17.02.2017 Views

ORIZZONTE n°2 - 2017 ok

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

che fanno da comprimarie all’evento<br />

principale e trova spunto<br />

dall’ansia di libertà e di lotta<br />

contro la tirannide<br />

Come già scritto, la versione<br />

attuale, invece, risale all’unificazione<br />

di queste feste rionali,<br />

unificazione voluta dal Governo<br />

Napoleonico nel 1808.<br />

Di quel periodo rimangono oggi<br />

alcuni aspetti del cerimoniale che<br />

si sono conservati nel tempo,<br />

come la sfilata degli "Abbà” che,<br />

a quei tempi, erano probabilmente<br />

dei giovanotti scapestrati<br />

e che, nel "mondo alla rovescia"<br />

tipico delle feste carnascialesche,<br />

assumevano scherzosamente la<br />

carica di comandanti della milizia<br />

del Libero Comune; oggi il loro<br />

ruolo è interpretato da bambini<br />

scelti in rappresentanza dei vari<br />

rioni. Vi è poi l'innalzamento e<br />

abbruciamento degli scarli, rituale<br />

con evidenti richiami alla<br />

fertilità, ovvero alti pali di legno<br />

interamente ricoperti di calluna<br />

(brugo) secca. Il lunedì di carnevale,<br />

l'ultima coppia di sposi del<br />

rione dissoda, a colpi di piccone,<br />

la terra dove dovrà essere conficcato<br />

lo scarlo; il martedì sera<br />

– come cerimonia conclusiva del<br />

carnevale che cede il passo alla<br />

Quaresima - gli stessi Abbà, accompagnati<br />

dal corteo, provvedono<br />

con le torce ad appiccarvi<br />

il fuoco per farne un falò.<br />

Il Generale infatti, nasce in epoca<br />

napoleonica come una figura<br />

carnevalesca che rievoca l'autorità<br />

municipale, che veste l'uniforme<br />

dell'esercito napoleonico<br />

e assume simbolicamente i poteri<br />

di gestione e di ordine della<br />

festa.<br />

A partire dal XIX secolo quindi,<br />

si aprì una fase di "storicizzazione"<br />

del carnevale eporediese,<br />

collegando il significato della sua<br />

celebrazione all'affermazione degli<br />

ideali di libertà, giunti in Piemonte<br />

con la Rivoluzione francese.<br />

Vi è da menzionare, a tale<br />

proposito, uno degli elementi<br />

che connotano maggiormente le<br />

tre giornate di festa, vale a dire<br />

l'obbligo per tutti i partecipanti<br />

- pena il rischio di diventare<br />

bersaglio di un "simpatico lancio<br />

di arance" - di indossare il rosso<br />

berretto frigio, visto anche<br />

come icona rivoluzionaria resa<br />

famosa dalla Marianne e dai sanculotti<br />

parigini.<br />

Anche le uniformi - con giubbe<br />

e pantaloni dai colori blu e rosso,<br />

stivali di cuoio nero, spada al<br />

fianco e feluche piumate – indossate<br />

dallo "Stato Maggiore", gli<br />

ufficiali posti agli ordini del Generale,<br />

sono quelle dello stesso<br />

esercito napoleonico. Analoghe<br />

divise portano le quattro "Vivandiere"<br />

che, nei tre giorni di festa<br />

di giovedì, domenica e martedì<br />

sfilano a cavallo assieme allo Stato<br />

Maggiore.<br />

Nel 1858 – nel pieno del manifestarsi<br />

degli ideali risorgimentali<br />

- si affermò la presenza della<br />

figura della mugnaia, la protagonista<br />

dell'intera manifestazione,<br />

rappresentata da una cittadina<br />

nominata annualmente, che si affaccia<br />

al balcone del Municipio la<br />

sera del sabato delle cerimonie.<br />

Il carnevale di Ivrea è ricco, soprattutto<br />

nei costumi e negli<br />

stendardi, di richiami alle rivoluzioni<br />

storiche, a partire dalle<br />

tradizioni medioevali canavesane,<br />

inneggianti alle sommosse<br />

popolari, fino ai moti del Risorgimento.<br />

Aleggia anche l'ombra<br />

Orizzonte Magazine • 11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!