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LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA #<strong>10</strong> | OTTOBRE <strong>2020</strong> | FR. 4.50<br />
PER SCEGLIERE<br />
LA PIÙ SICURA<br />
Test TCS gomme invernali<br />
IN ALTA SVEVIA<br />
FRA CASTELLI<br />
Tour in cabriolet<br />
8<br />
sticker Titeuf<br />
per gli scolari<br />
A scuola con<br />
Titeuf<br />
CON<br />
TCS SEZIONE<br />
TICINO<br />
p. 75
Viaggiare in sicurezza<br />
grazie alla protezione<br />
viaggi ETI: in Svizzera<br />
e in Europa.<br />
Protegga per un anno intero sia le Sue<br />
gite che le Sue vacanze brevi e lunghe.<br />
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SOMMARIO<br />
25<br />
Zep/Titeuf e<br />
l’educazione<br />
stradale a scuola<br />
20<br />
Val Poschiavo:<br />
dai ghiacciai<br />
alle palme<br />
36<br />
Test Mercedes<br />
GLB 250 4MATIC<br />
EDITORIALE<br />
LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA<br />
La Svizzera è varia e bella,<br />
scopriamola insieme<br />
La pandemia di coronavirus ha messo in<br />
ginocchio il turismo. Le agenzie registrano<br />
un crollo dell’80 percento delle prenotazioni<br />
di viaggi all’estero. Ma è l’intero<br />
settore, dalla gastronomia agli impianti di risalita,<br />
ad accusare perdite drammatiche. Nota confortante<br />
in questa crisi, negli ultimi mesi molti<br />
connazionali, restati in patria, l’hanno girata e si<br />
sono goduti le tante meraviglie naturalistiche e<br />
culturali che il nostro paese ha da offrire: dal<br />
Giura al Seeland, «terra dei laghi», passando per<br />
il versante orientale, occidentale e meridionale<br />
delle Alpi, la Svizzera rivela una varietà e bellezze<br />
uniche che meritano di essere visitate. In<br />
quest’edizione vi presentiamo alcuni suggestivi<br />
itinerari ed attività entusiasmanti sull’uscio di<br />
casa. Lasciatevi ispirare dal nostro dossier!<br />
Felix Maurhofer<br />
caporedattore<br />
dossier<br />
11 Parchi downhill<br />
Molti impianti di risalita attirano<br />
gli amanti di bici e avventure<br />
15 Nel Giura in moto<br />
Giornata con emozioni genuine<br />
lungo quattro cantoni svizzeri<br />
18 Le pietre raccontano<br />
Tante avventure nella Surselva<br />
a spasso tra castelli diroccati<br />
20 Val Poschiavo<br />
Nel paesaggio percorso dal<br />
treno rosso del Bernina Express<br />
mobilità<br />
25 Tragitto di scuola<br />
Il fumettista Zep e Titeuf<br />
collaborano con il TCS<br />
30 Legge vie ciclabili<br />
Presa di posizione del TCS<br />
dopo la consultazione<br />
35 Inaugurazione Ceneri<br />
Aperta la galleria di base,<br />
compiuta l’opera del secolo<br />
Vie ciclabili<br />
sicure<br />
30<br />
Copertina:<br />
Titeuf sul tragitto casa-scuola,<br />
Zep in esclusiva per la campagna<br />
di prevenzione del TCS<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 3
Arriva l'inverno –<br />
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SOMMARIO<br />
44<br />
Audi A3<br />
Sportback<br />
58<br />
Da Berlino al<br />
Mar Baltico<br />
53<br />
Alta Svevia,<br />
road tour<br />
tra castelli<br />
62<br />
Le giornate TCS<br />
per provare<br />
veicoli elettrici<br />
I miei vantaggi club<br />
46 Private Selection Hotels<br />
60 Gioca e vinci online<br />
66 Suisse Caravan Salon<br />
74 Tre occasioni di vincita<br />
tecnica<br />
36 Test Mercedes GLB<br />
Questa SUV familiare unisce<br />
comfort a solide prestazioni<br />
40 Pneumatici invernali<br />
Nel tradizionale test del club<br />
i prodotti consigliati<br />
47 Polestar 2<br />
Una berlina della marca elettrica<br />
affiliata a Volvo<br />
svago<br />
53 Germania e castelli<br />
In cabrio scoprendo l’Alta Svevia<br />
tra storie nobili e antiche birrerie<br />
58 Crociera fluviale<br />
Al ritmo dell’acqua da Berlino<br />
fino al Mar Baltico<br />
club<br />
62 Guidare un’elettrica<br />
Le giornate del TCS per<br />
conoscere i veicoli elettrici<br />
64 Visibili in autunno<br />
Consigli TCS per gli utenti<br />
della strada in questa stagione<br />
67 L’app per il parcheggio<br />
Il modulo TCS Park & Pay per<br />
i posteggi in Svizzera<br />
rubriche<br />
31 Il consulente<br />
52/65 L’esperto TCS<br />
70 Forum<br />
70 Impressum<br />
71 Tourolino<br />
72 In giro con<br />
74 Gioca & vinci<br />
TCS Sezione<br />
Ticino<br />
76 Pericoli alla guida<br />
77 Telepass<br />
78 Monte San Salvatore e TCS di nuovo insieme<br />
79 Cibo online, un nuovo trend<br />
80 Ritrovare la felicità viaggiando in bicicletta<br />
82 Controlli tecnici a Rivera<br />
Made visible<br />
per circolare<br />
più sicuri<br />
64<br />
<strong>Touring</strong> n. 11<br />
Temi trattati nella prossima edizione<br />
della rivista: dossier sulla città del futuro,<br />
test Ford Kuga PHEV, test lunga durata<br />
Tesla S, pan di zenzero e atmosfera natalizia<br />
a Norimberga, corsi TCS di guida invernali<br />
Data di pubblicazione: 29.<strong>10</strong>.<strong>2020</strong><br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 5
TCS Societariato Famiglia:<br />
Al Suo fianco anche in<br />
caso di mezzi soppressi.<br />
I mezzi pubblici La piantano in asso impedendoLe di proseguire<br />
il viaggio? Niente paura se non riesce a giungere a destinazione il<br />
giorno stesso: grazie al Suo TCS Societariato Famiglia basta una<br />
chiamata e La aiuteremo a trovare soluzioni di trasporto alternative<br />
o un hotel sul posto pagato da noi. Facciamo di tutto per consen -<br />
tire a tutta la famiglia di giungere a destinazione in sicurezza.<br />
Societariato<br />
Famiglia<br />
I figli sono<br />
protetti<br />
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Si informi subito sul TCS Societariato<br />
per le famiglie e le coppie.<br />
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ATTUALITÀ CLUB<br />
eMobility Helpline<br />
Il TCS non vi lascia soli<br />
con i vostri dubbi.<br />
Un anno mirabile per<br />
i campeggi TCS<br />
Nonostante l’apertura ritardata,<br />
TCS Camping dovrebbe<br />
chiudere il <strong>2020</strong> con un ennesimo<br />
record. Alla fine di<br />
agosto i pernottamenti erano<br />
606 000, in aumento del 13<br />
percento sullo stesso periodo<br />
del 2019. Anche l’autunno si<br />
prospetta ottimo: le prenotazioni<br />
online superano già del<br />
120 percento circa quelle registrate<br />
lo scorso anno.<br />
Info e prenotazioni: tcs-camping.ch<br />
Linea diretta col TCS per ogni<br />
quesito sulla mobilità elettrica<br />
La mobilità elettrica è una tematica controversa che solleva<br />
molte domande. Risposte dalla nuova hotline TCS.<br />
Vento in poppa TCS Camping prolunga<br />
di altre due settimane.<br />
Qual è l’automobile elettrica<br />
che fa per me? A chi conviene<br />
installare una wallbox<br />
a domicilio? Come funziona<br />
l’app eCharge del TCS? Come si<br />
presenta oggi la gamma di veicoli<br />
con la spina e quali autonomie<br />
garantiscono i vari modelli? Sono<br />
domande come queste che interessano<br />
i soci e cui il TCS risponde<br />
con il suo vasto knowhow.<br />
Un numero per<br />
la mobilità verde<br />
Da subito essi possono rivolgersi<br />
semplicemente al Contact Center<br />
chiamando il numero dedicato<br />
della «eMobility Helpline». I nostri<br />
esperti si occuperanno delle loro<br />
domande con la consueta professionalità,<br />
in modo neutrale e senza<br />
impegno.<br />
Con questo ulteriore servizio il<br />
TCS conferma il suo ruolo da pioniere<br />
nella transizione in atto, ponendosi<br />
come primo interlocutore<br />
per le questioni legate alla mobilità<br />
elettrica. L’offerta viene ad aggiungersi<br />
alle numerose iniziative<br />
e strumenti già esistenti quali le<br />
eMobility Days, le stazioni di ricarica<br />
domestica TCS o ancora l’app<br />
eCharge. Il TCS può così accompagnare<br />
i soci verso la mobilità del<br />
futuro, fornendo loro consigli<br />
e informazioni ad hoc.<br />
TCS eMobility Helpline: 0844 888 333<br />
Assista Zurigo<br />
cambia indirizzo<br />
Assista Protezione giuridica<br />
SA trasloca. Dal 1° ottobre,<br />
la sede zurighese si trova in<br />
Räffelstrasse 26 a 8045<br />
Zürich. La maggiore assicurazione<br />
di tutela giuridica privata<br />
svizzera ha uffici operativi,<br />
oltre che a Zurigo, anche<br />
a Bellinzona, Basilea, Berna,<br />
San Gallo, Ginevra, Losanna<br />
e Neuchâtel.<br />
Informazioni: tcs-assista.ch<br />
5A STAGIONE TCS ESPORTS LEAGUE<br />
E-Sport al top<br />
Assista Protezione giuridica SA<br />
tratta ogni anno 40 000 casi.<br />
FOTO HUENERFAUTH, EF<br />
Il torneo Rocket League è ripartito: ultra<br />
rapido, tattico, spettacolare vede in<br />
lizza le migliori squadre del momento.<br />
Le gare della quinta stagione possono<br />
essere seguite in streaming su Twitch.tv<br />
o sul sito web della Lega. Le finali del<br />
14 novembre saranno trasmesse pure su<br />
srf.ch/sport nonché per la prima volta live dagli<br />
studi della RTS. tcs-esports-league.ch<br />
VERO O FALSO – IL TCS SFATA I MITI<br />
«Bici in panne? Tanto<br />
non mi aiuta nessuno»<br />
La TCS Patrouille La aiuta<br />
anche per bici ed e-bike<br />
in panne.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 7
Sicuri in curva<br />
I sistemi antibloccaggio convenzionali delle moto non sono<br />
una ricetta miracolosa per la frenata in curva. Gli ABS<br />
cornering, invece, hanno dato esiti convincenti in pista.<br />
La frenata costituisce una delle manovre<br />
più critiche in sella e la caduta è<br />
quasi inevitabile se la ruota anteriore si<br />
blocca, soprattutto in curva. Acquistare<br />
una moto dotata di ABS cornering è pertanto<br />
molto consigliato. Per verificare<br />
l’efficacia di questo particolare sistema<br />
antibloccaggio il TCS, in collaborazione<br />
con l’Ufficio prevenzione infortuni (upi),<br />
ha svolto una serie di test presso il suo<br />
centro guida di Lignières (NE). Tre<br />
i modelli testati sul circuito: BMW R<br />
1250 GS, Ducati Hypermotard 950 SP<br />
e Triumph Speed Triple RS.<br />
Risultati probanti<br />
I due piloti hanno effettuato frenate in<br />
curva a 60 e 80 km orari, velocità difficilmente<br />
gestibili con moto sprovviste di<br />
ABS cornering. Grazie al controllo elettronico<br />
dell’angolo d’inclinazione, la<br />
Senza ABS cornering<br />
la frenata in curva è<br />
altamente pericolosa.<br />
pinzata è riuscita senza problemi. Il dispositivo<br />
non ha soltanto consentito di<br />
mantenere la traiettoria, ma pure di ridurre<br />
lo spazio di frenata. A 60 km/h,<br />
la distanza d’arresto misurata oscilla<br />
tra 15 e 17,5 m. Senza ABS, la prova sarebbe<br />
risultata estremamente ardua per<br />
i piloti. Tuttavia, l’ABS, per quanto sofisticato,<br />
non è una panacea anticaduta.<br />
Non si sottrae alle leggi della fisica e<br />
quindi la prudenza rimane un imperativo<br />
vitale.<br />
ABS cornering è in opzione sulla BMW<br />
(550 fr.) e di serie su Ducati e Triumph.<br />
I tre sistemi funzionano diversamente<br />
l’uno dall’altro. Quello della Ducati, ad<br />
esempio, è calibrato sulla guida sportiva.<br />
Una ragione in più per assolvere un<br />
corso così da padroneggiare perfettamente<br />
l’ABS che equipaggia la 2 ruote.<br />
LA FOTO<br />
Uomo rana Il Rotsee a<br />
nord di Lucerna è molto<br />
amato da vogatori ed<br />
escursionisti. Ma sul<br />
fondo del lago si trovano<br />
migliaia di bombe a mano.<br />
Durante un’ulteriore operazione<br />
dei sommozzatori<br />
della polizia lucernese e<br />
dell’esercito, all’inizio di<br />
settembre sono stati recuperati<br />
alcuni di questi<br />
ordigni. Nel 1916 oltre<br />
<strong>10</strong> 000 granate finirono<br />
nel Rotsee a seguito dell’esplosione<br />
di un magazzino<br />
di munizioni. Cinque persone<br />
persero la vita.<br />
LA CIFRA<br />
17,3%<br />
ovvero 3617 unità; è di<br />
tanto che sono aumentate<br />
le motociclette immatricolate<br />
tra gennaio e agosto<br />
<strong>2020</strong> rispetto allo stesso<br />
periodo dello scorso anno<br />
venendo a totalizzare<br />
24 556 veicoli. Gli scooter<br />
registrano a loro volta un<br />
incremento del cinque<br />
percento. L’emergenza coronavirus<br />
ha dato una<br />
forte spinta ai trasporti<br />
individuali, a scapito dei<br />
mezzi pubblici.<br />
Dedalo delle piattaforme decodificato<br />
LA PAROLA<br />
La concentrazione dei gruppi automobilistici<br />
ha accelerato l’utilizzo delle piattaforme<br />
comuni su modelli a volte molto<br />
differenti. Per piattaforma si intende<br />
la struttura, ma anche numerosi pezzi<br />
come gli elementi della sospensione,<br />
la strumentazione, i sedili ecc. Queste<br />
strategie sono spesso incomprensibili al<br />
profano, visto che le vetture che si basano<br />
sulla stessa piattaforma, sono poi<br />
avvolte in altre carrozzerie. Il Catalogo<br />
<strong>2020</strong> della «Revue automobile» contribuisce<br />
a far luce su questo aspetto visto<br />
che elenca le piattaforme. Ad esempio si<br />
scopre che i modelli eclettici tipo Audi<br />
A1, Seat Tarraco, Skoda Superb o ancora<br />
VW T-Cross condividono la struttura<br />
modulare MQB. Pure molto informativo,<br />
l’indice dei motori che presenta i modelli<br />
equipaggiati da un blocco identico.<br />
Si viene a sapere dunque che il gruppo<br />
Renault-Nissan 1,6 l equipaggia pure<br />
Dacia Duster, Nissan Juke o anche<br />
Renault Mégane. Istruttivo.<br />
Segnali bassi sono dette<br />
quelle luci poste accanto ai<br />
binari con lampade bianche<br />
disposte a triangolo nella<br />
parte anteriore. Sono usati<br />
per la messa in sicurezza della<br />
zona dei binari, per le manovre<br />
e l’esercizio dei treni.<br />
Il significato varia a seconda<br />
della combinazione di luci accese,<br />
ossia via libera, via libera<br />
con prudenza o fermata.<br />
8 touring | ottobre <strong>2020</strong>
ATTUALITÀ<br />
FOTO KEYSTONE , MATHIAS WYSSENBACH, EMANUEL FREUDIGER<br />
Motor show – agenda<br />
vieppiù sguarnita<br />
Dopo l’annullamento del<br />
Salone dell’automobile di<br />
Ginevra (GIMS) <strong>2020</strong>, Auto<br />
Zürich, in programma ad inizio<br />
novembre, era destinato a<br />
prendere la staffetta nel calendario<br />
dei motor show in<br />
Svizzera. Viste le attuali restrizioni,<br />
gli organizzatori<br />
hanno però deciso di posticipare<br />
l’evento in primavera<br />
(14–18 aprile). Dopo l’ennesima<br />
defezione dei ginevrini,<br />
la fiera multimarca di Zurigo<br />
si presenta come il più importante<br />
appuntamento del settore<br />
in Svizzera nel 2021.<br />
L’accento è di nuovo posto<br />
sulla vendita ai privati.<br />
Bene le plug-in<br />
Gli ibridi ricaricabili sono fra<br />
i rari comparti dell’industria<br />
automobilistica a crescere<br />
in Svizzera. A fine agosto, la<br />
loro quota di mercato è aumentata<br />
dall’1 al 4,6%. Aggiungendovi<br />
l’11,7% delle<br />
ibride classiche, le auto a<br />
doppia motorizzazione (termico<br />
ed elettrico) rappresentano<br />
ben il 16,3% del totale.<br />
Uno sviluppo promettente.<br />
La crisi tocca le FFS<br />
Dopo un primo semestre<br />
<strong>2020</strong> positivo, la pandemia<br />
da Covid-19 ha fatto crollare<br />
di un terzo il numero di passeggeri<br />
delle FFS. Se nel 2019<br />
erano 1,29 milioni le persone<br />
trasportate al giorno, nel<br />
pieno della crisi il dato è<br />
sceso a circa 8<strong>10</strong> 000. Ne è<br />
risultata una perdita semestrale<br />
di 479 milioni di franchi.<br />
Ora le cose stanno andando<br />
un po’ meglio. Grazie<br />
a sostegni federali la liquidità<br />
delle FFS è assicurata. Inoltre<br />
in aprile si è adottato un pacchetto<br />
di misure che fino a<br />
fine anno dovrebbe permettere<br />
di risparmiare in totale<br />
250 milioni.<br />
La storia nella roccia<br />
Il castello di Lenzburg, lo<br />
Château di Chillon o magari<br />
i tre Castelli di Bellinzona?<br />
Chi ama i siti medievali il<br />
4 ottobre non ha che l’imbarazzo<br />
della scelta: sono 25<br />
le roccheforti e i castelli da<br />
scoprire in occasione della<br />
Giornata dei Castelli Svizzeri<br />
e che aspettano piccoli e<br />
grandi visitatori con un variegato<br />
programma d’attività.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 9
Novità nella Sua app TCS :<br />
trovare e pagare<br />
parcheggi in tutta la<br />
Svizzera.<br />
Con la nuova funzione dell‘App TCS Park & Pay<br />
da subito può trovare parcheggio, pagando<br />
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DOSSIER<br />
Flusso<br />
d’adrenalina<br />
Il salto di Fabio Jungen<br />
è troppo rischioso<br />
per i principianti.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 11
È in voga tra gli amanti della bici e dell’avventura: il downhill.<br />
In Svizzera vari impianti di risalita puntano su questa versione<br />
spettacolare e adrenalinica della mountain bike con speciali<br />
parchi. Le discese irte di ostacoli richiedono una preparazione.<br />
TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Affrontare un trail con una<br />
bici munita di forcelle ammortizzate<br />
deve essere<br />
un’esperienza unica. Dato<br />
che un percorso di questo<br />
tipo è pieno di ostacoli, mi<br />
sono rivolto all’esperto di downhill<br />
Fabio Jungen di Amsoldingen, nell’Oberland<br />
bernese. Al primo incontro ho<br />
notato che sul corpo ha varie cicatrici<br />
ed escoriazioni. «Facendo downhill è<br />
inevitabile, fa parte di questo sport», mi<br />
spiega e aggiunge: «Sinora ho rotto il<br />
gomito, la clavicola e anche un paio di<br />
Godersi la discesa nel<br />
tratto senza ostacoli.<br />
costole». Alla domanda se fosse disposto<br />
a insegnare la sua disciplina ad un<br />
principiante, ha risposto subito con un<br />
sì entusiastico.<br />
Esercizi di frenata<br />
E così un paio di settimane dopo ci troviamo<br />
alla stazione di partenza della<br />
funivia Kandersteg-Sunnbüel. L’esperto<br />
mi assicura che si tratta di un trail percorribile<br />
anche da un principiante<br />
come me. Ne è sicuro perché ha partecipato<br />
alla sua costruzione. Mentre indosso<br />
l’equipaggiamento protettivo –<br />
casco, guanti, occhiali, ginocchiere e<br />
gomitiere – Fabio controlla le bici. Poi<br />
saliamo con la funivia sino a 1932 m.<br />
Ma prima di affrontare i 720 metri di<br />
12 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Esercitare la frenata<br />
è importante per poter<br />
affrontare la discesa<br />
in tutta sicurezza.<br />
dislivello che ci separano da Kandersteg,<br />
devo fare un corso accelerato di<br />
guida. Fabio mi mostra la corretta posizione<br />
sul rampichino, come si frena con<br />
la ruota anteriore e come si lavora sui<br />
pedali spostando il baricentro. Gli esercizi<br />
non sono per nulla semplici. Tuttavia<br />
con il tempo riesco a padroneggiare<br />
meglio la mia due ruote off road.<br />
<strong>10</strong>5 curve paraboliche<br />
Adesso Fabio è convinto che ce la farò<br />
ad affrontare il trail e dunque spingiamo<br />
le bici al punto di partenza. Davanti<br />
a noi ci attendono 5 chilometri di<br />
percorso con <strong>10</strong>5 curve paraboliche,<br />
25 salti (jump) e molti altri ostacoli. La<br />
sfida consiste nel percorrere i vari tra-<br />
Le prime curve paraboliche<br />
per entrare in sintonia<br />
con il percorso.<br />
gitti disseminati di ostacoli senza toccare<br />
il suolo coi piedi. I tragitti facili si<br />
chiamano flowtrail e quelli difficili<br />
downhilltrail e – come le piste da sci –<br />
sono contrassegnati in base al livello di<br />
difficoltà in colore blu, rosso e nero. Il<br />
percorso comincia subito con una serie<br />
di curve paraboliche e Fabio mi spiega<br />
come prenderle in modo corretto.<br />
«Azionare i freni, continuare a modulare<br />
la frenata e puntare con lo sguardo<br />
l’uscita di curva. In questo modo nulla<br />
può andar storto», mi spiega con voce<br />
assolutamente calma. Ha infatti notato<br />
che sono un po’ nervoso. Fabio parte<br />
per primo e io lo seguo. Freno troppo e<br />
le ruote perdono il contatto con la superficie,<br />
ma in un qualche modo rie- →<br />
EQUIPAGGIAMENTO<br />
Bici da downhill: Santa Cruz V<strong>10</strong> CC<br />
(6800 fr.),<br />
santacruzbikes.ch<br />
Casco: Alpinestars Missile Tech<br />
Airlift Face (450 fr.)<br />
Occhiali: Smith Squad MTB Gravy<br />
(120 fr.)<br />
Protezioni: Paragon Lite Knee<br />
(80 fr.), Paragon Lite Elbow (70 fr.),<br />
Paragon Plus Protection Vest (150 fr.)<br />
Abbigliamento: Drop Pro Shorts<br />
(200 fr.), Drop Pro Long Sleeve Jersey<br />
(120 fr.), Drop 6.0 Glove (60 fr.)<br />
Tutto su alpinestars.com<br />
Scarpe: Scott MTB AR (120 fr.)<br />
scott-sports.com<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 13
DOSSIER<br />
PARCHI MTB CON TRAIL<br />
PER PRINCIPIANTI<br />
Lenzerheide: bikekingdom.ch<br />
Verbier: verbierbikepark.ch<br />
Flumserberg: flumserberg.ch/bikerberg<br />
St. Moritz-Bernina: engadin.ch/bike<br />
Kandersteg-Sunnbüel: sunnbuel.ch<br />
Per i grandi salti occorre<br />
prima far tanta esperienza.<br />
sco a rimanere in sella. Per riuscire nel<br />
downhill si devono avere, oltre che un<br />
po’ di muscoli, molta testa, e si deve entrare<br />
nel flow. Sono le parole di Fabio<br />
che mi tornano alla mente. Dopo un<br />
paio di curve e le relative correzioni<br />
dell’esperto, acquisto fiducia in me<br />
stesso e lascio scorrere il rampichino.<br />
La tensione si scioglie e comincio a divertirmi.<br />
All’inizio però evito i salti.<br />
Dal jump al table<br />
Giunti a metà del trail, Fabio mi dice<br />
che è il momento di tentare un piccolo<br />
salto, in gergo MTB: jump. Definisce il<br />
mio percorso e la velocità con cui affrontarlo,<br />
mi ripete il fatto che è una<br />
questione di testa e che devo semplicemente<br />
mantenere la posizione di base e<br />
lasciare scorrere la bici. Ed ecco che<br />
compio i primi piccoli salti con successo.<br />
A questo punto riesco a immaginarmi<br />
come possa essere per lui, che fa salti<br />
lunghi oltre dieci metri includendo anche<br />
un backflip, nientemeno che una<br />
capovolta di 360 gradi all’indietro. In<br />
seguito la discesa continua con il «Chicken<br />
Run»: una serie di collinette che<br />
portano all’ostacolo più impegnativo<br />
per me: un table, ovvero un salto da<br />
una rampa di legno. L’asso della MTB<br />
mostra come si affronta correttamente<br />
un table. L’importante è alzare il manubrio<br />
subito dopo essersi lanciati. Mi<br />
concentro, alzo il manubrio con forza e<br />
volo in direzione della zona di atterraggio.<br />
A parte il colpo che ricevo al momento<br />
dell’impatto, tutto fila liscio.<br />
Dopo un paio di curve, raggiungiamo<br />
il traguardo del trail e ritorniamo alla<br />
stazione di partenza su una strada alpina<br />
asfaltata. Arrivati, ripuliamo i<br />
rampichini e abbiamo ancor tempo per<br />
rivivere le emozioni della discesa compiuta.<br />
Ammetto che ora posso capire il<br />
motivo per cui il downhill sia in voga.<br />
Grazie all’assistenza di Fabio tutto è andato<br />
bene. Raccomando ai principianti<br />
di chiedere consiglio ad un discesista<br />
esperto in mountain bike. Il giorno<br />
dopo un paio di muscoli della schiena<br />
sono indolenziti, ma il ricordo dell’esperienza<br />
è tutto sommato positivo. ◆<br />
In pillole<br />
Il 26enne esperto in downhill Fabio Jungen è<br />
cresciuto nella regione del Saanenland e oggi<br />
abita ad Amsoldingen (BE), dove ha il negozio di<br />
bici Mountain Roots. Ha compiuto la sua prima<br />
gara a 13 anni e in qualità di semi-professionista<br />
ha partecipato a gare di Coppa Europa. Di mestiere<br />
è falegname e lavora a tempo parziale per<br />
Flying Metal, dove costruisce trail e pumptrack.<br />
Nel tempo libero partecipa a gare di Enduro, che<br />
si svolgono solo in discesa e si sviluppano su una<br />
serie di prove speciali. Le salite sono tratti di trasferimento<br />
tra le varie prove speciali, che non<br />
vengono cronometrate, ma devono comunque<br />
essere percorse entro un tempo limite.<br />
14 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Presi per<br />
le gole<br />
Gorges du Pichoux<br />
Qui guidare la moto<br />
è gioia vera.<br />
del Giura<br />
Prima di inforcare la moto studiamo la cartina<br />
pregustando il piacere della gita.<br />
Welschenrohr è un punto di partenza ideale<br />
per escursioni sulle creste.<br />
Strada secondiaria con poco traffico<br />
fra Moutier e Le Pichoux.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 15
Strade che si snodano tortuose fra passi e chiuse<br />
selvagge, piene di fascino, fanno del Giura una meta<br />
perfetta per i motociclisti in cerca di emozioni genuine.<br />
Una giornata attraverso quattro cantoni, inanellando<br />
gemme naturalistiche e cittadine storiche.<br />
TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
imbocchiamo la strada secondaria poco<br />
trafficata per Le Pichoux passando da<br />
Perrefitte e Souboz; curve lunghe e ottima<br />
visuale fanno battere il cuore del<br />
centauro. Che piacere tirare per campi<br />
e pascoli fra fattorie e piccoli paesini<br />
sonnecchianti, e tutto ciò praticamente<br />
indisturbati.<br />
Nel corso dei millenni il<br />
fiume Sorne si è scavato<br />
profondamente nella<br />
pietra calcarea, formando<br />
le bizzarre Gorges<br />
du Pichoux. Davanti<br />
a noi, il nastro d’asfalto s’insinua fra pareti<br />
strette e scoscese, tipiche delle gole<br />
del Giura: ci attendono sette chilometri<br />
di brividi che solo la moto sa regalare,<br />
ma anche l’emozione unica di scoprire<br />
scorci di natura belli da mozzare il<br />
fiato. Tanto che dal canto nostro decidiamo<br />
di fare subito il bis: appena<br />
giunti a Berlincourt facciamo dietrofront<br />
e ritorniamo a Undervelier. Non<br />
manchiamo di visitare la Grotta di<br />
Sainte-Colombe: vero e proprio santuario<br />
d’abri, incastonato nella roccia, che<br />
attira numerosi pellegrini.<br />
Fuori dai sentieri battuti<br />
Ci siamo dati appuntamento per il nostro<br />
tour nel Giura in sella alla Suzuki<br />
V-Strom <strong>10</strong>50 XT a Balsthal. Qui troviamo<br />
già la prima «Klus», uno degli<br />
angusti passaggi che collegano le numerose<br />
vallate trasversali del Giura. È<br />
un punto di partenza ideale, facilmente<br />
raggiungibile tramite l’A1. Prendiamo<br />
in direzione Moutier passando per il<br />
parco naturale di Thal. Dopo una sosta<br />
a Welschenrohr adagiata ai piedi del<br />
Weissenstein con la Gola del Lupo<br />
(Wolfsschlucht) proseguiamo sul tratto<br />
tranquillo, ma serpeggiante verso<br />
Grandval e Moutier, dove ci attendono<br />
le prossime gole, quelle non meno spettacolari<br />
di Moutier. Deviamo su Courrendlin<br />
e ci godiamo lo stupendo paesaggio<br />
corrugato. Da Moutier poi<br />
Bon appétit a St-Ursanne<br />
Dopo essere sbucati per la seconda<br />
volta dalle Gorges du Pichoux ci dirigiamo<br />
verso Delémont. Ci inerpichiamo<br />
sul Col des Rangiers, che sembra<br />
fatto apposta per una cavalcata su<br />
due ruote. Arriviamo a St-Ursanne puntuali<br />
per la pausa pranzo. Il borgo storico<br />
in riva al Doubs è definito, a ragione,<br />
perla del Giura. Parcheggiamo<br />
davanti all’Hôtel du Bœuf dove ordiniamo<br />
carpe fritte, specialità che si<br />
serve raramente nei ristoranti. Per dessert<br />
prendiamo il Soufflé glacé à la Fée<br />
verte, davvero deliziosissimo. Dopo<br />
mangiato facciamo una bella passeggiata<br />
digestiva per visitare la famosa<br />
Collegiata con il suo chiostro, autentico<br />
gioiello architettonico, nonché il ponte<br />
a quattro archi sul Doubs con la statua<br />
dedicata a San Giovanni Nepomuceno.<br />
Laufen Tre torri ed altrettante porte per<br />
entrare nel grazioso borgo.<br />
St-Ursanne a metà giro è ideale per<br />
una sosta programmata.<br />
16 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Agile moto da turismo e non solo<br />
Abbiamo approfittato del tour per provare la<br />
nuova Suzuki V-Strom <strong>10</strong>50 XT. La tourer enduro<br />
mostra un eccellente equilibrio e notevoli<br />
prestazioni. È dotata di diversi sistemi d’assistenza<br />
quali il ride by wire che permette di impostare<br />
tre modalità di guida. Le sospensioni<br />
sul rigido sono regolabili tramite comoda manopola.<br />
Agile e performante, oltre che robusta,<br />
è una motocicletta progettata per viaggiare<br />
sull’asfalto, ma che non disdegna lo sterrato.<br />
motore: V2, <strong>10</strong>37 cm 3 ; CV: <strong>10</strong>7;<br />
coppia massima: <strong>10</strong>0 Nm/6000 giri/min;<br />
serbatoio 20 l; consumo: 4,8 l/<strong>10</strong>0 km;<br />
CO2: 112 g/km; peso: 247 kg; prezzo: 16 495 fr.<br />
moto.suzuki.ch<br />
Dulcis in fundo la ciliegina<br />
sulla torta<br />
Ci lasciamo alle spalle St-Ursanne e<br />
puntiamo su Sceut. Toccata e fuga a<br />
Delémont; quindi continuiamo lungo<br />
La Birse fino a Laufen, lungo un tratto<br />
disteso con alcune curve lunghe che<br />
invitano a veleggiare. È difficile sottrarsi<br />
allo charme medievale di questa<br />
cittadina con il suo muro di cinta parzialmente<br />
conservato a cui si accede<br />
per tre porte intatte. Da vedere, in particolare,<br />
la Obertor con la torre dell’orologio<br />
e il municipio in stile barocco.<br />
Facciamo sosta in uno dei tanti simpatici<br />
caffè per concederci uno spuntino<br />
energetico prima di affrontare anche il<br />
Passwang, l’ultima tappa del nostro<br />
tour. La strada sinuosa è divertimento<br />
puro e tocca il suo culmine nel punto<br />
più alto del passo, dove attraversa il crinale<br />
del Giura sotto lo Zingelentunnel.<br />
Ci fermiamo per ammirare il suggestivo<br />
panorama che si apre sotto i nostri<br />
occhi. Rimontiamo in sella e facciamo<br />
rotta su Balsthal. Termina qui,<br />
fin troppo presto, la nostra gita che ci<br />
ha portato attraverso i quattro cantoni<br />
di Soletta, Berna, Giura e Basilea Campagna.<br />
◆<br />
Il Giura invita al mototurismo con i suoi percorsi<br />
sinuosi e panoramici.<br />
Luogo di culto La Grotte de Sainte-Colombe.<br />
DA SAPERE<br />
Periodo consigliato:<br />
tra maggio e ottobre<br />
Percorso: 150 km<br />
Mangiare: hotelduboeuf.ch<br />
App: St-Ursanne – Perle<br />
du Jura<br />
Informazioni: j3l.ch<br />
Ottime le carpe fritte gustate a St-Ursanne.<br />
Il Passwang è uno dei momenti clou<br />
della nostra uscita nel Giura.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 17
Le pietre raccontano<br />
Castelli lungo<br />
il Reno<br />
Anteriore<br />
Nella Surselva una dozzina di castelli diroccati invitano a gite<br />
avventurose in un’atmosfera medievale. Alcuni dei ruderi<br />
sono situati in posizioni imprendibili, da brividi garantiti.<br />
A spasso fra dirupi e antiche leggende.<br />
TESTO CHRISTA ARNET | FOTO ARNETPRESS<br />
Degli oltre 60 tra castelli,<br />
chiese fortificate, torri e<br />
rocche che in tempi antichi<br />
costellavano la valle<br />
del Reno Anteriore, oggi<br />
rimangono fossati, portali<br />
e cinte murarie, che ne testimoniano<br />
la grandezza passata. Le più interessanti<br />
a livello architettonico sono le<br />
vestigia di Waltensburg, anche se le storie<br />
più appassionanti sono legate alle<br />
tre rovine di Obersaxen. Stando alla<br />
Accanto alla torre c’era la chiesa<br />
della fortezza di Jörgenberg.<br />
leggenda, tra le pietre del Moregg sarebbero<br />
nascoste bocce d’oro mentre<br />
Schwarzenstein e Saxenstein custodirebbero<br />
a loro volta dei preziosi forzieri<br />
sotterrati.<br />
Come un nido d’aquila, le rovine<br />
di Kropfenstein appese alla roccia.<br />
Misterioso Schwarzenstein<br />
Non si consiglia tuttavia di andare alla<br />
caccia di questi tesori perché sono sorvegliati<br />
dagli spiriti delle nobildonne<br />
che vissero nei manieri. Inoltre i ruderi<br />
di Saxenstein e Moregg sono difficilmente<br />
accessibili e Schwarzenstein si<br />
confà solo ai più temerari. Dopo una<br />
breve camminata in discesa dal villaggio<br />
di Tusa infatti ci si ritrova improvvisamente<br />
sull’orlo di un precipizio: una<br />
parete di roccia di 450 metri con in<br />
fondo il Reno Anteriore. Il castello che<br />
un tempo troneggiava sulla valle ora<br />
sembra un bizzarro frammento di pietra<br />
nascosto dalla sterpaglia. Verosimilmente<br />
venne fondato nel 13° secolo<br />
dalla Signoria di Rhäzüns e ampliato in<br />
tre tappe. Sono ancora visibili parti<br />
dell’ingresso, delle mura di cinta e<br />
della torre nonché resti delle strutture<br />
abitative. Un cartello con la scritta «si<br />
declina ogni responsabilità» mette in<br />
guardia il visitatore. Ma comunque l’accesso<br />
è possibile solo arrampicandosi!<br />
In effetti sono stati installati ganci e<br />
ringhiere, ma si consiglia di non ten-<br />
18 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Lo spazioso cortile della fortezza di Jörgenberg<br />
con le panchine, la fontana e la zona barbecue<br />
è ideale per picnic in famiglia.<br />
tare a meno di essere pratici di vie<br />
ferrate e non soffrire di vertigini.<br />
Signorile Jörgenburg<br />
Già da lontano si possono scorgere le<br />
rovine della fortezza di Jörgenburg o<br />
Jörgenberg (in romancio: Munt Sogn<br />
Gieri), che infatti sono le più grandi<br />
della Surselva. Le sue torri si ergono su<br />
uno sperone roccioso al di sopra della<br />
stazione di Rueun della ferrovia retica<br />
(RhB). Se si sale dalla valle ci vogliono<br />
45 minuti, partendo invece da Waltensburg<br />
e camminando sui sentieri la passeggiata<br />
dura solo 15 minuti. Come si<br />
legge sulla tavola informativa, la struttura<br />
ha una superficie di <strong>10</strong>0 per 70<br />
metri ed esisteva già nell’ottavo secolo.<br />
All’inizio del 14° secolo apparteneva ai<br />
signori von Friberg e dopo la loro estinzione<br />
attorno al 1330 passò ai nobili<br />
von Rhäzüns, che nel 1462 la vendettero<br />
al monastero di Disentis. Oggi la<br />
torre di vedetta costituisce il fulcro<br />
della rovina. Appoggiata ad essa si<br />
trova un edificio destinato ad abitazione<br />
e di fronte, ancora all’interno<br />
del perimetro, si trovano i resti di una<br />
chiesa con un campanile molto ben<br />
conservato. L’attrazione principale è<br />
costituita dall’ampio cortile interno con<br />
la cisterna e le terrazze nonché panchine,<br />
zona barbecue e fontana con<br />
acqua potabile. Un luogo ideale per<br />
picnic in famiglia!<br />
Drammatico Kropfenstein<br />
Le rovine più spettacolari della regione<br />
sono quelle di Kropfenstein (in romancio:<br />
Casti Grotta), un castello costruito<br />
in una grotta naturale. La struttura<br />
risalente al 13° secolo sembra un nido<br />
d’aquila adagiato sulla roccia al disotto<br />
della strada Brigels–Waltensburg. Le<br />
mura esterne alte tre piani sono attaccate<br />
al bordo della parete rocciosa verticale,<br />
mentre le mura interne e parti<br />
del tetto sono costituiti dalla roccia<br />
sporgente. La zona d’ingresso è stretta<br />
e alta e solo nella parte più interna lo<br />
spazio si amplia sino a raggiungere una<br />
larghezza di sei metri. Si pensa che<br />
nella parte anteriore ci fosse il granaio<br />
e in quella posteriore, dove si riconoscono<br />
un lavandino in sasso e delle<br />
finestre, si trovassero gli alloggi. Durante<br />
la stagione invernale in questa<br />
struttura si doveva letteralmente gelare.<br />
Chi vi avrà abitato? Predoni o prigionieri?<br />
E invece no! I documenti risalenti<br />
al 14° e al 15° secolo certificano<br />
che apparteneva ai Signori von<br />
Kropfenstein, una delle famiglie più in<br />
vista dell’Oberland grigionese. ◆<br />
Niente comfort Nel castello di<br />
Kropfenstein nel 14° e 15° secolo<br />
viveva una nobile famiglia<br />
dell’Oberland grigionese.<br />
DA SAPERE<br />
Ancora più castelli<br />
Su entrambi i lati della valle del Reno<br />
Anteriore gli sguardi dei passanti<br />
sono attirati da torri e rovine in pietra.<br />
Sono facilmente raggiungibili:<br />
la fortezza di tre piani Canaschal<br />
a Trin risalente al 12° o 13° secolo,<br />
la torre di vedetta Ringgenberg/<br />
Zignau del 13° secolo e la torre<br />
chiamata «La Tuor» eretta attorno<br />
al 1200 nel paesino di Schlans.<br />
Informazioni sulle rovine:<br />
surselva.info<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 19
Ghiacciai e…<br />
pizzoccheri<br />
20 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Val Poschiavo Una valle di<br />
alta montagna e mediterranea<br />
allo stesso tempo.<br />
In autunno i Grigioni sono talmente belli che siamo tornati a<br />
visitare un angolo particolare di questo cantone della Svizzera<br />
orientale: la Val Poschiavo. Da tempo la piccola valle italofona<br />
con le sue specialità gastronomiche e ricchezze naturali<br />
non è più una meta riservata a pochi intenditori.<br />
TESTO DINO NODARI<br />
Non sorprende il fatto<br />
che i poschiavini che si<br />
trovano lontani dalla<br />
propria terra abbiano<br />
nostalgia di casa.<br />
Quando, in provenienza<br />
dal Passo del Bernina, si guarda<br />
verso la valle lunga 26 chilometri, si<br />
scorge uno splendido scenario che si<br />
estende dai ghiacciai alpini al nord alle<br />
palme mediterranee al sud. La posizione<br />
particolare della valle di collegamento<br />
nord-sud ai piedi del Passo del<br />
Bernina e vicina all’Italia ha caratterizzato<br />
la storia e la cultura della regione.<br />
Il forte legame dei poschiavini alla propria<br />
valle fa sì che ancora oggi molti<br />
giovani rimangano fedeli alla loro patria<br />
– diversamente da molte altre regioni<br />
delle Alpi.<br />
La posizione geografica di transito tra<br />
nord e sud e la vicinanza con l’italiana<br />
Valtellina non furono però sempre all’origine<br />
di ricchezza. Da un lato perché la<br />
vita nella regione alpina era inevitabilmente<br />
caratterizzata da scarsità di risorse<br />
e dall’altra perché si è spesso trovata<br />
esposta alle bizze degli eventi<br />
storici. Non sorprende dunque che sino<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 21
Casa Tomé Qui il tempo<br />
si è fermato.<br />
al 19° secolo molti poschiavini emigrarono<br />
per cercare fortuna all’estero.<br />
Molti la trovarono nelle città europee,<br />
dove aprirono caffè e pasticcerie che li<br />
resero benestanti. Nel cuore rimasero<br />
comunque legati alla loro patria, a tal<br />
punto da ritornarvi per costruire a Poschiavo<br />
eleganti ville e palazzi ornate<br />
da giardini che ancora oggi caratterizzano<br />
l’aspetto del paesino di montagna.<br />
L’amor patrio e la forte passione per la<br />
valle si sentono e si vedono ancora oggi.<br />
Vita quotidiana<br />
Una visita alla Casa Tomé fa capire<br />
quanto sia stata dura e povera la vita<br />
un tempo in questa valle. Si tratta di<br />
uno degli edifici contadini più antichi e<br />
meglio conservati dell’arco alpino, che<br />
racchiude in sé oltre 650 anni di storia<br />
locale. Una parte della casa risale addirittura<br />
al medioevo essendo stata costruita<br />
nella metà del 14° secolo. Da<br />
allora il tempo si è fermato, a parte<br />
Pizzoccheri Un piatto<br />
sostanzioso che gli abitanti<br />
della valle cucinano spesso<br />
e con propria ricetta.<br />
qualche minima modifica. Non è mai<br />
stato installato un impianto sanitario e<br />
nemmeno una cucina moderna. Anche<br />
dopo la partenza nel 1990 della famiglia<br />
che la abitava, in condizioni anacronistiche,<br />
la casa non subì alcuna<br />
ristrutturazione. Chi fa tappa a Poschiavo,<br />
dovrebbe assolutamente visitare<br />
questo impressionante testimone<br />
della vita alpina. Molto interessante è<br />
anche il Museo Poschiavino allestito<br />
nel Palazzo de Bassus-Mengotti, un<br />
edificio eretto nel 1655, in cui si riesce<br />
a rivivere la vita di un tempo.<br />
Pizzoccheri & Co.<br />
La nostalgia e l’amore per un paese si<br />
manifestano anche nella voglia di mangiare<br />
un piatto di casa propria. E in<br />
fatto di gastronomia, la piccola Poschiavo<br />
ha molto da offrire. In tutta la<br />
Lago di Poschiavo<br />
gita in battello.<br />
Bernina Express Il capolavoro<br />
tecnico impressiona<br />
ancora oggi, in foto il viadotto<br />
elicoidale di Brusio.<br />
22 touring | ottobre <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Un percorso didattico<br />
conduce attraverso il Giardino<br />
dei Ghiacciai e spiega<br />
l’origine dei grossi buchi.<br />
Il Giardino dei Ghiacciai<br />
L’impressionante fenomeno<br />
naturale soprannominato<br />
le marmitte dei giganti.<br />
Svizzera sono noti i pizzoccheri. Chi<br />
non desidera prepararli da sé, si fa semplicemente<br />
invitare ad una festa di famiglia.<br />
Tra gli abitanti della valle è un<br />
piatto che ancora oggi viene cucinato<br />
spesso – e ogni famiglia secondo la propria<br />
ricetta. Degli ottimi pizzoccheri si<br />
possono comunque gustare anche nei<br />
ristoranti della valle – ad esempio al<br />
Ristorante Motrice a Poschiavo, dove<br />
la verdura e l’insalata provengono<br />
dall’orto di casa. In questa regione in<br />
effetti si dà molta importanza ai prodotti<br />
locali. Capunet (gnocchetti di spinaci),<br />
taiadin (pasta fresca) o pulenta<br />
in flur (polenta alla panna) sono i piatti<br />
preparati in molti ristoranti con ingredienti<br />
di produzione poschiavina.<br />
Chi desidera eliminare le calorie accumulate<br />
grazie alle pietanze locali – deliziose,<br />
ma sostanziose – trova sufficienti<br />
possibilità. La valle offre in<br />
particolare molte escursioni da fare a<br />
piedi o in bici. E chi desidera imparare<br />
ancora qualcosa, a Cavaglia, poco al di<br />
sopra di Poschiavo, trova il cosiddetto<br />
Giardino dei Ghiacciai. Situato ai piedi<br />
del massiccio del Bernina e del Piz Palü,<br />
è costituito da particolari formazioni<br />
originate dal ghiacciaio, dette marmitte<br />
dei giganti. Un sentiero didattico<br />
conduce a queste enormi buche glaciali<br />
– una trentina di sino a 14 metri di profondità<br />
– scavate nelle rocce dalla potente<br />
e costante pressione dell’acqua<br />
del ghiacciaio. Si tratta di una visita<br />
da non perdere ed è gratuita. ◆<br />
FOTO ALD<br />
VIAGGI AUTUNNALI TRA<br />
NATURA E GASTRONOMIA<br />
Da oltre 20 anni Viaggi TCS organizza<br />
gite su misura in piccoli gruppi.<br />
In questo modo si possono prenotare<br />
viaggi per giocare a golf in Svizzera<br />
o una gita autunnale all’insegna<br />
della natura e della gastronomia<br />
nella Val Poschiavo.<br />
Periodo di viaggio<br />
19–23 ottobre <strong>2020</strong><br />
18–22 ottobre 2021<br />
Programma di viaggio<br />
Con il treno panoramico Bernina<br />
Express si parte da Coira per la più<br />
spettacolare traversata delle Alpi. Il<br />
capolavoro tecnico, che fa parte del<br />
Patrimonio mondiale Unesco, affascina<br />
ancora oggi e conduce attraverso<br />
paesaggi maestosi. Il viaggio in<br />
treno conduce sino a Poschiavo e<br />
lungo il cammino si fa tappa al Giardino<br />
dei Ghiacciai a Cavaglia. Scoprite<br />
la tradizionale coltivazione di<br />
castagne e ammiratela nel cuore di<br />
un castagneto. Avventuratevi nelle<br />
pittoresche viuzze di Poschiavo sulle<br />
tracce della movimentata storia<br />
della valle. Visitate il Mulino Aino e la<br />
Casa Tomé, dove vi verranno svelati<br />
i segreti della produzione dei pizzoccheri.<br />
Il finale è costituito da una<br />
gita sul Lago di Poschiavo.<br />
Dimensione del gruppo<br />
<strong>10</strong>–15 persone<br />
Prezzo<br />
1390 franchi (a persona in camera<br />
doppia per soci TCS)<br />
tcsreisen.ch/valposchiavo<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 23
DOSSIER<br />
Che c’è<br />
di bello<br />
nei dintorni?<br />
Con il progetto «bleib hier» la TCS Accademia della mobilità promuove<br />
offerte di svago diversificate a chilometro zero nell’area di Berna: ce n’è<br />
per tutti i gusti, dal camping in fattoria alle lezioni di enologia in casa.<br />
Campeggio da<br />
privati possibile<br />
anche senza l’auto.<br />
TESTO JULIANE LUTZ<br />
Perché non dormire in tenda,<br />
sotto le stelle e la mattina<br />
cogliere mele dall’albero a<br />
braccia piene, circondati da<br />
cani, gatti, cavalli che popolano<br />
la fattoria bicentenaria<br />
di Mühleberg condotta dai grandi<br />
amanti degli animali Daniel Riesen e<br />
Marianne Mathys? Oppure ingaggiare<br />
un’enologa esperta per imparare tutto<br />
sulle sei regioni vinicole della Svizzera:<br />
Sara De Giorgi lo fa al domicilio del<br />
cliente cui racconta, fra l’altro, cosa<br />
rende così affascinanti tipi di vino squisiti,<br />
ma poco conosciuti quali Mondeuse<br />
Noire o Räuschling.<br />
Tanto da scoprire e fare<br />
senza andare lontano<br />
Sono solo due delle numerose proposte<br />
prenotabili nell’ambito del progetto<br />
«bleib hier» cioè «resta qui» tramite l’Accademia<br />
della mobilità. L’affiliata del<br />
TCS intende sviluppare una piattaforma<br />
dedicata alle attività ricreazionali sostenibili<br />
che non costringano a fare dei<br />
lunghi tragitti. Nasce con una duplice<br />
motivazione: da un lato in Svizzera gli<br />
spostamenti nel tempo libero costituiscono<br />
la parte del leone del traffico<br />
complessivo e i trasporti aerei, che qui<br />
da noi provocano il 18% delle emissioni<br />
di gas serra, sono aumentati massicciamente<br />
prima che scoppiasse la crisi da<br />
Covid-19. E dall’altro negli ultimi anni è<br />
andata rafforzandosi la tendenza al turismo<br />
di prossimità e a forme di mobilità<br />
improntate ad una crescente sensibilità<br />
ecologica. Il progetto viene quindi<br />
a cappello ora che la pandemia ha fatto<br />
sì che la gente desista da viaggi estesi.<br />
«Come dice il nome del progetto, vogliamo<br />
incoraggiare le persone a trascorrere<br />
le ferie nelle vicinanze, scoprendo<br />
le bellezze a portata di mano e<br />
puntando su modalità di trasporto a<br />
basso consumo di risorse» spiega<br />
Mirjam Stawicki, corresponsabile del<br />
progetto. Ad esempio usando biciclette<br />
cargo con rimorchi speciali, che possono<br />
essere noleggiate direttamente<br />
tramite l’Accademia della mobilità e<br />
Carvelo2go.<br />
Borsa delle idee originali<br />
Attualmente sono 29 le opzioni fruibili<br />
nel cantone pilota di Berna e che ruotano<br />
intorno ai tre perni «servizi personali<br />
fuori dal comune per vacanze a<br />
casa», «camping alternativo nella regione»<br />
e «Carvelo per microavventure<br />
dietro l’angolo». «E se ne aggiungono<br />
sempre di più» dichiara Stawicki. Con i<br />
campeggi ufficiali svizzeri pieni per il<br />
coronavirus, spazi creati ad hoc stanno<br />
vivendo un vero boom. «Ecco perché<br />
stiamo cercando ulteriori partecipanti<br />
che mettano a disposizione i loro terreni<br />
privati. Siamo altresì interessati a<br />
nuove idee di carattere gastronomico o<br />
legate alla natura», fa il punto della situazione.<br />
Il progetto «bleib hier», sostenuto dal<br />
Cantone e dalla Città di Berna nonché<br />
da SvizzeraEnergia e dall’Ufficio federale<br />
dello sviluppo territoriale, continuerà<br />
fino all’estate 2022. Se avrà il<br />
successo auspicato è previsto di estenderlo<br />
poi a livello nazionale. ◆<br />
bleibhier.ch<br />
FOTO GENTLETENT<br />
24 touring | ottobre <strong>2020</strong>
Ciccia, si torna<br />
sui banchi!<br />
MOBILITÀ<br />
In vista del rientro a scuola il fumettista Zep ha messo Titeuf<br />
al servizio della sicurezza stradale del TCS. Otto messaggi chiave<br />
trasmessi su un poster dal monello con il ciuffo biondo ribelle.<br />
Il ginevrino si dice soddisfatto del risultato di questa «bella sfida»<br />
e non esclude un’ulteriore collaborazione con il club.<br />
→<br />
INTERVISTA JÉRÔME LATHION | FOTO OLIVIER VOGELSANG<br />
Philippe Chappuis, in arte Zep,<br />
assieme a Titeuf, il piccolo eroe che<br />
lo ha reso famoso in tutto il mondo.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 25
Due albi in cantiere,<br />
collaborazioni a<br />
campagne di promozione<br />
della salute<br />
fra Ginevra, Parigi e Bruxelles:<br />
il semi confinamento<br />
imposto dalla pandemia è<br />
stato proficuo per Philippe<br />
Chappuis, in arte Zep, che<br />
nonostante il suo fitto carnet<br />
ha affiancato il TCS in vista<br />
della riapertura delle scuole:<br />
sarà infatti Titeuf il testimonial<br />
di otto messaggi di sensibilizzazione<br />
riuniti su un cartellone<br />
didattico destinato ai<br />
nostri partner, enti e addetti<br />
all’educazione stradale nelle<br />
elementari (vedi riquadro).<br />
«Il soggetto mi piaceva. Così<br />
mi sono buttato. È stata una<br />
bella sfida perché all’inizio<br />
ero un po’ riluttante, le auto<br />
non sono mai state il mio<br />
forte» racconta Zep, artista<br />
che non si tira indietro<br />
quando si tratta di mettere il<br />
suo famoso «figliolo» al servizio<br />
di una buona causa. E<br />
pazienza se significa darci<br />
sotto per finire in tempo per<br />
il ritorno sui banchi di scuola:<br />
«Ho lavorato di notte per il<br />
TCS» sorride il disegnatore<br />
che abbiamo incontrato nel<br />
suo atelier nel cuore di Ginevra<br />
per parlare dell’inedita<br />
collaborazione.<br />
Il protagonista de «La Loi<br />
du Préau» (ovvero «La<br />
Legge del cortile») entra<br />
nelle scuole svizzere già<br />
cresciutello, a trent’anni!<br />
Un esordio atteso, ma un<br />
po’ tardivo, non pensa?<br />
Veramente no. I fumetti di<br />
Titeuf sono molto popolari<br />
fra i ragazzini che mi inviano<br />
tantissimi disegni. Queste<br />
manifestazioni d’affetto mi<br />
toccano molto. Da giugno<br />
2019, su iniziativa di un privato<br />
e della città di Carouge,<br />
Titeuf ha addirittura una sua<br />
statua in bronzo esposta nel<br />
cortile dell’Ecole Jacques-<br />
Dalphin, la scuola dove è<br />
nato, fatto davvero insolito.<br />
In Svizzera l’unico altro protagonista<br />
di fumetti ad avere<br />
ricevuto questo onore è Corto<br />
Maltese, che si erge di fronte<br />
al lago Lemano nel Lavaux.<br />
In Asia ho peraltro scoperto<br />
un affresco gigante a sua immagine<br />
presso un istituto<br />
scolastico di Pechino e, cosa<br />
ancor più stupefacente, il maxi-ritratto<br />
di un Titeuf nero<br />
in Tanzania.<br />
Il progetto di prevenzione<br />
che la vede alleato al TCS è<br />
una prima assoluta. Com’è<br />
nato il sodalizio?<br />
Anche se non me ne ricordo<br />
con esattezza, probabilmente<br />
sarò già stato contattato in<br />
passato a tale proposito. Fra<br />
il 1995 e il 2005 ero impegnatissimo,<br />
mi offrivano uno,<br />
due lavori al giorno. All’epoca<br />
mi mancava il tempo<br />
per occuparmi di tutte le proposte.<br />
Quella del TCS mi è<br />
stata rilanciata da un conoscente<br />
ginevrino. Ho trovato<br />
l’idea molto «cool». Mi hanno<br />
sottoposto dei testi che ho<br />
potuto illustrare in piena libertà.<br />
Tutti hanno un possibile<br />
legame con Titeuf e il suo<br />
universo e mi hanno dato lo<br />
spunto per delle vignette che<br />
potrebbero benissimo inserirsi<br />
in una storia.<br />
Titeuf ha fan in tutte le<br />
regioni della Svizzera. Gli<br />
albi sono stati tradotti in 25<br />
lingue. Si esprime in modo<br />
molto originale, usando<br />
espressioni inventate come<br />
«figissimo». Ciò non ne<br />
fa il peggior incubo per i<br />
traduttori, per alludere ad<br />
un personaggio della serie?<br />
Titeuf è stato tradotto dapprima<br />
in olandese, poi in<br />
tedesco. Dicono che se<br />
un’opera è traducibile dal<br />
francese al tedesco lo è anche<br />
nelle altre versioni. Certo<br />
Titeuf potrebbe dare del filo<br />
da torcere per come parla. Mi<br />
diverto a giocare con le parole.<br />
Prendiamo «règle», che<br />
in francese sta sia per ciclo<br />
mestruale che per riga metrica.<br />
Titeuf capisce fischi per<br />
fiaschi, ma se il doppio senso<br />
non funziona in un’altra lingua<br />
potrebbe creare grosse<br />
difficoltà. Tocca al traduttore<br />
adattare i dialoghi, trovando<br />
una soluzione che faccia ridere<br />
pure i lettori stranieri.<br />
Ho supervisionato l’inglese e<br />
il tedesco nei limiti delle mie<br />
conoscenze, ma quando è<br />
stata la volta del mandarino<br />
ho dovuto rinunciare (sorride).<br />
In genere mi fido<br />
dell’editore.<br />
Il percorso più sicuro non è sempre il più veloce!<br />
Esamina bene con i tuoi genitori le varie possibilità.<br />
È meglio fare una piccola deviazione piuttosto<br />
che attraversare una strada trafficata.<br />
Se hai un problema durante il tuo tragitto,<br />
non esitare a chiedere consiglio all’agente di<br />
educazione stradale della tua scuola. Saprà<br />
sicuramente darti dei suggerimenti per arrivare<br />
a scuola in modo sicuro.<br />
Per essere sempre visto dagli automobilisti,<br />
indossa indumenti chiari<br />
e porta degli elementi riflettenti.<br />
Esistono tanti articoli e consigli cool<br />
sul sito madevisible.swiss.<br />
26 touring | ottobre <strong>2020</strong>
MOBILITÀ<br />
«Il soggetto mi<br />
piaceva. Così mi sono<br />
buttato. È stata una<br />
bella sfida, all’inizio<br />
ero un po’ riluttante,<br />
le auto non sono mai<br />
state il mio forte»<br />
Zep<br />
disegnatore e sceneggiatore<br />
Lei è padre di tre figli che<br />
ha allevato in città. Come<br />
avete vissuto il tragitto<br />
casa-scuola?<br />
Abbiamo sempre abitato vicino<br />
alla scuola frequentata<br />
dai nostri figli e li abbiamo<br />
accompagnati a piedi. Più in<br />
là, sono stati liberi di decidere<br />
se andarci in bici. Li abbiamo<br />
incoraggiati a portare<br />
il casco e ci siamo raccomandati<br />
che non circolassero con<br />
gli auricolari. I nostri sforzi<br />
non hanno sempre sortito gli<br />
esiti desiderati, però non ne<br />
abbiamo mai fatto un<br />
dramma (ride). →<br />
Nello studio del fumettista la luce è<br />
spesso rimasta accesa fino all’alba<br />
per realizzare l’incarico del TCS.<br />
Il percorso per arrivare a scuola è bello… a condizione di<br />
rispettare i consigli di sicurezza. In assenza del marciapiede,<br />
cammina sul lato sinistro della strada, cioè in senso contrario<br />
alle auto. Se c’è un muro o un ostacolo cambia lato. Non<br />
dimenticare che sei un esempio per i bambini più piccoli di te!<br />
Al passaggio pedonale, applica la regola d’oro:<br />
fermarsi, guardare, ascoltare, attraversare<br />
camminando. Lo stesso vale in una zona senza<br />
passaggio pedonale. Rispetta anche le indicazioni<br />
dei pattugliatori scolastici e dei semafori.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 27
TCS-affiche-BAT4.indd 3 31.07.20 11:23<br />
MOBILITÀ<br />
Dal canto Suo parteggia<br />
spesso per il bambino che<br />
è stato. Se lo ricorda il Suo<br />
cammino di scuola?<br />
Ho dei ricordi alquanto terrorizzanti.<br />
Sono cresciuto a<br />
Onex, e ho avuto la fortuna<br />
di essere assegnato ad una<br />
scuola nuova. Sul tragitto venivamo<br />
però molestati da un<br />
gruppo di bulli che ci rubavano<br />
i quaderni e la merenda.<br />
Il traffico non poneva invece<br />
alcun problema, dovevamo<br />
attraversare soltanto una<br />
strada, sorvegliata da una<br />
pattugliatrice scolastica. Le<br />
lezioni di bici sono state un’esperienza<br />
particolarmente<br />
traumatica. A dieci anni non<br />
ci sapevo andare, all’esame<br />
ho urtato le barriere e sono<br />
persino finito contro il banco<br />
degli istruttori (ride). Ho<br />
comprato la mia prima bici a<br />
vent’anni e l’ho spinta fino ad<br />
un grande parcheggio deserto<br />
per esercitarmi.<br />
Il 17° albo di Titeuf uscirà<br />
nel 2021; conterrà qualche<br />
striscia che riprende la<br />
tematica della prevenzione<br />
elaborata per il TCS?<br />
Siamo a buon punto e l’ultima<br />
fatica dovrebbe essere<br />
nelle librerie l’anno prossimo<br />
come annunciato. Siccome<br />
tutta la trama è ambientata<br />
in una colonia di vacanza nel<br />
verde difficilmente avrei potuto<br />
affrontare la sicurezza<br />
stradale. Ma forse ci sarà<br />
qualcosa del genere nell’albo<br />
successivo.<br />
Pensa che la collaborazione<br />
avrà un seguito e che<br />
il TCS avrà ancora posto<br />
nella Sua agenda piena<br />
di impegni editoriali?<br />
Perché no? Trovo simpatica<br />
l’idea di non fare la morale<br />
ai bambini, ma piuttosto di<br />
istruirli con una punta d’umorismo.<br />
Vediamo comunque<br />
già come verrà accolta questa<br />
prima e se i disegni sanno insegnare<br />
i giusti comportamenti<br />
nel traffico. Per il resto<br />
dipende tutto dalla mia disponibilità<br />
di tempo; magari<br />
troveremo un buco. •<br />
7<br />
Fai attenzione<br />
se prendi<br />
l’autobus<br />
Quando vai a scuola<br />
Renditi<br />
visibile!<br />
1<br />
Scegli bene il<br />
tuo percorso<br />
3 4<br />
La strada non è<br />
un campo<br />
di gioco<br />
6<br />
Con il<br />
monopattino<br />
fai attenzione<br />
ai pedoni<br />
AMPIA DIFFUSIONE<br />
2<br />
L’agente<br />
di polizia<br />
è un tuo<br />
alleato<br />
5<br />
Attraversa<br />
la strada<br />
come un pro<br />
In macchina?<br />
… ma non fino all’entrata della<br />
scuola!<br />
1 2 3 4<br />
Il percorso più sicuro non è sempre il più<br />
Se hai un problema durante il tuo tragitto,<br />
Per essere sempre visto dagli<br />
Il percorso per arrivare a scuola è bello… a condizione di rispettare<br />
veloce! Esamina bene con i tuoi genitori<br />
non esitare a chiedere consiglio all’agente<br />
automobilisti, indossa degli indumenti<br />
i consigli di sicurezza. In assenza del marciapiede, cammina sul<br />
le varie possibilità. È meglio fare<br />
di educazione stradale della tua scuola.<br />
chiari e porta degli elementi riflettenti.<br />
lato sinistro della strada, cioè in senso contrario alle auto. Se c’è<br />
una piccola deviazione piuttosto che<br />
Saprà sicuramente darti dei suggerimenti<br />
Esistono tanti articoli e consigli « cool »<br />
un muro o un ostacolo cambia lato. Non dimenticare che sei un<br />
attraversare una strada trafficata.<br />
per arrivare a scuola in modo sicuro.<br />
sul sito madevisible.swiss<br />
esempio per i bambini più piccoli di te!<br />
5<br />
Al passaggio pedonale, applica la regola d’oro : fermarsi,<br />
guardare, ascoltare, attraversare camminando. Lo stesso<br />
vale in una zona senza passaggio pedonale. Rispetta anche<br />
le indicazioni dei pattugliatori scolastici e dei semafori.<br />
6<br />
Se c’è, usa il marciapiede e fai attenzione ai<br />
pedoni dato che hanno la precedenza. Per<br />
evitare di farti male, indossa il casco e le<br />
protezioni per i gomiti e le ginocchia.<br />
Già nella fase concettuale la<br />
nostra attenzione si è focalizzata<br />
sul ragazzino con la<br />
testa a uovo. «Titeuf va a<br />
scuola, vive avventure con<br />
i suoi amici. Zep era quindi<br />
il partner ideale per illustrare<br />
con una strizzata d’occhio<br />
i messaggi prevenzionali ai<br />
bambini», spiega Christophe<br />
Nydegger, responsabile<br />
Sicurezza stradale TCS. Il<br />
poster, che ha una tiratura<br />
di 20mila copie, è distribuito<br />
nelle scuole primarie e usato<br />
7<br />
Assicurati di essere puntuale per evitare di correre quando<br />
arriva l’autobus. Quando si avvicina, allontanati dal bordo della<br />
strada. Quando scendi dal bus, non correre per attraversare la<br />
strada, visto che l’autobus copre la visuale agli automobilisti!<br />
8<br />
8<br />
Se devi farti accompagnare a scuola in<br />
auto, scendi dall’auto un po’ più lontano<br />
dall’entrata, per non aumentare il<br />
rischio di incidenti davanti alla scuola.<br />
sticker<br />
Titeuf<br />
nell’ambito<br />
dell’educazione<br />
stradale<br />
agli allievi dai 7 agli<br />
11 anni. «Gli agenti di<br />
polizia preposti a questo<br />
compito, come pure gli insegnanti<br />
e le associazioni di<br />
genitori svolgono un ruolo<br />
essenziale nella prevenzione.<br />
Possono ordinare questo<br />
sussidio divertente quanto<br />
istruttivo tramite lo shop del<br />
nostro sito tcs.ch», conclude<br />
Christophe Nydegger.<br />
© <strong>Touring</strong> Club Svizzero <strong>2020</strong> – www.tcs.ch - sro@tcs.ch<br />
in regalo con<br />
<strong>Touring</strong><br />
Se c’è usa il marciapiede e fai attenzione<br />
ai pedoni dato che hanno la precedenza.<br />
Per evitare di farti male, indossa il casco e<br />
le protezioni per i gomiti e le ginocchia.<br />
Assicurati di essere puntuale per non dover correre<br />
quando arriva l’autobus. Quando si avvicina,<br />
allontanati dal bordo della strada. Quando scendi,<br />
non correre per attraversare la strada, visto che<br />
l’autobus copre la visuale agli automobilisti!<br />
Se devi farti accompagnare a scuola<br />
in auto, scendi dall’auto un po’ più<br />
lontano dall’entrata, per non aumentare<br />
il rischio di incidenti davanti alla<br />
scuola.<br />
28 touring | ottobre <strong>2020</strong>
Garanzia di resa valida 365 giorni✃<br />
ILLUMINATO<br />
DALL’INTERNO<br />
THOMAS KINKADE<br />
”Notte Santa:<br />
il Sogno di Natale”<br />
Musicale!<br />
Riproduce un medley<br />
di 8 amate melodie<br />
natalizie!<br />
Festeggi la Vigilia di Natale con<br />
un albero da tavolo che si illumina,<br />
si muove e intona musica<br />
Festeggi la Vigilia come mai prima d’ora<br />
– con un albero compreso di luce, musica<br />
e addirittura di una “nevicata”, poiché si<br />
appoggia su una palla di neve meravigliosamente<br />
realizzata, nella quale la neve<br />
ini zia a turbinare, azionando un interruttore.<br />
L’albero stesso è realizzato con rami<br />
molto realistici. Questi ricoperti di neve<br />
vengono addobbati da, in totale, 8 palle di<br />
Natale con soggetti di Thomas Kinkade,<br />
insieme a bacche rosse invernali ed altre<br />
decorazioni natalizie. Alcune luci LED,<br />
distribuite tra i rami, contribuiscono ad<br />
illuminare il tutto con un effetto molto<br />
suggestivo. Anche la stella dorata sulla<br />
cima è illuminata<br />
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la neve si mette a<br />
turbinare all’interno della<br />
palla, la casa si illumina e<br />
la musica inizia!<br />
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54.6 cm<br />
Occorrono 3 pile “AAA”<br />
(non incluse nella<br />
confezione).<br />
©2019 Thomas Kinkade,<br />
The Thomas Kinkade<br />
Company, Morgan Hill,<br />
CA., All Rights Reserved.<br />
BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO<br />
Termine di ordinazione: 5 novembre <strong>2020</strong><br />
No. di riferimento: 63772 / 01-22493-001<br />
❒ Sì, ordino<br />
“Notte Santa: il Sogno di Natale”<br />
Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili<br />
Nome/Cognome<br />
Via/N.<br />
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Per cortesia, scrivere in stampatello<br />
www.bradford.ch<br />
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Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate<br />
sulla protezione dei dati alla pagina www.bradford.ch/datenschutz.<br />
La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna<br />
offerta per e-mail, telefono o sms. Può modifi care sempre,<br />
in ogni momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in<br />
comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati<br />
a lato. Qualora non volesse più ricevere le nostre proposte<br />
neanche per lettera, La invitiamo a comunicarcelo via telefono,<br />
e-mail o tramite lettera.
MOBILITÀ<br />
Vie ciclabili sicure<br />
attraverso la Svizzera<br />
In futuro saranno i Cantoni che dovranno pianificare in modo<br />
vincolante ciclovie e realizzare reti ciclabili coese e sicure sul<br />
territorio. Importante per lo sviluppo della mobilità multimodale.<br />
TESTO DINO NODARI<br />
Il boom delle due ruote continua: nel<br />
2019 sono state vendute in Svizzera<br />
ben 230 000 biciclette e 133 000<br />
e-bike. Ciò corrisponde ad un aumento<br />
di un buon cinque percento rispetto<br />
all’anno precedente, aumento<br />
che per le bici elettriche è stato di quasi<br />
il 20 percento. Circa due terzi delle economie<br />
domestiche possiedono almeno<br />
una bici, tradizionale o a batteria. Non<br />
c’è da stupirsi, quindi, che nel 2018 l’elettorato<br />
abbia accettato con il 73,6% il<br />
decreto federale teso a valorizzare le vie<br />
ciclabili. Il <strong>Touring</strong> Club Svizzero si è<br />
notevolmente impegnato per l’emendamento<br />
costituzionale teso a migliorare<br />
la convivenza fra auto, trasporti pubblici,<br />
mobilità pedonale e ciclistica.<br />
Nel frattempo il Consiglio federale ha<br />
posto le basi giuridiche per l’attuazione<br />
del nuovo articolo costituzionale che lascia<br />
ai Cantoni la competenza per la realizzazione<br />
di ciclovie. In futuro, però,<br />
essi avranno l’obbligo di prevedere percorsi<br />
ciclistici su base vincolante e di garantirne<br />
una rete coerente e sicura. Si è<br />
appena conclusa la procedura di consultazione<br />
sulla norma che sarà integrata<br />
nell’articolo costituzionale.<br />
Gottardo Bike Strade<br />
separate garantiscono<br />
una maggiore sicurezza<br />
ai ciclisti.<br />
Responsabilità dei Cantoni<br />
Secondo questo progetto, la creazione<br />
di vie ciclabili deve essere di competenza<br />
dei Cantoni. In futuro questi<br />
saranno obbligati a pianificare ciclovie<br />
in modo vincolante. La nuova legge prevede<br />
inoltre che i Cantoni realizzino<br />
itinerari ciclabili, diretti e sicuri – in<br />
particolare per collegare aree residenziali<br />
e luoghi di lavoro, scuole ed altri<br />
edifici pubblici nonché commerci e<br />
strutture per il tempo libero. Data la<br />
crescente diffusione di biciclette elettriche<br />
si auspicano inoltre opportuni raccordi<br />
fra le zone d’insediamento. In<br />
quest’ottica il Consiglio federale promuove<br />
itinerari di qualità e di lunga<br />
percorrenza che consentano ai ciclisti<br />
di circolare sicuri e spediti, ovvero in<br />
modo continuo senza doversi fermare,<br />
ove possibile. Eventuali percorsi ciclabili<br />
soppressi dovranno in ogni caso<br />
essere sostituiti.<br />
Ruolo della Confederazione<br />
Mentre i Cantoni saranno quindi responsabili<br />
della pianificazione, attuazione<br />
e manutenzione, la Confederazione<br />
potrà sostenerli fornendo loro<br />
informazioni tecniche, consulenza, geo-<br />
KEYSTONE<br />
30 touring | ottobre <strong>2020</strong>
IL CONSULENTE<br />
dati e supporto in fase di sperimentazione.<br />
Berna ha la facoltà di costruire a<br />
sua volta vie ciclabili nelle aree di sua<br />
competenza, ad esempio presso svincoli<br />
autostradali o su strade nazionali a traffico<br />
misto. Si ricorda, a titolo d’esempio,<br />
il tracciato nelle Gole della Schöllenen<br />
realizzato nel quadro di lavori lungo la<br />
strada del passo del San Gottardo tra<br />
Göschenen e Andermatt (UR). La Confederazione<br />
potrà, a determinate condizioni,<br />
mettere a disposizione terreni per<br />
infrastrutture ciclistiche e potenziare la<br />
rete di percorsi ciclabili nazionali.<br />
Legge a sé stante<br />
Il disegno di legge sulle vie ciclabili si<br />
appoggia alla Legge federale sui percorsi<br />
pedonali e i sentieri. Tuttavia, non<br />
ne costituirà un’integrazione: da un lato<br />
per l’importanza della bicicletta e le specificità<br />
dell’infrastruttura che si distingue<br />
nettamente da quella per i pedoni e<br />
dall’altro perché sarebbe inopportuno<br />
rendere più complessa una legge già<br />
consolidata nella prassi, come ribadito<br />
dal Consiglio federale.<br />
Posizione del TCS<br />
Il TCS, forte della sua grande esperienza<br />
in materia di sicurezza stradale, ha partecipato<br />
alla consultazione concernente<br />
la legge federale sulle vie ciclabili. «Il<br />
maggiore club della mobilità in Svizzera<br />
è favorevole alla normativa ad hoc che<br />
regola i bisogni e gli aspetti specifici<br />
della mobilità ciclistica. Il TCS è consapevole<br />
dell’importanza assunta dalla bicicletta<br />
negli spostamenti quotidiani,<br />
sia nel traffico pendolare e per motivi<br />
di svago, sia nella prospettiva di sviluppare<br />
una mobilità multimodale», dichiara<br />
Peter Goetschi, presidente centrale<br />
del TCS. Riguardo alla nuova legge,<br />
il club difende una separazione generale<br />
dei flussi di traffico, con quello lento da<br />
un lato e quello motorizzato e pubblico<br />
che si svolge su assi molto transitati<br />
dall’altro; ricorda che: «La differenza di<br />
velocità tra biciclette e automobili, in<br />
genere superiore ai <strong>10</strong> km/h, rappresenta<br />
un grosso rischio».<br />
Sarebbe d’altronde imperativo mantenere<br />
una netta gerarchia della rete stradale,<br />
soprattutto in ambito cittadino:<br />
«Le principali arterie non devono essere<br />
declassate a forza di interventi di moderazione<br />
del traffico, provvedimenti<br />
urbanistici oppure riduzioni dei limiti<br />
di velocità» sostiene chiaramente Peter<br />
Le insidie dei sistemi<br />
di assistenza alla guida<br />
Le moderne tecnologie di bordo quali frenata<br />
d’emergenza automatica, rilevatore di stanchezza<br />
e simili aumentano sicurezza e comfort di guida.<br />
Attenzione però a non sottovalutarne i rischi.<br />
TESTO URS-PETER INDERBITZIN<br />
Le nostre strade sono sempre<br />
più trafficate tanto che il minimo<br />
errore e anche una piccola<br />
distrazione possono avere<br />
conseguenze disastrose. Con l’intensificarsi<br />
della circolazione, gli<br />
automobilisti hanno imparato<br />
ad apprezzare i sistemi avanzati<br />
di assistenza alla guida (in breve<br />
ADAS), che aiutano ad affrontare<br />
situazioni vieppiù complesse. Per<br />
quanto sofisticati non sono però<br />
privi d’insidie. Il conducente può<br />
ad esempio far fatica ad elaborare<br />
mentalmente i tanti dati che l’elettronica<br />
di bordo gli fornisce di<br />
continuo oppure essere indotto a<br />
fidarsene alla cieca e non intervenire<br />
nel momento critico. Invece,<br />
massima concentrazione al volante<br />
e attenzione alla circolazione<br />
sono sempre di rigore.<br />
È responsabile chi guida<br />
Chi fa uso di mezzi tecnici di aiuto<br />
alla guida quali il mantenimento<br />
di corsia o il regolatore di velocità<br />
adattivo deve essere in grado di<br />
utilizzarli correttamente. In caso<br />
di condizioni ambientali, quali ad<br />
esempio strada innevata, tali da<br />
comprometterne l’efficacia, il conducente<br />
deve adattare la sua guida<br />
così da padroneggiare costantemente<br />
il veicolo, anche in caso di<br />
guasto al sistema. È questo il tenore<br />
della sentenza del Tribunale<br />
federale (1C_95/2014) che risale a<br />
sei anni fa. Vale a dire che in caso<br />
di incidente, la responsabilità è,<br />
e rimane, del conducente. Non si<br />
possono incolpare i dispositivi<br />
tecnici neppure della mancata<br />
osservanza della distanza di sicurezza<br />
in autostrada come<br />
stabilito dalla sentenza<br />
6B_<strong>10</strong>72/2017. Neanche se<br />
l’auto è dotata di cruise control<br />
adattivo con «braking<br />
guard» e frenata automatica ci si<br />
deve avvicinare al veicolo che precede<br />
più di quanto ammesso dal<br />
codice.<br />
Sistema inattivo<br />
Anche viaggiare con un dispositivo<br />
di assistenza spento può costituire<br />
un grosso pericolo, come ha dovuto<br />
sperimentare il conducente di<br />
una BMW M6. Egli guidava con il<br />
controllo elettronico della stabilità<br />
(«Dynamic Stability Control») disattivato,<br />
oppure – circostanza attenuante<br />
riconosciuta a suo favore<br />
dalla corte – in modalità di corsa<br />
MDM («M Dynamic Mode» inserito).<br />
All’entrata in autostrada andava<br />
già a 130 km orari; mentre<br />
s’immetteva dalla corsia d’accelerazione<br />
premeva a fondo il pedale<br />
del gas, tamponando di sbieco una<br />
VW Sharan che procedeva sulla<br />
normale corsia di marcia. Sotto<br />
l’impatto, questa si rovesciava,<br />
continuando a slittare sul tetto per<br />
un centinaio di metri. Il Tribunale<br />
federale lo ha condannato (sentenza<br />
6B_405/<strong>2020</strong>) ad una pena<br />
detentiva di 15 mesi sospesa condizionalmente.<br />
Il conducente inesperto<br />
– egli aveva infatti preso in<br />
leasing il bolide appena tre settimane<br />
prima – pretendeva di aver<br />
sbandato e perso il controllo<br />
dell’auto nel tentativo di<br />
evitare un veicolo<br />
nero con spoiler che si<br />
era trovato davanti.<br />
L’argomento non ha<br />
convinto i giudici, che<br />
hanno respinto il<br />
suo ricorso. •<br />
URS-PETER<br />
INDERBITZIN<br />
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giuridico<br />
Goetschi. •<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 31
Terminale di trasbordo Dietikon:<br />
dalla gomma al ferro e viceversa<br />
Il terminale di trasbordo FFS Cargo si trova a Dietikon (ZH). Qui ogni giorno<br />
grandi quantità di merci, alimentari, beni di consumo, materiale da costruzione<br />
e quant’altro, vengono trasferite dalla rotaia alla strada e viceversa. Abbiamo fatto<br />
un sopralluogo per vedere come funziona il trasporto combinato.<br />
TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Le manovre si svolgono<br />
essenzialmente su<br />
quattro fasci di binari<br />
lunghi fra i <strong>10</strong>0 e i 180<br />
metri. Sono appena passate<br />
le dieci quando vediamo un<br />
solitario reach-stacker, un<br />
carrello elevatore che assomiglia<br />
ad un mostruoso robot<br />
uscito da un film di fantascienza,<br />
collocare un container<br />
su un carro ferroviario. È<br />
pieno di barili e bottiglie di<br />
birra vuoti che tornano al<br />
deposito della fabbrica. Per<br />
trasportarli su strada sarebbero<br />
necessari quattro camion.<br />
Poi l’operatore muove<br />
il braccio telescopico dell’impilatore<br />
su un contenitore<br />
silo e lo piazza nell’ultimo<br />
spazio libero su un treno<br />
merci in sosta sul binario.<br />
Si comincia presto<br />
Le apparenze ingannano. Ciò<br />
che sembra un modesto impianto<br />
intermodale è il maggiore<br />
dei dieci terminali FFS<br />
Cargo per il traffico combinato<br />
domestico. Numerosi<br />
prodotti che ritroviamo nel<br />
commercio al dettaglio o che<br />
ordiniamo online passano<br />
per Dietikon. Da lunedì a venerdì<br />
si inizia alle cinque di<br />
mattina, quando termina il<br />
divieto di transito notturno<br />
vigente per i veicoli pesanti.<br />
Sembra di essere in un formicaio,<br />
è un andirivieni incessante<br />
di camion che caricano<br />
o scaricano semirimorchi,<br />
container marittimi, casse<br />
mobili, che ritirano o depositano<br />
la loro merce. Ogni<br />
giorno, un totale di cinque<br />
convogli ferroviari, che possono<br />
comprendere fino a 20<br />
carri, fanno la spola tra Lugano,<br />
Cadenazzo, Stabio, Renens<br />
e Oensingen e lo snodo<br />
sul fiume Limmat. Ci vogliono<br />
cinque minuti per movimentare<br />
un container dal<br />
camion sul treno e viceversa.<br />
Verso le otto torna un po’ di<br />
calma. Dalle tre del pomeriggio<br />
si tocca il secondo picco e<br />
si continua a forte ritmo fino<br />
a sera. Quattro addetti – due<br />
al check-in e due alle operazioni<br />
di carico-scarico degli<br />
autocarri e camion – gestiscono<br />
un’enorme mole di lavoro:<br />
nel 2019 a Dietikon<br />
sono state trasbordate 27 627<br />
unità di carico, equivalenti a<br />
47 882 TEU (contenitori ISO<br />
di 20 piedi).<br />
Le aziende di spedizione<br />
prenotano pianali sui<br />
treni merci tramite<br />
una piattaforma<br />
simile a quella di<br />
booking.com. Scelgono fra<br />
150 punti di servizio ed inseriscono<br />
le stazioni di partenza<br />
e destinazione desiderate<br />
nonché le modalità del<br />
trasporto. Per le merci sensibili<br />
al fattore tempo quali i<br />
prodotti congelati i clienti<br />
possono usufruire della rete<br />
express, opzione che consente<br />
di spedire le merci la<br />
sera tardi affinché giungano<br />
a destinazione già nelle<br />
prime ore del giorno successivo.<br />
Ma indipendentemente<br />
dal tipo<br />
di merce<br />
(alimentari,<br />
materiale da costruzione,<br />
articoli elettronici), il<br />
trasporto combinato offre<br />
molteplici vantaggi. Da un<br />
lato permette di evitare ritardi<br />
e il traffico spesso congestionato<br />
sui grandi assi<br />
stradali, vantaggio apprezzato<br />
da autisti, operatori<br />
logistici e manager<br />
in quanto si possono<br />
rispettare<br />
meglio<br />
Reach-stacker<br />
Indispensabili per<br />
la movimentazione<br />
di container.<br />
32 touring | ottobre <strong>2020</strong>
MOBILITÀ<br />
i tempi di consegna concordati.<br />
Inoltre le merci viaggiano<br />
pure negli orari in cui<br />
i camion sono fermi a causa<br />
del divieto di circolazione<br />
notturna. E dall’altra, le imprese<br />
che ricorrono al trasporto<br />
su rotaia possono poi<br />
farsi rimborsare una parte<br />
della tassa sul traffico<br />
pesante commisurata<br />
alle prestazioni<br />
(TTPCP) per i chilometri percorsi<br />
dal e al terminal. Infine,<br />
ma certo non meno importante,<br />
il trasporto ferroviario<br />
rappresenta una soluzione<br />
nettamente più ecosostenibile<br />
considerate le minori<br />
emissioni di CO2.<br />
Non solo frutta<br />
A Dietikon, ogni giorno vengono<br />
trasferiti innumerevoli<br />
carichi da un mezzo<br />
di trasporto all’altro,<br />
pallet di acqua minerale,<br />
scatolame, surgelati<br />
come bastoncini<br />
di pesce,<br />
elettrodomestici, ma anche<br />
forniture di legno, gesso, calcestruzzo,<br />
sabbia di quarzo o<br />
sale antigelo ecc. «La maggior<br />
parte dei prodotti freschi distribuiti<br />
in Svizzera viene<br />
trasbordata qui a Dietikon,<br />
sette giorni alla settimana»,<br />
afferma il responsabile<br />
Marco Hagmann. In termini<br />
quantitativi, l’ortofrutticolo<br />
rappresenta la principale categoria<br />
di merci movimentate.<br />
«Durante la crisi del<br />
coronavirus, il non food è diminuito<br />
drasticamente, per<br />
contro sono aumentati i lotti<br />
di frutta e verdura dal Ticino<br />
al nord della Svizzera»,<br />
spiega Hagmann.<br />
Le merci pericolose arrivano<br />
in speciali container certificati<br />
ISO su camion<br />
o treni cargo. I<br />
conducenti di<br />
veicoli adibiti<br />
al trasporto di<br />
merci pericolose<br />
Fresca Frutta e verdura di stagione –<br />
attualmente pesche – vengono<br />
trasbordate in grandi quantità.<br />
(ADR) devono aver assolto un<br />
particolare addestramento;<br />
pure la squadra di Dietikon<br />
viene regolarmente istruita. I<br />
carichi devono essere muniti<br />
di targa che indichi la classe<br />
di pericolo delle merci trasportate,<br />
ad esempio in caso<br />
di sostanze chimiche infiammabili.<br />
Per le emergenze,<br />
lungo i binari è collocata<br />
un’enorme vasca di raccolta<br />
con rivestimento antincendio.<br />
Se la targa ADR non è in<br />
piena regola, la merce può essere<br />
rifiutata già al check-in.<br />
Per le operazioni di smistamento,<br />
i treni merci in arrivo,<br />
talora lunghi fino a 400 metri,<br />
vengono scomposti e i<br />
carri ricomposti per i convogli<br />
in partenza. Gli attuali binari<br />
sono ormai troppo corti<br />
ed insufficienti per smaltire<br />
l’inarrestabile crescita dei volumi.<br />
Un nuovo hub di trasbordo<br />
FFS Cargo dovrebbe<br />
essere inaugurato fra quattro<br />
anni, sempre a Dietikon. •<br />
Bastano 5 minuti per trasbordare un container.<br />
Nel 2019 sono passate per Dietikon 27 627 unità di carico.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 33
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AlpTransit è compiuta<br />
Con l’apertura della galleria di base del Ceneri<br />
l’opera del secolo è realizzata.<br />
MOBILITÀ<br />
Con la galleria del<br />
Ceneri il Ticino vive<br />
un salto quantico.<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
ALD<br />
Fulcro dell’infrastruttura<br />
ferroviaria sul<br />
corridoio europeo tra<br />
Rotterdam e Genova, la<br />
NFTA potenzia l’intermodalità<br />
spostando le merci dalla<br />
strada alla rotaia, e migliora<br />
la protezione delle Alpi. Con<br />
l’apertura della galleria di<br />
base del Ceneri lo scorso<br />
4 settembre la nuova ferro-<br />
via transalpina è ora ufficialmente<br />
completata. In<br />
occasione della cerimonia<br />
d’inaugurazione, la presidente<br />
della Confederazione<br />
Simonetta Sommaruga ha<br />
ringraziato il popolo del<br />
coraggioso sì espresso alle<br />
urne nel 1992: «È stato lo<br />
spunto per una politica di<br />
trasferimento del traffico intelligente,<br />
della quale ancora<br />
oggi possiamo andare<br />
fieri». Processo questo non<br />
concluso e che continuerà in<br />
futuro con ulteriori misure.<br />
Grande città con<br />
quartieri importanti<br />
La galleria di base del Ceneri<br />
riveste un’enorme importanza<br />
non solo per il<br />
traffico merci e le tratte a<br />
lunga distanza, ma pure per<br />
il trasporto passeggeri regionale.<br />
Il Ticino otterrà<br />
una rete celere che dimezzerà<br />
i tempi di percorrenza<br />
fra gli agglomerati di Bellinzona<br />
e Locarno a nord e Lugano<br />
a sud, avvicinandoli.<br />
Come ribadito dal presidente<br />
del Consiglio di Stato<br />
ticinese Norman Gobbi, «la<br />
galleria del Ceneri cambierà<br />
forse anche la nostra identità<br />
di Ticinesi. Il Ticino diventerà<br />
una grande città con<br />
‘quartieri’ importanti nel<br />
Sopra e Sottoceneri». •<br />
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TECNICA<br />
MERCEDES-BENZ GLB 250 4MATIC<br />
La SUV familiare<br />
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Cockpit digitale<br />
presente sulla<br />
maggioranza delle<br />
Mercedes-Benz.<br />
E 4 cilindri 2 l turbo benzina, 224 CV W9,0 l/<strong>10</strong>0 km (media del test), etichetta energia F<br />
V autonomia: 667 km k peso: 1835 kg (modello del test) P 8,5 s da 0 a <strong>10</strong>0 km/h L56 400 fr.<br />
Mercedes-Benz prosegue con tenacia la sua occupazione<br />
del segmento SUV lanciando la GLB. Il modello familiare<br />
dal design pulito unisce comfort, abitacolo modulabile e<br />
solide prestazioni. Naturalmente a prezzo d’alta gamma.<br />
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
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Ambiente luminoso<br />
36 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SUV classica Carrozzeria<br />
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Prezzo e politica degli optional<br />
Design SUV senza accenti<br />
Consumo medio<br />
Comportamento placido<br />
Frenate del mantenimento corsia<br />
Allerta di parcheggio troppo sensibile<br />
Maniglia del fondo bagagliaio fragile<br />
SCHEDA TECNICA<br />
VEICOLO PROVATO<br />
Mercedes-Benz GLB 250<br />
4Matic: 5 posti; 56 400 fr.<br />
(veicolo test: 73 <strong>10</strong>9 fr.)<br />
Gamma: dalla 180d, 116 CV<br />
(45 500 fr.) alla AMG 35<br />
4Matic, 306 CV (71 400 fr.)<br />
Opzioni: vernice metallizzata<br />
(<strong>10</strong><strong>10</strong> fr.), pack assistenza<br />
(2033 fr.), sedili scorrevoli<br />
(485 fr.), 3a fila di sedili (<strong>10</strong><strong>10</strong><br />
fr.), display head-up (1333 fr.)<br />
Garanzia: 3 anni/<strong>10</strong>0 000 km<br />
di fabbrica, 30 anni di assistenza<br />
+ garanzia anticorrosione<br />
(se fatta manutenzione)<br />
Importatore: Mercedes-Benz<br />
Schweiz AG, 8952 Schlieren,<br />
mercedes-benz.ch<br />
DATI TECNICI<br />
Motore: 4 cilindri, 2 l turbo<br />
benzina, 224 CV, 350 Nm<br />
a 1800 giri/min; cambio a<br />
8 rapporti a doppia frizione,<br />
4×4. Peso: 1835 kg (veicolo<br />
del test), totale ammissibile<br />
2205 kg, carico rimorchiabile<br />
2000 kg<br />
75%<br />
passo 283 cm<br />
lunghezza 465 cm larghezza 185 cm<br />
bagagliaio: 570–1805 litri<br />
pneumatici: 235/50R19, min. 215/65R17<br />
166 cm<br />
Il suo stile possente e scevro di fronzoli<br />
non lascia dubbi: la Mercedes<br />
Benz GLB è una SUV che privilegia<br />
gli aspetti pratici. Il passo allungato<br />
di <strong>10</strong> cm rispetto alla monovolume<br />
Classe B e il tetto rialzato liberano spazi<br />
generosi per il divano. Certamente il suo<br />
aspetto non è dei più eccitanti, ma nessuno<br />
se ne rammaricherà. Tanto meno<br />
gli occupanti dietro, che godono di<br />
molto agio per la testa e ampi finestrini,<br />
contrariamente agli abitacoli spesso striminziti<br />
risultanti dai canoni attuali del<br />
design. Appena più corta della maggiore<br />
GLC, l’inedita GLB fabbricata… in Messico<br />
è dotata in opzione di un divano<br />
scorrevole su 14 cm e può anche accogliere<br />
una terza fila di sedili.<br />
Come le sue pari, questa SUV pesca abbondantemente<br />
nella banca degli organi<br />
Mercedes. Si ritrova perciò il pannello<br />
digitale che riunisce la strumentazione.<br />
Questo elemento innovativo è munito di<br />
pulsanti rapidi. Un compromesso giudizioso<br />
che ammorbidisce gli eccessi della<br />
digitalizzazione. Altrettanto spoglio<br />
della carrozzeria, l’allestimento interno<br />
è anch’esso molto SUV. È valorizzato da<br />
inserti in alu e carbonio, mentre l’atmosfera<br />
luminosa (64 colori a scelta) aggiunge<br />
un tocco accogliente. Senza esser<br />
molto voluminoso, il bagagliaio beneficia<br />
del pavimento regolabile a due livelli.<br />
SUV a uso multiplo<br />
La GLB è orientata al comfort. Se ne apprezzano<br />
la sospensione preventiva e<br />
l’insonorizzazione curata in autostrada.<br />
Queste predisposizioni si pagano con<br />
una leggera tendenza al rollìo in curva e<br />
un comportamento rilassato, sebbene<br />
non troppo frustrante per il dinamismo.<br />
Questo tanto più che il 2 l turbo spinto a<br />
224 CV esprime due volti: dolce e con<br />
tanta coppia nella guida fluida, esso<br />
esprime una bella tonicità ad andatura<br />
più sostenuta, emettendo persino qualche<br />
suggestivo suono metallico. In più,<br />
questa integrale che normalmente viaggia<br />
a trazione anteriore, in modalità<br />
Sport trasferisce il 30% della coppia<br />
sull’asse posteriore. Quanto basta per<br />
stabilizzare la traiettoria e contenere<br />
l’effetto della coppia. Il pacchetto Offroad<br />
di questa versione 4Matic permette<br />
di affrontare senza problemi percorsi<br />
accidentati. Con un supplemento,<br />
inoltre, la GLB offre diversi optional tra<br />
cui un display head-up a colori molto informativo.<br />
Ben fatto, ma non a buon<br />
mercato. •<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 37
TECNICA<br />
DINAMICA DI COMPORTAMENTO<br />
Accelerazione (0–<strong>10</strong>0 km/h): 8,5 s<br />
Elasticità:<br />
60–<strong>10</strong>0 km/h (in posizione D) 6,3 s<br />
80–120 km/h (in posizione D) 5,7 s<br />
Diametro di sterzata:<br />
11,7 m<br />
Frenata (<strong>10</strong>0–0 km/h):<br />
37,6 m<br />
Insonorizzazione:<br />
60 km/h: 60 dBA<br />
120 km/h: 68 dBA<br />
CHECK-UP TCS<br />
TCS MoBe: Elia Limarzo<br />
COSTI DEI SERVIZI<br />
Servizi gratuiti <strong>10</strong> anni/<strong>10</strong>0 000 km. Poi:<br />
(km/mese) ore mano d’opera (fr.) 1<br />
25 000/12 1,3 388.–<br />
50 000/24 1,7 446.–<br />
Manutenzione per 300 000 km:<br />
25 000 km/anno 27 8199.–<br />
1<br />
incl. materiale<br />
COSTI D’ESERCIZIO<br />
km/anno ct./km fr./mese<br />
fissi variabili<br />
25 000 75 762.– 764.–<br />
50 000 56 762.– 1528.–<br />
Tariffa oraria per il calcolo TCS:<br />
145 fr. (UFS)<br />
TCS ASSICURAZIONE AUTO<br />
premio annuo 2 :<br />
991 fr.<br />
2<br />
esempio di offerta per un socio TCS 36enne,<br />
domiciliato a Berna, responsabilità civile e<br />
casco totale, chilometraggio annuo <strong>10</strong> 000 km,<br />
garage coperto, premio annuo senza spese.<br />
Mercedes GLB 250: dettaglio<br />
CARROZZERIA<br />
Dall’alto dei suoi 4,65 m, la GLB è una<br />
vera SUV familiare. Il divano scorrevole<br />
(opzionale) permette di modulare lo spazio<br />
per le gambe e la capacità del bagagliaio.<br />
Di forma cubica, quest’ultimo presenta<br />
un vano di carico piatto quando il<br />
fondo è nella posizione elevata. Portellone<br />
elettrico abbastanza veloce.<br />
ABITACOLO<br />
La presentazione interna è semplice e<br />
spoglia. Solide le rifiniture e materiali di<br />
buona qualità, ad eccezione delle plastiche<br />
dure delle parti inferiori. I comandi<br />
del pannello digitale di casa sono intuitivi<br />
(tasti diretti, schermo tattile e comando<br />
vocale intelligente). La strumentazione è<br />
personalizzabile all’infinito.<br />
COMFORT<br />
A parte una punta di rigidezza a velocità<br />
ridotta, il telaio adattivo fornisce una<br />
buona dose di comfort e la rumorosità è<br />
contenuta; apprezzabili nei lunghi viaggi.<br />
Sedili del divano, relativamente rigidi.<br />
Sedili modulabili e scorrevoli su 14 cm.<br />
CONSUMO AL BANCO DI PROVA<br />
ciclo<br />
misto<br />
fabbrica NEDC 7,4<br />
fabbrica WLTP 8,9<br />
Emissioni di CO2 (WLTP): 202 g/km<br />
Media svizzera di CO2 174 g/km<br />
Etichetta energia (A–G):<br />
F<br />
CONSUMO DEL TEST<br />
9,0 l/<strong>10</strong>0 km autonomia 667 km<br />
serbatoio:<br />
60 litri<br />
PREZZO-PRESTAZIONI<br />
Le tariffe sono quelle delle SUV d’alta<br />
gamma. La dotazione di base include il<br />
cockpit digitale, la telecamera di retromarcia<br />
e il fondo del bagagliaio amovibile<br />
ecc. Il divano scorrevole, il portellone<br />
elettrico e la climatizzazione a due zone<br />
appaiono sui modelli superiori. Equipaggiamento<br />
decente con i pacchetti Premium<br />
(a partire da 4300 fr.). Manutenzione<br />
costosa una volta esauriti i termini<br />
dei servizi gratuiti (<strong>10</strong> anni/<strong>10</strong>0 000 km).<br />
Fondo rimovibile e spazio del vano regolabile.<br />
Poppa molto SUV La forma quadrata<br />
va a beneficio dell’abitabilità posteriore.<br />
il video<br />
del test<br />
tcs.ch/<br />
portale-video<br />
COMPORTAMENTO<br />
Più orientato al comfort che alla sportività,<br />
il telaio incita alla guida fluida. Una<br />
SUV mediamente agile ma non goffa.<br />
Lo sterzo preciso e l’eccellente motricità<br />
offerta dalla trazione integrale garantiscono<br />
infatti dinamismo.<br />
MOTORE<br />
E TRASMISSIONE<br />
Il 2 l e il cambio a 8 rapporti con doppia<br />
frizione agiscono in buona armonia.<br />
Molto morbido, questo motore turbo da<br />
224 CV fornisce accelerazioni solide e<br />
dimostra carattere nella guida energica.<br />
CONSUMO<br />
La media misurata di 9,0 l/<strong>10</strong>0 km è<br />
molto vicina al dato WLTP di fabbrica. Un<br />
appetito piuttosto elevato per una SUV<br />
che viaggia per la maggior parte del<br />
tempo in modalità 4×2.<br />
SICUREZZA<br />
Sistemi utili a parte alcune frenate intempestive<br />
del sistema di mantenimento<br />
della corsia. Il pacchetto Assistenti<br />
(2033 fr.) fornisce la maggior parte dei<br />
sistemi di assistenza alla guida.<br />
CREDITS: foto scattate in un’accogliente cava di ghiaia in Romandia.<br />
Con sentiti ringraziamenti al simpatico personale.<br />
38 touring | ottobre <strong>2020</strong>
Prestazioni<br />
all’avanguardia<br />
www.vredestein.ch
Quadro lodevole<br />
Benché non brillante, il risultato complessivo del nostro test<br />
sulle gomme invernali è di tutto rispetto. Gran parte dei<br />
29 candidati ottiene il voto almeno «consigliato». Tocca ora<br />
ad ognuno trovare le gomme che gli si confanno al meglio.<br />
REDAZIONE MARC-OLIVIER HERREN | FOTO ADAC/WOLFGANG GRUBE | TEST RETO BLÄTTLER<br />
Nel complesso i prodotti vagliati<br />
nell’ambito del tradizionale<br />
test pneumatici del TCS<br />
forniscono risultati rispettabili,<br />
benché nessuno arrivi all’eccellenza.<br />
Nella dimensione 205/55 R16,<br />
5 dei 16 modelli esaminati ottengono un<br />
«molto consigliato», 7 un «consigliato».<br />
Soltanto un prodotto deve accontentarsi<br />
del voto «consigliato con riserva», mentre<br />
2 chiudono con un «non consigliato».<br />
Nel campione 235/55 R17 un solo pneumatico<br />
è «molto consigliato», 11 si meritano<br />
il voto «consigliato», mentre il peggiore<br />
è «consigliato con riserva».<br />
Dimensione 205/55 R16<br />
Sono le gomme più usate sui veicoli di<br />
categoria medio-bassa, e vengono montate<br />
da compatte quali Ford C-Max,<br />
Renault Mégane e VW Golf. I cinque<br />
modelli «molto consigliati» sfoderano<br />
prestazioni omogenee. Il Bridgestone<br />
convince soprattutto sul bagnato, risultando<br />
per contro il meno longevo. I 7<br />
prodotti «consigliati» sono accomunati<br />
da leggere debolezze sull’asciutto che si<br />
manifestano perlopiù sulle ruote posteriori.<br />
In curva sono necessarie frequenti<br />
correzioni della traiettoria per contrastare<br />
la tendenza al sovrasterzo sul retrotreno.<br />
Il problema è particolarmente<br />
evidente sul Semperit, «consigliato con<br />
riserva», ma che si comporta bene sul<br />
bagnato e sulla neve. L’unico rigommato<br />
testato, il King Meiler, si busca un «non<br />
consigliato» perché impiega ben 12,4<br />
metri più del Bridgestone nelle prove<br />
di frenata sul bagnato effettuate a<br />
80 km/h. Viceversa resiste meglio di<br />
quest’ultimo all’usura, e percorre 45 000<br />
km, ovvero 16 000 km più del Bridgestone.<br />
Lo stesso discorso vale per il<br />
Tristar, che risulta scarso su fondo bagnato<br />
e subisce l’effetto aquaplaning a<br />
68 km/h allorché il Bridgestone inizia<br />
a galleggiare soltanto a 85 km orari.<br />
Dimensione 235/55 R17<br />
Questa misura è destinata a SUV familiari<br />
(Audi Q3, Ford Kuga ecc.) e furgoni<br />
quali il VW Transporter. Il Michelin è<br />
l’unico ad aver performato bene in tutte<br />
le discipline rilevanti, ricevendo un<br />
Nella penombra La Lapponia<br />
ha offerto condizioni impietose,<br />
ma ideali per mettere alla prova<br />
le qualità dei pneumatici concepiti<br />
per l’inverno.<br />
40 touring | ottobre <strong>2020</strong>
TECNICA<br />
«molto consigliato». Il drappello degli<br />
11 pneumatici «consigliati» si suddivide<br />
in tre gruppi: nel primo abbiamo il<br />
Good year e Kleber che se la cavano entrambi<br />
bene sul bagnato e su neve, ma<br />
accusano debolezze sull’asciutto. Idem<br />
il Bridgestone, che eccelle sul bagnato.<br />
Nel secondo gruppo ecco il Dunlop e il<br />
Vredestein che fanno bella figura sull’asciutto<br />
e bagnato però cedono su neve e<br />
ghiaccio. I sei modelli del terzo gruppo<br />
mostrano debolezze in diversi criteri,<br />
ora sull’asciutto, ora sul bagnato o sulla<br />
neve. Indipendentemente dalla carreggiata,<br />
il divario negli spazi di frenata<br />
non supera comunque i 6,6 metri. Il<br />
Semperit «consigliato con riserva» va<br />
in aquaplaning a 74 km/h contro gli<br />
82 km/h del miglior concorrente. In<br />
compenso dura ben 57 900 km. In questa<br />
dimensione è particolarmente importante<br />
scegliere pneumatici adatti a<br />
specifici impieghi. ◆<br />
Balletto ritmato La Ford Kuga è<br />
stata fortemente sollecitata per<br />
testare le gomme 235/55 R17.<br />
il video<br />
del test 205<br />
il video<br />
del test 235<br />
tcs.ch/portale-video<br />
ALCUNI CONSIGLI<br />
All’acquisto di pneumatici nuovi, il TCS raccomanda<br />
di optare per prodotti che abbiano raggiunto<br />
almeno il voto «consigliato» nelle principali<br />
discipline esaminate. A seconda dell’uso<br />
previsto, talora possono entrare in linea di<br />
conto anche marche meno quotate e brand<br />
secondari. Si dovrà comunque far attenzione<br />
che tutti e quattro i pneumatici abbiano la<br />
stessa data di produzione affinché garantiscano<br />
qualità tecniche identiche. Frutto di<br />
47 anni d’esperienza, il test del TCS pone<br />
l’accento sulla sicurezza (comportamento<br />
su asciutto, bagnato e a velocità di punta),<br />
senza peraltro trascurare aspetti ecologici<br />
oltre che economici.<br />
Confrontare vale la pena! Di seguito<br />
i risultati dettagliati del test che evidenziano<br />
pregi e difetti di ogni modello<br />
permettendo di individuare quello che<br />
meglio soddisfa le proprie esigenze.<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 41
Test TCS: pneumatici invernali 205/55 R16 91H<br />
Marca<br />
Tipo<br />
Bridgestone<br />
Blizzak LM005<br />
Michelin<br />
Alpin 6<br />
Dunlop<br />
Winter Sport 5<br />
Hankook<br />
i*cept RS2<br />
Maxxis<br />
Premitra Snow<br />
WP6<br />
Falken<br />
Eurowinter<br />
HS01<br />
Continental<br />
WinterContact<br />
TS860<br />
Etichetta europea 1 C/A/71 C/B/69 C/B/69 E/B/72 E/B/70 E/B/70 C/B/72<br />
Fondo asciutto 68% 60% 60% 60% 70% 52% 50%<br />
Fondo bagnato 84% 4 70% 64% 70% 64% 64% 74%<br />
Neve 68% 68% 70% 68% 60% 56% 70%<br />
Ghiaccio 66% 66% 64% 62% 64% 62% 66%<br />
Comfort/rumore 52% 58% 50% 46% 60% 50% 60%<br />
Consumo 2 70% 68% 74% 72% 66% 62% 66%<br />
Usura 60% 5 80% 80% 70% 60% 70% 60%<br />
Alta velocità superata superata superata superata superata superata superata<br />
Voto globale 70% 68% 66% 66% 62% 52% 50%<br />
Valutazione TCS 3 ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆<br />
Vantaggi<br />
Inconvenienti<br />
Pneumatico Pneumatico<br />
molto equilibrato; molto equilibrato;<br />
miglior voto su bagnato;<br />
buono su buono su asciutto<br />
ottimo per usura;<br />
asciutto e per consumo<br />
di carburante, su neve e ghiaccio<br />
e bagnato nonché<br />
su neve e ghiaccio<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa<br />
Pneumatico<br />
molto equilibrato;<br />
miglior voto per<br />
consumo di carburante;<br />
ottimo per<br />
usura; buono su<br />
neve e ghiaccio<br />
Pneumatico<br />
molto equilibrato;<br />
buono su asciutto<br />
e bagnato nonché<br />
su neve, ghiaccio<br />
e per consumo di<br />
carburante e usura<br />
Pneumatico<br />
molto equilibrato;<br />
miglior voto su<br />
asciutto e per<br />
rumore; buono<br />
su neve e ghiaccio<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa<br />
Buono su bagnato<br />
e ghiaccio<br />
nonché per usura<br />
Lievi debolezze<br />
su neve; maggior<br />
consumo di carburante;<br />
lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Miglior voto per<br />
rumore; buono su<br />
bagnato, neve e<br />
ghiaccio nonché<br />
per consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Pneumatici invernali 235/55 R17 <strong>10</strong>3V<br />
Marca<br />
Tipo<br />
Michelin<br />
Pilot Alpin 5<br />
ESA+TECAR<br />
SUPERGRIP<br />
PRO<br />
Goodyear<br />
UltraGrip<br />
Performance +<br />
Dunlop<br />
Winter Sport 5<br />
SUV<br />
Vredestein<br />
Wintrac Pro<br />
Nokian<br />
WR Snowproof 7<br />
Bridgestone<br />
Blizzak LM005<br />
Etichetta europea 1 C/B/68 C/C/72 C/C/71 C/B/69 C/B/72 C/B/69 B/A/72<br />
Fondo asciutto 72% 4 56% 56% 66% 66% 60% 50%<br />
Fondo bagnato 64% 58% 66% 60% 64% 52% 80%<br />
Neve 74% 66% 64% 54% 54% 60% 66%<br />
Ghiaccio 62% 64% 62% 60% 62% 56% 62%<br />
Comfort/rumore 50% 40% 5 52% 44% 46% 56% 50%<br />
Consumo 2 68% 64% 74% 66% 68% 68% 74%<br />
Usura 80% 94% 80% 80% 70% 70% 70%<br />
Alta velocità superata superata superata superata superata superata superata<br />
Voto globale 68% 56% 56% 54% 54% 52% 50%<br />
Valutazione TCS 3 ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆<br />
Vantaggi<br />
Inconvenienti<br />
Pneumatico<br />
molto equilibrato;<br />
miglior voto su<br />
asciutto e neve;<br />
ottimo per usura<br />
Miglior voto su<br />
ghiaccio e per<br />
usura; buono<br />
su neve<br />
Lievi debolezze<br />
su bagnato; pneumatico<br />
più rumoroso;<br />
maggior consumo<br />
di carburante;<br />
lievi debolezze su<br />
asciutto 6<br />
Miglior voto per<br />
consumo di carburante;<br />
ottimo per<br />
usura; buono su<br />
bagnato, neve e<br />
ghiaccio<br />
Lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Ottimo per usura;<br />
buono su asciutto<br />
e bagnato nonché<br />
su ghiaccio e per<br />
consumo<br />
di carburante<br />
Lievi debolezze<br />
su neve 6<br />
Buono su<br />
asciutto e bagnato<br />
nonché su ghiaccio,<br />
per consumo di<br />
carburante e usura<br />
Lievi debolezze<br />
su neve 6<br />
Buono su<br />
asciutto e neve<br />
nonché per<br />
consumo di<br />
carburante e usura<br />
Lievi debolezze<br />
su ghiaccio e<br />
bagnato 6<br />
Miglior voto su<br />
bagnato e per<br />
consumo di<br />
carburante; buono<br />
su neve e ghiaccio<br />
nonché per usura<br />
Lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Scala di valutazione e<br />
raccomandazione TCS<br />
Asciutto, bagnato, neve, ghiaccio,<br />
comfort/rumore, consumo<br />
di carburante, usura<br />
Prova alta velocità<br />
★★★★★ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★☆☆☆☆<br />
80% 60% 40% 20% 0%<br />
superata<br />
superata con<br />
riserva<br />
non<br />
superata<br />
Voto globale 80% 60% 40% 20% 0%<br />
Raccomandazione TCS eccellente molto consigliato consigliato<br />
consigliato<br />
con riserva<br />
non consigliato<br />
42 touring | ottobre <strong>2020</strong>
TECNICA<br />
Goodyear<br />
UltraGrip 9+<br />
Sava<br />
Eskimo HP2<br />
Toyo<br />
Observe<br />
S 944<br />
Pirelli<br />
Cinturato<br />
Winter<br />
Giti<br />
GitiWinter<br />
W1<br />
Semperit<br />
Speed-Grip 3<br />
King Meiler<br />
Winter Tact<br />
WT81 7<br />
Tristar<br />
Snowpower<br />
HP<br />
C/B/71 C/C/71 E/B/69 E/B/66 E/B/70 C/B/72 C/B/71 C/C/70<br />
50% 48% 46% 44% 42% 36% 36% 66%<br />
70% 48% 60% 66% 44% 68% 2% 0%<br />
74% 60% 64% 74% 70% 72% 52% 24%<br />
60% 64% 68% 66% 64% 62% 60% 60%<br />
54% 50% 60% 60% 50% 60% 42% 52%<br />
72% 72% 72% 66% 68% 70% 68% 70%<br />
60% 70% 60% 60% 70% 60% 90% 60%<br />
superata superata superata superata superata superata superata superata<br />
50% 48% 46% 44% 42% 36% 2% 0%<br />
★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★☆☆☆☆ ★☆☆☆☆<br />
Miglior voto su<br />
neve; buono su<br />
bagnato e per consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Buono su neve,<br />
ghiaccio e per consumo<br />
di carburante;<br />
ottimo per usura<br />
Lievi debolezze<br />
su bagnato e<br />
asciutto 6<br />
Miglior voto su<br />
ghiaccio e per<br />
rumore; buono su<br />
bagnato, neve e<br />
per consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Miglior voto su<br />
neve e per rumore;<br />
buono su bagnato<br />
e per consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Buono su neve e<br />
ghiaccio nonché<br />
per consumo di<br />
carburante e usura<br />
Lievi debolezze<br />
su bagnato e su<br />
asciutto 6<br />
Miglior voto per<br />
rumore; buono su<br />
bagnato, neve e<br />
ghiaccio nonché<br />
per consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; debolezze<br />
su asciutto 6<br />
Miglior voto per<br />
usura; buono<br />
per consumo<br />
di carburante<br />
Debolezze su<br />
asciutto; pneumatico<br />
più rumoroso;<br />
debole su bagnato 6<br />
Buono su<br />
asciutto e per<br />
consumo<br />
di carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa;<br />
debolezze su neve;<br />
debole su bagnato 6<br />
Kleber<br />
Krisalp HP3<br />
Pirelli<br />
Winter<br />
Sottozero 3<br />
Cooper<br />
Discoverer<br />
Winter<br />
Fulda<br />
Kristall Control<br />
SUV<br />
Continental<br />
WinterContact TS<br />
850 P<br />
Semperit<br />
Speed-Grip 3<br />
SUV<br />
C/B/69 C/B/72 C/C/69 C/C/70 C/C/72 E/C/72<br />
50% 50% 48% 48% 42% 32%<br />
62% 64% 48% 48% 72% 56%<br />
70% 58% 66% 58% 56% 58%<br />
62% 56% 62% 62% 60% 64%<br />
52% 42% 50% 58% 48% 48%<br />
70% 64% 72% 70% 68% 72%<br />
60% 60% 60% 70% 80% 94%<br />
superata superata superata superata superata superata<br />
50% 50% 48% 48% 42% 32%<br />
★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆<br />
Buono su<br />
bagnato, neve e<br />
ghiaccio nonché<br />
per consumo di<br />
carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi<br />
debolezze su<br />
asciutto 6<br />
Buono su<br />
bagnato<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; consumo<br />
di carburante<br />
elevato; lievi<br />
debolezze su neve,<br />
ghiaccio e asciutto 6<br />
Buono su neve,<br />
ghiaccio e per<br />
consumo di<br />
carburante<br />
Resa chilometrica<br />
più bassa; lievi<br />
debolezze su<br />
asciutto e bagnato 6<br />
Miglior voto per<br />
rumore; buono su<br />
ghiaccio, per consumo<br />
di carburante<br />
e usura<br />
Lievi debolezze<br />
su neve, asciutto<br />
e bagnato 6<br />
Ottimo per usura;<br />
buono su bagnato,<br />
ghiaccio e per<br />
consumo di<br />
carburante<br />
Lievi debolezze<br />
su neve e asciutto 6<br />
Miglior voto su<br />
ghiaccio e per<br />
usura; buono<br />
per consumo<br />
di carburante<br />
Lievi debolezze<br />
su bagnato e neve:<br />
debolezze su<br />
asciutto 6<br />
1 lettera 1: voto nel consumo (A–G);<br />
lettera 2: voto nella frenata su bagnato<br />
(A–G); cifra: rumore esterno in decibel<br />
(dB)<br />
2 La resistenza al roto lamento influisce<br />
sul consumo di carburante.<br />
3<br />
vedi scala di valutazione<br />
4 miglior voto in questo criterio (carattere<br />
in neretto)<br />
5<br />
peggior voto in questo criterio (carattere<br />
in rosso e in grassetto)<br />
6 porta al declassamento<br />
7 modificato da DOT 0120<br />
Il Kumho WinterCraft WP51 è stato tolto<br />
dalla tabella della dimensione 205/55 R16<br />
in quanto la produzione attuale ha subito<br />
modifiche che hanno cambiato le caratteristiche<br />
del prodotto in maniera sensibile.<br />
Non è quindi possibile fornire un giudizio<br />
affidabile sul prodotto.<br />
GUIDA «PNEUMATICI INVERNALI <strong>2020</strong>»<br />
Come di consueto l’opuscolo «Pneumatici invernali <strong>2020</strong>»<br />
pubblicato dal TCS è ottenibile in forma cartacea ed elettronica.<br />
Contiene, oltre all’attuale test, i risultati delle ultime<br />
prove su pneumatici all season, nonché tutt’una serie<br />
di informazioni e consigli utili in tema di gomme. Potete<br />
ordinarne una copia o scaricare il documento sul sito<br />
pneumatici.tcs.ch<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 43
AUDI A3 SPORTBACK 35 TFSI ADVANCED<br />
Un tocco di design in aggiunta<br />
Dal 1996 l’Audi A3 figura tra i simboli dell’auto<br />
compatta d’alta gamma. La 4a generazione<br />
prosegue in questo solco unendo design<br />
elaborato, comfort e tecnologia di punta.<br />
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Pur conservando un’inconfondibile<br />
aria familiare,<br />
la 4a edizione<br />
esibisce un’andatura<br />
profondamente dinamica. Finemente<br />
cesellata, la carrozzeria<br />
presenta contorni netti<br />
associati ad una linea delle<br />
fiancate concava. Un bel lavoro<br />
dei designer messo in risalto<br />
da misure in crescita<br />
(+3 cm in altezza e in larghezza).<br />
L’Audi A3 appare di<br />
conseguenza inchiodata a<br />
terra. L’allestimento dell’abitacolo<br />
nasce sotto la medesima<br />
stella. La plancia di<br />
bordo dai contorni decisi integra<br />
il cockpit digitale, ormai<br />
di rigore sui prodotti<br />
del gruppo Volkswagen, incorniciati<br />
da pannelli nero<br />
laccato.<br />
Siamo nel meglio dell’alta<br />
gamma, salvo per la stonatura<br />
offerta da alcune plastiche<br />
dure, soprattutto dietro.<br />
Sia quel che sia, questa A3<br />
dall’ambiente tecnologico<br />
Pubblicità<br />
In fretta e facilmente alla vostra auto preferita!<br />
• Ogni marca e modello sul mercato svizzero<br />
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• Panoramica dettagliata su tutti i costi (Total Cost of Ownership)<br />
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TECNICA<br />
La giusta angolazione<br />
L’Audi A3 unisce<br />
dinamismo e design<br />
ricercato. All’insegna delle<br />
prese d’aria a 5 settori.<br />
senza eccessi – la strumentazione<br />
digitale si limita a tre<br />
diversi pannelli – incita a<br />
mettersi alla guida. Questo a<br />
maggior ragione per il fatto<br />
che anche con le ruote da 19"<br />
il filtraggio delle sospensioni<br />
resta preventivo. Ritroviamo<br />
anche l’1,5 l<br />
della casa con<br />
ibridazione<br />
leggera, sostenuto<br />
cioè da<br />
un motoregeneratore<br />
che eroga<br />
12 V. Con queste<br />
premesse<br />
le partenze e<br />
le riprese avvengono<br />
con una bella dose<br />
di tonicità. Senza eccedere<br />
in potenza, il 4 cilindri si rivela<br />
vivace e reattivo, all’insegna<br />
delle rapide salite di<br />
regime. Molto design anch’essa,<br />
la corta leva del cambio<br />
è ergonomica. Il telaio<br />
dotato di asse posteriore a<br />
4 bracci si rivela altrettanto<br />
gradevole. L’Audi A3 Sportback<br />
è dotata<br />
di un comportamento<br />
agile<br />
e preciso, che<br />
la distingue<br />
nettamente<br />
dalla cugina<br />
Golf. Sterzo<br />
comunicativo<br />
e frenata incisiva<br />
contribuiscono<br />
al piacere<br />
di guida, e ciò nella<br />
sobrietà promessa dall’ibridazione<br />
leggera.<br />
Design sportivo elaborato<br />
Comportamento ludico<br />
Motore scattante e sobrio<br />
Ambiente di stile<br />
Tenuta e comfort dei sedili<br />
Prezzo/dotazione avara<br />
Alcune plastiche indegne<br />
Affidabilità ACC predittivo<br />
Tecnologica<br />
Oltre alle molto teoriche funzioni<br />
di comunicazione tra<br />
veicoli (Car-to-X), degno di<br />
nota il regolatore adattivo<br />
della velocità con assistente<br />
predittivo. Un sistema che<br />
aiuta a decelerare in prossimità<br />
di incroci e rotonde, ma<br />
che viene spesso ingannato<br />
da un sistema di riconoscimento<br />
della segnaletica imperfetto.<br />
Unico vero neo, il<br />
prezzo finale che si aggira<br />
per finire sui 50 000 fr. •<br />
Ambiente tecnologico<br />
e sobriamente chic.<br />
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Beatus Wellness- & Spa-Hotel<br />
«REL A X SULLA RIVIERA DEL LAGO DI THUN»<br />
Concedetevi una pausa in un luogo magico e unico, dove vi colpiranno la quiete e la forza del lago e<br />
delle Alpi Bernesi. Nel bel mezzo di questo scenario vi accoglie il BEATUS Wellness & Spa Hotel, che<br />
non lascia insoddisfatto alcun desiderio. Una straordinaria area piscina e sauna di 2000 m2 promette<br />
momenti rilassanti. Fatevi rinvigorire dal calore dell'estate anche nelle prossime settimane, nel più bel<br />
bagno con acqua salina del Paese, nella sauna esterna in casa in legno finlandese a 90°C e con un<br />
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CS Rothorn CHF 590.– (invece di 705.–)<br />
CS Stockhorn CHF 740.– (invece di 855.–)
TECNICA<br />
POLESTAR 2<br />
Screziatura elettrica<br />
Bell’aplomb Spalle<br />
muscolose e forme<br />
minimaliste. La firma<br />
luminosa resta<br />
molto Volvo.<br />
FOTO ALD<br />
N 4,61 m; bagagliaio: 405/35 l Esincrono 2×150 kW, 408 CV combinati, 660 Nm; cambio<br />
monorapporto, 4×4; 0-<strong>10</strong>0 km/h in 4,7 s; batteria ioni di litio 78 kWh, caricatore di bordo<br />
11 kW; consumo (fabbrica): 19,3 kWh l/<strong>10</strong>0 km; autonomia (WLTP): 470 km L57 900 fr.<br />
Con la berlina Polestar 2, la marca elettrica affiliata a Volvo si lancia<br />
nel segmento delle auto di grande volume. Un anti-Tesla equilibrata.<br />
TESTO MARC-OLIVIER HERREN<br />
Poche auto rispondono<br />
così bene all’accezione<br />
della globalizzazione<br />
automobilistica<br />
come la Polestar 2. Fabbricata<br />
in Cina, questa elegante<br />
5 porte elettrica è stata concepita<br />
nella sede svedese<br />
della marca secondo canoni<br />
tecnici e stilistici europei.<br />
Questa in sintesi l’origine di<br />
un prodotto che vuole essere<br />
di concezione europea oltre<br />
che fortemente sostenibile.<br />
Poche chiacchiere, la Polestar<br />
2 appartiene a quei modelli<br />
che promettono di incentivare<br />
la mobilità elettrica.<br />
Innanzitutto, la piattaforma<br />
multi-vettore di Volvo non ha<br />
richiesto concessioni stridenti.<br />
La batteria costituita<br />
da 2 strati (499 kg) è piazzata<br />
in forma di H e di T sotto<br />
i sedili e nell’ingombrante<br />
tunnel centrale. L’abitabilità<br />
non è certo quella di una<br />
Tesla 3, ma rimane piuttosto<br />
buona, mentre i passeggeri<br />
dietro non sono seduti troppo<br />
in alto. Inoltre, il ricorso al<br />
tetto panoramico in vetro ha<br />
preservato lo spazio per la testa.<br />
Stessa costatazione per<br />
la capacità del bagagliaio –<br />
appena paragonabile a quella<br />
di un’auto compatta – portata<br />
a <strong>10</strong>50 l grazie all’immenso<br />
portellone e al sedile ribaltabile.<br />
Con queste premesse, la<br />
forma della carrozzeria, relativamente<br />
rialzata, oscilla tra<br />
berlina e crossover. In virtù<br />
del DNA scandinavo, la linea<br />
esprime una bella prestanza,<br />
pur restando minimalista.<br />
Buon compromesso<br />
La Polestar 2 si vanta di essere<br />
la prima auto interamente<br />
connessa al sistema<br />
Android. Ci si tranquillizzi,<br />
però, perché la strumentazione<br />
costituita da uno<br />
schermo da 11″ e da un touchscreen<br />
degno di un tablet è<br />
affiancata anche da alcuni<br />
benvenuti pulsanti fisici. Più<br />
sconcertante l’avviamento<br />
che non richiede accensione:<br />
un sensore posto nel sedile<br />
rileva quando il conducente<br />
è pronto a partire. A quel<br />
punto basta azionare il joystick<br />
trasparente che comanda<br />
la trasmissione monorapporto.<br />
Altra sorpresa,<br />
l’acceleratore funge da pedale<br />
del freno virtuale azionando<br />
una forte decelerazione<br />
appena si alza il piede.<br />
Un sistema tuttavia modulabile<br />
e disattivabile. Superate<br />
queste emozioni, i due motori<br />
sincroni posti su ciascun<br />
asse esprimono tutta la loro<br />
verve elettrica. Senza avere<br />
l’effetto catapulta di alcuni<br />
modelli elettrici, le riprese e<br />
le accelerazioni sono toniche.<br />
Un compromesso giudizioso<br />
che dovrebbe permettere di<br />
avvicinare il raggio d’azione<br />
promesso di 470 km. Sia quel<br />
che sia, la Polestar 2 ha tutto<br />
della confortevole ammiraglia.<br />
L’elettronica s’incarica<br />
di ripartire la coppia dei due<br />
motori e gestir il peso di 2,1 t.<br />
Oltre a molteplici dettagli, la<br />
parentela con Volvo emerge<br />
dalla panoplia di sistemi di<br />
assistenza completa. Con la<br />
differenza che la Polestar fornisce<br />
tutto di serie. Stesso discorso<br />
per il sistema che integra<br />
una telecamera 360°,<br />
STORIA RECENTE<br />
Dedicata inizialmente alla<br />
competizione, la Polestar<br />
è stata acquistata da Volvo<br />
che l’ha promossa marca<br />
indipendente nel 2017. È<br />
controllata in parti uguali<br />
da Volvo e dalla cinese<br />
Geely, essa stessa proprietaria<br />
del fabbricante svedese.<br />
L’acquisto avviene<br />
unicamente online. Ma gli<br />
interessati possono scoprire<br />
le automobili nei due<br />
Polestar Space di Ginevra<br />
e Zurigo. La manutenzione<br />
(intervalli di 2 anni) sarà<br />
probabilmente affidata ad<br />
alcune agenzie Volvo.<br />
L’imponente portellone facilita<br />
l’accesso al bagagliaio.<br />
preziosa vista l’assenza di<br />
visibilità dovuta a cofano e<br />
posteriore. Ad eccezione del<br />
pacchetto Performance che<br />
include ammortizzatori<br />
regolabili manualmente, gli<br />
optional sono pochi. Un bel<br />
colpo per una berlina venduta<br />
a meno di 60 000 franchi,<br />
chiamata a smuovere gli<br />
adepti delle auto termiche. E<br />
poi gli interni di stile in materiali<br />
vegani faranno un po’<br />
dimenticare la fabbricazione<br />
delocalizzata in Estremo<br />
Oriente. ◆<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 47
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TECNICA<br />
PEUGEOT 508 SW HYBRID GT LINE<br />
L’eleganza sostenibile<br />
N 4,78 m; bagagliaio: 530 l E1,6 l 180 CV, elettrica 1<strong>10</strong> CV, 225 CV totali, 360 Nm; cambio<br />
aut. a 8 rap.; da 0 a <strong>10</strong>0 km/h in 8,2 s; batteria 11,6 kWh; consumo (prova): periurbano 4,0 l +<br />
12 kWh/<strong>10</strong>0 km; autostrada (senza carico): 7,2 l; autonomia elettrica: 38 km L 56 560 fr.<br />
È il turno della break Peugeot 508 SW di convertirsi all’ibridazione<br />
plug-in, guadagnando in sobrietà quel che perde nel tocco stradale.<br />
TESTO E FOTO MARC-OLIVIER HERREN<br />
Come si temeva, la<br />
Peugeot 508 fa una<br />
carriera discreta,<br />
all’insegna del triste<br />
destino riservato alle familiari,<br />
trascurate a favore delle<br />
SUV. Un peccato se consideriamo<br />
la linea scultorea della<br />
versione SW che rammenta<br />
le scattanti shooting-brake.<br />
Il modello ibrido ricaricabile<br />
che prende posto sulla piattaforma<br />
multi-vettore del<br />
gruppo PSA si distingue solo<br />
per il logo azzurrino sulla<br />
carrozzeria. Dentro, si ritrova<br />
l’ambiente ricco e caloroso<br />
della sua dinastia.<br />
Al pari dei suoi congeneri,<br />
anche la 508 Hybrid nasconde<br />
bene il suo gioco. Il<br />
motore sincrono da 1<strong>10</strong> CV è<br />
unito al cambio automatico,<br />
mentre il blocco delle batterie<br />
agli ioni di litio è siste-<br />
mato sotto i sedili. Questa<br />
trazione anteriore si distingue<br />
inoltre per l’adozione di<br />
un asse posteriore a bracci<br />
multipli. Nonostante una potenza<br />
combinata di 225 CV,<br />
questa versione non vuol essere<br />
sportiva, ma privilegiare<br />
il comfort di marcia, così<br />
come testimonia l’insonorizzazione<br />
curata.<br />
A batteria<br />
piena, questa<br />
ibrida viaggia<br />
in modalità<br />
elettrica. Ne<br />
risulta un apprezzabile<br />
piacere nella<br />
guida urbana<br />
e fluida in autostrada.<br />
Il<br />
4 cilindri 1,6 l si desta solo<br />
quando si sollecita maggiormente<br />
il gas. L’operazione avviene<br />
armoniosamente, fatta<br />
astrazione per i leggeri contraccolpi<br />
al cambio a 8 rapporti.<br />
Tutto fuorché avida<br />
Se Peugeot promette un’autonomia<br />
elettrica da 52 km, bisogna<br />
fare calcolo in realtà<br />
con poco meno di 40. Un raggio<br />
d’azione decente. Con il<br />
caricatore di<br />
bordo da 7,4<br />
kW (300 fr.),<br />
la ricarica ad<br />
una colonnina<br />
pubblica<br />
avviene in ca.<br />
3 ore. Di serie<br />
viene però<br />
fornito solo<br />
un cavo con<br />
presa domestica.<br />
L’ibrida si distingue per<br />
i suoi consumi moderati<br />
nell’uso periurbano. E anche<br />
Confortevole ammiraglia<br />
Consumo ridotto<br />
Autonomia EV onorevole<br />
Comfort/baule preservato<br />
Contraccolpi al cambio<br />
Telaio meno brioso<br />
Caricatore di bordo 7,4 kW<br />
in opzione, niente cavo AC<br />
Che linea L’aspetto<br />
della break 508 Hybrid<br />
non è stato modificato.<br />
FINE DI UN’ERA<br />
Le penalizzazioni dovute al<br />
rafforzamento delle misure<br />
anti CO2 sconvolgono le<br />
gamme automobilistiche.<br />
Così, la Peugeot 508 benzina<br />
da 225 CV è scomparsa<br />
a vantaggio di questa<br />
versione ibrida. Lume di<br />
speranza, Peugeot lancerà<br />
la gamma ibrida ad alte<br />
prestazioni PSE (Peugeot<br />
Sport Engineered) con una<br />
508 con 360 CV.<br />
senza ricarica, il motore<br />
turbo da 1,6 l assorbe soltanto<br />
poco più di 7 l/<strong>10</strong>0 km.<br />
Onesti per un’auto con un sovrappeso<br />
di circa 300 kg.<br />
In questa versione, la station<br />
wagon 508 perde il tocco<br />
stradale che ci aveva conquistati<br />
sulla versione termica<br />
da 225 CV (<strong>Touring</strong> 9/2019).<br />
Cionondimeno, quest’ibrida<br />
non è goffa e mantiene una<br />
buona dose di dinamismo.<br />
Inoltre, l’abitabilità posteriore<br />
e il volume utile restano<br />
pressoché immutati. Rispetto<br />
alla versione termica con prestazioni<br />
equivalenti, il sovrapprezzo<br />
della 508 Hybrid<br />
ammonta a 7000 franchi. ◆<br />
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ottobre <strong>2020</strong> | touring 49
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TECNICA<br />
PORSCHE 911 TURBO S<br />
Bestiale ma con discrezione<br />
N 4,54 m; bagagliaio: 128/264 l E3,8 l 6 cilindri biturbo, 650 CV, 800 Nm; PDK a 8 rapporti,<br />
4×4; da 0 a <strong>10</strong>0 km/h in 2,7 s; max. 330 km/h; consumo (prova): 12,2 l/<strong>10</strong>0 km L 271 600 fr.<br />
In barba alla sua potenza pantagruelica di 650 CV, la 911 Turbo S<br />
rimane un modello di polivalenza. Un coupé bestiale per tutti i giorni.<br />
TESTO E FOTO MARC-OLIVIER HERREN<br />
La scheda tecnica della<br />
Porsche Turbo S Plus<br />
sconvolge più che mai<br />
le statistiche. La potenza<br />
aumenta di 70 CV e la<br />
coppia massima, disponibile<br />
da 2500 giri/min, cresce di<br />
50 Nm. Nonostante tali dati<br />
allucinanti, l’aspetto di questo<br />
coupé 2+2 non sconfina<br />
affatto nell’ostentazione. Anche<br />
l’alettone ampliato si integra<br />
dietro con discrezione.<br />
Se la si guarda meglio, però,<br />
la carreggiata aumentata<br />
(+4 cm) e le enormi ruote miste<br />
da 20″ e 21″ tradiscono il<br />
temperamento da aviogetto<br />
di questo bolide che appare<br />
incollato a terra. Un’impressione<br />
consolidata dalle pinze<br />
dei freni gialle che ospitano<br />
la bellezza di <strong>10</strong> pistoni ciascuna.<br />
Stupefacente.<br />
Viva …<br />
Queste cifre non devono tuttavia<br />
farci dimenticare che<br />
la 911 Turbo S ha una vocazione<br />
da gran turismo. Non<br />
può quindi rivaleggiare con<br />
gli animali da pista che sono<br />
le sorelle GT3 e GT2 RS. La<br />
scoraggia il suo peso che<br />
sfiora i 1700 kg. In effetti è<br />
vero che il comportamento di<br />
questa sportiva fa nascere in<br />
abbrivio una sensazione di<br />
pesantezza. Che però scompare<br />
fin dalla prima serie di<br />
curve, gestite dal treno posteriore<br />
sterzante e dal treno<br />
anteriore assetato di curve. A<br />
maggior ragione perché il telaio<br />
con la sospensione attiva<br />
appare ben presente e la trazione<br />
integrale esprime pure<br />
qualità da trazione posteriore.<br />
Il treno posteriore poi<br />
vi aggiunge la sua faccia ludica.<br />
Resta il fatto che il 4×4<br />
è una garanzia, così come la<br />
frenata iper-potente, ancorché<br />
priva di eccessivo mordente.<br />
Prima di partire, consulteremo<br />
anche l’inedito<br />
indicatore di temperatura dei<br />
pneumatici, giusto per assicurarci<br />
che le ruote siano<br />
pronte ad ogni peripezia.<br />
… e conciliante<br />
Siamo fortemente rassicurati<br />
nel costatare che la Turbo S<br />
non si limita al ruolo di supercar<br />
destinata a sfilare davanti<br />
ai locali di moda o a<br />
giocare con il launch control,<br />
anche se la fulmineità dell’accelerazione<br />
da 0 a <strong>10</strong>0 km/h<br />
(–0,2 s) è delle più notevoli.<br />
Mostro di polivalenza, si adegua<br />
con naturalezza anche<br />
alle zone 30, dove il rovente<br />
6 cilindri boxer fa le fusa a<br />
<strong>10</strong>00 giri/min, anche se non<br />
ama i dossi. È allora che<br />
estrae dal cilindro il sistema<br />
idraulico che rialza l’asse<br />
anteriore di 4 cm. Un dispositivo<br />
azionabile fino a 35<br />
km/h e programmabile via<br />
GPS. Arte sopraffina.<br />
L’alettone più grande<br />
aumenta la portanza<br />
ad alta velocità.<br />
Inchiodata a terra,<br />
la Porsche 911 Turbo S<br />
monta ruote miste<br />
da 20 e 21 pollici.<br />
Supercar polivalente<br />
Accelerazioni folgoranti<br />
Condotta ambivalente<br />
Frenata demenziale<br />
Sobrietà in autostrada<br />
Discrezione benvenuta<br />
Prezzo astronomico<br />
Peso e ingombro<br />
Rumore di rotolamento<br />
Sebbene questo coupé, certamente<br />
molto largo, possa<br />
essere utilizzato per fare la<br />
spesa, rimane più a suo agio<br />
in autostrada. Concepito per<br />
arrivare a 330 km/h, l’8° rapporto<br />
molto lungo si accontenta,<br />
a velocità «civile», di<br />
circa <strong>10</strong> l/<strong>10</strong>0 km. Ragionevole<br />
per una bestia da 650 CV.<br />
Unica macchia di questo<br />
quadro, il prezzo che è fortemente<br />
aumentato. Niente di<br />
catastrofico per i «budget<br />
ristretti» che potranno comunque<br />
essere ampiamente<br />
accontentati da una 911 4S<br />
al costo di 111 600 franchi<br />
in meno. •<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 51
L'ESPERTO TCS<br />
Energia fatta in casa<br />
Con il fotovoltaico<br />
l’auto elettrica è<br />
ancora più verde.<br />
Il pieno di sole<br />
ISTOCK<br />
REDAZIONE TOURING<br />
Conviene combinare l’auto<br />
elettrica con un impianto<br />
fotovoltaico privato?<br />
È senz’altro una buona idea<br />
ricaricare l’auto con energia<br />
elettrica prodotta in casa.<br />
Da dove proviene l’energia<br />
che alimenta le automobili<br />
elettriche in Svizzera?<br />
In Svizzera due terzi dell’elettricità<br />
viene generata da<br />
fonti rinnovabili a basso tenore<br />
di CO2 (energia idrica,<br />
solare ed eolica, biomassa), e<br />
il rimanente terzo da energia<br />
nucleare. È l’economia privata<br />
a trainare il solare, con<br />
sussidi concessi dalla Confederazione.<br />
L’energia prodotta<br />
con impianti fotovoltaici in<br />
Svizzera basta per rifornire<br />
oltre 800 000 auto elettriche.<br />
Quanta elettricità consuma<br />
un’auto elettrica?<br />
Dipende da quanto viene<br />
usata. Un’auto che percorre<br />
15 000 km all’anno «beve»<br />
circa 3000 kWh, circa quante<br />
ne richiede la caldaia in un<br />
appartamento di 4 locali.<br />
E quanto deve essere grande<br />
un impianto fotovoltaico?<br />
Per soddisfare il consumo annuale<br />
di una vettura elettrica<br />
occorrono collettori solari sui<br />
15 metri quadri. È peraltro<br />
consigliato predisporre un<br />
impianto il più grande possibile;<br />
quanto più ampio è l’impianto,<br />
tanto più redditizio<br />
sarà. Ovviamente, i limiti<br />
sono dati dalla superficie del<br />
tetto e dal proprio budget.<br />
L’energia prodotta sul tetto<br />
della casa o del garage come<br />
arriva nel veicolo?<br />
Tramite una presa elettrica o<br />
stazione di ricarica a parete<br />
(wallbox). Un sistema di gestione<br />
intelligente farà fluire<br />
il massimo di energia autoprodotta<br />
nel «serbatoio» del<br />
veicolo. Se questo è fuori casa<br />
o ha le batterie piene, l’energia<br />
solare va ad alimentare<br />
gli altri elettrodomestici<br />
quali il boiler o frigorifero, la<br />
cucina o pompa di calore.<br />
Quella inutilizzata viene immessa<br />
nella rete e rimunerata<br />
dalle aziende elettriche.<br />
E cosa succede quando<br />
il sole è coperto?<br />
Allora l’automobile elettrica<br />
preleva corrente dalla rete<br />
come tutti gli altri apparecchi.<br />
Ciò succede soprattutto<br />
d’inverno quando la resa dei<br />
pannelli solari non basta a<br />
coprire il proprio fabbisogno<br />
energetico.<br />
È possibile ottimizzare<br />
l’autoconsumo con<br />
una batteria domestica?<br />
La batteria della vettura elettrica<br />
è il primo passo in questa<br />
direzione. La gestione intelligente<br />
delle varie utenze<br />
permette di ottimizzare ulteriormente<br />
i consumi domestici<br />
di elettricità. Quasi la<br />
metà degli impianti solari<br />
nuovi è dotata di accumulatore<br />
di corrente stazionario<br />
per sfruttare l’energia solare<br />
anche di notte. Ciò consente<br />
di regolare ancora meglio<br />
i propri consumi e accrescere<br />
l’autonomia. •<br />
COSTI/BENEFICI<br />
Spesa necessaria per<br />
un impianto solare<br />
al netto dei sussidi*<br />
▪ 3 kWp, <strong>10</strong> moduli, ca.<br />
17 m2, costo ca. <strong>10</strong> 000 fr.,<br />
15 000 km, auto elettrica<br />
▪ 6 kWp, 18 moduli, ca.<br />
30 m2, costo ca. 13 000 fr.,<br />
30 000 km, auto elettrica<br />
▪ <strong>10</strong> kWp, 30 moduli, ca.<br />
51 m2, costo ca. 20 000 fr.,<br />
50 000 km, auto elettrica<br />
Risparmio annuo fattibile<br />
con un impianto solare*<br />
▪ caldaia: 500 fr. che non<br />
pesano più sulla bolletta<br />
elettrica<br />
▪ riscaldamento con pompa<br />
a calore: <strong>10</strong>00 fr. non spesi<br />
per l’acquisto di olio<br />
combustibile<br />
▪ auto elettrica: <strong>10</strong>00 fr.<br />
non spesi per rifornirsi<br />
di carburante<br />
* valori medi. Costi e risparmi<br />
effettivi variano a seconda<br />
dell’edificio, delle condizioni<br />
regionali e locali nonché delle<br />
modalità di utilizzo.<br />
MARTIN BOLLIGER<br />
Funzione:<br />
responsabile<br />
consulenza mobilità<br />
Professione:<br />
Master of Science<br />
Età: 49 anni<br />
Contatto:<br />
tcs.ch/esperto<br />
52 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SVAGO<br />
Un tuffo nel barocco<br />
tra mare svevo e Danubio<br />
Chi sale al castello che<br />
svetta su Sigmaringen<br />
s’immerge nella storia<br />
quasi millenaria degli<br />
Hohenzollern.<br />
Il Lago di Costanza è stupendo, ma anche<br />
l’entroterra tedesco offre itinerari ricchi<br />
di storia e cultura. Road trip per i sontuosi<br />
castelli dell’Alta Svevia, fra storie di nobili<br />
casati ed antiche tradizioni birrarie.<br />
REPORTAGE JULIANE LUTZ<br />
Tettnang è conosciuta<br />
per la sua ottima birra.<br />
Infatti, si vanta di produrre<br />
il miglior luppolo<br />
del mondo. Ma pochi<br />
sanno che la cittadina situata<br />
a nord-est poco distante dal<br />
Lago di Costanza custodisce<br />
la magnifica residenza dei<br />
Conti di Montfort, che s’installarono<br />
qui nel 1260. Nel<br />
1712 Anton III visitò i suoi pa-<br />
renti alla corte di Salisburgo<br />
e rimase impressionato dagli<br />
sfarzi barocchi. Incaricò<br />
Christoph Gessinger, uno<br />
dei più gettonati architetti<br />
dell’epoca, di costruire una<br />
dimora confacente ad un<br />
signore di nobile lignaggio<br />
come lui. I lavori si rivelarono<br />
tanto costosi che il progetto<br />
dovette essere abbandonato.<br />
Dopo un incendio nel<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 53
1753 suo nipote Ernst iniziò<br />
la ricostruzione, servendosi<br />
anche lui soltanto dei migliori<br />
artisti quali la pittrice<br />
Angelika Kauffmann, che lo<br />
ritrasse due volte. Per finanziare<br />
queste ambizioni dovette<br />
ricorrere ad un grosso<br />
prestito degli Asburgo, i quali<br />
avevano mire sulle proprietà<br />
dei Montfort. Nel 1779, il dominio,<br />
fortemente indebitato,<br />
venne ceduto all’Austria, ma<br />
passò al Württemberg già nel<br />
18<strong>10</strong>. L’ultimo rampollo, il<br />
Conte Anton IV, visse in una<br />
casa ben più modesta che<br />
oggi ospita l’osteria della<br />
birra Krone: lo stemma all’ingresso<br />
ne ricorda il nobile padrone<br />
alla cui morte, nel<br />
1787, la stirpe si estinse.<br />
All’ombra del gigante<br />
Continuiamo sulla B30 diretti<br />
verso un altro gioiello<br />
nascosto nelle idilliache campagne<br />
dell’Alta Svevia. Il castello<br />
di Aulendorf nell’omonima<br />
città di <strong>10</strong> 000 abitanti<br />
appartenuto ai Signori di<br />
Königsegg è un monumento<br />
eclettico che raggiunse il suo<br />
attuale aspetto durante diverse<br />
fasi costruttive; dalle<br />
prime fortificazioni erette<br />
nel 12° secolo agli ampliamenti<br />
barocchi dopo la fine<br />
della Guerra dei Trent’anni e<br />
infine i lavori di trasformazione<br />
in stile neoclassicistico<br />
del tardo Settecento. Venduto<br />
alla Deutsche Reichspost<br />
nel 1941, il castello<br />
servì prima da lazzaretto e<br />
poi da centro associativo,<br />
rischiando di andare completamente<br />
in rovina. Rilevato<br />
poi nel 1987 dal Land Baden-Württemberg<br />
e restaurato<br />
senza badare a spese negli<br />
anni Novanta oggi è in<br />
parte occupato da uffici amministrativi.<br />
Le stanze inutilizzate<br />
sono aperte al pubblico,<br />
che può ammirarne gli<br />
ambienti eleganti ma vuoti:<br />
infatti, tra il 1941 e il 1987, il<br />
castello fu lasciato all’incuria<br />
e spogliato del suo ricco inventario.<br />
Un’app ne ricostruisce<br />
la storia attraverso aneddoti<br />
e vicende, ad esempio<br />
sulle origini della sequoia<br />
Il Castello di Aulendorf,<br />
già sede dei Conti<br />
di Königsegg, è uno<br />
scrigno pieno di storie.<br />
Tettnang è famosa per<br />
la sua birra, ma pure per<br />
il castello perfettamente<br />
conservato e curato.<br />
54 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SVAGO<br />
Riservatevi del tempo<br />
per un sorso rinfrescante<br />
nella birreria del castello.<br />
piantata intorno al 1860, generosamente<br />
regalata ai castellani<br />
da Guglielmo I di<br />
Württemberg. All’epoca le<br />
piante esotiche andavano di<br />
moda. Ma pare che i giardinieri<br />
del sovrano fossero ben<br />
contenti di sbarazzarsi di<br />
quel seme venuto dalla California.<br />
Si racconta che vi avevano<br />
ordinato un «lot», unità<br />
di misura di una decina di<br />
grammi, che gli americani<br />
interpretarono come «a lot»,<br />
cioè «un grosso quantitativo».<br />
È a questa fornitura, nata da<br />
un malinteso, che si deve il<br />
notevole patrimonio di alberi<br />
monumentali nella regione.<br />
Di fronte al castello si vedono<br />
anche gli antichi laboratori<br />
artigiani quali il birrificio<br />
datato al 1692. La produzione<br />
di birra cessò di repente<br />
nel 1965 quando venne<br />
dislocata in Algovia; comunque<br />
è stata risuscitata sapientemente<br />
da Florian Angele<br />
che nel 2008 ha aperto la sua<br />
Schlossbrauerei Aulendorf<br />
proprio di fronte ai vecchi<br />
giardini del castello.<br />
Nessi con la Francia<br />
La Mazda MX-5 affronta briosa<br />
i 44 chilometri fino a Sigmaringen<br />
passando per villaggi<br />
e campi su cui aleggia il<br />
profumo del fieno lasciatovi<br />
ad asciugare. La bella giornata<br />
invita ad aprire il tettuccio.<br />
La cittadina sulle sponde<br />
del Danubio è un luogo pregno<br />
di storia, tra l’altro fu<br />
sede (1944/45) del governo<br />
della Francia di Vichy. A chi<br />
volesse rifocillarsi prima di<br />
salire al castello che si staglia<br />
su uno sprone roccioso consigliamo<br />
il Café Seelos che<br />
serve una leccornia: la torta<br />
reale al cioccolato bagnata al<br />
rum. Tagliata a fette rivela<br />
i colori degli Hohenzollern.<br />
La fortezza originaria risale<br />
all’11° secolo; nel corso del<br />
tempo venne distrutta più<br />
volte e rimodellata e trasformata.<br />
Dal 1535 divenne residenza<br />
degli Hohenzollern,<br />
antica dinastia tedesca di<br />
principi elettori che furono re<br />
di Prussia e imperatori di<br />
Germania. Vale davvero la<br />
pena visitarne i bagni moderni,<br />
i ricchi salotti con<br />
i divani extralarge per poter<br />
accomodare le dame nei loro<br />
abiti opulenti e soprattutto<br />
studiare l’armoriale che illustra<br />
l’astuta politica matrimoniale<br />
della famiglia, che<br />
aveva ramificazioni nell’alta<br />
aristocrazia europea.<br />
La nostra cabriolet<br />
Mazda MX-5 ci aspetta<br />
mentre esploriamo<br />
Sigmaringen.<br />
Il piccolo regno riuscì, grazie<br />
alle particolari relazioni con<br />
la Francia, a mantenere la<br />
propria indipendenza anche<br />
sulla scia delle guerre napoleoniche<br />
che ridisegnarono la<br />
mappa dell’Europa dopo il<br />
1800. E ciò per il semplice<br />
quanto curioso fatto che un’amica<br />
dell’Imperatrice francese<br />
era andata in sposa al<br />
principe di Hohenzollern-Sigmaringen.<br />
La nostra visita<br />
termina nel cortile del maestoso<br />
castello lasciandoci stupefatti<br />
a chiederci perché<br />
fiotti di turisti americani ed<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 55
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SVAGO<br />
Dal 1535 il castello sul<br />
Danubio fu residenza<br />
dei conti e poi principi<br />
di Hohenzollern.<br />
FOTO JULIANE LUTZ, ALD, CARTA KEYSTONE<br />
asiatici preferiscano fare<br />
tappa a Neuschwanstein, perdendosi<br />
questa meraviglia.<br />
Il Nuovo Castello<br />
di Meersburg con la sua<br />
terrazza panoramica<br />
vale bene una sosta.<br />
L’oro della terra<br />
Percorrendo la strada sinuosa<br />
verso Meersburg la MX-5 mostra<br />
tutta la sua agilità. Maggior<br />
attrazione della graziosa<br />
cittadina è il Nuovo Castello<br />
dalla cui terrazza si gode una<br />
magnifica vista sul Bodanico.<br />
Nel 1526, a seguito della riforma,<br />
i principi vescovi di<br />
Costanza si trasferirono nel<br />
vecchio Burg di Meersburg.<br />
Considerandolo ormai troppo<br />
umile e tetro, nel 17<strong>10</strong> l’allora<br />
titolare Johann Franz von<br />
Stauffenberg incaricò Christoph<br />
Gessinger della costruzione<br />
della nuova residenza, i<br />
cui lavori si protrassero sotto<br />
i suoi successori. Orientamento<br />
insolito per i tempi, il<br />
Nuovo Castello si affaccia sul<br />
lago che all’epoca era molto<br />
trafficato. Dal 1741 venne aggiunta<br />
la cappella, che rappresenta<br />
una copia in miniatura<br />
della vicina Basilica di<br />
Birnau. I preziosi arazzi e<br />
putti non erano certo semplici<br />
decorazioni, ma simboleggiavano<br />
pure i diritti terreni<br />
del principe vescovo.<br />
Stupendi gli affreschi sul soffitto<br />
della scalinata interna<br />
realizzati nel 1761. Il magnifico<br />
foyer non è altro se non<br />
l’idealizzazione del commissionante<br />
Franz Conrad von<br />
Rodt che s’insediò nel Nuovo<br />
Castello nel 1762. Privilegio<br />
della signoria, le scene di caccia<br />
sottolineano lo status altolocato<br />
che i principi vescovi<br />
ebbero nel 18° secolo. Dalla<br />
terrazza si gode una bella veduta<br />
sulla città bassa dove<br />
spicca un imponente edificio<br />
rosso: il «Greth» ovvero l’antico<br />
granaio. Va ricordato che<br />
per secoli Meersburg, Ueberlingen<br />
e Lindau vendevano<br />
frumento alla Confederazione<br />
elvetica. È a questo<br />
commercio che l’Alta Svevia<br />
dovette in parte la sua ricchezza<br />
che permise ai signori<br />
del barocco di erigere i loro<br />
splendidi palazzi. •<br />
Questo viaggio è stato sostenuto da<br />
Oberschwaben Tourismus GmbH e<br />
Mazda Svizzera.<br />
Danubio<br />
Sigmaringen<br />
G E R M A N I A<br />
SVIZZERA<br />
Meersburg<br />
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Tettnang: Hopfengut N°20,<br />
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con buona locanda<br />
e museo annesso. Si raggiunge<br />
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l’Hopfenpfad, sentiero<br />
didattico lungo 4 km.<br />
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terme Schwaben<br />
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Sigmaringen:<br />
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torta Hohenzollern<br />
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Meersburg: Gutsschänke,<br />
ristorante con splendida<br />
vista lago, piatti semplici.<br />
gutsschaenke-meersburg.de<br />
Info sulla regione:<br />
oberschwaben-tourismus.de<br />
20 km<br />
Aulendorf<br />
Tettnang<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 57
Un viaggio<br />
al ritmo dell’acqua<br />
La crociera fluviale è un’alternativa originale per vedere<br />
paesaggi e città in totale relax. Lo dimostra il viaggio<br />
con la Thurgau Saxonia da Berlino al Mar Baltico.<br />
Natura incontaminata e quiete rilassante sono gli<br />
ingredienti di questo percorso a bordo di un battello.<br />
REPORTAGE MARKUS FÄSSLER<br />
I<br />
cormorani non si lasciano per nulla<br />
impressionare dal rombo del motore<br />
della nostra nave. Dalle cime degli<br />
alberi osservano l’imbarcazione che<br />
lentamente si muove in direzione nord.<br />
Lungo la riva si scorgono paesaggi mutevoli:<br />
fitte foreste, canneti, ninfee qui<br />
e là, case di vacanza e numerose panchine.<br />
Improvvisamente un capriolo attraversa<br />
il canale a nuoto per poi scomparire<br />
nella foresta. Qui domina la<br />
natura. E per la prima volta si osservano<br />
i dintorni da un punto di vista nuovo:<br />
quello del fiume.<br />
Un ascensore per battelli<br />
I primi chilometri della crociera fluviale<br />
con la Thurgau Saxonia da Berlino fino<br />
al Mar Baltico si snodano sul canale<br />
Oder-Havel, che fa parte del sistema<br />
idroviario Berlino–Stettino. Lungo questa<br />
rotta di collegamento tra la Germania<br />
e la Polonia si incontrano, oltre che<br />
diverse chiuse, anche l’ascensore per<br />
imbarcazioni di Niederfinow, il più vecchio<br />
della Germania. La nave avanza<br />
lentamente nella bocca dell’imponente<br />
costruzione del 1934 per posizionarsi in<br />
una vasca piena d’acqua. Senza scossoni<br />
e praticamente senza rumore il lift entra<br />
in funzione. In soli cinque minuti porta<br />
la nave 36 metri più in basso. Davanti a<br />
noi possiamo goderci il paesaggio con la<br />
prospettiva a volo d’uccello e guardando<br />
in alto invece ci si rende conto delle dimensioni<br />
della struttura costituita di innumerevoli<br />
incastri: 14 000 tonnellate<br />
di acciaio sono tenute insieme da cinque<br />
milioni di rivetti.<br />
Nonostante la mascherina<br />
La maggior parte degli ospiti assiste a<br />
questo spettacolo per la prima volta.<br />
Non è il caso di Regina Mowitz. La novantenne<br />
di Berlino e sua figlia Sybille<br />
compiono questa esperienza per la<br />
quinta volta di seguito. E il coronavirus<br />
non è stato più forte della loro voglia di<br />
rifare ancora una volta il viaggio. Una<br />
buona decisione. Nonostante l’obbligo<br />
della mascherina nei tragitti dalla cabina<br />
agli spazi comuni e al pontile nonché<br />
sul bus durante le varie gite a terra,<br />
la crociera mantiene intatto il suo fascino.<br />
Il buffet del mattino è ormai un<br />
ricordo, ma dato che la gustosa omelette<br />
viene servita al tavolo, la rinuncia risulta<br />
sopportabile. La pulizia più profonda<br />
e più frequente delle cabine ga-<br />
58 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SVAGO<br />
Appena fuori Berlino<br />
la natura comincia<br />
a dar spettacolo.<br />
Le panchine sulla riva<br />
ornano il canale da Berlino<br />
fino al Mar Baltico.<br />
Il canale Oder-Havel<br />
è un’oasi verde con<br />
una ricca fauna e flora.<br />
rantisce un’ulteriore sicurezza, così<br />
come la misurazione quotidiana della<br />
febbre da parte del medico di bordo.<br />
Tutte misure precauzionali che permettono<br />
agli ospiti di godersi la vacanza<br />
nonostante la pandemia.<br />
Parigi è… in Polonia<br />
La destinazione della nostra prima gita<br />
a terra ha alle spalle un tragico passato.<br />
Stettino, la settima città più grande per<br />
popolazione della Polonia durante la<br />
Seconda Guerra Mondiale ha subito la<br />
distruzione dei bombardamenti a causa<br />
della presenza del porto e degli impianti<br />
industriali. Per fortuna la zona di Waly<br />
Chrobrego (Hakenterrasse) è stata però<br />
risparmiata. Ornata da tre edifici monumentali<br />
dell’inizio del 20° secolo – l’Università<br />
della Marina, il Museo Nazionale<br />
e il palazzo governativo – questa terrazza<br />
sul fiume Oder soprattutto alla<br />
sera è il luogo d’incontro per gli abitanti<br />
e i visitatori. Durante la gita, una volta<br />
arrivati alla Plac Grunwaldzki, sembra<br />
di essere a Parigi: da questa piazza partono<br />
come dei raggi di sole otto strade.<br />
Non a caso, la capitale francese ha fatto<br />
da modello architettonico per la città<br />
polacca.<br />
→<br />
La Thurgau Saxonia è<br />
pronta per il viaggio<br />
sull’ascensore per<br />
imbarcazioni Niederfinow.<br />
Buona sera Stettino<br />
La città portuale polacca<br />
ha una tragica storia<br />
alle spalle.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 59
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Hotel Cailler a<br />
Charmey.<br />
Il concorso si svolge dal 14 ottobre<br />
al 27 ottobre <strong>2020</strong>.<br />
Ogni mese nuove possibilità di vincita online<br />
www.touring.ch/play-and-win
SVAGO<br />
Al porto di Stralsund<br />
le antiche case in mattoni<br />
incontrano il moderno<br />
museo oceanografico<br />
Ozeaneum.<br />
Vitte (Hiddensee)<br />
Mar<br />
Stralsund Rügen Baltico<br />
Greifswald Wieck Usedom<br />
Wolgast<br />
Anklam<br />
Wollin<br />
PL<br />
D Stettino<br />
CARTA KEYSTONE<br />
Due giorni più tardi la Thurgau Saxonia<br />
raggiunge Hiddensee, la tappa più a<br />
nord della crociera. Anche qui il mondo<br />
animale sembra non curarsi della presenza<br />
dei visitatori che, a bordo di una<br />
carrozza, scoprono l’isola del Mar Baltico<br />
priva di autovetture. Lepri, oche e<br />
un capriolo sembrano giocare a nascondino<br />
su uno degli ampi campi verdi<br />
mentre il sole cala lentamente annunciando<br />
la fine di un’altra giornata ricca<br />
di emozioni. Di quando in quando il nostro<br />
veicolo sobbalza, la causa non sono<br />
le strade, bensì una gomma un po’ sgonfia.<br />
Jimmy, il conducente della nostra<br />
carrozza, non si scompone e chiama<br />
semplicemente il locale noleggiatore di<br />
biciclette. Pochi minuti dopo arriva e<br />
con una pompa risolve il problema.<br />
Un’esperienza per tutti<br />
Anche se la crociera lungo i canali da<br />
Berlino fino al Mar Baltico non è più un<br />
viaggio per pochi intenditori, rimane<br />
un’esperienza di viaggio straordinaria.<br />
Se i fiumi e i canali sono gli elementi<br />
base di una crociera fluviale, il viaggio<br />
attraverso numerose baie, in particolare<br />
la vasta Laguna di Stettino (Stettiner<br />
Haff) situata sulla foce del fiume Odra e<br />
di una larghezza di 50 chilometri, e l’ultimo<br />
tratto in mare aperto, è piuttosto<br />
unico. Ed è un’esperienza fatta quasi in<br />
solitaria. Visto che a causa del passaggio<br />
obbligatorio in ascensore, questo tragitto<br />
è percorribile solamentte da piccole<br />
imbarcazioni – un lift più grande è<br />
però già in fase di costruzione. Con i<br />
suoi 82 metri di lunghezza la Thurgau<br />
Saxonia ha già la dimensione esatta. In<br />
più, a parte alcune barche sportive e<br />
chiatte da trasporto, il traffico fluviale è<br />
minimo, praticamente nullo se confrontato<br />
con le autostrade d’acqua del Danubio<br />
e del Reno. ◆<br />
Il viaggio è stato compiuto su invito<br />
di Thurgau Travel.<br />
Il Mar Baltico con le sue<br />
dune e spiagge è tutto da<br />
godere facendo un giro<br />
sull’isola Hiddensee.<br />
50 km<br />
Schwedt<br />
Eberswalde<br />
Hohensaaten<br />
Niederfinow<br />
Berlino<br />
DA SAPERE<br />
Escursioni e gastronomia: consigli<br />
per le tappe più importanti:<br />
Berlino: Porta di Brandeburgo,<br />
Reichstag, Unter den Linden.<br />
Un gelato al caffè Florida (Klosterstrasse<br />
15, Berlino-Spandau).<br />
Stettino: Museo della navigazione,<br />
Castello di Stettino.<br />
Un cocktail alla Steakhouse Colorado<br />
(Wały Chrobrego 5).<br />
Stralsund: Ozeaneum (Hafenstrasse<br />
11), Chiesa di San Nicola, nave scuola<br />
a tre alberi Gorch Fock.<br />
Un caffè nella torrefazione Kontor<br />
Scheele (Fährstrasse 23).<br />
Usedom: le terme imperiali di<br />
Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin.<br />
Un panino al pesce nella Fischkiste<br />
(Neue Strandstrasse 22, Zinnowitz).<br />
Rügen: le scogliere di gesso nel<br />
Parco nazionale di Jasmund.<br />
Un’anguilla arrostita con patate al<br />
ristorante Aalkate (Am Aalkaten 13,<br />
Ostseebad Baabe).<br />
Le altre tappe lungo il viaggio sono:<br />
Wollin, Wolgast, Greifswald Wieck,<br />
Vitte (Hiddensee), Anklam, Schwedt,<br />
Hohensaaten, Eberswalde.<br />
Agenzia: Thurgau Travel propone la<br />
crociera fluviale di undici giorni «Da<br />
Berlino alle isole del Mar Baltico» sulla<br />
Thurgau Saxonia a partire da 2290 fr.<br />
(a p.; doppia occupazione). Partenze<br />
in primavera: 13 maggio, 23 maggio,<br />
23 giugno 2021.<br />
thurgautravel.ch<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 61
Una Neuchâtel elettrificante<br />
Prove su strada di auto elettriche di diverse marche, informazioni sul tema<br />
dell’elettromobilità e molto altro: è quanto offerto anche quest’anno dai TCS<br />
eMobility Days in varie località della Svizzera. Un evento interessante,<br />
come dimostra la nostra visita a Neuchâtel all’inizio di settembre.<br />
TESTO JULIANE LUTZ | FOTO OLIVIER VOGELSANG<br />
Pure chi è arrivato<br />
casualmente come<br />
Manon Zürcher<br />
e Janine Teissl,<br />
hanno sfruttato<br />
gli eMobility Days.<br />
Il sole splende, 25 gradi<br />
e dal lago riecheggia il<br />
suono del battello a vapore.<br />
In questo radioso<br />
5 settembre ci si aspetta che<br />
tutti quelli che possono si<br />
stanno godendo la tarda<br />
estate sull’acqua o in montagna.<br />
Eppure, poco prima<br />
delle dieci, alcuni interessati<br />
sono agli stand del TCS sulla<br />
Place du Port di Neuchâtel a<br />
porre domande sulla mobilità<br />
elettrica oppure si fanno<br />
spiegare dai concessionari le<br />
particolarità della Mini Cooper<br />
SE o della Renault Kangoo<br />
Z. E. Le auto lasciano di<br />
continuo questa piazza tra<br />
il lago e la schiera di palazzi<br />
storici per un giro di prova,<br />
mentre altre vi fanno ritorno<br />
silenziosamente.<br />
Tesla Model 3, DS E-Tense,<br />
BMW i3 o Kyburz eRod: al<br />
TCS eMobility Day di Neuchâtel,<br />
i visitatori possono<br />
informarsi e provare su<br />
strada 21 veicoli elettrici di<br />
13 marche. È presente anche<br />
il <strong>Touring</strong> Shop con e-bike ed<br />
e-monopattini. Questi ultimi<br />
possono essere testati subito<br />
su un mini percorso. Sul posto<br />
ci sono anche i collaboratori<br />
della società specializzata<br />
in soluzioni energetiche<br />
Energie 360°. E chi vuole<br />
maggiori informazioni riguardo<br />
all’infrastruttura di<br />
ricarica lungo l’«E-Grand<br />
Tour of Switzerland», le riceve<br />
allo stand di Svizzera<br />
Turismo. I numerosi dispenser<br />
con disinfettanti e i segnali<br />
di distanziamento testimoniamo<br />
il concetto di<br />
protezione elaborato espressamente<br />
per l’evento. Un obbligo<br />
per i giri di prova: mascherine<br />
per il conducente e<br />
il concessionario che lo accompagna.<br />
Visita improvvisata<br />
Tra le visitatrici ci sono anche<br />
Manon Zürcher e Janine<br />
Teissl. Le due amiche volevano<br />
trascorrere una bella<br />
giornata a Neuchâtel e si<br />
sono imbattute per caso<br />
nell’evento. Prendono al volo<br />
l’opportunità di informarsi.<br />
Alla domanda se le interessa<br />
l’elettromobilità, Manon risponde<br />
che vive ancora a<br />
casa con il padre e condivide<br />
con lui l’automobile. «Ma è<br />
vecchia e ce ne vorrà una<br />
nuova. Mentre lui non è convinto<br />
della mobilità elettrica,<br />
io sono assolutamente favorevole».<br />
Al momento Janine<br />
non possiede un’auto propria,<br />
ma è già certa che la prossima<br />
avrà una trazione elettrica.<br />
«Conosco la Tesla, ma<br />
ne so piuttosto poco su altri<br />
marchi che hanno in programma<br />
dei veicoli elettrici»,<br />
afferma la giurista. S’immagina<br />
una vettura senza tanti<br />
fronzoli, adatta anche alle famiglie.<br />
Poco dopo ascolta con<br />
interesse le spiegazioni della<br />
collaboratrice di un garage<br />
Honda. Invece Manon, studentessa<br />
di veterinaria, ammira<br />
i modelli Tesla. «L’automobile<br />
che mi immagino<br />
deve comunque avere stile»,<br />
dichiara.<br />
Relax totale<br />
Jean-Luc Vautravers, presidente<br />
della sezione TCS di<br />
Neuchâtel, che ha sempre<br />
supportato l’organizzazione<br />
degli eMobility Days, sottolinea<br />
l’atmosfera rilassata.<br />
Alcune persone aspettano<br />
Janine Teissl ha potuto familiarizzarsi<br />
con la Honda-e.<br />
Fan di Tesla Manon Zürcher<br />
ha preso posto al volante e<br />
studiato ogni dettaglio.<br />
62 touring | ottobre <strong>2020</strong>
CLUB<br />
Chi voleva poteva provare<br />
su un percorso i monopattini<br />
elettrici del <strong>Touring</strong> Shop.<br />
Soddisfatto, Jean-Luc<br />
Vautravers, presidente<br />
della sezione.<br />
davanti all’autovettura che<br />
hanno scelto per un giro di<br />
prova, altri si fanno accomodare<br />
all’interno dei veicoli<br />
dai concessionari che gli illustrano<br />
le singole caratteristiche,<br />
mentre altri ancora provano<br />
gli e-monopattini sul<br />
percorso. «Ho l’impressione<br />
che qui a Neuchâtel i visitatori<br />
apprezzano che i collaboratori<br />
dei garage, del TCS<br />
o di Energie 360° gli dedichino<br />
del tempo per rispondere<br />
nel dettaglio alle loro<br />
domande».<br />
Presenza notevole<br />
Anche l’ampiezza della<br />
gamma dei modelli esposti è<br />
notevole. «Nel 2019, quando<br />
abbiamo iniziato con questi<br />
eMobility Days, avevamo dovuto<br />
davvero combattere per<br />
coinvolgere le varie marche»,<br />
spiega René Hug, responsabile<br />
di progetto della manifestazione.<br />
Quest’anno, durante<br />
la crisi del coronavirus,<br />
la situazione è completamente<br />
cambiata. «Nel frattempo,<br />
l’interesse degli importatori<br />
e dei concessionari<br />
ad essere qui è diventato talmente<br />
grande che non abbiamo<br />
potuto accontentare<br />
tutti per motivi di spazio».<br />
Uno dei dodici garagisti presenti<br />
è Alfredo Gandoy di<br />
Boudry. La sua Honda-e è costantemente<br />
in movimento.<br />
«La maggior parte viene qua<br />
per fare un giro di prova su<br />
una Tesla oppure una BMW,<br />
ma poi vedono la Honda e la<br />
vogliono conoscere», dichiara.<br />
Per lui la giornata si<br />
è ripagata.<br />
Evento riuscito<br />
Inizialmente si erano annunciate<br />
<strong>10</strong>0 persone per 90 giri<br />
di prova. Alla fine della giornata<br />
erano stati contati più di<br />
300 visitatori ed erano stati<br />
fatti 140 giri di prova a questo<br />
evento che non era riservato<br />
solo ai soci TCS, ma era<br />
aperto a tutti coloro che si<br />
interessano alla mobilità<br />
elettrica e anche a chi vi è<br />
capitato per caso.<br />
«La gente ha capito che nello<br />
stesso luogo poteva conoscere<br />
diverse marche e modelli.<br />
Mentre normalmente,<br />
per farlo bisogna recarsi dai<br />
differenti concessionari», afferma<br />
Vanessa Burgener, che<br />
organizza i TCS eMobility<br />
Days assieme a René Hug. La<br />
loro conclusione: anche la<br />
Place du Port si è dimostrata<br />
la sede appropriata. ◆<br />
ALTRI TCS<br />
EMOBILITY DAYS<br />
Quest’anno gli interessati<br />
possono ancora compiere<br />
giri di prova su auto elettriche<br />
e informarsi su tutti gli<br />
aspetti dell’e-mobilità durante<br />
le seguenti giornate:<br />
3 ottobre Crissier<br />
<strong>10</strong> ottobre Berna<br />
17 ottobre Sempach<br />
24 ottobre Oensingen<br />
31 ottobre Meyrin<br />
tcs.ch/edays<br />
Tutto sotto controllo: gli organizzatori<br />
Vanessa Burgener e René Hug.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 63
CLUB<br />
Addobbi riflettenti<br />
Essere visto è importante<br />
quando si è un utente<br />
della strada.<br />
Rendersi più visibili<br />
per andare più sicuri<br />
In autunno cresce il pericolo d’incidenti dovuti<br />
alla scarsa visibilità. Ora gli automobilisti devono<br />
guidare con particolare attenzione; pedoni e<br />
ciclisti vestiranno così da non passar inosservati.<br />
Consigli TCS da seguire e label «Made visible».<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
Siamo in strada molto più spesso<br />
di quanto pensiamo, ad esempio<br />
portando fuori Fido, facendo<br />
un salto al chiosco sotto casa, recandoci<br />
al lavoro o a scuola, uscendo<br />
per correre o fare una passeggiata.<br />
Tutte situazioni in cui ci esponiamo<br />
ai pericoli del traffico, senza però<br />
esserne pienamente consapevoli. Eppure<br />
l’insidia è sempre in agguato, anche<br />
nei pochi metri fino al parcheggio<br />
in cui abbiamo lasciato la vettura o<br />
alla fermata dell’autobus.<br />
Soprattutto se ci spostiamo all’imbrunire<br />
o di notte il rischio d’incidenti è<br />
triplo, se per giunta piove o nevica è<br />
64 touring | ottobre <strong>2020</strong>
L’ESPERTO TCS<br />
FOTO MAURICE SINCLAIR<br />
IL TCS AIUTA<br />
IN CASO DI LITIGI<br />
In autunno il rischio d’incidenti aumenta<br />
e di riflesso la frequenza delle<br />
liti. Il barometro delle controversie del<br />
TCS indica che i contenziosi riguardano<br />
perlopiù fatti avvenuti sulle<br />
strade. La TCS Protezione giuridica<br />
circolazione tutela in maniera completa<br />
fornendo assistenza e consulenza<br />
personalizzata nonché sicurezza<br />
finanziaria.<br />
La TCS Protezione giuridica circolazione<br />
aiuta anche in molti altri frangenti,<br />
ad esempio laddove sorgessero<br />
dispute nella compravendita di un veicolo<br />
o con l’officina per riparazioni<br />
non effettuate a regola d’arte o come<br />
pattuito.<br />
Stipulare ora e tutelarsi: tcs.ch/circolazione<br />
addirittura dieci volte più elevato che<br />
di giorno. D’inverno le condizioni atmosferiche<br />
e visive possono mutare d’improvviso.<br />
Basta una piccola distrazione<br />
per rimanere coinvolti in un incidente<br />
stradale talora grave e che può sfociare<br />
in costose azioni legali (vedi riquadro).<br />
Rifrangenti: dettagli<br />
di grande effetto<br />
Molti incidenti si verificano praticamente<br />
a causa della scarsa visibilità al<br />
tramonto o nel buio. Circolando a piedi<br />
o in bici con abiti scuri si è visibili da<br />
una distanza di appena 25 metri. Indumenti<br />
chiari e colori segnaletici o fluorescenti<br />
portano invece la visibilità a<br />
40 metri, gli elementi catarifrangenti<br />
addirittura a 140 metri. Prima gli utenti<br />
motorizzati ci vedono, più tempo hanno<br />
per frenare o scansarci. Un incidente su<br />
due potrebbe essere evitato con appena<br />
un secondo di più per reagire. Ecco perché<br />
in autunno il modo più facile per<br />
muoversi sicuri è, oltre alla massima<br />
prudenza, farsi attivamente notare.<br />
La sicurezza va sempre<br />
di moda<br />
Accorgimenti riflettenti sono particolarmente<br />
efficaci se si portano su parti del<br />
corpo in movimento. Applicati a mani,<br />
piedi, braccia permettono di identificare<br />
immediatamente il pedone o chi circola<br />
con una due ruote. La linea TCS «Made<br />
visible» comprende oltre 300 prodotti<br />
luminosi e riflettenti che non garantiscono<br />
soltanto la visibilità nel traffico<br />
bensì abbinano pure stile e praticità. •<br />
Sicuri durante l’autunno<br />
tcs.ch/regole-della-circolazione<br />
madevisible.swiss<br />
LAVORARE<br />
Pagare i bambini per<br />
i lavoretti – si può?<br />
«Siamo in piena stagione di raccolta.<br />
Non ce la faccio da solo. Posso farmi<br />
aiutare dal figlio dei miei vicini<br />
pagandogli qualche soldo?»<br />
TESTO VERA BEUTLER<br />
Dipende dall’età del ragazzino e<br />
dai compiti affidatigli. Per lavori<br />
leggeri come la raccolta dell’uva<br />
nell’orto o giardino privato, per<br />
legge si possono impiegare bambini<br />
al di sotto dei 13 anni, a condizione<br />
di non comprometterne la<br />
salute e sicurezza. Non esiste una<br />
lista esaustiva dei lavori permessi.<br />
Tuttavia, raccogliere l’uva per ore<br />
intere in un vigneto disagevole e<br />
scosceso non costituisce ovviamente<br />
un «lavoro leggero». Nei periodi<br />
in cui si tengono le lezioni<br />
i minori non possono comunque<br />
lavorare più di tre ore al giorno<br />
rispettivamente nove ore settimanali;<br />
durante le vacanze scolastiche<br />
l’orario massimo di lavoro<br />
è invece di 8 ore giornaliere e 40<br />
ore settimanali. Questi limiti valgono<br />
anche per chi è tra i 15 e 18<br />
anni, che può però eseguire pure<br />
lavori non «leggeri», sempreché<br />
non siano pericolosi.<br />
Ma i lavori pericolosi<br />
sono ammessi<br />
solo per chi è di età<br />
superiore ai 18 anni.<br />
Ad esempio sono<br />
considerati «pericolosi»<br />
lavori che «superano<br />
obiettivamente<br />
le capacità<br />
Vera Beutler, dr. iur.<br />
responsabile<br />
di «lex4you».<br />
LEX4YOU<br />
«lex4you» è una piatta-<br />
forma interattiva di consulenza<br />
giuridica per la<br />
vita di tutti giorni – com-<br />
prensibile, attuale<br />
e pratica.<br />
Il TCS è al vostro fianco per<br />
le questioni giuridiche.<br />
lex4you.ch<br />
fisiche e psichiche» dei giovani.<br />
Sono pure vietati lavori con rischio<br />
d’incidente, come quello di cadere<br />
dall’alto raccogliendo ciliegie.<br />
L’ultimo scoglio, i genitori o chi per<br />
essi: questi potrebbero impedire<br />
che il figlio svolga il lavoro nel<br />
tempo libero proposto, pur legalmente<br />
autorizzato. Fino all’età di<br />
18 anni compiuti ci vuole infatti il<br />
loro consenso. E se il ragazzino<br />
dei vicini contadini aiuta già attivamente<br />
con i lavori nella fattoria<br />
di famiglia? Ciò è ammissibile, a<br />
patto che l’impegno non leda il<br />
bene del minore; per le aziende<br />
agricole valgono altre disposizioni<br />
in materia di diritto<br />
del lavoro. •<br />
IMAGEBROKER<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 65
CLUB<br />
Il futuro del camping<br />
In tempi di coronavirus il campeggio si conferma la forma di viaggio<br />
più sicura e flessibile. Lo Suisse Caravan Salon a Berna mette in mostra<br />
le tante sfaccettature della vacanza all’aperto, fra presente e futuro.<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
Suisse Caravan Salon<br />
apre i battenti per gli<br />
amanti del plein air.<br />
ALD<br />
La 53a edizione della più<br />
importante fiera del<br />
turismo itinerante in<br />
Svizzera si svolge in<br />
circostanze particolari: lato<br />
organizzatori si è sollevati<br />
che lo Suisse Caravan Salon<br />
possa aver luogo nel <strong>2020</strong>,<br />
ciò che non era affatto scontato<br />
benché sia stato elaborato<br />
un ampio piano di protezione;<br />
i professionisti sono,<br />
dal canto loro, reduci da una<br />
autentica «camping mania»<br />
suscitata dalla crisi pandemica.<br />
Quest’anno, infatti, molti<br />
svizzeri hanno trascorso le<br />
ferie in tenda, roulotte, motorhome<br />
o alloggio glamping<br />
scoprendo questa formula<br />
che abbina flessibilità, contatto<br />
con la natura e mobilità<br />
con tutti gli agi abituali, ma<br />
che soprattutto consente di<br />
rispettare senza problemi le<br />
distanze di sicurezza. Per<br />
quanto rallegrante, il boom<br />
pone il settore di fronte a<br />
nuove sfide. Lo Suisse Caravan<br />
Salon dà un’idea di come<br />
ci si sta preparando a rispondere<br />
alla crescente domanda<br />
di vacanze e viaggi all’insegna<br />
dell’individualità.<br />
Piano di protezione<br />
su misura<br />
Lo Suisse Caravan Salon si<br />
svolge dal 22 al 26 ottobre<br />
<strong>2020</strong> presso il centro fieristico<br />
Bernexpo di Berna. Per<br />
garantire la sicurezza dei visitatori,<br />
espositori e partner<br />
che collaborano all’evento,<br />
è stato studiato un piano di<br />
sicurezza e d’igiene su misura,<br />
in linea con i requisiti<br />
dell’Ufficio federale della sanità<br />
pubblica (UFSP) e del<br />
Canton Berna.<br />
La fiera costituisce un’occasione<br />
ideale per trovare allettanti<br />
ispirazioni per le prossime<br />
partenze. La maggiore<br />
vetrina del settore del camping<br />
e caravanning svizzero<br />
mette di nuovo in luce le più<br />
recenti tendenze in fatto di<br />
veicoli ricreazionali ed equipaggiamento<br />
outdoor: roulotte,<br />
case mobili, chalet, caravan<br />
pieghevoli, carrelli<br />
tenda, tende da tetto, verande<br />
per roulotte. Quale più<br />
grande gestore di campeggi<br />
in Svizzera e partner dello<br />
Suisse Caravan Salon, il TCS<br />
vi partecipa con un proprio<br />
stand. Gli addetti presenti<br />
saranno lieti di informare e<br />
consigliare gli interessati<br />
sulle novità, innovazioni ed<br />
ultimi sviluppi nelle sue 24<br />
strutture in Svizzera nonché<br />
sui vantaggi offerti dal TCS<br />
Societariato camping. ◆<br />
BUONO DA<br />
5 FRANCHI<br />
Il 53° Suisse Caravan Salon<br />
avrà luogo a Berna dal 22<br />
al 26 ottobre <strong>2020</strong> presso<br />
la Bernexpo. Quest’anno<br />
i biglietti sono ottenibili<br />
soltanto online, nessuna<br />
vendita in loco. Con il codice<br />
pubblicato qui sotto<br />
i soci del TCS beneficiano<br />
di uno sconto* di 5 franchi<br />
sul biglietto d’entrata.<br />
* fatta eccezione per il 26.<strong>10</strong>.<strong>2020</strong>.<br />
Berna,<br />
22–26<br />
ottobre<br />
<strong>2020</strong><br />
Suisse<br />
Caravan<br />
Salon.ch<br />
codice personale<br />
sc20tcs<br />
valido unicamente online su<br />
suissecaravansalon.ch/ticket<br />
offerto da<br />
66 touring | ottobre <strong>2020</strong>
Il parcheggio in tasca<br />
con l’app del TCS<br />
«TCS Park & Pay» schiude l’accesso alla maggiore piattaforma<br />
digitale per i parcheggi in Svizzera. Il modulo è facile da usare<br />
ed offre molteplici vantaggi, dal calcolatore del percorso al<br />
pagamento senza contante del tempo effettivo di sosta.<br />
TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Stiamo andando a trovare certi<br />
nostri amici a San Gallo in auto.<br />
Non conoscendo la città cerchiamo<br />
un parcheggio vicino a<br />
casa loro. Dopo aver girato per un po’<br />
nel quartiere, adocchiamo finalmente<br />
un posto libero. Parcheggiamo e frughiamo<br />
nelle tasche in cerca di monete<br />
da inserire nel parchimetro. Poiché non<br />
sappiamo quanto durerà la nostra visita,<br />
paghiamo per tre ore con il rischio di<br />
dover tornare di corsa all’auto per rinnovare<br />
la sosta se ci fermeremo più a<br />
lungo. Sono situazioni snervanti come<br />
questa che la funzione «Park & Pay»<br />
integrata nell’app del TCS risparmia al<br />
socio.<br />
Ampia scelta<br />
Il modulo riunisce i più importanti gestori<br />
di parcheggi digitali in Svizzera;<br />
Il parchimetro sempre<br />
a portata di mano.<br />
ciò significa che si potrà fare a meno di<br />
installare sullo smartphone le varie app<br />
dei singoli provider quali Parkingpay,<br />
Sepp-Parking o ancora E 24. I nostri soci<br />
possono così fruire della più grande rete<br />
digitale di parcheggi della Svizzera. Il<br />
TCS, dal canto suo, estenderà costantemente<br />
l’offerta.<br />
Parcheggiare<br />
senza stress<br />
«Park & Pay» include una<br />
mappa che consente di<br />
localizzare tutti i posteggi<br />
pagabili tramite<br />
app. Non solo, non ci si<br />
deve neppure preoccupare<br />
di come arrivarci,<br />
grazie al pianificatore<br />
d’itinerario integrato. Al<br />
primo utilizzo, occorre<br />
COME IMPOSTARE<br />
«PARK & PAY»<br />
1<br />
Scaricare l’app TCS<br />
dall’App Store o Google<br />
Play e installarla sullo<br />
smartphone<br />
Aprire l’app TCS<br />
2<br />
3<br />
4<br />
soltanto registrare numero di targa e<br />
carta di credito per l’addebito in tutta sicurezza.<br />
Una volta parcheggiata l’auto,<br />
l’orario può essere impostato tramite<br />
«Park & Pay». Al termine della sosta la<br />
tariffa viene prelevata dalla carta di credito<br />
depositata. L’app offre l’ulteriore<br />
vantaggio di poterla interrompere manualmente,<br />
cosicché viene fatturata solo<br />
la durata effettiva, precisa al minuto.<br />
Per determinati parcheggi il tempo può<br />
anche essere prolungato comodamente<br />
tramite app. Il modulo indica le modalità<br />
disponibili per il parcheggio scelto.<br />
L’assistente digitale «Park & Pay» è pratico<br />
e semplifica la vita all’utente mediante<br />
il calcolatore di<br />
Selezionare la funzione<br />
«Park & Pay»<br />
Inserire (una sola volta)<br />
numero di targa e dati<br />
carta di credito<br />
CLUB<br />
percorso che lo guida al<br />
posteggio e l’addebito<br />
del tempo di sosta effettivo.<br />
Consente di parcheggiare<br />
rilassati, tra<br />
l’altro senza il fastidio<br />
di dover racimolare gli<br />
spiccioli necessari ed<br />
evitando multe per<br />
ticket di parcheggio<br />
scaduto. ◆<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 67
L’Opel Rekord con le marce<br />
al volante è stata un’affidabile<br />
compagna di viaggio.<br />
L’amore passa<br />
Che i ricordi della prima automobile non siano così<br />
arrugginiti come probabilmente lo è purtroppo<br />
il veicolo, lo dimostra la nostra apprezzata serie.<br />
Con la Renault 4 in Alaska<br />
Nel 1976 partii con Ursula, la mia ragazza<br />
di allora, per gli USA e il Canada<br />
alla scoperta dei meravigliosi parchi<br />
nazionali sul continente nordamericano.<br />
Avevamo tutto il tempo del<br />
mondo e decidemmo di portarci la nostra<br />
Renault 4 dalla Svizzera, così da risparmiarci<br />
l’acquisto di un’auto in loco.<br />
A tal scopo avevamo modificato la R4<br />
in modo da poterci dormire. Ci imbarcammo<br />
su una nave cargo polacca nel<br />
porto tedesco di Bremerhaven. Ci mettemmo<br />
una settimana per approdare a<br />
New York. Toccammo la nostra prima<br />
meta, l’Alaska, dopo 1400 km percorsi<br />
su strade sterrate. Dall’estremo Nord ci<br />
spostammo quindi verso il Guatemala,<br />
che raggiungemmo senza grossi problemi.<br />
Ma dopo dieci mesi on the road,<br />
la R4 stava rendendo l’anima, tanto che<br />
decidemmo di disfarcene: quattro ore<br />
prima di prendere l’aereo per tornare<br />
a casa la vendemmo per 99 dollari.<br />
Werner Holzgang<br />
1400 km di sterrato<br />
La R4 e il suo proprietario<br />
lungo l’Alaska Highway.<br />
68 touring | ottobre <strong>2020</strong>
FORUM<br />
Trovata… per strada<br />
Comprai la mia prima auto nel 1964:<br />
un’Opel Rekord Olympia del 1953 che<br />
vidi a lato di un marciapiede vicino alla<br />
stazione di Schlieren (ZH) con un biglietto<br />
che riportava un numero di telefono<br />
e il prezzo di 400 franchi. Chiamai<br />
il proprietario e c’incontrammo per un<br />
giro di prova. Segnava neanche 22 000<br />
chilometri. Una stretta di mano e, pagata<br />
in contanti, me la portai a casa con<br />
le vecchie targhe che poi resi al venditore.<br />
L’Opel aveva le marce al volante e<br />
lo starter, ma niente sincronizzatore. Si<br />
accendeva con il pedale del gas e azionando<br />
lo starter. Allora, la benzina costava<br />
30 ct/l. Mi fu fedele compagna in<br />
tante scorribande attraverso la Svizzera.<br />
Mai un problema, salvo per una gomma<br />
bucata in centro a Coira. Ci feci 259 000<br />
km prima di cambiarla con una Opel<br />
Rekord del 1959 con tettuccio panoramico<br />
per soli 450 fr. Sempre nel 1964<br />
diventai socio TCS.<br />
Max Schuler<br />
A musi lunghi<br />
Comprai la Mini Morris 850 modello 1965<br />
nel 1970. Sei giorni dopo aver conseguito<br />
la patente invitai una ragazza carina a far<br />
un giro in macchina, che purtroppo non ci<br />
avrebbe portato lontano. Guidavo a velocità<br />
sportiva (gradassi ce ne sono sempre<br />
stati!) in direzione di Andermatt quando,<br />
in prossimità di Wassen sulla cantonale ci<br />
fu un blocco del traffico e tamponammo<br />
violentemente l’auto davanti a noi. Avevo<br />
scambiato il pedale del gas con il freno!<br />
La mia Mini aveva il muso tutto ammaccato<br />
e perdeva liquidi come un annaffiatoio.<br />
Non ci restò che andare alla stazione<br />
di Wassen a piedi per poter tornare a casa<br />
in treno. Che tempi indimenticabili!<br />
Albert Studler<br />
per l’auto<br />
Vola Maggiolino!<br />
Dovetti aspettare di avere 23 anni<br />
(1958) o meglio i soldi necessari per potermi<br />
permettere una VW Maggiolino di<br />
seconda mano. L’anno successivo la mia<br />
ditta mi inviò in Inghilterra per due<br />
anni. Nel gennaio 1959 partii alla volta<br />
di Croydon, in periferia di Londra. La<br />
traversata della Manica fu catastrofica,<br />
tempesta, pioggia, freddo e lo stomaco<br />
che protestava in continuazione. Poco<br />
dopo l’arrivo dovetti recarmi a Glasgow<br />
in Scozia per riparare il macchinario di<br />
un cliente. Strada facendo avvertii un<br />
rumore sempre più forte proveniente<br />
dall’auto: guasto al differenziale, pensai<br />
d’acchito, preoccupato. Giunto a Glasgow<br />
– di sabato – cercai<br />
una concessionaria VW,<br />
dove mi confermarono la<br />
diagnosi, ma purtroppo<br />
lì non avevano i pezzi di<br />
ricambio necessari. Mi<br />
indicarono un’officina a<br />
Edimburgo cui rivolgermi.<br />
Non mi restò che<br />
rimettermi in viaggio per<br />
la capitale scozzese. Fortunatamente,<br />
lì il meccanico<br />
mi tranquillizzò: nessun<br />
problema al differenziale, c’era solo<br />
da sostituire un cuscinetto. Mi disse di<br />
tornare il lunedì per la riparazione. Ed<br />
eccomi, straniero sprovveduto, a dovermi<br />
organizzare il fine settimana in<br />
una città sconosciuta. Trovai tutto chiuso<br />
la domenica, neanche un cinema, museo<br />
né qualche partita per accorciarmi l’attesa.<br />
Una cosa che scoprii in Inghilterra<br />
e che non ho più visto altrove furono le<br />
barriere ferroviarie a scor rimento orizzontale.<br />
Qui, l’albero non si abbassava<br />
dall’alto verso il basso, bensì scorreva da<br />
destra a sinistra, venendo a bloccare il<br />
traffico da un lato e lasciando la via libera<br />
per il treno dall’altro.<br />
Hans Eichenberger<br />
Un sogno azzurro<br />
A 23 anni, nell’aprile del 1965, acquistai<br />
l’automobile dei miei sogni, una<br />
Opel Kadett de Lux. Color cielo, con il<br />
tetto bianco, ci volevano ben 7530 franchi<br />
perché diventasse mia. Per l’esattezza<br />
7230, dato che ottenni uno sconto<br />
del 4%, ossia 300 franchi perché la<br />
pagai in contanti. Immatricolai questa<br />
mia prima vettura il 1° maggio del<br />
1965. Avrei passato giornate intere a<br />
lucidare il tetto bianco, tale era la gioia<br />
che mi regalava e ogni uscita era un’esperienza<br />
impagabile. Il mio «primo<br />
amore» durò 6 anni, finché la vendetti<br />
a mio fratello, di 4 anni più giovane. A<br />
parte l’occasionale gomma a terra non<br />
mi procurò nessun grattacapo e non<br />
ebbi incidenti. Ne conservo tanti bei<br />
ricordi. Come del primo viaggio lungo –<br />
perlomeno lo fu per me – che ci feci nel<br />
1967 quando valicai il passo del San<br />
Gottardo per scendere in Ticino e<br />
recarmi fino al campeggio di Campo<br />
Felice a Tenero.<br />
Herbert Suter<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 69
FORUM<br />
Scriveteci…<br />
Qui vale la regola: più breve è la lettera,<br />
maggiore è la probabilità che venga pubblicata.<br />
Fedeltà alla Citroën<br />
Nel 1971 ho comperato la prima 2 CV 6 battezzandola<br />
«Marie», come mia moglie. Ci ha<br />
portato in giro per mezza Europa senza problemi,<br />
ma visto che era bianca, mi sembrava<br />
troppo noiosa. Così ho dipinto i nostri due<br />
stemmi di famiglia sulle porte, tanto che ci<br />
sembrava di far parte di un clan reale. Una<br />
volta ho cozzato contro un palo di cemento e<br />
nel parafango posteriore si è formato un taglio:<br />
vi ho dipinto un bersaglio, scrivendo:<br />
«1 centro × 2 franchi». E mi ha fruttato 90 fr.<br />
che ho poi utilizzato per acquistarne uno<br />
nuovo. Un’altra volta l’incidente fu con un camion.<br />
Un terribile «strapp» e il tetto era sparito.<br />
Mi sono girato cercando la parte superiore<br />
e ho visto che la stavo trascinando.<br />
Giunto ad una percorrenza di 95 000 km, ho<br />
preso un’altra 2 CV rossa, poi una verde e una<br />
blu. Dopo 12 anni di fedeltà alle 2 CV mia moglie<br />
desiderava finalmente una vera vettura,<br />
così il garage è stato occupato da una Citroën<br />
BX. Mia figlia racconta ancora oggi come lei e<br />
Com’era bello girare con questa «due cavalli»<br />
adornata regalmente.<br />
il fratello stavano in piedi sui sedili posteriori<br />
con la testa fuori dal tettuccio, ululando e piegandosi<br />
durante le curve.<br />
Peter Frank<br />
@<br />
Cerchiamo: foto scattate dai lettori<br />
Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto<br />
quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua<br />
curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare<br />
con una fotografia a: touring@tcs.ch<br />
touring impressum<br />
Rivista del <strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />
Editore<br />
<strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />
Casella postale 820,<br />
1214 Vernier (GE)<br />
Caporedattore<br />
Felix Maurhofer<br />
Vice caporedattori<br />
Marc-Olivier Herren<br />
Dino Nodari<br />
Redazione<br />
Aline Beaud<br />
Jérôme Lathion<br />
Juliane Lutz<br />
Dominic Graf<br />
Art Director<br />
Alban Seeger<br />
Responsabile foto<br />
Emanuel Freudiger<br />
Layout<br />
Andreas Waber<br />
Stephan Kneubühl<br />
Sara Bönzli<br />
Mathias Wyssenbach<br />
Assistenti di redazione<br />
Michela Ferrari (I)<br />
Tania Folly (F)<br />
Susanne Troxler (T)<br />
Irene Mikovcic-Christen<br />
Rifiuti a bordo strada<br />
Ecco nella mia fotografia il<br />
mucchio di lattine di alluminio<br />
schiacciate che ho raccolto<br />
di recente su un tratto<br />
di neanche un chilometro<br />
fra Täuffelen ed Epsach, nel<br />
Seeland bernese. Per non<br />
parlare delle varie bottigliette<br />
PET, intere o tagliuzzate<br />
e spazzatura varia che<br />
non sono stato a documentare.<br />
Con i bordi della carreggiata<br />
tosati di fresco l’obbrobrio<br />
era lì, alla luce del<br />
giorno. I rifiuti finiscono<br />
nelle pance delle mucche, e<br />
basta anche un frammento<br />
di metallo o plastica ad ucciderle.<br />
Perché non lanciate<br />
un appello per ribadire che<br />
le strisce erbose non sono<br />
delle discariche? Grazie!<br />
Marcel Pointet @<br />
Destinazione finale<br />
Bulgaria<br />
<strong>Touring</strong> 5/<strong>2020</strong>, Mobilità<br />
A Murmansk, la più grande<br />
città situata oltre il circolo<br />
polare, ho avvistato un camion<br />
della ditta Bertschi AG<br />
di Dürrenäsch. Nel centro<br />
poi, capita di veder circolare<br />
postali svizzeri con la tipica<br />
livrea gialla. E ci si crederebbe<br />
a Monaco prendendo<br />
uno degli ex bus dei trasporti<br />
del capoluogo bavarese<br />
riconoscibili dal Kindl,<br />
la figura araldica che sfoggiano<br />
ancora. Qui, nella<br />
Russia del nord con il suo<br />
clima rigido e le strade dissestate,<br />
i veterani nostrani<br />
sono molto richiesti perché,<br />
perfettamente manutenzionati<br />
da AutoPostale e mandati<br />
in pensione in ottimo<br />
MERCATO<br />
ITALIA<br />
Vacanze in Sardegna proprietario CH<br />
affittò dei app. belli al mare info<br />
su www.miasarda.com o 0792512406<br />
stato, presteranno servizio<br />
ancora per parecchi anni.<br />
Arnold Fröhlich @<br />
Sostare con motore acceso<br />
Si vedono sempre più vetture<br />
in sosta con il motore che<br />
gira a vuoto, magari perché<br />
l’automobilista sta aspettando<br />
qualcuno, è indaffarato<br />
con chissà cosa, o è addirittura<br />
sceso lasciando il<br />
veicolo incustodito per sbrigare<br />
qualche faccenda. Avrei<br />
una gran voglia di mettermi<br />
al volante e nasconderlo dietro<br />
l’angolo! Non solo è vietato<br />
tenere il motore acceso<br />
in sosta, ma con gli attuali<br />
problemi climatici e il dibattito<br />
sull’inquinamento dell’aria<br />
(stop ai diesel), considero<br />
un tale comportamento stupido<br />
ed irrispettoso.<br />
Heinrich Anker @<br />
La redazione si riserva di apportare<br />
eventuali tagli e non tiene corrispondenza.<br />
È possibile inviare le<br />
lettere per e-mail (touring@tcs.ch).<br />
Le lettere sono pubblicate anche<br />
nella versione online di <strong>Touring</strong><br />
(touring.ch).<br />
Corrispondenza<br />
Redazione <strong>Touring</strong><br />
Maulbeerstrasse <strong>10</strong><br />
3001 Berna<br />
Tel +41 58 827 35 00<br />
touring@tcs.ch<br />
Tiratura<br />
Edizione italiana: 69 936<br />
Totale: 1 133 461<br />
Edizione/Marketing<br />
Reto Kammermann<br />
Pubblicità:<br />
Cumi Karagülle<br />
Roger Müller<br />
Chantale Hofer, verlag@tcs.ch<br />
Vantaggi socio<br />
Marcel Zimmermann<br />
Abbonamento: compreso nella<br />
quota annua di socio. «<strong>Touring</strong>» è<br />
pubblicato <strong>10</strong> volte l’anno.<br />
Modifica indirizzo: con il numero<br />
di socio: TCS, Sede centrale,<br />
Casella postale 820, 1214 Vernier,<br />
Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch<br />
Testi e foto sono protetti dai diritti<br />
di autore. Ogni riproduzione,<br />
anche parziale, richiede l’accordo<br />
scritto dell’editoria. Si declina ogni<br />
responsabilità per manoscritti e<br />
altri lavori non richiesti.<br />
Produzione<br />
Swissprinters SA<br />
Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen<br />
Tel. 058 787 30 00<br />
70 touring | ottobre <strong>2020</strong>
TOUROLINO<br />
Frutta sfiziosa<br />
Ogni stagione ci offre ottima frutta svizzera. «Tourolino»<br />
ti mostra come fare il tutto ancora più goloso e far sgranare<br />
gli occhi alla prossima festa di compleanno ai tuoi amici.<br />
TESTO SUSANNE TROXLER | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER<br />
NTOUROLI NTOUROLI<br />
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Frutta al cioccolato<br />
Ecco tutto ciò che ti occorre: frutta di stagione,<br />
cioccolato fondente, decorazioni (granelli colorati,<br />
noci o nocciole tritate), bastoncini di legno, ciotola<br />
resistente, pentola per bagnomaria, un mestolo<br />
di legno, un vassoio o una teglia da forno ricoperta<br />
di carta da forno, grembiule da cucina.<br />
Per iniziare metti tutto quanto sul tavolo da lavoro<br />
e preparati. Lava molto bene la frutta e asciugala<br />
completamente; è importante perché l’acqua<br />
altrimenti fa scorrere via il cioccolato fuso che<br />
non si può attaccare. Per mele e pere togli il torsolo<br />
(a nessuno piace poi sputare i semi). Infila bene<br />
il bastoncino di legno nella frutta in modo poi da<br />
poterlo impugnare. Ora prepara il bagnomaria:<br />
riscalda l’acqua nella pentola fino ad un massimo di<br />
50°C. Presta attenzione a non scottarti, chiedi aiuto<br />
ad un adulto. Poni il cioccolato da sciogliere nella<br />
ciotola e poi mettila nell’acqua calda della pentola.<br />
Appena il cioccolato è diventato liquido, prendi<br />
ad uno ad uno i bastoncini con infilato il pezzo di<br />
frutta e girali finché la frutta risulta tutta ricoperta<br />
di cioccolato fondente. Appoggia ora i bastoncini<br />
sul vassoio o sulla teglia ricoperta di carta da forno<br />
in modo che la frutta si asciughi. In circa due ore<br />
la frutta al cioccolato è pronta.<br />
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Perché al crepuscolo o<br />
quando fa buio è meglio<br />
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della strada mi vedano<br />
meglio.<br />
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vedono meglio le macchie<br />
e possono lavarle via subito.<br />
• C. Proteggono meglio<br />
dal bagnato e dal freddo.<br />
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adulti e due bambini)<br />
del valore di 149 franchi,<br />
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Partecipa al concorso entro il 25.<strong>10</strong>.<strong>2020</strong> collegandoti al nostro sito<br />
internet touring.ch. Buona fortuna!<br />
La risposta corretta del<br />
concorso n. 9 era C.<br />
Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di <strong>Touring</strong> della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e<br />
dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna<br />
corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati sul sito internet di <strong>Touring</strong>.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 71
IN GIRO CON<br />
HANS «SCHÜBA» PAPPA<br />
Lo chiamavano<br />
«il leone di Davos»<br />
1960: l’anno in cui è diventato socio del TCS e ha festeggiato<br />
il suo ultimo campionato svizzero. Originario di Davos, è stato<br />
uno dei leggendari giocatori di disco su ghiaccio della Svizzera,<br />
in un tempo in cui si giocava senza casco e per la gloria.<br />
TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Il suo sguardo da combattente<br />
Hans Pappa l’ha conservato intatto.<br />
Anche a 84 anni quando<br />
racconta le sue storie sul ghiaccio<br />
mostra i denti incorniciati da<br />
un sorriso. Nei suoi occhi riluce<br />
ancora una forte determinazione<br />
come se si stesse preparando ad<br />
un tiro. Un tiro per cui questo difensore<br />
dell’HC Davos dal 1953 al<br />
1967 è stato famoso nel mondo<br />
dell’hockey svizzero. Era soprannominato<br />
«cecchino», «bomber»<br />
oppure, a causa del suo temperamento,<br />
la sua potenza e volontà:<br />
«il leone di Davos». Soprannomi<br />
che ancora adesso richiama alla<br />
memoria con una punta di malcelato<br />
orgoglio. La maggior parte<br />
della gente però del giocatore conosce<br />
un nome più innocuo: dato<br />
che già da giovane aveva sempre<br />
un forte appetito e una vera passione<br />
per le salsicce (in tedesco:<br />
Schübling), invece di Hans veniva<br />
chiamato «Schüba».<br />
Attualmente vive con la moglie<br />
nella sangallese Oberbüren, dove<br />
si è trasferito alla fine della sua<br />
carriera di hockey. A volte gli mancano<br />
le montagne, ma si sente<br />
bene anche qui, dove ha trovato<br />
anche il suo luogo preferito, il<br />
prato attorno ad un grande stagno.<br />
Distante solo un paio di minuti dal<br />
suo appartamento, vi andiamo in-<br />
sieme per parlare della sua esperienza<br />
di giocatore di hockey professionista.<br />
Per l’HC Davos ha vissuto,<br />
sudato e sanguinato<br />
Alla domanda se l’hockey giocato<br />
oggi sia più duro rispetto agli anni<br />
Cinquanta e Sessanta risponde con<br />
una risata. «Più veloce sì, e anche<br />
più tattico, atletico e professionale.<br />
Ma non più duro», dichiara Hans<br />
Pappa, che un tempo vinse la medaglia<br />
di pelle di maiale per il<br />
maggior numero di minuti di penalità<br />
raccolti in una stagione.<br />
Non ha mai indossato un casco o<br />
altro equipaggiamento di sicurezza.<br />
Ferirsi era all’ordine del<br />
giorno. Oggi una cosa così è impensabile.<br />
«È giusto che i giocatori<br />
si proteggano, ma non vedo in loro<br />
la voglia di lottare con sacrificio<br />
per la propria squadra», afferma<br />
l’ex giocatore senza peli sulla lingua.<br />
E di nuovo il leone mostra i<br />
suoi artigli: «Ho vissuto, sudato e<br />
sanguinato per l’HC Davos. I professionisti<br />
di oggi giocano per il<br />
portafoglio e molti sono viziati». Ai<br />
suoi tempi i soldi non erano il fattore<br />
motivazionale della disciplina.<br />
«Ricevevamo cinque franchi per<br />
ogni allenamento, non di più. Dovevamo<br />
pagare i bastoni di tasca<br />
propria, e se ne potevano consumare<br />
anche oltre una dozzina a<br />
stagione… a me capitava sempre»,<br />
aggiunge Pappa.<br />
Nonostante tutte le offerte di ingaggio<br />
dalla Svizzera e dall’estero,<br />
rimase fedele al «suo» HCD per<br />
tutta la carriera sportiva e vinse<br />
due volte sia il campionato svizzero<br />
che la Coppa Spengler. Inoltre<br />
con la nazionale svizzera ha partecipato<br />
a cinque campionati mondiali<br />
e ai Giochi olimpici invernali<br />
di Cortina d’Ampezzo nel 1956.<br />
«Chi vuole essere mobile,<br />
sta con il TCS»<br />
L’altra passione di Hans Pappa<br />
sono le auto. Proprio per questo<br />
fece l’apprendistato di lattoniere<br />
con l’obiettivo di lavorare in una<br />
carrozzeria. I piani però sono poi<br />
cambiati, si è messo in proprio e si<br />
è fatto un nome come fabbro. Nonostante<br />
ciò il fascino per le auto è<br />
rimasto immutato, come lo dimostra<br />
il suo parco macchine con la<br />
Jaguar E-Type e la Volvo PV 544<br />
nonché la tessera di socio del TCS<br />
da 60 anni. Per lui è ovvio che:<br />
«Chi vuole essere mobile, sta con il<br />
TCS», dichiara Hans «Schüba»<br />
Pappa con la sua notoria determinazione<br />
nello sguardo. ◆<br />
«L’HC Davos e le auto,<br />
queste sono le mie<br />
grandi passioni»<br />
Hans Pappa<br />
già giocatore della nazionale<br />
svizzera di hockey<br />
Luogo preferito<br />
Attorno a questo stagno<br />
Hans Pappa si rilassa<br />
godendosi la natura.<br />
72 touring | ottobre <strong>2020</strong>
ottobre <strong>2020</strong> | touring 73
GIOCA & VINCI<br />
3<br />
OCCASIONE 1 – GIOCO PER I LETTORI<br />
GRANDI OCCASIONI<br />
per vincere<br />
IN PALIO l’ultimo smartphone Nokia 8.3<br />
da 128 GB con 5G Valore CHF 649.–<br />
22<br />
ottobre:<br />
ultimo termine<br />
per partecipare<br />
ai giochi<br />
L’8.3 è il modello di punta di<br />
Nokia oltre che il primo smartphone<br />
5G del produttore per<br />
connessioni mobili super veloci.<br />
Il dispositivo è dotato di una fotocamera<br />
quadrupla ultragrandangolare<br />
con funzione macro<br />
e tecnologia PureView sviluppata<br />
con Zeiss. I contenuti video<br />
vengono visualizzati in qualità<br />
HDR. La memoria flash ha una<br />
capacità di 128 GB, e anche la<br />
memoria principale è a sua<br />
volta ben attrezzata con 8 GB,<br />
garantendo elevate prestazioni.<br />
Quante curve paraboliche<br />
sono state affrontate in mountain<br />
bike nel nostro reportage<br />
sul percorso downhill di 5 km<br />
Kandersteg-Sunnbüel?<br />
Inviate un SMS con tmi<strong>10</strong>1 xxx<br />
(xxx = curve) al numero 5555<br />
OCCASIONE 2 – SUDOKU 1<br />
7 4 9 1 8<br />
2 7 9 3<br />
2 9 1<br />
3 2<br />
8 3 1 5<br />
6 5<br />
8 2 4<br />
4 5 3 2<br />
3 6 4 8 7<br />
OCCASIONE 3 – SUDOKU 2<br />
8 1 3 9<br />
9 6 3 8<br />
3 4 6<br />
7 2 9 1 6<br />
2<br />
3 5 2 1 7<br />
8 5 3<br />
7 6 4 8<br />
6 9 4 1<br />
IN PALIO il cellulare per attività outdoor<br />
Samsung XCover 4S Valore CHF 228.–<br />
L’XCover è realizzato per condizioni estreme: è certificato<br />
IP68 e MIL-STD 8<strong>10</strong>G, il che lo rende impermeabile,<br />
resistente alla polvere e alle cadute. L’involucro<br />
antiscivolo assicura che il dispositivo rimanga<br />
nella borsa e abbia una tenuta stabile. Il display ad<br />
alta risoluzione da 5“ visualizza foto, mappe e gli altri<br />
contenuti in modo chiaro e dettagliato. Con la fotocamera<br />
da 16 MP e il flash LED è possibile fare foto e<br />
video pure in condizioni di scarsa illuminazione. Il<br />
touch screen può essere usato in modo ottimale anche<br />
con i guanti, se questi sono necessari per lavoro.<br />
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse.<br />
Inviate un SMS con scritto tmi<strong>10</strong>2 e le tre cifre al numero 5555.<br />
IN PALIO il cellulare per anziani<br />
Emporia Smart3 mini Valore CHF 169.–<br />
Questo smartphone è noto per il suo funzionamento<br />
logico. L’interfaccia utente è stata progettata<br />
per essere semplice e autoesplicativa. Il<br />
pulsante fisico home e la compatibilità con gli<br />
apparecchi acustici semplificano ulteriormente<br />
l’uso. Il tasto di chiamata d’emergenza può<br />
essere pre-programmato su un numero di telefono<br />
da comporre. Lo Smart3, che pesa 145 g,<br />
è resistente alla polvere e agli schizzi d’acqua<br />
secondo IP54. Viene fornito un manuale di<br />
istruzioni.<br />
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi.<br />
Inviate un SMS con scritto tmi<strong>10</strong>3 e le tre cifre al numero 5555.<br />
Ogni SMS costa CHF 1.50.<br />
È possibile partecipare anche per posta, inviando<br />
la soluzione a TCS, Editoria <strong>Touring</strong>, Gioca & Vinci,<br />
Casella postale, 3024 Berna.<br />
Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di <strong>Touring</strong> in Svizzera e Liechtenstein (che abbiano compiuto<br />
16 anni di età). Non possono partecipare i collaboratori del TCS e i loro familiari. I vincitori e le vincitrici di «Gioca<br />
& vinci» saranno estratti a sorte tra tutti coloro che hanno risposto correttamente e avvertiti personalmente. I<br />
premi non possono essere cambiati né corrisposti in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza in merito ai<br />
concorsi e ai sorteggi. È escluso il ricorso alle vie legali.<br />
74 touring | ottobre <strong>2020</strong>
TICINO<br />
Bollettino della Sezione Ticino #<strong>10</strong> | Ottobre <strong>2020</strong><br />
Ritrovare la propria felicità<br />
viaggiando in bicicletta<br />
La storia di Yuri Monaco a pagina 80
SEZIONE TICINO<br />
Le mascherine sono sempre<br />
indice di sicurezza?<br />
Il <strong>2020</strong> si può dire sia stato un anno di grandi cambiamenti. Se da un lato c’è la volontà di<br />
dimenticare e lasciarsi alle spalle un periodo drammatico - quello del Covid-19 - dall’altro lato,<br />
per non vanificare gli sforzi fatti fino a oggi, è richiesta anche una buona dose di adattamento.<br />
Chissà ancora per quanto, il distanziamento sociale, l’utilizzo frequente di gel disinfettanti e<br />
mascherine, faranno parte delle nostre nuove abitudini. Con l’avvento delle misure di protezione,<br />
sono spesso sorti dibattiti: «è giusto autorizzare gli assembramenti» oppure «bisognerebbe<br />
rendere obbligatorio l’utilizzo delle mascherine?». Noi del TCS non siamo esperti virologi, ma ci<br />
teniamo a portare alla vostra attenzione un pericolo di natura stradale, che ci è stato più volte<br />
segnalato anche da voi Soci.<br />
N<br />
egli ultimi mesi, medici, politici,<br />
radio, tv e quotidiani, hanno<br />
spesso trattato temi legati alla<br />
prevenzione dal virus Covid-19.<br />
Tra gli oggetti di discussione, ancora<br />
oggi, vi è quello delle mascherine. C’è chi<br />
le vorrebbe obbligatorie come nella<br />
vicina Penisola e chi invece ritiene, che<br />
servano solo se utilizzate in determinati<br />
contesti o se classificate come DPI FFP2 e<br />
FFP3.<br />
Un ulteriore problema, di differente<br />
natura, è l’utilizzo della mascherina in<br />
auto. Ci riferiamo alla «moda» dilagante<br />
della passata estate, quella della<br />
mascherina appesa allo specchietto<br />
retrovisore. Un’abitudine che fino a<br />
qualche tempo fa, spettava ai famosi<br />
Arbre Magique e, tornando indietro di<br />
qualche anno, a peluche, dadi e ad altri<br />
accessori.<br />
Quello che ne consegue è una carenza di<br />
visibilità alla guida, come riportato nelle<br />
due foto in pagina, è facile rischiare di<br />
non vedere un’automobile che sopraggiunge<br />
o, ancor peggio, dei pedoni.<br />
Oggigiorno le distrazioni si sono<br />
moltiplicate rispetto a un tempo, basti<br />
pensare all’utilizzo improprio dei telefoni<br />
cellulari in auto o, addirittura, di persone<br />
che camminano completamente assorte<br />
dallo schermo del proprio smartphone<br />
senza prestare attenzione all’area<br />
circostante. Il suggerimento, per la<br />
sicurezza di tutti, è quello di riporre la<br />
mascherina in un vano o in un punto che<br />
non ne comprometta lo stato di protezione,<br />
ma che allo stesso tempo non metta<br />
al bando un aspetto per il quale ci<br />
battiamo da anni, quello della sicurezza.<br />
TCS SEZIONE<br />
TICINO<br />
Impressum<br />
Bollettino ufficiale dei Soci TCS,<br />
Sezione Ticino<br />
Tiratura 84 000 copie<br />
Edizioni <strong>10</strong> volte all’anno<br />
Redazione Marco Colandrea<br />
Layout Sara Bönzli (TCS)<br />
Inserzioni TCS Sezione Ticino<br />
CP 581, 6802 Rivera<br />
sezioneTI@tcs.ch<br />
Stampa<br />
Swissprinters AG<br />
Brühlstrasse 5<br />
4800 Zofingen<br />
Punto di contatto<br />
via alla Chiesa <strong>10</strong>, 6802 Rivera<br />
Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e<br />
controlli tecnici.<br />
Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D), Telepass (I, F, E, P),<br />
Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria,<br />
info e pagamenti Pedemontana<br />
Telefono 091 935 91 35, Fax 091 935 91 20<br />
sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch<br />
76 touring | ottobre <strong>2020</strong>
Fedele compagno<br />
del weekend<br />
*<br />
Da 5.-<br />
al mese<br />
NOLEGGIO ANNUO<br />
*Soci TCS CHF 60.- commissione sulle prestazioni di 5%<br />
Non soci TCS CHF <strong>10</strong>0.- + CHF 14.- attivazione commissione sulle prestazioni di 7%<br />
NOLEGGIO MENSILE (minimo 1 mese)<br />
Solo Soci TCS CHF 9.- + CHF 3.- attivazione commissione sulle prestazioni di 7%<br />
Presso i Centri TCS oppure su tcs-pedaggi.ch<br />
QUALI MEZZI? DOVE FUNZIONA? COME PAGARE?
SEZIONE TICINO<br />
Monte San Salvatore e TCS<br />
insieme per valorizzare il<br />
territorio<br />
Il nostro Cantone, considerato Oltralpe una tradizionale meta per trascorrere le vacanze, offre<br />
luoghi incantevoli da visitare oltre ad un clima particolarmente favorevole. Tra i siti che meritano<br />
una menzione, vi è sicuramente quello del Monte San Salvatore, che con la sua vetta regala<br />
un panorama mozzafiato sul Lago Ceresio, sulla pianura lombarda e sulle catene delle Alpi<br />
Svizzere e savoiarde. Al fine di migliorare l’esperienza dei visitatori sul Monte San Salvatore, in<br />
collaborazione alla Sezione Ticino del TCS, sono state installate 9 nuove tavole sinottiche nei<br />
punti panoramici.<br />
Il pensare che nel 2019, solo nel<br />
Ticino ogni anno attrae centinaia<br />
di migliaia di turisti provenienti<br />
da ogni parte del mondo. Basti<br />
nostro Cantone, si sono registrati<br />
2’309’518 pernottamenti.<br />
Tra le principali e frequentate attrazioni<br />
turistiche del Cantone, consigliata anche<br />
dalla più grande piattaforma di viaggi al<br />
mondo Tripadvisor, vi è quella del Monte<br />
San Salvatore. Una meta che offre<br />
molteplici possibilità: dalla tranquilla<br />
passeggiata domenicale in famiglia,<br />
all’arrampicata di «via ferrata» per gli<br />
escursionisti più esperti. Per gustarsi al<br />
meglio i sentieri che partono da Paradiso<br />
fino alla vetta - dove si può godere di una<br />
vista a 360 gradi - sono state implementate<br />
9 tavole sinottiche, pensate per dare<br />
ai visitatori una migliore esperienza e<br />
descrizione delle aree del territorio<br />
circostanti. Le nuove installazioni<br />
presenti nei punti panoramici sono state<br />
studiate per superare anche le barriere<br />
linguistiche e per essere quindi facilmente<br />
interpretate. A ognuna di esse, così<br />
come alle panchine adiacenti, è stata<br />
infatti assegnata una differente colorazione.<br />
Un’implementazione che va così ad<br />
aggiungersi alla già ricca offerta che il<br />
«Pan di Zucchero» presenta ai suoi<br />
visitatori, come la possibilità di deliziare<br />
di piatti di qualità all’insegna della<br />
cucina mediterranea presso la veranda e<br />
terrazza - con oltre 200 posti a sedere -<br />
del Ristorante Vetta, della possibilità di<br />
visita al museo e dell’utilizzo di spazi<br />
congressuali per riunioni e colloqui.<br />
La collaborazione, a favore della<br />
valorizzazione del territorio, tra la<br />
Sezione Ticino del TCS e la Società<br />
Funicolare del Monte San Salvatore, è<br />
nata lo scorso febbraio, in concomitanza<br />
al giubileo dei 130 anni di quest’ultima.<br />
Un importante traguardo, che celebra<br />
inoltre il primato di più vecchio impianto<br />
di risalita turistico in Ticino.<br />
Se avete in programma di visitare questa<br />
speciale montagna, ricordatevi di<br />
inoltrarci uno scatto da uno dei punti<br />
panoramici, saremo lieti di condividerlo<br />
sulle nostre pagine Instagram e Facebook.<br />
Vi aspettiamo!<br />
Per avere maggiori informazioni sugli<br />
orari di apertura-chiusura dell’impianto<br />
e le rispettive tariffe, vi invitiamo a visitare<br />
il sito web www.montesansalvatore.ch<br />
oppure telefonare allo +41 91 985 28<br />
28.<br />
78 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SEZIONE TICINO<br />
Ordinare cibo a domicilio?<br />
Un’abitudine sempre più in voga<br />
L’ingente richiesta di prodotti<br />
alimentari online da parte dei<br />
consumatori, creatasi durante il<br />
periodo di lockdown da Covid-19,<br />
ha portato numerose realtà locali di<br />
fronte a un bivio: la chiusura totale o<br />
l’adattamento dei processi aziendali con<br />
la digitalizzazione.<br />
Nel settore della ristorazione, molti<br />
attori hanno sfruttato le potenzialità di<br />
alcuni servizi già esistenti specializzati<br />
nella consegna di cibo a domicilio, per<br />
portare avanti la propria attività – nonostante<br />
la temporanea chiusura – e<br />
soddisfare così la domanda del mercato.<br />
Se vivete in un centro urbano vi sarà<br />
sicuramente già capitato di incontrare<br />
sul vostro cammino i così detti «riders» o<br />
«drivers», fattorini incaricati dai<br />
ristoranti ed esercizi pubblici locali, per<br />
la consegna di cibo a domicilio. I riders<br />
molto spesso si spostano su mezzi di<br />
trasporto a mobilità sostenibile, biciclette<br />
ed e-bike, con un grosso zaino quadrato<br />
e isolante sulle spalle, al fine di preservare<br />
lo stato delle pietanze trasportate.<br />
Qualora vi voleste cimentare per la prima<br />
volta in un ordine di cibo online, e<br />
organizzare un veloce pranzo o una cena<br />
alternativa, vi sarà sufficiente accedere al<br />
motore di ricerca Google e digitare le<br />
Il commercio e la vendita di prodotti online in tempi recenti,<br />
sta portando – dati alla mano - a un graduale cambio nelle<br />
abitudini di acquisto delle persone. Non a caso, per il secondo<br />
anno consecutivo, il colosso di e-commerce Amazon si è<br />
aggiudicato il titolo di brand con il più alto valore al mondo. Un<br />
mercato che gli fa eco, e che di recente ha subito un’importante<br />
accelerazione nel periodo Covid-19, è quello del «Food<br />
delivery», la consegna di cibo a domicilio. I dati sono significativi:<br />
Statista, il più grande portale online di statistiche al<br />
mondo, riporta una crescita del settore in Svizzera pari al<br />
+25,5% nel <strong>2020</strong>.<br />
parole «consegna cibo a domicilio». Vi<br />
apparirà una lista di piattaforme<br />
specializzate nel settore, ai quali molti<br />
ristoranti, bar e gelaterie in zone<br />
adiacenti alla vostra abitazione, affidano<br />
il trasporto.<br />
Una volta scelta la specialità preferita ed<br />
effettuato l’ordine, potrete seguire<br />
tramite un apposito link che riceverete<br />
tramite SMS, il vostro pasto fino alla<br />
porta di casa vostra, dove vi attenderà il<br />
rider.<br />
Il successo di questa formula ha attirato<br />
l’attenzione di una nota catena di fast<br />
food, che, per non lasciare quote di<br />
mercato ai concorrenti, ha introdotto di<br />
recente anche in Ticino il servizio di<br />
consegna a domicilio. La paura collettiva<br />
generatasi con l’avvento della pandemia<br />
ha portato molti utenti ad effettuare, per<br />
la prima volta o con una maggior<br />
frequenza, dei pagamenti online, e a far<br />
cadere le barriere nei confronti di un<br />
canale ritenuto ancora poco affidabile o<br />
poco conosciuto.<br />
Il portale tedesco Statista ha riportato,<br />
nel periodo che va dal 2019 al <strong>2020</strong>, una<br />
crescita globale del settore «Food<br />
delivery», e un tasso di crescita annuale<br />
previsto del 8,3% (in Svizzera) sul<br />
volume di fatturato del mercato (<strong>2020</strong>-<br />
2024).<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 79
evacanze<br />
SEZIONE TICINO<br />
Ritrovare la propria felicità<br />
viaggiando in bicicletta<br />
La storia di Yuri Monaco<br />
L<br />
estive hanno da<br />
poco lasciato spazio agli<br />
impegni scolastici e<br />
professionali, i pomeriggi<br />
trascorsi a prendere il sole in riva al lago<br />
e le sere passate a contemplare i colori di<br />
un tramonto in spiaggia sono ormai solo<br />
piacevoli ricordi. In questa edizione vi<br />
vogliamo riportare per un attimo in<br />
viaggio, con una storia coraggiosa e<br />
avvincente, quella di Yuri Monaco,<br />
29enne della Capriasca, autore del blog<br />
«Lento e bello – cronache semiserie di<br />
viaggi in bicicletta». La storia di Yuri è<br />
cominciata una sera di alcuni anni fa,<br />
mentre, sdraiato sotto ad un cielo<br />
stellato, rifletteva sulla propria vita. In<br />
quell’occasione, per la prima volta si è<br />
reso conto di provare un forte senso di<br />
insoddisfazione, dovuta a una quotidianità<br />
che non gli apparteneva più. Di lì a<br />
poco, la scelta di licenziarsi dal proprio<br />
lavoro per seguire la propria bussola<br />
interiore, quella che lo avrebbe portato a<br />
percorrere migliaia di chilometri in giro<br />
per il mondo in solitaria. Yuri ci ha<br />
spiegato quali sono stati i luoghi che lo<br />
hanno affascinato maggiormente e come<br />
è cambiata la sua vita da quando, la sua<br />
felicità, è diventata la sua più grande<br />
priorità.<br />
Sul suo blog scrive che la scelta di<br />
viaggiare in bicicletta è nata da un profondo<br />
senso di insoddisfazione personale.<br />
Quando ha capito che viaggiare<br />
sarebbe stata la soluzione per ritrovare<br />
la serenità?<br />
È stato il frutto di un processo durato<br />
molto tempo. Tempo fa, terminata la<br />
scuola reclute e ritornato da un soggiorno<br />
linguistico di tre mesi negli Stati Uniti,<br />
trovai un lavoro presso un ufficio del<br />
luganese come centralinista. Accettai<br />
quel posto ammaliato dallo stipendio,<br />
ma ben presto cominciai a sentirmi<br />
frustrato. A fine mese puntualmente<br />
«bruciavo» i soldi in cose futili con il solo<br />
scopo di alleviare l’insoddisfazione di<br />
quella vita. Quando iniziai a capire le<br />
dinamiche che si erano create, presi<br />
consapevolezza che non avrei né potuto<br />
né voluto continuare in questo modo e<br />
che, se non avessi intrapreso un cambiamento,<br />
sarei rimasto succube a vita di<br />
questa situazione ed il solo pensiero di<br />
potermici abituare mi terrorizzava, così<br />
mi licenziai e intrapresi una nuova<br />
formazione. Dovetti ricominciare da<br />
capo. Avendo smesso di lavorare e non<br />
avendo risparmiato nulla, iniziai a vivere<br />
solo con lo stretto necessario. Basta<br />
discoteche, vestiti nuovi, telefono nuovo,<br />
basta ristoranti. Basta futilità. Mi resi<br />
conto che ad ogni cosa superflua<br />
eliminata, trovavo altro superfluo da<br />
togliere e questo mi faceva stare sempre<br />
meglio. Capii infine che non ero io a<br />
possedere le cose, bensì erano le cose a<br />
possedere me; più me ne liberavo più<br />
leggero e sereno mi sentivo. È probabilmente<br />
in questo periodo che per la prima<br />
volta mi sono sentito padrone della mia<br />
vita. Decisi di tracciare da solo il mio<br />
sentiero, cercando di ascoltare le mie<br />
necessità e dandogli assoluta priorità. Per<br />
quanto riguarda il viaggio in bicicletta,<br />
iniziai quasi per caso. Partii in bicicletta<br />
da Lugano assieme a un’amica e<br />
andammo fino in Val Bregaglia per una<br />
colonia estiva di cui eravamo monitori. Ci<br />
mettemmo due giorni ad arrivare e una<br />
settimana a riprenderci dagli acciacchi,<br />
ma fu meraviglioso. Provai un tale senso<br />
di soddisfazione, di appagamento e di<br />
libertà che non provavo da molto,<br />
troppo tempo. Sentivo che il connubio<br />
viaggio-bicicletta poteva essere la via da<br />
percorrere.<br />
80 touring | ottobre <strong>2020</strong>
SEZIONE TICINO<br />
Negli ultimi anni ha pedalato per decine<br />
di migliaia di chilometri, in Europa, in<br />
Asia e di recente anche in Sud America.<br />
Quali sono gli insegnamenti che ha<br />
colto viaggiando?<br />
Sarò banale, ma tra tutti gli insegnamenti<br />
che ho colto viaggiando ce n’è uno che li<br />
riassume e li accomuna tutti: ho imparato<br />
che il mondo è un posto meraviglioso e<br />
che le persone che lo popolano lo sono<br />
ancora di più. Ho vissuto sulla mia pelle la<br />
bontà incondizionata delle persone<br />
nonostante le enormi differenze socioculturali.<br />
Ho imparato a vedere la<br />
bellezza e la ricchezza nella diversità di<br />
ognuno di noi. Il bambino che vive in un<br />
piccolo paesino senza corrente elettrica,<br />
ha lo stesso sogno di qualunque bambino<br />
ticinese così come il sogno di un<br />
anziano iraniano è che un giorno possa<br />
esserci pace tra musulmani e cristiani.<br />
Viaggiando in località remote e lontane<br />
dal turismo di massa ho imparato che ci<br />
sarà sempre qualcuno disposto a condividere<br />
un posto a tavola, un materasso o<br />
un angolo di giardino per piantare la<br />
tenda. Il mondo è un posto bellissimo e<br />
vederlo in sella ad una bicicletta mi ha<br />
creato una bellissima dipendenza.<br />
Si dice che chi viaggia in solitaria<br />
impara a conoscere se stesso. Cosa ne<br />
pensi di questa affermazione?<br />
Condivido questa affermazione in buona<br />
parte, sicuramente mi sono conosciuto<br />
più in viaggio che nel resto della mia vita.<br />
Da un lato trovo che la solitudine<br />
favorisca sicuramente l’introspezione e<br />
questo trovo sia uno degli aspetti più belli<br />
ma allo stesso tempo difficili con cui<br />
convivere, specie all’inizio. Mi sono reso<br />
conto, viaggiando in solitaria, di quanto<br />
non fossi più abituato ad ascoltarmi. Non<br />
avevo mai il tempo di rapportarmi intimamente<br />
con me stesso perché in un<br />
modo o nell’altro avevo sempre la mente<br />
occupata. Ho avuto momenti molto forti<br />
e talvolta difficili nella solitudine; vivendo<br />
in uno stato di completa libertà e autodeterminazione,<br />
la mente iniziava a scavare<br />
e a far riaffiorare emozioni e sentimenti<br />
dimenticati, se non addirittura repressi.<br />
Nel mio caso il cambiamento è stato un<br />
processo lungo e laborioso e sicuramente<br />
anche questi momenti di introspezione<br />
hanno contribuito a forgiare sempre<br />
più questa idea di vita. Tuttavia credo che<br />
la conoscenza di sé stessi passi sempre<br />
attraverso l’altro, nonostante l’introspezione<br />
aiuti molto in questo senso. Credo<br />
che il nostro vero specchio risieda nelle<br />
altre persone perché è quando ci<br />
relazioniamo con qualcuno che mettiamo<br />
in gioco il nostro modo di essere e<br />
di pensare. Lo scambio costante con persone<br />
sconosciute, di lingua e cultura<br />
completamente diverse, mi ha permesso<br />
di conoscere aspetti di me che ancora<br />
non conoscevo. Viaggiare mi ha aiutato<br />
ad aprirmi verso gli altri e a cercare il<br />
contatto con le persone del posto.<br />
Che cos’è che non deve mai mancare<br />
nello zaino prima di ogni partenza?<br />
Resto dell’idea che tutto è utile ma nulla<br />
è indispensabile. All’inizio viaggiavo molto<br />
pesante poiché credevo di aver bisogno<br />
di tutto, con il tempo e l’esperienza<br />
ho visto che anche riducendo tutto al<br />
minimo c’è sempre qualcosa di cui si<br />
sarebbe potuto fare a meno. Se proprio<br />
dovessi menzionare qualcosa però, non<br />
partirei mai senza la mia tenda. La tenda<br />
per me è sinonimo di libertà assoluta.<br />
Trascorrere la notte a contatto con la<br />
natura e i suoi ritmi, è qualcosa di impagabile.<br />
Questa è la versione più romantica<br />
dei fatti, ma la tenda mi dà anche<br />
quella sicurezza psicologica di protezione<br />
quando decido di fermarmi in luoghi<br />
poco appartati come parchi o scuole.<br />
I viaggi intrapresi l’hanno sicuramente<br />
portata ad affrontare numerose insidie,<br />
tipiche del viaggiatore con lo zaino in<br />
spalla. Quali sono stati i momenti più<br />
difficili? Ci sono stati dei momenti<br />
durante i quali ha avuto paura?<br />
Viaggiare in questo modo porta inevitabilmente<br />
a vivere ogni momento in<br />
maniera molto intensa perché l’imprevisto<br />
è sempre dietro l’angolo. Ma in fondo<br />
è proprio questo il bello. Il momento più<br />
difficile è stato sicuramente quando,<br />
dopo due mesi di quarantena completamente<br />
isolato nel Sud del Cile, ho preso<br />
l’ardua decisione di tornare a casa con<br />
l’ultimo volo in partenza dal Cile e<br />
accantonare così il mio sogno di<br />
attraversare le Americhe dalla Patagonia<br />
all’Alaska. Rientrare prematuramente in<br />
Ticino dopo aver fatto dei sacrifici e<br />
tornare alla routine dalla quale volevo<br />
allontanarmi è stato difficile, ma d’altronde<br />
è un brutto periodo a livello globale.<br />
Per quanto riguarda la paura, non<br />
scorderò mai quando in Bulgaria, a mia<br />
insaputa, montai la tenda all’interno del<br />
territorio di due sciacalli. Sentii dapprima<br />
dei versi inquietanti, poi li vidi a pochi<br />
metri mentre stavo preparando la cena.<br />
Dal momento che non si intimidirono<br />
nemmeno quando mi avvicinai urlando e<br />
con in mano un bastone, mi rifugiai nella<br />
tenda e vi rimasi dentro per dodici ore,<br />
sveglio, sentendoli camminare a pochi<br />
metri da me.<br />
Quali sono le nazioni visitate che<br />
l’hanno colpita maggiormente? Ha un<br />
aneddoto che ricorda con piacere da<br />
condividere con noi?<br />
Sicuramente l’Iran. Un paese meraviglioso<br />
come la gente che lo popola. Quando<br />
dopo tre mesi di viaggio stavo giungendo<br />
alla frontiera iraniana ebbi paura.<br />
Mi vennero in mente le notizie della<br />
televisione e le reazioni catastrofistiche<br />
delle persone alle quali avevo detto che<br />
ci sarei andato da solo in bicicletta. Poco<br />
prima della frontiera un’auto iraniana si<br />
fermò davanti a me, scesero delle<br />
persone che mi regalarono dolci e<br />
sigarette in segno di benvenuto. Passata<br />
la frontiera mi fermarono almeno dieci<br />
volte dei militari che, armati fino ai denti,<br />
mi salutarono toccandosi il cuore con la<br />
mano destra (un tipico gesto locale di<br />
ringraziamento e saluto). Quello stesso<br />
giorno, arrivato a Khoy, fui fermato da un<br />
signore lungo la strada, mi invitò a cena e<br />
a trascorrere la notte sotto il suo tetto.<br />
C’era tutta la sua famiglia. Dormii a casa<br />
loro per tre notti e l’ultimo giorno mi<br />
regalarono un paio di pantaloni eleganti.<br />
In Iran le persone sono molto ospitali, mi<br />
trovavo infatti a dover rifiutare inviti a<br />
cena di perfetti sconosciuti, solo perché<br />
avevo già detto di sì a qualcun altro. Ogni<br />
giorno trovavo braccia tese dai finestrini<br />
delle auto, che mi lasciavano in dono<br />
frutta, dolci e sigarette. Mentre scrivo<br />
ricordando questi momenti, ho una fitta<br />
al petto e gli occhi colmi di lacrime per<br />
l’emozione.<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 81
SEZIONE TICINO<br />
I nostri controlli<br />
in un colpo d’occhio!<br />
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della propria auto ed evitare costosi interventi che possono, a volte, rivelarsi anche inutili.<br />
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Si valuta lo stato dell’autofurgone o<br />
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collaudo ufficiale. Per i Camper non è incluso<br />
il controllo del sistema a gas nella<br />
zona abitativa.<br />
Prezzo: 160 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 80 fr.<br />
Sanificazione auto (30 min)<br />
Pulizia completa dell’abitacolo: aspirazione<br />
e lavaggio con soluzione detergente<br />
a base di alcol, igienizzazione<br />
spray e purificazione ad ozono.<br />
Prezzo: 80.- Fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 60.- fr.<br />
Test occasione (<strong>10</strong>0 min)<br />
Fanaleria, Freni, ammortizzatori,<br />
organi direzionali, motore (accensione,<br />
alimentazione, livelli), verifica carrozzeria<br />
(incidente)<br />
Prezzo: 240 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 120 fr.<br />
Test occasione con potenza motore*<br />
(140 min)<br />
Fanaleria, Freni, ammortizzatori, tachimetro,<br />
organi direzionali, motore (accensione,<br />
alimentazione, livelli), verifica<br />
carrozzeria (incidente) e con il controllo<br />
della potenza motore<br />
Prezzo: 300 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 170 fr.<br />
Test garanzia (<strong>10</strong>0 min)<br />
Controllo delle parti coperte dalla<br />
Garanzia dell’auto prima che questa<br />
scada.<br />
Prezzo: 240 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 120 fr.<br />
Sicurezza (30 min)<br />
Fanaleria, freni, ammortizzatori, organi<br />
direzionali<br />
Prezzo: <strong>10</strong>0 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 50 fr.<br />
Potenza motore auto* (80 min)<br />
Controllo della potenza del motore<br />
di automobili<br />
Prezzo: 240 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 120 fr<br />
Potenza motore moto* (50 min)<br />
Controllo della potenza del motore per<br />
motociclette<br />
Prezzo: 160 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 80 fr.<br />
Tachimetro (50 min)<br />
Controllo per la coerenza della velocità<br />
indicata<br />
Prezzo: 160 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 80 fr.<br />
Diversi (<strong>10</strong> min)<br />
Controlli dedicati alla ricerca di specifici<br />
difetti secondo il tempo<br />
(per ogni <strong>10</strong> min.)<br />
Prezzo: 20 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: <strong>10</strong> fr.<br />
Check-up vacanze (60 min)<br />
Partire senza problemi! Un controllo<br />
per evitare delle «panne» che possono<br />
rovinare le vacanze.<br />
Prezzo: 160 fr.<br />
Prezzo Socio TCS: 80 fr.<br />
Vendita auto<br />
Vendiamo la sua auto senza preoccupazioni<br />
e senza sforzo in modo professionale<br />
e neutrale al prezzo corrente<br />
di mercato. Ci contatti per maggiori<br />
informazioni.<br />
* Per effettuare la potenza del motore si<br />
consigliano pneumatici di controllo forniti dal<br />
garagista. È sconsigliato effettuarla con pneumatici<br />
invernali, da corsa, nuovi o rigommati. Inoltre la<br />
potenza motore sarà spinta fino alla velocità<br />
massima indicata dai pneumatici.<br />
Luogo e orari<br />
Centro tecnico TCS<br />
Via alla Chiesa <strong>10</strong>, 6802 Rivera.<br />
Orari d’apertura:<br />
lun–gio 07.30–18.00<br />
ven 07.30–17.30<br />
sab 08.00–12.00<br />
Appuntamenti<br />
Telefono: 091 935 91 35<br />
Internet: tcs-ticino.ch<br />
e-mail: sezioneTI@tcs.ch<br />
82 touring | ottobre <strong>2020</strong>
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tessera di socio TCS con<br />
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* La TCS Member Mastercard è una carta di credito senza quota annua emessa da Cembra Money Bank SA, Zurigo. Il credito iniziale viene accreditato circa 14 giorni<br />
dopo il ricevimento della TCS Member Mastercard e previa approvazione della richiesta. La richiesta di carta deve essere presentata a Cembra Money Bank SA entro<br />
il 31.<strong>10</strong>.<strong>2020</strong>. Questa offerta è riservata ai soci del TCS domiciliati in Svizzera che non sono ancora in possesso di una TCS Member Mastercard.
I tempi d’oro della<br />
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trova il numero di uscita<br />
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Le viene recapitato a<br />
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Garanzia di resa valida 120 giorni<br />
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UFFICIALMENTE: autorizzato<br />
ufficialmente da regolare licenza<br />
SWISSAIR.<br />
INFORMAZIONI IMPORTANTI:<br />
l’articolo è provvisto di un<br />
meccanismo al quarzo preciso<br />
e realizzato nel miglior acciaio<br />
inossidabile poi placcato oro<br />
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“L’Epoca d’Oro della Swissair” è<br />
prodotto in tiratura mondiale limitata<br />
e ciascuna copia contrassegnata<br />
da numerazione individuale,<br />
progressiva.<br />
Diametro della cassa: 44 mm<br />
Prezzo: Fr. 249.90<br />
o 3 rate mensili di Fr. 83.30<br />
(+ Fr. 11.90 spedizione e servizio)<br />
Numero del prodotto: 578-FAN43.01<br />
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BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO<br />
Termine di ordinazione: 5 novembre <strong>2020</strong><br />
No. di riferimento: 63760 / 578-FAN43.01<br />
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“L’Epoca d’Oro della Swissair”<br />
Desidero ❒ fattura unica<br />
❒ rate mensili<br />
Un nome che ancor oggi<br />
rievoca una sensazione di nostalgia e risveglia bei sogni...<br />
Il nome Swissair, ai tempi d’oro, era sinonimo di lusso e veniva associato ad un servizio di prima<br />
classe: affidabilità e puntualità erano ovvi... Proprio per questo, ha rappresentato per molti anni<br />
il manifesto della Svizzera e diventò la garanzia di voli sicuri e comodi. La croce bianca su sfondo<br />
rosso, il simbolo dei voli Swissair, era benvoluto anche in città molto lontane come New York,<br />
Manila o Buenos Aires.<br />
Nome/Cognome<br />
Via/N.<br />
Cap/Città<br />
E-mail<br />
Per cortesia, scrivere in stampatello<br />
L’esemplare a tiratura limitata “L’Epoca d’Oro della Swissair” Le ricorda un po’ quei bei vecchi<br />
tempi, quando tutto era più lento ma anche più solido e stabile. Realizzato in ottimo acciaio<br />
inox preziosamente dorato, è provvisto di indicatori di data e ora. Il logo Swissair è stato inserito<br />
sobriamente nel quadrante blu scuro, lo stesso marchio che ornava i velivoli della compagnia<br />
a partire dalla metà degli anni 60. Sarebbe rimasto per lungo tempo l’emblema distintivo della<br />
Swissair: fu, infatti, sostituito solo nel 1981 per il suo 50° anniversario.<br />
Firma<br />
Telefono<br />
Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate<br />
sulla protezione dei dati alla pagina www.bradford.ch/datenschutz.<br />
La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna<br />
offerta per e-mail, telefono o sms. Può modifi care sempre,<br />
in ogni momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in<br />
comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati<br />
a lato. Qualora non volesse più ricevere le nostre proposte<br />
neanche per lettera, La invitiamo a comunicarcelo via telefono,<br />
e-mail o tramite lettera.<br />
www.bradford.ch<br />
fb.com/BradfordExchangeSchweiz<br />
Per ordinare online<br />
no. di riferimento: 63760<br />
Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar<br />
Tel. 041 768 58 58 • Fax 041 768 59 90 • e-mail: kundendienst@bradford.ch