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Costruzioni n. 761 giugno

LA BENNA FRANTOIO MB OTTIMIZZA L’ATTIVITÀ IN CAVA GUIDA AUTONOMA ED ELETTRICO Ai Volvo Days 2022 il costruttore annuncia la sua visione sostenibile per contenere le emissioni di CO2 TREVI BENNE CORRE A MARANELLO RAD Service è protagonista di una demolizione industriale da 450 mila m3 vuoto per pieno WALKAROUND ESCAVATORE TAKEUCHI TB2150R

LA BENNA FRANTOIO MB OTTIMIZZA L’ATTIVITÀ IN CAVA

GUIDA AUTONOMA ED ELETTRICO
Ai Volvo Days 2022 il costruttore annuncia la sua visione sostenibile per contenere le emissioni di CO2

TREVI BENNE CORRE A MARANELLO
RAD Service è protagonista di una demolizione industriale da 450 mila m3 vuoto per pieno

WALKAROUND ESCAVATORE TAKEUCHI TB2150R

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Attualità&Prodotti<br />

Carburanti alternativi<br />

Yanmar, avanti ma con<br />

giudizio<br />

ma con giudizio”: così si potrebbe<br />

riassumere la posizione<br />

di Yanmar sulla questio-<br />

“Avanti<br />

ne HVO. L’azienda ha accettato di<br />

partecipare a questo nostro excursus,<br />

ma ha chiesto di attribuire le risposte riportate<br />

qui di seguito direttamente a<br />

Yanmar in quanto tale.<br />

Più cautela, quindi, di alcuni concorrenti<br />

che si sono “lanciati” in maniera più sciolta<br />

sull’argomento. Già questa prima differenza è<br />

rivelatoria di un atteggiamento più circospetto<br />

da quanto riscontrabile sul mercato.<br />

Prima questione, la compatibilità con i motori: «Bisogna<br />

subito fare una premessa: l’HVO viene utilizzato in blend o<br />

puro. Questo già differenzia gli scopi. Se dovessimo dare<br />

una risposta secca diremmo “sì”, i nostri motori sono compatibili.<br />

In realtà la questione è più complessa e merita un<br />

approfondimento: quando l’HVO viene usato in blend, mira<br />

a migliorare le prestazioni del carburante, come un additivo.<br />

Se invece lo si utilizza puro, lo si fa per ridurre le emissioni,<br />

perché in quel caso le prestazioni diminuiscono.<br />

Scendendo nel dettaglio, usando un blend è possibile restare<br />

dentro ai parametri stabiliti dalla normativa EN590.<br />

Quando invece viene usato puro, il carburante non risponde<br />

più a quella normativa, ma fa riferimento alla<br />

EN15940. In questo caso ci sono alcune controin-<br />

Per Yanmar l’utilizzo dei carburanti<br />

Hvo sui propri motori è possibile,<br />

a patto che si tengano presenti<br />

le variazioni di prestazioni<br />

rispetto a quelle dichiarate<br />

dal costruttore.<br />

dicazioni, perché questi carburanti hanno una più bassa<br />

densità e un minor potere calorifico. Ciò si traduce in prestazioni<br />

inferiori da parte del motore, rispetto a quelle dichiarate.<br />

Il discorso non vale esclusivamente per Yanmar,<br />

ma per qualsiasi motore diesel in cui si usano carburanti<br />

differenti da quelli inizialmente previsti. Tutto questo ci fa<br />

dire che sì, i motori sono compatibili, ma attenzione poiché<br />

le prestazioni non saranno più quelle garantite e dichiarate.<br />

La questione, quindi non è che usando l’HVO<br />

il motore si grippi, ma che un motore con potenza<br />

di 20 kW, potrebbe ad esempio darne 19».<br />

«Quanto detto ci porta a una seconda considerazione,<br />

legata al tipo di applicazione<br />

di cui stiamo parlando. Come<br />

sappiamo, ve ne sono di più o<br />

meno gravose, e quelle edili<br />

sono certamente parte del-<br />

Il motore endotermico non è una tecnologia da superare,<br />

secondo Yanmar. Si tratta invece di passare<br />

dai carburanti fossili ad altri più sostenibili,<br />

come parte di un processo complessivo verso<br />

una visione di rispetto ambientale.<br />

la seconda categoria. Basti pensare ad applicazioni idrostatiche<br />

dove il motore lavora sempre in coppia. In quelle<br />

situazioni, e magari in presenza di condizioni ambientali<br />

particolari, un calo di potenza può essere molto rilevante.<br />

Insomma, dove in altri ambiti un derating del motore potrebbe<br />

essere tollerato, in alcuni casi si rivelerebbe critico.<br />

E questo dato non lo si desume dalle semplici caratteristiche<br />

tecniche del carburante usato, è un qualcosa che<br />

emerge solo dall’esperienza sul campo, dal fatto di trovarsi<br />

in quel momento, in certe condizioni. Una casistica dettagliata<br />

ancora non c’è, perché questi carburanti sono molto<br />

giovani in questo genere di utilizzo. Da queste considerazioni<br />

discende la posizione di Yanmar, che vorremmo<br />

fosse chiara: la nostra filosofia si basa sulla qualità, sul fatto<br />

di consegnare un motore potendo garantire le prestazioni<br />

dichiarate, ed essendo sicuri che funzionerà nella<br />

macchina in cui è installato come l’utilizzatore si aspetta.<br />

Da qui viene la nostra prudenza. Prima di poterci sbilanciare<br />

serviranno abbastanza prove sul campo da permetterci<br />

di farlo, e per questo ci vorrà del tempo».<br />

Quanto alle manutenzioni, stesso discorso: «Esatto, non<br />

c’è ancora alle spalle uno storico sufficiente per potersi<br />

pronunciare in termini assoluti. Per esempio, non possiamo<br />

dire se con questi carburanti gli iniettori abbiano la medesima<br />

vita utile. Le considerazioni che possiamo fare al<br />

momento sono tutte sulla carta, mentre noi vogliamo esprimerci<br />

sulla base dell’esperienza».<br />

Attenzione però, cautela sì ma non per questo mancanza<br />

di interesse o sottovalutazione: «Al contrario, questo è<br />

certamente un passaggio molto importante nel cammino<br />

verso la decarbonizzazione e la transizione ecologica.<br />

Semmai, il limite che si riscontra in questi carburanti deriva<br />

dal fatto che sono ricavati principalmente da colture vegetali.<br />

Rispetto alla questione della loro diffusione credo<br />

che questo punto ne costituisca il principale limite. Infatti,<br />

nel momento in cui fossero adottati su larga scala, finirebbero<br />

per sottrarre terreno ad altre colture, banalmente<br />

a quelle agricole. È un problema ineludibile, un gioco a somma<br />

zero. Nonostante questo sia gli HVO, come altri carburanti<br />

alternativi, ad esempio i GTL, potranno certamente<br />

dare un loro contributo agli obiettivi di superamento delle<br />

fonti fossili, verso un passaggio cruciale a un’economia di<br />

tipo circolare».<br />

Senza demonizzare il motore endotermico: «È un grande<br />

fraintendimento: nel tempo si è puntato il dito contro questa<br />

tecnologia come responsabile dell’inquinamento quando<br />

semplicemente non è così. Semmai questo è vero finché<br />

usiamo fonti fossili, che sono le vere responsabili<br />

dell’inquinamento. Invece, se usiamo carburanti che nella<br />

combustione restituiscono la parte di carbonio che avevano<br />

sequestrato le materie prime utilizzate per realizzarli,<br />

allora ci rendiamo conto che la parte residua è davvero<br />

molto più gestibile e piccola. Per questo Yanmar<br />

guarda con grande interesse a tutte le soluzioni alternative,<br />

compreso l’idrogeno che probabilmente è l’altro grande<br />

candidato a portare il motore endotermico dentro una<br />

visione di rispetto ambientale. Certo, ci aspettiamo evoluzioni<br />

anche sul fronte dell’elettrico, sulla scia di quanto<br />

sta avvenendo nel settore auto. Probabilmente, i macchinari<br />

di piccola taglia saranno quelli maggiormente interessati<br />

dall’elettrificazione. Nel campo degli escavatori, per<br />

esempio, abbiamo visto le prime applicazioni da 2 tonnellate,<br />

e più di recente fino a 5 tonnellate. Le macchine più<br />

grandi, però restano equipaggiate con motore endotermico,<br />

e probabilmente lo saranno ancora a lungo».<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> 2022 [25]

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