Intimo più Mare 15 | n. 17 | 31 Maggio 2021
Il magazine digitale quindicinale per comunicare con rapidità le novità delle collezioni Intimo e Mare.
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LISCA CHEEK<br />
SWIMWEAR<br />
RAFFAELA<br />
D’ANGELO<br />
scorso, a partire dal lockdown monitora la<br />
situazione in continua evoluzione e cambiamento<br />
con il suo osservatorio fashion & emergenza<br />
sanitaria, ricerca mensile sugli atteggiamenti e<br />
comportamenti degli italiani in tempo di crisi<br />
sanitaria.<br />
L’IMPATTO COVID-19<br />
Il Covid-19 ha avuto un forte impatto sui consumi<br />
fashion in tutta Europa, con particolare enfasi<br />
nei paesi del Sud Europa. L’impatto della crisi<br />
sanitaria sulla situazione economica personale,<br />
la tendenza al risparmio e a comprare in sconto<br />
hanno fortemente penalizzato la spesa. L’Italia,<br />
che veniva già da anni di sofferenza, chiude il<br />
2020 al - 25% contro un - 21% di media dei Big 6<br />
secondo il Fashion Consumer Panel, osservatorio<br />
trentennale sui consumi fashion in Italia.<br />
“La chiusura dei negozi ha fatto volare l’online<br />
in tutta Europa – spiega Fabio Savelli, partner<br />
Sita Ricerca - In Italia l’online si afferma al 24%<br />
di quota, con un raddoppio rispetto al 2019<br />
(13%), portando l’Italia tra gli ultimi in classifica<br />
al superamento della Francia se pur su livelli di<br />
molto inferiori al Regno Unito (48%)”.<br />
Nel primo trimestre <strong>2021</strong>, visto il prolungarsi<br />
di una situazione di lockdown diversificato, il<br />
mercato dell’abbigliamento e degli accessori in<br />
Italia registra un - 10% rispetto al 2020, con un<br />
7<br />
recupero in territorio positivo del settore intimo<br />
(+ 4%) e bambini (stesso valore del 2020) che si<br />
sono avvantaggiati dall’essere aperti. Il trimestre<br />
però è ancora sotto del 30% rispetto al 2019.<br />
Il calo maggiore riguarda gli accessori (- 23%),<br />
l’abbigliamento esterno uomo (- 20%) e quello<br />
donna (- 12%). Le calzature hanno avuto un calo<br />
inferiore (- 7%).<br />
Con la dichiarazioni di riapertura la percezione di<br />
negatività dell’impatto economico personale che<br />
l’anno scorso riguardava il 55% degli intervistati,<br />
ad aprile <strong>2021</strong> cala (25%), il risparmio si mantiene<br />
alto, l’interesse verso gli acquisti in saldo cala<br />
a favore del full price che passa dal 30 al 36% e<br />
conferma il ritorno della voglia di fare shopping<br />
anche non in saldo. Per quanto riguarda i luoghi<br />
dell’acquisto, le location fisiche sono ancora<br />
penalizzate, con un miglior andamento delle<br />
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