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dispensa Lab. Didattica disabilita sensoriali

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Le risorse disponibili nell’ambito della minorazione visiva, per l’integrazione scolastica e sociale,

non mancano. L’impegno e gli sforzi che alcuni enti, quali l’Unione Italiana dei Ciechi, la

Biblioteca Italiana per i Ciechi e la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, stanno

compiendo, anche in termini economici, per facilitare l’integrazione dei minorati della vista sono

considerevoli. Pensiamo ad esempio ai diversi servizi di prestito e trascrizione della stessa

Biblioteca e ai vari servizi delle sezioni provinciali dell’UIC.

Un processo, quello dell’integrazione scolastica, che, nonostante la bontà delle leggi italiane, non ha

avuto esiti sempre positivi anche a causa della riduzione dei sostegni previsti (insegnanti

specializzati impegnati in attività di sostegno, assistenti educativi, insegnanti privi del titolo di

specializzazione, riduzione delle ore di sostegno). Inoltre, oggi più che mai, si avverte la necessità

di una maggiore concertazione, superando la pericolosa tendenza al corporativismo. Tutti i soggetti

coinvolti nel processo di integrazione scolastica degli alunni con minorazione visiva (genitori,

insegnanti, associazioni disabili, uffici scolastici provinciali, ASL, le province e comuni), sono

chiamati a collaborare per favorire l’armonico sviluppo del bambino con minorazione visiva, la cui

dignità ha pieno titolo di aspirare a quei diritti di libertà e autonomia che sono gli obiettivi di ogni

processo educativo/formativo.

Va ricordato che, storicamente, il riscatto dei ciechi in Italia è opera dell'Unione Italiana dei

Ciechi che ha condotto, nel corso del tempo, battaglie decisive per garantire a questi cittadini il

diritto all'istruzione e al lavoro, premessa indispensabile per la loro integrazione sociale.

All'inizio del XX° secolo gli istituti per i ciechi, presenti in gran parte del territorio nazionale, erano

unicamente dei ricoveri privi di aperture verso la società e di sbocchi verso il futuro,.

Oggi i disabili visivi sono in grado di studiare nella scuola di tutti, occupano dignitosi posti di

lavoro, sono integrati nella società, anche se molti sono ancora gli ostacoli da superare per il

conseguimento delle pari opportunità.

Scopo dell'Unione Italiana dei Ciechi – oggi Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) ONLUS,

ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la

rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle

pubbliche amministrazioni - è l'integrazione dei ciechi ed ipovedenti nella società. L’Unione attua,

anche mediante la creazione di apposite strutture operative, ogni iniziativa a favore dei ciechi ed

ipovedenti, favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi ed ipovedenti, la

loro equiparazione sociale e l'integrazione in ogni ambito della vita civile; promuove ed attua

iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e

sociale dei ciechi ed ipovedenti; promuove ed attua iniziative per l'istruzione dei ciechi ed

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