7. Il ruolo del Conciliatore Paritetico (Tascini)
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a cura di<br />
Roberto <strong>Tascini</strong><br />
1
SOMMARIO<br />
‣ Tipologie di procedure<br />
stragiudiziali<br />
‣ La Conciliazione Paritetica nel<br />
settore energia<br />
‣ Differenze tra le varie ADR<br />
‣ Ruolo e caratteristiche <strong>del</strong><br />
Negoziatore<br />
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LE PROCEDURE STRAGIUDIZIALI DI RISOLUZIONE DELLE<br />
CONTROVERSIE (ADR)<br />
ADR: Metodo di risoluzione <strong>del</strong>le controversie alternativo alla<br />
giurisdizione ordinaria, strumento sostitutivo <strong>del</strong>la giurisdizione,<br />
“procedimento” che si conclude con un atto che determina il venire meno<br />
<strong>del</strong> contrasto sul quale si fonda il contendere <strong>del</strong>le parti.<br />
CONTROVERSIA: Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da<br />
ciascuna <strong>del</strong>le due parti contrapposte.<br />
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ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION<br />
Le ADR sono <strong>del</strong>le procedure stragiudiziali che possono essere di<br />
tre tipologie:<br />
• presenza di un terzo neutrale decisore<br />
• presenza di un terzo neutrale facilitatore<br />
• presenza di due negoziatori paritetici<br />
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PROCEDURE STRAGIUDIZIALI DI RISOLUZIONE DELLE<br />
CONTROVERSIE (ADR)<br />
•Procedure c.d. AGGIUDICATIVE / VALUTATIVE:<br />
viene imposta una soluzione; è una procedura di eterocomposizione<br />
(es. arbitrato: L’Arbitro decide la Controversia)<br />
•Procedure c.d. NON AGGIUDICATIVE / FACILITATIVE:<br />
non viene imposta dall’esterno alcuna soluzione; è una procedura di<br />
autocomposizione:<br />
nella MEDIAZIONE/CONCILIAZIONE il terzo non decide ma favorisce<br />
l’incontro <strong>del</strong>le parti;<br />
nella NEGOZIAZIONE PARITETICA dal dialogo e dal confronto tra le<br />
parti scaturisce la composizione <strong>del</strong>la controversia<br />
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I PROTAGONISTI DELLE ADR<br />
MEDIATORE / CONCILIATORE: è un soggetto terzo che assiste le parti in<br />
modo imparziale, neutrale ed equidistante nell’intento di proporre l’opportuna<br />
soluzione alla lite. Deve avere una preparazione adeguata alla materia oggetto<br />
<strong>del</strong>la controversia non di meno ottime capacità comunicative per poter gestire<br />
la mediazione/conciliazione.<br />
CONCILIATORE PARITETICO / NEGOZIATORE: è colui che rappresenta<br />
l’associazione o il fornitore di energia e che attraverso il confronto e il<br />
dialogo con l’altro conciliatore paritetico ha l’obiettivo di individuare una<br />
soluzione possibile alla controversia insorta. Deve essere «in possesso <strong>del</strong>le<br />
conoscenze e <strong>del</strong>le competenze in materia di risoluzione alternativa o<br />
giudiziale <strong>del</strong>le controversie dei consumatori, inclusa una comprensione<br />
generale <strong>del</strong> diritto» comma 4 lett. a art.141 bis Codice <strong>del</strong> Consumo.
LA CONCILIAZIONE PARITETICA<br />
La conciliazione paritetica è un procedimento:<br />
•Volontario cioè scelto dalle parti (salvo casi di conciliazione obbligatoria) e<br />
che le parti possono scegliere di interrompere in qualunque momento;<br />
•Informale;<br />
•Rapido, la procedura deve essere conclusa entro 90 giorni dalla sua<br />
attivazione;<br />
•Riservato (riservatezza esterna e interna);<br />
•Economico (tempi e costi ridotti);<br />
•Approccio a 360° (la controversia non ha solo aspetti giuridici);<br />
•Soluzioni condivise=accordi più duraturi e benefici reciproci (win-win).<br />
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LE FONTI NORMATIVE DELLA CONCILIAZIONE PARITETICA<br />
• D.LGS. 28/2010 art. 2 «Controversie oggetto di Mediazione»<br />
• DIRETTIVA EUROPEA 2013/11/UE in tema di ADR<br />
• D.LGS. 130/2015<br />
• CODICE DEL CONSUMO artt. 141 – 141 decies<br />
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LA CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA<br />
NELL’ENERGIA<br />
• Dal 1 gennaio 2017 il tentativo di Conciliazione nel settore Energia è<br />
diventato condizione indispensabile per potersi rivolgere,<br />
eventualmente, al Giudice.<br />
• <strong>Il</strong> TICO (Testo Integrato COnciliazione <strong>del</strong>ibera 209/2016/E/com <strong>del</strong> 5<br />
maggio 2016) ha attuato quanto previsto dalla Legge istitutiva<br />
<strong>del</strong>l’Autorità (L.481/95) e dal Codice <strong>del</strong> Consumo (comma 6 lett. c,<br />
art. 141)<br />
• Sulla base <strong>del</strong> comma 1 <strong>del</strong>l’art. 141 decies <strong>del</strong> Codice <strong>del</strong> Consumo<br />
ARERA ha pubblicato l’elenco degli Organismi ADR autorizzati alla<br />
risoluzione extragiudiziale <strong>del</strong>le controversie.<br />
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ELENCO DEGLI ORGANISMI ADR<br />
• Con <strong>del</strong>iberazione ARERA 17 dicembre 2015, n.620/2015/E/com è<br />
stato istituito l’elenco degli organismi ADR nei settori regolati<br />
dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente<br />
• Nell’elenco attualmente sono registrati 17 organismi ADR<br />
• Di questi 17 organismi ADR, 7 operano adottando la procedura di<br />
conciliazione paritetica (ENI gas e luce, EDISON energia, ENEL,<br />
A2A, ACEA, IREN e E.ON)<br />
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CONCILIAZIONE PARITETICA vs ARBITRATO<br />
CONCILIAZIONE PARITETICA<br />
•<strong>Il</strong> terzo non è previsto<br />
•Lo scopo è l’accordo<br />
•Le Parti non sono obbligate a<br />
raggiungere l’accordo<br />
•l’accordo, chiamato verbale di<br />
conciliazione, è una transazione<br />
cioè un contratto tipico con cui le<br />
parti facendosi reciproche<br />
concessioni, pongono fine ad una<br />
lite (art.1965 c.c.)<br />
•<strong>Il</strong> terzo decide<br />
ARBITRATO<br />
•Lo scopo è la decisione<br />
•La decisione è imposta alle parti<br />
•Se l’Arbitrato è «rituale» l’accordo<br />
finale costituisce titolo esecutivo<br />
previo exequatur (art.825 c.2 c.p.c.):<br />
il tribunale, accertata la regolarità<br />
formale <strong>del</strong> lodo, lo dichiara<br />
esecutivo con decreto assumendo<br />
così il valore di una sentenza<br />
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ULTERIORI CATEGORIE LOGICHE DI CLASSIFICAZIONE<br />
• Oltre ai mo<strong>del</strong>li facilitativi e valutativi possono essere individuate due<br />
ulteriori categorie:<br />
mo<strong>del</strong>lo avversariale nell’ambito <strong>del</strong> quale l’obiettivo non è risolvere il conflitto<br />
ma trovare un metodo per gestirne gli effetti e scoprire la verità ricercando<br />
torti e ragioni<br />
mo<strong>del</strong>lo non avversariale nell’ambito <strong>del</strong> quale l’obiettivo è risolvere la<br />
controversia individuando soluzioni soddisfacenti per le parti coinvolte.<br />
L’attenzione viene spostata dai torti e dalle ragioni ai reali interessi.<br />
• Pertanto gli ADR non avversariali sono metodi flessibili che consentono alle<br />
parti di mantenere sempre il controllo <strong>del</strong>la situazione, di raggiungere<br />
velocemente una soluzione consensuale e di mantenere buoni rapporti<br />
futuri.<br />
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ULTERIORE DISTINZIONE IN BASE AL NUMERO DI SOGGETTI<br />
COINVOLTI NELL’ADR<br />
• mo<strong>del</strong>lo ad autocomposizione diretta: è il mo<strong>del</strong>lo in cui i soggetti<br />
sono due, esclusivamente le parti in conflitto, e che prevede una<br />
gestione diretta e autonoma <strong>del</strong>la controversia. Questo mo<strong>del</strong>lo può<br />
essere a sua volta avversariale o non avversariale. Nel primo tipo<br />
ciascuna parte cerca di prevalere, contano i rapporti di forza e il<br />
risultato sarà a somma zero. Nel secondo tipo le parti desiderano<br />
raggiungere un accordo su base cooperativa, una soluzione<br />
soddisfacente per entrambe, per cui il risultato sarà a somma<br />
positiva in quanto entrambe le parti vedranno soddisfatti i propri<br />
interessi.<br />
• mo<strong>del</strong>lo ad autocomposizione eterodiretta è il mo<strong>del</strong>lo in cui i<br />
soggetti sono tre, ossia le parti e il terzo al quale può essere affidata<br />
la gestione <strong>del</strong> processo o la decisione stessa <strong>del</strong>la controversia.<br />
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Differenze tra le varie ADR<br />
Terzo Si chiude con Efficacia<br />
ARBITRATO Sì Lodo Sentenza<br />
(se rituale)<br />
Contratto<br />
(se irrituale)<br />
MEDIAZIONE Sì Verbale Sentenza<br />
CONCILIAZIONE<br />
PARITETICA<br />
No Verbale Contratto<br />
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Dal Problema alle Soluzioni<br />
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CARATTERISTICHE DEL CONCILIATORE<br />
PARITETICO / NEGOZIATORE<br />
• Deve conoscere le tecniche per la gestione <strong>del</strong><br />
conflitto, deve possedere una strategia;<br />
• Deve essere un bravo comunicatore, dotato di<br />
empatia e di assertività ovvero di una dote<br />
relazionale che permette di esprimere le proprie<br />
opinioni nel pieno rispetto degli altri, evitando<br />
atteggiamenti e comportamenti passivi e/o<br />
aggressivi.<br />
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Suggerimenti per un’ottima negoziazione<br />
• L’improvvisazione non paga, ci vuole metodo;<br />
• La negoziazione è uno scambio virtuoso;<br />
• Senza preparazione il risultato sarà di inefficacia, inefficienza e<br />
emotività fuori controllo; occorre studiare approfonditamente la<br />
documentazione e conoscere bene il caso proposto in tutti i suoi<br />
dettagli;<br />
• La prima e più importante capacità di un negoziatore efficace è<br />
l’ascolto, la seconda quella di saper fare le domande giuste;<br />
• Non dare nulla per scontato: ogni negoziazione è diversa e uguale<br />
alle altre;<br />
• Senza informazione non si approfondisce la conoscenza:<br />
l’informazione richiede indagine, studio, verifica, abbandono <strong>del</strong>le<br />
certezze granitiche, mente aperta;<br />
• Lavorare costantemente per acquisire una comunicazione chiara,<br />
sintetica, impattante.<br />
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Ruolo <strong>del</strong> negoziatore e finalità <strong>del</strong>la<br />
conciliazione paritetica<br />
<strong>Il</strong> <strong>ruolo</strong> e le competenze <strong>del</strong> negoziatore, la capacità di ricercare<br />
e negoziare un accordo ogni volta che ciò è possibile, sono<br />
fondamentali.<br />
La conciliazione paritetica mira ad intervenire sulle asimmetrie<br />
presenti nel rapporto tra Azienda e Consumatore:<br />
‣ L’asimmetria informativa: l’impresa dispone <strong>del</strong>le informazioni<br />
che il consumatore non ha;<br />
‣ L’asimmetria contrattuale: l’impresa può sottoporre al<br />
consumatore clausole vessatorie, formulate con linguaggio<br />
volutamente complesso e di difficile comprensione;<br />
‣L’asimmetria organizzativa: l’impresa può disporre di un<br />
apparato tecnico-giuridico con il quale è in grado di resistere nelle<br />
controversie puntando sullo scoraggiamento <strong>del</strong> consumatore.
Grazie per l’attenzione<br />
Roberto <strong>Tascini</strong><br />
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