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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #4

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 4 Autunno

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“Il Poli è campione del mondo<br />

anche su parametri che non si<br />

misurano, che non entrano nei<br />

ranking ma che hanno a che<br />

fare con la vita delle persone”<br />

Nel cuore del MIT<br />

con la commissione <strong>di</strong> PhD, 1997<br />

del primo torneo <strong>di</strong> calcetto, ma non presi parte alla finale perché dovevo stu<strong>di</strong>are!<br />

Fui uno degli staffettisti nella 5x1000 al Giuriati assieme ad un giovane promettente<br />

e molto atletico, che oggi è vincitore <strong>di</strong> un ERC e presidente del nostro<br />

corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in Ingegneria Nucleare: il prof. Matteo Passoni (non abbiamo vinto<br />

ma avremmo meritato il premio come migliore <strong>di</strong>visa grazie alle nostre parrucche<br />

da Cugini <strong>di</strong> Campagna).<br />

Ora mi trovo qui a scrivere su questo numero <strong>di</strong> <strong>MAP</strong>, dove raccontiamo <strong>di</strong> tante<br />

iniziative e situazioni più che mai attuali oggi, figlie <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> ieri che ho menzionato.<br />

Parliamo anche della Casa dello Studente e delle altre nuove residenze<br />

del Poli, che danno alloggio a tanti studenti. Già ai miei tempi, la Casa dello<br />

Studente era un punto <strong>di</strong> riferimento per i tanti studenti che venivano da fuori,<br />

facendo gran<strong>di</strong> sacrifici. Oggi, da docente, ancor più penso all’incre<strong>di</strong>bile impegno<br />

<strong>di</strong> questi ragazzi e agli sforzi fatti dalle loro famiglie. Penso agli studenti che<br />

fanno i pendolari e si alzano all’alba ogni mattina per prendere il treno. Penso a<br />

tutti quei giovani che si trasferiscono qui da Paesi lontani, lasciando le loro famiglie<br />

e affidando a noi una frazione della loro vita per investire sulla loro formazione,<br />

sperando che serva a costruire un futuro migliore per loro stessi e i<br />

loro cari. Penso a loro con grande ammirazione: ci vogliono molta motivazione<br />

e un grande impegno, e il <strong>Politecnico</strong> continua a operare per accogliere questi<br />

giovani, per farli sentire figli del Poli.<br />

Saliamo nei ranking internazionali perché la formazione del <strong>Politecnico</strong> è apprezzata<br />

a livello internazionale (i nostri allievi sono richiestissimi nel mondo<br />

del lavoro) e la ricerca è tra le migliori del mondo. Ma per me il Poli è anche<br />

campione del mondo su parametri che non si misurano, che non entrano nei<br />

ranking ma hanno a che fare con la vita delle persone. È per questo che sono<br />

ancora qui, dopo 30 anni, con la voglia <strong>di</strong> dare il mio piccolo contributo, profondamente<br />

innamorato. Anche oggi, come (fortunato e privilegiato) Presidente<br />

dell’Associazione <strong>Alumni</strong>Polimi, continuo a imparare e ricevere tanto da tutte le<br />

persone con le quali ho il privilegio <strong>di</strong> entrare in contatto, persone che con<strong>di</strong>vidono<br />

con me la passione per il Poli. Gli <strong>Alumni</strong> sanno, come lo so io, che con il<br />

Poli saremo sempre in debito. Questa istituzione, seria, severa, è piena <strong>di</strong> personaggi<br />

che incutono timore reverenziale, il docente che ti boccia, quello che ti<br />

mette alla prova, ti spreme… per il fine comune <strong>di</strong> trasmetterti qualcosa; tutte<br />

queste donne e uomini ci mettono il loro cervello, il cuore, l’anima e il tempo,<br />

con risultati che vanno al <strong>di</strong> là dei voti e delle nozioni, perché la formazione <strong>di</strong><br />

una persona passa anche per un altro tipo <strong>di</strong> sudore, quello umano della vita-vissuta.<br />

Il Poli è uno stile <strong>di</strong> vita, anche se quando sei studente non te ne ren<strong>di</strong><br />

ancora conto. Con il tempo, da Alumna/us lo scopri e te lo porti <strong>di</strong>etro ovunque<br />

tu vada. Ce l’hai nel cuore.<br />

E io vado avanti a commuovermi quando alla fine degli esami del mio corso dò<br />

un 30 e lode.<br />

Con i colleghi <strong>di</strong> ing. Nucleare<br />

alla staffetta 5x1000 nel 1999<br />

In compagnia dei nuovi dottori<br />

alla cerimonia della scuola<br />

<strong>di</strong> dottorato del <strong>Politecnico</strong>, 2007<br />

“Il Poli è uno stile <strong>di</strong> vita.<br />

Te lo porti <strong>di</strong>etro ovunque tu vada.<br />

Ce l’hai nel cuore”<br />

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