NOI - frammenti di siena
Il nuovo magazine targato Extempora. Numero unico dicembre 2019
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SIENA IN ROSA
Una donna di campagna
Testo di Francesca Paoli
Gioia Cresti, senese doc,
da qualche anno tenente della
Contrada di Valdimontone.
Un ruolo che solitamente è
ricoperto da uomini ma che
Stefano Marchetti, capitano
di via dei Servi, ha proposto
a Gioia la quale ha accettato
con entusiasmo consapevole
del grande lavoro
che c’è dietro al Palio.
Chi è Gioia Cresti?
Sono una donna di campagna e così mi piace definirmi. Sono nata e cresciuta
a Siena, ma con una grande passione per gli animali e le vigne. Infatti
quando comunicai a mia madre che avrei fatto agraria, non mi parlò per sei
mesi: donna di altri tempi, cresciuta in via di Città, passava le sue giornate
alla Chigiana; come poteva concepire che la sua figlia più piccola potesse
studiare agraria? A parte gli scherzi, ho perso mio padre quando avevo cinque
anni e mia madre è stata una grande donna, con tre figli piccoli, ci ha
cresciuto con amore e fermezza, gli devo tantissimo e mi ha sempre incoraggiato
nelle scelte di vita, sostenendomi, ma quando andavi in disaccordo
con lei dovevi sudare sette camicie per portarla dalla tua parte.
Ho sgobbato tanto per fare un lavoro diverso, un lavoro maschile, l’enologo.
Noi senesi non sappiamo che siamo l’unica provincia in Italia, se non in
Europa, ad avere la maggior parte delle denominazioni DOCG nel nostro
territorio. Da donna, negli '90, è stato durissimo ma affascinante, nessuno - e
ribadisco nessuno - credeva in te, erano tempi in cui le donne in campagna
che comandavano non esistevano. Mi sono divertita tanto, con umiltà e pazienza
sono entrata in un mondo maschile e con eleganza e competenza ci
sono rimasta. La fortuna nella vita è una componente importante e io con
la mia determinazione, ho collaborato per tanti anni con grandi enologi, i
quali mi hanno permesso di avere una visione del mondo agricolo diversa.
Oggi posso solo dire, che sono una donna fortunata, lavoro come consulente
in diverse aziende toscane e soprattutto, con mio fratello Filippo, abbiamo
ricreato una realtà di riferimento nel territorio del Chianti Classico, l’azienda
di famiglia.
La prima sensazione che hai provato quando il Capitano ti ha chiesto di
ricoprire il ruolo di tenente.
L’anno scorso, a fine novembre, ero in partenza per Hong Kong, mi chiama
Stefano Marchetti, amico, dicendomi: "Andiamo a cena?". "Stefano parto
domattina, torno fra una settimana". E lui: "Bene Gioia, quando rientri ci
vediamo". Neanche per un attimo mi ha sfiorato l’idea che potesse chiedermi
di fare il mangino. Nella settimana in cui ero via per lavoro, cominciarono
ad arrivarmi strani messaggi da amici comuni, ma ancora non capivo,
perché proprio non ci pensavo! Quando sono tornata ho visto Stefano il
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