A&L_n2_APRILE_2016

1: Foundry sand, mixed with an activator
prior to application. A coating system
applies the sand-based mixture on
the entire job box, layer after
layer.
2: Binding agent, “sprayed” in
a selective manner based on
thesandmix.Thisisdoneina
similar manner with respect to
a printer inkjet: the head dispenses
the binder on the sandbased
mixture on, following the
instructions of your computer for
each layer. The binding agent and
the activator trigger a chemical reaction
and will solidify to form the
mold or the core 3D.
Fundamental change
oftheacquisition
process of castings
The graphic representation (Figure 3) provides a comparison
to demonstrate the inherent flexibility of the process.
The left side of the process is the traditional sand casting
process, which involves the creation of a model to produce
the molds in the sand. The right side represents the
3DPprocess.Thecreationofamodelisnotrequiredto
producethemolds,sincethesearenotextractedfroma
modelbutproducts(printedin3D)directlyfromtheCAD
file. In this way several process steps are eliminated.
Thesandnotboundisremovedbyanindustrialandresidual
sand extraction system is dusted by finite souls. Also, the
size of the components is not limited to that of the housing.
Since the printed objects are created in a CAD envi-
Figure 1:
S-Max system
with printing job
box to produce
1.8 x 1.0 x 0.7 m
Stampa 3D in fonderia
Fonderia
La stampa tridimensionale in sabbia di motte e anime evita
la necessità di produrre un modello o una serie di modelli
ExOneTechnologyhasviluppatounalineadimacchineperla
stampa3Dinsabbiaperlaproduzionedimotteeanimeinsabbia
senzalanecessitàdiprodurreunmodelloounaseriedimodelli.
Sfruttandoiprincipitecnicipropridellatecnologiadistampa
3D,lemotteeleanimecomplesseinsabbiavengonostampatiin3Dall’internodeljobboxda1800x1000x700mmutilizzando
sabbia da fonderia tradizionale, un agente legante
e un attivatore. Un sistema integrato di gestione del materiale
trasporta, per mezzo di un sistema di trasporto motorizzato,
il job box dalla stazione di stampa 3D alla stazione di
scarico,dovelemotteeleanimevengonorimossi.Lasemplicità
del design di questo sistema lascia spazio a configurazioni
alternative e consente di riconfigurare l’impianto in
base alle differenti esigenze di produzione.
Latecnologiadistampatridimensionale(3DP)
Lastampante3DPrealizzalemotteeleanimeinsabbiain
automaticoedirettamentedaidatidiprogettazione(CAD),
utilizzandomaterialidafonderiatradizionali.Ciòconsenteun’integrazionesemplicedelnuovoimpiantonelprocesso
produttivo esistente. La produzione “senza modelli” risulta
particolarmente adatta per realizzare prototipi e produzioni
di piccola serie.
Lemotteeleanimevengonorealizzatiastrati,applicatisecondo
questa sequenza:
1: Sabbia da fonderia, mescolata con un attivatore prima
dell’applicazione. Un sistema chiamato “Recoater” applicalamisceladisabbiasullapiattaformadeljobbox,strato
dopo strato.
2:Illegante,“spruzzato”inmanieraselettivasullamisceladi
sabbia e in modo analogo rispetto a una stampante a getto
d’inchiostro: la testina eroga l’agente legante sulla miscela
di sabbia attivata, seguendo le istruzioni del computer per
ognistrato.L’agenteleganteel’attivatoreinnescanounareazionechimicaesisolidificanoperformarelostampool’anima
3D.
Un processo semplice e flessibile
La Figura 3 mostra una rappresentazione grafica della
flessibilità intrinseca del processo 3DP.
Figura 1: Il sistema
S-Max con job
box è in grado di
produrre pezzi fino
a 1,8x1,0x0,7mdi
dimensione
April 2016 N° 02 - 53