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Intimo più mare n° 210 - Gennaio 2018

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OSSERVATORIO<br />

1<br />

LE BOUTIQUE<br />

Come stanno rispondendo le boutique ai nuovi comportamenti<br />

d’acquisto e ai cambiamenti dei consumatori? Quali<br />

sono i cambiamenti notati nelle ultime stagioni?<br />

1. Donatella Cianchi (Gianna, Firenze)<br />

Purtroppo devo dire che i cambiamenti dei consumatori non<br />

sono per niente positivi. Il dilagare di monomarca di scarsa<br />

qualità ha insinuato nelle persone la convinzione che quello<br />

sia lo standard di prodotto, sia per qualità che per prezzo. La<br />

maggior parte delle donne poi non conosce la propria taglia<br />

corretta, non sa che esistono coppe differenziate e modelli<br />

diversi di reggiseno per altrettante esigenze. In generale c'è<br />

un impoverimento culturale rispetto al prodotto, alla qualità,<br />

al fit <strong>più</strong> idoneo. A questo si aggiungono promozioni e sconti<br />

selvaggi che demoliscono la professionalità in nome del<br />

prezzo: basta che costi poco si può comprare ovunque e la<br />

professionista del negozio non conta <strong>più</strong>. Inoltre con sconti<br />

ovunque e su tutto, la richiesta dei consumatori di un trattamento<br />

di favore sembra essere diventato un obbligo per il<br />

commerciante con il conseguente ricatto di andare a comprare<br />

da un'altra parte. Noi invece ci stiamo orientando alla<br />

sempre maggiore specializzazione in taglie e coppe differenziate<br />

per abbracciare quella fascia di clientela che ha maggiore<br />

necessità della consulenza di una fitting expert, impossibile<br />

da trovare nelle catene o nella grande distribuzione. Per<br />

quanto concerne la qualità scegliamo le ditte migliori: è vero<br />

che i prezzi sono <strong>più</strong> alti, ma conformi allo standard qualitativo.<br />

Non ci rivolgiamo alla cliente che cerca solo il prezzo<br />

<strong>più</strong> basso possibile senza considerare la qualità, la modellistica,<br />

il comfort, l'assortimento che può trovare nel negozio.<br />

Abbiamo spostato i saldi di fine stagione a febbraio e agosto e<br />

abbiamo notato che nei mesi precedenti (dicembre e giugno)<br />

non si verifica <strong>più</strong> una flessione delle vendite. Il nostro obiettivo<br />

è quello di rivolgerci a una clientela <strong>più</strong> selezionata, con<br />

una buona disponibilità economica, che cerca professionalità<br />

e un punto di riferimento per i propri acquisti.<br />

2. Marika Burato<br />

(Mirage, Villafranca e Vago di Lavagno)<br />

Ascoltiamo molto il cliente, le sue richieste, i racconti. Cerchiamo<br />

di essere sempre <strong>più</strong> competenti, seguendo corsi in tutte le<br />

direzioni anche a livello medico. I nostri negozi devono diventa-<br />

re un luogo accogliente e di grande competenza. Devono avere<br />

quel valore aggiunto che non si trova quasi <strong>più</strong> ma che tanti<br />

stanno tornando ad apprezzare. Oggi trovare negozi come i<br />

nostri non è così facile. Ci vogliono abituare al libero servizio,<br />

a entrare in un luogo senza salutare, a scegliere decine di capi,<br />

provarli e lasciarli in camerino in qualsiasi stato, andarsene<br />

senza dire grazie né salutare. Ci vogliono far credere che è bello<br />

acquistare seduti sul divano in solitudine con la portinaia che<br />

ritira il pacco e arrivederci e grazie. Notiamo però che ci sono<br />

sempre <strong>più</strong> clienti che hanno bisogno di un rapporto umano,<br />

che bevono volentieri un caffè con te e che si confrontano<br />

con piacere. Clienti che hanno tutto e negli acquisti<br />

sono insoddisfatti. Clienti che cercano vera professionalità<br />

e trasparenza. Nel negozio cercano serenità e non la paura<br />

di sentirsi braccati. E purtroppo il <strong>più</strong> importante cambiamento<br />

è il calo delle vendite nei mesi invernali.<br />

3. Francesca Guzzardi<br />

(Saint Tropez, Brescia)<br />

In questo momento le risposte al cambiamento che sto<br />

attivando sono i social, ma anche la condivisione di marketing<br />

attraverso un consorzio di negozi a Brescia. Credo<br />

nella forza e nella voglia del gruppo di lavorare insieme,<br />

perché non è nell’egoismo commerciale che si trovano le<br />

2<br />

risposte. Non ci sono cambiamenti epocali (ormai sono<br />

già accaduti) ma c’è un diverso modo di comportarsi da<br />

parte dei consumatori, abituati a una scelta infinita di proposte<br />

e di canali, che li disorienta. In questo senso il nostro<br />

ruolo può essere importante ma dobbiamo crederci<br />

noi per primi. Nell'enorme scelta commerciale possiamo<br />

aiutare i consumatori a orientarsi con una consulenza che<br />

comprende anche servizio, affidabilità, competenza perché<br />

chi ci sceglie possa fidarsi di noi. Un concept che si è<br />

rivelato vincente è il temporary che ho aperto in dicembre<br />

con le proposte Tezuk e Cosabella. Un pop-up store multisensoriale<br />

con il colore come filo conduttore. Un ambiente<br />

divertente e innovativo, espressione del made in<br />

Italy, nella via pedonale e principale di Brescia. Lo spazio<br />

era condiviso con 5 realtà del territorio (Cacodesign,<br />

Toolate, Muha e uno stilista di Desenzano) ma con un<br />

respiro nazionale e per qualcuno anche internazionale.<br />

4. Bruna Sirito e Manuela Carena<br />

(Bottino Corsetteria, Genova)<br />

Da 10 anni applichiamo le regole di marketing in modo professionale<br />

e continuativo, affidandoci a un’agenzia specializzata e

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