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SOARIO
27
Camion dei
rifiuti ecologico
Test V olf,
a edizione
36
Corrieri in bici
ideali in città
22
EDITORIALE
LA RIVISTA I LETTA DELLA SVIZZERA
anto d caello al oerator
del trasorto e della lostca
omplimenti doverosi, vista l’immensa
mole di merci che muovono in e attraverso
la Svizzera. Dedichiamo l’attuale
dossier al variegato settore dei trasporti,
stradale e ferroviario, per vie d’aria e acqua, camion
e corriere in bici. Sono miliardi di tonnellate-chilometro
le prestazioni annue fornite
dal traffico merci, di cui il 3 percento viaggia su
gomma, il 3 su rotaia e appena lo 0, percento
con aereo cargo tutti anelli importanti della catena
d’approvvigionamento, come è emerso con
piena chiarezza durante la crisi del coronavirus
che ha fatto esplodere le vendite online e portato
ai limiti delle loro capacità le aziende di spedizione.
Nel solo mese di aprile la Posta ha trattato
1 milioni di pacchi, con un aumento del 0 percento
rispetto all’anno precedente. Spesso non ci
rendiamo conto che tutto ci di cui abbiamo bisogno
nella vita quotidiana deve essere trasportato
da un luogo all’altro. Un lavoro straordinario,
compiuto giorno dopo giorno da schiere di
addetti. razie
Feli Maurhofer
caporedattore
dosser
11 rporo meri
Cifre per uello via strada,
rotaia, acua, aria e oleodotti
16 l opo oronviru
Nostra intervista a Reto aussi,
direttore dell’Astag
19 iere el mono
Sculture monumentali
dall’atelier di Andr Raboud
22 orrieri in iile
uando i trasporti nelle città
si effettuano su due ruote
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Foto: Fabian Hugo
Modella: ohanna rli,
corriere in bici a erna
molt
27 mion elerii
Forte interesse per Futuricum,
i mezzi pesanti svizzeri ecologici
31 ovi e vii
Il parere del dottor hilipp ent,
esperto in malattie infettive
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Abbiamo provato il modello
Ranger di Herocamper
In viaggio
ai tempi del
coronavirus
31
luglio / agosto 2020 | touring 3
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Scopriamo uesta città svizzera
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L’isola di Rgen sul Mar altico,
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Riapertura tardiva, ma spazio
per appassionati e novellini
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Tra 151 aziende svizzere il TCS
si innalza al uinto posto
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Nuova formula d’eccezione per
i lavori dei delegati centrali
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per famiglie
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Temi trattati nella prossima edizione della
rivista: dossier rientro a scuola, test Honda e,
vacanza in un carrozzone nel iura, TCS
Camping e i bungalo senza barriere
Data di pubblicazione 13.0.2020
luglio / agosto 2020 | touring 5
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ATTUALITÀ CLUB
TCS Drive-in Movies, torna
il cinema su quattro ruote
Mentre nel centro TCS di Betzholz a Hinwil (ZH) il sipario
si alzerà per la sesta volta, Emmen (LU) festeggia la sua prima.
Secchiello del popcorn a portata
di mano, sedili dell’auto
comodamente regolati, radio
impostata su FM 92.5 – tutto
pronto quindi al comando «Vai col
film!» che dal 28 luglio al 30 agosto
risuonerà nel centro TCS Training
& Events Betzholz a Hinwil.
Nato negli USA a cavallo fra gli
anni ’50 e ’60, il drive-in riunisce
amanti del cinema e della cucina
tipica americana. Che si tratti
di un classico o di una pellicola
hollywoodiana, ogni film si trasforma
in un’esperienza indimenticabile
se proiettato sullo schermo
LED Full-HD da 100 mq. Novità
di quest’anno, gli special con spettacoli
comici e concerti.
Le luci si saranno appena spente
a Hinwil che si accenderanno ad
Emmen, quando il cineparco TCS
esordirà nella Svizzera centrale
e resterà in cartellone dall’8 al
20 settembre.
Programma e biglietti: driveinmovies.ch
Tappa anche in Vallese
Oltre ai centri TCS di Hinwil ed
Emmen, anche la sezione vallesana
propone il cinema all’aperto a
Turtmann il 25 e 26 settembre. Da
vedere il roadmovie «Thelma &
Louise» e «Taxisti di notte» (titolo
originale «Night on Earth»), lungometraggio
ad episodi diretto da
Jim Jarmusch. Informazioni sul
sito web della sezione.
TCS Drive-in Movies
Dal 28 luglio al 30 agosto
a Hinwil e dall’8 al
20 settembre a Emmen.
Un’oasi sul lago
Il 9 luglio 2020 riapre i battenti
il campeggio del TCS
Gwatt sul Lago di Thun, in
veste totalmente rinnovata.
In collaborazione con la città
di Thun, durante la pausa invernale
sia l’area che il bistrò
in spiaggia sono stati ammodernati
per rispondere alle
accresciute esigenze degli
amanti del plein air, sempre
più in auge. Bentornati!
Informazioni e prenotazioni:
tcs-camping.ch
Fra verde e acqua Il camping ristrutturato
di Thun apre per la stagione.
Crea invece di gettare
Il TCS ringrazia i tanti partecipanti
alla Upcycling Challenge
«Kids on wheels» che,
confinati in casa, hanno dato
sfogo alla loro creatività costruendo
veicoli con oggetti
usati. Ecco Loris (10), con il
suo «bolide» premiato.
Tutti i vincitori su touring.ch
FOTO TCS, ALD
VACANZE SPENSIERATE CON TCS REISEN
Partire insieme
Quest’anno molti trascorreranno
le ferie estive ed autunnali in patria.
TCS Reisen ha sviluppato un
nuovo programma (in francese e
tedesco) ad hoc per piccole comitive
che comprende una decina di
destinazioni in Svizzera. Chi preferisce
mete all’estero può optare
per altri sei tour di gruppo guidati
nei paesi vicini. E
qualora si dovesse
annullare a causa
del coronavirus
uno di tali viaggi
prenotati, i costi saranno
rimborsati grazie
alla «garanzia TCS Covid-19».
Informazioni e prenotazioni: tcsreisen.ch
TCS Reisen Voglia
di evadere e di avventure
fuori porta.
TCSEL – non c’è
due senza quattro
Servette Geneva eSports è
inscalzabile sulla scena svizzera
di Rocket League, popolare
videogioco di calcio con
auto. La squadra ginevrina
ha battuto i Coconutter nella
finale trasmessa in streaming,
aggiungendo il quarto
titolo consecutivo al suo palmarès.
La 5a stagione inizia
in agosto. tcs-esports-league.ch
luglio / agosto 2020 | touring 7
Europa, rieccoci!
Dopo mesi bloccati in casa, gli automobilisti svizzeri possono
di nuovo uscire dal territorio nazionale. Ricordiamo alcune
regole da rispettare per evitare brutte sorprese all’estero.
L’apertura delle frontiere ha dato il via
alla ripresa dei viaggi in Europa, con
grande gioia anche dei confederati.
Gioia, questa, rimastaci preclusa per
mesi, sin dal rientro dalle vacanze sulla
neve. Ma per quanto euforici, attenti a
non mettersi sulla strada senza le dovute
precauzioni. È importante prepararsi
con la consueta serietà: il sito TCS
informa in modo dettagliato sulle condizioni
per i viaggiatori e la situazione
attuale nei diversi Paesi di destinazione.
Quanto alla dotazione obbligatoria
dell’auto, ricordiamo il contrassegno CH
in formato ufficiale e il triangolo. Inoltre
il gilet riflettente EN471 è obbligatorio
nella maggior parte dei Paesi europei.
Ad esempio in caso di panne, in
Francia deve essere indossato, e in Italia
anche con scarsa visibilità fuori dall’abitato.
In Austria non deve mancare a
bordo la farmacia di primo soccorso,
mentre l’estintore è d’obbligo in Grecia,
Polonia e Slovenia. In alcune città quali
Milano e Bologna è consentito circolare
in centro soltanto se muniti dell’apposito
bollettino ambientale. È indispensabile
informarsi in dettaglio sulle
disposizioni antinquinamento valide
in loco.
Moto, rimorchi e camper sono a loro
volta soggetti a normative specifiche: gli
amanti del turismo itinerante possono
sostare solo nelle aree attrezzate ufficiali.
Il campeggio selvaggio è infatti autorizzato
unicamente in tutta la Svezia.
Anche per i ciclisti valgono regole precise:
Francia e Ungheria, ad esempio,
impongono il gilet riflettente di notte.
Informazioni aggiornate su tcs.ch
Pronti a partire in
piena regola con le
leggi vigenti nei Paesi
che si visiteranno.
LA FOTO
A monte! È tempo di migrare
– non solo per le persone
impazienti di rimettersi
in viaggio, ma anche
per le mucche che passeranno
l’estate all’alpeggio.
A metà giugno, 500 capi
di bestiame sono saliti da
Adelboden all’Engstligenalp,
accompagnati dai
pastori. La transumanza
nella zona bernese è fra le
più spettacolari. Per superare
il dislivello di oltre
600 metri, gli animali ci
mettono circa 90 minuti.
Quest’anno, il pubblico è
stato il grande assente.
LA CIFRA
212
gravi incidenti si sono
verificati nel 2019 in Svizzera
con i trasporti pubblici.
Nessun passeggero
figurava tra i 25 morti.
Considerate le prestazioni
di trasporto, il treno rimane
il mezzo più sicuro.
Per garantire la sicurezza
nel trasporto merci, lo
scorso anno gli ispettori
dell’Ufficio federale dei
trasporti hanno ispezionato
400 convogli per un
totale di 7000 vagoni.
Piccoli gioielli lungo il Grand Tour
LA PAROLA
Conoscete Bauen oppure Pleujouse e
Giornico? Se la risposta è no è il momento
ideale per scoprire queste perle
poco note e lontane dalle rotte battute.
La graziosa Bauen, ad esempio, si affaccia
sul Lago dei Quattro Cantoni e gode
di un clima particolarmente mite. Nei
giardini dal tocco mediterraneo crescono
palme, oleandri e kiwi. Pleujouse
si situa nella parte orientale dell’Ajoie,
nel Giura, fra pascoli e vallate boschive.
È sovrastata dal castello medievale costruito
su uno sperone roccioso. Giornico
poi è adagiata nella bassa Valle
Leventina. È bagnata dal Ticino che si
divide in due rami formando un isolotto,
l’unico che sorge nel fiume e collegato al
borgo da due ponti romani. I tre villaggi
si trovano lungo il Grand Tour of Switzerland
e, pur nell’ombra degli altri siti
più visitati, sono inseriti nell’ISOS, l’Inventario
federale degli insediamenti da
proteggere d’importanza nazionale.
myswitzerland.com/isos
I fiumi volanti sono creati
dall’evaporazione dell’umidità
sopra i corsi d’acqua e le
foreste (ad es.) dell’Amazzonia.
Un albero emette circa
1000 litri d’acqua al giorno –
con l’attuale riserva di alberi,
ciò equivale a ca. 20 miliardi
di tonnellate di vapore acqueo
ogni giorno, che fornisce, tra
l’altro, pioggia e acqua nella
grande area di São Paulo.
8 touring | luglio / agosto 2020
ATTUALITÀ
FOTO KEYSTONE, TCS, ALD
Lavorare in stazione
Nei prossimi anni si prevede
di creare una rete di 60–80
spazi per coworking regionali
nelle stazioni ferroviarie
svizzere di piccole e medie
dimensioni. È stato infatti
firmato un accordo strategico
tra le FFS e la cooperativa
Village Office. I vantaggi
sono evidenti: questi spazi di
co-lavoro nelle zone rurali
permettono di lavorare a pochi
passi dal domicilio riducendo
anche il numero dei
pendolari e dunque il volume
di traffico negli orari di punta.
Inoltre, non dovendo effettuare
grossi spostamenti, la
qualità di vita dei lavoratori
migliorerà.
Recital all’aperto
Vista la situazione sempre
particolare, il «Festival international
du Lied» lanciato
dalla direttrice e mezzosoprano
Marie-Claude Chappuis
si reinventa in chiave
drive-in. Serate open air dal
25 al 31 luglio, su un grande
parcheggio a Charmey (FR),
per gli amici della musica e
del Bel canto.
drive-in-festival.com
Auto, l’usato resiste
Mentre le vendite di automobili
nuove in Svizzera sono
crollate sotto l’impeto della
pandemia, l’usato se la cava
meglio. Il fenomeno si spiega,
secondo i professionisti del
settore, con l’attendismo dei
consumatori, ancora restii ad
investire in un veicolo nuovo.
In aprile, l’istituto auto-i-dat
riportava che per ogni nuova
vettura venduta si contavano
4,5 usate passate di mano. Se
il trend dovesse persistere, la
scelta di veicoli d’occasione
finirà per assottigliarsi sensibilmente.
A meno che i generosi
sconti offerti sulle auto
nuove in stock non invoglino
all’acquisto.
Il mito vive
Range Rover compie 50 anni.
La saga inizia nel 1970 con il
lancio del primo fuoristrada
2 porte, ancora spartano ma
dagli interni quasi signorili
per l’epoca. La seconda generazione
arriverà nel 1994. La
britannica è andata nobilitandosi
diventando il fuoristrada
di lusso più amato
dalla gente comune come dai
famosi. Buon compleanno!
luglio / agosto 2020 | touring 9
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luglio / agosto 2020 | touring 11
Fluss d merc n era
n Svizzera nel trasporto merci vengono fornite prestazioni per un totale di 8 miliardi
di tonnellatechilometro allanno. er rendere lidea, lequivalente ad 1 milione di patate
che compiono 7000 volte il giro della terra. Con il 99 percento, la parte del leone ricade
sulla strada e la rotaia split modale. on va per sottovalutata limportanza dei servizi
di trasporto effettuati per via aerea, via fluviale o ancora tramite pipeline.
S S S
STRADA
In Svizzera, le merci viaggiano principalmente
sull’asfalto. Nel 201, le prestazioni totali del tra
sporto merci su strada – in entrata, uscita, tran
sito e nazionale –
hanno totalizzato 17,7 miliardi
di tonnellatechilometro pari a due terzi del ca
rico totale. Con 6, miliardi di chilometri per
corsi, gli autocarri, i semirimorchi e i furgoni rap
presentano appena un decimo delle prestazioni
chilometriche totali del traffico stradale motoriz
zato, ma generano un uarto dei costi totali ov
vero circa 19 miliardi di franchi. Con 2,1 miliardi
di tonnellatechilometro, gli alimentari e mine
rali non energetici costituiscono di gran lunga la
pi importante categoria di merci trasportate su
strada.
o inerene il 95 percento del trasporto
stradale di merci avviene con mezzi pesanti su
periori a 3,5 t. Sebbene i veicoli leggeri traspor
tino soltanto il 5 percento, riuniscono su di s il
67 percento dei chilometri percorsi dalle merci a
causa dei carichi ridotti a bordo.
ROTAIA
La seconda fetta pi grossa nel traffico merci in
Svizzera ricade sulla rotaia: con 10,2 miliardi di
tonnellatechilometro, i trasporti ferroviari ne
rappresentano il 36 percento. Le prestazioni chi
lometriche sono arrivate a 2 milioni, circa il 12
percento dei trasporti ferroviari complessivi. Con
2,1 miliardi di franchi il trasporto ferroviario di
merci incide nella misura del 20 percento sui
costi totali. I pi trasportati da uesto vettore
sono i metalli (951 milioni tkm), i prodotti petro
liferi (21 milioni tkm) nonch i minerali non
energetici (553 milioni tkm).
o inerene nel 201 il trasporto in tran
sito ha rappresentato il 63 percento del traffico
ferroviario di merci totale, allorch i trasporti na
zionali sono stati del 25 circa. Il 70 percento
del traffico merci transalpino è avvenuto sulla
rotaia.
12 touring | luglio / agosto 2020
DOSSIER
ARIA
Con appena mezzo milione di tonnellate
all’anno, il trasporto aereo merci e postale rap
presenta appena lo 0,2 percento del volume to
tale trasportato. Oltre il 75 percento passa per lo
scalo di urigo, il 14 percento per asilea e il 10
per inevra. Nonostante i uantitativi ridotti, il
trasporto merci via aria assume un ruolo molto
importante per gli scambi commerciali con l’e
stero: con 100 miliardi di franchi rappresenta il
15 percento dei valori importati e oltre il 30 per
cento dei valori esportati. Il trasporto aereo mo
vimenta principalmente prodotti pregiati, dell’in
dustria meccanica, elettronica, orologiera e
farmaceutica.
o inerene i dazi doganali prelevati sul
trasporto merci in entrata e uscita all’aeroporto
di urigo ammontano a 2 milioni di franchi
al giorno.
ACA
In Svizzera la navigazione commerciale si svolge
essenzialmente sul Reno. I tre porti di asilea
leinhningen, irsfelden e MuttenzAuhafen
smaltiscono ogni anno 7 milioni di tonnellate e
oltre 100 000 container, circa il 10 percento de
gli scambi totali con l’estero. Le principali merci
importate sono il greggio e i prodotti petroliferi,
mentre vengono esportati perlopi minerali non
energetici e materiale da costruzione.
o inerene con 7 centesimi per tonnel
lata trasportata, i costi chilometrici del traffico
merci fluviale sono nettamente inferiori a uelli
del traffico ferroviario (17 ct.) o stradale pesante
(55 ct.) –
grazie ai grossi uantitativi trasportati e
ai costi infrastrutturali bassi.
OLEODOTTI
La Svizzera è raccordata al sistema di oleodotti
europei. Ogni anno uesti convogliano verso il
nostro paese 4 milioni di tonnellate di petrolio
e prodotti petroliferi (112 milioni di ton
per un valore intorno ai 2,6 miliardi
greggio
nellatekm) di franchi. Ci corrisponde a circa il 40 percento
importazioni totali di petrolio. Tre uarti
delle vengono pompati attraverso l’Oloduc du ura
neuchtelois alla raffineria di Cressier (NE). Il re
sto è costituito da prodotti uali benzina, chero
sene, olio da riscaldamento, diesel che fluiscono
a inevra tramite la Sapproipeline.
o inerene dalla chiusura della raffineria
di Collombe (VS) nel 2015 le importazioni
di petrolio via oleodotti sono diminuite del
24 percento.
TONNELLATA
CHILOETRO
Unità di misura della prestazione del
trasporto merci (t-km). Si ottiene
moltiplicando la distanza percorsa in
chilometri per peso trasportato in
tonnellate. Il parametro permette di
valutare le prestazioni effettive fornite
sulla rete di trasporto e di riflesso
la domanda di servizi di trasporto,
calcolandone benefici e costi.
onti Ufficio federale di statistica, Ufficio
federale dei trasporti, ort of Sitzerland,
aeroporto di Zurigo, Cockpit, Avenerg Suisse
luglio / agosto 2020 | touring 13
uando l acco
consenato a domclo
l commercio elettronico cresce a ritmi accelerati. ppure,
contrariamente alle aspettative, finora le ricadute sul volume
del traffico stradale non si fanno sentire che marginalmente.
nche limpennata dei rifiuti di imballaggio di tutti questi
acquisti online non crea un problema in Svizzera, anzi.
S S
Daniel erber si diverte a
fare shopping su internet.
Nelle ultime due settimane
gli sono stati consegnati
un televisore, una lampada a stelo,
ben dieci piante da balcone, uno
smoing e un canotto. Apprezza la
comodità di acquistare online, risparmiando
tempo e seccature. Ma
per i prodotti alimentari, non rinuncia
ad andare in negozio. Ci tiene a
che la verdura e la carne che compra
siano fresche e di qualità. Il bernese
è in buona e numerosa compagnia.
Secondo l’Associazione svizzera di
vendita a distanza (ASVAD), nel
01 gli acquisti online hanno raggiunto
un valore totale di 10,3 miliardi
di franchi, in aumento dell’,4
percento sul 01. la tendenza
conquista sempre più confederati
oggi DPD, uno dei maggiori netor
di corrieri internazionali attivo in
Svizzera (plichi, pacchi, epress),
esegue più del doppio di consegne a
privati rispetto a cinque anni fa.
In aprile, quando la maggior parte
dei negozi stazionari erano chiusi in
Svizzera a causa del Covid-1, si è
registrato un boom degli ordini
online, cresciuti del 0 rispetto al
medesimo periodo dell’anno precedente.
Sull’arco di un mese, la Posta
Svizzera ha trattato oltre 1 milioni
di invii. Il gigante giallo è stato in
grado di gestire la marea di pacchi
grazie al ricorso a personale normalmente
addetto ai centri lettere che
hanno smistato a mano circa 130
mila pacchi al giorno. Inoltre, le spedizioni
sono state garantite con la
flotta di 100 furgoni, 500 in più
che nel 015. «Ci aspettiamo che
nelle prossime settimane dopo l’emergenza
pandemica il volume dei
pacchi diminuisca leggermente, ma
non ai livelli pre-coronavirus», fa il
punto della situazione Oliver Fleler,
portavoce media della Posta.
I due att della lanca
In che misura il crescente numero
di furgoni che circolano sulle strade
per effettuare le consegne nelle
grandi e piccole agglomerazioni incide
sulla densità del traffico La
risposta ci viene da una recente in-
dagine curata dalla società di consu-
lenze economiche SS di asilea in
collaborazione con l’Università di
scienze applicate di urigo (HA)
su incarico dell’Ufficio federale delle
strade (USTRA). Lo studio è basato,
fra l’altro, su interviste con 1000
consumatrici e consumatori. «Se
da un lato le vendite per corrispon-
denza determinano un aumento dei
trasporti stradali di merci di circa l’1
percento, dall’altro il traffico indivi-
duale motorizzato per gli acquisti si
riduce della stessa percentuale», tira
le somme olfram gi, responsa-
bile dello studio SS.
li autori prevedono tuttavia che i
trasporti per il recapito a domicilio
cresceranno puntualmente nelle
aree cittadine. In quest’ottica, le
aziende di spedizione dovranno or-
ganizzare in maniera più efficiente e
sostenibile la loro attività, raggrup-
pando viaggi e colli, ed utilizzare
veicoli a basse emissioni sull’ultimo
miglio. Ma non solo i vettori devono
darsi da fare. Toccherebbe infatti
allo Stato e alle autorità locali pro-
muovere l’impianto e la gestione di
punti di ritiro (picup station) sul
territorio e predisporre spazi urbani
logistici. A tal fine occorrono specifiche
linee direttrici e sussidi pubblici,
per citare gli studiosi. uesti si pongono
inoltre il quesito se il canale di
spesa sia ragionevole secondo logiche
di accessibilità e considerando le
14 touring | luglio / agosto 2020
DOSSIER
eat neubhler, direttore RP,
mette subito in chiaro che il cartone
recuperato non è uno scarto, bens
una materia secondaria preziosa «Il
cartone piegato e triturato nei nostri
centri di smaltimento è molto richiesto
sia dalle due fabbriche di carta
operanti in Svizzera che dai commercianti
che lo rivendono a clienti
nazionali e all’estero». Spiega che il
cartone pu essere riciclato da cinalternative
«Se ordinando via eb
l’utente evita di doversi spostare per
molti chilometri, allora la circola-
zione si riduce», fa notare gi. Nel
caso in cui si fa consegnare un arti-
colo a casa quando potrebbe passare
direttamente in negozio rientrando
dal lavoro, allora questa scelta con-
tribuirebbe invece ad un ulteriore
congestionamento delle strade.
artone recuerato
merce reosa
Finora le vendite per corrispondenza,
seppur in rapida crescita, non inci-
dono dunque che marginalmente sul
volume del traffico. Ma che ne è dei
rifiuti imputabili all’e-commerce
Nel caso di Daniel erber, tutta la
merce ordinata gli è arrivata in sca-
tole di cartone. I centri di raccolta
nei comuni e nelle città non dovreb-
bero ormai traboccarne Da premet-
tere che mancano cifre ufficiali sulla
quantità di cartone raccolto ogni
anno in Svizzera. Alcune indicazioni
ci provengono per dalla statistiche
dell’associazione «Reccling Papier
+ arton (RP)» da alcuni anni i
sovraimballaggi importati (ad esempio
scatoloni multi-confezione per
grossisti) sono in forte aumento. Nel
01 hanno totalizzato 50 tonnellate,
con un aumento dell’11,1
percento rispetto all’anno precedente.
que a sette volte, dopodich le fibre
di cellulosa saranno diventate
troppo corte per essere riutilizzate.
Ma neanche questi residui andrebbero
persi. «Nelle cartiere servono
come biomassa per produrre gas naturale
che a sua volta viene utilizzato
per riscaldare i rulli attraverso
i quali viene fatto passare ed asciugare
il nastro di carta nuova», illustra
neubhler. Nei mesi di marzo
e aprile 00 il cartone è stato particolarmente
richiesto e costoso perch
in Spagna, Francia, Italia e Polonia
si è registrato un netto calo della
carta raccolta. Le cartiere di questi
paesi hanno dovuto colmare la strettoia
per tenere il passo con i loro
carnet pieni, hanno acquistato
grossi quantitativi di carta da macero
da altri paesi, fra l’altro dalla
Svizzera. •
Nome cambiato dalla redazione
Se da un lato le vendite
per corrispondenza
determinano un aumento
dei trasporti stradali di
merci di circa l1 percento,
dallaltro il traffico
individuale motorizzato
per gli acquisti si riduce
della stessa percentuale
ora gi
direttore BSS, società di consulenze
economiche, responsabile dello studio
luglio / agosto 2020 | touring 15
aremo d certo colt
dalla recessone
emergenza coronavirus ha messo sotto forte pressione il settore
dei trasporti. camion erano in viaggio per approvvigionare
il aese, mentre i pullman e i tai rimanevano fermi. bbiamo
parlato degli scenari del dopo Covid19 con eto aussi, direttore
dellstag ssociazione svizzera dei trasportatori stradali.
S
e effetto a auto lemerena
coronarus sul settore de
trasort
Le ripercussioni sono state molteplici.
All’inizio della crisi il traffico
merci ha avuto il suo bel da fare, soprattutto
per quanto riguarda la fornitura
di beni alimentari. razie ai
mezzi pesanti gli scaffali dei negozi
erano sempre pieni. Il trasporto su
strada ha garantito in modo affidabile
sia la fornitura delle merci che
lo smaltimento dei rifiuti. Per contro,
la situazione nei gruppi professionali
di autobus e tai è stata catastrofica.
In particolare i pullman per
i viaggi si sono dovuti bloccare da un
giorno all’altro, e ci proprio all’inizio
della primavera, che per questo
settore è già alta stagione. Anche
molte imprese di tai hanno visto
sparire i clienti da un momento
all’altro, senza ricevere all’inizio alcun
aiuto economico dalla Confederazione.
Intende dre ce tassst s
sono troat n una stuaone
artcolarmente sfaoreole
Certamente. All’incirca l’0 dei
tassisti sono indipendenti e dunque
tale categoria ha dovuto aspettare
relativamente a lungo per ottenere
un sostegno finanziario pubblico.
ome a otuto autare lsta
Siamo diventati subito attivi politicamente.
razie ai nostri buoni contatti,
abbiamo anche ottenuto subito
la giusta considerazione. La maggior
parte delle nostre richieste è stata
accolta e applicata velocemente.
ual erano le ostre rceste
L’estensione dell’indennità per lavoro
ridotto ai contratti stagionali e
su chiamata. Inoltre abbiamo richiesto
la concessione di crediti ponte
Covid-1 e l’introduzione di corsie
speciali per la gestione rapida del
traffico merci e la riapertura per gli
autisti delle aree di sosta e toilette
lungo la rete nazionale e in dogana.
In uesto erodo come a
funonato la collaoraone
con le autort
La collaborazione con il Consiglio federale
e l’Amministrazione federale,
in particolare con l’Ufficio federale
delle strade e le autorità doganali,
si è svolta in modo pragmatico ed
efficiente. Abbiamo potuto portare
avanti velocemente le nostre richieste
che sono state accettate ed applicate
senza complicazioni burocratiche.
Per questo è stato possibile
migliorare in breve tempo la situazione
in cui si era ritrovato il nostro
settore.
urante lemerena coronarus
conducent d camon sono stat
addrttura consderat come ero
osa a snfcato er o
In prima linea c’erano i medici e il
personale di cura. Ma improvvisamente
la gente si è resa conto che
c’erano anche persone che rifornivano
il Paese con alimentari e beni
di prima necessità. Si è capita la necessità
del loro lavoro. Per noi è stato
molto importante perch era da anni
che ci impegnavamo per ottenere
questo riconoscimento e improvvisamente
lo abbiamo ricevuto. uesto
fatto ha impresso una spinta rinvigorente
all’intero settore.
uesta nuoa enera s sente
ancora adesso
S, lo noto soprattutto nel campo
della politica. Adesso siamo invitati
alle discussioni sul coronavirus in
seno al Consiglio federale. il se-
gnale che finalmente veniamo presi
sul serio, perlomeno a questo livello.
Tuttavia è difficile dire se la manife-
stazione di stima per il nostro lavoro
rimarrà tra la popolazione. certo
comunque che la prestazione fornita
dal settore dei trasporti durante la
crisi ha portato a un miglioramento
della nostra immagine.
uesto effetto osto sul
ostro settore err sfruttato
er formulare rceste concrete
ad esemo er uanto concerne
la retruone
Di sicuro seguirà anche una serie di
richieste, ma dobbiamo comunque
rimanere realistici. Alla fine è il con-
sumatore a decidere quanto valore
attribuire a una determinata presta-
zione o prodotto. Con la normalizza-
zione della situazione si assisterà
probabilmente a un ritorno al vec-
chio modo di considerare le cose.
a lello oltco cosa succeder
con la flesslt del deto d
crcolare de camon d notte e
d domenca durante la crs
Il divieto di circolazione notturno
deve essere mantenuto come prima.
Non serve a nessuno poter partire
prima, ma poi non trovare nessuno
nel luogo di destinazione che possa
ricevere in consegna la merce. A noi
preme mettere sulla rotaia il traffico
di transito da confine a confine attraverso
le Alpi. Il gran vantaggio
16 touring | luglio / agosto 2020
DOSSIER
del traffico ferroviario è che pu
viaggiare di notte. in fondo non è
nemmeno nel nostro interesse avere
maggior traffico in autostrada.
sta contnua a erseure
l trasfermento dalla strada
alla rotaa
S, certamente. L’industria dei trasporti
svizzera ha contribuito in
modo determinante ai progressi
ottenuti sinora nel trasferimento su
rotaia. Inoltre è chiaro che ogni impresa
vuole circolare con i migliori
mezzi di trasporto il più economicamente
e velocemente possibile. Da
confine a confine ci impegniamo
molto per il trasbordo del traffico
merci dalla strada alla rotaia
quando ha senso farlo. per illuso-
rio pensare che la distribuzione ca-
pillare delle merci possa avvenire
anche con la ferrovia.
contento d come s aana con
l trasfermento su rotaa
In Svizzera il transito da confine a
confine è costituito da una quota del
0 su rotaia e del 30 su gomma.
Se guardiamo ai nostri Paesi confinanti,
la loro quota su rotaia è del
0. Abbiamo dunque fatto un
buon lavoro. necessario aumentare
ulteriormente le nostre cifre,
ma per far ci ermania e Italia dovrebbero
garantirci le linee di accesso.
il motivo per cui non abbiamo
fatto ulteriori progressi nel
trasporto di merci transfrontaliero.
entamente sar d nuoo
ossle aare n uroa
ual msure d roteone
erranno adottate ne ullman
Al momento di salire a bordo i passeggeri
dovranno disinfettarsi le
mani e indossare la mascherina, che
a seconda della dimensione del veicolo
potrà essere tolta durante il
viaggio. Inoltre i passeggeri non si
siederanno uno accanto all’altro,
fatta eccezione per le cop-
pie e le famiglie. Anche nelle sale di
attesa dovrà essere rispettato il distanziamento
sociale. Si deve dire
che nei pullman è più facile far rispettare
le regole che non sui mezzi
di trasporto pubblici. Posso concludere
dicendo che il pullman è un
mezzo di trasporto molto sicuro anche
dal punto di vista del rischio di
contagio da coronavirus.
a er lmresa sar ancora
reddto aare
Dipende molto dal veicolo, un pulmino
non è comparabile con un autobus
a due piani. Le misure di protezione
permettono comunque di
condurre un’attività che possa generare
un utile.
on l Fondo d soldaret del
oronarus orosol stata
creata suto una attaforma er
aende del settore della molt
ome s arrat a
uesta dea
→
a confine a confine ci
impegniamo molto per
il trasbordo del traffico
merci dalla strada alla
rotaia quando ha
senso farlo
to Jaussi
direttore Astag
luglio / agosto 2020 | touring 17
DOSSIER
All’inizio della crisi un nostro membro
a Tenerife è dovuto andare in
quarantena. In Svizzera per si doveva
procedere con le consegne. Si
è dunque pensato che le imprese di
trasporto potessero aiutarsi l’una
con l’altra creando una piattaforma
per la mediazione dei conducenti.
L’abbiamo realizzata online insieme
ai nostri partner, come il TCS. La
manterremo attiva anche dopo il
Covid-1, ma con un altro nome.
uanto ensa ce durer ancora
la crs nel settore de trasort
Saremo di certo colpiti dalla recessione
e ci accompagnerà per ancora
un anno prima di riuscire a entrare
in un periodo di normalizzazione.
Nonostante le enormi difficoltà, che
tale crisi ha portato, l’industria dei
trasporti ha retto il colpo. Non si pu
per escludere che alcune imprese
dovranno chiudere i battenti.
ltre alla sfda d uesta crs c
lautomataone la dtala
one e ance lelettrfcaone
In concreto ual conseuene
aranno sul ostro settore
Produrranno un effetto enorme, anche
se sono in parte già realtà, come
nel caso dei sistemi di assistenza alla
guida sui camion. Presso l’Astag abbiamo
già cominciato a digitalizzare
l’intero campo della formazione e
andiamo avanti. Pure la questione
della tecnologia di propulsione ci occupa
da tempo e continuerà a farlo.
a tecnoloa de motor dunue
un tema a cu sete confrontat
Certo. Abbiamo spesso a che fare
con la questione della tecnologia di
propulsione. Un camion elettrico è
migliore di uno che va a diesel
che ne è del gas liquido Ma sono
temi molto complessi. Un veicolo
elettrico non serve a proteggere
l’ambiente se la batteria viene cari-
cata con energia non sostenibile.
prima di tutto dobbiamo porci la
questione sull’uso che si fa del veicolo.
Prezzo, carico e autonomia
sono elementi di cui tener conto per
trovare soluzioni. La tecnologia farà
ancora progressi, ma alla fine si
tratta di una questione economica.
Per questo chiediamo alla Confederazione
anche incentivi economici.
Siamo molto scettici per quanto riguarda
ulteriori eccezioni alla regolamentazione
della TTPCP (Tassa
sul traffico pesante commisurata
alle prestazioni).
In futuro c sar ancora sono
d camonst
S, la professione di autista di veicoli
pesanti non scomparirà, ma subirà
dei cambiamenti. Sul veicolo continuerà
a esserci una persona. Stando
alle previsioni, il volume dei trasporti
aumenterà. Anche durante la
pandemia è stato registrato un incremento
dovuto perlopiù alle numerosissime
ordinazioni online.
per tutti questi motivi che riteniamo
che la professione di camionista
uscirà rafforzata dalla crisi del coronavirus.
•
to Jaussi è convinto che anche
in futuro ci sarà bisogno di autisti
di mezzi pesanti.
1 touring | luglio / agosto 2020
DOSSIER
nr aou davanti
all’opera Les Amants ,
offerta dallo scultore al
comune di onthe (VS).
ndr aoud traettatore
srato d etre esotce
artista, che vive a Saintriphon V, ha festeggiato nel 019 i 0 anni di
scultura. Si reso celebre grazie ad opere monumentali in granito nero dndia
e dfrica. ecine e decine di tonnellate di questi preziosi minerali grezzi hanno
raggiunto latelier prima di sedurre gallerie e collezionisti su scala mondiale.
→
S S
luglio / agosto 2020 | touring 19
DOSSIER
o scultore lo proclama già nella
sua homepage «Sono rimasto
un po’ all’età della pietra». di
pietre, in oltre 50 anni di scultura,
il settantunenne Andr Raboud
ne ha tastate tante il marmo bianco di
Carrara, quello nero di Saint-Triphon,
il granito dei Vosgi, la serpentina del
Vietnam, ma soprattutto il granito nero
d’Africa e d’India, da cui ha ricavato
i blocchi monumentali fino a 10 tonnellate
che lo hanno reso famoso. I
minerali grezzi, provenienti dal mondo
intero, hanno solcato mari e percorso
strade per giungere al suo atelier di
Saint-Triphon (comune d’Ollon), dove
s’è stabilito 40 anni fa. Prima di sedurre,
trasformati dalla sua vena artistica,
un pubblico d’ammiratori e d’acquirenti
nel mondo intero.
uante tonnellate di pietra ha fatto
viaggiare in mezzo secolo d’attività
Non ha mai stabilito un calcolo esatto
ma, solo per le sue opere monumentali,
gli sembra che un centinaio di tonnellate
dovrebbe essere «un minimo». Non
interroghiamolo nemmeno sui luoghi
d’estrazione della sua pietra prediletta
in Africa e in India, in quanto confessa
di non conoscerli. Da circa 30 anni, si
rifornisce fedelmente sulla base di
campioni presso la nrale du ranit,
una società francese con sede a Louvign-du-Dsert,
in retagna. L’impresa
impiega dei prospettori attivi nelle cave
del mondo intero e fa trasportare con le
navi in Francia i migliori materiali.
olor caff
Lo scultore ci spiega il loro savoir-faire
con un esempio una ventina d’anni fa,
dopo un concorso, Nespresso gli aveva
commissionato un’opera per i dintorni
della sua sede nella regione losannese.
La filiale di Nestl esigeva una pietra
«color caffè». Il blocco grezzo adeguato,
di oltre tonnellate, fu scovato dalla
ditta bretone, in provenienza dalle
Cave Caffè, in rasile Ulteriore vantaggio
la nrale du ranit è equipaggiata
per tagliare i pezzi grezzi nel
modo che più corrisponde all’idea finale
dell’artista, che incarica poi un
trasportatore fidato di trasferire con un
camion il materiale cos sbozzato fino
al deposito situato nella zona industriale
di Aigle, vicino al suo atelier.
La sua più importante ordinazione fino
ad oggi «Per dei progetti in occasione
dei miei 0 anni. In totale 0 tonnellate
di granito nero dell’India, di cui un
blocco di oltre 10 tonnellate al prezzo
di 0 000 euro». La passione per la pietra
ha dunque un suo prezzo e una
buona conoscenza del mercato è preziosa.
Tanto più che circa un terzo del
materiale grezzo finisce in detriti dopo
il taglio «Il granito d’India è particolarmente
vantaggioso. Costa 3500 fr. al
metro cubo. In confronto, il «nero» di
Svezia, basalto più duro da lavorare,
costa 10 000 fr. al metro cubo». Senza
dimenticare, in aggiunta, i costi per il
trasporto. «In totale ho investito l’equivalente
di 50 000 franchi circa», ci
dice lo scultore. Un investimento che al
profano pu sembrare molto rischioso,
soprattutto nel mondo artistico. «Ho
sempre assunto dei rischi e non ho sbagliato»,
risponde pacatamente.
ale della aaa
L’uomo, con all’attivo circa 40 esposizioni
personali nel mondo intero, è cosciente
del suo valore artistico. A giusta
ragione. Le sue realizzazioni monumentali
hanno ad esempio raggiunto,
via mare, la alleria Living ith Art a
Ne or (00) o il Museo Mue di
So Paulo (011). Ma quando si tratta
di soddisfare pubblico e collezionisti
più vicini, viene privilegiata la strada.
L’aereo resta invece un’opzione «Vi ho
fatto ricorso per delle opere fino a 40
chili dirette a Ne or. Anche se è
più caro, i prezzi restano corretti ed è
più veloce». Da notare che la via aerea
avrebbe potuto essere utilizzata per
un’ordinazione voluminosa in granito
nero. «Il mio cliente, uno sceicco arabo,
era pronto a noleggiare un aereo cargo
per il trasporto. Ma per finire le autorità
saudite si sono opposte. Il nero è
il colore della aaba, alla Mecca, e non
tollera alcun tipo di concorrenza», si
ricorda Andr Raboud, a metà tra il
divertito e il frustrato.
UN’ESOSIZIONE
E UN REALO
Il periodo di semiconfinamento per
la pandemia è stato utile ad Andr
Raboud, sempre attivo nel suo atelier
con due assistenti. A fine maggio
poteva infatti annunciare nuove
creazioni. La delusione legata al Covid-19
aver dovuto differire di molto
la sua presenza in una galleria d’arte
di Saint-Tropez (), dove erano state
convogliate una ventina di sculture,
via strada, in vista di un’esposizione
che avrebbe dovuto aprire. successo
proprio prima del confinamento
generale decretato dalle autorità
francesi. Da notare infine,
nell’attualità pi recente, lo spostamento
stavolta per su breve distanza
di un’opera monumentale
emblematica. Lo scorso 20 maggio,
l’artista ha fatto dono al comune di
onthe (VS) di un pezzo intitolato
Les Amants (foto), creazione in
granito d’India del 2009. Alta 3,3 m e
con un peso di 10 t, vuol essere una
testimonianza di riconoscenza dello
scultore verso la città che accolse la
sua prima esposizione, nel 199.
D’altronde, lo scorso anno, onthe
gli aveva aperto il Thtre du Crochetan
per i suoi 50 anni di scultura.
Oggigiorno, le sue creazioni viaggiano
sempre (leggere qui accanto), ma la
loro taglia è cambiata e l’artista ha ritrovato
con piacere il marmo. «Ho sempre
la stessa passione, ma ho perso le
mie idee di grandezza. Il monumentale
è lento, è caro, e necessita d’energia».
Un’energia messa alla prova con il passare
degli anni, ma soprattutto da un
grave incidente subito durante un’immersione
nel 010 in Madagascar. Una
brutta onda ha rischiato di causargli
l’amputazione del braccio destro, slogatosi
gravemente, e salvato miracolosamente
a tappe, tra La Runion e la Svizzera.
«Ha ritrovato la sua mobilità, ma
non è più come prima», ci dice dispiaciuto
colui che per più di 50 anni ha sublimato
la pietra. •
Lettura: Andr Raboud, Retour au sources,
N Editions, Le MontsurLausanne, 2019
Sito dell’artista: andreraboud.ch
l ino di nuovo nelle grazie dello scultore.
20 touring | luglio / agosto 2020
Opere monumentali
allineate fuori
dall’atelier.
Lo scultore nel
locale in cui crea
da oltre 40 anni.
luglio / agosto 2020 | touring 21
essuno l atte
n eloct
Sono in 70 che pedalano nelle strade cittadine per Velokurier
Bern, il servizio di corriere in bici della capitale federale dal
1988. Con la sola loro forza muscolare i corrieri possono
trasportare pacchi pesanti sino a 100 kg. Uno sguardo dietro
le quinte della vita quotidiana di un pratico servizio.
S
opra la porta d’ingresso in un
cortile nel quartiere verde di
Lorraine a erna troneggiano
due cavallini in metallo rosso,
che come nel caso della Ferrari
simboleggiano forza e velocità.
l’ingresso della centrale di Velourier
ern, i cui collaboratori godono
della protezione di una madonnina
con la corona dentata in testa (al posto
dell’aureola). Il mattino presto i
locali profumano di caffè, pneumatici
e olio per la bici. Accanto alla
cucina, si trovano sia l’ufficio che
l’officina per le piccole riparazioni ai
mezzi di locomozione dei corrieri.
Proprio in questo momento Johanna
Prli controlla i freni e si prepara per
il prossimo tour di consegne e ritiri.
una dei collaboratori in totale
una settantina che lavorano per
la cooperativa fondata nel 1.
Dopo aver riempito lo zaino rosso, lo
mette in spalla attaccandolo alla
vita, salta sulla sua ianchi e parte.
La maggior parte dei corrieri ha due
bici, una per il bello e una per il cattivo
tempo. Sempre di più sono coloro
che preferiscono le biciclette in
carbonio a quelle in acciaio.
emre c caro
Per quanto riguarda il modello, i corrieri
preferiscono le bici da corsa o
da ciclocross e vengono usate sempre
di più anche le bici da trasporto.
Tutte rigorosamente senza trazione
elettrica. La missione di Velourier
ern è di circolare solo con la forza
muscolare, in modo rigorosamente
ecologico, spiega Florian aber, uno
dei quattro dirigenti della cooperativa.
A ci si aggiunge l’etica aziendale
che prescrive una struttura organizzativa
piatta, un salario
minimo e condizioni di lavoro eque.
Sarà forse per questo che la prestazione
fornita dai corrieri è impres-
sionante. Ogni giorno compiono 300
viaggi, tra consegne e ritiri, percor-
rendo in totale oltre 1000 chilometri
a erna e dintorni. i corrieri portano
a destinazione da campioni di
laboratorio a rogiti notarili passando
da pasti pronti per i loro clienti.
Spesso i corrieri trasportano anche
pacchi fino a 100 g usando le cargo
con rimorchio. Non per nulla la coo-
perativa ha sviluppato un nuovo tipo
di porta pacchi frontale.
correr ace la asta
La giornata di lavoro di un corriere è
suddivisa in vari turni dalle sette del
mattino alle nove di sera. Sul mezzogiorno
e di sera i corrieri collaborano
con 1 ristoranti bernesi per
fornire piatti pronti nelle case e negli
uffici. Il servizio funziona molto
bene, riferisce il dirigente 35enne.
Anche i corrieri ricevono un pasto
già pronto da consumare in sede e in
genere prediligono la pasta, perch
i carboidrati sono essenziali anche
per il recupero muscolare. Tanto pedalare
s, ma non solo, perch ogni
collaboratore si occupa di tutto
dall’ufficio all’officina in modo
flessibile. aber è soddisfatto di
come vanno gli affari, anche se negli
ultimi anni è aumentato il numero
dei concorrenti e in futuro pure
i droni da trasporto sottrarranno
clientela ai corrieri in bici. Per
quanto riguarda l’infrastruttura ciclistica
a erna, il dirigente ritiene
che ci sia margine di miglioramento.
→
ia ritrasittnt
i corrieri ricevono le
commissioni da fare.
ot si ha anche
bisogno di protezione
dall’alto.
22 touring | luglio / agosto 2020
DOSSIER
ria turno Johanna rli
controlla la sua bici del
bel tempo in officina.
onostant a o i aoro
nella centrale c’è sempre tempo
per il buon umore.
o agi onntrata
si muove Johanna rli
nel traffico di punta.
luglio / agosto 2020 | touring 23
DOSSIER
soriatoi servono
a Johanna rli a essere
sempre puntuale.
onsgn a giorno
compiono i collaboratori
del Velokurier Bern.
Uno dei requisiti più importanti per
diventare corriere in bici è naturalmente
l’amore per la due ruote, anche
se non è necessario essere uno
sportivo di punta, sottolinea aber.
L’essenziale è muoversi con agilità e
sicurezza nel traffico e nello stesso
tempo riuscire a comunicare con la
centrale tramite ricetrasmittente.
Naturalmente è un vantaggio se si è
in grado di occuparsi della manutenzione
della bici e ad esempio riparare
una gomma bucata. Sono anche
molto importanti affidabilità e discrezione,
perch ad esempio i campioni
di laboratorio devono essere
consegnati con puntualità. Chiaramente
si deve essere pronti a viaggiare
con qualsiasi tempo e si devono
conoscere le strade principali e
poi anche le scorciatoie della città e
dei dintorni, perch i corrieri non dispongono
di navigatore, si orientano
con cartine o telefonino. Prima di lavorare
in modo indipendente i corrieri
vengono accompagnati da un
collega per tre mesi. «Tutti possono
diventare corrieri in bici, abbiamo
dall’elettricista all’artista passando
dall’informatico», spiega aber, che
lavora in questa cooperativa dal
00. uando il 35enne è in azione,
predilige le lunghe tratte in direzione
di Mnsingen o irchlindach.
Il carico più particolare è stato un
canarino morto che ha dovuto trasportare
al crematorio per animali.
stata la cliente a chiedere che fosse
lui a compiere di persona la consegna.
aber sottolinea che si tratta di
un lavoro rischioso soprattutto in inverno.
uando il terreno è bagnato e
scivoloso avvengono cadute con conseguenze
dolorose. Ma in generale il
rischio è costituito dagli automobilisti,
soprattutto i conducenti che
dopo aver parcheggiato l’auto accanto
alla ciclopista aprono la portiera
senza controllare se stia passando
una bici. Con il tempo i ciclisti
imparano a prevedere gli errori e le
disattenzioni altrui. se questo non
basta, ci pensa l’angelo custode. •
24 touring | luglio / agosto 2020
Per Sempre Mia Figlia
Braccialetto con due diamanti
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e-mail: kundendienst@bradford.ch
Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate
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ch/datenschutz. La società The Bradford Exchange non
Le invierà alcuna offerta per e-mail, telefono o sms. Può
modificare sempre, in ogni momento, le Sue preferenze di
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CAMPING & MORE
Camion – in rotta
verso l’elettrico
Sui mezzi pesanti la propulsione elettrica sta lentamente,
ma decisamente, erodendo il dominio del diesel. Ne è un
esempio Futuricum, prodotto dalla zurighese Designwerk,
che si è segnalato in tempo record e che sta suscitando un
forte interesse nel mercato. Ma la concorrenza non dorme.
TESTO JÉRÔME LATHION | FOTO OLIVIER VOGELSANG
Insignita del Watt d’Or 2020 dall’Ufficio
federale dell’energia (UFE)
nella categoria mobilità efficiente,
la Designwerk Products AG sta riempendo
il carnet di ordinazioni, nonostante
la battuta d’arresto provocata
dalla crisi del Covid-19. 100% elettrico,
il marchio Futuricum è il fiore all’occhiello
dell’impresa con sede a Winterthur
nel Canton Zurigo, attiva da oltre
10 anni nel settore dei veicoli commerciali
elettrici, in particolare per la logistica
di distribuzione, lo smaltimento
nonché le attività agricole e forestali.
La Designwerk ha già al proprio attivo
diversi prototipi quando, tre anni fa, decolla
il progetto faro sostenuto dall’UFE.
Nasce la piccola serie dei Collect 26 E
adibiti alla raccolta dei rifiuti nei servizi
comunali di Thun, Morat, Losanna e
Neuchâtel. In tre anni, si sperimentano
sul campo gli atout del veicolo proclamati
dalla società: carico utile di 10,5
tonnellate, potenza di 500 kW (680 CV),
batteria da 270 kWh ricaricabile durante
la notte ed autonomia fino a 380
km. Bernard Kunz, direttore delle vendite
Futuricum presso la Designwerk,
MOBILITÀ
tira un bilancio più che soddisfacente
dell’esperienza: «Il consumo medio dei
nostri camion elettrici è di 190 kWh per
100 km in modalità raccolta. Questo
dato corrisponde ad un equivalente diesel
di 19,6 litri. A confronto, i mezzi pesanti
a gasolio usati per i servizi municipali
consumano mediamente 90 litri
sulla stessa distanza. In termini complessivi,
sui 150 000 km o più percorsi
durante la loro vita utile, consentono di
tagliare le emissioni di CO2 nella misura
di oltre 1900 tonnellate».
Silenzioso e pulito,
convince ed incuriosisce
Buona pure la pagella data dagli abitanti
e responsabili dei servizi cittadini
a Losanna. Il capoluogo vodese è la
maggiore agglomerazione svizzera che
partecipa al progetto pilota dal giugno
2018. Qui, il camion 100% elettrico ha
sostituito un compattatore diesel messo
→
Thun (BE) è una delle
quattro città svizzere
che hanno provato
il Collect 26 E.
DESIGNWERK
luglio / agosto 2020 | touring 27
OBILIT
osannsi sono soddisfatti
dell’autocompattatore
silenzioso ed ecologico.
fuori uso. «Le prestazioni del Collect
rispondono perfettamente alle esigenze
di un veicolo per la raccolta rifiuti,
anche a Losanna con la sua particolare
topografia e le sue strade scoscese»,
conferma Stphane eaudinot, preposto
al Dipartimento della nettezza urbana.
I principali plus meno rumore ed odori,
comfort di guida, sicurezza, tutte caratteristiche
molto apprezzate sia dagli
operatori ecologici sia dai residenti, a
giudicare dal feedbac raccolto nei loro
giri «Le nostre squadre vengono spesso
avvicinate dalla gente. Rispondono a
domande tecniche e ricevono dei complimenti.
I losannesi gradiscono soprattutto
il fatto che il veicolo è silenzioso e
non inquina».
Per l’acquisto (0 000 franchi) del
primo camion fabbricato in piccola serie
la capitale vodese ha beneficiato del
fondo speciale per l’energia istituito
della Città di Losanna con la partecipazione
del Canton Vaud e della Confederazione.
Nonostante l’alto grado di soddisfazione,
ci si mostra circospetti in
attesa dell’evolversi del mercato. Spiega
Stphane eaudinot «Non è mai stata
questione di vincolarci a questo marchio.
Aspettiamo che si passi alle produzioni
di serie, ci che abbasserà i prezzi
di vendita. Siamo pure aperti ad altre
tecnologie alternative. Nella fattispecie,
nel corso del 00 il nostro parco veicoli
si arricchirà di nuovi camion ibridi diesel-elettrici».
Altrove si punta invece risolutamente
sul 100 elettrico la città di asilea ha
ad esempio ordinato 1 camion Futuricum
per i suoi servizi comunali che a
interthur promettono di consegnare
entro la metà dell’anno prossimo. Terminata
la fase di sviluppo e test durata
tre anni, nel marzo 01 la Designer
ha avviato la fabbricazione di serie.
uest’anno lasceranno le catene di
montaggio i primi 50 veicoli prenotati,
numero destinato ad aumentare progressivamente
con l’apertura di un ulteriore
capannone nella prossima estate.
tratea aante
La Designer si rallegra del crescente
interesse suscitato dal marchio sia in
Svizzera che all’estero, a conferma dei
suoi pregi quali la potenza dei motori,
la capacità delle batterie, il sistema
avanzato di trazione e gestione della ricarica
e dello stoccaggio d’energia. «Abbiamo
partecipato alle maggiori esposizioni
nell’Unione europea, fornendo
agli addetti ai lavori una consulenza
mirata in loco» continua ernard unz.
«L’afflusso di commesse più consistenti
otor otnt per
servire una città in
pendenza come il
capoluogo vodese.
2 touring | luglio / agosto 2020
IL CONSULENTE
ci ha permesso di ottimizzare i costi e
portarci al livello dei principali costruttori.
Dal canto nostro siamo specializzati
nell’elettrificazione di camion misti a
più assi, con potenza fino a 0 h
per percorrenze superiori a 500 chilometri.
Siamo sulla buona strada i
diversi ordini provenienti dal settore
della distribuzione dimostrano la validità
del nostro indirizzo strategico».
CAION CLASSICI RESTO
DECARBONIZZATI
La corsa all’elettrico non frena la ricerca
votata a ridurre l’impronta di
carbonio dei mezzi pesanti convenzionali.
Un’quipe del olitecnico federale
di Losanna (EL) ha brevettato
nel dicembre scorso una tecnica che
permette di ridurre del 90 il CO
emesso. Questo viene catturato direttamente
dal tubo di scappamento e,
grazie ad una compressione, diventa
liquido e viene immagazzinato in appositi
serbatoi posti sopra il tetto della
cabina del camion. Nelle stazioni di rifornimento
opportunamente attrezzate,
il CO liquido viene scaricato e
ritrasformato in carburante con ricorso
ad energie verdi. La soluzione
è teoricamente applicabile anche ai
pullman e alle imbarcazioni e neutralizza
l’impatto ambientale delle flotte
esistenti. ur trovandosi attualmente
solo sulla carta, i ricercatori sono convinti
che potrebbe essere realizzata in
tempi rapidi a condizione di adattare
i veicoli immatricolati ed intervenendo
sulla catena dei processi che
consentono il riciclo del CO.
o a manore aardate
er uscre dallautostrada
li svincoli autostradali costituiscono un punto critico,
teatro di freuenti incidenti, anche ravi. ando uindi
ai sorpassi frettolosi, rischiando di intralciare li altri
o non trovare un varco nella corsia di uscita.
TESTO RS-ETER INDERITIN
Il codice della strada è chiaro
il conducente che si accinge a
svoltare, sorpassare o spostarsi
sull’altra corsia deve comportarsi
con la massima prudenza e non
disturbare o mettere in pericolo
gli utenti che sopraggiungono. In
autostrada la manovra è ammessa
solo se non compromette il normale
flusso di traffico. La giurisprudenza
ne deduce che i conducenti
che transitano sulla corsia
hanno la precedenza su chi vi si
immette. Inoltre, cambiando corsia
si deve mantenere un’adeguata
distanza dagli altri veicoli (metà
del tachimetro, cioè 0 metri a
10 mh o due secondi). ppure,
avvicinandosi allo svincolo, non è
raro osservare conducenti che tagliano
in diagonale all’ultimo momento
e provocano situazioni rischiose
non trovando un varco per
poter lasciare l’autostrada.
ostretto a frenare
tamona l sorassante
Recentemente il Tribunale federale
ha dovuto esprimersi in merito
ad un caso simile (sentenza
11001 dell’11..00).
All’altezza di un bivio autostradale,
un automobilista aveva sorpassato
un camion che viaggiava sulla seconda
corsia, senza frapporre il
dovuto spazio. Sulla corsia a destra
(di uscita), il traffico procedeva
incolonnato e l’automobilista
non riusciva ad infilarsi, decelerando
bruscamente. Il camionista
che seguiva non potendo frenare
in tempo andava a tamponare la
vettura antistante. Vista la dinamica
dell’incidente, in ultima
istanza l’automobilista è
stato condannato ad una
multa di 400 franchi per infrazione
semplice delle
norme della circolazione e
cambiamento di corsia imprudente.
orassa e s ferma n
meo alla carreata
L’alta corte ha poi condannato per
violazione grave del codice stradale
un conducente che, con traffico
intenso, sull’A1 aveva sorpassato
un autoarticolato sulla corsia
di mezzo (sentenza 101
del 10..00) parandoglisi davanti.
Al momento del sorpasso,
sulla corsia normale di marcia i
veicoli procedevano a singhiozzo,
impedendo all’automobilista di
inserirsi perci questi rallentava
fino all’arresto totale sulla prima
corsia di sorpasso. L’autista dell’autoarticolato
doveva effettuare una
frenata d’emergenza con blocco
delle ruote, scansandosi sulla
corsia sinistra libera per evitare la
collisione. Al conducente fallibile
è stata comminata una pena pecuniaria
di 1000 franchi e una
multa di 50 franchi, nonch il
ritiro della patente per almeno
tre mesi.
In sintesi quando si vuol lasciare
l’autostrada non sorpassare in
prossimità degli svincoli. Portarsi
sulla normale corsia di marcia con
sufficiente anticipo (500 metri) e
mettere le frecce per segnalare
l’intenzione
di uscire. •
S
consulente
giuridico
omanda n crescta
Più che una strategia, si tratta di un
credo. Per l’impresa svizzero tedesca
vi sarebbe un enorme potenziale per
mezzi pesanti elettrici, specie nel settore
della costruzione e distribuzione.
Potenziale questo che fa gola ai concorrenti
esteri, i quali si stanno posizionando
di forza nelle filiere dei trasporti
in Svizzera. In marzo, il colosso birraio
Carlsberg ha ordinato alla Renault
Trucs 0 camion elettrici prodotti negli
stabilimenti di lainville in Normandia
con consegna prevista già nel corso di
quest’anno. Sono destinati all’affiliata
Feldschlsschen che con questo convoglio
compirà giri di 10000 m per rifornire
la clientela dai propri centri logistici
sparsi sul territorio elvetico. •
luglio / agosto 2020 | touring 29
Risparmi ogni giorno con
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Gita sul Rigi
Il Rigi è una delle montagne più visitate in
Svizzera e viene comunemente chiamata
«la regina delle montagne». I 120 km di sentieri
segnalati in estate e la splendida vista
sul Lago dei Quattro Cantoni e sulle Prealpi
fanno battere il cuore di qualsiasi escursionista.
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oar con le dovute
precauzioni, iniziando
già in aeroporto.
mossle dsnfettare
tutto lo sao ce c crconda
iaiare in tempo di coronavirus a collouio con il dottor hilipp Jent,
primario della clinica universitaria di medicina infettivoloica dell’nselspital
di erna. cco i suoi consili a tutti coloro che partono per le vacanze estive.
TESTO LIANE LT
aars ene le man mantenere le
dstane e se necessaro ndossare
una mascerna sono suffcent
ueste msure er etare l contao
n ao e al d l della crs
coronarus rmanere n uona
salute
Philipp Jent Assolutamente, sono gli
accorgimenti più efficaci, perch il
Covid-1 (la malattia causata dal coronavirus)
si trasmette primariamente attraverso
le goccioline che le persone infette
emettono tossendo o starnutendo.
uindi osservando la distanza consigliata
si riduce il rischio di contrarla.
Ove non fosse possibile, ad esempio su
mezzi pubblici affollati, è bene indossare
la mascherina. Anche lavarsi regolarmente
le mani aiuta a prevenire il
contagio, in quanto il nuovo coronavirus
rientra fra i tipi il cui nucleo è racchiuso
da un rivestimento lipidico, cioè
uno strato che si disintegra con sapone
ed acqua o usando un disinfettante. Non
possiamo escludere che in ambienti
chiusi male ventilati o gremiti di persone
il virus si diffonda attraverso l’aria
in piccole particelle conosciute come aerosol
il profilo di contagiosità indica
per che questo non è il principale meccanismo
di trasmissione. In tempi di
pandemia è fondamentale informarsi
sulla situazione sanitaria del paese di
destinazione e ci vale pure per viaggi
brevi e per chi ama partire spontaneamente
e senza grossi preparativi.
na olta ce s arrat alla meta
c s u muoere leramente e
sena tro enser forse
melo fars serre soltanto
allaerto n terraa o ardno
→
luglio / agosto 2020 | touring 31
Importante anche per
le vacanze in Svizzera
e nei paesi vicini:
il TCS Libretto ETI.
Protegga per 365 giorni le Sue
attività estive e tutte le vacanze brevi
e lunghe che farà!
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MOBILITÀ
È difficile rispondere categoricamente
se questo o quell’altro locale rappresenti
un rischio. Durante le ferie si dovranno
evitare le principali vie di trasmissione;
e qui bastano già gli accorgimenti consueti,
ovvero lavarsi spesso le mani e
rispettare le regole di distanziamento.
Personalmente non avrei timori ad andare
al ristorante, tuttavia nei paesi in
cui si registrano elevati tassi d’infezione
starei lontano da luoghi con scarso ricambio
d’aria o che sono densamente
frequentati.
Quando si è in giro, è opportuno
disinfettare spesso il telefonino
e il manubrio del passeggino o
della bicicletta?
Il coronavirus resta sulle superfici per
un po’. Ciononostante non è né ragionevole
né fattibile disinfettare le migliaia
di cose che tocchiamo nel corso della
giornata. Quindi, invece di pulire continuamente
portatili e maniglie, è molto
più sensato lavarsi scrupolosamente
le mani: prima di mettersi a tavola, appena
rientrati e naturalmente dopo essere
andati in bagno, comportamenti
questi che dovrebbero essere ovvi e praticati
comunque da tutti. Un’accorta
igiene delle mani previene anche altre
infezioni batteriche comuni in viaggio.
Ha senso usare fazzoletti di carta
per impugnare le maniglie delle
porte di alberghi e ristoranti?
Sono superfici cosiddette high-touch,
cioè dove molti posano le mani. Nei luoghi
pubblici, ad esempio, si può evitare
il contatto aprendole con il gomito. E
poi, attenzione al gesto inconscio di toccarsi
il viso, v’è il rischio di infettarsi attraverso
le mucosi del naso, degli occhi
o della bocca.
Negli alloggi di vacanza, dove si
annidano le insidie? È vero che
il telecomando è un covo di germi?
Nelle stanze d’albergo non mi creerei
problemi con le superfici a causa del coronavirus.
Quanto ai batteri fecali,
ognuno si comporti con la dovuta prudenza.
Nulla impedisce di disinfettare
profilatticamente gli oggetti più toccati
quali interruttori e telecomandi. Do
però per scontato che gli hotel vi provvedano
ad ogni pulizia delle camere. In
via generale è bene non perdere il senso
delle proporzioni, è semplicemente impossibile
sterilizzare ogni millimetro
dello spazio che ci circonda. Attenzione,
piuttosto, a ciò che s’ingerisce. Cibo e bevande
celano rischi molto maggiori di
ammalarsi, ad esempio della famigerata
diarrea del viaggiatore. Non consumare
alimenti deteriorabili, specie se tenuti
al caldo per ore, o bibite con cubetti di
ghiaccio, eventualmente contaminati.
I buffet sono autentici vivai di batteri.
In tempo di coronavirus è il caso
di noleggiare un’auto?
Non lo sconsiglio. Materiale genetico del
virus è stato rilevato su diverse tipologie
di superfici; ma non
sappiamo con esattezza
per quanto sopravvive
e la misura
in cui persiste la carica
infettante. Al
secco, il virus perde
forza. In genere
un’auto noleggiata
viene pulita alla riconsegna.
Fra un
cliente e l’altro trascorre
almeno una
mezz’ora, il contagio
è quindi improbabile.
Negli spostamenti
più lunghi, talora
non è possibile
lavarsi le mani.
Basta disinfettarle?
I disinfettanti sono
una buona alternativa
al sapone. I coronavirus
possono
essere inattivati
usando un normale
prodotto di quelli che
si trovano in commercio.
È un modo
efficace e rapido di
decontaminare le
mani senza acqua. È importante applicarlo
su tutte le parti delle mani e
lasciarlo asciugare sulla pelle. Non
dimenticare pollici, incavi tra le dita e
polpastrelli.
Possiamo di nuovo volare. Si viaggia
più sicuri lato finestrino, sui posti
«In volo porterei sempre la
mascherina, poco importa
il posto occupato; inoltre
la metterei già in coda al
check-in, nell’area riservata
ai controlli di sicurezza e
ovunque non sia possibile
osservare la distanza
sociale»
centrali o nella fila esterna, con tutto
l’andirivieni nel corridoio?
In volo porterei sempre la mascherina,
poco importa il posto occupato; la metterei
già in coda al check-in, nell’area riservata
ai controlli di sicurezza e ovunque
non sia possibile osservare la distanza
sociale.
I vassoi sono notoriamente infestati.
Lei, come specialista, li disinfetta
quando vola?
No. Le probabilità che quel particolare
vassoio sia stato toccato ore prima da un
passeggero infetto è remota. Diverso il
discorso della porta della toilette dell’aereo.
I passeggeri più prudenti o a rischio
di complicazioni possono
usare il gomito
invece delle mani per
aprirla. Certi batteri
possono resistere a
lungo sulle superfici,
ma per provocare
un’infezione è necessaria
una concentrazione
relativamente
alta, perché la cute,
la saliva e gli acidi
gastrici agiscono
come barriera naturale
e proteggono
contro le infezioni.
Philipp Jent,
primario del servizio di malattie infettive e
igiene ospedaliera all’Inselspital di Berna
Ma è certamente
utile detergersi
le mani prima che
l’hostess ci porti
il pasto?
Sì, ha senso farlo per
evitare di trasferire
eventuali microbi
sulle mucose o in
bocca. Come già
detto, è più efficace
abituarsi a lavarsi
bene e regolarmente
le mani piuttosto che
voler disinfettare
tutto ciò che ci circonda. La disciplina è
vitale. Eppure, per quanto rigorosa e sistematica
possa essere l’igienizzazione
a bordo, può sempre succedere che il personale
abbia trascurato proprio quell’angolo
del vassoio brulicante di batteri
fecali e che il malcapitato passeggero
va poi inavvertitamente a sfiorare. ◆
luglio / agosto 2020 | touring 33
ootteortraa
er la montana
Coatto e versatile,
il rimorchio Ranger
è adatto a quasi
tutti i terreni.
La piccola simpatica ed aile roulotte da traino aner di Herocamper
ben euipaiata, adatta all’utilizzo fuoristrada ed ideale come
campo base per le attivit all’aperto. razie a molti accessori, si pu
ampliare come un palazzetto da campeio.
REORTAE FELI MARHOFER
anchi di nebbia accompagnati
da forti
precipitazioni solcano
il Passo del
rimsel come candide onde.
Non è tempo per stare fuori a
lungo. agnati fradici dopo
una breve passeggiata, torniamo
al nostro campo base.
Lo abbiamo sistemato sotto
tre abeti, circondati da grossi
blocchi di granito. Via subito
gli abiti bagnati e dentro al
calduccio. La nostra sistemazione
è la mini roulotte a
forma di goccia Ranger di
Herocamper. Un grazioso
caravan che, per, non va per
nulla sottovalutato. Oltre alla
forma, saltano all’occhio i
pneumatici da fuoristrada e
gli enormi parafanghi. Con
questa roulotte si possono
dominare anche le strade più
sconnesse a patto che ci sia
una trazione integrale sul
veicolo trainante. La roulotte
è facile da manovrare e resta
stabile sul cavalletto dopo essere
stata staccata dal traino.
cos il viaggio si è svolto
senza problemi. Infatti, sia a
0 mh sull’autostrada sia
sui passi pieni di curve, gli
50 chili di caravan si percepiscono
appena. La tenuta di
strada è buona e il rimorchio
resta saldamente sulla scia.
Sul terreno pianeggiante, anche
le manovre di aggancio e
sgancio non presentano problemi,
neppure se si è da soli.
ROULOTTE
HEROCAER
RANER
ati tnii lunghezza
4,2m larghezza 2,30m
altezza 2,32 m zona notte
2,0 1,0m altezza dal
suolo 30cm peso a vuoto
50kg carico utile 350kg
otazion szion
cabina con due porte,
cucina esterna, ruota da
17 pollici, cavalletti supplementari,
portapacchi (200
kg da fermo) con scala,
contenitore del gas,
riscaldamento a gas, tetto
vetrato, freno a inerzia
tiona tenda da cucina
Isabella (1150 fr.) tendalino
Thule (995 fr.) parti laterali
e anteriori per tendalino
(730 fr.) impianto solare
con pannello e dispositivo
di controllo da 730 fr.
rzzi da 20 450 fr., noleggio
settimanale da 50 fr.
ie eromper
34 touring | luglio / agosto 2020
OBILIT
grammi di carico utile, si pu
trasportare parecchia roba. Il
Ranger è dotato anche di un
portapacchi sul tetto e di un
portabiciclette. Se si viaggia
in più di due persone, si pu
montare una tenda supplementare
sul tetto.
a cucna n coda
Il Ranger è attrezzato con una
spaziosa cucina in acciaio cromato
sulla parte posteriore.
Dopo aver aperto il portellone
di coda, nulla ostacola la preparazione
di un buon pasto. A
n oa c’è la cucina
con un sacco di spazio
di lavoro e di stivaggio.
Il potente riscaldamento a
gas si accende subito con un
paio di mosse e porta rapidamente
una temperatura gradevole
all’interno dell’abitacolo
ben isolato. La zona
notte è molto spaziosa per
due adulti e, siccome il Ranger
ha due porte, l’accesso è
comodo. Diversi armadi offrono
abbastanza spazio di
stivaggio per una gita di più
giorni. Inoltre, l’abitacolo
pu essere usato anche come
area di trasporto o convertito
in soggiorno. Con 350 chilodestra
e a sinistra del lavandino
c’è abbastanza posto per
il fornello a gas e gli scaffali.
A disposizione ci sono anche
armadietti per il serbatoio
dell’acqua, il frigo e le stoviglie.
Per collegare gli apparecchi
ci sono sia l’allacciamento
elettrico che quello del gas.
Chi desidera ripararsi completamente
dalle intemperie,
pu montare un tendalino
da cucina.
Grande ersatlt
Chi vuol restare in un posto
con il Ranger per un periodo
più lungo, ha la possibilità di
montare il tendalino con le
pareti laterali, ottenendo cos
uno spazio per soggiorno e
sala pranzo a prova di pioggia.
La gamma di accessori per
l’Herocamper non conosce
praticamente limiti. Chi vuol
essere autarchico, pu installare
un pannello solare. perfino
le pareti esterne possono
essere decorate con motivi
personalizzati.
uto ronto
al ao
L’indomani non ci sono nuvole
e la mattinata è gelida. Dopo
un caffè e un muesli già
pronto, in programma c’è una
camminata sulla strada che
sale sul passo verso Chenzetennlen
fino al lago artificiale
del elmer e poi fino all’omonima
capanna. Rinvigoriti
con delle torte fatte in casa,
facciamo poi ritorno verso il
campo base. Tra uttannen e
la cima del passo, il rimsel
offre molto per gli appassionati
di attività all’aperto,
dalle arrampicate sulle pareti
di granito alle visite delle centrali
elettriche fino alle lunghe
escursioni verso il ghiacciaio.
Dopo esserci cambiati
d’abito, ci vuole appena un
quarto d’ora perch il Ranger
sia agganciato e pronto per
rimetterci in viaggio. •
CORSO BASE TCS
ER RIORCHI
Il corso insegna tutto
quello che c’è da sapere
per muoversi in sicurezza
con un rimorchio da un
luogo all’altro. I partecipanti
imparano a reagire
correttamente, a manovrare
e parcheggiare accuratamente
e a gestire il
carico.
Il corso dura un giorno e
costa 340 fr. per i soci del
TCS.
oriui
a saziosa zona
notte è pratica con
i due ingressi.
luglio / agosto 2020 | touring 35
TECNICA
V OL 1.5 ETSI 1ST EDITION STLE
Contemporanea
er eccellena
E 4 cilindri, 1,5 l turbobenzina, 150 CV 6,3 l/100 km (media del test), etichetta energia A
autonomia: 790 km peso: 1435 kg (auto test) ,4 s da 0 a 100 km/h L 41 700 fr. Auto notevolmente omogenea
L’inamovibile olf fornisce una sferzante smentita
a uelli che dubitavano della sua capacit di reinventarsi.
isposta a forza di diitalizzazione e uida assistita,
seppure ancora da addomesticare. utto molto bello.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANEL FREDIER
iacere di marcia/abitabilità
Armonia del sistema mild hbrid
restazioni/Comportamento sereno
Consumo moderato/autonomia
Tecnologia sofisticata
Euipaggiamento di base arricchito
36 touring | luglio / agosto 2020
a igita La
plancia di bordo
ospita un grande
pannello digitale.
Sempre molo ol l’a
edizione esibisce un profilo
pi slanciato e fari allungati.
Josti Il cambio
è gestito elettronicamente.
Strumentazione digitale da assimilare
Ventilazione non regolabile
rezzo in crescita con gli optional
Affidabilità riconoscimento
segnaletica con influssi su assistenti
ualità dei materiali disomogenea
aranzia di fabbrica limitata a 2 anni
SCHEDA TECNICA
VEICOLO ROVATO
V olf 1.5 eTSI 1st Edition
Stle: 5 porte, 5 posti; 41 700
fr. (veicolo test: 43 615 fr.)
amma: dalla 1,0 TSI
Comfortline, 115 CV
(2 450 fr.) alla 2.0 TSI R,
300 CV (53 300 fr.)
Opzioni (versioni di base):
vernice metallizzata (60 fr.),
diversi assistenti (100 fr.),
sistema di navigazione (1090
fr.), telaio adattativo (1100 fr.)
aranzia: 2 anni di fabbrica,
assistenza illimitata se manu
tenzione da concessionario;
anticorrosione: 12 anni (con
condizioni)
Importatore: Amag Import,
6330 Cham, volksagen.ch
DATI TECNICI
Motore: 4 cilindri turbo, 1,5 l
benzina, 150 CV, 250 Nm a
1500 g/min, mild hbrid 4 V;
cambio DS 7 rap., trazione
ant. eso: 1435 kg (auto test),
totale ammissibile 10 kg,
carico rimorchiabile 1500 kg
po 262 cm
5
lune 429 cm lre 179 cm
liio 301237 litri
pneumii 225/40R1, min. 205/55R16
149 cm
ell’era delle onnipotenti SUV,
la olf appariva quasi antiquata.
Ma l’antesignana del
segmento delle auto compatte
reagisce con maestria. Non tanto
sul piano estetico, giacch difficilmente
l’a generazione avrebbe potuto scostarsi
dallo stampo senza tempo dei suoi
augusti antenati. I timidi cambiamenti
stilistici bastano tuttavia per riposizionare
quest’icona nel panorama delle
compatte contemporanee. Un fatto fortemente
rassicurante per i golfisti accaniti
che tuttavia rischiano davvero di
rimanere basiti di fronte al pannello digitale
su fondo nero laccato che invade
la plancia di bordo. Uno schermo da 10
configurabile in molteplici modi, uno
schermo tattile da e un piccolo touchpad
per gestire i fari la olf entra con
prepotenza nell’era digitale. Una strumentazione
di primo acchito complessa
che per si impara in fretta a gestire.
Magari con qualche lezione per i non
tecnologici. Fortunatamente, qualche
scorciatoia nei comandi semplifica la
vita a bordo.
Le buone notizie non sono finite, perch
ospita di serie un regolatore adattivo
(ACC) con funzione predittiva che anticipa
i limiti di velocità in autostrada.
Uno strumento interessante messo purtroppo
a dura prova da un sistema di rilevamento
della segnaletica deficitario.
Apprezzabile per il rallentamento progressivo
che avviene in avvicinamento
alle rotonde. più ancora l’efficacia dei
fari a matrice con moduli LD.
oret e comfort
Altra novità benvenuta, il sistema a ibridazione
leggera 4 V ammorbidisce il
funzionamento del motore 1.5 eTSi che,
sostenuto dal motore-generatore, guadagna
in dolcezza pur erogando solide
riprese e accelerazioni. In parallelo, il
consumo durante il test si è rivelato moderato
(,3 l100 m). Senza essere un
esempio di agilità, questa olf esprime
un bell’equilibrio e il treno anteriore affronta
con sicurezza le curve strette. Il
telaio eccelle soprattutto per la capacità
di assorbimento delle sospensioni. uesta
inalterabile compatta si allunga
soltanto di cm è cos perfettamente a
suo agio sui lunghi tragitti. L’abitabilità
che era già notevole viene mantenuta,
cos come il volume del bagagliaio.
Certo anche i prezzi volano sempre ad
alta quota, ma la dotazione di serie è
sensibilmente ampliata. •
→
luglio / agosto 2020 | touring 37
TECNICA
DINAMICA DI COMORTAMENTO
Accelerazione ( km/h):
Elasticità:
km/h (in posizione D)
km/h (in posizione D)
Diametro di sterzata:
Frenata ( km/h):
Spio invrio ma sempre accogliente.
, s
, s
, s
, m
, m
n oppio ono facilita la gestione del baule.
CHEC- TCS
Insonorizzazione:
km/h:
km/h:
COSTI DEI SERVII
dA
dA
(km/mese) ore mano d’opera (fr.)
/ , .
Manutenzione per km:
km/anno ,
.
1
incl. materiale
TCS ASSICRAIONE ATO
premio annuo 2 :
fr.
2 esempio di offerta per un socio TCS 36enne,
domiciliato a erna, responsabilità civile e
casco totale, chilometraggio annuo 10 000km,
garage coperto, premio annuo senza spese.
CONSMO AL ANCO DI ROVA
ciclo
misto
fabbrica LT , l/ km
fabbrica NEDC , l/ km
Emissioni di CO (LT): g/km
Media svizzera di CO: g/km
Etichetta energia (A):
A
CONSMO DEL TEST
TCS Moe: Elia Limarzo
6,3 l/100 km autonomia 790 km
serbatoio:
50 litri
il vieo
del test
tcs.ch/
portalevideo
argo ontant
ostrior caratteristico
della dinastia olf.
Golf eI n dettalo
CARROZZERIA
Sebbene le sue misure siano pressoch
invariate, la olf guadagna in eleganza
e appare pi lunga. Se lo spazio interno
cambia poco, resta un esempio per
uanto riguarda l’abitabilità dietro, come
per la capacità del bagagliaio (30 l), mo
dulabile con l’aiuto di un fondo amovibile.
ABITACOLO
la rivoluzione digitale nel cockpit che
ospita un pannello digitale ben integrato
nel design sobrio della plancia di bordo.
n salto tecnologico che alcuni faranno
un po’ fatica ad ammaestrare. Ci si abitua
per abbastanza in fretta, anche se si
rimpiange la sparizione di alcuni comandi
diretti. I materiali sono di bella fattura, ad
esclusione delle parti inferiori guarnite
soprattutto di plastiche dure.
COORT
Il tocco stradale assolutamente morbido,
i sedili ergonomici e l’insonorizzazione di
ualità offrono un sorprendente piacere
di marcia. Eccellente assorbimento delle
sospensioni. n comfort degno di
un’auto di categoria superiore.
REZZORESTAZIONI
La fattura lievita con gli optional, ma la
dotazione delle versioni di base progre
disce (climatizzatore automatico, ACC,
schermo tattile ). acchetto Sissline
da 1440 fr. incluso navigatore, teleca
mera retromarcia ecc. La versione 1st
Edition offre un euipaggiamento pleto
rico (fari a matrice, cockpit digitale ecc.).
COORTAENTO
Il comfort di marcia prende il soprav
vento sulle sensazioni, anche se non im
pedisce al telaio, per uanto euilibrato,
di sopportare velocità elevate in curva. Il
treno anteriore ben posato e lo sterzo
consistente contribuiscono alla preci
sione della guida.
OTORE
E TRASISSIONE
Il gruppo motore mild hbrid 4 V bene
ficia del leggero effetto boost del moto
regeneratore in partenza e in accelera
zione. n vantaggio per il piacere e le
prestazioni uasi sportive. Il tutto ben as
secondato dal cambio DS a 7 rapporti.
CONSUO
L’ibridazione leggera modera la sete (6,3l).
Apprezzati, la dolcezza dello startstop e
la modalità ruota libera che disinseri
sce il motore senza contraccolpi.
SICUREZZA
In generale gli assistenti ultimo grido fun
zionano bene. ualche errore nel rico
noscere la segnaletica che penalizza
lACC predittivo. Idem per le frenate inat
tese prima delle curve in autostrada.
S luogo: estside, erna (estside.ch). Su gentile autorizzazione di Migros Aare.
3 touring | luglio / agosto 2020
TCS Member Mastercard ® :
Solo fino al
31 luglio 2020
Cambiate ora gratuitamente e ricevete
un credito iniziale di CHF 50.–.*
Avete già sostituito la vostra tessera di socio? Ne vale la pena:
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* La TCS Member Mastercard è una carta di credito senza quota annua emessa da Cembra Money Bank SA, Zurigo. Il credito iniziale viene accreditato circa 14 giorni dopo aver ricevuto
la TCS Member Mastercard e previa approvazione della richiesta. La richiesta di carta deve essere presentata a Cembra Money Bank SA entro il 31 luglio 2020. Questa offerta è
riservata ai soci del TCS che non sono ancora in possesso di una TCS Member Mastercard.
Posizione scorretta
Una regolazione errata
dei sedili può provocare
delle gravi lesioni.
Seduti bene per le vacanze e…
la guida autonoma
A volte durante i lunghi tragitti verso le ferie, gli occupanti di un’auto
hanno la tendenza a mettersi un po’ troppo comodi. Un test ci ricorda
che i sistemi di ritenuta offrono una protezione ottimale solo se si è
seduti correttamente. Insegnamenti pure in vista della guida autonoma.
TESTO TOURING
di scivolare sotto la cintura
addominale e dunque d’incorrere
in gravi ferite ventrali.
Ed evidentemente così
l’airbag frontale non è di alcuna
utilità. Al contrario, accresce
il rischio di lesione.
il video
del test
tcs.ch/
portale-video
Finalmente sono arrivate
le vacanze e si può raggiungere
spensieratamente
il proprio luogo
di villeggiatura. Come fa talvolta
il passeggero anteriore
che stende le sue gambe sul
cruscotto. Una posizione inadeguata
che potrebbe avere
gravi conseguenze, come dimostrato
da un test realizzato
dal TCS, in collaborazione
con il club tedesco
ADAC. Stesso discorso per il
conducente, che deve regolare
perfettamente il sedile e
il volante per garantire delle
reazioni rapide ed efficaci in
caso d’emergenza. Perché i
sistemi di sicurezza non attuano
tutto il loro potenziale
di protezione in caso d’incidente
e possono addirittura
portare a gravi ferite. Come
nel caso dell’airbag che ferisce
un conducente seduto
troppo vicino al volante.
Idem quando ci si mette in
posizione quasi inclinata e il
corpo perde contatto con lo
schienale.
Gravi lesioni
Come dimostrato dal crash
test, è meglio rinunciare ad
una posizione da… breve siesta.
Il manichino che simulava
un conducente era stato
messo in posizione semi-obliqua
e il suo passeggero aveva
allungato le gambe sul cruscotto.
Durante la simulazione
dello scontro, il conducente
ha urtato il volante con
la testa, mentre il passeggero
è andato a sbattere contro il
cruscotto. In seguito al rimbalzo,
la sua testa e il busto
hanno poi picchiato contro
il montante centrale. Anche
il sedile e il supporto in metallo
non hanno resistito.
Risultato: il passeggero
avrebbe subito un forte impatto
all’altezza della nuca e
del petto, nonché un’importante
torsione della colonna
lombare. L’urto della testa
sulle ginocchia provocherebbe
inoltre delle gravi ferite
alla testa. Senza dimenticare
che una posizione
allungata aumenta il rischio
Quest’esempio molto attuale
mette in luce la problematica
dei concetti di guida autonoma
in cui l’automobilista,
con meno mansioni da svolgere,
avrà tendenza ad adottare
posizioni più rilassanti.
Proprio come gli attuali passeggeri.
A che punto siamo
allora con la protezione offerta
dai sistemi di sicurezza
delle auto attuali? Alcune
prove di questo test hanno dimostrato
chiaramente che le
posizioni del futuro non sono
compatibili con le vetture di
oggi, ma sarebbero addirittura
pericolose in caso d’incidente.
Nulla di sorprendente,
sapendo che questi veicoli
sono concepiti per proteg-
FOTO TCS
40 touring | luglio / agosto 2020
TECNICA
TROVARE LA BUONA
OSIZIONE
In generale, la regolazione
dell’altezza del sedile deve garantire
una buona visibilità periferica.
Conviene inclinare lo
schienale il pi verticalmente
possibile, affinch il conducente
benefici del miglior appoggio.
Inoltre, il ginocchio non dovrebbe
essere completamente
teso quando si preme un pedale,
specialmente quello della frizione.
er assicurare una buona
protezione contro gli urti da
tergo, i poggiatesta devono essere
regolati molto in alto, senza
per superare la cima del cranio.
Infine, l’intervallo ideale tra il volante
e il petto è di 2530 cm.
Specialmente durante i lunghi
tragitti delle vacanze, è importante
che la posizione di seduta
ideale sia anche confortevole.
Bisogna quindi assolutamente
provare i sedili quando s’acquista
un’auto. Si potrà cos verificare
se sono adatti alla propria
statura. er le persone grandi,
succede spesso che le spalle
non siano appoggiate e che lo
schienale sia troppo piccolo.
aggiori sono le possibilità di
regolazione, migliori saranno le
risposte alle esigenze di ognuno.
gere dei passeggeri seduti in
verticale e nel senso di marcia.
uesta constatazione implica
che bisognerà sviluppare
dei nuovi concetti che
regolino gli airbag, le cinture
e i sedili. Si potrebbe cos immaginare
d’integrare le cinture
al sedile e attivare più
rapidamente il pretensionatore
delle cinture per attenuare
al massimo lo spostamento
della parte alta del
corpo. La struttura dei veicoli
(montanti, cruscotto ecc.) dovrebbe
pure essere ripensata
in modo da prevenire una
collisione degli occupanti.
Una musica del futuro, ma
non cos lontana. •
ssstene da erfeonare
Le assistenze all’ultima moda procurano un aiuto concreto,
ma non sono prive d’errori. cco il verdetto di un test .
TESTO TORIN | FOTO EMANEL FREDIER
umerose vetture d’ultima generazione
sono provviste di sistemi
che mantengono l’auto nella corsia
di circolazione e anche di assistenti
di velocità intelligenti. Un test effettuato
dal TCS, in collaborazione con
l’upi, ha dimostrato che questi aiuti alla
guida non variano sostanzialmente in
funzione delle categorie automobilistiche.
Di conseguenza, le due auto utilizzate
per le prove una V olf e una
Jaguar I-Pace funzionano secondo gli
stessi principi. I risultati ottenuti si sono
d’altronde rivelati equivalenti.
In generale questi aiuti alla guida si
sono dimostrati relativamente affidabili.
Sulle due vetture, l’assistente al
mantenimento della corsia opera sempre
assieme al controllo adattativo della
velocità (ACC) e alle immagini fornite
da una videocamera installata dietro il
retrovisore. uest’assistenza funziona
bene fintanto che la videocamera riconosce
le strisce di demarcazione della
strada. L’aiuto al mantenimento di cor-
a guia snza ani
non è autorizzata, ma
è già operazionale.
sia della olf (attivo dai 0 mh) mette
in atto delle correzioni del volante puntuali
e molto dolci quello della Jaguar
(dai 4 mh) agisce con maggior rigidità
e mantiene permanentemente il
veicolo al centro della carreggiata. La
olf è dotata di un regolatore di velocità
predittivo, informato dalla videocamera
e dal PS. Decelera e accelera automaticamente
in funzione delle limitazioni,
ma anche quando s’avvicina alle curve e
alle rotonde. Ha funzionato perfettamente
ma, in alcune occasioni, l’auto ha
rallentato pericolosamente a 0 mh
sull’autostrada, poich il navigatore
anticipava una curva. Forse a causa di
dati PS inesatti. Il riconoscimento dei
cartelli stradali reagisce talvolta lentamente.
Ci succede pure sulla Jaguar, il
cui sistema non è collegato all’ACC, ma
adatta l’andatura ai limiti o alla velocità
preregolata. In conclusione, possiamo
dire che queste assistenze aiutano a
evitare incidenti o ad attenuarne le
conseguenze. Ma non devono incitare
a ridurre l’attenzione al volante. •
il vieo
del test
tcs.ch/
portalevideo
ubblicità
www.
.ch
TECNICA
HONDA JAZZ
Fedele alla sua casata
La 4a edizione della mini monovolume Honda Jazz esalta più che mai
aspetti pratici e comfort, ereditando inoltre un’ibridazione innovativa.
Incurante di venti e maree,
Honda rimane indefettibilmente
fedele al concetto
di monovolume compatta
che ha fatto il successo
della Jazz. Comunque, il design
tondeggiante di questa
piccola familiare dalle misure
stabili (+1,4 cm in lunghezza)
non urterà i suoi fan.
Tanto più che si è pensato a
tutto per facilitare la vita a
bordo. A cominciare dai montanti
anteriori sottili che liberano
un campo visivo poco
comune. O ancora l’immensa
plancia di bordo molto «monovolume»
punteggiata da
due porta-bicchiere. Parallelamente,
la Jazz passa al digitale
con una strumentazione
TFT e uno schermo tattile di
facile uso. Il tutto è completato
da un comando vocale
evoluto e un’applicazione che
connette l’automobile con lo
smartphone a distanza.
Sempre mini monovolume
Nonostante la compattezza,
l’abitabilità è notevole e la
modularità resta esemplare.
N 4,04 m; bagagliaio: 304 l E1,5 l benzina 97 CV, elettrico 109 CV; 1 rapporto; da 0 a 100
km/h in 9,4 s; consumo (fabbrica): da 4,6 l/100 km, CO2 104 g/km L da 23 900 a 30 050 fr.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN
Jazz Crosstar Una
versione dall’aspetto
che ricorda le SUV.
Grande comfort
Oltre ad un’insonorizzazione
e ad un filtraggio delle sospensioni
curati, gli occupanti
beneficiano di sedili
imbottiti allo stesso tempo
morbidi ma di buona tenuta.
Da notare anche l’accesso super
facilitato ai posti dietro.
Malgrado il passaggio all’ibridazione,
poi, il brillante sistema
di gestione del divano
posteriore è stato salvaguardato.
La capacità del bagagliaio
precipita tuttavia a 304
litri. Disponibile solo in versione
ibrida (v. a lato), la Jazz
si annuncia sobria ed eroga
prestazioni ben oneste. Nella
guida fluida è molto gradevole
da condurre, mentre se
si è aggressivi il motore 1,5 l
diventa gutturale. Non ideale
nelle zone montagnose.
Tale motorizzazione innovativa
si ripercuote anche sui
prezzi, in decisa crescita. Resta
il fatto che la Jazz è un’offerta
senza optional che consente
la scelta tra 4 versioni
ben equipaggiate. Una vastità
di aiuti alla guida sofisticati
e niente meno che 10
airbag dotano ciascuna delle
versioni. L’alta gamma è assicurata
dalla Crosstar, una
declinazione robusta con
altezza da terra aumentata a
15 cm. Una concessione alle
SUV ci voleva. •
L’ALTRA
IBRIDAZIONE
Al pari della SUV Honda
CR-V, la monovolume
compatta Honda Jazz è
mossa da un sistema ibrido
costituito da 3 motori, salvo
che il 4 cilindri a benzina a
ciclo Atkinson è un 1,5 l da
97 CV. La potenza e la coppia
massima (109 CV/253
Nm) sono erogate dal motore
elettrico principale.
Questi due propulsori sono
collegati ad un secondo
motore elettrico che funge
da generatore. I motori traenti
operano in modo diretto
e la trasmissione ha
un unico rapporto. Simile
alla tecnologia del range
extender, questo sistema
ibrido differisce per la batteria
agli ioni di litio di piccola
capacità, che influisce
meno sul peso. Nell’uso urbano
e periurbano, la Jazz
viaggia soprattutto in modalità
elettrica. Con la propulsione
ibrida, il motore
da 1,5 l aziona il generatore,
il quale alimenta il motore
elettrico da 109 CV. Una
frizione intermedia permette
di innestare il motore
anche in presa diretta.
In modalità elettrica e
ibrida, la Jazz viaggia con
molta morbidezza. Le cose
si guastano appena sollecitiamo
fortemente il sistema,
ad esempio nei sorpassi
autostradali.
FOTO ALD
42 touring | luglio / agosto 2020
TECNICA
HYUNDAI I10 LAUNCH PLUS
Ha tutto delle grandi
Senza sbruffonerie, la Hyundai i10 seduce per l’andatura confortevole,
l’abitabilità e la tecnologia. Rimane il problema del cambio robotizzato.
TESTO E FOTO MARC-OLIVIER HERREN, ALD
tra tetto nero
e carrozzeria blu turchese
conferisce un
L’unione
tono pimpante alla
Hyundai i10 versione Launch
Plus. La calandra a nido d’ape
e i contorni innervati aggiungono
una nota attraente alla
3a generazione di questa
mini city-car. Sempre altrettanto
compatta, cresce di 2 cm
in larghezza e 5 cm di passo.
Crescita che le vale più prestanza
e spazio abitabile.
Alla guida, abbiamo peraltro
l’impressione di trovarci su
un’auto nettamente più
grande. I passeggeri dietro
sono i primi a beneficiarne,
dato che dispongono di un
agio per le gambe degno
della categoria superiore.
Evidentemente, i rivestimenti
impiegano ancora molta plastica,
ma la presenza di qualche
inserto design e dello
schermo tattile da 8 pollici
rendono l’interno accogliente.
Stesso discorso per i sedili
anteriori ben dimensionati
dalla forma ergonomica. Se
vi aggiungiamo il filtraggio
delle sospensioni assorbente,
la i10 offre un
comfort di
marcia insospettato,
perturbato
solo
un po’ dal livello
sonoro
del motore.
Mini city-car abitabile
Comportamento
rassicurante
Comfort di guida
Motore scoppiettante
Tecnologia di bordo
Questo modello
ospita
un 4 cilindri
atmosferico
pieno di vivacità. Una scelta
che rompe con il trend dei 3
cilindri downsizing. Questo
propulsore dalla coppia logicamente
modesta recupera
con salite di regime energiche
che terminano soltanto
verso 6200 giri/min. Un motore
abbastanza ludico e mediamente
rumoroso, se le sue
velleità non fossero anestetizzate
dal cambio robotizzato.
Un sistema pigro che
conviene assimilare. Gli insoddisfatti
si sfogheranno
con la versione
N Line
da 100 CV,
perché questa
i10 dai fianchi
allargati
ben posata
sulla carreggiata
esprime
un comportamento
molto
sereno. In autostrada,
l’assistenza
al mantenimento
della corsia è ben utile. Proposta
tutto compreso, la versione
Launch Plus è ben equipaggiata
e doverosamente
connessa. Unico neo, bisogna
forzatamente passare da questo
modello per aver dotazioni
quali il navigatore. ◆
Cambio robotizzato lento
Accelerazioni fiacche
Scelta ridotta di optional
RIECCO IL CAMBIO
ROBOTIZZATO
Lo credevamo scomparso
dopo l’abbandono di tale
tecnologia dal gruppo PSA.
Un cambio robotizzato
non è altro che una trasmissione
meccanica classica
la cui frizione e cambio
dei rapporti funziona
automaticamente tramite
azionatori comandati elettronicamente.
Tale «cambio
automatico dei poveri»
ha il vantaggio di essere
compatto e buon mercato.
Sulla i10 non avviene alcun
miracolo: le transizioni restano
di una lentezza disarmante
comparate ai
cambi a doppia frizione.
Ma, dal momento in cui si
impara a togliere il piede
dal gas durante il cambio di
rapporto, tale trasmissione
lavora correttamente, soprattutto
in città. Riesce
persino a innestare la 5a a
meno di 60 km/h. Altro
progresso inatteso, l’auto
reagisce bene alle accelerazioni
con il gas a tavoletta,
quando i giri salgono
rabbiosamente… prima di
esser imbrigliati dal prossimo
cambio di marcia.
N 3,67 m; bagagliaio: 252 l E1,2 l benzina, 84 CV, 118 Nm; cambio robotizzato a 5 rapporti;
da 0 a 100 km/h in 15,8 s; consumo (prova): 6,2 l/100 km; autonomia: 580 km L 22 190 fr.
Automatizzata
Il motore si avvia
in modalità N.
Bell’arnese Faccino intrigante,
comfort di marcia
e tecnologia di bordo
di ultimo grido.
luglio / agosto 2020 | touring 43
TECNICA
ORSCHE TACAN TRO
ensaon elettrant
ra piacere di marcia totale e furtive accelerazioni da avioetto,
la acan scrive una paina inebriante della transizione eneretica.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO IA NEENSCHANDER
Fatta astrazione per l’assenza
di una sonorità
da cilindri boer o da
potente V, questa berlina
sportiva dall’andatura
sconvolgente non tradisce i
suoi geni Porsche infatti parallelamente
a prestazioni
fuori norma, la Tacan Turbo
esprime polivalenza. Fatta
eccezione per il dettaglio che
questa belva di quasi 5 metri
ha una larghezza estrema
(1, m) che richiede un po’
di pratica. Per il resto, ci si
mette al volante in modo del
tutto naturale. Anche la digitalizzazione
dei comandi
avviene senza clamori. Il
sistema di strumentazione
digitale ricurvo molto design
non richiede maggiore attenzione
di quello della nuova
olf.
Un gradino sotto la Turbo S
per impeto come per prezzo
questo modello non esprime i
suoi 5 CV con minore violenza.
In modalità Sport Plus
inserita con il classico selettore
rotativo della casa, il
conducente incassa una
buona dose di sotto il peso
di accelerazioni
deliranti
accompagnate
da un rumore
di turbina psichedelico.
I
passeggeri
amanti degli
ottovolanti
esultano, gli
altri, quelli in
fase di iniziazione,
chiedono
pietà. viteremo allora
di inserire la funzione launch
control che spinge i cavalli
fino a 0. Fortunatamente
la potenza dei due motori
(uno per asse) è imbrigliata
al meglio dalla trazione integrale.
Anche sul bagnato, la
Tacan concede appena un
Stile dimostrativo
Accelerazioni infernali
Telaio imperturbabile
Comfort di marcia
Digitalizzazione intuitiva
rezzi esorbitanti
Autonomia mediocre
Ingombro (larghezza)
Radio digitale esitante
accenno di sovrasterzo. La
prepotenza delle riprese trae
vantaggio anche dal primo
rapporto che opera fin verso
gli 0 mh. uesto comportamento
posato è sostenuto
anche dal
baricentro
basso, al
punto che la
Tacan curva
senza fare
una piega.
grazie all’asse
posteriore
sterzante che
migliora l’agilità,
anche le
dimensioni
dell’auto sono presto dimenticate,
ma non il peso di ,3
tonnellate.
Cullata dalla sospensione
pneumatica, la Tacan è ben
oltre una muscle car elettrica.
La possiamo anche far viaggiare
in modalità Range, un
N 4,96 m; bagagliaio: 366/1 l E60 CV, 50 Nm; 2 rapporti, 44; da 0 a 100 km/h in 3,2 s;
batteria 93 kh; consumo: ca. 25 kh/100 km; autonomia: ca. 350 km L 194 900 fr.
po’ più placida. Allora darà libero
corso alle sue qualità da
T abituata agli spazi infiniti
e guadagnerà anche qualche
chilometro di autonomia. Una
parsimonia benvenuta, perch
il raggio d’azione effettivo
è più vicino ai 350 m che ai
450 di fabbrica. In assenza di
una colonnina da 0 , ci si
accontenterà quindi di guadagnare
100 m di autonomia
con una mezz’ora di ricarica
ad una stazione classica.
A casa il pieno di elettroni
alla colonnina domestica
da si fa in una notte.
ena fronol
Mediamente caloroso, l’interno
di questa versione
Turbo rifinito di cuoio liscio
non sconfina nei fronzoli. I
due passeggeri dietro godono
di uno spazio per le gambe
semplicemente corretto per
un’auto di simili misure e di
uno schienale piuttosto verticale.
La dotazione relativamente
completa (climatizzatore
a 4 zone) addolcisce un
po’ la fattura assai salata, sebbene
la versione Tacan 4S
con autonomia aumentata
parta da 135 00 franchi. •
onognt L’anteriore
della Tacan con i suoi
LED rettangolari affiancati
da prese d’aria verticali.
44 touring | luglio / agosto 2020
TECNICA
trrni sonnssi sono
affrontati con destrezza
dalla ler Uproc7.
LER UROC 7 .70
oratrce d senter
Npeso: 26kg; peso totale ammissibile: 130kg; motore: 600att / 90Nm /
25km/h, batteria: 630h; 12marce L da 6199fr.
La mountain bie elettrica ler proc ha ben superato la nostra
prova. i ha convinto per le sue prestazioni e le sensazioni offerte.
TESTO E FOTO FELI MARHOFER
e prestazioni del motore
elettrico Panasonic
Ultimate, che pesa
solo , g, sono impressionanti
00 e 0 Nm.
Non sorprende quindi che il
percorso del nostro test, di 4
chilometri e con un dislivello
di 1100 m, sia stato divorato
in solo due ore e 10 minuti.
Un itinerario reso particolarmente
gradevole grazie al
fatto di poter usufruire di un
motore elettrico montato su
una mountain bie ben costruita.
Il costruttore Fler ha
fatto davvero un buon lavoro.
La ditta svizzera è uno dei pochi
costruttori che fa ricorso a
questo motore. In salita, si
percepisce che tra sistema di
trazione e sensori vi è un’ottima
armonia. ià con una
frequenza di pedalata ridotta,
la coppia è pienamente dispo-
nibile. Il ciclista pu inoltre
scegliere tra 4 livelli di assistenza
alla pedalata.
ensaone
d scurea
La mountain
bie elettrica
full suspension
Uproc
.0 soddisfa
ogni esigenza,
è capace di
fare centinaia
di metri di dislivello
in salita
come di
lanciarsi su difficili e impegnative
discese (donhill). Il
telaio in alluminio colpisce
per la lavorazione di grande
qualità, dalle saldature ai
passacavi. Il posteriore è
compatto e armonizzato al
telaio. La batteria da 30 h
Motore potente
Comandi intelligenti
Capacità della batteria
Modalità di assistenza
Sensazione di sicurezza
Leva cambio complicata
eso elevato
non è integrata nel tubo obliquo,
tuttavia non penalizza
l’aspetto estetico di questo
rampichino. Nulla è stato lasciato
al caso anche nella
scelta delle altre componenti.
La forcella
ha una corsa
di 10 mm,
mentre i copertoni
da
,5 pollici
Schalbe
Magic Mar
offrono grip
e tenuta
all’altezza.
Nel complesso quindi la Fler
Uproc esprime una grande
sensazione di sicurezza.
o omp offre tanta
stabilità nelle discese impegnative.
l ipl di Fler presenta in modo
chiaro le indicazioni importanti.
Il displa compatto della
Uproc è stato sviluppato in
proprio da Fler. La navigazione
nel menu è logica e immediata.
Un altro pregio è la
sua leggibilità, sia in pieno
sole sia nell’ombra. Il telecomando
ha tasti grandi ed è
facile all’uso.
La Uproc è adatta per affrontare
sentieri impegnativi
e dislivelli notevoli. L’elevata
qualità giustifica il prezzo. •
luglio / agosto 2020 | touring 45
L’ESERTO TCS
uli del
pneumatico non
dipende solo dal
suo profilo, ma pure
dalla mescola.
utta uestone
d roflo
EMANEL FREDIER
REDAIONE TORIN
no dei criteri principali
per una guida
sicura è la profondità
del battistrada.
Tuttavia la legge non prescrive
lo spessore minimo
della superficie di rotolamento
di una gomma nuova.
Inoltre, è un mito da sfatare
che un pneumatico con un
profilo più alto valga necessariamente
di più.
onta la mescola
La profondità del battistrada
delle gomme nuove dipende
dal singolo produttore, dalle
dimensioni e dal modello.
Normalmente un estivo
nuovo di fabbrica presenta
un rilievo di circa otto millimetri,
mentre gli invernali ne
hanno circa nove. Abbiamo
per costatato che il profilo
delle gomme nuove tende a
diminuire, ad esempio vi
sono addirittura prodotti che
arrivano sul mercato con uno
spessore di appena mm. Ma
questo criterio è davvero decisivo
per la durata utile del
pneumatico La risposta, negativa,
ci viene data dai nostri
recenti test delle gomme
estive e invernali la resa chilometrica
di una gomma non
dipende solo dallo spessore
e dalla scolpitura del battistrada,
ma anche dal tipo
di mescola cos come dalla
struttura della carcassa.
Tutti fattori che ne influenzano
il processo di usura.
Pu quindi succedere che un
pneumatico pregiato di un
marchio di alta gamma come
Continental o Michelin dopo
10 000 m perda soltanto 1,5
mm di battistrada, mentre
una gomma economica dei
brand Too o Infinit ne
perda da a 3 sulla stessa
percorrenza. Un riscontro
che conferma che l’utilizzo
parsimonioso delle risorse e
la tutela ambientale iniziano
con la scelta del pneumatico.
cco
allaualann
Con un battistrada meno profondo,
la gomma è più rigida
e risponde in modo più diretto
nelle manovre di scansamento
o nella frenata
d’emergenza. Tuttavia, la
resistenza all’aquaplaning
dipende dalla struttura e
dalla profondità del battistrada.
Dal test pneumatici
estivi 3555 R1 di
quest’anno risulta che le
gomme con meno battistrada CONSILI
perdono aderenza a 0 mh,
Confrontare le gomme
mentre quelle con un profilo
esaminate nei nostri
più pronunciato resistono
test e scegliere quella
fino a mh (cfr. criterio
che meglio risponde alle
«resistenza all’aquaplaning»
proprie necessità.
rilevata su pista bagnata coperta
da uno strato d’acqua
Con una guida prudente
e previdente si
di otto millimetri).
risparmiano gomme e
a usta scelta
nervi e si arriva pi sicuri
Una gomma nuova con battistrada
meno profondo non
Il controllo regolare
alla meta.
deve per forza essere di della pressione aumenta
non solamente la
minore qualità. Scegliere
un pneumatico adeguato è sicurezza, ma allunga anche
la vita delle gomme.
fondamentale per la vostra
sicurezza e per l’ambiente.
uanto durerà dipende per
da molti altri fattori. •
RETO BLTTLER
Funzione:
esperto TCS pneumatici
rofessione:
meccanico d’auto
e venditore tecnico
Età: 42 anni
Contatto:
tcs.ch/esperto
46 touring | luglio / agosto 2020
SVAO
ermeoettaentro
emono
oletta festeia anni. uest’anniversario riveste
dunue l’occasione perfetta per la moderatrice televisiva
andra oner di raccontare la sua adorabile citt d’oriine,
che vale assolutamente la pena visitare.
→
uarri
Sandra Boner consiglia
di cominciare la visita
dai margini della città.
luglio / agosto 2020 | touring 47
La magnifica Cattedrale di Sant’Orso è l’emblema di Soletta.
La piazza Riedholz con le case ben conservate, sfondo ideale per film e foto.
Giochi d’acqua alla fontana Simson in città vecchia.
TESTO SANDRA BONER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Per me Soletta è il centro del mondo, da questa città
barocca in sole quattro ore e quaranta si raggiunge
in treno Parigi e in appena cinque ore si arriva nel
cuore di Milano. Ma chi vuole andarsene da Soletta?
La mia patria ai piedi del Giura meridionale sull’argine
dell’Aar ha tanto da offrire – arte, cultura e mondanità, e
tutto ciò su 6,29 chilometri quadrati soltanto.
I 2000 anni di Soletta
Il nucleo barocco, la storia entusiasmante, gli straordinari
musei e gli innumerevoli itinerari escursionistici invitano
gli ospiti della cittadina alla scoperta e al relax.
Il centro storico impressiona per il fantastico stile architettonico
– non per nulla la capitale dell’omonimo cantone porta
il prestigioso titolo di «città barocca più bella della Svizzera».
Caratterizzata dall’architettura del tempo in cui i rappresentanti
della casa reale francese (1530–1792) risiedevano a
Soletta, viene anche denominata «la città degli ambasciatori».
A piedi si possono comodamente percorrere le romantiche
viuzze di acciottolato per scoprire le attrazioni principali
come la Cattedrale di Sant’Orso (St. Ursen), la Porta di Basilea
o la Torre dell’orologio.
La bellezza architettonica e urbanistica è visibile ovunque a
Soletta. Quando nelle giornate d’estate passeggio nelle stradine
insieme ai miei figli e ci concediamo un buon gelato, ci
sentiamo perfettamente a casa, ma allo stesso tempo in vacanza.
Ai margini della città
Un piccolo consiglio: cominciate a scoprire Soletta dai margini
della città. Sedetevi sul muretto dell’Aar («Aaremüürli»),
perché da qui potete godervi la migliore vista sulla Cattedrale
di Sant’Orso, sulle numerose torri e guglie della città. Siete in
forma e non soffrite le vertigini? Allora vi invito a salire sulla
terrazza della torre della cattedrale. Vale proprio la pena
affrontare i 249 scalini per salire in cima. Una volta fatto lo
48 touring | luglio / agosto 2020
SVAGO
Campi Elisi dell’Aar viene chiamata l’area mondana in riva al fiume.
Dalla torre di S. Orso la bella città barocca è ai vostri piedi.
La torre dell’orologio del 13° secolo al centro di storie e leggende.
sforzo di raggiungere la terrazza, avrete in cambio la vista
panoramica su Soletta. Qui la città sembrerà essere ai vostri
piedi!
Il numero 11
È interessante far notare che la torre di Sant’Orso è alta esattamente
sei volte 11 metri. A Soletta il numero 11 ha un significato
particolare ed è presente un po’ ovunque nella città. Ad
esempio ci sono undici musei, fontane, cappelle e chiese e un
orologio con un quadrante astronomico composto da undici
ore soltanto. Da non dimenticare inoltre la gustosissima birra
«Öufi» (in dialetto di Soletta significa: undici) fabbricata con
luppolo, malto e acqua dell’Aar. I solettesi amano festeggiare,
sono volentieri insieme e si dice che la densità di ristoranti a
Soletta sia la più alta al mondo. Sarà poi vero?
I «Campi Elisi» sull’Aar
Sulle accoglienti terrazze dei bar e ristoranti lungo l’Aar (i solettesi
chiamano il luogo i «nostri Campi Elisi») si sta in compagnia
e in completo relax. Con tutti gli ombrelloni colorati e
il profumo di caffè fresco sembra di essere in vacanza sulla
riviera mediterranea. Cosa c’è di più bello di farsi coccolare
gastronomicamente lungo il fiume in un’atmosfera di villeggiatura
– con specialità regionali come una vellutata al vino
bianco solettese o con piatti internazionali.
A proposito di Aar: il fiume mostra il suo lato migliore tra
Soletta e Bienne e offre numerose possibilità di svago: luoghi
tranquilli in cui riposarsi, parco giochi per bambini e aree per
grigliate, ideali per trascorrere serene serate estive. Numerosi
sentieri escursionistici in bicicletta o a piedi costeggiano la
riva e naturalmente si possono compiere anche belle gite in
battello.
Una gita a Soletta sarà di certo indimenticabile, ma attenzione:
questa città rende dipendenti … ◆
In pillole
L’ergoterapista di formazione ha iniziato la sua carriera televisiva presso
l’emittente locale di Soletta. Dal 2002 fa parte del team di moderatori di
Meteo SRF. Con il partner e i due figli vive nella sua città d’origine Soletta.
luglio / agosto 2020 | touring 49
TCS Protezione giuridica circolazione:
Il Suo partner forte, affinché
non abbia la peggio in un
contesto giuridico.
In caso di contenzioso in materia di circolazione, è facile avere
la peggio se non ha un partner competente al Suo fianco.
Gli 80 avvocati e giuristi del TCS si impegnano per Lei, anche
in tribunale.
Scopra di più sui Suoi vantaggi con la TCS Protezione giuridica
circolazione:
tcs.ch/circolazione 0800 140 000
SVAO
uando larctettura
rotaonsta
gen sinonimo di bianche scogliere e spiagge di ciottoli levigati.
uttavia pure larchitettura della pi grande isola della ermania
attira visitatori. ui sul ar Baltico si possono trovare le opere di
Ulrich ther, larchitetto visionario della , e il Colosso di rora,
un complesso di edifici di epoca nazista in fase di riconversione.
→
REORTAE JULIANE LUTZ
a gigantoania
di rora è ben
visibile dall’alto.
FOTOART MIRO O/REENFOTOS.DE
luglio / agosto 2020 | touring 51
a orr i tr
a Binz era la torretta
dei bagnini ai tempi
della DDR.
Coa i ana o
ungo le due facce
del padiglione
musicale.
er la sua forma la torre del bagnino fa pensare ad un
alieno che per sbaglio è atterrato sulla spiaggia di
inz. retta da Ulrich Mther nel 1, è servita da
postazione di salvataggio sino alla fine dei tempi della
DDR. In questa struttura i bagnini si ammalavano spesso di
angina perch tenevano aperte porte e finestre per combattere
il caldo. Oggi è un bene culturale protetto che è messo a
disposizione dall’Ufficio di stato civile di inz per celebrare
matrimoni. naturalmente è uno dei soggetti più fotografati
sull’isola.
arctettura d ter culto
L’ingegnere civile Ulrich Mther riusc a disegnare strutture
in cemento come se fosse un artista della piegatura della
carta. I suoi edifici assumono forme geometriche, spigolose,
frastagliate e pungenti come origami, o sagome etraterrestri
come appunto la torre del bagnino risanata nel 01. Nato
nel 134 a inz introdusse un modulo per la costruzione del
tetto, il «paraboloide iperbolico». Chiamato «Hparschale» da
Mther, è composto di due campi di linee rette intersecanti,
ogni linea con un angolo leggermente diverso, in modo da
produrre una forma arrotondata. Come risultato si ha una
struttura all’apparenza leggera, ma in realtà estremamente
solida. Una novità che fece di Mther un innovatore della
struttura a guscio in architettura.
Sono in molti a visitare Rgen per il suo patrimonio naturale
le falesie di gesso e il parco nazionale di Jasmund, ma anche
la sua architettura attira numerosi turisti. Sull’isola si trovavano
1 opere di Mther, ma dopo la caduta del Muro di erlino
un quarto è stato abbattuto, convertito in qualcos’altro o
lasciato deperire. Per fortuna è stato invece conservato e riattato
il padiglione musicale a Sassnitz. Detta «urmuschel»,
l’opera ora arricchisce la località balneare con il grande porto
nella penisola di Jasmund. Fiancheggiata da due casette per il
guardaroba con finestre a obl, l’edificio sembra un fungo se
FOTO LIANE LT, FOTOART MIRO O/REENFOTOS.DE, MAI CH/HOTEL CERES
52 touring | luglio / agosto 2020
SVAO
visto dal davanti e un’enorme coda di balena se visto dal retro.
Come la torre del bagnino, anche il padiglione musicale s’inserisce
nella corrente dell’architettura organica che ricerca
l’armonia tra essere umano e natura.
L’architettura del ristorante «Ostseeperle» (La Perla del Mar
altico) a loe invece ha un aspetto che si stacca decisamente
dall’ambiente circostante. Mther costru l’imponente
struttura triangolare nel 1 sulla base di cemento, acciaio
e vetro. Situato sulla spiaggia principale di quello che era un
villaggio di pescatori, durante il periodo della DDR il locale
era un centro d’incontro con bar e ristorante per gli abitanti al
di fuori della stagione estiva. ra cos popolare che la durata
di permanenza nel locale era limitata a 45 minuti. Dopo la
caduta del Muro invece l’edificio dell’e DDR rimase a lungo
vuoto sino a che venne Arne naa. Con la consulenza iniziale
di Ulrich Mther, l’architetto originario della Regione
della Ruhr ridiede vita a La Perla del Mar altico e nel 00
l’ampli con una nuova costruzione di appartamenti di vacanza.
Oggi è ancora ben frequentata e occorre prenotare per
avere un tavolo al ristorante. Non sorprende se si pensa che,
quando la giornata è priva di nubi, dalla terrazza si scorge il
promontorio di Capo Arona, che costituisce la punta della
penisola di itte.
acane n un monumento storco
Dalle terrazze dei lussuosi appartamenti dei palazzi di Prora
gli ospiti possono godersi la vista sul verde che costeggia il
mare e su una spiaggia tra inz e Sassnitz lunga 14 chilometri,
che attira gli appassionati del nuoto e della tintarella. Nel
luogo in cui oggi i turisti si rilassano, durante il Terzo Reich la
gigantesca struttura era gestita dall’organizzazione ricreativa
nazista «Forza attraverso la gioia». Si tratta del relitto più gigantesco
della storia del regime di Hitler. In un paesaggio incontaminato
davanti ad una delle più belle baie dell’isola il
governo nazista progett la destinazione forzata per le →
uasi inaiosa
sembra la erla del ar
Baltico, un’altra opera
di ther a loe.
n ioi aito
La gran parte di rora
oggi è costituita
di appartamenti.
luglio / agosto 2020 | touring 53
Piacere in famiglia!
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TOURING sorteggia
1 × un Package
Family Rockers
(due notti per 2 adulti e
2 bambini) per
HARD ROCK HOTEL
a Davos.
Il concorso si svolge dal 1° luglio al
21 luglio 2020.
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Il concorso si svolge dal 23 luglio
all’11 agosto 2020.
Ogni mese nuove possibilità di vincita online
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SVAGO
Nel Lido di Binz domina
l’architettura classica
delle spiagge lungo
il Mar Baltico.
CARTA KEYSTONE
vacanze dei lavoratori tedeschi: una fila di otto edifici identici
– ognuno alto sei piani e lungo 550 metri – con camere tutte
identiche di 4,75 per 5 metri e arredate secondo gli standard
più moderni di allora. L’architetto Clemens Klotz progettò
pure ristoranti, piscine, un ufficio postale e un ospedale, nonché
una centrale elettrica. Nel villaggio turistico avrebbero
dovuto trascorrere le ferie 20 000 persone nello stesso periodo.
Ma i vacanzieri non arrivarono mai perché nel 1939
scoppiò la guerra e gli operai vennero richiesti altrove. Del
progetto vennero completati gli otto edifici, la ricezione, l’ufficio
postale e due case per il personale. Quando si visita la
struttura – dichiarata monumento nazionale nel 1994 – si rimane
impressionati dalle enormi dimensioni. Il Colosso di
Prora, come viene comunemente chiamato, doveva appunto
preparare gli ospiti a servire non soltanto fisicamente, ma anche
mentalmente i piani di Hitler. Durante la guerra venne
usato come alloggio per i battaglioni di polizia, i lavoratori
coatti e poi come lazzaretto. Dopo il 1945 vi pernottarono i
migranti dall’est e dal 1962 Prora fu la più grande caserma
della DDR. Dopo la caduta del Muro divenne proprietà della
polizia federale tedesca, che però cambiò ben presto sede. In
un edificio venne istituito il centro di documentazione Prora,
mentre gli altri sette vennero lasciati decadere.
Vista di lusso sul Mar Baltico
Dal 2004 Prora venne riscoperta e gradualmente messa in
vendita diventando così un oggetto di speculazione immobiliare.
A parte l’edificio numero 5, che appartiene al Circondario
della Pomerania Anteriore-Rügen e in cui è stato allestito
un ostello della gioventù, il complesso di Prora è stato riconvertito
in appartamenti in affitto e di vacanze con negozi e ristoranti
al pianterreno. La vista sul Mar Baltico è ambita. A
seconda dell’appartamento, il prezzo sale sino a 6500 euro al
metro quadro. La banchina e la ricezione sono state conservate,
mentre il resto è stato completamente ristrutturato. In
alcuni punti si può ancor notare come l’originale color bruno
delle pareti sia stato ricoperto da un bianco luminoso. ◆
DA SAPERE
Viaggio: ad es. volo a
Berlino, da qui con il
treno diretto a Binz.
Periodo del viaggio:
Rügen è una destinazione
per tutte le stagioni.
Ulrich Müther: settimana
tematica 19–25.9.2020
binzer-bucht.de/veranstaltungen
Centro documentazione
di Prora: proradok.de
Agenzia: Railtour Suisse,
ad es.: 7 notti per 2 persone
nell’Hotel Cliff
Rügen a Sellin, biglietto
del treno, da 710 fr. a p.
railtour.ch
Stralsund
20 km DEU
Mar
Baltico
Rügen
Binz
Il viaggio è stato realizzato con il
sostegno dell’Ufficio del turismo
del Land Meclemburgo-Pomerania
Anteriore, della centrale del turismo
di Rügen e di Railtour Suisse.
Soggiorno perfetto
Sul molo di Binz si trova l’albergo
Cerês: una struttura
minimalista con un’imponente
cupola di vetro che si
distacca dall’architettura
della località balneare. Non
appena gli ospiti varcano la
soglia, si lasciano alle spalle
il frastuono della spiaggia.
All’interno dominano le tonalità
scure. Attraverso le
ampie finestre sino al soffitto
penetra molta luce. Il proprietario
dell’albergo, Moritz
Lau-Engehausen, ha rinunciato
a esporre arte alle pareti:
l’ospite non deve avere
distrazioni, deve concentrarsi
solo su se stesso. Con il suo
Cerês, Lau-Engehausen, architetto
e regista, ha realizzato
la sua idea di albergo
perfetto. Gli intenditori ritengono
che questo sia il miglior
indirizzo per pernottare
su Rügen. Il mattino si fa colazione
all’esterno attorniati
da arbusti di oleandro e alberelli
di arancio, che proteggono
pure dagli sguardi
curiosi dei passanti sul lungomare.
E nel tardo pomeriggio
dalla terrazza sul tetto
si può ammirare il tramonto
sul Mar Baltico. Consiglio: si
prenoti la suite nella cupola.
ceres-hotel.de
luglio / agosto 2020 | touring 55
e ere
na miriade di isole, lahi e foreste la varieata costa
occidentale della vezia un paradiso per escursionisti,
amanti della natura e olosi impenitenti.
REORTAE NICOLE RTTLI
ell’aria aleggia l’odore di fieno e prati fioriti.
Il silenzio è rotto solamente dal mormorare
del vento fra le fronde. Campi incolti
si stendono a perdita d’occhio, tanto
che pare essere lontanissimi dai trambusti della
civiltà, persi nelle foreste deserte della costa occidentale.
Invece ci troviamo nella riserva naturale
nggrdsbergen, a neanche quattro chilometri dal
centro di teborg, la seconda città più popolosa
della Svezia. Con una delle innumerevoli bici noleggiabili
a prezzi modici, ci si arriva comodamente
in un quarto d’ora. asta qualche corona per eva-
dere dalla confusione urbana.
iol i rn è
un’area di svago
di prossimità alle
porte di teborg.
D’un tratto si sente un fruscio. A sor-
presa due pecore spuntano da
dietro ciuffi di gramigna ma-
sticando rumorosamente
incuranti del gruppetto di
escursionisti armati di
fotocamera continuano
per la loro strada tra
l’erba alta. Facciamo
altrettanto e continuiamo
ad esplorare
la zona, costellata di
laghetti e abeti maestosi.
Attraverso un
portone entriamo direttamente
nel ota-
nisa, uno dei più va-
sti giardini botanici di
tutt’uropa che ospita ol-
tre 1 000 specie di flora,
cascate, aiuole di dalie mul-
ticolori e stupendi belvedere.
tard arra
Tanta natura mette fame, l’occasione
ideale quindi per una «fia», la tradizionale
pausa caffè svedese. Più di una pausa è
un’istituzione, un rito, o meglio una filosofia il momento
della giornata in cui si beve un caffè, accompagnato
da un dolce quali le tipiche ciambelle
alla cannella ed altre leccornie burrose insieme
ai colleghi di lavoro, gli amici o la famiglia. Inforchiamo
quindi la bici e ritorniamo alla vicina città.
Ci aggiriamo nel quartiere storico completamente
ristrutturato e molto «in» di Haga con le sue casette
in legno colorate, viuzze acciottolate, negozi
56 touring | luglio / agosto 2020
SVAO
vintage e ristorantini ci sembra di fare un tuffo nel
passato. d ecco il Caf Husaren, locale famoso
per la produzione di «anelbullar» (ciambelle alla
cannella) etra large. Ordiniamo con l’acquolina
in bocca ma siamo arrivati tardi, vanno proprio a
ruba, le hanno finite tutte. Che delusione
ierv nurle
Incontro con gli abitanti
a uattro zampe di
nggrdsbergen.
Per risollevarci il morale nulla di meglio che qualche
distrazione. Optiamo per un giro turistico in
aa. Usciamo dal grande porto, passiamo accanto
ad una nave da guerra in pensione, e ci infiliamo
nel labirinto di canali che percorrono il centro.
La nostra guida Natalie racconta con grande
rsi i orno
asticcini tipici per la
merenda per soddisfare
la voglia di dolce.
verve la storia della città, ma per quanto interessante,
riusciamo a malapena a seguirla e apprezzare
i monumenti che ci sfilano davanti, intenti
come siamo a destreggiarci con le pagaie. Ma è
un’esperienza gratificante anche per noi marinai
della domenica. Veder poi il tramonto riflesso
nell’acqua è uno spettacolo magico che ci ripaga
pienamente dello sforzo fatto.
a unsola allaltra
Ad una cinquantina di chilometri a nord-ovest,
dove finisce l’arcipelago e inizia il mare aperto, si
trova Marstrand. Dominata dalla sua imponente
fortezza, l’isola era famosa già nell’Ottocento
quale residenza estiva dell’allora re Oscar II. Oggi
è la capitale velistica della Svezia e località di villeggiatura
alla moda. La terrazza rigogliosa di fiori
e piante della pasticceria ergs è perfetta per ammirare
indisturbati i lussuosi acht ormeggiati e
l’animato viavai sul molo mentre ci concediamo
una deliziosa merenda.
→
luglio / agosto 2020 | touring 57
L‘estate al suo meglio!
Finalmente vi è permesso di visitare di nuovo i nostri
paesi vicini. Abbiamo messo a punto queste offerte in
esclusiva per voi in qualità di socio Touring. Troverete
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ADLER Spa Resort THERMAE,
Bagno-Vignoni / Toscana
Tra le dolci colline della Val d‘Orcia, l‘ADLER
Spa Resort THERMAE vi aspetta con un
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gourmet, tour in bicicletta, passeggiate,
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ADLER Spa Resort DOLOMITI,
Ortisei in Val Gardena
L‘ADLER Spa Resort DOLOMITI è situato
nel cuore di Ortisei, tra vette maestose e
paesaggio verde – un luogo di relax e piacere.
Non perdetevi il servizio a tutto
tondo e i numerosi servizi inclusi, dall‘
offerta top delle terme al variegato programma
sportivo e alla cucina regionale
da buongustai.
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Euro 836.– a persona con mezza pensione
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ADLER Lodge RITTEN,
Oberbozen
Una vista impressionante sulle Dolomiti.
Riposo e tempo per se stessi. Il nuovo
ADLER Lodge RITTEN è situato sopra Bolzano.
L‘esclusivo rifugio con spa nel
bosco, piscina a sfioro, ristorante panoramico
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Il Parco San Marco è una meta a se stante con i suoi 23,5 ettari
di terreno (1‘000 m 2 per ospite!). È situato sulle rive dell‘
incantevole Lago di Lugano con un‘ampia spiaggia privata e
accesso diretto al lago. Tutte le suite e gli appartamenti sono
esposti a sud e godono di una meravigliosa vista sul lago. Cinque
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Saintes-Maries-de-la-Mer, si trova l‘Hotel 5 stelle L‘Estelle en
Camargue, gestito dall‘albergatore svizzero Philipp Genner –
noto da 25 anni per saper unire il savoir-vivre francese e l‘ospitalità
svizzera. La casa con lago privato e giardino mediterraneo
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parco naturale della Camargue. Il mare dista solo 2 km.
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SVAO
oga Un modo
insolito, ma ben
divertente,
di visitare la città.
Percorrendo il sentiero costiero si scoprono scorci
incantevoli. Le spiagge attirano balneanti tutto
l’anno, anche d’inverno. A chi volesse cimentarsi si
consiglia di portarsi un vecchio accappatoio come
quello indossato dagli indigeni per dimostrare di
essere nuotatori temprati e non darsi subito a conoscere
come visitatori venuti da fuori I più freddolosi
aspetteranno comunque l’estate per fare il bagno,
stagione in cui la temperatura dell’acqua pu
salire oltre i 0 gradi.
Meno mondana l’atmosfera che regna su Drn, ad
una trentina di minuti di traghetto. Immersi nella
natura a camminare su quest’isola, che è vietata
alle auto, pare di essere le uniche persone su questo
remoto fazzoletto di terra, stretta fra scogli brulli
e spiagge battute dalle onde. Lungo il percorso,
con un po’ di fortuna ci si ritrova a tu per tu con
mufloni che pascolano nei verdi prati.
auna con sta
Poco lontano dal pittoresco porto situato alla punta
sud dell’isola la nostra escursione tocca un’attrazione
speciale la sauna riscaldata elettricamente
con vista mozzafiato sul paesaggio costiero. La
struttura, costruita alcuni anni fa, è gestita dagli
abitanti e pu essere prenotata direttamente online.
Nella parte occidentale dell’isola scopriamo anche
la gola di Dne. In alcuni punti il cammino si restringe
e dobbiamo strizzarci attraverso angusti
passaggi nelle rocce. Forse abbiamo esagerato un
pochino con i dolcetti gustati a metà pomeriggio. •
oggiornar Htel Eggers, elegante
albergo di media categoria
in pieno centro a teborg,
camera doppia da 155 franchi
oeleere
arstrands Havshotell, albergo
moderno con spa, ricca colazione
a buffet, doppia da 245 fr.
mrrne
Skagerrak
Dyrön
Marstrand
rrn un
tempo attirava i reali,
ora chi ha barche
a vela e acht.
SVEZIA
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St Erik da teborg si raggiunge
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compresa nel biglietto)
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vverieom
Sauna sull’isola Drn
rone
Il reportage è stato realizzato su invito di Visit Seden.
luglio / agosto 2020 | touring 59
TCS Camping: vacanze
sicure e spensierate
Nell’anno del coronavirus le ferie in Svizzera sono richieste più che mai. E in
cima alla lista delle preferenze di soggiorno ci sono i campeggi del TCS. Qui è
possibile rispettare le regole di distanziamento sociale e di igiene senza problemi
e nel contempo ci si può godere l’ambiente familiare e a contatto con la natura.
TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER
I
caravan vengono parcheggiati
con abilità, frattempo i confini con i Pa-
dell’anno record 2019. Nel
le tende montate in un esi limitrofi sono stati riaperti,
ciononostante molti
batter d’occhio e davanti
a qualche roulotte il grill è svizzeri hanno deciso di trascorrere
già in funzione. Dal 6 giugno
le ferie estive in pa-
è tornata la vita nei campeggi tria. E le vacanze in campeggio
del TCS – nove settimane più
risultano essere ideali a
tardi rispetto al programma. questo scopo, anzi addirittura
Il fatto che l’apertura di queste
predestinate: non im-
infrastrutture del club porta se in roulotte o camper,
fosse attesa con impazienza in tenda o in alloggio glamping
lo dimostrano non da ultimo
– la vita a contatto con
le cifre delle prenotazioni, la natura, l’atmosfera familiare
che per i mesi di luglio e agosto
e la possibilità di rispet-
si situano al di sopra tare le regole di comportamento
e di igiene con facilità
garantiscono un soggiorno sicuro
e spensierato.
La riconquista
dello spazio
Ne è convinta anche la famiglia
Bachmann. Lo stesso
giorno in cui è stato revocato
anche il confinamento per i
campeggi, ha raggiunto il
Campeggio TCS Soletta, dove
ora gode del proprio spazio
di felicità ritrovata. «Eravamo
pronti ad arrivare già
un mese fa, purtroppo abbiamo
dovuto aspettare. Ora
finalmente siamo qui», ci
confida Adrian Bachmann,
che sta sistemandosi insieme
a sua moglie e ai suoi due figli.
Pur non abitando molto
lontano dal campeggio, per
loro sono delle vacanze con
i fiocchi. «I bambini qui si
sentono bene, la gestione del
campeggio è ottima, la struttura
è pulita e grazie alle numerose
possibilità di escursioni,
non rischiamo di
annoiarci», spiega il padre
di famiglia.
Dal 6 giugno aperto
al pubblico sia il TCS
Camping di Soletta
sia gli altri campeggi
del club in Svizzera.
60 touring | luglio / agosto 2020
CLUB
Giunti il primo giorno d’apertura Adrian e Karin Bachmann con Mael e Noé.
La campeggiatrice stanziale Christine Wittwer trascorre qui metà anno.
Christoph Burgherr gestisce il TCS Camping di Soletta dal 2019.
Quello di Soletta è uno dei 29
campeggi TCS sparsi in tutta
la Svizzera. «La posizione
lungo il fiume Aar è ideale
per un soggiorno di riposo e
di svago», afferma il direttore
del campeggio Christoph
Burgherr. La vicinanza alla
cittadina di Soletta, gli itinerari
per escursioni a piedi e
in bicicletta, il porticciolo e il
ristorante alla moda «Pier 11»
sono solo un paio dei motivi
che attirano i vacanzieri.
Oliver Grützner, responsabile
di Turismo & Tempo libero
del TCS, aggiunge che: «Tutti
i nostri campeggi si distinguono
per la loro qualità e
posizione. A bordo acqua, in
montagna o vicino ai centri
urbani, al TCS si trova sempre
il luogo ideale per trascorrere
vacanze indimenticabili».
E ciò vale non solo
per i campeggiatori incalliti
perché «grazie ai nostri alloggi
glamping, anche ospiti
senza equipaggiamento o
alle prime armi possono godersi
delle vacanze all’aria
aperta in totale comodità»,
sostiene Oliver Grützner.
REGOLE DI
COMPORTAMENTO
Così si proteggono ospiti e
collaboratori:
▪ Lavarsi regolarmente
le mani
▪ 2 metri di distanza tra
una persona e l’altra
▪ Recarsi il meno possibile
alla reception: al massimo
1 persona, mantenere
la distanza
▪ Shop: numero di persone
limitato e mantenere
la distanza
▪ Registrazione ospiti
giornalieri alla reception
▪ Se possibile pagare senza
contanti
▪ Distanza dal vicino, se
non esiste parcellizzazione,
3 metri
▪ Utilizzo della toilette del
proprio camper o roulotte
▪ In caso di sintomi recarsi
subito a casa
Ulteriori informazioni:
tcs-camping.ch
In tutta sicurezza
Guardandosi attorno e parlando
con la gente, non si
sente traccia della crisi da
coronavirus, la normalità
sembra essere tornata. Ciò si
spiega da un lato con il fatto
che in un campeggio si riesce
a mantenere facilmente le
regole di distanziamento sociale
e di igiene, meglio che
in un albergo. La maggior
parte dei campeggiatori usa
proprie toilette e docce, cucina
da sé e può mantenere le
distanze di due metri senza
problemi grazie alle parcelle
spaziose. E d’altra parte il
TCS ha sviluppato un concetto
di protezione efficace
per i suoi ospiti. In ricezione,
munita di un divisorio in
plexiglas, può sostare solo
una persona alla volta e a chi
aspetta è stata messa a disposizione
un’area apposita, in
cui ognuno attende il proprio
turno. Lo stesso vale per gli
impianti sanitari, che vengono
disinfettati regolarmente
e in cui sono stati bloccati
dei wc e delle docce per
conformarsi rigorosamente
alla distanza di sicurezza.
Manifesti, locandine e il personale
ricordano costantemente
le norme da rispettare
(vedi box). Il direttore è comunque
pieno d’elogi: «I nostri
ospiti si attengono in
modo esemplare alle regole»,
afferma Christoph Burgherr.
«È vero che a volte può capitare
di dover avere un po’ di
pazienza, ma in genere il
tempo di attesa viene sfruttato
per una chiacchierata
tra i campeggiatori. Ci si racconta
del tour in bicicletta o
della ricetta appena cucinata
e gustata sotto la propria veranda».
Importanti contatti
sociali
Proprio di fronte al caravan
della famiglia Bachmann,
Christine Wittwer sta fissando
la tenda della sua roulotte.
Christoph Burgherr
accorre premuroso in aiuto
dell’ospite stanziale e fissa
il picchetto. Con un ampio
sorriso la signora ringrazia il
direttore e ci spiega che, essendo
una campeggiatrice di
lunga durata, ha potuto riaccedere
alla sua parcella già
in maggio. È davvero contenta
che il camping abbia finalmente
riaperto i battenti.
«Abitando da sola, quando
sono qui mi piace il contatto
con gli altri – naturalmente
in questo momento mantenendo
le regole di distanza
sociale», conclude Christine
Wittwer. ◆
→
luglio / agosto 2020 | touring 61
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safari Deluxe nel
campeggio TCS a Soletta.
a staone sar rolunata
d due settmane
ei campei del tornata la vita. liver rtzner, responsabile
urismo e tempo libero del , spiea come ci si preparati al via e
perch i campei sono i luohi ideali per trascorrere le ferie in vizzera.
INTERVISTA DOMINIC RAF | FOTO EMANEL FREDIER
contento er laenuta
raertura de came
oure ancora arraato
erc s otuto rarre
solamente dal uno
Oliver rtzner uardiamo
avanti e rallegriamoci del
fatto che dopo lunghe settimane
di intensi preparativi
siamo riusciti finalmente a
partire con una nuova stagione
om stato utlato dal
uesto temo lero
non oluto
uesto periodo è stato usato
per applicare le varie misure
dell’Ufficio federale della sanità
pubblica (UFSP). Abbiamo
inoltre costruito più di
una ventina di nuovi alloggi
glamping, dei quali quasi un
terzo dispone di servizi igienici
propri. Inoltre, il campeggio
TCS di att sul lago
di Thun brilla di nuovo splendore,
perch è stato riammodernato
in collaborazione
con la città di Thun e adeguato
alle nuove esigenze dei
campeggiatori mobili.
a rcesta d acane n
cameo semre molto
rande se s uardano
le cfre delle renotaon
eate reentato
uesto ao
Il numero di prenotazioni
ricevute nei mesi di gennaio
e febbraio prima del confinamento
era già più alto rispetto
a quello dell’anno record
01. Ci aspettavamo
dunque una forte richiesta.
ramte ual msure
arantte la scurea del
ost e de collaorator
Le direttive dell’UFSP si possono
applicare molto bene
nei campeggi e perfino farle
rispettare meglio che, ad
esempio, negli alberghi o negli
ostelli. Tramite la parcellizzazione
delle postazioni è
molto facile mantenere la distanza
minima di due metri,
le misure di distanziamento
e igiene si possono applicare
in modo facile e corretto anche
nei servizi igienici e negli
spazi di ristorazione. Inoltre,
di solito i campeggiatori
mangiano dentro oppure davanti
al loro alloggio e si spostano
in gran parte all’aperto
e non all’interno
di ascensori,
scale o
ristoranti.
Il onslo
federale
raccomanda
d trascorrere
le acane
n era
uestestate erc
came del sono
redestnat allo scoo
La maggior parte dei nostri
camping sorgono direttamente
sulle sponde di laghi e
fiumi e senza eccezioni in
bellissime regioni escursionistiche
oppure ciclistiche che
offrono molte attività. dunque
l’ambiente perfetto per
Le direttive
dell’ si
possono applicare
molto bene
nei campei
godersi la meravigliosa natura
svizzera, per rigenerarsi
e condividere la riconquistata
libertà con la famiglia e
gli amici.
sono an su come
amn u comensare
mancat
ntrot
durante la
seconda met
dellanno
oure nel
rossmo
anno
Le entrate perdute
possono
essere compensate
in parte con il lavoro ridotto
e la riduzione dei costi.
Inoltre, la stagione del campeggio
sarà prolungata di
due settimane quest’anno.
Partiamo dal presupposto
che il boom del camping continuerà
e che nel 01 potremo
eguagliare le cifre da
primato degli ultimi due
anni. •
liver rner
responsabile Turismo
e tempo libero TCS
luglio / agosto 2020 | touring 63
Ordinare da casa in modo semplice e comodo
LA SICUREZZA
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I sistemi di apertura keyless sono pratici, ma, come hanno mostrato diversi test di TCS e ADAC, lo sono
purtroppo anche per i ladri di auto! Con questa custodia portachiavi siete al sicuro! La schermatura delle onde
radio impedisce la lettura dei dati di sblocco (protezione RFID), ma al tempo stesso consente l‘apertura della
portiera tramite pulsante. Il biglietto del parcheggio può essere conservato nel pratico scomparto esterno, in modo che ciò che
deve stare insieme rimanga insieme. E ovviamente, come per ogni custodia portachiavi, c‘è anche spazio per le chiavi convenzionali.
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I sistemi di chiusura keyless sono oggi ampiamente utilizzati. Basta portare con sé la
chiave. L‘auto si apre quando il conducente si avvicina – il motore si avvia premendo
un pulsante. Tutto ciò è comodo, ma allo stesso tempo non sicuro. Scassinatori e
ladri possono intercettare i dati di sblocco a distanza, persino quando la chiave si trova
in casa e l‘auto è parcheggiata davanti alla porta. La custodia per chiavi welltravel vi
protegge in modo efficace. Quando la chiave non viene utilizzata, basta inserirla nella
custodia e le onde radio vengono bloccate.
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è uno dei marchi pi noti
e affidabili della Svizzera.
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uinto di il uno dei marchi con la miliore reputazione
in vizzera. ispetto all’anno precedente, il più rande club elvetico
dedicato alla mobilit ha uadanato ben tre posizioni in classifica.
TESTO DOMINIC RAF | FOTO EMANEL FREDIER
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a quasi 15 anni il
TCS è un fedele
compagno di viaggio,
pronto ad assistere
e soccorrere i soci ovunque
vengano a trovarsi in
difficoltà. Il volante su sfondo
blu con lo stemma rossocrociato
attorniato dal giallo è
uno dei loghi più conosciuti
in Svizzera, oltre che simbolo
e garante di una mobilità sicura,
intatta e moderna. La
fiducia in noi è forte, come
emerge dal raning 00
delle aziende più rinomate
nel nostro Paese.
esonsalt
e leaders
La «rand Reputation Stud»
RepTra è la maggiore indagine
sulla reputazione condotta
in Svizzera per conto di
Farner Consulting. Per l’edizione
00, si sono esaminate
151 imprese appartenenti
a 15 settori in base ai
seguenti criteri prodotti, innovazione,
performance, leadership,
responsabilità sociale,
corporate governance,
attrattiva come datore di lavoro.
Secondo gli autori, lo
studio confermerebbe la tendenza
fra i consumatori di
premiare organizzazioni che
si distinguono per il senso di
responsabilità e il comportamento
dei vertici marchi
cioè, che sostengono e forniscono
orientamento alla comunità,
impattando e generando
momenti positivi nel
quotidiano della gente.
Ottavo nel 01, quest’anno
il TCS ha conquistato tre posizioni.
A detta del direttore
generale Jrg itter, questo
ottimo piazzamento conferma
l’instancabile impegno
del club «Come TCS, ci sforziamo
di essere sempre presenti
al fianco dei nostri soci
e aiutarli nel bisogno. Siamo
soddisfatti ed estremamente
felici che anche il più vasto
pubblico lo percepisca e onori
la nostra attività» si rallegra
itter.
serene oste
Per Nicole tzberger, responsabile
rand Strateg
del TCS, i risultati dello studio
sono un riconoscimento
che consente di guardare certamente
al futuro con ottimismo
«I dati, rilevati ancora
prima della pandemia da coronavirus,
ci attestano la capacità
di facilitare la vita
quotidiana e di infondere un
senso di sicurezza nelle persone.
Secondo i ricercatori,
l’elevato livello di reputazione,
intesa come legame
emotivo con il brand, è destinato
a sussistere anche al di
là della recente crisi». •
aegerLeCoultre
Raiffeisen
Satch roup
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M Electronics
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luglio / agosto 2020 | touring 65
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TCS Societariato Famiglia. Se Lei o i Suoi cari venite coinvolti in un contenzioso come
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consulenza e assistenza giuridica coprendo le spese legali. Inoltre, in caso di contenzioso
con la Sua assicurazione auto per danni casco al Suo veicolo, può contare sull’aiuto
dei nostri 80 giuristi interni, gratuito per tutti i membri della Sua famiglia.
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a anni Il TCS è al fianco di
tutta la famiglia con un primo
consiglio dei suoi avvocati.
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nel usto
Il consla e auta
l societariato offre a familie e coppie numerosi vantai. e,
ad esempio, vostra filia perde il controllo dello sateboard e uesto
va a danneiare un veicolo di terzi potete rivolervi ai nostri iuristi
per una consulenza preliminare individuale.
TESTO DOMINIC RAF
volte il pallone disobbedisce
al piede e finisce
nella finestra
del vicino, mandandola
in frantumi. Oppure la
bambina si distrae un attimo
ed ecco che lo sateboard si
mette in moto e va a sbattere
contro il cerchione dell’auto
malauguratamente parcheggiata
proprio l. uando i ragazzini
giocano, pu sempre
accadere di tutto. Ogni
danno, per quanto piccolo, è
fastidioso pu farvi litigare
con l’inquilino della porta
accanto e talora creare costi
ingenti se non addirittura
sfociare in un’azione legale.
sione per famiglie comprende
un primo consulto giuridico
individuale per questioni
concrete o di carattere generico.
uesta prestazione è
gratuita e senza impegni.
L’assistenza telefonica, che fa
parte integrante del portale
TCS «le4ou», è ideale per
informarsi su tematiche inerenti
alla legge e alla vita
quotidiana, ottenere chiarimenti
competenti e scambiarli
con altri utenti. Forte
di un’ottantina di avvocati
propri, il TCS dispone di un
vasto no-ho in materia.
Approfittatene e chiamate il
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eviterete che una bega per un
vetro rotto o una tavola rotolata
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sformi in un problema più
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comprende il miglior soccorso
stradale della Svizzera
e permette di fruire dell’attraente
programma vantaggi
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«CH Camille loch»
e il Museo svizzero dei trasporti
di Lucerna. La variante
per famiglie e coppie schiude
ulteriori servizi e copre tutte
le persone che vivono nello
ROTEZIONE ER
TUTTA LA AILIA
assate al societariato
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tutti i membri della famiglia
Soccorso stradale per
biciclette ed e-bike
rotezione trasporti pubblici
in caso di soppressioni
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seguito a maltempo
rotezione giuridica in
caso di incidente per
pedoni, ciclisti e utenti dei
mezzi pubblici
Braccialetto «ids Help
mire or upre o
el
n arere ualfcato
ale oro
In tali evenienze i soci del
TCS possono rivolgersi ai
legali del club. Infatti, l’adestesso
nucleo. Ad esempio il
braccialetto di sicurezza
«ids Help», il soccorso stradale
per biciclette ed e-bie,
la protezione giuridica in
caso d’incidente per pedoni,
ciclisti ed utenti dei trasporti
pubblici nonch il rimborso
delle spese di albergo e tai
laddove venisse cancellato
l’ultimo treno o bus. •
luglio / agosto 2020 | touring 67
CLUB
n anno irso agi atri Niente
scrutinio per alzata di mano a
seguito delle misure anti-coronavirus,
l’assemblea dei delegati 2019 si
è svolta infatti per iscritto.
ASSEMLEA ORDINARIA DEI DELEATI TCS
etrosetta su
un anno d success
atto probabilmente senza precedenti nella storia del ,
nel l’assemblea dei deleati si tenuta per iscritto.
l maiore club della mobilit svizzero si lascia alle spalle
un esercizio positivo, all’insena dell’innovazione.
TESTO TCS | FOTO EMANEL FREDIER
ordinaria dei delegati
è l’organo supremo del TCS.
Si compone dei 145 delegati
assemblea
delle sezioni, dei membri di direzione
e del delegato dei Camping Club
del TCS. I principali punti all’ordine del
giorno sono l’approvazione della relazione
annuale e del bilancio, la determinazione
delle quote associative e le elezioni
nel Consiglio di amministrazione.
uest’anno l’importante appuntamento
doveva aver luogo a ugo, nel cuore
della Svizzera. A seguito delle misure
adottate per contenere la diffusione
della pandemia, il TCS ha deciso di rinunciare,
con ogni probabilità per la
prima volta nella sua storia lunga quasi
15 anni, alla presenza fisica dei delegati
centrali, che hanno esercitato i loro
diritti per iscritto. Nonostante le particolari
circostanze, la «tele assemblea»,
per chiamarla cos, si è svolta senza intoppi
e il TCS pu chiudere un esercizio
01 ricco di successi.
Innoaon e slu
I delegati centrali hanno preso atto del
rapporto e dei conti annuali, approvandoli.
Nell’anno in esame, l’attività è
stata caratterizzata dalla piena riuscita
del rinnovo del Libretto TI, nonch da
numerose altre innovazioni e da sviluppi
di prodotti e servizi, soprattutto
nel campo della mobilità elettrica. Ma il
TCS si è impegnato attivamente anche
per il benessere dei propri soci nei settori
della sicurezza stradale e della politica
dei trasporti. Tutto ci non si è tradotto
soltanto in un consuntivo positivo,
ma ha anche permesso al TCS di confermare
nel 01 la tendenza favorevole
per quanto riguarda le adesioni, registrando
un aumento dei soci per il secondo
anno consecutivo. Rispetto all’esercizio
precedente, il loro numero è
aumentato di oltre 1 000 unità. In merito,
ecco il commento del direttore generale
Jrg itter «Ci dimostra che,
con le nostre offerte e innovazioni, rispondiamo
alle esigenze dei nostri soci.
Ci conferma pure l’elevata rilevanza
sociale del TCS».
Il successo registrato nel 01 consente
al TCS di affrontare il futuro con fiducia,
nonostante la crisi del coronavirus,
come hanno rilevato il presidente cen-
6 touring | luglio / agosto 2020
L’ESERTO TCS
trale Peter oetschi e il direttore generale
Jrg itter nella loro lettera congiunta
ai delegati. ssi confermano
infatti che «Le fondamenta sono solide,
tanto da poter affrontare il futuro con
fiducia».
leon e commato
de ceresdent
Per quanto riguarda le elezioni, rispettivamente
le rielezioni, tra i 4 membri
del Consiglio di amministrazione si trattava
in particolare di sostituire i due
membri di lunga data e vicepresidenti
Thierr urart (Sezione Argovia) e
Carlo Vitalini (Sezione Ticino), che lasciano
nel 00
la presidenza
delle rispettive
sezioni e, di
conseguenza, le
loro cariche nel
club centrale.
Al loro posto
Le fondamenta sono
solide, tanto da poter
affrontare il futuro
con fiducia
eer oei
presidente centrale del TCS (a s.)
e r ier
direttore generale del TCS
sono stati eletti
Patric osteli
(Sezione Argovia)
e Fabio
Stampanoni
(Sezione Ticino).
Il presidente
centrale
Peter oetschi
ringrazia i vicepresidenti
uscenti per l’encomiabile lavoro svolto
nel corso di molti anni «A nome del nostro
club ringrazio sentitamente Thierr
urart e Carlo Vitalini per il loro prezioso
impegno per il TCS sull’arco di oltre
un decennio e soprattutto durante
i nove anni in seno al Consiglio d’amministrazione.
ueste due personalità
hanno caratterizzato, ognuna a loro
modo, il TCS in maniera estremamente
positiva. In particolare, il consigliere
agli Stati Thierr urart ha svolto un
ruolo importante nella definizione e
promozione dell’orientamento politico
del TCS».
Inoltre, i cinque membri attuali del Consiglio
d’amministrazione, ossia Marcel
Aebischer (Sezione San alloAppenzello
Interno), Peter ohnenblust
(Sezione ielienne-Seeland), Armin
Candinas (Sezione rigioni), Doris
Iselin (Sezione Sciaffusa) e Thomas
Lth (Sezione urigo) sono stati rieletti
per un nuovo mandato di tre anni. •
FAMILIA
Fuoc dartfco
n mano a amn
festeiare il rimo osto
accendendo dei fuochi d’artificio. osso
permettere ai miei fili di divertirsi
orremmo
con razzi, vulcani e simili
TESTO VERA ETLER
Spetta a voi, come genitori, decidere
se consentirlo o meno, rispettando
comunque le norme vigenti
sul territorio. Le autorità, infatti,
hanno voce in capitolo tramite i
pertinenti regolamenti della polizia
municipale. In Svizzera, vi
sono restrizioni relative all’età
soltanto per quanto riguarda la
vendita di articoli pirotecnici.
Fermo restando quanto stabilito
dai Cantoni in materia di spettacoli
e fuochi pirotecnici, i Comuni
possono regolamentare l’età minima
per il loro uso. uesti, e di riflesso
i genitori possono attenersi,
come linea guida, alla classificazione
valida per il commercio la
vendita di materiale pirotecnico
pericoloso quali grossi razzi e batterie
è vietata a chi ha meno di
1 anni. engala, fontanelle e simili,
che presentano un rischio potenzialmente
ridotto non possono
essere consegnati
a chi ha meno di
1 anni. Infine,
non si possono vendere
ai minori di
1 anni neanche
articoli con livello
di rischio molto
ridotto come stelline
e palline fu-
LE4O
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forma interattiva di
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comprensibile, attuale
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Il TCS è al vostro fianco per
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mogene. L’indicazione dell’età
(categoria) è obbligatoria
sull’etichetta del prodotto.
Cosa succede se vostro figlio, sparando
botti, provoca danni materiali
Ne risponde a titolo personale
se capace di giudicare. Per
accertarlo, si considereranno le
circostanze in cui si è verificato il
misfatto. ui, le norme per la vendita
rappresentano un importante
criterio di riferimento. Se il ragazzino
maneggia fuochi d’artificio
che non è autorizzato ad acquistare,
dovete sorvegliarlo con
molta attenzione. La responsabilità
di un eventuale sinistro rischia
allora di ricadere sul genitore ne-
gligente. •
er euler dr. iur.
responsabile
di le4ou.
LAINICTRE
luglio / agosto 2020 | touring 69
ORU
ubblicità
cretec
ui vale la reola più breve la lettera,
maiore la probabilit che vena pubblicata.
scaldamento uasto nel aara
Ho sempre conservato una delle chiavi delle
mie quattroruote ora sono circa 30. La prima
apparteneva ad una Citron Dane (1,
3 CV). Poi ho comprato, tra le altre auto, un
pullmino V tipo . Presto per la ruggine
lo ha bocciato al collaudo. Cos l’ho sostituito
con un vecchio furgone PTT con la guida a
destra e 4 CV del 1 e ho compiuto un
ualce recsaone
Touring 3/2020, Forum
In merito alla lettera di ves
alea mi permetto di osservare
quanto segue nella mia
lunga carriera di pilota ho
accumulato molte miglia di
volo e di conseguenza la
questione delle emissioni di
CO mi interessa da vicino.
L’aeroporto di urigo è collegato
alla rete ferroviaria, il
cherosene che va a rifornire
gli aerei arriva quindi con
vagoni cisterna. Ci è più
sostenibile del trasporto
stradale. Ricordo che sui
voli interni si pagano tasse
sul carburante e che le tasse
d’atterraggio includono una
also with
motors
The fourth
generation
ii vvenuroi
con il mio pullmino
TT.
quota ambientale. Il consumo
medio sulle tratte
transatlantiche (nell’esempio
urigo-Ne or) è di
appena 3 litri100 m per
passeggero. Circa un terzo
del carico utile è costituito
da merci e non sarebbe ammissibile
ribaltare i costi generati
dal trasporto aereo
cargo sui passeggeri. Per
quanto riguarda i voli internazionali,
gli scali non possono,
già per ragioni giuridiche,
prelevare tasse locali
sul carburante. vero che
l’aviazione fruisce, senza do-
viaggio nel Sahara, e come il vostro socio
Lambelet di Veve (v. questa stessa rubrica
nel Touring 400) senza subire grossi guasti.
Una volta a causa di un masso il motore si
è staccato ed è finito nella sabbia. Ma sono riuscito
a sistemarlo usando un martinetto, una
corda di canapa bagnata e Araldite. Mentre
sul tragitto da In Salah a char l’abitacolo si
riemp di odor di benzina. A 4 gradi ho riparato
il cavo di alimentazione strappato del riscaldamento
ausiliario. Mentre un tuareg su
un camion F1 accostava e mi chiedeva in
francese se poteva aiutarmi. Cos gli ho risposto
«C’est seulement un problème du chauffage»
(è solo un problema al riscaldamento,
ndr.). Non vi dico l’espressione del suo viso
Alain rcher
erimo oo e i leori
Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto
uello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua
curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare
con una fotografia a: touringtcs.ch
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispon
denza. possibile inviare le lettere per email (touringtcs.ch). Le lettere
sono pubblicate anche nella versione online di Touring (touring.ch).
MOUNTAIN, CROSS,
TREK, CITY, FOLDING
verle pianificare, costruire,
mantenere ecc., di infrastrutture
costose e a forte
impronta di carbonio, da
compensare mediante tasse
sul carburante. Faccio per
notare che sul volo menzionato,
lungo 300 chilometri,
meno dell’1 per mille, ovvero
( m) ricade sulle piste
di decollo e atterraggio
negli aeroporti di partenza e
di arrivo, onere perlopiù sostenuto
con le tasse a carico
dei passeggeri e delle compagnie
aeree.
Feli Egolf
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ourin impreum
Rivista del Touring Club Svizzero
Editore
ourin lu Sviero
ell pole
ernier
Caporedattore
eli uroer
Vice caporedattori
rlivier erren
ino ori
Redazione
line eu
rme ion
uline u
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Art Director
ln Seeer
Responsabile foto
mnuel reuier
Laout
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Sepn neul
Sr nli
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iel errri
ni oll
Sunne roler
rene iovirien
Corrispondenza
eione ourin
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el
ourin
Tiratura
iione ilin
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Edizione/Marketing
eo mmermnn
ubblicità:
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nle oer verlagtcs.ch
Vantaggi socio
rel immermnn
onmeno compreso nella
uota annua di socio. Touring è
pubblicato 10 volte l’anno.
oii inirio con il numero
di socio: TCS, Sede centrale,
Casella postale 20, 1214 Vernier,
Tel. 044 111, infotcs.ch
Testi e foto sono protetti dai diritti
di autore. Ogni riproduzione,
anche parziale, richiede l’accordo
scritto dell’editoria. Si declina ogni
responsabilità per manoscritti e
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70 touring | luglio / agosto 2020
I ar ero
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strada conduce il corriere in bicicletta
dai suoi clienti
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del elato sul ortaacc
e uo rare a destra Il
semaforo denta erde
c a la recedena
A. Io ho la precedenza,
altrimenti il gelato si scioglie.
B. I pedoni hanno
la precedenza.
C. Il simbolo giallo dei
pedoni lampeggiante vicino
alla luce verde del semaforo
significa che i pedoni
devono ancora aspettare.
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dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna
corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati sul sito internet di Touring.
luglio / agosto 2020 | touring 71
IN GIRO CON
TOM BECK
A tambur battente,
sul palco e sull‘acqua
Tom Beck è batterista professionista e ambasciatore di surfski,
sport che gli fa da contrappunto alla musica. Fra un ingaggio
e l’altro con star del calibro di DJ Bobo, dirige dei noleggi e
dà lezioni sul Lago di Thun. E appena può, parte per il mare.
TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER
Appuntamento al Lago di
Thun. Barbuto e robusto,
Tom Beck si accosta con
possenti colpi di pagaia. È
vero che ha il fisico adatto, ma
cosa ci fa un musicista affermato
come lui a scivolare sullo specchio
d’acqua turchina con il surfski, curioso
attrezzo lungo oltre 5 metri e
largo una cinquantina di centimetri?
La ricerca di un equilibrio, in
un elemento che gli è congeniale
e che gli permette di staccare la
spina dopo le tournée che lo portano
a viaggiare parecchio.
Il richiamo dell’acqua
«Mi piace stare in riva al lago, soprattutto
quello di Thun», afferma
il 55enne. Il che non stupisce, considerando
che è originario dei luoghi.
Cresciuto a Thun, oggi abita
non lontano, a Leissigen, villaggio
che secondo lui vanterebbe i più bei
tramonti lacustri. Sarebbero stati
degli amici ad incoraggiarlo a partecipare
ad una maratona di canoa
sul Lago di Costanza, ed è lì che
avrebbe scoperto il surfski. Già solo
il design filante dell’imbarcazione
lo avrebbe catturato. Da persona
spontanea che è, si è lanciato a capofitto
nella nuova sfida, apprendendo
presto a padroneggiarlo. A
differenza del kayak da mare, in
cui si siede dentro con le gambe
strette, il surfski, detto anche kayak
sit-on-top, si pratica in posizione rialzata
ed è quindi più facile salire e
scendere. La guida è sportiva, offre
una migliore stabilità ed agevolezza.
Ed infatti inizialmente serviva
per il salvataggio di surfisti.
Pure la tecnica della pagaiata è speciale.
I movimenti con il remo a
doppia pala impegnano non soltanto
le braccia, ma tutto il busto e
le gambe. È semplice da manovrare
grazie alla pedaliera che governa
il timone posto sotto lo scafo, in
poppa. Tom Beck adora picchiare
la batteria a ritmi accelerati, e la
stessa voglia di andar veloce lo
spinge anche sul surfski. «I migliori
vogatori fanno anche 14 km/h in
acqua piatta», spiega. Dal canto suo
si propone come promotore della
disciplina. Sul Lago di Thun gestisce
quattro punti noleggio e dà dei
corsi, obbligatori per prendere in
prestito l’equipaggiamento. Inoltre
organizza campi all’insegna del
surfski in Sardegna. «Navigare in
queste limpide acque è una cosa
stupenda», racconta entusiasta.
La passione del suono
Da quarant’anni Tom Beck fa roteare
le bacchette sulle dita. Quando
non si tiene in forma sul lago, si
esercita alcune ore al giorno al suo
strumento, che insegna agli allievi
che frequentano la sua scuola. Predilige
il marchio Tama Drums, lo
stesso del suo idolo, il grande batterista
Billy Cobham. Si è aggregato
a numerosi gruppi, ma considera i
dieci anni trascorsi con il trio blues
rock «Jammin’ the Blues» l’esperienza
che lo ha formato di più.
Anni preziosi, in cui ha imparato i
legni del mestiere: «Ci ritiravamo
per giorni in cantina a comporre e
provare nuove canzoni», ricorda
Beck con un pizzico di nostalgia.
Oggi, l’industria musicale sarebbe
molto competitiva e come artista
vieppiù difficile esprimere la propria
vena creativa. «Si tira a produrre,
non c’è tempo per immergerti,
sbizzarrirti con il pezzo. Ti
danno il brano, devi lavorarci su,
ritmarlo e suonare perfettamente
la tua parte quando ti chiamano».
Ci rivela una sua piccola follia: colleziona
batterie, ovvio, ma soprattutto
snare drum, cioè tamburi rullanti,
che considera il componente
più importante del set. Tom Beck
apprezza ed esegue ogni genere
musicale, purché abbia un carattere
vibrante. «Sono sempre stato
e sarò sempre un appassionato
del suono». ◆
«Amo ogni genere musicale,
suono di tutto, purché abbia
un carattere vibrante»
Tom Beck,
batterista professionista
e promotore di surfski
Va forte! Tom Beck ha
trovato un diversivo al
lavoro di batterista.
surfskipoint.com
72 touring | luglio / agosto 2020
luglio / agosto 2020 | touring 73
IOCA VINCI
GRANDI OCCASIONI
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I SDO 1
I SDO 2
I I il tablet Huaei M5 Lite 64
lore
I I i nuovi Airods di Apple
lore
Il brillante displa da 10,1
con 100 piel del Huaei
Media ad M5 Lite mostra
contenuti ricchi di dettagli e
dai colori accesi. li altoparlanti
uad stereo con suono surround
3D sono firmati Harman/ardon e for
niscono i migliori effetti sonori di una sala
da concerto. Il tablet pu essere utilizzato an
che con la penna digitale. Esaudisce ualsiasi
desiderio.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse.
Inviate un SMS con scritto mi e le re ire al numero .
Le cuffie inear luetooth Air od ro
di Apple sono dotate di tre copriauri
colari in silicone di dimensioni diverse
che si adattano all’orecchio e forni
scono una cancellazione attiva del ru
more che pu essere disattivata. Le
batterie ricaricabili consentono il fun
zionamento per pi di 24 ore. Le po
tenti cuffie possono essere collegate
anche ad altri telefoni cellulari tramite
luetooth.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi.
Inviate un SMS con scritto mi e le re ire al numero .
ni SS o
possibile partecipare anche per posta, inviando
la soluzione a TCS, Editoria Touring, ioca Vinci,
Casella postale, 3024 erna.
ossono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein (che abbiano compiuto
16 anni di età). Non possono partecipare i collaboratori del TCS e i loro familiari. I vincitori e le vincitrici di ioca
vinci saranno estratti a sorte tra tutti coloro che hanno risposto correttamente e avvertiti personalmente. I
premi non possono essere cambiati n corrisposti in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza in merito ai
concorsi e ai sorteggi. escluso il ricorso alle vie legali.
74 touring | luglio / agosto 2020
II
ollettino della ezione icino #7/8 | Luglio/Agosto 2020
nassemlea dersa
l responso dei votanti, per corrispondenza, della
ssemblea enerale dei eleati della ezione
icino del ha sancito il presidente della storia
del lub. Le consuete trattande, verbale dell’ultima
assemblea a endrisio, la relazione presidenziale e i
conti nanziari, sono state approvate a lara maio
ranza, oltre alle tasse sociali che saranno mantenute
invariate anche nel . n particolare episodio, raro
nella storia del lub, l’entrata in omitato di nuovi
membri su .
bbiamo raccolto le loro sensazioni. ella foto da
sinistra imone oldini di adro nel riuadro iamo
pronti a ripartire per nuovi ed entusiasmanti proetti in
favore dei nostri soci tefano ezzonico di urelia
Lavorare al anco di persone piacevoli e competenti
uno stimolo poich insieme si possono sviluppare, e lo
faremo, proetti di ampia risonanza a favore dei soci del
club e non solo arah tadler di alerna n viaio
interessante attraverso tradizione e nuove sde l
presidente abio tampanoni di Luano ranco ezzo
nico di ellinzona uniti e con entusiasmo verso una
mobilit sempre più innovativa e sicura ianfranco
azio di rzo l viaio conta di più della meta
atric assalia di scona uardo alle sde future con
rande ducia, anche razie alle solide basi create da
chi ci ha preceduto ndrea ernardazzi di ollina
’ro felice di poter iniziare uesta nuova esperien
za laudio alath elice di contribuire al successo
del ilippo edini di Locarno uesta apprezzata
nomina stata come un abbraccio inaspettato in un pe
riodo di distanziamento razie per la ducia e un
abbraccio virtuale a tutti aniele anzi di aido l
mio impeno per collaborare a creare un futuro soste
nibile e oberto orandi direttore della ezione.
Intersta al nuoo resdente
a Fao tamanon a a
SEZIONE TICINO
Presidenza della Sezione
Iniziata l’era
Stampanoni
TCS SEZIONE
TICINO
Impressum
Bollettino ufficiale dei Soci TCS,
Sezione Ticino
Tiratura 84 000 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli
Inserzioni TCS Sezione Ticino
CP 581, 6802 Rivera
sezioneTI@tcs.ch
Stampa
Swissprinters AG
Brühlstrasse 5
4800 Zofingen
Punto di contatto
via alla Chiesa 10, 6802 Rivera
Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e
controlli tecnici.
Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D), Telepass (I, F, E, P),
Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria,
info e pagamenti Pedemontana
Telefono 091 935 91 35, Fax 091 935 91 20
sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch
76 touring | luglio/agosto 2020
SEZIONE TICINO
Prima di questa carica ha maturato una
cospicua esperienza all’interno della
realtà del Club, iniziata nel 2004 in veste
di delegato cantonale. Da lì in poi, le
nomine nel 2012 quale membro di
Comitato nel Gruppo del Luganese e
vicepresidente, le nomine nel 2017 a
presidente di Gruppo e a membro nel
Comitato Sezionale e, per finire, lo
scorso maggio ha preso in mano le redini
strategiche della Sezione Ticino ed
entrerà nel Consiglio d’amministrazione
della Sede centrale del TCS.
Intervista all’avv. Stampanoni
È da poco alla guida della Sezione
Ticino del TCS, questo la porterà anche
in Consiglio d’amministrazione nazionale,
come si sente in queste nuove
funzioni e quali sono le sue aspettative?
Chi mi ha preceduto alla Presidenza della
Sezione Ticino del TCS, l’Avv. Carlo
Vitalini, ha fatto un lavoro eccezionale,
lasciando una situazione finanziaria rosea
ed un Centro Tecnico a Rivera perfettamente
funzionante ed organizzato al
meglio. L’attività futura sarà volta, da un
lato, a consolidare quanto fatto in
passato e, dall’altro, ad ulteriormente
rafforzare le nostre attenzioni a favore dei
nostri soci, che sono il punto focale della
nostra attività.
L’entrata nel Consiglio d’amministrazione
nazionale la leggo come una molteplicità
di opportunità. È infatti quella la sede
dove vengono decise le strategie future
del TCS ed è quindi importante esserci,
per portare la voce della nostra Sezione
con le proprie peculiarità territoriali e
culturali. Sarà in altri termini l’occasione
per dare un concreto contributo della
nostra Sezione alla costruzione di un TCS
moderno, che rispecchi le esigenze di
tutti i soci e che consideri quindi le
specificità di tutto il territorio svizzero.
Il Comitato sezionale, che sarà al suo
fianco per la pianificazione strategica
della Sezione, ha vissuto un importante
rinnovo. Non la intimorisce questo
cambiamento?
Quella di un Comitato rinnovato in gran
parte è un’esperienza che ho già avuto
modo di vivere quando ho assunto la
Presidenza del Gruppo del Luganese e
debbo dire che in quell’occasione il
cambiamento fu foriero di spirito di
iniziativa, di voglia di concretizzare nuovi
progetti e di grande entusiasmo. La
nostra società si evolve a grande velocità,
i cambiamenti sono numerosi e rapidissimi.
Il nuovo Comitato sezionale, è vero,
ha subito importanti modifiche nella
recente Assemblea, ma grazie anche al
lavoro dei Presidenti dei Gruppi (che
ringrazio), sono state trovate delle
candidature valide, con profili che certo
sapranno dare un contributo concreto e
valido allo sviluppo del TCS. In questo
senso quindi il cambiamento non mi
intimorisce; sarà al contrario una
componente fondamentale per un lavoro
coeso nel corso dei prossimi anni.
Che cosa l’ha portata nel corso degli
anni a voler intraprendere, in parallelo
alla sua prima professione di avvocato e
fiduciario, una carriera nel TCS?
La mia attività nel TCS è iniziata nel 2004,
quando sono stato nominato delegato
del Gruppo del Luganese. Da allora ho
avuto modo di conoscere questa grande
famiglia, con i propri valori ed i propri
principi. Con gli anni è cresciuta la
consapevolezza di fare parte di un Club
che, certo, difende i principi dei propri
soci, ma che lo fa sempre in maniera
rispettosa e corretta. L’attività di tutto il
Club, che mira, a tutti i livelli ed in ogni
momento, a trovare nuovi spunti e nuove
proposte nell’interesse dei propri soci, è
rapidamente diventata un punto di
riferimento imprescindibile che si segue
con entusiasmo e in amicizia, soprattutto
con i colleghi di Comitato. Credo che la
vera forza del TCS consista proprio nella
capacità di affiancare i propri soci nella
loro quotidianità: dall’uso sicuro e sereno
dei propri mezzi di trasporto, alle
competenti coperture assicurative, dalle
vacanze, alla difesa degli interessi di
categoria. Una visione ampia, oserei direi
a 360 gradi, che, con piacere, ho deciso
di abbracciare, dando il mio piccolo
contributo per poterla fare crescere.
Negli ultimi anni la Sezione Ticino ha
vissuto un’importante evoluzione sia
nelle nuove prestazioni offerte che
nella sua filosofia orientata ora non più
solo all’automobile ma alla mobilità nel
suo insieme. Come vede il futuro…
Bella domanda, forse… la più bella! Il
mondo si evolve a grande velocità, i
cambiamenti che un tempo richiedevano
un lungo periodo di incubazione, oggi
conoscono dei ritmi impressionanti. È
così nella scuola, è così nel mondo
professionale. E il TCS non fa eccezione.
Nella Sua domanda, ricorda giustamente
che la Sezione Ticino ha vissuto un’importante
evoluzione: ma il futuro non
sarà tanto diverso. Anzi! Per stare al passo
coi tempi saremo obbligati a cogliere le
occasioni, a leggere correttamente le
sfumature che l’evoluzione del mondo e
della società porteranno. Solo la capacità
di adeguamento rapido, contemporaneo,
quasi istantaneo, permetterà alla nostra
Sezione di continuare a prosperare
nell’interesse dei propri soci. Quest’ultimo
aspetto, fra l’altro, è uno dei compiti
che la Sede centrale ha deciso di affidare
alle Sezioni: dovremo continuare a dare
particolare attenzione ai nostri soci
perché, come detto precedentemente,
sono loro la linfa del nostro Club. Il team
che gestisce quotidianamente la Sezione
è eccezionale: sotto la conduzione
dell’Ing. Roberto Morandi abbiamo una
squadra entusiasta, capace, competente
e sempre pronta a dare il massimo per
soddisfare i nostri soci. Con il nuovo
Comitato mi aspetto di poter ulteriormente
sviluppare i servizi che già oggi
vengono offerti e proporne di nuovi, così
da poter rendere ancor più attrattivo il
nostro Club. A Rivera, un centro tecnico
sempre più efficiente e a Scruengo il
nostro magnifico villaggio TCS che
permette di ospitare in particolare gruppi
impegnati in corsi di guida: sono due
riferimenti per il Ticino e non solo.
Puntiamo ad un ulteriore rafforzamento
di queste due strutture perché, sempre
più, possano essere di valido ausilio
all’espletamento degli obiettivi che ci
siamo dati. Tutto ciò, inutile dirlo, senza
naturalmente dimenticare l’importanza
che cresce esponenzialmente dei nuovi
sistemi di comunicazione, dove internet
ed i social la fanno da padrone: anche in
questo ambito sarà importante essere
presenti, ma non a tutti i costi – lo
faremo nello stile e nei modi che da
sempre caratterizzano il TCS.
luglio/agosto 2020 | touring 77
SIN TICIN
I nostr controll
n un colo docco
Al Centro tecnico TCS di ivera eettuiamo controlli tecnici che permettono di gestire meglio la manutenzione
della propria auto ed evitare costosi interventi che possono, a volte, rivelarsi anche inutili.
La garanzia sta per scadere e vuole conoscere lo stato dellauto ancora
stato convocato al collaudo e vuole sapere se lauto pronta a superarlo Con uali costi
Acuista unauto usata e desidera sapere se sia una vera occasione
cco che un controllo, con la consulenza e lesperienza di esperti, permette di rispondere a molti uesiti.
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direzionali, motore (accensione, alimen
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essere presentata al collaudo uciale.
rilasciata una lista di interventi necessari
da presentare al proprio garagista.
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norma, si potr usufruire del eo
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metro, organi direzionali, motore (ac
censione, alimentazione, livelli), verica
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massima indicata dai pneumatici.
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7 touring | luglio/agosto 2020
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QUALI MEZZI? DOVE FUNZIONA? COME PAGARE?
SEIONE TICINO
Ganluca Gotto
l nomade dtale
L’estate è ormai cominciata e con essa
anche la voglia di fare le valigie e partire
per una vacanza fuori porta o, per i più
avventurosi, per un lungo viaggio. La
storia che vi stiamo per raccontare
ricorda la trama di un lm hooloodiano
ma è l’esperienza di vita di ianluca
otto, un ragazzo che nel 011 ha deciso
di uscire dalla propria zona di comfort
per seguire una passione, un’intuizione,
la propria voce interiore. Oggi più che
mai, con l’avvento della pandemia, molti
di noi si sono trovati a fronteggiare una
nuova situazione, quella del «lavoro da
remoto». ianluca otto nel 015 ha
fatto di questo, oltre che un lavoro, la
propria missione di vita. Scrittore e
autore del blog «Mangia Vivi Viaggia» ci
racconta ora, dalla Thailandia, una
realtà ancora poco conosciuta, quella del
«nomade digitale».
oli i noi i ono rovi perimen
re per l prim vol il lvoro
remoo in onomin ell pne
mi on orprene unue e l
ur el nome iile i nor
poo onoiu ome l eniree
n nomade digitale è una persona che
sfrutta la possibilità di lavorare in remoto
per vivere per lunghi periodi (o a tempo
indeterminato) in viaggio. Non è tanto
una scelta professionale, uanto una
scelta di vita: si sceglie di avere meno
punti fermi per poter godere di una
maggiore libertà rispetto a chi ha un
lavoro tradizionale ed è vincolato a un uf
cio e a certi orari. n nomade digitale,
infatti, pu fare del suo ucio ualsiasi
punto del mondo dove ci sia una
connessione a internet e il suo computer.
La maggior parte dei nomadi digitali è
composta da freelance, ma ci sono
anche imprenditori digitali e in minor
misura dipendenti di aziende che
concedono il lavoro in remoto a tempo
pieno (in Italia è una vera rarità). Io ho
lavorato per diversi anni come articolista
per siti eb e grazie a uesto lavoro
molto essibile ho potuto vivere in giro
per l’Asia. Oggi continuo a farlo per mi
occupo principalmente del mio blog e di
scrivere i miei libri. Attualmente mi trovo
sull’isola di oh Chang, in Thailandia.
Sono ui da tre mesi e ho sempre
continuato a lavorare, proprio grazie alla
natura del mio lavoro in remoto.
0 touring | luglio/agosto 2020
SEIONE TICINO
l lvor omplemene
remoo oni pre el mono i e
o i oupv prim e uno
o il momeno urne il ule i
eo lio uo e pro
A vent’anni ho lasciato l’niversità e mi
sono trasferito in Australia, dove ho
lavorato come cameriere, operaio e
commesso. oi sono tornato in Italia, ho
svolto un corso di panicazione e ho
iniziato a lavorare in panetteria, di notte,
con l’intenzione di tornare in Australia e
ottenere la residenza permanente. Alla
ne per, io e la mia compagna Claudia
abbiamo deciso di andare a Vancouver
per fare un’esperienza diversa prima di
tornare in Australia. L è cambiato tutto:
lavoravo di notte in una fabbrica di
prodotti da forno e ho capito che non
volevo dedicare tutte uelle ore, ogni
singolo giorno, a fare ualcosa che non
mi appassionava, solo per poter ottenere
un visto sul passaporto o uno stipendio
elevato ma che non sarei riuscito a
godermi. Complice un problema
famigliare che ci ha costretti a tornare in
fretta e furia in Italia, mi sono messo in
testa di trovare un lavoro che mi per
mettesse di essere libero di gestire il mio
tempo e di vivere viaggiando. Era il 2014
uando ho pubblicato il mio primo
articolo non retribuito, dopo un anno è
arrivato il primo articolo retribuito e
pochi mesi dopo ero a angkok, pronto a
iniziare la mia nuova vita da nomade
digitale.
ul l u miione
Mostrare a uante pi persone
possibili che le alternative allo stile di
vita pi comune non solo esistono,
ma sono anche tante e straordina
rie. Troppe persone, specialmente
in Italia, si sentono sbagliate, fuori
posto, diverse. arlo di giovani e
meno giovani che sono
intrappolati in vite che non
amano ma che non pensano
di poter cambiare perch
credono che farlo sia
impossibile, o richieda una
grande uantità di denaro.
Il mio obiettivo è di
mostrare, attraverso il mio
esempio di vita, i miei
libri e le storie che
racconto sul mio blog,
che cambiare è sempre
possibile, per chiunue. er
farlo, per, è necessario mettere piede
fuori dalla propria comfort zone, perch
solo cos si capisce che è veramente
possibile.
Sui oil neor un rne
euio i uoi roni i viio
onno olloer u nrm
e ui u eoo olre
i rni numeri riuio inurre
un ore leme on le perone e l
leono Si pev ueo ueo
uando io e Claudia abbiamo lanciato il
blog eravamo convinti che sarebbe
diventato un punto di riferimento per
pochi, per coloro che di essere normali
e infelici non ne avevano pi alcuna
voglia, per i viaggiatori, i sognatori e le
anime libere. Invece oggi il blog è letto
da milioni di persone, i nostri libri sono
stati letti da pi di trentamila persone in
un anno e mezzo e ogni giorno ricevia
mo centinaia di messaggi. uesto
signica che in Italia c’è un desiderio
forte e molto pi diuso di uanto si
immagini nel voler cambiare direzione,
tanto a livello personale, uanto a livello
collettivo. Forse sempre pi persone si
stanno rendendo conto che la vita è
molto pi di lavorare per pagare bollette,
che non siamo ui per vivere in attesa
delle cinue del pomeriggio, del sabato
sera, delle ferie in agosto e della pensio
ne. uello che cerco di trasmettere è
semplice: la vita è ui e ora.
uno mio il uo moo i
veere le oe uell min
nni urne l ule eio i
prire einione mono
cambiato moltissimo, al punto che a
stento riconosco il ragazzo che, pallido,
insicuro e celato da mille maschere e
ltri, lasciava per sempre la camera in cui
aveva trascorso l’adolescenza. Vivere
all’estero mi ha reso un uomo adulto, mi
ha insegnato la necessità e l’importanza
di assumermi le mie responsabilità e
comportarmi in modo da potermi
guardare allo specchio ed essere ero
della persona che ci vedo. Viaggiare per il
mondo mi ha dato pi di uanto potessi
anche solo immaginare. Ha distrutto i
miei pregiudizi e mi ha spalancato gli
occhi sotto cos tanti punti di vista che
non saprei nemmeno da dove iniziare.
Non a caso, ho dovuto scrivere un libro
di uasi 400 pagine (Le coordinate della
felicità) per raccontare uesta evoluzio
ne. Forse la lezione pi importante che
ho appreso è uesta: per essere felice hai
bisogno di molto meno di uello che
pensi.
u vi in viio ripei il ono
i mole perone e onilio
ree i vorree vivere viin
o m pur i re il primo po
Non sovrastimare il peso di un eventuale
fallimento. Siamo molto pi resistenti e
resilienti di uello che crediamo, non a
caso i fallimenti sono immancabili in
ualsiasi storia di successo e realizzazio
ne personale. E poi fallire che cosa
signica se non aver provato a migliorare
la propria situazione A chi vive di rimorsi
dico sempre che non deve essere troppo
severo: voleva solo essere felice e uesto
è uanto di pi umano ci sia. Meno paura
del fallimento, pi paura dei rimpianti:
arrivare alla ne dei propri giorni pensan
do con rammarico a tutto uello che si
sarebbe potuto fare e non si è fatto è una
prospettiva che dovrebbe farci molta pi
paura di uella di cambiare completa
mente strada, anche a cinuanta o
sessant’anni.
ome i vee r nni
Non penso al futuro pi dello stretto
necessario. Non sono un buddhista, ma il
uddhismo (che ho scoperto proprio ui,
in Thailandia) mi ha insegnato che il
passato non torna e non poteva essere
nient’altro, altrimenti lo sarebbe stato,
mentre il futuro non è altro che un’ipote
si, il prodotto della nostra immaginazio
ne. Non so dove sar tra dieci anni, ma
so che se ogni giorno mi impegno a fare
del mio meglio, nel privato e nel lavoro,
tra dieci anni sar un uomo felice come
lo sono ora.
luglio/agosto 2020 | touring 1
Ascona
Classic Car
Award 2020
26 Settembre 2020
Albergo Castello del Sole, Ascona
27 Settembre 2020
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✃
Il 50° anniversario del primo volo del Concorde 001 MACH 2 si celebra nel 2020. Il 5 novembre
1970 il Concorde 001 volò alla velocità doppia del suono, raggiungendo per la prima volta
la velocità designata. Ora, questa nuova era della velocità del volo viene commemorata con
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