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Libro Poeti

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LORENZO BORGHINI<br />

<strong>Poeti</strong> in<br />

Toscana<br />

duemilaquindici


<strong>Poeti</strong> in<br />

Toscana<br />

duemilaquindici<br />

A cura di<br />

LORENZO BORGHINI


COLLANA<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana<br />

2<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Coordinamento editoriale<br />

LUCIA RAVEGGI<br />

CHIARA SCALI<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª edizione dicembre 2015<br />

ISBN 978-88-6039-367-8<br />

Tutti i diritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate Edizioni<br />

Masso delle Fate Edizioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito di stampare nel mese di dicembre 2015<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it


“Non importa che sia polvere o sabbia<br />

importa questo faticoso andare<br />

verso la striscia bianca esplodente<br />

che è cielo fatto liquida onda<br />

che è sguardo immobile animato.<br />

La striscia bianca che mi taglia.<br />

Taglia la terra mia taglia le ansie.<br />

Una mano mi porta che è cercante<br />

lega ed esprime proprie distrazioni.<br />

Noi siamo grigi verdi e blu<br />

e siamo l'aria nel passaggio eterno.<br />

Siamo in un moto che erige e distrugge”<br />

Alberta Bigagli<br />

La prima pubblicazione di “<strong>Poeti</strong> in Toscana”<br />

nel 2014 ha consentito l'instaurarsi<br />

di un ininterrotto rapporto<br />

fra Toscana Cultura e i poeti presenti nel<br />

libro, che è sfociato in un susseguirsi di<br />

occasioni in cui la poesia è stata presente<br />

sia durante numerose mostre d'arte sia<br />

nel corso di manifestazioni culturali di varia<br />

natura.<br />

In questi frangenti è stata più volte sollecitata<br />

l'uscita di un secondo volume che<br />

consentisse la pubblicazione di nuove liriche<br />

da parte dei poeti ormai “storicizzati”<br />

e l'inserimento di altri autori che avevano<br />

perso, per vari motivi, l'opportunità di es-<br />

sere presenti nel primo volume.<br />

Per venire incontro alle tante istanze e per<br />

ottemperare alle finalità della nostra associazione<br />

che ha nella promozione della cultura<br />

il suo motivo ispiratore, abbiamo deciso,<br />

ancora con Giubbe Rosse e Masso<br />

delle Fate, di pubblicare questo secondo<br />

volume che i lettori troveranno, al pari del<br />

primo, ricco di stimoli e generoso di umori<br />

poetici anche distanti, per cifra stilistica e<br />

anagrafica, fra loro. In questa ricchezza,<br />

sta il fascino della pubblicazione.<br />

Lorenzo Borghini


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Indice<br />

Andrea Aterini pag. 5<br />

Valentina Bagnoli ” 6<br />

Anna Balsamo ” 7<br />

Grazia Maria Barbieri Felicetti ” 9<br />

Gabriele Bellucci ” 11<br />

Paola Beretta ” 12<br />

Adua Biagioli Spadi ” 14<br />

Giancarlo Bianchi ” 15<br />

Mary Bianchi ” 17<br />

Ubaldo Bitossi ” 19<br />

Daniele Boganini ” 21<br />

Lorenzo Borghini ” 23<br />

Lucio Bussolini ” 25<br />

Silvano Callaioli ” 28<br />

Franco Cappellini ” 30<br />

Stella Cappellini ” 32<br />

Ester Cecere ” 35<br />

Alba Centoni ” 36<br />

Bruno Chiarini ” 39<br />

Giuseppe Colapietro ” 43<br />

Maria Beatrice Coppi ” 44<br />

Maria Teresa Corsi ” 48<br />

Fedora D'Errico ” 50<br />

Anna Maria Dall'Olio ” 53<br />

Donatella De Vincentiis Fazzino ” 54<br />

Roberta Degl'Innocenti ” 55<br />

Guerriero Dell'Orso ” 57<br />

Adriano Diani ” 58<br />

Mara Faggioli ” 60<br />

Paolo Fanfani ” 62<br />

Giuliana Filindassi Bartolini ” 66<br />

Bianca Maria Gaddini Pagliai ” 69<br />

Antonina Giammarinaro Monti ” 71<br />

Leda Giannoni ” 73<br />

Mirco Giarrè ” 75<br />

Stefania Giordano Vespucci ” 77<br />

Andrea Gradi ” 79<br />

Anna Maria Guidi ” 80<br />

Roberta Incerpi pag. 81<br />

Daniele Lari ” 83<br />

Haydée Lazzeri ” 86<br />

Leonora Leonori Cecina ” 89<br />

Annalisa Macchia ” 90<br />

Michelangelo Marsili ” 92<br />

Gabriella Martino ” 93<br />

Donato Massaro ” 94<br />

Giuseppe Mastrantoni ” 97<br />

Daniele Minucci ” 99<br />

Alessandro Mirannalti ” 101<br />

Lina Moretti Nesticò ” 103<br />

Roberto Mosi ” 104<br />

Clara Nistri ” 106<br />

Alessandro Pesci ” 107<br />

Monica Petroni ” 109<br />

Luisa Puttini Hall ” 111<br />

Silvia Ranzi ” 113<br />

Marisa Rastrelli ” 115<br />

Massimo Rosati ” 118<br />

Paola Rosati ” 122<br />

Littorio Rossi ” 126<br />

Antonio Sabatino ” 129<br />

Veniero Scarselli ” 131<br />

Enzo Scortica ” 134<br />

Umberto Sereni ” 137<br />

Donatella Sestini ” 138<br />

Rossana Sirletti ” 140<br />

Giovanna Spolveri ” 141<br />

Patrizia Tofani ” 143<br />

Caterina Trombetti ” 146<br />

Liliana Ugolini ” 148<br />

Lenio Vallati ” 150<br />

Clotilde Vesco ” 152<br />

Annamaria Vezio . . . . . . . . . .” 155<br />

Manola Viti ” 156<br />

Paraskevi Zerva ” 159


•<br />

Andrea Aterini<br />

andrea.aterini@hotmail.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Scrive poesie in modo ermetico,<br />

ma con sfondo ottimistico.<br />

Molte sue liriche sono state premiate<br />

in concorsi nazionali ed internazionali,<br />

ed hanno vinto svariati premi,<br />

in coppe, diplomi e medaglie.<br />

È presente con sue opere in tante antologie,<br />

ha fatto pubblicare a sue spese 2<br />

librettini di poesie.<br />

Fa anche cabaret con l'amico Marco,<br />

con testi scritti da loro stessi.<br />

Buon Natale<br />

Bestiario è il genere che<br />

Uomo si fa per rendersi<br />

Operoso ma<br />

Non convince molto.<br />

Non si può vivere di solo<br />

Amore per gli altri<br />

Tra tanti, che si ricevono,<br />

Auguri natalizi, che sembrano<br />

Leali, ma sono solo<br />

Effimeri scambi di parole, per quel giorno.<br />

5


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Valentina Bagnoli<br />

bagnoli.valentina@virgilio.it<br />

•<br />

•<br />

Ad Alvaro<br />

Sei caduto, mio eroe,<br />

lento e inesorabile<br />

come la cenere dei tuoi sigari<br />

sulla morbida bergère.<br />

Abbandonato<br />

su aride lenzuola<br />

che altri abitarono prima di te,<br />

ora, a macchina spenta<br />

ti nutri del prezioso ricordo di quel che fosti.<br />

Mi lasci la mano,<br />

ti lascio un sorriso,<br />

e mentre cade<br />

la malaugurata perla,<br />

perdi il senso che avevi di te.<br />

Raccolto,<br />

in quel letto che non t'appartiene<br />

te ne stai, offeso<br />

cercando nel pollice<br />

il gusto del tabacco.<br />

Ti bacio<br />

dall'altra parte del vetro,<br />

mentre tu già mi aspetti<br />

dall'altra parte della vita.<br />

Valentina Bagnoli, classe 1989. Diplomata al<br />

liceo classico N. Machiavelli e laureanda in<br />

Discipline dell'Arte, della Musica e dello<br />

Spettacolo presso l'Università degli Studi di Firenze<br />

con una tesi in Storia del teatro medievale. Fin<br />

da giovanissima ha dimostrato una predilezione<br />

per la scrittura, ricevendo un premio come terza<br />

classificata al concorso di poesie Il Chiacchierone,<br />

anno 2002, con la poesia I Difetti. Nel 2012 ha frequentato<br />

un corso di Scrittura Creativa presso l'U-<br />

NIFI, sede via San Gallo, tenuto dalla dottoressa<br />

Serena Bedini. Sempre nel 2012, ha scoperto l'amore<br />

per il teatro. Ha frequentato un laboratorio di<br />

Tecniche gestionali per lo spettacolo tenuto dal<br />

dottor Marco Giorgetti presso il Teatro della Pergola<br />

e ha iniziato a scrivere brevi recensioni teatrali.<br />

Sta svolgendo un laboratorio di critica teatrale,<br />

Lo spettatore critico, tenuto dal giornalista e critico<br />

Massimo Marino proposto dal Teatro Metastasio<br />

di Prato, attivo fino ad aprile 2016. Ha collaborato<br />

con Il Cartello nel novembre 2015 pubblicando<br />

una recensione sullo spettacolo teatrale Non Dirlo.<br />

Il Vangelo di Marco, di e con Sandro Veronesi.<br />

Ancora nel novembre 2015, ha pubblicato una recensione<br />

su Il Tirreno (Prato-Pistoia-Montecatini)<br />

dal titolo Porcile. Umile dramma umano e campo<br />

di battaglia generazionale. Al momento, si sta dedicando<br />

alla realizzazione di un blog che possa<br />

ospitare recensioni e visioni critiche di spettacoli<br />

in scena sui palcoscenici italiani. Infine, si è avvicinata<br />

al ramo editoriale e sta per diplomarsi al corso<br />

di formazione editoriale proposto dell'agenzia<br />

letteraria Herzog, sede di Firenze.<br />

6


•<br />

Anna Balsamo<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

La tenerezza forte della vita<br />

Apologo animalista, ispirato dalla novella spersa<br />

della poetessa e scrittrice Stefania Giordano<br />

Vespucci, liberamente versificata<br />

da A. Balsamo col consenso della Vespucci<br />

Anna Balsamo risiede ed opera a<br />

Firenze. Scrive fin da giovanissima.<br />

Negli anni Ottanta è stata<br />

redattrice capo della rivista letteraria<br />

“Firme Nostre” di A. De Lorenzo. Anni<br />

Novanta e Duemila: per la Camerata<br />

dei <strong>Poeti</strong>, prima è consigliera, poi vice<br />

presidente di Marcello Fabbri (1922-<br />

2015), e, dopo undici anni di conduzione,<br />

date le dimissioni, emerita. Dal 1999<br />

al 2001 uno spazio redazionale è stato<br />

a cura di A. B. per conto della Camerata,<br />

sulla rivista fiorentina “Viva Piazza”<br />

intitolato da A. “Sal8 di Carta”. Dal ’98 è<br />

socia operativa, poi anche onoraria, del<br />

Centro d’Arte Modigliani di Scandicci<br />

di Roberto Cellini. Svolge tutte queste<br />

attività per scelta di volontariato.<br />

PREMI: svariati, nel corso degli anni i<br />

premi letterari, si rivolge solo a quelli<br />

che ritiene idonei alle loro finalità. Annovera,<br />

tra l’altro, al “Firenze Europa” la<br />

targa intestata a Mario Conti fondatore<br />

del Premio stesso, oltre a un “Fiorino<br />

Stefania!<br />

Quando misero nella cucina<br />

dei tuoi suoceri,<br />

in una tinozza,<br />

un’anguilla a sciaguattare<br />

-quel dì pescata proprio da tuo suoceroe<br />

sapesti che si meditava<br />

“Con che ricetta cuocerla domani?”<br />

Oh, no! Oh, no!<br />

Di notte ti recasti nella stanza<br />

e, nell’acqua, ondulata appena, mossa<br />

dalle spire nel torcersi silente,<br />

allungasti la mano a carezzare<br />

l’ignara stupita creatura<br />

prigioniera che al tatto era<br />

liscia e dolce come seta<br />

e d’affetto rispondeva,<br />

così fidente di tornare trepida<br />

al suo iter misterioso:<br />

non sai per quali e quanti mari e quali<br />

sotterranei fiumi vengono<br />

le anguille e per quali oceani vanno<br />

al richiamo d’amore!...<br />

Centinaia e centinaia di chilometri<br />

7


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Anna Balsamo<br />

dai lontani Sargassi!<br />

Leggenda, forse. Comunque, era complice<br />

tuo marito e l’oscurità: volevi<br />

salvarla!<br />

Dalla barca, in notturno, restituiste,<br />

sacro emblema di rituale,<br />

al lago Trasimeno<br />

l’anguilla: “Va! A vivere<br />

e generare!”<br />

Quieta si defilò<br />

verso il fondo tra l’alghe.<br />

Le avevi dato / nome di donna:<br />

ma non me lo dici:<br />

perché ‘sta fiaba vera, dopo scritta<br />

l’hai smarrita, lasciata sguisciar via:<br />

anche per infinita libertà…<br />

d’Oro” poesia inedita ed un “Fiorino<br />

d’Argento” poesia edita. Nel ’97 consegue<br />

il Primo Premio Narrativa, con pubblicazione<br />

dell’opera, da Ibiskos Editrice<br />

Empoli.<br />

Opere edite: atto unico da Gastaldi Ed.<br />

(MI) opera assai giovanile; “Cielo e Terra<br />

e ancora Primavere” silloge Agemina<br />

Ed. (FI); “11 avventure d’anima” Ibiskos<br />

Ed. Empoli; “Taj Mahal Passion-Love<br />

Story romanzata in versi” Ibiskos Ulivieri<br />

Ed. (Empoli). Poi la silloge del 2011<br />

“Qui è Scalo di Spiriti della Memoria”<br />

prefazione di Duccia Camiciotti (1928-<br />

2014) e nel 2013 “Stanotte pazzi / capricci<br />

da inseguire / caleidoscopio”<br />

(recitativo haiku per i Préludes I e II volume<br />

di Claude Debussy, grafiche di<br />

Sergio Rinaldelli - CD con stralci musicali<br />

al flauto traverso di Laura Manescalchi);<br />

“ Corymbos poesia” Ed. Polistampa,<br />

Firenze. Prefazione di Franco<br />

Manescalchi.<br />

A. Balsamo è anche socia di “Novecento<br />

Poesia” e di “Sguardo e Sogno” e frequenta<br />

la Casa di Dante. Da qualche<br />

anno trova di grande interesse le iniziative<br />

di Fabrizio e Lorenzo Borghini. Negli<br />

ultimi anni è stata due volte giudice<br />

nel Premio Papini, nel 2015 era nella<br />

giuria di “Abbiate il coraggio di essere<br />

felici” concorso di poesia organizzato<br />

dal generoso entusiasmo di Anna Maria<br />

Vezio, ispirato da una frase di Papa<br />

Francesco.<br />

IL 23 settembre 2015 ha letto sue poesie<br />

abbinata alla poetessa Mary Bianchi,<br />

ad "Artisti dal mondo a Firenze"<br />

Toscana Expo 2015<br />

8


•<br />

Grazia Maria Barbieri Felicetti<br />

Tel. 055 8218155<br />

grazia-barbieri@libero.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Chi siamo, dove andiamo?<br />

Chi siamo, dove andiamo?<br />

E’ un tuo dipinto<br />

dove un cavallo avanza<br />

verso l’Infinito.<br />

Nata a Firenze, risiede attualmente<br />

nel Comune di San Casciano<br />

in Val di Pesa.<br />

Laureata in Pedagogia ha inoltre conseguito<br />

il Diploma di perfezionamento<br />

C.S.I.M. ai corsi per il Mosaico, sotto il<br />

patrocinio dell'Accademia di Belle Arti<br />

di Ravenna.<br />

Iconografa. Mosaicista. Ama la pittura<br />

e la poesia.<br />

È socia artista del Circolo degli Artisti-<br />

Casa di Dante Firenze. Ha pubblicato<br />

due raccolte di poesia, molte sue liriche<br />

sono presenti in varie antologie<br />

letterarie.<br />

Ora sei giunto là<br />

amato fratello<br />

dove ogni Verità è svelata,<br />

tu adesso sai:<br />

chi Siamo e dove Andiamo.<br />

Inarrestabile procede il tempo<br />

verso l’ineludibile meta.<br />

Nel ricordo e nel rimpianto<br />

ti accompagna per sempre<br />

il mio accorato saluto<br />

Addio, Addio.<br />

9


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Grazia Maria Barbieri Felicetti<br />

Acqua di lago<br />

Della tua riva amica<br />

mi è rimasto tutto lo splendore,<br />

angolo illuminato in fondo al cuore,<br />

colori preziosi di tavolozza antica.<br />

Nei momenti miei più dolenti<br />

amo tornare alle tue rive...<br />

sulla punta del gigante abete<br />

proprio sull'orlo del più alto<br />

braccio, ritrovo la notturna stella.<br />

Nel salire dell'alba<br />

sento il richiamo festoso delle anitre,<br />

il fruscio gentile del cigno che maestoso<br />

e lento va lungo l'approdo di pietra porosa.<br />

“Se poeta è colui che, mosso da forti<br />

passioni, da fervida fantasia e da nobili<br />

sentimenti, sa trasmettere i suoi<br />

pensieri con l'apprezzabile linguaggio<br />

dell'armonia metrica, Grazia M. Barbieri<br />

Felicetti è una poetessa di eccelsa<br />

levatura.<br />

Le sue opere sono permeate dalla nostalgia<br />

del passato, ma oltremodo impegnate<br />

nelle problematiche di questo<br />

attuale mondo, con anelito costante<br />

alla ricerca di spirituale trascendenza.<br />

Oltretutto i suoi versi hanno una godibilissima<br />

scorrevolezza come una dolce<br />

musica”.<br />

Rino Pavolini<br />

Con il pensiero inseguo<br />

un grande battello e la sua scia...<br />

Solo il gabbiano che vola alto e libero<br />

percorre la mia via.<br />

Nella quotidiana sua ricerca ansiosa<br />

va lontano e torna...senza posa.<br />

10


•<br />

Gabriele Bellucci<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Firenze 1971 - Fiesole 1994<br />

Studi classici presso i Padri Barnabiti<br />

del Collegio fiorentino “Alla<br />

Querce” - Figlio della poetessa<br />

fiorentina Clara Nistri inizia a scrivere<br />

poesie fin da tenera età.<br />

Prestigiosi premi fra cui: Zirè d'Oro -<br />

Città di Penne - Paestum - Lerici Pea<br />

- Città di Pompei - Fiorino d'Oro, per<br />

citarne alcuni.<br />

Figura in varie antologie quali: Ah! Poesia,<br />

Poesia (Florence Art) - Parole di<br />

Pace (Polistampa) - I <strong>Poeti</strong> dell'Arca<br />

(Bastogi) - <strong>Poeti</strong> Italiani nel Mondo<br />

(Book edit.) - antologia bilingue inglese<br />

italiano.<br />

Il suo nominativo è inserito in La Città<br />

Scritta di Franco Manescalchi (ediz.<br />

EDIFIR), in Storia della Letteratura Italiana<br />

del XX secolo (ediz. Helicon) e<br />

nel Dizionario Autori Contemporanei<br />

(Guido Miano Editore).<br />

Ha pubblicato i libri di poesia: Verrà<br />

l'Inverno di Neve (Ediz. Ibiskos) - Campane<br />

sull'Alba (ediz. Ibiskos) - Shirim<br />

(Corymbos) e il romanzo breve Il Talismano<br />

(Polistampa).<br />

Hanno parlato di lui , per citarne alcuni,<br />

Mario Luzi, Carmelo Mezzasalma, Rodolfo<br />

Doni, Mario Specchio, Stefano<br />

Mazzacurati, Anna Balsamo, Vera Franci<br />

Riggio, Paola Lucarini, Don Giorgio<br />

Mazzanti, Sandro Angelucci, Gabriella<br />

Fiori, Anna Vincitorio.<br />

La mia sera<br />

Gli occhi asprigni del tempo<br />

vegliano il peso dell'inverno<br />

sulle foglie del platano<br />

avvizzite<br />

e solchi d'erba esausta.<br />

Bacche gelate sui rovi,<br />

come perle di fiume,<br />

dipingono di indolenti colori<br />

la mia sera.<br />

Respira l'aria<br />

favole di vento.<br />

Si fanno penombra i rumori<br />

e i rintocchi della campana<br />

del Vespro.<br />

Amo questo momento<br />

nell'incedere maestoso<br />

dell'inverno<br />

prima che faccia scuro.<br />

Prima che il lupo<br />

ululi alla luna<br />

e il gufo artigli<br />

l'ombra della notte.<br />

… La mia pena è durare<br />

oltre quest’attimo.<br />

1986<br />

Mario Luzi<br />

11


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paola Beretta<br />

paul_etta@hotmail.com<br />

•<br />

•<br />

Frustrazione<br />

Cercare conforto nelle parole<br />

Quando nulla abbiamo da dire.<br />

È sempre vivo in me quel grumo<br />

Di incertezze giovanili, il dolore<br />

Della mia ignoranza del mondo.<br />

Sono frustrata da anni di impotenza,<br />

dalla rassegnazione,<br />

ora ansiosa ora spensierata.<br />

È triste avere<br />

Poca saggezza da tramandare,<br />

è triste sapere<br />

che inganniamo i figli dicendo:<br />

anche quello è tuo fratello.<br />

Il nostro cammino è recente<br />

Ma già dai secoli futuri nessun conforto,<br />

neppure a questa generazione<br />

la serenità di una vecchiaia è assicurata,<br />

se anche domani può spargersi il seme<br />

dell'orrore e della totale distruzione.<br />

Paola Beretta, nata a La Spezia,<br />

vive in provincia di Pistoia. Nella<br />

sua vita ha combinato l’insegnamento<br />

con la pittura, per poi divenire<br />

autrice di un libro di narrativa, racconti,<br />

poesie. Oltre a varie personali ha esposto<br />

alla Biennale di Firenze, a quella di<br />

Venezia in occasione del centenario, a<br />

Padova, New York, Basel, Cancun.<br />

Nelle sue opere possono essere visti<br />

tre differenti aspetti: innanzi tutto il<br />

suo forte temperamento, il suo dinamismo<br />

si manifestano nell’uso di una<br />

vivace gamma cromatica. Pur individualmente<br />

espressi, si riconoscono qui<br />

influenze Fauves, del Post-cubismo, del<br />

Futurismo.<br />

In alcune opere la sensualità del suo<br />

carattere diventa il motivo prevalente,<br />

i colori si fanno morbidi e tenui, le<br />

figure, chiaramente definite, si stagliano<br />

in atteggiamenti pensosi contro<br />

sfondi ambigui. Vi si respira un senso<br />

di tenerezza astratta, di meditazione<br />

filosofica.<br />

Altre volte l’autrice vuole evidenziare,<br />

12


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paola Beretta<br />

non senza ironia, contraddizioni e paradossi<br />

della nostra società, tensioni della<br />

vita moderna, confrontandoci con<br />

gli eterni problemi dell’esistenza per<br />

poterli trascendere.<br />

Come autrice, ha pubblicato nel 2008<br />

con A. Car “Da Quanto Tempo Non Mi<br />

Ascolti”, finalista al XXVIII Premio Firenze<br />

e I˚ premio per la Narrativa a Tropea;<br />

alcune sue poesie sono state inserite<br />

nel “Coro”, antologia poetica pubblicata<br />

da Luna Nera.<br />

Un attimo<br />

Pesante e fredda come un mantello bagnato<br />

La solitudine scende e copre il mio animo.<br />

Ogni eco di comunicazione precluso,<br />

Il mondo si è fatto fantasma.<br />

Ritorna l'angoscia che ben conosco,<br />

Per un poco ne sarò prigioniera.<br />

Unico sostegno le parole,<br />

A esorcizzare un attimo di inganno.<br />

Ascolto... ruvida e lenta scende la sabbia,<br />

Grano a grano, attimo per attimo.<br />

Di questa vita che scorre torno consapevole.<br />

E con lentezza mi riafferra il senso del miracolo<br />

Di me, del mio essere ora, unita e unica,<br />

Nel grembo di Chi incondizionatamente ama.<br />

Solitudine<br />

Quando riflettiamo in noi stessi sentiamo<br />

il valore della nostra solitudine<br />

e ne sentiamo il peso.<br />

Nel profondo siamo soli e nulla ci raggiunge,<br />

Nel profondo l'animo è ancora un feto.<br />

Ringrazio questa sublime malinconia,<br />

così dolce e così vera e mi lascio condurre.<br />

In trasparenti acque azzurre osservo<br />

L'animo mio che sogna.<br />

Come tutto gli è estraneo!... Indifferente<br />

In quella liquida oscurità vive<br />

Incompreso, autonomo, inascoltato.<br />

E gli altri?<br />

Estranei a noi stessi,<br />

come supporre reali i rapporti con gli altri?<br />

Forse ti peso già come un dovere,<br />

Amore mio, tu così riservato.<br />

Ma dimmi, sono davvero un'indiscreta?<br />

Noi e le cose che possediamo...<br />

Strano rapporto, temo l'unico<br />

reale della nostra vita!<br />

Ecco l'origine del vuoto che sempre crea,<br />

moltiplica gli oggetti del desiderio.<br />

Mai ho posseduto me stessa,<br />

Polverizzata in mille immagini,<br />

come in una stanza di specchi.<br />

13


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Adua Biagioli Spadi<br />

audabi2008@yahoo.it<br />

stellinavu@yahoo.it<br />

•<br />

Pistoia<br />

Brilli incurante dei miei<br />

sospiri Pistoia,<br />

guardiana di un lago ormai spento.<br />

Ti svegli, sbadigli sei fatta di nebbia<br />

di acquosi e tiepidi grani.<br />

A cadere quasi stanca<br />

spumi gigante<br />

e nel furtivo timido attimo<br />

spuntano appena le<br />

astrali ginocchia.<br />

Intravedo le ciglia velate<br />

folte cornici di occhi più grandi<br />

così arresi, spalancati alla luna,<br />

quasi sottile lama che sbircia.<br />

Come un mistero emergi più viva<br />

nell’intreccio accurato di stelle.<br />

Pistoia,<br />

già dormi smarrita ed è tardi,<br />

lo scorcio tuo sbriciola chiaro<br />

e non esiste più niente al mondo<br />

dalla porta mia infinita che pende,<br />

se non il rosso dell’orizzonte<br />

che lento in te viene sfumando.<br />

Frantuma e seduce il mio volto<br />

allagato nella tua brina,<br />

nel cielo perduto scemando.<br />

Adua Biagioli Spadi,<br />

maestra d’arte e Operatrice<br />

Culturale,<br />

poetessa, dopo aver conseguito<br />

studi umanistici in Lettere<br />

e Filosofia presso l’università<br />

di Firenze, partecipa a<br />

reading poetici ed a concorsi<br />

letterari, nazionali e internazionali<br />

di poesia e prosa. Socia<br />

del Cenacolo Accademico<br />

Europeo <strong>Poeti</strong> Nella<br />

Società e dell’Accademia Vittorio Alfieri,<br />

è presente in numerose pubblicazioni di<br />

Agende letterarie, collane letterarie (Le<br />

Schegge d’Oro - Montedit ed.) e antologie<br />

di Premi letterari, tra le quali AM-<br />

BROSIA, presentata in anteprima ad<br />

EXPO’ 2015 a Milano, a giugno 2015 pubblica<br />

il primo libro di poesie “L’alba dei<br />

papaveri” - Poesie d’amore e identità -<br />

ed. La Vita Felice (MI) all’interno della<br />

collana “Agape”.<br />

Tra i premi letterari si ricordano:<br />

Primo premio per la narrativa al concorso letterario<br />

De Leo-Bronte - con un racconto inserito in Antologia<br />

Bronteana 2014 e sui siti Internet Internazionali BronteBlog<br />

e BrontePersonalBlog.<br />

Ambiart 2014 Premio Letterario Nazionale di poesia -<br />

Milano - conferimento del Premio Regionale Unico<br />

per la Toscana - Poesia “Nell’uomo” che è nella raccolta<br />

poetica pubblicata.<br />

Finalista al Premio Letterario Internazionale Città di<br />

Cattolica con la silloge poetica inedita “SOLE” - 2014.<br />

Quarta tra i finalisti al premio Nazionale Letterario<br />

Città di Follonica 2014 “Il Cipressino d’Oro”;<br />

Finalista e Primo Premio Ex-Equo per merito alla poesia<br />

Inedita - Premio Letterario Internazionale Città di<br />

San Marcello Pistoiese 2015.<br />

14


•<br />

Giancarlo Bianchi<br />

Cell. 340 5390873<br />

g.bianchi@email.it - www.novecentopoesia.it/autori.htm<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

L’essenza di tutto<br />

Apro gli occhi e rendo grazie.<br />

Guardo un filo d’erba<br />

e vedo qualcosa oltre.<br />

Sono contento di questo<br />

e scopro l’essenza di tutto<br />

Da “Poesie” Ed. Gabrieli Roma 1971<br />

Scrive in prosa e poesia fino dalla<br />

più tenera età. Ha pubblicato<br />

numerosi libri di cui è uscita recentemente<br />

un’antologia di 280 pagine<br />

dal titolo “All’ancora del tempo”. Il<br />

suo profilo artistico può essere consultato<br />

su Wikipedia free e novecento<br />

poesia.it/autori. Ha ricevuto da La Pergola<br />

Arte i premi: fiorentinità 2010 e<br />

poesia e religione 2015. I Fiorini d’argento<br />

al Premio Firenze nel 2005 per la<br />

poesia inedita e nel 2014 per tutta la<br />

sua opera che copre ad oggi oltre un<br />

quarantennio di attività letteraria. Ed il<br />

Premio Firenze Capitale<br />

Europea della Cultura 1986<br />

medaglia d’oro. In occasione<br />

dei Mondiali di Ciclismo<br />

a Firenze su strada<br />

2013 ha curato il volume<br />

“<strong>Poeti</strong> in bici” insieme a<br />

Franco Manescalchi, un lavoro<br />

di ricerca che è stato<br />

definito da Eugenio Giani<br />

in occasione della presentazione<br />

come un testo importante destinato<br />

a passare alla storia del ciclismo<br />

e della poesia.<br />

Io la vita l’ho goduta<br />

perché mi piace anche<br />

l’inferno della vita, e la<br />

vita è spesso un inferno…<br />

Per me la vita è stata bella<br />

perché l’ho pagata cara.<br />

Alda Merini<br />

15


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Giancarlo Bianchi<br />

Per Alda Merini<br />

(inedita)<br />

La gente oggi non sogna più,<br />

leggere le tue poesie<br />

è come sognare.<br />

Ci hai donato il tuo dolore<br />

e lo hai trasformato in<br />

purissima poesia.<br />

Amore, follia poesia<br />

al centro di una bufera,<br />

parola incorruttibile<br />

non in vendita, riconoscibilissima<br />

forgiata nel crogiuolo della vita.<br />

Fai poesia per sfinimento<br />

dicesti in un tuo verso,<br />

il sigillo della vera Poesia<br />

libera da infrastrutture,<br />

ci hai donato versi immortali.<br />

La tua lucida ispirazione<br />

è simile a rugiada mattutina,<br />

nessuno in manicomio ti ha mai<br />

dato un bacio, dicesti.<br />

Ora è tardi, sei partita<br />

per altri sconfinati e sacri lidi<br />

In riferimento al riconio da parte del<br />

Comune di Firenze del Sigillo della<br />

Pace ne ha curato l’aspetto numismatico<br />

(vedi Cronaca Numismatica gennaio<br />

1995). Attualmente si sta occupando<br />

dell’opera letteraria di Duccia Camiciotti<br />

e Vanna Bonta. Fa parte della<br />

segreteria di “Pianeta Poesia” fondato<br />

e diretto da Manescalchi e del consiglio<br />

direttivo dell’Associazione Città<br />

Ciclabile.<br />

con quella tua nave sei salpata<br />

oltre le cascate di luce,<br />

hai preso con te soltanto<br />

la tua anima simile a diamante<br />

per andare al cospetto di quel dio<br />

che ti creò immortale<br />

come i tuoi versi purissimi<br />

dono delle muse.<br />

Teniamoci per mano Alda<br />

e non congediamoci mai più.<br />

16


•<br />

Mary Bianchi<br />

mg.bianchi545@gmail.com<br />

mary.bianchi@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Maria Grazia Bianchi, omonimo in poesia<br />

Mary, è nata a Firenze e residente a Firenze.<br />

Lauree in Pedagogia e Lettere e Filosofia.<br />

Dottoressa in Scienza Storiche - Storia Moderna<br />

Iscritta all’Albo dei Pedagogisti ANPE dal 1991. Senatrice<br />

della Poesia - Sezione antropologica dell’Accademia<br />

degli Etruschi di Vada, Livorno e Orbetello<br />

dal 1997 e premiata dal poeta Edoardo Sanguineti<br />

per il libro “La nebbia sfianca la collina” al 1° posto<br />

della classifica.<br />

- Finalista al Concorso Nazionale di Poesia “Premio<br />

Firenze” nel 1998 con la poesia: “Nella stagione dei<br />

versi tristi”;<br />

- Premiata ad exquo nel 3° posto ha ricevuto la Medaglia<br />

di Bronzo nel Salone dei Cinquecento dal Sindaco<br />

di Firenze nel Concorso di Poesia indetto<br />

dall’Associazione Culturale Firenze-Europa “Mario<br />

Conti” nel 2000 con la poesia Senza niente chiedere;<br />

- Finalista al Premio Letterario Internazionale “Maestrale<br />

San Marco” a Sestri Levante per la poesia<br />

“Dove dormono le onde” e “Il cappello di paglia” dal<br />

libro “Quel tratto di matita” pagg. 18 e 32.<br />

Alcune poesie sono state tradotte in inglese e francese<br />

in varie antologie letterarie dal 1997 ad oggi<br />

vedi: “<strong>Poeti</strong> e Narratori…anche Noi” p. 78 nel 1998;<br />

Antologia “<strong>Poeti</strong> d’oggi”, ed. Orione, Sestri Levante,<br />

pag. 30, nel 1999; etcc…<br />

La chiocciola<br />

In una qualsiasi alba<br />

osservo una piccola chiocciola<br />

passi lenti…<br />

in pensieri schiumati:<br />

io vivo, io respiro<br />

nelle spire della tua conchiglia.<br />

Che senso ha rincorrerti se<br />

sei dentro di me da sempre?<br />

Inseguo nuovi giorni<br />

lentamente, molto lentamente e<br />

tacendo<br />

io scrivo di te!<br />

Notte silente<br />

Respingo il bagliore<br />

di una luna di ghiaccio.<br />

onda di luce<br />

intorno a me Donna.<br />

Ombre, fantasmi<br />

suoni attutiti<br />

con occhi rassegnati<br />

nel mio volto smagrito.<br />

Il corpo fragile guscio<br />

affatica le parole. Domani<br />

ci sarà un nuovo raggio di sole?<br />

17


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Mary Bianchi<br />

Accarezzo la Luna<br />

Con l’alta marea<br />

Sulla punta dei piedi<br />

Accarezzo la Luna!<br />

Con la mia voce rombante<br />

le stelle cadono a capofitto<br />

sul mio amore per te!<br />

Quando accadrà che del tuo<br />

colore azzurro sarò?<br />

L’anima mia quanto dista<br />

da un singhiozzo di affetti perduti<br />

in petali di rosa<br />

rosso tramonto? …<br />

e galleggio, galleggio nei ricordi...<br />

ancor oggi non so cosa ho perso<br />

e alla sera…quanto vorrei dormire<br />

senza gocce di rugiada!<br />

Un pomeriggio<br />

Era un pomeriggio di primavera<br />

che persi la testa… ma<br />

tu sei lì, uomo amato,<br />

ora ritrovato in me!<br />

- Premio con coppa ricevuto dall’AUSER del Q.4<br />

per le poesie “Il cappello di paglia” e “Vestiti d’aria”<br />

in Quel tratto di matita pagg. 32 e 34 che sono<br />

state pubblicate nell’antologia “<strong>Poeti</strong> e Narratori…anche<br />

Noi”, pag. 71 nel 1998;<br />

- Premiata con coppa dall’Associazione Culturale<br />

Marzocco per il libro Le parole finestre dell’anima<br />

nel 1999;<br />

Varie poesie sono state pubblicate in internet e<br />

nella rivista del CRAL dipendenti del Comune di<br />

Firenze di cui è stata Presidente nel 1999;<br />

- Ha collaborato con le Associazioni Pianeta Poesia<br />

di Franco Manescalchi e La Camerata dei <strong>Poeti</strong><br />

con la poetessa Anna Balsamo (Fiorino d’Oro<br />

“Ala” nel 2000);<br />

- Antologia “<strong>Poeti</strong> in Toscana” è stata pubblicata<br />

la poesia Nel cerchio della luna, a cura di Lorenzo<br />

Borghini ed. Masso delle Fate, 2014, pag. 15; e con<br />

la partecipazione di Toscana Tv trasmissione diretta<br />

da Fabrizio Borghini “Incontri con l’arte”-<br />

Presidente dell’Associazione Toscana Cultura.<br />

Diversi riconoscimenti ha ricevuto dai sindaci<br />

Mario Primicerio e Leonardo Domenici del Comune<br />

di Firenze; dal prof. d’arte Ugo Barlozzetti;<br />

da vari assessori del Comune di Firenze tra i quali<br />

il Presidente del Consiglio Regione Toscana Eugenio<br />

Giani, Gianni Conti, Paolo Coggiola, Laura<br />

Grazzini e altri amici come l'on. Riccardo Nencini,<br />

il Vice Sindaco di Firenze Alberto Brasca, il prof.<br />

Adalberto Scarlino, il dr. Ugo Caffaz che hanno<br />

scritto le loro recensioni e articoli nei libri pubblicati<br />

dalla poetessa Mary Bianchi e donati alla<br />

Biblioteca Nazionale di Firenze e alla Biblioteca<br />

Marucelliana di Firenze.<br />

Libri di poesie pubblicati con i disegni del figliopittore<br />

Michele Calvanelli, la Private Banking<br />

Mediolanum Francesca Pinosio e il camerunense<br />

George Togo.<br />

1) Le parole finestre dell’anima, 1997<br />

2) La nebbia sfianca la collina, 1997<br />

3) Quel tratto di matita (stampate 2 edizioni<br />

nell’anno 2000)<br />

4) S … fuma il tempo, 2000<br />

5) Io sono colei, 2002<br />

18


•<br />

Ubaldo Bitossi<br />

ubaldo.bitossi@virgilio.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Le tue spalle<br />

Chiaro di luna steso sulle mie mani<br />

e le tue spalle di terra fresca arata:<br />

prendo da dietro i tuoi fianchi<br />

mentre ti appoggi alla notte ondeggiando<br />

fra tenerezze e fantasmi…<br />

profumo di tigli e i resti di un urlo…<br />

e poi solo… e solo… pace vitale<br />

Ubaldo Bitossi è nato a San Mauro<br />

a Signa (Firenze) il 26 novembre<br />

1958 e attualmente vive, con la<br />

sua famiglia, a San Casciano Val di Pesa<br />

(Firenze).<br />

Di professione medico anestesista, svolge<br />

dal 1997 la sua attività professionale<br />

nell’ Area Ostetrico-Ginecologica del<br />

Dipartimento di Anestesia e Rianimazione<br />

dell’Azienda Ospedaliero Universitaria<br />

di Careggi (Firenze). Appassionato di<br />

musica sacra è stato organista liturgico<br />

in varie chiese della Toscana.<br />

Per quanto attiene alla sua attività letteraria<br />

ha già pubblicato tre raccolte di<br />

poesie: “Il Sogno su Eleonora” quaderni<br />

di Pietraserena Ed. Masso delle Fate, “L’Isola<br />

sul Vento” e “Inquieto andare” sempre<br />

per l’Ed. Masso delle Fate.<br />

È stato inserito nell’antologia “Nostos”,<br />

curata da F. Manescalchi “<strong>Poeti</strong> degli<br />

anni Novanta a Firenze” (Ed. Polistampa<br />

Firenze).<br />

Ha collaborato, inoltre, alla rivista Pietraserena<br />

coordinata da Walter Nesti.<br />

19


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Ubaldo Bitossi<br />

Il ladro del tempo<br />

Son venuto dal limitar del bosco<br />

deciso ad incantarti l’anima<br />

con le note di questo antico violino:<br />

tese corde di cristallo pizzicate dal tuo sguardo!<br />

Prendo il tuo tempo con la distrazione<br />

da cose umane e ragioni vane,<br />

prendo il tuo cuore quando ti volti<br />

dall’altra parte povera di parole,<br />

ingoio il tuo perdono quando il tempo<br />

consumato si arrende alla colpa<br />

che ti infliggi!<br />

Ti dono però in fondo al posto del tempo<br />

un luogo infinito in me per rinascere<br />

in piena differenza<br />

alle note di questo antico violino.<br />

20


•<br />

Daniele Boganini<br />

Prato<br />

fwboga@tin.it<br />

In questo momento<br />

In questo momento<br />

mi sento come una foglia<br />

che scende grazie al soffio fresco<br />

di cui non so<br />

né da dove proviene né dove va<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Nato a Firenze l’8 giugno<br />

del 1975 è residente a<br />

Prato.<br />

Lavora come impiegato presso la<br />

CDR Italia - La Casa del Radiatore<br />

srl di Prato.<br />

Ha come hobby il teatro e la scrittura<br />

creativa di cui frequenta i<br />

corsi da anni presso la Nuova Colmena<br />

di Prato.<br />

Ha pubblicato un libro di poesie<br />

“Sogni e Ricordi” edito da Masso<br />

delle Fate (2013).<br />

sentiamoci tutti noi foglie cadenti in questo autunno<br />

voliamo e atterriamo sul prato<br />

lasciamoci accarezzare dal vento fresco<br />

anche se non siamo più su questi alberi<br />

per sempre saremo ricordati<br />

dalla gente che va e viene<br />

un fiume di parole sarà poi scritto o cantato<br />

amiche foglie cadute<br />

regalateci la dolce visione di voi<br />

che planate formando un mosaico<br />

su questo prato<br />

su questa strada<br />

su questa piazza<br />

21


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Daniele Boganini<br />

Sorride il fiume<br />

Sorride il fiume<br />

mentre s’immerge nel mare<br />

cantano<br />

quest’oggi nel cielo e tra le foglie verdi<br />

gli stormi<br />

all’orizzonte<br />

lentamente<br />

passa una barca<br />

Dice il fiume:<br />

“Son felice perché divento mare<br />

finalmente le nuvole rifletto<br />

prima le lenze dei pescatori<br />

mi facevano il solletico<br />

e d’autunno ricevevo l’elemosina<br />

di foglie morte<br />

dai rami nella foresta”<br />

22


•<br />

Lorenzo Borghini<br />

lorenzoborghini0@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lorenzo Borghini è nato nel 1988.<br />

Dal 2010 inizia a collaborare al<br />

settimanale Metropoli e successivamente<br />

al quotidiano Metropoli<br />

Day fino al 2011. Nell'aprile dello stesso<br />

anno partecipa alla nona edizione del<br />

Korea Film Festival in veste di membro<br />

della giuria designata a premiare le pellicole<br />

in concorso.<br />

Dal luglio 2012 è iscritto all'Ordine<br />

Nazionale dei Giornalisti (tessera n.<br />

148284) e dal dicembre dello stesso<br />

anno è redattore del mensile La Toscana.<br />

Il 20 agosto 2012 un suo racconto<br />

intitolato L'amico speciale viene pubblicato<br />

sul quotidiano Il Tirreno.<br />

Nel 2013 si laurea in Discipline delle<br />

Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />

alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università<br />

degli studi di Firenze con una<br />

tesi sul cinema coreano contemporaneo<br />

e l'opera di Lee Chang-dong.<br />

Durante il mese di giugno 2014 compie<br />

un viaggio in Cina, dove realizza<br />

un reportage fotografico e un diario<br />

di viaggio.<br />

Nel luglio 2014 realizza il suo primo<br />

Anime perse<br />

Elmetti caduti,<br />

pioggia incessante,<br />

sputi di rabbia,<br />

spari da ogni dove,<br />

vite che si ammassano<br />

come scatole di cartone,<br />

fango nelle scarpe,<br />

nella bocca,<br />

ancora spari,<br />

anime cadute,<br />

fiocchi di neve,<br />

freddi come la morte,<br />

spietata,<br />

atroce,<br />

fili d'erba sulle orecchie,<br />

sigarette masticate,<br />

il cuore che batte<br />

veloce<br />

come passi sull'acqua,<br />

acqua sporca di lamenti,<br />

colpi volano sopra le teste<br />

volano su queste anime perse.<br />

23


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lorenzo Borghini<br />

Angeli sporchi<br />

Angeli sporchi di terra,<br />

voli ancestrali<br />

sporcati da residui umani<br />

intrappolati in girandole emozionali,<br />

emozioni troppo forti,<br />

barlumi di bagliori,<br />

silicio di colori,<br />

variegati cantori,<br />

è il canto di un diavolo spento,<br />

un angelo in pensione<br />

multiforme nella sua perversione<br />

perverso nel suo candore,<br />

sboccia come un lampo,<br />

un grido<br />

tepore<br />

ancora un grido,<br />

dolore.<br />

cortometraggio L'attesa, che vince la<br />

Menzione d'onore al Montecatini International<br />

Short Film Festival.<br />

Dal settembre 2014 è Art Director<br />

dell'associazione culturale "il Cartello",<br />

un ente che si posiziona come promotore<br />

di innovazione culturale e che agisce<br />

con l’obiettivo di ridurre il gap tra<br />

cultura e tecnologia. Ad oggi, il principale<br />

strumento attraverso il quale l’associazione<br />

agisce è il magazine online<br />

(www.ilcartello.eu). Un magazine culturale,<br />

giovane e dai contenuti originali<br />

ed underground; un luogo di incontro,<br />

dove vengono condivise esperienze di<br />

vita, opinioni e idee. Sulle sue pagine<br />

vengono settimanalmente trattate<br />

società, cinema e musica. L’intrattenimento<br />

dei lettori è poi stimolato dalla<br />

rubrica di saggistica e letteratura, dalla<br />

sezione dedicata al mondo dell’audiovisivo<br />

e dalla controversa pagina intitolata<br />

dipendenze.<br />

Da dicembre 2014 a marzo 2015 compie<br />

il tirocinio di insegnamento presso il<br />

Centro Internazionale Studenti Giorgio<br />

la Pira. Ad aprile svolge l'esame DITALS<br />

di I livello prendendo l'abilitazione per<br />

insegnare italiano L2 (lingua seconda).<br />

Nel maggio 2015 realizza il suo secondo<br />

cortometraggio In vino veritas, che<br />

è attualmente distribuito dalla Kahuna<br />

Film, società di produzione indipendente<br />

romana.<br />

24


•<br />

Lucio Bussolini<br />

Cell. 338 2868766<br />

luciobussolini@teletu.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lucio Bussolini nasce a Firenze nel<br />

1965.<br />

È laureato in Medicina e Chirurgia<br />

presso l'università di Firenze.<br />

Impegnato socialmente nell'ambito<br />

dell'equitazione con particolare interesse<br />

all'ippoterapia per bambini diversamente<br />

abili.<br />

Un invito a La sua poesia è un sentiero<br />

iniziatico, un percorso carismatico che<br />

l'autore compie addentrandosi nei<br />

meandri del mondo interiore alla ricerca<br />

della pietra miliare e alla comprensione<br />

dell'essenza della verità: è<br />

un'esperienza rivolta alla propria interiorità<br />

non da intendersi come ripiegamento<br />

interiore autoanalitico, semmai<br />

come un'acquisizione di consapevolezza<br />

del mondo circostante alla luce<br />

delle esperienze trascorse. È un invito<br />

a guardarsi dentro privi delle incrostazioni<br />

della vita quotidiana alla ricerca<br />

di verità fondamentali, occultate dalla<br />

nostra mente da una mitologia virtuale<br />

di largo consumo.<br />

Ha pubblicato due raccolte poetiche<br />

“Passi nel cielo”, “Peccati perseveranti”<br />

Edizioni Masso delle Fate ed è stato<br />

inserito nell'antologia <strong>Poeti</strong> in Toscana<br />

2014.<br />

Suggestioni<br />

Il mare incantato<br />

sembra un leone<br />

e mentre le onde<br />

si infrangono sugli scogli<br />

i gabbiani sono spettatori<br />

i fulmini di una recondita tempesta<br />

fanno capolino<br />

sulla terra i<br />

i bambini spaventati<br />

sono cerbiatti<br />

che corrono al riparo<br />

i fiori appena sbocciati<br />

sono increduli e ignari<br />

del pericolo scampato<br />

le gocce d’acqua sembrano lacrime<br />

che si infrangono sull’erba<br />

lasciano impronte profonde<br />

che sembrano orme<br />

abbandonate da un uomo<br />

in corsa.<br />

25


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lucio Bussolini<br />

Seppie<br />

Conchiglie nude<br />

abbandonate nella dura sabbia<br />

relitti umani<br />

mummificati<br />

relegati all’oblio eterno<br />

da un insolito destino<br />

lambite da un ritmico<br />

fluido danzante<br />

inebriati e traditi<br />

dalle fantasie umane<br />

illusi di assaporare<br />

una eternità<br />

come fossili cullati<br />

dalle profondità<br />

della sabbia inerme<br />

Limbo<br />

La seduzione<br />

Del tuo animo incantato<br />

Mi trascina<br />

In un vortice di passione<br />

Smarrisco<br />

Ogni riferimento<br />

Senza consuetudine e coscienza<br />

Galleggio sospeso<br />

Nel firmamento<br />

Di lucide stelle<br />

Perdo la gravità della ragione<br />

Plano come piuma<br />

Ondulante<br />

Nel limbo<br />

Del tuo amore<br />

26


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Lucio Bussolini<br />

Perdizione<br />

Anime dannate<br />

Danzano<br />

Intorno al mio animo<br />

Lingue di fuoco<br />

Lambiscono<br />

Le mie carni<br />

Accecano la mia vista<br />

Opprimono il mio respiro<br />

Il rostro adunco<br />

Assapora gocce<br />

Del mio sangue<br />

Inanimato<br />

Non reagisco<br />

Mi ribello<br />

divelgo<br />

La catena<br />

Con la forza<br />

Della luce<br />

Vita graffiante<br />

Ruvide parole<br />

Graffiano l’animo mio<br />

Gemente di sangue silenzioso<br />

Solo e abbandonato<br />

Oscilla<br />

Tra guerrieri<br />

D’inquietudine estinta<br />

Non si rassegna all’oblio secolare<br />

Dei sensi<br />

Ardisce<br />

Con combattente ostinazione<br />

Alla luce del crepuscolo<br />

Affonda le membra<br />

Nel cielo<br />

Vaneggia<br />

Sospeso<br />

Nella perseveranza<br />

Dell’inganno<br />

27


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Silvano Callaioli<br />

San Casciano in Val di Pesa (FI) - Tel. 331 5268150<br />

silvanocallaioli@yahoo.it - www.silvanocallaioli.wordpress.com<br />

•<br />

Partigiani<br />

Tornarono a piccoli gruppi<br />

armati ma stanchi e laceri nell’aspetto<br />

lo sguardo a tratti perso<br />

ancora nell’orrore di battaglie…<br />

Cantavano solenni tuttavia<br />

convinti come non mai<br />

di avere scritto con il sangue un patto<br />

tra tutti indissolubile.<br />

Andammo loro incontro quasi increduli<br />

e nel festoso abbraccio che seguì<br />

vestimmo quei compagni di bandiere.<br />

Si sentiva da lontano un miglio<br />

che la parola patria aveva assunto<br />

il volto dolce di persone care<br />

l’odore familiare dei cortili<br />

dove poc’anzi giocavamo insieme<br />

ed era diventato il campo arato,<br />

la messe che imbiondiva all’orizzonte<br />

d’allora in poi<br />

per tutti gli ipotetici invasori<br />

confine invalicabile, ospitale<br />

abbraccio caloroso per gli amici<br />

per i reietti in cerca di salvezza.<br />

Fu prima che dal volto trasparisse<br />

che accanto ad essi ci sentimmo grandi.<br />

Silvano Callaioli è nato nel comune<br />

di San Casciano in Val di Pesa,<br />

dove ancora vive e lavora. Di origine<br />

contadina, dopo aver seguito studi<br />

di vario indirizzo ed esercitato le<br />

professioni più diverse, è tornato a seguire<br />

la passione più costante della sua<br />

giovinezza: l'amore per la storia e per<br />

la letteratura.<br />

Ha cominciato a pubblicare alla fine<br />

del Novecento, producendo finora, in<br />

una successione sorprendente, quattro<br />

volumi di storia e memorialistica<br />

(Memorie di pace e di guerra di Gino<br />

Pulidori, 2005; Storie di guerra e prigionia,<br />

2008; Gli anni del silenzio, 2012; La<br />

saggezza dei padri, 2013), tre volumi di<br />

narrativa per oltre 1700 pagine (L'ultima<br />

stirpe, 2 volumi, 2011 e Il tempio di<br />

Arun, 2015) e due raccolte di poesia<br />

(Ballata per un compagno e altre poesie,<br />

2010; Domestica Musa, 2013).<br />

(Tratta da: Ballata per un compagno e altre poesie)<br />

28


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Silvano Callaioli<br />

A Pulcherie<br />

(ragazza burkinabé)<br />

Ti ho conosciuta quando eri bambina<br />

fragile e dolce come un uccellino.<br />

Quanto ho desiderato coccolarti<br />

tenerti sopra al cuore per parlarti!<br />

Ma la distanza che ci separava<br />

mi apparve come un baratro infinito.<br />

Il tempo corse via come un giaguaro<br />

l'ottusa cecità mi rese ignaro.<br />

Che strano padre chi tra le sue braccia<br />

non stringe i figli, chi non si concede<br />

tonico eletto da esibire e mescere<br />

esempio che conforta e aiuta a crescere?<br />

Eppure tu sai bene quanto t'amo<br />

quanto ho desiderato esserti accanto.<br />

L 'affetto che mi doni mi perdona<br />

la tua spontaneità solleva e sprona.<br />

Vicino a te, ora che sei cresciuta<br />

mi scopro vergognoso, e l'armonia<br />

del tuo esser donna quasi mi sgomenta<br />

e quanto di te ho perso mi rammenta.<br />

Tu sei di un bellezza che mi inquieta<br />

- orgoglio senza pari esserti padre -<br />

sei il sole nero dell'Africa sincera<br />

snella e prestante come una pantera.<br />

Se decidessi di restarmi accanto<br />

nient'altro potrei più desiderare.<br />

Farei di tutto per darti giorni lieti<br />

perché i tuoi sogni fossero completi.<br />

Ma so che non potrai fare una scelta<br />

sei troppo generosa per tentare.<br />

Son due le terre cui ti senti unita<br />

che amerai sempre al pari della vita.<br />

Sono argomenti che esigono rispetto<br />

la libertà non cede a condizioni.<br />

Dovunque andrai sarai sempre mia figlia<br />

per te sarà il mio cuore una conchiglia.<br />

(Tratta da: Domestica Musa)<br />

29


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Franco Cappellini<br />

Cell. 377 5060896<br />

•<br />

•<br />

La rosa nel vaso<br />

Di fronte a me<br />

un vaso di cristallo,<br />

dentro una vistosa<br />

rosa scarlatta,<br />

la guardo meravigliato,<br />

sento il suo olezzo;<br />

sono certo<br />

è la tua bocca<br />

bella da baciare.<br />

Franco Cappellini, “scultore” nato<br />

a Vicchio, nel 1957, vive ed opera<br />

da trent'anni a Scandicci.<br />

Questa volta è presente anche come<br />

poeta. Le sue liriche sono scritte di<br />

getto, spontaneamente, a contatto<br />

del suo vissuto.<br />

Piove<br />

Piove<br />

amore mio,<br />

piove sui tetti<br />

porporei<br />

di questa<br />

mia città<br />

intrisa d'arte,<br />

piove sul nostro<br />

amore incommisurabile<br />

ed infinito.<br />

30


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Franco Cappellini<br />

Fari nella notte<br />

Nei<br />

tuoi occhi<br />

ancora,<br />

per sempre...<br />

Tu per me<br />

La mia vita<br />

è niente,<br />

tu<br />

sei tutto,<br />

l'aria,<br />

l'acqua,<br />

il sole,<br />

il vento;<br />

tu sei oltre,<br />

sei il firmamento.<br />

Sinfonia<br />

Ti sei<br />

stretta a me,<br />

ho sentito<br />

il battito<br />

del tuo cuore<br />

e in sincronia<br />

col mio<br />

abbiamo eseguito<br />

un sublime<br />

concerto d'amore.<br />

31


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Stella Cappellini<br />

stellacappellini@live.it<br />

•<br />

•<br />

Acqua furiosa<br />

Acqua furiosa<br />

Acqua stanca di essere perduta<br />

Acqua arrabbiata per essere comandata<br />

Acqua annoiata di andare ai ricchi e non anche ai poveri<br />

Acqua di paura di esser nera marea<br />

Acqua disperata di essere prigioniera<br />

Acqua che ha sete e sete di giustizia<br />

Acqua che prega di non esser cieca nel suo potere<br />

Acqua di suono Acqua di lotta<br />

Acqua che viene da ciò che è più profondo<br />

Acqua cristallina e necessaria<br />

Acqua misteriosa Acqua turbolenta<br />

Acqua pacifica<br />

Acqua per la mia sete d’amore<br />

Ostinata vita<br />

Nel pallido oro del passato<br />

navigano i sogni infranti<br />

Nel fulgido argento del presente<br />

sguazza la vita con gioie e dolori<br />

Nella coppa di cristallo del futuro<br />

il fragile e potente fragore<br />

dei giorni rivolti all’infinito<br />

dell’ostinata vita che vale la pena<br />

Musicista, laureata in<br />

Sassofono e in Musica<br />

Jazz presso il<br />

Conservatorio Statale di Musica<br />

di Bologna, compositrice<br />

di musiche e testi. Insegna<br />

educazione musicale nella<br />

scuola statale. Ha pubblicato<br />

poesie in diverse antologie<br />

dei poeti di Bologna, nelle antologie<br />

di Aletti Editore e un<br />

volume di poesie dal titolo “Il<br />

Giardino della Musa” (Giraldi<br />

Editore Bologna 2009) che ha<br />

ricevuto il primo premio nel<br />

Concorso di Poesia “Maribruna<br />

Toni”. All’attività di strumentista<br />

affianca quella di<br />

corista in vari gruppi vocali<br />

toscani di musica sacra e popolare.<br />

32


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Stella Cappellini<br />

In memoria delle vittime di ogni guerra<br />

e del terrorismo globale<br />

Così avevamo ragione<br />

La guerra porta guerra<br />

La violenza genera violenza<br />

I fiumi di rabbia e parole e sangue<br />

non cambiano questa realtà<br />

Le città, le nazioni, i popoli, portano le ferite a lungo<br />

E a lungo andare niente viene dimenticato<br />

nonostante il fango delle menzogne<br />

Abbiamo profetizzato e ci avete elargito insulti e calunnie<br />

in risposta alle verità che dovete nascondere<br />

Mentre noi duriamo lo spazio di una canzone<br />

le vostre armi hanno riempito il mondo di lacrime e di paura<br />

E voi avete un colore solo, il colore dei soldi e del potere<br />

Per questo la polvere vi attende per coprirvi<br />

mentre la nostra canzone di pace<br />

echeggia fra le galassie.<br />

33


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Stella Cappellini<br />

Spiagge al sole<br />

Sconcertato leggere notizie<br />

Segreti di stato, manovre strane<br />

La gente si gode le spiagge al sole<br />

La marina lecca la costa ovest<br />

nel vento longitudinale<br />

Magari sapere bene dove si è, perché si è,<br />

i punti cardinali generali e profondi,<br />

insomma la vita!<br />

E mentre mormora e sciacqua il mare,<br />

oso i miei versi al mondo - dispersione<br />

incauta -<br />

a lambire la pace e l’abisso ancora lì<br />

Nel frinire delle cicale volli essere una nota<br />

La tenerezza mi colpisce come un pugno<br />

Per lunghi attimi navigo nel cielo<br />

Fatto di umili pezzi un inaspettato omaggio<br />

alla sabbia e al bosco, alla conchiglia e<br />

all’amore<br />

Non so chi sei ma se sei qui<br />

condividi la polvere e la sotterranea tristezza<br />

Distratta perdo tesori<br />

Un fiore bianco, giglio di mare,<br />

mi pugnala senza sosta.<br />

E’ invaso dall’incerto lo spazio tra l’anima<br />

e il tempo che ci separa dalle nostre radici,<br />

in cui ci perdiamo senza più chiedere a<br />

nessuno,<br />

senza cercare ragioni, senza forza né debolezza<br />

E forse non c’è troppa differenza<br />

tra noi e il cane randagio, magnifico di gioco<br />

e solitudine,<br />

che un padrone stronzo ha abbandonato.<br />

All’improvviso<br />

ci ricordiamo il vero profumo del mare<br />

fuso all’odore della macchia,<br />

Ascoltiamo le luci del cielo mormorare i<br />

mantra eterni.<br />

34


•<br />

Ester Cecere<br />

Cell. 348 7804395<br />

www.estercecere.weebly.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Nata il 30 aprile 1958 a Taranto dove<br />

vive e lavora come ricercatore presso<br />

il Consiglio Nazionale delle Ricerche<br />

occupandosi di biologia marina. È sposata e ha<br />

due figli. Ester ha due grandi passioni la scrittura<br />

e il mare. Scrive da quando era bambina.<br />

La scrittura è una sua esigenza innata di cui non<br />

può fare a meno. Anche il mare è parte della sua<br />

vita ed esso ricorre spesso nelle sue poesie e nei<br />

suoi racconti come espressione del suo sentire.<br />

È autrice di tre libri di poesia:<br />

- “Burrasche e Brezze” che è la sua opera d’esordio<br />

in campo letterario (Il Filo, Roma, 2010)<br />

- “Come foglie in autunno” con prefazione di<br />

Ninnj Di Stefano Busà (Ed. Tracce, Pescara, 2012)<br />

- “Fragile. Maneggiare con cura” con prefazione<br />

di Nazario Pardini (Kairòs Ed., Napoli, 2014) e di<br />

una raccolta di racconti:<br />

- “Istantanee di vita” (Kairòs Ed., Napoli, 2015)<br />

che è la sua opera d’esordio in narrativa.<br />

Partecipa ai concorsi letterari ricevendo molti<br />

riconoscimenti. Ha altresì ottenuto lusinghieri<br />

apprezzamenti sia di pubblico che di critica. Di<br />

lei, infatti, hanno scritto alcuni tra i maggiori<br />

poeti e critici letterari. E’ riportata in diversi<br />

volumi sulla letteratura italiana contemporanea<br />

e in molte antologie e riviste letterarie per<br />

cui ha scritto e scrive.<br />

Da dove vengono le lacrime?<br />

Da dove vengono le lacrime<br />

se stagni secchi<br />

sono gli occhi,<br />

legnoso nocciolo<br />

il cuore,<br />

e l'anima<br />

l'esuvia d'un serpente?<br />

Forse,<br />

sono gocce di primaverile pioggia.<br />

Forse,<br />

sono stille di rugiada mattutina.<br />

Sono le lacrime del mondo,<br />

cadute su di un viso<br />

duro come cuoio<br />

per donargli ancora<br />

un po' d'umanità.<br />

Segnalazione alla 34ª Ed. del Premio Letterario<br />

“Città di Moncalieri” (Moncalieri, TO)<br />

35


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Madre mia<br />

La morte<br />

sul tuo viso non c’era.<br />

Nei tuoi occhi<br />

messaggi d’infinito……<br />

un brillante.<br />

Alla tua bocca senza voce<br />

un sorriso di pace…<br />

senza tempo.<br />

Sola ti guardavo<br />

aspettando<br />

che mi prendessi per mano.<br />

Alba Centoni<br />

Viale P. Mascagni, 1 - 50054 Fucecchio (FI)<br />

Tel. 0571 242097<br />

Alba Centoni, pittore, grafico, poeta.<br />

Nata ad Altopascio nel 1929, vissuta a<br />

Lucca, dove ha conseguito il diploma<br />

di Maestro d’ Arte all’Istituto A. Passaglia nel<br />

1947. Approfondisce i suoi studi, conseguendo<br />

presso il Magistero Artistico di Firenze,<br />

l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola<br />

d’Arte con premio di profitto, nel 1951.<br />

Nel 1952 si sposa. Dopo una lunga parentesi,<br />

dovuta ad esigenze familiari, durante la quale,<br />

nonostante le difficoltà, non cessa mai di<br />

pensare e lavorare intorno alla ricerca pittorica,<br />

finalmente ritrova la forza e l’autenticità<br />

della sua esistenza, dedicando completamente<br />

all’arte quello slancio vitale che per<br />

lunghi anni aveva nutrito in segreto.<br />

Nel 1968 inaugura la sua prima personale alla<br />

“Galleria l’ Incontro” di Arezzo, incoraggiata<br />

dai coniugi Borgogni, amici della stessa città.<br />

Seguono numerose mostre personali e rassegne<br />

con premi e importanti riconoscimenti.<br />

Dal 1976 approda a espressioni grafiche, dedicandosi<br />

particolarmente alle varie tecniche<br />

dell’incisione, puntasecca, acquaforte, litografia.<br />

Ha ottenuto premi e riconoscimenti<br />

di rilievo ai concorsi a cui ha partecipato. Sue<br />

•<br />

36


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Alba Centoni<br />

opere si trovano in collezioni in Italia, Austria,<br />

Inghilterra, Belgio e California.<br />

Invitata dal Gruppo Donatori di Sangue “Frates”<br />

ha dipinto i “Cenci” per il Palio Città di<br />

Fucecchio del 1984 e del 1992.<br />

Fa parte dell’Accademia Alternativa, per la<br />

poesia “Il Quadrato”, Milano 1996 e dell’Accademia<br />

Internazionale Lucia Mazzocco Angelone,<br />

Isernia 2001, con la seguente nomina di<br />

merito: “Per le sue luminose ed esemplari prove<br />

di maturità artistica nella rappresentazione<br />

del reale, filtrato attraverso una vena poetica<br />

ricca di risonanze interiori”.<br />

Il Quadrato di Milano le assegna i seguenti<br />

riconoscimenti: David del Verrocchio 2000,<br />

con la seguente motivazione: “A questo Artista<br />

tenace costruttore di opere che lo rendono<br />

protagonista dei nostri tempi e tenace<br />

continuatore della grande tradizione del Rinascimento<br />

Italiano.”<br />

All’artista protagonista (2002): “A testimonianza<br />

della sua attività svolta nel campo<br />

dell’arte e portata a segno di grande civiltà<br />

umana.”<br />

Ha ricevuto la proposta di candidatura al conferimento<br />

dei premi: “Premio Michelangelo<br />

2010” e “Premio Speciale per i Diritti Umani<br />

Salvo d’ Acquisto 2010”, rispettivamente con<br />

i seguenti giudizi:<br />

1° “Per il messaggio contenuto nella sua Opera,<br />

ineguagliabile e imparagonabile, che è frutto<br />

del suo esclusivo impegno intellettuale,<br />

concettuale e professionale.”<br />

2° Per l’ autorevolezza con cui ella esprime,<br />

attraverso la sua Opera, il più ampio pensiero<br />

di libertà.” Italia in Arte, Brindisi.<br />

I suddetti giudizi critici la incoraggiano e la<br />

inducono a continuare la sua opera, nell’intento<br />

di sostenere e migliorare (con un fil di<br />

voce) la condizione dell’uomo, sia morale che<br />

materiale.<br />

Vecchio capanno in collina<br />

Il nuovo sommerge il vecchio.<br />

Il verde più denso<br />

non è riuscito a nasconderti,<br />

a nutrirsi di te.<br />

Conservi ancora nelle gradazioni<br />

del rosso Pozzuoli<br />

il ricordo d’ autunno.<br />

Impotente accogliesti cacciatori,<br />

cacciatori di frodo.<br />

Dal tuo grande occhio fronzuto<br />

la fiamma della violenza.<br />

Morivano piccoli esseri<br />

creati per la libertà.<br />

Sei rimasto lassù perché ti guardassero<br />

testimone a ricordo<br />

di un autunno che tornerà;<br />

e guardandoti prenderemo coscienza.<br />

37


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Alba Centoni<br />

4 novembre 2003<br />

Garruli gabbiani stasera<br />

solcano il cielo<br />

inebriati di sole… di cibo… di mare.<br />

Tramonto vivace…<br />

a bocca d’ Arno.<br />

Tra i marmi bianchi incisi,<br />

preziosi, nascosti reperti,<br />

ricordi di vite segrete,<br />

ricordi…<br />

che il mare amico riporta.<br />

storie di abbandoni, d’ addio…<br />

storie di violenze…<br />

storie…storie e radici.<br />

Come radici di quercia vogliose di luce,<br />

io tremo e cerco e temo<br />

l’ultimo raggio di sole.<br />

Stasera la luce tarda a morire…<br />

a tre quarti la luna<br />

meditabonda scruta benevola<br />

gli smarriti ultimi gatti<br />

vagabondi.<br />

Il sole rosso colora le nubi;<br />

come veli da sposa…<br />

lo avvolgono lievi sognanti<br />

nell’ultimo abbraccio.<br />

Ed è subito sera.<br />

38


•<br />

Bruno Chiarini<br />

Via Rodolfo Morandi, 1 - Tavarnuzze (FI)<br />

Tel. 055 2022659<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Ho dipinto le mie tele frugando<br />

nei misteri della vita. Le ho<br />

esposte, alla curiosità dei passanti,<br />

nei giardini tra le case o nelle gallerie<br />

dove il prestigio ha il sapore<br />

dell'ambizione, ma le mie opere sono<br />

vive della loro vita soltanto mentre le<br />

dipingo, con la mente e il cuore presi<br />

da quell'incanto che forse ebbe il “Signore”<br />

nei giorni quando creativo<br />

esplose il Suo potere. In quei momenti<br />

io sono “Lui”, solo con me stesso e il<br />

mio potere. E quando torno a guardarle,<br />

appese ai muri dello studio, rivivo il<br />

mio diario con le pagine della memoria<br />

e la mia vita torna mia, in questo angolo<br />

microscopico, tra le ali tese di un infinito<br />

che neppure gli astronomi sanno<br />

misurare, ma io si.<br />

La visione<br />

Nello studio, impegnato alla lettura<br />

me ne stavo, quando alzai lo sguardo,<br />

per dar riposo agli occhi ed alla mente,<br />

la memoria non l'ebbi così netta<br />

da fermare in se stessa tal ricordo<br />

che tutt'ora m'accende di emozione,<br />

postuma al fatto che nel dopo affiora<br />

e ne rivive quanto ancor m'accora.<br />

E fu allora che, oltre la porta<br />

ch'apre allo studio il proprio ingresso,<br />

vidi attraversarlo una figura<br />

che per la consuetudine accettai<br />

esser Luciana nel solito suo<br />

attivo casalingo sfaccendare.<br />

Ci fu, però qualcosa che mi prese<br />

la riflessione e nel cuor s'accese.<br />

Quel che mi spinse fu verificare<br />

qualcosa che di strano avea sapore<br />

e non dava riscontro al consueto:<br />

Luciana non godeva tal statura<br />

né di tal veste, lunga fino ai piedi,<br />

che pareva di seta trasparente.<br />

Lei si muoveva senza alzare i passi,<br />

e giunse a ridosso della porta,<br />

ancor solenne, ferma come morta.<br />

39


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Bruno Chiarini<br />

D'un tratto nel pensiero fu concreto<br />

quello che non avevo mai creduto<br />

esser vero, oltre che nel mistero<br />

che suol vibrare nella fantasia,<br />

Non so chi fosse né chi mai potesse<br />

tal presenza mostrare in quel suo modo,<br />

meravigliosa nel suo quieto andare<br />

breve il tragitto, lieve come il mare.<br />

Era vicina a me, quel tanto ch'io<br />

negarmi non potessi la visione<br />

Su tutti quanti quei particolari<br />

ch'han fatto ricomporre la figura,<br />

quella figura alta e ben composta<br />

nelle sue mosse e nella sua natura,<br />

diversa all'altre della mia famiglia,<br />

per, come s'usa dire, mille miglia.<br />

Se non l'avessi visto co' miei occhi<br />

quell'essere vagar per la mia casa<br />

difficile sarebbe raccontarne<br />

senza tenere conto, nel ricordo,<br />

di tutti quei particolari ch'io<br />

mi porto nella mente ancor vivaci<br />

e nel mio raccontar freme un tremore<br />

per quello che agli occhi dà splendore.<br />

Tutti i pensieri miei, da quel momento,<br />

tesero a valutare le ragioni<br />

e i perché di quel che fino allora<br />

s'era taciuto entro il falso e il vero,<br />

e perché, proprio a me, fosse toccato<br />

scorger qualcosa di quell'oltre vago<br />

e non tal'altra che mi avesse aperto<br />

un rapporto più valido e più certo<br />

40


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Bruno Chiarini<br />

Il nonno e la guerra (del ’15 -’18)<br />

Il nonno sui monti<br />

faceva la guerra<br />

nascosto in trincea<br />

sparava il fucile,<br />

sparava il nemico<br />

la mitragliatrice,<br />

sparavano tutti<br />

e il nonno morì.<br />

Forse non sapeva<br />

che la guerra vuol dire<br />

morire, morire,<br />

morire cantando<br />

“Fratelli d'Italia”<br />

ma sempre lo scopo<br />

è quello di fare<br />

i ricchi più ricchi.<br />

Ma chi muore, muore.<br />

Sparisce nel nulla.<br />

Disteso in trincea<br />

con l'acqua gelata<br />

fin sopra ai ginocchi,<br />

gli mancò il tempo,<br />

quel mezzo secondo,<br />

d'abbassar la testa.<br />

E quando il segnale<br />

fù dato, balzaron,<br />

fuor dalla trincea,<br />

con la bomba in mano,<br />

da lanciar contro<br />

la mitragliatrice.<br />

Morirono tutti.<br />

Distesi per terra.<br />

Eran più di cento<br />

Sol uno mancava,<br />

rimasto in trincea,<br />

coperto di neve.<br />

Una bomba a mano<br />

colpì la mitraglia<br />

ma subito un'altra<br />

tempestivamente<br />

dispose il nemico<br />

e ancora sparò.<br />

Il nonno non ebbe<br />

alcun funerale<br />

non ebbe la bara<br />

ma tra le trincee<br />

sui monti imbiancati<br />

di neve una fossa<br />

al nonno col nome<br />

purtroppo mancò.<br />

La nonna al paese,<br />

il nonno aspettava<br />

ma lui per la Patria<br />

mai più ritornò<br />

41


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Bruno Chiarini<br />

il Re nella villa<br />

faceva l'amore<br />

perché la regina<br />

l'erede darà.<br />

La neve e il vento<br />

nascosero il nome<br />

e il nonno in trincea<br />

ignoto restò.<br />

Finita la guerra,<br />

a Roma l'avello<br />

del milite ignoto<br />

la gloria premiò.<br />

In uno scenario<br />

di marmi la Patria<br />

del nonno memoria<br />

per sempre fermò.<br />

Fu uno dei tanti<br />

spariti nel nulla<br />

il gioco di guerra<br />

si gioca così.<br />

E pur la memoria<br />

nei libri di storia<br />

di tutta la guerra<br />

tre righi tracciò.<br />

Sul muro in salotto<br />

c'è un attestato<br />

che un fante da eroe<br />

in guerra morì.<br />

Accanto c'è pure<br />

la fotografia<br />

di nonna col velo<br />

che dice di sì<br />

felice lo sposo<br />

le infila l'anello<br />

la benedizione<br />

il prete gli dà.<br />

E lasciò per gli altri<br />

la Gloria e gli onor.<br />

Sul Grappa, sul Piave,<br />

l'Isonzo e Bassano<br />

fin oltre Gorizia<br />

la terra tremò,<br />

Fratelli d'Italia<br />

ma senza italiani,<br />

son tutti sepolti nel letto<br />

tra il Piave e Caporetto.<br />

42


•<br />

Giuseppe Colapietro<br />

Firenze - Cell. 388 7621243<br />

giuseppe.colapietro@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Il respiro dell’oltre<br />

Continuerò a parlare al mare e al vento<br />

nel tempo dell'allodola e del gelso<br />

s'involeranno ali di preghiera<br />

e donerà la terra<br />

la sua maturità.<br />

Saranno forse vaghe le parole<br />

foglie avvizzite<br />

ma danzeranno ancora<br />

la loro melodia.<br />

Giuseppe Colapietro, nato a Pietramelara,<br />

in provincia di Caserta,<br />

nel 1948, vive da molto tempo<br />

a Firenze dove ha svolto i suoi studi<br />

professionali, diplomandosi Geometra.<br />

Appassionato alla poesia fin dall'adolescenza,<br />

ha iniziato a rendere pubbliche<br />

le sue opere soltanto da pochi anni, riscuotendo<br />

ampio consenso della critica<br />

e aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti<br />

nazionali ed internazionali. Partecipa<br />

attivamente alla vita culturale fiorentina<br />

nelle sue diverse espressioni.<br />

Frequenta l'Accademia Alfieri di Firenze<br />

ed è impegnato nello studio costante<br />

del verso come enigma e sapienza. È<br />

membro di giuria di concorsi letterari. I<br />

suoi raffinati scritti poetici trovano larga<br />

diffusione in antologie e riviste specializzate.<br />

Ha pubblicato recentemente il<br />

suo primo libro “Lucerna di Versi”, edito<br />

da Masso delle Fate Edizioni, Medaglia<br />

di bronzo al Premio Firenze 2011, XXIX<br />

edizione e Primo classificato (ex aequo)<br />

al Premio Lilly Brogi - La Pergola Arte - di<br />

Firenze, VI edizione 2014.<br />

Non mi rattrista più la porta chiusa<br />

ora che il tempo ha cancellato il tempo.<br />

Respirerò nell'aria il tuo respiro,<br />

sarò per te leggio.<br />

La chiarità<br />

sconfina gli orizzonti degli affanni.<br />

Noi, prigionieri ancora di inquietudini<br />

vivremo i nostri cieli nebulosi<br />

ma guarderemo là<br />

verso la tua galassia.<br />

Sarò per sempre figlio<br />

e tu per sempre madre.<br />

43


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Maria Beatrice Coppi<br />

Cell. 335 5499264 - mbcoppi@gmail.com<br />

www.coppimariabeatrice.it<br />

•<br />

A Marco<br />

Quando brilla nel cielo la tua stella<br />

il mio cuore si fonde alla sua luce.<br />

La forza dell'amore che ci univa<br />

è un cordone che non si può spezzare.<br />

È una simbiosi più che viscerale,<br />

è una parte di me che resta in te,<br />

è un afflato di te che vive in me;<br />

è una vita tessuta di ricordi,<br />

è un amore più grande della morte,<br />

forma un ponte sospeso fra due mondi.<br />

È lo spirito eterno che ci lega,<br />

senza confini, in unità di spazio,<br />

che si dilata fino all'infinito<br />

e si restringe fino alla mia carne.<br />

Presentazione di Vittorio Vettori.<br />

“... Ho qui sotto gli occhi una<br />

scheda introduttiva, pensata e<br />

scritta nella passata primavera, dietro<br />

l'impulso - in verità molto energico -<br />

del mio primo vero incontro esteticoesistenziale<br />

con l'arte di Maria Beatrice<br />

e del conseguente proposito di rispondere<br />

e corrispondere il più possibile<br />

adeguatamente agli stimoli di pensiero<br />

e di vita che me ne derivano in modo<br />

e in misura quanto mai coinvolgenti e,<br />

per ragioni che mi appresto a dichiarare<br />

più avanti, perfino un po' sconvolgenti.<br />

Ecco intanto la scheda:<br />

Maria Beatrice Coppi, modenese di antico<br />

e illustre casato trasferita a Firenze<br />

senza mai dismettere né dimenticare<br />

il nativo e abituale habitat - mentale,<br />

ambientale, morale - nobilmente emiliano,<br />

è soprattutto nota e apprezzata<br />

come originale e vivace pittrice capace<br />

di esprimersi compiutamente in<br />

una duplice tematica di umani volti<br />

incisivamente significativi e parlanti e<br />

di ariose battaglie gloriosamente incentrate<br />

su quella eroica e così spesso<br />

fraintesa madre di tutte le battaglie<br />

che ha messo a fronte direttamente<br />

Cielo e Terra e che è stata, e incancellabilmente<br />

rimane, la crocefissione<br />

di Gesù Cristo, rivissuta umilmente in<br />

prima persona a livello di quotidianità<br />

sofferente, per quel tanto di Christus<br />

patiens che palpita e respira in ciascuno<br />

di noi, nella vivente vita di ognuno.<br />

Da qui proviene l'idea su cui si regge<br />

l'intero discorso da me dedicato alla<br />

44


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Maria Beatrice Coppi<br />

non comune presenza artistico-letteraria<br />

di Maria Beatrice e che si può in<br />

breve formulare così: la vera madre di<br />

tutte le battaglie è in buona sostanza<br />

la VITA nella sua duplice realtà ritmicoimmaginativa<br />

di Verbo e di Figura, tra<br />

pathos e logos, tra memoria e speranza,<br />

tra imitazione morale di Cristo ed<br />

embriogenesi mitopoietica e o mitobiografica<br />

di nuovi Vangeli...<br />

… Io leggo , approvo, m'informo con la<br />

medesima autrice per alcuni particolari<br />

dati di fatto e richiami, rilevo non senza<br />

un partecipe sentimento tra entusiasmo<br />

e commozione la sottile nonché<br />

originale e vibrante vena ungarettiana<br />

dei versi di Maria Beatrice, quindi finalmente,<br />

d'accordo con Maria Beatrice<br />

stessa e con l'amico editore, decido:<br />

questi versi usciranno quanto prima<br />

– quando? Oh no, il tempo non conta<br />

– come numero 18 della collana ovviamente<br />

orfica e recheranno il seguente<br />

titolo IL MIO FIUME E ALTRI VERSI...<br />

… Quel che rimane da dire è che Maria<br />

Beatrice mi si è presentata in primo<br />

luogo come scrittrice, chiedendo il<br />

mio “debol parere” - se mi è permesso<br />

di citare il grandissimo don Lisander,<br />

autore di un romanzetto, dirà poi<br />

Beppe Giusti, dove si parla di promessi<br />

sposi - su di una serie di componimenti<br />

poetici dove la politezza della lingua<br />

e la sicurezza del ritmo andavano perfettamente<br />

d'accordo con la dinamica<br />

intensità del pensare e con la verità<br />

perfino tragica del sentire, del soffrire,<br />

dell'offrire nell'innocenza primigenia<br />

della passione e del dono...<br />

… Maria Beatrice si aggira con discorsi-<br />

Guerra-Apocalisse<br />

Brulicare di vermi sul terreno,<br />

nell'odore dolciastro della pioggia.<br />

Il sangue raggrumato sopra l'erba<br />

ammorba l'aria con fetor di morte.<br />

Non un uccello o un canto di colomba,<br />

solo il frusciar del vento fra le fronde<br />

e il fragore lontano dei tormenti.<br />

La natura spalanca la sua gola<br />

in un urlo inumano senza voce,<br />

mentre s'annuncia al suono della tromba,<br />

dei quattro Cavalieri la venuta.<br />

45


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Maria Beatrice Coppi<br />

La veste scarlatta<br />

Corri con me<br />

nella notte<br />

la cavalcata<br />

più dolce del mondo.<br />

Lombi di fuoco<br />

e pelle di conchiglia,<br />

fra sete strappate<br />

e lenzuola contorte.<br />

A terra<br />

una veste scarlatta.<br />

va disinvoltura nell'onirico Nonluogo<br />

dov'è ospitata la Mostra e - abbondando<br />

senza fatica né ostentazione<br />

di riferimenti e richiami in analogie e<br />

connessioni tra sincronia e diacronia<br />

- mi permette di cogliere contestualmente<br />

nell'arte di Maria Beatrice la<br />

tensione interiore che unisce l'epicità<br />

tipicamente emiliana della “officina<br />

ferrarese” così vicina congenialmente<br />

al genio interpretativo di Roberto<br />

Longhi, alle moderne suggestioni europee<br />

dell'iconografia cristologica di<br />

Rouault, l'influsso prestigioso di Arturo<br />

Martini a quello non meno intenso ed<br />

energico di Lorenzo Viani, la musicalità<br />

policroma e ascensionale della pittura<br />

di Henri Matisse, alla rigorosa essenzialità<br />

neoetrusca e neogreca di Marino<br />

Marini e di Francesco Messina, la monumentalità<br />

inquieta di Mario Sironi e<br />

quella senz'ombre e senza incertezze di<br />

Emilio Greco.<br />

A questo punto non mi resta che chiudere<br />

con un duplice grazie.<br />

Grazie Sergio!<br />

Grazie Maria Beatrice! ”<br />

46


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Maria Beatrice Coppi<br />

Maremma<br />

Dolce Maremma,<br />

Maremma cane,<br />

selvatica di macchie<br />

e di pinete<br />

olezzi di lavanda<br />

e rosmarino,<br />

mischiati all'acre odore<br />

della torba.<br />

Il sole<br />

ti s'intreccia<br />

nel padule<br />

e sotto il manto<br />

d'una etrusca sposa<br />

la folaga<br />

si scontra<br />

col cinghiale,<br />

cavalli bradi<br />

ed ali di gabbiano.<br />

Tramonto<br />

Quando il cielo si tinge di rosa<br />

e la pace acquieta le ore,<br />

posso aprire lo specchio del tempo<br />

e intravedo un afflato d'Eterno.<br />

47


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Maria Teresa Corsi<br />

Cell. 377 4467935<br />

•<br />

•<br />

Signora umanità<br />

(Signora con dolore)<br />

Lungo la via la folla in fila silenziosa procede.<br />

Tra il muto muovere dei passi<br />

Qualche grido scomoda lo spazio greve.<br />

Nessuno si volta. Qualcuno cade sui duri massi.<br />

Una piccola signora dallo sguardo mite e nobile<br />

Bagna i volti con l'acqua pura, cristallina,<br />

Accarezza chi è rimasto immobile.<br />

Solo lei è “viva” - come lo era prima.<br />

Pietre (Fragilità della vita)<br />

Se muoiono le pietre - rinascono poi come noi<br />

O costrizione le imprigiona... Stare immobili<br />

Fino a che non si sgretoleranno da sole - per l'eterno?<br />

Cosa avete - gemiti indomabili,<br />

Che non traspariscono - almeno - a tracce indistinte -<br />

All'esterno?<br />

O rassegnazione rimane o un sonno forzato perenne?<br />

Oh, vedo una goccia su superficie non grezza!...<br />

... Acqua? Rugiada? ...O testimone di pianto d'inerme?<br />

Laureata in Creazione e Progettazione<br />

degli spazi verdi<br />

urbani. Ha lavorato nei laboratori<br />

di sperimentazione e ricerca.<br />

Ha lavorato come interprete e traduttrice.<br />

Ha studiato pianoforte e<br />

danza. Ha ottenuto numerosi premi<br />

nei concorsi di poesia, narrativa,<br />

grafica, vignette umoristiche, in<br />

particolar modo per il nuovo tipo<br />

di collage di propria ideazione (tra i<br />

concorsi-quelli a Firenze, Palazzo<br />

Vecchio, per anni; a Prato, a Pisa, a<br />

Castiglioncello, a Lucca, a Roma).<br />

Ha partecipato alle esposizioni collettive<br />

(tra cui a Firenze, Salone in<br />

Piazza del Carmine) e personali - dei<br />

suddetti generi artistici. È inserita in<br />

varie antologie letterarie (in alcune,<br />

oltre alle poesie, con i collage). Ha<br />

delle pubblicazioni in un quotidiano<br />

e un periodico. Ha ricevuto premi<br />

per due romanzi gialli. Ha partecipato<br />

alle letture (anche personali)<br />

delle proprie opere. Ha avuto un<br />

riconoscimento all'attività letteraria<br />

“per una produzione letteraria<br />

significativa”. Ha frequentato: la<br />

scuola di recitazione al Teatro<br />

dell'Oriuolo a Firenze; vari gruppi<br />

teatrali, partecipando agli spettacoli<br />

come attrice e con i propri lavori<br />

artistici. Ha partecipato a varie<br />

campagne di raccolta firme, come a<br />

quella contro la pena di morte nel<br />

mondo, quella in difesa del Parco di<br />

Piazza Mercatale a Prato ed altre.<br />

Ha preso parte alle attività dei Comitati<br />

Cittadini di Prato.<br />

48


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Maria Teresa Corsi<br />

La barca (Il seguente istante)<br />

La barca, lievemente dondolando,<br />

Ovattata dalla quiete eterna - si addormenta...<br />

Per vivere ancora in un seguente istante.<br />

No!<br />

Non voglio vedere le “grigie” dirare,<br />

Le casse per i corridoi dell'ospedale...<br />

Non voglio sentire stridore di ruote,<br />

Rumori confusi con varie carrozze,<br />

Che portano pacchi, che portan arance,<br />

Che portan malati, che portan sbilanci.<br />

Sbilanci d'umore, che chiamano allarmi...<br />

...Le casse, che sembrano...portavivande...<br />

Le portavivande del fato crudele.<br />

Non è ristorante...La vita è breve?<br />

Due foglie nell’inverno<br />

Due foglie arrugginite<br />

Tutto l'inverno sul ramo tremavano, infreddolite.<br />

Coperte dal nevischio nella pungente ovatta<br />

Al più non posso strinte l'una all'altra.<br />

Sperando di riveder la primavera agognata.<br />

Nascondersi volevano a vicenda dal vento e dal ghiaccio<br />

...Le due foglie dopo il crudele inverno, con coraggio,<br />

Sopravvissute sono in quell'abbraccio.<br />

Vivido è il sole<br />

È così tutto fragile, ahimè,<br />

Ogni vita e palpito che nel mondo vi è!<br />

Ma...c'è la forza di insistere dentro,<br />

Sotto la scorza vivido è il sole mai spento.<br />

Fragile è l'Essere, l'esistere, il respirare.<br />

Perdere lacrime e ridere anche se il dolore assale.<br />

Quando i venti saranno padroni del cuore -<br />

L'anima freddo più non avrà. Ella mai muore.<br />

Ma...c'è la forza di insistere dentro,<br />

Sotto la scorza vivido è il sole mai spento!<br />

49


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Fedora d’Errico<br />

elianastasi@gmail.com<br />

•<br />

•<br />

Tramonto<br />

Di porpora, avvolto nel suo velo,<br />

salutava - Egli - i fior dall’altra riva<br />

allontanandosi nell’infinito.<br />

Splendevano i riverberi nel Cielo,<br />

ancora limpido nell’ora estiva,<br />

che preludevano l’arcano rito<br />

e sopra il poggio, con ansia ribelle,<br />

urlava quella voce: - Non dormire!... -<br />

- Lascia ch’io vada incontro alle mie stelle ! -<br />

cantò la Luce prima di sparire.<br />

Ignavia<br />

… ma tu<br />

se solo smettessi<br />

di bere<br />

nella coppa cristallo<br />

e provassi<br />

ad accostare le labbra<br />

alle fresche acque<br />

di limpida sorgente<br />

vedresti - ti assicuro -<br />

all’istante la Luce.<br />

Fedora d’Errico giunge a Firenze<br />

negli anni ancora giovanili per<br />

svolgere, con passione, per quasi<br />

trent’anni, le attività a lei congeniali<br />

tra gallerie d’arte, associazioni culturali,<br />

giornalismo, concorsi letterari,<br />

antologie, dizionari critici letterari, libri<br />

di poesia e di saggistica e infiniti<br />

trattati di ricerca.<br />

I suoi studi ed interessi: filosofia e mitologia<br />

greca ed orientale, storia delle<br />

arcaiche religioni pre-cristiane, (autrice<br />

del libro ‘Le Divinità sepolte’) e Storia<br />

dell’Arte, (molte le sue recensioni a pittori<br />

e scultori di ogni lingua e nazione).<br />

È stata, infatti, promotrice delle prime<br />

esposizioni di opere pittoriche nella<br />

Biblioteca Nazionale Centrale in via<br />

Tripoli a Firenze<br />

Tra i vari libri di poesia e saggistica -<br />

editi ed inediti - giace da anni nei cassetti<br />

ricolmi, un trattato inedito di Metrica<br />

latino-italiana, dal bisillabo al<br />

sonetto, all’endecasillabo saffico con<br />

l’accenno alla struttura della rima greco-latina,<br />

(esametro e pentametro), rivolti<br />

ai giovani poeti che oggi molto<br />

poco sanno di vera poesia, di armonia,<br />

di suoni e di linguaggio. Da sempre si<br />

dedica alla ricerca costante di miti, di<br />

storia, di filosofia e di arte.<br />

Ama la quiete e l’isolamento volontario<br />

e detesta ogni specie di esibizionismo:<br />

non ama apparire…<br />

50


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Fedora d’Errico<br />

Terrorismo<br />

Levai lo sguardo<br />

- in alto –<br />

e in cima all’acroterio<br />

scorsi un alone,<br />

nebuloso, vago<br />

che s’espandeva<br />

quasi a dismisura<br />

sull’intero perimetro<br />

del Tempio.<br />

Immanente cortina<br />

avvilupparsi, – parvemi, –<br />

alle colonne, ai marmi<br />

immacolati, all’atrio<br />

ove eteree figure divine<br />

ondeggiavano lievi<br />

- forse planavano<br />

nell’aria immota,<br />

orfana di vento -.<br />

Diafana, nell’abbraccio,<br />

circondò l’intero Tempio,<br />

la cortina<br />

tanto che all’occhio umano<br />

sparve per magia<br />

- come l’isola ai tempi d’Avalon<br />

per amor di Morgana -.<br />

Firenze<br />

Lontana,<br />

come una silfide,<br />

svetta<br />

la torre d’ Arnolfo<br />

accanto<br />

all’opera opulenta<br />

del grande Filippo,<br />

mentre il giottesco<br />

campanile<br />

signoreggia trionfante<br />

fra i Titani.<br />

E…qui, sul terrazzo<br />

del grande piazzale,<br />

David, ci sei Tu,<br />

sbiadita copia<br />

del genio folle<br />

al quale l’estro arrise.<br />

Nell’aria dolce<br />

un suono di campane<br />

s’innalza,<br />

pare un canto elegiaco<br />

e come una nenia<br />

suadente<br />

culla Firenze<br />

nell’ora crepuscolare.<br />

Strenua fu la difesa<br />

contro insane follie.<br />

51


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Fedora d’Errico<br />

Moi, je suis la France<br />

Normandia - Solidarietà per la Francia<br />

(dalla Silloge ‘I barbari del 2000’)<br />

Era lucido e chiaro ad Honfleur<br />

il selciato bagnato:<br />

si specchiavano armoniche tele<br />

degli artisti nouveaux.<br />

Tra i terrazzi fioriti e bistrots,<br />

sulle rampe cintate<br />

si perdevano i passi<br />

e scendeva,<br />

tra i raggi dorati,<br />

umido e molle, uno sciame.<br />

Dolciastro il profumo<br />

languiva nei cantucci dei bar<br />

dove il soffice umore dell’aria<br />

allietava la vita.<br />

Ragione o follia?<br />

Oh! no, no!<br />

fuggi da me<br />

lucida ragione<br />

e fa che la follia<br />

sia la sola a darmi<br />

la Pace!<br />

Vendemmie lontane<br />

Scorreva a rivoli l’acqua alla fonte<br />

velando di rigagnoli il selciato<br />

bianco e scosceso verso ponentino.<br />

Brevissimo era il tratto che dal ponte<br />

conduceva al piazzale smarginato<br />

dove l’uva fremeva dentro il tino.<br />

Quelle mura consunte e scolorite<br />

s’accendevano d’un cupo vermiglio,<br />

come in Maremma le pietre scalfite<br />

all’emanar del solare sbadiglio.<br />

Cristo Portacroce di Michelangelo<br />

(Santa Maria sopra Minerva - Roma)<br />

Lo scoprii quella sera, lì, a Caprese,<br />

come un sogno di gloria portatore,<br />

titanica, incredibile figura.<br />

Velo d’acqua, il Suo volto mi sorprese<br />

a scoprire la forza, oltre il candore,<br />

della divinità, in forma pura.<br />

E allor giurai nell’antica casa<br />

di ricercare il Cristo prediletto.<br />

A Roma corsi, da passione invasa<br />

innanzi al bianco marmo benedetto.<br />

52


•<br />

Anna Maria Dall'Olio<br />

Cell. 329 1944402<br />

adallolio59@gmail.com<br />

Incastonata<br />

In Val di Chiana<br />

arroccata Cortona<br />

incastonata.<br />

Soffre la penna<br />

il pennello lavora<br />

solo silenzio.<br />

Soffre la storia<br />

incalza la violenza<br />

ritmo ruggente.<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Anna Maria Dall’Olio (Pescia,<br />

1959). Laureata in Lingue e Letterature<br />

Straniere e in Lettere,<br />

esperantista dal 2003, si è dedicata<br />

alla scrittura drammaturgica, alla poesia<br />

e alla narrativa breve, con testi presenti<br />

in antologie e calendari, riviste<br />

on line e agende letterarie, e-book e<br />

pamphlet.<br />

Ha pubblicato “Latte & Limoni” (La Vita<br />

Felice, 2014), “L’Angoscia del Pane” (LietoColle,<br />

2010; 2a edizione 2013), e 20<br />

poesie nella rivista “Calamaio” (anni<br />

2009 e 2011). Tra le varie produzioni, il<br />

racconto in mp3 Orizzontale (Vox<br />

Company, Padova, 2008). Da segnalare<br />

il dramma Tabelo (Edistudio, Pisa,<br />

2006), scritto in esperanto.<br />

Spara il francese<br />

s’arrampica la Spagna<br />

spara il tedesco.<br />

Presente grigio:<br />

luccica lussuriosa<br />

striscia del sole.<br />

53


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Donatella De Vincentiis Fazzino<br />

donadevi_2001@yahoo.it<br />

donatella.devincentiis@beniculturali.it<br />

•<br />

Le tue mani<br />

A mio padre<br />

Da quando non mi sorridi più sulla terra<br />

ampi sorrisi dorati si aprono nei cieli<br />

e mani di nuvola che sostengono i soli.<br />

Il tuo ricordo come un paesaggio dolomitico<br />

è forte, imponente, solenne, a volte impervio,<br />

di sconvolgente bellezza.<br />

Attraverso il tuo sguardo invisibile<br />

contemplo e respiro la vita,<br />

come sorsi di acqua trasparente.<br />

Le tue mani che hanno innalzato case e chiese<br />

ci hanno protetto per tutto il nostro tempo.<br />

Sei radice d’ulivo, mente tenace, coraggio di essere<br />

e sei il frutto, olio prezioso del vivere quotidiano.<br />

Laureata in Giurisprudenza è funzionario<br />

amministrativo del Ministero<br />

dei Beni delle Attività<br />

Culturali e del Turismo presso il Polo<br />

museale regionale della Toscana. La<br />

sua scrittura nasce da una ricerca filosofica<br />

che attinge alla mistica di oriente<br />

e occidente, nel costante riferimento<br />

al suo maestro, il musicista eremita<br />

Juri Camisasca. Ha scritto su L’Ulivo,<br />

Rivista di ascetica e mistica, Alla Bottega,<br />

Argilla, Notiziario dell’Accademia<br />

Internazionale d’arte moderna, in antologie,<br />

come Ninfee di fuoco, Almanacco<br />

delle Muse, Pensieri d’autore 7, 8,<br />

9, Agenda della poesia e di recente Impronte<br />

per Pagine dove partecipa con<br />

sette poesie. Il primo racconto Itinerarium<br />

memoriae è finalista nell’antologia<br />

del Premio “Domenico Rea” 2003;<br />

Pleniluni vince il primo premio Naturamica<br />

ed. 2005. Il primo libro di poesie<br />

Vita umbratilis, Ibiskos 2003, con prefazione<br />

di Juri Camisasca, ottiene un premio<br />

speciale al Concorso internazionale<br />

Città di Salò 2004. Nel 2006 pubblica<br />

la seconda silloge Falena e fiamma e<br />

nel 2009 Profondo logos per Polistampa<br />

con un ampio saggio introduttivo di<br />

Giuseppe Panella, pubblicato anche su<br />

Retroguardia e nota critica di Franco<br />

Manescalchi. Ha organizzato eventi<br />

culturali, conferenze e mostre.<br />

Dipinto ad olio di Benedetta Fazzino<br />

54


•<br />

Roberta Degl’Innocenti<br />

Cell. 338 3516431 - http://www.robertadeglinnocenti.it<br />

robertadeglinnocenti@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Roberta Degl’Innocenti è nata e<br />

vive a Firenze. Poetessa, scrittrice,<br />

critico letterario.<br />

Ha pubblicato 11 libri di cui cinque di<br />

narrativa: Il Venditore di Palloncini e altre<br />

storie, L’azalea, Donne in fuga, La<br />

Luna e gli Spazzacamini (Fiabe per<br />

Grandi e Piccini), Pisolina, la befana pigra<br />

(Fiabe per Grandi e Piccini), cinque<br />

raccolte di poesia: Il Percorso, Colore di<br />

donna, Un vestito di niente, D’aria e<br />

d’acqua le parole, I graffi della luna. Il<br />

suo ultimo libro Come un piccolo sogno<br />

è narrativa e poesia. Ha vinto importanti<br />

e prestigiosi primi premi, sia<br />

per l’edito che per l’inedito, tra i quali<br />

Formica Nera, Rabelais, Giuseppe Caprara,<br />

Cesare Orsini, più volte Il premio<br />

Cenacolo Accademico Europeo <strong>Poeti</strong><br />

nella Società Delegazione Svizzera Tedesca<br />

di Basilea. In totale 32 i primi premi<br />

fra edito e inedito. È presente in<br />

tante antologie. Molte le testimonianze<br />

espresse su di lei. Membro di giuria<br />

in concorsi di poesie e narrativa.<br />

È presentatrice presso il Caffè Storico<br />

Letterario Giubbe Rosse, Palazzo Vecchio<br />

presso la Sala della Miniatura (ora<br />

Firenze Capitale) e le librerie.<br />

Ballata dei poeti<br />

Acchiappo versi come le farfalle,<br />

mi sfuggono da un lato e li riprendo,<br />

li stiro bene con un gioco di sillabe<br />

e poi li allungo ancora. Mi basta poco,<br />

davvero, per essere felice.<br />

I poeti non conoscono la fame,<br />

mangiano ingiurie e bevono bestemmie,<br />

se li incontri per strada non temerli,<br />

in fondo sono dei perdenti docili.<br />

A volte vincono, però, la sfida col destino<br />

e appaiono nei secoli a venire.<br />

Sono buffi, talvolta indecorosi.<br />

Vestono abiti larghi sui corpi allampanati.<br />

Se li vedi un po’ assorti lasciali pensare.<br />

Un verso, basta un verso, per essere felici.<br />

I poeti sono tutti un po’ bastardi, non hanno<br />

patria né rancori forti, affondano la vita<br />

senza mordere e se lo fanno è solo per diletto.<br />

Per scrivere usano fogli riciclati, ormai vecchi,<br />

stracciati. Però i poeti sono anche angeli, volano<br />

le tempeste sopra il cielo, sono puri davvero.<br />

Si specchiano nei lembi di sorgente, soffiano<br />

sopra i sogni dei bambini e li volano, li volano<br />

per sempre.<br />

Un verso, basta un verso, per essere felici.<br />

Un verso, anche sbiadito,<br />

che vinca la paura della morte.<br />

Roberta Degl’Innocenti è presente nel prestigioso sito di poesia:<br />

http://www.italian-poetry.org/degl'innocenti_roberta.html<br />

e sull’Atlante Letterario Italiano www.literary.it).<br />

55


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Roberta Degl’Innocenti<br />

Chiaroscuri<br />

Nel giorno che confonde i chiaroscuri<br />

la luce si fa breve, il passo incerto.<br />

Danza di ombre liquide, furtive.<br />

Fantasmi della notte si ritirano<br />

in geometrie di grigio, umide al sonno.<br />

Impudente il respiro.<br />

La penna amore è torpore e grida,<br />

fruga gli anfratti, modella le lenzuola,<br />

mi ritma il battito quasi fosse un volo.<br />

Non c’è l’azzurro che dimora il cielo<br />

ma l’odore graffiato delle foglie,<br />

privilegio del tempo.<br />

Il desiderio è onda che comprime, la<br />

mano sulla pelle, rumore delle alghe<br />

che danzano la riva.<br />

E non ho mai smarrito labbra rosse,<br />

nel cerchio delle rose.<br />

Di perle e spine, folletto o meraviglia.<br />

1° Premio Giuseppe Caprara, Ala, 2009.<br />

Motivazione. Una poesia da leggere più volte prima di<br />

scoprirne il fascino nascosto nella parola che dice senza<br />

dire, che resta sottintesa e lascia al lettore il compito<br />

dell’intuito e della decifrazione. Belle e poetiche le<br />

immagini, nella tematica della chiaroscurità anche i<br />

versi sono un susseguirsi di chiari e di scuri, di buio e di<br />

luce, e il lettore procede anch’egli col passo incerto,<br />

tra danze di ombre fantasmi e geometrie di sonno, e<br />

insospettati contrasti quasi onirici di anfratti, foglie<br />

graffiate, mani sulla pelle, alghe che danzano la riva e<br />

labbra rosse in un cerchio di rose. Sembra un quadro di<br />

Salvator Dalì. Ma ai poeti non dovete mai chiedere il<br />

senso, il senso non è cosa loro, il senso del poeta è la<br />

Parola, è quello che dice e soprattutto quello che non<br />

dice (Italo Bonassi).<br />

56


•<br />

Guerriero Dell'Orso<br />

Cell. 330 270828<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Grandine alla frontiera<br />

Hanno cercato la mia<br />

anima.<br />

Prendila tu e dille<br />

chi sono gli angeli.<br />

Nato ad Otricoli, ma campigiano<br />

d'adozione, pittore, poeta<br />

e scultore autodidatta, ha presenziato<br />

in diversi concorsi letterari,<br />

vincendo svariati riconoscimenti.<br />

Ha pubblicato materiale in varie edizioni<br />

sul quotidiano “Le Figarò” di Parigi e<br />

su varie riviste nazionali.<br />

Ha ricevuto il premio “Toscana TV” per<br />

la poesia.<br />

Nel 2003, viene pubblicata la sua prima<br />

raccolta di poesie, intitolata “Gocce di<br />

Stagno”.<br />

Tra fine 2011 e inizi 2012 ha partecipato<br />

con alcune sue poesie alla mostra fotografica<br />

“Il Fascino dell'antico Egitto”<br />

presso il museo archeologico nazionale<br />

di Firenze.<br />

Nel febbraio 2012 partecipa alla mostra<br />

“Photographs and Poems” presso la<br />

galleria d'arte “Il Salotto” di Fiesole (FI).<br />

Nell'agosto 2012 si classifica al primo<br />

posto al “Festival della Creatività e<br />

dell'Invenzione”.<br />

Quando le cime dei<br />

monti non avranno<br />

più vento cercheremo<br />

le onde del mare...<br />

Strasci di luna<br />

sull'acqua che scende<br />

dai monti verrà nel<br />

mio corpo la farò. - Sangue -<br />

“Scrivo per non morire dentro”...esprime<br />

con chiarezza il modo di essere e di<br />

pensare dell'artista.<br />

57


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Adriano Diani<br />

luciadriano8@gmail.com<br />

•<br />

•<br />

I miei compagni di vita<br />

La luce del tramonto mi abbaglia di stupore, l’orizzonte<br />

è come infuocato e mi sembra che porti<br />

con se la profonda saggezza dei tanti amici con<br />

i quali abbiamo intrapreso nel tempo avventure<br />

inverosimili.<br />

Quanto cammino insieme è stato fatto, quante<br />

speranze abbiamo coltivato pensando di poter<br />

cambiare il mondo con i nostri passi e poi fermare<br />

il tempo attorno a noi.<br />

Adesso che quella palla di fuoco è soltanto un<br />

pallido ricordo, comprendo ancora di più quanto<br />

fosse importante la fonte del sapere alla quale avevamo<br />

riposto le nostre speranze, ed assaporo con<br />

profonda gioia l’esperienza di vita fatta insieme a<br />

miei fantastici compagni di viaggio.<br />

Adriano Diani nato a Firenze il<br />

26 maggio 1957; vive e lavora a<br />

Firenze presso Quadrifoglio<br />

SPA. In passato ha svolto attività di volontariato<br />

presso ADMO e successivamente<br />

stante il suo grande amore per<br />

la natura ed il trekking è stato responsabile<br />

di questo settore presso l'associazione<br />

ambientale Amici della Terra<br />

Toscana. La sua passione per la poesia<br />

è nata in gioventù e si diverte ed appassiona<br />

a mettere per scritto quello<br />

che il cuore gli porta sulla punta della<br />

penna.<br />

Attualmente programma ed organizza<br />

fine settimana all'aria aperta per il suo<br />

gruppo di amici con i quali da tanti<br />

anni condivide questo interesse.<br />

58


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Adriano Diani<br />

Una mano protesa<br />

Un soffio appena, un fruscio impercettibile,<br />

un battito d’ali che rischiara questa mia<br />

malinconia,<br />

lo so, lo capisco, non dovrei, ma è qualcosa<br />

che lavora in me come un piccolo tarlo che<br />

mi procura ansia e timore.<br />

Volgo lo sguardo allora a ciò che è stato, a<br />

ciò che sarebbe potuto essere,<br />

ed ecco di nuovo un sorriso, un caldo<br />

abbraccio, la mano protesa verso l’amore<br />

infinito di chi ti ascolta e ti comprende.<br />

Luce<br />

La luce del tramonto mi abbaglia, l’orizzonte<br />

infuocato mi sembra parlare di te, quanto<br />

cammino insieme è stato fatto, quante speranze<br />

abbiamo coltivato pensando di cambiare<br />

il mondo.<br />

Adesso che quella palla di fuoco è soltanto<br />

un pallido ricordo, comprendo quanto fosse<br />

importante la fonte del tuo sapere, i delicati<br />

racconti con cui stimolavi la mia conoscenza<br />

ed allungavi la vita a noi piccoli uomini.<br />

59


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Mara Faggioli<br />

•<br />

Largo dei Mille, 6 - 50018 Scandicci (FI) - Esposiz. permanente: P.zza Marconi, 8 - Scandicci (FI)<br />

Tel. 339 3594145 - marafaggioli@hotmail.it<br />

•<br />

Nel respiro delle stelle<br />

Nel respiro delle stelle<br />

Ti ho cercato<br />

e nel languore del cielo<br />

quando il cielo è ancora<br />

assonnato,<br />

nelle limpide aurore<br />

dei mattini d’estate.<br />

Ancora Ti cerco<br />

nel fragore del mare<br />

che sullo scoglio<br />

s’infrange<br />

e nelle gocce di rugiada<br />

su petali e prati adagiate<br />

come lacrime ridenti<br />

ad acquietar l’arsura.<br />

Così si dilata il desiderio,<br />

nostalgia incandescente<br />

di Te.<br />

Non fa rumore la pena<br />

nell’arcano silenzio della<br />

notte.<br />

Da “Dulcamara” Ed. Ibiskos<br />

Mara Faggioli divide il suo<br />

tempo e la sua sensibilità<br />

artistica fra poesia, scultura<br />

e pittura. Ha pubblicato “Dedicato a<br />

Lorenzo” Ed. Helicon, “Piuma Leggera”<br />

Ed. Masso delle Fate e “Dulcamara” Ed.<br />

Ibiskos. Ha partecipato al progetto di<br />

“Educazione alla lettura ed alla poesia”<br />

con gli studenti delle scuole medie.<br />

Membro di Giuria di vari concorsi letterari.<br />

Nel 2003 e 2004 è stata inserita<br />

dalla Commissione Nazionale dell’U-<br />

NESCO nel sito web della Babele poetica.<br />

Ha ricevuto numerosi primi premi<br />

tra i quali ricordiamo: il “Fiorino d’Oro”<br />

per la poesia edita (2004) al Premio<br />

Firenze-Europa, premio “Donna Città<br />

di Scandicci (2011), il Premio “Toscana<br />

Cultura Donna (2015). Nel 2003 è stata<br />

premiata presso la sede del Parlamento<br />

Europeo di Bruxelles per il “Grand<br />

Prix de Poésie”. Contemporaneamente<br />

all’attività letteraria si dedica alla pittura<br />

e scultura partecipando a mostre<br />

60


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Mara Faggioli<br />

personali e collettive. Recentemente<br />

ha dipinto lo stendardo per il Palio degli<br />

Arcieri di Signa. Ha realizzato il trofeo<br />

“cardo in argento” per il concorso<br />

“Cardo d’Argento” per cinque anni consecutivi.<br />

Sue opere di pittura e scultura<br />

sono state scelte per copertine di libri<br />

e antologie. Numerosi i premi e riconoscimenti<br />

anche per le arti visive, tra i<br />

quali: “Fiorino d’Argento” per la scultura,<br />

Premio Città di Montecatini, Premio<br />

Città di Cortona, Premio Mario Monicelli,<br />

Premio Magnifico, Premio Un Artista<br />

per Legnaia, Premio Città di Lastra,<br />

Premio Artisti alla Ribalta, Premio Vedda,<br />

Premio “Diamo un volto ad Abufina<br />

di Grottole” (MT) e il suo dipinto resterà<br />

come simbolo del Comune di Grottole.<br />

Sue opere si trovano in collezioni<br />

private in Italia, Germania e Canada<br />

ed in permanenza presso i Comuni di<br />

Firenze, Montelupo F.no, Castel S. Niccolò,<br />

Greve in Chianti, Colonna (Roma)<br />

Signa, Grottole (MT) e presso la Basilica<br />

Superiore di S.Francesco ad Assisi.<br />

Forse, neppure i sogni<br />

Forse, neppure i sogni,<br />

più lievi e più leggiadri,<br />

nati nelle notti<br />

palpitanti di stelle,<br />

hanno ali<br />

così leggere<br />

come il pensiero di te<br />

che m’accompagna<br />

e mi toglie<br />

il respiro.<br />

Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate<br />

Panta rei<br />

Come il fremito fugace<br />

all’ombra del respiro mattutino<br />

tra le foglie dorate si disperde,<br />

così noi, metèore passeggere,<br />

in questa vita andiamo<br />

senza lasciar la scia.<br />

E tutto scorre, passa,<br />

poi finisce, sul filo teso<br />

di un battito di ciglia.<br />

Da “Piuma Leggera” Ed. Masso delle Fate<br />

61


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Paolo Fanfani<br />

Cell. 339 6466691<br />

fanfani.paolo@gmail.com<br />

•<br />

Abbiamo lasciato nel vento i nostri passi,<br />

come un nessun luogo a procedere,<br />

ma non era un reato, solo devozione.<br />

Ora come due mani lontane,<br />

che non si sfiorano nemmeno<br />

e i pensieri anguille irriducibili<br />

a districare la matassa,<br />

mentre cadono le foglie<br />

insieme alle nostre rovine.<br />

Camminare ancora, andare avanti<br />

l’unico tormento, salvare qualcosa<br />

di questa corsa senza sosta,<br />

la certezza che è ancora presto<br />

per svanire. Verranno altre nuvole,<br />

altri soli, altri tramonti<br />

ad indorare le nostre vesti tremanti,<br />

resteranno gli occhi giganti,<br />

la paura che non muore,<br />

la mia presenza ad abitare<br />

i tuoi momenti soli<br />

e poi domani, sempre domani,<br />

altro tempo per tornare a casa.<br />

Fanfani Paolo nasce a Signa (Firenze)<br />

il 29 settembre del 1968. Nel<br />

dicembre del 1996 consegue il<br />

diploma di laurea in Giurisprudenza<br />

presso l'università di Firenze.<br />

Successivamente si dedica con passione<br />

alla musica e in particolare al cantautorato,<br />

scrivendo canzoni e mettendo<br />

in musica poesie di vari autori.<br />

Per quanto riguarda la poesia, da sempre<br />

considerata una “sorella maggiore”<br />

della canzone d'autore, continua a<br />

frequentarla grazie anche alla vicinanza<br />

fisica e spirituale del poeta Walter<br />

Nesti.<br />

Ha pubblicato “Febbrile e Arreso” 2015,<br />

Masso delle Fate Edizioni.<br />

62


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paolo Fanfani<br />

Quello che chiamo non è il tuo nome,<br />

anche se lo ripeto con impeto<br />

per tre volte ed altre tre ancora.<br />

Quello che voglio è il tuo senza nome,<br />

che ho riconosciuto per strada,<br />

davanti alla posta, in un giorno insperato<br />

come un respiro, una folata di vento<br />

improvvisa a ricondurmi alla vita,<br />

la tua bocca serrata, gli occhi asciutti<br />

e le mani, nicchie di bonaccia.<br />

Sì oggi nell’Ombrone scendevano<br />

cavalloni di terra disciolta<br />

e da un rivolo sei scesa tu,<br />

che della terra hai tutto,<br />

i colori, la profondità, il calore,<br />

la capacità di assorbire e coprire tutto,<br />

la pazienza dei tempi lunghi,<br />

delle stagioni che si declinano in anni.<br />

Ma ora è il tempo di tornare acqua,<br />

di scioglierci in abbracci di neve,<br />

di riscoprirci vergini come occhi lambiti,<br />

per illuderci in un altro viaggio senza ritorno<br />

e i figli, loro sì “stanziali”, resteranno a guardare.<br />

63


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Paolo Fanfani<br />

al prof. Lorenzo Poggi<br />

Ancora risuonano le parole<br />

intorno all’incerto, all’opinabile,<br />

reso fruibile abilmente da un uomo<br />

ormai attempato, un codino bianco,<br />

gli occhi incredibilmente vividi,<br />

le circonvoluzioni mentali<br />

straordinariamente chiare.<br />

È stato un professore di filosofia<br />

ma è molto di più, un istrione lucido<br />

dalle profuse citazioni dantesche,<br />

insomma uno che trasfonde tanto<br />

attingendo semplicemente<br />

da tutto ciò che ha sempre amato.<br />

L’abilità è manifestamente<br />

nella connessione di tutto con tutto,<br />

come il resoconto di un suo ex allievo,<br />

biologo ricercatore, letto alla luce<br />

del concetto quantitativo-qualitativo<br />

di alienazione in Hegel.<br />

L’auditorio poi d’eccezione,<br />

con molti giovani studenti condotti<br />

da un altro professore sicuro dello spettacolo<br />

e dell’effetto più che probabile.<br />

Alla fine solo gratitudine,<br />

per quell’ora e mezza di vita incollata<br />

alle parole che ognuno porterà dentro,<br />

a suo modo ma sicuramente a lungo,<br />

magari sperando in una germinazione tardiva<br />

di una qualche semenza sottile.<br />

64


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paolo Fanfani<br />

Come al solito ti incontro tra gli scaffali,<br />

ultimamente non fai che marmellate<br />

ed altre cose che non dici ma che so,<br />

ti dimentichi che sento tutto quello che vivi,<br />

bello o brutto che sia, ha sempre il tuo nome,<br />

una specie di marchio di garanzia<br />

che non si può non condividere,<br />

anche se stride con tutto quello che siamo.<br />

Non sempre le cose vanno come si vorrebbe,<br />

ma rimango sul confine, in equilibrio,<br />

in questo splendore dei tuoi occhi di mare,<br />

lo stesso che i tuoi capelli mi nascondevano<br />

su un molo ventoso di sale con gente lontana.<br />

In così poco tempo ci diciamo troppe cose,<br />

come se si dovesse sopperire con urgenza<br />

ad un abisso non colmato, come sospeso.<br />

Ti lascio qualcosa, un groviglio di parole<br />

intessuto di quello che sono, “così ti fai un’idea”<br />

anche se un’idea ce l’hai già e molto precisa.<br />

E volgere le spalle a tutto e andarmene<br />

con la solitudine spessa che mi circonda,<br />

ora che sono in macchina sommosso<br />

e la tua già scarsa lontananza mi grava,<br />

ma anche contento per quei pochi minuti<br />

di ordinaria condivisione che mi rincuora.<br />

E poi nulla, silenzio e buio per le strade,<br />

rese deserte dal permanere di te.<br />

65


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Giuliana Filindassi Bartolini<br />

Tel. 055 750052<br />

•<br />

•<br />

Sono nata a Scandicci dove risiedo da sempre.<br />

Dopo il diploma professionale, essendo<br />

estrosa e poetica, comincio a scrivere.<br />

Nel salotto dell'editore Pietro Chegai ho conosciuto<br />

Duccia Camiciotti e Anna Balsamo, poetesse,<br />

scrittrici e critiche d'arte.<br />

Nel 1991 ho partecipato al concorso indetto nella<br />

Basilica di Santa Croce a Firenze (Parole 1991).<br />

Sono socia da oltre venti anni del Centro d'arte<br />

Modigliani presieduto da Roberto Cellini.<br />

Mie poesie sono state lette nel palazzo comunale<br />

di Scandicci in occasione della manifestazione<br />

“Scandicci città metropoli” nel 2000 dove ho conosciuto<br />

Dino Pasquali, il prof. Bianchini, il prof.<br />

Elvio Natali, Mario Luzi e Romano Battaglia.<br />

Per dieci anni sono stata socia della Società di San<br />

Giovanni di via del Corso a Firenze. Mi sono stati<br />

dedicati articoli dal settimanale Metropoli (“Ricordi<br />

giovanili di una poetessa di Casellina” e “La<br />

Fiera di Scandicci vecchia maniera”).<br />

Ho frequentato le Giubbe Rosse, la Camerata dei<br />

<strong>Poeti</strong>, la Fondazione Il Fiore, La casa della luce, l'Istituto<br />

Francese di piazza Ognissanti, il Cenacolo<br />

di Santa Croce di padre Rosito direttore di Città di<br />

vita e sono socia della Pro Lastra Enrico Caruso.<br />

Nel 2002 l'Auser di Lastra a Signa ha pubblicato<br />

“Fatti di guerra vissuti in prima persona” che poi è<br />

stato presentato alle scolaresche di Signa e Lastra<br />

a Signa. Ho letto mie poesie a Villa Vogel a Firenze,<br />

al Salone Coop di Ponte a Greve, a Villa Castelletti<br />

nella sede della BCC di Signa, all'Antico Spedale<br />

di Sant'Antonio di Lastra ogni anno in occasione<br />

della Festa di Primavera.<br />

Nel 2010 sono stata inserita nell'antologia di poesie<br />

curata da Antonio Sabatino presidente della<br />

sezione poesia Dino Campana della Pro Lastra.<br />

Nel 2011 ho partecipato con due poesie alla manifestazione<br />

promossa da Carlo Ciappi presso l'associazione<br />

culturale San Matteo della parrocchia<br />

Gesù Buon Pastore di Casellina.<br />

Pace!<br />

L'Io solitario inquieto<br />

vaga su nell'immenso<br />

cielo... cercando Pace!<br />

Ambito sogno di una<br />

Umanità di mali<br />

intrisa<br />

Veleni offuscan leggi<br />

sacre di vita<br />

ed i tanti<br />

perché dell'esistenza<br />

Umana!...<br />

Libertà<br />

linfa rigeneratrice<br />

di nuove speranze<br />

poggiata da sempre<br />

sui pilastri<br />

di antica<br />

sofferenza!..<br />

La libertà non ha colore<br />

66


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Giuliana Filindassi Bartolini<br />

Un giorno a San Moritz<br />

“San Moritz, Località per palati fini”.<br />

Il lago gli alberghi le Chiese tutto si eleva e s'incastona al cielo.<br />

Arriva un trenino rosso a cremagliera sbuffando in salita...<br />

Le ruote in curva stridono nel paesaggio silente innevato...<br />

Il viaggiatore si trova immerso in luoghi ameni d'infinita bellezza...<br />

Piccole stazioni improntate a chalet, davanzali fioriti, trine e cuori ricamati<br />

da mani gentili...<br />

Nello stretto paesaggio che s'appressa la mano sfiora or la neve or la roccia.<br />

Un ramo spoglio sporge chiedendo una gemma per fiorir.<br />

Il sole splende sulla distesa nevosa a grande raggio... Brillano i colori forti<br />

di sciatori in corsa sui pendii... le guglie colorate i tetti bianchi, le alte cime<br />

dei pini, i rami spogli; Si beano di tal natura i prediletti!<br />

Il Ghiacciaio Eterno imponente austero. Le grige pietre rugose sottostanti,<br />

guardan dall'alto il corso della vita... L'affannare ansioso di tanta<br />

umanità triste... Delusa...<br />

Un piccolo cerbiatto spaurito appare in un boschetto di pini cercando nella<br />

neve un po' di cibo... Il prato vicino tenta di rinverdire il suo letto!<br />

Monti beati! Che godete il cambiar delle stagioni.<br />

Colori stupendi a primavera. Gialli arancio autunnali.<br />

Le nuvole vaganti sostan maliziose per il piacer degli occhi “che san vedere”<br />

oltre il colore dei Pini, lo smeraldo dei laghi; L'eterna armonia della natura<br />

che si ripete... “Ritempra! Il cuore ed il Pensier!”<br />

67


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Giuliana Filindassi Bartolini<br />

Ginestre in fiore, pendule ciocche colorate chiare...<br />

sono parole, che nascono dal cuore... D'improvviso o pensate,<br />

“Queste mie massime sono nate”<br />

E, parlano di vita ed altro ancora...<br />

- Allor che nella vita conosci chi sei, capisci ciò che vuoi<br />

Segui il tuo cuore e non tradirti mai...<br />

- Con l'anima in pace spera ogni mattina sorga il sole...<br />

Dal suo calore attingi la fiducia per un sereno domani...<br />

- Non ti basteranno le ricchezze accumulate<br />

per comprare la pace del cuore...<br />

- Amare meglio i bambini speranza del futuro<br />

- Vivere bene con se stessi è il difficile segreto della vita.<br />

- Oggi si è … In considerazione di ciò che si ha, E non chi siamo come persone...<br />

- L'intelligente non può fuggire da se stesso deve ritrovare il suo Io, anche se può costare fatica.<br />

- È più facile riconoscere i propri meriti che i propri difetti!<br />

- Quando il mondo sembra caderti addosso, la speranza ti bacia la fronte... Sorridi il tuo Io risorge!<br />

- Chi non ha vissuto la guerra non ha solo pensieri di pace...<br />

- Se mi domanderete... Cosa pensi di noi Mamma?<br />

Sono vostra madre e voi “i miei grandi Amori!”<br />

- I capelli han fili d'argento gli occhi le rughe del tempo, la mente saggezza acquisita...<br />

- Tanto ho sofferto e tanto ho amato la vita!<br />

68


•<br />

Bianca Maria Gaddini Pagliai<br />

Tel. 055 606889<br />

Cell. 339 5766894<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Bianca Maria Gaddini Pagliai nasce<br />

a Roma in una famiglia di<br />

artisti, poeti e creativi.<br />

Dal 1960 si trasferisce a Firenze dove<br />

tuttora vive e dove dal 1975 comincia a<br />

esporre le sue opere e le sue creazioni<br />

in varie mostre personali e collettive.<br />

Ha partecipato con successo a vari<br />

concorsi di poesia.<br />

Pioggia di settembre<br />

E alfine è arrivata<br />

tra brontolii di tuoni<br />

e saettar del cielo,<br />

portando nell’aria<br />

profumi di autunno,<br />

nel cuore il rimpianto<br />

dei giorni perduti,<br />

dell’ore trascorse<br />

sognando di te.<br />

Firenze, 18 settembre 2011<br />

Le mie stagioni<br />

È sempre inverno<br />

se nei miei pensieri<br />

s'avventa il gelo<br />

della nostalgia.<br />

È sempre estate<br />

se quest'ansia mia<br />

si placa in te,<br />

in te si scioglie<br />

e tace.<br />

23/02/2006<br />

69


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Bianca Maria Gaddini Pagliai<br />

Il maglione rosso<br />

Dentro a un cassetto,<br />

ieri, ho ritrovato<br />

un tuo vecchio maglione<br />

un po’ infeltrito.<br />

M’ha ricordato<br />

quando t’abbracciavo<br />

strofinando la maglia<br />

col mio viso.<br />

Calda e avvolgente<br />

come il nostro amore.<br />

A uno sconosciuto<br />

Il tuo sguardo,<br />

pur lieve,<br />

m’ha sfiorato<br />

e un mondo<br />

di emozioni<br />

m’ha trasmesso.<br />

Eppur non ti<br />

conosco ma io<br />

sento che potrei<br />

amarti come<br />

mai nessuno.<br />

Firenze 24/04/2010<br />

E’ ancora inverno...<br />

Di nuovo il pioppo<br />

le sue gemme<br />

espone<br />

e tra i rami<br />

ancor spogli<br />

gli uccelli tesson<br />

voli, già presaghi<br />

del nuovo.<br />

Nei tepori dell’aria<br />

si annuncia<br />

un’altra estate.<br />

Ma è ancora<br />

inverno senza<br />

la tua voce.<br />

Firenze, 25 febbraio 2008<br />

Firenze 25/02/2010<br />

70


•<br />

Antonina Giammarinaro Monti<br />

Via Ciuto Brandini, 27 - 50126 Firenze<br />

Tel. 055 680895<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Vive e lavora a Firenze dove,<br />

dopo la laurea con lode in Lettere<br />

Classiche, ha continuato gli<br />

studi sotto la guida d'illustri professori<br />

(Giorgio Pasquali, Giacomo Devoto,<br />

Bruno Migliorini, Carlo Battisti) conseguendo<br />

col massimo dei voti il diploma<br />

di Perfezionamento in Filologia<br />

classica e in seguito il diploma di Perfezionamento<br />

in Filologia moderna. Ha<br />

frequentato corsi di giornalismo presso<br />

l'Università di Urbino, sostenendo numerosi<br />

esami sempre con il massimo<br />

dei voti. Ha dedicato la sua attività di<br />

ricerca alla saggistica e alla glottologia<br />

con varie pubblicazioni. Nell'ambito<br />

di tali studi ha collaborato alla realizzazione<br />

dell'Atlante toponomastico<br />

della Venezia Tridentina con la pubblicazione<br />

del commento al foglio XIII “I<br />

nomi locali del Roveretano”. Ha collaborato<br />

al progetto di stesura del Vocabolario<br />

storico della lingua italiana<br />

dell'Accademia della Crusca e ha svolto<br />

attività didattiche presso la Facoltà<br />

di Lettere dell'Università di Firenze.<br />

Ha lavorato col grado di bibliotecario<br />

direttore presso la Biblioteca Nazionale<br />

di Firenze ed è stata più volte incaricata<br />

dal Ministero dei Beni Culturali<br />

di rappresentare le biblioteche italiane<br />

in consessi internazionali come Mosca<br />

o Philadelphia. Fa parte di alcune associazioni<br />

culturali fiorentine tra cui la<br />

“Compagnia del Paiolo” l'”Unione Fiorentina”,<br />

il “Circolo degli artisti - Casa di<br />

Dante” dove ha organizzato alcune sue<br />

mostre personali di pittura.<br />

Poetessa e pittrice ha pubblicato in<br />

Il dono più bello<br />

Momenti magici<br />

e il mondo è stato mio.<br />

Poterli imprigionare<br />

ma sono fuggiti veloci<br />

come sabbia<br />

che scivola fra le dita,<br />

come vento<br />

che libero spazia,<br />

come acqua<br />

che scorre<br />

e non è mai la stessa.<br />

Ricordare non è vivere<br />

e a che serve<br />

inseguire vane chimere?<br />

Un giorno sereno,<br />

pacato, tranquillo,<br />

è forse il dono più bello.<br />

71


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Antonina Giammarinaro Monti<br />

La speranza della vita<br />

Corrono le nubi nel cielo,<br />

si fermano, s'inseguono,<br />

alla conquista di uno squarcio d'azzurro.<br />

È bello volare con loro,<br />

interrompere la corsa della vita,<br />

sorridere e afferrare la gioia<br />

dell'attimo fuggente<br />

che non sempre sappiamo imprigionare.<br />

Intorno ci si affanna<br />

ma solo la sosta e la speranza<br />

danno luce all'esistenza.<br />

antologie e riviste numerosi articoli<br />

e poesie nonché un volume di poesie<br />

“Frammenti di luce” illustrato con riproduzioni<br />

dei suoi dipinti.<br />

Ha partecipato a manifestazioni e mostre<br />

in Italia e all'estero riscuotendo<br />

premi e lusinghieri consensi di pubblico<br />

e di critica. Si ricordano il Primo<br />

Premio per la poesia (Firenze, 1999) e il<br />

Premio di sala (Firenze, 2012) dell'Accademia<br />

“Il Fauno”; i diplomi di finalista<br />

al Premio Firenze per la poesia tutti gli<br />

anni dal 1995 al 2001; il Primo Premio di<br />

pittura alla 17° Rassegna d'arte “Città di<br />

Viareggio” 2003; i premi e i riconoscimenti<br />

del “Premio Italia per le arti visive”,<br />

Firenze - Certaldo - Capraia per diversi<br />

anni consecutivi dal 1997 al 2008;<br />

la medaglia del Premio Italia, XXIII edizione,<br />

2008, organizzato dalla rivista<br />

“Eco d'arte moderna”, per i numerosi<br />

successi riportati dall'artista nel corso<br />

di oltre 10 anni; i vari premi dell'Associazione<br />

Marzocco, l'Oscar della Cultura<br />

conferitole dalla Galleria d'Arte<br />

Centro Storico di Firenze nel 2014.<br />

72


•<br />

Leda Giannoni<br />

ledagiannoni@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Leda Giannoni, nata a Montecatini<br />

Terme, vive a Firenze fin da piccola.<br />

Si è laureata in Scienze Politiche ed ha<br />

insegnato come ricercatrice alla Cesare<br />

Alfieri per diversi anni.<br />

Ha pubblicato molti lavori nel Diritto<br />

Pubblico comparato e nelle Istituzioni<br />

Politiche.<br />

Da sempre il suo amore per l'arte l'ha<br />

spinta a dipingere e la sua dedizione<br />

nel tempo si è tradotta in un vero e<br />

proprio impegno.<br />

Ha partecipato a mostre di pittura nazionali,<br />

estemporanee ed a diversi premi<br />

importanti.<br />

Scrive da sempre poesie e pubblica in<br />

diverse riviste letterarie e antologie<br />

quali “Il Fauno”.<br />

Ha partecipato a diversi concorsi in varie<br />

città italiane.<br />

A Villa Arrivabene con la pittura ha presentato<br />

le sue poesie.<br />

A Palazzo Pretorio di Sesto Fiorentino,<br />

a Certaldo, alla Galleria “La Pergola.<br />

Fa parte di alcune associazioni fiorentine<br />

quali “Il Paiolo” “Le Muse” San Giovanni<br />

Battista”, “Firenze donna”, “La lega<br />

del Chianti”.<br />

Con il premio di pittura Città di Viareggio<br />

ha presentato le sue poesie,<br />

e con il Premio Italia per le Arti Visive<br />

per diversi anni organizzato dalla rivista<br />

“Eco D'arte Moderna”.<br />

Pensare a te<br />

Pensare a te, nel turbine della mia vita, come per<br />

il viandante assetato e stanco,<br />

una sorgente di acqua fresca io abbevero la mia<br />

arsione al pensiero di te.<br />

In questo pensiero riposo la mia stanchezza e da<br />

esso traggo motivo di vita.<br />

Più bello sarebbe averti sempre accanto e non<br />

con gli occhi della mente<br />

ma con quelli della fronte poterti guardare, ma,<br />

tuttavia è bello pensare che verrà<br />

l'ora in cui posso vederti e parlarti, è anche bello<br />

attendere l'ora in cui, uniti,<br />

possiamo dimenticare tutto il resto del mondo,<br />

sprofondandosi in un eloquente<br />

silenzio che nessuno scrisse, che nessuno scriverà,<br />

che nessuno mai seppe.<br />

73


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Leda Giannoni<br />

In terra straniera<br />

Odo mormorare i ruscelli del bosco.<br />

Nel bosco, tra lo stormire<br />

non so dove io sia.<br />

Gli usignoli cantano<br />

qui nella solitudine.<br />

Come volessero dire<br />

qualcosa del bel tempo passato.<br />

Volano i bagliori della luna<br />

come se vedessi sotto di me<br />

il castello giù nella valle<br />

eppure esso è tanto lontano<br />

come se il mio amato<br />

nel giardino pieno di rose<br />

bianche e rosse<br />

dovesse attendermi.<br />

Istanti divini<br />

Se potessi questi istanti divini eternare!<br />

Dare a te questo senso di gioia perfetta<br />

come a chi mi circonda io m'illudo di dar.<br />

Se potessi questo giorno fermare<br />

fermare tutto quello che mi illude, che getta<br />

nel mio cuor la linfa di una vita più bella.<br />

Canto alla vita<br />

Sono l'allodola<br />

È allegro il mio canto.<br />

Lascio agli altri mostrare<br />

Il lato scuro.<br />

Il mio mondo è limitato:<br />

vivo felice di ciò che sono!<br />

74


•<br />

Mirco Giarrè<br />

mircogiarre@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Autolesionista al ballo<br />

di Carnevale<br />

Nato a Montevarchi il 30 agosto del 1992,<br />

vive a Tosi, piccolo paese in provincia di<br />

Firenze. Dopo aver conseguito il diploma<br />

classico superiore si iscrive alla facoltà di Lettere<br />

e Filosofia di Firenze, dove studia attualmente<br />

Lettere Moderne. Ha partecipato alla raccolta<br />

di poesie “<strong>Poeti</strong> in Toscana” edito da Masso<br />

delle Fate nel 2014. Nel dicembre dello stesso<br />

anno otto sue poesie son state selezionate per<br />

far parte delle dieci letture proposte per la rassegna<br />

letteraria “Abbiamo lettori, cerchiamo letture”<br />

del Wag Film Festival che si è svolto a Terranova<br />

Bracciolini. Sempre nel dicembre 2014 ha<br />

pubblicato la sua prima raccolta di poesie, "Adamo",<br />

con la casa editrice Masso delle Fate e ha<br />

presentato due poesie all'interno del numero di<br />

dicembre della rivista italiana di arti varie" Luogos".<br />

Nel 2015 altre sue poesie sono state inserite<br />

nel terzo numero della rivista "Luogos". Nel settembre<br />

2015 ha partecipato alla manifestazione<br />

"LuOGOS d'arte" con il suo volume "Adamo" e,<br />

sempre da settembre 2015, è diventato condirettore<br />

generale e direttore della sezione scrittura<br />

della rivista di arte e cultura "luogos". Alcune sue<br />

Un mantello silenzioso,<br />

con questo caldo,<br />

cucito sulle spalle<br />

le tue mani distratte,<br />

che scavavano solchi<br />

sopra di me.<br />

In alto il cielo brilla<br />

e intorno cantano le cicale.<br />

Io muto nell'ombra il mio<br />

sorriso.<br />

Il tuo volto, incantato<br />

anche per me<br />

risplende.<br />

E ballo nella mia ombra,<br />

cercando i tuoi occhi.<br />

Sono il tuo Eddie,<br />

tu la mia Sylvia.<br />

O forse son io lei?<br />

Confusi i miei pensieri,<br />

distratti.<br />

Colossi ovunque...<br />

75


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Mirco Giarrè<br />

Cosa ci faccio con te?<br />

Non so più chi sono.<br />

Dove sta la mia forza?<br />

Rannicchiato nella tua<br />

ombra,<br />

sospiro.<br />

Piangono le mie vene.<br />

Lo fanno per te.<br />

poesie sono presenti su neteditor.it e alidicarta.it.<br />

Hanno scritto di lui il poeta Enrico Taddei<br />

e il critico Nicola Nuti. È anche autore<br />

dell'introduzione al libro "Caminàde có òn<br />

veneziàn" di Enrico Taddei ed è collaboratore<br />

della rivista" Il Cartello", per cui scrive recensioni.<br />

Pausa da quattro quarti<br />

(Allegro andante)<br />

Uno spazio suscettibile<br />

di cambiamenti<br />

immutabili<br />

e vecchie parole<br />

descritte dentro noi,<br />

la misantropia<br />

che mi donasti,<br />

sola,<br />

distesa su quel prato,<br />

andando a largo,<br />

a largo<br />

senza più tornare.<br />

E nuovi soli<br />

e nuove stelle,<br />

un battito improvviso<br />

invaso dal tuo mare.<br />

E cadenti sogni<br />

e un figlio<br />

bastardo<br />

mai conosciuto.<br />

Ho perso il senso.<br />

E quel tutto<br />

con te,<br />

ch'è niente<br />

nel monotono ripetersi<br />

dei suoi passi.<br />

Ma ti vorrei qui a volte,<br />

a ripeter con me<br />

che non eravamo<br />

come tutti<br />

e che in fondo<br />

insieme eravamo<br />

anche felici.<br />

76


•<br />

Stefania Giordano Vespucci<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Ènata a Firenze dove ha compiuto<br />

studi classici e vive con la famiglia.<br />

Tra sillogi di poesia e narrativa e due<br />

romanzi, ha pubblicato dieci libri di cui<br />

la maggior parte in seguito a premio<br />

conseguito nei concorsi. Nei suoi brillanti<br />

esordi, s’incontra con Mario Luzi<br />

che le scrive in dedica: “Il nome di lei<br />

equivale a corona. Corona di che fiori?<br />

Di che spine? O selvatica corona di<br />

anni a venire?” apprezzando i suoi versi.<br />

E il Poeta, continua dopo aver ricevuto<br />

“La bottiglietta marina” (anche questa<br />

raccolta edita da un primo premio),<br />

con i suoi lapidari commenti: “L’entità<br />

fatta forza genera lance e gigli”.<br />

Del 1990 il primo romanzo “Profilo di<br />

Chiara” (Maremmi Ed.) per cui il prefatore<br />

prof. Giorgio Luti commenta: “una<br />

storia d’anima. Idillio poesia in prosa”.<br />

L’autrice sceglie per la copertina una<br />

propria immagine in controluce emblematica<br />

di lei in ogni tempo della<br />

vita. Molto successo di critica nel 1993<br />

Il perdono<br />

Il perdono è un miracolo,<br />

rapsodia universale d’Infinito<br />

-dal principio al principio,<br />

nell’amore di ogni crocerespira<br />

vento marino al piccolo pesce<br />

e verdi praterie alle pecorelle del gregge…<br />

chiamato e invocato da Gesù,<br />

nella santità della creatura<br />

lavata e infine prosciugata,<br />

nel diletto vettore dell’anima,<br />

colomba dell’amore di Maria,<br />

nella costante primavera d’ogni vita,<br />

dove il cuore è aperto al suggerimento<br />

e la sapienza insieme dall’umiltà gestita:<br />

sì, l’infinito esercito di stelle<br />

vincerà la bestemmia della terra<br />

nutrita dall’ipocrisia di satana,<br />

con diabolica dimenticanza,<br />

ermafrodito della bellezza…<br />

Nel caos infernale<br />

primordiale superbia:<br />

inutile rifiuto se ora anche<br />

la dolce capinera<br />

al Vespro canta Ave Maria.<br />

77


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Stefania Giordano Vespucci<br />

Esonero di desiderio<br />

Esonero di desiderio…<br />

Nel convulso campo di cavallette<br />

(la vita), menopausa di dolcezze?!...<br />

Là dove il grembo implora?!<br />

Invece v’è reliquia custodia<br />

del puledro passione!<br />

Dolorosa ninna-nanna<br />

di mammelle abbandonate<br />

e tiranna delusione,<br />

crisi-donna: ahi!...<br />

Ahi delirio di “Violetta”! Ahi!<br />

…E ALFINE REMISSIONE DELLA PAURA:<br />

MENTRE FILIGRANA DELL’INCONTRO<br />

PORGE TELA, DISEGNA ARCO ALL’AMPLESSO.<br />

ENDIADI E PREGHIERE SOLCANO<br />

VETTE E OCEANI, NEL TITOLO<br />

DELL’INFINITO BUSSA<br />

L’INNAMORAMENTO: CELESTE DECISIONE LO ELEVA<br />

A PISTA DEI VOLTEGGI:<br />

PATTINAGGIO DI TUTTA LA VITA.<br />

per “Il Tamburino di Dio”. La silloge è<br />

prefata da Paola Lucarini ed ha in postfazione<br />

un dettagliato studio linguistico<br />

dell’italianista Giancarlo Oli. Più<br />

tardi seguono le opere di poesia “Coriandoli<br />

d’una giovinezza” e “Il corpo e<br />

l’anima” (Pietro Chegai Ed.) di cui un<br />

altro autografo di Mario Luzi: “Stefania,<br />

trapana lieve l’aria / di ieri e di domani<br />

/ la tua elitra – musica sottile /<br />

d’echi santi e profani”. Sempre dei primi<br />

anni Novanta il secondo romanzo<br />

“Il dubbio” (Gazebo Ed.) stavolta prefato<br />

da Mario Luzi.<br />

Pubblica da ultimo, ancora con Gazebo,<br />

alla vigilia del 2000, “del vero canto<br />

dell’amor passione”. La produzione<br />

segna ora una lunga pausa; Stefania<br />

però ha molti inediti. Il prof. Alberto<br />

Chiari dell’Università Cattolica di Milano<br />

ha inserito tutte le opere di Stefania<br />

all’Accademia della Crusca. “Il dubbio”<br />

attualmente è stato accettato in<br />

donazione di Stefania alla Biblioteca<br />

Mario Luzi di via Ugo Schiff. “…Stefania<br />

Giordano Vespucci, istintivamente,<br />

spontaneamente, innova un lessico<br />

meriniano…”<br />

(A. Balsamo)<br />

78


•<br />

Andrea Gradi<br />

Residente a Signa<br />

andrea.gradi@alice.it<br />

La Storia<br />

Ciò che fu e ciò che è stato,<br />

chi allor visse ed ha vissuto<br />

l’hanno scritto e raccontato,<br />

che gli sia, o no, piaciuto.<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Ma se tu non lo rammenti,<br />

se di ciò non fai tesoro,<br />

se nemmen picciol frammenti<br />

tu tramandi a noi e a loro,<br />

Andrea da Signa è il nome d’arte<br />

di Andrea Gradi, nato a Signa<br />

(Firenze) l’8 agosto 1948. Proviene<br />

da un ambiente post-contadino,<br />

dal quale ha ereditato la concretezza,<br />

la semplicità e l’amore per le cose più<br />

vere della vita. Da suo padre ha preso<br />

l’amore per la cultura, per l’arte, per i<br />

viaggi, per la ricerca, per lo scrivere:<br />

dalla prosa alla poesia, dal saggio al<br />

pezzo giornalistico, al pensiero, alla parola,<br />

ed a tutto ciò che è, oggi, la nuova<br />

comunicazione. Nel cassetto ha una<br />

raccolta di poesie, una raccolta di racconti<br />

brevi, un romanzo ed un’opera di<br />

studio sulla vita ed il costume nel Rinascimento<br />

in Italia, tutte opere non ancora<br />

pubblicate.<br />

Andrea da Signa<br />

il presente ed il passato<br />

non sapranno più di niente;<br />

il presente, ch’è già andato,<br />

è il futuro immantinente.<br />

È la storia in divenire<br />

che ci lega al dì presente,<br />

e la storia, il dì avvenire,<br />

ricordare ci consente.<br />

Per non perder la radice,<br />

ricordare ciò ch’è stato,<br />

c’è la storia che mi dice,<br />

nel presente, del passato.<br />

79


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Anna Maria Guidi<br />

Lungarno C. Colombo, 18 - 50136 Firenze<br />

Tel. 055 677633 - angtmn@virgilio.it<br />

•<br />

L’attentato<br />

Oggi nell’aria ho colto al volo<br />

il primo abbaglio dell’estate<br />

e subito mi è nata -birichinala<br />

voglia di ritornare a correre<br />

-da sola- in un campo di papaveri.<br />

Senz’argini alla piena del sole<br />

erano tutti là compatti e tesi<br />

in rutilante tenera parata:<br />

serico sipario di sospiri<br />

il palpitar dei petali dischiusi<br />

alle accaldate carezze del vento.<br />

Nell’effusivo assedio<br />

di tanta beatitudine ignara<br />

appena in tempo ho sospeso la staffetta<br />

sulla verde corsia dell’attentato.<br />

Sono rimasta là<br />

vestale dei miei passi<br />

a contemplare intatta l’armonia<br />

del fragile alleluia<br />

festosamente sparso e acceso intorno<br />

dalla grazia del caso:<br />

là sopra una zolla ancora bruna<br />

dove soltanto gli occhi<br />

nel fiorito sciamare<br />

di tutta quella gloriosa meraviglia<br />

solo di meraviglia<br />

potevano ferire.<br />

Anna Maria Guidi, fiorentina di nascita e residenza,<br />

dal 1998 pubblica, a cura di illustri letterati,<br />

6 libri di poesia (‘Esercizi’, ‘Incontri’, ‘Tenacia<br />

d’ombra’, ‘Certezze’, ‘In transito’, ‘Senz’alfabeto’)<br />

e uno di saggistica (‘La carità erotica nella poesia di S.<br />

Penna: un approccio psicocritico’), che ricevono premi<br />

assoluti in numerosi concorsi e prestigiosi consensi<br />

e commenti critici sulle migliori riviste, antologie e<br />

letterature, settimanali e quotidiani, dove spesso<br />

compare anche la sua produzione poetica e saggistica.<br />

Fattiva promotrice culturale, dedita all’incontro<br />

per la conoscenza e l’interazione multidisciplinare,<br />

già per 30 anni responsabile del Dipartimento di Neuroscienze<br />

dell’Ateneo fiorentino, ha poi collaborato<br />

alle stesure e relative prefazioni di testi neuropsicofisiologici<br />

per pubblicazioni e relazioni svolte in congressi<br />

nazionali ed internazionali, presentando inoltre<br />

conferenze e ‘letture didattiche’ tematiche in varie<br />

sedi istituzionali. Consigliere della ‘Camerata dei <strong>Poeti</strong>’,<br />

è attualmente consulente di ‘Pianeta poesia’, per<br />

cui ha curato e presentato nel primo decennio degli<br />

anni 2000 i programmi ‘Incontri con l’Autore’ e ‘A due<br />

voci’ allo storico Caffè Letterario Le Giubbe Rosse. È<br />

socia onoraria del Centro d’Arte Modigliani e presidente<br />

di giuria nel Premio Letterario Internazionale<br />

G. La Pira. In rete è presente su Literary e sul portale<br />

di ‘Novecento poesia’.<br />

80


•<br />

Roberta Incerpi<br />

robertaincerpi63@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Il silenzio<br />

Posso toccare questo silenzio,<br />

denso, accerchia le emozioni.<br />

Non quiete serena,<br />

ma plumbeo abbandono.<br />

Roberta Incerpi nasce a Viareggio nel<br />

1963, si trasferisce a Pistoia dove intraprende<br />

gli studi. Si laurea in Scienze<br />

Biologiche all'Università di Firenze nel 1989.<br />

Docente di Scienze e Biologia dal 1990. Fin da<br />

piccola dipinge e scrive per passione seguendo<br />

l'amore per i colori trasmesso dal padre Dottore<br />

in chimica, dalla madre e dalla zia materna<br />

disegnatrici e ricamatrici di tessuti. Ha fatto<br />

tesoro dei preziosi insegnamenti del noto scultore<br />

pistoiese V. Gelli e della prof.ssa di lettere<br />

A. Tovini Tassitano.<br />

Ha partecipato a concorsi letterari e artistici,<br />

ha esposto i dipinti in alcune mostre collettive,<br />

è presente con alcune opere in volumi d'arte:<br />

“L'èlite” (2007), rivista Expoart-Transizioni n.<br />

15 - 12/2012, Artisti di Pistoia e del suo territorio<br />

(2013), Artisti della Toscana (2013), Donne<br />

dell'arte in Toscana (2013), Donne dell'arte in<br />

Toscana (2014), <strong>Poeti</strong> di Toscana (2014), Artisti<br />

della Versilia (2015), rivista La bellezza dei miti<br />

Accademia Intern. Gentilizia il Marzocco n. 2/<br />

2014, silloge “L'attesa” edita in Alcyone 2000<br />

Guido Miano ed., premio speciale 2015 con<br />

silloge “In viaggio...” in autori per l'Europa 2015<br />

Ibiskos Ulivieri, 1°premio con silloge “tra le pieghe<br />

dell'animo” premio lett.-art. Leonardo da<br />

Vinci scrittori 2015.<br />

Preme la nebbia su mani tese<br />

come rami spogli, dimenticati, arresi.<br />

Lontano luci effimere<br />

s'intonano a giochi d'amore.<br />

Speranza e fiducia appassite<br />

giacciono su liquidi asfalti.<br />

Distorto, l'orizzonte grigio<br />

parla di strazianti assenze.<br />

81


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Roberta Incerpi<br />

Il babbo<br />

Accoccolato in cima al molo.<br />

Calzoncini e sandali,<br />

il ciuffetto di capelli nella brezza,<br />

come un bimbo di altri tempi.<br />

Mio padre.<br />

Resti ore nell'incanto del tuo mare.<br />

Lontano dalle genti,<br />

sospeso, in attesa,<br />

ma pago.<br />

Chissà dove sono i tuoi pensieri … babbo.<br />

Impigliati nell'altezza dei velieri,<br />

ridenti dietro le corse dei gabbiani,<br />

abbandonati nell'arancio del tramonto ...<br />

là dove il sole si unisce al cobalto delle onde.<br />

E come un bimbo ti emozioni,<br />

scherzi con la rena ed i sassetti,<br />

le conchiglie sono i tuoi tesori,<br />

la spuma sulle caviglie stanche la tua gioia.<br />

Abbandonata la frenetica fatica<br />

nelle tasche della giacchetta,<br />

lasciato il lavoro sulla cravatta dai colori del mare,<br />

appese le preoccupazioni al gancio in cabina ...<br />

di fronte al mare … babbo ...<br />

all'unisono suonate la stessa meraviglia<br />

ed intonate la stessa canzone,<br />

intrecciate armoniosi al bianco e turchino<br />

speranze di pace e sogni di bontà.<br />

82


•<br />

Daniele Lari<br />

dandylari@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Nato a Poggibonsi il 21 maggio<br />

1990. Vive l'infanzia e l'adolescenza<br />

nel profumo delle colline<br />

certaldesi. La verde periferia attutisce<br />

e rende progressivo l'impatto con<br />

la società. Riceve un'educazione molto<br />

direttiva nelle zone limitrofi del paese<br />

nativo fino alle scuole medie inferiori;<br />

poi decide di intraprendere la strada<br />

umanistica tramite il Liceo Scientifico.<br />

L'istituto A. Volta funge da catapulta<br />

verso il mondo universitario. Si iscrive<br />

all'ateneo fiorentino con indirizzo Psicologico.<br />

Si laurea, si perde più volte e<br />

ritrova se stesso in più forme.<br />

Progredisce nell'arte in cui si diletta fin<br />

da piccolo. Si nutre di filosofia e inizia a<br />

strimpellare la chitarra. Finché non inizia<br />

a scrivere per la webzine il Cartello,<br />

che occupa tutt'ora una posizione di<br />

rilievo primario fra i suoi interessi. Si<br />

specializza nel design e poi si tuffa nella<br />

scrittura di racconti.<br />

Vince un concorso di poesie e si specializza<br />

in psicologia del lavoro.<br />

Spazio umano<br />

Altopiani, cima e fondo<br />

adesso non esiste più il mezzogiorno.<br />

L’ombra,<br />

senza sonno,<br />

inaridisce il firmamento.<br />

Capelli strappati,<br />

parrucche bruciate,<br />

il vento si divora il tempo.<br />

Inusitati pensieri calpestano la terra.<br />

Di nuove emozioni si nutre la civiltà,<br />

mentre m’imbatto a scrutare l’abisso,<br />

colgo che sono secondo…<br />

E nei dissimulati mormorii,<br />

accolgo la verità,<br />

germe d’inferno.<br />

Amorae<br />

Tu,<br />

cieca di colori.<br />

Io,<br />

architetto di emozioni.<br />

Labirinto trasparente<br />

dev'esser stato il mio amore,<br />

se alla fine,<br />

pur vedendo oltre,<br />

non sei riuscita a fuggire.<br />

83


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Daniele Lari<br />

La morte del Sole<br />

Cavalca la Morte, il Mare.<br />

Poco a poco spinge la sabbia<br />

verso la riva.<br />

La avvicina agli uomini,<br />

con la speranza di lasciarla in buone mani.<br />

Vedo il sole ritirarsi<br />

dietro l’orizzonte.<br />

E sale il profumo<br />

del pesce cacciato<br />

mentre Vento e Luce si alleano.<br />

Vogliono distruggere le ultime ombre<br />

del giorno.<br />

Nel perpetrarsi del tempo finito,<br />

i colori spettrarono scuri.<br />

E le ombre,<br />

che prima fuggivano,<br />

sanguinanti,<br />

ora, correvano in giro,<br />

rinvigorite,<br />

in cerca del proprio corpo.<br />

Luce e Buio.<br />

Ci fu un bacio, uno schianto,<br />

poi l’urlo traditore di un’ombra<br />

che pugnalò il sole.<br />

Di lì a poco tutto sarebbe cambiato,<br />

eppure c’era chi si dilettava<br />

a non pensare, ancora,<br />

e pescava,<br />

uccideva,<br />

fino alla fine.<br />

A Lei<br />

Avrei potuto coprire gli occhi,<br />

anche se la sua immagine era più vivida<br />

al buio.<br />

Avrei potuto legare le mani,<br />

anche se la sua presenza mi avrebbe sopraffatto.<br />

Avrei potuto turare le orecchie,<br />

anche se la sua voce viaggiava il corpo.<br />

Non avrei potuto sottrarmi<br />

al suo profumo,<br />

se avessi voluto vivere.<br />

Come una folata di vento<br />

su di un campo di grano,<br />

il suo profumo era respiro.<br />

Valicava gli scudi e le difese,<br />

penetrava il corpo<br />

e insidiava la mente.<br />

Comandava il cuore.<br />

84


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Daniele Lari<br />

Come di nuovo<br />

Quanto tempo d’esser finito,<br />

per riviver di me,<br />

ho avuto bisogno.<br />

Avulso,<br />

nel terrore di perder te,<br />

senza svellere il dolore,<br />

ho nutrito il sentimento<br />

fino allo sfinimento.<br />

Ora<br />

come veleno,<br />

le tue labbra secernono profumo.<br />

Come un occhio strappato,<br />

che la mia vista è finita,<br />

solo il tuo sguardo<br />

mi tiene in vita.<br />

E nel celeste scorrere delle tue vesti,<br />

l’ombra si nasconde,<br />

come per non volerti,<br />

come per non servirti,<br />

come per perderti.<br />

Ucciso e inumato.<br />

Rinvenuto,<br />

e poi dimenticato,<br />

ho lasciato la terra<br />

annegarmi,<br />

malato.<br />

E nell’alveo buio,<br />

trovo luce<br />

nell’aspettare di toccarti,<br />

come di nuovo.<br />

Specchio<br />

Di fronte allo specchio<br />

appare il mio riflesso.<br />

Strizzo gli occhi per destarmi:<br />

ci son oggetti<br />

che sullo sfondo<br />

ridan di me con diletto.<br />

Mi volto di scatto,<br />

e, nello smetter di vedermi,<br />

chiamo il mio Nome,<br />

per restar calmo.<br />

Non ci sono.<br />

Non penso di esserci.<br />

Provo a scappare,<br />

ma d’esser uomo<br />

non posso cessare.<br />

Vedo davanti ciò che c’è dietro<br />

come le sbarre, il reietto.<br />

Forse vivo nella mente,<br />

e ciò che c’è è solo un riflesso permanente.<br />

85


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Haydée Lazzeri<br />

Tel. 055 440275<br />

•<br />

•<br />

La casa al mare<br />

Nelle tue stanze<br />

ho custodito la dolce tristezza<br />

che m'increspava l'anima,<br />

la gioia pura<br />

che negli occhi galleggiava.<br />

Sempre rammento<br />

la tua luce e il tuo calore,<br />

l'interiorità sotterranea<br />

di me ragazza<br />

svagata e appassionata<br />

Nata a Viareggio, Haydée (Pseudonimo<br />

Dide), insegnante, bibliotecaria<br />

e bibliofila, ha cominciato<br />

a scrivere nel 1997.<br />

Un suo racconto è stato inserito nella<br />

raccolta “Con gli occhi di una donna”,<br />

frutto di un concorso letterario promosso<br />

dalla Coop. Nel 2000 ha pubblicato<br />

la silloge - poesie e memorie<br />

dedicate a Viareggio - Pasticche e Pastocche<br />

(Baroni Editore).<br />

Nel 2004 ha pubblicato il libro di poesie<br />

Silenzio in cucina (Baroni Editore)<br />

con il quale si è classificata terza al<br />

Premio Letterario Firenze Europa.<br />

Nel 2015 ha pubblicato la raccolta<br />

poetica Passioni (Masso delle Fate).<br />

Da dieci anni frequenta con passione il<br />

gruppo di lettura ad alta voce “Annamaria<br />

Loda”, a Sesto Fiorentino.<br />

86


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Haydée Lazzeri<br />

Amico e amante<br />

Sei stato amico<br />

e amante<br />

maestro e grillo parlante.<br />

M'incantavano i tuoi occhi dorati<br />

i giochi di magia con i fiammiferi<br />

gli appassionati abbracci.<br />

Solo con te<br />

ho cantato stornelli d'amore<br />

e “Coscine di pollo”<br />

ninna-nanna per il futuro figlio<br />

Oggi<br />

amo il tuo viso autunnale<br />

le linee di velluto sulla fronte<br />

le mani sapienti<br />

i gesti misurati.<br />

Non ho perso una goccia del passato<br />

e bevo il calice fino in fondo.<br />

T'amo<br />

per quello che sei<br />

per quello che sei stato<br />

87


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Haydée Lazzeri<br />

Donna di cuori<br />

Solitudine inquieta<br />

d'una eterna ragazza<br />

ancora sfiorata<br />

da un'incerta bellezza<br />

di una donna di cuori<br />

in attesa ancora di parole d'amore<br />

di una donna assurda<br />

se assurdità è<br />

anelare l'abbraccio che l'acqueta.<br />

Sobbalzi di giovinezza<br />

Un po' stanca, un po' vecchia,<br />

un po' pazza<br />

resto in bilico fra i sortilegi<br />

del passato<br />

e l'apprensione per il futuro.<br />

Ora finalmente<br />

che è arrivato il momento<br />

di riordinare lettere, biglietti,<br />

fotografie,<br />

mi scuotono a tradimento<br />

sobbalzi di giovinezza.<br />

88


•<br />

Leonora Leonori Cecina<br />

Tel. 055 613658<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Luna con prefazione di S. Lanuzza. Numerosi i premi letterari<br />

nazionali ed internazionali che la vedono ai primi<br />

posti. Liriche a sua firma compaiono su antologie e riviste<br />

di letteratura contemporanea, alcune tradotte in inglese,<br />

francese e russo.<br />

Molti critici si sono interessati alla sua poesia.<br />

“Poesia amabile ed incisiva, elargizione della natura".<br />

Mario Luzi<br />

Un volo d’ali<br />

Leonora Leonori Cecina vive a Firenze. Laureata<br />

in Scienze Biologiche si dedica alla<br />

poesia ed alla pittura fin dall’infanzia.<br />

Sue pubblicazioni: Frammenti di Poesia - Sensazioni<br />

di Vita - Valzer di Sensazioni - Cipressi a<br />

Mezzanotte con prefazione di C. Mezzasalma,<br />

Poesia e Management - Folletti nell’Ombra con<br />

prefazione di F. Manescalchi Nel segno della<br />

C’è nel dolore<br />

C'è nel dolore<br />

un desiderio forte<br />

di fare silenzio.<br />

Picchia a martello<br />

dentro al petto<br />

incuneato come nel ventre<br />

di un riccio impaurito.<br />

Con chiavistelli e lucchetti<br />

sbarra il suo grido ad altri:<br />

urla solamente a se stesso.<br />

Mi sei apparsa di fronte<br />

nell'accappatoio un po' slacciato<br />

ed un turbante in testa<br />

di spugna colorato<br />

a nascondere il rosso dei capelli,<br />

riccioli anellati ostili<br />

alle mie dita<br />

quando frenavo con pazienza<br />

i tuoi capricci.<br />

Bambina-donna<br />

passato-presente.<br />

Un volo d'ore<br />

saetta sul filo<br />

della vita.<br />

Un volo d'ali<br />

verso un nuovo mistero.<br />

Un volo di carezze<br />

appese all'ultimo sguardo<br />

di un pezzo di me stessa.<br />

89


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Annalisa Macchia<br />

Viale Malta, 5 - 50137 Firenze<br />

Tel. 328 219 6707 - annalisa.macchia@libero.it<br />

•<br />

Credevo che il tuo male fosse male puro<br />

che ogni male portasse solo male.<br />

Nebbia nel mio paesaggio:<br />

la stessa che offusca la tua mente<br />

e il corpo<br />

più piccolo ogni anno.<br />

Tardi capisco – e solo in questo luogo –<br />

quanto mi hai lasciato<br />

col tuo morire lento.<br />

Odioamore è ora tenerezza<br />

infinita, forza insospettata.<br />

Sagome mai notate<br />

offrono appiglio.<br />

Noi sappiamo quale.<br />

Questo filo<br />

incurante di morte e saccheggi<br />

ci stringe dentro<br />

un nodo più forte d’ogni male.<br />

(da: Interporto est, Moretti & Vitali Editori, Milano, 2014)<br />

La quartina<br />

Basta mettere insieme quattro versi;<br />

puoi disporli nei modi più diversi,<br />

ma se le rime scoccan dolci occhiate<br />

nella QUARTINA avrai rime baciate.<br />

(da: A scuola di poesia, Florence Art Edizioni,<br />

Firenze, 2009)<br />

A<br />

A<br />

B<br />

B<br />

Annalisa Macchia, nata a Lucca,<br />

vive da molti anni a Firenze.<br />

Laureata in Lingue e Letterature<br />

Straniere presso l’università di Pisa,<br />

ha insegnato lingua francese presso<br />

alcuni istituti fiorentini. Studiosa di letteratura<br />

per l’infanzia, poeta, narratrice<br />

e traduttrice, ha pubblicato vari libri: il<br />

saggio "Pinocchio in Francia", Quaderni<br />

della Fondazione Nazionale Carlo Collodi,<br />

1978; alcuni piccoli libri per l’infanzia,<br />

La gattina dalla coda blu, La formica<br />

giramondo, Il fantasmino, Il pesce<br />

palla e la nave pirata, Ed. Chegai, Firenze<br />

2002, e Mondopiccino - Piccole storie<br />

in rima, Florence Art Edizioni, Firenze<br />

2004; la raccolta di poesie La stanza<br />

segreta, ETS, Pisa 2004; la raccolta di<br />

racconti I sogni del mattino, ETS, Pisa<br />

2005; la raccolta poetica La luna di<br />

Cézanne, Kairos, Napoli 2008; il libro A<br />

scuola di poesia, per capirla, per spiegarla,<br />

per scriverla, per amarla, nella<br />

collana “Saggi e ricerche”, Florence Art<br />

Edizioni, Firenze 2009; il romanzo Il<br />

portone di via Ghibellina, puntoaca-<br />

90


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Annalisa Macchia<br />

po Editrice, Novi Ligure (AL) 2011; la raccolta<br />

poetica Interporto Est, Moretti &<br />

Vitali editori, Milano 2014; Come si cucina<br />

un sonetto - Scopri la poesia divertendoti,<br />

Florence Art Edizioni, Firenze<br />

2015, Timothy Houghton, Internal distance<br />

(traduzione di Annalisa Macchia<br />

e Luigi Fontanella con testo a fronte),<br />

Mimesis Edizioni (Milano-Udine), 2015.<br />

Ha tradotto poesie di John Ciardi, Timothy<br />

Houghton e Mark Strand. Collabora<br />

con l’associazione culturale fiorentina<br />

Pianeta Poesia; con recensioni<br />

e racconti alla rivista Erba d’Arno; è<br />

nella redazione fiorentina della rivista<br />

internazionale Gradiva; cura, inoltre, la<br />

collana per l’infanzia della casa editrice<br />

CFR Poiein.<br />

La luna di Cézanne<br />

Una scacchiera di finestre chiuse.<br />

Taglia di sghembo, un lucernario,<br />

il livido triangolo del tetto.<br />

Bianca si riversa la luna<br />

sul perimetro del letto<br />

dove, in diagonale, supino<br />

dorme un vecchio.<br />

Coni di luce artificiale<br />

moltiplicano cerchi sulla mano<br />

sul libro abbandonato.<br />

Spigoli vivi nel costato<br />

appena muove il petto.<br />

Senz'anni, senza affanni,<br />

una presenza lieve<br />

sfiora i capelli, il volto<br />

dilavati.<br />

Raccoglie, sospinge<br />

traiettorie senza fine<br />

tra i quattro lati di un argenteo vetro.<br />

(Da: La luna di Cézanne, Kairòs Edizioni, Napoli 2008)<br />

91


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Michelangelo Marsili<br />

Cell. 349 3954682<br />

marsilitrek@gmail.com<br />

•<br />

Io non ho<br />

Io non ho un lavoro<br />

io vivo<br />

Io non ho una casa<br />

io abito<br />

Io sono, povero<br />

di cose<br />

inutili<br />

Simonia<br />

Le menti prostituite<br />

vomitano<br />

aborti clandestini<br />

di futuro<br />

Verso l’estate<br />

Sulle spine del vento<br />

si smaglia la lana del cielo<br />

Il sole, solo, semina<br />

Azzurro<br />

Brina<br />

Brilla il mattino<br />

in un boato velato di luci<br />

Sono nato il 07/11/1973 a Firenze,<br />

dove ho conseguito la maturità<br />

al Liceo Scientifico Leonardo da<br />

Vinci, nei sei anni successivi ho vissuto<br />

a Ravenna dove mi sono laureato in<br />

Scienze Ambientali nel marzo 1999.<br />

Dopo il servizio militare ho cominciato<br />

a lavorare come guida escursionistica.<br />

Questa è tuttora la mia vita che<br />

condivido con mia moglie e tre figli.<br />

Ad oggi ho pubblicato una raccolta di<br />

poesie (pubblicata dal Masso delle<br />

Fate Edizioni) dal titolo: D'IO; altre<br />

sono in divenire.<br />

Pirati del Sole<br />

Marinai di terra<br />

Pirati del sole<br />

figli di un cielo austero<br />

Coltivano verticali dirupi<br />

di vite<br />

Rapidi calano le ancore<br />

in seni di speranze<br />

abbandonate<br />

Poesia<br />

Tradurre l'Eterno<br />

92


•<br />

Gabriella Martino<br />

gabimar@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

I mondi sublunari<br />

I mondi sublunari<br />

ci attendono<br />

la freccia è sulla cocca.<br />

Come melagrana<br />

amo dispensare<br />

le rosseggianti perle di vita.<br />

•<br />

Vive e lavora a Firenze. Ha conseguito<br />

la laurea in Critica Letteraria<br />

presso l'ateneo di Firenze con<br />

110 e lode. Professore, scrittrice, pittrice,<br />

poeta, saggista, giornalista, é pluriaccademica,<br />

è stata nominata Cavaliere<br />

dell'Arte. È tra i soci fondatori del Gruppo<br />

di servizio per la Letteratura Giovanile;<br />

è socia di diversi sodalizi, circoli artistici<br />

e culturali. Pittrice affermata, le sue<br />

opere sono presenti in raccolte pubbliche<br />

e private. Ha pubblicato: "Cieli di<br />

cristallo" (1985); "Solo un granello di sabbia"<br />

(1987); "Un sogno in tram" (1988);<br />

"Uccello di ghiaccio" (1994); "Thanatos-<br />

Bios" (1996); "Chaos-Bios" (1996); "Eros-<br />

Bios" (1996); "Martino" (1997); "Gioco di<br />

specchi" (1997); "Psiche e luce" (1997); "In<br />

punta di penna" (1998); "L'invisibile dei<br />

luoghi" (1999); "Diamanti" (2000); "Oro la<br />

luce dei tuoi occhi" (2002); "Brusìo di<br />

ore" (2002); "Magenta e viola" (2004);<br />

"Frammenti" (2012); "Sperimentazioni"<br />

(2013); "L'ascolto del silenzio. Un viaggio<br />

pittorico nell'Antico e nel Nuovo Testamento"<br />

(2014); "Schegge" (2015).<br />

Quasi spècola il pensiero.<br />

L'opalescenza dell'io<br />

tramuta in cristalli.<br />

Gole di gelo e di fuoco<br />

navate di fiori a tessere l'aria<br />

pareti verdi di alberi canterini<br />

per una intonazione nuova.<br />

Oceanico grido d'amore.<br />

Il mondo s'ingioiella.<br />

Eros-vita.<br />

93


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Donato Massaro<br />

Firenze<br />

Cell. 334 122304 - donato.mas@virgilio.it<br />

•<br />

L’uragano<br />

Si dovrebbe vergognare l'uragano,<br />

alberi sradicati, tetti scoperchiati,<br />

strade allagate, auto rovesciate<br />

nel tempo rimbecillito<br />

senza sentimenti alcuni<br />

d'amore e d'amicizia<br />

ma soltanto rabbia in corpo<br />

talmente covata a lungo<br />

diventata ira<br />

nella furia degli elementi<br />

a guastar la festa<br />

dei così tanti successi<br />

della modernità<br />

e della contemporaneità<br />

che han reso si dice forse<br />

irriconoscibile il pianeta<br />

senza più alberi<br />

senza più una meta.<br />

Donato Massaro vive a Firenze .<br />

È laureato in Economia e Commercio.<br />

Scrittore, poeta, critico letterario, critico<br />

d'arte.<br />

Ha pubblicato:<br />

Due o tre cose che so di Dante (Masso<br />

delle Fate Edizioni, 2012), Il primo amore<br />

- Variazioni sul tema de I Promessi<br />

Sposi (Masso delle Fate Edizioni, 2013),<br />

Le parole sono d'argento. Poesie (Nicomp<br />

L.E., 2015), Alone nel paese delle<br />

conchiglie (Masso delle Fate Edizioni,<br />

2015).<br />

94


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Donato Massaro<br />

L’amore giovane<br />

L'apprendistato ai tempi della scuola,<br />

emozioni forti alla domanda:<br />

è più importante amare o essere amati? A saperlo!<br />

In un incipiente tramonto soffuso di tenerezze,<br />

con balletti di sguardi in danze di parole aeree,<br />

nella declinazione dei giorni che verranno,<br />

l'argomento, con quanto ne potevamo sapere allora,<br />

era quello: è più importante amare o essere amati?<br />

Ascoltando le nostre voci,<br />

messaggeri d'amore annunziavano<br />

l'arrivo dei sogni che si compivano,<br />

sgranando gli occhi per la sorpresa<br />

d'essere lì insieme mano nella mano.<br />

In una gara di dedizione reciproca decidemmo<br />

che amare è più bello che essere amati;<br />

amare è donare<br />

più che ricevere doni, proprio dell'essere amati,<br />

e donare è propriamente altruista,<br />

e se l'altruismo è più bello dell'egoismo,<br />

ergo: amare è più bello che essere amati.<br />

Ineccepibile scoperta,<br />

ne eravamo fermamente convinti<br />

e ne facevamo esperienza,<br />

apprendendo alla scuola dell'amore<br />

le lezioni che la giovinezza ci impartiva.<br />

Ma non si sottovalutava certo,<br />

eravamo convinti anche di questo,<br />

la bellezza e la gioia che dà il sentirsi amato,<br />

pensando a lei, a lui, sempre,<br />

come a una bellissima margherita<br />

95


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Donato Massaro<br />

trepidamente sfogliata nell'atto di sapere<br />

se m'ama o non m'ama.<br />

Il cuore batte forte,<br />

incontrovertibile verdetto,<br />

speriamo che m'ama,<br />

sì, m'ama, yahoo! m'ama, m'ama,<br />

lo voglio dire a tutti, mi ama,<br />

oppure tenerlo nel mio cuore,<br />

questo amore così grande.<br />

Ed essere felici. Semplicemente felici.<br />

96


•<br />

Giuseppe Mastrantoni<br />

Studio: Via Quattrini, 33 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />

Cell. 328 0637558 - gmastrantoni@libero.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Nasce nel 1964 a Firenze dove<br />

studia per Maestro d'arte.<br />

Percorsi di vita espressi in grafiche<br />

e sculture a oggi trovano spazio in<br />

pensieri legati a periodi grammaticali<br />

semplici che disegnano sulla carta la<br />

sua collocazione spazio/emotiva.<br />

Cadranno foglie<br />

Ingialliti momenti si adeguano al colore<br />

Autunno di vita di albero ingrigito<br />

Sofferenza ai fortunali altrui<br />

omologazioni cromatiche<br />

falsa empatia<br />

semiotica terminale<br />

Cadranno foglie<br />

immagini ricorrenti scandiscono tempo<br />

ormai autotrofo del proprio divenire<br />

Rami secchi pensieri vuoti che coprono il cuore<br />

e fanno ombra al sole di domani<br />

l’adesso concretizza le paure<br />

Cadranno foglie<br />

consumate da retorica poetica<br />

pochi ne vedranno il volo<br />

o la caduta<br />

celata dietro la vergogna<br />

ne sarà sentito suono alcuno<br />

Cadranno foglie bagnate da pioggia di ricordi<br />

Cadranno come lacrime<br />

bagnando il foglio<br />

o solo l’aria al suo cadere<br />

97


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Giuseppe Mastrantoni<br />

Il muro guarda<br />

Il muro guarda<br />

croste e muffe scandiscono il passato<br />

Incastrato presente tra la finestra e il sole<br />

raggi infranti su un futuro colorato<br />

frequenze luminose e ricordi<br />

lacrime che fanno felice il cuore<br />

non attendono ingrigire<br />

cadono col sole<br />

Sul muro il nido<br />

ricordo del tuo amore<br />

persona che ama molto<br />

molto è amata<br />

Il muro è solo<br />

mostra una intera vita<br />

enfasi di un legame astrale<br />

leggenda ormai è diventata<br />

pochi lo credono reale<br />

ma nonna<br />

da quando per l’ultimo viaggio sei partita<br />

su quel muro<br />

Trinacria<br />

una rondine non c’è più stata<br />

98


•<br />

Daniele Minucci<br />

edanema@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Come schegge di fuoco<br />

Un nottambulo che si aggira tra gli scheletri,<br />

irto di rabbia, insensato nel suo gusto, celebre per le sue malinconiche sortite autunnali;<br />

urtando contro gli specchi e infrangendo il proprio animo, dorme nei laghi e colpisce i raggi di sole,<br />

si nasconde tra le nuvole obbedendo alle leggi che impone,<br />

travolto da una replica<br />

in costante tensione, paladino dell'equilibrio.<br />

Ibrido sempre più, stufo di questa casa e sanguinante per la giusta causa,<br />

non ridi più con complicità;<br />

e giurerai di averne visti migliaia, di averne visti centinaia.<br />

Amore innocuo, stanotte affondi su di me i tuoi rami, abbandonandomi;<br />

la lanterna del falco dista miglia da qui ormai, vedi allontanare la sua luce, abbagliata dal cielo.<br />

Bosco della mia vita, veleno che assaporo la mattina,<br />

non ti guardi più indietro, oscurato da un eclissi di acqua;<br />

sono il tuo coltello, il tuo volto scuro, il tuo collo dipinto, la tua vela investita, le tue azioni bancarie,<br />

sono la tua fame, la tua noia, la tua ruota confusa,<br />

colpisco rapidamente,<br />

come schegge di fuoco;<br />

come tutti noi, come il vecchio falco che vola con la sua lanterna incollatagli agli artigli,<br />

come un cerchio dilaniato,<br />

soporifero sapore di notte,<br />

vai cadendo, spargi le tue lacrime per la strada, ancora aperta;<br />

come coriandoli, come vuoi tu, come l'agosto perfetto,<br />

come il cancro affamato, come la velocità dei tuoi numeri, l'inefficienza dei tuoi sogni,<br />

come un fiume che canta, come il diffuso dormire, l'inesperta iniezione di sapori,<br />

come non sarà mai più, colpisci rapidamente,<br />

come schegge di fuoco.<br />

99


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Daniele Minucci<br />

La saliva del tempo<br />

Lontano dai salti temporali e dalle iniezioni di memoria<br />

Sta un cuore metallico che pulsa recalcitrante al sole,<br />

inglobando sazietà,<br />

donando domande;<br />

e il suo intento circolare<br />

che colma le distanze,<br />

spezza il fiato,<br />

silente si inarca nell’abisso della velocità<br />

dondola colando morte dall’alto<br />

silente minaccia il cielo,<br />

e le strade,<br />

e le orchestre umane e immobili,<br />

squarciando l’ordine che fu.<br />

-ogni attimo è la saliva del tempo.<br />

Cosa sei per me<br />

Cosa sei per me ora che non sei per gli altri,<br />

tu che grondavi acqua dai capelli<br />

e volgevi il volto di velluto al cielo,<br />

tu che viaggiavi all’interno di ostriche,<br />

tu che sollevavi la gonna del tempo,<br />

tu che ridevi per non parlare.<br />

Lenta come una costellazione ti aggiri per le vie,<br />

erosa come un cratere lunare agguanti con le tue mani scheletriche i capelli<br />

della scrittura;<br />

stendi scenari paralleli<br />

consumi il tuo vizio grumoso,<br />

acquisti capitali stranieri e azioni oscene,<br />

lamento della vita<br />

vulcano senza eruzione<br />

satellite senza pace<br />

cosa sei per me ora che non sei per gli altri.<br />

100


•<br />

Alessandro Mirannalti<br />

smiralti@virgilio.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Alessandro Mirannalti è nato a S.<br />

Piero a Sieve, abita a Firenze da<br />

molti anni.<br />

Laureato in Lettere presso l’università di<br />

Firenze, ha svolto la sua attività lavorativa<br />

nell’universo della scuola, ricoprendo<br />

nel corso degli anni vari ruoli e contribuendo<br />

a diverse pubblicazioni<br />

relative agli aspetti organizzativi e didattici<br />

dell’attività scolastica.<br />

Nell’ambito letterario, oltre ad alcune<br />

sporadiche collaborazioni alle riviste<br />

fiorentine Salvo imprevisti e L’area di<br />

Broca, ha pubblicato con lo pseudonimo<br />

di Eratostrato Pestri una silloge poetica<br />

intitolata Teoria della sopravvivenza<br />

nella collana di testi letterari Gazebo<br />

(Firenze, 1986). Recentemente è uscita<br />

una raccolta di racconti intitolata Monomeri<br />

con le edizioni del Masso delle<br />

Fate (2015).<br />

La lirica qui pubblicata appartiene a una<br />

raccolta inedita il cui titolo è Piccola silloge<br />

orientale.<br />

Silenzio ancìpite<br />

Io le dicevo: t’amo.<br />

E lei mi rispondeva ma io no.<br />

Io dicevo: t’adoro.<br />

Lei uffa rispondeva ma io no.<br />

Io dicevo: ti venero.<br />

Che noia rispondeva ma io no.<br />

Io le dicevo: troppo t’idolatro.<br />

Lei faceva spallucce ma io no.<br />

E così se ne andava il nostro tempo.<br />

Ma quando fatto ardito io le dissi:<br />

il mio amore è così grande,<br />

tanto enorme, talmente immenso<br />

che basterà e ne avanzerà per tutti e due,<br />

il mio amore supera per dimensioni<br />

la nuda vastità delle terre emerse,<br />

il mio amore oltrepassa in estensione<br />

le superfici acquoree dell’oceano sconfinato,<br />

il mio amore è come l’aria sottile del cielo<br />

e riempirà ogni spazio vuoto, ogni interstizio,<br />

colmerà ogni lacuna, ogni mancanza,<br />

il mio amore è il fuoco inarrestabile<br />

di un’immane stella degli abissi cosmici<br />

brucerà fino all’ultimo atomo d’impura scoria,<br />

e molto d’altro dando fondo a tutto<br />

101


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Alessandro Mirannalti<br />

l’armamentario delle smisurate<br />

metafore ch’al tema si confanno,<br />

lei stette zitta, non proferì verbo.<br />

(O pur mi parve? In materia d’amore,<br />

si sa, sicuri non si è mai di nulla!)<br />

..................<br />

Così sto qui chiedendomi<br />

se il suo silenzio ancìpite<br />

fosse la novità d’un muto assenso<br />

oppure del diniego<br />

la riconferma più definitiva.<br />

102


•<br />

Lina Moretti Nesticò<br />

50055 Lastra a Signa (FI) - Cell. 338 1734729<br />

linanest@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lina ha sempre amato lasciare<br />

scorrere sul foglio o altro i suoi<br />

pensieri traducendoli in segni,<br />

parole e colori.<br />

Inizia la sua attività espositiva alla fine<br />

degli anni Ottanta in Firenze per poi<br />

spaziare e partecipare ad eventi in Italia<br />

e all'estero.<br />

Le sue poesie sono state pubblicate in<br />

diverse collane editoriali.<br />

Chiara<br />

Rimangono echi<br />

di voci lontane<br />

amiche della tua sensuale<br />

voglia di esistere<br />

Arno<br />

Eravamo lì con il costumino di lana<br />

sulla riva bianca dell'Arno<br />

la sabbia filtrava trasparente al sole<br />

fra le nostre dita lì presso la draga<br />

Ci portava Babbo che quieto accanto<br />

l'esca nell'acqua gettava<br />

e godeva del tempo dell'attesa<br />

la sorpresa era per noi grande<br />

quando guizzante il pesce abboccava<br />

La barca accanto in onde piccole<br />

l'acqua rompeva e il nostro occhio<br />

vagava sotto la chiglia ad esplorare<br />

della vita fluviale il mondo<br />

Così l'estate passava serena...<br />

fresca la pelle per la fluida carezza<br />

Spazi di silenzio<br />

I sentieri di foglie<br />

seguono i ritmi<br />

e al quieto rigagnolo<br />

conducono<br />

evocando spazi di silenzio<br />

Alba<br />

Sempre suscita stupore<br />

al sorgere del sole<br />

la stella del mattino<br />

e subito rammemora<br />

del Poeta il verso breve<br />

103


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Roberto Mosi<br />

•<br />

•<br />

Via La Farina, 45b - 50132 Firenze - Tel. 055 587071 - Cell. 340 3878 503<br />

mosi.firenze@gmail.com - Blog: www.robertomosi.it - www.poesia3002.blogspot.it<br />

Canto per Le Murate<br />

E venne il tempo del Convento delle Murate,<br />

tredici sorelle lasciarono le case sul Fiume.<br />

Nelle piagge alla Porta di Santa Croce<br />

presero vita chiostri, la chiesa, orti<br />

fu accolta, fanciulla, Caterina dei Medici.<br />

Il Fiume travolse di settembre, le mura:<br />

nel fango intatta l’immagine<br />

della Madonna cosparsa di neve.<br />

E venne il tempo del Carcere delle Murate.<br />

Storie di disperazione trovarono<br />

il loro compimento dai quartieri popolari,<br />

storie di resistenza al fascismo.<br />

Il Fiume bussò alle porte del Carcere<br />

il mese di novembre<br />

e volle ancora le sue vittime.<br />

E venne il tempo della Metamorfosi,<br />

la città divorò il carcere, penetrò nei cortili<br />

nelle celle, per sempre spalancate.<br />

Le piazze risuonano di musica<br />

delle voci dei giovani<br />

del fruscio delle pagine dei libri.<br />

Giovanni Michelucci al mio fianco:<br />

“Facciamo quella passeggiata<br />

in Santa Croce che ti promisi anni fa.<br />

Il nostro cammino è libero<br />

per giardini cortili piazze.<br />

Non furono vani<br />

Roberto Mosi vive a Firenze, è<br />

stato dirigente per la Cultura<br />

alla Regione Toscana. Ha pubblicato<br />

nel 2015 la raccolta di poesia La<br />

vita fa rumore (Teseo-I Minotauri); nel<br />

2014 il romanzo Non oltrepassare la linea<br />

gialla (Europa Edizioni). Nel 2013: la<br />

raccolta Concerto (Gazebo); la guida<br />

storica Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone.<br />

Storie francesi da Piombino a<br />

Parigi (Il Foglio). In precedenza le raccolte:<br />

L’invasione degli storni (Gazebo<br />

2012), Luoghi del mito (Lieto Colle<br />

2010), Aquiloni (Il Foglio 2010), Nonluoghi<br />

(Comune di Firenze 2009), Florentia<br />

(Gazebo 2008). Nella Collana Libri Liberi<br />

di www.larecherche.it sono presenti<br />

gli e-Book dell’autore: Firenze,<br />

foto grafie, Nonluoghi, Aquiloni, Itinera,<br />

Sinfonia per Populonia, Florentia,<br />

Mito. Recensioni sulle sue opere sono<br />

pubblicate nel sito www.literary.it. Fra i<br />

riconoscimenti ricevuti: il premio “Villa<br />

104


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Roberto Mosi<br />

Bernocchi” 2009 (Verbania) per Florentia;<br />

per Concerto il premio della critica<br />

“Anterem”, città di Abano Terme 2015.<br />

L’autore ha realizzato una serie di mostre<br />

di fotografia. È fra i redattori di Testimonianze;<br />

alcuni articoli: “Il paesaggio<br />

fra poesia e memoria” (2002), “Dino<br />

Campana” (2004), “Gli angeli sulla Cupola<br />

di Berlino” (2004), “Mario Luzi, la<br />

tensione verso la semplicità” (2005).<br />

L’autore fa parte della redazione della<br />

rivista “L’Area di Broca” diretta da Mariella<br />

Bettarini.<br />

i sogni tracciati con la matita<br />

gridati nelle assemblee di Quartiere.<br />

Rimaniamo insieme, uomini liberi,<br />

altre utopie sono da disegnare,<br />

il Fiume – mostro<br />

è in agguato sulle pendici dei monti”<br />

Il pittore del silenzio<br />

Una religiosa atmosfera<br />

castamente medievale<br />

bagnata del silenzioso<br />

mistero della morte,<br />

l’arte blocca l’attimo<br />

rende eterno<br />

il fare quotidiano<br />

il luccicare della perla<br />

il raggio più intenso<br />

del sole tra le nubi.<br />

La mutevole luce<br />

degli alti cieli ventosi d’Olanda<br />

respira di metafisica fissità,<br />

unisce il tempo e lo spazio<br />

immobilizza l’aneddoto<br />

l’effimera apparenza.<br />

Ossessiva conquista del moderno<br />

sottile dubbio sulla realtà<br />

nascosta sotto un’ossessiva<br />

precisione di dettagli<br />

di un ossessivo immergersi<br />

nella trama del silenzio.<br />

105


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Clara Nistri<br />

Cell. 338 8485745<br />

•<br />

•<br />

Pensare al passato<br />

mi da la stessa angoscia<br />

che pensare al futuro.<br />

Un futuro<br />

che ormai non esiste.<br />

Un passato<br />

che è sempre presente.<br />

Non è un gioco<br />

di parole<br />

per me.<br />

Non so giocare<br />

con le emozioni.<br />

Ma le immagini<br />

scorrono<br />

s'incatenano in maglie<br />

di volti amati<br />

e perduti.<br />

Per ogni assenza<br />

per ogni perdita<br />

ho gridato il mio no<br />

alla vita,<br />

ma non credevo<br />

che la morte<br />

mi amasse così tanto<br />

da lasciarmi vivere.<br />

1 luglio 2007<br />

Allieva del poeta Luigi Fallacara<br />

(Bari 1890 - Firenze 1963) madre<br />

di Gabriele Bellucci (Firenze<br />

1971 - Fiesole 1994), poeta prematuramente<br />

scomparso, vive e opera a Firenze<br />

sua città natale.<br />

È socia o amica in alcune associazioni<br />

culturali quali: Novecento Poesia -<br />

UCAI - Fondazione Il Fiore - Camerata<br />

dei <strong>Poeti</strong>.<br />

Figura in antologie quali: Parole di Pace<br />

(Polistampa) - I <strong>Poeti</strong> dell'Arca (Bastogi)<br />

- Questo Calice amaro (Polistampa)<br />

- Florilegio (Lepisma) - <strong>Poeti</strong> in bici<br />

(Corymbus) - <strong>Poeti</strong> Italiani nel mondo<br />

(Book edit.) - Antologia bilingue Italiano<br />

Inglese - I poeti e la crisi (Thule<br />

Cultura) e in Letteratura Italiana (ediz.<br />

Bastogi).<br />

Sue poesie sono state lette in diverse<br />

manifestazioni e circoli culturali aventi<br />

per sede Provincia, Regione, Istituti<br />

Culturali.<br />

Ha pubblicato: La mia Notte (Bastogi) -<br />

Nelle tue mani (Polistampa) - Firenze e<br />

me (Corymbus).<br />

Hanno parlato di lei: Roberto Carifi,<br />

Alberta Bigagli, Emerico Giachery,<br />

Anna Balsamo, Alberto Caramella, Enrico<br />

Nistri, Carmelo Mezzasalma, Vera<br />

Franci Riggio, Ilaria Minghetti.<br />

106


•<br />

Alessandro Pesci<br />

pesciandco@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Alessandro Pesci nasce a Firenze<br />

nel 1946, vive a Lastra a Signa,<br />

dove desidererebbe finire i<br />

propri giorni, ha studiato arte a Pietrasanta<br />

(LU) e Firenze. Dal 2002 scrive,<br />

poesie, prose poetiche e brevi racconti,<br />

che declama di persona in vari contesti<br />

letterari.<br />

Il tempo perduto<br />

Ho sciupato il mio tempo nella fretta della vita,<br />

per giunger dove, se la meta aveo smarrita!?<br />

Ho perduto del tempo l’essenza, il senso stesso,<br />

senza sapere quanto ancora mi fosse concesso,<br />

di rabbia ho pervaso il mio cuore e l’esser mio,<br />

ho sovente annegato la ragione nell’oblio,<br />

i miei dubbi profondi irrisolti ho lasciato,<br />

nessun giusto monito ho mai ascoltato,<br />

non ho visto, pur guardando, le cose più belle,<br />

come se volessi gettarmi il futuro alle spalle,<br />

nell’andare distratto ho mancato un sorriso,<br />

dietro falsi sipari ho celato il mio viso,<br />

ho goduto soltanto dei piacer di una notte<br />

e mi assale il rimorso di parole non dette,<br />

sbagliando, nell’amor non ho creduto,<br />

non ho amato, ed è questo il mio tempo perduto!<br />

107


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Alessandro Pesci<br />

La polvere del palcoscenico<br />

Spenti gli applausi, spente le luci, vuoto il teatro,<br />

sono in fretta scappati gli attor giovani, verso altre<br />

glorie, per loro la serata non è finita.<br />

Sono solo nel camerino, e mi sento solo, perché ormai,<br />

anche il mio personaggio mi ha abbandonato.<br />

Smessi i costumi e gettati qua e là, lentamente mi tolgo<br />

Il trucco, per levarmi con esso anche l’ultima finzione<br />

di questo mondo teatrale.<br />

Ero ubriaco in scena, io che non bevo quasi mai,<br />

ero ubriaco perché mi piaceva, perché annegavo nell’oblio<br />

del bere la realtà, ma senza alcool, fingendo di essere brillo,<br />

che in fondo è lo stesso.<br />

Ora ritornerò piano, piano ai miei pensieri reali, ma dovrò<br />

per forza continuare a fingere, perché la vita è comunque<br />

una commedia che si deve recitare per gli altri e a volte anche<br />

per noi stessi, solo che non possiamo sceglierci il personaggio,<br />

si deve interpretare quello che va in scena al momento.<br />

Ho fatto me ne vado, chiudo la porta alle mie spalle,<br />

la commedia è finita! O forse comincia adesso?<br />

Mi è rimasta sulle scarpe la polvere del palcoscenico,<br />

non la tolgo via, quella è vera reale!<br />

E va bene per ogni commedia.<br />

108


•<br />

Monica Petroni<br />

monica@gianfrancobianchi.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Isolati<br />

Oltre la mia paura<br />

trovo sempre la tua<br />

e il bisogno immenso di farci del male.<br />

Monica Petroni è nata a Viareggio<br />

e vive a Pistoia con il<br />

marito, l’artista Gianfranco<br />

Bianchi.<br />

Autrice della prosa e del soggetto del<br />

Musical - drama “The Dreamer”, fa parte<br />

del Movimento Culturale e Artistico<br />

del Metateismo.<br />

Le poesie inserite in questa pubblicazione<br />

sono tratte dalla silloge “Il Buio<br />

nell’Anima”, che rappresenta il suo debutto<br />

ufficiale come poetessa.<br />

Restino lontani da noi<br />

gli animi deboli<br />

i puri di spirito<br />

le menti semplici<br />

e i cuori limpidi.<br />

Perché qui c’è la lotta<br />

che porta il dolore<br />

che trascina la rabbia<br />

… che ci spinge nel buio.<br />

109


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Monica Petroni<br />

L'ansia<br />

Vivo dietro la porta<br />

aspetto<br />

mi muovo nel buio<br />

respiro<br />

ti guardo mentre cammini<br />

osservo<br />

sono nei tuoi pensieri<br />

controllo<br />

raccolgo il tuo dolore<br />

gioisco<br />

mi nutro dei tuoi dubbi<br />

cresco<br />

faccio a pezzi la tua vita<br />

esulto.<br />

A causa del destino<br />

Il profilo della tua tristezza<br />

si stagliava ignaro dell'inganno per la mente.<br />

Niente era già deciso<br />

ma tutto sarebbe accaduto<br />

nulla ci avrebbe fermato più ormai<br />

nulla<br />

nemmeno l'amore.<br />

110


•<br />

Luisa Puttini Hall<br />

Via Verità, 6 - 50137 Firenze<br />

Tel. 055 609460 - Cell. 339 1834211 - luisaputtini@teletu.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Luisa Puttini è nata a Milano il 18 gennaio<br />

1950, si è laureata in Lingue e Letterature<br />

Straniere (specializzazione in inglese) con<br />

una tesi sul romanzo gotico, relatore il prof. Carlo<br />

Izzo. Si è trasferita a Firenze nel 1972 dove si<br />

è svolta tutta la sua vita professionale. Ha insegnato<br />

inglese nella scuola media e, nei quindici<br />

anni di docenza presso la Scuola sperimentale<br />

Città Pestalozzi, si è occupata di progetti europei<br />

e scambi culturali, collaborando con Scienza<br />

della Formazione dell’università di Firenze e con<br />

l’Irre Toscana. Ha rappresentato questi due enti<br />

in contesti europei esponendo progetti di educazione<br />

ambientale e di Life Long Education, nei<br />

quali era stata parte attiva. Ha tradotto testi,<br />

pubblicato saggi e articoli di carattere educativo.<br />

Nel 2007 è uscito il suo testo per l’insegnamento<br />

dell’italiano agli stranieri “Pronto chi<br />

parla” (Nicodemo Maggiulli Editore). Nel 2000<br />

il matrimonio con un collega inglese. I contatti<br />

con parti diverse d’Italia e d’Europa hanno<br />

ampliato i suoi orizzonti, le hanno fatto rigettare<br />

ogni forma di provincialismo e soprattutto<br />

hanno alimentato la sua curiosità nei confronti<br />

degli altri, dei loro stili di vita, del loro retroterra<br />

culturale. É molto vicina al mondo britannico<br />

per ovvi motivi e ama la natura incondizionatamente,<br />

in particolare quella del nord Europa.<br />

Attesa<br />

Dipingo ulivi contro il cielo nero<br />

le viti in veste d’inverno appese<br />

al filo del domani<br />

Tronchi contorti germinano frutti<br />

insospettabili nel gelo di febbraio<br />

anche la quercia nuda mostra<br />

solo il giallo acceso del lichene<br />

Volano uccelli inquieti sulla terra<br />

arata madre di vita nascosta<br />

Promette l’alloro straordinaria fioritura<br />

Nell’aria che incensa di legna bruciata<br />

fossi ghiacciati tra cespugli di moro<br />

un fiore di giunchiglia s’inebria<br />

di silenzi e profumi sconosciuti<br />

Sfiorano Dio le punte dei cipressi<br />

111


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Luisa Puttini Hall<br />

Maturità<br />

Non servono valigie<br />

porti nelle pieghe<br />

di indumenti consueti<br />

ricordi mai dismessi<br />

a grandi figure giallo arancio<br />

anche quelli strinati dal ferro<br />

incauto dell’inesperienza<br />

E fotografie immutabili<br />

d’acqua che scorre<br />

di sabbia in moto sulle dune<br />

un quaderno scritto<br />

da diversi inchiostri<br />

parole appena tracciate<br />

sbiadite in un respiro<br />

L’amico che ti vide bambino<br />

strappato come fico immaturo<br />

gocciola latte tra le dita<br />

per sempre illuminato dalla luna<br />

Con cura custodisci<br />

paesaggi solatii<br />

nei solchi della pelle<br />

campi spaccati dal gelo<br />

tra le nocche delle dita<br />

Laggiù<br />

trascendenza di luce e d’aria<br />

nella linea d’orizzonte<br />

Narratrice e poetessa premiata in vari concorsi - dal<br />

Portone Letterario di Pisa (2009 e 2011) al Contini<br />

Bonacossi (2009) - ha vinto “Raccontare la Toscana”<br />

del Consiglio Regionale nel 2008 con la lirica<br />

“Pianosa”e il “Papini Opera Prima” con “La Culla”<br />

nel 2014. Nel 2007 usciva la prima raccolta di poesie<br />

per Masso delle Fate Editore “Giorni d’inedia e<br />

d’abbondanza” che vinceva il Marisa Priori nell’anno<br />

successivo. É diventata socia del Pen Club italiano,<br />

di cui è stata anche traduttrice, in collaborazione<br />

con il marito, di articoli per il sito ufficiale dell’associazione.<br />

Dal 2009 inizia a partecipare a vari concorsi<br />

nella sezione “racconto” dove ottiene alcuni<br />

riconoscimenti e pubblicazioni di merito (Pausa Caffè<br />

Mobydick 2013, Gli orizzonti della memoria ETS<br />

2013). Nell’aprile del 2011 esce la seconda raccolta di<br />

poesie “Isole e Terre” per Mobydick Editore, presentata<br />

da Sergio Givone alla Biblioteca delle Oblate<br />

nel maggio successivo e in seguito premiata in vari<br />

contesti. Nel 2013 pubblica il primo romanzo “Allergia”<br />

per Mobydick Editore, di nuovo presentato da<br />

Sergio Givone e Severino Saccardi alla Biblioteca<br />

delle Oblate. “Allergia” è stata tradotta in inglese<br />

da Susan Burns. Numerosi critici hanno scritto<br />

delle opere di Luisa Puttini Hall in riviste, giornali e<br />

sul web: Paolo Sirigatti (Metropoli 22.10.2004), Roberto<br />

Carifi (Poesia maggio 2009),Giuliano Ladolfi<br />

(Atelier dicembre 2008), Severino Saccardi (Tuscan<br />

Region Press Note 7.11.2008), Ilaria Minghetti (Priori<br />

2008), Laura Pierdicchi (Literary giugno 2008), Giovanni<br />

Maris (Dossier poesia 2010), Mariella Bottone<br />

(La Nuova Tribuna letteraria 103 - 2011), Matteo<br />

Fantuzzi (La Voce 6.6.2011), Nazario Pardini (Critica<br />

2013), Pasquale Matrone (La Nuova Tribuna letteraria<br />

113 - 2014), Sabrina Glorioso (On line Castellanza<br />

e Il Mangialibri 2014), Carlo D’Alonzo (Rivista! Una<br />

specie 2014), Michele Brancale (Toscana Oggi 2014)<br />

Sue poesie sono presenti in antologie (Questo calice<br />

amaro Polistampa 2009 - Dossier Poesia 2010 Le<br />

Muse - Agenda 2011 Ibiskos ecc.) e riviste (Il monte<br />

Analogo Maggio 2010 ecc.).<br />

112


•<br />

Silvia Ranzi<br />

Via degli Artisti, 33 - 50132 Firenze<br />

Tel. 055 5532857 - Cell. 347 3889347<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Silvia Ranzi, forlivese di nascita<br />

(1958), ravennate d'adozione, vi<br />

risiede fino al 1984.<br />

Nel 1983 si laurea a Bologna in Lettere<br />

Moderne indirizzo storico-artistico,<br />

esercitando per alcuni anni la professione<br />

di insegnante nelle Scuole Medie<br />

Superiori. E' nominata rappresentante<br />

l'Amministrazione Comunale di Ravenna<br />

in seno alla Commissione di gestione<br />

della Pinacoteca ed Arti visive della<br />

Loggetta Lombardesca per il quinquennio<br />

1979-1983. Risiede per 14 anni a<br />

Roma; un soggiorno di due anni a Terni;<br />

dal 2001 si trasferisce e vive a Firenze.<br />

Professa l'attività di critico d'arte e critico<br />

letterario. Collabora per eventi<br />

con associazioni, gallerie romane e fiorentine,<br />

tra le quali lo Spazio espositivo<br />

all'EUR, l'Associazione A.N.L.A. Regione<br />

Toscana, l’Associazione Firenze Arte,<br />

gli storici gruppi di Firenze “GadArte”,<br />

“Donatello” ed il Circolo degli Artisti -<br />

Società di Belle Arti “Casa di Dante” di<br />

cui è stata membro del Consiglio direttivo<br />

dal 2010 al 2013.<br />

Metamorfosi<br />

Spicca il volo<br />

metamorfosi naturale.<br />

Personalità a confronto<br />

scandalo la diversità.<br />

Lascia che sia<br />

la tela il suo ragno<br />

farfalla il suo fiore<br />

libellula si libra<br />

lo specchio del lago<br />

perscruta<br />

l’inesplorabile sfera magica<br />

del reale.<br />

Pienezza<br />

Maturità ritrovata<br />

messe dorata al sole<br />

nella campagna<br />

a raccolto.<br />

Ovario ricolmo<br />

cuscino di petali<br />

il frutto attende.<br />

Esplodi Cerere<br />

miracolo inatteso<br />

a giovanile stupore<br />

orgia di essenze<br />

inonda<br />

le narici assuefatte<br />

inebria.<br />

113


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Silvia Ranzi<br />

Clessidra<br />

Il tempo scorre<br />

e… scorre<br />

la realtà si trasforma<br />

l’ego rimane.<br />

Un’eco<br />

il vortice dei tempi<br />

non ha cancellato<br />

la realtà risuona<br />

altro da sé.<br />

Scrive articoli e presentazioni critiche per artisti<br />

di varia provenienza in occasione di mostre<br />

personali e collettive, pubblicati su cataloghi,<br />

brochures, riviste e periodici di cultura,<br />

arte, costume, tra cui: “L'Attualità” di C. S.<br />

Salvemini, “Pegaso” di Mario A. Mazzoni e “La<br />

Toscana” di Fabrizio Borghini, con interventi<br />

sul canale Toscana TV.<br />

Dal 2004 è curatrice di tredici edizioni della<br />

rassegna di arti visive contemporanee “Il Sacro<br />

nell’Arte”che convoca gli artisti su tematiche<br />

bibliche, con allestimento presso il<br />

Chiostro Grande della Basilica della<br />

S.S.Annunziata nella settimana delle celebrazioni<br />

del Culto Mariano a Firenze .<br />

Scrive ed ha pubblicato recensioni e prefazioni<br />

critiche per raccolte poetiche e libri di<br />

narrativa di poeti e scrittori toscani per varie<br />

case editrici, creando eventi di presentazione<br />

ed intervista d'autore.<br />

Nel 1992 vince il Premio “Presentista” Città di<br />

Forlì, XIIIª Edizione dal motto “Fondere la<br />

scienza alla poesia”, con un saggio sulla “Teoria<br />

estetica nell'Arte di Piero della Francesca”.<br />

Scrive poesie dal 1979, partecipando a concorsi<br />

sul territorio nazionale con liriche segnalate<br />

su antologie: “Premio Lido di Roma”,<br />

“Premio Laurentum”, “Premio Internazionale<br />

Mario Luzi”. Nel 2008 ha pubblicato la silloge<br />

poetica “Anima Primigenia” Ed. Masso delle<br />

Fate, presentato da Lia Bronzi ed Anna Balsamo<br />

nella Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi<br />

a Firenze.<br />

È socia della prestigiosa “Accademia dei Benigni”<br />

di Bertinoro (Forlì). Da giugno 2015 è<br />

membro del sodalizio della Camerata dei<br />

<strong>Poeti</strong> a Firenze, svolgendo il ruolo di responsabile<br />

del parallelismo tra poesia ed arti figurative.<br />

114


•<br />

Marisa Rastrelli<br />

Tel. 055 689314<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Marisa Rastrelli è conosciuta<br />

poetessa, nell'ambiente delle<br />

associazioni letterarie fiorentine<br />

e nell'ambito di premi nazionali<br />

e internazionali; collaboratrice di varie<br />

riviste (era uno dei personaggi del periodico<br />

“Firme Nostre” di De Lorenzo),<br />

fa parte tra l'altro di “Firenze Europa”. È<br />

stata molte volte presente alla Camerata<br />

dei <strong>Poeti</strong>, associata e assidua dai<br />

tempi della presidenza del professor<br />

Oxilia, ha al suo attivo molte pubblicazioni<br />

di libri di poesia. Tra i tanti premi<br />

ricevuti le sono particolarmente cari il<br />

VII Premio Casentino (in giuria Carlo<br />

Bo) per una raccolta di narrativa e il<br />

premio per la poesia inedita (in giuria<br />

Leone Piccioni). Altri riconoscimenti da<br />

ricordare: il “Fiorino d'Oro” al “Firenze<br />

Europa” (sez. poesia), I˚ Premio Assoluto<br />

“Via Regia”, per “Hoc erat in votis”<br />

Ibiskos Ed., I˚ Premio Assoluto a “Etruria<br />

Riva del Sole”, I˚ Premio in due sezioni<br />

del “Le Prix des Lettres” a Nizza e “Estate<br />

Lido a Lerici” con il libro di narrativa<br />

“Il viaggio” Ed. La Versiliana. Ora predilige<br />

dedicarsi ad attività di consulenza<br />

e partecipare a mostre di pittura e poesia:<br />

di questa nuova tendenza, rilevante<br />

l'esordio che l'ha portata alla Marguttiana<br />

di Forte dei Marmi. Qui citiamo<br />

anche l'occasione più recente (col patrocinio<br />

dell'Assessorato alla Cultura<br />

per Firenze e la Toscana) “La visibilità<br />

nell'invisibile” tenutasi in Via Sant'Agostino<br />

a Firenze.<br />

Vorrei<br />

Vorrei, vorrei,<br />

venire con te,<br />

prendimi per mano,<br />

camminerò sull'acqua.....<br />

sarò leggera, non<br />

sfiorerò le onde;<br />

l'azzurro del mare non<br />

si accorgerà di me.<br />

Nemmeno le sirene,<br />

intente ad ascoltare<br />

musiche incantate.<br />

Sarò come un'ombra<br />

che volerà invisibile<br />

nel nulla,<br />

portami con te.<br />

115


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Marisa Rastrelli<br />

Sei così bambina ancora,<br />

specialmente la mattina.<br />

Con il sorgere del sole,<br />

con le strade deserte,<br />

dai tutto di te,<br />

Facendoci capire primavere, estati/estate,<br />

autunni... e l'inverno con la<br />

nebbia leggera come un velo<br />

d'argento in trasparenza,<br />

l'Arno mormora per noi.<br />

Poi, passeggiando a sera,<br />

guardandoci intorno,<br />

scopriamo che sei Signora.<br />

Di notte per te le stelle<br />

fanno cadere polvere d'argento,<br />

e la luna indora anche le tue pietre.<br />

Passeranno ancora i secoli,<br />

e tu da giovane Signora,<br />

li vedrai trascorrere senza batter ciglio,<br />

senza superbia e dando amore a che/chi ti ama.<br />

Che tu possa essere. FIRENZE MIA,<br />

sempre ricoperta da quel manto d'argento;<br />

fra pietre e ciuffi d'erba,<br />

con fiori dalle mille sfumature.<br />

Fra i vicoli passerai in punta di piedi,<br />

tenendo fra le mani il nostro GIGLIO.<br />

Trasparenza di luce...<br />

fra le note di musica di Bach.<br />

La vita scintilla fra riflessi di ombre...che danzano leggere<br />

...per noi.<br />

116


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Marisa Rastrelli<br />

...Il vecchio...ricurvo di spalle...<br />

camminava lento....sulle tavole di legno che<br />

scricchiolavano sotto di lui facendolo dondolare...<br />

era un ponte di corda vecchio...corroso.<br />

...ma lui, il vecchio, caparbio, amava lodare il suo<br />

mare che vi scorreva sotto incurante del pericolo...<br />

si inebriava dell'odore della salsedine e guardava gli scogli neri<br />

bagnati dalle onde bianche del mare...<br />

...alzò gli occhi verso il cielo...e vide il suo volto...<br />

il tempo era passato per lui...con tutte quelle profonde rughe sul volto...<br />

nero di pelle...e gli occhi incandescenti brillava di<br />

luce;...chissà quante cose poteva raccontarci...<br />

quante esperienze. Di vita...ma il ponte di corda finì.<br />

E lui entrò nel bosco ed a noi sparì, invisibile,<br />

...nel nulla...<br />

Tempo fermati...<br />

tempo passa...fai come il vento...<br />

torna al passato...cielo azzurro e rosa fra le montagne bianche.<br />

Giocavi con le nostre vite...fino alla fine del nostro esistere.<br />

117


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Massimo Rosati<br />

www.massimorosatiartistapratese.it - massimorosati.mr@libero.it<br />

Facebook: massimo.rosati.507?ref=profile<br />

•<br />

Fratelli lontani<br />

Come foglie strappate dal vento,<br />

sparpagliate sulla strada deserta,<br />

ingiallite per il tempo passato<br />

a mani nude, innanzi all’albero spoglio<br />

che le ha cullate, nutrite e cresciute,<br />

della vecchia famiglia.<br />

Quanta fatica, per crescere forti<br />

stè foglie leggere…senz’anima.<br />

Eppur senz’orgolio, e senza pretese,<br />

l’albero lottò con la sua radice contro<br />

il vento e la pioggia, piegando ogni<br />

sua membra pur di tenerle con sé.<br />

Ora l’orgoglio del niente si mostra,<br />

tra le foglie morte si giostra, e il vento<br />

disperde l’amore ingiallito… ma non finito.<br />

Nel vento freddo della vita che passa,<br />

quanta povertà,…nell’anima e nello spirito<br />

per non aver capito…un dolor sì grande.<br />

Massimo Rosati nasce a Prato,<br />

il 13 aprile 1949. Da sempre<br />

amante della cultura, si dedica<br />

alla scrittura, poesia, fotografia e<br />

alle arti audiovisive. Fa parte dell’Associazione<br />

Culturale Pratese Il Castello<br />

della quale è stato anche presidente; è<br />

inoltre associato all’Associazione Culturale<br />

Orizzonte Cultura, all’Associazione<br />

Musicoterapica Sentiero del<br />

Suono, All’Associazione Combattenti e<br />

Reduci e al gruppo amatoriale di fotografia<br />

e cinema Quinto zoom.<br />

Pubblicazioni<br />

La stoffa in cui credo, Masso delle Fate<br />

Edizioni, 2008; La voce dell’anima,<br />

Masso delle Fate Edizioni, 2013; Emozioni,<br />

Il Fiorino, 2014<br />

Alcuni dei libri che menzionano o riportano<br />

i suoi scritti<br />

<strong>Poeti</strong> allo specchio, Edizioni Il Fiorino<br />

2012; I Nuovi <strong>Poeti</strong>, Edizioni Il Fiorino<br />

2013; Voci e Parole in volo, Edizioni<br />

U.I.M.d.V. 2013; Acuta Mania, di Siro<br />

Vignolini, Photo city Edizioni open<br />

2013; <strong>Poeti</strong> in Toscana, di Lorenzo Bor-<br />

118


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Massimo Rosati<br />

ghini, Masso delle Fate Edizioni, 2014; I<br />

Cantori del Candia, 3° Antologia poetica<br />

- Raccolta di opere premiate nel<br />

decennio 2004/2013 - Club Culturale<br />

Giovello “Mario Cagetti” Massa; In<br />

punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,<br />

Antologia n. 5 Il Castello 1996<br />

-2014 - Edizioni Il Castello - Associazione<br />

Culturale Pratese; <strong>Poeti</strong> in Toscana,<br />

di Lorenzo Borghini, Masso delle<br />

Fate Edizioni, 2015.<br />

Alcuni dei riconoscimenti ricevuti<br />

Parole e poesia 2012, sesto classificato<br />

con la poesia A mia madre;<br />

Voce nuova 2012, secondo classificato<br />

con il racconto Estate 2011;<br />

Voce nuova 2013, primo classificato<br />

con il racconto Amico mio;<br />

Parole e poesia 2013, quarto classificato<br />

con la poesia a tema L’aceto balsamico<br />

di Modena;<br />

Candia il gioiello 2013, diploma d’onore<br />

per la poesia Come una farfalla;<br />

Il Cavaliere 2013, Primo classificato<br />

con il racconto Il sale della vita;<br />

Voce Nuova 2014, Terzo classificato<br />

con il racconto Il canto del mare;<br />

Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore<br />

per la poesia Fratello mio;<br />

Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore<br />

per la poesia A Viviana;<br />

Voce Nuova 2015, terzo classificato<br />

con il racconto Alluvione in Toscana.<br />

Dalla finestra<br />

Dalla finestra<br />

il mio sguardo accarezza<br />

la Retaia e il Monferrato,<br />

silenziosi giganti assopiti<br />

di rara bellezza<br />

fermi nel tempo.<br />

al centro, Spazzavento culla la valle<br />

dove il Bisenzio serpeggia, mentre<br />

Curzio Malaparte riposa in eterno.<br />

Alcuni merli saltellano nel mio giardino<br />

e mentre il sole si affaccia e bacia la terra,<br />

il grano s’indora nel campo vicino;<br />

sudato frutto di chi ha dissodato la terra<br />

ed io, Toscano,<br />

coglierò una spiga bionda e matura<br />

e la conserverò,<br />

come oro colato<br />

che Dio mi ha donato<br />

119


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Massimo Rosati<br />

Dedicata a mio padre<br />

Dal cielo azzurro un gabbiano,<br />

planando, si è posato sul mare.<br />

Lì vicino, un uomo, tiene il padre per mano;<br />

pazienti passi per l’uno, incerti per l’altro,<br />

nell’acqua bassa.<br />

…Non ci sono immagini<br />

di questo tipo nella mia memoria<br />

però, ce ne sono altre, ugualmente belle.<br />

La vita è fatta di attimi, che la memoria<br />

custodisce nello scrigno del cuore,<br />

laggiù…nel profondo dell’anima.<br />

120


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Massimo Rosati<br />

Velata malinconia<br />

Mi sono alzato presto stamani.<br />

Erano ore che non dormivo più,<br />

che la mente vagava nel silenzio.<br />

La pioggia batteva con forza sui vetri<br />

e mentre il vento soffiava forte, insistente,<br />

mi sembrava di udir la voce, di anime perse.<br />

Con calma ho guardato alcune foto ingiallite<br />

Per il tempo passato; ora tutto è cambiato.<br />

Con i capelli bianchi… le mani stanche<br />

Penso alle cose che ho sempre sognato,<br />

a quelle che… ho sempre desiderato;<br />

che oramai non avrò, e che ancora sognerò,<br />

finche avrò vita. Ma che importanza ha?<br />

Dovesse la mia vita finir stanotte… la vita<br />

già compensato m’ha… L’amore tuo, il mio<br />

per te, l’essere padre insieme a te… l’amor<br />

dei figli so cos’è… e in fondo, solo queste<br />

son le cose che veramente contano al mondo.<br />

121


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paola Rosati<br />

•<br />

•<br />

Tristezza<br />

Tristezza che tutto avvolgi,<br />

come fitta nebbia scendi,<br />

come coltre bianca tutto ricopri,<br />

tutto nascondi e geli.<br />

Tutto trasformi in pietra dura,<br />

Fredda, irremovibile,<br />

priva di sentimenti,<br />

quieta e distante da tutto.<br />

Pesante da sostenere,<br />

per cui resti immobile,<br />

ferma al tuo posto,<br />

avvolta nel tuo gelo.<br />

Come vorrei avere tanto calore<br />

Dentro di me, per poter sciogliere<br />

Questo gelo, che mi tiene prigioniera.<br />

Che mi gela e pietrifica.<br />

Paola Rosati, figlia di padre pratese<br />

e madre sarda, nasce a Segariù<br />

(Cagliari) il 13 luglio 1943, nel corso<br />

di uno sfollamento bellico.<br />

Vive a Prato fin dal 1945. Figlia di operai,<br />

abbandona gli studi al termine della<br />

quinta elementare, riponendo così nel<br />

cassetto il suo sogno per lo studio.<br />

Vive con serenità la vita quotidiana fatta<br />

di rinunce, frutto dell’ultimo conflitto<br />

mondiale.<br />

Lavora fin da bambina come molti coetanei<br />

in stanzoni di artigiani rendendosi<br />

utile alla famiglia.<br />

Nonostante tutto ciò, coltiva la passione<br />

per la letteratura.<br />

Da sempre amante della poesia e della<br />

cultura entra a far parte dell’Associazione<br />

Culturale Il Castello.<br />

Alcuni dei riconoscimenti ricevuti:<br />

Voce Nuova 2013, 4° classificata con la<br />

poesia “Tristezza”;<br />

Candia il Gioiello 2013, diploma d’onore<br />

per la poesia “La vita”;<br />

Voce Nuova 2014, 4° classificata con la<br />

poesia La coppia<br />

122


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paola Rosati<br />

Candia il Gioiello 2014, diploma d’onore<br />

per la poesia "Tristezza";<br />

Voce nuova 2015, segnalazione di merito<br />

per la poesia "Il sogno";<br />

Candia il Gioiello 2015, diploma d’onore<br />

per la poesia "A Lorenzo".<br />

Partecipazione a mostre collettive di<br />

poesia:<br />

Mostra adibita negli spazi espositivi<br />

della Circoscrizione Nord Prato - novembre<br />

2011;<br />

Mostra Prato Memory presso gli spazi<br />

espositivi della provincia di Prato - novembre<br />

2012;<br />

Mostra collettiva degli artisti del Castello<br />

presso la Cripta della chiesa di<br />

San Bartolomeo a Prato - novembre<br />

2013;<br />

Mostra collettiva degli artisti del Castello<br />

presso Hotel San Marco Prato -<br />

settembre 2014;<br />

Mostra collettiva di Poesia Scultura,<br />

fotografia e arti audio/visive del Castello<br />

- presso gli spazi espositivi<br />

“Dado” - novembre 2015 Prato<br />

Libri che parlano di lei o riportano i<br />

suoi scritti<br />

In punta di penna, scalpello e dietro l’obiettivo,<br />

Antologia n. 5 Il Castello<br />

1996/ 2014 Edizioni il Castello - Associazione<br />

Culturale Pratese.<br />

I Cantori del Candia, 3° Antologia poetica<br />

- Raccolta di opere premiate nel<br />

decennio 2004/2013 - Glub Culturale<br />

Giovello “Mario Cagetti” Massa.<br />

Il Cenciaiolo<br />

Andare al lavoro al mattino.<br />

Aprire il magazzino.<br />

L’odore aspro e forte del cencio<br />

t’investe e toglie il respiro.<br />

Ma è solo un momento,<br />

ti guardi intorno e sei contento<br />

perché accarezzi con lo sguardo<br />

i colori, e vedi un giardino.<br />

Ti siedi per terra davanti al collo,<br />

gambe piegate e braccia allungate.<br />

Tirare, strappare, tagliare,<br />

tutto da sistemare…<br />

bleu davanti, rosso a destra,<br />

giallo dietro, verde a sinistra<br />

ecco che il giardino fiorisce<br />

e il cenciaiolo gioisce.<br />

123


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Paola Rosati<br />

Città di Prato<br />

Oh mia Prato<br />

Mia cara città.<br />

Io ti amo come un bimbo ama<br />

La sua mamma,<br />

come un innamorato<br />

ama la sua donna.<br />

Ti amo così tanto<br />

Che mi duole il cuore<br />

Nel vederti così cambiata.<br />

Prato, al tempo del tuo splendore<br />

Eri la città dalle mille ciminiere.<br />

A mezzogiorno, quando suonavano le sirene<br />

e i lavoratori uscivano dalla fabbrica<br />

per la pausa pranzo sembravi un formicaio<br />

dove tutti correvano frenetici.<br />

Ora non ci sono più sirene che suonano<br />

A mezzogiorno<br />

Non si vede più il brulichio di persone<br />

Che si affannano a destra e a sinistra<br />

Sei una città morta.<br />

Curzio Malaparte dalla vetta di Spazzavento ti ha maledetta.<br />

Ma per me sei la mia città<br />

Tanto cara al mio cuore.<br />

Al contrario di Curzio Malaparte<br />

Ti benedico e ti auguro di<br />

Ritrovare un giorno il tuo<br />

Antico splendore.<br />

124


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Paola Rosati<br />

Pensiero<br />

Il pensiero vola lontano.<br />

Nella valle dei ricordi,<br />

nel rimpianto dei bei tempi,<br />

che furono e non tornano più.<br />

Lo spirito è triste “si ribella”,<br />

togliendo pace e serenità a<br />

l’animo inquieto, che non<br />

riesce ad acquietarsi.<br />

Non sa trovare la via d’uscita<br />

dalla culla dei ricordi,<br />

che straziano l’animo<br />

e offuscano la mente.<br />

rendendo insensibile<br />

Il corpo e lo spirito<br />

agli stimoli della vita.<br />

Annientandosi nell’apatia.<br />

Non cercando di trovare<br />

La strada della serenità<br />

Annullando i pensieri.<br />

125


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Littorio Rossi<br />

Tel. 0571 993098<br />

•<br />

•<br />

Inno al vino<br />

Ave a te o nettare divino<br />

fiore all'occhiello di ubertose colline,<br />

rosso corposo, o giallo paglierino,<br />

ci profumi d'aromi le cantine.<br />

Nato a Montelupo Fiorentino<br />

(FI) il 6 giugno 1935, ha pubblicato<br />

poesie d’amore per<br />

Ibiskos Editrice e altre poesie per il<br />

Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”.<br />

Rallegri il desco di ogni buongustaio,<br />

leader indiscusso di sagre paesane,<br />

due bicchieri ed anche il depresso torna gaio<br />

“se pur con moderazione e non a damigiane”.<br />

Lo diceva anche un vecchio proverbio<br />

contadino:<br />

L'acqua è vitale, ma viva<br />

il buon vino!!<br />

126


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Littorio Rossi<br />

Solo!!!<br />

Tu non ci sei; ed io che cosa sono?<br />

Se tu non fossi, cosa io sarei?<br />

È dal profondo delle tue pupille<br />

che traggo linfa per i giorni miei.<br />

Solo fra tanti, solo fra la folla<br />

che si dissolve e ridiventa nulla,<br />

se non ti sento, se non sei vicina...<br />

Perciò ripeto nei pensieri miei:<br />

se tu non fossi, cosa io sarei?<br />

Tu sei<br />

Il caldo dei meriggi,<br />

il fresco delle notti,<br />

la quiete dei deserti,<br />

un mare forza sei,<br />

questo per me tu sei.<br />

Aurore boreali,<br />

tramonti vermigli<br />

vulcani in eruzione,<br />

pianto di fanciulli<br />

Ti sento in ogni dove,<br />

in ogni dove, sei,<br />

angelo custode<br />

di tutti i passi miei.<br />

Il caminetto<br />

Ricordi quelle sere al caminetto?<br />

Il tuo sguardo mi cercava,<br />

dentro l'anima frugava.<br />

Era si, la mia risposta;<br />

era sempre stata si.<br />

T'adoravo ed eri lì<br />

Nel mite tepore, il cerro languiva;<br />

eri bella, eri calda, eri viva.<br />

Eri tutta per me.<br />

Ricorda, amore, al caminetto!<br />

127


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Littorio Rossi<br />

Natale 1975!<br />

Il giorno si è spento quaggiù<br />

perché i tuoi occhi non l'accendono più.<br />

Da quando il lieve fruscio<br />

dell'esile tua figura<br />

odorante di vita,<br />

si è perso nel nulla,<br />

il buio ho d'intorno.<br />

Perché non ci sei?<br />

Riporta la vita<br />

là dove è finita!<br />

Perché<br />

Perché, se piove il cielo<br />

è terso all'orizzonte?<br />

Perché i fiocchi di neve<br />

odorano di rose?<br />

Perché mi è mite<br />

il duro travagliare?<br />

Perché tu esisti, mi cerchi;<br />

tutto me lo dice:<br />

il sole che ti bacia la mattina,<br />

il vento che scompiglia i tuoi capelli,<br />

carpisce i tuoi sospiri<br />

e me l'invia,<br />

facendo che con me<br />

sempre tu sia!<br />

128


•<br />

Antonio Sabatino<br />

sabatinoanto@alice.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Antonio Sabatino è il poeta<br />

della fascinazione, quello che<br />

l'attrae lo secerne con liriche<br />

dandone colore e profumo contemporaneamente,<br />

quindi ama la pittura<br />

traendone ispirazione.<br />

Effigiato con quadro della pittrice<br />

Anna Cecchetti nella rampa di scale<br />

dell'ospedale Palagi con altri famosi<br />

personaggi fiorentini.<br />

Recentemente ha dato vita ad una originalissima<br />

mostra che ha coniugato<br />

l'arte alla poesia ideando d'affiancare<br />

le proprie liriche ad un affascinante<br />

melange di fotografie, disegni e collage<br />

consentendo ai visitatori-lettori di<br />

entrare ancora più approfonditamente<br />

nel suo mondo poetico riscuotendo<br />

eclatante successo.<br />

Il poeta si trasferisce dalla Trinacria alla<br />

Toscana giovanissimo con la famiglia,<br />

sin dalla giovane età sente l'impulso<br />

dello scrivere dedicando una poesia<br />

d'amore ad una bellissima donna che<br />

sarà la sua musa per diversi anni.<br />

Poetare è stato ed è coniugare i senti-<br />

Tripudiante volto<br />

Plana<br />

avvolgente<br />

come fuoco dorato<br />

della lava<br />

sul sinuoso<br />

dolce viso<br />

una cascata<br />

fluente felina<br />

a dare armonia<br />

i tuoi<br />

meravigliosi capelli,<br />

con lo sguardo<br />

di cerbiatta<br />

infondi<br />

manifesta dolcezza<br />

accompagnata<br />

da labbra incantevoli.<br />

Attraente<br />

il morbido camminare<br />

espande<br />

elegante femminilità.<br />

129


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Antonio Sabatino<br />

Attimo da ricordare<br />

Con un alito<br />

del mio respiro<br />

vorrei<br />

sfiorare<br />

la tua pelle,<br />

infonderti<br />

sensazioni<br />

travolgenti<br />

tu ed io<br />

spogli<br />

del superfluo<br />

in un<br />

tramonto<br />

unico,<br />

avvinti<br />

in un<br />

abbraccio<br />

senza fine<br />

con un<br />

amplesso<br />

sfavillante<br />

indimenticabile.<br />

“Fermati...<br />

Rimani qui”.<br />

menti riconosciuti esemplari da essere<br />

premiati sia in Italia che all'estero: Parigi,<br />

Madrid, Lisbona, Bruxelles, Vienna,<br />

Malta, Atene, San Marino, New York.<br />

“La poesia è pioggia di felicità e di dolore,<br />

si raccoglie in un catino di pagine<br />

bianche ove infiniti e sottili versi musicano<br />

e colorano i sentimenti”.<br />

La biografia del poeta è piena di riconoscimenti<br />

e titolato di varie antologie.<br />

- Poeta dell'amore per diversi anni.<br />

Letterato del XXI secolo, titolo onorifico<br />

dall'Accademia Internazionale Francesco<br />

Petrarca di Roma.<br />

Ambasciatore di pace dal Centro Lunigianese<br />

di Studi Danteschi, Albenga.<br />

È promotore di eventi culturali, dirige<br />

la sezione poesia e prosa alla Pro-<br />

Lastra Enrico Caruso di Lastra a Signa<br />

intitolata al poeta Dino Campana.<br />

Autore di vari libri di poesia d'amore e<br />

di paesaggi.<br />

Ha scritto un romanzo “Ho amato una<br />

suora”.<br />

130


•<br />

Veniero Scarselli<br />

gemma.menigatti.scarselli@gmail.com<br />

www.venieroscarselli.it - www.literary.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Da “Eretiche grida”<br />

Primo premio Fiorino d’oro 2013<br />

Veniero Scarselli<br />

(Firenze 1931 - Pratovecchio 2015)<br />

Dopo una formazione umanistica e un’intensa<br />

sperimentazione poetica, si laurea in Biologia<br />

e si dedica alla ricerca scientifica conseguendo<br />

la libera docenza e svolgendo numerosi incarichi<br />

universitari: studi importanti per la formazione<br />

di una personale visione del mondo e per la maturazione<br />

dello scrittore, ma che non gli impediscono di<br />

continuare la frequentazione della poesia.<br />

Per molti anni ha rinunciato all’attività scientifica vivendo<br />

sull’Appennino toscano per dedicarsi all’attività<br />

agricola e alla riflessione poetica.<br />

Ha pubblicato diverse opere poetiche: Isole e<br />

vele (1988, poema), Pavana per una madre defunta<br />

(1990), Torbidi amorosi labirinti (1991), Priaposodomomachia<br />

(1992, sacra rappresentazione), Eretiche<br />

grida (1993) Piangono ancora come bambini (1994,<br />

poema), Straordinario accaduto a un ordinario collezionista<br />

di orologi (1995), La riflessione poetica (1997,<br />

antologia delle opere di S. a cura di Vittoriano Esposito),<br />

Fuga da Itaca (1997, romanzo lirico), Il palazzo<br />

del Grande Tritacarne (1998), Pianto di Ulisse (1998,<br />

romanzo lirico), Ballata del vecchio capitano (2002,<br />

poema), Diletta sposa (2003, poema), Il lazzaretto di<br />

Dio (2004, opera omnia), Diletta sposa (2006), Genesis.<br />

Fiaba della guerra e della pace (2008), Molti<br />

millenni d'amore (2008), Conservazione dell'amo-<br />

Dio senz’amore,<br />

è Te che coi fucili di legno<br />

d’una mente che muore d’inedia<br />

volevo villanamente stanare<br />

con l’ottusa arroganza del cacciatore,<br />

non con la speranza del cieco,<br />

del Lazzaro, del paralitico, del disperato,<br />

ma come chi vuole con la forza<br />

carpirti la formula gelosa<br />

che spieghi il mistero dell’universo;<br />

ma Tu, che sei Aquila,<br />

getti le creature devianti<br />

dalla rupe Tarpea del tuo nido<br />

se presumono d’amarti soltanto<br />

con l’amore fraudolento della ragione.<br />

Tu dischiudi la tua Casa solo ai figli<br />

che sanno farsi poveri di spirito<br />

e umilmente t’accolgono in cuore;<br />

il peccato della ragione<br />

è lo specchio superbo di Narciso<br />

divorato dai vermi del dubbio<br />

e non depone che uova d’inganni.<br />

Abbi finalmente pietà<br />

di chi non ha saputo trovarti<br />

pur nella bellezza sconvolgente<br />

di questo tuo incredibile universo,<br />

131


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Veniero Scarselli<br />

e allora s’è fermato ad aspettarti<br />

con il groppo antico alla gola<br />

d’un povero cane abbandonato<br />

che dopo tanto ostinato frugare<br />

fin presso alla porta della Morte<br />

s’è sdraiato sulla tomba del padrone.<br />

Forse aveva invano cercato<br />

soltanto nei posti sbagliati;<br />

ma Tu non eri anche lì?<br />

re coniugale. Sessualità e affettività nella terza<br />

età (2008), Trionfo delle anime artificiali (2009), La<br />

suprema macchina elettrostatica (2010), Diafonie<br />

poetiche a contrasto (2010, con Rossano Onano), Il<br />

mio pensiero poetante (2011), Indagine molecolare<br />

sul bello (2011), Ascesa all'ombelico di Dio. Tutto<br />

quello che Dante non sapeva ma che vorreste<br />

sapere (2012), L'universo parallelo degli Acquatici<br />

(2013), Vera storia del Vascello Fantasma (2015).<br />

Non pratica la poesia lirico-intimista né le raccolte<br />

di singole liriche, ma esplora le realtà esistenziali<br />

e metafisiche rappresentandole in poemi narrativi<br />

monotematici che riscoprono il poema epico. Alla<br />

sua opera sono state dedicate diverse monografie<br />

critiche: Vittoriano Esposito, La riflessione poetica<br />

(1997), Gianna Sallustio, Oltre le colonne d'Ercole:<br />

la poetica dell'esplorazione (1998), Federico Batini,<br />

Figura umana e poetica di Veniero Scarselli (2004,<br />

Introduzione al volume Il lazzaretto di Dio). Collabora<br />

a diverse riviste letterarie con una copiosa produzione<br />

di saggi e recensioni.<br />

Ha vinto una gran quantità di primi e secondi premi<br />

letterari, fra i quali spiccano il Libero de Libero,<br />

il Marineo, il Minturnae, il Moncalieri, il Rhegium<br />

Julii, il San Domenichino, il San Nicola Arcella. Sono<br />

state più volte messe in scena da compagnie teatrali<br />

le opere seguenti: Pianto di Ulisse, Priaposodomomachia,<br />

Ballata del vecchio capitano, Straordinario<br />

accaduto a un ordinario collezionista di orologi.<br />

Non è presente invece in antologie, dizionari e rassegne<br />

a pagamento, dove la scelta degli autori è dettata<br />

in modo evidente solo da interessi economici.<br />

Sulla sua produzione poetica hanno scritto, tra gli<br />

altri: L. Baldacci «Un viaggio ossessivo [Torbidi amorosi<br />

labirinti] in un tragico tunnel che si chiama corpo,<br />

visceri, sesso (...) dove ciò che stupisce è la tenuta<br />

di tutti i singoli momenti, l’arco della tensione.»; G.<br />

Bárberi Squarotti «Una sulfurea eloquenza [Torbidi<br />

amorosi labirinti] che fa pensare ai sommi esempi<br />

della poesia barocca (...) C’è una disperata tragicità,<br />

che si esprime attraverso la rappresentazione<br />

dell’orrore e della degradazione, ma dove il discorso<br />

religioso ha grande risonanza» «Priaposodomomachia<br />

è una grande esplorazione delle tenebre della<br />

carne come dello spirito» «Grandiosa e terribile allegoria<br />

della malattia del mondo, della Creazione,<br />

della vita [Il Palazzo del Grande Tritacarne]. Mentre<br />

la maggior parte dei poeti dice parole, la poesia di<br />

S. dice verità.» «Un’opera terribile e bellissima [Eretiche<br />

grida], di quelle che scuotono a fondo l’anima<br />

e costituiscono un punto di riferimento assoluto<br />

di poesia e verità.»; M. Dell’Aquila «Una sacra rappresentazione,<br />

[Priaposodomomachia] che sarebbe<br />

piaciuta al grande Aretino (...) Una notevole capacità<br />

di tessitura, immaginazione, sensualità, ironia, gioco<br />

di sublimazione e dissacrazione.»; V. Esposito «Per la<br />

sua carica dirompente, S. si conferma poeta assolutamente<br />

nuovo (...) Il suo grande assunto è di rifondare<br />

una poesia di pensiero che si distingua per<br />

gli alti contenuti spirituali e morali [La riflessione<br />

poetica]»; E. Giachery «Un poema [Piangono ancora<br />

come bambini] che si legge con partecipazione profonda<br />

(...) accogliendo in toto il messaggio, il respiro,<br />

la tensione quasi insostenibile, il grido, soprattutto<br />

la infinita pietas.»; M. Luzi «Una poesia viva, attiva,<br />

che non solo risuona per la grande eloquenza, ma lavora<br />

e va alla scoperta [Pavana per una madre defunta]»;<br />

O. Macrì «Una dialettica [Pavana per una madre<br />

devunta] fra razionale e irrazionale, fra materia e<br />

spirito, in cui la presenza del filosofo è costante.»; V.<br />

Magrelli «Bella, forte, accesa Priaposodomomachia,<br />

tra Francesco Colonna e Benn, ma anche vicina a<br />

132


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Veniero Scarselli<br />

certa pato-teologia, anzi “teopatia”, di cui parlò Caproni.»;<br />

W. Mauro «Poesia ardua e complessa [Straordinario<br />

accaduto a un collezionista di orologi] ma<br />

che indica alla parola poetica dell’oggi l’unica strada<br />

percorribile: quella che dalla concettualità del dettato<br />

conduce direttamente al mistero impenetrabile<br />

della scrittura.»; G. Oli «Il lettore [in Straordinario<br />

accaduto a un ordinario collezionista di orologi] è irretito<br />

e indotto ad abbandonarsi mani e piedi legati<br />

alla voce del Poeta-Maestro (...) Solo un vero poeta<br />

poteva dedicare la sua vita alla poesia epica senza<br />

piegarsi al vaniloquio imperante.»; R. Pazzi «I libri di<br />

S. sono fra le cose più notevoli che abbia letto negli<br />

ultimi anni (...) Con Eretiche grida si è ormai guadagnato<br />

un posto di assoluta originalità nella poesia<br />

contemporanea.»; A. Piromalli «In Priaposodomomachia<br />

ideologia e linguaggio hanno una eccezionale<br />

novità. Non c’è nulla di simile, per originalità,<br />

nella nostra letteratura. Siamo oltre l’osceno, nel più<br />

segreto nocciolo umano» «In Eretiche grida avviene<br />

la fusione perfetta del contenuto e della forma. È<br />

un’opera altissima, che non ha rivali oggi.»; P. Ruffilli<br />

«È testo [Priaposodomomachia] di una formidabile<br />

potenza espressiva, specie in certi snodi, al culmine<br />

dei quali le parole scoppiano di colpo come dinamite.»;<br />

M. Sansone «Un libro di poesia [Pavana per una<br />

madre defunta] sconvolgente fondato sopra una<br />

rigorosa e sconsolata concezione della realtà che<br />

deriva da un profondo travaglio di meditazione»; S.<br />

Valentini «Il lazzaretto di Dio è in grado di segnare<br />

la poesia italiana per la sua forza immaginifica e visionaria,<br />

per la decisività dei temi affrontati, per la<br />

perizia espressiva e per il rigore nel condurre avanti<br />

un’idea di poesia come veicolo di conoscenza.»; V.<br />

Vettori «Un poema, [Isole e vele] mirabilmente capace<br />

di coniugare l’impegno conoscitivo più serio<br />

con una ricca vena di canto.»; A. Zanzotto «Poesia di<br />

forte intensità (Eretiche grida) che origina da una improrogabile<br />

necessità del dire (...) e che forma un insieme<br />

unitario traboccante di vitalità.»; L. Zinna «Poesia<br />

[Torbidi amorosi labirinti] veramente singolare<br />

e spesso sconvolgente, al tempo stesso tenera e<br />

terribile, elementare e complessa, reale e surreale,<br />

personale e universale, visceralmente mistica, in cui<br />

animalità, razionalità e spiritualità drammaticamente<br />

si fondono elevandosi a vera poesia, vera come sa<br />

essere quella che rifugge dagli orpelli e si fa scienza<br />

del sublime.».<br />

Veniero è stato un eremita moderno tuttofare: poeta-scienziato-filosofo-contadino.<br />

Per lui in sintesi:<br />

La poesia è riflessione esistenziale.<br />

La poesia deve avere un linguaggio comprensibile.<br />

La poesia deve dire pane al pane e vino al vino.<br />

La poesia scandalizza i benpensanti.<br />

La poesia è una missione.<br />

133


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Enzo Scortica<br />

Cell. 338 9230980<br />

enzoscortica@virgilio.it<br />

•<br />

Cinque Terre<br />

Il treno ci ha riportati a Monterosso, l'aria<br />

marina ci ristora l'animo insieme alla vista<br />

del colore azzurro dell'acqua e quello giallo<br />

dei limoni. I fiori accesi dei fichi d'India fanno<br />

mostra insieme a quelli eleganti dei Bouganville.<br />

Si prende la via in salita alla fine del<br />

paese, tra i muretti dei giardini ci appaiono le<br />

piante dei limoni, piene dei loro frutti color del<br />

Sole che rendono la loro forza agli animi delle<br />

persone di passaggio. Si sale tra i castagni,<br />

i corbezzoli, le eriche, i lecci e i pini: molti<br />

fiori punteggiano il ciglio del sentiero e piano<br />

piano il mare ci appare più lontano, pieno<br />

della sua grandezza. Si intravede la punta<br />

del campanile dell'Abbazia di Soviore tra i<br />

lecci che la contornano. La Chiesa ci appare<br />

nella sua pace con le sue opere e la Madonna<br />

venerata sull'altare, una Preghiera va ai nostri<br />

cari e al nostro mondo che ne ha bisogno. Nel<br />

piazzale, i lecci danno ristoro nel mezzo del<br />

giorno, il mare ci appare azzurro e grande, la<br />

salita ripida ci ha resi più forti insieme alla<br />

Natura intorno, una sosta per riprendere le<br />

forze, un sorso d'acqua fresca della fontana<br />

dell'Abbazia e poi riprende il nostro cammino<br />

verso Punta Mesco e l'Oratorio di Sant'Antonio,<br />

con il panorama grandioso verso le nostre<br />

care Cinque Terre. Un rospino ci saluta nel<br />

cammino insieme alle eriche color pervinca.<br />

Monterosso ci aspetta per il bagno refrigerante.<br />

Tutto scorre!<br />

Enzo Scortica è nato in Abruzzo dove ha<br />

trascorso l’infanzia, tra il mare, la collina<br />

e la montagna: forse per questo è<br />

amante della natura. Si è trasferito a Firenze<br />

dove ha completato gli studi e si è appassionato<br />

dell’arte, della musica e della natura. Nei<br />

suoi scritti riporta le proprie emozioni vissute.<br />

Ha sempre dipinto fin da ragazzo, grazie<br />

agli studi e al padre mercante d’arte.<br />

Casetta di Tiara<br />

Da Casetta di Tiara, piccolo Borgo antico<br />

nella collina di Firenzuola, prendiamo in<br />

salita il sentiero in un bosco di castagni<br />

secolari, ben tenuto per la raccolta dei suoi<br />

gustosi frutti che hanno contribuito alla<br />

dieta di molte persone nei tempi passati,<br />

raccolgo qualche frutto mentre cammino<br />

e mi porto con me le lucenti castagne<br />

domestiche. Nel paese un anziano con il<br />

suo paniere colmo di castagne ci saluta con<br />

134


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Enzo Scortica<br />

sguardo fiero,ci dice che l'annata non è delle<br />

migliori, ci indica il percorso che noi gli diciamo<br />

vogliamo fare, si sente la campana che<br />

squilla l'ora, che si spande nella valle con il<br />

suo suono morbido e bronzeo. Le nuvole corrono<br />

tra i pendii verdi con qualche accenno<br />

d'arancio, i frassini marcano il cambiamento<br />

del colore in un bel rosso particolare: tra poco<br />

la faggeta antica che attraversiamo si tingerà<br />

dei colori gialli aranci unici che allieteranno<br />

il cammino delle genti di passaggio. Ci<br />

sono dei ruderi dove le pietre ricordano il<br />

passaggio del tempo e della guerra che ha<br />

mietuto giovani uomini nel pieno della Vita.<br />

Sono ricordati per non dimenticare la nostra<br />

Storia e ripetere gli stessi errori. Ci si ferma a<br />

desinare vicino a un piccolo rudere che guarda<br />

la valle piena di boschi: un falco si libra<br />

nell'aria, anche Lui è alla ricerca del cibo<br />

e scende in qualche radura alla vista di un<br />

povero Topolino. Si scende verso il torrente<br />

Rovigo che forma scenari da sogno. L'acqua<br />

limpida e pura si diverte sui salti delle rocce<br />

che scava con il passare del tempo, come<br />

Noi ci divertiamo a salire e scendere per i<br />

pendii boscosi. Anche il Poeta Dino Campana<br />

percorreva questi sentieri e si fermava sulle<br />

rive di un laghetto a pensare ai suoi versi che<br />

nei Canti Orfici ci ha donato per farci amare<br />

la Poesia e la Natura nella sua Bellezza più<br />

vera. È quello che ci raccontava il nostro<br />

amico Carlo Monni con “Notte Campana”:<br />

Sibilla e Dino si amarono in questi luoghi,<br />

tra i Castagni, i Faggi e l'Acqua chiara del<br />

torrente Rovigo.<br />

San Lorenzo<br />

Dal Chiostro di San Lorenzo lo sguardo spazia<br />

sulla cupola rossiccia del Duomo, il Sole<br />

la illumina e ne rende i tratti salienti, la lanterna<br />

saluta le nuvole di passaggio, le rondini<br />

volano gioiose, hanno riconquistato il nido<br />

sotto le arcate eleganti, la pianta d'arancio<br />

mostra i frutti maturi e gli uccellini cercano<br />

qualche granello tra l'erba del prato, le azalee<br />

sono sbocciate dei fiori rosati e ne ingentiliscono<br />

il Chiostro. I capitelli ionici fanno<br />

risaltare le colonne di pietra. L'eleganza<br />

del Rinascimento Fiorentino dona bellezza<br />

all'uomo moderno che si accosta silenzioso<br />

allo sguardo. Vicino, la scala di Michelangelo<br />

porta alla sua Biblioteca con il pavimento di<br />

cotto intarsiato. Il campanile Giottesco fa da<br />

scudo alle nuvole di passaggio con i marmi<br />

bianchi, verdi e rossi. Già la nostra bandiera<br />

era delineata e poi nel Risorgimento conquistata,<br />

oggi denigrata. Si auspicano, un nuovo<br />

Rinascimento e nuovi Ideali che servano da<br />

guida all'uomo moderno.<br />

L’infanzia<br />

Bello il tuo racconto sulla gita in Abruzzo:<br />

mi riporta all'infanzia, quando d'inverno la<br />

neve copriva tutto e Francesco ci aiutava ad<br />

uscire di casa togliendo la neve che ostruiva<br />

la porta. Tutto era bianco ed ovattato. I<br />

piccoli uccellini si avvicinavano per un po'<br />

di cibo e il colore del pettirosso ricordava il<br />

Sole al tramonto. Era difficile anche arrivare<br />

135


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Enzo Scortica<br />

a scuola a piedi e la Maestra ci aspettava:<br />

chissà che avventura per arrivare fin a noi.<br />

La Maestra Luisa che ci insegnava a scrivere<br />

e ci chiamava alla lavagna e con il gesso<br />

bianco, come la neve, provavamo i primi dettati<br />

di scrittura. Poi a casa a far a pallate di<br />

neve e rincorrerci con i compagni di scuola:<br />

Franco, Giorgio, Antonio, Tilde la mia amichetta,<br />

Fernanda con le trecce che tiravamo<br />

scherzando. La Chiesa dove la Domenica<br />

ascoltavamo il Vangelo e servivamo la messa<br />

leggendo le Parole degli Apostoli che al<br />

momento non capivamo, ma era per Noi una<br />

lezione di Vita che ci ha accompagnato nel<br />

Nostro percorso futuro. I tempi erano diversi,<br />

c'era molto meno del superfluo di oggi, i nostri<br />

giochi di bimbi erano dettati dalla natura<br />

intorno, la tv era all'inizio, in bianco e nero e<br />

dopo carosello, la prima pubblicità, a letto. Si<br />

sognava le avventure del giorno tra i campi, i<br />

fiori, le farfalle, il torrente a prendere le rane<br />

e fare il bagno nell'acqua fresca, prendere<br />

gli asparagi, tutto era sotto controllo. In casa<br />

la Mamma ci aspettava con la merenda di<br />

verdure prese dall'orto e dai frutti dei nostri<br />

alberi. L'uovo era sempre pronto dalla nostre<br />

galline e le ghiande raccolte sotto l'antica<br />

Quercia nutrivano il maiale che veniva a<br />

darci la sopravvivenza per il tempo futuro. Il<br />

tempo è scorso e tutto è più veloce come se<br />

correndo si tagli prima il traguardo, ma correndo<br />

si perde buona parte del percorso con i<br />

suoi sapori, odori, profumi: il particolare che<br />

spesso è più grazioso del tutto.<br />

Un cardellino<br />

Un cardellino è caduto vicino alle foglie<br />

autunnali, forse è stato vinto da una folata<br />

di vento e come il bimbo rigettato dal mare,<br />

se ne sta inerme tra le foglie colorate. Non ci<br />

allieterà più con i suoi bei colori vivaci e il<br />

suo passo veloce tra gli alberi del parco. Una<br />

farfalla bianca le volteggia vicino come a<br />

dargli un ultimo saluto. Un merlo attraversa<br />

veloce con le sue piccole zampette. Il cielo<br />

azzurro si avvolge di nuvole bianche. S'intravede<br />

Morello con le tre punte con i sentieri<br />

più volte percorsi, il colle di Fiesole dove i<br />

Francescani sorvegliano con la preghiera<br />

e il lavoro quotidiano il colle che spazia su<br />

Firenze. Si vede il Monte Ceceri con il suo<br />

bosco di macchia che domina la cava di<br />

pietra dove Leonardo provò il volo. Gli alberi<br />

si preparano a cangiare le foglie. Il pratone<br />

dove un tempo pascolavano le mucche<br />

spazia di verde tra i platani e i lecci. L'abbeveratoio<br />

con le maschere di epoca Medicea<br />

fa da sentinella ai viandanti di passaggio.<br />

Nel giardino dedicato a Nicolas Green, un<br />

ragazzo ucciso sulla Salerno Calabria in un<br />

assalto rapina, i passeri si richiamano come<br />

in un Paradiso. I lampioni artistici la sera<br />

illuminano di luce calda i viali del parco<br />

dopo che il tramonto ha reso il cielo colorato,<br />

acceso della sua forza che imprime gioia<br />

e speranza agli animi sensibili.<br />

136


•<br />

Umberto Sereni<br />

umberto.sereni@email.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Il passaggio delle stagioni dal giardino di via Boito<br />

Cura soltanto<br />

le ferite che ti feriscono:<br />

le altre sono carezze, pacche,<br />

abbellimenti dell'anima<br />

venuti a precisare il sorriso -<br />

era inverno, salii sull'autobus<br />

come preso da sensazione di sogno<br />

mi sedetti davanti a una donna<br />

che disperata mangiava pan di stelle -<br />

la vita è questione di vita o di morte<br />

ma non solo di vita, non solo di morte:<br />

questo mi hanno insegnato le attese<br />

dentro le quali il corpo finiva,<br />

trascorreva, come in quella<br />

strada cieca abitata in estate, col cane,<br />

mentre gli aerei ogivali nel cielo s'inclinano<br />

in direzioni di sogno e d'incanto,<br />

gli economici viaggi sopra la mia testa,<br />

sopra la mia coscienza in resta,<br />

ottusa nel farsi del male<br />

uguale a cosa iniziata che non sa finire,<br />

e vorrebbe e non sa.<br />

Mirabile scontro, questo corpo a corpo<br />

di ambiente e pensiero, di bocca e di cuore<br />

e gesto vitale sdegnoso a precisarsi<br />

nel suo arco sgraziato, teso<br />

tra vagina di madre e vagina di amante,<br />

e tra il centro e la periferia<br />

coi casi umani e i nani e i maghi<br />

i venditori d'accendini<br />

venuti da deserti lontani, e il treno<br />

che vendicativo e schivo continua a passare.<br />

Vivo dove decollano gli aerei,<br />

e dove atterrano;<br />

dove la città fa un'onda e si chiude<br />

tornando indietro, lanciandosi avanti<br />

con le autostrade azzeranti, decostruenti.<br />

'Qui una volta era tutta campagna',<br />

poi hanno tirato su i panettoni, i cubetti<br />

nei quali ardiamo e dormiamo,<br />

guardiamo il paesaggio delle stagioni passate:<br />

è stato un attimo per gli universi di grano,<br />

per gli inarcati reami d'insetti, ricoperti,<br />

sui quali la pioggia riprende sempre a cadere,<br />

e io con lei.<br />

05/12/2015<br />

137


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Donatella Sestini<br />

fleurdelis18@yahoo.it<br />

•<br />

•<br />

Musica dentro<br />

Se ascolto il silenzio<br />

e il mio io più profondo<br />

mi suonano dentro<br />

parole d’amore<br />

che corrono corrono<br />

in forma di rima.<br />

È come se da luogo<br />

segreto<br />

un magma infuocato<br />

a lungo represso,<br />

volesse sgorgare, senza più fine.<br />

Zampilla dentro di me<br />

il duro passato,<br />

è come lava rovente,<br />

con cenere, massi o lapilli.<br />

Ma a volte,<br />

con grande sorpresa,<br />

è acqua di chiara sorgente<br />

che come cascata mi inonda,<br />

mi investe con lucide gocce,<br />

rigenera le membra ed il cuor.<br />

Aretina di nascita, dopo aver vissuto<br />

a lungo a Genova e a Roma , è<br />

tornata nella sua Toscana e risiede<br />

da molti anni a Firenze. Docente di Lettere<br />

nelle Scuole Medie poi negli Istituti Tecnici<br />

con i rispettivi Ruoli e Docente bibliotecaria,<br />

ha pubblicato prose e poesie nelle<br />

riviste “Il Solco”, “La Voce” dell’Istituto “La<br />

Madonnina” (Trespiano) e in altre riviste<br />

toscane. Ha partecipato a vari concorsi<br />

di poesia promossi da città toscane e italiane,<br />

ottenendo notevoli riconoscimenti<br />

e premi: nel 2007 prima e terza classificata<br />

- Concorso dell’A.N.T.E.A.S. di Firenze,<br />

nel 2012 quarta al Concorso di fotografia<br />

e sesta al concorso di poesia “G. Papini”<br />

di Firenze, nel 2015 seconda al Concorso<br />

Tarsogno Valditaro (PR), nel 2015 Premio<br />

Speciale al Concorso “Città di Recanati”,<br />

A.N.T.E.A.S. di Tolentino-Camerino. Le sue<br />

liriche espresse in forma quasi discorsiva,<br />

ma con un ritmo interno, si avvalgono di<br />

frequenti analogie sui ricordi della poesia<br />

classica. Sotto la parvenza delle mere descrizioni,<br />

soprattutto di paesaggi toscani e<br />

di figure femminili, si nascondono riflessioni<br />

sulle vicende umane.<br />

138


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Donatella Sestini<br />

Magico “Giardino delle Rose”<br />

Partire per un lungo viaggio,<br />

partire lontano dal mondo,<br />

dall’oggi che l’anima frena,<br />

senza meta né direzione,<br />

quali rami leggeri o foglie<br />

che nei fiumi van<br />

verso il mare<br />

o vagare come ai primordi<br />

inalando il verde dell’erba<br />

o l’acre odore del suolo;<br />

lasciarsi alle spalle<br />

i mille fantasmi<br />

che tolgono il sonno di notte<br />

e i mostri con testa- ferina<br />

che ammaliano<br />

e annientano dentro;<br />

o volare dalla notte alla luce<br />

nel chiarore roseo dell’alba.<br />

Aprire gli occhi e trovarsi<br />

tra piante e fioriti roseti.<br />

Finalmente l’ansia si placa<br />

e Firenze appare in cornice<br />

È l’approdo sicuro,<br />

non è più l’altrove: è la città,<br />

è la tua storia,<br />

è la storia degli altri,<br />

è la bellezza<br />

che attira e consola,<br />

dono e speranza dell’umanità.<br />

139


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Rossana Sirletti<br />

Via Aretina, 196 E - 50136 Firenze - Tel. 055 850459<br />

rossana@sgconsulting.it<br />

•<br />

Burattino<br />

Son di legno ma snodato<br />

da qualcuno comandato<br />

per poter gli arti piegare<br />

e, volendo, camminare.<br />

Non ho sangue nelle vene<br />

e neanche mi conviene<br />

visto che mi manca un cuore<br />

che mi faccia da motore.<br />

Per di più non ho cervello,<br />

sono certo nemmen quello,<br />

faccio a men di ragionare<br />

tanto posso non pensare.<br />

Non ho mimica facciale,<br />

l'espressione sempre uguale,<br />

non facendo differenza<br />

non provando sofferenza<br />

e nemmen posso aprir bocca<br />

e parlare non mi tocca<br />

perché voce io non ho<br />

quindi zitto me ne sto.<br />

Tutt'al più mi vien prestata<br />

senza esser collaudata<br />

ma vorrei fosse un piacere<br />

farmi dire cose vere<br />

proprio ciò che anch'io avrei detto<br />

non privato d'intelletto.<br />

Èda svariati anni ormai che coltivo<br />

interesse per la scrittura di poesie<br />

(in rima e non) ispirandomi ad<br />

avvenimenti, ricorrenze o più semplicemente<br />

riflessioni su temi diversi; particolare<br />

attenzione anche ai bambini<br />

con storielle a mo' di filastrocca o giochi<br />

di parole di cui la pubblicazione<br />

d'una raccolta dal titolo “In crociera<br />

con Noè” (Florence Art Edizioni).<br />

Partecipato pure a vari concorsi letterari<br />

nazionali ed europei ottenendo riconoscimenti<br />

lusinghieri.<br />

Ma d'orecchie pur son privo<br />

quindi a udito non attivo<br />

trovo sia davver banale<br />

e del tutto inusuale<br />

preoccuparsi più di tanto<br />

non avendo... neanche il pianto.<br />

140


•<br />

Giovanna Spolveri<br />

giovannaspolveri@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Giovanna Spolveri è nata il 28<br />

marzo del 1944 a Diacceto di<br />

Pelago (FI)<br />

Risiede a Scandicci, in provincia di Firenze.<br />

Ha lavorato come infermiera psichiatrica.<br />

Ha partecipato con successo a numerosi<br />

concorsi letterari e ha scritto per<br />

diverse riveste.<br />

Nel 2015 ha pubblicato “Sussurri” Masso<br />

delle Fate Edizioni.<br />

Un sol giorno<br />

Liberi protagonisti<br />

di un sol giorno,<br />

tra spazi verdi,<br />

alberi, pini,<br />

rose canine, eriche, pungitopi,<br />

foglie secche e lo spuntar<br />

tra queste<br />

di qualche fungo, più giù il laghetto.<br />

Dal crine il vasto panorama<br />

ed il sole<br />

all'orizzonte fa capolino;<br />

e i bimbi son già a giocare<br />

con palloni e aquiloni in aria fatti volare,<br />

decisi quegli spazi a viverli,<br />

grandi e piccini insieme<br />

veri protagonisti, di quel sol giorno.<br />

141


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Giovanna Spolveri<br />

Voci<br />

Sensazioni di voci<br />

ricordi giovane allegria. Viveva<br />

allora, nell'antico castello<br />

il bel gruppo di giovani amici<br />

e amiche, giusto lo spazio<br />

del week-end<br />

per il relax settimanale.<br />

D'inverno al caldo focolare<br />

e si giocava a parlare<br />

quando l'aria riscaldava<br />

di fuoco e parole<br />

dalle labbra sino al cuore;<br />

ma più pregnante era<br />

nelle particolari festicciole.<br />

Ed intanto arrivate le calde sere<br />

estive, fuori al fresco parco<br />

ilari si ballava e quando<br />

le ore rischiaravano<br />

per l'allegra compagnia<br />

le migliori stagioni fuggivan via.<br />

Adesso solo lieto ricordo rivive,<br />

ed i presenti potranno mai saper<br />

di quei lieti momenti?<br />

Oh, solo un lieve pensiero nel castello<br />

aleggerà<br />

142


•<br />

Patrizia Tofani<br />

Lastra a Signa (FI)<br />

Cell. 339 8366834<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Poetessa Patrizia Tofani nasce a<br />

Genova da mamma Luigina Mafalda<br />

e papà Foscaro. Terza figlia<br />

di cinque fratelli. Oggi vive a Lastra a<br />

Signa con i figli Niccolò e Matteo, è autodidatta.<br />

Nell'anno 2000 si reca a Parigi<br />

insieme alla sorella Laura per un viaggio<br />

di lavoro; senza chiedersi il perché<br />

compra un quaderno scolastico e da<br />

questo momento inizierà a scrivere<br />

senza sosta. La sua sensibilità e la sua<br />

anima le consentono di continuare a<br />

farlo, così di getto, piccoli pensieri dettati<br />

dal cuore e scaturiti da immense<br />

emozioni. Rebecca, l'amica del cuore,<br />

la convincerà nel 2007 a pubblicare<br />

una raccolta poetica “Le mie perle, pagine<br />

dell'anima”. A Firenze incontrerà<br />

Mario Luzi, un incontro sincero ed empatico<br />

per entrambi; la fede in una sola<br />

croce li accomuna. Mario Luzi definirà<br />

Patrizia “Filo d'erba”. Le gratificazioni arrivano<br />

ad alti livelli, dalla Sicilia alle<br />

Alpi. Le sarà donato un riconoscimento<br />

della Misericordia di Lastra a Signa. A<br />

New York riceverà la nomina di Amba-<br />

Alchimia di colori<br />

Cosa ne sarà mai dei colori della vita,<br />

attingo al giallo e lo miscelo con il blu<br />

forte è la speranza<br />

di vedere germogliare il verde dell'amore,<br />

non voglio più sbagliare incendiami di rosso fuoco<br />

legami il cuore<br />

con il giallo sole<br />

ecco l'arancio libera il mio essere,<br />

chiedimi tu amore<br />

di quale colore vuoi che io sia<br />

trasparente è il mio fiume<br />

fluisce a colmare inesorabile il rispetto<br />

ma trovo pulviscolo grigio<br />

che tinteggio di rosa,<br />

i miei sensi si accendono<br />

ecco il viola<br />

alchimia primordiale sono qui presente.<br />

Oggi mi vesto di bianco<br />

e mi sento veramente un grande bambino<br />

che cammina incontro<br />

ad un'alba nuova<br />

bagliore Divino<br />

di un tempo antico.<br />

143


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Patrizia Tofani<br />

Estasi d'amore<br />

Essenza indescrivibile<br />

che apre il cuore<br />

estasi d'amore.<br />

Semplice il linguaggio<br />

dei ricchi di Spirito.<br />

Bambini scalzi,<br />

tribù dai pedi bianchi come neve.<br />

L'uomo è illogico<br />

spesso innaturale.<br />

I bambini rispettano il ritmo del cuore,<br />

lavorano come schiavi senza catene.<br />

Libera l'anima<br />

opera a ricoprir crosta terrestre.<br />

I bambini<br />

si nutrono di germogli<br />

lasciano agli altri<br />

le pene,<br />

non più crisalide,<br />

si vestono di sole!<br />

I colori della pace dilagano<br />

essenza pura incontaminata<br />

Luce Divina.<br />

Solo il silenzio<br />

ha voce.<br />

sciatrice di pace nel mondo durante il<br />

Columbus Day. Le antologie contenenti<br />

le sue opere sono state tradotte e<br />

distribuite in tutto il mondo. Le sue<br />

grandi passioni sono i bambini e i giovani,<br />

la sua intenzione è di continuare a<br />

lottare per i diritti di quest'ultimi.<br />

144


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Patrizia Tofani<br />

Fra le zolle del presente<br />

La luce del presente<br />

come quella del passato,<br />

oh mio Dio<br />

avessi studiato!<br />

Molti si sentono delle cime<br />

senza mai essere riusciti<br />

ad arrivare alla vetta,<br />

sono solo fiori d'inchiostro,<br />

ma le radici?<br />

Un fiore semplice di campo<br />

se ne sta lì da secoli<br />

fra le zolle del concreto,<br />

sempre baciato dal sole<br />

bagnato dalla pioggia,<br />

affronta le avversità<br />

senza nessun timore.<br />

Solo le viscere<br />

del suo essere potrebbero raccontare<br />

ai poveri di spirito<br />

come nessuno può essere potente,<br />

senza coerenza<br />

è solo un gioco perdente.<br />

Aprite il cuore agli altri<br />

se volete trovare le origini delle vostre radici.<br />

Non è un abbaglio<br />

è la luce del presente.<br />

145


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Caterina Trombetti<br />

caterinatrombetti@gmail.com<br />

www.caterinatrombetti.com<br />

•<br />

Corale<br />

Con ali nere sorvoli la terra,<br />

mentre piangiamo i morti che verranno.<br />

Ancora bambini dagli occhi grandi<br />

che non vedranno terre di pace,<br />

che non sapranno come sfiocca lento<br />

lo sbocciare di un fiore.<br />

Solo il rumore cupo<br />

di un'arma che deflagra,<br />

solo il rumore cupo<br />

che accompagna il gioco,<br />

il sonno,<br />

il giorno.<br />

Non sappiamo più gridare l'orrore,<br />

noi madri dagli occhi impietriti<br />

negli occhi di un figlio morente.<br />

Ed è unico il grido,<br />

il dolore infinito di Eva<br />

che stringe a sé il freddo Abele,<br />

lo schianto del cuore di Niobe<br />

e Medea,<br />

e tutte le madri senza più nome.<br />

(Inedito)<br />

Caterina Trombetti è nata a Firenze<br />

e vive a Scandicci. Insegnante<br />

di Lettere e pedagogista,<br />

laureata all'università di Firenze,<br />

dove ha conseguito anche il Diploma<br />

di Perfezionamento in Traduzione Letteraria.<br />

Poetessa e scrittrice ha pubblicato vari<br />

libri di poesia fra cui: Il pesce nero ed.<br />

Lalli 1990; L'obliqua magia del tempo<br />

ed. Polistampa 1996; Fiori sulla muraglia<br />

ed. Passigli 2000, poi ristampato<br />

con testo a fronte spagnolo Flores en<br />

la muralla ed. FlorenceArt 2012; Dentro<br />

al fuoco ed. Passigli 2004; oltre ad<br />

edizioni d'arte realizzate da pittori sulle<br />

sue poesie.<br />

Nel 2001 è stata invitata in Tunisia per<br />

ricevere il premio “Cartagine”; nel luglio<br />

2005 alla Biennale di Venezia per<br />

La notte dei poeti e, nello stesso anno,<br />

all'Istituto di Lingua e Cultura Italiana a<br />

Mosca; nel 2006 all'Istituto di Lingua e<br />

Cultura Italiana ad Algeri per la settimana<br />

della lingua e cultura italiana nel<br />

mondo, e nel 2010 a Napoli per la<br />

146


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Caterina Trombetti<br />

Interno<br />

“Giornata mondiale della Poesia”.<br />

È stata membro del Consiglio di Amministrazione<br />

di Scandicci Cultura ed è<br />

socio onorario del Centro d'Arte Modigliani.<br />

Amica e collaboratrice del poeta Mario<br />

Luzi dal 1990, è stata anche la sua<br />

collaboratrice per il Senato della Repubblica<br />

Italiana.<br />

Due note critiche:<br />

La sua poesia sorprende per la freschezza<br />

con la quale aderisce alla vita<br />

e la racconta maneggiando felicemente<br />

tutti i migliori materiali poetici della<br />

tradizione, "le strutture più intrinseche<br />

della nostra lingua, della nostra metrica<br />

e ritmica".<br />

Carmelo Serafini<br />

I nuclei tematici e stilistici della raccolta<br />

costituiscono un testo in cui si<br />

miscela l'angoscia con l'incanto o meglio<br />

si dissolve l'angoscia nell'incanto<br />

che è accoglimento liberatorio. La percezione<br />

acuta della morte, dell'assenza,<br />

tende a risolversi nella luce, la luce<br />

che abbaglia, che illumina che riscatta.<br />

Mario Specchio<br />

A Franca<br />

Mia sorella guarda il fuoco.<br />

Prende le molle<br />

e ogni tanto<br />

lo attizza.<br />

Chissà cosa pensa<br />

mentre guarda l’incanto di fiamma.<br />

La segue, la scruta, accomoda il ciocco,<br />

fa salire scintille lungo il camino.<br />

Io guardo lei che guarda il fuoco,<br />

antica vestale<br />

con movimenti leggeri<br />

segue quel rosso serpeggiare.<br />

Inclina la testa, osserva la fiamma,<br />

forse raduna le idee,<br />

ripercorre i suoi sogni.<br />

Qui, nel silenzio ipnotico,<br />

si sfuma il tempo e perde ogni contorno.<br />

Impera il fuoco soltanto,<br />

il suo lieve crepitìo.<br />

(Inedito)<br />

Ciascuno di noi ha un suo angolo intimissimo in<br />

cui si raccoglie. Un angolo di intimità che condivide<br />

con le persone più care e che rigenera. La<br />

donna è ancora colei che “genera e governa”,<br />

colei che si prende cura della parte più intima e<br />

segreta, come un'antica vestale.<br />

147


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Liliana Ugolini<br />

Via del Casone, 1 - 50124 Firenze - Tel. 055 2298561 - Cell. 340 8114413<br />

lilianaugolini@vodafone.it - info@lilianaugolini.it - www.lilianaugolini.it<br />

•<br />

Poesie tratte da:<br />

Delle Marionette. dei Burattini e del Burattinaio<br />

(Rilettura fantastica del Teatrino) - Ediz. Genesi<br />

Il burattino s’anima di mani.<br />

sfiora la testa, ride d’occhi<br />

e le manine sgomente alzano<br />

al cielo lo stupore per caduta<br />

inerti nel biancore d’un grembiulino.<br />

La voce narra e il burattino<br />

sensibile si muove con la grazia del cuore<br />

del Burattinaio. Insieme fanno persona<br />

che narra la storia fuori dall’Artificio<br />

La corsa ferma un’ istantanea<br />

di corpi in fuga. Elegiaca.<br />

Il tempo è lì, catturato dall’armonia.<br />

L’inizio è l’andare nella decostruzione<br />

fra plastiche gettate, stendini di panni,<br />

bottiglie, contraffazioni, violenze.<br />

Rialzarsi ogni volta dalla sepoltura<br />

con grandi occhi, in moto continuo.<br />

Assecondandone il suono,<br />

eco di terra ed astri,<br />

per la grande domanda del diluvio.<br />

Nata nel 1934 a Firenze dove<br />

abita. Ha pubblicato 19 libri di<br />

poesia, 4 in prosa e 4 di teatro.<br />

Da questi sono stati prodotti 11<br />

spettacoli teatrali e 2 opere sinfoniche.<br />

Ha curato per 16 anni per Pianeta<br />

Poesia e per il Comune di Firenze, la<br />

poesia performativa e la scrittura in<br />

scena.<br />

Collabora con l’Associazione Multimedia91<br />

all’Archivio Voce dei <strong>Poeti</strong> e fa<br />

parte del gruppo performativo Cerimonie<br />

Crudeli. Partecipazioni a performances<br />

e mailart.<br />

Del Burattinaio non seppi<br />

se non quando vidi passare in carri<br />

i veli della storia. Nell’immenso<br />

148


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Liliana Ugolini<br />

immersa in tempi lunghi<br />

tra marionette in parti<br />

volsi domande ai burattini.<br />

Loro per carne e fili<br />

riannodavano i carri con i veli<br />

certi di andare dove volevano<br />

Dall’innevato intervallo<br />

la fogata armonia degli uccelli<br />

dice ch’è tempo d’esser suoni<br />

e che le bacche già bianche<br />

bucano i rami. Niente ferma<br />

l’appuntamento che sbianca<br />

la faccia e che accomuna il ciclo<br />

in magma d’ali e che di troni<br />

e grandezze scade il tempo<br />

e non ci stupisca l’edificare<br />

cielo di suoni anch’esso<br />

per un volo che a nessuno appartiene.<br />

E questa primavera che pulsa<br />

freme in tempie i tempi<br />

che si affrettano,<br />

nonostante<br />

Scaturiscono dai ventri<br />

le marionette in fila.<br />

Fili d’aria salgono e in movimento il cosmo<br />

s’evolve. Nei mucchi accatastati<br />

i resti dell’abito mancato irreparabili<br />

formano la storia futura. Sapevamo l’ordine dell’oltre<br />

e la possibilità di vivere cambiando.<br />

Tutto è già vecchio<br />

tra fili e veli consunti di nuovo.<br />

149


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Lenio Vallati<br />

Cell. 338 5053274<br />

lenio.vallati@virgilio.it<br />

•<br />

È vita<br />

Ed é ancora vita il miracolo che ogni giorno si ripete<br />

davanti ai tuoi occhi innamorati di poeta.<br />

Non più guizzi fanciulli,<br />

non più frizzanti emozioni che scardinano il cuore<br />

ma lenti passi ad assaporare<br />

il tuo ultimo tratto di strada.<br />

Eppure é ancora vita, e la senti pulsare<br />

dentro di te ad ogni attimo,<br />

ad ogni angolo del tuo cammino<br />

pronta a rivelarsi a te<br />

nel suo perenne aspetto di eterna fidanzata.<br />

Stringila al petto, assaporala,<br />

non aspettare che il vento<br />

te la porti via, non permettere al freddo inverno<br />

di ghermirtela, difendila, è tua.<br />

Ad ogni primavera si vestirà per te<br />

di boccioli incantati,<br />

e si coprirà di frutti d'oro d'estate,<br />

e poi d'autunno adagerà sui tuoi passi stanchi<br />

un morbido tappeto di foglie ad alleviarti il cammino.<br />

E d'inverno pattinerà con te<br />

sui lastroni ghiacciati della tua esistenza<br />

a riscaldarti il cuore infreddolito.<br />

Ma sarà sempre vita<br />

nel continuo alternarsi delle stagioni,<br />

nel continuo balenare delle emozioni,<br />

fino al momento dell'addio, fino all’ultimo istante.<br />

E poi chissà se tornerà a trovarti<br />

per quel gioco imprevedibile del destino<br />

Lenio Vallati è nato a Gavorrano<br />

(GR) il 21/09/1953 e vive a Sesto<br />

Fiorentino. È capostazione<br />

a Firenze Castello. Esordisce nel<br />

2003 con il libro di narrativa “Soggiorno<br />

a Bip Bop”, Aut. Libri Firenze.<br />

Del 2004 la prima raccolta di poesie,<br />

“Amor mi mosse”, e il secondo libro<br />

di racconti, “Un criceto al computer”,<br />

Ibiskos Ed. Nel 2006 “Desiderio di<br />

volare”, racconti ed. Bastogi, e nel<br />

2007 il volume di poesie “Alba e tramonto”,<br />

ed. Bastogi. Dal 2004 partecipa<br />

a concorsi di poesia e narrativa,<br />

ottenendo molti premi. Nel 2007 il 1°<br />

premio al “Molinello” per la narrativa<br />

inedita. Nel 2008 ha ricevuto dall’Accademia<br />

Francesco Petrarca il titolo<br />

di ‘Poeta dell’anno 2008’ con laurea<br />

ad honorem. Nel 2009 la ottenuto il<br />

Premio Manuale di Mari 2008 per<br />

l’autore dell’anno ed è risultato vincitore<br />

assoluto nella sezione poesia<br />

al Trofeo Penna d’Autore di Torino.<br />

Nel 2009 ha vinto l’importante con-<br />

150


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Lenio Vallati<br />

corso ‘Città di Corciano’ per la poesia.<br />

Nel novembre 2011 pubblica il suo primo<br />

romanzo, “Graffio d'alba”, Bastogi<br />

Ed. Il 3 giugno 2012, nell'ambito del Premio<br />

Città di Bitetto, riceve un Premio<br />

alla Carriera Letteraria. Il 15 dicembre<br />

2012 in Palazzo Vecchio, Salone dei<br />

500, riceve una targa alla carriera per la<br />

sua attività letteraria. Nel 2013 é uscito,<br />

per le Ed. Agemina, il suo secondo libro<br />

di poesia dal titolo “ La vita nell'osmosi<br />

del tempo”. Dal 2012 é in giuria nei Premi<br />

San Lorenzo in Poesia, Un racconto<br />

per San Marcello e Prato, un tessuto di<br />

Cultura, e quest'anno anche nel premio<br />

Un Prato di Fiabe, organizzato da Marginalia.<br />

E’ accademico di classe dell’Accademia<br />

Internazionale dei Micenei e<br />

accademico Honoris Causa dell'Accademia<br />

Federico II. Nel corso del corrente<br />

anno 2015 ha ottenuto il primo<br />

posto al concorso “Il numero uno della<br />

poesia contemporanea” organizzato<br />

dal Salotto Letterario di Torino e al<br />

premio “Io esisto” della UILDM di Ottaviano.<br />

A dicembre riceverà un'altra<br />

targa alla carriera.<br />

che non conosciamo,<br />

se tornerà a danzare con te per altre primavere<br />

o se ti bacerà la fronte, lasciandoti per sempre,<br />

in regalo<br />

un eterno sorriso.<br />

Siamo<br />

Non filtra la nostra voce<br />

tra pareti di vetro.<br />

Fiori senz'acqua avvizziti<br />

di noi giunge soltanto<br />

l'eco talvolta<br />

di steli spezzati.<br />

E se qualcuno ci sente<br />

dirà che é stato il vento<br />

a smuovere corolle<br />

di fiori mai sbocciati.<br />

Eppure siamo,<br />

e per l'erta della vita lentamente<br />

ci incamminiamo.<br />

Siamo coloro che tu non vedi,<br />

coloro che tu fingi<br />

di non notare.<br />

Coloro che tu racchiudi<br />

tra pareti di vetro.<br />

Sedie a rotelle<br />

dietro al tuo mondo<br />

apparentemente perfetto.<br />

Ti chiediamo solo<br />

di sporgerti talvolta<br />

dalla tua balaustra di indifferenza<br />

e di guardarci negli occhi.<br />

Siamo come te,<br />

solo più sfortunati.<br />

Fiori mai sbocciati<br />

al dolce tepore della vita.<br />

151


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Clotilde Vesco<br />

Tel. 055 352341<br />

•<br />

•<br />

L'amico cedro<br />

Unico mio<br />

verdeggiante ed ampio<br />

rifugio... volentieri ti saluto!<br />

Le fronde immobili<br />

ver me piegate<br />

il peso sopportano<br />

di verdi pigne lucenti<br />

di resina coperte<br />

pronte ad incollar la mano.<br />

Superstite corteggiato<br />

nella piazza dai tigli verdi dorati<br />

a me familiari compagni<br />

dispensatori d'ombra<br />

nell'assolato mezzodì.<br />

Troneggi, o cedro, sullo zoccolo<br />

alto della piazza di Poppi<br />

recente opera di restauro<br />

sul tappeto d'aghi marroni<br />

testimoni d'antiche esistenze.<br />

La siepe t'isola<br />

nella piazza di Poppi!<br />

Caro amico solitario!<br />

Le fronde immote al vento<br />

difendono la mia presenza<br />

e chiudono l'esistenza<br />

in appartata vicenda.<br />

Al profumato approdo<br />

getta l'ancora la nave mia!<br />

1956: si laurea in Storia Medioevale con<br />

una tesi sulla Balia n. 4 dell'A.S.F. dal titolo<br />

“Popularium a Magnatibus divisio<br />

de anno MCCCXLIX”; relatori i proffessori<br />

Piattoli (per la Paleografia) e Sestan<br />

(per la Storia).<br />

1963-1977: insegna Storia e Storia della<br />

Letteratura Italiana all'Istituto Statale<br />

d'Arte di Porta Romana (FI).<br />

1977-1999: insegna le stesse materie<br />

prima al Liceo Artistico Firenze 1 e poi<br />

al Liceo Artistico Leon Battista Alberti.<br />

Nel 1970 aveva conseguito l'abilitazione<br />

statale all'insegnamento.<br />

1974: si diploma alla Piccola Accademia<br />

Lo Sprone ed è allieva del pittore Arnaldo<br />

Miniati e delle scultrici Revai e<br />

Pandolfini Rienzi.<br />

Con tre disegni è ammessa alla mostra<br />

dell'Antica Compagnia del Paiolo (FI).<br />

1979-1980: si diploma Sommelier con<br />

due esami A.I.S.<br />

1980: partecipa alla Biennale Enogastronomica<br />

“All'Insegna dei Medici”<br />

con uno studio su di un manoscritto<br />

inedito conservato tra le Carte Bardi<br />

II dell'A.S.F. ed anche della Biblioteca<br />

Ricciardiana; per volere del Codacci è<br />

nominata “segretaria” e – nel tempo<br />

libero dal lavoro – risponde alle richieste<br />

dei cuochi partecipanti alla manifestazione<br />

nei rispettivi ristoranti sulle<br />

ricette adottate.<br />

1981: frequenta il convegno internazionale<br />

di Storia Medievale “L'Italia nel<br />

quadro dell'espansione cluniacense”<br />

organizzato dall'Università Internazionale<br />

di Pescia (PT).<br />

1981: frequenta il Convegno Scientifico<br />

152


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Clotilde Vesco<br />

Internazionale “Cucina, Cultura, Società” a<br />

Villa Manin di Passariano (UD).<br />

1984: frequenta il corso dello Studio Teologico<br />

Fiorentino affiliato alla facoltà di Teologia<br />

della Pontificia Università Gregoriana.<br />

È autrice di “Due Elenchi alternativi ”presentati<br />

a Chicago il 17 novembre per le onoranze<br />

a Filippo Mazzei. Riceve una medaglia per la<br />

poesia al Castello dei Conti Guidi di Poppi<br />

(AR); è relatore Carlo Bo.<br />

1985: incaricata dalla Confcommercio FIPE (FI)<br />

tiene lezioni di Storia e Teoria Gastronomica<br />

Rinascimentale Toscana organizzate tra marzo-aprile<br />

dall'Unione Commercio e Turismo<br />

della provincia di Firenze e dall'Amministrazione<br />

Provinciale di Firenze.<br />

Riceve il premio Letterario Chianti Ruffino-<br />

Antico Fattore in Palazzo Vecchio (FI) per il<br />

libro “Cucina Fiorentina tra Medioevo e Rinascimento:<br />

Usanze Ricette Segreti”, con la motivazione<br />

pronunciata da Geno Pampaloni:<br />

“per l'esattezza storica”.<br />

Altri premi aveva ricevuto alla fine della Biennale<br />

succitata. È autrice di “Cucina Etrusca<br />

2685 anni dopo”; ed. Vallecchi (FI).<br />

1989: col patrocinio del Comune di Prato, Assessorato<br />

alla Cultura, Celso Bargellini organizza<br />

la mostra di poesia “Affetti, Esperienze,<br />

Realtà, Solitudine” nel Chiesino di Sant'Ambrogio;<br />

il 31 marzo, alle ore 21, tutti gli artisti di<br />

Arteria ( della quale Associazione era segretaria)<br />

recitarono una poesia.<br />

1991-1992: partecipa ai seguenti seminari organizzati<br />

dal Gabinetto Viesseaux: “Le due<br />

Margherite del giardino francofono”; “Elizabeth<br />

Barrett Browning”; “Lady Chatterley's<br />

lover a Scandicci” con diapositive proprie di<br />

Villa Mirenda.<br />

1995: inizia a ricamare e ricamerà fino al 2005<br />

attingendo a ricordi personali.<br />

Così aspettiamo il tramonto<br />

di un sole indebolito<br />

per aver ceduto la via<br />

a nuvole imperiose e dense<br />

ma orlate d'oro zecchino.<br />

Sola e da te protetta<br />

indugio incerta<br />

nell'improvvisa ombra.<br />

Scendi dal piedistallo,<br />

o mio cedro e la verde camicia<br />

indossa da pigne abbottonata;<br />

andremo insieme verso il Poeta<br />

melanconico e silenzioso<br />

per aver detto addio ai cari amici.<br />

153


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Clotilde Vesco<br />

Le rose<br />

Ingiallite, selvose,<br />

scomposte, arruffate<br />

eppur piacenti<br />

pe' boccioli spampanati<br />

ed ora seccati<br />

ma... ridenti, dicono:<br />

"La vita continua"<br />

dai neri vuoti spaccati.<br />

Sopra tappeti di foglie dorate<br />

domani marcite<br />

e ghiande cadute<br />

calpestate e distrutte<br />

le rose, ormai morte,<br />

primeggiano ancora<br />

154


•<br />

Annamaria Vezio<br />

annamariavezio@yahoo.it<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Annamaria Vezio, critica<br />

letteraria, scrive<br />

e dipinge, è un'artista<br />

poliedrica, pluripremiata<br />

in ambito letterario, pittorico<br />

e teatrale. Ha pubblicato<br />

racconti, romanzi, numerose<br />

sillogi, e molte sue poesie<br />

premiate, con dipinti a<br />

tema acclusi, sono presenti<br />

in innumerevoli antologie<br />

letterarie, italiane ed estere.<br />

Recentemente nominata Autore Benemerito della Cultura,<br />

Annamaria pone la sua lunga esperienza e il grande amore<br />

per l'arte in ogni sua manifestazione, esprimendosi come<br />

docente di arte-terapia nelle scuole statali.<br />

Organizzatrice di eventi culturali di solidarietà nazionali,<br />

presidente di concorsi che organizza; portata per indole alla<br />

compartecipazione e solidarietà, oltre che essere testimonial<br />

di “Abitare Solidale” del progetto “Il Cuore si Scioglie”,<br />

promuove propri progetti atti a portare sollievo all'Infanzia<br />

ammalata e alla Donna in situazione di violenza familiare,<br />

soggetti ai quali è molto sensibile; specifico il “Progetto<br />

Fiaba” che attraverso la forma più consona alla Vezio, la<br />

scrittura, con la pubblicazione di ciclici volumi per l'infanzia<br />

contenenti opere proprie e di più autori, scrittori e medici,<br />

raggiunge l'obiettivo: il sostegno concreto in situazioni<br />

di bisogno. È ospite in trasmissioni culturali radiofoniche e<br />

televisive fra cui Rai, Sky, Toscana Tv, Emisferi Tv, Radio Bruxelles,<br />

Radio Bollate.<br />

Notizie sulle attività culturali e sociali della Vezio, sono rintracciabili<br />

attraverso il web.<br />

progettofiaba@gmail.com / annamariavezio@yahoo.it<br />

http://annamariavezio-ilgiardinodicalliope.blogspot.it/<br />

https://www.youtube.com/channel<br />

www.facebook.com/events/598380993574601/<br />

www.facebook.com/groups/537053889720493/<br />

www.facebook.com/annamaria.vezio<br />

Anima nuda<br />

Viaggia nuda l'anima<br />

ha perso ogni pudore:<br />

ogni dogma pesante<br />

nel vuoto ha sperduto<br />

Ne ha fatto cibo per uccelli<br />

e per i gigli nei campi<br />

di sì formanti lemmi<br />

di importanti dogmi<br />

E nuda viaggia l'anima<br />

a carezzare cieli<br />

di siffatta sua stessa veste.<br />

155


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Manola Viti<br />

Via Aldo Capitini, 2 - Impruneta (FI)<br />

Cell. 328 8624604 - m.viti@email.it<br />

•<br />

L’arcobaleno<br />

Ingentilita dal sogno<br />

la donna<br />

come lucertola capra e mula<br />

sale, discende dalle rocce<br />

mentre fantastica di amare<br />

anche se è tempo di aiutare<br />

Nasconde lacrime e sorrisi<br />

e spenta come una lampada bruciata<br />

gironzola, essere incolore,<br />

dentro mura arse dal sole<br />

Protegge il cuore<br />

che bolle come una pentola a pressione<br />

le mani scorticate e i piedi gonfi di dolore,<br />

è salvare,<br />

la sua illusione<br />

Custode della notte<br />

si culla, nel desiderio di scappare<br />

e se il volto si bagna di sudore,<br />

vive al confine con la morte<br />

Sono nata e vivo da 58 anni a Impruneta<br />

(Firenze). Separata con<br />

due figli adulti e un fidanzato, lavoro<br />

in un call center a Empoli.<br />

Per me leggere è viaggiare, è scoprire, è<br />

nutrimento, è riflettere, la scrittura apparsa<br />

qualche hanno più tardi è necessità<br />

di comunicare.<br />

Ho partecipato ad alcuni concorsi letterari<br />

e di recente ho ottenuto un primo<br />

riconoscimento.<br />

Al mio attivo il manoscritto "Passa il<br />

treno".<br />

Audace dignitosa e fiera<br />

rinasce fiduciosa al sorgere del giorno<br />

nella magia di tutelare<br />

la libertà del mondo.<br />

156


•<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

Manola Viti<br />

L’aquila<br />

Pellegrino senza bastone<br />

viaggio tra rovi e spine<br />

e procedo senza riparo<br />

nel freddo e umido sentiero<br />

quando si affaccia<br />

nel cielo all'improvviso<br />

un'aquila reale<br />

a mostrarmi il cammino<br />

e allora sorge, lassù,<br />

più in alto del castello,<br />

come nel cuore di una voglia,<br />

un sorriso.<br />

Il figlio<br />

Nel ridondante fruscio<br />

una richiesta di soccorso<br />

accolta,<br />

già udita,<br />

prima d'ora ascoltata,<br />

si fa memoria<br />

nell'amore materno<br />

di un figlio.<br />

157


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Manola Viti<br />

Il deserto<br />

Il linguaggio<br />

rubato ai pensieri<br />

ucciso dalla mente e sepolto<br />

si dilegua senza pudore,<br />

e brucia come fiamma nel corpo<br />

mentre le parole urtano,<br />

come animali imprigionati,<br />

in uno specchio che offre<br />

un volto<br />

che non riconosci.<br />

Orgoglio<br />

Giostre di insetti rumorosi<br />

sedotti da contraffatti gioielli<br />

si murano in gabbie color dell'oro<br />

e immaginano<br />

di non asfissiare.<br />

158


•<br />

Paraskevi Zerva<br />

zervaparaskevi@gmail.com<br />

<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Paraskevi Zerva è greca con cittadinanza<br />

italiana e risiede a Firenze.<br />

È laureata in Lingua e Letteratura<br />

Inglese e Americana. Diplomata in<br />

Danza classica (R.A.D). Lavora come insegnante<br />

di Danza Movimento Creativo<br />

(Diplomata; metodo Garcia-Plevin),<br />

e istruttrice Pilates (Diploma Pilates International<br />

Network).<br />

Scrive e pubblica poesie da tanti anni<br />

in Grecia in riviste letterarie e antologie.<br />

Zerva racconta la donna come l’essenza<br />

della Trasformazione attraverso<br />

il suo corpo, mente e spirito.<br />

In Italia esordisce con La Sacra Danza<br />

dell'Essere, (ed. Masso delle Fate) una<br />

raccolta che riceve riconoscimenti<br />

(Menzione d'Onore al Premio Firenze<br />

Capitale d'Europa 2006, Primo Premio<br />

per la poesia proemio, al concorso Semaforo<br />

Rosso) e recensioni su riviste<br />

letterarie, quotidiani, e on-line (www.<br />

literary.it). Il libro ha avuto ulteriori prestigiosi<br />

riconoscimenti nella occasione<br />

della presentazione da parte della Camerata<br />

dei <strong>Poeti</strong> nel febbraio, 2008 a<br />

Firenze e nel 2009 quando è stato presentato<br />

al Circolo degli Artisti di Casa<br />

di Dante, a Firenze.<br />

Collabora dal 2007 con l’Agenda Le Pa-<br />

Il custode dell’amore<br />

Mi è stato detto<br />

che ti dovrò aspettare di notte<br />

finché la luna cresce in pieno,<br />

tenendo custodito il seme del desiderio.<br />

Ma io ti ho perso e ti ho trovato,<br />

per perderti e ritrovarti ancora<br />

intrappolata in labirinti<br />

di vite senza amore, senza speranza e piene di<br />

paura ma,<br />

attraversando la terra di fuoco<br />

mi è stato dato il mito.<br />

Così in questo labirinto,<br />

in questa terra<br />

verrò a riprenderti<br />

poiché la paura più non tengo<br />

da quando il Minotauro nelle mie viscere non<br />

trova più dimora<br />

E so che ti ho amato<br />

e ti ho amato ancora,<br />

e ancora,<br />

ancora,<br />

ancora ti amerò<br />

finché ti avrò trovato.<br />

Non ho ancora un nome<br />

e sono la custode di un seme che,<br />

silenziosamente cresce<br />

mentre aspetta con fiducia<br />

la prima luna piena.<br />

159


<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />

•<br />

Paraskevi Zerva<br />

Femminilità<br />

Movimento a spirale<br />

cercando terra,<br />

cercando l’aria.<br />

Sinuoso è il flusso che segue la vita<br />

nella ricerca di unire le energie;<br />

la forza della materia nei gesti d’amore<br />

la leggerezza quando sento la gravità…<br />

Le ali dello spirito tirano a sé il corpo<br />

che profuma di muschio e radici.<br />

Amo<br />

il contatto del mio ventre<br />

con la terra fresca<br />

La testa dona al vento ogni resistere,<br />

l’essere gode il suo momento in vita<br />

abbandonandosi a sentire<br />

come sa fare una anima femmina…<br />

Vivo la vita<br />

come un passo di danza a spirale.<br />

gine del Poeta, Pagine ed., Viaggi di Versi (2011)<br />

e In linea con la Poesia (2010); I <strong>Poeti</strong> Contemporanei<br />

2012, 2013 (su amazon., www.poetipoesia.com-ebook).<br />

Nel 2009 riceve il primo<br />

premio a Palazzo Medici Riccardi, Firenze per<br />

il racconto (prosa-poesia) dal titolo “Tempi di<br />

petali di Rosa Antica” al concorso Le donne si<br />

raccontano organizzato dalla LILT toscana.<br />

Nel settembre 2011 va in tipografia il suo secondo<br />

libro, dedicato al figlio Alexandro, con<br />

il titolo Insegnami che fu presentato alla preziosissima<br />

sede degli Artisti di Casa di Dante,<br />

Firenze, nel mese di ottobre 2012. L’ 8 marzo<br />

2013 all’occasione della premiazione di Ghita<br />

Vogel per la Solidarietà, affianca l’evento con<br />

lettura sue poesie dedicate alla donna, evento<br />

organizzato dalla Biblioteca dell’Isolotto e<br />

dalla Sezione Soci Coop di Ponte a Greve, Firenze.<br />

La poetessa è presente nel secondo<br />

volume I poeti contemporanei e la critica, a<br />

cura di Lia Bronzi e Angelo Manuali, ed. Bastogi,<br />

e il 2013 partecipa al volume Voci fiorentine,<br />

prefazione di Eugenio Gianni, Ibiskos-Ulivieri<br />

ed. Dal 2012-2014 Paraskevi si presenta<br />

con scultura e poesia, “dalla forma alla parola”,<br />

alle sue mostre personali di scultura, quali<br />

la galleria-studio della scultrice Amalia C.<br />

Duprè, la Biblioteca dell’Isolotto, il Castello<br />

dell’Acciaiolo, la sede degli artisti del Gruppo<br />

Donatello, la mostra collettiva in San Donato<br />

in Poggio nel Palazzo Malaspina, Tavarnelle<br />

Val di Pesa, il Circolo degli artisti di Casa di<br />

Dante, L’Officina Profumo-Farmaceutica di<br />

Santa Maria Novella.<br />

La poetessa è presente nel Dizionario Biobibliografico<br />

dei <strong>Poeti</strong> e Narratori Italiani dal<br />

secondo Novecento ad oggi, Volume IV, ed.<br />

Bastogi.<br />

160


Questo secondo volume della<br />

collana <strong>Poeti</strong> in Toscana nasce per<br />

venire incontro alle tante istanze<br />

e per ottemperare alle finalità della nostra<br />

associazione che ha nella promozione della<br />

cultura il suo motivo ispiratore. Al pari<br />

del primo, i lettori lo troveranno, ricco di<br />

stimoli e generoso di umori poetici anche<br />

distanti, per cifra stilistica e anagrafica, fra<br />

loro. In questa ricchezza, sta il fascino della<br />

pubblicazione.<br />

ISBN 978-88-6039-367-8<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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