Allure Magazine (4-2018)

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OPINIONIST
Il profumo
come opera d’arte
dalla parte del profumo
Di grande attualità è ormai diventato il dibattito tra
arte e profumo: non sono pochi, infatti, i creatori
di fragranze e gli esperti del settore che continuano
a interrogarsi su questo tema.
È sempre stato piuttosto difficile cercare
di trovare un accordo sulla visione
del profumo come opera d’arte
e non solo semplice strumento di
business.
Sicuramente unico e intangibile,
esso riesce infatti a fondere insieme
l’arte della creatività del naso
che lavora sulla nota al piacere di
chi poi la indossa.
Spesso, quando si cerca di spiegare
quali siano le dinamiche che guidano
la profumeria, la si accosta
alla musica: entrambe, infatti, si
rivelano attraverso accordi e necessitano
della scrittura per esprimersi.
Esattamente come il musicista ha bisogno di scrivere
uno spartito per poter raffigurare la sua melodia,
il profumiere non può fare a meno di scrivere
una formula per far sì che la sua creazione prenda
forma. In questo caso, i processi di intenzione e realizzazione
del creatore hanno davvero molte similitudini
tra loro.
Pur lavorando su richiesta, il naso si basa sempre su
un processo creativo: immagina nella sua testa il
profumo da creare lasciandosi guidare dalle emozioni
e dagli stimoli olfattivi che il brief suscita in
lui. Poi entra in gioco la parte più complessa: lo scopo
finale del profumo che è infatti quello di essere
indossato seducendo il consumatore e facendogli
LUCA MAFFEI
Creatore di fragranze e vincitore
delle edizioni The Art and
Olfaction Awards 2015 e 2016
vivere un’esperienza di piacere. A differenza delle
arti visive, il profumo ha il difficile compito di
coesistere con dinamiche appartenenti alla sfera
dell’estetica legate, anche, alle regole di
marketing e business.
In Francia alcuni Master Perfumers
- del calibro di Maurice Roucel e
Francis Kurkdjian ad es. - sono stati
insigniti del prestigioso premio
“Chevalier de l’Ordre des Arts et
des Lettres” dal Ministro della Cultura
e della Comunicazione, proprio
per il significativo contributo dato a
questi campi e al loro progresso. A
dimostrazione che il mestiere del
naso è assolutamente considerato
quello di un vero e proprio artista
dalla spiccata creatività olfattiva,
coadiuvata da una profonda conoscenza
della materia e da un talento unico.
Dal mio punto di vista il profumo è un’arte e, di
conseguenza, i profumieri sono per buona parte
artisti esattamente come i musicisti o i designer: è
una delle loro caratteristiche fondamentali. Se c’è
creazione c’è arte. È proprio l’incredibile facoltà di
un odore che può riuscire a stimolare reazioni e
modificare stati d’animo a conferma che il profumo
un’arte.
Un’arte unica perché intangibile, un sogno che
accompagna la quotidianità di chi lo indossa.