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GENITORI rivista Marzo 2020

In questo numero: - Quali sono i sogni e i desideri dei nostri bambini? - Impariamo a interpretare i loro disegni... - Sulle ali di un libro per imparare a volare!

In questo numero:
- Quali sono i sogni e i desideri dei nostri bambini?
- Impariamo a interpretare i loro disegni...
- Sulle ali di un libro per imparare a volare!

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> diventare genitori

cuccioli & co.

a cura dott.ssa Licia Scacco

medico veterinario

animali furbi

che passano l’inverno a dormire...

E’ finito l’inverno e alcuni animali che

hanno cercato ripari in cavità di alberi,

grotte, escavazioni nel terreno sui

pendii collinari o sotto grossi alberi si

svegliano dal letargo o riposo invernale

che ha durata diversa a seconda

delle specie ed è uno stato in cui

i processi metabolici sono estremamente

rallentati.

Sono tanti gli animali che ricorrono

alla quiescenza, dalle formiche agli

orsi, ma anche le tartaruga di terra

ed altri rettili; tutti, però, hanno in comune

l’abitare in territori con inverni

più freddi. Un esempio? Gli animali

della savana non vanno in letargo,

ma gli abitanti dei grandi boschi del

Nord America sì, ci vanno e per lunghi

mesi.

Gli orsi ad esempio nella stagione

invernale, dopo aver accumulato sufficienti

riserve di grasso, si rifugiano

in grotte dove cadono in una specie

di sonno profondo che dura anche

un mese. Durante questa fase di vita

rallentata l’orso esce ogni tanto per

alimentarsi e le femmine ne approfittano

per partorire.

L’ibernazione dell’orso bruno è differente

dal letargo ad esempio dei ghiri

per il quale il rallentamento metabolico

è assai più intenso e il risveglio

dipende da un meccanismo fisiologico

particolare, infatti l’orso durante

il suo letargo può reagire a stimoli,

seppure in modo torbido.

La temperatura corporea degli orsi

può comunque abbassarsi di 5° raggiungendo

i 31°C, il ritmo cardiaco

rallenta e il consumo di ossigeno

diminuisce della metà. Quando in

primavera riprendono la loro piena

attività, gli orsi sono dimagriti ma

sono sopravvissuti bene al freddo e

alla penuria di alimenti.

Il ghiro, invece, si nasconde dentro

un tronco d’albero o in una tana scavata

e si addormenta arrotolato su

stesso spesso in compagnia di altri

congeneri.

Il metabolismo rallenta e la temperatura

si abbassa quasi come la temperatura

esterna e l’animale trascorre

circa sette mesi in questo stato di

completo letargo da cui esce soltanto

nel mese di maggio.

Durante i mesi rigidi il sangue non

congela nonostante in alcune specie

la temperatura corporea può raggiungere

i -2°C grazie a varie sostanze,

come sali, urea, acido urico ecc...

che impediscono all’acqua presente

nel plasma sanguigno e nel citoplasma

di cristallizzare e di distruggere

così le membrane cellulari.

Quindi mettono il pigiama, prendono

il cuscino, la trapunta e via… tutti a

nanna!!!•

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