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IO L'Impresa - MAGGIO 2010 - CNA Informa

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L’approfondimento<br />

L’approfondimento<br />

economico<br />

economico<br />

Quando il prezzo è quello giusto<br />

Prof. Piero Cenerini Studio Cenerini-Salvatori. Docente di Economia aziendale<br />

pierocenerini@cenerinisalvatori.it<br />

Lo scambio nasce dal fatto che un individuo produce un<br />

certo bene in quantità eccessiva rispetto alle sue necessità.<br />

La più elementare forma di scambio è il baratto che<br />

consiste nella cessione di un bene contro un altro bene.<br />

Un contadino ha bisogno di un letto e si trova in più una<br />

mucca, ma la mucca vale circa il doppio del letto e lui non<br />

può sicuramente tagliare a metà la mucca se il compratore<br />

la vuole viva!<br />

Con il tempo si è cercato una merce che potesse fungere<br />

da punto di riferimento per gli scambi. La pecora era una<br />

merce nei tempi passati desiderata da tutti per la carne,<br />

il latte e la lana e fu la prima merce usata per scambiare<br />

i beni di cui si aveva bisogno. Da qui il termine “pecunia“,<br />

appunto da pecora. Ma la pecora come si è visto non era<br />

divisibile e creava diffi coltà insormontabili negli scambi.<br />

Si passò poi al sale, altro elemento indispensabile. Questo<br />

bene era divisibile ma aveva poco valore: per comprare<br />

un letto occorreva una quantità enorme di sale. Con il<br />

sale come merce di scambio si comprende perché la retribuzione<br />

dell’operaio si chiama “salario”. Occorreva una<br />

merce divisibile e che avesse molto valore in una quantità<br />

limitata. E in questo modo si è arrivati all’oro che è divisibile<br />

(non così è per esempio il brillante), ha molto valore<br />

in poco spazio e oltretutto non è deteriorabile. L’oro è la<br />

merce ideale che poi dà la copertura nella carta moneta.<br />

Ora si ha un unico valore espresso in moneta: così nasce<br />

il prezzo. Il prezzo è la quantità di moneta che il consuma-<br />

Volare Air France<br />

ora costa di meno<br />

Fidelizzare le aziende con uno strumento fl essibile che nello stesso<br />

tempo riduce i costi degli spostamenti dei propri dipendenti. E’ lo scopo<br />

di Bluebiz, il nuovo programma on-line del gruppo Air France-Klm che<br />

il direttore vendite per l’Italia Cedric Renard ha presentato all’aeroporto<br />

di Bologna insieme ad altre novità del gruppo. Consente di accumulare<br />

crediti per ogni viaggio dei collaboratori dell’azienda (un credito equivale<br />

a un euro) che possono essere spesi per avere biglietti gratuiti o<br />

cambi di classe. Il programma, che viene gestito da un amministratore<br />

che ha una password, può valere per tutti i tipi di tariffe, anche quelle<br />

promozionali, ed è consultabile da entrambi i siti del gruppo (Airfrance.<br />

it e klm.it). Dal 28 marzo arrivano vantaggi tariffari anche per il medio<br />

raggio. Parte infatti la cabina premium, divisa a sua volta in cabina business<br />

ed eco con alti confort ed alto standard, e la cabina voyageur<br />

per chi cerca un prodotto soprattutto economico. Gli sconti sui biglietti<br />

vanno dal meno 20% per la cabina eco al 35% per la voyageur. Questo<br />

signifi ca - ha spiegato ancora Renard - che per un volo Parigi-Bologna<br />

(che può valere da 6 a 80 crediti) la tariffa scontata potrà arrivare a 185<br />

euro andata e ritorno e a 167 euro per Lione. Si tratta di tariffe strutturali,<br />

prenotabili tutto l’anno a cui potranno affi ancarsi a seconda dei periodi<br />

anche tariffe promozionali. www.bologna-airport.it<br />

<strong>CNA</strong> Bologna<br />

20<br />

tore deve consegnare al venditore per ricevere la merce.<br />

Il prezzo lo fa inesorabilmente il mercato che non è solo<br />

quello dove si trovano le bancarelle ma dal punto di vista<br />

economico è un luogo ideale dove si incontrano la domanda<br />

e l’offerta di beni e servizi (va detto però al riguardo<br />

che anche nei sistemi ad economia capitalista si assiste<br />

spesso all’intervento dello Stato per correggere e indirizzare<br />

l’attività degli imprenditori in modo che siano tenuti in<br />

considerazione gli interessi collettivi e i problemi sociali).<br />

Dunque non è l’imprenditore che determina il prezzo ma è<br />

il mercato. Compito del bravo imprenditore è quello di vedere<br />

se ad un determinato prezzo gli conviene produrre, e<br />

per fare questo deve con attenzione determinare il costo di<br />

produzione dei beni o dei servizi prodotti. Un imprenditore<br />

non può ostinarsi nel voler vendere un prodotto al costo<br />

di produzione, se il mercato non manifesta la disponibilità<br />

ad acquistarglielo. Se una impresa edile ha costruito<br />

una villetta e dalla scheda di produzione risultano spese<br />

per 450.000 euro, non può pretendere di venderla ad un<br />

prezzo uguale o superiore se non trova nessuno che gliela<br />

compera…e non può gridare al mondo intero che ciò non<br />

è giusto. Purtroppo amico mio il prezzo non lo fai tu. A te<br />

rimane una sola soluzione: smettere di costruire villette.<br />

Se costruendo box auto e il prezzo che ti offre il mercato è<br />

notevolmente superiore al costo, nessuno ti potrà dire che<br />

il prezzo del box è ingiusto. Il prezzo non è mai giusto o<br />

ingiusto e nasce sempre dal mercato.<br />

Installazione dei Fap<br />

per i veicoli commerciali<br />

In attuazione del Protocollo operativo<br />

tra il Comune di Bologna e<br />

la Regione Emilia Romagna per<br />

l’implementazione di un progetto<br />

di sperimentazione di sistemi antiparticolato<br />

(cd FAP), da lunedì 3<br />

maggio i proprietari di veicoli commerciali<br />

potranno recarsi dagli installatori<br />

aderenti all’iniziativa per<br />

montare il FAP e quindi benefi ciare<br />

di un contributo economico pari al<br />

al 50% del costo dell’installazione.<br />

Possono benefi ciare del contributo<br />

i proprietari di veicoli di categoria<br />

N1, non superiori a 3,5 tonnellate<br />

con alimentazione diesel, classifi<br />

cati euro 1/ euro 2/ pre-euro ed<br />

aventi sede legale o amministrativa<br />

a Bologna, o nei comuni della<br />

provincia di Bologna. Per info:<br />

servizi.comunita@bo.cna.it

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