You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
In viaggio per l'Italia<br />
prendiamo infatti che il Generale<br />
Panietti ordina che “per il buon<br />
andamento della festa negli ultimi<br />
tre giorni è vietato di gettare<br />
aranci od altro simile con veemenza”<br />
ma il divieto nei tempi a<br />
seguire non trovò applicazione,<br />
anzi il getto si trasformò in un<br />
vero e proprio combattimento<br />
testa a testa tra lanciatori dai<br />
balconi e lanciatori di strada<br />
Solo dal secondo dopoguerra<br />
con la nascita della prima squadra<br />
di aranceri la battaglia assunse<br />
i connotati attuali seguendo<br />
regole ben precise.<br />
Alla Battaglia oggi prendono<br />
parte oltre quattromila tiratori<br />
a piedi suddivisi in nove squadre<br />
(Picche, Morte, Tuchini, Scacchi,<br />
Arduini, Pantere, Diavoli,<br />
Mercenari, Credendari) e oltre<br />
cinquanta carri trainati da cavalli<br />
(pariglie con a bordo dieci tiratori<br />
e tiri a quattro con a bordo<br />
dodici tiratori) per un totale di<br />
circa cinquemila persone coinvolte.<br />
Il Carnevale è un grande gioco di<br />
ruolo ed è anche una straordinaria<br />
lezione di educazione civica:<br />
migliaia di persone che scendono<br />
pacificamente in piazza a celebrare<br />
una festa di libertà, in un<br />
clima “agonistico” come quello<br />
della Battaglia delle Arance, nel<br />
rispetto di regole non scritte,<br />
sono un grande esempio di civiltà<br />
che la città può orgogliosamente<br />
vantare e deve “difendere”.<br />
La Battaglia vive su regole cavalleresche<br />
non scritte condivise da<br />
tutti i partecipanti, che garantiscono<br />
l’incolumità generale (a<br />
parte qualche inevitabile occhio<br />
nero), e mantengono il confronto<br />
sul livello di una vera e propria<br />
sfida “sportiva” nella quale<br />
alla fine chi è più bravo (e tira<br />
più arance con maggior intensità)<br />
vince. Il duello tra i tiratori a<br />
piedi e sul carro che spesso assume<br />
una forma di sfida individuale,<br />
pur nella moltitudine è tanto<br />
più aspro quanto più è stretto il<br />
rapporto tra chi lo ingaggia: tirare<br />
più forte possibile è un segno<br />
di rispetto verso un conoscente,<br />
per onorare insieme la battaglia.<br />
Alla fine una stretta di mano<br />
sancisce la ritrovata amicizia.<br />
La battaglia ha per teatro le<br />
principali piazze della città; essa<br />
si svolge, come detto, tra i carri<br />
che passano al seguito del corteo<br />
e le stesse squadre a terra. I visitatori<br />
turisti sono teoricamente<br />
protetti da delle alte reti metal-<br />
Orizzonte Magazine • 15