la Ciminiera 2020 05
Auto elettriche, Davide Lazzaretti, il profeta dell'Amiata, il Cristo dell'Amiata, Jrò, Personaggi storici in 3D, Roberto Burioni - Virus la grande sfida, arte e ceramica, acrime ed Amore in Isabella Caracciolo, Duchessa di Mesuraca, Epidemie nella storia e nella letteratura antica, I Mosaici di Huqoq, Giuliano e gli Ebrei, Angelo Di Lieto, Francesca Ferraro, Pasquale Natali, Daniele Mancini, Amore e bellezza nella tragica fine della Principessa MARIA D’AVALOS, Gabriele Campagnano
Auto elettriche, Davide Lazzaretti,
il profeta dell'Amiata, il Cristo dell'Amiata, Jrò, Personaggi storici in 3D, Roberto Burioni - Virus la grande sfida, arte e ceramica, acrime ed Amore in
Isabella Caracciolo, Duchessa di Mesuraca, Epidemie nella storia e nella letteratura antica, I Mosaici di Huqoq, Giuliano e gli Ebrei, Angelo Di Lieto, Francesca Ferraro, Pasquale Natali, Daniele Mancini,
Amore e bellezza nella tragica fine della Principessa MARIA D’AVALOS, Gabriele Campagnano
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
avrebbe devastato l’intera regione.
La prima attestazione di un’epidemia nella
letteratura greca è quella contenuta nel primo
libro dell’Iliade (I, 47 ss.); la malattia è dovuta
all’ira di Apollo per il rifiuto di Agamennone
di restituire la sua schiava Criseide al padre
Crise, sacerdote del dio: dalla peste e dalle sue
conseguenze parte l’ira di Achille, lo scontro
con Agamennone, il ritiro dell’eroe greco dal
combattimento e le tante morti che ne seguono.
Anche l’Edipo re di Sofocle parte da una
pestilenza (vv. 20-35 e 168-187): la tragedia
si apre con i cittadini di Tebe che chiedono
aiuto al re Edipo per fermare il male che li sta
decimando. Il dramma sarebbe stato ispirato
proprio dalla malattia che aveva colpito
la città pochi anni prima, durante gli anni
della peste ateniese. Anche in questo caso il
morbo rappresenta una punizione divina per
l’assassinio, rimasto impunito, del re Laio.
Altri storici imitano Tucidide: Diodoro
Siculo, nella sua Bibliotheca historica
(XIV 70, 4-71), nel I secolo a.C. narra della
Peste di Siracusa di fine IV secolo a.C.;
Procopio di Cesarea, nella Guerra persiana
(II, 22-23), nel VI secolo d.C., è testimone
oculare dell’epidemia di peste che ha colpito
Costantinopoli nel 542 d.C.
A Roma, Virgilio dedica della pagine alla
Peste nel Norico, la regione orientale delle
Alpi, nelle Georgiche (III, 470-566), redatte nel
I secolo a.C. Qui le vittime sono gli animali,
sia domestici che selvatici, di terra o di mare:
nondimeno gli effetti sono comunque terribili,
e tali da far regredire l’umanità a uno stadio
primitivo; senza buoi non si riesce più ad arare i
campi, la contaminazione anche degli animali
sacri rende impossibile celebrare i consueti
sacrifici religiosi, fenomeni eccezionali si
susseguono, come i pesci espulsi sulla terra o i
lupi che cessano di minacciare le pecore.
Altri sono i casi di epidemie che gli storici
riportano nelle loro cronache: la Peste
Antonina, nota anche come Peste di Galeno,
da colui che la descrisse, è stata una pandemia
di vaiolo o morbillo riconducibile ai soldati
di ritorno dalle campagne militari contro i
Parti del II secolo d.C. La peste Antonina ha
devastato l’esercito e potrebbe aver ucciso tra i 5
e i 30 milioni di individui nell’impero romano,
tra cui il co-reggente di Marco Aurelio, Lucio
Vero.
L’epidemia ha contribuito alla fine della Pax
Romana, quel periodo che corre dal 27 a.C.
al 180 d.C., quando Roma è stata al culmine
del suo potere. Dopo il 180 d.C., l’instabilità
è dilagata in tutto l’impero romano, tra guerre
civili, invasioni da parte dei primi gruppi
“barbari” e con il Cristianesimo sempre più
popolare.
Michiel Sweertsr La peste di Atene
la Ciminiera 11