IO L'Impresa - MAGGIO 2010 - CNA Informa

Novità Novità
organizzative
organizzative
CNA Bologna
Un passo ulteriore verso rigore,
trasparenza e senso di responsabilità
Cna Bologna e Cna Servizi si dotano di un Modello di organizzazione
in linea con il Decreto che disciplina la responsabilità amministrativa degli enti
Al termine di un articolato percorso di
studio ed analisi, la Direzione Provinciale
per Cna Bologna ed il Consiglio di
Amministrazione per Cna Servizi hanno
deliberato, come da comunicazione
del Presidente Girotti a tutto il Sistema,
l’adozione dei Modelli di organizzazione
e gestione previsti dal Decreto
legislativo 231/2001. Il Decreto, infatti,
introducendo una nuova forma di responsabilità
degli enti, qualifi cata come
amministrativa ma sostanzialmente penale
per reati commessi dai propri amministratori
e dipendenti, prevede l’adozione
di un modello di organizzazione
e gestione idoneo a prevenire comportamenti
illeciti e ridurre in questo modo
l’incidenza del fenomeno della corruzione.
L’attuazione del modello organizzativo
è, quindi, un atto dovuto, anche se
non obbligatorio, per le società, gli enti
e le associazioni anche prive di personalità
giuridica che intendano avvalersi
di una gestione fondata sui principi di
correttezza ed effi cacia. Nella sostanza,
il Modello di organizzazione e gestione
mira a far sì che i soci, i vertici,
i dipendenti, i collaboratori ed i fornitori
di Cna si comportino in modo tale da
prevenire il rischio di reati; un siffatto
modello, inoltre, migliora la Governance
dell’organizzazione e consente di
& C. snc
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI E CIVILI
AUTOMAZIONI MACCHINE
INTERFACCE MACCHINA ROBOT - LINEE DATI
RIPARAZIONI MACCHINE TRADIZIONALI E CN
ribadire con forza che i comportamenti
illeciti sono condannati da Cna.
Le principali novità introdotte con il modello
appena adottato, riguardano:
� L’individuazione delle aree nel cui ambito
possono essere commessi reati.
� L’adozione di protocolli diretti a guidare
la formazione e l’attuazione
delle decisioni che potrebbero ricadere
nelle aree a rischio. Nel ricevere
contributi pubblici, nel momento
della predisposizione del bilancio o,
ancora per esempio, nel concedere
sponsorizzazioni, i vertici, i dirigenti
e tutti i dipendenti di Cna sono tenuti
a seguire delle procedure dettagliate
e rigorose proprio con l’intento di
evitare rischi di reato.
� La nomina di un Organo di vigilanza indipendente
ed autonomo che vigili sul
corretto funzionamento del Modello.
Si tratta di un organismo composto da
membri, in parte esterni, con competenze
tecniche che rimane in carica 3
anni; tra i suoi compiti, oltre a vigilare sul
funzionamento del modello, vi è anche
quello di curarne l’aggiornamento e fungere
da punto di riferimento per segnalazioni,
anche in forma anonima, sulla
corretta applicazione del modello attraverso
gli indirizzi e-mail OdV@bo.cna.
it per Cna Bologna e OdVcnaservizi@
30°
Via del Lavoro, 62/A - 40056 Crespellano (BO)
Tel. 051 731166 - Fax 051 735173 - Tel. abit. 051 733338
e-mail: donati-franco@libero.it
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bo.cna.it per Cna Servizi. L’ente deve
preoccuparsi, inoltre, di informare e formare
il proprio personale ad attenersi
al modello organizzativo; bisogna in
ogni modo escludere che chiunque all’interno
della società possa giustifi care
la propria condotta illecita adducendo
l’ignoranza delle direttive etiche adottate.
Per questo motivo saranno previsti
percorsi di formazione per i vertici e i
dipendenti di Cna. Sul sito www.bo.cna.
it è possibile scaricare la parte generale
del modello di organizzazione, gestione
e controllo di Cna Associazione di Bologna
e Cna Servizi.
MUD: dal Governo
ok alle imprese
Il Consiglio dei Ministri ha posto riri- medio alla paradossale situazione
che si era venuta a creare per la
mancata approvazione della proro-
ga sulla presentazione del Modello
Unico di Dichiarazione ambientale.
Il Governo ha accolto il pressante
appello lanciato dalle associazioni
imprenditoriali, Cna in testa, ed è
giunto, anche se all’ultimo minuto,
a una soluzione indispensabile per
garantire l’operatività delle imprese,
prorogando il termine di presenta-
zione del MUD al 30 giugno 2010.
Con voi
dal 1980