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NUTSPAPER PRUGNE

• Conservazione degli alimenti Tutta la qualità, in sicurezza • Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione a ottobre 2017 • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana Quattro piatti da gustare e collezionare

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Standard di commercializzazione DELLE <strong>PRUGNE</strong> SECCHE<br />

Per valutare la qualità dei frutti ci si basa sull’Unece Standard DDP-07,<br />

riguardante il controllo della qualità commerciale e di marketing delle<br />

prugne secche.<br />

1. DEFINIZIONE DEL PRODOTTO<br />

Questo standard si applica alle prugne secche ottenute da certe varietà<br />

di prugne cresciute da Prunus domestica L. considerate adatte all’essiccazione<br />

e destinate al consumo, che possono essere con o senza<br />

nocciolo e sono state ottenute tramite disidratazione controllata.<br />

Dolcificanti e zuccheri non possono essere aggiunti.<br />

Questo standard non si applica a prugne che hanno subito le normali<br />

operazioni collegate a preparazioni speciali (prugne nel succo, sciroppo<br />

o brandy o prugne ripiene, eccetera).<br />

2. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA QUALITÀ<br />

Lo scopo dello standard è quello di definire i requisiti di qualità delle<br />

prugne secche allo stadio di controllo in esportazione dopo la preparazione<br />

e il confezionamento.<br />

Requisiti minimi<br />

In tutte le categorie soggette alle disposizioni speciali per ogni classe<br />

e alle tolleranze ammesse, le prugne secche devono essere:<br />

• preparate da frutti fisiologicamente maturi;<br />

• intere o senza nocciolo, senza peduncoli;<br />

• carnose, la polpa dev’essere elastica e flessibile;<br />

• ricoperte da una buccia rugosa;<br />

• sane, un frutto affetto da decomposizione o danneggiato in maniera<br />

tale da renderlo inadeguato al consumo è escluso;<br />

• pulite e praticamente prive di materiale estraneo visibile;<br />

• prive di insetti e acari vivi, qualunque sia il loro stadio di sviluppo;<br />

• prive di danni visibili causati da insetti, acari o altri parassiti;<br />

• prive di odori e/o sapori estranei.<br />

La condizione delle prugne secche deve essere tale da garantirle di:<br />

• sopportare il trasporto e il maneggiamento,<br />

• arrivare in condizioni soddisfacenti al luogo di destinazione.<br />

Contenuto d’umidità<br />

Il contenuto d’umidità delle prugne secche non deve superare il 35<br />

per cento.<br />

Per prugne con un contenuto d’umidità elevato, possono essere usati<br />

conservanti a seconda delle norme applicabili nel paese importatore.<br />

I conservanti posso essere usati in conformità con la legislazione del<br />

paese importatore. Le prugne reidratate contengono normalmente<br />

conservanti.<br />

Classificazione<br />

A seconda del tipo di presentazione, le prugne sono classificate in una<br />

o due categorie sotto definite:<br />

• Le prugne intere sono classificate in una categoria chiamata<br />

“<strong>PRUGNE</strong>” - “Classe I”: devono essere di buona qualità e caratteristiche<br />

della varietà o tipo commerciale di prugne usate. Possono<br />

mostrare lievi difetti superficiali e difetti di colore, a patto che questi<br />

non interessino l’aspetto generale del prodotto o la qualità, il mantenimento<br />

della qualità o la sua presentazione nella confezione.<br />

• Le prugne senza nocciolo sono classificate in due categorie sotto<br />

definite:<br />

“Prugne senza nocciolo” - “Classe I”: le prugne in questa categoria<br />

devono essere denocciolate con un processo appropriato in<br />

modo da minimizzare il danno alla buccia, e il numero di tagli necessari<br />

a denocciolare le prugne è limitato a due;<br />

“Prugne denocciolate con pressione” - “Tipo E” o “Classe II”: le<br />

prugne in questa categoria possono essere denocciolate con pressione.<br />

Il numero di tagli necessari per denocciolare queste prugne<br />

non è limitato.<br />

3. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CALIBRATURA<br />

Qualunque sia la loro modalità di confezionamento, le “prugne” e le<br />

“prugne denocciolate” devono essere state precedentemente calibrate<br />

in base al numero massimo e minimo di prugne in 500 g (o in 1 lb (453<br />

g)), in rapporto al contenuto d’umidità segnato sulla confezione in base<br />

alle seguenti scale:<br />

Tolleranze nella qualità<br />

A. Denominazioni europee “<strong>PRUGNE</strong>”<br />

Denominazioni<br />

Numero di prugne<br />

per 500 g<br />

Numero di prugne<br />

per 453 g<br />

Giganti Non più di 44 prugne Non più di 40 prugne<br />

Molto grandi Da 44 a 55 prugne Da 40 a 50 prugne<br />

Grandi Da 55 a 66 prugne Da 50 a 60 prugne<br />

Medie Da 66 a 77 prugne Da 60 a 70 prugne<br />

Piccole Da 77 a 99 prugne Da 70 a 90 prugne<br />

Molto piccole Più di 99 prugne Più di 90 prugne<br />

B. Denominazioni americane “<strong>PRUGNE</strong>”<br />

Denominazioni<br />

Numero di prugne<br />

per 500 g<br />

Numero di prugne<br />

per 453 g<br />

Jumbo Non più di 28 prugne Non più di 25 prugne<br />

Extra grandi Da 28 a 44 prugne Da 25 a 40 prugne<br />

Grandi Da 44 a 66 prugne Da 40 a 60 prugne<br />

Medie Da 66 a 94 prugne Da 60 a 85 prugne<br />

Piccole Da 94 a 110 prugne Da 85 a 100 prugne<br />

C. “Prugne denocciolate” - “Classe I”<br />

Per le “prugne denocciolate” il calibro è determinato dal conto effettuato<br />

prima che il nocciolo fosse rimosso dalle prugne.<br />

GRANDI: non più di 67 prugne in 500 g (non più di 60 in 453 g)<br />

MEDIE: più di 67 prugne in 500 g (più di 60 in 453 g).<br />

D. “Prugne denocciolate con pressione” - “Tipo E” o<br />

“Classe II”<br />

La calibratura delle prugne denocciolate con pressione non è obbligatoria,<br />

a meno che queste non siano vendute in piccole confezioni<br />

destinate al consumatore.<br />

4. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE TOLLERANZE<br />

Tolleranze nella qualità e dimensione devono essere ammesse in ogni<br />

confezione per prodotti che non soddisfano i requisiti della categoria<br />

indicata.<br />

Tolleranze nella qualità<br />

Difetti permessi<br />

(percentuale per peso)<br />

Prugne<br />

Prugne<br />

denocciolate<br />

Prugne<br />

denocciolate<br />

con pressione<br />

Classe I Classe I Classe II<br />

a Tolleranze totali 12 12 15<br />

b Difetti individuali<br />

Entro i limiti delle tolleranze totali, i massimi permessi sono:<br />

Colore e consistenza non<br />

caratteristici<br />

12 12 15<br />

Spaccature 12 12 15<br />

Danni alla buccia o alla polpa; calli;<br />

danni da calore; danni da insetti<br />

8 2 4<br />

Fermentazione 4 2 4<br />

Materiali estranei di origine vegetale 1 1 1<br />

Leggera decomposizione; muffa 1 0.5 2<br />

Frutta infestata da insetti o acari 0.5 0.5 0.5<br />

c Per prugne denocciolate<br />

Con nocciolo intero - 2 4<br />

Con frammenti di nocciolo 2 2 4<br />

Non sono accettate tolleranze per parassiti vivi.

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