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Le pietre raccontano<br />
Castelli lungo<br />
il Reno<br />
Anteriore<br />
Nella Surselva una dozzina di castelli diroccati invitano a gite<br />
avventurose in un’atmosfera medievale. Alcuni dei ruderi<br />
sono situati in posizioni imprendibili, da brividi garantiti.<br />
A spasso fra dirupi e antiche leggende.<br />
TESTO CHRISTA ARNET | FOTO ARNETPRESS<br />
Degli oltre 60 tra castelli,<br />
chiese fortificate, torri e<br />
rocche che in tempi antichi<br />
costellavano la valle<br />
del Reno Anteriore, oggi<br />
rimangono fossati, portali<br />
e cinte murarie, che ne testimoniano<br />
la grandezza passata. Le più interessanti<br />
a livello architettonico sono le<br />
vestigia di Waltensburg, anche se le storie<br />
più appassionanti sono legate alle<br />
tre rovine di Obersaxen. Stando alla<br />
Accanto alla torre c’era la chiesa<br />
della fortezza di Jörgenberg.<br />
leggenda, tra le pietre del Moregg sarebbero<br />
nascoste bocce d’oro mentre<br />
Schwarzenstein e Saxenstein custodirebbero<br />
a loro volta dei preziosi forzieri<br />
sotterrati.<br />
Come un nido d’aquila, le rovine<br />
di Kropfenstein appese alla roccia.<br />
Misterioso Schwarzenstein<br />
Non si consiglia tuttavia di andare alla<br />
caccia di questi tesori perché sono sorvegliati<br />
dagli spiriti delle nobildonne<br />
che vissero nei manieri. Inoltre i ruderi<br />
di Saxenstein e Moregg sono difficilmente<br />
accessibili e Schwarzenstein si<br />
confà solo ai più temerari. Dopo una<br />
breve camminata in discesa dal villaggio<br />
di Tusa infatti ci si ritrova improvvisamente<br />
sull’orlo di un precipizio: una<br />
parete di roccia di 450 metri con in<br />
fondo il Reno Anteriore. Il castello che<br />
un tempo troneggiava sulla valle ora<br />
sembra un bizzarro frammento di pietra<br />
nascosto dalla sterpaglia. Verosimilmente<br />
venne fondato nel 13° secolo<br />
dalla Signoria di Rhäzüns e ampliato in<br />
tre tappe. Sono ancora visibili parti<br />
dell’ingresso, delle mura di cinta e<br />
della torre nonché resti delle strutture<br />
abitative. Un cartello con la scritta «si<br />
declina ogni responsabilità» mette in<br />
guardia il visitatore. Ma comunque l’accesso<br />
è possibile solo arrampicandosi!<br />
In effetti sono stati installati ganci e<br />
ringhiere, ma si consiglia di non ten-<br />
18 touring | ottobre <strong>2020</strong>