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OSSERVATORIO<br />
1<br />
LE BOUTIQUE<br />
Come stanno rispondendo le boutique ai nuovi comportamenti<br />
d’acquisto e ai cambiamenti dei consumatori? Quali<br />
sono i cambiamenti notati nelle ultime stagioni?<br />
1. Donatella Cianchi (Gianna, Firenze)<br />
Purtroppo devo dire che i cambiamenti dei consumatori non<br />
sono per niente positivi. Il dilagare di monomarca di scarsa<br />
qualità ha insinuato nelle persone la convinzione che quello<br />
sia lo standard di prodotto, sia per qualità che per prezzo. La<br />
maggior parte delle donne poi non conosce la propria taglia<br />
corretta, non sa che esistono coppe differenziate e modelli<br />
diversi di reggiseno per altrettante esigenze. In generale c'è<br />
un impoverimento culturale rispetto al prodotto, alla qualità,<br />
al fit <strong>più</strong> idoneo. A questo si aggiungono promozioni e sconti<br />
selvaggi che demoliscono la professionalità in nome del<br />
prezzo: basta che costi poco si può comprare ovunque e la<br />
professionista del negozio non conta <strong>più</strong>. Inoltre con sconti<br />
ovunque e su tutto, la richiesta dei consumatori di un trattamento<br />
di favore sembra essere diventato un obbligo per il<br />
commerciante con il conseguente ricatto di andare a comprare<br />
da un'altra parte. Noi invece ci stiamo orientando alla<br />
sempre maggiore specializzazione in taglie e coppe differenziate<br />
per abbracciare quella fascia di clientela che ha maggiore<br />
necessità della consulenza di una fitting expert, impossibile<br />
da trovare nelle catene o nella grande distribuzione. Per<br />
quanto concerne la qualità scegliamo le ditte migliori: è vero<br />
che i prezzi sono <strong>più</strong> alti, ma conformi allo standard qualitativo.<br />
Non ci rivolgiamo alla cliente che cerca solo il prezzo<br />
<strong>più</strong> basso possibile senza considerare la qualità, la modellistica,<br />
il comfort, l'assortimento che può trovare nel negozio.<br />
Abbiamo spostato i saldi di fine stagione a febbraio e agosto e<br />
abbiamo notato che nei mesi precedenti (dicembre e giugno)<br />
non si verifica <strong>più</strong> una flessione delle vendite. Il nostro obiettivo<br />
è quello di rivolgerci a una clientela <strong>più</strong> selezionata, con<br />
una buona disponibilità economica, che cerca professionalità<br />
e un punto di riferimento per i propri acquisti.<br />
2. Marika Burato<br />
(Mirage, Villafranca e Vago di Lavagno)<br />
Ascoltiamo molto il cliente, le sue richieste, i racconti. Cerchiamo<br />
di essere sempre <strong>più</strong> competenti, seguendo corsi in tutte le<br />
direzioni anche a livello medico. I nostri negozi devono diventa-<br />
re un luogo accogliente e di grande competenza. Devono avere<br />
quel valore aggiunto che non si trova quasi <strong>più</strong> ma che tanti<br />
stanno tornando ad apprezzare. Oggi trovare negozi come i<br />
nostri non è così facile. Ci vogliono abituare al libero servizio,<br />
a entrare in un luogo senza salutare, a scegliere decine di capi,<br />
provarli e lasciarli in camerino in qualsiasi stato, andarsene<br />
senza dire grazie né salutare. Ci vogliono far credere che è bello<br />
acquistare seduti sul divano in solitudine con la portinaia che<br />
ritira il pacco e arrivederci e grazie. Notiamo però che ci sono<br />
sempre <strong>più</strong> clienti che hanno bisogno di un rapporto umano,<br />
che bevono volentieri un caffè con te e che si confrontano<br />
con piacere. Clienti che hanno tutto e negli acquisti<br />
sono insoddisfatti. Clienti che cercano vera professionalità<br />
e trasparenza. Nel negozio cercano serenità e non la paura<br />
di sentirsi braccati. E purtroppo il <strong>più</strong> importante cambiamento<br />
è il calo delle vendite nei mesi invernali.<br />
3. Francesca Guzzardi<br />
(Saint Tropez, Brescia)<br />
In questo momento le risposte al cambiamento che sto<br />
attivando sono i social, ma anche la condivisione di marketing<br />
attraverso un consorzio di negozi a Brescia. Credo<br />
nella forza e nella voglia del gruppo di lavorare insieme,<br />
perché non è nell’egoismo commerciale che si trovano le<br />
2<br />
risposte. Non ci sono cambiamenti epocali (ormai sono<br />
già accaduti) ma c’è un diverso modo di comportarsi da<br />
parte dei consumatori, abituati a una scelta infinita di proposte<br />
e di canali, che li disorienta. In questo senso il nostro<br />
ruolo può essere importante ma dobbiamo crederci<br />
noi per primi. Nell'enorme scelta commerciale possiamo<br />
aiutare i consumatori a orientarsi con una consulenza che<br />
comprende anche servizio, affidabilità, competenza perché<br />
chi ci sceglie possa fidarsi di noi. Un concept che si è<br />
rivelato vincente è il temporary che ho aperto in dicembre<br />
con le proposte Tezuk e Cosabella. Un pop-up store multisensoriale<br />
con il colore come filo conduttore. Un ambiente<br />
divertente e innovativo, espressione del made in<br />
Italy, nella via pedonale e principale di Brescia. Lo spazio<br />
era condiviso con 5 realtà del territorio (Cacodesign,<br />
Toolate, Muha e uno stilista di Desenzano) ma con un<br />
respiro nazionale e per qualcuno anche internazionale.<br />
4. Bruna Sirito e Manuela Carena<br />
(Bottino Corsetteria, Genova)<br />
Da 10 anni applichiamo le regole di marketing in modo professionale<br />
e continuativo, affidandoci a un’agenzia specializzata e