GLAM LUGLIO 2018
La Prima Vera Rivista Rosa
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ITALIA<br />
Per quanto ci si strugga nel tentativo di sostenere il<br />
contrario, il tacco alto è ormai diventato sinonimo<br />
di femminilità ed eleganza. Adesso molte di voi<br />
correranno a battere la testa contro il primo spigolo<br />
chiedendosi chi sia stato a decidere questa cosa e<br />
perché sia toccato proprio al genere femminile l’onore<br />
di pronunciare «Se bella vuoi apparire, un po’ devi<br />
soffrire». Care signorine disperate, ecco a voi le risposte.<br />
Retromarcia impostata, torniamo indietro di qualche<br />
secolo. I tacchi, sebbene in versione unita (stile platforms<br />
odierne) esistono fin dall’antichità e servivano per<br />
rendere più semplici i percorsi sulle strade tortuose che<br />
nei secoli a.C. certamente non potevano essere asfaltate.<br />
Erano realizzati in legno e venivano indossati sia da<br />
uomini che da donne.<br />
Stesso discorso nel medioevo, ma dopo le cose cambiano.<br />
Il tacco diventa una scarpa prettamente equestre ed è<br />
proprio a questo che si deve la forma “tagliata” che conserva<br />
ancora oggi: serviva per non far sfilare la staffa dal<br />
piede mentre si correva a cavallo.<br />
28 <strong>LUGLIO</strong> gitaliamagazine.it<br />
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