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Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016-2018

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PARTE I<br />

Inquadramento del PNA nell’ambito del<strong>la</strong> strategia dell’UE per<br />

l’eradicazione del<strong>la</strong> <strong>tratta</strong> degli esseri umani 2012-<strong>2016</strong><br />

Obiettivi e contenuti minimi del <strong>Piano</strong><br />

Il <strong>Piano</strong> <strong>nazionale</strong> di azione anti<strong>tratta</strong> (PNA) si propone di definire strategie pluriennali di<br />

intervento per <strong>la</strong> prevenzione e <strong>il</strong> contrasto al fenomeno del<strong>la</strong> <strong>tratta</strong> e del <strong>grave</strong> <strong>sfruttamento</strong><br />

degli esseri umani, nonché azioni finalizzate al<strong>la</strong> sensib<strong>il</strong>izzazione, al<strong>la</strong> prevenzione sociale,<br />

all’emersione e all’integrazione delle vittime.<br />

La suddetta finalità, esplicitamente richiamata nell’art. 9 del D.lgs. n. 24 del 4 marzo 2014 di<br />

attuazione del<strong>la</strong> direttiva 36/2011 UE, individua caratteristici contenuti ed ambiti di intervento<br />

del <strong>Piano</strong>.<br />

Obiettivo strategico del PNA è quello di migliorare - secondo un approccio unitario a livello<br />

europeo - <strong>la</strong> risposta <strong>nazionale</strong> al fenomeno del<strong>la</strong> <strong>tratta</strong>, agendo lungo le direttrici del<strong>la</strong><br />

prevenzione, persecuzione dei crimini, protezione ed integrazione sociale delle vittime basate<br />

sul rispetto dei diritti umani e del principio di non discriminazione, in un’ottica di mainstreaming<br />

di genere e di tute<strong>la</strong> dei diritti dei minori.<br />

Obiettivo operativo del <strong>Piano</strong> è quello di definire una politica <strong>nazionale</strong> di intervento<br />

coordinata e sistemica, che coinvolga le diverse amministrazioni competenti a livello centrale<br />

e territoriale, con un approccio sinergico e volto all’ottimizzazione delle risorse finanziarie.<br />

Nel <strong>Piano</strong>, oltre al<strong>la</strong> definizione dell’orizzonte temporale, sono riportate le priorità di intervento,<br />

le amministrazioni competenti, le possib<strong>il</strong>i fonti di finanziamento e le principali azioni<br />

che devono essere sv<strong>il</strong>uppate sul territorio.<br />

Gli attori del <strong>Piano</strong><br />

Come premesso, <strong>la</strong> <strong>tratta</strong> degli esseri umani è un fenomeno complesso che può essere<br />

aggredito e contrastato solo agendo contemporaneamente su più leve, che tengano conto,<br />

singo<strong>la</strong>rmente e complessivamente, con un approccio comprensivo ed in maniera coordinata,<br />

dei molteplici aspetti che caratterizzano <strong>il</strong> fenomeno stesso. E’ un fenomeno, quindi, che<br />

richiede una governance mult<strong>il</strong>ivello e multi-agenzia.<br />

Le azioni per <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> <strong>tratta</strong> di esseri umani a scopo di <strong>grave</strong> <strong>sfruttamento</strong> si muovono<br />

sostanzialmente in due canali che ripercorrono <strong>il</strong> solco del doppio binario del<strong>la</strong><br />

norma italiana: <strong>il</strong> primo, di assoluto r<strong>il</strong>ievo, di contrasto e repressione del crimine di<br />

<strong>sfruttamento</strong> di esseri umani, affidato a tutte le Forze dell’Ordine, l’altro di prevenzione<br />

e protezione delle vittime, affidato ai servizi sociali pubblici e del privato<br />

sociale accreditato attraverso l’iscrizione nell'apposita II sezione del registro delle Associazioni<br />

e degli Enti che svolgono attività a favore degli immigrati, come previsto dall'articolo<br />

52, comma 1, del Rego<strong>la</strong>mento di attuazione del Testo unico Immigrazione, D.P.R. 18 ottobre<br />

2004, n.334.<br />

Nell’ambito del contrasto e del<strong>la</strong> repressione del crimine, come si diceva, un ruolo di assoluta<br />

r<strong>il</strong>evanza è da attribuire alle Forze dell’Ordine e al<strong>la</strong> magistratura.<br />

Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato svolgono<br />

un’azione preventiva e repressiva di assoluto r<strong>il</strong>ievo attraverso attività di investigazioni di<br />

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