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la vita cronica - Odin Teatret

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raccontare alcuni episodi del<strong>la</strong> <strong>vita</strong> di María scritti da suo marito Juan, per<br />

cantare un paio di canzoni in spagnolo. Seguendo <strong>la</strong> voce registrata di María,<br />

eseguivo <strong>la</strong> partitura fissata tenendo in mano il completo grigio-per<strong>la</strong>. Oltre al<strong>la</strong><br />

mia paura, credo che abbia avuto effetto <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> voce di María.<br />

Al<strong>la</strong> fine del primo periodo di prove, Eugenio ha chiesto a tutti di preparare<br />

per <strong>la</strong> successiva fase di <strong>la</strong>voro <strong>la</strong> storia del proprio personaggio, dandogli anche<br />

un nome. Come per <strong>la</strong> scena del<strong>la</strong> lotta con l’angelo, ognuno di noi ha capito il<br />

compito a modo suo seguendo il cammino fruttifero del malinteso. Inoltre<br />

dovevamo imparare un’ora di musiche e canzoni. A me in partico<strong>la</strong>re Eugenio<br />

disse: "Se vuoi raccontare <strong>la</strong> storia di María, devi creare un personaggio<br />

contastorie molto diverso da lei. Non puoi essere tu, e tu non puoi essere lei."<br />

Decido che <strong>la</strong> storia di María sarà raccontata dallo Zio d’America e raccolgo<br />

un’infinità di canzoni in spagnolo e brasiliano. Comincio a trascriverne i testi e a<br />

ripetere le melodie: un grosso impegno per me, perché <strong>la</strong> mia memoria musicale<br />

è debole. Mentre faccio giardinaggio, stiro, guido o prendo il sole, tengo gli<br />

aurico<strong>la</strong>ri e canto, ripetendo all’infinito <strong>la</strong> lunga sequenza di canzoni, per mesi.<br />

Neanche un secondo di questi canti sarà usato nello spettacolo.<br />

I racconti del<strong>la</strong> scrittrice messicana Angeles Mastretta mi sono spesso stati di<br />

ispirazione. Soprattutto <strong>la</strong> raccolta di Donne dagli occhi grandi mi è ser<strong>vita</strong> per dare<br />

contorni e parole a figure femminili. Avevo da poco letto un suo nuovo libro dal<br />

titolo Mariti. Mi aveva colpito <strong>la</strong> storia di un libanese che, dopo svariate vicissitudini,<br />

riesce a ricongiungersi con il primo amore del<strong>la</strong> sua <strong>vita</strong> emigrata in Messico.<br />

La giovane si era sposata con un uomo ricco, deceduto, però, durante il loro viaggio<br />

di nozze attraversando l’oceano. Il libanese aveva visto per <strong>la</strong> prima volta quel<strong>la</strong><br />

ragazza dalle parvenze di un angelo, seduta sotto un albero di fichi mentre par<strong>la</strong>va<br />

con <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> come era loro consuetudine ogni pomeriggio. Dopo il matrimonio, il<br />

libanese aveva mantenuto <strong>la</strong> famiglia vendendo stoffe di porta in porta, prima con<br />

una valigia e poi spingendo un carretto. Aveva guadagnato abbastanza per<br />

comprarsi un terreno, costruirsi una casa a due piani con un negozio al pian terreno.<br />

Un altro marito nel libro di Angeles Mastretta era un giocatore: quando incontra <strong>la</strong><br />

donna del<strong>la</strong> sua <strong>vita</strong> le butta una carta fra le pieghe del<strong>la</strong> gonna. Al momento di<br />

partire le dice: sei l’unico paese al quale voglio appartenere.<br />

Mi applico al<strong>la</strong> storia di María Cánepa presentata dal mio uomo baffuto. Solo<br />

al<strong>la</strong> fine, quando taglio il nastro rosso che esce dal completo grigio-per<strong>la</strong>, mi<br />

trasformo in donna. Mi libero del vestito da uomo, sciolgo i capelli e accenno al<strong>la</strong><br />

scena in cui bagno i miei piedi nell’acqua sa<strong>la</strong>ta sdraiandomi senza fretta a terra.<br />

Mi diverto a mischiare i testi che ho estrapo<strong>la</strong>to dalle storie dei mariti di Angeles<br />

Mastretta con gli episodi del<strong>la</strong> <strong>vita</strong> di María scritti da Juan Cuevas. Lo Zio<br />

d’America racconta come arriva in Cile (invece che in Messico) dopo aver navigato

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