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SVAGO<br />
Riservatevi del tempo<br />
per un sorso rinfrescante<br />
nella birreria del castello.<br />
piantata intorno al 1860, generosamente<br />
regalata ai castellani<br />
da Guglielmo I di<br />
Württemberg. All’epoca le<br />
piante esotiche andavano di<br />
moda. Ma pare che i giardinieri<br />
del sovrano fossero ben<br />
contenti di sbarazzarsi di<br />
quel seme venuto dalla California.<br />
Si racconta che vi avevano<br />
ordinato un «lot», unità<br />
di misura di una decina di<br />
grammi, che gli americani<br />
interpretarono come «a lot»,<br />
cioè «un grosso quantitativo».<br />
È a questa fornitura, nata da<br />
un malinteso, che si deve il<br />
notevole patrimonio di alberi<br />
monumentali nella regione.<br />
Di fronte al castello si vedono<br />
anche gli antichi laboratori<br />
artigiani quali il birrificio<br />
datato al 1692. La produzione<br />
di birra cessò di repente<br />
nel 1965 quando venne<br />
dislocata in Algovia; comunque<br />
è stata risuscitata sapientemente<br />
da Florian Angele<br />
che nel 2008 ha aperto la sua<br />
Schlossbrauerei Aulendorf<br />
proprio di fronte ai vecchi<br />
giardini del castello.<br />
Nessi con la Francia<br />
La Mazda MX-5 affronta briosa<br />
i 44 chilometri fino a Sigmaringen<br />
passando per villaggi<br />
e campi su cui aleggia il<br />
profumo del fieno lasciatovi<br />
ad asciugare. La bella giornata<br />
invita ad aprire il tettuccio.<br />
La cittadina sulle sponde<br />
del Danubio è un luogo pregno<br />
di storia, tra l’altro fu<br />
sede (1944/45) del governo<br />
della Francia di Vichy. A chi<br />
volesse rifocillarsi prima di<br />
salire al castello che si staglia<br />
su uno sprone roccioso consigliamo<br />
il Café Seelos che<br />
serve una leccornia: la torta<br />
reale al cioccolato bagnata al<br />
rum. Tagliata a fette rivela<br />
i colori degli Hohenzollern.<br />
La fortezza originaria risale<br />
all’11° secolo; nel corso del<br />
tempo venne distrutta più<br />
volte e rimodellata e trasformata.<br />
Dal 1535 divenne residenza<br />
degli Hohenzollern,<br />
antica dinastia tedesca di<br />
principi elettori che furono re<br />
di Prussia e imperatori di<br />
Germania. Vale davvero la<br />
pena visitarne i bagni moderni,<br />
i ricchi salotti con<br />
i divani extralarge per poter<br />
accomodare le dame nei loro<br />
abiti opulenti e soprattutto<br />
studiare l’armoriale che illustra<br />
l’astuta politica matrimoniale<br />
della famiglia, che<br />
aveva ramificazioni nell’alta<br />
aristocrazia europea.<br />
La nostra cabriolet<br />
Mazda MX-5 ci aspetta<br />
mentre esploriamo<br />
Sigmaringen.<br />
Il piccolo regno riuscì, grazie<br />
alle particolari relazioni con<br />
la Francia, a mantenere la<br />
propria indipendenza anche<br />
sulla scia delle guerre napoleoniche<br />
che ridisegnarono la<br />
mappa dell’Europa dopo il<br />
1800. E ciò per il semplice<br />
quanto curioso fatto che un’amica<br />
dell’Imperatrice francese<br />
era andata in sposa al<br />
principe di Hohenzollern-Sigmaringen.<br />
La nostra visita<br />
termina nel cortile del maestoso<br />
castello lasciandoci stupefatti<br />
a chiederci perché<br />
fiotti di turisti americani ed<br />
→<br />
ottobre <strong>2020</strong> | touring 55