MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #4
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 4 Autunno
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Qui albergano<br />
vite e ricor<strong>di</strong><br />
“Ci sono ragazzi che entrano alle cinque<br />
del mattino, tornando dalla <strong>di</strong>scoteca. E<br />
ragazzi che a quell’ora escono per andare<br />
a fare dei piccoli lavori nei supermercati<br />
qui vicino, prima <strong>di</strong> andare a frequentare<br />
le lezioni”. A parlare è Maurizio<br />
Ripamonti, il responsabile della Casa<br />
dello Studente, l’uomo con le chiavi della<br />
residenza. “Non basta imparare a risolvere<br />
le equazioni <strong>di</strong>fferenziali e gli integrali<br />
doppi. Uno studente che esce dal<br />
Poli deve aver imparato anche a relazionarsi<br />
con gli altri, a confrontarsi, a convivere”.<br />
Le sua voce riecheggia per il salone<br />
e si arrampica lungo lo scalone doppio<br />
che attraversa tutta la struttura, fino<br />
al quinto piano. “Una volta un ragazzo in<br />
una mail mi ha scritto: «La lavatrice mi<br />
ha rovinato la camicia». Aveva usato la<br />
candeggina per i pavimenti. Cose <strong>di</strong> questo<br />
tipo accadono ogni settimana; è normale,<br />
sono quasi tutti ragazzi e ragazze<br />
che non hanno mai vissuto da soli fuori<br />
casa, e questa è la loro prima esperienza”.<br />
Risalendo dai sotterranei s’incontra<br />
un’ampia aula stu<strong>di</strong>. L’atmosfera qui, come<br />
in tutta la Casa dello Studente, più<br />
che il ciclo delle stagioni segue il ciclo<br />
delle sessioni d’esame. In uno degli angoli<br />
dell’ampio salone c’è una porta, che<br />
introduce a un piccolo regno del silenzio.<br />
Nessuna eco dei rumori esterni. Dentro<br />
questa casa per 333 abitanti si può stu<strong>di</strong>are<br />
praticamente dappertutto: oltre alla<br />
più ampia sala stu<strong>di</strong>o, ce ne sono altre<br />
in tutti piani. “La prima cosa che faccio al<br />
mattino”, racconta Maurizio, “è aprire la<br />
casella mail dove ricevo tutte le richieste<br />
dalle varie residenze. Ricevo una me<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> una cinquantina <strong>di</strong> mail al giorno: in<br />
italiano, in inglese, o in un inglese – <strong>di</strong>ciamo<br />
– <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile comprensione. Io non<br />
ho avuto figli. Ma in questi 10 anni in cui<br />
ho lavorato per la residenze del <strong>Politecnico</strong><br />
è stato come averne qualche migliaia.<br />
Anche se a tutti do sempre del lei”.<br />
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