composite engineering
Il marchio P-Trex, attraverso la produzione e costruzione di strutture complesse in materiale composito (fibra di vetro e resine), ci ha poi garantito un ulteriore salto di qualità sull'impatto ambientale per svariate applicazioni in Italia e all'estero, dalla manifattura all'agrivoltaico, al settore marino e dell'oil&gas, fino al settore idrico, anche grazie all'importante certificazione ACS (Attestation de Conformité Sanitaire). Mentre con la linea FibreFence abbiamo fatto breccia a livello mondiale nel settore aeroportuale (sia civile che militare) grazie a recinzioni speciali resistenti, ma al tempo stesso in grado di garantire al massimo i requisiti della frangibilità e della radio-trasparenza (non interferenza con i radar). Dopo un'esperienza di collaborazione su paesi esteri, nel 2001 iniziò la nostra grande avventura: le diffidenze iniziali del mercato, i primi depliant fatti in casa, le notti di lavoro disperato. Non potevo immaginare che le nostre tecnologie, all'inizio considerate quasi solo degli esperimenti di gente “curiosa” e un po' “incosciente”, ci avrebbero portato ad essere attori protagonisti del mercato, con prestigiosi interventi in ambito architettonico e artistico, come quelli alle catacombe di San Callisto, al Quirinale e al Campidoglio, alla Pinacoteca di Siena o, proprio in questo periodo, alla terrazza vasariana degli Uffizi a Firenze, per citarne solamente alcuni. Ma Fibre Net negli anni è diventata anche fornitore affidabile di imprese specializzate in appalti infrastrutturali Rfi e Anas, con servizi di progettazione e di ricerca innovativa che si alimentano grazie all'alta qualificazione dei nostri collaboratori. Ci teniamo molto alla formazione dedicata a professionisti specializzati nel rinforzo strutturale; non a caso, ogni anno vengono organizzati oltre 70 convegni frontali sul territorio, con 150 collegi e ordini professionali coinvolti nelle iniziative, 4200 crediti formativi assegnati e 5000 ore dedicate appunto alla formazione ogni anno. Risultato? Negli ultimi sei anni Fibre Net ha portatoilfatturatoda8a31milioni di euro e gli addetti da 40 a oltre 100, di cui un terzo donne. Possiamo dirlo: la nostra è un'impresa dove il ruolo delle donne sta innovando e cambiando il volto di un settore per tradizione molto maschile come quello dell'edilizia. Una storia, la nostra, che non è fatta solo di cifre, fatturati e percentuali: anche se questi dati sono importanti, perché un'azienda che crea valore come la nostra, offre sicurezza, prospettive, serenità nell'affrontare il futuro e nel guardare avanti, come abbiamo sempre fatto. È un racconto corale, fatto di sorrisi e momenti difficili, prove ed errori, traguardi che diventano punti di partenza verso nuovi obiettivi. Mio fratello ed io crediamo che il nostro percorso sia stato e sia veramente unico; due ragazzi che lasciano una strada sicura e “normale” per realizzare un progetto completamente nuovo. Una scelta rischiosa, ma ci sono momenti in cui bisogna prendere l'iniziativa, se si vuole che qualcosa cambi nella propria vita e magari anche nel mondo. Con Fibre Net non abbiamo creato solo un prodotto che prima non c'era, ma anche un nuovo modo di fare e di essere azienda. Nella gestione e nella motivazione delle persone, che oggi costituiscono la maggiore ricchezza dell'azienda contano anche le azioni e le scelte. Da tempo Fibre Net attua per i dipendenti una serie di misure organizzative e di strumenti retributivi volti a migliorare il rapporto aziendadipendente. Grande spazio, dunque, al welfare aziendale come sistema virtuoso che coinvolge dal basso lo stesso personale nell'individuazione di esigenze e bisogni, per poi giungere a una allocazione condivisa e ottimale delle risorse, come anche l'orario flessibile e il part-time per una migliore conciliazione fra vita privata e professionale. Al di là della spinta sull'occupazione femminile che anche il PNRR contiene, le donne devono avere piena consapevolezza del valore aggiunto che possono portare e stanno portando a un settore come quello dell'edilizia e delle infrastrutture. In particolare per la parte tecnica e commerciale, noi cerchiamo, formiamo e ci avvaliamo di donne ingegnere o architetto, perché la loro visione, personale prima ancora che professionale, rappresenta un arricchimento e una chance di ulteriore miglioramento della qualità del nostro lavoro. Io personalmente ho bruciato le tappe per arrivare fin qui. Oltre agli studi giovanili, ho seguito un MBA per poter acquisire strumenti di gestione aziendale adeguati e continuo a studiare e a crescere mentalmente, altrimenti non sarei riuscita in quello che faccio. A 22 anni sono diventatamammadiFrancescaea23diSerena; entrambe stanno facendo il loro percorso in piena autonomia, seguendo i loro desideri ed ambizioni. Non le ho viste crescere, l'azienda mi ha portato via tanto tempo e questo, lo confesso, è il mio rimpianto. Oggi, il rapporto con loro è un rapporto maturo fra donne unite da un legame di affetto e di solidarietà, dove il rispetto delle scelte individuali, il sostegno e la fiducia reciproci sono elementi fondamentali. Cosa ho insegnato alle mie due ragazze? A non rinunciare mai a loro stesse e ai loro sogni e a non pensare mai che l'impossibile debba rimanere tale. Come passo il tempo libero? Adoro il mio Friuli, cammino tanto, cucino per le persone a cui voglio bene, leggo. “ Ho il carattere forte della mia terra, ma il lato tenero delle cose mi commuove. ” Fibre Net S.p.A. www.fibrenet.it Cecilia Zampa in primo <strong>PIANO</strong> www.dimagazine.it