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Allure Magazine (4-2018)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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026<br />

MARKETING<br />

Profumeria selettiva: eccellenza sostenibile<br />

Sebbene più stabile e più lenta nelle sue evoluzioni,<br />

anche nella profumeria selettiva si impongono delle<br />

tendenze che riguardano le confezioni e <strong>Allure</strong> ne ha<br />

parlato con Fabrice Legros, fondatore dello Studio Pi<br />

Design, con base a Asnières-sur-Seine, nel nord della<br />

Francia. Lo studio si occupa di progettazione di packaging<br />

di beni di lusso, con un occhio particolare per la<br />

profumeria selettiva. “Ultimamente l’attenzione è sui<br />

materiali pregiati - come legno, alluminio o zamak, una<br />

lega metallica molto pesante - che comporterebbero<br />

delle grandi difficoltà se usati nella produzione in<br />

grandi quantità, ma nel selettivo quello che si cerca ora<br />

è l’alta qualità” spiega Fabrice. “Oggi tutte le forme e<br />

tutte le tipologie di produzione puntano a<br />

comunicare questo concetto. Il vetro, per<br />

esempio, è usato diversamente rispetto<br />

a due anni fa. Oggi si usano molto di<br />

più i volumi, per realizzare vere e<br />

proprie strutture. In particolare, nel<br />

caso del vetro, l’idea attuale è di valorizzare<br />

l’effetto della rifrazione della<br />

luce. Altra tendenza in corso è l’applicazione<br />

dell’etichetta in materiale<br />

diverso dalla carta, tipo legno o metallo,<br />

un accorgimento che costa di più ovviamente<br />

ma la sensazione di lusso aumenta e<br />

aggiunge sicuramente l’effetto wow”.<br />

Quali sono le differenze con il masstige?<br />

Sorvolando sul fatto che il masstige spesso copia le<br />

soluzioni del settore lusso, la differenza principale<br />

ovviamente sta nel budget a disposizione, che è molto<br />

inferiore. Le materie prime costano molto meno, per<br />

conciliare una produzione più numerosa, pertanto è<br />

più difficile trovare delle soluzioni interessanti, con bei<br />

concept e bei flaconi. Non c’è il livello qualitativo della<br />

distribuzione di nicchia e nemmeno il prezzo.<br />

Quanto l’ambiente e l’esigenza di conciliare anche un aspetto<br />

funzionale influenzano la progettazione?<br />

Oggi anche nel nostro settore c’è grande interesse per<br />

l’ecologia. Si prende molto in considerazione il riutilizzo<br />

per esempio. Uno dei motivi per cui si preferiscono<br />

vetro e metallo è questo, sono più facilmente<br />

riutilizzabili e riciclabili, al contrario della plastica. Se è<br />

In occasione dei 70 anni<br />

del Festival di Cannes,<br />

nel 2017, lo Studio Pi<br />

Design ha realizzato<br />

un’edizione speciale di<br />

Chopard Eau de Parfum,<br />

un omaggio al Festival<br />

e a Chopard allo stesso<br />

tempo. Un flacone molto<br />

complesso, prodotto in<br />

600 esemplari, un’edizione<br />

davvero esclusiva.<br />

legno<br />

alluminio<br />

zamak<br />

necessario usare questo materiale, preferiamo le plastiche<br />

naturali, che possono essere facilmente riciclate. E si<br />

presta attenzione costante a non inquinare l’ambiente:<br />

per esempio un’altra soluzione che si sta diffondendo<br />

riguarda i flaconi ricaricabili. Passando alla<br />

funzionalità, molti brand stanno sviluppando<br />

vaporizzatori piccoli da 20, 25ml<br />

per il viaggio. Stiamo lavorando molto<br />

anche sui formati di campioncini da<br />

3ml, 5ml, economici da produrre.<br />

Nel vostro studio vi occupate anche di<br />

packaging per cosmetici: lo preferisci ai<br />

profumi?<br />

È un modo diverso di progettare, si<br />

deve tenere conto di molte problematiche,<br />

a volte si deve solo rivestire il meccani-<br />

smo che fa da anima del packaging per il rossetto<br />

o per il fondotinta. Personalmente preferisco il<br />

pack per le fragranze perché è il core business del nostro<br />

studio.<br />

Dove trovi la tua ispirazione?<br />

Dipende dai brand. I linguaggi che usi sono molto<br />

diversi, puoi trovare nuove idee che però non si adattano<br />

al cliente per cui stai lavorando. Sicuramente faccio<br />

un lavoro divertente che mi sprona continuamente a<br />

cercare sempre l’idea migliore.<br />

Ci sono state evoluzioni negli ultimi anni in questo settore?<br />

Sì, posso citare l’esempio degli spray cap. Negli ultimi<br />

anni si è imposto l’uso dello stesso formato di spray cap<br />

per tutte le tipologie di flaconi, a prescindere dalla loro<br />

capacità. La difficoltà sta nel rispettare l’equilibrio glo-<br />

bale delle proporzioni. Uno dei risultati migliori<br />

affrontando questa difficoltà lo abbiamo ottenuto con<br />

Boucheron: una sola cap per quattro diversi formati.

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