Bilancio di Mandato - 2014|2019
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<strong>Bilancio</strong> <strong>di</strong> mandato 2014-2019<br />
chiedendo, nel 1945, l’istituzione in città sia <strong>di</strong> un liceo scientifico sia<br />
<strong>di</strong> un istituto tecnico professionale.<br />
La Legge n. 580 del 1993<br />
riforma le Camere <strong>di</strong><br />
Commercio<br />
La riforma del 2010<br />
La riforma del 2016<br />
Con la legge n. 580 del 1993 si arriva al riconoscimento<br />
dell’autonomia e ad una nuova articolazione degli organi: con la<br />
riforma si accrescono le potenzialità delle Camere, cui sono attribuite<br />
funzioni e strumenti che ne completano il ruolo e che ne fanno, al<br />
contempo, punto <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> incontro dei vari interessi in gioco<br />
ma anche un interlocutore <strong>di</strong> impulso attivo per lo sviluppo<br />
dell’economia locale.<br />
La legge 580 è stata novellata nel 2010 ad opera del D.Lgs. n. 23, in<br />
attuazione della delega contenuta nell’articolo 53 della legge 23 luglio<br />
2009, n. 99. In quanto istituzioni pubbliche rappresentative dei<br />
sistemi economici locali, le Camere <strong>di</strong> Commercio vengono collocate<br />
lungo la filiera della sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale; contemporaneamente<br />
se ne riconoscono le accentuate competenze tecniche, la capacità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>agnosi e <strong>di</strong> analisi dell’economia locale e la capacità <strong>di</strong> sviluppare<br />
servizi in relazione alle specificità locali, garantendo al tempo stesso<br />
una maggiore efficienza grazie all’estraneità dalla sfera politica.<br />
Il 25 agosto 2016 il Consiglio dei Ministri, in attuazione della legge<br />
delega 124/2015, ha approvato, in prima lettura, il decreto legislativo<br />
<strong>di</strong> riforma delle Camere <strong>di</strong> Commercio, entrato in vigore il 24<br />
novembre 2016. Il decreto legislativo per la riforma<br />
dell'organizzazione, delle funzioni e del funzionamento delle Camere<br />
<strong>di</strong> Commercio conferma gli enti camerali quali "enti pubblici dotati <strong>di</strong><br />
autonomia funzionale che svolgono, nell'ambito della circoscrizione<br />
territoriale <strong>di</strong> competenza (...) funzioni <strong>di</strong> interesse generale per il<br />
sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle<br />
economie locali". Le circoscrizioni territoriali sono state<br />
rideterminate per ridurre il numero delle Camere dalle attuali 105 a<br />
non più <strong>di</strong> 60 me<strong>di</strong>ante accorpamento <strong>di</strong> due o più enti camerali,<br />
salvo la possibilità <strong>di</strong> mantenere la singola Camera <strong>di</strong> Commercio non<br />
accorpata sulla base della soglia <strong>di</strong>mensionale minima <strong>di</strong> 75.000<br />
imprese.<br />
Vengono rinnovati anche i compiti e le funzioni: sia quelli<br />
amministrativi <strong>di</strong> pubblicità legale, <strong>di</strong> tutela del mercato e <strong>di</strong><br />
semplificazione amministrativa, in cui le Camere <strong>di</strong>ventano "l'ultimo<br />
miglio" per le imprese nei rapporti con la Pubblica Amministrazione,<br />
che quelli promozionali che vengono delimitati e circoscritti.<br />
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