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Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
29_
<strong>INSIEMI</strong>: LEGGIMI + ASCOLTAMI<br />
un progetto multimediale di<br />
<strong>CCL</strong> per raccontare le <strong>storie</strong> più<br />
significative di questi ultimi anni.<br />
Dando voce ai protagonisti.<br />
ASCOLTAMI<br />
IL PODCAST DI <strong>CCL</strong>
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
29_
LA MAPPA<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
FRANCESCA ABBATE<br />
40 ANNI, GIORNALISTA, GRAPHIC DESIGNER<br />
E ILLUSTRATRICE. UN TEMPO PROPRIETARIA<br />
DI UN ALLOGGIO NEL COMPLESSO BATTISTI,<br />
OGGI VIVE IN CORTE BERGAMINA.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
29_
Indice<br />
4_ Il quartiere 7_ La coordinatrice: cooperazione fa rima con vocazione 10_ Il testimonial:<br />
punto di ritrovo per tutti 14_ La voce dei soci: la fiducia viene <strong>da</strong> lontano 16_ Un gioco di squadra<br />
18_ Se sono qui è merito di Dario, il mio amato marito 20_ Con la Cooperativa non mi sono<br />
mai sentito solo 22_ Gente di quartiere: le mie canzoni di evasione 24_ L’edicola di ‘Fiorello’<br />
26_ Testimone della storia 30_ I numeri: i progetti: Copernico e Battisti 32_ Il progetto Corte<br />
Bergamina 34_ Il progettista: la corte: elemento identitario del progetto 38_ La parola a SSA:<br />
con la Cooperativa un modo diverso di lavorare 40_ La parola a <strong>CCL</strong>: per me cooperazione è<br />
sinonimo di innovazione 42_ L’<strong>abitare</strong> che parte <strong>da</strong>l basso 46_ Glossario: le parole per capire<br />
6_
| LA COORDINATRICE |<br />
COOPERAZIONE<br />
FA RIMA CON<br />
VOCAZIONE<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
F<br />
in <strong>da</strong> bambina il mio sogno era<br />
fare l’avvocato. Alla cooperazione<br />
ci sono arrivata per caso. Abitavo<br />
a Pero, frequentavo l’oratorio, conoscevo<br />
Marco Venturini, uno dei fon<strong>da</strong>tori della<br />
Cooperativa Don Ghezzi. Fu lui un giorno a<br />
farmi una proposta, mi disse: “Intanto che<br />
studi, perché non ci <strong>da</strong>i una mano?”. Non<br />
sapevo neanche cosa fosse una cooperativa<br />
ma accettai volentieri.<br />
Qualche tempo dopo accadde che a<br />
una cena con Claudio Palmerini (direttore<br />
generale di <strong>CCL</strong>, ndr) mi chiesero se<br />
volessi partecipare a un corso per dirigenti<br />
cooperatori. Ancora una volta dissi di sì.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
7_<br />
29_
| IL QUARTIERE |<br />
TOPONOMASTICA<br />
Pero è un comune di 11mila abitanti. Fa<br />
parte della città metropolitana di Milano ed è<br />
situato tra il capoluogo lombardo e il comune<br />
di Rho. Collegato a Milano <strong>da</strong>lla statale del<br />
Sempione e <strong>da</strong>lla linea 1 della metropolitana,<br />
è attraversato <strong>da</strong>l fiume Olona. Il nome Pero<br />
potrebbe significare nella lingua dei Reti –<br />
antichi abitanti delle Alpi centro-orientali<br />
- ‘per la stra<strong>da</strong>’ visto che si trovava sulla<br />
stra<strong>da</strong> che <strong>da</strong> Mediolanum (la moderna<br />
Milano appunto) portava al lago di Verbano<br />
ovvero l’attuale Lago Maggiore. Una secon<strong>da</strong><br />
ipotesi farebbe invece derivare il nome <strong>da</strong><br />
un cascinale già noto nel X secolo per la<br />
produzione di frutta e in particolare di pere.<br />
LO SVILUPPO INDUSTRIALE<br />
La vicinanza a Milano, il collegamento della<br />
statale del Sempione, la ferrovia Milano-<br />
Torino e i numerosi corsi d’acqua che lo<br />
attraversano hanno favorito lo sviluppo<br />
industriale di Pero nel XX secolo e soprattutto<br />
nel secondo dopoguerra. Fu nel 1952 in<br />
particolare che si costruì l’impianto dell’Agip,<br />
poi Eni, che raffinava fino a 4 tonnellate di<br />
greggio all’anno. Certo la raffineria inquinava<br />
aria, acqua e fal<strong>da</strong> ma, in quegli anni, portò<br />
molti lavoratori – soprattutto immigrati del<br />
sud Italia - e un indotto fiorente di fonderie,<br />
industrie metalmeccaniche e attività<br />
artigianali. In vent’anni, <strong>da</strong>gli anni ‘50 ai<br />
‘70, Pero crebbe a ritmi vertiginosi mentre i<br />
cantieri edili sfornavano case, strade, scuole.<br />
Negli anni Ottanta la raffineria ridusse<br />
gradualmente la sua attività fino ad essere<br />
smantellata nel 1999 quando ciminiere alte<br />
50 metri con un diametro di 5 crollarono al<br />
suolo sotto l’impatto delle ruspe.<br />
4_
IL TERZIARIO<br />
Sul terreno della ex raffineria e su quello<br />
adiacente del comune di Rho - dopo un<br />
enorme lavoro di bonifica durato tre anni<br />
- è sorto il nuovo polo fieristico progettato<br />
<strong>da</strong>ll’architetto Massimiliano Fuksas e<br />
inaugurato nel 2005. Fieramilano, questo<br />
il suo nome, e l’area Fieramilanocity, al<br />
Portello, costituiscono il polo fieristico più<br />
grande d’Europa con i loro 753mila mq di<br />
superficie complessiva. Tra il 1 maggio e il<br />
31 ottobre del 2015, in un’area adiacente, si è<br />
tenuto l’EXPO, l’Esposizione Universale il cui<br />
tema è stato ‘Nutrire il pianeta, energia per la<br />
vita’ che ha portato circa 20milioni di visitatori,<br />
creando un indotto di 31miliardi e 240mila<br />
occupati. Sull’area dell’Expo attualmente sta<br />
sorgendo MIND Milano Innovation District<br />
centro d’eccellenza internazionale dedicato<br />
al progresso e alla salute.<br />
<strong>CCL</strong> A <strong>PERO</strong><br />
Ad oggi, gli interventi della Cooperativa Don<br />
Ghezzi nel Comune di Pero sono cinque. Il<br />
primo è nato agli inizi degli anni Duemila in<br />
via Copernico, cui sono seguiti altri tre in via<br />
Battisti (civici 3, 21 e 9 in ordine di tempo)<br />
mentre l’ultimo è Corte Bergamina terminato<br />
nel 2021. In totale si tratta di circa 250 alloggi<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
la maggior parte di proprietà (una quindicina<br />
in affitto) assegnati a prezzo calmierato<br />
rispetto a quello di mercato. Ognuno di<br />
questi interventi ha visto la realizzazione<br />
di importanti opere di urbanizzazione che<br />
hanno riguar<strong>da</strong>to migliorie nella viabilità e la<br />
creazione di aree verdi accessibili a tutti.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
5_<br />
29_
| LA COORDINATRICE |<br />
Nel frattempo mi ero laureata in Giurisprudenza e facevo praticantato in uno studio<br />
legale. Non posso dire che l’ambiente mi entusiasmasse. Quando parlavo di <strong>CCL</strong> invece mi<br />
brillavano gli occhi. Mi sono proprio innamorata della cooperazione. Quando si è prospettata<br />
la possibilità di lavorare nel Consorzio ho detto addio allo studio di avvocati, senza rimpianti.<br />
Con <strong>CCL</strong><br />
sono entrata<br />
in un circolo<br />
virtuoso.<br />
In <strong>CCL</strong> ho trovato un ambiente di persone appassionate,<br />
convinte del lavoro che fanno, che vivono l’essere<br />
cooperatori come una vocazione, né più né meno. Sono<br />
entrata in un circolo virtuoso dove le persone sanno<br />
che stanno prendendo parte a un progetto comune, ci<br />
credono, si adoperano per farlo funzionare.<br />
Nell’Ottocento quando mancava il mangiare, il lavoro,<br />
la casa, la gente si metteva assieme e costituiva le<br />
cooperative... di pescatori, di lavoratori e così via. La<br />
cooperazione è nata per risolvere problemi. Era, ed è,<br />
la risposta a un bisogno. Cosa significa fare cooperazione? Agire insieme mettendo a frutto<br />
diverse competenze, condividere saperi senza gelosie, cercare le soluzioni migliori a un<br />
problema comune e al costo più equo.<br />
A Pero, la Cooperativa Don Ghezzi ha realizzato cinque diversi interventi (in ordine di<br />
tempo: Copernico 8, Battisti 3, Battisti 21, Battisti 9 e Corte Bergamina) a partire <strong>da</strong>i primi<br />
anni Duemila fino ad oggi. Si tratta di circa 250 alloggi che su un comune di 11mila abitanti<br />
non è cosa <strong>da</strong> poco.<br />
Quando le persone si avvicinano a noi solo per una questione economica proprio non<br />
capisco. Quasi mi arrabbio. Come fanno a non accorgersi di tutto quello che offriamo in più?<br />
Qualità delle abitazioni e opere di urbanizzazione che migliorano i quartieri in cui andiamo ad<br />
operare. Poi ci sono quelli che all’inizio sono dubbiosi e ci doman<strong>da</strong>no: “Ma veramente posso<br />
8_
partecipare alle assemblee? Ma è vero che ho a mia disposizione un assistente che mi aiuterà<br />
durante tutta la fase di costruzione?”. Sono stupiti e increduli. Con il passare dei mesi, è bello<br />
vedere come i dubbi lascino il posto alla fiducia.<br />
Un progetto cui tengo tantissimo – perché l’ho visto nascere – è SSA, la Società<br />
Cooperativa Servizi per l’Abitare. Anche SSA è nata per risolvere un problema concreto, la crisi<br />
del 2009. Si tratta di una società di ‘produzione lavoro’ che <strong>da</strong> una parte ci ha permesso di non<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
dover arrivare a licenziare nessuno, <strong>da</strong>ll’altra ci consente<br />
di accompagnare i soci anche dopo che entrano nei loro<br />
alloggi grazie al servizio di amministrazione di condomini.<br />
Non è stato semplice ma abbiamo vinto una scommessa.<br />
Attualmente amministriamo non solo condomini<br />
derivati <strong>da</strong>gli interventi di <strong>CCL</strong> ma anche diversi stabili<br />
del mercato libero. In più abbiamo attivato un servizio di<br />
portierato e pulizia. Anche in questa occasione non ci siamo<br />
accontentati semplicemente di trovare una soluzione ma<br />
abbiamo cercato di farlo portando a bordo i nostri valori più<br />
profondi: soli<strong>da</strong>rietà, equità, redistribuzione.<br />
Lavoriamo<br />
per trovare<br />
soluzioni<br />
a bisogni.<br />
Per questo ci siamo rivolti a persone che erano fuori <strong>da</strong>l mercato del lavoro,<br />
ultracinquantenni o stranieri con le carte in regola ma con poca conoscenza dell’italiano e che<br />
perciò faticavano a trovare un impiego. Oggi possiamo contare su ben diciotto dipendenti, e tre<br />
di loro – Alexander, Jesus, Jorge – li conoscerete su queste pagine.<br />
NICOLETTA PICCIRILLO<br />
42 ANNI, È VICEPRESIDENTE DI SSA, VICEPRESIDENTE DELLA COOPERATIVA DON GHEZZI DI <strong>PERO</strong> E MEMBRO DEL<br />
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI <strong>CCL</strong>. IN AMBITO REGIONALE È PRESIDENTE DI CONFCOOPERATIVE HABITAT<br />
LOMBARDIA.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
9_<br />
29_
| IL TESTIMONIAL |<br />
LORENZO CILETTI<br />
65 ANNI, ORIGINARIO DI UN PAESINO IN PROVINCIA DI FOGGIA SI TRASFERISCE AL NORD CON LA FAMIGLIA ALL’ETÀ<br />
DI 8 ANNI. DAL 1970 LAVORA NELLA RISTORAZIONE. NEL 1988 APRE IL LOCALE DOV’È ANCORA OGGI IN PIENO<br />
CENTRO A <strong>PERO</strong>.<br />
10_
PUNTO DI RITROVO PER TUTTI<br />
Non credo di esagerare se dico che,<br />
a Pero, il mio locale è un punto di<br />
ritrovo per tutti, anche se tanti miei<br />
clienti storici arrivano anche <strong>da</strong>i paesi vicini e<br />
<strong>da</strong> Milano.<br />
Qui vengono a cenare i candi<strong>da</strong>ti dei vari<br />
partiti – non importa di che corrente politica<br />
siano – i giocatori delle squadre di calcio<br />
dilettantistiche e qualche nome top della Serie<br />
A, gli operai di Expo ieri e quelli dell’Ospe<strong>da</strong>le<br />
oggi (ospe<strong>da</strong>le, è così che viene chiamato<br />
l’intervento di trasformazione urbana MIND<br />
<strong>da</strong>gli abitanti di Pero, ndr), gli impiegati e i<br />
liberi professionisti, i ragazzi che frequentano<br />
l’oratorio e quelli che si allenano al centro<br />
sportivo, la polizia e i carabinieri (una parete<br />
del locale è interamente rivestita <strong>da</strong>lle targhe<br />
dell’Arma e tra queste una recita: ‘A Lorenzo,<br />
tutto il meglio al migliore’, ndr).<br />
Insomma <strong>da</strong> qui passa un’umanità varia<br />
che ormai conosco e con la quale mi piace<br />
intrattenermi. Certo gli amici me li scelgo<br />
e ormai ho affinato l’occhio e so a chi <strong>da</strong>re<br />
confidenza e a chi no. Ma se chiedete in giro,<br />
credo che tutti parlino di me come di una<br />
persona sempre con il sorriso sulle labbra e la<br />
battuta pronta, insomma uno di compagnia. La<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
settimana scorsa un amico mi ha detto che era<br />
una giornata nera e allora ha pensato: “Vado a<br />
pranzo <strong>da</strong> Lorenzo così mi rilasso un po’”. Sono<br />
cose che fanno piacere.<br />
Nonostante sia qui <strong>da</strong> quasi quarant’anni,<br />
non posso dire di conoscere bene il paese, per<br />
esempio quando qualcuno si ferma a chiedere<br />
indicazioni stra<strong>da</strong>li raramente so fornirgliele,<br />
in compenso conosco bene le persone. Con gli<br />
amici, e Marco Venturini è certamente uno di<br />
questi, amo fermarmi a chiacchierare, è bello<br />
poter scambiare qualche battuta, commentare<br />
una notizia del giornale oppure fare un<br />
commento sull’ultima partita di Campionato,<br />
anche se Marco ed io - calcisticamente parlando<br />
- siamo agli antipodi, tifoso dell’Inter io, del<br />
Milan lui (ride, ndr).<br />
Ah dimenticavo: qui si mangia <strong>da</strong> Dio e il<br />
nostro pizzaiolo è il numero uno! Provare per<br />
credere.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
11_<br />
29_
LEGGIMI<br />
Per scaricare il pdf dell’instant book<br />
inquadra il QR Code
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
29_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
LA FIDUCIA VIENE DA LONTANO<br />
Sono cresciuta nell’appartamento dei<br />
miei genitori in via Copernico 8 in uno<br />
stabile realizzato <strong>da</strong> <strong>CCL</strong>. Da grande,<br />
sono diventata a mia volta socia della Cooperativa<br />
Don Ghezzi aderendo all’iniziativa di via Battisti<br />
dove ho vissuto per sette anni. Quando ho visto<br />
il progetto di Corte Bergamina però ho pensato:<br />
“Ecco la mia prossima casa”.<br />
Sono stata l’ultima tra i soci a entrare<br />
nell’iniziativa così non ho avuto la possibilità di<br />
scegliere l’alloggio ma devo riconoscere che<br />
è perfetto per me: non troppo grande, con un<br />
terrazzo ampio sempre all’ombra adorato <strong>da</strong>i<br />
miei due gatti. Inoltre l’affaccio interno verso<br />
la corte è tranquillo, privato, intimo. Mi piace il<br />
silenzio, l’assenza di traffico, il fatto che non ci sia<br />
introspezione <strong>da</strong> parte di estranei.<br />
Proprio durante i lavori è scoppiata la<br />
pandemia, certo tutto si è complicato ma devo<br />
riconoscere che grazie alla pazienza e alla<br />
determinazione della Cooperativa non ci siamo<br />
mai sentiti abbandonati. Sapevamo di avere al<br />
nostro fianco dei professionisti che in qualche<br />
modo sarebbero stati capaci di tirarci fuori <strong>da</strong><br />
quell’impasse.<br />
Durante la<br />
pandemia<br />
non ci siamo<br />
mai sentiti<br />
soli.<br />
Nonostante la casa non sia grande, quando<br />
c’è <strong>da</strong> trovarsi con gli amici la scelta ricade sempre<br />
qui. È accaduto anche lo scorso Capo<strong>da</strong>nno, tutti<br />
a festeggiare <strong>da</strong> me in Corte Bergamina. Io sono<br />
felice di aprire la porta di casa, ne vado fiera.<br />
I miei amici? Credo che un po’ invidino questa mia<br />
nuova fantastica sistemazione.<br />
14_
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
FRANCESCA ABBATE<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
40 ANNI, GIORNALISTA E GRAFICA, È L’ILLUSTRATRICE CHE HA REALIZZATO LA MAPPA DI <strong>PERO</strong> PUBBLICATA SU QUESTO<br />
INSTANT BOOK. UN TEMPO PROPRIETARIA DI UN ALLOGGIO NEL COMPARTO BATTISTI, OGGI VIVE IN CORTE BERGAMINA.<br />
15_ 29_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
GIUSEPPE BARLETTA<br />
40 ANNI, LAVORA IN RICERCA E SVILUPPO PER UNA MULTINAZIONALE NEL<br />
CAMPO DELL’EDILIZIA. ABITA IN VIA BATTISTI DAL 2015 CON MOGLIE E DUE<br />
FIGLI. È ALLENATORE DELLA SQUADRA DI CALCIO DEL SUO CONDOMINIO. È<br />
ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E SPORT DI <strong>PERO</strong> DAL 2019.<br />
16_
UN GIOCO DI SQUADRA<br />
Abito in via Battisti <strong>da</strong>l 2015 cioè<br />
<strong>da</strong> quando l’intervento è stato<br />
completato. Il clima che si respira<br />
è quello di una famiglia: ci si aiuta, ci piace<br />
stare insieme, i nostri figli si frequentano e<br />
giocano negli spazi comuni all’aperto, quando<br />
ci sono problemi ci si trova in giardino per<br />
risolverli. C’è uno spirito di collaborazione<br />
che non ho mai riscontrato <strong>da</strong> altre parti.<br />
L’idea di organizzare un ‘Campionato dei<br />
condomini’ è stata di Marco Venturini. Abbiamo<br />
<strong>da</strong>to vita <strong>da</strong>l nulla a una serie di squadre<br />
rappresentative di una decina di stabili: Taggia,<br />
Caldera, Donna Prassede, Palazzo Marino.<br />
Oltre ad allenarsi e a giocare, la cosa<br />
importante è il famoso ‘terzo tempo’, si cena<br />
assieme con i figli, le mogli, le compagne. Ma non<br />
nego che anche i risultati sportivi abbiano un certo<br />
peso: abbiamo vinto per due anni consecutivi, che<br />
soddisfazione! La finale si gioca a San Siro e in palio<br />
c’è un defibrillatore per il condominio con tanto<br />
di corso di formazione per imparare ad usarlo.<br />
Nel 2019 mi è stata lanciata un’altra sfi<strong>da</strong>:<br />
candi<strong>da</strong>rmi alle elezioni comunali. Oggi sono<br />
Assessore ai Lavori Pubblici e Sport di Pero.<br />
Quest’esperienza mi ha permesso di conoscere<br />
le dinamiche dell’amministrazione pubblica che<br />
non sono così semplici come si crede. Bisogna<br />
rispettare vincoli e tempistiche, saper ascoltare e<br />
mediare. Un’esperienza che dovrebbero fare tutti<br />
quelli che <strong>da</strong>nno giudizi affrettati senza capire il<br />
grande lavoro che si cela dietro al fare politica.<br />
Fare politica<br />
insegna a<br />
mediare e<br />
ad ascoltare<br />
le ragioni<br />
di tutti.<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
17_ 29_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
AMORE A PRIMA VISTA<br />
Ricordo ancora quando Dario è an<strong>da</strong>to ad<br />
accompagnare nostra figlia a vedere il<br />
cantiere dove sarebbe nata la sua nuova<br />
casa ed è tornato <strong>da</strong> me dicendo: “Isa ho comprato<br />
casa. Vedrai come ci farà ringiovanire!”. In quel<br />
momento non ne ero tanto convinta, ma poi mi sono<br />
dovuta ricredere, come al solito aveva ragione lui.<br />
Questa casa, il suo ampio terrazzo affacciato sul<br />
verde dove amavamo passare le serate estive a<br />
chiacchierare, le stanze ampie e luminose, insomma<br />
qui tutto è bello. L’unica cosa che ora manca è proprio<br />
lui che se n’è an<strong>da</strong>to un anno fa; fino all’ultimo è<br />
stato un uomo esplosivo, pieno di interessi, sportivo<br />
al limite dell’incoscienza, pensate che a 80 anni si è<br />
lanciato con il paracadute.<br />
lavori, inserendo eventuali modifiche ma anche gli<br />
arredi che avremmo portato <strong>da</strong>lla casa precedente.<br />
La sera dopo cena, spostavamo i mobili della<br />
sala e ci mettevamo a ballare. È la mia grande<br />
passione. Ci siamo conosciuti nella sala <strong>da</strong> ballo<br />
Pigalle di Corso Buenos Aires. In tutti gli anni<br />
assieme ho sempre provato a insegnargli a ballare<br />
ma lui non era tanto portato. Abbiamo viaggiato<br />
tanto nella vita: Messico, Cuba, Malta, Brasile non<br />
ricordo neanche più tutti i posti in cui siamo stati.<br />
Eppure ‘casa’ per noi è sempre stata Pero e questo<br />
nuovo alloggio ci ha sempre riempiti di gioia.<br />
Per questa casa si era preso una specie di<br />
‘cotta’, così come per la Cooperativa Don Ghezzi<br />
e le persone che ci lavorano. Con Marco Venturini<br />
si è creato subito un rapporto di fiducia tant’è che<br />
quando abbiamo venduto il vecchio appartamento ha<br />
voluto che fosse presente nella fase di contrattazione<br />
perché vedeva la Cooperativa come una sorta di<br />
garanzia. È la dimostrazione che la contaminazione<br />
tra persone per bene può funzionare e <strong>da</strong>re buoni<br />
frutti.<br />
Quando ancora c’era il cantiere si era fatto <strong>da</strong>re<br />
tutte le planimetrie così <strong>da</strong> conoscere nel dettaglio<br />
metrature, esposizione, distribuzione degli ambienti<br />
interni. Di ogni appartamento aveva stilato un<br />
elenco di pregi e difetti. Questo era l’alloggio che lo<br />
soddisfaceva sotto tutti i punti di vista, la sua ‘prima<br />
scelta’. Ne ha costruito un plastico in scala che teneva<br />
aggiornato a secon<strong>da</strong> dello stato di avanzamento dei<br />
Traslocare<br />
ci ha fatto<br />
tornare<br />
giovani.<br />
18_
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
ISABELLA CICCIRIELLO E CRISTINA RIGOTTI<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
76 ANNI, LA MAMMA E 42 ANNI LA FIGLIA, ABITANO IN DUE ALLOGGI NEL COMPARTO BATTISTI. DARIO ALFONSO RIGOTTI, MARITO DI<br />
ISABELLA E PADRE DI CRISTINA, HA FORTEMENTE VOLUTO TRASFERIRSI IN QUESTO CONDOMINIO, È MANCATO UN ANNO FA A 82 ANNI.<br />
19_ 29_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
CON LA COOPERATIVA NON<br />
MI SONO MAI SENTITO SOLO<br />
ANDREA CACCETTA<br />
41 ANNI, LAUREATO IN INGEGNERIA INFORMATICA È SOCIO DI UNA SOCIETÀ DI MANAGEMENT CONSULTING. SOCIO DELLA<br />
COOPERATIVA DON GHEZZI E MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, VIVE A <strong>PERO</strong> IN UNA CASA IN BATTISTI INSIEME ALLA<br />
MOGLIE SERENA E AI FIGLI GRETA 12, PIETRO 11, ANITA 6, EMANUELE 2.<br />
20_
Sono di origini siciliane, i miei sono<br />
venuti a vivere qui quando ero piccolo.<br />
Mio padre lavorava in un’azien<strong>da</strong> che<br />
faceva trattamenti sull’acciaio. Per loro non è<br />
stato semplice integrarsi. Vi faccio un esempio:<br />
all’epoca le case ai meridionali le affittavano solo<br />
certe persone e per questo mio padre ha dovuto<br />
accettare canoni contrattuali maggiorati. Oggi<br />
mamma e papà sono i custodi di una scuola a<br />
Milano e vivono nella guardiola. Tutto questo per<br />
dirvi che non avrei mai pensato di comprare casa<br />
a 23 anni. Quando qualcuno mi dice: “Sei stato<br />
coraggioso” rispondo: “C’è stato un tessuto che<br />
mi ha permesso di esserlo”.<br />
A differenza di mio padre, ho avuto la grande<br />
fortuna di crescere in un contesto che mi ha aiutato,<br />
mi ha fatto sentire accettato. L’oratorio prima, la<br />
Cooperativa Don Ghezzi poi. Quando abbiamo fatto<br />
l’azzardo di acquistare casa mi hanno sempre<br />
trasmesso la sensazione di fare insieme a me un<br />
passo alla volta. È stato come avere al fianco una<br />
famiglia allargata, un non sentirsi mai soli. Non<br />
avrei avuto la forza senza certe persone al mio<br />
fianco: Marco Venturini, Sandro Pizzi. Quando<br />
abbiamo bloccato la prima casa, è stata bellissima<br />
la dignità di mio padre che ha detto a Venturini:<br />
“Se io penso a tutti i sacrifici che ho affrontato,<br />
sono contento anche solo del fatto che Andrea ci<br />
stia provando”.<br />
Com’è successo? Con la mia prima busta paga<br />
io e Serena volevamo comprare l’auto nuova.<br />
Ma litigammo a causa del colore. Incontrai<br />
Venturini che ero ancora nero in volto. Mi ascoltò<br />
e poi mi disse: “Ma se hai questi soldi perché<br />
non ti compri casa?”. Naturalmente era una<br />
boutade perché la cifra era decisamente diversa<br />
ma facendo salti mortali alla fine ce l’abbiamo<br />
fatta. Quando abbiamo consegnato la caparra,<br />
Serena mi ha detto: “Ma cosa significa?”, “Che ci<br />
sposiamo” ho risposto io. Non glielo avevo ancora<br />
chiesto.<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
Il lavoro della Cooperativa ha permesso<br />
di restituire il paese a una serie di famiglie che<br />
altrimenti sarebbero state costrette ad an<strong>da</strong>re<br />
altrove a causa del costo al metro quadro.<br />
Anziché l’auto<br />
ho comprato casa,<br />
merito di <strong>CCL</strong>.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
21_ 29_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
LE MIE CANZONI DI EVASIONE<br />
S<br />
ono cantautore e musicista, il mio<br />
approccio alla musica è intimista,<br />
allegorico, poco descrittivo molto<br />
onirico. I miei sono testi di evasione, contengono<br />
in sé un esotismo, una spinta a lasciare la realtà<br />
per incamminarci su una stra<strong>da</strong> più misteriosa.<br />
Sono nato a Milano e, quando avevo tre anni,<br />
i miei si sono trasferiti a Pero. Ho vissuto qui <strong>da</strong><br />
bambino frequentando una triade ben definita:<br />
casa-scuola-oratorio. Mi piaceva la sensazione di<br />
vivere in un paese, la coesione tra le persone, la<br />
facilità di muoversi senza il controllo degli adulti.<br />
Casa mia era piena delle chitarre di mio padre e<br />
<strong>da</strong> lì ha origine la mia passione. Il primo pubblico è<br />
stato quello dell’oratorio e della chiesa e per anni<br />
non ho sentito l’esigenza di an<strong>da</strong>rmene.<br />
Crescendo quel raggio d’azione si è allargato.<br />
Ho frequentato il liceo a Lampugnano e<br />
il Gallaratese è diventato il mio territorio<br />
d’esplorazione. Giovanissimo ho aderito ad<br />
‘Abitagiovani’ un progetto della Regione Lombardia<br />
per ragazzi under 35 che convenzionava case<br />
dell’ALER. Appena ventenne sono entrato in un<br />
bilocale a San Siro con diritto di riscatto. A soli 28<br />
anni, ho potuto acquistare casa. Che fortuna!<br />
A Pero<br />
si viveva<br />
come in<br />
un paese.<br />
Oggi vivo in V Giornate a Milano con la mia<br />
ragazza. Ognuno di questi luoghi ha segnato un’età<br />
molto diversa della mia vita mi risulta impossibile<br />
fare paragoni. La cosa che so è che quando<br />
sono in un posto, pur standoci bene, ho sempre<br />
bisogno di un altrove, il presente non mi appaga<br />
mai completamente, è quella sete di mistero di cui<br />
parlo nelle mie canzoni, quei testi che hanno avuto<br />
la loro genesi a Pero.<br />
22_
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
MATTEO (TEO) MANZO<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
35 ANNI, IL SUO PROGETTO MUSICALE SI CHIAMA KUBLAI UN NOME ISPIRATO A ‘LE CITTÀ INVISIBILI’ DI ITALO CALVINO E SI BASA<br />
SULLA COLLABORAZIONE TRA TANTI ARTISTI DIVERSI.<br />
23_ 29_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
VITTORIANA GALBIATI<br />
72 ANNI, È L’EDICOLANTE DI <strong>PERO</strong>. L’ATTIVITÀ È DELLA SUA FAMIGLIA DA 60 ANNI.<br />
24_
L’EDICOLA DI ‘FIORELLO’<br />
Mia mamma era la cameriera della<br />
padrona di questo negozio che<br />
vendeva un po’ di tutto come accadeva<br />
un tempo: giornali, cancelleria ma anche valigie<br />
e casse <strong>da</strong> morto. Quando la padrona le propose<br />
di comprare il negozio mia madre rispose di sì<br />
anche se non aveva i soldi. Ha pagato cambiali<br />
e fatto enormi sacrifici ma alla fine è diventato<br />
suo. Apriva alle 4.30 del mattino perché i giornali<br />
li portavano con il tram, li buttavano <strong>da</strong>vanti al<br />
negozio e dovevi ritirarli altrimenti li rubavano.<br />
Mio padre lavorava all’Alfa Romeo, al mattino<br />
presto aiutava mamma mentre io, prima della<br />
scuola, facevo il giro delle consegne a domicilio.<br />
Poi salivo sul tram delle 7.20 per an<strong>da</strong>re a scuola<br />
a Rho. Ho studiato <strong>da</strong> segretaria contabile ma ho<br />
preferito stare qui. Lavoro 11 ore al giorno, arrivo<br />
alle 5.30 e chiudo alle 19, sono aperta anche la<br />
domenica, e ho solo 15 giorni di chiusura all’anno<br />
ma mi piace il rapporto con le persone.<br />
Pero non è più il paese di quand’ero bambina.<br />
A quei tempi nei cortili c’era una vita incredibile.<br />
Nel nostro vivevano 113 famiglie con 60 bambini.<br />
Quando scappava il toro <strong>da</strong>l macellaio c’era<br />
un fuggi fuggi generale, ricordo che quando si<br />
raccoglieva il grano, la sera, sotto i portici, si<br />
spannocchiava e si cantava. Ora tutto questo non<br />
c’è più. Siamo un ibrido, una cerniera tra Rho<br />
e Milano. Pero non è né paese né città. I piccoli<br />
negozi stanno scomparendo lasciando il posto ai<br />
supermercati e ad Amazon.<br />
Al mattino qui c’è sempre un capannello<br />
di persone che si ferma a chiacchierare e a<br />
commentare le ultime notizie, io la chiamo<br />
‘l’edicola di Fiorello’.<br />
Al mattino un<br />
capannello<br />
di gente si<br />
ferma sempre<br />
a fare due<br />
chiacchiere.<br />
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
25_ 29_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
TESTIMONE DELLA STORIA<br />
I<br />
miei genitori erano veneti, venuti qui dopo<br />
la grande piena del Po’ del ‘51, quando io<br />
avevo solo 7 anni. Erano gente semplice,<br />
avevano fatto la terza elementare. Io ho potuto<br />
frequentare la scuola professionale dove ho<br />
imparato il disegno tecnico e a lavorare il tornio<br />
e la fresa. Appena diplomato sono stato assunto<br />
alla raffineria dove già lavorava mio padre e dove<br />
si raffinavano 4 milioni di tonnellate di greggio<br />
all’anno producendo olio, benzina, bitumi.<br />
Allora Pero era un paesotto provinciale,<br />
ma ben presto sono arrivate tante industrie<br />
metalmeccaniche come la Simca e la Fiam<br />
e tante piccole officine che lavoravano come<br />
indotto della raffineria. Nessuno aveva problemi<br />
di disoccupazione. Era l’epoca d’oro del boom<br />
economico. Ero sin<strong>da</strong>calista ma, bisogna<br />
riconoscerlo, si stava bene: an<strong>da</strong>vamo al mare<br />
e in montagna, c’era il dopolavoro, avevamo<br />
campi <strong>da</strong> calcio e <strong>da</strong> tennis e naturalmente la<br />
quattordicesima.<br />
Insieme alle fabbriche sono arrivate le case.<br />
All’inizio in maniera caotica ma poi seguendo le<br />
indicazioni del Piano Regolatore Generale. Pero<br />
cambiava e noi faticavamo ad accorgercene. La<br />
prima grande metamorfosi di cui invece ci siamo<br />
resi conto è stato quando hanno smantellato la<br />
raffineria e hanno costruito la Fiera e poi l’Expo.<br />
Fabbriche,<br />
emigrati<br />
e case: il<br />
grande<br />
boom.<br />
Oggi il progetto di MIND ci chiede di diventare<br />
città di dotarci di tutti quei servizi – scuole, campi<br />
sportivi, cinema – richiesti <strong>da</strong>i nuovi abitanti. È<br />
un’occasione epocale, speriamo di essere in grado<br />
di rispondere in maniera adeguata.<br />
26_
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
SANDRO PIZZI<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
79 ANNI, MANUTENTORE DI IMPIANTI PETROLIFERI, HA LAVORATO ALLA RAFFINERIA DI <strong>PERO</strong>. QUI HA VISSUTO DAI 7 ANNI FINO AD<br />
OGGI DIVENTANDO TESTIMONE DI TUTTI I CAMBIAMENTI DEL PAESE. HA ACQUISTATO CASA PER LA FIGLIA CON LA COOPERATIVA.<br />
27_ 29_
Case per la comunità<br />
con la comunità<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
29_
| I NUMERI |<br />
I PROGETTI: COPERNICO E BATTISTI<br />
Vista dell’intervento di Copernico 8<br />
Planimetria di Copernico 8<br />
Planimetria di Battisti 21<br />
Vista dell’intervento di Battisti 3<br />
30_
I NUMERI<br />
STEP COSTRUZIONE<br />
Copernico 8<br />
2005 2007<br />
Avvio dei lavori Fine dei lavori<br />
Battisti 3<br />
2011<br />
Avvio dei lavori<br />
2013<br />
Fine dei lavori<br />
Battisti 21<br />
2012<br />
Avvio dei lavori<br />
2015<br />
Fine dei lavori<br />
Battisti 9<br />
2012<br />
Avvio dei lavori<br />
2015<br />
Fine dei lavori<br />
ALLOGGI DEI 4 INTERVENTI<br />
Copernico 8<br />
60 alloggi<br />
Arch. Guido Maria Galbiati<br />
Battisti 3<br />
49 alloggi<br />
Arch. Guido Maria Galbiati<br />
56<br />
60<br />
Battisti 21<br />
60 alloggi<br />
Arch. Alberto Geroldi<br />
Battisti 9<br />
56 alloggi<br />
Arch. Luca Acquaviva<br />
60<br />
49<br />
31_
| I NUMERI |<br />
IL PROGETTO: CORTE BERGAMINA<br />
© Arch. Acquaviva<br />
SLP* TOTALE RESIDENZE<br />
1857 m 2<br />
*superficie lor<strong>da</strong> di pavimento<br />
32_
I NUMERI<br />
STEP COSTRUZIONE<br />
2017 2018<br />
Prima assemblea<br />
Avvio dei lavori<br />
2021<br />
Fine dei lavori<br />
I 2 EDIFICI<br />
}<br />
}<br />
Cascina<br />
proprietà<br />
della<br />
Edificio<br />
2 alloggi<br />
Coop.<br />
ex novo<br />
22 alloggi<br />
in affitto e<br />
Don<br />
in proprietà e<br />
2 in proprietà Ghezzi<br />
28 box<br />
I SOGGETTI<br />
COINVOLTI NELLA<br />
REALIZZAZIONE<br />
DI <strong>PERO</strong><br />
OPERATORI: Cooperativa Don Giuseppe Ghezzi<br />
IMPRESA ESECUTRICE: Pro Edil Cinisello<br />
PROGETTISTA: Arch. Luca Acquaviva<br />
DIRETTORE LAVORI: Arch. Luca Acquaviva<br />
CLASSE DI<br />
EFFICIENZA<br />
ENERGETICA<br />
A<br />
33_
| IL PROGETTISTA |<br />
LA CORTE: ELEMENTO<br />
IDENTITARIO DEL PROGETTO<br />
Uno spezzone di cascina fatiscente e una<br />
casa unifamiliare di poco pregio, disabitata<br />
e isolata all’interno di un’area verde incolta,<br />
ecco cosa c’era su questo lotto quando siamo arrivati.<br />
Il processo progettuale prende sempre le mosse<br />
<strong>da</strong> elementi esterni come le esigenze abitative (Slp,<br />
numero alloggi), il budget, gli obblighi normativi.<br />
Sono tutti elementi che spesso sono percepiti come<br />
limiti e che invece possono trasformarsi in importanti<br />
stimoli interpretativi. Il progetto non è mai il risultato<br />
di un’ari<strong>da</strong> sommatoria ma diventa sintesi di questi<br />
elementi inestricabili.<br />
Qui, in particolare, i paletti più importanti erano<br />
quelli attinenti la parte di cascina, un edificio assimilabile<br />
a zona A e dunque <strong>da</strong> tutelare il più possibile e sulla cui<br />
area di pertinenza il PGT (Piano di Governo del Territorio)<br />
prefigurava, un po’ ottimisticamente, una sorta di piazza<br />
verde. Per quanto possibile, dovevamo mantenere<br />
l’edificio esistente ma, per questioni prevalentemente<br />
di efficientamento energetico, era altresì necessario<br />
demolirlo in parte. Abbiamo perciò mantenuto l’ossatura<br />
principale e l’equilibrio dei volumi.<br />
Contemporaneamente gli ambienti interni<br />
dovevano rispondere alle esigenze normative: barriere<br />
architettoniche, altezze, percorsi, requisiti igienicosanitari.<br />
In alcuni casi siamo dovuti ricorrere a piccoli<br />
espedienti come una rampa nel ballatoio al piano primo<br />
che abbiamo mascherato con un carter.<br />
Una secon<strong>da</strong> sfi<strong>da</strong>, più semplice, era la presenza,<br />
al confine dell’area, dei pozzi dell’acquedotto <strong>da</strong> cui<br />
eravamo obbligati a mantenere delle distanze minime<br />
per la realizzazione delle rampe ai box.<br />
Recuperare<br />
e demolire<br />
un difficile<br />
equilibrio.<br />
Infine c’era <strong>da</strong> risolvere una questione compositiva:<br />
riproporre la corte, aggiornata al gusto contemporaneo.<br />
Ci siamo chiesti: “Da cosa viene definita una corte?”. Dai<br />
suoi quattro lati, cioè <strong>da</strong> quella percezione di chiusura<br />
visiva e intimità che la contraddistingue e che la rende<br />
un altrove rispetto al mondo circostante. Nel nostro<br />
caso questo confine era forte dove sorgeva il nuovo<br />
34_
LUCA ACQUAVIVA<br />
52 ANNI, È ARCHITETTO PROGETTISTA DI CORTE BERGAMINA DI CUI È STATO ANCHE DIRETTORE LAVORI. CON <strong>CCL</strong> AVEVA LAVORATO<br />
PRECEDENTEMENTE IN BATTISTI 9. DAL 2014 FA PARTE DELLA COMMISSIONE DEL PAESAGGIO DI S. MARTINO SICCOMARIO E DEL CONSIGLIO DI<br />
DISCIPLINA DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI PAVIA. VIVE IN PROVINCIA DI PAVIA.<br />
35_
| IL PROGETTISTA |<br />
© Arch. Acquaviva<br />
36_
edificio a L, dove c’era la cascina e dove si innalzava<br />
il muro di confine. Ma era sfrangiato e ‘aperto’ in due<br />
angoli diametralmente opposti su cui abbiamo deciso di<br />
localizzare l’ingresso con la sua ampia pensilina <strong>da</strong> una<br />
parte e, al lato opposto, la fontana.<br />
L’elemento identitario dell’intero progetto diventa<br />
proprio la corte cui si deve anche il nome dell’intervento:<br />
Corte Bergamina e non Cascina Bergamina. Lo spazio<br />
interno così definito non è un giardino decorativo o uno<br />
spazio di risulta ma è un ambito attrezzato, vero fulcro<br />
attorno a cui si sviluppano gli edifici.<br />
Per quanto riguar<strong>da</strong> l’aspetto compositivo, mi piace<br />
sempre approcciare un nuovo progetto con la massima<br />
libertà. Il linguaggio scelto deve essere legato a quel<br />
determinato momento e a quel luogo altrimenti si<br />
rischia un meccanismo perverso di pigrizia creativa.<br />
Per dissimulare le grandi dimensioni cerco di<br />
alleggerire i volumi con degli escamotage. Per esempio,<br />
nell’edificio ex novo, ho trattato in maniera differente<br />
le superfici: con un gres porcellanato effetto pietra il<br />
portale, i giardini pensili, gli angoli e i terrazzi, a intonaco<br />
tutto il resto. Il colore che domina sia la cascina che<br />
l’edificio nuovo è l’avorio diventando elemento d’unione.<br />
I layout interni degli appartamenti sono uno diverso<br />
<strong>da</strong>ll’altro. Sono convinto che sia importante avere una<br />
grande varietà di scelta visto che poi le persone che<br />
vanno a vivere nei condomini sono una diversa <strong>da</strong>ll’altra<br />
con sensibilità ed esigenze specifiche.<br />
Lo spazio interno deve avere una sua regolarità<br />
per essere funzionale ed esteticamente appagante,<br />
per questo a volte ricavo delle nicchie per nascondere<br />
gli ingombri fissi come le docce e lasciare uno spazio<br />
più pulito, integro, senza fastidiose interruzioni.<br />
In tutti gli alloggi c’è un rapporto fluido tra spazio<br />
interno ed esterno, le terrazze e i balconi non sono<br />
mai semplicemente decorativi ma devono avere delle<br />
proporzioni per essere abitabili e godibili. Da quando<br />
abbiamo vissuto il lockdown ancora di più.<br />
37_
| LA PAROLA A SSA |<br />
CON LA COOPERATIVA<br />
UN MODO DIVERSO DI LAVORARE<br />
JESUS: La pandemia è arrivata che avevo appena<br />
iniziato a lavorare per SSA. All’inizio, non posso<br />
negarlo, ho avuto paura. Non si sapeva quanto il<br />
contagio fosse grave e le notizie non erano affatto<br />
rassicuranti. Noi eravamo in prima linea: dovevamo<br />
adoperarci perché il condominio continuasse a<br />
funzionare, cercavamo di <strong>da</strong>re una mano a chi non<br />
poteva uscire, consegnavamo i medicinali. Insomma<br />
abbiamo cercato di far fronte all’emergenza. Oggi per<br />
fortuna siamo qui a raccontarlo.<br />
JORGE: Sono in SSA <strong>da</strong> più di dodici anni. È successo<br />
che lavoravo in un condominio dove abitava l’allora<br />
presidente di <strong>CCL</strong> il dottor Lupatini. Ero dipendente di<br />
una ditta che non mi valorizzava, dove i rapporti erano<br />
piuttosto freddi. Così quando si è creata l’occasione di<br />
an<strong>da</strong>re in SSA non ho avuto dubbi. Questo lavoro mi<br />
permette di vivere, non semplicemente sopravvivere,<br />
come accadeva prima. Sono una persona che quando<br />
fa qualcosa vuole farlo bene, ci metto il cuore e credo<br />
che molti se ne accorgano.<br />
GLI ANIMOTORI<br />
JESUS 46 ANNI, JORGE 55 ANNI E ALEXANDER 43 ANNI, HANNO TUTTI E TRE ORIGINI PERUVIANE E VIVONO IN ITALIA DA UNA VENTINA D’ANNI<br />
CON LE LORO FAMIGLIE. OGGI SONO ANIMOTORI DI SSA. JORGE DA QUALCHE ANNO VIVE IN UN CONDOMINIO DEL COMPARTO BATTISTI.<br />
38_
ALEXANDER: Il rapporto che si è instaurato tra noi e<br />
la dirigenza di SSA e <strong>CCL</strong> è incredibile, non si tratta<br />
solo di fiducia, direi che è un’amicizia sincera. Marco<br />
Venturini per esempio passa ogni mattina per an<strong>da</strong>re<br />
a prendere un caffè tutti insieme, quale altro capo lo<br />
fa? È veramente raro.<br />
Durante la pandemia, SSA ha deciso di puntare sulla<br />
nostra formazione facendoci seguire un corso valoriale<br />
e motivazionale di tre mesi. Ci è servito per ragionare<br />
sul nostro ruolo, per approcciarci in maniera corretta<br />
agli abitanti dei palazzi in cui operiamo, ma anche per<br />
conoscerci tra noi ‘animotori’.<br />
Una cosa che mi rende felice? Il fatto che mio<br />
figlio Davide giochi nel Campionato dei Condomini,<br />
un’esperienza bellissima che non ha fatto che legarci<br />
ancor di più con la comunità di Pero anche perché a<br />
fine partita andiamo sempre a mangiare e festeggiare<br />
tutti assieme. Siamo una vera squadra.<br />
Ci sentiamo<br />
valorizzati e<br />
parte di una<br />
comunità.<br />
39_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
PER ME COOPERAZIONE<br />
È SINONIMO DI INNOVAZIONE<br />
Innovazione e tradizione unite assieme <strong>da</strong> un<br />
legame inscindibile: ecco cosa significa per me<br />
cooperazione. La tradizione arriva <strong>da</strong>l passato<br />
perché la cooperazione è uno strumento giuridico<br />
antico che permette di mettere insieme i soci per<br />
raggiungere obiettivi comuni. Dove sta l’innovazione?<br />
Nel fatto che <strong>da</strong> anni abbiamo fatto un salto di qualità:<br />
non prestiamo attenzione semplicemente alla casa tout<br />
court ma ci occupiamo di interpretare i bisogni di chi la<br />
abita, possibilmente anticipandoli al mutare dei tempi.<br />
Son<strong>da</strong>ggi e inchieste sono per <strong>CCL</strong> strumenti concreti<br />
per individuare servizi utili al vivere contemporaneo. Le<br />
nostre sale comuni, il babysitteraggio condominiale, la<br />
ba<strong>da</strong>nte per i più anziani, le ripetizioni per i ragazzi sono<br />
tutte proposte nate interrogando i nostri soci.<br />
Da tanto tempo diamo vita a servizi che altri<br />
realizzano solo ora: concierge è quello che <strong>da</strong> noi sono<br />
<strong>da</strong> anni gli ‘animotori’, la sala fitness è la sala comune,<br />
insomma nomi diversi per indicare cose molto simili.<br />
Con il tempo ci siamo evoluti. Oggi non guardiamo<br />
più solo al condominio ma cerchiamo di creare occasioni<br />
guar<strong>da</strong>ndo alla scala del quartiere, in modo che i nostri<br />
interventi non siano mai delle astronavi calate <strong>da</strong>ll’alto.<br />
Dopo aver costruito devi restituire alla città in reti<br />
virtuose, in servizi per la comunità. A Pero lo abbiamo<br />
fatto contribuendo a bonificare il fiume Olona un tempo<br />
fortemente inquinato, realizzando il parco e unendolo<br />
con un ponte ciclo-pedonale che evita l’attraversamento<br />
della stra<strong>da</strong> carrabile, realizzando importanti opere di<br />
urbanizzazione al fianco del Comune, ristrutturando<br />
una cascina che stava cadendo a pezzi.<br />
Restituire<br />
alla città<br />
servizi<br />
per tutti.<br />
Ecco il<br />
nostro<br />
obiettivo.<br />
Un’ultima caratteristica connota <strong>CCL</strong> rispetto ad<br />
altre cooperative: non accade mai che, finito di costruire,<br />
ce ne andiamo; di solito manteniamo nei nostri<br />
interventi degli spazi per la Cooperativa o degli alloggi<br />
che gestiamo direttamente affittandoli. È un modo per<br />
mantenere un presidio che serve a noi per vedere come<br />
crescono le nostre iniziative nel tempo e a chi ci vive a<br />
sentirsi accompagnato. Un gesto concreto per costruire<br />
mattone dopo mattone la nostra credibilità.<br />
40_
CLAUDIO PALMERINI<br />
53 ANNI, DIRETTORE GENERALE DI <strong>CCL</strong> DOV’È ARRIVATO NEL 1994 COME RESPONSABILE DELL’UFFICIO LEGALE. FA PARTE DEL CONSIGLIO DI<br />
AMMINISTRAZIONE. HA MOGLIE E CINQUE FIGLI.<br />
41_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
MARCO VENTURINI<br />
56 ANNI, VICEPRESIDENTE DI <strong>CCL</strong>, PRESIDENTE DI SSA, PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA DON GHEZZI CHE OPERA A <strong>PERO</strong>.<br />
42_
L’ABITARE CHE PARTE DAL BASSO<br />
Avevo 28 anni quando, insieme ad un amico,<br />
stufi di veder an<strong>da</strong>re via <strong>da</strong> Pero tanti<br />
coetanei che non potevano permettersi casa,<br />
ci rivolgemmo al nuovo parroco Don Antonio Mascheroni<br />
chiedendogli come potevamo trovare un’abitazione a un<br />
prezzo ragionevole.<br />
La risposta di Don Mascheroni ci lasciò basiti:<br />
“Prima di parlare della vostra casa, pensate alla casa<br />
di tutti” ci rispose schietto. L’idea che ci lanciò era<br />
quella di costituire una cooperativa che si occupasse<br />
del tema CASA come questione fon<strong>da</strong>nte di benessere e<br />
coesione sociale. Sinceramente non sapevamo neanche<br />
<strong>da</strong> che parte cominciare ma lui ci mostrò il cammino.<br />
Chiamammo la cooperativa Don Ghezzi in memoria del<br />
parroco che era <strong>da</strong> poco mancato ed è la stessa che ha<br />
operato in tutti questi anni sul territorio di Pero.<br />
La nostra storia dell’<strong>abitare</strong> dunque è una storia<br />
nata <strong>da</strong>l basso per rispondere a bisogni concreti.<br />
Iniziarono così dieci anni di attività culturale<br />
sul territorio, organizzavamo convegni, assemblee,<br />
incontri. Non avevamo un’area su cui poter intervenire<br />
costruendo, non potevamo contare su appoggi politici,<br />
eravamo solo un gruppo di ragazzi con tanta grinta e il<br />
desiderio di poter fare qualcosa di utile per la città, nel<br />
senso più antico del temin ‘polis’.<br />
Dopo una decina d’anni, nel comparto di via<br />
Copernico vennero individuati quattro ambiti di<br />
trasformazione per un totale di circa 350 alloggi. Le<br />
istituzioni in carica ai quei tempi ci hanno <strong>da</strong>to fiducia e<br />
siamo riusciti ad acquistare uno dei lotti dove abbiamo<br />
realizzato 60 alloggi.<br />
Fummo costretti a passare <strong>da</strong>lle parole ai fatti, non<br />
fu semplice e non posso negare che in tanti momenti<br />
provai un vero sgomento di fronte a quello che ci<br />
attendeva, ma ci rimboccammo le maniche e alla fine<br />
realizzammo l’intervento in maniera esemplare.<br />
Eravamo<br />
solo un<br />
gruppo di<br />
ragazzi con<br />
il desiderio<br />
di fare<br />
qualcosa<br />
di utile per<br />
la città.<br />
È stato il primo mattone su cui costruire la nostra<br />
credibilità, il modo per gua<strong>da</strong>gnarci la fiducia dei futuri<br />
soci. Per fortuna l’intraprendente Don Mascheroni<br />
ci aveva fatto conoscere <strong>CCL</strong> che ci affiancò in tutti<br />
43_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
Nella cooperazione<br />
ho trovato cultura<br />
e rapporti umani.<br />
44_
gli aspetti più tecnici, come per esempio le questioni<br />
contabili. Fu una scuola eccezionale <strong>da</strong> cui ho imparato<br />
tantissimo.<br />
Intanto lavoravo con soddisfazione in un’impresa<br />
edile. Un lavoro ben retribuito, in cui <strong>da</strong>vo tutto me<br />
stesso. Finito l’intervento di via Copernico un referente<br />
di <strong>CCL</strong> mi disse: “Marco lascia tutto, licenziati, vieni <strong>da</strong><br />
noi”. Ricordo che pensai: “Ma perché dovrei lasciare<br />
un ottimo stipendio, un contratto di lavoro a tempo<br />
indeterminato, un posto di lavoro che mi piace?”. Ma<br />
la proposta aveva instillato in me il seme del dubbio<br />
così, come sempre, feci l’errore (ride, ndr) di chiedere<br />
il parere di Don Mascheroni che senza pensarci su due<br />
volte mi disse: “Non avere dubbi, accetta l’offerta e<br />
cambia vita”.<br />
Nella cooperazione ho trovato cultura, rapporti con<br />
le persone, umanità. È stata l’occasione per affacciarmi<br />
sul mondo e guar<strong>da</strong>rlo con occhi nuovi. Per me<br />
cooperazione è aggregare e agire nella trasparenza con<br />
serieta’.<br />
Quando incontro qualcuno dei soci per stra<strong>da</strong> e<br />
ammette: “Se non avessi aderito alla Cooperativa io la<br />
casa non me la sarei mai potuta comprare” mi rendo<br />
conto di aver fatto qualcosa di buono. Poi c’è chi una<br />
volta mi ha detto: “Con voi ho comprato casa con la<br />
tranquillità con cui sarei an<strong>da</strong>to a comprare un chilo<br />
di pane perché sapevo di aver messo i miei risparmi in<br />
mani oneste”. Sono cose che ripagano e ti gratificano<br />
come neanche il più lauto stipendio è in grado di fare.<br />
Nella prima vita, quando lavoravo nell’impresa<br />
edile, l’esistenza era fatta solo di numeri, i risultati<br />
economici erano gli obiettivi <strong>da</strong> raggiungere e c’era<br />
poco altro. Oggi la vita è molto più piena, di senso e di<br />
umanità. Il lavoro che faccio è il mio hobby, per questo<br />
mi sveglio ogni mattina con tanto entusiasmo.<br />
45_
| GLOSSARIO |<br />
LE PAROLE PER CAPIRE<br />
La Città metropolitana: è ente territoriale di area vasta dotato di autonomia normativa, amministrativa e finanziaria.<br />
È uno degli enti locali territoriali presenti nella Costituzione italiana. La legge n.56/2014 ne disciplina l’istituzione in<br />
sostituzione alle province.<br />
PGT Piano di Governo del Territorio: è uno strumento urbanistico introdotto nella Regione della Lombardia con la<br />
legge n. 12/2005. Il PGT ha sostituito il Piano regolatore generale come strumento di pianificazione urbanistica a<br />
livello comunale e ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio comunale.<br />
PRGC Piano Regolatore Generale Comunale: è lo strumento principe della pianificazione urbanistica di livello<br />
comunale: localizza i servizi e le infrastrutture, divide il territorio in zone omogenee per caratteristiche e previsioni<br />
urbanistiche, regola l’attività edificatoria.<br />
PTM Piano Territoriale Metropolitano: si pone al crocevia tra pianificazione strategica, piani clima e piani per<br />
l’energia sostenibile, piani per la mobilità, progetti territoriali e settoriali.<br />
Zona A o Centro storico: comprende le parti del territorio aventi agglomerati urbani di carattere storico, artistico e<br />
di particolare pregio ambientale e le aree circostanti che possono considerarsi ad esse assimilate o complementari.<br />
46_
Colophon<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Alessandro Maggioni<br />
CONCEPT E PROGETTO EDITORIALE: Itaca Comunicazione - Milano<br />
REDAZIONE TESTI E CURATELA: Silvia Icardi<br />
COORDINAMENTO: Ester Bachis<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Maria Stella Gara<br />
CREDITI FOTOGRAFICI: Michela Lau<strong>da</strong>dio<br />
ILLUSTRAZIONE DELLA MAPPA: Francesca Abbate<br />
PODCAST: Valentina De Poli, Matteo Scandolin<br />
STAMPA: Boniardi Grafiche - Via Gian Battista Vico, 40 - Milano<br />
Stampato in Italia<br />
Finito di stampare ad agosto 2022
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LA VOCE DI <strong>INSIEMI</strong><br />
Valentina De Poli<br />
Giornalista e podcaster, è esperta in<br />
comunicazione integrata e storytelling<br />
azien<strong>da</strong>le. Grazie a una ventennale<br />
esperienza in Disney si è misurata con<br />
le più importanti realtà culturali italiane,<br />
con l’insolito privilegio di interagire con<br />
un pubblico eterogeneo. Oggi presta la<br />
sua esperienza ad aziende interessate<br />
alla costruzione di contenuti mirati, tra cui<br />
podcast di cui è autrice e speaker.<br />
LA PENNA DI <strong>INSIEMI</strong><br />
Silvia Icardi<br />
Giornalista, laureata in Architettura, lavora<br />
<strong>da</strong> più di vent’anni nella comunicazione sia<br />
per la televisione sia per la carta stampata.<br />
Dal 2012 collabora continuativamente<br />
per le pagine ‘Cultura e Spettacolo’<br />
del Corriere della Sera occupandosi di<br />
architettura, design, società. Firma articoli<br />
per riviste di settore dell’architettura e<br />
dell’interior design come Abitare e Marie<br />
Claire Maison.<br />
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ASCOLTAMI<br />
IL PODCAST DI <strong>CCL</strong>