la Ciminiera 2020 05
Auto elettriche, Davide Lazzaretti, il profeta dell'Amiata, il Cristo dell'Amiata, Jrò, Personaggi storici in 3D, Roberto Burioni - Virus la grande sfida, arte e ceramica, acrime ed Amore in Isabella Caracciolo, Duchessa di Mesuraca, Epidemie nella storia e nella letteratura antica, I Mosaici di Huqoq, Giuliano e gli Ebrei, Angelo Di Lieto, Francesca Ferraro, Pasquale Natali, Daniele Mancini, Amore e bellezza nella tragica fine della Principessa MARIA D’AVALOS, Gabriele Campagnano
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Amore e bellezza nella tragica fine della Principessa MARIA D’AVALOS, Gabriele Campagnano
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Al giorno d’oggi potremmo considerarlo
un conservatore (con tutte le cautele necessarie
all’applicazione di categorie moderne all’evo
antico), ma in realtà Giuliano apprezzava
i popoli che rimanevano fedeli alle proprie
tradizioni. Questo lo portò a lanciare ai
cristiani accuse del genere:
Perché voi Galilei avete dimenticato l’antico
credo degli Ebrei, assieme a tutti i suoi
insegnamenti e le sue cerimonie?
Egli sosteneva la superiorità del
paganesimo rispetto alle altre religioni,
ma ciò non gli impedì di dire, sempre ai
cristiani:
Considerata nel suo complesso, è preferibile
la religione di Israele al vostro credo appena
creato.
Probabilmente Giuliano aveva un’ottima
conoscenza del Vecchio Testamento o,
meglio, della sua traduzione in greco.
Nella sua famosa lettera agli Ebrei, egli
definisce “fratello” il Patriarca Hillel II
(“Iulon”), Nasi del Sinedrio per quasi
65 anni (320-385). Nella stessa missiva,
Giuliano sancisce l’abolizione delle imposte
speciali chieste agli ebrei ed esprime la
volontà di “vederli prosperare ancora di più”.
Il mosaico di Huqoq
Sottovalutata è invece una richiesta fatta
dall’Imperatore agli ebrei, quella di “pregare
il Creatore (“demiurgo”)” per lui.
Nell’estate del 362, Giuliano (oltre a
essere un filosofo si dimostrò un eccellente
generale e guerriero) era ad Antiochia,
pronto a lanciare una violenta campagna
militare contro i Sasanidi. Si mosse alla
testa dell’esercito quasi un anno dopo, nella
primavera del 363.
È questo il periodo, durato meno di un
anno, cui si riferiscono i mosaici di Huqoq?
Dalla testimonianza di un monaco di
Edessa del VI secolo, pubblicata nel 1880 a
Leiden con il titolo Julianos der Abtruennige
e riportata da The Jewish Quarterly
Review, Vol.5, No.4 (Jul. 1893) a pagina
620 , sappiamo che Giuliano, all’inizio
della sua spedizione contro i Sasanidi, fu
raggiunto a Tarso da una processione di
ebrei provenienti da Tiberiade. Costoro gli
chiesero umilmente di poter ricostruire il
Tempio, e Giuliano diede loro il permesso
di iniziare a gettare le fondamenta (visto
che avrebbe ricostruito il Tempio al ritorno
dalla spedizione militare). È proprio questo,
penso, l’episodio rappresentato nei mosaici
scoperti a Huqoq. L’antico insediamento
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