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Farmaci biologici - Istituto Clinico Humanitas

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Nonostante la senologia italiana sia<br />

fra le migliori al mondo, non ci sono<br />

ancora Breast Unit accreditate.<br />

prosegue Tinterri - ovvero una tavola rotonda in cui tutti<br />

gli specialisti discutono il singolo caso fino ad arrivare ad<br />

una valutazione collettiva. Viene così definito un percorso<br />

terapeutico, che tiene in considerazione tutti gli aspetti<br />

della patologia che influenzano la vita della paziente”. In<br />

questo senso assumono un’importanza sempre più rilevante<br />

la figura del chirurgo plastico e dello psicologo, come<br />

spiega Tinterri: “L’attività del chirurgo plastico è integrata<br />

direttamente nell’intervento demolitivo del tumore,<br />

in modo che la paziente si risvegli con una situazione estetica<br />

quantomeno identica a quella precedente, se non addirittura<br />

migliorata. Gli interventi ricostruttivi fatti in questo<br />

contesto non presentano alcun tipo di controindicazione,<br />

anzi assumono una grande importanza psicologica.<br />

Da questo punto di vista, chi si sottopone alla terapia è<br />

sempre supportata da uno psico-oncologo, che la assiste<br />

sin dalla fase diagnostica ed è disponibile in ogni momento,<br />

anche attraverso un servizio telefonico”.<br />

All’inizio del 2009 <strong>Humanitas</strong> ha cominciato la procedura<br />

di certificazione come Breast Unit. “All’interno di<br />

questo percorso - interviene il dottor Tinterri - non solo<br />

stiamo riservando spazi dedicati esclusivamente alla<br />

senologia, ma ci stiamo anche equipaggiando con le<br />

migliori tecnologie disponibili. Stiamo implementando<br />

un sistema di chirurgia radioguidata che consente di<br />

identificare e intervenire su lesioni ancora non palpabili,<br />

che riguardano il 30% dei tumori alla mammella.<br />

Inoltre stiamo approntando soluzioni che vanno ben oltre<br />

i requisiti richiesti dalla certificazione. Ad esempio<br />

stiamo attivando un avanzato sistema di valutazione del<br />

rischio tumorale che integra test ed esami specifici con<br />

la storia clinica della paziente per le donne di tutte le<br />

età. L’esistenza di un numero sempre maggiore di<br />

Breast Unit in Europa permetterà di creare un importante<br />

network per la ricerca. La possibilità di condividere<br />

una vasta banca dati, con le informazioni di un grande<br />

numero di pazienti, consentirà di dimezzare i tempi<br />

necessari a completare uno studio clinico”.<br />

SPAZI ACCOGLIENTI E TECNOLOGIE AVANZATE<br />

PER LA GINECOLOGIA<br />

Un altro percorso ‘al femminile’ di <strong>Humanitas</strong> è quello<br />

messo a punto dall’Unità Operativa di Ginecologia e<br />

Medicina della Riproduzione, in grado di offrire le migliori<br />

soluzioni diagnostiche e terapeutiche disponibili<br />

in un contesto che tiene conto dei delicati aspetti personali<br />

e psicologici della donna.<br />

“In <strong>Humanitas</strong> - precisa Paolo Emanuele Levi Setti,<br />

responsabile di Ginecologia e Medicina della Riproduzione<br />

- affrontiamo fondamentalmente tre importantissimi<br />

ambiti della ginecologia: l’assistenza alle coppie sterili<br />

o infertili, gli aspetti benigni (come la contraccezione,<br />

la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e<br />

la menopausa) e le patologie neoplastiche, sulle quali in-<br />

UN AIUTO DALLA GENETICA<br />

Grazie alla ricerca in campo onco-genetico si è scoperto che in una percentuale<br />

molto bassa di casi, circa il 5-10%, il tumore al seno può svilupparsi sulla base di<br />

una predisposizione genetica, legata alla mutazione di alcuni geni specifici,<br />

BRCA1 e BRCA2. “In presenza di un’alta frequenza di carcinoma mammario in<br />

un nucleo familiare, soprattutto se insorto prima dei 50 anni - spiega il dottor<br />

Armando Santoro, responsabile in <strong>Humanitas</strong> del Dipartimento di Onco-<br />

Ematologia - è importantissimo effettuare una serie di test alle pazienti e alle<br />

figlie, per determinare se hanno una tipica mutazione genetica (BRCA). In caso<br />

di risultato positivo sappiamo che anche le giovani potrebbero avere un alto<br />

rischio di sviluppare un tumore alla mammella”.<br />

Nell’ambito della senologia di <strong>Humanitas</strong> è attivo un team specializzato,<br />

coordinato da un oncologo (la dottoressa Monica Zuradelli) che, in<br />

collaborazione con genetista, psicologo, chirurgo senologo e chirurgo plastico,<br />

si occupa di monitorare i soggetti con queste caratteristiche e di indirizzarli<br />

verso il corretto iter diagnostico.<br />

“Nell’ambito dello studio e della diagnosi del carcinoma ereditario - spiega il<br />

dottor Corrado Tinterri, responsabile dell’Unità Operativa di Senologia di<br />

<strong>Humanitas</strong> - abbiamo a disposizione un importantissimo strumento diagnostico<br />

innovativo, la macchina per il lavaggio dei dotti. Si tratta di un dispositivo che ci<br />

permette di estrarre ed esaminare cellule presenti, appunto, nei dotti lattiferi, il<br />

sito dove nel 90% dei casi si originano i tumori al seno. Così siamo in grado di<br />

individuare la presenza di una neoplasia con grande anticipo, prima che possa<br />

essere visibile con gli esami radiologici. Questo esame è particolarmente<br />

indicato per il monitoraggio proprio dei pazienti con un alto rischio genetico,<br />

ma anche di chi ha già avuto un tumore all’altra mammella”.<br />

terveniamo con le tecniche laparoscopiche più avanzate<br />

e meno invasive. In questi settori, dal punto di vista della<br />

prevenzione, della diagnosi e della terapia abbiamo<br />

raggiunto risultati impensabili soltanto fino a dieci anni<br />

fa. Ora le nostre attività diagnostiche e cliniche vengono<br />

coordinate e ottimizzate all’interno di uno spazio strutturato<br />

per offrire tutte le caratteristiche di privacy e accoglienza<br />

che sono importanti per affrontare le problematiche<br />

femminili e di coppia”. In particolare questo percorso<br />

integra tutte le attività di prevenzione (come quelle<br />

relative alle malattie a trasmissione sessuale), di screening<br />

(come il pap test e lo screening per il papilloma virus),<br />

di diagnostica per immagini (ecografia con sonde<br />

endocavitarie ad alta risoluzione, colposcopia), di terapia<br />

chirurgica ambulatoriale. “Abbiamo inoltre sviluppa-<br />

L’équipe della nuova<br />

Unità Operativa di<br />

Senologia di<br />

<strong>Humanitas</strong>, diretta da<br />

Corrado Tinterri<br />

(secondo da destra).<br />

Formatosi<br />

professionalmente alla<br />

scuola del professor<br />

Umberto Veronesi, il<br />

dottor Tinterri proviene<br />

dalla Fondazione<br />

Maugeri di Pavia.<br />

N. 1/2009 - <strong>Humanitas</strong> 39

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