LeStrade luglio 2020
SPECIALE - L’innovazione italiana che spicca nel mondo PONTI - Progetto di ripristino di impalcati in acciaio MATERIALI - Il lavoro di squadra tra emulsioni e bitumi
SPECIALE - L’innovazione italiana che spicca nel mondo
PONTI - Progetto di ripristino di impalcati in acciaio
MATERIALI - Il lavoro di squadra tra emulsioni e bitumi
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104<br />
Trasporto marittimo e catene logistiche<br />
Il convegno telematico patrocinato da AIIT e dalle principali istituzioni tecniche padovane<br />
Strade fuori controllo<br />
La dimenticanza della gestione della sicurezza della viabilità locale<br />
105 LS<br />
AIIT Associazione Italiana<br />
per l’ingegneria<br />
del Traffico e dei Trasporti<br />
Via Solferino, 32<br />
00185 Roma<br />
Tel. 06.58330779<br />
segreteria@aiit.it<br />
www.aiit.it<br />
Giovanni Giacomello<br />
Sezione AIIT Triveneto<br />
Nell’ambito dell’attività della<br />
Sezione Triveneto, si segnala<br />
il recente convegno “Porti<br />
e catene logistiche” che si è svolto<br />
in modalità telematica ed è stato<br />
incentrato sulla presentazione del<br />
numero 54-55 della rivista “Trasporti<br />
e Cultura”, in questo caso dedicato a<br />
portualità e logistica). Il convegno è<br />
stato patrocinato, oltre che da AIIT, da:<br />
Ordine degli Ingegneri della Provincia<br />
di Padova, Ordine degli Architetti,<br />
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori<br />
della Provincia di Padova, Centro<br />
Regionale di Studi Urbanistici del<br />
Veneto e Dipartimento di Ingegneria<br />
Civile, Edile e Ambientale dell’Università<br />
di Padova. La presentazione del<br />
numero è stata fatta dalla dott.ssa<br />
Laura Facchinelli e dal moderatore del<br />
convegno, ing. Giovanni Giacomello -<br />
segretario della Sezione AIIT Triveneto<br />
e co-curatore del numero della rivista.<br />
A seguire sono interventi alcuni autori<br />
degli articoli. Il prof. Paolo Costa<br />
(curatore del numero della rivista e<br />
Ordinario in quiescenza di Economia<br />
presso l’Università Ca’ Foscari di<br />
Venezia) è intervenuto trattando<br />
dell’efficienza e della sostenibilità del<br />
trasporto via mare, evidenziando quali<br />
possano essere le ricadute dell’attuale<br />
situazione internazionale sui porti e sul<br />
cambiamento delle principali direttrici<br />
degli scambi commerciali globali.<br />
Nelle conclusioni il prof. Costa si è<br />
soffermato sulle politiche dei trasporti<br />
e ha sottolineato come la riduzione<br />
della domanda di trasporto nei porti<br />
sia una grave problematica per la<br />
sopravvivenza degli stessi porti in<br />
Italia. La dott.ssa Laura Ghio (Dirigente<br />
dell’Autorità di Sistema Portuale del<br />
mar Ligure Occidentale) ha parlato<br />
nel suo intervento dell’aumento delle<br />
dimensioni delle navi - fenomeno in<br />
continua evoluzione - e della possibile<br />
risposta dei porti, che dovrebbe essere<br />
di tipo trasportistico (ovvero guardando<br />
all’organizzazione del trasporto merci)<br />
e non solo a livello di dimensioni dei<br />
terminals. La dott.ssa Ghio ha spiegato<br />
che la gestione della logistica dei porti<br />
deve essere rivista, considerando<br />
in maniera particolare il trasporto<br />
ferroviario. È quindi intervento il prof.<br />
Pietro Spirito (Presidente dell’Autorità<br />
di Sistema Portuale del Mar Tirreno<br />
Centrale), il quale ha descritto l’attuale<br />
situazione dei porti e le difficoltà con<br />
cui si scontrano i principali vettori<br />
(stradali, ferroviari e marittimi)<br />
e le Autorità di Sistema Portuale.<br />
Nell’intervento ha poi anche discusso<br />
dell’organizzazione economico-politica<br />
internazionale e della forza di grandi<br />
nazioni sulle direttrici del commercio<br />
internazionale (come, ad esempio,<br />
l’azione commerciale nel porto del<br />
Pireo in Grecia da parte della Cina).<br />
Infine, ha auspicato che la logistica e<br />
le altre attività commerciali sappiano<br />
1. Il quadrimestrale curato,<br />
nel caso specifico, dal<br />
professor Paolo Costa, che<br />
ha partecipato al convegno<br />
riprendersi, allacciando nuovi<br />
rapporti e sfruttando la situazione<br />
attuale con nuovi modelli di<br />
produzione e commercio.<br />
Il presidente della sezione AIIT,<br />
prof. Marco Pasetto (Ordinario<br />
di “Strade ferrovie Aeroporti”<br />
presso il Dipartimento di<br />
Ingegneria Civile, Edile e<br />
Ambientale dell’Università<br />
degli Studi di Padova) ha<br />
effettuato un intervento diretto<br />
a descrivere il possibile sviluppo<br />
futuro del Porto di Venezia (a<br />
Marghera) con nuove strutture<br />
per la logistica e il commercio<br />
(area “Montefibre - Syndial”<br />
e terminal “Autostrada del mare”).<br />
Il prof. Pasetto ha illustrato come<br />
le infrastrutture ferroviarie possano<br />
giocare un ruolo fondamentale nella<br />
rivalutazione e nella rinascita del<br />
porto, che necessita di una nuova<br />
connessione ferroviaria che possa<br />
rendere più veloce e semplice il<br />
collegamento con queste nuove aree.<br />
Vittorio Alberto Torbianelli (Dirigente<br />
presso l’Autorità di Sistema Portuale del<br />
Mare Adriatico Orientale) ha effettuato<br />
un intervento in cui ha parlato della<br />
capacità dei porti di fare da elementi<br />
nodali per la gestione dei mercati e<br />
della necessità di rivedere i modelli<br />
gestionali nei porti. Ha illustrato come<br />
il porto di Trieste abbia ricavato dei<br />
benefici dal cambiamento del modello<br />
organizzativo e di gestione, sia con<br />
l’infrastruttura ferroviaria che con altre<br />
realtà e con i porti esteri (anche dal<br />
punto di vista delle telecomunicazioni).<br />
Infine, in merito alle politiche<br />
economiche, ha indicato la necessità di<br />
individuare un nuovo modello (per nodi<br />
e reti) a favore dell’intermodalità e la<br />
necessità di coordinare la molteplicità<br />
di attori che intervengono all’interno di<br />
un porto.<br />
Il prof. Oliviero Baccelli (Vicedirettore<br />
del CERTeT e Professore a contratto<br />
di Economia e politica dei Trasporti<br />
presso la Bocconi di Milano) ha<br />
discusso delle politiche economiche<br />
a favore dei porti. A partire dai Porti<br />
di Gioia Tauro e Taranto, nei quali<br />
sono svolte principalmente operazioni<br />
di transhipment, il prof. Baccelli ha<br />
spiegato che le Autorità di Sistema<br />
Portuale e il Governo dovrebbero<br />
attivare una serie di buone pratiche<br />
per rilanciare i porti del sud dell’Italia,<br />
tra cui le Zone Economiche Speciali<br />
(ZES), che potrebbero dare un effettivo<br />
rilancio all’economia. Altre azioni che<br />
possono avere un risvolto positivo<br />
per i porti sono: la valorizzazione<br />
della digitalizzazione e il rilancio dello<br />
scambio con l’industria manufatturiera.<br />
A livello regionale invece possono essere<br />
intraprese azioni economiche volte al<br />
rilancio del sistema ferroviario mediante<br />
modelli simili a quelli del “ferrobonus”<br />
attivato su scala nazionale.<br />
Il Dott. Alessandro Panaro (economista<br />
dei trasporti - Studi e Ricerche per il<br />
Mezzogiorno), analizzando i dati del<br />
commercio internazionale a seguito<br />
dell’emergenza sanitaria ha individuato<br />
una generale diminuzione degli import e<br />
degli export, sia a livello nazionale che<br />
internazionale. Collegandosi con quanto<br />
indicato dal prof. Baccelli, ha descritto<br />
le Zone Economiche Speciali (ZES),<br />
indicandole come la soluzione (sia dal<br />
punto di vista gestionale che dal punto<br />
di vista economico) che potrebbe essere<br />
adottata per migliorare la situazione<br />
dei porti italiani (ad esempio attraverso<br />
l’attrazione di capitali stranieri). Ha poi<br />
confermato anche che la digitalizzazione<br />
dei porti sarebbe una grande risorsa da<br />
sfruttare. Il prof. Michelangelo Savino<br />
(Ordinario di “Tecnica e Pianificazione<br />
Urbanistica” presso il Dipartimento di<br />
Ingegneria Civile, Edile e Ambientale<br />
dell’Università degli studi di Padova)<br />
ha trattato l’argomento del legame tra<br />
porti e territori circostanti, ponendosi<br />
la questione se la posizione del porto,<br />
come infrastruttura, sia legata ad una<br />
pianificazione territoriale generale<br />
(considerazioni su posizione strategica,<br />
conformazione del territorio, ecc.)<br />
piuttosto che alla definizione di un punto<br />
sulla carta geografica. Il Prof. Savino ha<br />
quindi esposto le nuove sfide per le città<br />
e quali strategie possono essere messe<br />
in atto per ricucire il territorio/la città<br />
retrostante il porto laddove lo spazio del<br />
porto viene svuotato e abbandonato. nn<br />
AISES<br />
Associazione Italiana Segnaletica<br />
e Sicurezza<br />
P.zza Cola di Rienzo, 80/a<br />
00192 Roma<br />
Tel 06.45476588 - Fax 06.45476677<br />
E-mail: presidenza@aises.it<br />
www.aises.it<br />
Gabriella Gherardi<br />
Presidente AISES<br />
Il Ministero delle<br />
Infrastrutture ne<br />
controlla circa 35.000<br />
km: i residui 750.000 km<br />
(ivi compresa la viabilità<br />
rurale) sono affidati alle<br />
cure di Comuni, Province<br />
e Regioni. Queste ultime<br />
hanno in alcuni casi<br />
costituito delle società<br />
regionali per assicurare<br />
una gestione industriale<br />
alle tratte di pertinenza<br />
(vedi Regione Veneta<br />
con Veneto Strade,<br />
Lazio con Astral, ecc.) mentre<br />
molte Province hanno passato<br />
e stanno continuando a farlo<br />
centinaia di chilometri di tratte<br />
all’Anas, perché non più in grado<br />
di assicurare loro una gestione<br />
all’altezza degli standard. Resta la<br />
viabilità comunale, cui i proventi<br />
contravvenzionali a ciò destinati<br />
dal Codice della strada non sono<br />
mai stati destinati e che, al di la<br />
di ciò, non dispone di strutture<br />
né delle competenze per una<br />
gestione industriale delle tratte di<br />
competenza.<br />
Ma andiamo a rileggere il Dlgs<br />
35/11, che detta le regole di<br />
sicurezza e di controllo ispettivo<br />
sulle reti stradali di tutti gli<br />
Stati membri in esecuzione della<br />
Direttiva 2008/96 CE. Tale Dlgs<br />
attribuisce al Ministero delle<br />
Infrastrutture il controllo ispettivo<br />
delle strade transnazionali<br />
(autostrade in concessione) a<br />
cominciare dall’entrata in vigore<br />
di tale legge nel lontano 2011:<br />
solo da poco il MIT è riuscito a<br />
costituire tale controllo ispettivo<br />
con circa 8 anni di ritardo. Nel<br />
frattempo sono successe molte<br />
cose, fra le quali il crollo del ponte<br />
Morandi. Per tutte le altre strade<br />
(nazionali e locali) il MIT, entro il<br />
dicembre 2011, avrebbe dovuto<br />
diramare linee guida sulla gestione<br />
in sicurezza delle strade, sentito<br />
anche la Conferenza Stato-Regioni<br />
con decreto ministeriale di cui<br />
non abbiamo notizia che sia mai<br />
uscito (art. 8 del Dlgs 35/11).<br />
Inoltre, l’art. 12 comma 6 dello<br />
stesso provvedimento avrebbe<br />
dovuto essere istituito ”Presso<br />
il Ministero delle infrastrutture<br />
e dei trasporti, senza nuovi o<br />
maggiori oneri a carico della<br />
finanza pubblica, un tavolo<br />
permanente di confronto per<br />
favorire lo scambio con le regioni<br />
e gli enti locali di informazione<br />
necessarie a conferire coesione<br />
e coordinamento al processo<br />
volto all’applicazione delle<br />
disposizioni del presente decreto<br />
alle infrastrutture stradali non<br />
comprese nella rete transeuropea”.<br />
Anche di questo strumento di<br />
raccordo fra MIT e viabilità locale<br />
e nazionale non ne vediamo<br />
neppure l’ombra. Dall’1/1/2021<br />
le linee guida sulla sicurezza e<br />
sulle ispezioni previste dal Dlgs<br />
35/11 entreranno in vigore anche<br />
per la viabilità locale: ma di tali<br />
linee guida non troviamo traccia<br />
1. La risposta del MIT alle associazioni<br />
sui programmi di ispezione<br />
come per il resto dell’organo di<br />
raccordo “permanente” con gli enti<br />
locali per la gestione della viabilità<br />
locale. Di ciò abbiamo chiesto<br />
conto alla Ministra De Micheli, che<br />
ci ha chiamato a una trattativa con<br />
gli uffici ministeriali a ciò deputati,<br />
i quali ci hanno risposto cadendo<br />
dalle nuvole: tutto regolare e<br />
sotto controllo. Si sono riservati,<br />
tuttavia, per pura cortesia<br />
istituzionale, a incontrarci, ma<br />
ribadendo che loro, con la viabilità<br />
locale, non c’entrano niente.<br />
Ci asteniamo dal dare giudizi e<br />
andremo a discutere con il MIT di<br />
viabilità locale, delusi in partenza,<br />
ma pur sempre sulla breccia. nn<br />
AssociAzione AiiT<br />
AssociAzione Aises<br />
7/<strong>2020</strong> leStrade<br />
7/<strong>2020</strong>