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TRAKS INTERVIEW #2

Secondo numero della nuova rivista, costola di www.musictraks.com, che pubblica soltanto interviste approfondite ai protagonisti della musica indipendente italiana. Tra i protagonisti: Rashomon, Giuliano Clerico, Tiziano Bianchi, Dulcamara, Ohio Kid

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ELISA ROSSI<br />

smussare le rigidità<br />

Con un ep che si intitola “Eco” la cantautrice riminese cambia sound e pelle,<br />

trova nuovo slancio e una serie di nuove consapevolezze<br />

Che cosa è successo nei tre anni trascorsi<br />

da “Il dubbio”?<br />

Dopo l’album “IL DUBBIO” seguì un<br />

anno di pausa, un allontanamento dalla<br />

musica, non sentivo più motivazioni<br />

per cantare e non ne volevo più sapere.<br />

Incontrai poi una persona speciale, che<br />

purtroppo oggi non c’è più e a cui è dedicato<br />

il disco, Ivan Puleo che divenne<br />

il manager. Nel breve periodo in cui lavorammo<br />

insieme riuscì a smussare un<br />

po’ di mie rigidità. Mi consigliò di iscrivermi<br />

al Premio Bianca D’Aponte.<br />

Foto di Matteo Casilli<br />

Io un po’ controvoglia e disillusa gli<br />

diedi fortunatamente retta e lo vinsi.<br />

Quello costituì un nuovo punto di partenza,<br />

un nuovo slancio. In quell’occasione<br />

conobbi anche la mia etichetta<br />

discografica “IndieSoundsBetter” e così<br />

iniziai piano piano a lavorare alle nuove<br />

canzoni.<br />

Con quali premesse nasce il nuovo ep?<br />

C’è alla base una consapevolezza di<br />

me e delle mie possibilità di espressione<br />

sia a livello di scrittura, molto più<br />

diretta, e dell’uso della voce in cui ho<br />

cercato di essere molto più viscerale.<br />

C’è la voglia di comunicare il percorso<br />

e la crescita interiore degli ultimi anni,<br />

la ricerca spirituale e l’apertura a un<br />

futuro che immagino positivo e gratificante.<br />

C’è una certa svolta sonora alla base di<br />

“Eco”: come e quando ti sei avvicinata<br />

al dream pop e hai scelto di fartene<br />

influenzare?<br />

Ho lavorato in prima persona alla stesura<br />

dei primi provini di “ECO” cercando<br />

da subito di indirizzare le sonorità<br />

verso il pop, ma mantenendo sempre la<br />

mia caratteristica di scrittura onirica<br />

e di ricerca di immagini. Il connubio<br />

Foto di Alessio Albi<br />

delle mie melodie con le atmosfere tipiche<br />

del dream pop si sposano perfettamente<br />

e anche i testi introspettivi così<br />

come l’uso di echi e riverberi sulla voce<br />

donano più leggerezza e sospensione.<br />

Naturalmente poi, la mia passione per<br />

gruppi come i The Verve negli anni<br />

‘90 o la musica che preferisco ascoltare<br />

come per esempio Sigur Ros, Bjork,<br />

Cocorosie, Lykke Li, Woodkid ecc..mi<br />

hanno portato a fare determinate scelte<br />

stilistiche.<br />

Terzo album e terzo cambio di produzione:<br />

che cosa hai cercato (e trovato)<br />

nei produttori Longo e Ruffino?<br />

Cercavo qualcuno che potesse seguire e<br />

ampliare le caratteristiche sonore che<br />

già avevo impostato nei provini, quindi<br />

con l’uso di più elettronica. Loro hanno<br />

lavorato in perfetta sintonia facendo<br />

convergere le attitudini di entrambi in<br />

risultati misurati, ma decisi. Quando<br />

ho iniziato a lavorare al disco avevo<br />

due riferimenti ben precisi ed erano<br />

Woodkid per la parte orchestrale, l’u-<br />

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