INSIEMI - CCL, storie da abitare - Pichi 12
È una storia ancora tutta da scrivere quella dei soci e freschi inquilini di Pichi12, il terzo intervento di CCL in area Navigli, nella zona che un tempo ospitava l’ex Sieroterapico e che guarda verso l’Alzaia Naviglio Pavese e corso San Gottardo. Ma ciò che si apprestano a far diventare racconto della loro quotidianità – e qui la famiglia di Gibba, il deejay di Radio 105 socio della primissima ora, ha già tantissimo da dire - poggia su basi solidissime, nonostante tutto sia nato da un… buco. Ovvero, lo spazio interrato di un’autorimessa già esistente. Le solide fondamenta che a mano a mano hanno riempito il vuoto si devono soprattutto alle sorprendenti connessioni che si sono create tra tutti gli attori che hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di Pichi, compresa la tradizionale complicità di CCL con NoiCoop e SSA. Inoltre, il rapporto che si è creato con il quartiere vale un approfondimento, ed è già una bella storia da raccontare, a partire dalla condivisione progettuale con la nuova Accademia di Belle Arti Naba che ha portato, grazie a un contest tra gli studenti, alla realizzazione di uno spettacolare murale che riassume perfettamente il “mood” di un modello abitativo che parla di storia, futuro e relazioni umane. E a proposito di belle storie: guest star dell’episodio è l’autrice di “Le cose che salvano” Lorenza Gentile, che in questi luoghi ha ambientato il suo best seller scritto per Feltrinelli.
È una storia ancora tutta da scrivere quella dei soci e freschi inquilini di Pichi12, il terzo intervento di CCL in area Navigli, nella zona che un tempo ospitava l’ex Sieroterapico e che guarda verso l’Alzaia Naviglio Pavese e corso San Gottardo. Ma ciò che si apprestano a far diventare racconto della loro quotidianità – e qui la famiglia di Gibba, il deejay di Radio 105 socio della primissima ora, ha già tantissimo da dire - poggia su basi solidissime, nonostante tutto sia nato da un… buco. Ovvero, lo spazio interrato di un’autorimessa già esistente. Le solide fondamenta che a mano a mano hanno riempito il vuoto si devono soprattutto alle sorprendenti connessioni che si sono create tra tutti gli attori che hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di Pichi, compresa la tradizionale complicità di CCL con NoiCoop e SSA. Inoltre, il rapporto che si è creato con il quartiere vale un approfondimento, ed è già una bella storia da raccontare, a partire dalla condivisione progettuale con la nuova Accademia di Belle Arti Naba che ha portato, grazie a un contest tra gli studenti, alla realizzazione di uno spettacolare murale che riassume perfettamente il “mood” di un modello abitativo che parla di storia, futuro e relazioni umane.
E a proposito di belle storie: guest star dell’episodio è l’autrice di “Le cose che salvano” Lorenza Gentile, che in questi luoghi ha ambientato il suo best seller scritto per Feltrinelli.
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Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare
ASCOLTAMI<br />
IL PODCAST DI <strong>CCL</strong><br />
<strong>INSIEMI</strong>: LEGGIMI + ASCOLTAMI un<br />
progetto multimediale di <strong>CCL</strong> per<br />
raccontare le <strong>storie</strong> più significative<br />
di questi ultimi anni. Dando voce ai<br />
protagonisti.
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare
LA MAPPA<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
ALESSANDRO CRIPPA (IN ARTE CRIPSTA)<br />
ILLUSTRATORE E GRAPHIC ARTIST, DOCENTE PRESSO NABA, NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI. AMA COSTRUIRE IMMAGINI<br />
SOSPESE CHE ALLUDONO ALL’INCONSCIO COLLETTIVO, PRENDENDO ISPIRAZIONE DA SIMBOLI ANTICHI E ATMOSFERE<br />
METAFISICHE. ORIZZONTI AMPI DOVE CADONO OMBRE LUNGHE.
| IL QUARTIERE |<br />
DA ZONA AGRICOLA<br />
A DISTRETTO UNIVERSITARIO<br />
La zona in cui si colloca l’intervento di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong><br />
si trova nella parte sud-occidentale di Milano ed<br />
è delimitata a sud <strong>da</strong> Viale Liguria e la fermata<br />
della metropolitana di Romolo, a est <strong>da</strong>l Naviglio<br />
Pavese, a ovest <strong>da</strong>l Naviglio Grande, a nord<br />
<strong>da</strong>lla Darsena. Adiacente al parco agricolo Sud<br />
e al comune di Moncucco, in origine era un’area<br />
rurale che via via è stata occupata <strong>da</strong> residenze e<br />
attività artigianali e industriali. Da circa vent’anni<br />
ha subito una rapi<strong>da</strong> riqualificazione che coincide<br />
con il recupero dell’Ex Sieroterapico, con il<br />
miglioramento dei Parchi Segantini e Baden<br />
Powell, con diversi interventi di edilizia privata<br />
di qualità e, infine, con l’arrivo di quotate scuole<br />
di formazione superiore come lo IULM, NABA<br />
Nuova Accademia di Belle Arti e la Domus<br />
Academy. Oggi è riconosciuta come distretto<br />
dell’università, della mo<strong>da</strong> e del design.<br />
VIA GOLA E LE CASE POPOLARI<br />
Via Emilio Gola è famosa per le case popolari<br />
dell’Aler che, purtroppo <strong>da</strong> anni, sono connotate<br />
<strong>da</strong> episodi di criminalità, spaccio e occupazione<br />
abusiva. Qui vive una popolazione mista in<br />
cui coesistono migranti e milanesi doc. Ma via<br />
Gola è anche altro rispetto allo stigma che la<br />
connota. Nel 2015 è nata ‘Occupiamoci di via<br />
Gola’ associazione composta <strong>da</strong> cittadini del<br />
quartiere che cercano, attraverso azioni di<br />
cittadinanza attiva, di valorizzare le risorse<br />
e l’identità della via, puntando soprattutto sul<br />
creare spazi di aggregazione, socialità e cultura.<br />
4_
IL SIEROTERAPICO<br />
La modifica di maggior impatto nella zona<br />
avviene nel 1894 quando viene fon<strong>da</strong>to l’Istituto<br />
Sieroterapico Milanese destinato alla ricerca<br />
e alla produzione di vaccini. L’Istituto resta in<br />
funzione fino alla metà degli anni ’80 del secolo<br />
scorso, poi l’intera area viene abbandonata. Nel<br />
2002 il Comune approva un Piano Integrato di<br />
Intervento che ne consente la trasformazione<br />
d’uso in area verde e luogo di inclusione. Due anni<br />
più tardi viene stipulata la Convenzione edilizia<br />
che dà il via alla realizzazione degli insediamenti<br />
residenziali affacciati su via Segantini e in viale<br />
Liguria. Nel 2003-2004 NABA Nuova Accademia<br />
di Belle Arti si insedia nell’attuale Campus di via<br />
C. Darwin 20. Grazie a un nuovo stanziamento<br />
di fondi, il progetto di riqualificazione del<br />
quartiere sarà portato a termine entro la fine<br />
del 2024 con il completamento delle aree gioco,<br />
la realizzazione di un’area sosta ‘running’<br />
ombreggiata, il miglioramento di alcuni punti di<br />
accesso e la posa di nuovi alberi.<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
PERICOLO GENTRIFICATION<br />
La gentrification sta rapi<strong>da</strong>mente modificando<br />
l’anima popolare di questo quartiere che è stato<br />
di Al<strong>da</strong> Merini (lo spazio a lei dedicato è in via<br />
Magolfa 30), dei punk del Circolo Anarchico<br />
Cox18 di via Conchetta, degli artisti legati<br />
ai Navigli e in generale dei movimenti della<br />
controcultura milanese. La bolla immobiliare<br />
che ha investito Milano <strong>da</strong>ll’Expo in poi ha<br />
colpito anche questa zona della città che rischia<br />
di escludere abitanti storici non più in grado di<br />
sostenere gli affitti, e più in generale il costo<br />
della vita, del capoluogo lombardo.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
5_
Indice<br />
4_ Il quartiere 7_ Il coordinatore: l’iniziativa delle connessioni 10_ La testimonial: qui si respira<br />
un’aria <strong>da</strong> paese 14_ La voce dei soci: tutto a portata di mano 16_ Da nuvola immateriale a edificio<br />
iconico 18_ Ho comprato anche il box 20_ Gente di quartiere: <strong>da</strong>l digitale all’analogico: com’è bello<br />
usare i pennelli 22_ Interventi che fanno bene alla città 24_ In sella alla mia Libretta 26_ Sono<br />
tutti benvenuti 30_ I numeri: il progetto nel quartiere 32_I progettisti: una committenza attenta<br />
come ce ne sono poche 36_ I tecnici: le sfide vinte 40_ La parola a <strong>CCL</strong>: arte come riscatto sociale<br />
42_ Lavorare per un obiettivo comune 46_ Glossario: le parole per capire<br />
6_
| IL COORDINATORE |<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
L’INIZIATIVA<br />
DELLE<br />
CONNESSIONI<br />
Alla base della cooperazione ci<br />
sono le relazioni tra le persone,<br />
tra i soci, tra il nuovo progetto<br />
architettonico e il contesto. In particolare<br />
l’intervento di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>, che per me è stato il<br />
battesimo di fuoco per quanto riguar<strong>da</strong> la mia<br />
esperienza professionale all’interno di <strong>CCL</strong>,<br />
ha creato un’infinità di connessioni che mi<br />
piace ricor<strong>da</strong>re qui di seguito.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
7_
| IL COORDINATORE |<br />
1. Connessione tra me e il presidente Luciano Caffini che ha saputo trasmettermi la sua decennale<br />
esperienza di cooperatore con grande altruismo e generosità.<br />
2. Connessione perché essere il coordinatore ha significato tenere insieme tante persone e processi<br />
di lavorazione diversi.<br />
3. Connessione nel senso che <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> dà continuità alla presenza di <strong>CCL</strong> in questa zona di Milano<br />
dopo i condomini di Ticinese87 e Argelati39.<br />
4. Connessione di tipo urbanistico visto che, dove un tempo c’era un vuoto urbano, oggi c’è un<br />
condominio di qualità.<br />
5. Connessione con NABA Nuova Accademia di Belle Arti, il Club Apollo e la Cappella sussidiaria<br />
San Giuseppe della Parrocchia Santa Maria delle Grazie al Naviglio perché abbiamo trasformato<br />
delle necessità costruttive e delle problematiche di impatto acustico in migliorie per tutti <strong>da</strong>ndo vita<br />
a rapporti di buon vicinato.<br />
6. Connessione con NABA Nuova Accademia di Belle Arti grazie alla quale è stato realizzato il<br />
murales simbolo tangibile di questa collaborazione proficua.<br />
Cooperazione<br />
equivale a<br />
belle relazioni.<br />
7. Connessione nonostante il Covid perché la partecipazione<br />
dei soci alla vita e alle scelte della Cooperativa non si<br />
è mai interrotta grazie alle assemblee via zoom, alle<br />
videoconferenze, ai webinar.<br />
8. Connessione tra interessi diversi, per esempio tra direzione<br />
artistica e impresa. In <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> abbiamo sperimentato come<br />
sia difficile e al tempo stesso interessante far convergere<br />
obiettivi a volte divergenti. Il risultato finale soddisfa tutte<br />
le aspettative.<br />
8_
9. Connessione tra l’antico e il moderno. Tra il modello cooperativo più che centenario e le tecniche<br />
costruttive qui impiegate che sono indiscutibilmente molto innovative.<br />
10. Connessione tra la struttura altamente ingegnerizzata di questo complesso e l’involucro<br />
realizzato <strong>da</strong>lle mani di artigiani sapienti e capaci.<br />
11. Connessione tra una struttura preesistente, i tre piani interrati destinati a parcheggio, e quella<br />
nuova dell’edificio che si è an<strong>da</strong>to a posizionare sopra.<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>12</strong>. Connessione che creano le ampie vetrate dello spazio comune al piano terra capaci di mettere<br />
in relazione il dentro e il fuori. Un modo per parlare con il quartiere, e contemporaneamente <strong>da</strong>re<br />
la possibilità agli abitanti esterni di curiosare dentro al condominio e alle buone pratiche della<br />
cooperazione.<br />
13. Connessione tra le persone del team che hanno saputo<br />
lavorare fianco a fianco nel rispetto delle diverse competenze.<br />
Mi piace qui ricor<strong>da</strong>re gli architetti Alberto Finazzi, Andrea<br />
Biroli e Jacopo Vitali assistenti alla Cooperativa e Carlo<br />
Ossola aiuto coordinatore che in questo istant book non<br />
hanno trovato voce per questioni di spazio ma che per la<br />
realizzazione del progetto sono stati determinanti.<br />
Abbiamo<br />
costruito<br />
rapporti di<br />
buon vicinato.<br />
GIUSEPPE FAILLA<br />
44 ANNI, MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI <strong>CCL</strong> E COMPONENTE DEL COMITATO ESECUTIVO.<br />
COORDINATORE DI PICHI<strong>12</strong>. LAUREATO IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, PER MOLTI ANNI È STATO DIRIGENTE<br />
NAZIONALE DELLE ACLI.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
9_
| LA TESTIMONIAL |<br />
QUI SI<br />
RESPIRA<br />
UN’ARIA<br />
DA PAESE<br />
© Bianca Rizzi<br />
LORENZA GENTILE<br />
35 ANNI, MILANESE. I SUOI ROMANZI SONO ‘TEO’ (2014), ‘LA FELICITÀ È UNA STORIA SEMPLICE’ (2017), ‘LE PICCOLE<br />
LIBERTÀ’ (2021) E ‘LE COSE CHE CI SALVANO’ (2023), TUTTI EDITI PER FELTRINELLI.<br />
10_
Dopo diversi anni all’estero, tra Londra e Parigi, nel 2016 ho sentito il bisogno di tornare<br />
a Milano. Mi aspettavo una città fred<strong>da</strong>, sempre più internazionale, che girava tutta<br />
attorno al design e alla mo<strong>da</strong> e invece sono stata piacevolmente sorpresa e accolta<br />
calorosamente <strong>da</strong>i Navigli, un quartire con un’atmosfera ancora <strong>da</strong> paese.<br />
All’epoca vivevo in una casa di ringhiera dove tutti si conoscevano. Darsi una mano era la<br />
norma: c’era chi teneva i bambini, chi faceva la spesa, chi ti aiutava a portare su i pacchi pesanti.<br />
Le cene di ballatoio erano all’ordine del giorno. Insomma si trattava di una grande comunità, con<br />
molto calore, quasi come una vera e propria famiglia. Anche l’intero quartiere era intriso dello<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
stesso senso di comunità: c’era la lavanderia sotto casa, il bar di riferimento, le tante botteghe<br />
di cui conoscevo i proprietari per nome. La situazione era paesana pur trovandosi all’interno di<br />
una grande città; una Milano assolutamente diversa <strong>da</strong>ll’immaginario comune. Dopo la profon<strong>da</strong><br />
solitudine di Londra, era proprio quello di cui avevo bisogno.<br />
Il mio ultimo romanzo ‘Le cose che ci salvano’ racconta proprio di quest’esperienza. Gea è<br />
la protagonista. Si tratta di una ragazza di 27 anni che fa la tuttofare perché ama le cose e non<br />
sopporta l’idea che vengano buttate. Insomma odia l’idea dello spreco. Gea si sente parte di una<br />
comunità ma lo fa silenziosamente come una sorta di burattinaia invisibile. È legata a doppio filo al<br />
suo quartiere e non se ne stacca mai.<br />
Ho scritto questo libro al bar o in pasticceria, al parco, sulla Darsena, sul ballatoio. I luoghi<br />
dove lasciar decantare la scrittura, in cui far sì che le idee si trasformino in racconto, sono stati<br />
altrettanto importanti. Uno di questi è il bar ‘Il Secco’ un luogo di incontro per tante persone che<br />
hanno saputo raccontare Milano attraverso i loro libri, le poesie, le fotografie, le canzoni.<br />
Dei Navigli amo l’aspetto poetico, l’acqua che scorre quieta, le casette <strong>da</strong>i colori tenui, gli scorci<br />
suggestivi. Ma il quartiere vive anche di tante contraddizioni: il turismo sempre più esasperato e<br />
la movi<strong>da</strong> che stravolge tutto nelle ore notturne. Tante botteghe storiche stanno chiudendo e gli<br />
anziani che hanno sempre vissuto qui non si ritrovano più. Bisogna salvaguar<strong>da</strong>re la vera identità<br />
dei Navigli, essere consapevoli che sono un pezzo importante e insostituibile della nostra città.<br />
Senza i Navigli Milano non sarebbe più la stessa.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
11_
LEGGIMI<br />
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Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
GILBERTO (GIBBA) PENZA<br />
50 ANNI, CONDUTTORE RADIOFONICO NOTO PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA ‘LO ZOO DI 105’.<br />
LA MOGLIE ANNA, 42 ANNI, È DI ORIGINI BRASILIANE. I FIGLI: VITTORIA DI 8 ANNI E FRANCESCO 4 ANNI.<br />
TUTTO A PORTATA DI MANO<br />
La mia famiglia è stata la prima in assoluto ad<br />
entrare in <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>. Questa casa è costruita<br />
molto bene, rispetto a quella dove abitavamo<br />
prima che risaliva agli anni Settanta. Questo è un<br />
edificio che vive e si alimenta <strong>da</strong> solo, gli infissi e<br />
l’isolamento termico sono realizzati talmente bene che<br />
potremmo quasi non accendere il riscal<strong>da</strong>mento.<br />
Il nostro appartamento è silenzioso, luminoso,<br />
piacevole. I Park Associati li conoscevo già per il loro<br />
intervento in via Turati nel palazzo della Deutsche Bank.<br />
Quando ho visto i primi render di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> ho subito<br />
immaginato quale avrei voluto che fosse il mio<br />
appartamento. E sapete cosa? Il mio desiderio si è<br />
avverato. Ora viviamo lì!<br />
14_
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
Il murales<br />
mi incanta<br />
ogni volta<br />
che ci passo<br />
<strong>da</strong>vanti.<br />
Vittoria<br />
Una delle prerogative della zona che ci ha fatto<br />
decidere per il sì nell’acquisto della casa di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong><br />
è che, sia io che mia moglie, vogliamo usare l’auto il<br />
meno possibile. Qui abbiamo tutto a portata di mano:<br />
le scuole dei figli, le attività extrascolatiche, i mezzi<br />
di trasporto, i bar, la pizzeria del cuore e i parchi che<br />
frequentiamo in tutte le stagioni dell’anno. Le nostre<br />
destinazioni preferite sono la Darsena e la passeggiata<br />
lungo il Naviglio, ormai un vero landmark cittadino.<br />
Personalmente adoro uscire di casa la mattina<br />
e imbattermi in schiere di studenti e giovani di tante<br />
nazionalità diverse immersi nei loro pensieri, progetti,<br />
sogni. Fa bene al cuore e all’umore.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
15_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
DA NUVOLA IMMATERIALE<br />
A EDIFICIO ICONICO<br />
Il regalo di compleanno per i miei 40 anni è<br />
stato comprare casa in <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>.<br />
Era maggio del 2017 e una collega che aveva<br />
acquistato in via Gulli con <strong>CCL</strong> mi parlò del Consorzio.<br />
Ricordo che un sabato an<strong>da</strong>i a visitare via <strong>Pichi</strong><br />
dove c’era solo un parcheggio interrato e il lunedì<br />
successivo firmai per aderire all’iniziativa.<br />
Certo, <strong>CCL</strong> mi ha temprata alla pazienza. Sono<br />
passati 6 anni <strong>da</strong> quel giorno. L’intero processo è<br />
stato lungo e pieno di incognite tanto che i miei amici<br />
mi prendevano in giro e avevano soprannominato<br />
<strong>Pichi</strong><strong>12</strong> la ‘nuvola’ per la sua immaterialità. Oggi<br />
invece ne riconoscono il carattere unico e speciale.<br />
Invece alla fine eccomi qui. Devo dire che la zona<br />
mi piace molto. Prima vivevo tra Gambara e Bande<br />
Nere. È stato come cambiare città. Sono molto curiosa,<br />
voglio scoprire tutto: negozi, bar, ristoranti. Mi piace<br />
molto Corso San Gottardo perché è commerciale ma<br />
ha conservato un sapore antico, autentico, con alcune<br />
botteghe <strong>da</strong> paese. Certo qui a due passi c’è via Gola<br />
con le sue criticità ma non mi spaventa e penso che,<br />
vivendo in una grande città, questi sono problemi con<br />
cui bisogna imparare a convivere.<br />
Voglio<br />
conoscere<br />
tutto del<br />
nuovo<br />
quartiere.<br />
Il mio appartamento è bellissimo e ho già iniziato<br />
a invitare gli amici. L’unico neo dell’iniziativa? Che<br />
tanti appartamenti saranno <strong>da</strong>ti in affitto mentre<br />
speravo di poter creare relazioni stabili, durature,<br />
magari di vera e propria amicizia con gli altri inquilini.<br />
Ma sono fiduciosa, stiamo a vedere, in fin dei conti<br />
sono qui solo <strong>da</strong> due mesi.<br />
16_
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
KATIA BREMBILLA<br />
46 ANNI, SI OCCUPA DI FISCALITÀ IN UNA MULTINAZIONALE.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
17_
| LA VOCE DEI SOCI |<br />
EDOARDO DAVOLIO MARANI<br />
37 ANNI, LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, È DIRETTORE DI PRODUZIONE DI EVENTI AZIENDALI.<br />
18_
HO COMPRATO ANCHE IL BOX<br />
È<br />
stata mia madre a dirmi che in via <strong>Pichi</strong><br />
c’era la possibilità di acquistare casa<br />
diventando soci di <strong>CCL</strong>. Dopo essermi<br />
documentato sono arrivato alla conclusione che<br />
la Cooperativa ti tutela maggiormente rispetto<br />
all’impresa privata che è più a rischio fallimento.<br />
Aver conosciuto personalmente Giuseppe Failla poi<br />
ha fatto il resto. Mi sono sentito seguito, ascoltato,<br />
rassicurato <strong>da</strong>l fatto che c’era sempre qualcuno<br />
pronto a chiarire ogni mio dubbio. Il Consorzio poi<br />
ha un’ottima reputazione e gli interventi che ha<br />
realizzato negli anni sono lì a dimostrarlo.<br />
Ho seguito il percorso passo dopo passo,<br />
partecipando alle assemblee e prendendo parte alle<br />
decisioni. Così oggi la casa la sento ancora più mia. Il<br />
costo contenuto al mq mi ha permesso di acquistare<br />
anche il box, una comodità che mai avrei pensato di<br />
potermi concedere.<br />
Prima abitavo in zona piazzale Lodi ma <strong>da</strong><br />
ragazzo avevo vissuto per un periodo in una casa di<br />
fronte a <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>, una strana coincidenza. In questo<br />
quartiere si vive bene. È vivace, con una popolazione<br />
mista e c’è grande movimento di giovani soprattutto<br />
studenti. In più, i parchi Baden Powell e Segantini<br />
sono stati riqualificati molto bene e sono due piccoli<br />
polmoni verdi piacevoli <strong>da</strong> frequentare.<br />
Lo Studio Park Associati lo avevo già sentito<br />
nominare. Chiedendo ad amici del settore ho capito<br />
ancor meglio di che realtà qualitativa sia. Sul loro sito<br />
web in mezzo a progetti realizzati in giro per il mondo<br />
c’è anche <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> e, in particolare, la foto della mia<br />
finestra. Ogni volta che lo vedo, è un dettaglio che mi<br />
fa sorridere e mi rende orgoglioso.<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
Acquistare in<br />
cooperativa<br />
dà maggiori<br />
garanzie<br />
rispetto<br />
all’ impresa<br />
privata.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
19_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
DAL DIGITALE ALL’ANALOGICO:<br />
COM’È BELLO USARE I PENNELLI<br />
LA GIURIA<br />
La commissione che ha valutato i dieci progetti<br />
concorrenti era composta <strong>da</strong>:<br />
• Francesca Pellicciari di Pupilla Grafik<br />
• Silvia Calatroni e Alessandro Trivelli di S<strong>da</strong>rch<br />
• Gibba abitante di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> e deejay di Radio 105<br />
• Ester Bachis di Itaca Comunicazione<br />
• Luciano Caffini presidente Cooperativa Soli<strong>da</strong>rnosc Navigli<br />
• Alberto Ficele di Park Associati<br />
• Federica Verona di Noicoop<br />
IL BRIEF E LO SVILUPPO DEL PROGETTO<br />
Il progetto nasceva <strong>da</strong>ll’idea di creare un’immagine che<br />
sintetizzasse i concetti di cooperazione, del rapporto<br />
quartiere - edificio <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> e di verde urbano.<br />
Nelle diverse proposte degli studenti del Biennio<br />
Specialistico in Visual Design e Integrated Marketing<br />
Communication di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti<br />
sono stati elaborati e combinati diversi elementi come<br />
la mappa del quartiere, elementi vegetali come foglie<br />
e fiori, figure umane e stilizzazioni della piantina del<br />
nuovo condominio. Alla base di ognuna delle proposte<br />
c’è stata l’idea di analizzare, scomporre e ricomporre<br />
tutti questi diversi elementi e farli dialogare tra loro,<br />
per creare un’immagine caratterizzata <strong>da</strong> forme<br />
semplici e dinamiche.<br />
20_
OMAIMA EL HADANI: “Ricordo ancora il primo incontro<br />
con <strong>CCL</strong>. Personalmente avevo familiarità con il tema<br />
della cooperazione perché sono stata volontaria in<br />
diverse associazioni ma con tutta sincerità non sapevo<br />
che le cooperative potessero anche costruire case.<br />
È stata una bella sorpresa. Capire il processo del<br />
coinvolgimento dei soci, vedere gli altri interventi di<br />
<strong>CCL</strong> a Milano è stato molto utile per l’ideazione e la<br />
finalizzazione del lavoro”.<br />
LE RAGAZZE DEL MURALES<br />
EDITH MARCHIANI: “All’inizio ci siamo iscritte al<br />
progetto singolarmente anche se ci conoscevamo già.<br />
In un secondo tempo, abbiamo pensato che unire le<br />
nostre tecniche così diverse tra loro potesse essere<br />
creativamente stimolante. È stata una bella sfi<strong>da</strong> ma<br />
alla fine abbiamo trovato la quadra. Far dialogare idee e<br />
forme espressive diverse si è dimostrato un incredibile<br />
arricchimento per il risultato finale”.<br />
MARTINA FRACCARO: “La dimensione del muro – 35<br />
metri di lunghezza per 4,5 di altezza – all’inizio ci ha<br />
un po’ spaventate. In NABA, a secon<strong>da</strong> delle attività,<br />
l’output talvolta è la fase di progettazione stessa. In<br />
questo caso siamo arrivati alla fase di realizzazione<br />
effettiva ed è stato difficile. In particolare è stato difficile<br />
capire le proporzioni reali e l’effetto complessivo che<br />
avrebbe fatto il murales una volta terminato. L’ultimo<br />
giorno quando lo abbiamo visto completato è stata una<br />
bella sorpresa anche per noi”.<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
a n i m a<br />
GIULIA NAPODANO: “Nell’illustrazione<br />
finale sono entrati tanti elementi: una<br />
griglia che rappresenta il quartiere, la<br />
pianta stilizzata dell’edificio di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>,<br />
il verde nel cortile del condominio.<br />
Come forme antropomorfe abbiamo<br />
scelto le mani come simbolo di<br />
cooperazione ma anche mani che<br />
innaffiano e potano la vegetazione.<br />
Forme grandi e campiture semplici<br />
sono state due linee gui<strong>da</strong> che non<br />
abbiamo mai perso di vista. Infine<br />
i cromatismi scelti sono vivaci,<br />
brillanti e ben rappresentano il<br />
dinamismo del quartiere, la sua<br />
giovane e vitale”.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
DA SINISTRA, MARTINA FRACCARO 21 ANNI, EDITH MARCHIANI 24 ANNI, OMAIMA EL HADANI 22 ANNI E GIULIA NAPODANO 20 ANNI.<br />
21_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
PATRIZIA MOSCHELLA<br />
SOCIOLOGA DEI PROCESSI CULTURALI, È LAUREATA ALL’UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO E PHD IN FILOSOFIA DELLA CONOSCENZA AL<br />
PLANETARY COLLEGIUM, PLYMOUTH UNIVERSITY (UK). DAL 2004 COLLABORA CON NABA NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, DOVE DIRIGE<br />
L’AREA COMMUNICATION AND GRAPHIC DESIGN ED È DOCENTE DI METODOLOGIA DELLA RICERCA, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI<br />
E SCENARI FUTURI. DAL 2022 È PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VERDE, AMBIENTE, MOBILITÀ E ARREDO URBANO DEL MUNICIPIO 5.<br />
22_
INTERVENTI CHE FANNO<br />
BENE ALLA CITTÀ<br />
La collaborazione nata con <strong>CCL</strong> che ha<br />
portato alla realizzazione <strong>da</strong> parte di quattro<br />
studentesse di NABA Nuova Accademia di<br />
Belle Arti del murales di via <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> non è un caso isolato<br />
per l’Accademia. È nel dna di NABA infatti lavorare sul<br />
territorio, instaurare rapporti di supporto sul piano<br />
della comunicazione ad associazioni, enti privati e<br />
altre realtà. In particolare ciò accade specificamente<br />
nell’ambito dell’Area di Communication and Graphic<br />
Design di cui faccio parte.<br />
È accaduto per esempio con il Municipio 5 su un<br />
progetto che riguar<strong>da</strong> l’ipotesi di una città futura più<br />
sostenibile e che prevede la partecipazione dei cittadini<br />
con devices elettronici. Ma anche con il Festival delle<br />
Abilità per il quale abbiamo ideato una segnaletica<br />
inclusiva. In giro per Milano, poi, è accaduto che negli<br />
anni passati abbiamo realizzato altri murales per<br />
committenti privati desiderosi di sviluppare un’identità<br />
visiva attraverso l’illustrazione. In <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>, però, si è<br />
trattato di qualcosa di più: valorizzare un elemento del<br />
territorio percepibile <strong>da</strong> tutti i passanti.<br />
IL PROGETTO VINCITORE<br />
Pur estendendosi su una superficie molto ampia, il<br />
progetto vincitore è raffinato e chiaro. Presenta colori<br />
decisi, freschi, brillanti. Un’illustrazione che rimane<br />
impressa e colpische l’attenzione.<br />
Gli studenti che hanno partecipato al concorso<br />
frequentano il Biennio Specialistico in Visual Design e<br />
Integrated Marketing Communication, corso di studi che<br />
include grafica sperimentale e un lavoro approfondito<br />
di tecniche di visualizzazione. In questa occasione<br />
hanno messo in pratica le competenze acquisite.<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
URBANISTICA TATTICA<br />
Progetti come il murales di via <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> o interventi<br />
di urbanistica tattica sono azioni molto interessanti<br />
che generano effetti positivi sulla cittadinanza e<br />
su Milano. Sono esperienze partecipate che fanno<br />
riflettere sulla funzione dello spazio e ne promuovono<br />
un uso alternativo. Inoltre spingono utenze variegate –<br />
bambini, anziani, adolescenti – a un utilizzo condiviso di<br />
alcuni ambiti creando connessioni e coesione sociale.<br />
Esperienze partecipate<br />
sulla città incentivano<br />
la coesione sociale.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
23_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
IN SELLA ALLA MIA LIBRETTA<br />
Ho lavorato in banca fino ai miei 40 anni<br />
poi con l’arrivo dell’euro ho dovuto<br />
mollare. Nel 2000 ho aperto, di fianco<br />
all’Auditorium di Largo Mahler, la mia libreria. L’ho<br />
tenuta tredici anni fino a quando la crisi economica<br />
del 2008 e quella di lettori e lettrici mi hanno costretto<br />
a chiudere i battenti.<br />
In quel momento mi sono chiesto cosa volevo<br />
fare della mia vita e siccome la cosa che amo di più<br />
è fare il libraio ho pensato di continuare in un altro<br />
modo senza i costi fissi di un negozio. Ho inventato<br />
così LibriSottoCasa un’assoluta novità perché –<br />
se è vero che esisteva già la licenza di commercio<br />
itinerante – non era però mai stata coniugata con una<br />
libreria. Inoltre, mentre in tutta Italia esistono una<br />
decina di librerie itineranti motorizzate, io ho pensato<br />
di usare i pe<strong>da</strong>li. Dieci anni fa ho iniziato ad an<strong>da</strong>re<br />
in giro con questo mio carretto, una cargobike che io<br />
chiamo Libretta <strong>da</strong>ll’unione di libreria e bicicletta.<br />
Il mio raggio d’azione parte <strong>da</strong> Largo Mahler e<br />
va <strong>da</strong>lla Darsena al Gratosoglio, <strong>da</strong>lla Barona fino al<br />
Corvetto, insomma tutta la zona sud di Milano.<br />
I clienti sono<br />
addirittura<br />
aumentati.<br />
Gli affari? Non mi posso lamentare, certo<br />
non raggiungerò mai il fatturato di quando avevo<br />
la libreria ma i clienti, invece di diminuire, sono<br />
addirittura aumentati.<br />
Questo è un quartiere speciale, molto popolato,<br />
diversificato, dove convivono un ceto alto-borghese<br />
insieme agli abitanti delle case popolari. Qui ci sono<br />
tantissimi giovani, studenti e stranieri. Ho abitato qui<br />
per 35 anni ma i prezzi sono ormai insostenibili, <strong>da</strong> 6<br />
mesi mi sono trasferito fuori città e faccio il pendolare.<br />
Ma la mia Libretta è parcheggiata a Milano.<br />
24_
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
LUCA AMBROGIO SANTINI<br />
63 ANNI, DA 10 ANNI È TITOLARE DI LIBRISOTTOCASA, ATTIVITÀ ITINERANTE DI VENDITA LIBRI. DA UN ANNO E MEZZO È PRESIDENTE DI<br />
LIBRERIE INDIPENDENTI MILANO. FINO A 40 ANNI È STATO BANCARIO LAVORANDO NEL SETTORE CAMBIO VALUTE POI, CON L’INTRODUZIONE<br />
DELL’EURO, HA PERSO IL LAVORO. NEL 2000 HA APERTO LA SUA ‘LIBRERIA LARGO MAHLER’ CHIUSA NEL 2013.<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
25_
| GENTE DI QUARTIERE |<br />
PAOLA PETRUCCI<br />
BIBLIOTECARIA, LAVORA PER IL COMUNE PER IL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI MILANO. COORDINA IL PATTO DI MILANO PER LA LETTURA, UN<br />
SODALIZIO FRA TUTTI I SOGGETTI DELLA FILIERA DEL LIBRO E NON SOLO: LIBRAI, EDITORI, BIBLIOTECARI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI. TUTTE<br />
REALTÀ CHE CREDONO CHE LA LETTURA SIA UN FATTORE DI RELAZIONE, COESIONE, CURA. COORDINA I TAVOLI DI LETTURA TERRITORIALI.<br />
26_
SONO TUTTI BENVENUTI<br />
La ‘Casa della Voce’ - dove ci troviamo - è<br />
l’ultimo arrivato del Sistema Bibliotecario<br />
di Milano. Ospitata al secondo piano della<br />
cosiddetta Ex Fornace, edificio industriale dei primi del<br />
Novecento recuperato <strong>da</strong>l Comune, la ‘Casa della Voce’<br />
vuole essere un punto di raccolta per tutti coloro che<br />
operano in modo formale e informale per promuovere<br />
la lettura ad alta voce. Qui si possono organizzare<br />
eventi aperti al pubblico, incontri di aggiornarnamento,<br />
corsi di formazione. Ma vuole essere anche un luogo<br />
in cui ci si può semplicemente incontrare per fare due<br />
chiacchiere.<br />
La ‘Casa della Voce’ è stata inaugurata durante<br />
Bookcity 2023 con l’intento di coinvolgere i cittadini<br />
in eventi di lettura. Ora è pronta ad accogliere tutte<br />
quelle realtà che hanno come obiettivo principe quello<br />
di veicolare cultura, passione per i libri, amore per la<br />
parola scritta e parlata.<br />
condomini si incontrano, scambiano due parole, bevono<br />
un caffè o un tè magari consigliandosi a vicen<strong>da</strong> titoli di<br />
saggi o romanzi.<br />
La ‘Casa della Voce’ è la sede anche per chi ha<br />
aderito al ‘Patto di Milano per la Lettura’ rispondendo<br />
alla call del 2016 che chiamava a raccolta cittadini<br />
disposti a leggere ad alta voce nei luoghi più disparati:<br />
ospe<strong>da</strong>li, case di riposo, carceri, fiere, librerie, biblioteche<br />
rionali. Visto il successo dell’iniziativa, risposero in 500,<br />
nel 2017 ripetemmo l’esperimento riservando però la<br />
chiamata solo a ragazzi <strong>da</strong>i 18 ai 35 anni. Risposero in<br />
<strong>12</strong>0, giovani che oggi hanno come obiettivo quello di<br />
coinvolgere via via sempre più coetanei. Pensando a<br />
<strong>Pichi</strong><strong>12</strong> sono convinta che un buon bacino è certamente<br />
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
quello della NABA che ben si presterebbe per letture ad<br />
alta voce anche in lingua originale visti i tanti ragazzi<br />
stranieri che la frequentano.<br />
Nello stesso edificio al piano sottostante, si trova<br />
‘La Grande Fabbrica delle Parole’ un’associazione<br />
storica che vede passare tanti bambini che qui seguono<br />
laboratori di scrittura creativa.<br />
Questo spazio è un luogo di incontro anche per<br />
chi gestisce le biblioteche di condominio, realtà in<br />
crescita a Milano. Queste biblioteche sono tutte diverse<br />
una <strong>da</strong>ll’altra: c’è quella aperta al quartiere e quella<br />
riservata ai condomini, quella al piano terra e quella<br />
all’ottavo piano, quella destinate ai bambini e quella<br />
rivolta ai lettori adulti.<br />
Un luogo<br />
per veicolare<br />
cultura.<br />
Aprire una biblioteca di condominio non è<br />
complicato: serve avere uno spazio <strong>da</strong> dedicare,<br />
riempirlo di libri e scaffali, e creare un ambiente dove i<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare<br />
27_
Dall’ordinario<br />
allo straordinario<br />
<strong>da</strong> leggere<br />
<strong>da</strong> ascoltare
90<br />
210<br />
LOCALE RIFIUTI<br />
18.20 mq<br />
LOCALE TECNICO<br />
h:2,57<br />
LOCALE CABINA<br />
ELETTRICA A2A<br />
CENTRALE<br />
IDRICA<br />
h:2,62<br />
h:3,35<br />
90<br />
210<br />
h:2,85<br />
90<br />
210<br />
100<br />
210<br />
100+50<br />
250<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
90<br />
h:2,85<br />
70<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
h:252<br />
70<br />
70<br />
210<br />
h:2,50<br />
90<br />
h:253<br />
V<br />
bagno<br />
disabili<br />
90<br />
210<br />
h:285<br />
h:285<br />
90<br />
h:270<br />
h:250<br />
+0.30<br />
713<br />
+0.80<br />
SALA COMUNE RICREATIVA<br />
E DI RIUNIONE<br />
h:2,70<br />
h:250<br />
75<br />
1<strong>12</strong><br />
75<br />
273<br />
90<br />
210<br />
bagno A<br />
BAGNO<br />
SERVIZIO<br />
80<br />
210<br />
80<br />
camera<br />
doppia<br />
70<br />
h:215 h:313<br />
h:145<br />
h:145<br />
V<br />
BAGNO<br />
GUARDIOLA<br />
h:248<br />
h:284<br />
80<br />
210<br />
h:240<br />
V<br />
disimp.<br />
h:230<br />
70<br />
210<br />
90<br />
90<br />
210<br />
DISIMPEGNO<br />
h:265<br />
GUARDIOLA DI<br />
PORTINERIA<br />
h:280<br />
bagno B<br />
80<br />
210<br />
cucina +<br />
soggiorno<br />
h:2,85<br />
B0.29<br />
h:2,85<br />
E<br />
PT<br />
100+50<br />
250<br />
100<br />
140<br />
50<br />
140<br />
150<br />
250<br />
cavedio<br />
impianti M<br />
cavedio<br />
impianti E<br />
50<br />
273<br />
100<br />
273<br />
75<br />
273<br />
80<br />
210<br />
253<br />
camera<br />
doppia<br />
cabina a.<br />
h:2,50<br />
h:2,85<br />
210<br />
70<br />
70<br />
+0.00<br />
70<br />
70<br />
70<br />
75<br />
163<br />
50<br />
273<br />
100<br />
273<br />
cabina 2<br />
150<br />
273<br />
132<br />
273<br />
75<br />
70<br />
70<br />
70<br />
cavedio<br />
impianti<br />
M<br />
cavedio<br />
impianti E<br />
100+50<br />
250<br />
camera<br />
singola<br />
bagno A<br />
ripostiglio<br />
V<br />
C0.30<br />
70<br />
210<br />
V<br />
bagno B<br />
cabina a.<br />
PT<br />
bagno A<br />
h:270<br />
cabina 1<br />
90<br />
C0.19<br />
70<br />
210<br />
80<br />
210<br />
h:2,85<br />
70<br />
210<br />
PT<br />
+0.80<br />
80<br />
h:230<br />
80<br />
90<br />
210<br />
ingresso<br />
h:240<br />
80<br />
210<br />
70<br />
210<br />
cucina +<br />
soggiorno<br />
h:260<br />
h:230<br />
h:2,85<br />
80<br />
disimpegno<br />
80<br />
80<br />
210<br />
80<br />
210<br />
E<br />
E<br />
camera<br />
singola<br />
bagno B<br />
cucina +<br />
soggiorno<br />
h:2,85<br />
h:40<br />
camera<br />
doppia<br />
doppia<br />
h:270<br />
75<br />
273<br />
75<br />
163<br />
50<br />
273<br />
100<br />
273<br />
75<br />
273<br />
100<br />
273<br />
50<br />
273<br />
75<br />
273<br />
90<br />
210<br />
100<br />
273<br />
50<br />
273<br />
50<br />
273<br />
100<br />
273<br />
+0.32<br />
STATO ASSENTITO CON SCIA - WF 3700/2021_PG 424385/2021 del 30/07/2021 (VA<br />
| I NUMERI |<br />
IL PROGETTO NEL QUARTIERE<br />
75<br />
273<br />
<strong>12</strong> 16 17<br />
19<br />
13<br />
10 14 18<br />
11<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
210<br />
210<br />
210<br />
210<br />
210<br />
90<br />
210<br />
CANTINA<br />
140<br />
29<br />
SCALA<br />
B<br />
70<br />
210<br />
CANTINE<br />
70<br />
210<br />
27<br />
70<br />
210<br />
25<br />
70<br />
210<br />
28 26 22<br />
20<br />
24<br />
70<br />
210<br />
23<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
21<br />
70<br />
210<br />
70<br />
210<br />
SCALA<br />
C<br />
100<br />
210<br />
70<br />
210<br />
SCALA A<br />
controsoffitto<br />
controsoffitto<br />
636<br />
90<br />
250<br />
210<br />
150<br />
250<br />
397<br />
210<br />
rampa<br />
pend. 3,8%<br />
1006<br />
rampa pend. 1,4%<br />
rampa pend. 1,4%<br />
327<br />
210<br />
210<br />
100+50<br />
210<br />
210<br />
210<br />
CORPO A<br />
210<br />
210<br />
210<br />
288<br />
rampa pend. 7%<br />
110<br />
140<br />
110<br />
235<br />
controsoffitto<br />
90<br />
214<br />
90<br />
210<br />
140<br />
110<br />
90<br />
250<br />
60+60<br />
60+60<br />
240<br />
210<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
210<br />
210<br />
9<br />
8<br />
210<br />
6<br />
7<br />
210<br />
210<br />
375<br />
250<br />
150<br />
250<br />
150<br />
250<br />
150<br />
250<br />
150<br />
250<br />
rampa pend. 2,4%<br />
150<br />
250<br />
150<br />
250<br />
<strong>12</strong>9<br />
250<br />
<strong>12</strong>9<br />
250<br />
+0.65<br />
150<br />
rampa<br />
pend. 7%<br />
+0.48<br />
153<br />
1017<br />
rampa pend. 4.73%<br />
150<br />
240<br />
163 camera<br />
240<br />
240<br />
rampa<br />
pend. 8%<br />
194<br />
154<br />
100+50<br />
250<br />
166<br />
VIA MARIO PICHI<br />
SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO<br />
}<br />
2080 m 2<br />
30_
R.01): : PIANTA PIANO PRIMO<br />
I NUMERI DI PICHI<strong>12</strong><br />
STEP PROGETTO<br />
2017 2020<br />
2023<br />
Primi incontri con i soci Avvio dei lavori Fine dei lavori<br />
ALLOGGI<br />
30<br />
30<br />
alloggi<br />
37<br />
box<br />
}<br />
CLASSE DI<br />
EFFICIENZA<br />
ENERGETICA<br />
A3<br />
VALORE DI<br />
CESSIONE<br />
4.400 €/mq<br />
I SOGGETTI<br />
COINVOLTI NELLA<br />
REALIZZAZIONE<br />
DI PICHI<strong>12</strong><br />
OPERATORI: Cooperativa Soli<strong>da</strong>rnosc Navigli<br />
IMPRESA: Mariani S.R.L. di Concorezzo<br />
PROGETTISTA: Studio Park Associati<br />
DIRETTORE LAVORI: Arch. Marinella Ni<strong>da</strong>sio<br />
31_
| I PROGETTISTI |<br />
UNA COMMITTENZA ATTENTA COME CE<br />
Qui di seguito l’intervista a Michele Rossi<br />
co-founder dello Studio Park Associati e ad<br />
Alberto Ficele architetto e project leader per<br />
l’intervento di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>.<br />
COME SIETE GIUNTI ALLA SCELTA DI UNA STRUTTURA<br />
INTERAMENTE IN ACCIAIO?<br />
M.R.: Il progetto nasceva con il grosso vincolo di sorgere<br />
sopra a tre piani di parcheggi interrati. L’idea dell’acciaio non<br />
è arrivata subito. In prima istanza abbiamo pensato di creare<br />
una soletta in cemento ma questo significava rinunciare<br />
a confrontarsi con la maglia esistente sottostante, era<br />
come sbarazzarsi di un problema senza averci fatto i conti.<br />
Utilizzare il ferro invece significava trovare delle soluzioni<br />
architettoniche più interessanti, innovative. Il ferro è un<br />
materiale che in Italia viene usato poco soprattutto negli<br />
edifici residenziali perché tendenzialmente è più costoso<br />
rispetto al cemento armato. Ma ha anche delle prerogative<br />
interessanti: è più leggero, è più rapido nel montaggio, ha<br />
maggiore flessibilità e soprattutto, nel nostro caso specifico,<br />
an<strong>da</strong>va a pesare meno sul parcheggio sotterraneo.<br />
MA COME, IL FERRO NON È TRA I MATERIALI PIÙ PESANTI?<br />
A.F.: È vero che ha un peso specifico alto ma se ne usa meno<br />
perché possiede qualità meccaniche superiori al calcestruzzo<br />
armato e dunque, di fatto, la struttura finale è più leggera.<br />
Abbiamo costruito un edificio sopra a uno esistente. Per<br />
gravare il meno possibile ed essere flessibili la scelta è<br />
ricaduta sul ferro. Lavorare con il principio del secco, poi,<br />
ha permesso di avere un cantiere più facile e più sostenibile.<br />
© Park Associati<br />
AVETE DEFINITO PICHI<strong>12</strong> UN EDIFICIO ANTI-ICONICO,<br />
UN’ARCHITETTURA DISCRETA, NON URLATA. COSA<br />
SIGNIFICA?<br />
M.R.: Penso che l’architettura residenziale debba inserirsi in<br />
continuità con il contesto e con gli edifici preesistenti. Per<br />
questo deve saper essere silenziosa. È un’architettura che<br />
ha a che fare con la quotidianità, con un aspetto domestico<br />
ben diverso <strong>da</strong> quello che rappresenta invece un edificio<br />
pubblico. Park Associati poi ha nel suo dna la volontà di<br />
affrontare ogni progetto cercando il tono corretto, la giusta<br />
espressività che risponde al luogo, alla committenza e alle<br />
persone che andranno ad <strong>abitare</strong> l’edificio.<br />
32_
NE SONO POCHE<br />
Un edificio<br />
aperto verso<br />
l’esterno,<br />
connesso al<br />
quartiere.<br />
PARK ASSOCIATI<br />
FONDATO NEL 2000 A MILANO DA FILIPPO PAGLIANI E MICHELE ROSSI (A SINISTRA NELLA FOTO), PARK ASSOCIATI SI OCCUPA DI PROGETTAZIONE<br />
ARCHITETTONICA, URBANISTICA, INTERIOR DESIGN E PRODUCT DESIGN. LA CULTURA DEL DIALOGO CARATTERIZZA LA METODOLOGIA DI<br />
PROGETTAZIONE. OGGI LAVORANO NELLO STUDIO QUASI 100 COLLABORATORI. NELLA FOTO, A DESTRA, ALBERTO FICELE PROJECT LEADER PER<br />
L’INTERVENTO DI PICHI<strong>12</strong>.<br />
33_
| I PROGETTISTI |<br />
TUTTE LE PERSONE DI <strong>CCL</strong> CON CUI ABBIAMO PARLATO<br />
HANNO SOTTOLINEATO LA GRANDE ATTENZIONE POSTA<br />
DAL VOSTRO STUDIO IN OGNI SCELTA PROGETTUALE<br />
SIA ESTETICA SIA FUNZIONALE. PER VOI QUALI SONO<br />
GLI ELEMENTI DI MAGGIOR VALORE CHE CONNOTANO IL<br />
PROGETTO?<br />
A.F.: Sicuramente il materiale dominante in facciata:<br />
l’alluminio pressopiegato derivato <strong>da</strong> processi artigianali.<br />
L’alluminio ha marcato l’ingresso, il basamento, i vani scala.<br />
Un risultato molto importante in termini architettonici per<br />
quanto riguar<strong>da</strong> la pelle dell’edificio.<br />
IL RAPPORTO CON ARTIGIANI QUALIFICATI E DI GRANDE<br />
ESPERIENZA FA SPESSO LA DIFFERENZA. ANCHE QUI È<br />
STATO COSÌ?<br />
A.F.: Certamente. Per questo progetto abbiamo avuto la<br />
collaborazione di fornitori e artigiani di qualità molto alta.<br />
Operai specializzati e artigiani che hanno lavorato con una<br />
minuzia eccellente dimostrando una passione inconsueta<br />
solitamente difficile <strong>da</strong> trovare in cantiere.<br />
QUANDO AVETE SAPUTO CHE LA COMMITTENZA ERA<br />
UNA COOPERATIVA AVETE TEMUTO PER LA QUALITÀ<br />
FINALE DEL PROGETTO?<br />
M.R.: All’inizio devo ammettere è un pensiero che ci ha<br />
sfiorato, ma ci siamo ben presto ricreduti. Ci è capitato<br />
raramente di avere a che fare con una committenza così<br />
attenta. Tutto il team ha lavorato al meglio delle sue<br />
possibilità per ottenere il risultato che ci eravamo prefissati.<br />
I compromessi ci sono sempre ma qui sono stati concor<strong>da</strong>ti<br />
in un dialogo aperto e costruttivo.<br />
VOLUMI PURI INTONACATI DI BIANCO E DETTAGLI<br />
ARCHITETTONICI DI LOGGE E FINESTRE RIVESTITI<br />
34_
IN LAMIERA: COME SIETE GIUNTI AL PROGETTO<br />
DEFINITIVO? QUAL È IL VOSTRO PROCESSO CREATIVO?<br />
M.R.: Partiamo sempre <strong>da</strong>lla lettura del contesto, il<br />
processo creativo nasce <strong>da</strong> lì e <strong>da</strong> alcune richieste della<br />
committenza per esempio, in questo caso, il desiderio<br />
di un’apertura esplicita al quartiere. Non si costruisce<br />
un corpo su un contesto senza aver analizzato i vicini<br />
prossimi. La disomogeneità del Club Apollo, della chiesa,<br />
delle architetture anni Sessanta e Settanta circostanti,<br />
sono tutte variabili assorbite nel processo creativo che<br />
ne ha fatto una sintesi. Anche la mitigazione dell’impatto<br />
acustico degli impianti termici della NABA Nuova<br />
Accademia di Belle Arti e del Club Apollo fa parte di<br />
quelle variabili che concorrono al risultato finale: barriere<br />
acustiche, nuove coperture, impianto geotermico sono stati<br />
step importanti che hanno richiesto un iter amministrativo<br />
durato anni e che ha coinvolto anche la Soprintendenza e la<br />
Commissione Paesaggio del Comune di Milano.<br />
<strong>CCL</strong> NEI SUOI DESIDERATA VOLEVA CHE L’EDIFICIO<br />
FOSSE APERTO AL QUARTIERE. COME AVETE FATTO<br />
VOSTRA QUESTA RICHIESTA?<br />
A.F.: L’edificio ha molti elementi di porosità verso<br />
l’esterno: l’attacco a terra, il basamento dedicato alle<br />
attività comuni, la corte con il verde. Sono tutti elementi<br />
che permettono una lettura di ciò che accade nell’edificio.<br />
La corte è estroflessa ed è nata con l’intento di creare<br />
qualcosa che visivamente regali del verde al quartiere.<br />
La planimetria nel suo complesso non è chiusa ma<br />
abbraccia via <strong>Pichi</strong> e l’intorno prossimo. Anche questo<br />
è stato un atto di generosità <strong>da</strong> parte della Cooperativa.<br />
SE POTESTE TORNARE INDIETRO COSA CAMBIERESTE?<br />
A.F.: Guar<strong>da</strong>ndo l’edificio sarebbe stato bello trasformare<br />
la copertura in terrazzo accessibile agli abitanti ma non<br />
è stato possibile per motivi di carico e di accessibiltà per<br />
gli impianti tecnici.<br />
QUAL È STATA UNA SFIDA VINTA?<br />
M.R.: L’intero progetto è una sfi<strong>da</strong> vinta perché riuscire<br />
a realizzare un edificio con questa qualità progettuale<br />
e di esecuzione non è per nulla scontato. Noi di Park<br />
Associati siamo molto soddisfatti perché il progetto<br />
ha avuto una sua unità <strong>da</strong>lla fase concettuale a quella<br />
esecutiva. Durante il cantiere non si è perso nulla della<br />
fase progettuale, e non è facile che ciò acca<strong>da</strong>.<br />
35_
| I TECNICI |<br />
LE SFIDE VINTE<br />
Nell’intervento <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> abbiamo dovuto affrontare<br />
momenti difficili perché lo studio creativo Park Associati<br />
è stato molto esigente. Tutta la squadra ha lavorato per<br />
raggiungere l’obiettivo finale. Il momento più bello è stato<br />
quando uno dei progettisti, visitando il cantiere ormai<br />
quasi concluso, ha detto che il risultato finale, per la prima<br />
volta, era meglio del rendering. Un’affermazione che mi ha<br />
riempita d’orgoglio.<br />
MARINELLA NIDASIO<br />
DIRETTORE GENERALE DEI LAVORI PER CONTO DELLA COOPERATIVA SOLIDARNOSC NAVIGLI.<br />
36_
NICOLA SOLDIVIERO<br />
GEOMETRA RESPONSABILE DI CANTIERE DELL’IMPRESA MARIANI CHE HA REALIZZATO L’EDIFICIO DI PICHI<strong>12</strong>.<br />
In <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> la direzione artistica ha avuto una richiesta<br />
di dettaglio molto elevata. Le grandi sfide sono state<br />
l’uso dell’acciaio, il sistema a secco per divisori esterni e<br />
interni e l’approccio a ogni minimo particolare. Ci sono<br />
state riunioni accese e discussioni. Il tutto nel peggior<br />
momento per l’edilizia degli ultimi anni con oscillazioni<br />
dei prezzi veramente importanti.<br />
37_
| I TECNICI |<br />
MASSIMO RUGGERONI<br />
COLLAUDATORE STATICO DI TUTTE LE OPERE STRUTTURALI DI PICHI<strong>12</strong>.<br />
Le sfide più importanti che hanno riguar<strong>da</strong>to il mio lavoro<br />
sono state fon<strong>da</strong>mentalmente due. La prima, l’aver gestito<br />
l’acciaio in un complesso residenziale dove, solitamente,<br />
il cemento armato la fa <strong>da</strong> padrone. La secon<strong>da</strong>, la<br />
realizzazione di un’opera fuoriterra che doveva appoggiarsi<br />
su una struttura esistente interrata e tutte le sfide che<br />
questo ha comportato.<br />
38_
La sfi<strong>da</strong> più grossa è stata coniugare l’alluminio con un passo<br />
preciso e farlo abbinare a tutto quello che incontrava nel suo<br />
percorso, fissandolo a scomparsa. In più immaginate tutti<br />
i particolari: tettucci d’ingresso, marciapiedi, dilatazioni<br />
su altezze importanti, ecc. Sono sfide che mi piacciono<br />
perché c’è sempre <strong>da</strong> imparare e mi fanno crescere. Oggi il<br />
problema più grande è <strong>da</strong>to <strong>da</strong>i writers perché l’alluminio<br />
anodizzato argento è delicato: incrociamo le dita.<br />
PIERLUIGI ROSSI<br />
SOPRANNOMINATO DAI COLLEGHI ‘IL LEONARDO DA VINCI DELL’ALLUMINIO’. È GEOMETRA DI RPL COLLABORA CON LATTONERIA M.A.D.A. SRL E<br />
BRONCO COPERTURE CHE È APPALTATORE DEL LAVORO IN PICHI<strong>12</strong>.<br />
39_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
FEDERICA VERONA<br />
47 ANNI, ARCHITETTO, SEGUE PROGETTI DI SOCIAL HOUSING PROMUOVENDO LA CULTURA COME MOTORE SOCIALE. NEL 2015 HA IDEATO SUPER!<br />
IL FESTIVAL DELLE PERIFERIE PROGETTO MILANESE CHE COINVOLGE UN GRUPPO ETEROGENEO DI PROFESSIONISTI: ARCHITETTI, URBANISTI,<br />
SOCIOLOGI ECC. È PRESIDENTE DI NOICOOP E CURA LA PARTE DI CULTURAL MANAGEMENT ALL’INTERNO DI <strong>CCL</strong> CON CUI COLLABORA DAL 2010.<br />
40_
ARTE COME RISCATTO SOCIALE<br />
Questa zona di Milano ha vissuto, <strong>da</strong>ll’inizio degli<br />
anni Duemila, una grande trasformazione legata<br />
al recupero dell’area dell’Ex Sieroterapico<br />
(35mila metri quadrati che fino agli anni ‘90 ospitavano<br />
il noto centro per la ricerca medica) e all’arrivo di NABA<br />
Nuova Accademia di Belle Arti oltre ad altre importanti<br />
realtà azien<strong>da</strong>li. La presenza, in zona, di altre scuole<br />
private come lo IULM e la Domus Academy fa sì che l’area<br />
sia frequentata <strong>da</strong> una popolazione giovane, in buona parte<br />
straniera e con una buona disponibilità economica.<br />
È un distretto di settore legato al design (qui il Fuorisalone<br />
può contare su molte location) e alla formazione<br />
universitaria nell’ambito dell’arte, della comunicazione,<br />
della mo<strong>da</strong>. Due specificità che ne definiscono l’attrattività.<br />
Si tratta di un’area che oggi ben rappresenta la<br />
polarizzazione milanese sul tema della casa: qui convivono<br />
due anime, una più borghese, di cui fa parte l’intervento di<br />
<strong>Pichi</strong><strong>12</strong>, e una che fa riferimento ai complessi delle case<br />
popolari Aler di via Gola e via Borsi.<br />
<strong>CCL</strong>, insieme a NoiCoop, ha voluto intraprendere un<br />
cammino di dialogo e condivisione con il quartiere. I canali<br />
sono stati principalmente due: un progetto artistico in via<br />
Rimini e una collaborazione con NABA per la realizzazione<br />
di un murales su un muro di confine di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>.<br />
La prima iniziativa ha una storia lunga che vede la<br />
collaborazione con il Gruppo CAP, il gestore del servizio<br />
idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Il Gruppo<br />
CAP ha commissionato a Super! di condurre un’in<strong>da</strong>gine sul<br />
contesto sociale circostante. Alla fine dello studio, durato<br />
2 anni, abbiamo proposto di coinvolgere l’artista Roberto<br />
Co<strong>da</strong> Zabetta affinché lavorasse su una scuola del Comune<br />
abbandonata <strong>da</strong> anni a causa dell’amianto.<br />
L’intervento <strong>da</strong> un lato ha messo in sicurezza la scuola<br />
grazie a vernici capaci di incapsulare l’amianto e renderlo<br />
inerte, <strong>da</strong>ll’altro ha trasformato l’edificio in una grande<br />
opera color bronzo, facendola diventare un vero e proprio<br />
faro luminoso. Il fotografo e videomaker Henrik Blomqvist<br />
ha filmato tutte le fasi di realizzazione del processo. La<br />
soddisfazione maggiore? Aver portato l’arte dove l’arte<br />
tendenzialmente non arriva: cioè ai piedi delle case popolari.<br />
Un’altra importante collaborazione è stata attivata con<br />
NABA partendo <strong>da</strong> un’idea di Giuseppe Failla. Il lungo<br />
muro che separa la proprietà del Club Apollo <strong>da</strong>l lotto su<br />
cui insiste l’intervento di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> sarebbe dovuto essere<br />
rivestito di verde. Problemi di tipo tecnico e di gestione ci<br />
hanno fatto optare per la soluzione del murales.<br />
È stata scelta una giuria composta <strong>da</strong> tanti attori con<br />
competenze diverse nel campo dell’architettura, della<br />
grafica, della comunicazione. Le proposte arrivate sono<br />
state una decina, un’occasione unica per conoscere quello<br />
che è l’immaginario dei ragazzi – sia italiani sia stranieri -<br />
nei confronti di questo quartiere. Le parole chiave emerse<br />
sono state: Navigli, aperitivi, nutrie, ponte con i lucchetti,<br />
influencer alla mo<strong>da</strong> con il cane. Una fotografia abbastanza<br />
realistica. La proposta vincitrice è firmata <strong>da</strong> 4 ragazze e<br />
trasmette con chiarezza grafica l’idea di cooperazione e<br />
alcune peculiarità dell’area.<br />
I Navigli vedono tre interventi di <strong>CCL</strong> realizzati negli ultimi<br />
anni: Ticinese87, Argelati39 e <strong>Pichi</strong><strong>12</strong>. Se dovessi trovare<br />
un fil rouge che li accomuna non avrei dubbi: la qualità<br />
architettonica. Rispetto ad altri interventi di <strong>CCL</strong> qui è<br />
stato fatto un salto in avanti <strong>da</strong>l punto di vista estetico,<br />
sono senza dubbio dei progetti esteticamente appaganti.<br />
Edifici con una forte identità ma capaci di inserirsi bene nel<br />
quartiere. E ne fanno già parte a tutti gli effetti.<br />
Un distretto dedicato<br />
al design e allo studio.<br />
41_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
LAVORARE PER<br />
UN OBIETTIVO COMUNE<br />
La zona in cui si inserisce l’intervento <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> è<br />
un’area che ha vissuto un importante processo<br />
di riqualificazione <strong>da</strong>l punto di vista urbanistico<br />
e dei servizi iniziato una trentina di anni fa. È una zona di<br />
Milano vissuta come epicentro di divertimento per i giovani<br />
grazie alla presenza dei Navigli e dei tanti locali che qui<br />
si concentrano ma non solo perché qui oggi hanno sede<br />
importanti aziende e centri di formazione universitaria<br />
conosciuti a livello internazionale.<br />
LOGICA COOPERATIVA<br />
<strong>Pichi</strong><strong>12</strong> è il terzo intervento di <strong>CCL</strong> in questo contesto<br />
attrattivo. Ticinese87, Argelati39 e <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> sono interventi<br />
di libero mercato pur seguendo un modello di logica<br />
cooperativa ben ro<strong>da</strong>to.<br />
La cooperazione dimostra di funzionare anche in<br />
contesti in cui sembra prevalere il modello capitalistico<br />
e speculativo. Pur non stravolgendo queste logiche<br />
dominanti infatti indica comunque che esiste un’altra stra<strong>da</strong><br />
percorribile. Dal punto di vista quantitativo i tre interventi<br />
di <strong>CCL</strong> non sono particolarmente ingenti (si tratta in totale<br />
di non più di 200 appartamenti) ma, qualitativamente,<br />
sono progetti importanti <strong>da</strong>l punto di vista architettonico,<br />
economico e relazionale.<br />
Ha prevalso<br />
la cultura<br />
del dialogo.<br />
Queste operazioni non sono mai semplici, coinvolgono<br />
tanti soggetti diversi. Il conflitto è sempre presente ma<br />
ciò che aiuta a risolvere le tensioni e i differenti obiettivi<br />
è una cultura relazionale che punta al raggiungimento<br />
dell’obiettivo comune. Un approccio non competitivo in cui<br />
a prevalere su tutto è il risultato finale, il portare a termine<br />
il progetto, il far sì che i soci siano soddisfatti.<br />
APPROCCIO PRAGMATICO<br />
Questa capacità di porre l’obiettivo finale <strong>da</strong>vanti a<br />
tutto il resto nasce <strong>da</strong> un dna cooperativo trasferito anche<br />
negli aspetti manageriali e gestionali.<br />
Come raggiungiamo un risultato di successo?<br />
Grazie alle competenze, all’approccio pragmatico e a una<br />
forte reputazione costruita negli anni.<br />
42_
LUCIANO CAFFINI<br />
73 ANNI, PER 40 ANNI HA LAVORATO PRESSO LEGACOOP. NEL 2016 HA CONCLUSO QUEL PERCORSO COME PRESIDENTE NAZIONALE DI LEGA COOP<br />
ABITANTI E PRESIDENTE DELL’ALLEANZA COOPERATIVA ITALIANA SETTORE ABITANTI. NEL 2017 ALESSANDRO MAGGIONI L’HA VOLUTO COINVOLGERE<br />
NEL RUOLO DI PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA SOLIDARNOSC NAVIGLI PER SEGUIRE PICHI<strong>12</strong>.<br />
43_
| LA PAROLA A <strong>CCL</strong> |<br />
Il progetto di <strong>Pichi</strong><strong>12</strong> si connota anche per le buone relazioni create con i vicini. <strong>CCL</strong> si è preso<br />
in carico di risolvere una questione di mitigazione acustica. L’impatto acustico degli impianti<br />
termici NABA Nuova Accademia di Belle Arti e del Club Apollo avrebbero comportato un<br />
significativo <strong>da</strong>nno abitativo per chi avesse acquistato casa in questo complesso.<br />
Quello del Club Apollo è stato coperto <strong>da</strong> una struttura mentre per quanto<br />
riguar<strong>da</strong> quello di NABA si è proceduto a sostituire il vecchio impianto<br />
con uno di geotermia di ultima generazione. In entrambi i casi<br />
abbiamo contribuito economicamente in maniera importante.<br />
Una miglioria che dà un valore aggiunto al nostro<br />
prodotto conclusivo residenziale e che ha reso<br />
estremamente soddisfatti tutti i soggetti<br />
coinvolti, Comune e Commissione<br />
Paesaggio compresi.<br />
44_
<strong>CCL</strong> indica<br />
un’altra stra<strong>da</strong><br />
percorribile<br />
sulla questione<br />
casa a Milano.<br />
45_
| GLOSSARIO |<br />
LE PAROLE PER CAPIRE<br />
Gentrificazione: trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio con conseguente cambiamento della<br />
composizione sociale e innalzamento dei prezzi delle abitazioni sia in vendita che in affitto.<br />
Piano planivolumetrico: disegno semplificato a piccola scala che mostra l’occupazione di suolo dei volumi del nuovo<br />
progetto. Permette di valutare i rapporti tra gli edifici e i vuoti che essi definiscono.<br />
PGT Piano di Governo del Territorio: è uno strumento urbanistico introdotto <strong>da</strong>lla Regione Lombardia con la legge<br />
n. <strong>12</strong>/2005. IL PGT ha sostituito il Piano Regolatore Generale come strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale<br />
e ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio comunale.<br />
Soprintendenze: sono organi periferici del Ministero della Cultura. Molte delle loro competenze sono definite <strong>da</strong>l codice dei<br />
Beni Culturali e del Paesaggio con compiti in ambito territoriale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali e beni<br />
paesaggistici. L’area dei Navigli è tutelata <strong>da</strong>l PTRA, Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli lombardi.<br />
SLP (mq) Superficie Lor<strong>da</strong> di Pavimento: si intende la somma della superficie lor<strong>da</strong> di ogni piano dell’edificio misurata entro<br />
il profilo esterno delle pareti perimetrali ai vari piani e soppalchi di interpiano, sia fuori terra che in sottosuolo.<br />
46_
Colophon<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Alessandro Maggioni<br />
CONCEPT E PROGETTO EDITORIALE: Itaca Comunicazione - Milano<br />
REDAZIONE TESTI E CURATELA: Silvia Icardi<br />
COORDINAMENTO: Ester Bachis<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Maria Stella Gara<br />
CREDITI FOTOGRAFICI: Michela Lau<strong>da</strong>dio, Bianca Rizzi<br />
ILLUSTRAZIONE DELLA MAPPA: Alessandro Cripsta<br />
PODCAST: Valentina De Poli, Matteo Scandolin<br />
STAMPA: Boniardi Grafiche - Via Gian Battista Vico, 40 - Milano<br />
Stampato in Italia<br />
Finito di stampare a gennaio 2024
LA VOCE DI <strong>INSIEMI</strong><br />
Valentina De Poli<br />
Giornalista e podcaster, è esperta in<br />
comunicazione integrata e storytelling<br />
azien<strong>da</strong>le. Grazie a una ventennale<br />
esperienza in Disney si è misurata con<br />
le più importanti realtà culturali italiane,<br />
con l’insolito privilegio di interagire con<br />
un pubblico eterogeneo. Oggi presta la<br />
sua esperienza ad aziende interessate<br />
alla costruzione di contenuti mirati, tra cui<br />
podcast di cui è autrice e speaker.<br />
LA PENNA DI <strong>INSIEMI</strong><br />
Silvia Icardi<br />
Giornalista, laureata in Architettura, lavora<br />
<strong>da</strong> più di vent’anni nella comunicazione sia<br />
per la televisione sia per la carta stampata.<br />
Dal 20<strong>12</strong> collabora continuativamente per<br />
le pagine ‘Cultura e Spettacolo’ del Corriere<br />
della Sera occupandosi di architettura,<br />
design, società. Firma articoli per riviste di<br />
settore dell’architettura e dell’interior design<br />
come Abitare e Marie Claire Maison.
ASCOLTAMI<br />
IL PODCAST DI <strong>CCL</strong>