leStrade n. 1578 giugno
FERROVIE Piano industriale 2022-2031: il futuro prossimo del Gruppo FS GALLERIE Abbattimento del diaframma nella Galleria di Base del Brennero AEROPORTI La nuova pista dell’aeroporto di Genova
FERROVIE
Piano industriale 2022-2031: il futuro prossimo del Gruppo FS
GALLERIE
Abbattimento del diaframma nella Galleria di Base del Brennero
AEROPORTI
La nuova pista dell’aeroporto di Genova
- No tags were found...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
86<br />
87<br />
LS<br />
merati utilizzati per la riqualificazione della pista di volo sono<br />
stati confezionati con uno specifico bitume modificato, così<br />
come previsto in fase progettuale: trattasi di bitume modificato<br />
della classe pmb 25/55-70. Viste le elevate prestazioni<br />
di modulo richieste da capitolato e la mancata possibilità di<br />
utilizzo di materiale riciclato, l’appaltatore, avvalendosi della<br />
consulenza del laboratorio STS Mobile Srl, dell’Ing. Stefano<br />
Tattolo, ed a seguito di studi specifici, ha orientato la propria<br />
scelta sul Polyplast HM, bitume prodotto da Petroli Firenze<br />
Spa nel loro nuovo stabilimento di Mantova. Si tratta di un bitume<br />
modificato ad alto modulo con prestazioni elevate, prodotto<br />
specificatamente e, vista l’importanza delle opere, oggetto<br />
di costanti e continui controlli di produzione con risultati<br />
conformi alle prescrizioni definite in fase di prequalifica dei<br />
materiali (più stringenti rispetto al capitolato). I valori di penetrazione<br />
sono risultati stabilmente all’interno dell’intervallo<br />
compreso tra 29 e 32 dmm e quelli del punto di rammollimento<br />
tra i 77 e gli 83°C. Il conseguimento di tali valori ed il<br />
mantenimento in continuità durante la produzione sono stati<br />
ottenuti anche grazie ad una base di alta qualità (e prestazioni<br />
costanti) prodotta e controllata dalla Raffineria di IPLOM.<br />
Fondamentale è stato il supporto della logistica della Pelatti<br />
Trasporti che ha garantito l’approvvigionamento sia<br />
del bitume agli impianti sia delle basi al sito di produzione<br />
del modificato di Mantova anche durante il fine settimana.<br />
La Bitem Srl, società controllata dalla Petroli Firenze,<br />
ha fornito l’emulsione bituminosa modificata per le mano<br />
d’attacco necessarie. Tutto lo staff del gruppo Petroli Firenze<br />
(autisti, operatori alla produzione, back office) ha dato<br />
prova di professionalità e organizzazione per un impegno<br />
H24 fornendo il proprio contributo per l’intera durata del<br />
cantiere e riuscendo a garantire il mantenimento del ritmo<br />
produttivo dei quattro impianti impegnati per la produzione<br />
dei conglomerati. La sinergia e il gioco di squadra<br />
tra progettisti, impresa e fornitori hanno quindi permesso<br />
di completare le lavorazioni nei tempi stabiliti e di eseguire<br />
i lavori a regola d’arte. nn<br />
Polyplast HM<br />
Bitume modificato con Elastometri - PMB 25/55-70 tipo<br />
“alto modulo” ad elevate prestazioni, per la costruzione<br />
e manutenzione di strade, autostrade e piste aeroportuali,<br />
che richiedano un buon tenore di modifica ed<br />
un elevato valore di modulo. Conforme alle indicazioni<br />
della EN14023. Utilizzo e raccomandazioni: temperatura<br />
di stoccaggio 170° C; temperatura massima di riscaldamento<br />
190° C; temperatura minima di pompaggio 140°<br />
C; temperatura minima di lavorazione 150°<br />
Materiali innovativi<br />
L’Arena del Futuro<br />
è adesso<br />
ABB, Electreon, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico<br />
di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Fiamm<br />
Energy Technology, Università Roma Tre, Università di<br />
Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno - Polizia Stradale:<br />
sono le realtà che stanno cooperando per il progetto della<br />
tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT<br />
(Dynamic Wireless Power Transfer).<br />
Testata in diverse parti del mondo, ora è anche da noi. Coordinato<br />
da A35 Brebemi e Aleatica, il progetto pilota italiano è<br />
Monica Banti<br />
MAPEI METTE A DISPOSIZIONE DEL PROGETTO ARENA DEL FUTURO LA PROPRIA<br />
CAPACITÀ DI RICERCA E INNOVAZIONE. L’OBIETTIVO È TROVARE NUOVE SOLUZIONI<br />
Il sistema Mapei per Arena del Futuro<br />
- un betoncino per emettitori ad induzione per la protezione delle spire, costituito da materiali<br />
a bassa interferenza con campi magnetici, che aderisce perfettamente con la membrana<br />
bituminosa di collegamento;<br />
- un betoncino da trincea, che contiene polimeri per allettare i cablaggi e le centraline che<br />
collegano le managment units alle spire;<br />
- una membrana bituminosa modificata impiegata sul betoncino indurito per ottenere un<br />
buon collegamento con gli strati di asfalto collocati sopra le spire, prevenire un’eventuale<br />
propagazione di fessurazioni e garantire impermeabilità;<br />
All’interno del bitume utilizzato in tutti gli strati sovrastanti le spire, sono stati utilizzati additivi<br />
chimici Mapei per facilitare la posa del conglomerato bituminoso e, in particolare,<br />
per prolungarne la vita quando sottoposto ad intensi campi magnetici, in un’ottica di durabilità,<br />
e quindi anche sostenibilità, della pavimentazione.<br />
quello allo stadio più avanzato di sperimentazione ed è stato<br />
presentato a Chiari (Bs), da parte del Presidente di A35 Brebemi,<br />
Francesco Bettoni, e dai partner di progetto, alla presenza<br />
del Ministro della Repubblica, Mariastella Gelmini.<br />
Come funziona<br />
Questa tecnologia permette ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando<br />
su corsie dedicate, grazie ad un sistema di spire, poste<br />
sotto l’asfalto, che trasferiscono direttamente l’energia necessaria<br />
ai mezzi, siano essi auto, camion o bus. Si tratta di un sistema<br />
di mobilità a “zero emissioni”, che include differenti elementi<br />
(studiati dalle eccellenze industriali coinvolte nel progetto e citate<br />
sopra). I differenti elementi - asfalto, centraline, cavi, veicoli<br />
elettrici e connettività 5G - interagiscono tra di essi.<br />
«Mapei ha aderito subito con entusiasmo a questo progetto perché<br />
abbiamo riconosciuto in esso due valori fondamentali che<br />
fanno parte nel DNA della nostra azienda: sostenibilità e innovazione»,<br />
ha dichiarato Marco Squinzi, amministratore delegato<br />
Mapei. «In particolare, il nostro ruolo è stato quello di sviluppare<br />
una tecnologia innovativa per rendere gli strati della pavimentazione<br />
stradale che ospitano le spire ad induzione magnetica<br />
più durevoli e compatibili alla presenza di campi magnetici localizzati.<br />
Grazie ai nostri additivi e prodotti abbiamo reso anche<br />
più rapida la manutenzione, rispetto alle normali pavimentazioni,<br />
in modo da facilitare eventuali interventi. Per la realizzazione<br />
dell’Arena del Futuro, il Gruppo ha messo in campo ben tre<br />
delle sue aziende: Mapei e Vaga, per le soluzioni avanzate nel<br />
campo di malte e additivi per conglomerati bituminosi e premiscelati,<br />
e Polyglass per le membrane bituminose. Ha messo a<br />
disposizione anche tutta l’esperienza dei propri esperti e dell’Assistenza<br />
Tecnica per la realizzazione delle diverse fasi del progetto».<br />
Marco Squinzi ha anche precisato: «Mapei continuerà<br />
a mettere a disposizione del progetto Arena del Futuro la propria<br />
capacità di ricerca e innovazione. L’obiettivo è trovare nuove<br />
soluzioni che rendano sempre più facile l’installazione e permettano<br />
a questo sistema di diventare accessibile e diffuso, in<br />
modo da contribuire al raggiungimento degli obiettivi del pacchetto<br />
Fit for 55, presentato dalla Commissione Europea in attuazione<br />
del Green Deal». nn<br />
Materiali<br />
Materiali<br />
6/2022 <strong>leStrade</strong><br />
6/2022