatella De Vincentiis Fazzino
donadevi_2001@yahoo.it
donatella.devincentiis@beniculturali.it
•
Le tue mani
A mio padre
Da quando non mi sorridi più sulla terra
ampi sorrisi dorati si aprono nei cieli
e mani di nuvola che sostengono i soli.
Il tuo ricordo come un paesaggio dolomitico
è forte, imponente, solenne, a volte impervio,
di sconvolgente bellezza.
Attraverso il tuo sguardo invisibile
contemplo e respiro la vita,
come sorsi di acqua trasparente.
Le tue mani che hanno innalzato case e chiese
ci hanno protetto per tutto il nostro tempo.
Sei radice d’ulivo, mente tenace, coraggio di essere
e sei il frutto, olio prezioso del vivere quotidiano.
Laureata in Giurisprudenza è funzionario
amministrativo del Ministero
dei Beni delle Attività
Culturali e del Turismo presso il Polo
museale regionale della Toscana. La
sua scrittura nasce da una ricerca filosofica
che attinge alla mistica di oriente
e occidente, nel costante riferimento
al suo maestro, il musicista eremita
Juri Camisasca. Ha scritto su L’Ulivo,
Rivista di ascetica e mistica, Alla Bottega,
Argilla, Notiziario dell’Accademia
Internazionale d’arte moderna, in antologie,
come Ninfee di fuoco, Almanacco
delle Muse, Pensieri d’autore 7, 8,
9, Agenda della poesia e di recente Impronte
per Pagine dove partecipa con
sette poesie. Il primo racconto Itinerarium
memoriae è finalista nell’antologia
del Premio “Domenico Rea” 2003;
Pleniluni vince il primo premio Naturamica
ed. 2005. Il primo libro di poesie
Vita umbratilis, Ibiskos 2003, con prefazione
di Juri Camisasca, ottiene un premio
speciale al Concorso internazionale
Città di Salò 2004. Nel 2006 pubblica
la seconda silloge Falena e fiamma e
nel 2009 Profondo logos per Polistampa
con un ampio saggio introduttivo di
Giuseppe Panella, pubblicato anche su
Retroguardia e nota critica di Franco
Manescalchi. Ha organizzato eventi
culturali, conferenze e mostre.
Dipinto ad olio di Benedetta Fazzino
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Roberta Degl’Innocenti
Cell. 338 3516431 - http://www.robertadeglinnocenti.it
robertadeglinnocenti@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Roberta Degl’Innocenti è nata e
vive a Firenze. Poetessa, scrittrice,
critico letterario.
Ha pubblicato 11 libri di cui cinque di
narrativa: Il Venditore di Palloncini e altre
storie, L’azalea, Donne in fuga, La
Luna e gli Spazzacamini (Fiabe per
Grandi e Piccini), Pisolina, la befana pigra
(Fiabe per Grandi e Piccini), cinque
raccolte di poesia: Il Percorso, Colore di
donna, Un vestito di niente, D’aria e
d’acqua le parole, I graffi della luna. Il
suo ultimo libro Come un piccolo sogno
è narrativa e poesia. Ha vinto importanti
e prestigiosi primi premi, sia
per l’edito che per l’inedito, tra i quali
Formica Nera, Rabelais, Giuseppe Caprara,
Cesare Orsini, più volte Il premio
Cenacolo Accademico Europeo Poeti
nella Società Delegazione Svizzera Tedesca
di Basilea. In totale 32 i primi premi
fra edito e inedito. È presente in
tante antologie. Molte le testimonianze
espresse su di lei. Membro di giuria
in concorsi di poesie e narrativa.
È presentatrice presso il Caffè Storico
Letterario Giubbe Rosse, Palazzo Vecchio
presso la Sala della Miniatura (ora
Firenze Capitale) e le librerie.
Ballata dei poeti
Acchiappo versi come le farfalle,
mi sfuggono da un lato e li riprendo,
li stiro bene con un gioco di sillabe
e poi li allungo ancora. Mi basta poco,
davvero, per essere felice.
I poeti non conoscono la fame,
mangiano ingiurie e bevono bestemmie,
se li incontri per strada non temerli,
in fondo sono dei perdenti docili.
A volte vincono, però, la sfida col destino
e appaiono nei secoli a venire.
Sono buffi, talvolta indecorosi.
Vestono abiti larghi sui corpi allampanati.
Se li vedi un po’ assorti lasciali pensare.
Un verso, basta un verso, per essere felici.
I poeti sono tutti un po’ bastardi, non hanno
patria né rancori forti, affondano la vita
senza mordere e se lo fanno è solo per diletto.
Per scrivere usano fogli riciclati, ormai vecchi,
stracciati. Però i poeti sono anche angeli, volano
le tempeste sopra il cielo, sono puri davvero.
Si specchiano nei lembi di sorgente, soffiano
sopra i sogni dei bambini e li volano, li volano
per sempre.
Un verso, basta un verso, per essere felici.
Un verso, anche sbiadito,
che vinca la paura della morte.
Roberta Degl’Innocenti è presente nel prestigioso sito di poesia:
http://www.italian-poetry.org/degl'innocenti_roberta.html
e sull’Atlante Letterario Italiano www.literary.it).
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Poeti in Toscana 2015
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Roberta Degl’Innocenti
Chiaroscuri
Nel giorno che confonde i chiaroscuri
la luce si fa breve, il passo incerto.
Danza di ombre liquide, furtive.
Fantasmi della notte si ritirano
in geometrie di grigio, umide al sonno.
Impudente il respiro.
La penna amore è torpore e grida,
fruga gli anfratti, modella le lenzuola,
mi ritma il battito quasi fosse un volo.
Non c’è l’azzurro che dimora il cielo
ma l’odore graffiato delle foglie,
privilegio del tempo.
Il desiderio è onda che comprime, la
mano sulla pelle, rumore delle alghe
che danzano la riva.
E non ho mai smarrito labbra rosse,
nel cerchio delle rose.
Di perle e spine, folletto o meraviglia.
1° Premio Giuseppe Caprara, Ala, 2009.
Motivazione. Una poesia da leggere più volte prima di
scoprirne il fascino nascosto nella parola che dice senza
dire, che resta sottintesa e lascia al lettore il compito
dell’intuito e della decifrazione. Belle e poetiche le
immagini, nella tematica della chiaroscurità anche i
versi sono un susseguirsi di chiari e di scuri, di buio e di
luce, e il lettore procede anch’egli col passo incerto,
tra danze di ombre fantasmi e geometrie di sonno, e
insospettati contrasti quasi onirici di anfratti, foglie
graffiate, mani sulla pelle, alghe che danzano la riva e
labbra rosse in un cerchio di rose. Sembra un quadro di
Salvator Dalì. Ma ai poeti non dovete mai chiedere il
senso, il senso non è cosa loro, il senso del poeta è la
Parola, è quello che dice e soprattutto quello che non
dice (Italo Bonassi).
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Guerriero Dell'Orso
Cell. 330 270828
Poeti in Toscana 2015
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Grandine alla frontiera
Hanno cercato la mia
anima.
Prendila tu e dille
chi sono gli angeli.
Nato ad Otricoli, ma campigiano
d'adozione, pittore, poeta
e scultore autodidatta, ha presenziato
in diversi concorsi letterari,
vincendo svariati riconoscimenti.
Ha pubblicato materiale in varie edizioni
sul quotidiano “Le Figarò” di Parigi e
su varie riviste nazionali.
Ha ricevuto il premio “Toscana TV” per
la poesia.
Nel 2003, viene pubblicata la sua prima
raccolta di poesie, intitolata “Gocce di
Stagno”.
Tra fine 2011 e inizi 2012 ha partecipato
con alcune sue poesie alla mostra fotografica
“Il Fascino dell'antico Egitto”
presso il museo archeologico nazionale
di Firenze.
Nel febbraio 2012 partecipa alla mostra
“Photographs and Poems” presso la
galleria d'arte “Il Salotto” di Fiesole (FI).
Nell'agosto 2012 si classifica al primo
posto al “Festival della Creatività e
dell'Invenzione”.
Quando le cime dei
monti non avranno
più vento cercheremo
le onde del mare...
Strasci di luna
sull'acqua che scende
dai monti verrà nel
mio corpo la farò. - Sangue -
“Scrivo per non morire dentro”...esprime
con chiarezza il modo di essere e di
pensare dell'artista.
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Poeti in Toscana 2015
Adriano Diani
luciadriano8@gmail.com
•
•
I miei compagni di vita
La luce del tramonto mi abbaglia di stupore, l’orizzonte
è come infuocato e mi sembra che porti
con se la profonda saggezza dei tanti amici con
i quali abbiamo intrapreso nel tempo avventure
inverosimili.
Quanto cammino insieme è stato fatto, quante
speranze abbiamo coltivato pensando di poter
cambiare il mondo con i nostri passi e poi fermare
il tempo attorno a noi.
Adesso che quella palla di fuoco è soltanto un
pallido ricordo, comprendo ancora di più quanto
fosse importante la fonte del sapere alla quale avevamo
riposto le nostre speranze, ed assaporo con
profonda gioia l’esperienza di vita fatta insieme a
miei fantastici compagni di viaggio.
Adriano Diani nato a Firenze il
26 maggio 1957; vive e lavora a
Firenze presso Quadrifoglio
SPA. In passato ha svolto attività di volontariato
presso ADMO e successivamente
stante il suo grande amore per
la natura ed il trekking è stato responsabile
di questo settore presso l'associazione
ambientale Amici della Terra
Toscana. La sua passione per la poesia
è nata in gioventù e si diverte ed appassiona
a mettere per scritto quello
che il cuore gli porta sulla punta della
penna.
Attualmente programma ed organizza
fine settimana all'aria aperta per il suo
gruppo di amici con i quali da tanti
anni condivide questo interesse.
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Poeti in Toscana 2015
Adriano Diani
Una mano protesa
Un soffio appena, un fruscio impercettibile,
un battito d’ali che rischiara questa mia
malinconia,
lo so, lo capisco, non dovrei, ma è qualcosa
che lavora in me come un piccolo tarlo che
mi procura ansia e timore.
Volgo lo sguardo allora a ciò che è stato, a
ciò che sarebbe potuto essere,
ed ecco di nuovo un sorriso, un caldo
abbraccio, la mano protesa verso l’amore
infinito di chi ti ascolta e ti comprende.
Luce
La luce del tramonto mi abbaglia, l’orizzonte
infuocato mi sembra parlare di te, quanto
cammino insieme è stato fatto, quante speranze
abbiamo coltivato pensando di cambiare
il mondo.
Adesso che quella palla di fuoco è soltanto
un pallido ricordo, comprendo quanto fosse
importante la fonte del tuo sapere, i delicati
racconti con cui stimolavi la mia conoscenza
ed allungavi la vita a noi piccoli uomini.
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Poeti in Toscana 2015
Mara Faggioli
•
Largo dei Mille, 6 - 50018 Scandicci (FI) - Esposiz. permanente: P.zza Marconi, 8 - Scandicci (FI)
Tel. 339 3594145 - marafaggioli@hotmail.it
•
Nel respiro delle stelle
Nel respiro delle stelle
Ti ho cercato
e nel languore del cielo
quando il cielo è ancora
assonnato,
nelle limpide aurore
dei mattini d’estate.
Ancora Ti cerco
nel fragore del mare
che sullo scoglio
s’infrange
e nelle gocce di rugiada
su petali e prati adagiate
come lacrime ridenti
ad acquietar l’arsura.
Così si dilata il desiderio,
nostalgia incandescente
di Te.
Non fa rumore la pena
nell’arcano silenzio della
notte.
Da “Dulcamara” Ed. Ibiskos
Mara Faggioli divide il suo
tempo e la sua sensibilità
artistica fra poesia, scultura
e pittura. Ha pubblicato “Dedicato a
Lorenzo” Ed. Helicon, “Piuma Leggera”
Ed. Masso delle Fate e “Dulcamara” Ed.
Ibiskos. Ha partecipato al progetto di
“Educazione alla lettura ed alla poesia”
con gli studenti delle scuole medie.
Membro di Giuria di vari concorsi letterari.
Nel 2003 e 2004 è stata inserita
dalla Commissione Nazionale dell’U-
NESCO nel sito web della Babele poetica.
Ha ricevuto numerosi primi premi
tra i quali ricordiamo: il “Fiorino d’Oro”
per la poesia edita (2004) al Premio
Firenze-Europa, premio “Donna Città
di Scandicci (2011), il Premio “Toscana
Cultura Donna (2015). Nel 2003 è stata
premiata presso la sede del Parlamento
Europeo di Bruxelles per il “Grand
Prix de Poésie”. Contemporaneamente
all’attività letteraria si dedica alla pittura
e scultura partecipando a mostre
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Poeti in Toscana 2015
Mara Faggioli
personali e collettive. Recentemente
ha dipinto lo stendardo per il Palio degli
Arcieri di Signa. Ha realizzato il trofeo
“cardo in argento” per il concorso
“Cardo d’Argento” per cinque anni consecutivi.
Sue opere di pittura e scultura
sono state scelte per copertine di libri
e antologie. Numerosi i premi e riconoscimenti
anche per le arti visive, tra i
quali: “Fiorino d’Argento” per la scultura,
Premio Città di Montecatini, Premio
Città di Cortona, Premio Mario Monicelli,
Premio Magnifico, Premio Un Artista
per Legnaia, Premio Città di Lastra,
Premio Artisti alla Ribalta, Premio Vedda,
Premio “Diamo un volto ad Abufina
di Grottole” (MT) e il suo dipinto resterà
come simbolo del Comune di Grottole.
Sue opere si trovano in collezioni
private in Italia, Germania e Canada
ed in permanenza presso i Comuni di
Firenze, Montelupo F.no, Castel S. Niccolò,
Greve in Chianti, Colonna (Roma)
Signa, Grottole (MT) e presso la Basilica
Superiore di S.Francesco ad Assisi.
Forse, neppure i sogni
Forse, neppure i sogni,
più lievi e più leggiadri,
nati nelle notti
palpitanti di stelle,
hanno ali
così leggere
come il pensiero di te
che m’accompagna
e mi toglie
il respiro.
Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate
Panta rei
Come il fremito fugace
all’ombra del respiro mattutino
tra le foglie dorate si disperde,
così noi, metèore passeggere,
in questa vita andiamo
senza lasciar la scia.
E tutto scorre, passa,
poi finisce, sul filo teso
di un battito di ciglia.
Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate
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Poeti in Toscana 2015
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Paolo Fanfani
Cell. 339 6466691
fanfani.paolo@gmail.com
•
Abbiamo lasciato nel vento i nostri passi,
come un nessun luogo a procedere,
ma non era un reato, solo devozione.
Ora come due mani lontane,
che non si sfiorano nemmeno
e i pensieri anguille irriducibili
a districare la matassa,
mentre cadono le foglie
insieme alle nostre rovine.
Camminare ancora, andare avanti
l’unico tormento, salvare qualcosa
di questa corsa senza sosta,
la certezza che è ancora presto
per svanire. Verranno altre nuvole,
altri soli, altri tramonti
ad indorare le nostre vesti tremanti,
resteranno gli occhi giganti,
la paura che non muore,
la mia presenza ad abitare
i tuoi momenti soli
e poi domani, sempre domani,
altro tempo per tornare a casa.
Fanfani Paolo nasce a Signa (Firenze)
il 29 settembre del 1968. Nel
dicembre del 1996 consegue il
diploma di laurea in Giurisprudenza
presso l'università di Firenze.
Successivamente si dedica con passione
alla musica e in particolare al cantautorato,
scrivendo canzoni e mettendo
in musica poesie di vari autori.
Per quanto riguarda la poesia, da sempre
considerata una “sorella maggiore”
della canzone d'autore, continua a
frequentarla grazie anche alla vicinanza
fisica e spirituale del poeta Walter
Nesti.
Ha pubblicato “Febbrile e Arreso” 2015,
Masso delle Fate Edizioni.
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Poeti in Toscana 2015
Paolo Fanfani
Quello che chiamo non è il tuo nome,
anche se lo ripeto con impeto
per tre volte ed altre tre ancora.
Quello che voglio è il tuo senza nome,
che ho riconosciuto per strada,
davanti alla posta, in un giorno insperato
come un respiro, una folata di vento
improvvisa a ricondurmi alla vita,
la tua bocca serrata, gli occhi asciutti
e le mani, nicchie di bonaccia.
Sì oggi nell’Ombrone scendevano
cavalloni di terra disciolta
e da un rivolo sei scesa tu,
che della terra hai tutto,
i colori, la profondità, il calore,
la capacità di assorbire e coprire tutto,
la pazienza dei tempi lunghi,
delle stagioni che si declinano in anni.
Ma ora è il tempo di tornare acqua,
di scioglierci in abbracci di neve,
di riscoprirci vergini come occhi lambiti,
per illuderci in un altro viaggio senza ritorno
e i figli, loro sì “stanziali”, resteranno a guardare.
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Poeti in Toscana 2015
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Paolo Fanfani
al prof. Lorenzo Poggi
Ancora risuonano le parole
intorno all’incerto, all’opinabile,
reso fruibile abilmente da un uomo
ormai attempato, un codino bianco,
gli occhi incredibilmente vividi,
le circonvoluzioni mentali
straordinariamente chiare.
È stato un professore di filosofia
ma è molto di più, un istrione lucido
dalle profuse citazioni dantesche,
insomma uno che trasfonde tanto
attingendo semplicemente
da tutto ciò che ha sempre amato.
L’abilità è manifestamente
nella connessione di tutto con tutto,
come il resoconto di un suo ex allievo,
biologo ricercatore, letto alla luce
del concetto quantitativo-qualitativo
di alienazione in Hegel.
L’auditorio poi d’eccezione,
con molti giovani studenti condotti
da un altro professore sicuro dello spettacolo
e dell’effetto più che probabile.
Alla fine solo gratitudine,
per quell’ora e mezza di vita incollata
alle parole che ognuno porterà dentro,
a suo modo ma sicuramente a lungo,
magari sperando in una germinazione tardiva
di una qualche semenza sottile.
64
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Poeti in Toscana 2015
Paolo Fanfani
Come al solito ti incontro tra gli scaffali,
ultimamente non fai che marmellate
ed altre cose che non dici ma che so,
ti dimentichi che sento tutto quello che vivi,
bello o brutto che sia, ha sempre il tuo nome,
una specie di marchio di garanzia
che non si può non condividere,
anche se stride con tutto quello che siamo.
Non sempre le cose vanno come si vorrebbe,
ma rimango sul confine, in equilibrio,
in questo splendore dei tuoi occhi di mare,
lo stesso che i tuoi capelli mi nascondevano
su un molo ventoso di sale con gente lontana.
In così poco tempo ci diciamo troppe cose,
come se si dovesse sopperire con urgenza
ad un abisso non colmato, come sospeso.
Ti lascio qualcosa, un groviglio di parole
intessuto di quello che sono, “così ti fai un’idea”
anche se un’idea ce l’hai già e molto precisa.
E volgere le spalle a tutto e andarmene
con la solitudine spessa che mi circonda,
ora che sono in macchina sommosso
e la tua già scarsa lontananza mi grava,
ma anche contento per quei pochi minuti
di ordinaria condivisione che mi rincuora.
E poi nulla, silenzio e buio per le strade,
rese deserte dal permanere di te.
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Poeti in Toscana 2015
Giuliana Filindassi Bartolini
Tel. 055 750052
•
•
Sono nata a Scandicci dove risiedo da sempre.
Dopo il diploma professionale, essendo
estrosa e poetica, comincio a scrivere.
Nel salotto dell'editore Pietro Chegai ho conosciuto
Duccia Camiciotti e Anna Balsamo, poetesse,
scrittrici e critiche d'arte.
Nel 1991 ho partecipato al concorso indetto nella
Basilica di Santa Croce a Firenze (Parole 1991).
Sono socia da oltre venti anni del Centro d'arte
Modigliani presieduto da Roberto Cellini.
Mie poesie sono state lette nel palazzo comunale
di Scandicci in occasione della manifestazione
“Scandicci città metropoli” nel 2000 dove ho conosciuto
Dino Pasquali, il prof. Bianchini, il prof.
Elvio Natali, Mario Luzi e Romano Battaglia.
Per dieci anni sono stata socia della Società di San
Giovanni di via del Corso a Firenze. Mi sono stati
dedicati articoli dal settimanale Metropoli (“Ricordi
giovanili di una poetessa di Casellina” e “La
Fiera di Scandicci vecchia maniera”).
Ho frequentato le Giubbe Rosse, la Camerata dei
Poeti, la Fondazione Il Fiore, La casa della luce, l'Istituto
Francese di piazza Ognissanti, il Cenacolo
di Santa Croce di padre Rosito direttore di Città di
vita e sono socia della Pro Lastra Enrico Caruso.
Nel 2002 l'Auser di Lastra a Signa ha pubblicato
“Fatti di guerra vissuti in prima persona” che poi è
stato presentato alle scolaresche di Signa e Lastra
a Signa. Ho letto mie poesie a Villa Vogel a Firenze,
al Salone Coop di Ponte a Greve, a Villa Castelletti
nella sede della BCC di Signa, all'Antico Spedale
di Sant'Antonio di Lastra ogni anno in occasione
della Festa di Primavera.
Nel 2010 sono stata inserita nell'antologia di poesie
curata da Antonio Sabatino presidente della
sezione poesia Dino Campana della Pro Lastra.
Nel 2011 ho partecipato con due poesie alla manifestazione
promossa da Carlo Ciappi presso l'associazione
culturale San Matteo della parrocchia
Gesù Buon Pastore di Casellina.
Pace!
L'Io solitario inquieto
vaga su nell'immenso
cielo... cercando Pace!
Ambito sogno di una
Umanità di mali
intrisa
Veleni offuscan leggi
sacre di vita
ed i tanti
perché dell'esistenza
Umana!...
Libertà
linfa rigeneratrice
di nuove speranze
poggiata da sempre
sui pilastri
di antica
sofferenza!..
La libertà non ha colore
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Poeti in Toscana 2015
Giuliana Filindassi Bartolini
Un giorno a San Moritz
“San Moritz, Località per palati fini”.
Il lago gli alberghi le Chiese tutto si eleva e s'incastona al cielo.
Arriva un trenino rosso a cremagliera sbuffando in salita...
Le ruote in curva stridono nel paesaggio silente innevato...
Il viaggiatore si trova immerso in luoghi ameni d'infinita bellezza...
Piccole stazioni improntate a chalet, davanzali fioriti, trine e cuori ricamati
da mani gentili...
Nello stretto paesaggio che s'appressa la mano sfiora or la neve or la roccia.
Un ramo spoglio sporge chiedendo una gemma per fiorir.
Il sole splende sulla distesa nevosa a grande raggio... Brillano i colori forti
di sciatori in corsa sui pendii... le guglie colorate i tetti bianchi, le alte cime
dei pini, i rami spogli; Si beano di tal natura i prediletti!
Il Ghiacciaio Eterno imponente austero. Le grige pietre rugose sottostanti,
guardan dall'alto il corso della vita... L'affannare ansioso di tanta
umanità triste... Delusa...
Un piccolo cerbiatto spaurito appare in un boschetto di pini cercando nella
neve un po' di cibo... Il prato vicino tenta di rinverdire il suo letto!
Monti beati! Che godete il cambiar delle stagioni.
Colori stupendi a primavera. Gialli arancio autunnali.
Le nuvole vaganti sostan maliziose per il piacer degli occhi “che san vedere”
oltre il colore dei Pini, lo smeraldo dei laghi; L'eterna armonia della natura
che si ripete... “Ritempra! Il cuore ed il Pensier!”
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Poeti in Toscana 2015
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Giuliana Filindassi Bartolini
Ginestre in fiore, pendule ciocche colorate chiare...
sono parole, che nascono dal cuore... D'improvviso o pensate,
“Queste mie massime sono nate”
E, parlano di vita ed altro ancora...
- Allor che nella vita conosci chi sei, capisci ciò che vuoi
Segui il tuo cuore e non tradirti mai...
- Con l'anima in pace spera ogni mattina sorga il sole...
Dal suo calore attingi la fiducia per un sereno domani...
- Non ti basteranno le ricchezze accumulate
per comprare la pace del cuore...
- Amare meglio i bambini speranza del futuro
- Vivere bene con se stessi è il difficile segreto della vita.
- Oggi si è … In considerazione di ciò che si ha, E non chi siamo come persone...
- L'intelligente non può fuggire da se stesso deve ritrovare il suo Io, anche se può costare fatica.
- È più facile riconoscere i propri meriti che i propri difetti!
- Quando il mondo sembra caderti addosso, la speranza ti bacia la fronte... Sorridi il tuo Io risorge!
- Chi non ha vissuto la guerra non ha solo pensieri di pace...
- Se mi domanderete... Cosa pensi di noi Mamma?
Sono vostra madre e voi “i miei grandi Amori!”
- I capelli han fili d'argento gli occhi le rughe del tempo, la mente saggezza acquisita...
- Tanto ho sofferto e tanto ho amato la vita!
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Bianca Maria Gaddini Pagliai
Tel. 055 606889
Cell. 339 5766894
Poeti in Toscana 2015
•
Bianca Maria Gaddini Pagliai nasce
a Roma in una famiglia di
artisti, poeti e creativi.
Dal 1960 si trasferisce a Firenze dove
tuttora vive e dove dal 1975 comincia a
esporre le sue opere e le sue creazioni
in varie mostre personali e collettive.
Ha partecipato con successo a vari
concorsi di poesia.
Pioggia di settembre
E alfine è arrivata
tra brontolii di tuoni
e saettar del cielo,
portando nell’aria
profumi di autunno,
nel cuore il rimpianto
dei giorni perduti,
dell’ore trascorse
sognando di te.
Firenze, 18 settembre 2011
Le mie stagioni
È sempre inverno
se nei miei pensieri
s'avventa il gelo
della nostalgia.
È sempre estate
se quest'ansia mia
si placa in te,
in te si scioglie
e tace.
23/02/2006
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Poeti in Toscana 2015
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Bianca Maria Gaddini Pagliai
Il maglione rosso
Dentro a un cassetto,
ieri, ho ritrovato
un tuo vecchio maglione
un po’ infeltrito.
M’ha ricordato
quando t’abbracciavo
strofinando la maglia
col mio viso.
Calda e avvolgente
come il nostro amore.
A uno sconosciuto
Il tuo sguardo,
pur lieve,
m’ha sfiorato
e un mondo
di emozioni
m’ha trasmesso.
Eppur non ti
conosco ma io
sento che potrei
amarti come
mai nessuno.
Firenze 24/04/2010
E’ ancora inverno...
Di nuovo il pioppo
le sue gemme
espone
e tra i rami
ancor spogli
gli uccelli tesson
voli, già presaghi
del nuovo.
Nei tepori dell’aria
si annuncia
un’altra estate.
Ma è ancora
inverno senza
la tua voce.
Firenze, 25 febbraio 2008
Firenze 25/02/2010
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Antonina Giammarinaro Monti
Via Ciuto Brandini, 27 - 50126 Firenze
Tel. 055 680895
Poeti in Toscana 2015
•
Vive e lavora a Firenze dove,
dopo la laurea con lode in Lettere
Classiche, ha continuato gli
studi sotto la guida d'illustri professori
(Giorgio Pasquali, Giacomo Devoto,
Bruno Migliorini, Carlo Battisti) conseguendo
col massimo dei voti il diploma
di Perfezionamento in Filologia
classica e in seguito il diploma di Perfezionamento
in Filologia moderna. Ha
frequentato corsi di giornalismo presso
l'Università di Urbino, sostenendo numerosi
esami sempre con il massimo
dei voti. Ha dedicato la sua attività di
ricerca alla saggistica e alla glottologia
con varie pubblicazioni. Nell'ambito
di tali studi ha collaborato alla realizzazione
dell'Atlante toponomastico
della Venezia Tridentina con la pubblicazione
del commento al foglio XIII “I
nomi locali del Roveretano”. Ha collaborato
al progetto di stesura del Vocabolario
storico della lingua italiana
dell'Accademia della Crusca e ha svolto
attività didattiche presso la Facoltà
di Lettere dell'Università di Firenze.
Ha lavorato col grado di bibliotecario
direttore presso la Biblioteca Nazionale
di Firenze ed è stata più volte incaricata
dal Ministero dei Beni Culturali
di rappresentare le biblioteche italiane
in consessi internazionali come Mosca
o Philadelphia. Fa parte di alcune associazioni
culturali fiorentine tra cui la
“Compagnia del Paiolo” l'”Unione Fiorentina”,
il “Circolo degli artisti - Casa di
Dante” dove ha organizzato alcune sue
mostre personali di pittura.
Poetessa e pittrice ha pubblicato in
Il dono più bello
Momenti magici
e il mondo è stato mio.
Poterli imprigionare
ma sono fuggiti veloci
come sabbia
che scivola fra le dita,
come vento
che libero spazia,
come acqua
che scorre
e non è mai la stessa.
Ricordare non è vivere
e a che serve
inseguire vane chimere?
Un giorno sereno,
pacato, tranquillo,
è forse il dono più bello.
71
Poeti in Toscana 2015
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Antonina Giammarinaro Monti
La speranza della vita
Corrono le nubi nel cielo,
si fermano, s'inseguono,
alla conquista di uno squarcio d'azzurro.
È bello volare con loro,
interrompere la corsa della vita,
sorridere e afferrare la gioia
dell'attimo fuggente
che non sempre sappiamo imprigionare.
Intorno ci si affanna
ma solo la sosta e la speranza
danno luce all'esistenza.
antologie e riviste numerosi articoli
e poesie nonché un volume di poesie
“Frammenti di luce” illustrato con riproduzioni
dei suoi dipinti.
Ha partecipato a manifestazioni e mostre
in Italia e all'estero riscuotendo
premi e lusinghieri consensi di pubblico
e di critica. Si ricordano il Primo
Premio per la poesia (Firenze, 1999) e il
Premio di sala (Firenze, 2012) dell'Accademia
“Il Fauno”; i diplomi di finalista
al Premio Firenze per la poesia tutti gli
anni dal 1995 al 2001; il Primo Premio di
pittura alla 17° Rassegna d'arte “Città di
Viareggio” 2003; i premi e i riconoscimenti
del “Premio Italia per le arti visive”,
Firenze - Certaldo - Capraia per diversi
anni consecutivi dal 1997 al 2008;
la medaglia del Premio Italia, XXIII edizione,
2008, organizzato dalla rivista
“Eco d'arte moderna”, per i numerosi
successi riportati dall'artista nel corso
di oltre 10 anni; i vari premi dell'Associazione
Marzocco, l'Oscar della Cultura
conferitole dalla Galleria d'Arte
Centro Storico di Firenze nel 2014.
72
•
Leda Giannoni
ledagiannoni@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Leda Giannoni, nata a Montecatini
Terme, vive a Firenze fin da piccola.
Si è laureata in Scienze Politiche ed ha
insegnato come ricercatrice alla Cesare
Alfieri per diversi anni.
Ha pubblicato molti lavori nel Diritto
Pubblico comparato e nelle Istituzioni
Politiche.
Da sempre il suo amore per l'arte l'ha
spinta a dipingere e la sua dedizione
nel tempo si è tradotta in un vero e
proprio impegno.
Ha partecipato a mostre di pittura nazionali,
estemporanee ed a diversi premi
importanti.
Scrive da sempre poesie e pubblica in
diverse riviste letterarie e antologie
quali “Il Fauno”.
Ha partecipato a diversi concorsi in varie
città italiane.
A Villa Arrivabene con la pittura ha presentato
le sue poesie.
A Palazzo Pretorio di Sesto Fiorentino,
a Certaldo, alla Galleria “La Pergola.
Fa parte di alcune associazioni fiorentine
quali “Il Paiolo” “Le Muse” San Giovanni
Battista”, “Firenze donna”, “La lega
del Chianti”.
Con il premio di pittura Città di Viareggio
ha presentato le sue poesie,
e con il Premio Italia per le Arti Visive
per diversi anni organizzato dalla rivista
“Eco D'arte Moderna”.
Pensare a te
Pensare a te, nel turbine della mia vita, come per
il viandante assetato e stanco,
una sorgente di acqua fresca io abbevero la mia
arsione al pensiero di te.
In questo pensiero riposo la mia stanchezza e da
esso traggo motivo di vita.
Più bello sarebbe averti sempre accanto e non
con gli occhi della mente
ma con quelli della fronte poterti guardare, ma,
tuttavia è bello pensare che verrà
l'ora in cui posso vederti e parlarti, è anche bello
attendere l'ora in cui, uniti,
possiamo dimenticare tutto il resto del mondo,
sprofondandosi in un eloquente
silenzio che nessuno scrisse, che nessuno scriverà,
che nessuno mai seppe.
73
Poeti in Toscana 2015
•
Leda Giannoni
In terra straniera
Odo mormorare i ruscelli del bosco.
Nel bosco, tra lo stormire
non so dove io sia.
Gli usignoli cantano
qui nella solitudine.
Come volessero dire
qualcosa del bel tempo passato.
Volano i bagliori della luna
come se vedessi sotto di me
il castello giù nella valle
eppure esso è tanto lontano
come se il mio amato
nel giardino pieno di rose
bianche e rosse
dovesse attendermi.
Istanti divini
Se potessi questi istanti divini eternare!
Dare a te questo senso di gioia perfetta
come a chi mi circonda io m'illudo di dar.
Se potessi questo giorno fermare
fermare tutto quello che mi illude, che getta
nel mio cuor la linfa di una vita più bella.
Canto alla vita
Sono l'allodola
È allegro il mio canto.
Lascio agli altri mostrare
Il lato scuro.
Il mio mondo è limitato:
vivo felice di ciò che sono!
74
•
Mirco Giarrè
mircogiarre@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Autolesionista al ballo
di Carnevale
Nato a Montevarchi il 30 agosto del 1992,
vive a Tosi, piccolo paese in provincia di
Firenze. Dopo aver conseguito il diploma
classico superiore si iscrive alla facoltà di Lettere
e Filosofia di Firenze, dove studia attualmente
Lettere Moderne. Ha partecipato alla raccolta
di poesie “Poeti in Toscana” edito da Masso
delle Fate nel 2014. Nel dicembre dello stesso
anno otto sue poesie son state selezionate per
far parte delle dieci letture proposte per la rassegna
letteraria “Abbiamo lettori, cerchiamo letture”
del Wag Film Festival che si è svolto a Terranova
Bracciolini. Sempre nel dicembre 2014 ha
pubblicato la sua prima raccolta di poesie, "Adamo",
con la casa editrice Masso delle Fate e ha
presentato due poesie all'interno del numero di
dicembre della rivista italiana di arti varie" Luogos".
Nel 2015 altre sue poesie sono state inserite
nel terzo numero della rivista "Luogos". Nel settembre
2015 ha partecipato alla manifestazione
"LuOGOS d'arte" con il suo volume "Adamo" e,
sempre da settembre 2015, è diventato condirettore
generale e direttore della sezione scrittura
della rivista di arte e cultura "luogos". Alcune sue
Un mantello silenzioso,
con questo caldo,
cucito sulle spalle
le tue mani distratte,
che scavavano solchi
sopra di me.
In alto il cielo brilla
e intorno cantano le cicale.
Io muto nell'ombra il mio
sorriso.
Il tuo volto, incantato
anche per me
risplende.
E ballo nella mia ombra,
cercando i tuoi occhi.
Sono il tuo Eddie,
tu la mia Sylvia.
O forse son io lei?
Confusi i miei pensieri,
distratti.
Colossi ovunque...
75
Poeti in Toscana 2015
•
Mirco Giarrè
Cosa ci faccio con te?
Non so più chi sono.
Dove sta la mia forza?
Rannicchiato nella tua
ombra,
sospiro.
Piangono le mie vene.
Lo fanno per te.
poesie sono presenti su neteditor.it e alidicarta.it.
Hanno scritto di lui il poeta Enrico Taddei
e il critico Nicola Nuti. È anche autore
dell'introduzione al libro "Caminàde có òn
veneziàn" di Enrico Taddei ed è collaboratore
della rivista" Il Cartello", per cui scrive recensioni.
Pausa da quattro quarti
(Allegro andante)
Uno spazio suscettibile
di cambiamenti
immutabili
e vecchie parole
descritte dentro noi,
la misantropia
che mi donasti,
sola,
distesa su quel prato,
andando a largo,
a largo
senza più tornare.
E nuovi soli
e nuove stelle,
un battito improvviso
invaso dal tuo mare.
E cadenti sogni
e un figlio
bastardo
mai conosciuto.
Ho perso il senso.
E quel tutto
con te,
ch'è niente
nel monotono ripetersi
dei suoi passi.
Ma ti vorrei qui a volte,
a ripeter con me
che non eravamo
come tutti
e che in fondo
insieme eravamo
anche felici.
76
•
Stefania Giordano Vespucci
Poeti in Toscana 2015
•
Ènata a Firenze dove ha compiuto
studi classici e vive con la famiglia.
Tra sillogi di poesia e narrativa e due
romanzi, ha pubblicato dieci libri di cui
la maggior parte in seguito a premio
conseguito nei concorsi. Nei suoi brillanti
esordi, s’incontra con Mario Luzi
che le scrive in dedica: “Il nome di lei
equivale a corona. Corona di che fiori?
Di che spine? O selvatica corona di
anni a venire?” apprezzando i suoi versi.
E il Poeta, continua dopo aver ricevuto
“La bottiglietta marina” (anche questa
raccolta edita da un primo premio),
con i suoi lapidari commenti: “L’entità
fatta forza genera lance e gigli”.
Del 1990 il primo romanzo “Profilo di
Chiara” (Maremmi Ed.) per cui il prefatore
prof. Giorgio Luti commenta: “una
storia d’anima. Idillio poesia in prosa”.
L’autrice sceglie per la copertina una
propria immagine in controluce emblematica
di lei in ogni tempo della
vita. Molto successo di critica nel 1993
Il perdono
Il perdono è un miracolo,
rapsodia universale d’Infinito
-dal principio al principio,
nell’amore di ogni crocerespira
vento marino al piccolo pesce
e verdi praterie alle pecorelle del gregge…
chiamato e invocato da Gesù,
nella santità della creatura
lavata e infine prosciugata,
nel diletto vettore dell’anima,
colomba dell’amore di Maria,
nella costante primavera d’ogni vita,
dove il cuore è aperto al suggerimento
e la sapienza insieme dall’umiltà gestita:
sì, l’infinito esercito di stelle
vincerà la bestemmia della terra
nutrita dall’ipocrisia di satana,
con diabolica dimenticanza,
ermafrodito della bellezza…
Nel caos infernale
primordiale superbia:
inutile rifiuto se ora anche
la dolce capinera
al Vespro canta Ave Maria.
77
Poeti in Toscana 2015
•
Stefania Giordano Vespucci
Esonero di desiderio
Esonero di desiderio…
Nel convulso campo di cavallette
(la vita), menopausa di dolcezze?!...
Là dove il grembo implora?!
Invece v’è reliquia custodia
del puledro passione!
Dolorosa ninna-nanna
di mammelle abbandonate
e tiranna delusione,
crisi-donna: ahi!...
Ahi delirio di “Violetta”! Ahi!
…E ALFINE REMISSIONE DELLA PAURA:
MENTRE FILIGRANA DELL’INCONTRO
PORGE TELA, DISEGNA ARCO ALL’AMPLESSO.
ENDIADI E PREGHIERE SOLCANO
VETTE E OCEANI, NEL TITOLO
DELL’INFINITO BUSSA
L’INNAMORAMENTO: CELESTE DECISIONE LO ELEVA
A PISTA DEI VOLTEGGI:
PATTINAGGIO DI TUTTA LA VITA.
per “Il Tamburino di Dio”. La silloge è
prefata da Paola Lucarini ed ha in postfazione
un dettagliato studio linguistico
dell’italianista Giancarlo Oli. Più
tardi seguono le opere di poesia “Coriandoli
d’una giovinezza” e “Il corpo e
l’anima” (Pietro Chegai Ed.) di cui un
altro autografo di Mario Luzi: “Stefania,
trapana lieve l’aria / di ieri e di domani
/ la tua elitra – musica sottile /
d’echi santi e profani”. Sempre dei primi
anni Novanta il secondo romanzo
“Il dubbio” (Gazebo Ed.) stavolta prefato
da Mario Luzi.
Pubblica da ultimo, ancora con Gazebo,
alla vigilia del 2000, “del vero canto
dell’amor passione”. La produzione
segna ora una lunga pausa; Stefania
però ha molti inediti. Il prof. Alberto
Chiari dell’Università Cattolica di Milano
ha inserito tutte le opere di Stefania
all’Accademia della Crusca. “Il dubbio”
attualmente è stato accettato in
donazione di Stefania alla Biblioteca
Mario Luzi di via Ugo Schiff. “…Stefania
Giordano Vespucci, istintivamente,
spontaneamente, innova un lessico
meriniano…”
(A. Balsamo)
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Andrea Gradi
Residente a Signa
andrea.gradi@alice.it
La Storia
Ciò che fu e ciò che è stato,
chi allor visse ed ha vissuto
l’hanno scritto e raccontato,
che gli sia, o no, piaciuto.
Poeti in Toscana 2015
•
Ma se tu non lo rammenti,
se di ciò non fai tesoro,
se nemmen picciol frammenti
tu tramandi a noi e a loro,
Andrea da Signa è il nome d’arte
di Andrea Gradi, nato a Signa
(Firenze) l’8 agosto 1948. Proviene
da un ambiente post-contadino,
dal quale ha ereditato la concretezza,
la semplicità e l’amore per le cose più
vere della vita. Da suo padre ha preso
l’amore per la cultura, per l’arte, per i
viaggi, per la ricerca, per lo scrivere:
dalla prosa alla poesia, dal saggio al
pezzo giornalistico, al pensiero, alla parola,
ed a tutto ciò che è, oggi, la nuova
comunicazione. Nel cassetto ha una
raccolta di poesie, una raccolta di racconti
brevi, un romanzo ed un’opera di
studio sulla vita ed il costume nel Rinascimento
in Italia, tutte opere non ancora
pubblicate.
Andrea da Signa
il presente ed il passato
non sapranno più di niente;
il presente, ch’è già andato,
è il futuro immantinente.
È la storia in divenire
che ci lega al dì presente,
e la storia, il dì avvenire,
ricordare ci consente.
Per non perder la radice,
ricordare ciò ch’è stato,
c’è la storia che mi dice,
nel presente, del passato.
79
Poeti in Toscana 2015
•
Anna Maria Guidi
Lungarno C. Colombo, 18 - 50136 Firenze
Tel. 055 677633 - angtmn@virgilio.it
•
L’attentato
Oggi nell’aria ho colto al volo
il primo abbaglio dell’estate
e subito mi è nata -birichinala
voglia di ritornare a correre
-da sola- in un campo di papaveri.
Senz’argini alla piena del sole
erano tutti là compatti e tesi
in rutilante tenera parata:
serico sipario di sospiri
il palpitar dei petali dischiusi
alle accaldate carezze del vento.
Nell’effusivo assedio
di tanta beatitudine ignara
appena in tempo ho sospeso la staffetta
sulla verde corsia dell’attentato.
Sono rimasta là
vestale dei miei passi
a contemplare intatta l’armonia
del fragile alleluia
festosamente sparso e acceso intorno
dalla grazia del caso:
là sopra una zolla ancora bruna
dove soltanto gli occhi
nel fiorito sciamare
di tutta quella gloriosa meraviglia
solo di meraviglia
potevano ferire.
Anna Maria Guidi, fiorentina di nascita e residenza,
dal 1998 pubblica, a cura di illustri letterati,
6 libri di poesia (‘Esercizi’, ‘Incontri’, ‘Tenacia
d’ombra’, ‘Certezze’, ‘In transito’, ‘Senz’alfabeto’)
e uno di saggistica (‘La carità erotica nella poesia di S.
Penna: un approccio psicocritico’), che ricevono premi
assoluti in numerosi concorsi e prestigiosi consensi
e commenti critici sulle migliori riviste, antologie e
letterature, settimanali e quotidiani, dove spesso
compare anche la sua produzione poetica e saggistica.
Fattiva promotrice culturale, dedita all’incontro
per la conoscenza e l’interazione multidisciplinare,
già per 30 anni responsabile del Dipartimento di Neuroscienze
dell’Ateneo fiorentino, ha poi collaborato
alle stesure e relative prefazioni di testi neuropsicofisiologici
per pubblicazioni e relazioni svolte in congressi
nazionali ed internazionali, presentando inoltre
conferenze e ‘letture didattiche’ tematiche in varie
sedi istituzionali. Consigliere della ‘Camerata dei Poeti’,
è attualmente consulente di ‘Pianeta poesia’, per
cui ha curato e presentato nel primo decennio degli
anni 2000 i programmi ‘Incontri con l’Autore’ e ‘A due
voci’ allo storico Caffè Letterario Le Giubbe Rosse. È
socia onoraria del Centro d’Arte Modigliani e presidente
di giuria nel Premio Letterario Internazionale
G. La Pira. In rete è presente su Literary e sul portale
di ‘Novecento poesia’.
80
•
Roberta Incerpi
robertaincerpi63@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Il silenzio
Posso toccare questo silenzio,
denso, accerchia le emozioni.
Non quiete serena,
ma plumbeo abbandono.
Roberta Incerpi nasce a Viareggio nel
1963, si trasferisce a Pistoia dove intraprende
gli studi. Si laurea in Scienze
Biologiche all'Università di Firenze nel 1989.
Docente di Scienze e Biologia dal 1990. Fin da
piccola dipinge e scrive per passione seguendo
l'amore per i colori trasmesso dal padre Dottore
in chimica, dalla madre e dalla zia materna
disegnatrici e ricamatrici di tessuti. Ha fatto
tesoro dei preziosi insegnamenti del noto scultore
pistoiese V. Gelli e della prof.ssa di lettere
A. Tovini Tassitano.
Ha partecipato a concorsi letterari e artistici,
ha esposto i dipinti in alcune mostre collettive,
è presente con alcune opere in volumi d'arte:
“L'èlite” (2007), rivista Expoart-Transizioni n.
15 - 12/2012, Artisti di Pistoia e del suo territorio
(2013), Artisti della Toscana (2013), Donne
dell'arte in Toscana (2013), Donne dell'arte in
Toscana (2014), Poeti di Toscana (2014), Artisti
della Versilia (2015), rivista La bellezza dei miti
Accademia Intern. Gentilizia il Marzocco n. 2/
2014, silloge “L'attesa” edita in Alcyone 2000
Guido Miano ed., premio speciale 2015 con
silloge “In viaggio...” in autori per l'Europa 2015
Ibiskos Ulivieri, 1°premio con silloge “tra le pieghe
dell'animo” premio lett.-art. Leonardo da
Vinci scrittori 2015.
Preme la nebbia su mani tese
come rami spogli, dimenticati, arresi.
Lontano luci effimere
s'intonano a giochi d'amore.
Speranza e fiducia appassite
giacciono su liquidi asfalti.
Distorto, l'orizzonte grigio
parla di strazianti assenze.
81
Poeti in Toscana 2015
•
Roberta Incerpi
Il babbo
Accoccolato in cima al molo.
Calzoncini e sandali,
il ciuffetto di capelli nella brezza,
come un bimbo di altri tempi.
Mio padre.
Resti ore nell'incanto del tuo mare.
Lontano dalle genti,
sospeso, in attesa,
ma pago.
Chissà dove sono i tuoi pensieri … babbo.
Impigliati nell'altezza dei velieri,
ridenti dietro le corse dei gabbiani,
abbandonati nell'arancio del tramonto ...
là dove il sole si unisce al cobalto delle onde.
E come un bimbo ti emozioni,
scherzi con la rena ed i sassetti,
le conchiglie sono i tuoi tesori,
la spuma sulle caviglie stanche la tua gioia.
Abbandonata la frenetica fatica
nelle tasche della giacchetta,
lasciato il lavoro sulla cravatta dai colori del mare,
appese le preoccupazioni al gancio in cabina ...
di fronte al mare … babbo ...
all'unisono suonate la stessa meraviglia
ed intonate la stessa canzone,
intrecciate armoniosi al bianco e turchino
speranze di pace e sogni di bontà.
82
•
Daniele Lari
dandylari@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Nato a Poggibonsi il 21 maggio
1990. Vive l'infanzia e l'adolescenza
nel profumo delle colline
certaldesi. La verde periferia attutisce
e rende progressivo l'impatto con
la società. Riceve un'educazione molto
direttiva nelle zone limitrofi del paese
nativo fino alle scuole medie inferiori;
poi decide di intraprendere la strada
umanistica tramite il Liceo Scientifico.
L'istituto A. Volta funge da catapulta
verso il mondo universitario. Si iscrive
all'ateneo fiorentino con indirizzo Psicologico.
Si laurea, si perde più volte e
ritrova se stesso in più forme.
Progredisce nell'arte in cui si diletta fin
da piccolo. Si nutre di filosofia e inizia a
strimpellare la chitarra. Finché non inizia
a scrivere per la webzine il Cartello,
che occupa tutt'ora una posizione di
rilievo primario fra i suoi interessi. Si
specializza nel design e poi si tuffa nella
scrittura di racconti.
Vince un concorso di poesie e si specializza
in psicologia del lavoro.
Spazio umano
Altopiani, cima e fondo
adesso non esiste più il mezzogiorno.
L’ombra,
senza sonno,
inaridisce il firmamento.
Capelli strappati,
parrucche bruciate,
il vento si divora il tempo.
Inusitati pensieri calpestano la terra.
Di nuove emozioni si nutre la civiltà,
mentre m’imbatto a scrutare l’abisso,
colgo che sono secondo…
E nei dissimulati mormorii,
accolgo la verità,
germe d’inferno.
Amorae
Tu,
cieca di colori.
Io,
architetto di emozioni.
Labirinto trasparente
dev'esser stato il mio amore,
se alla fine,
pur vedendo oltre,
non sei riuscita a fuggire.
83
Poeti in Toscana 2015
•
Daniele Lari
La morte del Sole
Cavalca la Morte, il Mare.
Poco a poco spinge la sabbia
verso la riva.
La avvicina agli uomini,
con la speranza di lasciarla in buone mani.
Vedo il sole ritirarsi
dietro l’orizzonte.
E sale il profumo
del pesce cacciato
mentre Vento e Luce si alleano.
Vogliono distruggere le ultime ombre
del giorno.
Nel perpetrarsi del tempo finito,
i colori spettrarono scuri.
E le ombre,
che prima fuggivano,
sanguinanti,
ora, correvano in giro,
rinvigorite,
in cerca del proprio corpo.
Luce e Buio.
Ci fu un bacio, uno schianto,
poi l’urlo traditore di un’ombra
che pugnalò il sole.
Di lì a poco tutto sarebbe cambiato,
eppure c’era chi si dilettava
a non pensare, ancora,
e pescava,
uccideva,
fino alla fine.
A Lei
Avrei potuto coprire gli occhi,
anche se la sua immagine era più vivida
al buio.
Avrei potuto legare le mani,
anche se la sua presenza mi avrebbe sopraffatto.
Avrei potuto turare le orecchie,
anche se la sua voce viaggiava il corpo.
Non avrei potuto sottrarmi
al suo profumo,
se avessi voluto vivere.
Come una folata di vento
su di un campo di grano,
il suo profumo era respiro.
Valicava gli scudi e le difese,
penetrava il corpo
e insidiava la mente.
Comandava il cuore.
84
•
Poeti in Toscana 2015
Daniele Lari
Come di nuovo
Quanto tempo d’esser finito,
per riviver di me,
ho avuto bisogno.
Avulso,
nel terrore di perder te,
senza svellere il dolore,
ho nutrito il sentimento
fino allo sfinimento.
Ora
come veleno,
le tue labbra secernono profumo.
Come un occhio strappato,
che la mia vista è finita,
solo il tuo sguardo
mi tiene in vita.
E nel celeste scorrere delle tue vesti,
l’ombra si nasconde,
come per non volerti,
come per non servirti,
come per perderti.
Ucciso e inumato.
Rinvenuto,
e poi dimenticato,
ho lasciato la terra
annegarmi,
malato.
E nell’alveo buio,
trovo luce
nell’aspettare di toccarti,
come di nuovo.
Specchio
Di fronte allo specchio
appare il mio riflesso.
Strizzo gli occhi per destarmi:
ci son oggetti
che sullo sfondo
ridan di me con diletto.
Mi volto di scatto,
e, nello smetter di vedermi,
chiamo il mio Nome,
per restar calmo.
Non ci sono.
Non penso di esserci.
Provo a scappare,
ma d’esser uomo
non posso cessare.
Vedo davanti ciò che c’è dietro
come le sbarre, il reietto.
Forse vivo nella mente,
e ciò che c’è è solo un riflesso permanente.
85
Poeti in Toscana 2015
Haydée Lazzeri
Tel. 055 440275
•
•
La casa al mare
Nelle tue stanze
ho custodito la dolce tristezza
che m'increspava l'anima,
la gioia pura
che negli occhi galleggiava.
Sempre rammento
la tua luce e il tuo calore,
l'interiorità sotterranea
di me ragazza
svagata e appassionata
Nata a Viareggio, Haydée (Pseudonimo
Dide), insegnante, bibliotecaria
e bibliofila, ha cominciato
a scrivere nel 1997.
Un suo racconto è stato inserito nella
raccolta “Con gli occhi di una donna”,
frutto di un concorso letterario promosso
dalla Coop. Nel 2000 ha pubblicato
la silloge - poesie e memorie
dedicate a Viareggio - Pasticche e Pastocche
(Baroni Editore).
Nel 2004 ha pubblicato il libro di poesie
Silenzio in cucina (Baroni Editore)
con il quale si è classificata terza al
Premio Letterario Firenze Europa.
Nel 2015 ha pubblicato la raccolta
poetica Passioni (Masso delle Fate).
Da dieci anni frequenta con passione il
gruppo di lettura ad alta voce “Annamaria
Loda”, a Sesto Fiorentino.
86
•
Poeti in Toscana 2015
Haydée Lazzeri
Amico e amante
Sei stato amico
e amante
maestro e grillo parlante.
M'incantavano i tuoi occhi dorati
i giochi di magia con i fiammiferi
gli appassionati abbracci.
Solo con te
ho cantato stornelli d'amore
e “Coscine di pollo”
ninna-nanna per il futuro figlio
Oggi
amo il tuo viso autunnale
le linee di velluto sulla fronte
le mani sapienti
i gesti misurati.
Non ho perso una goccia del passato
e bevo il calice fino in fondo.
T'amo
per quello che sei
per quello che sei stato
87
Poeti in Toscana 2015
•
Haydée Lazzeri
Donna di cuori
Solitudine inquieta
d'una eterna ragazza
ancora sfiorata
da un'incerta bellezza
di una donna di cuori
in attesa ancora di parole d'amore
di una donna assurda
se assurdità è
anelare l'abbraccio che l'acqueta.
Sobbalzi di giovinezza
Un po' stanca, un po' vecchia,
un po' pazza
resto in bilico fra i sortilegi
del passato
e l'apprensione per il futuro.
Ora finalmente
che è arrivato il momento
di riordinare lettere, biglietti,
fotografie,
mi scuotono a tradimento
sobbalzi di giovinezza.
88
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Leonora Leonori Cecina
Tel. 055 613658
Poeti in Toscana 2015
•
Luna con prefazione di S. Lanuzza. Numerosi i premi letterari
nazionali ed internazionali che la vedono ai primi
posti. Liriche a sua firma compaiono su antologie e riviste
di letteratura contemporanea, alcune tradotte in inglese,
francese e russo.
Molti critici si sono interessati alla sua poesia.
“Poesia amabile ed incisiva, elargizione della natura".
Mario Luzi
Un volo d’ali
Leonora Leonori Cecina vive a Firenze. Laureata
in Scienze Biologiche si dedica alla
poesia ed alla pittura fin dall’infanzia.
Sue pubblicazioni: Frammenti di Poesia - Sensazioni
di Vita - Valzer di Sensazioni - Cipressi a
Mezzanotte con prefazione di C. Mezzasalma,
Poesia e Management - Folletti nell’Ombra con
prefazione di F. Manescalchi Nel segno della
C’è nel dolore
C'è nel dolore
un desiderio forte
di fare silenzio.
Picchia a martello
dentro al petto
incuneato come nel ventre
di un riccio impaurito.
Con chiavistelli e lucchetti
sbarra il suo grido ad altri:
urla solamente a se stesso.
Mi sei apparsa di fronte
nell'accappatoio un po' slacciato
ed un turbante in testa
di spugna colorato
a nascondere il rosso dei capelli,
riccioli anellati ostili
alle mie dita
quando frenavo con pazienza
i tuoi capricci.
Bambina-donna
passato-presente.
Un volo d'ore
saetta sul filo
della vita.
Un volo d'ali
verso un nuovo mistero.
Un volo di carezze
appese all'ultimo sguardo
di un pezzo di me stessa.
89
Poeti in Toscana 2015
•
Annalisa Macchia
Viale Malta, 5 - 50137 Firenze
Tel. 328 219 6707 - annalisa.macchia@libero.it
•
Credevo che il tuo male fosse male puro
che ogni male portasse solo male.
Nebbia nel mio paesaggio:
la stessa che offusca la tua mente
e il corpo
più piccolo ogni anno.
Tardi capisco – e solo in questo luogo –
quanto mi hai lasciato
col tuo morire lento.
Odioamore è ora tenerezza
infinita, forza insospettata.
Sagome mai notate
offrono appiglio.
Noi sappiamo quale.
Questo filo
incurante di morte e saccheggi
ci stringe dentro
un nodo più forte d’ogni male.
(da: Interporto est, Moretti & Vitali Editori, Milano, 2014)
La quartina
Basta mettere insieme quattro versi;
puoi disporli nei modi più diversi,
ma se le rime scoccan dolci occhiate
nella QUARTINA avrai rime baciate.
(da: A scuola di poesia, Florence Art Edizioni,
Firenze, 2009)
A
A
B
B
Annalisa Macchia, nata a Lucca,
vive da molti anni a Firenze.
Laureata in Lingue e Letterature
Straniere presso l’università di Pisa,
ha insegnato lingua francese presso
alcuni istituti fiorentini. Studiosa di letteratura
per l’infanzia, poeta, narratrice
e traduttrice, ha pubblicato vari libri: il
saggio "Pinocchio in Francia", Quaderni
della Fondazione Nazionale Carlo Collodi,
1978; alcuni piccoli libri per l’infanzia,
La gattina dalla coda blu, La formica
giramondo, Il fantasmino, Il pesce
palla e la nave pirata, Ed. Chegai, Firenze
2002, e Mondopiccino - Piccole storie
in rima, Florence Art Edizioni, Firenze
2004; la raccolta di poesie La stanza
segreta, ETS, Pisa 2004; la raccolta di
racconti I sogni del mattino, ETS, Pisa
2005; la raccolta poetica La luna di
Cézanne, Kairos, Napoli 2008; il libro A
scuola di poesia, per capirla, per spiegarla,
per scriverla, per amarla, nella
collana “Saggi e ricerche”, Florence Art
Edizioni, Firenze 2009; il romanzo Il
portone di via Ghibellina, puntoaca-
90
•
Poeti in Toscana 2015
Annalisa Macchia
po Editrice, Novi Ligure (AL) 2011; la raccolta
poetica Interporto Est, Moretti &
Vitali editori, Milano 2014; Come si cucina
un sonetto - Scopri la poesia divertendoti,
Florence Art Edizioni, Firenze
2015, Timothy Houghton, Internal distance
(traduzione di Annalisa Macchia
e Luigi Fontanella con testo a fronte),
Mimesis Edizioni (Milano-Udine), 2015.
Ha tradotto poesie di John Ciardi, Timothy
Houghton e Mark Strand. Collabora
con l’associazione culturale fiorentina
Pianeta Poesia; con recensioni
e racconti alla rivista Erba d’Arno; è
nella redazione fiorentina della rivista
internazionale Gradiva; cura, inoltre, la
collana per l’infanzia della casa editrice
CFR Poiein.
La luna di Cézanne
Una scacchiera di finestre chiuse.
Taglia di sghembo, un lucernario,
il livido triangolo del tetto.
Bianca si riversa la luna
sul perimetro del letto
dove, in diagonale, supino
dorme un vecchio.
Coni di luce artificiale
moltiplicano cerchi sulla mano
sul libro abbandonato.
Spigoli vivi nel costato
appena muove il petto.
Senz'anni, senza affanni,
una presenza lieve
sfiora i capelli, il volto
dilavati.
Raccoglie, sospinge
traiettorie senza fine
tra i quattro lati di un argenteo vetro.
(Da: La luna di Cézanne, Kairòs Edizioni, Napoli 2008)
91
Poeti in Toscana 2015
•
Michelangelo Marsili
Cell. 349 3954682
marsilitrek@gmail.com
•
Io non ho
Io non ho un lavoro
io vivo
Io non ho una casa
io abito
Io sono, povero
di cose
inutili
Simonia
Le menti prostituite
vomitano
aborti clandestini
di futuro
Verso l’estate
Sulle spine del vento
si smaglia la lana del cielo
Il sole, solo, semina
Azzurro
Brina
Brilla il mattino
in un boato velato di luci
Sono nato il 07/11/1973 a Firenze,
dove ho conseguito la maturità
al Liceo Scientifico Leonardo da
Vinci, nei sei anni successivi ho vissuto
a Ravenna dove mi sono laureato in
Scienze Ambientali nel marzo 1999.
Dopo il servizio militare ho cominciato
a lavorare come guida escursionistica.
Questa è tuttora la mia vita che
condivido con mia moglie e tre figli.
Ad oggi ho pubblicato una raccolta di
poesie (pubblicata dal Masso delle
Fate Edizioni) dal titolo: D'IO; altre
sono in divenire.
Pirati del Sole
Marinai di terra
Pirati del sole
figli di un cielo austero
Coltivano verticali dirupi
di vite
Rapidi calano le ancore
in seni di speranze
abbandonate
Poesia
Tradurre l'Eterno
92
•
Gabriella Martino
gabimar@alice.it
Poeti in Toscana 2015
I mondi sublunari
I mondi sublunari
ci attendono
la freccia è sulla cocca.
Come melagrana
amo dispensare
le rosseggianti perle di vita.
•
Vive e lavora a Firenze. Ha conseguito
la laurea in Critica Letteraria
presso l'ateneo di Firenze con
110 e lode. Professore, scrittrice, pittrice,
poeta, saggista, giornalista, é pluriaccademica,
è stata nominata Cavaliere
dell'Arte. È tra i soci fondatori del Gruppo
di servizio per la Letteratura Giovanile;
è socia di diversi sodalizi, circoli artistici
e culturali. Pittrice affermata, le sue
opere sono presenti in raccolte pubbliche
e private. Ha pubblicato: "Cieli di
cristallo" (1985); "Solo un granello di sabbia"
(1987); "Un sogno in tram" (1988);
"Uccello di ghiaccio" (1994); "Thanatos-
Bios" (1996); "Chaos-Bios" (1996); "Eros-
Bios" (1996); "Martino" (1997); "Gioco di
specchi" (1997); "Psiche e luce" (1997); "In
punta di penna" (1998); "L'invisibile dei
luoghi" (1999); "Diamanti" (2000); "Oro la
luce dei tuoi occhi" (2002); "Brusìo di
ore" (2002); "Magenta e viola" (2004);
"Frammenti" (2012); "Sperimentazioni"
(2013); "L'ascolto del silenzio. Un viaggio
pittorico nell'Antico e nel Nuovo Testamento"
(2014); "Schegge" (2015).
Quasi spècola il pensiero.
L'opalescenza dell'io
tramuta in cristalli.
Gole di gelo e di fuoco
navate di fiori a tessere l'aria
pareti verdi di alberi canterini
per una intonazione nuova.
Oceanico grido d'amore.
Il mondo s'ingioiella.
Eros-vita.
93
Poeti in Toscana 2015
•
Donato Massaro
Firenze
Cell. 334 122304 - donato.mas@virgilio.it
•
L’uragano
Si dovrebbe vergognare l'uragano,
alberi sradicati, tetti scoperchiati,
strade allagate, auto rovesciate
nel tempo rimbecillito
senza sentimenti alcuni
d'amore e d'amicizia
ma soltanto rabbia in corpo
talmente covata a lungo
diventata ira
nella furia degli elementi
a guastar la festa
dei così tanti successi
della modernità
e della contemporaneità
che han reso si dice forse
irriconoscibile il pianeta
senza più alberi
senza più una meta.
Donato Massaro vive a Firenze .
È laureato in Economia e Commercio.
Scrittore, poeta, critico letterario, critico
d'arte.
Ha pubblicato:
Due o tre cose che so di Dante (Masso
delle Fate Edizioni, 2012), Il primo amore
- Variazioni sul tema de I Promessi
Sposi (Masso delle Fate Edizioni, 2013),
Le parole sono d'argento. Poesie (Nicomp
L.E., 2015), Alone nel paese delle
conchiglie (Masso delle Fate Edizioni,
2015).
94
•
Poeti in Toscana 2015
Donato Massaro
L’amore giovane
L'apprendistato ai tempi della scuola,
emozioni forti alla domanda:
è più importante amare o essere amati? A saperlo!
In un incipiente tramonto soffuso di tenerezze,
con balletti di sguardi in danze di parole aeree,
nella declinazione dei giorni che verranno,
l'argomento, con quanto ne potevamo sapere allora,
era quello: è più importante amare o essere amati?
Ascoltando le nostre voci,
messaggeri d'amore annunziavano
l'arrivo dei sogni che si compivano,
sgranando gli occhi per la sorpresa
d'essere lì insieme mano nella mano.
In una gara di dedizione reciproca decidemmo
che amare è più bello che essere amati;
amare è donare
più che ricevere doni, proprio dell'essere amati,
e donare è propriamente altruista,
e se l'altruismo è più bello dell'egoismo,
ergo: amare è più bello che essere amati.
Ineccepibile scoperta,
ne eravamo fermamente convinti
e ne facevamo esperienza,
apprendendo alla scuola dell'amore
le lezioni che la giovinezza ci impartiva.
Ma non si sottovalutava certo,
eravamo convinti anche di questo,
la bellezza e la gioia che dà il sentirsi amato,
pensando a lei, a lui, sempre,
come a una bellissima margherita
95
Poeti in Toscana 2015
•
Donato Massaro
trepidamente sfogliata nell'atto di sapere
se m'ama o non m'ama.
Il cuore batte forte,
incontrovertibile verdetto,
speriamo che m'ama,
sì, m'ama, yahoo! m'ama, m'ama,
lo voglio dire a tutti, mi ama,
oppure tenerlo nel mio cuore,
questo amore così grande.
Ed essere felici. Semplicemente felici.
96
•
Giuseppe Mastrantoni
Studio: Via Quattrini, 33 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)
Cell. 328 0637558 - gmastrantoni@libero.it
Poeti in Toscana 2015
•
Nasce nel 1964 a Firenze dove
studia per Maestro d'arte.
Percorsi di vita espressi in grafiche
e sculture a oggi trovano spazio in
pensieri legati a periodi grammaticali
semplici che disegnano sulla carta la
sua collocazione spazio/emotiva.
Cadranno foglie
Ingialliti momenti si adeguano al colore
Autunno di vita di albero ingrigito
Sofferenza ai fortunali altrui
omologazioni cromatiche
falsa empatia
semiotica terminale
Cadranno foglie
immagini ricorrenti scandiscono tempo
ormai autotrofo del proprio divenire
Rami secchi pensieri vuoti che coprono il cuore
e fanno ombra al sole di domani
l’adesso concretizza le paure
Cadranno foglie
consumate da retorica poetica
pochi ne vedranno il volo
o la caduta
celata dietro la vergogna
ne sarà sentito suono alcuno
Cadranno foglie bagnate da pioggia di ricordi
Cadranno come lacrime
bagnando il foglio
o solo l’aria al suo cadere
97
Poeti in Toscana 2015
•
Giuseppe Mastrantoni
Il muro guarda
Il muro guarda
croste e muffe scandiscono il passato
Incastrato presente tra la finestra e il sole
raggi infranti su un futuro colorato
frequenze luminose e ricordi
lacrime che fanno felice il cuore
non attendono ingrigire
cadono col sole
Sul muro il nido
ricordo del tuo amore
persona che ama molto
molto è amata
Il muro è solo
mostra una intera vita
enfasi di un legame astrale
leggenda ormai è diventata
pochi lo credono reale
ma nonna
da quando per l’ultimo viaggio sei partita
su quel muro
Trinacria
una rondine non c’è più stata
98
•
Daniele Minucci
edanema@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Come schegge di fuoco
Un nottambulo che si aggira tra gli scheletri,
irto di rabbia, insensato nel suo gusto, celebre per le sue malinconiche sortite autunnali;
urtando contro gli specchi e infrangendo il proprio animo, dorme nei laghi e colpisce i raggi di sole,
si nasconde tra le nuvole obbedendo alle leggi che impone,
travolto da una replica
in costante tensione, paladino dell'equilibrio.
Ibrido sempre più, stufo di questa casa e sanguinante per la giusta causa,
non ridi più con complicità;
e giurerai di averne visti migliaia, di averne visti centinaia.
Amore innocuo, stanotte affondi su di me i tuoi rami, abbandonandomi;
la lanterna del falco dista miglia da qui ormai, vedi allontanare la sua luce, abbagliata dal cielo.
Bosco della mia vita, veleno che assaporo la mattina,
non ti guardi più indietro, oscurato da un eclissi di acqua;
sono il tuo coltello, il tuo volto scuro, il tuo collo dipinto, la tua vela investita, le tue azioni bancarie,
sono la tua fame, la tua noia, la tua ruota confusa,
colpisco rapidamente,
come schegge di fuoco;
come tutti noi, come il vecchio falco che vola con la sua lanterna incollatagli agli artigli,
come un cerchio dilaniato,
soporifero sapore di notte,
vai cadendo, spargi le tue lacrime per la strada, ancora aperta;
come coriandoli, come vuoi tu, come l'agosto perfetto,
come il cancro affamato, come la velocità dei tuoi numeri, l'inefficienza dei tuoi sogni,
come un fiume che canta, come il diffuso dormire, l'inesperta iniezione di sapori,
come non sarà mai più, colpisci rapidamente,
come schegge di fuoco.
99
Poeti in Toscana 2015
•
Daniele Minucci
La saliva del tempo
Lontano dai salti temporali e dalle iniezioni di memoria
Sta un cuore metallico che pulsa recalcitrante al sole,
inglobando sazietà,
donando domande;
e il suo intento circolare
che colma le distanze,
spezza il fiato,
silente si inarca nell’abisso della velocità
dondola colando morte dall’alto
silente minaccia il cielo,
e le strade,
e le orchestre umane e immobili,
squarciando l’ordine che fu.
-ogni attimo è la saliva del tempo.
Cosa sei per me
Cosa sei per me ora che non sei per gli altri,
tu che grondavi acqua dai capelli
e volgevi il volto di velluto al cielo,
tu che viaggiavi all’interno di ostriche,
tu che sollevavi la gonna del tempo,
tu che ridevi per non parlare.
Lenta come una costellazione ti aggiri per le vie,
erosa come un cratere lunare agguanti con le tue mani scheletriche i capelli
della scrittura;
stendi scenari paralleli
consumi il tuo vizio grumoso,
acquisti capitali stranieri e azioni oscene,
lamento della vita
vulcano senza eruzione
satellite senza pace
cosa sei per me ora che non sei per gli altri.
100
•
Alessandro Mirannalti
smiralti@virgilio.it
Poeti in Toscana 2015
•
Alessandro Mirannalti è nato a S.
Piero a Sieve, abita a Firenze da
molti anni.
Laureato in Lettere presso l’università di
Firenze, ha svolto la sua attività lavorativa
nell’universo della scuola, ricoprendo
nel corso degli anni vari ruoli e contribuendo
a diverse pubblicazioni
relative agli aspetti organizzativi e didattici
dell’attività scolastica.
Nell’ambito letterario, oltre ad alcune
sporadiche collaborazioni alle riviste
fiorentine Salvo imprevisti e L’area di
Broca, ha pubblicato con lo pseudonimo
di Eratostrato Pestri una silloge poetica
intitolata Teoria della sopravvivenza
nella collana di testi letterari Gazebo
(Firenze, 1986). Recentemente è uscita
una raccolta di racconti intitolata Monomeri
con le edizioni del Masso delle
Fate (2015).
La lirica qui pubblicata appartiene a una
raccolta inedita il cui titolo è Piccola silloge
orientale.
Silenzio ancìpite
Io le dicevo: t’amo.
E lei mi rispondeva ma io no.
Io dicevo: t’adoro.
Lei uffa rispondeva ma io no.
Io dicevo: ti venero.
Che noia rispondeva ma io no.
Io le dicevo: troppo t’idolatro.
Lei faceva spallucce ma io no.
E così se ne andava il nostro tempo.
Ma quando fatto ardito io le dissi:
il mio amore è così grande,
tanto enorme, talmente immenso
che basterà e ne avanzerà per tutti e due,
il mio amore supera per dimensioni
la nuda vastità delle terre emerse,
il mio amore oltrepassa in estensione
le superfici acquoree dell’oceano sconfinato,
il mio amore è come l’aria sottile del cielo
e riempirà ogni spazio vuoto, ogni interstizio,
colmerà ogni lacuna, ogni mancanza,
il mio amore è il fuoco inarrestabile
di un’immane stella degli abissi cosmici
brucerà fino all’ultimo atomo d’impura scoria,
e molto d’altro dando fondo a tutto
101
Poeti in Toscana 2015
•
Alessandro Mirannalti
l’armamentario delle smisurate
metafore ch’al tema si confanno,
lei stette zitta, non proferì verbo.
(O pur mi parve? In materia d’amore,
si sa, sicuri non si è mai di nulla!)
..................
Così sto qui chiedendomi
se il suo silenzio ancìpite
fosse la novità d’un muto assenso
oppure del diniego
la riconferma più definitiva.
102
•
Lina Moretti Nesticò
50055 Lastra a Signa (FI) - Cell. 338 1734729
linanest@alice.it
Poeti in Toscana 2015
•
Lina ha sempre amato lasciare
scorrere sul foglio o altro i suoi
pensieri traducendoli in segni,
parole e colori.
Inizia la sua attività espositiva alla fine
degli anni Ottanta in Firenze per poi
spaziare e partecipare ad eventi in Italia
e all'estero.
Le sue poesie sono state pubblicate in
diverse collane editoriali.
Chiara
Rimangono echi
di voci lontane
amiche della tua sensuale
voglia di esistere
Arno
Eravamo lì con il costumino di lana
sulla riva bianca dell'Arno
la sabbia filtrava trasparente al sole
fra le nostre dita lì presso la draga
Ci portava Babbo che quieto accanto
l'esca nell'acqua gettava
e godeva del tempo dell'attesa
la sorpresa era per noi grande
quando guizzante il pesce abboccava
La barca accanto in onde piccole
l'acqua rompeva e il nostro occhio
vagava sotto la chiglia ad esplorare
della vita fluviale il mondo
Così l'estate passava serena...
fresca la pelle per la fluida carezza
Spazi di silenzio
I sentieri di foglie
seguono i ritmi
e al quieto rigagnolo
conducono
evocando spazi di silenzio
Alba
Sempre suscita stupore
al sorgere del sole
la stella del mattino
e subito rammemora
del Poeta il verso breve
103
Poeti in Toscana 2015
Roberto Mosi
•
•
Via La Farina, 45b - 50132 Firenze - Tel. 055 587071 - Cell. 340 3878 503
mosi.firenze@gmail.com - Blog: www.robertomosi.it - www.poesia3002.blogspot.it
Canto per Le Murate
E venne il tempo del Convento delle Murate,
tredici sorelle lasciarono le case sul Fiume.
Nelle piagge alla Porta di Santa Croce
presero vita chiostri, la chiesa, orti
fu accolta, fanciulla, Caterina dei Medici.
Il Fiume travolse di settembre, le mura:
nel fango intatta l’immagine
della Madonna cosparsa di neve.
E venne il tempo del Carcere delle Murate.
Storie di disperazione trovarono
il loro compimento dai quartieri popolari,
storie di resistenza al fascismo.
Il Fiume bussò alle porte del Carcere
il mese di novembre
e volle ancora le sue vittime.
E venne il tempo della Metamorfosi,
la città divorò il carcere, penetrò nei cortili
nelle celle, per sempre spalancate.
Le piazze risuonano di musica
delle voci dei giovani
del fruscio delle pagine dei libri.
Giovanni Michelucci al mio fianco:
“Facciamo quella passeggiata
in Santa Croce che ti promisi anni fa.
Il nostro cammino è libero
per giardini cortili piazze.
Non furono vani
Roberto Mosi vive a Firenze, è
stato dirigente per la Cultura
alla Regione Toscana. Ha pubblicato
nel 2015 la raccolta di poesia La
vita fa rumore (Teseo-I Minotauri); nel
2014 il romanzo Non oltrepassare la linea
gialla (Europa Edizioni). Nel 2013: la
raccolta Concerto (Gazebo); la guida
storica Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone.
Storie francesi da Piombino a
Parigi (Il Foglio). In precedenza le raccolte:
L’invasione degli storni (Gazebo
2012), Luoghi del mito (Lieto Colle
2010), Aquiloni (Il Foglio 2010), Nonluoghi
(Comune di Firenze 2009), Florentia
(Gazebo 2008). Nella Collana Libri Liberi
di www.larecherche.it sono presenti
gli e-Book dell’autore: Firenze,
foto grafie, Nonluoghi, Aquiloni, Itinera,
Sinfonia per Populonia, Florentia,
Mito. Recensioni sulle sue opere sono
pubblicate nel sito www.literary.it. Fra i
riconoscimenti ricevuti: il premio “Villa
104
•
Poeti in Toscana 2015
Roberto Mosi
Bernocchi” 2009 (Verbania) per Florentia;
per Concerto il premio della critica
“Anterem”, città di Abano Terme 2015.
L’autore ha realizzato una serie di mostre
di fotografia. È fra i redattori di Testimonianze;
alcuni articoli: “Il paesaggio
fra poesia e memoria” (2002), “Dino
Campana” (2004), “Gli angeli sulla Cupola
di Berlino” (2004), “Mario Luzi, la
tensione verso la semplicità” (2005).
L’autore fa parte della redazione della
rivista “L’Area di Broca” diretta da Mariella
Bettarini.
i sogni tracciati con la matita
gridati nelle assemblee di Quartiere.
Rimaniamo insieme, uomini liberi,
altre utopie sono da disegnare,
il Fiume – mostro
è in agguato sulle pendici dei monti”
Il pittore del silenzio
Una religiosa atmosfera
castamente medievale
bagnata del silenzioso
mistero della morte,
l’arte blocca l’attimo
rende eterno
il fare quotidiano
il luccicare della perla
il raggio più intenso
del sole tra le nubi.
La mutevole luce
degli alti cieli ventosi d’Olanda
respira di metafisica fissità,
unisce il tempo e lo spazio
immobilizza l’aneddoto
l’effimera apparenza.
Ossessiva conquista del moderno
sottile dubbio sulla realtà
nascosta sotto un’ossessiva
precisione di dettagli
di un ossessivo immergersi
nella trama del silenzio.
105
Poeti in Toscana 2015
Clara Nistri
Cell. 338 8485745
•
•
Pensare al passato
mi da la stessa angoscia
che pensare al futuro.
Un futuro
che ormai non esiste.
Un passato
che è sempre presente.
Non è un gioco
di parole
per me.
Non so giocare
con le emozioni.
Ma le immagini
scorrono
s'incatenano in maglie
di volti amati
e perduti.
Per ogni assenza
per ogni perdita
ho gridato il mio no
alla vita,
ma non credevo
che la morte
mi amasse così tanto
da lasciarmi vivere.
1 luglio 2007
Allieva del poeta Luigi Fallacara
(Bari 1890 - Firenze 1963) madre
di Gabriele Bellucci (Firenze
1971 - Fiesole 1994), poeta prematuramente
scomparso, vive e opera a Firenze
sua città natale.
È socia o amica in alcune associazioni
culturali quali: Novecento Poesia -
UCAI - Fondazione Il Fiore - Camerata
dei Poeti.
Figura in antologie quali: Parole di Pace
(Polistampa) - I Poeti dell'Arca (Bastogi)
- Questo Calice amaro (Polistampa)
- Florilegio (Lepisma) - Poeti in bici
(Corymbus) - Poeti Italiani nel mondo
(Book edit.) - Antologia bilingue Italiano
Inglese - I poeti e la crisi (Thule
Cultura) e in Letteratura Italiana (ediz.
Bastogi).
Sue poesie sono state lette in diverse
manifestazioni e circoli culturali aventi
per sede Provincia, Regione, Istituti
Culturali.
Ha pubblicato: La mia Notte (Bastogi) -
Nelle tue mani (Polistampa) - Firenze e
me (Corymbus).
Hanno parlato di lei: Roberto Carifi,
Alberta Bigagli, Emerico Giachery,
Anna Balsamo, Alberto Caramella, Enrico
Nistri, Carmelo Mezzasalma, Vera
Franci Riggio, Ilaria Minghetti.
106
•
Alessandro Pesci
pesciandco@alice.it
Poeti in Toscana 2015
•
Alessandro Pesci nasce a Firenze
nel 1946, vive a Lastra a Signa,
dove desidererebbe finire i
propri giorni, ha studiato arte a Pietrasanta
(LU) e Firenze. Dal 2002 scrive,
poesie, prose poetiche e brevi racconti,
che declama di persona in vari contesti
letterari.
Il tempo perduto
Ho sciupato il mio tempo nella fretta della vita,
per giunger dove, se la meta aveo smarrita!?
Ho perduto del tempo l’essenza, il senso stesso,
senza sapere quanto ancora mi fosse concesso,
di rabbia ho pervaso il mio cuore e l’esser mio,
ho sovente annegato la ragione nell’oblio,
i miei dubbi profondi irrisolti ho lasciato,
nessun giusto monito ho mai ascoltato,
non ho visto, pur guardando, le cose più belle,
come se volessi gettarmi il futuro alle spalle,
nell’andare distratto ho mancato un sorriso,
dietro falsi sipari ho celato il mio viso,
ho goduto soltanto dei piacer di una notte
e mi assale il rimorso di parole non dette,
sbagliando, nell’amor non ho creduto,
non ho amato, ed è questo il mio tempo perduto!
107
Poeti in Toscana 2015
•
Alessandro Pesci
La polvere del palcoscenico
Spenti gli applausi, spente le luci, vuoto il teatro,
sono in fretta scappati gli attor giovani, verso altre
glorie, per loro la serata non è finita.
Sono solo nel camerino, e mi sento solo, perché ormai,
anche il mio personaggio mi ha abbandonato.
Smessi i costumi e gettati qua e là, lentamente mi tolgo
Il trucco, per levarmi con esso anche l’ultima finzione
di questo mondo teatrale.
Ero ubriaco in scena, io che non bevo quasi mai,
ero ubriaco perché mi piaceva, perché annegavo nell’oblio
del bere la realtà, ma senza alcool, fingendo di essere brillo,
che in fondo è lo stesso.
Ora ritornerò piano, piano ai miei pensieri reali, ma dovrò
per forza continuare a fingere, perché la vita è comunque
una commedia che si deve recitare per gli altri e a volte anche
per noi stessi, solo che non possiamo sceglierci il personaggio,
si deve interpretare quello che va in scena al momento.
Ho fatto me ne vado, chiudo la porta alle mie spalle,
la commedia è finita! O forse comincia adesso?
Mi è rimasta sulle scarpe la polvere del palcoscenico,
non la tolgo via, quella è vera reale!
E va bene per ogni commedia.
108
•
Monica Petroni
monica@gianfrancobianchi.it
Poeti in Toscana 2015
•
Isolati
Oltre la mia paura
trovo sempre la tua
e il bisogno immenso di farci del male.
Monica Petroni è nata a Viareggio
e vive a Pistoia con il
marito, l’artista Gianfranco
Bianchi.
Autrice della prosa e del soggetto del
Musical - drama “The Dreamer”, fa parte
del Movimento Culturale e Artistico
del Metateismo.
Le poesie inserite in questa pubblicazione
sono tratte dalla silloge “Il Buio
nell’Anima”, che rappresenta il suo debutto
ufficiale come poetessa.
Restino lontani da noi
gli animi deboli
i puri di spirito
le menti semplici
e i cuori limpidi.
Perché qui c’è la lotta
che porta il dolore
che trascina la rabbia
… che ci spinge nel buio.
109
Poeti in Toscana 2015
•
Monica Petroni
L'ansia
Vivo dietro la porta
aspetto
mi muovo nel buio
respiro
ti guardo mentre cammini
osservo
sono nei tuoi pensieri
controllo
raccolgo il tuo dolore
gioisco
mi nutro dei tuoi dubbi
cresco
faccio a pezzi la tua vita
esulto.
A causa del destino
Il profilo della tua tristezza
si stagliava ignaro dell'inganno per la mente.
Niente era già deciso
ma tutto sarebbe accaduto
nulla ci avrebbe fermato più ormai
nulla
nemmeno l'amore.
110
•
Luisa Puttini Hall
Via Verità, 6 - 50137 Firenze
Tel. 055 609460 - Cell. 339 1834211 - luisaputtini@teletu.it
Poeti in Toscana 2015
•
Luisa Puttini è nata a Milano il 18 gennaio
1950, si è laureata in Lingue e Letterature
Straniere (specializzazione in inglese) con
una tesi sul romanzo gotico, relatore il prof. Carlo
Izzo. Si è trasferita a Firenze nel 1972 dove si
è svolta tutta la sua vita professionale. Ha insegnato
inglese nella scuola media e, nei quindici
anni di docenza presso la Scuola sperimentale
Città Pestalozzi, si è occupata di progetti europei
e scambi culturali, collaborando con Scienza
della Formazione dell’università di Firenze e con
l’Irre Toscana. Ha rappresentato questi due enti
in contesti europei esponendo progetti di educazione
ambientale e di Life Long Education, nei
quali era stata parte attiva. Ha tradotto testi,
pubblicato saggi e articoli di carattere educativo.
Nel 2007 è uscito il suo testo per l’insegnamento
dell’italiano agli stranieri “Pronto chi
parla” (Nicodemo Maggiulli Editore). Nel 2000
il matrimonio con un collega inglese. I contatti
con parti diverse d’Italia e d’Europa hanno
ampliato i suoi orizzonti, le hanno fatto rigettare
ogni forma di provincialismo e soprattutto
hanno alimentato la sua curiosità nei confronti
degli altri, dei loro stili di vita, del loro retroterra
culturale. É molto vicina al mondo britannico
per ovvi motivi e ama la natura incondizionatamente,
in particolare quella del nord Europa.
Attesa
Dipingo ulivi contro il cielo nero
le viti in veste d’inverno appese
al filo del domani
Tronchi contorti germinano frutti
insospettabili nel gelo di febbraio
anche la quercia nuda mostra
solo il giallo acceso del lichene
Volano uccelli inquieti sulla terra
arata madre di vita nascosta
Promette l’alloro straordinaria fioritura
Nell’aria che incensa di legna bruciata
fossi ghiacciati tra cespugli di moro
un fiore di giunchiglia s’inebria
di silenzi e profumi sconosciuti
Sfiorano Dio le punte dei cipressi
111
Poeti in Toscana 2015
•
Luisa Puttini Hall
Maturità
Non servono valigie
porti nelle pieghe
di indumenti consueti
ricordi mai dismessi
a grandi figure giallo arancio
anche quelli strinati dal ferro
incauto dell’inesperienza
E fotografie immutabili
d’acqua che scorre
di sabbia in moto sulle dune
un quaderno scritto
da diversi inchiostri
parole appena tracciate
sbiadite in un respiro
L’amico che ti vide bambino
strappato come fico immaturo
gocciola latte tra le dita
per sempre illuminato dalla luna
Con cura custodisci
paesaggi solatii
nei solchi della pelle
campi spaccati dal gelo
tra le nocche delle dita
Laggiù
trascendenza di luce e d’aria
nella linea d’orizzonte
Narratrice e poetessa premiata in vari concorsi - dal
Portone Letterario di Pisa (2009 e 2011) al Contini
Bonacossi (2009) - ha vinto “Raccontare la Toscana”
del Consiglio Regionale nel 2008 con la lirica
“Pianosa”e il “Papini Opera Prima” con “La Culla”
nel 2014. Nel 2007 usciva la prima raccolta di poesie
per Masso delle Fate Editore “Giorni d’inedia e
d’abbondanza” che vinceva il Marisa Priori nell’anno
successivo. É diventata socia del Pen Club italiano,
di cui è stata anche traduttrice, in collaborazione
con il marito, di articoli per il sito ufficiale dell’associazione.
Dal 2009 inizia a partecipare a vari concorsi
nella sezione “racconto” dove ottiene alcuni
riconoscimenti e pubblicazioni di merito (Pausa Caffè
Mobydick 2013, Gli orizzonti della memoria ETS
2013). Nell’aprile del 2011 esce la seconda raccolta di
poesie “Isole e Terre” per Mobydick Editore, presentata
da Sergio Givone alla Biblioteca delle Oblate
nel maggio successivo e in seguito premiata in vari
contesti. Nel 2013 pubblica il primo romanzo “Allergia”
per Mobydick Editore, di nuovo presentato da
Sergio Givone e Severino Saccardi alla Biblioteca
delle Oblate. “Allergia” è stata tradotta in inglese
da Susan Burns. Numerosi critici hanno scritto
delle opere di Luisa Puttini Hall in riviste, giornali e
sul web: Paolo Sirigatti (Metropoli 22.10.2004), Roberto
Carifi (Poesia maggio 2009),Giuliano Ladolfi
(Atelier dicembre 2008), Severino Saccardi (Tuscan
Region Press Note 7.11.2008), Ilaria Minghetti (Priori
2008), Laura Pierdicchi (Literary giugno 2008), Giovanni
Maris (Dossier poesia 2010), Mariella Bottone
(La Nuova Tribuna letteraria 103 - 2011), Matteo
Fantuzzi (La Voce 6.6.2011), Nazario Pardini (Critica
2013), Pasquale Matrone (La Nuova Tribuna letteraria
113 - 2014), Sabrina Glorioso (On line Castellanza
e Il Mangialibri 2014), Carlo D’Alonzo (Rivista! Una
specie 2014), Michele Brancale (Toscana Oggi 2014)
Sue poesie sono presenti in antologie (Questo calice
amaro Polistampa 2009 - Dossier Poesia 2010 Le
Muse - Agenda 2011 Ibiskos ecc.) e riviste (Il monte
Analogo Maggio 2010 ecc.).
112
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Silvia Ranzi
Via degli Artisti, 33 - 50132 Firenze
Tel. 055 5532857 - Cell. 347 3889347
Poeti in Toscana 2015
•
Silvia Ranzi, forlivese di nascita
(1958), ravennate d'adozione, vi
risiede fino al 1984.
Nel 1983 si laurea a Bologna in Lettere
Moderne indirizzo storico-artistico,
esercitando per alcuni anni la professione
di insegnante nelle Scuole Medie
Superiori. E' nominata rappresentante
l'Amministrazione Comunale di Ravenna
in seno alla Commissione di gestione
della Pinacoteca ed Arti visive della
Loggetta Lombardesca per il quinquennio
1979-1983. Risiede per 14 anni a
Roma; un soggiorno di due anni a Terni;
dal 2001 si trasferisce e vive a Firenze.
Professa l'attività di critico d'arte e critico
letterario. Collabora per eventi
con associazioni, gallerie romane e fiorentine,
tra le quali lo Spazio espositivo
all'EUR, l'Associazione A.N.L.A. Regione
Toscana, l’Associazione Firenze Arte,
gli storici gruppi di Firenze “GadArte”,
“Donatello” ed il Circolo degli Artisti -
Società di Belle Arti “Casa di Dante” di
cui è stata membro del Consiglio direttivo
dal 2010 al 2013.
Metamorfosi
Spicca il volo
metamorfosi naturale.
Personalità a confronto
scandalo la diversità.
Lascia che sia
la tela il suo ragno
farfalla il suo fiore
libellula si libra
lo specchio del lago
perscruta
l’inesplorabile sfera magica
del reale.
Pienezza
Maturità ritrovata
messe dorata al sole
nella campagna
a raccolto.
Ovario ricolmo
cuscino di petali
il frutto attende.
Esplodi Cerere
miracolo inatteso
a giovanile stupore
orgia di essenze
inonda
le narici assuefatte
inebria.
113
Poeti in Toscana 2015
•
Silvia Ranzi
Clessidra
Il tempo scorre
e… scorre
la realtà si trasforma
l’ego rimane.
Un’eco
il vortice dei tempi
non ha cancellato
la realtà risuona
altro da sé.
Scrive articoli e presentazioni critiche per artisti
di varia provenienza in occasione di mostre
personali e collettive, pubblicati su cataloghi,
brochures, riviste e periodici di cultura,
arte, costume, tra cui: “L'Attualità” di C. S.
Salvemini, “Pegaso” di Mario A. Mazzoni e “La
Toscana” di Fabrizio Borghini, con interventi
sul canale Toscana TV.
Dal 2004 è curatrice di tredici edizioni della
rassegna di arti visive contemporanee “Il Sacro
nell’Arte”che convoca gli artisti su tematiche
bibliche, con allestimento presso il
Chiostro Grande della Basilica della
S.S.Annunziata nella settimana delle celebrazioni
del Culto Mariano a Firenze .
Scrive ed ha pubblicato recensioni e prefazioni
critiche per raccolte poetiche e libri di
narrativa di poeti e scrittori toscani per varie
case editrici, creando eventi di presentazione
ed intervista d'autore.
Nel 1992 vince il Premio “Presentista” Città di
Forlì, XIIIª Edizione dal motto “Fondere la
scienza alla poesia”, con un saggio sulla “Teoria
estetica nell'Arte di Piero della Francesca”.
Scrive poesie dal 1979, partecipando a concorsi
sul territorio nazionale con liriche segnalate
su antologie: “Premio Lido di Roma”,
“Premio Laurentum”, “Premio Internazionale
Mario Luzi”. Nel 2008 ha pubblicato la silloge
poetica “Anima Primigenia” Ed. Masso delle
Fate, presentato da Lia Bronzi ed Anna Balsamo
nella Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi
a Firenze.
È socia della prestigiosa “Accademia dei Benigni”
di Bertinoro (Forlì). Da giugno 2015 è
membro del sodalizio della Camerata dei
Poeti a Firenze, svolgendo il ruolo di responsabile
del parallelismo tra poesia ed arti figurative.
114
•
Marisa Rastrelli
Tel. 055 689314
Poeti in Toscana 2015
•
Marisa Rastrelli è conosciuta
poetessa, nell'ambiente delle
associazioni letterarie fiorentine
e nell'ambito di premi nazionali
e internazionali; collaboratrice di varie
riviste (era uno dei personaggi del periodico
“Firme Nostre” di De Lorenzo),
fa parte tra l'altro di “Firenze Europa”. È
stata molte volte presente alla Camerata
dei Poeti, associata e assidua dai
tempi della presidenza del professor
Oxilia, ha al suo attivo molte pubblicazioni
di libri di poesia. Tra i tanti premi
ricevuti le sono particolarmente cari il
VII Premio Casentino (in giuria Carlo
Bo) per una raccolta di narrativa e il
premio per la poesia inedita (in giuria
Leone Piccioni). Altri riconoscimenti da
ricordare: il “Fiorino d'Oro” al “Firenze
Europa” (sez. poesia), I˚ Premio Assoluto
“Via Regia”, per “Hoc erat in votis”
Ibiskos Ed., I˚ Premio Assoluto a “Etruria
Riva del Sole”, I˚ Premio in due sezioni
del “Le Prix des Lettres” a Nizza e “Estate
Lido a Lerici” con il libro di narrativa
“Il viaggio” Ed. La Versiliana. Ora predilige
dedicarsi ad attività di consulenza
e partecipare a mostre di pittura e poesia:
di questa nuova tendenza, rilevante
l'esordio che l'ha portata alla Marguttiana
di Forte dei Marmi. Qui citiamo
anche l'occasione più recente (col patrocinio
dell'Assessorato alla Cultura
per Firenze e la Toscana) “La visibilità
nell'invisibile” tenutasi in Via Sant'Agostino
a Firenze.
Vorrei
Vorrei, vorrei,
venire con te,
prendimi per mano,
camminerò sull'acqua.....
sarò leggera, non
sfiorerò le onde;
l'azzurro del mare non
si accorgerà di me.
Nemmeno le sirene,
intente ad ascoltare
musiche incantate.
Sarò come un'ombra
che volerà invisibile
nel nulla,
portami con te.
115
Poeti in Toscana 2015
•
Marisa Rastrelli
Sei così bambina ancora,
specialmente la mattina.
Con il sorgere del sole,
con le strade deserte,
dai tutto di te,
Facendoci capire primavere, estati/estate,
autunni... e l'inverno con la
nebbia leggera come un velo
d'argento in trasparenza,
l'Arno mormora per noi.
Poi, passeggiando a sera,
guardandoci intorno,
scopriamo che sei Signora.
Di notte per te le stelle
fanno cadere polvere d'argento,
e la luna indora anche le tue pietre.
Passeranno ancora i secoli,
e tu da giovane Signora,
li vedrai trascorrere senza batter ciglio,
senza superbia e dando amore a che/chi ti ama.
Che tu possa essere. FIRENZE MIA,
sempre ricoperta da quel manto d'argento;
fra pietre e ciuffi d'erba,
con fiori dalle mille sfumature.
Fra i vicoli passerai in punta di piedi,
tenendo fra le mani il nostro GIGLIO.
Trasparenza di luce...
fra le note di musica di Bach.
La vita scintilla fra riflessi di ombre...che danzano leggere
...per noi.
116
•
Poeti in Toscana 2015
Marisa Rastrelli
...Il vecchio...ricurvo di spalle...
camminava lento....sulle tavole di legno che
scricchiolavano sotto di lui facendolo dondolare...
era un ponte di corda vecchio...corroso.
...ma lui, il vecchio, caparbio, amava lodare il suo
mare che vi scorreva sotto incurante del pericolo...
si inebriava dell'odore della salsedine e guardava gli scogli neri
bagnati dalle onde bianche del mare...
...alzò gli occhi verso il cielo...e vide il suo volto...
il tempo era passato per lui...con tutte quelle profonde rughe sul volto...
nero di pelle...e gli occhi incandescenti brillava di
luce;...chissà quante cose poteva raccontarci...
quante esperienze. Di vita...ma il ponte di corda finì.
E lui entrò nel bosco ed a noi sparì, invisibile,
...nel nulla...
Tempo fermati...
tempo passa...fai come il vento...
torna al passato...cielo azzurro e rosa fra le montagne bianche.
Giocavi con le nostre vite...fino alla fine del nostro esistere.
117
Poeti in Toscana 2015
•
Massimo Rosati
www.massimorosatiartistapratese.it - massimorosati.mr@libero.it
Facebook: massimo.rosati.507?ref=profile
•
Fratelli lontani
Come foglie strappate dal vento,
sparpagliate sulla strada deserta,
ingiallite per il tempo passato
a mani nude, innanzi all’albero spoglio
che le ha cullate, nutrite e cresciute,
della vecchia famiglia.
Quanta fatica, per crescere forti
stè foglie leggere…senz’anima.
Eppur senz’orgolio, e senza pretese,
l’albero lottò con la sua radice contro
il vento e la pioggia, piegando ogni
sua membra pur di tenerle con sé.
Ora l’orgoglio del niente si mostra,
tra le foglie morte si giostra, e il vento
disperde l’amore ingiallito… ma non finito.
Nel vento freddo della vita che passa,
quanta povertà,…nell’anima e nello spirito
per non aver capito…un dolor sì grande.
Massimo Rosati nasce a Prato,
il 13 aprile 1949. Da sempre
amante della cultura, si dedica
alla scrittura, poesia, fotografia e
alle arti audiovisive. Fa parte dell’Associazione
Culturale Pratese Il Castello
della quale è stato anche presidente; è
inoltre associato all’Associazione Culturale
Orizzonte Cultura, all’Associazione
Musicoterapica Sentiero del
Suono, All’Associazione Combattenti e
Reduci e al gruppo amatoriale di fotografia
e cinema Quinto zoom.
Pubblicazioni
La stoffa in cui credo, Masso delle Fate
Edizioni, 2008; La voce dell’anima,
Masso delle Fate Edizioni, 2013; Emozioni,
Il Fiorino, 2014
Alcuni dei libri che menzionano o riportano
i suoi scritti
Poeti allo specchio, Edizioni Il Fiorino
2012; I Nuovi Poeti, Edizioni Il Fiorino
2013; Voci e Parole in volo, Edizioni
U.I.M.d.V. 2013; Acuta Mania, di Siro
Vignolini, Photo city Edizioni open
2013; Poeti in Toscana, di Lorenzo Bor-
118
•
Poeti in Toscana 2015
Massimo Rosati
ghini, Masso delle Fate Edizioni, 2014; I
Cantori del Candia, 3° Antologia poetica
- Raccolta di opere premiate nel
decennio 2004/2013 - Club Culturale
Giovello “Mario Cagetti” Massa; In
punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,
Antologia n. 5 Il Castello 1996
-2014 - Edizioni Il Castello - Associazione
Culturale Pratese; Poeti in Toscana,
di Lorenzo Borghini, Masso delle
Fate Edizioni, 2015.
Alcuni dei riconoscimenti ricevuti
Parole e poesia 2012, sesto classificato
con la poesia A mia madre;
Voce nuova 2012, secondo classificato
con il racconto Estate 2011;
Voce nuova 2013, primo classificato
con il racconto Amico mio;
Parole e poesia 2013, quarto classificato
con la poesia a tema L’aceto balsamico
di Modena;
Candia il gioiello 2013, diploma d’onore
per la poesia Come una farfalla;
Il Cavaliere 2013, Primo classificato
con il racconto Il sale della vita;
Voce Nuova 2014, Terzo classificato
con il racconto Il canto del mare;
Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore
per la poesia Fratello mio;
Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore
per la poesia A Viviana;
Voce Nuova 2015, terzo classificato
con il racconto Alluvione in Toscana.
Dalla finestra
Dalla finestra
il mio sguardo accarezza
la Retaia e il Monferrato,
silenziosi giganti assopiti
di rara bellezza
fermi nel tempo.
al centro, Spazzavento culla la valle
dove il Bisenzio serpeggia, mentre
Curzio Malaparte riposa in eterno.
Alcuni merli saltellano nel mio giardino
e mentre il sole si affaccia e bacia la terra,
il grano s’indora nel campo vicino;
sudato frutto di chi ha dissodato la terra
ed io, Toscano,
coglierò una spiga bionda e matura
e la conserverò,
come oro colato
che Dio mi ha donato
119
Poeti in Toscana 2015
•
Massimo Rosati
Dedicata a mio padre
Dal cielo azzurro un gabbiano,
planando, si è posato sul mare.
Lì vicino, un uomo, tiene il padre per mano;
pazienti passi per l’uno, incerti per l’altro,
nell’acqua bassa.
…Non ci sono immagini
di questo tipo nella mia memoria
però, ce ne sono altre, ugualmente belle.
La vita è fatta di attimi, che la memoria
custodisce nello scrigno del cuore,
laggiù…nel profondo dell’anima.
120
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Poeti in Toscana 2015
Massimo Rosati
Velata malinconia
Mi sono alzato presto stamani.
Erano ore che non dormivo più,
che la mente vagava nel silenzio.
La pioggia batteva con forza sui vetri
e mentre il vento soffiava forte, insistente,
mi sembrava di udir la voce, di anime perse.
Con calma ho guardato alcune foto ingiallite
Per il tempo passato; ora tutto è cambiato.
Con i capelli bianchi… le mani stanche
Penso alle cose che ho sempre sognato,
a quelle che… ho sempre desiderato;
che oramai non avrò, e che ancora sognerò,
finche avrò vita. Ma che importanza ha?
Dovesse la mia vita finir stanotte… la vita
già compensato m’ha… L’amore tuo, il mio
per te, l’essere padre insieme a te… l’amor
dei figli so cos’è… e in fondo, solo queste
son le cose che veramente contano al mondo.
121
Poeti in Toscana 2015
Paola Rosati
•
•
Tristezza
Tristezza che tutto avvolgi,
come fitta nebbia scendi,
come coltre bianca tutto ricopri,
tutto nascondi e geli.
Tutto trasformi in pietra dura,
Fredda, irremovibile,
priva di sentimenti,
quieta e distante da tutto.
Pesante da sostenere,
per cui resti immobile,
ferma al tuo posto,
avvolta nel tuo gelo.
Come vorrei avere tanto calore
Dentro di me, per poter sciogliere
Questo gelo, che mi tiene prigioniera.
Che mi gela e pietrifica.
Paola Rosati, figlia di padre pratese
e madre sarda, nasce a Segariù
(Cagliari) il 13 luglio 1943, nel corso
di uno sfollamento bellico.
Vive a Prato fin dal 1945. Figlia di operai,
abbandona gli studi al termine della
quinta elementare, riponendo così nel
cassetto il suo sogno per lo studio.
Vive con serenità la vita quotidiana fatta
di rinunce, frutto dell’ultimo conflitto
mondiale.
Lavora fin da bambina come molti coetanei
in stanzoni di artigiani rendendosi
utile alla famiglia.
Nonostante tutto ciò, coltiva la passione
per la letteratura.
Da sempre amante della poesia e della
cultura entra a far parte dell’Associazione
Culturale Il Castello.
Alcuni dei riconoscimenti ricevuti:
Voce Nuova 2013, 4° classificata con la
poesia “Tristezza”;
Candia il Gioiello 2013, diploma d’onore
per la poesia “La vita”;
Voce Nuova 2014, 4° classificata con la
poesia La coppia
122
•
Poeti in Toscana 2015
Paola Rosati
Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore
per la poesia "Tristezza";
Voce nuova 2015, segnalazione di merito
per la poesia "Il sogno";
Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore
per la poesia "A Lorenzo".
Partecipazione a mostre collettive di
poesia:
Mostra adibita negli spazi espositivi
della Circoscrizione Nord Prato - novembre
2011;
Mostra Prato Memory presso gli spazi
espositivi della provincia di Prato - novembre
2012;
Mostra collettiva degli artisti del Castello
presso la Cripta della chiesa di
San Bartolomeo a Prato - novembre
2013;
Mostra collettiva degli artisti del Castello
presso Hotel San Marco Prato -
settembre 2014;
Mostra collettiva di Poesia Scultura,
fotografia e arti audio/visive del Castello
- presso gli spazi espositivi
“Dado” - novembre 2015 Prato
Libri che parlano di lei o riportano i
suoi scritti
In punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,
Antologia n. 5 Il Castello
1996/ 2014 Edizioni il Castello - Associazione
Culturale Pratese.
I Cantori del Candia, 3° Antologia poetica
- Raccolta di opere premiate nel
decennio 2004/2013 - Glub Culturale
Giovello “Mario Cagetti” Massa.
Il Cenciaiolo
Andare al lavoro al mattino.
Aprire il magazzino.
L’odore aspro e forte del cencio
t’investe e toglie il respiro.
Ma è solo un momento,
ti guardi intorno e sei contento
perché accarezzi con lo sguardo
i colori, e vedi un giardino.
Ti siedi per terra davanti al collo,
gambe piegate e braccia allungate.
Tirare, strappare, tagliare,
tutto da sistemare…
bleu davanti, rosso a destra,
giallo dietro, verde a sinistra
ecco che il giardino fiorisce
e il cenciaiolo gioisce.
123
Poeti in Toscana 2015
•
Paola Rosati
Città di Prato
Oh mia Prato
Mia cara città.
Io ti amo come un bimbo ama
La sua mamma,
come un innamorato
ama la sua donna.
Ti amo così tanto
Che mi duole il cuore
Nel vederti così cambiata.
Prato, al tempo del tuo splendore
Eri la città dalle mille ciminiere.
A mezzogiorno, quando suonavano le sirene
e i lavoratori uscivano dalla fabbrica
per la pausa pranzo sembravi un formicaio
dove tutti correvano frenetici.
Ora non ci sono più sirene che suonano
A mezzogiorno
Non si vede più il brulichio di persone
Che si affannano a destra e a sinistra
Sei una città morta.
Curzio Malaparte dalla vetta di Spazzavento ti ha maledetta.
Ma per me sei la mia città
Tanto cara al mio cuore.
Al contrario di Curzio Malaparte
Ti benedico e ti auguro di
Ritrovare un giorno il tuo
Antico splendore.
124
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Poeti in Toscana 2015
Paola Rosati
Pensiero
Il pensiero vola lontano.
Nella valle dei ricordi,
nel rimpianto dei bei tempi,
che furono e non tornano più.
Lo spirito è triste “si ribella”,
togliendo pace e serenità a
l’animo inquieto, che non
riesce ad acquietarsi.
Non sa trovare la via d’uscita
dalla culla dei ricordi,
che straziano l’animo
e offuscano la mente.
rendendo insensibile
Il corpo e lo spirito
agli stimoli della vita.
Annientandosi nell’apatia.
Non cercando di trovare
La strada della serenità
Annullando i pensieri.
125
Poeti in Toscana 2015
Littorio Rossi
Tel. 0571 993098
•
•
Inno al vino
Ave a te o nettare divino
fiore all'occhiello di ubertose colline,
rosso corposo, o giallo paglierino,
ci profumi d'aromi le cantine.
Nato a Montelupo Fiorentino
(FI) il 6 giugno 1935, ha pubblicato
poesie d’amore per
Ibiskos Editrice e altre poesie per il
Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”.
Rallegri il desco di ogni buongustaio,
leader indiscusso di sagre paesane,
due bicchieri ed anche il depresso torna gaio
“se pur con moderazione e non a damigiane”.
Lo diceva anche un vecchio proverbio
contadino:
L'acqua è vitale, ma viva
il buon vino!!
126
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Poeti in Toscana 2015
Littorio Rossi
Solo!!!
Tu non ci sei; ed io che cosa sono?
Se tu non fossi, cosa io sarei?
È dal profondo delle tue pupille
che traggo linfa per i giorni miei.
Solo fra tanti, solo fra la folla
che si dissolve e ridiventa nulla,
se non ti sento, se non sei vicina...
Perciò ripeto nei pensieri miei:
se tu non fossi, cosa io sarei?
Tu sei
Il caldo dei meriggi,
il fresco delle notti,
la quiete dei deserti,
un mare forza sei,
questo per me tu sei.
Aurore boreali,
tramonti vermigli
vulcani in eruzione,
pianto di fanciulli
Ti sento in ogni dove,
in ogni dove, sei,
angelo custode
di tutti i passi miei.
Il caminetto
Ricordi quelle sere al caminetto?
Il tuo sguardo mi cercava,
dentro l'anima frugava.
Era si, la mia risposta;
era sempre stata si.
T'adoravo ed eri lì
Nel mite tepore, il cerro languiva;
eri bella, eri calda, eri viva.
Eri tutta per me.
Ricorda, amore, al caminetto!
127
Poeti in Toscana 2015
•
Littorio Rossi
Natale 1975!
Il giorno si è spento quaggiù
perché i tuoi occhi non l'accendono più.
Da quando il lieve fruscio
dell'esile tua figura
odorante di vita,
si è perso nel nulla,
il buio ho d'intorno.
Perché non ci sei?
Riporta la vita
là dove è finita!
Perché
Perché, se piove il cielo
è terso all'orizzonte?
Perché i fiocchi di neve
odorano di rose?
Perché mi è mite
il duro travagliare?
Perché tu esisti, mi cerchi;
tutto me lo dice:
il sole che ti bacia la mattina,
il vento che scompiglia i tuoi capelli,
carpisce i tuoi sospiri
e me l'invia,
facendo che con me
sempre tu sia!
128
•
Antonio Sabatino
sabatinoanto@alice.it
Poeti in Toscana 2015
•
Antonio Sabatino è il poeta
della fascinazione, quello che
l'attrae lo secerne con liriche
dandone colore e profumo contemporaneamente,
quindi ama la pittura
traendone ispirazione.
Effigiato con quadro della pittrice
Anna Cecchetti nella rampa di scale
dell'ospedale Palagi con altri famosi
personaggi fiorentini.
Recentemente ha dato vita ad una originalissima
mostra che ha coniugato
l'arte alla poesia ideando d'affiancare
le proprie liriche ad un affascinante
melange di fotografie, disegni e collage
consentendo ai visitatori-lettori di
entrare ancora più approfonditamente
nel suo mondo poetico riscuotendo
eclatante successo.
Il poeta si trasferisce dalla Trinacria alla
Toscana giovanissimo con la famiglia,
sin dalla giovane età sente l'impulso
dello scrivere dedicando una poesia
d'amore ad una bellissima donna che
sarà la sua musa per diversi anni.
Poetare è stato ed è coniugare i senti-
Tripudiante volto
Plana
avvolgente
come fuoco dorato
della lava
sul sinuoso
dolce viso
una cascata
fluente felina
a dare armonia
i tuoi
meravigliosi capelli,
con lo sguardo
di cerbiatta
infondi
manifesta dolcezza
accompagnata
da labbra incantevoli.
Attraente
il morbido camminare
espande
elegante femminilità.
129
Poeti in Toscana 2015
•
Antonio Sabatino
Attimo da ricordare
Con un alito
del mio respiro
vorrei
sfiorare
la tua pelle,
infonderti
sensazioni
travolgenti
tu ed io
spogli
del superfluo
in un
tramonto
unico,
avvinti
in un
abbraccio
senza fine
con un
amplesso
sfavillante
indimenticabile.
“Fermati...
Rimani qui”.
menti riconosciuti esemplari da essere
premiati sia in Italia che all'estero: Parigi,
Madrid, Lisbona, Bruxelles, Vienna,
Malta, Atene, San Marino, New York.
“La poesia è pioggia di felicità e di dolore,
si raccoglie in un catino di pagine
bianche ove infiniti e sottili versi musicano
e colorano i sentimenti”.
La biografia del poeta è piena di riconoscimenti
e titolato di varie antologie.
- Poeta dell'amore per diversi anni.
Letterato del XXI secolo, titolo onorifico
dall'Accademia Internazionale Francesco
Petrarca di Roma.
Ambasciatore di pace dal Centro Lunigianese
di Studi Danteschi, Albenga.
È promotore di eventi culturali, dirige
la sezione poesia e prosa alla Pro-
Lastra Enrico Caruso di Lastra a Signa
intitolata al poeta Dino Campana.
Autore di vari libri di poesia d'amore e
di paesaggi.
Ha scritto un romanzo “Ho amato una
suora”.
130
•
Veniero Scarselli
gemma.menigatti.scarselli@gmail.com
www.venieroscarselli.it - www.literary.it
Poeti in Toscana 2015
•
Da “Eretiche grida”
Primo premio Fiorino d’oro 2013
Veniero Scarselli
(Firenze 1931 - Pratovecchio 2015)
Dopo una formazione umanistica e un’intensa
sperimentazione poetica, si laurea in Biologia
e si dedica alla ricerca scientifica conseguendo
la libera docenza e svolgendo numerosi incarichi
universitari: studi importanti per la formazione
di una personale visione del mondo e per la maturazione
dello scrittore, ma che non gli impediscono di
continuare la frequentazione della poesia.
Per molti anni ha rinunciato all’attività scientifica vivendo
sull’Appennino toscano per dedicarsi all’attività
agricola e alla riflessione poetica.
Ha pubblicato diverse opere poetiche: Isole e
vele (1988, poema), Pavana per una madre defunta
(1990), Torbidi amorosi labirinti (1991), Priaposodomomachia
(1992, sacra rappresentazione), Eretiche
grida (1993) Piangono ancora come bambini (1994,
poema), Straordinario accaduto a un ordinario collezionista
di orologi (1995), La riflessione poetica (1997,
antologia delle opere di S. a cura di Vittoriano Esposito),
Fuga da Itaca (1997, romanzo lirico), Il palazzo
del Grande Tritacarne (1998), Pianto di Ulisse (1998,
romanzo lirico), Ballata del vecchio capitano (2002,
poema), Diletta sposa (2003, poema), Il lazzaretto di
Dio (2004, opera omnia), Diletta sposa (2006), Genesis.
Fiaba della guerra e della pace (2008), Molti
millenni d'amore (2008), Conservazione dell'amo-
Dio senz’amore,
è Te che coi fucili di legno
d’una mente che muore d’inedia
volevo villanamente stanare
con l’ottusa arroganza del cacciatore,
non con la speranza del cieco,
del Lazzaro, del paralitico, del disperato,
ma come chi vuole con la forza
carpirti la formula gelosa
che spieghi il mistero dell’universo;
ma Tu, che sei Aquila,
getti le creature devianti
dalla rupe Tarpea del tuo nido
se presumono d’amarti soltanto
con l’amore fraudolento della ragione.
Tu dischiudi la tua Casa solo ai figli
che sanno farsi poveri di spirito
e umilmente t’accolgono in cuore;
il peccato della ragione
è lo specchio superbo di Narciso
divorato dai vermi del dubbio
e non depone che uova d’inganni.
Abbi finalmente pietà
di chi non ha saputo trovarti
pur nella bellezza sconvolgente
di questo tuo incredibile universo,
131
Poeti in Toscana 2015
•
Veniero Scarselli
e allora s’è fermato ad aspettarti
con il groppo antico alla gola
d’un povero cane abbandonato
che dopo tanto ostinato frugare
fin presso alla porta della Morte
s’è sdraiato sulla tomba del padrone.
Forse aveva invano cercato
soltanto nei posti sbagliati;
ma Tu non eri anche lì?
re coniugale. Sessualità e affettività nella terza
età (2008), Trionfo delle anime artificiali (2009), La
suprema macchina elettrostatica (2010), Diafonie
poetiche a contrasto (2010, con Rossano Onano), Il
mio pensiero poetante (2011), Indagine molecolare
sul bello (2011), Ascesa all'ombelico di Dio. Tutto
quello che Dante non sapeva ma che vorreste
sapere (2012), L'universo parallelo degli Acquatici
(2013), Vera storia del Vascello Fantasma (2015).
Non pratica la poesia lirico-intimista né le raccolte
di singole liriche, ma esplora le realtà esistenziali
e metafisiche rappresentandole in poemi narrativi
monotematici che riscoprono il poema epico. Alla
sua opera sono state dedicate diverse monografie
critiche: Vittoriano Esposito, La riflessione poetica
(1997), Gianna Sallustio, Oltre le colonne d'Ercole:
la poetica dell'esplorazione (1998), Federico Batini,
Figura umana e poetica di Veniero Scarselli (2004,
Introduzione al volume Il lazzaretto di Dio). Collabora
a diverse riviste letterarie con una copiosa produzione
di saggi e recensioni.
Ha vinto una gran quantità di primi e secondi premi
letterari, fra i quali spiccano il Libero de Libero,
il Marineo, il Minturnae, il Moncalieri, il Rhegium
Julii, il San Domenichino, il San Nicola Arcella. Sono
state più volte messe in scena da compagnie teatrali
le opere seguenti: Pianto di Ulisse, Priaposodomomachia,
Ballata del vecchio capitano, Straordinario
accaduto a un ordinario collezionista di orologi.
Non è presente invece in antologie, dizionari e rassegne
a pagamento, dove la scelta degli autori è dettata
in modo evidente solo da interessi economici.
Sulla sua produzione poetica hanno scritto, tra gli
altri: L. Baldacci «Un viaggio ossessivo [Torbidi amorosi
labirinti] in un tragico tunnel che si chiama corpo,
visceri, sesso (...) dove ciò che stupisce è la tenuta
di tutti i singoli momenti, l’arco della tensione.»; G.
Bárberi Squarotti «Una sulfurea eloquenza [Torbidi
amorosi labirinti] che fa pensare ai sommi esempi
della poesia barocca (...) C’è una disperata tragicità,
che si esprime attraverso la rappresentazione
dell’orrore e della degradazione, ma dove il discorso
religioso ha grande risonanza» «Priaposodomomachia
è una grande esplorazione delle tenebre della
carne come dello spirito» «Grandiosa e terribile allegoria
della malattia del mondo, della Creazione,
della vita [Il Palazzo del Grande Tritacarne]. Mentre
la maggior parte dei poeti dice parole, la poesia di
S. dice verità.» «Un’opera terribile e bellissima [Eretiche
grida], di quelle che scuotono a fondo l’anima
e costituiscono un punto di riferimento assoluto
di poesia e verità.»; M. Dell’Aquila «Una sacra rappresentazione,
[Priaposodomomachia] che sarebbe
piaciuta al grande Aretino (...) Una notevole capacità
di tessitura, immaginazione, sensualità, ironia, gioco
di sublimazione e dissacrazione.»; V. Esposito «Per la
sua carica dirompente, S. si conferma poeta assolutamente
nuovo (...) Il suo grande assunto è di rifondare
una poesia di pensiero che si distingua per
gli alti contenuti spirituali e morali [La riflessione
poetica]»; E. Giachery «Un poema [Piangono ancora
come bambini] che si legge con partecipazione profonda
(...) accogliendo in toto il messaggio, il respiro,
la tensione quasi insostenibile, il grido, soprattutto
la infinita pietas.»; M. Luzi «Una poesia viva, attiva,
che non solo risuona per la grande eloquenza, ma lavora
e va alla scoperta [Pavana per una madre defunta]»;
O. Macrì «Una dialettica [Pavana per una madre
devunta] fra razionale e irrazionale, fra materia e
spirito, in cui la presenza del filosofo è costante.»; V.
Magrelli «Bella, forte, accesa Priaposodomomachia,
tra Francesco Colonna e Benn, ma anche vicina a
132
•
Poeti in Toscana 2015
Veniero Scarselli
certa pato-teologia, anzi “teopatia”, di cui parlò Caproni.»;
W. Mauro «Poesia ardua e complessa [Straordinario
accaduto a un collezionista di orologi] ma
che indica alla parola poetica dell’oggi l’unica strada
percorribile: quella che dalla concettualità del dettato
conduce direttamente al mistero impenetrabile
della scrittura.»; G. Oli «Il lettore [in Straordinario
accaduto a un ordinario collezionista di orologi] è irretito
e indotto ad abbandonarsi mani e piedi legati
alla voce del Poeta-Maestro (...) Solo un vero poeta
poteva dedicare la sua vita alla poesia epica senza
piegarsi al vaniloquio imperante.»; R. Pazzi «I libri di
S. sono fra le cose più notevoli che abbia letto negli
ultimi anni (...) Con Eretiche grida si è ormai guadagnato
un posto di assoluta originalità nella poesia
contemporanea.»; A. Piromalli «In Priaposodomomachia
ideologia e linguaggio hanno una eccezionale
novità. Non c’è nulla di simile, per originalità,
nella nostra letteratura. Siamo oltre l’osceno, nel più
segreto nocciolo umano» «In Eretiche grida avviene
la fusione perfetta del contenuto e della forma. È
un’opera altissima, che non ha rivali oggi.»; P. Ruffilli
«È testo [Priaposodomomachia] di una formidabile
potenza espressiva, specie in certi snodi, al culmine
dei quali le parole scoppiano di colpo come dinamite.»;
M. Sansone «Un libro di poesia [Pavana per una
madre defunta] sconvolgente fondato sopra una
rigorosa e sconsolata concezione della realtà che
deriva da un profondo travaglio di meditazione»; S.
Valentini «Il lazzaretto di Dio è in grado di segnare
la poesia italiana per la sua forza immaginifica e visionaria,
per la decisività dei temi affrontati, per la
perizia espressiva e per il rigore nel condurre avanti
un’idea di poesia come veicolo di conoscenza.»; V.
Vettori «Un poema, [Isole e vele] mirabilmente capace
di coniugare l’impegno conoscitivo più serio
con una ricca vena di canto.»; A. Zanzotto «Poesia di
forte intensità (Eretiche grida) che origina da una improrogabile
necessità del dire (...) e che forma un insieme
unitario traboccante di vitalità.»; L. Zinna «Poesia
[Torbidi amorosi labirinti] veramente singolare
e spesso sconvolgente, al tempo stesso tenera e
terribile, elementare e complessa, reale e surreale,
personale e universale, visceralmente mistica, in cui
animalità, razionalità e spiritualità drammaticamente
si fondono elevandosi a vera poesia, vera come sa
essere quella che rifugge dagli orpelli e si fa scienza
del sublime.».
Veniero è stato un eremita moderno tuttofare: poeta-scienziato-filosofo-contadino.
Per lui in sintesi:
La poesia è riflessione esistenziale.
La poesia deve avere un linguaggio comprensibile.
La poesia deve dire pane al pane e vino al vino.
La poesia scandalizza i benpensanti.
La poesia è una missione.
133
Poeti in Toscana 2015
•
Enzo Scortica
Cell. 338 9230980
enzoscortica@virgilio.it
•
Cinque Terre
Il treno ci ha riportati a Monterosso, l'aria
marina ci ristora l'animo insieme alla vista
del colore azzurro dell'acqua e quello giallo
dei limoni. I fiori accesi dei fichi d'India fanno
mostra insieme a quelli eleganti dei Bouganville.
Si prende la via in salita alla fine del
paese, tra i muretti dei giardini ci appaiono le
piante dei limoni, piene dei loro frutti color del
Sole che rendono la loro forza agli animi delle
persone di passaggio. Si sale tra i castagni,
i corbezzoli, le eriche, i lecci e i pini: molti
fiori punteggiano il ciglio del sentiero e piano
piano il mare ci appare più lontano, pieno
della sua grandezza. Si intravede la punta
del campanile dell'Abbazia di Soviore tra i
lecci che la contornano. La Chiesa ci appare
nella sua pace con le sue opere e la Madonna
venerata sull'altare, una Preghiera va ai nostri
cari e al nostro mondo che ne ha bisogno. Nel
piazzale, i lecci danno ristoro nel mezzo del
giorno, il mare ci appare azzurro e grande, la
salita ripida ci ha resi più forti insieme alla
Natura intorno, una sosta per riprendere le
forze, un sorso d'acqua fresca della fontana
dell'Abbazia e poi riprende il nostro cammino
verso Punta Mesco e l'Oratorio di Sant'Antonio,
con il panorama grandioso verso le nostre
care Cinque Terre. Un rospino ci saluta nel
cammino insieme alle eriche color pervinca.
Monterosso ci aspetta per il bagno refrigerante.
Tutto scorre!
Enzo Scortica è nato in Abruzzo dove ha
trascorso l’infanzia, tra il mare, la collina
e la montagna: forse per questo è
amante della natura. Si è trasferito a Firenze
dove ha completato gli studi e si è appassionato
dell’arte, della musica e della natura. Nei
suoi scritti riporta le proprie emozioni vissute.
Ha sempre dipinto fin da ragazzo, grazie
agli studi e al padre mercante d’arte.
Casetta di Tiara
Da Casetta di Tiara, piccolo Borgo antico
nella collina di Firenzuola, prendiamo in
salita il sentiero in un bosco di castagni
secolari, ben tenuto per la raccolta dei suoi
gustosi frutti che hanno contribuito alla
dieta di molte persone nei tempi passati,
raccolgo qualche frutto mentre cammino
e mi porto con me le lucenti castagne
domestiche. Nel paese un anziano con il
suo paniere colmo di castagne ci saluta con
134
•
Poeti in Toscana 2015
Enzo Scortica
sguardo fiero,ci dice che l'annata non è delle
migliori, ci indica il percorso che noi gli diciamo
vogliamo fare, si sente la campana che
squilla l'ora, che si spande nella valle con il
suo suono morbido e bronzeo. Le nuvole corrono
tra i pendii verdi con qualche accenno
d'arancio, i frassini marcano il cambiamento
del colore in un bel rosso particolare: tra poco
la faggeta antica che attraversiamo si tingerà
dei colori gialli aranci unici che allieteranno
il cammino delle genti di passaggio. Ci
sono dei ruderi dove le pietre ricordano il
passaggio del tempo e della guerra che ha
mietuto giovani uomini nel pieno della Vita.
Sono ricordati per non dimenticare la nostra
Storia e ripetere gli stessi errori. Ci si ferma a
desinare vicino a un piccolo rudere che guarda
la valle piena di boschi: un falco si libra
nell'aria, anche Lui è alla ricerca del cibo
e scende in qualche radura alla vista di un
povero Topolino. Si scende verso il torrente
Rovigo che forma scenari da sogno. L'acqua
limpida e pura si diverte sui salti delle rocce
che scava con il passare del tempo, come
Noi ci divertiamo a salire e scendere per i
pendii boscosi. Anche il Poeta Dino Campana
percorreva questi sentieri e si fermava sulle
rive di un laghetto a pensare ai suoi versi che
nei Canti Orfici ci ha donato per farci amare
la Poesia e la Natura nella sua Bellezza più
vera. È quello che ci raccontava il nostro
amico Carlo Monni con “Notte Campana”:
Sibilla e Dino si amarono in questi luoghi,
tra i Castagni, i Faggi e l'Acqua chiara del
torrente Rovigo.
San Lorenzo
Dal Chiostro di San Lorenzo lo sguardo spazia
sulla cupola rossiccia del Duomo, il Sole
la illumina e ne rende i tratti salienti, la lanterna
saluta le nuvole di passaggio, le rondini
volano gioiose, hanno riconquistato il nido
sotto le arcate eleganti, la pianta d'arancio
mostra i frutti maturi e gli uccellini cercano
qualche granello tra l'erba del prato, le azalee
sono sbocciate dei fiori rosati e ne ingentiliscono
il Chiostro. I capitelli ionici fanno
risaltare le colonne di pietra. L'eleganza
del Rinascimento Fiorentino dona bellezza
all'uomo moderno che si accosta silenzioso
allo sguardo. Vicino, la scala di Michelangelo
porta alla sua Biblioteca con il pavimento di
cotto intarsiato. Il campanile Giottesco fa da
scudo alle nuvole di passaggio con i marmi
bianchi, verdi e rossi. Già la nostra bandiera
era delineata e poi nel Risorgimento conquistata,
oggi denigrata. Si auspicano, un nuovo
Rinascimento e nuovi Ideali che servano da
guida all'uomo moderno.
L’infanzia
Bello il tuo racconto sulla gita in Abruzzo:
mi riporta all'infanzia, quando d'inverno la
neve copriva tutto e Francesco ci aiutava ad
uscire di casa togliendo la neve che ostruiva
la porta. Tutto era bianco ed ovattato. I
piccoli uccellini si avvicinavano per un po'
di cibo e il colore del pettirosso ricordava il
Sole al tramonto. Era difficile anche arrivare
135
Poeti in Toscana 2015
•
Enzo Scortica
a scuola a piedi e la Maestra ci aspettava:
chissà che avventura per arrivare fin a noi.
La Maestra Luisa che ci insegnava a scrivere
e ci chiamava alla lavagna e con il gesso
bianco, come la neve, provavamo i primi dettati
di scrittura. Poi a casa a far a pallate di
neve e rincorrerci con i compagni di scuola:
Franco, Giorgio, Antonio, Tilde la mia amichetta,
Fernanda con le trecce che tiravamo
scherzando. La Chiesa dove la Domenica
ascoltavamo il Vangelo e servivamo la messa
leggendo le Parole degli Apostoli che al
momento non capivamo, ma era per Noi una
lezione di Vita che ci ha accompagnato nel
Nostro percorso futuro. I tempi erano diversi,
c'era molto meno del superfluo di oggi, i nostri
giochi di bimbi erano dettati dalla natura
intorno, la tv era all'inizio, in bianco e nero e
dopo carosello, la prima pubblicità, a letto. Si
sognava le avventure del giorno tra i campi, i
fiori, le farfalle, il torrente a prendere le rane
e fare il bagno nell'acqua fresca, prendere
gli asparagi, tutto era sotto controllo. In casa
la Mamma ci aspettava con la merenda di
verdure prese dall'orto e dai frutti dei nostri
alberi. L'uovo era sempre pronto dalla nostre
galline e le ghiande raccolte sotto l'antica
Quercia nutrivano il maiale che veniva a
darci la sopravvivenza per il tempo futuro. Il
tempo è scorso e tutto è più veloce come se
correndo si tagli prima il traguardo, ma correndo
si perde buona parte del percorso con i
suoi sapori, odori, profumi: il particolare che
spesso è più grazioso del tutto.
Un cardellino
Un cardellino è caduto vicino alle foglie
autunnali, forse è stato vinto da una folata
di vento e come il bimbo rigettato dal mare,
se ne sta inerme tra le foglie colorate. Non ci
allieterà più con i suoi bei colori vivaci e il
suo passo veloce tra gli alberi del parco. Una
farfalla bianca le volteggia vicino come a
dargli un ultimo saluto. Un merlo attraversa
veloce con le sue piccole zampette. Il cielo
azzurro si avvolge di nuvole bianche. S'intravede
Morello con le tre punte con i sentieri
più volte percorsi, il colle di Fiesole dove i
Francescani sorvegliano con la preghiera
e il lavoro quotidiano il colle che spazia su
Firenze. Si vede il Monte Ceceri con il suo
bosco di macchia che domina la cava di
pietra dove Leonardo provò il volo. Gli alberi
si preparano a cangiare le foglie. Il pratone
dove un tempo pascolavano le mucche
spazia di verde tra i platani e i lecci. L'abbeveratoio
con le maschere di epoca Medicea
fa da sentinella ai viandanti di passaggio.
Nel giardino dedicato a Nicolas Green, un
ragazzo ucciso sulla Salerno Calabria in un
assalto rapina, i passeri si richiamano come
in un Paradiso. I lampioni artistici la sera
illuminano di luce calda i viali del parco
dopo che il tramonto ha reso il cielo colorato,
acceso della sua forza che imprime gioia
e speranza agli animi sensibili.
136
•
Umberto Sereni
umberto.sereni@email.it
Poeti in Toscana 2015
•
Il passaggio delle stagioni dal giardino di via Boito
Cura soltanto
le ferite che ti feriscono:
le altre sono carezze, pacche,
abbellimenti dell'anima
venuti a precisare il sorriso -
era inverno, salii sull'autobus
come preso da sensazione di sogno
mi sedetti davanti a una donna
che disperata mangiava pan di stelle -
la vita è questione di vita o di morte
ma non solo di vita, non solo di morte:
questo mi hanno insegnato le attese
dentro le quali il corpo finiva,
trascorreva, come in quella
strada cieca abitata in estate, col cane,
mentre gli aerei ogivali nel cielo s'inclinano
in direzioni di sogno e d'incanto,
gli economici viaggi sopra la mia testa,
sopra la mia coscienza in resta,
ottusa nel farsi del male
uguale a cosa iniziata che non sa finire,
e vorrebbe e non sa.
Mirabile scontro, questo corpo a corpo
di ambiente e pensiero, di bocca e di cuore
e gesto vitale sdegnoso a precisarsi
nel suo arco sgraziato, teso
tra vagina di madre e vagina di amante,
e tra il centro e la periferia
coi casi umani e i nani e i maghi
i venditori d'accendini
venuti da deserti lontani, e il treno
che vendicativo e schivo continua a passare.
Vivo dove decollano gli aerei,
e dove atterrano;
dove la città fa un'onda e si chiude
tornando indietro, lanciandosi avanti
con le autostrade azzeranti, decostruenti.
'Qui una volta era tutta campagna',
poi hanno tirato su i panettoni, i cubetti
nei quali ardiamo e dormiamo,
guardiamo il paesaggio delle stagioni passate:
è stato un attimo per gli universi di grano,
per gli inarcati reami d'insetti, ricoperti,
sui quali la pioggia riprende sempre a cadere,
e io con lei.
05/12/2015
137
Poeti in Toscana 2015
Donatella Sestini
fleurdelis18@yahoo.it
•
•
Musica dentro
Se ascolto il silenzio
e il mio io più profondo
mi suonano dentro
parole d’amore
che corrono corrono
in forma di rima.
È come se da luogo
segreto
un magma infuocato
a lungo represso,
volesse sgorgare, senza più fine.
Zampilla dentro di me
il duro passato,
è come lava rovente,
con cenere, massi o lapilli.
Ma a volte,
con grande sorpresa,
è acqua di chiara sorgente
che come cascata mi inonda,
mi investe con lucide gocce,
rigenera le membra ed il cuor.
Aretina di nascita, dopo aver vissuto
a lungo a Genova e a Roma , è
tornata nella sua Toscana e risiede
da molti anni a Firenze. Docente di Lettere
nelle Scuole Medie poi negli Istituti Tecnici
con i rispettivi Ruoli e Docente bibliotecaria,
ha pubblicato prose e poesie nelle
riviste “Il Solco”, “La Voce” dell’Istituto “La
Madonnina” (Trespiano) e in altre riviste
toscane. Ha partecipato a vari concorsi
di poesia promossi da città toscane e italiane,
ottenendo notevoli riconoscimenti
e premi: nel 2007 prima e terza classificata
- Concorso dell’A.N.T.E.A.S. di Firenze,
nel 2012 quarta al Concorso di fotografia
e sesta al concorso di poesia “G. Papini”
di Firenze, nel 2015 seconda al Concorso
Tarsogno Valditaro (PR), nel 2015 Premio
Speciale al Concorso “Città di Recanati”,
A.N.T.E.A.S. di Tolentino-Camerino. Le sue
liriche espresse in forma quasi discorsiva,
ma con un ritmo interno, si avvalgono di
frequenti analogie sui ricordi della poesia
classica. Sotto la parvenza delle mere descrizioni,
soprattutto di paesaggi toscani e
di figure femminili, si nascondono riflessioni
sulle vicende umane.
138
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Poeti in Toscana 2015
Donatella Sestini
Magico “Giardino delle Rose”
Partire per un lungo viaggio,
partire lontano dal mondo,
dall’oggi che l’anima frena,
senza meta né direzione,
quali rami leggeri o foglie
che nei fiumi van
verso il mare
o vagare come ai primordi
inalando il verde dell’erba
o l’acre odore del suolo;
lasciarsi alle spalle
i mille fantasmi
che tolgono il sonno di notte
e i mostri con testa- ferina
che ammaliano
e annientano dentro;
o volare dalla notte alla luce
nel chiarore roseo dell’alba.
Aprire gli occhi e trovarsi
tra piante e fioriti roseti.
Finalmente l’ansia si placa
e Firenze appare in cornice
È l’approdo sicuro,
non è più l’altrove: è la città,
è la tua storia,
è la storia degli altri,
è la bellezza
che attira e consola,
dono e speranza dell’umanità.
139
Poeti in Toscana 2015
•
Rossana Sirletti
Via Aretina, 196 E - 50136 Firenze - Tel. 055 850459
rossana@sgconsulting.it
•
Burattino
Son di legno ma snodato
da qualcuno comandato
per poter gli arti piegare
e, volendo, camminare.
Non ho sangue nelle vene
e neanche mi conviene
visto che mi manca un cuore
che mi faccia da motore.
Per di più non ho cervello,
sono certo nemmen quello,
faccio a men di ragionare
tanto posso non pensare.
Non ho mimica facciale,
l'espressione sempre uguale,
non facendo differenza
non provando sofferenza
e nemmen posso aprir bocca
e parlare non mi tocca
perché voce io non ho
quindi zitto me ne sto.
Tutt'al più mi vien prestata
senza esser collaudata
ma vorrei fosse un piacere
farmi dire cose vere
proprio ciò che anch'io avrei detto
non privato d'intelletto.
Èda svariati anni ormai che coltivo
interesse per la scrittura di poesie
(in rima e non) ispirandomi ad
avvenimenti, ricorrenze o più semplicemente
riflessioni su temi diversi; particolare
attenzione anche ai bambini
con storielle a mo' di filastrocca o giochi
di parole di cui la pubblicazione
d'una raccolta dal titolo “In crociera
con Noè” (Florence Art Edizioni).
Partecipato pure a vari concorsi letterari
nazionali ed europei ottenendo riconoscimenti
lusinghieri.
Ma d'orecchie pur son privo
quindi a udito non attivo
trovo sia davver banale
e del tutto inusuale
preoccuparsi più di tanto
non avendo... neanche il pianto.
140
•
Giovanna Spolveri
giovannaspolveri@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Giovanna Spolveri è nata il 28
marzo del 1944 a Diacceto di
Pelago (FI)
Risiede a Scandicci, in provincia di Firenze.
Ha lavorato come infermiera psichiatrica.
Ha partecipato con successo a numerosi
concorsi letterari e ha scritto per
diverse riveste.
Nel 2015 ha pubblicato “Sussurri” Masso
delle Fate Edizioni.
Un sol giorno
Liberi protagonisti
di un sol giorno,
tra spazi verdi,
alberi, pini,
rose canine, eriche, pungitopi,
foglie secche e lo spuntar
tra queste
di qualche fungo, più giù il laghetto.
Dal crine il vasto panorama
ed il sole
all'orizzonte fa capolino;
e i bimbi son già a giocare
con palloni e aquiloni in aria fatti volare,
decisi quegli spazi a viverli,
grandi e piccini insieme
veri protagonisti, di quel sol giorno.
141
Poeti in Toscana 2015
•
Giovanna Spolveri
Voci
Sensazioni di voci
ricordi giovane allegria. Viveva
allora, nell'antico castello
il bel gruppo di giovani amici
e amiche, giusto lo spazio
del week-end
per il relax settimanale.
D'inverno al caldo focolare
e si giocava a parlare
quando l'aria riscaldava
di fuoco e parole
dalle labbra sino al cuore;
ma più pregnante era
nelle particolari festicciole.
Ed intanto arrivate le calde sere
estive, fuori al fresco parco
ilari si ballava e quando
le ore rischiaravano
per l'allegra compagnia
le migliori stagioni fuggivan via.
Adesso solo lieto ricordo rivive,
ed i presenti potranno mai saper
di quei lieti momenti?
Oh, solo un lieve pensiero nel castello
aleggerà
142
•
Patrizia Tofani
Lastra a Signa (FI)
Cell. 339 8366834
Poeti in Toscana 2015
•
Poetessa Patrizia Tofani nasce a
Genova da mamma Luigina Mafalda
e papà Foscaro. Terza figlia
di cinque fratelli. Oggi vive a Lastra a
Signa con i figli Niccolò e Matteo, è autodidatta.
Nell'anno 2000 si reca a Parigi
insieme alla sorella Laura per un viaggio
di lavoro; senza chiedersi il perché
compra un quaderno scolastico e da
questo momento inizierà a scrivere
senza sosta. La sua sensibilità e la sua
anima le consentono di continuare a
farlo, così di getto, piccoli pensieri dettati
dal cuore e scaturiti da immense
emozioni. Rebecca, l'amica del cuore,
la convincerà nel 2007 a pubblicare
una raccolta poetica “Le mie perle, pagine
dell'anima”. A Firenze incontrerà
Mario Luzi, un incontro sincero ed empatico
per entrambi; la fede in una sola
croce li accomuna. Mario Luzi definirà
Patrizia “Filo d'erba”. Le gratificazioni arrivano
ad alti livelli, dalla Sicilia alle
Alpi. Le sarà donato un riconoscimento
della Misericordia di Lastra a Signa. A
New York riceverà la nomina di Amba-
Alchimia di colori
Cosa ne sarà mai dei colori della vita,
attingo al giallo e lo miscelo con il blu
forte è la speranza
di vedere germogliare il verde dell'amore,
non voglio più sbagliare incendiami di rosso fuoco
legami il cuore
con il giallo sole
ecco l'arancio libera il mio essere,
chiedimi tu amore
di quale colore vuoi che io sia
trasparente è il mio fiume
fluisce a colmare inesorabile il rispetto
ma trovo pulviscolo grigio
che tinteggio di rosa,
i miei sensi si accendono
ecco il viola
alchimia primordiale sono qui presente.
Oggi mi vesto di bianco
e mi sento veramente un grande bambino
che cammina incontro
ad un'alba nuova
bagliore Divino
di un tempo antico.
143
Poeti in Toscana 2015
•
Patrizia Tofani
Estasi d'amore
Essenza indescrivibile
che apre il cuore
estasi d'amore.
Semplice il linguaggio
dei ricchi di Spirito.
Bambini scalzi,
tribù dai pedi bianchi come neve.
L'uomo è illogico
spesso innaturale.
I bambini rispettano il ritmo del cuore,
lavorano come schiavi senza catene.
Libera l'anima
opera a ricoprir crosta terrestre.
I bambini
si nutrono di germogli
lasciano agli altri
le pene,
non più crisalide,
si vestono di sole!
I colori della pace dilagano
essenza pura incontaminata
Luce Divina.
Solo il silenzio
ha voce.
sciatrice di pace nel mondo durante il
Columbus Day. Le antologie contenenti
le sue opere sono state tradotte e
distribuite in tutto il mondo. Le sue
grandi passioni sono i bambini e i giovani,
la sua intenzione è di continuare a
lottare per i diritti di quest'ultimi.
144
•
Poeti in Toscana 2015
Patrizia Tofani
Fra le zolle del presente
La luce del presente
come quella del passato,
oh mio Dio
avessi studiato!
Molti si sentono delle cime
senza mai essere riusciti
ad arrivare alla vetta,
sono solo fiori d'inchiostro,
ma le radici?
Un fiore semplice di campo
se ne sta lì da secoli
fra le zolle del concreto,
sempre baciato dal sole
bagnato dalla pioggia,
affronta le avversità
senza nessun timore.
Solo le viscere
del suo essere potrebbero raccontare
ai poveri di spirito
come nessuno può essere potente,
senza coerenza
è solo un gioco perdente.
Aprite il cuore agli altri
se volete trovare le origini delle vostre radici.
Non è un abbaglio
è la luce del presente.
145
Poeti in Toscana 2015
•
Caterina Trombetti
caterinatrombetti@gmail.com
www.caterinatrombetti.com
•
Corale
Con ali nere sorvoli la terra,
mentre piangiamo i morti che verranno.
Ancora bambini dagli occhi grandi
che non vedranno terre di pace,
che non sapranno come sfiocca lento
lo sbocciare di un fiore.
Solo il rumore cupo
di un'arma che deflagra,
solo il rumore cupo
che accompagna il gioco,
il sonno,
il giorno.
Non sappiamo più gridare l'orrore,
noi madri dagli occhi impietriti
negli occhi di un figlio morente.
Ed è unico il grido,
il dolore infinito di Eva
che stringe a sé il freddo Abele,
lo schianto del cuore di Niobe
e Medea,
e tutte le madri senza più nome.
(Inedito)
Caterina Trombetti è nata a Firenze
e vive a Scandicci. Insegnante
di Lettere e pedagogista,
laureata all'università di Firenze,
dove ha conseguito anche il Diploma
di Perfezionamento in Traduzione Letteraria.
Poetessa e scrittrice ha pubblicato vari
libri di poesia fra cui: Il pesce nero ed.
Lalli 1990; L'obliqua magia del tempo
ed. Polistampa 1996; Fiori sulla muraglia
ed. Passigli 2000, poi ristampato
con testo a fronte spagnolo Flores en
la muralla ed. FlorenceArt 2012; Dentro
al fuoco ed. Passigli 2004; oltre ad
edizioni d'arte realizzate da pittori sulle
sue poesie.
Nel 2001 è stata invitata in Tunisia per
ricevere il premio “Cartagine”; nel luglio
2005 alla Biennale di Venezia per
La notte dei poeti e, nello stesso anno,
all'Istituto di Lingua e Cultura Italiana a
Mosca; nel 2006 all'Istituto di Lingua e
Cultura Italiana ad Algeri per la settimana
della lingua e cultura italiana nel
mondo, e nel 2010 a Napoli per la
146
•
Poeti in Toscana 2015
Caterina Trombetti
Interno
“Giornata mondiale della Poesia”.
È stata membro del Consiglio di Amministrazione
di Scandicci Cultura ed è
socio onorario del Centro d'Arte Modigliani.
Amica e collaboratrice del poeta Mario
Luzi dal 1990, è stata anche la sua
collaboratrice per il Senato della Repubblica
Italiana.
Due note critiche:
La sua poesia sorprende per la freschezza
con la quale aderisce alla vita
e la racconta maneggiando felicemente
tutti i migliori materiali poetici della
tradizione, "le strutture più intrinseche
della nostra lingua, della nostra metrica
e ritmica".
Carmelo Serafini
I nuclei tematici e stilistici della raccolta
costituiscono un testo in cui si
miscela l'angoscia con l'incanto o meglio
si dissolve l'angoscia nell'incanto
che è accoglimento liberatorio. La percezione
acuta della morte, dell'assenza,
tende a risolversi nella luce, la luce
che abbaglia, che illumina che riscatta.
Mario Specchio
A Franca
Mia sorella guarda il fuoco.
Prende le molle
e ogni tanto
lo attizza.
Chissà cosa pensa
mentre guarda l’incanto di fiamma.
La segue, la scruta, accomoda il ciocco,
fa salire scintille lungo il camino.
Io guardo lei che guarda il fuoco,
antica vestale
con movimenti leggeri
segue quel rosso serpeggiare.
Inclina la testa, osserva la fiamma,
forse raduna le idee,
ripercorre i suoi sogni.
Qui, nel silenzio ipnotico,
si sfuma il tempo e perde ogni contorno.
Impera il fuoco soltanto,
il suo lieve crepitìo.
(Inedito)
Ciascuno di noi ha un suo angolo intimissimo in
cui si raccoglie. Un angolo di intimità che condivide
con le persone più care e che rigenera. La
donna è ancora colei che “genera e governa”,
colei che si prende cura della parte più intima e
segreta, come un'antica vestale.
147
Poeti in Toscana 2015
•
Liliana Ugolini
Via del Casone, 1 - 50124 Firenze - Tel. 055 2298561 - Cell. 340 8114413
lilianaugolini@vodafone.it - info@lilianaugolini.it - www.lilianaugolini.it
•
Poesie tratte da:
Delle Marionette. dei Burattini e del Burattinaio
(Rilettura fantastica del Teatrino) - Ediz. Genesi
Il burattino s’anima di mani.
sfiora la testa, ride d’occhi
e le manine sgomente alzano
al cielo lo stupore per caduta
inerti nel biancore d’un grembiulino.
La voce narra e il burattino
sensibile si muove con la grazia del cuore
del Burattinaio. Insieme fanno persona
che narra la storia fuori dall’Artificio
La corsa ferma un’ istantanea
di corpi in fuga. Elegiaca.
Il tempo è lì, catturato dall’armonia.
L’inizio è l’andare nella decostruzione
fra plastiche gettate, stendini di panni,
bottiglie, contraffazioni, violenze.
Rialzarsi ogni volta dalla sepoltura
con grandi occhi, in moto continuo.
Assecondandone il suono,
eco di terra ed astri,
per la grande domanda del diluvio.
Nata nel 1934 a Firenze dove
abita. Ha pubblicato 19 libri di
poesia, 4 in prosa e 4 di teatro.
Da questi sono stati prodotti 11
spettacoli teatrali e 2 opere sinfoniche.
Ha curato per 16 anni per Pianeta
Poesia e per il Comune di Firenze, la
poesia performativa e la scrittura in
scena.
Collabora con l’Associazione Multimedia91
all’Archivio Voce dei Poeti e fa
parte del gruppo performativo Cerimonie
Crudeli. Partecipazioni a performances
e mailart.
Del Burattinaio non seppi
se non quando vidi passare in carri
i veli della storia. Nell’immenso
148
•
Poeti in Toscana 2015
Liliana Ugolini
immersa in tempi lunghi
tra marionette in parti
volsi domande ai burattini.
Loro per carne e fili
riannodavano i carri con i veli
certi di andare dove volevano
Dall’innevato intervallo
la fogata armonia degli uccelli
dice ch’è tempo d’esser suoni
e che le bacche già bianche
bucano i rami. Niente ferma
l’appuntamento che sbianca
la faccia e che accomuna il ciclo
in magma d’ali e che di troni
e grandezze scade il tempo
e non ci stupisca l’edificare
cielo di suoni anch’esso
per un volo che a nessuno appartiene.
E questa primavera che pulsa
freme in tempie i tempi
che si affrettano,
nonostante
Scaturiscono dai ventri
le marionette in fila.
Fili d’aria salgono e in movimento il cosmo
s’evolve. Nei mucchi accatastati
i resti dell’abito mancato irreparabili
formano la storia futura. Sapevamo l’ordine dell’oltre
e la possibilità di vivere cambiando.
Tutto è già vecchio
tra fili e veli consunti di nuovo.
149
Poeti in Toscana 2015
•
Lenio Vallati
Cell. 338 5053274
lenio.vallati@virgilio.it
•
È vita
Ed é ancora vita il miracolo che ogni giorno si ripete
davanti ai tuoi occhi innamorati di poeta.
Non più guizzi fanciulli,
non più frizzanti emozioni che scardinano il cuore
ma lenti passi ad assaporare
il tuo ultimo tratto di strada.
Eppure é ancora vita, e la senti pulsare
dentro di te ad ogni attimo,
ad ogni angolo del tuo cammino
pronta a rivelarsi a te
nel suo perenne aspetto di eterna fidanzata.
Stringila al petto, assaporala,
non aspettare che il vento
te la porti via, non permettere al freddo inverno
di ghermirtela, difendila, è tua.
Ad ogni primavera si vestirà per te
di boccioli incantati,
e si coprirà di frutti d'oro d'estate,
e poi d'autunno adagerà sui tuoi passi stanchi
un morbido tappeto di foglie ad alleviarti il cammino.
E d'inverno pattinerà con te
sui lastroni ghiacciati della tua esistenza
a riscaldarti il cuore infreddolito.
Ma sarà sempre vita
nel continuo alternarsi delle stagioni,
nel continuo balenare delle emozioni,
fino al momento dell'addio, fino all’ultimo istante.
E poi chissà se tornerà a trovarti
per quel gioco imprevedibile del destino
Lenio Vallati è nato a Gavorrano
(GR) il 21/09/1953 e vive a Sesto
Fiorentino. È capostazione
a Firenze Castello. Esordisce nel
2003 con il libro di narrativa “Soggiorno
a Bip Bop”, Aut. Libri Firenze.
Del 2004 la prima raccolta di poesie,
“Amor mi mosse”, e il secondo libro
di racconti, “Un criceto al computer”,
Ibiskos Ed. Nel 2006 “Desiderio di
volare”, racconti ed. Bastogi, e nel
2007 il volume di poesie “Alba e tramonto”,
ed. Bastogi. Dal 2004 partecipa
a concorsi di poesia e narrativa,
ottenendo molti premi. Nel 2007 il 1°
premio al “Molinello” per la narrativa
inedita. Nel 2008 ha ricevuto dall’Accademia
Francesco Petrarca il titolo
di ‘Poeta dell’anno 2008’ con laurea
ad honorem. Nel 2009 la ottenuto il
Premio Manuale di Mari 2008 per
l’autore dell’anno ed è risultato vincitore
assoluto nella sezione poesia
al Trofeo Penna d’Autore di Torino.
Nel 2009 ha vinto l’importante con-
150
•
Poeti in Toscana 2015
Lenio Vallati
corso ‘Città di Corciano’ per la poesia.
Nel novembre 2011 pubblica il suo primo
romanzo, “Graffio d'alba”, Bastogi
Ed. Il 3 giugno 2012, nell'ambito del Premio
Città di Bitetto, riceve un Premio
alla Carriera Letteraria. Il 15 dicembre
2012 in Palazzo Vecchio, Salone dei
500, riceve una targa alla carriera per la
sua attività letteraria. Nel 2013 é uscito,
per le Ed. Agemina, il suo secondo libro
di poesia dal titolo “ La vita nell'osmosi
del tempo”. Dal 2012 é in giuria nei Premi
San Lorenzo in Poesia, Un racconto
per San Marcello e Prato, un tessuto di
Cultura, e quest'anno anche nel premio
Un Prato di Fiabe, organizzato da Marginalia.
E’ accademico di classe dell’Accademia
Internazionale dei Micenei e
accademico Honoris Causa dell'Accademia
Federico II. Nel corso del corrente
anno 2015 ha ottenuto il primo
posto al concorso “Il numero uno della
poesia contemporanea” organizzato
dal Salotto Letterario di Torino e al
premio “Io esisto” della UILDM di Ottaviano.
A dicembre riceverà un'altra
targa alla carriera.
che non conosciamo,
se tornerà a danzare con te per altre primavere
o se ti bacerà la fronte, lasciandoti per sempre,
in regalo
un eterno sorriso.
Siamo
Non filtra la nostra voce
tra pareti di vetro.
Fiori senz'acqua avvizziti
di noi giunge soltanto
l'eco talvolta
di steli spezzati.
E se qualcuno ci sente
dirà che é stato il vento
a smuovere corolle
di fiori mai sbocciati.
Eppure siamo,
e per l'erta della vita lentamente
ci incamminiamo.
Siamo coloro che tu non vedi,
coloro che tu fingi
di non notare.
Coloro che tu racchiudi
tra pareti di vetro.
Sedie a rotelle
dietro al tuo mondo
apparentemente perfetto.
Ti chiediamo solo
di sporgerti talvolta
dalla tua balaustra di indifferenza
e di guardarci negli occhi.
Siamo come te,
solo più sfortunati.
Fiori mai sbocciati
al dolce tepore della vita.
151
Poeti in Toscana 2015
Clotilde Vesco
Tel. 055 352341
•
•
L'amico cedro
Unico mio
verdeggiante ed ampio
rifugio... volentieri ti saluto!
Le fronde immobili
ver me piegate
il peso sopportano
di verdi pigne lucenti
di resina coperte
pronte ad incollar la mano.
Superstite corteggiato
nella piazza dai tigli verdi dorati
a me familiari compagni
dispensatori d'ombra
nell'assolato mezzodì.
Troneggi, o cedro, sullo zoccolo
alto della piazza di Poppi
recente opera di restauro
sul tappeto d'aghi marroni
testimoni d'antiche esistenze.
La siepe t'isola
nella piazza di Poppi!
Caro amico solitario!
Le fronde immote al vento
difendono la mia presenza
e chiudono l'esistenza
in appartata vicenda.
Al profumato approdo
getta l'ancora la nave mia!
1956: si laurea in Storia Medioevale con
una tesi sulla Balia n. 4 dell'A.S.F. dal titolo
“Popularium a Magnatibus divisio
de anno MCCCXLIX”; relatori i proffessori
Piattoli (per la Paleografia) e Sestan
(per la Storia).
1963-1977: insegna Storia e Storia della
Letteratura Italiana all'Istituto Statale
d'Arte di Porta Romana (FI).
1977-1999: insegna le stesse materie
prima al Liceo Artistico Firenze 1 e poi
al Liceo Artistico Leon Battista Alberti.
Nel 1970 aveva conseguito l'abilitazione
statale all'insegnamento.
1974: si diploma alla Piccola Accademia
Lo Sprone ed è allieva del pittore Arnaldo
Miniati e delle scultrici Revai e
Pandolfini Rienzi.
Con tre disegni è ammessa alla mostra
dell'Antica Compagnia del Paiolo (FI).
1979-1980: si diploma Sommelier con
due esami A.I.S.
1980: partecipa alla Biennale Enogastronomica
“All'Insegna dei Medici”
con uno studio su di un manoscritto
inedito conservato tra le Carte Bardi
II dell'A.S.F. ed anche della Biblioteca
Ricciardiana; per volere del Codacci è
nominata “segretaria” e – nel tempo
libero dal lavoro – risponde alle richieste
dei cuochi partecipanti alla manifestazione
nei rispettivi ristoranti sulle
ricette adottate.
1981: frequenta il convegno internazionale
di Storia Medievale “L'Italia nel
quadro dell'espansione cluniacense”
organizzato dall'Università Internazionale
di Pescia (PT).
1981: frequenta il Convegno Scientifico
152
•
Poeti in Toscana 2015
Clotilde Vesco
Internazionale “Cucina, Cultura, Società” a
Villa Manin di Passariano (UD).
1984: frequenta il corso dello Studio Teologico
Fiorentino affiliato alla facoltà di Teologia
della Pontificia Università Gregoriana.
È autrice di “Due Elenchi alternativi ”presentati
a Chicago il 17 novembre per le onoranze
a Filippo Mazzei. Riceve una medaglia per la
poesia al Castello dei Conti Guidi di Poppi
(AR); è relatore Carlo Bo.
1985: incaricata dalla Confcommercio FIPE (FI)
tiene lezioni di Storia e Teoria Gastronomica
Rinascimentale Toscana organizzate tra marzo-aprile
dall'Unione Commercio e Turismo
della provincia di Firenze e dall'Amministrazione
Provinciale di Firenze.
Riceve il premio Letterario Chianti Ruffino-
Antico Fattore in Palazzo Vecchio (FI) per il
libro “Cucina Fiorentina tra Medioevo e Rinascimento:
Usanze Ricette Segreti”, con la motivazione
pronunciata da Geno Pampaloni:
“per l'esattezza storica”.
Altri premi aveva ricevuto alla fine della Biennale
succitata. È autrice di “Cucina Etrusca
2685 anni dopo”; ed. Vallecchi (FI).
1989: col patrocinio del Comune di Prato, Assessorato
alla Cultura, Celso Bargellini organizza
la mostra di poesia “Affetti, Esperienze,
Realtà, Solitudine” nel Chiesino di Sant'Ambrogio;
il 31 marzo, alle ore 21, tutti gli artisti di
Arteria ( della quale Associazione era segretaria)
recitarono una poesia.
1991-1992: partecipa ai seguenti seminari organizzati
dal Gabinetto Viesseaux: “Le due
Margherite del giardino francofono”; “Elizabeth
Barrett Browning”; “Lady Chatterley's
lover a Scandicci” con diapositive proprie di
Villa Mirenda.
1995: inizia a ricamare e ricamerà fino al 2005
attingendo a ricordi personali.
Così aspettiamo il tramonto
di un sole indebolito
per aver ceduto la via
a nuvole imperiose e dense
ma orlate d'oro zecchino.
Sola e da te protetta
indugio incerta
nell'improvvisa ombra.
Scendi dal piedistallo,
o mio cedro e la verde camicia
indossa da pigne abbottonata;
andremo insieme verso il Poeta
melanconico e silenzioso
per aver detto addio ai cari amici.
153
Poeti in Toscana 2015
•
Clotilde Vesco
Le rose
Ingiallite, selvose,
scomposte, arruffate
eppur piacenti
pe' boccioli spampanati
ed ora seccati
ma... ridenti, dicono:
"La vita continua"
dai neri vuoti spaccati.
Sopra tappeti di foglie dorate
domani marcite
e ghiande cadute
calpestate e distrutte
le rose, ormai morte,
primeggiano ancora
154
•
Annamaria Vezio
annamariavezio@yahoo.it
Poeti in Toscana 2015
•
Annamaria Vezio, critica
letteraria, scrive
e dipinge, è un'artista
poliedrica, pluripremiata
in ambito letterario, pittorico
e teatrale. Ha pubblicato
racconti, romanzi, numerose
sillogi, e molte sue poesie
premiate, con dipinti a
tema acclusi, sono presenti
in innumerevoli antologie
letterarie, italiane ed estere.
Recentemente nominata Autore Benemerito della Cultura,
Annamaria pone la sua lunga esperienza e il grande amore
per l'arte in ogni sua manifestazione, esprimendosi come
docente di arte-terapia nelle scuole statali.
Organizzatrice di eventi culturali di solidarietà nazionali,
presidente di concorsi che organizza; portata per indole alla
compartecipazione e solidarietà, oltre che essere testimonial
di “Abitare Solidale” del progetto “Il Cuore si Scioglie”,
promuove propri progetti atti a portare sollievo all'Infanzia
ammalata e alla Donna in situazione di violenza familiare,
soggetti ai quali è molto sensibile; specifico il “Progetto
Fiaba” che attraverso la forma più consona alla Vezio, la
scrittura, con la pubblicazione di ciclici volumi per l'infanzia
contenenti opere proprie e di più autori, scrittori e medici,
raggiunge l'obiettivo: il sostegno concreto in situazioni
di bisogno. È ospite in trasmissioni culturali radiofoniche e
televisive fra cui Rai, Sky, Toscana Tv, Emisferi Tv, Radio Bruxelles,
Radio Bollate.
Notizie sulle attività culturali e sociali della Vezio, sono rintracciabili
attraverso il web.
progettofiaba@gmail.com / annamariavezio@yahoo.it
http://annamariavezio-ilgiardinodicalliope.blogspot.it/
https://www.youtube.com/channel
www.facebook.com/events/598380993574601/
www.facebook.com/groups/537053889720493/
www.facebook.com/annamaria.vezio
Anima nuda
Viaggia nuda l'anima
ha perso ogni pudore:
ogni dogma pesante
nel vuoto ha sperduto
Ne ha fatto cibo per uccelli
e per i gigli nei campi
di sì formanti lemmi
di importanti dogmi
E nuda viaggia l'anima
a carezzare cieli
di siffatta sua stessa veste.
155
Poeti in Toscana 2015
•
Manola Viti
Via Aldo Capitini, 2 - Impruneta (FI)
Cell. 328 8624604 - m.viti@email.it
•
L’arcobaleno
Ingentilita dal sogno
la donna
come lucertola capra e mula
sale, discende dalle rocce
mentre fantastica di amare
anche se è tempo di aiutare
Nasconde lacrime e sorrisi
e spenta come una lampada bruciata
gironzola, essere incolore,
dentro mura arse dal sole
Protegge il cuore
che bolle come una pentola a pressione
le mani scorticate e i piedi gonfi di dolore,
è salvare,
la sua illusione
Custode della notte
si culla, nel desiderio di scappare
e se il volto si bagna di sudore,
vive al confine con la morte
Sono nata e vivo da 58 anni a Impruneta
(Firenze). Separata con
due figli adulti e un fidanzato, lavoro
in un call center a Empoli.
Per me leggere è viaggiare, è scoprire, è
nutrimento, è riflettere, la scrittura apparsa
qualche hanno più tardi è necessità
di comunicare.
Ho partecipato ad alcuni concorsi letterari
e di recente ho ottenuto un primo
riconoscimento.
Al mio attivo il manoscritto "Passa il
treno".
Audace dignitosa e fiera
rinasce fiduciosa al sorgere del giorno
nella magia di tutelare
la libertà del mondo.
156
•
Poeti in Toscana 2015
Manola Viti
L’aquila
Pellegrino senza bastone
viaggio tra rovi e spine
e procedo senza riparo
nel freddo e umido sentiero
quando si affaccia
nel cielo all'improvviso
un'aquila reale
a mostrarmi il cammino
e allora sorge, lassù,
più in alto del castello,
come nel cuore di una voglia,
un sorriso.
Il figlio
Nel ridondante fruscio
una richiesta di soccorso
accolta,
già udita,
prima d'ora ascoltata,
si fa memoria
nell'amore materno
di un figlio.
157
Poeti in Toscana 2015
•
Manola Viti
Il deserto
Il linguaggio
rubato ai pensieri
ucciso dalla mente e sepolto
si dilegua senza pudore,
e brucia come fiamma nel corpo
mentre le parole urtano,
come animali imprigionati,
in uno specchio che offre
un volto
che non riconosci.
Orgoglio
Giostre di insetti rumorosi
sedotti da contraffatti gioielli
si murano in gabbie color dell'oro
e immaginano
di non asfissiare.
158
•
Paraskevi Zerva
zervaparaskevi@gmail.com
Poeti in Toscana 2015
•
Paraskevi Zerva è greca con cittadinanza
italiana e risiede a Firenze.
È laureata in Lingua e Letteratura
Inglese e Americana. Diplomata in
Danza classica (R.A.D). Lavora come insegnante
di Danza Movimento Creativo
(Diplomata; metodo Garcia-Plevin),
e istruttrice Pilates (Diploma Pilates International
Network).
Scrive e pubblica poesie da tanti anni
in Grecia in riviste letterarie e antologie.
Zerva racconta la donna come l’essenza
della Trasformazione attraverso
il suo corpo, mente e spirito.
In Italia esordisce con La Sacra Danza
dell'Essere, (ed. Masso delle Fate) una
raccolta che riceve riconoscimenti
(Menzione d'Onore al Premio Firenze
Capitale d'Europa 2006, Primo Premio
per la poesia proemio, al concorso Semaforo
Rosso) e recensioni su riviste
letterarie, quotidiani, e on-line (www.
literary.it). Il libro ha avuto ulteriori prestigiosi
riconoscimenti nella occasione
della presentazione da parte della Camerata
dei Poeti nel febbraio, 2008 a
Firenze e nel 2009 quando è stato presentato
al Circolo degli Artisti di Casa
di Dante, a Firenze.
Collabora dal 2007 con l’Agenda Le Pa-
Il custode dell’amore
Mi è stato detto
che ti dovrò aspettare di notte
finché la luna cresce in pieno,
tenendo custodito il seme del desiderio.
Ma io ti ho perso e ti ho trovato,
per perderti e ritrovarti ancora
intrappolata in labirinti
di vite senza amore, senza speranza e piene di
paura ma,
attraversando la terra di fuoco
mi è stato dato il mito.
Così in questo labirinto,
in questa terra
verrò a riprenderti
poiché la paura più non tengo
da quando il Minotauro nelle mie viscere non
trova più dimora
E so che ti ho amato
e ti ho amato ancora,
e ancora,
ancora,
ancora ti amerò
finché ti avrò trovato.
Non ho ancora un nome
e sono la custode di un seme che,
silenziosamente cresce
mentre aspetta con fiducia
la prima luna piena.
159
Poeti in Toscana 2015
•
Paraskevi Zerva
Femminilità
Movimento a spirale
cercando terra,
cercando l’aria.
Sinuoso è il flusso che segue la vita
nella ricerca di unire le energie;
la forza della materia nei gesti d’amore
la leggerezza quando sento la gravità…
Le ali dello spirito tirano a sé il corpo
che profuma di muschio e radici.
Amo
il contatto del mio ventre
con la terra fresca
La testa dona al vento ogni resistere,
l’essere gode il suo momento in vita
abbandonandosi a sentire
come sa fare una anima femmina…
Vivo la vita
come un passo di danza a spirale.
gine del Poeta, Pagine ed., Viaggi di Versi (2011)
e In linea con la Poesia (2010); I Poeti Contemporanei
2012, 2013 (su amazon., www.poetipoesia.com-ebook).
Nel 2009 riceve il primo
premio a Palazzo Medici Riccardi, Firenze per
il racconto (prosa-poesia) dal titolo “Tempi di
petali di Rosa Antica” al concorso Le donne si
raccontano organizzato dalla LILT toscana.
Nel settembre 2011 va in tipografia il suo secondo
libro, dedicato al figlio Alexandro, con
il titolo Insegnami che fu presentato alla preziosissima
sede degli Artisti di Casa di Dante,
Firenze, nel mese di ottobre 2012. L’ 8 marzo
2013 all’occasione della premiazione di Ghita
Vogel per la Solidarietà, affianca l’evento con
lettura sue poesie dedicate alla donna, evento
organizzato dalla Biblioteca dell’Isolotto e
dalla Sezione Soci Coop di Ponte a Greve, Firenze.
La poetessa è presente nel secondo
volume I poeti contemporanei e la critica, a
cura di Lia Bronzi e Angelo Manuali, ed. Bastogi,
e il 2013 partecipa al volume Voci fiorentine,
prefazione di Eugenio Gianni, Ibiskos-Ulivieri
ed. Dal 2012-2014 Paraskevi si presenta
con scultura e poesia, “dalla forma alla parola”,
alle sue mostre personali di scultura, quali
la galleria-studio della scultrice Amalia C.
Duprè, la Biblioteca dell’Isolotto, il Castello
dell’Acciaiolo, la sede degli artisti del Gruppo
Donatello, la mostra collettiva in San Donato
in Poggio nel Palazzo Malaspina, Tavarnelle
Val di Pesa, il Circolo degli artisti di Casa di
Dante, L’Officina Profumo-Farmaceutica di
Santa Maria Novella.
La poetessa è presente nel Dizionario Biobibliografico
dei Poeti e Narratori Italiani dal
secondo Novecento ad oggi, Volume IV, ed.
Bastogi.
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Questo secondo volume della
collana Poeti in Toscana nasce per
venire incontro alle tante istanze
e per ottemperare alle finalità della nostra
associazione che ha nella promozione della
cultura il suo motivo ispiratore. Al pari
del primo, i lettori lo troveranno, ricco di
stimoli e generoso di umori poetici anche
distanti, per cifra stilistica e anagrafica, fra
loro. In questa ricchezza, sta il fascino della
pubblicazione.
ISBN 978-88-6039-367-8
E 15,00 (IVA inclusa)