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leStrade n. 1578 giugno

FERROVIE Piano industriale 2022-2031: il futuro prossimo del Gruppo FS GALLERIE Abbattimento del diaframma nella Galleria di Base del Brennero AEROPORTI La nuova pista dell’aeroporto di Genova

FERROVIE
Piano industriale 2022-2031: il futuro prossimo del Gruppo FS

GALLERIE
Abbattimento del diaframma nella Galleria di Base del Brennero

AEROPORTI
La nuova pista dell’aeroporto di Genova

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LS<br />

merati utilizzati per la riqualificazione della pista di volo sono<br />

stati confezionati con uno specifico bitume modificato, così<br />

come previsto in fase progettuale: trattasi di bitume modificato<br />

della classe pmb 25/55-70. Viste le elevate prestazioni<br />

di modulo richieste da capitolato e la mancata possibilità di<br />

utilizzo di materiale riciclato, l’appaltatore, avvalendosi della<br />

consulenza del laboratorio STS Mobile Srl, dell’Ing. Stefano<br />

Tattolo, ed a seguito di studi specifici, ha orientato la propria<br />

scelta sul Polyplast HM, bitume prodotto da Petroli Firenze<br />

Spa nel loro nuovo stabilimento di Mantova. Si tratta di un bitume<br />

modificato ad alto modulo con prestazioni elevate, prodotto<br />

specificatamente e, vista l’importanza delle opere, oggetto<br />

di costanti e continui controlli di produzione con risultati<br />

conformi alle prescrizioni definite in fase di prequalifica dei<br />

materiali (più stringenti rispetto al capitolato). I valori di penetrazione<br />

sono risultati stabilmente all’interno dell’intervallo<br />

compreso tra 29 e 32 dmm e quelli del punto di rammollimento<br />

tra i 77 e gli 83°C. Il conseguimento di tali valori ed il<br />

mantenimento in continuità durante la produzione sono stati<br />

ottenuti anche grazie ad una base di alta qualità (e prestazioni<br />

costanti) prodotta e controllata dalla Raffineria di IPLOM.<br />

Fondamentale è stato il supporto della logistica della Pelatti<br />

Trasporti che ha garantito l’approvvigionamento sia<br />

del bitume agli impianti sia delle basi al sito di produzione<br />

del modificato di Mantova anche durante il fine settimana.<br />

La Bitem Srl, società controllata dalla Petroli Firenze,<br />

ha fornito l’emulsione bituminosa modificata per le mano<br />

d’attacco necessarie. Tutto lo staff del gruppo Petroli Firenze<br />

(autisti, operatori alla produzione, back office) ha dato<br />

prova di professionalità e organizzazione per un impegno<br />

H24 fornendo il proprio contributo per l’intera durata del<br />

cantiere e riuscendo a garantire il mantenimento del ritmo<br />

produttivo dei quattro impianti impegnati per la produzione<br />

dei conglomerati. La sinergia e il gioco di squadra<br />

tra progettisti, impresa e fornitori hanno quindi permesso<br />

di completare le lavorazioni nei tempi stabiliti e di eseguire<br />

i lavori a regola d’arte. nn<br />

Polyplast HM<br />

Bitume modificato con Elastometri - PMB 25/55-70 tipo<br />

“alto modulo” ad elevate prestazioni, per la costruzione<br />

e manutenzione di strade, autostrade e piste aeroportuali,<br />

che richiedano un buon tenore di modifica ed<br />

un elevato valore di modulo. Conforme alle indicazioni<br />

della EN14023. Utilizzo e raccomandazioni: temperatura<br />

di stoccaggio 170° C; temperatura massima di riscaldamento<br />

190° C; temperatura minima di pompaggio 140°<br />

C; temperatura minima di lavorazione 150°<br />

Materiali innovativi<br />

L’Arena del Futuro<br />

è adesso<br />

ABB, Electreon, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico<br />

di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Fiamm<br />

Energy Technology, Università Roma Tre, Università di<br />

Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno - Polizia Stradale:<br />

sono le realtà che stanno cooperando per il progetto della<br />

tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT<br />

(Dynamic Wireless Power Transfer).<br />

Testata in diverse parti del mondo, ora è anche da noi. Coordinato<br />

da A35 Brebemi e Aleatica, il progetto pilota italiano è<br />

Monica Banti<br />

MAPEI METTE A DISPOSIZIONE DEL PROGETTO ARENA DEL FUTURO LA PROPRIA<br />

CAPACITÀ DI RICERCA E INNOVAZIONE. L’OBIETTIVO È TROVARE NUOVE SOLUZIONI<br />

Il sistema Mapei per Arena del Futuro<br />

- un betoncino per emettitori ad induzione per la protezione delle spire, costituito da materiali<br />

a bassa interferenza con campi magnetici, che aderisce perfettamente con la membrana<br />

bituminosa di collegamento;<br />

- un betoncino da trincea, che contiene polimeri per allettare i cablaggi e le centraline che<br />

collegano le managment units alle spire;<br />

- una membrana bituminosa modificata impiegata sul betoncino indurito per ottenere un<br />

buon collegamento con gli strati di asfalto collocati sopra le spire, prevenire un’eventuale<br />

propagazione di fessurazioni e garantire impermeabilità;<br />

All’interno del bitume utilizzato in tutti gli strati sovrastanti le spire, sono stati utilizzati additivi<br />

chimici Mapei per facilitare la posa del conglomerato bituminoso e, in particolare,<br />

per prolungarne la vita quando sottoposto ad intensi campi magnetici, in un’ottica di durabilità,<br />

e quindi anche sostenibilità, della pavimentazione.<br />

quello allo stadio più avanzato di sperimentazione ed è stato<br />

presentato a Chiari (Bs), da parte del Presidente di A35 Brebemi,<br />

Francesco Bettoni, e dai partner di progetto, alla presenza<br />

del Ministro della Repubblica, Mariastella Gelmini.<br />

Come funziona<br />

Questa tecnologia permette ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando<br />

su corsie dedicate, grazie ad un sistema di spire, poste<br />

sotto l’asfalto, che trasferiscono direttamente l’energia necessaria<br />

ai mezzi, siano essi auto, camion o bus. Si tratta di un sistema<br />

di mobilità a “zero emissioni”, che include differenti elementi<br />

(studiati dalle eccellenze industriali coinvolte nel progetto e citate<br />

sopra). I differenti elementi - asfalto, centraline, cavi, veicoli<br />

elettrici e connettività 5G - interagiscono tra di essi.<br />

«Mapei ha aderito subito con entusiasmo a questo progetto perché<br />

abbiamo riconosciuto in esso due valori fondamentali che<br />

fanno parte nel DNA della nostra azienda: sostenibilità e innovazione»,<br />

ha dichiarato Marco Squinzi, amministratore delegato<br />

Mapei. «In particolare, il nostro ruolo è stato quello di sviluppare<br />

una tecnologia innovativa per rendere gli strati della pavimentazione<br />

stradale che ospitano le spire ad induzione magnetica<br />

più durevoli e compatibili alla presenza di campi magnetici localizzati.<br />

Grazie ai nostri additivi e prodotti abbiamo reso anche<br />

più rapida la manutenzione, rispetto alle normali pavimentazioni,<br />

in modo da facilitare eventuali interventi. Per la realizzazione<br />

dell’Arena del Futuro, il Gruppo ha messo in campo ben tre<br />

delle sue aziende: Mapei e Vaga, per le soluzioni avanzate nel<br />

campo di malte e additivi per conglomerati bituminosi e premiscelati,<br />

e Polyglass per le membrane bituminose. Ha messo a<br />

disposizione anche tutta l’esperienza dei propri esperti e dell’Assistenza<br />

Tecnica per la realizzazione delle diverse fasi del progetto».<br />

Marco Squinzi ha anche precisato: «Mapei continuerà<br />

a mettere a disposizione del progetto Arena del Futuro la propria<br />

capacità di ricerca e innovazione. L’obiettivo è trovare nuove<br />

soluzioni che rendano sempre più facile l’installazione e permettano<br />

a questo sistema di diventare accessibile e diffuso, in<br />

modo da contribuire al raggiungimento degli obiettivi del pacchetto<br />

Fit for 55, presentato dalla Commissione Europea in attuazione<br />

del Green Deal». nn<br />

Materiali<br />

Materiali<br />

6/2022 <strong>leStrade</strong><br />

6/2022

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