LUI DONNA IMPRESA MAGAZINE
LA NOSTRA RUBRICA “LUI” PER AMORE DELLA DIFFERENZA: IMPRESA, MANAGEMENT E POTERE DECLINATI AL MASCHILE Attraverso la presenza di role model sia maschili che femminili – è infatti un equilibrato mix di generi che alimenta la formazione di una leadership completa e di successo – i giovani talenti riusciranno a realizzare un innovativo stile di leadership, in grado di affrontare le sfide che la società pone a quelli che definiamo leader for a new world. I nostri modelli di riferimento sono business men di successo. (...)
LA NOSTRA RUBRICA “LUI”
PER AMORE DELLA DIFFERENZA: IMPRESA, MANAGEMENT E POTERE DECLINATI AL MASCHILE
Attraverso la presenza di role model sia maschili che femminili – è infatti un equilibrato mix di generi che alimenta la formazione di una leadership completa e di successo – i giovani talenti riusciranno a realizzare un innovativo stile di leadership, in grado di affrontare le sfide che la società pone a quelli che definiamo leader for a new world.
I nostri modelli di riferimento sono business men di successo. (...)
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Un Rolex è sempre un oggetto prezioso, ma il suo<br />
valore va al di là dell'aspetto materiale: sono i ricordi e le emozioni<br />
a cui è associato a renderlo inestimabile.<br />
Èconnoi<br />
Mr. Rolex<br />
UI<br />
Gian Riccardo Marini<br />
www.dimagazine.it 84
Nella foto: la sede di ROLEX SA - Ginevra<br />
INSIDE<br />
EXPLORING WHAT MAKES ROLEX TICK
Rolex Renaissance Man 2011/ 2015<br />
Ha iniziato la sua carriera in Rolex Italia oltre 40<br />
anni fa, sotto il suo mandato, Rolex è stato più<br />
forte che mai rafforzando il suo magnifico futuro.<br />
Gian Riccardo Marini ha uno stile senza tempo,<br />
impeccabile, sembra essere l'incarnazione vivente<br />
di Rolex. Con lui al timone, c'è stata una vera e<br />
propria rinascita del brand: “Qui si entra per<br />
servire la corona, non per mettersela in testa”...<br />
Se non avesse un significato preciso nel contesto<br />
in cui è stato pronunciato, questo monito potrebbe<br />
essere la metafora di una leadership intesa come<br />
coinvolgimento per un obiettivo condiviso, come<br />
servizio al bene comune. Nel caso specifico la<br />
corona è quella dello storico marchio di orologi<br />
Rolex e l'avvertimento è stato rivolto a Gian<br />
Riccardo Marini al suo primo arrivo “a corte”,<br />
ovvero all'headquarter di Ginevra, niente meno<br />
che dall'allora CEO André Heiniger il quale<br />
probabilmente non immaginava il peso che<br />
avrebbero avuto le sue parole sulla vita e la<br />
carriera di questo giovane e intraprendente<br />
manager italiano, né tantomeno immaginava che<br />
qualche decennio dopo Marini avrebbe preso il<br />
suo posto diventando, nel 2011, il numero uno a<br />
livello mondiale del prestigioso brand svizzero.<br />
Figlio d'arte (il padre fu il primo importatore e<br />
distributore di orologi Rolex in Italia) Marini è un<br />
leader che ha costruito la sua carriera sulla<br />
convinzione che esistano valori ai quali si può<br />
dedicare un'intera vita: quelli della cultura<br />
d'impresa, della perfezione, dell'attenzione al<br />
dettaglio, dell'identità... ovvero la capacità di<br />
affrontare l'innovazione senza perderne memoria.<br />
Del resto Marini veniva direttamente dalla scuola<br />
di Hans Wilsdorf, il fondatore di Rolex, “Da lui ho<br />
imparato soprattutto la dedizione al lavoro e il<br />
valore della coerenza e della riconoscibilità, per i<br />
prodotti come per le persone” dichiarerà in una<br />
intervista. Una dedizione e una tenacia che lo<br />
hanno portato a scalare i vertici aziendali<br />
diventando prima direttore e poi amministratore<br />
delegato di Rolex Italia e infine CEO della società<br />
a livello globale. Ma anche dall'alto di uno dei<br />
brand più famosi del mondo Marini non ha mai<br />
esitato a ribadire il peso dell'umiltà, e di come sia<br />
stata un ingrediente fondamentale del suo<br />
successo: “É stata sicuramente un fattore-chiave<br />
quando ho dovuto imparare questo lavoro”. E<br />
tutt'oggi l'understatement – o il “low profile” , come<br />
lo definisce lui stesso – e la riservatezza<br />
caratterizzano la cifra stilistica dell'azienda. Dalla<br />
sua posizione attuale qual è il consiglio che<br />
Marini può dare a un manager che vuole<br />
pianificare la sua carriera? La risposta del CEO è<br />
la perfetta sintesi della sua storia: “Devono essere<br />
ben chiari tre concetti, le 3P: passione, ciò che ti<br />
fa gettare il cuore oltre l'ostacolo; professionalità,<br />
ciò che ti dà il metodo per impostare il tuo<br />
successo e la capacità di imparare<br />
continuamente; prestigio, che è il tratto distintivo,<br />
ciò che ti rende unico e riconoscibile e che non va<br />
confuso con il lusso”. Come dire… il lusso si può<br />
comprare, il prestigio no. In una carriera così<br />
inscindibilmente legata a un brand è normale che<br />
il segreto del successo personale rifletta in<br />
qualche modo quello dell'azienda. E viceversa.<br />
Non sorprende quindi che Marini veda proprio nel<br />
prestigio e nella capacità di bilanciare e<br />
armonizzare tradizione e continua innovazione, le<br />
chiavi di volta di ogni successo. Il valore di un<br />
brand va custodito e tramandato tra le<br />
generazioni, la capacità di innovare nel rispetto<br />
della tradizione è invece frutto di una formazione<br />
mirata, anch'essa di eccellenza. Gli orologi Rolex,<br />
veri gioielli, hanno affascinato alcune tra le più<br />
importanti personalità del mondo come Dwight<br />
Eisenhower, Winston Churchill, attori come<br />
Paul , Newman Steve McQueen e perfino<br />
rivoluzionari come Che Guevara e Fidel Castro.<br />
Oggi Marini, l'unico italiano a scalare le vette del<br />
gigante svizzero, è ancora ai vertici di Rolex<br />
come Amministratore Delegato dopo che, per<br />
raggiunti limiti di età, il 17 giugno del 2015 gli è<br />
succeduto Jean-Fédéric Dufour.<br />
www.dimagazine.it
Da oltre un secolo, gli orologi Rolex accompagnano esploratori e campioni in tutto<br />
il mondo, dalle vette delle montagne più alte alle più remote profondità oceaniche.<br />
Sede ROLEX SA di Ginevra
Ventievènti<br />
E20 info 800 030 185 www.ventieventi.eu<br />
Via Settevalli, n. 544 - 06128 Perugia (PG) - Italia<br />
mobile 370. 3667685 - Mail:<br />
info@ventieventi.eu<br />
È CON NOI:<br />
UI<br />
Luigi Mercuri<br />
Fondatore e Presidente E20<br />
www.dimagazine.it<br />
84
EVENTI: FOCUS<br />
INTERVIEW<br />
Il suo essere temporalmente circoscritto, con un<br />
inizio e una fine, è l'origine di gran parte del suo<br />
appeal, perché questo è ciò che lo distingue da<br />
altre istituzioni e programmi permanenti, che<br />
possono essere fruiti in qualsiasi momento. Le<br />
persone, infatti, si aspettano che un evento, per la<br />
sua stessa natura, finisca e di conseguenza sanno<br />
che hanno a disposizione una frazione limitata di<br />
tempo per parteciparvi. Questo stimola la<br />
partecipazione, soprattutto da un punto di vista<br />
emotivo, alimenta la tensione e il coinvolgimento del<br />
pubblico, specialmente nel caso di eventi unici nel<br />
loro genere. Nel caso di eventi che si prolungano per<br />
più giorni, si cerca sempre di dare vita ad altre<br />
iniziative, collaterali rispetto all'evento principale, in<br />
modo da facilitarne la copertura mediatica. La<br />
presenza dei media è bramata e ricercata da<br />
qualunque organizzatore di eventi, perché permette<br />
di superare la circoscrizione spaziale e temporale,<br />
raggiungendo un pubblico enormemente più ampio<br />
di quello presente nel luogo di effettivo svolgimento.<br />
Inoltre, l'audience di un evento, è solitamente<br />
costituita da un pubblico specifico, selezionato alla<br />
base dalla natura stessa dell'iniziativa. La<br />
partecipazione, infatti, implica o un obbligo oppure,<br />
più verosimilmente, interesse e motivazione. È vero<br />
che spesso il prender parte ad un evento è il risultato<br />
di una decisione impulsiva, nel senso che nella<br />
maggior parte dei casi le persone non programmano<br />
con mesi di anticipo la partecipazione, ma solo con<br />
pochi giorni o addirittura ore. Ma è altrettanto vero<br />
che prendere parte ad un evento richiede uno<br />
spostamento fisico, in alcuni casi anche molto lungo,<br />
e, di conseguenza, un certo impegno in termini di<br />
tempo e di denaro, sicuramente non paragonabile a<br />
nessun altro medium. Il pubblico di un evento<br />
rappresenta l'elemento "sine qua" non della sua<br />
realizzazione, la sua ragione di essere, tant'è che il<br />
successo si misura, almeno a breve termine, sul<br />
numero dei partecipanti. Un evento senza pubblico<br />
diventerebbe un contenitore vuoto, perderebbe<br />
senso e qualsiasi valenza comunicativa; è dunque<br />
un potente strumento aggregativo. Ogni evento<br />
sviluppa al proprio interno una fitta rete di relazioni,<br />
favorendo la socializzazione e l'interazione con e tra<br />
i partecipanti, grazie alla compresenza fisica nel<br />
medesimo luogo, alla verosimile condivisione dei<br />
medesimi interessi ed emozioni e al clima conviviale<br />
che si crea. In questo senso, gli eventi non sono solo<br />
espressione della cultura del loisir tipica della società<br />
postmoderna, ma anche di una cultura di tipo<br />
partecipativo. È questo, uno dei molteplici motivi che<br />
hanno trasformato gli eventi in cruciali strumenti di<br />
comunicazione. Le risorse umane sono cioè il fattore<br />
produttivo primario. Infatti, dal punto di vista dello<br />
spettatore, la partecipazione ad un evento passa<br />
necessariamente attraverso l'interazione con i vari<br />
membri dello staff, per cui i partecipanti sono portati<br />
ad identificare il servizio con la persona stessa che<br />
lo fornisce. Inoltre, non solo un evento senza<br />
pubblico non avrebbe ragione di esistere, ma i<br />
partecipanti sono parte integrante dell'evento stesso:<br />
il modo in cui il pubblico interagisce con la<br />
performance offerta e le modalità del suo<br />
coinvolgimento daranno una connotazione unica<br />
all'andamento della manifestazione. Per questo<br />
l'espressione “pro-sumer”, combinazione di producer<br />
più consumer, molto usata nel settore dei servizi,<br />
risulta particolarmente appropriata nell'esprimere<br />
questo ruolo ambivalente di produttore/fruitore del<br />
pubblico degli eventi.<br />
L'evento come<br />
leva<br />
fondamentale<br />
del marketing<br />
contemporaneo<br />
Nella ricerca costante di<br />
nuovi strumenti e di<br />
nuove risorse comunicative, in una società<br />
sovraffollata di messaggi provenienti da ogni dove e<br />
sempre più bisognosa di farsi sentire, gli eventi si<br />
stanno affermando come la soluzione più innovativa<br />
a questo deficit di efficienza comunicativa degli<br />
strumenti che, storicamente, hanno caratterizzato<br />
l'ambito della comunicazione d'impresa. Negli anni<br />
sessanta e settanta costituivano solo un accessorio<br />
per decorare un'attività di comunicazione già ben<br />
definita, spesso con un carattere ludico fine a se<br />
stesso, in sintonia con le tendenze edonistiche<br />
tipiche di quegli anni che esaltavano l'apparenza<br />
rispetto alla sostanza. Oggi, invece, sono spesso<br />
l'elemento centrale intorno a cui tutta la strategia<br />
comunicativa viene poi costruita, perchè, se ben<br />
organizzati, possono raggiungere molteplici obiettivi,<br />
con risultati strabilianti e con costi tutto sommato<br />
contenuti.<br />
VENTIEVÈNTI<br />
Dalla passione e dinamismo di un team<br />
unito, dalla pluriennale esperienza nel<br />
settore congressuale e del turismo<br />
enogastronomico, nasce Ventievènti,<br />
agenzia specializzata nell'organizzazione<br />
professionale di variegati tipi di eventi: dai<br />
convegni alle cerimonie, dagli incentive<br />
aziendali al team building, dai compleanni<br />
alle cene di gala<br />
Perché un evento è così affascinante Luigi?<br />
Perché l'evento è un mix unico ed irripetibile di<br />
persone, prodotti e servizi che devono essere<br />
attentamente miscelati e coordinati affinché l'iniziativa<br />
possa raggiungere gli obiettivi per cui è stata creata.<br />
Ogni evento sarà un'esperienza unica per il pubblico<br />
in quanto, anche nel caso di eventi che si ripetono con<br />
regolarità, non si avrà mai la stessa combinazione di<br />
elementi. Qualcosa nel programma, negli obiettivi,<br />
nell'organizzazione, nel pubblico, negli ospiti, nell'idea<br />
creativa di fondo, o nella loro interazione, cambierà<br />
necessariamente. Considerare gli eventi come<br />
combinazione unica ed irripetibile.<br />
Non facile da realizzare...<br />
No, per nulla facile. Ecco perché è importante<br />
rivolgersi a persone competenti e con molta<br />
esperienza. L'evento è il risultato dell'interazione tra i<br />
partecipanti, l'ambiente materiale in cui l'evento si<br />
svolge, il suo contenuto, lo staff e i fornitori esterni,<br />
cioè tra tutti quegli elementi, che ne costituiscono il<br />
marketing mix. Ogni scelta avrà inevitabili<br />
ripercussioni dirette e indirette su tutte le altre, perché<br />
quello che fa la differenza non sono i singoli elementi,<br />
ma i modi in cui questi si pongono in relazione<br />
reciproca. Pertanto, il criterio da seguire per dare vita<br />
a questo delicato e complesso meccanismo è quello<br />
dell'armonia e della coerenza, in modo che tutti gli<br />
elementi del sistema siano complementari l'uno<br />
rispetto all'altro, apportando il loro importante<br />
contributo al risultato finale del sistema, che sarà<br />
superiore alla mera somma dei suoi fattori.<br />
Le fasi operative?<br />
Se per il pubblico e per buona parte dei media<br />
l'evento vive solo nei giorni che gli organizzatori gli<br />
hanno dedicato, per noi il lavoro comincia molto<br />
tempo prima, addirittura anni nel caso di eventi<br />
particolari. Vengono svolte diverse operazioni che<br />
concorrono ad ottenere il risultato finale e che<br />
possono essere raggruppate in tre macrofasi distinte,<br />
che danno vita al cosiddetto ciclo di vita del progetto:<br />
fase iniziale, di ideazione e concettualizzazione; fase<br />
intermedia, di pianificazione e organizzazione; fase<br />
finale di realizzazione e controllo. Ogni fase è attivata<br />
da un input ed è volta alla creazione di un output.<br />
A che cosa era dovuta l'enorme espansione del<br />
settore degli eventi negli ultimi anni?<br />
E' dovuta, non solo ad un più marcato riconoscimento<br />
delle sue molteplici potenzialità comunicative, ma<br />
anche alla crescente predisposizione delle imprese ad<br />
investire in sponsorizzazioni, che porta quindi ad un<br />
aumento delle risorse disponibili per organizzare<br />
eventi di grandi dimensioni e di alto livello qualitativo.<br />
Si è quindi instaurato un circolo virtuoso: la<br />
produzione di eventi aumenta, perché aumentano le<br />
risorse disponibili provenienti dalle sponsorizzazioni e,<br />
allo stesso tempo, aumentano le sponsorizzazioni<br />
perché crescono il numero e la tipologia dei possibili<br />
eventi da sponsorizzare e quindi è più probabile<br />
trovare quello che più si adatta alle esigenze di ogni<br />
singola impresa. Riuscire ad ottenere nuove<br />
sponsorizzazioni non è un compito facile, richiede un<br />
certo dispendio di tempo e denaro per fare ricerche e<br />
gestire i contatti. Per questo è sempre meglio lavorare<br />
in un'ottica di lungo periodo e stabilire rapporti<br />
duraturi, incentrati sulla fiducia e sulla collaborazione.<br />
I vantaggi per una azienda o un'amministrazione<br />
pubblica?<br />
Indubbiamente migliorare la propria immagine e le<br />
vendite, grazie alla visibilità mediatica e alla possibilità<br />
di creare un rapporto diretto con il pubblico durante lo<br />
svolgimento della manifestazione. A questo proposito<br />
vorrei inoltre precisare che Ventievènti si pone anche<br />
come un “Ufficio Eventi” in outsourcing per tutte le<br />
Piccole e Medie Imprese, con tutti i vantaggi che ne<br />
derivano in risparmio di tempo e risorse e nell'avere<br />
competenze specialistiche<br />
In relazione a che cosa si sceglie una destinazione<br />
geografica per un evento o un congresso?<br />
La scelta della località geografica il più delle volte è<br />
determinata dalla sua capacità di conferire valore<br />
aggiunto all'evento, trasformandosi così in un fattore<br />
motivazionale capace di richiamare un pubblico più<br />
vasto. Molto spesso, infatti, le località sfruttano<br />
l'organizzazione di eventi speciali come strumenti di<br />
marketing turistico, soprattutto quando la domanda
www.dimagazine.it<br />
VENTIEVÈNTI<br />
tradizionale verso una certa area è in un<br />
periodo di flessione. Per molte persone, infatti,<br />
la partecipazione ad un evento, è solo la<br />
prima tappa di un viaggio o l'occasione per<br />
visitare quell'area. È importante quindi tenere<br />
in considerazione l'immagine che una data<br />
località ha agli occhi del pubblico, perché ciò<br />
influenzerà notevolmente lo stimolo a<br />
partecipare.<br />
Idem per la sede...<br />
Certamente. La sede dovrà essere adeguata<br />
ai bisogni logistici dell'evento, soprattutto in<br />
termini di accoglienza degli input previsti<br />
(prodotti, persone, strumenti), ma, allo stesso<br />
tempo, fungendo da cornice dell'evento, dovrà<br />
fornire un ambiente piacevole e confortevole,<br />
in grado di connotare in maniera univoca<br />
l'atmosfera della manifestazione e di incidere<br />
positivamente sulla percezione del pubblico. È<br />
importante anche tenere in considerazione la<br />
facilità ad essere raggiunta dai convenuti e i<br />
servizi di collegamento di cui dispone,<br />
eventualmente creandone ad hoc,<br />
in modo da non scoraggiare<br />
la partecipazione. La<br />
scenografia può avere le<br />
caratteristiche più<br />
diverse: la tecnologia<br />
moderna permette di<br />
passare da un<br />
allestimento semplice,<br />
fatto di pannelli,<br />
immagini, proiezioni e<br />
fotografie, fino a vere e<br />
proprie scenografie di tipo<br />
teatrale e cinematografico, che<br />
possono anche cambiare totalmente l'aspetto<br />
iniziale di una location. Una scenografia<br />
curata, che colpisce l'occhio dei partecipanti,<br />
che si distingue per la sua creatività e<br />
originalità, non deve però far perdere di vista<br />
l'argomento principale dell'evento e<br />
soprattutto deve essere funzionale a<br />
quest'ultimo.<br />
L'ospitalità e l'accoglienza?<br />
Uno dei servizi collaterali, ma prioritari, a un<br />
evento è senza dubbio l'accoglienza riservata<br />
ai partecipanti; la qualità della sistemazione è<br />
importante in quanto può influire sulla<br />
decisione di partecipare ai successivi analoghi<br />
eventi. È sempre motivo di orgoglio per gli<br />
organizzatori di un evento sentirsi dire dai<br />
partecipati che si sono “sentiti a casa propria”.<br />
Uno dei modi per mettere a proprio agio gli<br />
ospiti è quello di prevedere delle iniziative<br />
collaterali di intrattenimento e svago, in<br />
particolare nel caso in cui l'evento si protragga<br />
per più giorni e i partecipanti abbiano magari<br />
con sé degli accompagnatori non interessati a<br />
seguire i lavori. Sia che si tratti di un evento<br />
privato, come un matrimonio o un<br />
anniversario particolarmente significativo, sia<br />
che si tratti di un meeting, di un corso di un<br />
congresso ecc. ecc. è necessario affiancare<br />
all'organizzazione dell'evento in sé anche la<br />
sistemazione più adatta delle persone<br />
presenti in una struttura ricettiva all'altezza<br />
dell'iniziativa. Perché un evento possa<br />
svolgersi con successo, senza alcun<br />
problema e raggiungendo la piena<br />
soddisfazione dei partecipanti e delle<br />
aspettative dei promotori è quindi necessario<br />
che anche i servizi legati all'accoglienza e<br />
all'ospitalità non siano lasciati al caso, ma<br />
piuttosto curati nei minimi particolari. Per<br />
questo la scelta della struttura ricettiva più<br />
indicata per la tipologia dell'evento creato e<br />
per i partecipanti deve essere gestita con<br />
professionalità, allo stesso modo di come<br />
viene seguita l'individuazione della location<br />
che ospita l'iniziativa o il meeting. Non sempre<br />
l'ospitalità in un evento è gestita dagli<br />
organizzatori, a volte si può decidere di<br />
lasciare ai partecipanti, se lo desiderano,<br />
l'onere di prenotarsi una stanza, limitandoci a<br />
fornire loro indicazioni sugli alberghi e sulle<br />
modalità migliori per raggiungerli. Se però ci si<br />
rende conto che potrebbero incontrare<br />
difficoltà nel trovare una sistemazione o<br />
nell'organizzarsi il viaggio, perché, ad<br />
esempio, la località è poco conosciuta o, al<br />
contrario, molto affollata, è sempre meglio che<br />
sia lo staff ad occuparsi delle prenotazioni, per<br />
limitare al minimo i disagi per gli ospiti.<br />
Un altro aspetto molto importante è<br />
costituito dal catering e dalla<br />
ristorazione...<br />
Il cibo è un aspetto IMPORTANTISSIMO<br />
perché fa sentire bene le persone, dall'altro<br />
costituisce un momento ulteriore di<br />
aggregazione tra i partecipanti, facilitando la<br />
socializzazione in un clima di maggiore<br />
informalità. Il cibo è cultura: la coniugazione<br />
perfetta di arte, design e food... si va<br />
dall'informale coffe break alla cena di gala,<br />
che spesso si trasforma in un evento
all'interno dell'evento, con musica, spettacoli,<br />
intrattenimento e ospiti di eccezione.<br />
Importantissimo precisare che siamo partner<br />
esclusivi di Cooksapp, storica azienda di<br />
catering e banqueting di lusso che si rivolge<br />
ad un pubblico alla ricerca di cibi ed emozioni<br />
irripetibili da vivere. Il cuore pulsante della<br />
festa batte in queste attività, e la riuscita<br />
dell'evento coincide quasi sempre con la loro<br />
impeccabile realizzazione. Proprio per questa<br />
ragione non è possibile lesinare sulla scelta<br />
del personale di sala, degli chef, della brigata<br />
di cucina, delle attrezzature, dei materiali<br />
destinati agli allestimenti. Effettuare scelte<br />
approssimative o superficiali potrebbe essere<br />
sinonimo di fallimento, e sappiamo bene<br />
quanto un fallimento porti con sé<br />
conseguenze negative e strascichi deleteri<br />
anche nel lungo periodo, soprattutto in termini<br />
di brand reputation e passaparola… e<br />
sappiamo quanto il passaparola sia uno<br />
strumento di marketing potentissimo nel<br />
settore degli eventi!<br />
Qual è il cuore di un evento?<br />
Il cuore di ogni evento sono l'obiettivo, il tema<br />
e il target: tre fattori che devono essere<br />
coerenti tra loro e in base ai quali si decide<br />
tutta la pianificazione, fino al minimo dettaglio.<br />
E il fine di un evento?<br />
Che si tratti di meeting interni, di incontri di<br />
formazione, di congressi dedicati ad uno<br />
specifico tema o di convention, il fine è quello<br />
di generare un orientamento positivo dei<br />
partecipanti, che sia in termini di immagine<br />
dell'azienda (verso i clienti, fornitori e<br />
stakeholders), di brand awarness (di marchio<br />
o prodotto) o team building. Ecco perché gli<br />
eventi sono diventati una voce consistente nel<br />
budget delle aziende ed ecco perché non si<br />
può rinunciare ad essi, nonostante il<br />
momento imponga delle limitazioni. Anzi,<br />
queste restrizioni possono diventare una<br />
scommessa anche per il futuro.<br />
La fase più importante?<br />
Lo svolgimento è la fase apparentemente più<br />
importante, ma in realtà tutto lo svolgimento è<br />
conseguenza del lavoro fatto<br />
precedentemente. È il momento in cui tutte le<br />
componenti che costituiscono l'evento e che<br />
si sono predisposte in precedenza entrano in<br />
un ingranaggio unico, basato sulla<br />
realizzazione pratica della creatività e delle<br />
scelte iniziali. È possibile intervenire per<br />
limare, migliorare e correggere qualche<br />
dettaglio, ma se è vero che una delle<br />
peculiarità degli eventi è proprio quella di<br />
poter essere perfezionati in corso di<br />
svolgimento, è altrettanto vero che per la<br />
maggior parte degli aspetti si è ormai<br />
innescato un meccanismo di non ritorno, per<br />
cui è difficile rimediare a scelte già compiute.<br />
Per noi organizzatori è sicuramente la fase<br />
più stressante, perchè dobbiamo riuscire a<br />
coordinare tutti i servizi e le risorse,<br />
rispondere allo stesso tempo a problemi e<br />
imprevisti.<br />
Alla fine c'è il responso da parte del<br />
follow-up, cioè quella fase finalizzata<br />
all'analisi dei risultati e al consolidamento<br />
delle relazioni con tutti gli stakeholder...<br />
Una fase delicata e molto importante... la<br />
qualità sostanziale dei servizi offerti, sia in<br />
termini di prestazioni primarie che di<br />
prestazioni ausiliarie, è la premessa<br />
fondamentale di qualsiasi evento di successo<br />
e ciò che molto probabilmente spingerà il<br />
pubblico a ripetere quell'esperienza e dare<br />
vita ad un passaparola positivo.<br />
Congressi, convention ed eventi si<br />
trasformano in eventi digitali, è difficile il<br />
passaggio dal fisico al virtuale?<br />
Il panorama degli eventi è cambiato<br />
rapidamente. La tendenza di questo<br />
cambiamento è senza dubbio quella della<br />
digitalizzazione, una tendenza che non<br />
riguarda solo in settore degli eventi ma anche<br />
altri comparti produttivi. Se prendiamo in<br />
esame il 2020 possiamo scoprire che in<br />
media durante quest'anno si è verificata una<br />
velocizzazione di almeno 4 anni tutti i<br />
processi di digitalizzazione in corso. Se da un<br />
lato le nuove tecnologie ci hanno consentito di<br />
continuare a realizzare incontri garantendo la<br />
sicurezza, dall'altro va considerato che, più<br />
ciò che stiamo organizzando è ricco di<br />
contenuti, più è complesso adattarlo al web.<br />
Si possono creare press room grazie a<br />
piattaforme che consentono un grande<br />
numero di partecipanti e funzionano su<br />
“invito”, inviando un link. Lo stesso discorso<br />
può valere con un web meeting o una web<br />
conference (come un corso di formazione,<br />
con la possibilità di intervenire anche tramite<br />
live chat o live forum). Anche le convention<br />
aziendali possono diventare una diretta<br />
social.<br />
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Quali sono le differenze significative fra un<br />
evento virtuale e un evento in presenza?<br />
Partendo dal presupposto che sono due cose<br />
differenti, la tecnologia ha permesso agli utenti<br />
di muoversi in uno spazio che contenesse tutti<br />
gli elementi di un evento live. L'inaspettata<br />
emergenza sanitaria ci ha posto davanti nuove<br />
sfide. Sappiamo bene quanto fiere, convention<br />
e congressi siano fondamentali per<br />
un'azienda. Il problema è che riuniscono molte<br />
persone in un unico posto, cosa che, almeno<br />
per un certo periodo, non sarà fattibile. In<br />
questo senso, la tecnologia ci viene in aiuto. I<br />
giorni che abbiamo trascorso in casa ci hanno<br />
mostrato quanto il digitale sia stato<br />
fondamentale per supplire, almeno in parte, ai<br />
contatti sociali e professionali. Anche nel<br />
prossimo futuro, è improbabile che molte<br />
persone possano incontrarsi assieme dal vivo.<br />
L'interattività è stata la chiave vincente, perché<br />
ha ridotto il fattore negativo del non potersi<br />
relazionare di persona. Inoltre, l'evento online<br />
ha permesso la partecipazione di chi non<br />
avrebbe potuto per questioni di distanza. Se<br />
pensiamo però a eventi più articolati, magari<br />
che durano più giorni, l'organizzazione<br />
richiede maggiori sforzi. Occorre quindi una<br />
piattaforma in grado di ospitare<br />
contemporaneamente più appuntamenti. Di<br />
fatto, lo stato di emergenza sanitaria causato<br />
da Covid-19 ha dato un grande impulso allo<br />
sviluppo di strumenti per gli eventi digitali.<br />
Sono state create piattaforme ad hoc mentre<br />
agenzie di comunicazione e organizzazione<br />
eventi hanno spinto sulla specializzazione.<br />
Esistono quindi format per diversi tipi di evento<br />
web: dalla fiera, alla presentazione di prodotto,<br />
dalla formazione al meeting aziendale.<br />
Come vede il futuro del settore?<br />
Continueremo a usare questi nuovi strumenti<br />
anche quando non saranno più strettamente<br />
necessari o tornerà tutto come prima?<br />
A mio parere non solo questi strumenti<br />
continueranno ad esistere, ma saranno<br />
sempre più diffusi. Questo periodo ci sta<br />
mettendo nella condizione di adeguarci ad una<br />
nuova normalità che ci porterà a ricercare quei<br />
valori che da sempre ci caratterizzano in<br />
quanto esseri sociali per natura, ma non<br />
riusciremo a fare a meno delle nuove<br />
tecnologie che ci stanno accompagnando.<br />
Come si immagina il vostro futuro dopo<br />
l'emergenza legata alla pandemia?<br />
Nonostante il 2020 sia stato un anno funesto<br />
dal punto di vista dell'organizzazione degli<br />
eventi, dal momento che ha visto il blocco di<br />
tutto il settore, non abbiamo mai perso la<br />
speranza. Focalizzandoci sul futuro, ci siamo<br />
concentrati soprattutto sull'innovazione. Il<br />
futuro del mondo degli eventi non può<br />
prescindere da una digitalizzazione dei<br />
processi e dei prodotti. Mi spiego meglio. Per<br />
quanto riguarda la digitalizzazione dei<br />
processi, durante questo periodo di stop<br />
abbiamo messo a punto il nostro marketplace<br />
digitale in cui è possibile, per chiunque ed in<br />
pochi click, richiedere un preventivo per<br />
organizzare un evento di qualsiasi tipo.<br />
Abbiamo infatti creato un software in grado di<br />
farlo sulla base delle informazioni fornite dagli<br />
utenti in fase di descrizione dell'evento stesso.<br />
Per quanto riguarda la digitalizzazione dei<br />
prodotti invece ci siamo basati su tecnologie<br />
innovative. In ottica di eventi in cui sempre più<br />
la partecipazione fisica sia difficile, ci siamo<br />
immaginati come potessero essere convention<br />
e meeting senza partecipazione fisica. Per<br />
questo abbiamo deciso di investire sulla<br />
creazione di un convention center in realtà<br />
virtuale ed aumentata all'interno del quale i<br />
partecipanti potessero rivivere l'esperienza di<br />
questi eventi in maniera più immersiva e<br />
partecipativa.<br />
Ventievènti si occupa anche di<br />
formazione… giusto?<br />
Si. Soprattutto in un periodo di difficoltà come<br />
questo riteniamo che sia sempre più<br />
necessario acquisire competenze specifiche<br />
per agevolarsi il proprio ingresso o reimmissione<br />
nel mondo del lavoro. Per questo<br />
riteniamo che la formazione professionale,<br />
soprattutto se erogata in modalità di<br />
Formazione a Distanza possa ricoprire un<br />
ruolo sempre maggiore nel nostro business.<br />
Per questo motivo abbiamo ampliato e<br />
continueremo ad ampliare la nostra offerta<br />
formativa in FAD ed e-learning<br />
Fortunatamente abbiamo da tempo ottenuto<br />
l'accreditamento per l'educazione continua in<br />
medicina per tenere corsi di formazione<br />
professionali FAD per tutti gli ordini medici.<br />
Inoltre, siamo anche un ente riconosciuto per<br />
la formazione professionale continua per tutte<br />
quelle professioni che necessitano di<br />
quelle professioni che necessitano di<br />
un'iscrizione all'albo.<br />
Qual è il compito principale per un<br />
organizzatore?<br />
Il compito dell'organizzatore di eventi<br />
professionista è proprio quello di non lasciare<br />
nulla al caso, ma di sfruttare, combinandoli e<br />
calibrandoli, ogni elemento a sua disposizione<br />
e sotto il suo controllo per trasmettere un<br />
preciso significato. Ogni evento per<br />
raggiungere efficacemente ed efficientemente<br />
gli obiettivi per cui è stato creato deve essere<br />
definito in tutti i particolari, perché tutto ciò che<br />
contribuisce allo svolgimento di un evento<br />
veicola qualche significato per il pubblico.... e<br />
"i dettagli" non sono mai tali, ma elementi<br />
sostanziali del processo di comunicazione.<br />
La creazione del valore per il cliente passa<br />
attraverso cosa, Luigi?<br />
La creazione del valore per il cliente passa<br />
anche, e soprattutto, attraverso l'offerta di<br />
esperienze in grado di coinvolgerlo in maniera<br />
personale e memorabile. In un sistema<br />
economico caratterizzato da strutturale<br />
sovrabbondanza dell'offerta, la dimensione<br />
ludica ed emozionale sta diventando un<br />
fattore determinante nella scelta. Se gli<br />
individui cercano significati ed esperienze in<br />
un consumo che è sempre più intrattenimento.<br />
Che cosa la rende particolarmente<br />
orgoglioso, in termini professionali?<br />
Ad oggi posso dire di avere co-fondato<br />
un'azienda che nel tempo si è strutturata e la<br />
cui dimensione umana si fonde perfettamente<br />
con gli aspetti economici e ammetto di essere<br />
molto soddisfatto del risultato. Posso<br />
affermare con un certo orgoglio che<br />
Ventievènti è un'azienda all'avanguardia dal<br />
punto di vista del welfare aziendale rivolto ai<br />
propri dipendenti. Siamo stati infatti nominati<br />
“Azienda Pro-Family” dall'Associazione<br />
Nazionale per le Famiglie Numerose vista la<br />
possibilità per i miei dipendenti e collaboratori<br />
di lavorare in smart working, e di godere di<br />
ampia flessibilità per quanto riguarda la<br />
possibilità di organizzare come meglio<br />
credono il proprio orario di lavoro.<br />
Ritengo inoltre fondamentale avere un occhio<br />
di riguardo anche per i bambini delle famiglie<br />
dei nostri dipendenti e collaboratori. Per<br />
questo da noi è possibile “portare i propri figli<br />
al lavoro”, visto che non sempre è possibile<br />
trovare qualcuno di serio ed affidabile, cui<br />
affidarli, anche per motivi economici. Un<br />
aspetto, quest'ultimo, che ritengo<br />
particolarmente importante visto che il 70%<br />
degli impiegati della mia azienda è femminile,<br />
non perché legato al concetto delle quote<br />
rosa, ma semplicemente per una questione<br />
meritocratica. Infine sono orgoglioso anche<br />
dei risultati raggiunti per quanto riguarda gli<br />
eventi formativi che la mia azienda tiene con<br />
regolarità. Eventi formativi che in media<br />
riescono ad inserire nel mondo del lavoro<br />
circa il 56% delle persone che vi partecipano<br />
entro il primo anno di frequentazione del corso<br />
e che arricchiscono notevolmente le skill, sia<br />
hard che soft, dei dipendenti delle aziende per<br />
cui lavorano, compresa la nostra.<br />
Cosa vuol dire per lei essere “manager”?<br />
Essere manager significa capire i bisogni dei<br />
propri utenti e soddisfarli, cercando di far<br />
crescere e portare a termine la propria<br />
mission. Noi siamo una squadra e dunque<br />
questo presuppone il rispetto verso le idee<br />
altrui. Mi pongo degli obiettivi che cerco di<br />
ottenere a tutti i costi grazie soprattutto al<br />
supporto del mio team perché il lavoro di<br />
squadra è sempre fondamentale. È<br />
impensabile che una sola persona, per quanto<br />
competente e professionale, possa riuscire a<br />
gestire una macchina così complessa come<br />
un evento, un congresso ecc. fondamentale<br />
circondarsi pertanto di una squadra di<br />
collaboratori che si occupino delle questioni<br />
legate alle tre dimensioni che ruotano attorno<br />
ad un evento, e cioè quelle finanziarie,<br />
operative e di marketing, a secondo della loro<br />
specializzazione e delle loro abilità.<br />
Essere manager significa anche pensare ai<br />
propri collaboratori e metterli nelle condizioni<br />
ideali per lavorare al meglio. Per questo ho<br />
ritenuto opportuno intraprendere quelle misure<br />
di welfare aziendale che ho descritto poco fa.<br />
Accanto a queste vorrei menzionare anche<br />
alla possibilità per i nostri collaboratori e<br />
dipendenti di fondere lavoro e tempo libero, ad<br />
esempio riuscendo a godersi la propria<br />
famiglia quando si è in “trasferta”, in poche<br />
parole quello che viene definito “bleisure”.<br />
Quali sono le caratteristiche più importanti<br />
per una manager?<br />
Molta passione per quello che si fa, la sono<br />
elementi fondamentali per gestire un'azienda.
Qual è la chiave del successo di E20?<br />
La Competenza, la collaborazione, focus<br />
sull’obiettivo, tanta flessibilità e una buona<br />
dose di creatività che permette di trovare<br />
sempre la soluzione anche in contesti<br />
complessi e sfidanti e l'essere proattivi;<br />
cercare costantemente soluzioni per essere<br />
un passo avanti agli altri. Insieme a tutto<br />
questo, sicuramente la chiave del successo è<br />
anche la semplicità con cui è possibile<br />
usufruire dei nostri servizi. In questo senso va<br />
la nostra piattaforma di Smart Event Planner<br />
VENTIEVÈNTI<br />
che permette a chiunque e con pochi click di<br />
ricevere dei preventivi per l’organizzazione<br />
dell’evento dei suoi sogni.<br />
Che cosa vi rende così speciali?<br />
Creatività, spirito di iniziativa, coordinamento,<br />
determinazione e gestione di ogni<br />
problematica sono elementi fondamentali per<br />
avere una chiara visione d’insieme che noi<br />
riusciamo ad abbinare ad un attento ascolto<br />
ed allo studio delle esigenze del cliente.<br />
Grazie ad una struttura snella ed efficiente e<br />
alla pluriennale esperienza nel settore,<br />
Ventievènti garantisce competitività con<br />
altissimi standard qualitativi. Potendo contare<br />
su un network di risorse dislocate, siamo in<br />
grado di operare con efficienza sull'intero<br />
territorio nazionale ed oltre. Abbiamo infatti<br />
una rete di event planner attiva in tutta Italia e<br />
non solo nel Belpaese. I nostri standard<br />
qualitativi sono anche garantiti da una<br />
formazione continua e costante delle nostre<br />
risorse sui più diversi aspetti e novità del<br />
settore. Inoltre, l'integrazione con i più moderni<br />
device gestionali dell'Information Technology<br />
www.dimagazine.it<br />
ci consente un'elevata produttività e flessibilità,<br />
grazie ad un lavoro strutturato per obiettivi e<br />
rispetto delle tempistiche. Lato utente invece,<br />
la piattaforma di Smart Event Planner è<br />
davvero semplice ed intuitiva da usare, tanto<br />
che bastano pochi click per ricevere un<br />
preventivo per l'evento dei propri sogni.<br />
Ventievènti è il partner ideale per organizzare<br />
eventi business e leisure da sogno, senza<br />
pensieri e stress grazie alla figura dell'Event<br />
Manager. Tutto questo ci rende speciali.<br />
Il team di Ventievènti ?<br />
Il team di E20 è un team molto affiatato;<br />
l'energia che produciamo assieme il<br />
sottoscritto, Chiara Corallini, Tommaso<br />
Bordini, Carlo Proietti ed Andrea Sepiacci e<br />
tutti gli Event Manager assomiglia alla melodia<br />
generata da un'orchestra. Un solista invece,<br />
per quanto bravo rimane occupato a<br />
comunicare con sé stesso e perciò perde<br />
energia. Quando si suona in più elementi è la<br />
necessità di comunicare che produce energia,<br />
più di quanta ne verrebbe espressa da soli. Ed<br />
è con questa immagine dell'orchestra che<br />
voglio concludere, lasciandovi una bella<br />
metafora su cui riflettere. Ciò che più ci<br />
soddisfa è l'elevatissima percentuale di<br />
feedback positivi post evento e il livello di<br />
fidelizzazione dei nostri clienti, che anno dopo<br />
anno aumentano.<br />
Ho visto sul vostro sito web che avete<br />
allestito una pagina laddove l'utente può,<br />
da solo, in completa autonomia e<br />
discrezione, fare un preventivo del proprio<br />
evento in pochi minuti con pochi semplici<br />
passi...<br />
Sì, abbiamo realizzato questa sezione<br />
dedicata al cliente attraverso la quale può<br />
informarsi del costo orientativo dell'evento che<br />
vorrebbe realizzare, sia in presenza che<br />
online. Basta rispondere ad una serie di<br />
domande circa la tipologia dell'evento e delle<br />
suecaratteristicheegrazieadunsoftwareda<br />
noi sviluppato, avere un preventivo<br />
dell'evento, che se necessita verrà<br />
personalizzato dai nostri Event Manager.<br />
È anche per questo che l'abbiamo definita<br />
come la prima piattaforma di Smart Event<br />
Planner esistente dal momento che a tutti gli<br />
effetti è un software ad interpretare le<br />
esigenze degli utenti.<br />
www.ventieventi.eu
www.dimagazine.it<br />
STUDIO<br />
LEASING VASTAROLI<br />
1983 – 2021 DA 38 ANNI AL<br />
SERVIZIO DELLE IMPRESE<br />
ASSISTERE LE IMPRESE NELLE<br />
LORO SCELTE DI INVESTIMENTI<br />
IMPRENDITORIALI. QUESTO IL<br />
COMPITO DELLO STUDIO<br />
VASTAROLI DOVE IL TITOLARE<br />
GIANFRANCO E' AGENTE IN<br />
ATTIVITA' FINANZIARIA<br />
REGOLARMENTE ISCRITTO<br />
ALL'OAM.<br />
INTERVIEW<br />
È CON NOI:<br />
Gianfranco Vastaroli<br />
Che tipo di servizio finanziario offrite ?<br />
Operiamo nel leasing. Siamo l'interlocutore di molte aziende prevalentemente<br />
marchigiane, che debbono effettuare investimenti in macchinari, immobili,<br />
beni strumentali. Stiamo parlando di acquisti importanti nella vita delle<br />
imprese.<br />
Siete concorrenti alle banche?<br />
Assolutamente no. Operiamo per conto di un grande Istituto di credito italiano<br />
che controlla al 100% la società di leasing nostra mandante. Abbiamo una<br />
precisa specializzazione. Oggi viviamo nel mondo delle specializzazioni e noi<br />
siamo a 360 gradi, direi sette giorni su sette dedicati ed impegnati a fare solo<br />
questo.
Come assistete i clienti?<br />
Forniamo consulenza relativamente alle agevolazioni<br />
presenti ed applicabili al leasing. Oggi con il Covid-19<br />
sono presenti diversi tipi di agevolazioni tutte<br />
cumulabili tra loro, che permettono ottimi performances<br />
all'impresa che investe, ed ottimi ritorni in termini fiscali<br />
(credito di imposta) e finanziari (Legge Sabatini Ter).<br />
Quando si devono fare investimenti importanti, la<br />
consulenza e l'assistenza non si fermano solo al primo<br />
momento della firma del contratto leasing, ma lo stesso<br />
ha una sua vita durante ed anche a fine contratto.<br />
Pensiamo ad esempio al caso di un immobile che a<br />
fine contratto deve essere riscattato o ad un autocarro<br />
che deve essere ceduto prima della sua scadenza<br />
naturale.<br />
Ma in questi periodi di forti tensioni e difficoltà<br />
economiche, voi come vi comportate?<br />
Oggi ci sono difficoltà maggiori che nel passato ad<br />
erogare il credito, questo è vero, ma noi non abbiamo<br />
mai smesso di fare operazioni di leasing come invece<br />
hanno fatto altri nostri concorrenti. In questi momenti<br />
bisogna direi “centellinare” bene ogni possibilità di<br />
avere credito ed utilizzare bene ogni strumento<br />
finanziario per la sua propria necessità. Ad esempio<br />
per gli investimenti a medio e lungo termine anche di<br />
modici importi non si può più pagare dilazionando a<br />
12-18-24 mesi, perché così facendo si toglie liquidità<br />
importante all'azienda. Un bene che dura nel tempo<br />
deve essere finanziato nel medio-lungo termine.<br />
Ultima domanda: come se ne esce dall'attuale crisi<br />
relativa al COVID19 ? Ce la farà l'Italia?<br />
L'Italia è un grande paese, pieno di brava gente<br />
capace e in grado di dirigere una impresa piccola o<br />
grande che sia. Come fecero i nostri padri ed i nostri<br />
nonni nel dopoguerra a risollevare le sorti della nostra<br />
Italia? Con sacrifici, volontà e impegno. Nonostante<br />
tutto sono fiducioso che l'inventiva lo spirito di sacrificio<br />
e l'imprenditorialità degli italiani alla fine prevarranno.<br />
Ho molta fiducia negli italiani che sono un popolo pieno<br />
di risorse e di creatività. Non è un caso che nel mondo<br />
siamo molto ben conosciuti per il nostro “made in Italy”.<br />
B.B.<br />
LEASING & FACTORING<br />
GRUPPO MONTEPASCHI<br />
L & F di Pisoni e Vastaroli G. s.n.c.<br />
AGENTE MONOMANDATARIO<br />
VIA G. GALLIANO, 80<br />
63822 PORTO SAN GIORGIO (FM) - ITALY<br />
TEL. (+39) 0734 679564<br />
MAIL: gianfranco.vastaroli@tiscali.it<br />
*messaggio promozionale "Per le condizioni contrattuali delle operazioni di leasing proposte si fa riferimento ai fogli informativi esposti nella<br />
sede a disposizione dei clienti”
ROMA_ITALY<br />
GIANCARLO<br />
SCARCHILLI<br />
Regista e Sceneggiatore alla presentazione del suo film “ Vittorio racconta Gassman ”<br />
www.donnaimpresa.com 71<br />
nella foto da sinistra: i tre fratelli Jacopo, Paola e Alessandro Gassman con Giancarlo Scarchilli
Cristiana Capotondi, Giancarlo Scarchilli in una scena del film “Scrivilo sui muri”<br />
Uomo colto e raffinato, sguardo<br />
magnetico e con un dolce sorriso<br />
disarmante che fa pensare alle<br />
struggenti spiagge greche dove<br />
fugge ogni qualvolta sente il desiderio<br />
di ritrovare se stesso. L’ho incontrato<br />
nel suo suggestivo appartamento nel<br />
cuore di Trastevere, luogo in cui il<br />
tempo davvero sembra essersi<br />
fermato. La tecnologia non fa per lui,<br />
lo si intuisce dalle decine e decine di<br />
libri accatastati ovunque e dall’infinità<br />
di rilegati in cui conserva i suoi scritti:<br />
sceneggiature, piuttosto che<br />
emozioni tradotte in poesia. Foto<br />
ovunque, quasi a non voler<br />
disperdere la memoria di quello che è<br />
… e di quello che è stato.<br />
“Vittorio racconta Gassman" è sicuramente uno dei film biografici<br />
più riusciti della cinematografia italiana ed internazionale. Giancarlo<br />
è il regista che l'ha ideato e realizzato. Il film è stato un vero e<br />
proprio successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all'estero.<br />
Ricevendo riconoscimenti e premi ovunque; compreso un premio<br />
speciale alla regia dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti<br />
Cinematografici Italiani (Premi Nastri d'Argento). Quello che ha reso<br />
preziosa ed unica quest'opera è il suo esser riuscito a far raccontare<br />
a Vittorio Gassman stesso - dieci anni dopo la sua scomparsa - la<br />
sua storia professionale ed umana. Ed è da qui che deriva il titolo<br />
del film: VITTORIO (l'uomo) racconta GASSMAN (il Mattatore dello<br />
spettacolo e della cultura italiana). Il film è stato presentato alla 67ª<br />
edizione del Festival dell'Arte Cinematografica di Venezia il giorno<br />
della sua inaugurazione, il primo settembre; poi è stato richiesto e<br />
presentato un po' ovunque, all'interno di manifestazioni e festival:<br />
Roma, Parigi, Milano, Torino, Los Angeles, Strasburgo, ecc. Dopo il<br />
Festival di Venezia, VITTORIO racconta GASSMAN è uscito in dvd<br />
presso le edicole (gruppo editoriale La Repubblica-Espresso); poi,<br />
caso davvero più unico che raro, è stato anche presentato nelle sale<br />
cinematografiche (10 mesi dopo l'uscita in dvd!) distribuito da<br />
Medusa. Giancarlo Scarchilli "nasce" al cinema proprio con Vittorio<br />
Gassman e il regista Sergio Citti. Per molti anni è il loro più stretto<br />
collaboratore in film come "Due pezzi di pane", "Minestrone", "Di<br />
padre in figlio", "Sogni e bisogni", ecc. Con Gassman e Citti instaura<br />
subito un profondo e proficuo sodalizio professionale ed umano.<br />
Gassman stesso parla di lui pubblicamente (nella sua autobiografia<br />
"Un grande avvenire dietro le spalle") come di un suo grande amico<br />
e lo vuole spesso con sé. Lo stesso rapporto di amicizia si instaura<br />
con Sergio Citti. Prima di essere coinvolto nel cinema come<br />
sceneggiatore e regista, Giancarlo ha coltivato l'arte della poesia,<br />
"scoperta" durante il suo soggiorno londinese. Ancora oggi la poesia<br />
continua ad essere una presenza importante e costante nella sua<br />
vita. Non dice mai " ho scritto una poesia"... ma "... mi è arrivata una<br />
poesia "; dichiara anche "Posso decidere di scrivere dei racconti, un<br />
romanzo, un film... una poesia, no. Non si può decidere di scrivere<br />
una poesia. Le poesie arrivano da sole; bisogna solo saperle<br />
ascoltare e non rovinarle con i nostri limiti". Al momento sta<br />
lavorando al film "Il quinto volto", un triller storico ambientato nel<br />
mondo dell'arte all'epoca del Rinascimento di cui mi ha ampiamente<br />
parlato una sera a cena in un tipico ristorantino a due passi da casa<br />
sua; uno di quegli incontri che lasciano il segno… complici il suo<br />
entusiasmo, la personalità carismatica e, non ultime, la delicatezza<br />
dei gesti e la dolcezza delle sue note vocali sublimate dalla lettura di<br />
una sua poesia.<br />
DI <strong>LUI</strong>, VITTORIO GASSMAN, NELLA SUA AUTOBIOGRAFIA, HA DETTO:<br />
“...La qualità che più mi rasserena in Giancarlo è la fiducia nella vita e nella forza del caso, la capacità di non programmare l'arte né i sentimenti"
Giorgio Brunelli:<br />
360°<br />
di autentica, puerile, disinibita Intellighenzia.<br />
Prima del senso c’è il suono, prima delle parole c’è la voce. Quella voce ha potere sulle cose: le chiama all’umanità, le rende umane. E ciò che<br />
stupisce di Giorgio Brunelli è proprio il fatto che sia tanto seducente ascoltarlo così come leggerlo. Che fosse un artista straordinariamente<br />
sorprendente, un filosofo d’avanguardia ed inconsueto saggista, lo sapevo già … ma che mi sorprendesse nell’esercizio di voce narrante dei suoi<br />
racconti, è cosa che mi ha stupito alquanto. Tutto ciò, sebbene pure non sia mio costume soffermarmi troppo sui convenevoli ma, che dire, i suoi<br />
racconti metatestuali (non sono certo sia la definizione corretta, ma è la mia) sono affascinati... come fossero una scatola narrativa che al suo interno<br />
ne contiene un'altra: una sorta di matrioska lessicale. Preferisco mille volte un autore che azzarda un esperimento piuttosto che uno che resti stretto<br />
tra i libri di tecnica narrativa. Se non si osa non si innova.<br />
dicono di lui:<br />
dedicato a Jo’ da Valeriana, con affetto e stima<br />
E'il Brunelli che ho conosciuto; aspro, duro, solitario, senza intermediazioni, diretto, privo delle sovrastrutture che imputa, a ragione, all'uomo<br />
contemporaneo carico di ambizioni artefatte sorrette da vanagloriosi intellettualismi 'decadenti', ancorato saldamente all'esteriorità di un involucro che<br />
è sempre piu' vuoto di contenuti e di sostanza. In De Sprofondis, Brunelli, 'prostituendosi' spesso all'io narrante, pennella i suoi personaggi<br />
evindenziandone una conoscenza profonda con lo sguardo di un clochard che osserva l'inane e fatuo agitarsi degli uomini. La risultanza è un<br />
parossistico 'teatrino' di stucchevole pletora di saccenti, d'abbottonata intellighenzia, donne inghirlandate, spacciatori a buon mercato di parole e<br />
promesse, in una rappresentazione immaginifica del nulla. Egli sa bene di rischiare di essere identificato esso stesso nel borioso intellettuale che<br />
aborre e condanna, ma ben attrezzato di brutale cinismo demistificatorio- condicio sine qua non al camaleontico narratore puro e feroce-, ci offre<br />
depistandoci con la bonaria provocatorietà di questo 'bok treiler' --ricorrendo ad un linguaggio sgrammaticato, arrochito e strascicato da perduto uomo<br />
di 'strada' antitetico alla figura dell'integrato 'vincente'-, l'acquisto dei suoi pungenti racconti drama-satirici al prezzo che 'suona a cinque euri'.<br />
Simbolicamente invece fra le righe, Brunelli disvela guasconamente il bluff, di avercele rese con elegante coerenza di pensiero, rilasciandole a breve<br />
in rete, gratuitamente fruibili. http://www.youtube.com/watch?v=JQ4f2iQk0Vg<br />
recensione di Bruno Castelli<br />
SULL’ARTE<br />
Vivere da persona coerente,<br />
necessita -paradossalmente- la<br />
ferma rivendicazione del diritto<br />
soggettivo all'incoerenza<br />
pertanto adotto come regola<br />
aurea: non definirti in effimeri e<br />
claustrofobizzanti cliché<br />
autorappresentativi. Mi<br />
piacerebbe davvero ricompattare<br />
l'entusiasmo compressorepresso<br />
degli artisti e<br />
sconfiggere quel loro senso<br />
d'appartenenza al mondoconcusso<br />
da uno svuotamento<br />
anedonico decimanteconvogliandolo<br />
in una corrente<br />
dal Manifesto scarno, azzerante<br />
e ottimista, e da qui ripartire<br />
'primitivamente' con un<br />
linguaggio rigenerato e puro,<br />
scevro da compromissioni<br />
interferenti: il Formattivismo.<br />
Quel romantico Sogno, violato e<br />
perduto, dovrà tornare all'origine<br />
dei nostri unici possedimenti<br />
stabili. Dovrà tornare all'origine.<br />
(Giorgio Brunelli)<br />
VERONA_ITALY<br />
Conosciuti nel 2008 abbiamo costruito uno studio a Monte Urano ed<br />
abbiamo iniziato a lavorare ad un nostro progetto non appena tornati<br />
da un lungo viaggio a New York. Durante questo viaggio abbiamo<br />
avuto la possibilità di stare a stretto contatto con l’orchestra di Winton<br />
Marsalis e di conoscere Rossella Piccino, giovane registra di Lecce<br />
con la quale poco dopo realizzeremo la colonna sonora di un suo film:<br />
“Hanna & Violka”. Contaminati dall’esperienza newyorkese, abbiamo<br />
iniziato a comporre dei nostri brani, cercando di fare molta attenzione<br />
alla ricerca sonora, e alla sperimentazione elettronica durante il<br />
processo di arrangiamento.Il progetto piace molto a Cose Di<br />
Musica(agenzia di notevole rilevanza nel mercato delle produzioni<br />
artistiche musicali) che in quel periodo stava cercando un repertorio<br />
per Anna Oxa. La produzione decide di inserire quattro brani nostri<br />
all’interno dell’album “PROXIMA”, ma chiede anche la nostra totale<br />
collaborazione all’arrangiamento dell’intero lavoro, per cercare di<br />
mantenere la stessa continuità timbrica e per dare omogeneità al<br />
sound generale del disco. Iniziano quindi collaborazioni con gli altri<br />
autori(Ivano Fossati, Francesco Bianconi dei Baustelle, Pacifico ecc.).<br />
Iniziamo poi una serie di collaborazioni con il Mexico, tramite Loris<br />
Ceroni, noto produttore discografico del mercato latino. Abbiamo<br />
l’occasione di lavorare per Maria Josè e di poter arrangiare per lei il<br />
singolo “Una Occasion Par Amarnos”, che rimane primo nella classifica<br />
di iTunes messicana per diverse settimane, scavalcando anche “Waka<br />
Waka” di Shakira. Produciamo poi una girls /band emergente sempre<br />
per il messico: TAO in uscita proprio questi giorni il disco dal nome<br />
“TOXICO”. Questa serie di collaborazioni ci portano poi a partecipare<br />
ad un concerto/evento con i nomi più noti del panorama pop<br />
messicano. Abbiamo avuto, infatti, l’opportunità di suonare con Camila,<br />
Maira Josè, Alejandra Guzman, Reyli, Lucia Mendez, Fandango e molti<br />
altri. Tornando in Italia abbiamo collaborato con la Saatchi & Saatchi<br />
per la realizzazione di una pubblicità progresso. Lo spot è andato in<br />
onda nei canali RAI durante il periodo natalizio 2010. Attualmente<br />
stiamo lavorando a nuovi progetti. Uno vede la stretta collaborazione<br />
con Patrizio Rossi Viozzi (X-Factor 3). Grazie anche alla collaborazione<br />
di Silvia Catasta abbiamo prodotto il suo nuovo singolo “where will you<br />
be” andato in programmazione radiofonica pochissimi giorni fa su<br />
raitunes. Si può riascoltarlo scaricando il podcast della puntata o<br />
attraverso youtube. Parallelamente stiamo lavorando ad un progetto<br />
strumentale. Un duo acustico minimale e molto intimo che vede la<br />
stretta collaborazione con Roberto Piermartire (noto trombettista che<br />
vanta collaborazione con Avion Travel, Paolo Belli, Petra Magoni ecc) e<br />
Toti Panzanelli (chitarrista di Concato, Venditti, Patty Pravo ecc).<br />
info. pierini.m@gmail.com<br />
Marco & Marco<br />
MONTE URANO_ITALY<br />
nelle foto Marco Mattei e Marco Pierini
OGGI<br />
IMPRENDERE<br />
Cito testualmente: “Confindustria Fermo, sorta nel 1979, è una<br />
delle cinque associazioni di Confindustria operante nelle<br />
Marche. Ad essa attualmente aderiscono circa 500 aziende<br />
(circa 10.000 dipendenti) suddivise in 12 Sezioni<br />
merceologiche: calzatura, accessori, cappelli, edili, lapidei,<br />
metalmeccanici, terziario innovativo, trasporti, gomma e<br />
plastica, agroalimentare, costruttori di impianti e turismo.<br />
L'Associazione svolge quotidianamente attività di<br />
rappresentanza e di consulenza a beneficio delle ditte<br />
associate attraverso una struttura operativa, con un direttore<br />
coadiuvato da funzionari e dipendenti”. Una premessa che<br />
merita di essere però approfondita viste anche le dinamiche di<br />
crescita dell’associazione e, non di meno, le esigenze di una<br />
contemporaneità in continuo divenire. Ed è proprio in virtù di<br />
queste considerazioni che ti chiedo una più dettagliata<br />
descrizione dei vostri servizi…<br />
Confindustria Fermo, offre innanzitutto un servizio di<br />
rappresentanza, intesa però come tramite tra le necessità delle<br />
aziende e il mondo politico a livello nazionale e regionale. E’ proprio<br />
Confindustria Fermo che porta ai tavoli regionali la sintesi di quelle<br />
che sono le problematiche che le aziende incontrano giornalmente<br />
nel mercato del lavoro ed è proprio grazie a quest’ associazione che<br />
spesso le aziende hanno il modo di far conoscere concretamente<br />
quali sono le necessità e i bisogni più immediati di tutti gli associati<br />
che rappresentano il tessuto produttivo del territorio fermano.<br />
Certamente oltre a quello di rappresentanza, un altro importante<br />
servizio che Confindustria Fermo offre ai suoi associati è quello<br />
sindacale, probabilmente oggi più che mai le aziende sono costrette<br />
loro malgrado a far scelte aziendali non sempre facili o condivise dai<br />
propri collaboratori e l’ associazione ha il compito di sostenere le<br />
aziende e dare loro supporto tecnico e professionale, indispensabile<br />
ad affrontare situazioni, sino ad ora magari sconosciute a tutte le<br />
medie e piccole aziende, che fanno parte dell'associazione. Servizio<br />
al Credito e Consulenze Legislativo-Finanziario. Questi altri due<br />
servizi che Confindustria Fermo è in grado di offrire ai suoi associati,<br />
troppo spesso infatti le aziende vedono limitarsi il credito offerto<br />
dagli istituti bancari ed e' proprio in questi casi che essa cerca di<br />
intervenire con accordi ben precisi e sicuramente con condizioni più<br />
favorevoli per le aziende ad essa iscritte. Per quanto riguarda le<br />
consulenze Legislativo-Finanziario l’ associazione ha al proprio<br />
interno funzionari o consulenti in grado di supportare eventuali<br />
richieste di chiarimento o cambiamenti in atto di leggi che possano<br />
riguardare tutto ciò che è legato al mondo del lavoro, dal semplice<br />
documento necessario per l’ esportazione a richieste ben più<br />
specifiche da formulare magari alla Camera di Commercio. Oltre a<br />
tutti questi che possiamo definire servizi tecnici, non dobbiamo<br />
assolutamente dimenticare quanto l'associazione faccia nel campo<br />
dell’ internazionalizzazione per le proprie aziende, azioni che vanno<br />
dal supporto per fiere all’ estero alle quali le aziende partecipano per<br />
promuovere e vendere i propri prodotti, al creare momenti di contatti<br />
tra i vari enti che si occupano di promozione all'estero del nostro<br />
Made in Italy, sino ad arrivare alla ricerca di quelle che possano<br />
essere le potenzialità del nostro territorio e studiare eventuali azioni<br />
di sostegno per le nostre aziende al di fuori dei confini Italiani.<br />
Quali, i programmi più immediati della tua Presidenza..<br />
Ho cercato sin dall’ inizio della mia presidenza, di far ruotare il mio<br />
operato e quello del mio Gruppo intorno a quattro parole chiavi e<br />
cioè: Formazione, Cultura d'impresa, Internazionalizzazione e<br />
aggregazione. Credo fermamente che tali concetti siano alla base di<br />
ogni Giovane Imprenditore, la formazione: indispensabile nel mondo<br />
del lavoro, ogni attività che svolgiamo, dal semplice incontro con un<br />
docente al più serio e professionale corso con un tema ben<br />
specifico, ognuno di questi argomenti è formativo per ognuno di noi<br />
e sicuramente ci sarà utile nella nostra vita professionale e privata.<br />
Quando parlo di Cultura d’ impresa, intendo far conoscere ai giovani<br />
magari ancora studenti, quello che l’ impresa può rappresentare per<br />
il loro futuro, il mondo del lavoro non deve più essere visto come un<br />
mondo così lontano da quello scolastico, va avvicinato ad esso e<br />
solo riuscendo a trasmettere ai giovani l’ amore e magari l’<br />
ambizione per un lavoro che dia soddisfazioni sia personali ma<br />
anche economiche potremmo davvero vedere un futuro per le<br />
nostre aziende e per il nostro territorio. Internazionalizzazione<br />
perchè oggi è di vitale importanza riuscire ad avere adeguati<br />
strumenti per operare nel mercato globale, oggi i nostri clienti<br />
potrebbero trovarsi a migliaia di km di distanza, parlare lingue<br />
diverse ed esigere prodotti opposti da quelli che siamo abituati a<br />
presentare ed allora dobbiamo saper interpretare le esigenze del<br />
mercato ed avere i prodotti giusti al momento giusto. Aggregazione<br />
e metterei anche futuro, tutti specialmente noi giovani dovremmo<br />
innanzitutto aggregarci, far squadra, mettere insieme le nostre<br />
competenze e le nostre necessità solo così potremo sperare di<br />
avere un futuro in un mercato sempre più esigente che non<br />
permette errori.<br />
Essere figli di imprenditori non è una garanzia di successo, è<br />
un’opportunità preziosa da coltivare sebbene anche sia<br />
innegabile il privilegio (o la fortuna, che dir si voglia) di avere<br />
alle spalle una solida azienda familiare. Per questi imprenditori<br />
di seconda generazione, quali secondo te, i problemi da<br />
affrontare?<br />
Credo che per gli imprenditori di seconda generazione, il primo<br />
problema da affrontare sia innanzitutto il dover operare in un<br />
contesto totalmente diverso da quello che magari i nostri genitori si<br />
sono trovati di fronte, è indiscutibile il fatto che oggi un imprenditore<br />
specialmente se giovane debba essere in grado di avere nozioni<br />
che spaziano dall’ economia alla tecnica di produzione di un<br />
prodotto; gli investimenti che il mercato oggi esige sono di gran<br />
lunga superiori a quelli di qualche anno fa, parliamo sia di tempo<br />
che di denaro. Un altro serio problema che ci troviamo ad affrontare<br />
è la mancanza di manodopera specializzata in tutti quei settori legati<br />
alla produzione, spaziando da quello calzaturiero a quello edile.<br />
Chi è il Giovane Imprenditore, oggi? E’ possibile tracciarne un<br />
profilo? E quale dovrebbe essere il suo ruolo?<br />
Oggi il Giovane Imprenditore, ha secondo me sulle spalle una<br />
grande responsabilità, rappresentiamo infatti il futuro di questo<br />
paese, noi siamo, secondo me già oggi, la classe dirigente di<br />
domani e non parliamo di frasi fatte. Ogni giovane dovrebbe,<br />
facendo sempre tesoro dell'esperienza di chi lo ha preceduto,<br />
cercare di dare un’ impronta personale al proprio percorso<br />
professionale, non esiste a parer mio un profilo ben definito del<br />
giovane imprenditore ma dovrebbe essere considerato tale ogni<br />
giovane che attraverso la propria ambizione e il proprio impegno si<br />
prefigga e riesca a costruire qualcosa di concreto, che sia utile alla<br />
società, che riesca a portare avanti magari plasmandola<br />
dolcemente, secondo i suoi desideri, l’ azienda che ha alle spalle<br />
senza cambiarne la natura o magari se questo avvenga, fare dell’<br />
azienda il proprio orgoglio.<br />
Se io ti chiedessi di chiudere l’intervista con un messaggio<br />
positivo, il tuo, quale sarebbe?<br />
Sarebbe un: Ciao ragazzi ... mi rivolgo a voi, un consiglio che mi<br />
sento di darvi è ... credeteci sempre; la vita ci offre davvero mille<br />
opportunità, il mondo del lavoro ci fa davvero crescere, esso è<br />
secondo me la miglior palestra di vita, le mille difficoltà che<br />
possiamo incontrare giornalmente, sono niente nei confronti della<br />
soddisfazione che possiamo avere nel veder realizzato un nostro<br />
progetto. Dobbiamo essere umili e al tempo stesso determinati, solo<br />
cosi faremo nostro ciò che in cuor nostro già lo è».<br />
CRISTIANO<br />
FERRACUTI<br />
Imprenditore calzaturiero (Missouri) Presidente Giovani Industriali del fermano<br />
MONTE URANO_ITALY
Good Morning<br />
Avvocato!<br />
A tu per tu con Roberto Mandolesi, candidato Sindaco alle amministrative della<br />
primavera 2012 per la città di Porto San Giorgio.<br />
Intervista a cura di Bruno Romano Baldassarri<br />
Parlaci di te e della tua famiglia ...<br />
Risiedo a Porto San Giorgio sin dalla nascita (1964). La mia famiglia<br />
ha sempre vissuto lì, da quattro generazioni, ed è molto conosciuta in<br />
città, tanto che la Polisportiva Mandolesi ha il nome di mio zio<br />
Umberto, noto sportivo, morto in guerra. Sono sposato con Sara, e<br />
ho due figli: Giulio, 16 anni, studente al Liceo Scientifico, e Viviana,<br />
13 anni, che frequenta il Liceo Classico. Per ciò che concerne la mia<br />
vita professionale, come ben saprai, sono Avvocato, abilitato al<br />
patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione, e ho due studi<br />
legali di riferimento, uno a Porto San Giorgio e l’altro a Roma,<br />
associato con altri dieci colleghi. Personalmente, sono specializzato<br />
nel diritto penale militare e nelle materie che riguardano tutto il<br />
personale delle Forze Armate e di Polizia, civile e militare.<br />
Qual è il tuo cliente tipo, Roberto?<br />
Sicuramente un militare o un agente di polizia che ha problemi con la<br />
propria Amministrazione, che, se non risolti, possono incidere<br />
negativamente sul piano economico e sulla carriera. In alcuni casi –<br />
penso ad esempio all’irrogazione della massima sanzione di stato: la<br />
perdita del grado/destituzione – il potenziale assistito rischia di<br />
perdere il posto di lavoro (ed anche la pensione).<br />
Anche un “Ufficiale”?<br />
Certamente. Tra i miei assistiti ci sono alti ufficiali/dirigenti (Colonnelli<br />
e Generali, Primi dirigenti e Questori), anche in servizio all’estero<br />
(presso Ambasciate) ed in territori di pace/guerra<br />
(Kosovo/Afghanistan).<br />
Quanto è difficile oggi “fare” l’Avvocato?<br />
Non saprei, per me non lo è mai stato. Volevo fare l’avvocato fin da<br />
piccolo e quindi ho coronato un sogno. Difficile, semmai, è farlo in<br />
modo onesto, soprattutto nei confronti del cliente. Mi spiego. Se una<br />
persona viene da te con l’intenzione di fare “ricorso” a tutti i costi,<br />
anche quando non ve ne sono i presupposti, devi saper dire di no e<br />
spiegargli il perché. Può darsi che questo, nel breve periodo non dia<br />
delle soddisfazioni (in termini economici), ma posso garantire, per<br />
esperienza personale, che alla fine gratifica, moralmente ed<br />
economicamente.<br />
Non sempre però è così, tanto che la tua categoria non gode di<br />
buona fama, in Italia e all’Estero?<br />
Credo che non esista un Avvocato onesto o disonesto, ma un essere<br />
umano che, in quanto tale, si diversifica in più categorie. In ogni<br />
campo, dalla medicina alla scuola, dall’impresa alla politica, esiste il<br />
“malaffare” e la “disonestà”, basta saper scegliere, e scartare. Non<br />
bisogna generalizzare, fare cioè “di tutta un’erba un fascio”, ma saper<br />
distinguere bene. Il mondo sta cambiando, e non in meglio,<br />
purtroppo, ma guai a rassegnarsi, sarebbe la fine dell’umanità.<br />
Bisogna aver fiducia, tenacia e sperare che le cose migliorino;<br />
ognuno di noi dovrà impegnarsi – in famiglia, nel lavoro e nelle<br />
proprie molteplici quotidiane attività – in questa direzione.<br />
Ti candidi a Sindaco di Porto San Giorgio. Come nasce questa<br />
sua decisione?<br />
Ho iniziato ad interessarmi di politica a 23 anni, ed a soli 28 anni<br />
sono stato eletto Sindaco (uno dei più giovani d’Italia, per poco più di<br />
un anno, tra il 1993/94), e poi Consigliere provinciale fino al 1999.Alla<br />
scadenza di quest’ultimo mandato ho deciso di smettere, per<br />
dedicarmi alla famiglia e al lavoro, consapevole del fatto che non mi<br />
sarei mai “mantenuto” facendo politica, perché non volevo esserne<br />
condizionato.<br />
Cosa ti ha spinto allora a dedicarti di nuovo alla politica?<br />
Sicuramente la passione, che ho sempre avuto fin da ragazzo, e la<br />
consapevolezza di avere, oggi, un’indipendenza economica ed il<br />
tempo necessario per dedicarmi, con la giusta competenza e la<br />
necessaria serietà, alla risoluzione dei problemi della mia città.<br />
Certamente non lo faccio per ambizione personale, non foss’altro<br />
perché la carica di Sindaco l’ho già ricoperta diciassette anni fa…<br />
Raccontaci come è nata la tua candidatura ...<br />
Con alcuni amici abbiamo maturato un’idea: realizzare un<br />
programma (soprattutto) amministrativo e (non solo) politico, chiaro e<br />
semplice, da definire nel dettaglio con altre forze politiche e/o<br />
movimenti, senza pregiudizi legati alla collocazione politica.<br />
Un progetto nuovo che, oltre ai problemi legati alla vita di tutti i giorni,<br />
individui tre o quattro punti significativi e risolutivi per le sorti di Porto<br />
San Giorgio. Convinti che in ambito locale ha poco senso parlare di<br />
politiche di sinistra, di centro o di destra, essendo importante dare<br />
una soluzione pratica ed immediata a tali problemi.<br />
Quali sono questi problemi?<br />
Penso, ad esempio, al ripristino di un “Pronto Soccorso” attrezzato;<br />
alla pulizia e cura periodica di piazze, strade e marciapiedi; alla<br />
sicurezza e all’ordine pubblico; ad un’efficace raccolta dei rifiuti solidi<br />
urbani; alla particolare cura del verde pubblico; al definitivo<br />
abbattimento delle barriere architettoniche, che in molti casi non<br />
consentono alle persone non più abili di godersi una tranquilla<br />
passeggiata per le vie della città; ed altro ancora. Nel frattempo,<br />
però, bisognerà anche risolvere il problema del Porto, dell’Area ex<br />
Gran Hotel, dell’ex Cinema Excelsior, e del Lungomare; gli stessi<br />
problemi rimasti irrisolti da più di vent'anni.<br />
Cosa ti fa pensare che potresti riuscirci?<br />
E’ impossibile non riuscire a farcela, visto che questi problemi<br />
interessano tutti i sangiorgesi. Probabilmente, in passato, ci sono<br />
stati interessi molto forti che, contrapponendosi, l’hanno<br />
materialmente impedito; oppure qualcuno si è “distratto”<br />
interessandosi ad altro. Si tratterà allora di impiegare un diverso<br />
metodo di approccio. Mi spiego: ho già detto che non sarò tipo da<br />
lasciarsi “tirare per la giacca”, e che se non sarò in grado di risolverli,<br />
avrò l'obbligo morale (perché su ciò chiederò i consensi) di dire ai<br />
miei concittadini per quali motivi e chi sono i soggetti che me lo<br />
avranno impedito.<br />
Basta questo?<br />
No, ma è un buon inizio. E poi, non bisogna dimenticare che<br />
l’economia di Porto San Giorgio si fonda su tre grandi settori:<br />
Commercio, Turismo e Pesca. Le scelte strategiche, quindi,<br />
dovranno essere finalizzate a valorizzare questi settori vitali per la<br />
Comunità sangiorgese. Bisognerà quindi avere l'umiltà di ascoltare i<br />
problemi degli Operatori e delle Associazioni che li rappresentano.<br />
Non potranno imporsi scelte “dall’alto” o per la convenienza di questo<br />
o quel partito. E’ necessario invece coinvolgere i cittadini anche<br />
mediante l’utilizzo di referendum consultivi. Inoltre, abbiamo altri<br />
progetti innovativi, quali: la realizzazione di Parcheggi pubblici, sul<br />
lungomare e nelle aree più strategiche del paese; la costruzione di<br />
un Polo unico scolastico altamente attrezzato (stile Campus); la<br />
riqualificazione dei Quartieri periferici; e la particolare attenzione<br />
soprattutto per i Giovani, gli Anziani e le Famiglie in difficoltà.<br />
ROBERTO<br />
MANDOLESI<br />
Avvocato abilitato al patrocinio della Corte Suprema di Cassazione<br />
PORTO SAN GIORGIO_ITALY
Cos’è la Felicità?<br />
La felicità per me e per quelli come me equivale ad<br />
un sorriso vero. Sorridere mettendo allegria agli altri, a<br />
se stessi, ricambiare un sorriso, regalarlo, riceverlo,<br />
far ridere qualcuno, ridere perché qualcuno ci ha fatto<br />
ridere: tutti meccanismi che regalano tranquillità, gioia,<br />
vitalità e tutti i loro sinonimi. Noi sappiamo che la<br />
felicità sta in un abbraccio, quello forte, anche<br />
improvviso, quello che sa di comprensione, di affetto,<br />
di amore, di amicizia, di vita. Che la Felicità è<br />
raggiungere i propri sogni, vedere esauditi i propri<br />
desideri, ma mai a scapito di altri. Io e quelli come me<br />
non abbiamo bisogno di troppe cose, ma di quelle<br />
poche che ci fanno stare bene.<br />
La Felicità per noi è anche solo chiudere gli occhi. E’ avere i brividi anche<br />
quando il freddo non c’entra. Noi sappiamo che la Felicità è fatta di sorprese.<br />
Le belle sorprese, quelle che a volte danno delle svolte alla tua vita, e altre<br />
volte, danno una svolta a quella degli altri. La Felicità probabilmente è una<br />
farfalla. O un insieme di farfalle. Quelle farfalle però che dominano il tuo<br />
stomaco quando accade qualcosa di bello, a prescindere. La Felicità per me e<br />
per quelli come me è anche solo una vibrazione. O forse una scarica elettrica,<br />
o addirittura energia. E’ amare la natura. La neve a natale e le lucine in tutte le<br />
città, l’albero che si fa insieme e le cene in famiglia; il rumore della pioggia che<br />
picchietta sulle finestre e sulle foglie gialle in autunno, l’odore della pioggia e in<br />
certi casi una tazza di cioccolata e un buon film; le distese d’erba in primavera<br />
e in estate che sanno di fiori di ciliegio, il profumo di legna che brucia e il<br />
barbecue che raduna le famiglie per qualche compleanno. La Felicità<br />
probabilmente è contagiosa. Così come la paura, questo c’è da dirlo. Però<br />
entrambe sono qualcosa che non si vedono subito. Spesso non ci si accorge<br />
nemmeno dell’esistenza dell’una o dell’assenza dell’altra. Certo è che la Felicità<br />
risiede nelle cose vere, quelle che ci fanno stare bene e che ci dividono dal<br />
mondo materiale. Non crediamo assolutamente nella relazione che molti<br />
attribuiscono ai soldi e alla Felicità, perché i soldi, al massimo, ti fanno vivere<br />
uno stile di vita migliore, ma secondo noi essere benestanti ed essere felici<br />
sono due cose diverse. Io e quelli come me questo lo sappiamo e sappiamo<br />
anche che ci sono frutti della natura meravigliosi che possiamo mettere allo<br />
stesso livello di un diamante. Basta riconoscerli e respirarli. Io e quelli come me<br />
siamo persone di successo. Quel successo che risiede nel riconoscerci quando<br />
ci guardiamo allo specchio. È qualcosa di potente la felicità derivata da quel<br />
tipo di successo. Qualcosa di incredibilmente potente. Qualcuno lo dica a<br />
queste nuove generazioni che l’unica cosa che davvero conta quale<br />
irrinunciabile must have da abbinare da avere a tutti i costi, prima ancora che<br />
gli accessori, le borse e scarpe cult, ai pezzi insomma che si pensa non<br />
debbano mancare nel proprio guardaroba, è un cervello che ragioni in modo<br />
autonomo e critico. Il nostro Guru è il nostro mondo interiore, il nostro cuore.<br />
Tutto quello che sentiamo dentro di noi e ci fa rizzare la pelle. Quando<br />
sentiamo il brivido che percorrere la nostra spina dorsale, quello vale la pena<br />
scegliere. Solo a quel punto “il gioco vale la candela”. Non esiste un must, la<br />
scelta è nostra: è una questione di fiducia in se stessi. Sicuramente ciò che<br />
preme alla crescita, è il riuscire a esplorare tutti i settori entro i quali possiamo<br />
esprimere la nostra creatività, in quanto la scoperta e l’utilizzo delle nostre<br />
facoltà applicate alla tecnica sono le uniche a caratterizzarci. Il perché di questa<br />
premessa? Perchè il nostro primo ospite eccellente in questa rubrica è un<br />
uomo che risponde al nome di Saverio Emilio Bruzzese (con me nella foto),<br />
neo-eletto Presidente della Camera della Moda di Reggio Calabria e<br />
Docente Universitario presso l’ Accademia di Belle Arti "Fidia". Che cos’è per<br />
lui, la felicità? Quello che voglio vedere negli occhi degli altri.<br />
nella foto: Giuseppe Emilio Bruzzese Presidente Camera della Moda Reggio Calabria e Valeriana Mariani Presidente di Donna Impresa e Di International Woman "International<br />
Association Women Entrepreneurs and Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities" in un momento della visita presso L'Accademia Fidia<br />
BR UZZESE<br />
EMILIO GIUSEPPE<br />
Presidente Camera della Moda Calabria, Socio Amministratore Stile d'Epoca s.r.l., Docente universitario Accademia<br />
di Belle Arti "Fidia" (Stefanaconi - Vibo Valentia) _ stiledepoca@hotmail.it _ www.stiledepoca.<br />
REGGIO CALABRIA _ ITALY<br />
La Camera della moda calabrese rappresenta i<br />
più alti valori culturali della Moda Italiana e si<br />
propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne<br />
l'immagine, sia in Italia sia all'estero. Un punto<br />
di riferimento e l'interlocutore privilegiato per<br />
tutte quelle iniziative nazionali ed internazionali<br />
volte a valorizzare e a promuovere lo stile, il<br />
costume e la moda italiana. (...)<br />
www.donnaimpresa.com 77<br />
ROMA _ ITALY
Fin dalla sua fondazione, ha attuato nel corso del tempo una politica di<br />
supporto organizzativo finalizzata alla conoscenza, alla promozione e<br />
allo sviluppo della moda attraverso eventi di alta levatura di immagine<br />
in Italia e all'estero, ciò conferendole il ruolo di indiscusso protagonista<br />
sullo scacchiere nazionale della moda, contribuendo anche al<br />
consolidamento delle alleanze con Istituzioni ed Associazioni di<br />
settore. “La CRMC – ci dice il Presidente Giuseppe Emilio Bruzzese -<br />
da sempre rappresenta i più alti valori della moda e dello stile italiano<br />
con il fine di tutelare, coordinare, promuovere, controllare e rafforzare<br />
l’immagine della moda calabrese a livello nazionale ed internazionale<br />
ma, soprattutto, si erge al sostegno dei giovani stilisti emergenti, per<br />
dare loro la giusta visibilità, attraverso la realizzazione di prestigiosi<br />
eventi che la camera coordina in Calabria, in Italia ed all’estero forti<br />
della convinzione che la moda italiana debba dare spazio ai giovani<br />
creativi nel nostro Paese, visto che l’Italia rappresenta la Moda del<br />
Mondo. Bisogna dare la possibilità di realizzare il prodotto in Italia e<br />
non all’estero come, invece, molte case di moda oggigiorno fanno. Se<br />
vogliamo far crescere il nostro Paese ci dobbiamo ricompattare e<br />
tenere stretto il nostro prodotto che è di massima eccellenza. I giovani<br />
rappresentano le energie vitali, il nostro futuro. La Camera regionale<br />
della Moda Calabria, in questi anni,<br />
ha organizzato numerosi e<br />
prestigiosi eventi atti appunto a<br />
valorizzare e promuovere i talenti<br />
emergenti della classe creativa,<br />
offrendo loro una possibilità di<br />
confronto, formazione e crescita<br />
professionale. Fra questi: “Reggio<br />
Art & Fashion” Omaggio a Carlo<br />
Rambaldi con la consegna delle<br />
onorificenze di “Maestro D’Arte”,<br />
“Maestro D’Eccellenza” ,<br />
“Testimonial” e “Ambasciatore nel<br />
Mondo”; la mostra internazionale<br />
d’arte, cinema e fashion designer<br />
con la consegna del prestigioso<br />
premio internazionale denominato<br />
“La Muse De L’Or”, concorso<br />
internazionale di fashion designer<br />
dove i giovani candidati hanno<br />
partecipato contemporaneamente<br />
a 5/6 sezioni ognuna delle quali ha<br />
avuto il proprio vincitore che, oltre a<br />
ricevere il premio, una statuetta<br />
stilizzata realizzata da un grande<br />
orafo di fama internazionale, si è<br />
aggiudicato borse di studio, un book fotografico di moda con un<br />
personaggio famoso ed ampia promozione; un due giornate ricche di<br />
eventi: sfilate, convegni, inaugurazione di mostre, workshop e tanto<br />
altro ancora. Non meno importante il Gala di presentazione del<br />
calendario CRMC , riproposto anche quest’anno dopo il successo del<br />
2013, anno del suo battesimo”. Meritevole di lode anche il suo<br />
impegno didattico presso l’Accademia di Belle Arti “Fidia”, all’interno<br />
della quale è anche membro del Direttivo. “L'Accademia – continua<br />
Giuseppe Emilio Bruzzese - appartiene alla categoria delle Università<br />
non statali Legalmente Riconosciute, dette anche "private" o "libere"<br />
per distinguerle da quelle statali. Le accademie private in Italia non<br />
sono molte ed alcune di esse molto note per la loro qualità, per il loro<br />
prestigio e per una maggiore attenzione agli studenti di quanto non<br />
avvenga nelle Accademie statali. Legalmente Riconosciuta con<br />
Decreto Ministeriale ed a seguito di riforma delle Istituzioni di Alta<br />
Formazione, ha deciso di avviare l’ammodernamento del suo pieno<br />
assetto didattico modificando il vecchio ordinamento, ovvero<br />
consegnando la libertà agli allievi di scegliere senza alcun tipo di<br />
costrizione tra i vari programmi di studio, presentati dalle varie cattedre<br />
dei corsi obbligatori e non, privilegiando in tal senso la scelta in<br />
relazione ai programmi didattici impartiti dai vari docenti e dunque una<br />
libertà nel formulare un piano di studio confacente ai propri interessi<br />
artistici e culturali. Coerentemente con tale "modernizzazione", al fine<br />
di equiparare il sistema di votazione in uso con quello delle Università<br />
italiane e straniere, la riforma ha attribuito ad ogni singola disciplina un<br />
valore in crediti. Non possiamo non menzionare che L’Accademia<br />
possiede la certificazione di qualità ISO 9001: 2000 dall’anno 2006. I<br />
corsi – precisa - preparano, con una didattica totalmente innovativa i<br />
futuri operatori nel campo della pittura, della scenografia, della scultura<br />
e del restauro, mettendoli a contatto fin dall’inizio con operatori capaci<br />
ed esperti, sviluppando l’esperienza didattica con simulazioni del<br />
lavoro, utilizzando le nuove tecnologie multimediali e tecnologiche più<br />
avanzate, tutto nell’intento di incoraggiare progetti e opportunità di<br />
lavoro. Tenuto conto che gli strumenti necessari ad un giovane<br />
operatore culturale per riuscire ad inserirsi in un sistema dell'arte<br />
sempre maggiormente difficile ed articolato sono molteplici, Accademia<br />
di Belle Arti "Fidia" ha elaborato una strategia d'insieme atta ad<br />
accrescere il percorso formativo. Nei tre corsi istituzionali (Pittura,<br />
Scultura e Scenografia) ha in tal senso inserito un nuovo corso di<br />
restauro. L'organizzazione di seminari, conferenze ecc. tenuti da artisti<br />
e operatori culturali italiani e stranieri; inoltre, e l'attivazione di Progetti<br />
Formativi è la risposta essenziale per<br />
rispondere alla naturale domanda<br />
degli studenti relativa all'essere<br />
presenti, attivi, riconosciuti all'interno<br />
di una realtà territoriale”. L'Accademia,<br />
lo ricordiamo, è situata nei pressi di<br />
Vibo Valentia, e precisamente a<br />
Stefanaconi, dove si erge una<br />
maestosa struttura che ospita la<br />
nuova e prestigiosa sede in Contrada<br />
Paieradi nel mezzo di una bellissima<br />
campagna straordinariamente ricca di<br />
rigogliosi alberi di quercia e un parco<br />
verde, poco distante dello svincolo<br />
Contrada Paieradi, Stefanaconi ( VV ) _ Tel. 0963 262962 Fax. 0963 262015 _ www.accademiafidia.it<br />
autostradale di Vibo Nord sulla strada<br />
provinciale che da Sant'Onofrio porta<br />
a Stefanaconi e Vibo Valentia. 2000<br />
metri quadrati organizzati in laboratori<br />
funzionali ed attrezzati con<br />
apparecchiature all'avanguardia;<br />
aperti con orario continuato dalle ore<br />
8,30 alle ore 20,00. Tutti i locali<br />
compresa la biblioteca sono disponibili<br />
per gli studenti. L'Accademia dispone<br />
inoltre di 35 posti letto in camere doppie e triple con servizi per gli<br />
studenti che provengono da altre province. Tutte le camere sono<br />
provviste di TV ed aria condizionata.<br />
A seguire alcuni scatti realizzati all'interno dell'Accademia di<br />
Belle Arti "Fidia" in compagnia di Giuseppe Emilio Bruzzese ed il<br />
Preside Michele Licata (in basso a sinistra).<br />
In alto: il laboratorio di scultura dell'Accadamia Fidia che si è<br />
resa protagonasta della manifestazione artistica “Esperienza<br />
d’Arte Pubblica: Murales e Sculture”, promossa dal Comune di<br />
Stefanaconi, assessorato alla Cultura, che ha regalato alla città<br />
nuove importanti opere d’arte al fine di incrementare l’offerta<br />
artistica pubblica e riqualificare alcune zone del centro abitato.<br />
L’iniziativa si è prefissa inoltre lo scopo di caratterizzare sempre<br />
più gli spazi pubblici del paese come locations di arte diffusa<br />
dove, accanto alle<br />
bellezze<br />
paesaggistiche e<br />
alle presenze<br />
architettoniche di<br />
rilievo, s’innesta un<br />
intervento che<br />
racconta l’epoca<br />
contemporanea<br />
testimoniando la<br />
creatività del<br />
presente. In primo<br />
piano una delle<br />
singolari opere del<br />
Maestro Licata.<br />
CRMC attività<br />
Reggio Art & Fashion<br />
La Camera della Moda Calabria ha presentato “ Reggio Art & Fashion”<br />
Omaggio a Carlo Rambaldi. Consegna delle onorificenze Di “ Maestro<br />
D’Arte”,“ Maestro D’Eccellenza”,“ Testimonial”e“<br />
Ambasciatore nel<br />
Mondo” per l’ anno 2013. Il prestigioso evento si è tenuto il 9 Giugno<br />
2013 presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. Le<br />
onorificenze sono state consegnate dalla Camera Regionale della<br />
Moda Calabria a personalità che si sono particolarmente contraddistinte<br />
per l’impegno ed i risultati raggiunti nel proprio ambito. La Camera della<br />
Moda Calabria ha voluto rendere omaggio ad un grande personaggio<br />
della Basilicata: Carlo Rambaldi, Ambasciatore della CRMC e<br />
ricordarlo degnamente poiché è stato e sarà per sempre uno dei più<br />
importanti nomi del cinema nel mondo, grazie alla genialità che lo<br />
contraddistinto. Carlo Rambaldi non è solo il “mago degli effetti<br />
speciali”, tre volte Premio Oscar e papà di personaggi come “King<br />
Kong”, “Alien” e “ ET l’Extraterrestre"; uno dei geni internazionali del<br />
cinema ed un esempio indiscusso della creatività italiana. A presentare<br />
l’evento, Alessandra Giulivo, Direttore Generale Delegata Cultura<br />
Comunicazione ed eventi CRMC; Madrina della serata Bruna Basso<br />
Rambaldi. Presenti le maggiori Istituzioni regionali fra le quali<br />
Vincenzo Panico Commissario Prefetto Città di Reggio Calabria che<br />
ha di fatto aperto, attraverso il proprio saluto, la prestigiosa kermesse.<br />
A seguire gli interveti di Giuseppe Fata Presidente CRSM,<br />
Giuseppe<br />
Emilio Bruzzese Vice Presidente Delegato ai Rapporti con le Istituzioni<br />
e le relazioni Internazionali CRMC, Maria Perrusi Presidente<br />
Ambasciatori CRMC, Francesca Pizzi Presidente “Testimonial”<br />
CRMC. Ospiti d’onore la Principessa Costanza Afan De Rivera<br />
Costaguti Florio, il Barone Giuseppe Giaconia di Migaido. Nel<br />
Parterre degli ospiti Vincenzo Monea Direttore Amministrativo CRMC,<br />
Claudia Ferrise Direttore Responsabile Giovani Fashion Designer<br />
CRMC, Dario Caminiti Direttore Responsabile Models Fashion Image<br />
CRMC ed ancora Demetrio Gioia Direttore Responsabile Settore<br />
Sartoriale CRMC, Enrico Chindamo, Domenico Siclari Responsabili<br />
Consulenza Giuridica CRMC.<br />
Nelle foto: alcuni momenti della “La consegna delle onorificenze<br />
di “Maestro D’Arte” - “Maestro D’Arte d’Eccellenza” -<br />
“Ambasciatore” “Testimonial” a personalità che si sono<br />
particolarmente contraddistinte per l’impegno ed i risultati<br />
raggiunti nel proprio ambito. .
Un evento in grande stile che attraverso un concorso tematico per giovani<br />
fashion designer, ha voluto creare un palcoscenico d’eccellenza per stilisti<br />
diplomati o studenti dell’ultimo anno in design o moda presso Istituti Superiori<br />
Pubblici e Privati oltre che delle scuole professionali ed università, su scala<br />
internazionale, ciò garantendo alla splendida città di Reggio Calabria un<br />
ritorno di immagine pari alla sua bellezza. Il concorso di ispirazione “Magno<br />
Greca”, che si è avvalso della collaborazione con il Lions International Club<br />
attraverso le sue ripartizioni calabresi (Magna Grecia, Host, Castello<br />
Aragonese, Città Mediterranea) mettendo in palio una borsa di studio del<br />
valore di 2.000 euro, si è snodato tra il Palazzo storico della Provincia e<br />
Teatro “ Francesco Cilea” nella cui meravigliosa Sala dei Lampadari, che ha<br />
accolto un parterre di ospiti eccellenti, si è svolto il Gala di chiusura. La serata<br />
presentata da Domenico Milani ed Alessandra Giulivo, nella duplice veste<br />
di conduttrice e membro del direttivo CRMC, ha visto oltre l’assegnazione di<br />
premi speciali a personalità internazionali dell’arte della moda e della<br />
cinematografia, la consacrazione “Ad Honorem” di Giuseppe Perri il quale,<br />
con voto unanime delle tre giurie quella della tecnica presieduta da Daniela Rambaldi, Quella della stampa<br />
presieduta da Valeriana Mariani, quella della critica da Giuseppe Livoti e dal garante del concorso dall’avvocato<br />
Antonella Stirparo, è stato proclamato vincitore assoluto del concorso “Giovani Fashion Designer”. Il prestigioso<br />
evento che, sabato 23 presso Palazzo Foti “Salone di Presidenza” in Piazza Italia, ha inaugurato la chermesse<br />
attraverso il saluto istituzionale di benvenuto di Giuseppe Raffa Presidente Provincia di Reggio<br />
Calabria oltre che dal Direttivo della CRMC nelle persone di Giuseppe Emilio Bruzzese neo-eletto<br />
Presidente CRMC, Giuseppe Fata Presidente dimissionario CRMC oggi alla Presidenza dell’Unione<br />
delle Camere Regionali della Moda, Alessandra Giulivo vicepresidente CRMC dal novembre 2013<br />
(incarico che le è stato conferito dopo un mandato che la vedeva Direttore Generale della CRMC<br />
medesima), Claudia Ferrise Responsabile Giovani Fashion Designer CRMC, di Dario Caminiti<br />
Responsabile Models Fashion Image CRMC oltre che di Gerardo Sacco, Daniela Rambaldi,<br />
Serenella Fraschini, Francesca Pizzi CRMC e Antonella Papaleo. Non possiamo omettere dal<br />
menzionare nell’arco degli appuntamenti previsti della giornata inaugurale, l’interessante parentesi<br />
voluta dal LIONS INTERNATIONAL CLUB in merito alla “Valorizzazione delle Eccellenze nelle<br />
Imprese”coordinato dal Governatore Luigi Buffardi . Presenti all’incontro, Giuseppe Raffa Presidente<br />
Provincia Reggio Calabria, e le autorità lionistiche nelle persone della Dott.ssa Liliana Caruso I Vice<br />
Governatore, di Antonio Fuscaldo II Vice Governatore, Domenica Laruffa Past Governatore<br />
Distrettuale, Giovanni Micalizzi Presidente VII Circoscrizione, Ettore Tripepi Delegato di Zona 24.<br />
Intervenuti al dibattito Pasquale Bruscino Cordinatore Distrettuale, Giuseppe Anselmini<br />
Responsabile VII Circoscrizione, Giuseppe Barbaro Presidente LIONS Club Host, Gaetano Grillo<br />
Presidente LIONS Club Castello Aragonese, Anna Maria Cama Presidente Club Città del Mediterraneo,<br />
Giuseppe Quattrone Presidente LIONS Club Magna Grecia. Non ultimi, il prestigio e la suggestione<br />
evocati dagli allestimenti scenografici dell’ omaggio a “ CARLO RAMBALDI” con l’esposizione dell’opera<br />
E.T. e le statuette dei tre Premio Oscar per gli effetti speciali di King Kong di John Guillermin, E.T. di<br />
Steven Spielberg ed Alien di Ridley Scott, della Mostra Contemporanea “Le Dive del Cinema si Vestono<br />
d’Arte” ad opera degli Artisti Pittori Caterina Vesci, Ferdinando Muraca, Giusi Pallone,<br />
Citino<br />
Rosetta, Riccardo Tropea ed il cui Ospite d’eccezione non era altri che il celeberrimo Giuseppe<br />
Gattuso Scultore e dalla Mostra “ Mariage di Prestige” degli Stilisti ed Atelier: Mimma Corigliano,<br />
Margi esclusivista Carlo Pignatelli, Pierpaolo Cassone, Lucia Caccamo, Costanza e Maria Sergio.<br />
Il RedCarpet:“Le Charme de la Muse De l’Or” e le Interviste a cura di Eva Giumbo sono stati l’ouverture<br />
glam della serata di Gala: una parata di rappresentanti istituzionali, del mondo del cinema e dello<br />
spettacolo da grandi occasioni. Fra le presenze autorevoli, nota di lode meritatissima alla grazia ed al<br />
fascino della Principessa Costanza Afan De Rivera Costaguti Florio ed a Daniela Rambaldi madrine della<br />
manifestazione. Da citare, in ultima nota, gli stilisti ospiti che hanno magnificato i presenti attraverso le proprie<br />
straordinarie creazioni sfilate in passerella e che rispondono ai nomi di: Gerardo Sacco Orafo della Dive, Fabio<br />
Martino by Boutique Trussardi, Pellicceria Micifur by Carla Cesarini, Biagio Crea Sarto Maison Valentino, Gaetano<br />
Perrone Designer di Calzatura di Alta Gamma, Renè Bruzzese Costumista teatrale e i Testimonial: Fabio Rondinelli,<br />
Teresa Timpano, Samuela Piccolo, Max Barrese, Antonio tedesco, Francesco Luppino, Fabio Mascaro,<br />
Katia<br />
Riotto, Simone Tamagro, Vittoria Attisano, Damiano Brilli, Dolores Mazzeo, Stefania Conte, Vincenzo Nizzardo,<br />
Giacomo Conte, Debora Andreacci, Costantino Comito, Cettina Crupi, Ilaria Colo e tra i premiati che hanno<br />
ricevuto la statuetta della Muse De l’Or che è stata realizzata dall’ Accademia Fidia ed impreziosita da Gerardo Sacco,<br />
il famoso internazionale Hair stylist Sergio Valente, l’ Attore Peppino Mazzotta, l’Attrice Daniela Fazzolari,<br />
Gaia<br />
Verdi Presidente Divulgazione “ Giuseppe Verdi” e Mauro Fiore Premio Oscar . Commosso coinvolgimento fra tutti i<br />
presenti ed applausi scroscianti per lo Special Aword Art and Fashion<br />
“Gerardo Sacco” e lo Special Aword Cinema “Carlo Rambaldi”. Le Interviste<br />
di Donna Impresa Magazine per PREMIERE <strong>DONNA</strong>” coordinate dal suo<br />
Presidente Valeriana Mariani e del direttivo CRMC, la Consegna degli<br />
attestati ai Giovani Fashion Designer che sono: Campanile Luciana,<br />
Cavalea Malaga, De Fedius Francesco, Falcone Giada,<br />
Papandrea<br />
Fabrizia, Iaccarino Giuseppe, Pecora Marica, Puntorieri Rossella,<br />
Perri<br />
Giuseppe e Scarfò Francesca. l’indomani mattina che si è tenuto alla<br />
presenza di nomi autorevoli , hanno di fatto chiuso i battenti di una<br />
manifestazione che si caratterizza come uno degli appuntamenti di spicco<br />
della Camera della Moda calabrese fra la moltitudine delle attività svolte,<br />
sebbene tutte egualmente meritevoli di lode.<br />
CRMC attività<br />
La Muse de l'Or<br />
CRMC attività<br />
Il Calendario 2014<br />
Visti i riscontri positivi della prima edizione e considerata<br />
l’enorme potenziale del calendario e delle iniziative di<br />
promozione ad esso congiunte, di trasmettere e dare impulso<br />
messaggi propositivi inerenti la cultura e l’arte della Calabria, per<br />
questa edizione la CRMC ha voluto sposare la moda con l’arte<br />
inserendo per ogni mese i più suggestivi e fascinosi siti<br />
archeologici delle cinque provincie della Calabria. Ragion per<br />
cui, la Camera Regionale della Moda Calabria, non poteva<br />
omettere di dedicare il calendario a due opere d’arte di<br />
inestimabile valore: I “ Bronzi di Riace”. Originali scultorei greci<br />
di straordinaria importanza, le due statue furono rinvenute, in<br />
maniera fortuita, il 16 agosto 1972 nelle acque di Riace Marina.<br />
Meraviglie scultoree note in ambito internazionale,<br />
rappresentano la massima attrazione del Museo Archeologico<br />
Nazionale di Reggio Calabria. La loro unicità è dovuta anche al<br />
fatto che sono pochissime al mondo le statue greche, in bronzo,<br />
pervenute integre fino ai giorni nostri e, fra tutte, queste sono le<br />
più belle. Il calendario è un prodotto esclusivo della Camera,<br />
curato in ogni piccolo dettaglio, con un allestimento visivo<br />
originale e presenta le fotografie di gioielli e capi d’alta moda di<br />
orafi e fashion designer calabresi: Michele Lo Bianco,<br />
Giuseppe Perri, Renè Bruzzese, Malaga Cavalea,<br />
Marika<br />
Pecora, Chiara Fondacaro, Costanza Sergio,<br />
Pierpaolo<br />
Cassone Couture, Gruppo Sartoriale G&B e Pellicceria<br />
Micifur. Ad indossare i meravigliosi capolavori, dodici giovani<br />
bellezze calabresi immortalate dagli scatti di Attilio Morabito. La<br />
grafica è stata curata da Pasquale Ficara ed il make da Dario<br />
Caminiti. Madrina della cerimonia, Valeriana Mariani<br />
testimonial del calendario 2014 della CRMC e presidente e<br />
direttore di “Donna Impresa<br />
Magazine”. Nell’occasione è<br />
anche stata annunciata la nascita<br />
dell’Unione Nazionale Camere<br />
Regionali della Moda Italiana e<br />
presentato il nuovo<br />
Organigramma 2014 della CRMC<br />
che ha visto la nomina a<br />
Presidente Saverio Emilio<br />
Bruzzese.<br />
Nelle foto alcuni momenti della presentazione del<br />
Calendario 2014 - Reggio Calabria - Palazzo San Giorgio
PROTAGONISTI<br />
Un paese ricco di emozioni, calore e di ottimismo, il<br />
nostro, culla di una grande e diffusa creatività. E’<br />
un’esperienza, quella Italiana, che si arricchisce<br />
continuamente, traendo impulso dal passato, ma<br />
guardando al futuro in una costante evoluzione. Essere<br />
nati e vivere in questo bel Paese, ma anche studiare,<br />
pensare e lavorare in Italia, malgrado alcune ben note e<br />
croniche limitatezze del nostro sistema politico, è e rimane<br />
un plus unico. E’ lo stile di vita italiano, che si ispira ad una<br />
natura inverosimilmente ricca e colorata, dai paesaggi<br />
incomparabili, dove arte e natura sono intimamente e<br />
superbamente collegati. Basti pensare ai nostri<br />
“ambasciatori” più noti (dagli antichi romani a Marco Polo<br />
e Cristoforo Colombo, solo per citarne alcuni), che hanno<br />
contribuito a diffondere la civiltà dell’Italia nel mondo e ad<br />
“importare” culture diverse nel nostro Paese. O ai pittori<br />
medioevali, che hanno dato vita al colore con i loro<br />
affreschi. Attraverso i secoli, l’Arte ha ricercato la<br />
perfezione dell’armonia, che ammiriamo tanto nelle<br />
proporzioni del David di Donatello quanto nelle dinamiche<br />
futuriste dei bronzi di Boccioni. Non meno importante la<br />
ricchezza della tradizione che ha saputo creare un<br />
singolare, moderno e continuo rinnovamento, passando<br />
spesso dalla creatività individuale a quella diffusa nel<br />
sistema industriale non tralasciando un altro passaggio<br />
creativo: quello dell’eccellenza. Un sistema unico dunque<br />
nel suo genere che ha tratto vantaggi da un ricco<br />
background culturale e da capacità artistiche di origine<br />
artigianale, arrivando a superare anche le visioni<br />
campanilistiche, per “fare sistema”, pur rimanendo<br />
suddivise in specifiche aree geografiche, con le loro<br />
esclusive peculiarità. A questo proposito ci piace citare il<br />
pensiero di Alberto AIessi<br />
“Il successo del design<br />
italiano è il risultato di una visione aperta della creatività,<br />
accettando e gestendo gli aspetti non convenzionali di<br />
ogni singolo progetto. I laboratori industriali vengono<br />
trasformati in intermediari “artistici” tra designer creativi e<br />
consumatori”. E noi aggiungiamo anche, precisazione per<br />
nulla sottovalutabile, che una Vision se non<br />
accompagnata da un processo di promozione strategico,<br />
rimane, per quanto lodevole di merito, pura, semplice<br />
Vision. Ecco perché siamo qui a presentarvi Giandaniele<br />
Battilà e Cesare Rossi, due uomini che di strategie di<br />
business ne sanno, ed anche molto.<br />
Leader<br />
intervista a cura di Giorgio Fedeli<br />
L’imprenditoria è passione e volontà. Due caratteristiche che hanno portato il<br />
36enne Gian Daniele Battilà, a presiedere l’ APTL, Associazione dedita alla<br />
promozione delle tipicità locali della regione Marche. Fondata nel 2012 da Battilà<br />
insieme a Mirko Tiburzi, anche lui 36enne, l’ APTL sta implementando le attività<br />
del territorio e fornendo consulenza agli imprenditori. Già segretario delle province<br />
di Fermo e Ascoli Piceno Cna Federmoda e segretario regionale per il settore<br />
agroalimentare, Giandaniele Battilà oltre che un imprenditore in rapida ascesa è<br />
uomo molto attento al sociale:“E’ da questo interesse che parte tutto. E<br />
non possiamo ignorarlo se vogliamo andare avanti. Mio padre (il<br />
professore Gianni Battilà) mi ha insegnato il rispetto per gli uomini,<br />
la necessità del lavoro in team e l’attenzione ai giovani. Di questi<br />
insegnamenti paterni ho fatto tesoro e virtù tant’è che le nostre<br />
società e l’Aptl vantano oltre 30 collaboratori per la<br />
commercializzazione e la promozione di quanto prodotto nel nostro<br />
t<br />
“yes<br />
we can„<br />
GIANDANIELE<br />
BATTILA'<br />
Presidente APTL Marche _ www.aptlmarche.com<br />
nella foto: Giandaniele Battilà con la Marchesa<br />
Dani Del Secco D'Aragona , Roberta Tirabassi e<br />
l'imprenditore Paolo Oliboni.<br />
territorio, e non solo, a livello nazionale e internazionale. Basti citare anche solo le nostre ultime<br />
iniziative di successo a Berlino in occasione della mostra fiera Berlitalia e la partecipazione a<br />
manifestazioni del settore moda come Pret à porter di Parigi, la fiera del lusso di Shanghai e il Miami<br />
Luxury Shoes dove aziende da noi promosse hanno potuto entrare in nuovi mercati dalla porta<br />
principale e, conseguentemente, incrementare notevolmente i loro fatturati. Tra i grandi eventi che<br />
organizzo insieme ai miei collaboratori c’è l’esibizione delle Frecce Tricolori nel Fermano. Uno<br />
spettacolo unico che voglio riproporre anche in altre località perché i fiori all’occhiello del nostro<br />
Paese, dall’imprenditoria fino alla celebre Pattuglia Acrobatica Nazionale, devono essere letti come<br />
patrimonio di tutti noi italiani”. Da anni assiduo frequentatore dei salotti più prestigiosi della Capitale,<br />
Battilà, con la sua APTL, nel 2013 ha preso parte anche la Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi<br />
ospitato allo Yas Marina Circuit con le imprese da lui rappresentate: “I miei contatti nazionali e<br />
internazionali sono a piena disposizione delle imprese APTL. Abbiamo già molti contatti e partnership<br />
avviati con Malesia, Marocco, Tunisia, Malta, Serbia e Croazia, oltre all’Inghilterra e agli Emirati Arabi<br />
dove siamo presenti da tempo. Luxury & Food per me è un binomio vincente. E lavoro per introdurre<br />
le nostre aziende nel gotha di questo straordinario e lungimirante abbinamento. La mia scelta<br />
vincente è stata quella di scommettere e puntare sulla comunicazione e sull’immagine reale delle<br />
nostre società per ottenere una ricaduta considerevole, in termini di visibilità, promozione e fatturati,<br />
sulle stesse. Non dimentichiamo poi la mia passione e la dedizione dei miei collaboratori<br />
nell’organizzazione di eventi e manifestazioni. Nella mia vita un grande punto di forza è rappresentato<br />
dal mio padre spirituale Monsignor Luigi Casolini, Preside del Capitolo della Basilica Cattedrale di<br />
Tivoli e Rettore Presidente dell’Associazione Cavalieri San Silvestro”. Tornando alle manifestazioni,<br />
spunta la sigla AscomIndustria: “ Servizi associati per la qualità del territorio, da sempre” come<br />
sostiene, da sempre, il suo presidente Cesare Rossi, sottolineando la bontà del lavoro congiunto con<br />
APTL. “Puntando molto sulla formazione, non ci fermiamo al mero rilascio dei diplomi. Per noi quello<br />
checontanosonoipostidilavoro,vediinostricorsistioicassaintegrati ai quali abbiamo offerto corsi<br />
vincenti, innovativi e specifici, come il restauro dei mobili, la specializzazione nel settore della<br />
panificazione o nella creazione di abiti storici con sbocchi sul mondo occupazionale. Stiamo<br />
seguendo, con Ascom Industria, anche i corsi turistici, con esempi a Montegiorgio, perché il turismo<br />
può essere il vero volano delle nostre zone e non mi riferisco certo a quello mordi e fuggi: vedi le<br />
recenti dimostrazioni delle Frecce Tricolori o il Festival internazionale di Mongolfiere dell’estate 2013,<br />
sempre in collaborazione con APTL". Proprio in questi giorni Giandaniele Battilà Presidente APTL<br />
con una delle società da lui rappresentate, la " Believen start" sarà a Dubay per il " Gul food" fiera<br />
mondiale dell' agro alimentare e successivamente sarà poi presente al " Friedrishaffen" per la fiera<br />
del turismo aereonautica e al gran gala della " Moda di Malta" ed alle sfilate di Miami<br />
da destra: Paolo Oliboni con Rodolfo Martinelli Carraresi, Isabel<br />
Russinova, Giandaniele Battila e Mirko Tiburzi<br />
Giandaniele Battilà con Valeriana Mariani e<br />
Cesare Rossi Presidente ASCOM industria<br />
ASCOM INDUSTRIA FERMO<br />
L'Ascom Industria nasce come Ente rivolto e fortemente<br />
integrato nella rete di relazioni economiche, istituzionali e sociali<br />
del Fermano. Un'associazione fermamente ancorata nei valori<br />
della tradizione, intesi come patrimonio materiale ed<br />
immateriale, come fulcro del processo di sviluppo sostenibile e<br />
proiezione internazionale del territorio di appartenenza. Nasce<br />
nel 2009 come ente di rappresentanza sindacale per le PMI, gli<br />
artigiani, le strutture turistiche, gli esercenti del territorio della<br />
Provincia di Fermo e, grazie ad un forte orientamento ai bisogni<br />
reali degli attori del territorio, ha riscosso un immediato<br />
successo, facendo della Formazione il proprio core business.<br />
www.donnaimpresa.com 83
L' ASCOMINDUSTRIA, pienamente integrata all'interno del territorio del<br />
Fermano, notoriamente armonico nelle sue componenti produttive, culturali,<br />
sociali e istituzionali, ne promuove un'idea di sviluppo fortemente imperniata<br />
sui suoi storici vantaggi competitivi. In un contesto in cui da sempre<br />
convivono eccellenze industriali ed antiche maestranze artigianali, immerse<br />
in un territorio dai percorsi paesaggistici, artistici e gastronomici unici al<br />
mondo, l' ASCOMINDUSTRIA si adopera affinché la difesa del patrimonio<br />
di conoscenze e valori coincida perfettamente con le esigenze di<br />
innovazione ed internazionalizzazione. "Sono certo che mai, come in questo<br />
momento di estrema confusione e di affannosa e spesso, purtroppo, vana<br />
ricerca di soluzioni, sia il caso di confidare sulle poche cose certe in nostro<br />
possesso- afferma Cesare Rossi Presidente Ascom in una nota - iniziamo<br />
quindi col trasformare il concetto "mi accontento di quello che ho", nel<br />
postulato "sono felice ed orgoglioso di quello che ho", cosi da adoperarlo al<br />
meglio. Un'innovazione profonda dell'immaginazione tanto da produrre<br />
nuovi slanci per antichi pensieri o nuovi pensieri per antichi slanci. Si tratta,<br />
in poche parole, di riscoprire il senso dell'impresa, che in Italia è legato alla<br />
magia della creatività". Business Management, Finanza e Assicurazioni,<br />
ICT, Marketing, Risorse Umane, Start up: tutto questo è Ascom.<br />
Cesare Rossi<br />
Presidente ASCOM Fermo _ www.ascomindustria.it<br />
"Il nostro paese dicono sia<br />
tecnicamente quasi in<br />
default per cui si ravvisa la<br />
necessità di una politica<br />
che compia azioni<br />
concrete. A favore di quel<br />
94% di imprese, piccole<br />
ed artigiane, che sono<br />
l’anima dell’Italia e che ne<br />
costituiscono il motore.<br />
APTL fa la sua parte<br />
dando il proprio esempio:<br />
basta giochi di parole,<br />
basta piangersi addosso.<br />
occorrono i fatti perchè<br />
senza impresa, non c'è<br />
Italia"<br />
Cesare Rossi<br />
"Bisogna riscoprire il senso della<br />
creatività industriale che in Italia è<br />
legata alla magia dell'impossibile...<br />
però ci riusciamo sempre... è<br />
veramente quasi miracolistico come<br />
siamo riusciti a superare momenti di<br />
grande empasse... e questa che<br />
stiamo vivendo non è che una delle<br />
tante, forse sembra più acuta perchè<br />
ce la vogliono far vedere così... però<br />
se noi ci affacciamo e vediamo<br />
quello che ci circonda, vediamo il<br />
mare, vediamo i girasoli, vediamo gli<br />
ulivi... vediamo questa natura<br />
PROTAGONISTI<br />
Leader<br />
straordinaria - ci dice Cesare Rossi -<br />
questa pienezza di monumenti. Il<br />
70% dei beni culturali mondiali li<br />
abbiamo in Italia... chi ha il coraggio<br />
di dire che questa è una nazione<br />
povera alla fine dei suoi giorni?<br />
Credo che sia una follia, una follia che ci viene imposta perchè<br />
così fa gioco. Ma noi non caschiamo in questo tranello e<br />
diciamo che le nostre aziende e le nostre aziende sono<br />
porpuree ed all'inzio di percorsi importantissimi, qualcuna ha<br />
raggiunto degli standard veramente eccellenti e sulle<br />
eccellenze noi facciamo conto. Il core business per noi è forse<br />
la formazione attraverso corsi che sviluppino la genialità,<br />
capacità, c'è volontà creativa... e su questo noi vogliamo<br />
fondare quello che è il nostro discorso fondamentale: servizi<br />
alle aziende per il territorio. Formazione e il Turismo è quello<br />
che maggiormente stiamo seguendo, oltre lo sviluppo delle<br />
aziende sia in Italia che all'estero, abbiamo tanti collaboratori e<br />
tante aziende che fanno parte di questo straordinario<br />
meraviglioso puzzle che è l'Italia."<br />
La strada: la più grande passerella<br />
della contemporaneità.<br />
Tra strada e moda c’è un rapporto di osmosi e un confronto continuo,<br />
fatto di riflessi, influenze, rincorse, visioni oniriche con rimandi al reale.<br />
La strada si impregna di vita vera, riesamina, consuma le proposte<br />
degli stilisti, che a loro volta ne assimilano l’essenza, traducendola e<br />
reinterpretandola attraverso suggestioni”. E’ quanto ci dice il Fashion<br />
Designer Luigi Gaglione che abbiamo incontrato nel suo Atelier a<br />
Comiziano, Napoli. la domanda è “Chi ha condizionato chi? ”<br />
“ Oggi – ci risponde - si assiste a un fenomeno di interazione tra moda<br />
e strada ancora più viscerale rispetto al passato, legato anche al web e<br />
ai social media che dalla loro hanno il potere di amplificare vizi e virtù<br />
di questa combinazione. In realtà mi diverto ad osservare, fuori dalle<br />
sfilate, la gente comune, quella che sta reagendo con un orgoglio<br />
nuovo, la vera che abbia davvero nelle mani la leadership di quello che<br />
è uno straordinario sistema integrato tra creatività e industria,<br />
artigianato e tecnologia. Viviamo nell’era “on demand”, una sorta di<br />
evoluzione del “su misura” e ciò a vantaggio di quanti, come me, non<br />
hanno mai sacrificato la propria “arte” al mero business.<br />
La moda<br />
italiana deve continuare a soddisfare il bisogno primario di bellezza,<br />
essere capace di inventare sempre nuove storie. Ciò che manca nel<br />
nostro Paese, soprattutto da parte della politica, è la visione della moda<br />
come asset portante: voce fondamentale dell’export, fonte di reddito di<br />
decine di migliaia di addetti, filiera composita, ambasciatrice del bello. È<br />
il nostro petrolio, insostituibile fonte di energia che si rinnova. Ogni sei<br />
mesi. Straordinariamente. L’immaginario che prende corpo nei testi di<br />
moda sembra avere poco in comune con il reale contesto socioculturale<br />
in cui vive la donna oggi. Discrasia quindi o sottile convergenza?<br />
Comunque sia, quello che vedo ovunque io volga lo sguardo è<br />
l’immagine (e l’essenza) di una donna emancipata e consapevole della<br />
propria carica sensuale. Le donne di oggi lasciano ancora che lo<br />
spettatore le spii e si immerga in quel mondo idealizzato in cui è il loro<br />
fascino a dettar le regole del gioco, quel che cambia è la<br />
consapevolezza con cui lo fanno”.<br />
Luigi Gaglione<br />
Luigi Gaglione<br />
Fashion Designer _ www.luigigaglione.com<br />
Luigi Gaglione con Anna<br />
Turkan (giornalista) e<br />
Guido Costante al Fashion<br />
Week (Ftv) di Bucarest<br />
Ph: Donna Impresa<br />
Fashion designer: Luigi Gaglione<br />
Model: Ines Trocchia<br />
Make up Artist: Nunzia Fabrozzi<br />
Gioielli: Gioia Perillo<br />
Calzature: Michelle Morelli<br />
Ph: Emanuel Tosi<br />
www.donnaimpresa.com 85
AMMINISTRATORE UNICO GIORDANO SICUREZZA DI SALVATORE GIORDANO<br />
COSENZA - ITALIA mail: sicurezza.giordano@gmail.com - mobile +39 391 3964095<br />
65 www.dimagazine.it<br />
UI<br />
Èconnoi<br />
Salvatore Giordano<br />
Ospite nella nostra rubrica "<strong>LUI</strong>" Salvatore Giordano, un uomo molto<br />
affascinante ma, prima di tutto, uno stimatissimo professionista:<br />
Consulente Commerciale ed Amministratore unico di Giordano<br />
Sicurezza, un'azienda leader nel settore dei sistemi di sicurezza civili ed<br />
industriali e non solo (Video-sorveglianza, allarmi filari e via radio,<br />
domotica, automazioni) e di prodotti relativi all'istallazione di Impianti<br />
Fotovoltaici (moduli europei e non, inverter, accumulatori ecc.). La<br />
Salvatore Giordano Sicurezza offre ai sui partners anche la possibilità di<br />
considerare serramenti di ottima fattura, soddisfacendo le più rigide<br />
normative relative alle certificazioni richieste in ambito internazionale,<br />
coadiuvato ad un design moderno rispettoso di canoni stilistici di<br />
assoluto livello perché la sicurezza non è mai frutto di una singola<br />
misura, ma è bensì il prodotto dell'azione sinergica di più strumenti<br />
di Valeriana Mariani
complementari giustamente integrati tra loro. Ecco quindi l'importanza<br />
di una giusta integrazione dei mezzi fisici, quali porte blindate, serrande,<br />
vetri antieffrazione e così via, con i sistemi elettronici di rilevazione, che<br />
ne preservano l'efficacia ed attivano le reazioni difensive, quindi con<br />
sistemi di ripresa televisiva, che identificano chiaramente "chi" e "cosa"<br />
sta succedendo. La scelta di un sistema d'allarme è un passo molto<br />
importante per chi ha intenzione di difendere la tranquillità della sua<br />
casa o della sua attività dal potenziale pericolo di intrusioni e aggressioni.<br />
Proprio per l'importanza di queste finalità si richiede prima di tutto<br />
un'accurata considerazione sia delle proprie esigenze che dell'offerta<br />
disponibile sul mercato. Per il privato è, infatti, difficile valutare<br />
tecnologie differenti tra loro e conoscere la loro integrazione in un<br />
sistema di allarme per assicurare un funzionamento affidabile. La<br />
continua e rapida evoluzione del settore ha lasciato tra l'altro ampio<br />
spazio a sistemi di mediocre qualità e ad operatori con scarsa esperienza,<br />
a fronte di poche aziende specializzate in grado di fornire un servizio<br />
efficiente tramite installatori professionisti. Dotare la casa di un sistema<br />
d'allarme significa effettuare un investimento per il proprio futuro, da<br />
valutare attentamente perché la sicurezza non è solo un nostro diritto,<br />
ma uno dei nostri principali bisogni.<br />
L’assioma SICUREZZA = GRANDI<br />
INVESTIMENTI ECONOMICI, è sempre vera<br />
Salvatore?<br />
Grazie mille Dott.ssa Mariani, per le Sue parole nei<br />
miei riguardi e per la possibilità che mi offre di poter<br />
trattare l’argomento: ”Sicurezza”; spero di essere<br />
utile alle lettrici e lettori del Suo settimanale.<br />
Per rispondere a questa domanda è doveroso<br />
avere ben chiaro il concetto di “sicurezza”<br />
personale e collettiva. Secondo la nostra<br />
Costituzione si garantisce “sicurezza” quando, si<br />
assicura, ai cittadini il pacifico esercizio di quei diritti<br />
di libertà che la legge si sforza di sostenere con<br />
estremo impegno. “Sicurezza” si ha quando ogni<br />
persona può svolgere la propria lecita attività senza<br />
essere minacciato da offese alla propria personalità<br />
fisica e morale; è quel concetto di “ordinato vivere<br />
civile” che vuole essere il fine di una civiltà con<br />
princìpi e valori degni di esser interiorizzati e vissuti.<br />
Quali esseri umani necessitiamo di quel senso di<br />
protezione e sicurezza sin da neonati, questo<br />
perché è un bisogno primario. Abbiamo il dovere di<br />
difendere la nostra “sicurezza”, in particolar modo<br />
nella sua percezione, indispensabile per un<br />
proseguo di vita sostanzialmente serena. Quindi,<br />
sulla base del concetto appena espresso, non si<br />
può, e di certo non è saggio, prescindere da grandi<br />
o piccoli investimenti per garantire e garantirci<br />
“sicurezza”. Ovviamente, si richiede una gestione<br />
oculata del budget a disposizione ed inoltre le<br />
risorse umane dovranno dimostrarsi estremamente<br />
competenti per pianificare, gestire e attuare progetti<br />
in alcuni casi estremamente complessi nella loro<br />
realizzazione e in una seconda fase, nella loro<br />
gestione. La spesa per opere affini alla sicurezza<br />
relative ad interventi di ampliamento o di<br />
riqualificazione di impianti esistenti, nonché quelle<br />
relative a nuova installazione, sono ammissibili solo<br />
nei casi in cui l’impresa dimostri, attraverso una<br />
relazione dettagliata, corredata da documentazione<br />
probatoria, che l’assenza di agevolazione su tali<br />
spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche<br />
e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la<br />
redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo<br />
della Sicurezza personale e collettiva. Per le grandi<br />
imprese, i costi degli attivi immateriali (programmi<br />
informatici, brevetti, licenze, know how e<br />
conoscenze tecniche non brevettate, nuove<br />
tecnologie di prodotti e processi produttivi) sono<br />
ammissibili non oltre il 50% dei costi totali<br />
d'investimento stesso. Tenendo conto di tali<br />
parametri l’assioma Sicurezza uguale grandi<br />
investimenti economici raggiungerà il suo fine.<br />
La consapevolezza del rischio è la chiave per la<br />
sicurezza?<br />
Ricordo, con piacere, più oggi che non allora,<br />
quando i miei genitori oimieinonni mi ripetevano<br />
sovente la frase: “stai attento altrimenti ti farai<br />
male”! Se vogliamo, in questa espressione è<br />
racchiuso il concetto di “consapevolezza del<br />
rischio”. In questo caso, la consapevolezza è stata<br />
dimostrata da chi era conscio dell’imprudente<br />
atteggiamento di un bambino ignaro del pericolo<br />
incombente se si fosse ostinato nel continuare la<br />
propria attività. Il rischio è un concetto<br />
probabilistico, è la probabilità che accada un certo<br />
evento capace di causare un danno alle persone.<br />
La nozione di rischio implica l’esistenza di una<br />
sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si<br />
trasformi in un danno. Quindi, la consapevolezza<br />
del rischio è fondamentale per incrementare i nostri<br />
margini di sicurezza. La percezione del pericolo ci<br />
Lavoro ogni singolo giorno<br />
per poter essere una persona di cui ci si possa fidare.<br />
protegge dall’incognita di un’eventualità che<br />
potrebbe danneggiare il nostro prossimo, i nostri<br />
cari e noi stessi. Ad esempio, l’osservanza del<br />
codice della strada si basa su una serie di regole da<br />
rispettare per evitare di adottare un atteggiamento<br />
imprudente, il quale, potrebbe dimostrarsi rischioso,<br />
addirittura fatale, non solo per noi ma anche per gli<br />
altri. Tuttavia, la scelta nel rispettare queste regole<br />
è strettamente armonizzata con la consapevolezza<br />
della percezione del pericolo e del rischio che si<br />
potrebbe correre adottando un comportamento<br />
imprudente. Possiamo di certo affermare che, la<br />
sicurezza non può prescindere dalla percezione del<br />
rischio.<br />
Cosa fa la tecnologia per migliorare la nostra<br />
padronanza dell’ambiente?<br />
La tecnologia ha migliorato notevolmente la<br />
conoscenza e il controllo dell’ambiente in cui<br />
svolgiamo le nostre attività sia professionali che<br />
ricreative. Impianti sempre più evoluti di videosorveglianza<br />
e di sistemi di antintrusione<br />
garantiscono un’ispezione particolareggiata di<br />
ambienti estremamente delicati, ad alto tasso di<br />
pericolosità. Attraverso il know-how sviluppato nel
del tempo e attraverso l’utilizzo della più evolute<br />
strumentazioni abbinate e alle continue<br />
sollecitazioni derivanti da un mercato sempre più<br />
diversificato e attento ai requisiti di qualità, l’ambito<br />
del ciclo progettuale e produttivo è finalizzato alla<br />
padronanza dei prodotti in relazione all’ambiente<br />
in cui verranno utilizzati. Esse vengono affidate<br />
all’uomo così come ad apparati tecnologicamente<br />
evoluti di ispezione e analisi dell’ambiente,<br />
cercando di aumentare il livello di sicurezza. Di<br />
conseguenza, le spese per l’acquisto dei servizi e<br />
prodotti sono ammissibili ove commisurati alle<br />
esigenze produttive e gestionali dell’impresa e del<br />
prodotto finale in relazione all’ambiente in cui<br />
verranno installate per un controllo sempre più<br />
accurato. Non oso immaginare a quali enormi<br />
minacce saremmo esposti se nelle diverse<br />
stazioni metropolitane, ferroviarie, sale di attesa<br />
dei nostri aeroporti, o nelle nostre splendide città<br />
non dovessimo godere di questi come di tanti altri<br />
sistemi di controllo. Tuttavia, è doveroso<br />
ammettere, con assoluta sincerità, che c’è ancora<br />
tanto lavoro da fare. Triste a dirsi, la nostra<br />
quotidianità potrebbe essere condizionata da<br />
continue minace estremamente strutturate per<br />
colpirci fisicamente e minare il nostro senso di<br />
sicurezza, con l’intento di insinuare il terrore nelle<br />
nostre menti e di conseguenza dominarle, per<br />
avere un controllo indiretto delle nostre vite. Non<br />
possiamo permettere a qualsiasi cattivo<br />
intenzionato di minare il nostro senso di libertà.<br />
Consulenza, affiancamento nella<br />
partecipazione del settore delle gare<br />
pubbliche, assistenza e pareri consultivi,<br />
possono essere visti come risparmi di spesa<br />
per un'azienda sulla base del fatto che sono<br />
volti a prevenire, evitare o dirimere contenziosi<br />
e/o esclusione da gare pubbliche?<br />
Offrire il personale apporto come Consulente per<br />
la Pubblica Amministrazione non è affatto cosa<br />
semplice, oggi più che mai. Come spesso accade<br />
nel nostro bel Paese, si fa di tutta l’erba un fascio,<br />
considerando tutti i dipendenti statali alla stregua<br />
di persone incapaci o poco inclini al lavoro.<br />
Dovessimo avere una tale opinione sarebbe un<br />
errore. Nella mia esperienza, posso affermare,<br />
con relativa certezza, che la maggioranza di loro<br />
deve sopperire ad un notevole ridimensionamento<br />
del personale e come se non bastasse, costretti a<br />
lavorare con strumenti obsoleti e inadeguati. In<br />
questo scenario, la figura del Consulente si rivela<br />
estremamente utile per fornire indicazioni che<br />
possono semplificare e velocizzare determinate<br />
lavorazioni. Il Consulente dovrà tener conto<br />
dell’assetto normativo della materia degli appalti<br />
pubblici. Questi, presentano, tradizionalmente una<br />
fisionomia piuttosto articolata e complessa,<br />
caratterizzata da un tasso di dinamicità<br />
probabilmente sconosciuto alla maggior parte<br />
degli altri settori lavorativi.Tale complessità è<br />
conseguente, oltre alla tendenziale criticità e<br />
delicatezza della materia in sé, anche alla<br />
stratificazione delle fonti normative che tale<br />
disciplina concorre a disegnare in un periodo<br />
temporale relativamente ristretto. Alla complessità,<br />
già evidenziata, del codice degli appalti va<br />
aggiunto il fatto che il medesimo, dalla data della<br />
sua adozione sino ad oggi, ha subito nella sua<br />
versione originaria, innumerevoli e rilevanti<br />
modifiche da parte del legislatore, rendendone<br />
ancor più difficile la sua comprensione. Di<br />
conseguenza, per l’azienda privata sarà<br />
estremamente utile il lavoro del Consulente per<br />
fornire ai suoi collaboratori le informazioni<br />
necessarie per realizzare un progetto articolato ed<br />
esaustivo nel pieno rispetto del codice degli<br />
appalti e di ciò che l’Ente richiede nel suo<br />
elaborato di gara. Il Consulente dovrà manifestare<br />
quelle capacità professionali e qualità umane<br />
necessarie che gli permetteranno di collaborare e<br />
fungere da supporto verso coloro i quali, in seno<br />
all’azienda, dovranno tener conto delle modalità di<br />
presentazione della documentazione richiesta e<br />
della scadenza di presentazione del progetto. Un<br />
lavoro articolato e complesso il quale permetterà<br />
all’azienda privata di raggiungere il suo fine<br />
ottimizzando le sue risorse umane ed<br />
economiche.<br />
Ora torniamo a Lei: vorrei che le nostre lettrici<br />
e lettori La conoscessero più da vicino.<br />
Di tutte le domande questa è la più difficile a cui<br />
rispondere (sorrido). Sono un adolescente un po'<br />
cresciuto di 43 anni, nato in una bellissima terra, la<br />
Calabria. Terra dal fascino enorme, ma nello<br />
stesso tempo tanta incompresa quanto fraintesa.<br />
Sono cresciuto a San Basile, un paesino della<br />
provincia di Cosenza. Non è semplice parlare di<br />
se stessi, forse perchè vorremmo che le persone<br />
ci conoscessero e ci apprezzassero più per quello<br />
che vorremmo essere che non per quello che in<br />
realtà siamo. Lavoro, costantemente per<br />
raggiungere un simmetrico equilibrio tra il corpo la<br />
mente e la mia spiritualità. Raggiungere un tale<br />
stato richiede una notevole caparbietà. Sovente,<br />
questa determinazione è giudicata con notevole<br />
inclemenza, oserei dire con incomprensibile<br />
asprezza da chi è avvezzo a non rispettare scelte<br />
e convinzioni altrui in contrasto con le proprie. Ma<br />
è proprio questo l'equilibrio che cerco di<br />
raggiungere per dimostrare ed esprimere<br />
tolleranza verso coloro i quali si lasciano dominare<br />
dalla presunzione di saperne sempre più degli<br />
altri. Io non credo sia indice di intelligenza<br />
considerarsi custodi indiscussi di una sconfinata<br />
sapienza privi, però di quel modesto e rispettoso<br />
intelletto che contraddistingue le menti acute e<br />
raffinate. Immagino siano le nostre scelte su come<br />
trattare gli altri a dimostrare tollerante<br />
consapevolezza nell'onorare chi ci sta di fronte,<br />
anche quando questi, la pensano in maniera<br />
diversa da noi. Lavoro ogni singolo giorno per<br />
poter essere una persona di cui ci si possa fidare,<br />
sia sotto l’aspetto professionale che personale. Mi<br />
piace essere una persona gentile, esserlo<br />
veramente, non manifestare una parvenza di<br />
cortesia e buonismo fine a se stesse. Sono una<br />
persona a cui piace interagire con tutti, perché<br />
ogni persona è una storia unica che ha il diritto di<br />
raccontarsi ed essere ascoltata, di esprimere le<br />
proprie paure eiproprisogni. Credo che, se oggi<br />
ci ascoltassimo un po' di più si vivrebbe in un<br />
mondo più semplice e con meno problemi.<br />
Salvatore, un nome che è una garanzia<br />
(sorrido)<br />
Più nella teoria che nel pratico… (rido)<br />
Salvatore è il nome di mio nonno. Mi sentirei<br />
assolutamente gratificato e realizzato se nella mia<br />
vita riuscissi a dimostrarmi coerente con il mio<br />
nome. Sono consapevole che la grandezza del<br />
proprio nome è dovuto al proprio operato, alle<br />
proprie scelte, a ciò che abbiamo conseguito e a<br />
come abbiamo impiegato il tempo a noi concesso<br />
su questa terra. La storia ha dimostrato che non è<br />
il nome che porti o che ti è stato dato alla nascita a<br />
renderti grande, ma ciò che conta è lasciare il<br />
segno con qualcosa di utile non solo per te ma<br />
soprattutto per il tuo prossimo.<br />
Che cosa vorresti che le persone<br />
conoscessero di te, dal punto di vista<br />
caratteriale e perchè hai intrapreso questa<br />
professione?<br />
Vorrei che mi conoscessero per l’irrefrenabile<br />
desiderio di migliorarmi per essere un<br />
professionista, un concittadino, un amico ed un<br />
uomo migliore. Spesso sento l’espressione “Vai<br />
dove ti porta il cuore” regola da seguire come<br />
mantra incontestabile ed infallibile. Non mi trovo<br />
d’accordo con tale voce di pensiero, al contrario,<br />
ritengo il cuore: la sede indiscussa delle nostre<br />
emozioni e andando ancora più in profondità dei<br />
nostri motivi, dei nostri desideri i quali, non sempre<br />
risultano lodevoli e vantaggiosi da seguire. Credo<br />
che sia l’equilibrio tra l’istinto e la ragione, il<br />
sentiero da seguire per trovare una condizione di<br />
serenità e felicità del proprio essere. Questo<br />
significa che, a volte, è opportuno non<br />
assecondare l’istinto o i desideri del cuore. Vorrei<br />
che mi conoscessero e mi ammirassero per<br />
quanto sono riuscito a dare come uomo e<br />
professionista, ma anche per ciò che non ho<br />
ottenuto nonostante l’impegno mostrato. Ho<br />
intrapreso questa professione perché mi piace<br />
interagire con persone e professionisti diversi,<br />
persone con il proprio modo di concepire il lavoro<br />
e il modo di svolgerlo. Una professione, quella del<br />
consulente irta di difficoltà e in alcuni casi<br />
assolutamente snervante ma, allo stesso tempo<br />
ricca di opportunità in un contesto dotato di<br />
eccellenze dalle quali, con il giusto atteggiamento,<br />
ne consegue una crescita umana e professionale<br />
Una dedica alla nostra Rivista Donna Impresa<br />
ed a tutte le donne che fanno parte di questo
Una dedica alla nostra Rivista Donna Impresa<br />
ed a tutte le donne che fanno parte di questo<br />
meraviglioso mondo al femminile...<br />
Una Rivista di un’eccellenza notevole! Sotto diversi<br />
aspetti fuori dagli schemi. Rivista decisamente<br />
attuale ed autorevole nella considerazione<br />
particolareggiata di problematiche annose per le<br />
donne di tutto il mondo. Lei, dottoressa Mariani,<br />
insieme al Suo fantastico team avete dato vita ad<br />
una eccellete rivista in grado di trattare con estrema<br />
professionalità ma anche con giustificata fierezza il<br />
ruolo della Donna in ambito imprenditoriale e<br />
manageriale. Rivista culturalmente affascinante, di<br />
una eleganza ricercata, creata da una Donna<br />
attraente non solo per la sua innegabile bellezza<br />
ma per la forza d’animo, la visione d’insieme dalla<br />
grande personalità. Leggere Donna Impresa<br />
arricchisce il tuo patrimonio culturale evidenziando<br />
le enormi potenzialità che la donna ha nel mondo<br />
degli affari, evidenziando il ruolo fondamentale di<br />
una “Donna” dalle indubbie capacità manageriali.<br />
Vi auguro il meglio!<br />
Salvatore Giordano<br />
www.dimagazine.it
A TU PER TU CON<br />
Alberto Sala<br />
Amministratore Delegato di<br />
Acme e Responsabile Business<br />
AWP del Gruppo Sisal<br />
Così<br />
per gioco<br />
di Valeriana Mariani<br />
L’identikit dell’uomo ideale: sensibile (non si discute), romantico (inutile dirlo), divertente (ovvio, altrimenti<br />
che gusto c’è?), intelligente (vogliamo proprio tutto), bello? no, grazie (ma siamo certe di essere<br />
sincere?), eclettico (quanto basta), un po’ leader (ma che non ci metta troppo in ombra), un po’ accudente<br />
(ci piace che qualcuno si prenda cura di noi senza esagerare). È ufficiale: noi donne pretendiamo davvero<br />
molto… insomma abbiamo troppe pretese. Sarà che stiamo diventando con loro ancora più esigenti di<br />
quel che siamo con noi stesse? Sarà che non siamo mai felici, noi donne, perché abbiamo aspettative<br />
poco realistiche? Ma esistono gli uomini che cerchiamo? Lui è perfetto, sembra avere proprio tutto ed è<br />
per questo che è già sentimentalmente impegnato. Comunque sia, conosciamolo più da vicino:<br />
Chi è Alberto Sala? Si descriva in 3 parole<br />
Impulsivo, coraggioso, leale!<br />
<strong>LUI</strong><br />
www.dimagazine.it 95
Quali sono i suoi punti di forza?<br />
L’incosciente convinzione di poter fare qualsiasi<br />
cosa, la “feroce” determinazione nel perseguire<br />
qualsiasi obiettivo.<br />
Qual è stato il percorso che l’ha portata in Sisal?<br />
Un amico che non vedevo da anni mi ha proposto di<br />
collaborare nelle società di famiglia in un mercato a<br />
me totalmente sconosciuto. Mi sono sembrate da<br />
subito un’opportunità ed una sfida estremamente<br />
interessanti ed ho accettato. Alcuni anni più tardi<br />
decise di cedere il grosso delle proprie aziende a<br />
Sisal ed eccomi qui.<br />
Può descriverci la sua giornata tipo?<br />
Sveglia alle 6,15, giornata in Sisal a Milano se non<br />
impegnato in altre trasferte e, con i miei collaboratori,<br />
ci occupiamo della gestiamo della Business Unit oltre<br />
che delle aziende che amministro, la sera rientro<br />
intorno alle 19.<br />
Formazione ed esperienza sul campo: quanto<br />
incidono sulla forza di un buon Manager? Quale,<br />
in particolare, ha maggior rilievo?<br />
La formazione ti fornisce tantissime nozioni ed<br />
informazioni, l’esperienza sul campo diventa<br />
fondamentale per mettere in pratica tutte le<br />
conoscenze acquisite e per trovare continui spunti di<br />
miglioramento. Entrambe però, da sole, non faranno<br />
mai di un manager un buon manager se a guidarlo<br />
non ci sarà la Passione per ciò che fa. Se non sarà<br />
innamorato del proprio lavoro non otterrà mai grandi<br />
risultati.<br />
Durante il suo percorso professionale, quali sono<br />
state le esperienze che le sono servite<br />
maggiormente (anche negative)?<br />
Ogni esperienza ti arricchisce di qualcosa a volte<br />
senza nemmeno che tu te ne accorga, ma poi in<br />
determinate situazioni ti accorgi che stai agendo<br />
mettendo in pratica spunti diversi maturati in<br />
esperienze diverse. Se devo citarne alcune in<br />
particolare, direi sicuramente quella sportiva dove<br />
impari cosa significano regole, disciplina, sacrificio, la<br />
gioia della vittoria e la delusione della sconfitta ed in<br />
particolare ad avere il pieno controllo delle tue<br />
emozioni, perché non averlo significa commettere<br />
parecchi errori; il percorso nella Polizia di Stato nel<br />
quale ho provato la grandezza e la bellezza della<br />
generosità e dell’essere utile agli altri da un lato,<br />
mentre dall’altro ho vissuto miseria, violenza e<br />
l’emarginazione, cose che tutti bene o male<br />
conosciamo ma ben pochi sanno esattamente cosa<br />
significhino realmente. Infine l’esperienza biennale in<br />
un’azienda di multilevel marketing, non tanto per<br />
l’attività in sé ma per il grande valore ed importanza<br />
che dava alla formazione della persona, corsi<br />
bellissimi che mia hanno fatto sviluppare e rafforzare<br />
le competenze più importanti che ci siano al mondo,<br />
quelle che ognuno di noi ha dentro di se.<br />
Il leader dalla forte intelligenza emotiva ottiene<br />
sempre i migliori risultati o in certi casi è<br />
preferibile una leadership più “tradizionale”?<br />
Nella foto: Alberto Sala<br />
Credo che la leadership tradizionale sia come una<br />
buona base che tutti dovrebbero comunque avere e<br />
conoscere. La leadership tradizionale ti permette di<br />
essere pragmatico e di dare stabilità alla tua<br />
“struttura” da tutti i punti di vista. Detto questo in un<br />
mondo in continuo fermento in cui tutto si muove e<br />
cambia rapidamente, serve una grandissima<br />
intelligenza emotiva. Chi ne è privo è spacciato o, lo<br />
sarà presto.<br />
C’è il risvolto della medaglia nelle tecnologie?<br />
società sempre più dipendenti e sempre più deboli,<br />
ecco perSi e credo sia già evidente. Le tecnologie<br />
sono una parte fondamentale del progresso<br />
dell’umanità, ci aiutano vivere meglio, fare meno<br />
fatica, svolgere compiti ed attività molto più<br />
velocemente. Quindi sono favorevole alle tecnologie,<br />
certamente sì. Il risvolto della medaglia sta nell’uso<br />
che ne facciamo. Spesso purtroppo diventano un<br />
surrogato, un sostituto della nostra intelligenza e del<br />
nostro pensiero, a tal punto che quando dobbiamo<br />
fare qualcosa di nuovo il nostro primo pensiero non è<br />
come farlo ma capire se c’è una tecnologia<br />
UI<br />
Ah, gli uomini!<br />
www.dimagazine.it<br />
disponibile che lo possa fare per me. Questo crea<br />
ché alla prima difficoltà vanno subito in crisi.<br />
Che consigli darebbe ai giovani che si affacciano<br />
al mondo del lavoro, che competenze secondo lei<br />
sono necessarie per essere all’altezza delle<br />
nuove sfide?<br />
Credere fortemente in se stessi, convincersi che<br />
qualsiasi cosa accadrà dipenderà essenzialmente da<br />
loro e dalle scelte che faremo nel corso della loro vita<br />
e dall’impegno e dai sacrifici che saranno disposti a<br />
fare per ottenere ciò che vogliono. Chi pensa di
essere stato sfortunato … ha già vinto, non ce la farà MAI!<br />
Come valuta il successo?<br />
Le rispondo in base a cosa reputo io il successo. Il vero successo è<br />
quando sei sereno e felice, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia in<br />
qualsiasi posto del mondo.<br />
Cosa fa nel tempo libero?<br />
Mi piace viaggiare conoscere posti nuovi, culture diverse, fare attività<br />
sportiva in particolare Moto e Sci, condividendo il tutto con i miei figli e<br />
la mia compagna.<br />
“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima”, ci<br />
spiega questo concetto da appassionato motociclista?<br />
Grande verità, quattro ruote ti spostano fisicamente da un posto<br />
all’altro, due ruote ti regalano gioia e libertà, permettendo alla mente e<br />
all’anima di andare in qualsiasi posto.<br />
Nella guida della motocicletta, come nella vita, si incontrano<br />
soggetti e situazioni particolari e servono perizia e competenze.<br />
Ci vuole inoltre coraggio e anche capacità di improvvisazione,<br />
perché non tutto è programmabile o va come noi vorremmo. Le è<br />
mai capitata una situazione di pericolo, o che comunque abbia<br />
richiesto grande coraggio, in sella alla sua moto?<br />
Beh quando gareggiavo era cosi praticamente sempre... Durante lo<br />
svago mi è capitato in un paio di occasioni e l’esperienza agonistica mi<br />
è stata di grande aiuto per gestire l’imprevisto con freddezza ed abilità,<br />
entrambe fondamentali in situazioni simili.<br />
Il primo appuntamento: andare a casa sua con un mazzo di fiori,<br />
o bussare alla sua porta con un casco sotto il braccio e l’invito a<br />
fare un bel giro?<br />
Le mando un mazzo di fiori e un biglietto con scritto “ti porto in giro con<br />
me” ed affacciandosi alla finestra mi vede sulla mia moto sorridente<br />
con 2 caschi.<br />
Qual è stato l’ultimo viaggio che ha fatto?<br />
Se intendiamo fuori dall’Italia, San Pietroburgo per lavoro ed<br />
Amsterdam con la mia fidanzata ed i nostri figli.<br />
Ha mai preso una tenda e partito all’avventura?<br />
Dai 14 ai 29 gareggiando un po' ovunque era un’avventura continua,<br />
auto, furgoni, camper, tende..., qualche volta mi è capitato anche con<br />
amici per divertimento. Oggi preferisco viaggiare un po' più “comodo”<br />
se possibile, ma qualche “zingarata” con i miei figli farà sicuramente<br />
parte delle nostre prossime trasferte.<br />
Quali ritiene siano i suoi più grandi successi?<br />
Uno in particolare, l’essere sempre riuscito in ogni fase della mia vita a<br />
fare quello che volevo e che mi rendeva felice, reinventandomi ogni<br />
volta.<br />
Pensa sia meglio “perfetto in ritardo” o “buono in tempo”?<br />
Credo sia meglio quello che funziona quando serve.<br />
Se qualcuno scrivesse una biografia su di lei, quale sarebbe il<br />
titolo?<br />
Acqua! Parlerebbe della necessità per ognuno di cercare nel tempo di<br />
avere una vita, limpida, grande, pura, fresca, impetuosa, generosa, in<br />
grado di superare qualsiasi ostacolo, come un’importante sorgente<br />
d’acqua. Un’autobiografia non so, ma forse potrebbe essere già ora un<br />
libro che finirà di essere scritto e verrà pubblicato…chissà<br />
Il suo motto?<br />
A tutto Gassssss!!! Era scontato…<br />
Si sveglia e trova 1000 email da leggere, ma ha il tempo di<br />
leggerne solo 100. Cosa fa?<br />
Le sfoglio tutte velocemente concentrandomi sulle 10 che reputo<br />
Nella foto: Alberto Sala con i figli<br />
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ealmente importanti. Poi se accadesse realmente mi<br />
metterei un appunto in agenda “Rivedere<br />
completamente modalità e tempi di comunicazione in<br />
azienda”!!!<br />
Lei ha una compagna, Alberto? Le faccio questa<br />
domanda perché sono certa di soddisfare la<br />
curiosità di tutte le nostre lettrici che guardandola<br />
in foto si chiederanno se è single piuttosto che<br />
impegnato sentimentalmente…<br />
Lei è veramente molto gentile, ma dubito seriamente<br />
desterò tutta questa curiosità... comunque si sono<br />
fidanzato da anni con Lucia una Donna meravigliosa,<br />
una madre fantastica ed una bravissima designer.<br />
Le donne in ambito professionale: quale, il loro<br />
contributo all’economia del Paese? E quale, nello<br />
specifico, in relazione alle sue personali<br />
esperienze professionali?<br />
Le donne sono sicuramente una delle risorse più<br />
preziose che un paese possegga, il loro contributo<br />
all’economia è essenziale in tutti i modi e le forme con<br />
cui viene dato, ovvero sia che lavorino, sia che si<br />
occupino del futuro delle generazioni, sia che facciano<br />
entrambe le cose. Dei miei collaboratori diretti tre su<br />
otto sono donne e sono tre leonesse. Personalmente<br />
non faccio distinzione tra uomo o donna ciò che mi<br />
interessa è che ci sia la persona giusta al posto giusto<br />
a prescindere dal genere. Se ogni volta che cerco un<br />
collaboratore, il miglior candidato è una donna, a<br />
tendere potrei avere collaboratori diretti tutti femminili,<br />
come pure il contrario.<br />
Lei è un sostenitore delle pari opportunità?<br />
Io sono un fervente sostenitore delle Opportunità e di<br />
chi ha le qualità per poterle cogliere. Parlare di “pari”<br />
opportunità ritengo sia di per se una discriminazione. Il<br />
primo e fondamentale passo per eliminare la<br />
discriminazione di genere è evitare di parlarne come<br />
se si dovesse proteggere una categoria, le donne<br />
SONO come gli uomini. Quello che deve cambiare<br />
realmente è l’atteggiamento di una parte del genere<br />
maschile, uomini evidentemente molto deboli.<br />
Credo che un’esperienza di lavoro presso il vostro<br />
Gruppo equivarrebbe all’intraprendere un percorso<br />
professionale davvero molto stimolante…<br />
accetterebbe una mia candidatura, Alberto?<br />
Ha perfettamente ragione, è un’azienda molto<br />
interessante e stimolante<br />
sotto molti punti di vista.<br />
Ogni persona capace<br />
spinta da passione e con<br />
voglia di fare va sempre<br />
valutata…aspetto il suo<br />
curriculum allora.<br />
La sua prossima sfida?<br />
Ho un sogno ed una<br />
grande ambizione<br />
personale, che mi<br />
permetterebbero di<br />
“fondere” passione per le<br />
due ruote ed esperienze<br />
lavorative, una specie di<br />
mix esplosivo in grado di<br />
produrre risultati<br />
straordinari. Diventare<br />
l’amministratore<br />
delegato di una nota<br />
storica ed importante<br />
casa motociclistica<br />
Italiana, Lombarda,<br />
situata sul Lago di<br />
Como, di cui non posso<br />
fare il nome. Obiettivo<br />
renderla definitivamente<br />
un’icona ed un punto di<br />
riferimento per i motociclisti di tutto il mondo.<br />
La domanda che non le ho fatto e che avrebbe<br />
voluto le facessi? Alla Marzullo, si faccia una<br />
domanda e si dia una risposta? E’ orgoglioso<br />
dell’Italia e di essere Italiano?<br />
Nulla mi rende più orgoglioso di essere un Italiano e<br />
amo la mia Patria. Quando sento un Italiano dire il<br />
contrario, che si vergogna e vorrebbe andare a vivere<br />
all’estero, provo una grande vergogna per loro per tre<br />
motivi, di fatto si sta vergognando di se stesso ma<br />
pensa che la colpa sia degli altri ed infine invece di fare<br />
qualcosa per migliorare la situazione…scappa!<br />
Mi congedo da lei ringraziandola per la<br />
disponibilità e facendole i miei più sinceri<br />
complimenti per la simpatia, la vivace<br />
intelligenza e la grazia con cui si è reso<br />
immediatamente disponibile ad essere sulla<br />
nostra rubrica “Lui”.<br />
www.dimagazine.it
“L’Egitto?<br />
Un Paese che si tinge di rosa<br />
Le donne egiziane lavorano, sono medici,<br />
insegnanti, attiviste, giornaliste, politiche,<br />
madri e compagne. A dircelo è<br />
NAYEL BARAKAT<br />
”<br />
interview<br />
Un uomo di grande talento: un curriculum straordinario ed un bagaglio di competenze, maturate in<br />
ambito internazionale per il Governo del suo Paese, che mette a disposizione per un ambizioso<br />
progetto di cooperazione volto alla crescita dell’Egitto ma anche orientato alla ripresa della nostra<br />
economia nazionale. Nota che mi riempie di gioia è l’apprendere da Nayel che l’Egitto sta<br />
compiendo un percorso virtuoso di riflessione e sperimentazione sul tema della leadership<br />
femminile in ambito lavorativo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso, la permanenza e il<br />
consolidamento della presenza femminile nel mondo dell'imprenditoria. Questo confronto<br />
dialettico con Nayel è la prima delle parentesi dedicate alla comprensione della cultura egiziana ed<br />
alla conoscenza delle infinite possibilità offerte da questo paese in pieno sviluppo che è al centro<br />
dell’interesse della politica estera italiana. Tra immigrazione e nuove opportunità per la produzione<br />
petrolifera, la partnership con il paese nordafricano è da considerarsi strategica dal punto di vista<br />
geopolitico ed economico: in primis vi è l’interesse di rafforzare in maniera graduale il rapporto di<br />
collaborazione bilaterale in settori strategici e il ritorno di investimenti italiani, prospettive che<br />
garantirebbero prosperità e lavoro in Egitto e Italia. Tutto questo all’insegna della sicurezza, così<br />
come ripetutamente espresso da Nayel e come garantito dal Governo egiziano che egli<br />
rappresenta. E' sulla base di queste premesse, oltre che dalla stima e simpatia che provo per Nayel<br />
Barakat e per il popolo egiziano che l'Associazione Donna Impresa attraverso la mia persona, in<br />
qualità di Presidente, si fa portavoce ufficiale dei propositi fin qui espressi aprendo una attiva e<br />
proficua collaborazione con il governo dell'Egitto, e di Nayel quale interlocutore privilegiato,<br />
affinché le nostre aziende italiane abbiano a che sfruttare la possibilità di ampliare i propri orizzonti<br />
commerciali in Egitto. Tutte le imprenditrici ed imprenditori interessati a fare business in Egitto<br />
possono contattarmi sulla mia email personale: mariani@donnaimpresa.com.<br />
Valeriana Mariani<br />
Finalmente Nayel si apre la strada al<br />
riconoscimento di diritti civili ed umani anche<br />
per le donne: un ruolo maggiore nell’istruzione,<br />
nell’informazione, nella politica e nella vita<br />
pubblica ma anche la richiesta di leggi più<br />
garantiste per il ruolo della donna, all’interno<br />
della famiglia ma anche per quanto concerne il<br />
trattamento sul lavoro. Il tasso di partecipazione<br />
femminile all’economica del paese è ancora<br />
basso ma comunque in crescita rispetto a<br />
qualche anno fa, tanto che alcune imprenditrici<br />
egiziane sono saltate alla cronaca per il<br />
successo delle loro attività professionali. Quali<br />
sono le strategie del governo affinché si rafforzi<br />
l’autonomia delle donne e si potenzi<br />
l’occupazione femminile?<br />
Innanzi tutto vorrei ringraziarla Dott.ssa Mariani per<br />
questa intervista, che sarà una buona opportunità<br />
per noi, come egiziani, per informarvi su quali e<br />
quante opportunità di business ci sono nel nostro www.dimagazine.it 103
paese per le vostre aziende italiane. In secondo<br />
luogo per affrontare la tematica delle pari<br />
opportunità: in tal senso, il governo egiziano, ha<br />
fatto tanto per supportare le donne egiziane nel loro<br />
percorso di emancipazione. Pensi che il 2017 è<br />
stato l'anno della Donna Egiziana; Nell’ultima<br />
struttura governativa ci sono 6 donne ministri e<br />
questo già di per sé è indicativo circa il percorso che<br />
il nostro paese sta compiendo a favore e tutela dei<br />
diritti delle donne oltre che mettere in atto possibili<br />
sinergie per la creazione di iniziative che valorizzino<br />
l’imprenditorialità femminile, o comunque<br />
l’occupazione femminile.<br />
Movimenti, partiti politici, organizzazioni. In<br />
Egitto i cittadini stanno prendendo una<br />
posizione unitaria contro la violenza sulle<br />
donne. Questo è un risultato molto importante.<br />
Oggi la donna egiziana ha un importante ruolo in<br />
svariati campi: nel parlamento sono presenti quasi<br />
20 donne senatori… e c’è un council governativo<br />
per difendere per i diritti delle donne egiziane. Le<br />
donne egiziane hanno acquisito maggiore<br />
consapevolezza dei loro diritti.<br />
L’Egitto è al lavoro per realizzare la sua “vision<br />
2030”, la strategia di sviluppo sostenibile che il<br />
Paese ha lanciato nel marzo del 2015 e che sta<br />
portando avanti riforma dopo riforma. Tre gli<br />
obiettivi principali: sviluppo economico,<br />
competitività del mercato e capitale umano. Per<br />
quanto riguarda il capitale umano, le direttrici di<br />
sviluppo sono la formazione e la salute; in<br />
particolare, per la formazione, l’obiettivo<br />
principale è quello di fare dell’Egitto uno dei<br />
primi 30 Paesi per la qualità dell’istruzione di<br />
base, portando a zero il tasso di analfabetismo e<br />
almeno all’80 per cento il rapporto di iscrizione<br />
alla scuola materna. Per l’istruzione superiore<br />
l’obiettivo è ambizioso: inserire 10 università<br />
egiziane nella lista delle 500 migliori università<br />
del mondo. Anche il settore energetico, infine, è<br />
centrale per lo sviluppo di un Paese che basa la<br />
sua economia su manifattura, agricoltura e<br />
costruzioni. Quali, le grandi sfide in questa<br />
nuova fase della storia dell’Egitto?<br />
In riferimento alla sua domanda, vorrei precisare<br />
che la vision 2030 del governo egiziano si<br />
concentra nello sviluppo sostenibile, nella seguente<br />
gerarchia: agricoltura; istruzione; salute<br />
infrastrutture; industria; energia; turismo che è una<br />
grande risorsa per l’economia locale perché l’Egitto<br />
dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più<br />
importanti al mondo ed ha anche grandi risorse<br />
ambientali, come la barriera corallina del Mar<br />
Rosso. Il settore turistico si sta espandendo<br />
rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti<br />
stranieri all’anno.<br />
La cultura e l’educazione sono da considerare i<br />
due grandi pilastri della storia dell’Egitto.<br />
L’Università dell’Azhar fu la prima al mondo con<br />
il nome di “università” e risale all’anno 972.<br />
Qual è oggi il rapporto fra cultura ed educazione<br />
nei vari contesti della società egiziana?<br />
La cultura e l'educazione sono da ritenersi la priorità<br />
del nostro governo; nella società egiziana. Un<br />
binomio molto forte. La cultura egiziana come saprà<br />
è uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra<br />
economia. Famosa la produzione di arte in senso<br />
ampio: quadri, archeologia, cinema, teatro, opera.<br />
Il presidente Al Sisi ha lanciato un’iniziativa mai<br />
tenuta precedentemente in Egitto e nel Medio<br />
Oriente e cioè quella di organizzare forum, ai<br />
quali anche il Presidente partecipa, per<br />
ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani.<br />
Quali saranno i temi prioritari che saranno<br />
trattati a favore delle nuove generazioni?<br />
Questo è un argomento importantissimo. il nostro<br />
Presidente ha fatto innumerevoli conferenze per<br />
giovani egiziani, per discutere su tante<br />
problematiche che sono al centro dell’interesse<br />
della nostra agenda politica come la migrazione<br />
degli egiziani in Europa, sviluppare la personalità<br />
egiziana, piuttosto che su come dare impulso ai<br />
talenti dei giovani e creare per loro nuove<br />
opportunità.<br />
Circa la salvaguardia dell’ambiente e della lotta<br />
all’inquinamento, che è vitale per la<br />
sopravvivenza del pianeta, qual è la politica del<br />
governo egiziano?<br />
L’Egitto è un membro attivo in tutte le iniziative per<br />
la salvaguardia e la sopravvivenza del pianeta<br />
incluse UN agenda 2030 e COP 21 e sul piano<br />
nazionale il governo ha nominato un Consiglio<br />
nazionale per coordinare e guidare l’adattamento<br />
dei cambiamenti climatici attuando strategie per la<br />
lotta all’inquinamento e per implementare la<br />
strategia nazionale dello sviluppo sostenibile 2030.<br />
Il governo ha ampliato le fonti rinnovabili solari ed<br />
eoliche a 4300 megawatt e tutti i nuovi progetti di<br />
infrastrutture e trasporti rispettano le norme per la<br />
lotta all’inquinamento.<br />
E’ vero che l’Egitto è classificato al primo posto<br />
a livello mondiale nella produzione di<br />
allevamenti ittici ed ha istituito il più grande<br />
allevamento di pesci in Medio Oriente?<br />
Si, l'Egitto è leader nel medio oriente per<br />
produzione di pesce di diverse specie, esportiamo<br />
pesce verso tutti i paesi il mondo (Europa, Africa,<br />
Inghilterra solo per citarne alcuni). Il governo<br />
www.dimagazine.it<br />
Nayel Barakat<br />
Consulente per il Ministero dell’Industria<br />
e Agicoltura egiziana; si occupa della<br />
cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere)
egiziano ha sviluppato nuovi progetti per la<br />
produzione di pesce (Giardino di pesce)<br />
Lei, Nayel, mi parlava di grandi<br />
opportunità di business per le imprese<br />
italiane in Egitto. Ci spiega quali sono i<br />
privilegi, ed i doveri, per i nostri<br />
imprenditori ed imprenditrici che<br />
intendessero delocalizzare la propria<br />
attività professionale nel suo Paese?<br />
Le opportunità per le Imprese Italiane di<br />
operare in Egitto sono molto grandi<br />
soprattutto in questi settori: elettrodomestici,<br />
arredamenti, ceramiche e cosmetici. Il mio<br />
compito è anche quello di aiutare le Imprese<br />
Italiane, soprattutto quelle che lavorano nei<br />
settori che le ho evidenziato, ad entrare nel<br />
mercato egiziano. E dunque io rappresento<br />
una sorta di ponte, un collegamento tra i due<br />
paesi… come supportare praticamente le<br />
imprese che volessero compiere questo<br />
percorso? Che volessero iniziare a fare<br />
business in Egitto? E’ importantissimo seguire<br />
le aziende in queste procedure:<br />
1. Aiutare le Imprese italiane per fare<br />
accordi commerciale con aziende egiziane<br />
nello stesso settore (Partner, distributori,<br />
agenti)<br />
2. Aiutare le Imprese italiane per<br />
registrarsi nella autorità egiziana (Ministero<br />
Della industria egiziana) come esportare in<br />
Egitto ed ottenere alla fine il numero della<br />
registrazione3<br />
3. Ispezione pre-imbarco in Italia per ogni<br />
spedizione verso l'Egitto<br />
Nella foto: Nayel Barakat<br />
CHI È NAYEL BARAKAT?<br />
E’ consulente per il Ministero dell’Industria<br />
egiziana; si occupa della cooperazione con<br />
l'ambasciata italiana in Egitto e Master- Med<br />
dalla università per stranieri di Perugia; è<br />
consulente internazionale per i progetti italiani<br />
in Egitto ( nei diversi settori produttivi); è<br />
consulente e focal point per ( Isiamed) in<br />
Egitto; è consulente per il Ministero<br />
dell’Agricoltura egiziana; si occupa della<br />
cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere);<br />
organizza missioni per CEC ( Chemical and<br />
Fertilizers Export Council) presso il Ministero<br />
dell’Industria egiziana per 15 fabbriche<br />
egiziane a Milano in collaborazione con l’ufficio<br />
commerciale egiziano in Milano; è nel marketing<br />
team della facoltà di agricoltura egiziana (nel<br />
progetto di sviluppo rurale nella città di Minia)<br />
presso il Ministero dell’Agricoltura egiziano<br />
fondato dall’UE;<br />
Esperienze professionali maturate negli anni:<br />
IN ITALIA Ha lavorato per Simest ( Roma-italia)<br />
Dipartmento Sviluppo ed Advisory (progetti con<br />
l' Egitto). IN EGITTO è stato Direttore del<br />
marketing Quality Standard (azienda<br />
dell’esportazione); marketeer nel settore del<br />
business consulenza CAME ( Center of<br />
Accounting and Management Expertise); Direttore<br />
del marketing nel settore edile per la costruzione<br />
di piscine per Egyptian German Company<br />
( Egesco)<br />
www.dimagazine.it
Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo<br />
a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade,<br />
quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj<br />
Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Questa città, completamente diversa dal Cairo, non<br />
ha ancora un nome ufficiale (per il momento la chiamano "NAC" o The Capital Cairo), ma si sa con<br />
all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto soprattutto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che<br />
facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e<br />
aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da<br />
architettura e desgin. La nuova città, ad Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area<br />
complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande<br />
Una nuova capitale economica tutta high tech<br />
L’Egitto del futuro aspetta anche te!<br />
Per tutte le aziende che fossero interessate ad ampliare i propri orizzonti commerciali:mariani@donnaimpresa.com<br />
certezza che sarà pronta entro metà del 2019. L’idea di costruire una nuova capitale è nata<br />
dall’esigenza di "svuotare" in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 19 milioni di persone è una<br />
delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova city che, in<br />
futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 milioni di persone. Ma questo non è stato l’unico motivo. Creare<br />
una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto: non più legata solo<br />
del mondo) ed ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo<br />
presidenziale (otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il<br />
campanile più alto dell’Egitto. E anche un parco a tema più grande di Disneyland. Che dire...<br />
www.dimagazine.it
È CON NOI IL SINDACO DI<br />
MUSSOMELI :<br />
Catania Giuseppe<br />
Sebastiano<br />
Giuseppe Sebastiano Catania, nato a Mussomeli, 51 anni<br />
sposato. Proveniente da una famiglia di artigiani. Dopo la<br />
formazione in indirizzo economico ha seguito diversi percorsi di<br />
formazione specialistica in Agente di Sviluppo Cooperativo,<br />
Formazione rivolta ad adulti e Progettazione europea in<br />
Finanziata d'impresa e Fondi Strutturali. Dopo varie esperienze<br />
lavorative, nel 2001 ha fondato una Società di Servizi ad Imprese<br />
specializzata nella finanza agevolata in favore delle PMI e nella<br />
progettazione con fondi comunitari. Ha lavorato, anche, come<br />
consulente esterno in promozione di impresa per conto<br />
dell' Istituto Tagliacarne di Roma e per conto della Fondazione<br />
Europa Occupazione di Roma. Ha avuto, inoltre, esperienze di<br />
tipo associativo ricoprendo per diversi anni la carica di vicepresidente<br />
di Confcooperative Sicilia. Nel 2015 si è candidato a<br />
Sindaco del Comune di Mussomeli ottenendo la vittoria con il<br />
46% dei voti. Nel 2020 si è ri-candidato per il suo secondo<br />
mandato, ottenendo una netta riconferma con il 70% dei<br />
consensi. Riveste varie cariche, tra cui componente del Consiglio<br />
di Amministrazione del Consorzio CEV ( Consorzio Energia<br />
Verde) – Consorzio Nazionale che raggruppa oltre 1.100 comuni<br />
soci. Presidente del Consiglio di Amministrazione della S.R.R.<br />
Caltanissetta Provincia Nord. Società pubblica costituita da 15<br />
comuni dell'area nord della provincia di Caltanissetta, che si<br />
occupa di regolamentazione e gestioni dei rifiuti. Grazie alla sua<br />
conduzione i comuni di quest'area in questi anni sono passati dal<br />
20% a circa il 65% di raccolta differenziata. Vice-Presidente del<br />
Consorzio GAL Terre del Nisseno, società mista pubblico-privata,<br />
orientata alla promozione e allo sviluppo turistico del territorio..<br />
Fondatore e Presidente E20<br />
UI<br />
www.dimagazine.it<br />
64
Di recente entrato a far parte del<br />
partito di Giorgia Meloni e<br />
nominato Responsabile del<br />
Dipartimento delle Politiche per il<br />
Mezzogiorno da parte dei vertici nazionali<br />
di Fratelli d'Italia. Sin dal suo<br />
insediamento, la sua visione della sua città<br />
è stata quella di far diventare Mussomeli<br />
capitale della cultura e del turismo delle<br />
aree interne siciliane. In questo senso<br />
tante sono le iniziative e le progettualità<br />
messe in campo dalla sua<br />
amministrazione su vari fronti. Il progetto di<br />
Sviluppo Economico di Mussomeli si basa<br />
su una visione specifica: “Mussomeli<br />
paese dello stile di vita mediterraneo”. Si<br />
tratta di una visione che si fonda sulla<br />
triade virtuosa cibo, bellezza e viaggio ed<br />
ha lo scopo di tutelare, mettere in rete e<br />
valorizzare tutti gli attrattori turistici,<br />
culturali, naturalistici, enogastronomici, e<br />
simili, materiali ed immateriali, del nostro<br />
territorio, in stretta sinergia con le altre<br />
comunità delle aree interne. Si punta alla<br />
promozione integrata ed in particolare a:<br />
•Potenziare e qualificare, anche<br />
attraverso lo strumento delle OO.PP. ,<br />
la filiera agricola, agroindustriale ed<br />
enogastronomica del territorio (olivicola,<br />
cerealicola e della caseificazione), sia nei<br />
mercati internazionali che nei mercati<br />
interni domestici;<br />
•incrementare e diffondere il turismo<br />
di qualità, regionale, nazionale ed<br />
internazionale dei territori coinvolti<br />
(incoming), il turismo lento, il turismo<br />
valoriale, relazionale ed esperienziale.<br />
Inoltre, si punta a rimettere in modo uno<br />
dei settori trainanti dell'economia<br />
mussomelese: l'edilizia. E ciò attraverso:<br />
•La A progettualità pubblica e<br />
l'attrazione di fondi regionali,<br />
nazionali e comunitari, così come già<br />
fatto in questi ultimi cinque anni e mezzo<br />
(ben 45 milioni di euro di progetti finanziati<br />
ed un parco progetti di oltre 80 milioni di<br />
euro).<br />
•L'Attrazione B<br />
di capitali italiani e<br />
stranieri finalizzati all'acquisizione e<br />
riqualificazione di edilizia privata,<br />
soprattutto del centro storico;<br />
•La C promozione degli incentivi fiscali<br />
statali (sismabonus, superbo-nus,<br />
etc) finalizzati alla riqualificazione e<br />
all'efficientamento di edifici privati.<br />
www.dimagazine.it<br />
CASTELLO MANFREDONICO<br />
di<br />
MUSSOMELI
Infine, si punta, in sinergia con altri enti locali ed<br />
organismi, alla creazione di alcune precondizioni<br />
facilitanti dello sviluppo. In particolare:<br />
•Al A potenziamento delle infrastrutture viarie di<br />
collegamento da e per Mussomeli. Da una<br />
parte con il capoluogo ( Caltanissetta) e con<br />
l' Autostrada PA-CT e dall'altra con lo scorrimento<br />
veloce AG-PA.<br />
•Al B potenziamento delle infrastrutture digitali<br />
(fibra ottica, WiFi) utili per le nostre imprese;<br />
performane sulla raccolta differenziata del 70%<br />
circa (partendo da un misero 0,8% del 2015).<br />
In più, nel corso degli ultimi 5 anni, diversi sono<br />
stati i progetti messi in campo e molti già<br />
finanziati (efficientamento illuminazione pubblica,<br />
efficientamento edifici scolastici e Palazzo<br />
municipale). Il Comune inoltre sta promuovendo<br />
l'utilizzo di energie alternative per l'abbattimento<br />
delle emissioni e raggiungimento degli obiettivi<br />
comunitari Agenda 2030. In u ottica di<br />
europee, cercano di sperimentare usi e costumi di<br />
una comunità con una logica di Slow Life.<br />
Un'esperienza che consenta al cittadino straniero<br />
con cultura e tradizioni assai lontane da quelle<br />
nostre, di immergersi nello stile di vita quotidiano<br />
della nostra comunità e del Vallone in generale.<br />
L'obiettivo è quello di far rinascere il centro storico<br />
attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio<br />
e lo sviluppo di attività commerciali e artigianali al<br />
proprio interno. E l'accordo sottoscritto con<br />
olio di alta qualità. Un ultimo tema, non per<br />
importanza, su cui ci si sta muovendo con passi<br />
decisi riguarda la parità di genere, anche in<br />
campo lavorativo ed imprenditoriale, su cui il<br />
Comune di Mussomeli punta molto. In questa<br />
direzione vanno gli accordi di collaborazione già<br />
sottoscritti con la Global Thinking Foundation<br />
rappresentata da Claudia Segre e con CONFAPI<br />
Sicilia rappresentata da Dhebora Mirabelli. Già<br />
partite le prime iniziative: l'8 marzo scorso con<br />
M u s s o m e l i<br />
un borgo sospeso nel tempo.<br />
•Al rafforzamento della collaborazione con<br />
Agenzie formative, Università e Centri di<br />
Ricerca<br />
•Al riconoscimento della fiscalità di vantaggio<br />
per queste aree intere e di montagna<br />
mediante l'approvazione della legge sulle Zone<br />
Franche Montane che prevede la fiscalità di<br />
vantaggio per il nostro comune.<br />
In questi anni, molto è stato fatto dalla sua<br />
amministrazione per migliorare l'efficacia nella<br />
gestione del ciclo dei rifiuti, con risultati eccellenti<br />
che hanno portato il comune ad avere una<br />
rigenerazione urbana, circa 3 anni fa nasce il<br />
progetto Case1Euro – Mussomeli che ha fatto<br />
registrate uno straordinario risultato in termini di<br />
impatto mediatico internazionale (diverse testate<br />
giornalistiche ed emittenti televisive si sono<br />
interessate del progetto con servizi dedicati) ed in<br />
termini di compravendite e riqualificazioni (oltre<br />
190 case già vendute a cittadini stranieri di oltre<br />
18 nazionalità diverse). L'idea alla base del<br />
progetto consiste nell'offrire ad un mercato<br />
turistico caratterizzato da persone che, stanche<br />
della vita frenetica delle metropoli italiane ed<br />
CONFAPI Sicilia a febbraio 2020 diventa centrale<br />
in un'ottica di rigenerazione urbana finalizzata allo<br />
sviluppo di distretti produttivi. Nasce così il<br />
progetto Pensiamo a Sud finalizzato alla<br />
rigenerazione urbana, al contrasto allo<br />
spopolamento dei piccoli borghi attraverso<br />
l'implementazione di due distretti produttivi:<br />
Turistico culturale ed Agro-alimentare. Progetto<br />
che ha già mosso i primi passi e che sta facendo<br />
registrare forte interesse, oltre ad aver visto già la<br />
luce di una start up composta da giovani del<br />
territorio operanti nel settore della produzione di<br />
CONFAPI Sicilia sui temi della finanza applicata<br />
alle imprese al femminile e l'8 giugno scorso è<br />
stato realizzato con Global Thinking Foundation<br />
un webinar per fare il punto relativo al primo<br />
periodo di attuazione della legge sul Codice<br />
Rosso. Altre attività saranno realizzate, sempre<br />
con la loro collaborazione, a partire dall'apertura<br />
di un incubatore di impresa che vedrà la luce a<br />
Mussomeli nei primi di settembre di quest'anno,<br />
con il patrocinio della Presidenza del Consiglio<br />
dei Ministri.
COMUNE DI ) Piazza della Repubblica _ Tel. 0934/961111 _ 0934/961249<br />
MUSSOMELI Caltanissetta<br />
(Provincia di (Ufficio Turistico)<br />
www.comunedimussomeli.it<br />
SINDACO<br />
COMUNE<br />
DI<br />
“Mussomeli è un paese di 11 mila anime<br />
nell’entroterra siciliano. Nel 2020 è stato eletto<br />
il più bel borgo di Sicilia. Un borgo di origini<br />
medioevali con un centro storico meraviglioso<br />
che stiamo cercando di rilanciare attraverso<br />
un progetto di rigenerazione urbana. L’arrivo<br />
di investitori stranieri in questo piccolo centro<br />
piegato dallo spopolamento, è stato una<br />
manna dal cielo. Si è messo in moto il settore<br />
dell’artigianato e soprattutto si respira un<br />
rinnovamento culturale. Questo progetto può<br />
essere l’opportunità per crescere ancora.<br />
”<br />
Mus<br />
so<br />
me<br />
li<br />
GIUSEPPE<br />
SEBASTIANO<br />
CATANIA
www.dimagazine.it<br />
STUDIO<br />
LEASING VASTAROLI<br />
1983 – 2021 DA 38 ANNI AL<br />
SERVIZIO DELLE IMPRESE<br />
ASSISTERE LE IMPRESE NELLE<br />
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Vogliamo essere protagonisti dello sviluppo di chi ha deciso di<br />
raggiungere un obiettivo.<br />
“Operiamo nel leasing: siamo l'interlocutore di molte aziende prevalentemente marchigiane, che debbono effettuare investimenti in macchinari, immobili, beni strumentali. Stiamo<br />
parlando di acquisti importanti nella vita delle imprese. Non siamo concorrenti alle banche, operiamo per conto di un grande Istituto di credito italiano che controlla al 100% la società<br />
di leasing nostra mandante. Abbiamo una precisa specializzazione. Oggi viviamo nel mondo delle specializzazioni e noi siamo a 360 gradi, direi sette giorni su sette dedicati ed<br />
impegnati a fare solo questo. Ai clienti forniamo consulenza relativamente alle agevolazioni presenti ed applicabili al leasing. Oggi con il Covid-19 sono presenti diversi tipi di<br />
agevolazioni, tutte cumulabili tra loro, che permettono ottime performances all'impresa che investe, ed ottimi ritorni in termini fiscali (credito di imposta) e finanziari (Legge Sabatini<br />
Ter). Quando si devono fare investimenti importanti, la consulenza e l'assistenza non si fermano solo al primo momento della firma del contratto leasing, ma lo stesso ha una sua vita<br />
durante ed anche a fine contratto. Pensiamo ad esempio al caso di un immobile che a fine contratto deve essere riscattato o ad un autocarro che deve essere ceduto prima della sua<br />
scadenza naturale. In questi periodi di forti tensioni e difficoltà economiche siamo sempre stati vicini alle persone, non abbiamo mai smesso di fare operazioni di leasing come invece<br />
hanno fatto altri nostri concorrenti. È proprio in questi momenti che bisogna “centellinare” bene ogni possibilità per avere credito ed utilizzare bene ogni strumento finanziario per la sua<br />
propria necessità. Ad esempio per gli investimenti a medio e lungo termine, anche di modici importi, non si può più pagare dilazionando a 12-18-24 mesi, perché così facendo si toglie<br />
liquidità importante all'azienda. Un bene che dura nel tempo deve essere finanziato nel medio-lungo termine. L'Italia è un grande paese, pieno di brava gente capace e in grado di<br />
dirigere una impresa piccola o grande che sia. Io sono fermamente convinto che, come fecero i nostri padri ed i nostri nonni nel dopoguerra, riusciremo a risollevare le sorti della<br />
nostra Italia. Con sacrifici, volontà e impegno. Nonostante tutto sono fiducioso che l'inventiva, lo spirito di sacrificio e l'imprenditorialità degli italiani alla fine prevarranno. Ho molta<br />
fiducia negli italiani che sono un popolo pieno di risorse e di creatività; non è un caso che il nostro Made in Italy e l'Italianità siano la nostra Brand Identity nel Mondo. Il Made in Italy<br />
non è solo un concetto o un'etichetta, ma è proprio un approccio culturale/progettuale; la passione e l'attenzione che noi italiani mettiamo nei progetti non è pari al mondo ed è<br />
davvero l'elemento distintivo del nostro sapere fare ”.<br />
Gianfranco Vastaroli<br />
L & F di Pisoni M. e Vastaroli G. s.n.c.<br />
AGENTE MONOMANDATARIO<br />
VIA G. GALLIANO, 80<br />
63822 PORTO SAN GIORGIO (FM) - ITALY<br />
TEL. (+39) 0734 679564<br />
MAIL: gianfranco.vastaroli@tiscali.it
Guido<br />
Stratta<br />
Direttore People & Organisation Gruppo Enel presso Enel Group<br />
Founder & CEO Ilmareintasca - Founder & CEO Accademia della Gentilezza<br />
Il<br />
Leader<br />
gentile<br />
UI<br />
www.dimagazine.it<br />
70
Valeriana<br />
Mariani<br />
Founder & President of Donna Impresa<br />
The<br />
influence<br />
of women<br />
EI
Gui<br />
do<br />
background professionale:<br />
Guido Stratta ricopre il ruolo di Direttore People and Organization del Gruppo Enel dal 1° ottobre 2020.<br />
In passato è stato Responsabile People Development and Senior Executives Business Partner, occupandosi in quest'ambito anche di compensation, training e<br />
recruiting per il Gruppo.<br />
È entrato nel Gruppo Enel nel 2003, ricoprendo diversi incarichi nell'area HRO, fino ad essere nominato Responsabile Human Resources di Enel Green Power nel<br />
2008. Successivamente, nella prima fase di forte sviluppo delle rinnovabili, è stato nominato Amministratore Delegato di Enel.SI e poi di 3SUN, società del Gruppo di<br />
sviluppo e commercializzazione di soluzioni di generazione distribuita in ambito solare e di efficienza energetica, per poi dal 2014 ricoprire l'attuale ruolo.<br />
La sua carriera professionale è iniziata nel 1988 presso il Gruppo Italgas, dove ha ricoperto diversi ruoli in ambito HRO, tra cui Responsabile per le Relazioni Industriali<br />
e Compensation; nel 2001, è entrato a far parte del Gruppo Wind ricoprendo diversi ruoli tra cui Responsabile Relazioni Industriali e Responsabile Sviluppo e Gestione.<br />
Si è laureato con lode in giurisprudenza presso l' Università di Torino e ha ottenuto un master con lode in biologia marina presso l' Università Politecnica delle<br />
Marche..<br />
Stra<br />
tta<br />
GUIDO<br />
STRATTA
Vale<br />
ria<br />
na<br />
background professionale:<br />
ValerianaMariani Fondatrice e Presidente dell’ Associazione Donna Impresa; Editore e Presidente Donna Impresa Magazine www.dimagazine.it; Presidente<br />
International Women (International AssociationWomen Entrepreneurs and Business Leaders - Employment, Social Affaire<br />
& Equal Opportunities); Ambasciatrice della Moda nel Mondo per la Camera della Moda Italiana, Fondatrice Donna Impresa Network Community & Business;<br />
Esperta in Analisi e Valutazione di Politiche di Welfare; Esperta in materia di Prevenzione e Contrasto alla Violenza di Genere e Lotta agli Stereotipi afferentialServizio<br />
Politiche Sociali e Socio Educative; Esperta in Politiche per l'Integrazione Sociale e Contrasto alla povertà; International Affaire Professional Knowledge Visionary<br />
( Esperta in Politiche e Strategie Aziendali Internazionali); Accademico d'Onore dell' Accademia Internazionale Mauriziana;<br />
Accademico d'Onore della Norman<br />
Academy INC; Professoressa Norman Academy INC; Gran Croce d'Argento al Merito Sociale del Corpo Internazionale di Pubblica.<br />
Assistenza Humanitas Soccorso Italia; Medaglia d’Oro Accademia Mondiale di Cultura Tullia Romano: Accademico d'Onore per la sezione Enogastronomica<br />
Norman Academy INC; Medaglia d’Oro di Merito nel settore dell' Editoria Norman Academy INC; Award of Excellence Creative Industrie Award; Ambasciatrice Le<br />
Ragioni della Nuova Politica; Accademico d'Onore dell’ Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Ambasciatrice per la Pace e la Cooperazione<br />
fra i Popoli Repubblica delle Filippine; Ambasciatrice Club Internazionale “ Billionaires Elite VIP” (USA); Membro del Consiglio di Amministrazione dell' Investment<br />
Migration Council IMC; Membro dell’ International Parliament Higher Education Ministry ( Women & Leadership).<br />
www.dimagazine.it<br />
Mari<br />
ani<br />
VALERIANA<br />
MARIANI
Connecting Manager<br />
Ri-evoluzione<br />
WEBINAR: ABCSTRAT.<br />
È con grandissima emozione che mi sono trovata ad<br />
un “tu per tu” con Guido Stratta Direttore People and<br />
Organization di ENEL ENERGIA un Gruppo vivo,<br />
proiettato nel futuro che rispetta i diritti umani e<br />
garantisce la non discriminazione, le pari opportunità<br />
e l'inclusione della diversità ovunque operi: “il welfare<br />
- dice Guido - non è una formalità, ma una fede<br />
aziendale”. Un incontro coinvolgente tra un'introversa<br />
ipersensibile con la passione per le storie e una “Blue<br />
Mind” (come la definisce il biologo marino Wallace J.<br />
Nichols): ovvero, metaforicamente, la bussola che<br />
aiuta a levare le ancore e spiegare le vele. In<br />
un'epoca in cui siamo legati allo stress della<br />
tecnologia, dell'esilio dal mondo naturale, del<br />
soffocamento professionale, dall'ansia personale e<br />
privi di un'autentica privacy, sciogliere gli ormeggi è<br />
meraviglioso! Ma la grandezza di Guido Stratta non<br />
si esaurisce qui. È Founder & CEO de<br />
Ilmareintasca; Founder & CEO dell' Accademia<br />
della Gentilezza; autore – insieme a Bianca<br />
Straniero Sergio –di“ Ri-evoluzione.<br />
Il potere<br />
della leadership gentile” ( Franco Angeli, 2021) un<br />
dialogo con Oscar Farinetti alla scoperta del senso<br />
rivoluzionario della gentilezza: una pratica quotidiana<br />
che può rendere ognuno di noi strumento di<br />
cambiamento per sé e, soprattutto, per gli altri. “Rievoluzione“:<br />
concetto che descrive come i processi<br />
che portano al cambiamento partano dal tornare sui<br />
propri passi per sperimentare il punto di vista altrui.<br />
Si allargano, così, i propri orizzonti: dall'ambiente di<br />
lavoro al proprio ruolo nella società e sul Pianeta.<br />
Guido Stratta è infine co-autore sempre insieme a<br />
Bianca Straniero Sergio di HR On Line:<br />
il Primo<br />
Periodico di Risorse Umane dell' AIDP (Associazione<br />
Italiana per la Direzione del Personale) che è<br />
diventata un punto di riferimento in Italia per tutti<br />
coloro che si occupano professionalmente della<br />
relazione individuo/azienda, coniugando le esigenze<br />
dello sviluppo dell'impresa e delle persone<br />
https://www.aidp.it/hronline/2021/5/10/rievoluzionebr-il-potere-della-leadership-gentile.php<br />
AIDP è partner riconosciuto dalle istituzioni per<br />
analizzare e interpretare lo scenario del lavoro<br />
italiano, nonché anticipare e proporre soluzioni<br />
coerenti ed efficaci. A livello internazionale, è<br />
componente attiva di EAPM ( Associazione Europea<br />
di Direzione del Personale), WFPMA ( Federazione<br />
Mondiale delle Associazioni di Direzione del<br />
Personale) e fondatrice di FMRH ( Federazione<br />
Mediterranea per lo studio e la diffusione delle<br />
tematiche relative alla gestione delle Risorse<br />
Umane). Nel 2006 aderisce al Global Compact<br />
dell'ONU e contribuisce alla stesura del primo Codice<br />
Etico-Deontologico dei Responsabili delle Risorse<br />
Umane nell'area euro. Il 12 febbraio 2019<br />
l'Associazione ha rinnovato il proprio sostegno al<br />
Global Compact e ai suoi dieci principi nelle aree<br />
dei diritti umani, del lavoro, dell'ambiente e della lotta<br />
alla corruzione. Nel 2018 AIDP aderisce all' ASviS<br />
(Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). AIDP<br />
è attiva nel campo dell'editoria con Direzione del<br />
Personale, HR On Line e dal 2019 con una nuova<br />
collana editoriale con Franco Angeli, dedicata a chi<br />
si occupa della gestione e della crescita delle<br />
persone, per offrire alla propria community un<br />
ambiente di confronto e di dialogo diretto, libero e<br />
immediato AIDP ha dato vita nel 2009 al gruppo<br />
AIDP Linkedin, il più grande e attivo social group in<br />
ambito HR (oltre 17.000 membri). Le parole di Guido<br />
fanno riflettere, poiché ricche di concetti ed<br />
espressioni emozionali; parole che nascono da uno<br />
slancio esistenziale laddove questa peculiarità viene<br />
ottemperata in modo elegante, dolce, non<br />
aggressivo, mai ridondante e, soprattutto, lontana da<br />
rigurgiti retorici. Pensieri e parole - le sue - che<br />
celebrano la forza interiore, che sviluppano una<br />
concezione vitale dove la gentilezza non è più<br />
“leggenda” bensì movimento costante dell'intero<br />
essere vivente. I concetti diventano sempre lucenti,<br />
capaci di raggiungere cristalli di pura ontologia e di<br />
etica umana senz'alcuna banalità ai contenuti; ci<br />
raggiungono nel cuore ed affondano nella nostra<br />
pelle per divenire patrimonio personale che crea un<br />
legame indissolubile tra "noi" e "gli altri".<br />
A TU PER TU:<br />
Il sapore<br />
delle cose<br />
vere.<br />
GUIDO<br />
Diamo un grande benvenuto a Valeriana Mariani nel<br />
nostro mondo Enel. Complimenti per i tuoi<br />
innumerevoli successi professionali, la tua eco è<br />
internazionale, tanti i meriti ed i riconoscimenti che ti<br />
sono stati attribuiti negli anni per Donna Impresa, un<br />
progetto nato con le donne e per le donne. Siccome<br />
ritengo difficile presentare una donna, chiedo a<br />
Valeriana Mariani di presentarsi.<br />
VALERIANA<br />
Bentrovato Guido, onorata di essere all'interno della<br />
“famiglia Enel”, di cui, non a torto mi sento parte in<br />
considerazione che sono vostra affezionatissima<br />
cliente. Donna Impresa www.dimagazine.it e<br />
www.donnaimpresa.com nata per amplificare i valori<br />
dell'omonima associazione no-profit che si occupa di<br />
www.dimagazine.it<br />
Il potere della leadership gentile<br />
contrasto alla violenza di genere e pari opportunità,<br />
pluripremiata dalle massime Istituzioni nazionali ed<br />
internazionali<br />
(https://www.dimagazine.it/2017/05/25/presidentedonna-impresa-magazine/)<br />
è oggi è il punto di<br />
riferimento N.1 nel panorama dell'editoria femminile<br />
globale. Il nostro target sono le libere professioniste,<br />
imprenditrici e manager di età diverse provenienti da<br />
background professionali differenti. Lavoriamo verso<br />
lo standard stabilito nell'Obiettivo di Sviluppo<br />
Sostenibile sull'uguaglianza di genere dell'ONU: la<br />
parità di genere, è una questione Etica e di Diritto.<br />
Consentire alle donne di partecipare pienamente a<br />
tutti gli aspetti della vita è essenziale per costruire<br />
economie più forti e migliorare la qualità della vita per<br />
le famiglie e le comunità. Tutta l'economia e tutta la<br />
finanza funzionerebbero meglio se il potenziale<br />
femminile fosse riconosciuto: è una questione di<br />
sguardo sul mondo. Le organizzazioni, con le loro<br />
gerarchie, i loro linguaggi, i loro ritmi, non sono<br />
pensate a misura di donna. La nostra rivista non solo<br />
è un potentissimo strumento di marketing e business<br />
per le aziende, ma è anche una fonte d'ispirazione: le<br />
nostre protagoniste sono modelli da seguire ed<br />
imitare per raggiungere un determinato status quo.<br />
GUIDO<br />
Ti dico subito alcune regole di questi a tu per tu<br />
Valeriana: è essenziale che tu metta passione ed<br />
autenticità in questo nostro incontro. Ci sono tre<br />
cose che regolano questo “a tu per tu” che io<br />
ritengo essere fondamentali:<br />
la passione e<br />
l'autenticità. In questo sono un Direttore del<br />
personale un po' atipico e ti dirò il clima culturale<br />
che stiamo creando. Perché atipico? Perché ho<br />
alcuni pregiudizi. Primo: credo fermamente che le<br />
idee non abbiano gerarchia. Tutte le persone,<br />
indipendentemente dalla scala gerarchica,<br />
racchiudono un mondo unico ed inimitabile: uno
scrigno prezioso. La gerarchia invece ha dei<br />
pregiudizi contrari che vedono una stretta<br />
correlazione tra intelligenza e potere. L'intelligenza<br />
invece è distribuita. Secondo: il confronto tra i<br />
saperi è determinante: nessuno ha la verità in tasca<br />
ed è solo confrontandoci con autenticità che<br />
possiamo farci venire qualche dubbio ed avanzare.<br />
Dubitare è un gesto di forza, di autorevolezza del<br />
nostro pensiero. Terzo: la gentilezza come stile di<br />
vita anche nelle relazioni professionali. Atal<br />
proposito ho lanciato una proposta all'interno di Enel<br />
che si chiama “Leadership Gentile” che già, solo a<br />
pronunciarlo, fa venire i brividi al machismo<br />
imperante. Attenzione, non parliamo più di maschile<br />
e femminile ma di un concetto (o meglio una virtù)<br />
che si sposa indistintamente con tutti prevaricando il<br />
sesso ed il genere, che scardina quei vecchi<br />
preconcetti che la ritenevano un'attitudine<br />
tipicamente femminile, quasi a demarcarne la<br />
subalternità rispetto ad altre. Talvolta la gentilezza<br />
viene scambiata come debolezza e liquidata come<br />
sentimentalismo ma non lo è affatto, anzi: la<br />
gentilezza fortifica gli individui perché occorre forza<br />
interiore per manifestarla. È la virtù più difficile,<br />
richiede forza e sicurezza d'animo. Non può essere<br />
confusa con quei valori che consideriamo recessivi,<br />
inadatti, deboli. In un momento di grande<br />
trasformazione sociale, economica ed esistenziale<br />
come quello che stiamo vivendo, è certamente uno<br />
strumento, ed un valore, che può davvero fare la<br />
differenza, che ci guida verso un nuovo modello di<br />
leadership, con effetti benefici scientificamente<br />
dimostrati su più livelli, dalla salute alla qualità della<br />
vita, da una differente gestione dello stress a un<br />
nuovo modello lavorativo-imprenditoriale, fino al<br />
raggiungimento di un reale benessere individuale,<br />
relazionale e collettivo. Per la maggior parte della<br />
gente lavorare non è esclusivamente un'attività utile<br />
a procurarsi mezzi di sostentamento, ma una vera e<br />
propria fonte di realizzazione personale, di<br />
espressione delle proprie potenzialità, un modo per<br />
dare il proprio contributo alla società e un luogo dove<br />
stringere relazioni umane e professionali positive per<br />
la crescita sia interiore che professionale.<br />
Considerando quante ore ciascuno trascorre con i<br />
propri colleghi e superiori è facilmente intuibile come<br />
sia importante la presenza di un clima positivo e<br />
sereno all'interno del posto di lavoro. Se la gentilezza<br />
diventa un pilastro fondamentale dell'esistenza, verrà<br />
esercitata ovunque, anche e soprattutto al lavoro, in<br />
modo completamente trasversale, svincolato dai<br />
livelli gerarchici. È importante essere gentili in tutte le<br />
direzioni: non solo con i superiori o in modo mirato<br />
verso qualcuno che pensiamo possa esserci utile per<br />
i nostri obiettivi. Alla mancanza di gentilezza,<br />
specialmente in ufficio, viene spesso data come<br />
giustificazione la “mancanza di tempo”. La velocità<br />
con cui sentiamo di dover fare tutto infatti ci<br />
impedisce di dedicare la dovuta attenzione alle cose<br />
perché va a contrarre sia i tempi che i modi di<br />
sviluppo di una relazione. Ma la gentilezza in sé non<br />
richiede tempo, bensì comprensione della diversità<br />
(ognuno di noi è diverso e non bisogna mai dare<br />
nulla per scontato); richiede attenzione per le piccole<br />
cose; mantenere gli impegni presi; chiarire le<br />
aspettative; essere coerenti; capacità di chiedere<br />
scusa, perché a ciascuno può capitare di sbagliare.<br />
Le emozioni sono contagiose: se io sono gentile,<br />
inevitabilmente anche chi mi è accanto proverà il<br />
desiderio di esserlo a sua volta. Il fatto che spesso la<br />
gentilezza sia considerata come un atteggiamento<br />
debole e remissivo, tipico di persone eccessivamente<br />
sensibili, fa in modo che molti manager e leader<br />
sentano di doverla nascondere, perché non vogliono<br />
apparire deboli e troppo coinvolti emotivamente agli<br />
occhi dei dipendenti. La gentilezza del leader per<br />
essere efficace ed effettiva deve sempre essere<br />
affiancata dalla fermezza delle decisioni, dall'integrità<br />
e onestà nei confronti dei propri dipendenti. Il leader<br />
gentile infatti è colui che si conosce bene, è<br />
cosciente sia dei suoi punti di forza che delle sue<br />
debolezze, quando serve sa essere rigoroso ma<br />
senza arroganza e prepotenza, in grado di affrontare<br />
difficoltà, esprimere le sue emozioni e comprendere<br />
quelle altrui, mostrandosi dunque capace di empatia.<br />
I manager e datori di lavoro per favorire un ambiente<br />
gentile devono essere un modello di ispirazione per<br />
gli altri; il vero leader, è una persona che seguiamo<br />
senza costrizioni, una persona che sa ispirarci<br />
perché richiama rispetto, competenza, ammirazione,<br />
fiducia e amore: guida il gruppo, sa ascoltare, motiva<br />
e aiuta, senza imporsi o sopprimere le idee altrui.<br />
Non viene seguito perché ha il potere dovuto alla sua<br />
posizione. Guidare un team significa essere modello<br />
con l'esempio, offrire il proprio supporto, fidarsi delle<br />
persone e valutare la loro opinione, considerare<br />
l'esistenza dell'altro nella sua totalità. Un ambiente di<br />
lavoro eccellente è quello in cui si ha fiducia nelle<br />
persone per cui si lavora, si prova orgoglio per ciò<br />
che si fa e ci si trova bene con le persone con cui si<br />
lavora. Fiducia, Orgoglio e Spirito di squadra. Queste<br />
rappresentano le tre relazioni principali tra l'individuo<br />
e il luogo in cui lavora. Nella pratica della gentilezza,<br />
possiamo infatti realizzare un ambiente che ci<br />
permetta la reale manifestazione delle nostre<br />
aspirazioni profonde, dei nostri talenti, del nostro<br />
essere e del nostro sentire. Sappiamo quanto sia<br />
importante, per il successo economico aziendale,<br />
raggiungere anche una piena soddisfazione<br />
personale dei membri dell'organizzazione: un leader<br />
gentile è un ponte straordinario per permettere<br />
questo! La gentilezza diventa dunque un modo per<br />
affrontare la vita attraverso la capacità di connettersi<br />
con gli altri per creare un ambiente inclusivo e<br />
piacevole per tutti, in cui sentirsi accettati e protetti.<br />
Ecco perchè ha i suoi vantaggi quando viene<br />
applicata all'interno dei rapporti professionali;<br />
dovrebbe addirittura far parte delle soft skill in quanto<br />
migliora la produttività. Un clima di lavoro più sereno<br />
permette di ottenere il massimo dalle persone, che in<br />
questo modo si sentono più responsabilizzate. Non<br />
bisogna perdere l'occasione per essere gentili e<br />
migliorare la qualità di vita, sia propria che del<br />
prossimo. Tornando a noi Valeriana, sappiamo che<br />
sul terreno delle pari opportunità si gioca una partita<br />
importante per il nostro sviluppo, perché oggi sono le<br />
donne il valore aggiunto per vincere le sfide del<br />
futuro ma quale è, secondo te, il limite che non<br />
consente loro di sfondare quel simbolico tetto di<br />
cristallo che pregiudica le loro carriere e le loro<br />
esistenze? Che cosa manca alle donne per vincere<br />
veramente? Che cosa possiamo e dobbiamo fare<br />
perché questo accada?<br />
VALERIANA<br />
Hai ragione Guido, la gentilezza deve essere<br />
considerata una possibilità di atteggiamento per ogni<br />
individuo a prescindere dal sesso; la riscoperta della<br />
gentilezza interessa sia uomini che donne di tutto il<br />
mondo, desiderosi di riappropriarsi di questo<br />
sentimento che a lungo è stato represso. Il modello<br />
sociale prevalente nel mondo occidentale (e non<br />
solo) premia “il migliore”: chi ottiene più successo:<br />
questo non fa che incoraggiare la competitività, che a<br />
sua volta innesca ansia e provoca stress. Questo è<br />
un grave danno per la vita di ciascuno: viviamo<br />
immersi in un ciclo senza fine di negatività, in cui<br />
prevale la violenza (sia verbale che fisica) e<br />
l'arroganza. A subirne i danni maggiori sono le<br />
relazioni interpersonali: è difficile instaurare un<br />
rapporto equilibrato e costruttivo se alla base manca<br />
la gentilezza, il desiderio di ascolto e di prendersi<br />
cura dell'altro. Ps. Se non abbiamo rotto, abbiamo<br />
quantomeno scalfito quel soffitto di cristallo che<br />
ancora esiste nella società. Ed ho una grande<br />
speranza: che in futuro la presenza di donne ai vertici<br />
delle istituzioni non sia più un'eccezionale novità, ma<br />
una consolidata normalità. Una Società inclusiva,<br />
moderna, capace di anticipare, e non solo attendere,<br />
il futuro. Viviamo in un'epoca che vede una perdita di<br />
fiducia (con differenti accenti, ma abbastanza<br />
generalizzata), nelle istituzioni. Una tendenza che –<br />
giocoforza – deve anche far interrogare le istituzioni<br />
stesse sul loro ruolo nella società. Che cosa manca<br />
alle donne per vincere veramente? Che cosa<br />
possiamo e dobbiamo fare perché questo accada?<br />
Innanzitutto diciamo quello che NON dobbiamo fare.<br />
Non dobbiamo, ad esempio, lasciare che si parli di<br />
noi donne come “della questione femminile” perché<br />
ritengo che sia un ulteriore modo per ghettizzarci. La<br />
società è composta da donne e gli uomini: siamo<br />
parte integrante della comunità e non possiamo<br />
ancora oggi, alla luce del terzo millennio essere<br />
ancora additate come “un problema”. È un fatto che<br />
le donne siano una risorsa per l'immenso contributo<br />
che danno alla nostra società, dalla quale spesso<br />
non ricevono un riconoscimento adeguato. D'altro<br />
canto dobbiamo ricordare che i Paesi più prosperi,<br />
solidi e competitivi del mondo sono anche quelli in<br />
cui lo squilibrio tra uomini e donne nell'occupazione,<br />
nelle carriere e nei salari è minore. Il progetto<br />
editoriale Donna Impresa Magazine è un ulteriore<br />
sforzo in questa direzione al fine di contrastare e<br />
rimuovere gli ostacoli politici, sociali, economici e<br />
culturali all'effettiva realizzazione delle pari<br />
opportunità. Per far sì che questo accada bisogna<br />
intervenire su tutti i fronti; quello culturale in primis.<br />
NON dobbiamo ostacolarle nella carriera:<br />
immaginate l'arrivo di una donna dentro un ambiente<br />
di lavoro maschile. Il suo modo diverso di vedere le<br />
cose rompe tutti gli equilibri. Il potere costituito si<br />
vede messo in discussione attraverso modalità mai<br />
viste prima. Per i maschi coalizzarsi contro<br />
quell'elemento di disturbo diventa una cosa naturale<br />
come respirare. La donna viene messa<br />
nell'impossibilità di importare nuove dinamiche sociali<br />
nel gruppo e l'unico modo per farlo e bloccarle<br />
l'accesso a ruoli dirigenziali. NON dobbiamo<br />
sottovalutare le sue potenzialità: non è esagerato né<br />
sbagliato affermare che le donne sono sottovalutate<br />
in molti settori, a cominciare da quello professionale.<br />
In questo ambito, infatti, gli uomini rivestono funzioni<br />
che godono di un prestigio più elevato, e al tempo<br />
stesso, vedono il proprio lavoro riconosciuto con più<br />
gratificazioni, non solo economiche. L'empowerment<br />
femminile dovrebbe essere nell'agenda di tutti. Non<br />
c'è ragione per non fare di più individualmente, o<br />
attraverso le nostre aziende e i nostri governi per<br />
dare potere alle donne e sostenerle nella<br />
realizzazione del loro potenziale. Sia gli uomini che le
Connecting Manager<br />
Ri-evoluzione<br />
atupertu con:<br />
GUIDO STRATTA e VALERIANA MARIANI<br />
www.dimagazine.it<br />
donne dovrebbero contribuire allo stesso modo<br />
all'ambiente economico e contribuire allo stesso<br />
modo alle loro famiglie e alla società. Il nostro Paese<br />
si colloca invece male nel campo dell'empowerment.<br />
Partiamo da una situazione molto più arretrata<br />
rispetto ad altri Paesi avanzati. Basti guardare al<br />
tasso di occupazione femminile che abbiamo che non<br />
dipende solo dalla pandemia, la pandemia si è<br />
innestata in una situazione già critica. Il nostro Paese<br />
ha un problema della valorizzazione complessiva<br />
delle sue risorse femminili: non solo c'è un problema<br />
di carenza di crescita, ma di produttività. C'è bisogno<br />
poi di “sorellanza” se vogliamo davvero cambiare il<br />
modo in cui il mondo funziona per le donne o<br />
quantomeno accelerarne il passo. Ed in questo, voi<br />
uomini non potete aiutarci (sorrido). Le amicizie tra<br />
donne garantiscono il piacere di sentirsi capite e<br />
protette. Un'amica può sostenerti ed imprimerti<br />
coraggio: è solo attraverso un forte legame che le<br />
donne avranno l'opportunità di cambiare il modo in<br />
cui vivono. Al contrario, gli antagonismi non fanno<br />
altro che danneggiare e perfino indebolire il genere<br />
femminile. Una vecchia battuta diceva: “Gli uomini tra<br />
amici si insultano, le donne tra nemiche si fanno i<br />
complimenti”. La prima cosa da tenere a mente<br />
quando si affronta uno stereotipo culturale sono le<br />
eccezioni: l'amicizia tra donne esiste proprio come<br />
esiste tra uomini ma ci sono dei motivi socio-culturali<br />
che sbilanciano la frequenza di questi comportamenti<br />
tra i generi. Il termine “sorellanza” non è certo di<br />
recente introduzione: le origini di questo concetto<br />
risalgono, all'incirca, agli anni Settanta del secolo<br />
scorso. Fu la scrittrice Kate Millet la prima a usare la<br />
parola “sisterwood”, tradotta in italiano appunto come<br />
“sorellanza”. Di che cosa si tratta? Si può intendere la<br />
sorellanza come una complicità tra donne, una dote<br />
di cui non si può fare a meno se si vuol raggiungere<br />
l'obiettivo dell'affermazione dei diritti femminili unito al<br />
superamento della disparità di genere. Ancora oggi,<br />
infatti, è troppo ampio il divario tra le donne e gli<br />
uomini: la discriminazione coinvolge numerosi ambiti,<br />
che spaziano dalla disuguaglianza dei salari fino ai<br />
più tragici femminicidi. Ma se vogliamo essere sinceri<br />
fino in fondo Guido, vi è però anche un altro<br />
atteggiamento che pregiudica il rapporto fra donne<br />
demolendo quell'illusione di “sorellanza” che ha<br />
animato e anima da sempre il femminismo: l'atavica<br />
competizione tra donne. A tal proposito citiamo<br />
testualmente un passo dal libro “La passione triste” di<br />
Elena Pulcini: “L'invidia femminile è pervasiva e<br />
onnipresente, coglie ogni pretesto per posare<br />
sull'altra il proprio sguardo maligno, e tende a<br />
moltiplicarsi, riconfermando la sua sostanziale<br />
indifferenza all'oggetto, e finendo per investire non<br />
solo quella singola donna, ma le donne in generale<br />
(…). E allora? Che ne è delle conquiste del<br />
femminismo e di quella solidarietà in cui abbiamo<br />
intensamente creduto?” Pulcini dice ancora: “La<br />
condizione di impotenza e di subalternità<br />
all'egemonia maschile si è tradotta in una sorda<br />
rivalità reciproca, spingendo le donne a farsi<br />
subdolamente la guerra tra loro…” sebbene sia<br />
doveroso riconoscere che la prima cosa da tenere a<br />
mente quando si affronta uno stereotipo culturale<br />
sono le eccezioni: l'amicizia tra donne esiste proprio<br />
come esiste l'odio tra uomini. Ma perché le donne<br />
non si sentono mai sufficientemente belle,<br />
sufficientemente preparate, sufficientemente<br />
intelligenti ecc. ecc. ecc.? Potremmo definirla,<br />
ironicamente, la "sindrome di Renée", la portinaia nel<br />
libro "l'eleganza del riccio" (L'Élégance du hérisson)<br />
un romanzo del 2006 scritto da Muriel Barbery. Se<br />
così non fosse, in considerazione che le donne<br />
rappresentano oltre la metà della popolazione<br />
mondiale, non staremmo ancora oggi a parlare di pari<br />
opportunità. Se solo fossimo più coese, più solidali<br />
ma soprattutto più sicure di noi stesse potremmo fare<br />
cose grandiose, come ad esempio, governare il<br />
mondo... un'aspettativa altissima, forse eccessiva?<br />
Una visione utopistica? Forse. Ma io credo che<br />
l'utopia sia una verità prematura. Quando tutto questo<br />
potremo considerarlo desueto vorrà dire che nel<br />
mondo del lavoro, così come in quello della politica,<br />
dell'economia e di tutti gli altri settori della vita<br />
pubblica, si saranno trovate le soluzioni più adeguate<br />
poter guardare al valore della persona in quanto tale;<br />
si saranno potenziati i servizi in risposta alla diversità<br />
delle esigenze, si sarà riusciti ad avanzare in un<br />
disegno democratico e politico, espressione di<br />
maturazione civile e di deontologia professionale.<br />
“ Ah, se fosse tutto così semplice... ” canta<br />
Noemi…<br />
GUIDO<br />
Nel settore maschile permane questa sorta di<br />
“sistema delle alleanze” è contemplato da secoli di<br />
storia. Circa le quote rosa devo dirti però, Valeriana,<br />
che se solo non avessi avuto questi strumenti a<br />
disposizione, non sarei riuscito a nominare delle<br />
donne ruoli di responsabilità nel momento in cui mi
trovavo ad adempiere al compito di eleggere delle<br />
rappresentanze. Sono onorato di dire, a chi ci<br />
segue, che è invece proprio grazie alle quote rosa<br />
se questo è potuto accadere, ed aggiungo, per la<br />
prima volta in Enel, che a parità di merito ho potuto<br />
privilegiare delle donne. Come dire ai “maschietti”<br />
(sorrido) che è tempo, noi uomini, di fare un passo<br />
indietro. Di nuovo non ce l'avremmo fatta senza le<br />
quote rosa. Io che sono filosofico e odio le quote,<br />
devo però riconoscere che il risultato è arrivato.<br />
Bada bene Valeriana, non sono quote non su<br />
merito: sono note su merito, a disciplinarle è la<br />
meritocrazia. Per me la discussione è: la quota non<br />
deve abilitare donne non di valore. Questa è una<br />
cosa che ci tengo a dire perché laddove ci sia il<br />
merito la quota deve aiutare. E' più accettabile da te<br />
detta così? Te la rigiro…<br />
VALERIANA<br />
Certamente. Ma in effetti non mi piacciono le quote<br />
rosa perché non si basano sul merito. La mia<br />
visione è la meritocrazia e le quote rosa ho auto<br />
l'impressione che non riconoscessero i meriti.<br />
Questo va benissimo ed io auspico che avvenga<br />
così, in qualsiasi tipo di contesto sia esso<br />
imprenditoriale piuttosto che politico. Ed anche noi<br />
donne dobbiamo essere consapevoli di avere la<br />
preparazione necessaria ad affrontare le sfide per le<br />
quali ci candidiamo piuttosto che far leva sulle quote<br />
di genere perché questo non giova all'economia<br />
così come non giova alla politica. Noi per prime<br />
dobbiamo essere oneste con noi stesse. E dunque<br />
Guido ti faccio i mie più sentiti complimenti per<br />
essere riuscito ad accogliere nel management di<br />
Enel, attraverso lo strumento delle quote rosa,<br />
donne che meritavo di occupare quelle posizioni.<br />
Devo essere sincera Guido, quando ho letto il tuo<br />
post su LinkedIn in cui si affrontavano queste<br />
tematiche, ma anche sulla scia di quello che avevo<br />
letto su Enel circa il riconoscimento formale del<br />
valore delle donne, non ho esitato un attimo dal<br />
contattarti. Si fa un gran parlare di donne e di meriti<br />
riconosciuti ma, in realtà, di cose concrete non ce<br />
ne sono molte al di là delle promesse. Complimenti<br />
Guido, e complimenti anche ad Enel per dare<br />
fattivamente prova della sua Mission.<br />
GUIDO<br />
È dunque una sufficienza, a voler ragionare in<br />
termini di voti?<br />
VALERIANA<br />
NO. Direi che è un 110 e lode Guido (sorrido).<br />
GUIDO<br />
Voglio tornare un attimo sul “codice” della sorellanza<br />
o della fratellanza e/o comunque il codice del NOI.<br />
Quando arriva una sorellina o un fratellino in<br />
famiglia, i bambini sono portati a pensare che<br />
perdano in parte l'affetto dei genitori. Ma anche<br />
potere. Idem in un'azienda. Quando arriva<br />
un'intruso si è portati a pensare il perché di quella<br />
assunzione e se questa provochi dei “disequilibri”<br />
all'interno delle dinamiche esistenti. Poi però, se c'è<br />
l'intelligenza, il fratellino o la sorellina scoprono la<br />
gioia del noi: che possono giocare insieme, possono<br />
aiutarsi e che i genitori vogliono bene a tutti e due. E<br />
così capita anche nelle imprese quando c'è<br />
l'intelligenza e la generosità. Ecco, questi codici<br />
sono una ricetta molto sana per creare relazioni.<br />
Vengo alla domanda scomoda sulle donne,<br />
Valeriana… che le donne o agiscono codici<br />
maschili, perché le rassicurano nell'essere<br />
accettate, oppure agendo codici femminili eccessivi.<br />
Allora la domanda è: cosa dire alle colleghe che ci<br />
seguono per rimane leaders femminili ed<br />
intraprendere senza perdere la propria femminilità<br />
ma neppure eccedervi? Che sensi di colpa avete ad<br />
essere leaders?<br />
VALERIANA<br />
Nessun senso di colpa Guido. Presumo che<br />
investire sui tratti femminili della leadership può<br />
davvero essere, oltre che eticamente giusto,<br />
strategicamente ed economicamente opportuno. Tu<br />
mi chiedi il perché del non essere semplicemente sé<br />
stesse… beh, nella gran parte dei luoghi di lavoro<br />
tradizionali esiste un pregiudizio diffuso che associa<br />
la leadership all'essere uomo la leadership è<br />
connessa nella nostra mente all'idea di mascolinità<br />
e questo probabilmente induce molte donne a<br />
“mortificare la femminilità” ; dall'altra le donne<br />
puntano sull'arma della seduzione. Da secoli è così.<br />
Io penso che dovremmo semplicemente essere noi<br />
stesse. Credere in noi stesse.<br />
GUIDO<br />
Questo scenario Covid ha peggiorato il gender gap?<br />
VALERIANA<br />
No, non credo. Tutt'altro. La pandemia ha mutato il<br />
nostro mondo. Probabilmente, con lasciti indelebili<br />
tutt'altro che a sfavore del gender gap. Usando un<br />
termine, forse ora quasi abusato, la nostra è stata<br />
una formidabile prova di resilienza. Sono convinta<br />
che quando la cronaca – col passare degli anni – si<br />
cristallizzerà in storia, metteremo ancor meglio a<br />
fuoco quanto tutti e tutte noi abbiamo saputo fare, e<br />
quanto stiamo continuando a mettere in atto, in<br />
questo periodo, uniti. Per la prima volta, non si è<br />
badato più al sesso e/o al genere, abbiamo<br />
dismesso le “armi” a favore della sopravvivenza. E<br />
questo è stato un grandissimo insegnamento.<br />
Significa che tutti insieme ce la possiamo fare. Noi<br />
dobbiamo pensare alle generazioni future, a cosa<br />
lasciamo loro. Quale patrimonio di conoscenze<br />
erediteranno le nuove generazioni? Quale tipo di<br />
insegnamento? Dobbiamo essere consapevoli di<br />
questo e dobbiamo agire con grande maturità<br />
poiché saremo sotto il giudizio delle generazioni che<br />
verranno ma anche dei nostri figli. Uomini e donne<br />
devono esprimere il meglio. Noi donne perché<br />
siamo generatrici di vita e gli uomini, non di meno,<br />
perché è anche grazie a loro che si concepisce un<br />
figlio. Dobbiamo entrambi assumerci la<br />
responsabilità di dare una continuità a questo<br />
mondo nella maniera migliore che sappiamo, e<br />
possiamo fare.<br />
GUIDO<br />
Valeriana ti sei ispirata a qualcuno in questo tuo<br />
percorso oppure hai giocato una tua partita?<br />
VALERIANA<br />
Ho giocato la mia partita, anche se, il giocarla mi ha<br />
privata di tante cose (mi commuovo). Posso dire<br />
con merito (e non demerito) che sei stato l'uomo<br />
che mi ha fatta piangere Guido? Le persone,<br />
precisamente, possono sperimentare due tipi di<br />
delusione. La delusione per uno scopo mancato:<br />
volevo un buon lavoro e non l'ho avuto, volevo fare<br />
un viaggio e non l'ho fatto, volevo possedere una<br />
bella casa e non l'ho posseduta, volevo essere<br />
amato e non sono stato amato, ecc., e perciò sono<br />
insoddisfatto; e la delusione per uno scopo<br />
conseguito, la delusione, cioè, che si prova perché il<br />
conseguimento di un certo scopo non ci soddisfa<br />
come ci eravamo aspettati: volevo un buon lavoro e<br />
l'ho avuto, volevo fare un viaggio e l'ho fatto, volevo<br />
una bella casa e l'ho posseduta, volevo essere<br />
amato e sono stato amato, ecc., eppure, ogni volta,<br />
contrariamente alle mie aspettative, pur avendo<br />
investito moltissime energie per cogliere questo<br />
scopo, non sono appagato. Questo secondo tipo di<br />
delusione ha una natura rivelativa, perché consente<br />
di comprendere che l'oggetto del desiderio umano<br />
non è rinvenibile in nessuna esperienza finita. La<br />
struttura antropologica è quella di un essere<br />
essenzialmente inquieto, teso a “sfuggire ad ogni<br />
determinazione, esterna o interna, e ad affermare la<br />
sua indipendenza nei confronti di tutti i limiti esterni<br />
o interni, fino a desiderare il superamento, in<br />
qualche modo, dei confini stessi della sua natura”.<br />
Ecco allora delinearsi una nuova nozione di<br />
desiderio, non più in equazione con dei bisogni<br />
specifici, ma esteso nella sua anima. Come nota<br />
Tommaso d'Aquino, tutti i nostri obiettivi suscitano<br />
una reazione comune: quando essi vengono<br />
raggiunti e posseduti non li si apprezza più e si<br />
desiderano altre cose, cioè il desiderio non viene<br />
mai appagato da essi. Ovvero, per tutti questi<br />
oggetti vale l'“esperienza del disinganno”. Ecco<br />
allora delinearsi una nuova nozione di desiderio,<br />
non più in equazione con dei bisogni. “CHIEDIMI SE<br />
SONO FELICE”... e se fosse il nostro prossimo<br />
webinar ?<br />
Valeriana Mariani<br />
FrancoAngeli<br />
Il saggio suggerisce che<br />
ognuno di noi può essere<br />
uno strumento di<br />
cambiamento,<br />
promuovendo la crescita<br />
personale e quella degli<br />
altri, attraverso l'esercizio di<br />
una leadership gentile. Rievoluzione:<br />
perché i<br />
processi che portano alle<br />
vere trasformazioni partono<br />
sempre da noi stessi, dal<br />
fatto di sentire che le cose<br />
possono essere viste in un<br />
modo diverso, che è<br />
possibile allargare gli<br />
orizzonti e avere una<br />
prospettiva più inclusiva.<br />
Attraverso l'esercizio di una<br />
leadership gentile, ognuno<br />
di noi potrà essere uno<br />
strumento di cambiamento<br />
e promuovere la crescita<br />
personale e altrui.<br />
BOO<br />
K
OMEGA MODEL<br />
ROMA _ PARIGI _ ITALY<br />
<strong>LUI</strong><br />
EDOARDO<br />
SECCHI<br />
Presidente Fondatore d’Italie-France Group _ società leader dello<br />
sviluppo Economico e nella Cooperazione tra l'Italia e la Francia.<br />
What women want<br />
Com'è nata la società Italie-France?<br />
Nel 1992 mi trovavo a Parigi per una vacanza studio e sono rimasto affascinato<br />
da questo paese. Sin da subito ho voluto creare un'attività<br />
Via G.Agnelli 36/38 _ 63900 Fermo _ Italy _ T. 0734.440249 _ info.omegamodel@gmail.com<br />
www.donnaimpresa.com<br />
63
che mi permettesse di lavorare a stretto contatto con la Francia e l'Italia.<br />
Come le è venuta l'idea ?<br />
Ho seguito il mio intuito e la mia passione. Ho iniziato a studiare in<br />
maniera attenta e approfondita questi due mercati "trovando" bisogni<br />
inespressi e necessità specifiche non ancora soddisfatte. Sentivo che<br />
avrei avuto l'opportunità di creare un nuovo modello di business orientato<br />
a questi due mercati. Ho immediatamente fondato nel 1993 Italie-France<br />
con l'obiettivo di farlo diventare lo specialista dello sviluppo Economico ed<br />
alla Cooperazione tra la Francia e l’Italia.<br />
Quante attività ha realizzato Italie-France ad oggi?<br />
Ad oggi sono circa seicento le missioni e progetti realizzati in entrambi i<br />
paesi per conto di importanti gruppi internazionali, istituzioni,<br />
organizzazioni e PMI.<br />
In quale settore operate?<br />
Operiamo nel settore dell'industria e dei servizi puntando il nostro knowhow<br />
sul management strategico e operativo quale l'attività di analisi,<br />
l'expertise e advisory, il business development, il branding, marketing e le<br />
vendite. Sono molte le imprese che ci richiedono questo tipo di supporto.<br />
Secondo lei quali sono le caratteristiche richieste per operare in<br />
maniera efficace nei contesti internazionali?<br />
Tempo, uomini e risorse. Con l'avvento della mondializzazione e con la<br />
nascita di mercati emergenti queste caratteristiche sono necessarie per<br />
competere.<br />
Quali sono secondo lei le specificità che l'imprenditore dovrebbe<br />
possedere?<br />
L'imprenditore di successo possiede un insieme di caratteristiche<br />
fondamentali quali la conoscenza approfondita dei mercati, la capacità di<br />
analisi, l'approccio da challenger, la determinazione e il coraggio.<br />
Nell'attuale situazione d'incertezza e d'instabilità dei mercati, bisogna<br />
avere un'ampia visione del business ed esser in grado di guardare al di<br />
fuori della propria azienda e settore d'attività.<br />
Come è strutturato il suo gruppo oggi?<br />
Abbiamo diversificato le attività del gruppo al fine di svilupparle in maniera<br />
efficace, ognuna nel proprio target di riferimento. Italie-France Group che<br />
si occupa di Sviluppo Economico e Commerciale e nella Cooperazione.<br />
Italie-France.Com, che rappresenta la prima rete professionale rivolta a<br />
entrambi i mercati e primo canale di comunicazione e di scambi. Bioitalie,<br />
società di promozione, vendita e distribuzione di prodotti biologici. Italia<br />
Consulting, società di servizi e soluzioni informatiche, internet e telecom.<br />
Trend-Italy, società di scouting di imprese e prodotti d'eccellenza made in<br />
Italy.<br />
Il vostro gruppo non opera unicamente per conto di imprese<br />
francesi e italiane ?<br />
Durante questi anni abbiamo avuto la grande opportunità di prestare i<br />
nostri servizi a importanti gruppi internazionali in America, Inghilterra,<br />
Svizzera, Lussemburgo, Principato di Monaco, Belgio e Spagna. Il nostro<br />
gruppo svolge il duplice ruolo di specialista nello sviluppo Economico e<br />
nella Cooperazione tra l'Italia e la Francia e quello di advisor economico<br />
per entrambi i mercati.<br />
Quali sono stati i suoi più importanti obiettivi raggiunti ?<br />
La mia più grande soddisfazione consiste nell'avere innovato in un<br />
contesto complesso e instabile, la prima vera Business Community tra<br />
l'Italia e la Francia. Oggi rappresentiamo un network di oltre 7000 imprese<br />
e oltre 60000 persone di alto profilo professionale, sociale e culturale che<br />
condividono esperienze ed interessi comuni. Un vero patrimonio di<br />
conoscenza e know-how che, grazie alla nostra piattaforma è accessibile<br />
a tutti.Negli ultimi cinque anni siamo cresciuti ad un ritmo del 40% annuo<br />
e le continue manifestazioni di stima ricevute da parte di numerose<br />
personalità del mondo imprenditoriale, istituzionale e mediatico<br />
testimoniano il loro interesse e naturale coinvolgimento a far parte del<br />
nostro gruppo e di utilizzare italie-france.com come valido strumento<br />
creatore di opportunità.<br />
Edoardo SECCHI Founder & CEO<br />
Economic Development and International Cooperation<br />
Paris: 66, Avenue des Champs Elysées 75008<br />
Cellphone France. +33 672370347 Italy. +3939312145 38<br />
E-mail: ceo@italie-france.com<br />
www.italie-france.com - www.italiefrancegroup.com - www.bioitalie.com<br />
ALEX<br />
PASCOLI<br />
Imparentato col Sommo Poeta Giovanni Pascoli da parte del suo<br />
primo cugino Balilla Pascoli, l’affascinante Alex, nato a Londra 39<br />
anni fa e laureato in Scienze Politiche all'Università di Bologna, città<br />
in cui ha vissuto prima di trasferirsi a Roma e dove ha praticato per<br />
sette anni l’attività di pilota di aerei, calca con successo i<br />
palcoscenici sin dal lontano 2001, dopo un triennio di studio presso<br />
il “Teatro dei Cocci” e una lunga formazione sotto l’ala protettiva di<br />
Giancarlo Sepe, è stato recentemente insignito con il prestigioso<br />
“Nastro d'Argento” per il corto "UNO STUDENTE DI NOME<br />
ALESSANDRO" per la regia di Enzo De Camillis con Valentina<br />
Carnelutti, Giuseppe Maggio che narra la storia di Alessandro<br />
Caravillani, ragazzo di 17 anni ucciso da Francesca Mambro dopo<br />
una rapina; episodio che consentì l’arresto della terrorista proprio<br />
per il suo desistere dalla fuga per compiere il reato. “Faccio molto<br />
teatro ma sono dedito anche ad altre attività… come quella di<br />
presentatore e di doppiatore oltre ovviamente che recitare per il<br />
cinema. Ho interpretato Flavio Bucci da giovane nel film "IL TEMPO<br />
CHE TIENE" per la regia di Francesco Marino e sono reduce dalle<br />
riprese di " VIVA L' ITALIA" per la regia di Massimiliano Bruno e di<br />
" ROMA CRIMINALE 30 ANNI DOPO" diretto da Gianluca Petrazzi,<br />
entrambi in uscita in autunno.<br />
MILANO _ ROMA _ ITALY<br />
MATTEO<br />
MIGNANI<br />
biografia<br />
Nasce nel 1974 in provincia di Bergamo. Dopo l’università a Pavia, dove studia Lettere,<br />
lavora nel campo dell’editoria a Milano. Nel 2008 carica la sua biblioteca e il suo basso su un<br />
furgone e si trasferisce a Roma dove la fotografia, che ha sempre coltivato per passione,<br />
diventa un lavoro. Si divide così fra fotogiornalismo e cinema, partecipando alle più importanti<br />
manifestazioni cinematografiche italiane come la Mostra Internazionale d’Arte<br />
Cinematografica di Venezia, il Festival Internazionale del Film di Roma e i premi “Nastri<br />
d’Argento”.<br />
mostre<br />
ROMA _ BOLOGNA _ ITALY<br />
ottobre 2011 Mostra collettiva X Festival Internazionale di Fotografia, Galleria del Cortile, Roma<br />
settembre 2011 Mostra personale “16 personaggi in cerca d’attore”, Galleria291est, Roma<br />
settembre 2011 Mostra personale “Domiziana PicNic”, basilica di S.Gennaro extra moenia, Napoli<br />
maggio 2011 Mostra collettiva “ IV festival dei fotografi di scena”, Galleria del Cortile, Roma<br />
dicembre 2010 Mostra 7th Movie Venice Star Award e 2ndo premio, Casa del Cinema, Roma<br />
ottobre 2010 Mostra collettiva IV Festival dei fotografi di scena, Castello di Bracciano<br />
febbraio 2010 Mostra collettiva “Anvedi Roma” e 1mo premio, galleria mo.c.a., Roma<br />
dicembre 2009 Mostra 6th Movie Venice Star Award e 3zo premio, Casa del Cinema, Roma<br />
settembre 2009 Mostra personale “facciamocinema”, Galleria CineMag, Roma<br />
giugno 2009 Mostra personale “È impossibile”, Meeting del Mare di Marina di Camerota ( SA)<br />
alexkactus@yahoo.it<br />
WEB SITE: www.matteomignani.it<br />
info@matteomignani.it
SOGNANDO<br />
Nobiltà d'animo e di status a Palazzo Ferraioli.<br />
il ballo dei Re<br />
Le meravigliose sale di Palazzo Ferrajoli hanno aperto le porte ai più autorevoli<br />
rappresentanti della nobiltà, delle istituzioni e della cultura. Centocinquanta<br />
illustrissimi ospiti per far rivivere un meraviglioso evento ispirato al Ballo dei Re<br />
che si tenne a Napoli, a Palazzo Cassano, nel 1960.<br />
“Sognando... il ballo dei re”, è stata una celebrazione in grande stile<br />
per rievocare i fasti di cinquant’anni fa, quando l’Italia assaporava il<br />
gusto della rinascita. “Una realtà ben diversa dalle difficoltà dei nostri<br />
giorni, ma è proprio per questo - secondo Sara Iannone, splendida<br />
ideatrice e organizzatrice dell’evento che è stata recentemente<br />
insignita del prestigioso “Premio Internazionale Donna di Successo”<br />
A.E.R.E.C. ( Accademia Europea per le Relazioni Economiche e<br />
Culturali) - che non potrebbe esserci momento migliore per far rivivere<br />
il gran Ballo, come buon auspicio per il futuro dell’Italia e come<br />
occasione per ricordare e recuperare quel coraggio e quella forza che<br />
gli italiani hanno saputo dimostrare negli anni dopo la Seconda Guerra<br />
mondiale, trovando la via per ricostruire dalle macerie. Un inno alla<br />
bellezza e al piacere di stare insieme per ritrovare la gioia di vivere e la<br />
fiducia nel futuro”. Un simile evento non poteva non dedicare<br />
attenzione anche alla beneficenza. Nel corso di tutta la serata, infatti, è<br />
stato possibile sostenere un progetto del penitenziario minorile di<br />
Nisida partecipando a una speciale asta di oggetti preziosi, fra dipinti,<br />
bijou e diamanti, condotta da Camilla Nata. L’organizzazione<br />
dell’evento si è ispirata allo stile che caratterizzò il ballo nel 1960,<br />
richiamandone colori, profumi, suoni e sapori. Le sale e tutto il palazzo<br />
sono state ornati da composizioni floreali realizzate, proprio come<br />
allora, con rose, dalie, gladioli, orchidee e garofani rosa. Anche il<br />
buffet, naturalmente in tema partenopeo, ha riproposto alcune<br />
prelibatezze di quel luculliano menu di Palazzo Cassano, dai fritti misti<br />
alla napoletana, ai bocconcini di parmigiana, ai ravioli di ricotta e<br />
pistacchi, al lombetto di Conte lardellato con olive taggiasche e<br />
cicorietta piccante, fino al trionfo di dolci realizzati da Vincenzo<br />
Mennella, pasticcere di fama mondiale di Torre del Greco, compresa<br />
la mousse di arance glacé in bastione. Il tutto servito ai tavoli,<br />
anch’essi rigorosamente apparecchiati in stile con tanto di<br />
Capodimonte, candelabri d’argento e petali di rose. La serata è stata<br />
accompagnata dalle meravigliose musiche dell’orchestra diretta dal<br />
maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli che dopo la cena ha aperto le<br />
danze eseguendo anche pezzi dal repertorio anni ‘60 dei Rockers con<br />
Peppino di Capri. E a ricreare la magica atmosfera di quell’epoca ha<br />
pensato il tocco scenografico creato degli abiti di molte signore<br />
presenti che hanno voluto indossare i vestiti di Luigi Bruno, come<br />
sempre attento all’esaltazione della bellezza femminile e che, per la<br />
collezione di quest’anno, si è ispirato proprio alla donna anni ’50-’60.<br />
Tra gli ospiti erano presenti Francesco Serra di Cassano, erede del<br />
duca Francesco e della duchessa Elena ospiti della grande festa del<br />
1960, e il marchese Giuseppe Ferrajoli che ha ospitato il Ballo di<br />
quest’anno, entrambi membri del Comitato d’Onore di “Sognando... il<br />
Ballo dei Re”. Hanno partecipato inoltre la principessa Doris Mayer<br />
Pignatelli, il principe Carlo Massimo, i coniugi Ruspoli, la marchesa<br />
Dani del Secco d’Aragona, la principessa Daniela Pacelli, l’onorevole<br />
Catia Polidori, Luciano De Crescenzo, il chirurgo Angelo Fusco il<br />
vicepresidente dell’Autorità Garante della Privacy Giuseppe<br />
Chiaravalloti, il prefetto Fulvio Rocco, Silvana Augero, l’Event<br />
Manager Anna Mariani e il Presidente di Donna Impresa Valeriana<br />
Mariani. L’evento è stato affiancato da un comitato d’onore composto<br />
dal marchese Giuseppe Ferrajoli, Francesco Serra di Cassano, il<br />
principe Guglielmo Marconi Giovannelli, la principessa Elettra Marconi<br />
Giovanelli, l’ambasciatore di Monaco Antonio Morabito, l’ambasciatore<br />
d’Austria Christian Berlakovits e da un comitato promotore con, tra gli<br />
altri, Lucilla Vitalone, Betta Scarpa e Miriam Ponzi.<br />
un momento dell’asta di beneficenza<br />
nobiltà d’animo e di status a Palazzo Ferrajoli<br />
Valeriana Mariani e il principe<br />
Guglielmo Marconi Giovannelli<br />
Sara fotografata accanto ad un’opera<br />
del celeberrimo scultore Oliviero Rinaldi<br />
l'orchestra diretta da Jacopo Sipari<br />
il conduttore televisivo Alessandro Di Pietro con la moglie, lo stilista<br />
Luigi Bruno, la conduttrice Camilla Nata e il marito<br />
da sinistra: Anna Mariani, Marco Venturoni, Sara Iannone<br />
e Valeriana Mariani<br />
Sara Iannone, il marchese Giuseppe Ferrajoli, la presidente Mariagrazia<br />
Tetti, l'ambasciatore d'Austria Christian Berlakovits e la marchesa Dani<br />
Del Secco d’Aragona
HANNO DETTO<br />
opinioni a confronto<br />
MICHELE TRONCONI<br />
Presidente Sistema Moda<br />
Italia<br />
"L'export è la nostra forza"<br />
afferma Michele Tronconi alla<br />
sua ultima assemblea annuale<br />
come presidente, e alla<br />
presenza di Giorgio Squinzi,<br />
presidente di Confindustria, ha<br />
messo a fuoco i problemi senza<br />
nascondere i risultati raggiunti.<br />
Tra gli aspetti positivi il sostegno<br />
all'internazionalizzazione e alla<br />
crescita dell'export con<br />
l'apertura dell'ufficio Smi a<br />
Shanghai, a cui si sono già<br />
rivolte 250 imprese italiane. Non<br />
sono mancate le nuove missioni<br />
in Brasile e Siberia, a caccia di<br />
nuovi mercati. Ma Tronconi ha<br />
ricordato anche obiettivi non<br />
raggiunti, come il mancato<br />
riconoscimento a livello europeo<br />
del Made in per le merci extra<br />
Ue; il non riconoscimento<br />
energivoro, che costa alle<br />
imprese il 35% in più per<br />
l'energia, rispetto ai concorrenti europei. Al Governo una richiesta di<br />
coerenza, chi chiede alle imprese internazionalizzazione, deve<br />
sostenere la competitività sui mercati internazionali. “Nel ricordare<br />
queste criticità – conclude – sto solo difendendo l'integrità della<br />
filiera, perché se certi comportamenti divenissero sempre più diffusi<br />
potrebbero arrecare danni irreparabili per tutti, in prospettiva”.<br />
LAURA GHERARDI docente di Sociologia e Tecnica dell'Innovazione<br />
dell'Università Cattolica di Milano.<br />
"L'impresa sostenibile si legittima proprio perché crea valore in senso extrafinanziario.<br />
Oggi la sostenibilità, secondo Laura Gherardi, entra direttamente a far<br />
parte dello sviluppo e del business dell'impresa e consente strategie di lungo periodo".<br />
FRANCESCO MORACE Presidente Future Concept Lab<br />
"La sostenibilità non è una tendenza, come ha sottolineato nel suo appassionato intervento Francesco Morace di Future Concept Lab, bensì una precondizione<br />
per entrare nel mercato. Ad oggi il sistema moda non ha ancora mostrato particolare interesse e sensibilità, ma non si può più derogare.<br />
L'estetica deve trovare<br />
strategie che siano anche<br />
etiche. La sostenibilità,<br />
sgomberata dalle ideologie,<br />
è un nuovo modo di pensare<br />
e chi non lo capirà rimarrà<br />
fuori dal mercato. Il sistema<br />
moda italiano ha<br />
straordinarie possibilità e<br />
alcuni imprenditori hanno<br />
già intrapreso questa strada.<br />
La capacità locale che<br />
contraddistingue il made in<br />
Italy dovrà diventare globale<br />
per ridare valore all'italian<br />
way che spesso è già<br />
sostenibile".<br />
GIORDANO GIRONACCI<br />
Amministratore Delegato<br />
Melania<br />
“Portare ai piedi per due terzi<br />
della giornata una scarpa<br />
significa avere molta fiducia in<br />
cosa si calza. Le scarpe sono un<br />
prodotto strano, tutti le<br />
indossano e quasi nessuno ne<br />
conosce la complessità per<br />
realizzarle. Per i bambini poi<br />
l’argomento diventa<br />
delicatissimo; occorrono<br />
competenza, passione, amore<br />
per un lavoro che è al tempo<br />
stesso industriale (Melania<br />
produce 12.000 paia al giorno) e<br />
artigianale (ogni calzatura ha la<br />
massima accuratezza nella<br />
ricerca dei materiali e della<br />
“forma” per la tutela della<br />
crescita del bambino). Mio padre<br />
Manfredo, fondatore dell’azienda<br />
Melania e tuttora anima dell’impresa, è sempre stato all’avanguardia in queste scelte; in più siamo stati i primi e credere e ad investire nella<br />
creazione di un brand e nella comunicazione, in un periodo in cui in televisione andavano solo le multinazionali ed in settori merceologici con ben<br />
altre marginalità. Ora la sfida è con un sistema distributivo che cambia, in evoluzione - in Italia e all’estero - ed anche qui ci stiamo muovendo<br />
bene, ottenendo grandi soddisfazioni.”<br />
SANTO VERSACE Presidente di Fondazione Altagamma<br />
"Nei secoli gli incisori, gli orafi, i maestri d'ascia e gli artigiani di ogni mestiere hanno reso<br />
famosa l'Italia nel mondo. Su questo inestimabile patrimonio di sapienza manuale hanno<br />
proliferato i mestieri artigiani e le arti e si è formato il gusto estetico che da sempre<br />
caratterizza il nostro Paese. Nel Novecento, il connubio di questo saper fare con la<br />
creatività del genio individuale e con le continue innovazioni tecnologiche ha permesso la<br />
nascita e la crescita di un'industria manifatturiera che ha conquistato il mondo grazie ai suoi<br />
contenuti simbolici e alla sua qualità assoluta. Il lavoro manuale soffre oggi di una crisi di<br />
vocazione, dovuta anche alla scarsa fascinazione che questi mestieri sono in grado di<br />
esercitare sui ragazzi nel delicato momento della scelta della loro carriera formativa.<br />
Fondazione Altagamma si è impegnata in un<br />
progetto di valorizzazione e promozione del<br />
lavoro manuale, chiamato “Il successo nelle<br />
mani”, che si rivolge in particolare agli studenti<br />
delle scuole medie inferiori e ai loro genitori, per<br />
invitarli a considerare l'avviamento ad una<br />
carriera di studi tecnico-professionali. In<br />
collaborazione con il Centro Sperimentale di<br />
Cinematografia di Milano, ha realizzato un<br />
filmato che ha l'obbiettivo di fornire una<br />
rappresentazione contemporanea del lavoro<br />
manuale, che invogli i ragazzi ad imboccare<br />
questo percorso. E' stato quindi utilizzato un<br />
linguaggio per immagini adatto ai giovani, ma<br />
anche ai loro familiari, primi responsabili di<br />
scelte che spesso penalizzano il lavoro<br />
manuale. Il film riporta una serie di<br />
testimonianze di imprenditori Altagamma<br />
(Gianmaria Buccellati, Vittorio Moretti, Ottavio<br />
Missoni, Carlo Riva) e alcuni nuovi talenti di altre<br />
imprese (Paolo Dazzara di illycaffè, Clemente<br />
Olivadoti di Bulgari, Federica Giorgi di Gucci,<br />
Francesco Rodriquez di Flos) che hanno basato<br />
sull'abilità manuale il loro successo e le loro<br />
prospettive di carriera. Sul lavoro manuale, integrato con le nuove tecnologie, si fonda il<br />
successo dei grandi marchi italiani. Con l'abilità delle mani i giovani possono rendere<br />
materia i sogni di milioni di persone, e costruire il loro futuro”<br />
www.donnaimpresa.com<br />
MIUCCIA PRADA Stilista<br />
“La moda oggi non riflette un modo in crisi, se c'e'<br />
una cosa che evidenzia e' la differenza tra ricchi e<br />
poveri. Il cliente che in gergo noi chiamiamo<br />
aspirational non c'e' piu'. Adesso c'e' un mercato<br />
molto economico rappresentato da H&M e Zara e<br />
un livello molto costoso: sta scomparendo la via di<br />
mezzo. L'Europa e' un posto a se stante, molto piu'<br />
difficile da leggere, dove c'e' ancora la fascia dei<br />
cosiddetti chic o snob, che si vestono ma non<br />
vogliono far vedere che spendono. Quando non<br />
hai niente, il primo strumento di emancipazione e' il<br />
corpo, il secondo e' il vestito. Dopo la musica, la<br />
moda e' la cosa piu' popolare. Nonostante tutto e'<br />
democratica. La moda e' ben piu' ampia del lusso”.<br />
44 www.donnaimpresa.com
ALESSIA FABI<br />
Amministratore<br />
Delegato e<br />
Responsabile<br />
Commerciale Fabi<br />
Shoes<br />
"Il Made in Italy è una<br />
grande forza, diamo<br />
l'esempio al nostro<br />
Paese che si può fare<br />
anche l'eccellenza". Con<br />
queste parole di Gaetano<br />
Marzotto, presidente di<br />
Pitti Immagine, ha aperto<br />
i battenti l'edizione<br />
numero 82 di Pitti<br />
Immagine Uomo, la<br />
rassegna internazionale<br />
della moda maschile che<br />
www.fabishoes.it<br />
ha presentato a Firenze le anteprime delle collezioni<br />
primavera-estate 2013 di oltre mille brand italiani e<br />
internazionali. Nel corso della cerimonia d'apertura<br />
l'economista Marco Fortis ha presentato uno studio della<br />
Fondazione Edison, secondo cui l'Italia è il Paese più<br />
competitivo al mondo nei tre comparti del tessile,<br />
dell'abbigliamento, e della filiera cuoio - pelletteria - calzature.<br />
"Il sistema Paese - ha detto Alessia - non é competitivo:<br />
energia troppo cara, burocrazia, inefficienze, infrastrutture<br />
obsolete. Le imprese, nonostante ciò, riescono ad essere<br />
competitive". Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda<br />
Italia, ha accusato la politica di aver fatto scelte sbagliate per il<br />
settore: "Troppo presto si è pensato che fosse un'industria al<br />
tramonto". Fabi Shoes: una storia imprenditoriale di valore.<br />
Una storia speciale che ha portato l’azienda ad affermarsi in<br />
ambito internazionale. Un mix di successi, responsabilità,<br />
crescita, riconoscimenti e traguardi, iniziato nel lontano 1965.<br />
VALENTINO ORLANDI Titolare e Amministratore<br />
Per Valentino Orlandi il Made in Italy non è un trend<br />
temporaneo o un mero valore aggiunto, ma rappresenta da<br />
sempre il carattere distintivo ed il principale punto di forza<br />
dell’azienda. Le collezioni Valentino Orlandi sono riconosciute<br />
nel mondo per una qualità ed uno stile che solo una<br />
manifattura totalmente made in Italy può realizzare. Grazie a<br />
questo valore l’azienda è cresciuta costantemente nel tempo,<br />
acquisendo una dimensione sempre più internazionale, con<br />
una presenza sempre più forte nei nuovi mercati. L’eccellenza<br />
e la qualità dei nostri artigiani, l’attenzione ai particolari,<br />
l’esplorazione di nuove<br />
soluzioni stilistiche,<br />
sono la testimonianza<br />
migliore di ciò che<br />
significa oggi made in<br />
Italy, e sono i punti di<br />
riferimento da cui partire<br />
per reagire all’attuale<br />
momento di crisi.<br />
PELLETTERIE<br />
VALENTINO ORLANDI<br />
Via Enrico Mattei 25<br />
Zona Industriale<br />
30172 CORRIDONIA<br />
( MC)<br />
T.0733.283090 F 041<br />
0733.281737<br />
www.valentinoorlandi.it<br />
info@valentinoorlandi.it<br />
mail: info@sitonvenezia.it<br />
GAETANO MARZOTTO Presidente di Pitti<br />
Immagine<br />
"Il Made in Italy è una grande forza, diamo l'esempio<br />
al nostro Paese che si può fare anche l'eccellenza".<br />
Con queste parole di Gaetano Marzotto, presidente di<br />
Pitti Immagine, ha aperto i battenti l'edizione numero<br />
82 di Pitti Immagine Uomo, la rassegna internazionale<br />
della moda maschile che ha presentato a Firenze le<br />
anteprime delle collezioni primavera-estate 2013 di<br />
oltre mille brand italiani e internazionali. Nel corso<br />
della cerimonia d'apertura l'economista Marco Fortis<br />
ha presentato uno studio della Fondazione Edison,<br />
secondo cui l'Italia è il Paese più competitivo al<br />
mondo nei tre comparti del tessile, dell'abbigliamento,<br />
e della filiera cuoio-pelletteria-calzature. "Il sistema<br />
Paese - ha detto - non é competitivo: energia troppo<br />
cara, burocrazia, inefficienze, infrastrutture obsolete.<br />
Le imprese, nonostante ciò, riescono ad essere<br />
competitive". Michele Tronconi, presidente di Sistema<br />
Moda Italia, ha accusato la politica di aver fatto scelte sbagliate per il settore: "Troppo<br />
presto si è pensato che fosse un'industria al tramonto".<br />
BARBARA JOVINE Stilista SOLE SRL - CALZATURE SITON<br />
Le Calzature Siton portano la firma di una giovane stilista venezia Siton il marchio di<br />
scarpe ed accessori che nonostante la recente nascita sta già registrando interessanti<br />
e crescenti riscontri nel mercato<br />
sia nazionale che internazionale.<br />
La ricetta del successo sta<br />
unicamente in una parola d'ordine<br />
: la qualità, un imperativo che<br />
governa la selezione accurata dei<br />
materiali e la cura attentissima dei<br />
dettagli compresa quella degli<br />
accessori tutti lavorati a mano. È<br />
una qualità che passa anche<br />
attraverso la scelta di lavorazioni<br />
Artigianali ; tutte venete le aziende<br />
partner, italiane le concerie. Per un<br />
marchio che è rigorosamente<br />
made in italy anzi made in veneto.<br />
E' il nome stesso che in dialetto<br />
veneto significa libellula ( appunto<br />
il simbolo della firma Siton) a<br />
rimandare a tale intento di<br />
rimanere fedele alla tradizione<br />
artigiana del territorio.<br />
SOLE SRL<br />
Via Milano 5<br />
FRANCESCA ROMANA RINALDI<br />
Docente SDA Bocconi<br />
«La stagione dell'iper-consumo è finita, oggi si<br />
parla di consumo condiviso e di un<br />
consumatore più selettivo interessato<br />
all'impatto sociale e ambientale del prodotto.<br />
La fedeltà alla marca sarà conquistata solo<br />
sulla base di rispetto e amore. La moda<br />
sostenibile inoltre può valorizzare know how<br />
locali e la conseguente unicità di una<br />
produzione. Ad oggi resta ancora il problema<br />
dell'informazione che deve essere<br />
coinvolgente e dinamica per diffondere la<br />
cultura dell'innovazione".<br />
30172 VENEZIA - MESTRE<br />
T.041 977988 F 041 5056039<br />
www.siton.it<br />
mail: info@sitonvenezia.it<br />
IPPOLITO MATRICARDI Amministratore<br />
“Sessant’anni di strada, esperienza e nuovi traguardi raggiunti per<br />
essere sempre più vicini alla realtà della calzatura italiana: ecco<br />
come possiamo sintetizzare la realtà della Matricardi S.p.A. La<br />
nostra azienda, infatti, nasce e si sviluppa per raggiungere<br />
l’obiettivo di diventare il principale partner nazionale per<br />
l’approvvigionamento delle materie prime dei calzaturifici italiani ed<br />
oggi, grazie all’apertura della linea dedicata al collegamento del<br />
polo conciario lombardo con le Marche e l’Abruzzo ed il<br />
recentissimo avvio della linea giornaliera con la Campania è<br />
sicuramente leader nel settore. Svolgendo un servizio di trasporto<br />
giornaliero sulle regioni: Marche, Abruzzo/Molise, Umbria,<br />
Toscana, Veneto, Lombardia e Campania, creiamo con i nostri<br />
clienti una partnership dove ogni singolo servizio rappresenta “il<br />
trasporto su misura” capace di far fronte alle innumerevoli criticità<br />
di cui il mercato ci rende partecipi, ciò al fine di creare un modello<br />
logistico sempre più coerente con la nostra filosofia aziendale. La<br />
flessibilità è ciò che ci contraddistingue da tutti i nostri competitor<br />
... non a caso "progetti in movimento" che è, prima ancora che lo<br />
slogan aziendale, la nostra missione aziendale”.<br />
ANNARITA PILOTTI<br />
Titolare e Amministratore<br />
La Loriblu è oggi un punto di<br />
riferimento ed un esempio da<br />
seguire, per ciò che concerne il<br />
made in Italy. L’azienda guidata<br />
da Graziano Cuccù e Annarita<br />
Pilotti, nel periodo più forte<br />
della crisi economica mondiale,<br />
ha continuato a crescere a<br />
doppia cifra anno su anno,<br />
diventando un marchio leader<br />
nel settore delle calzature di<br />
lusso. Il fatturato è cresciuto di<br />
pari passo all’immagine<br />
internazionale del brand, grazie<br />
anche a costanti investimenti in<br />
termini di marketing e<br />
distribuzione: nel 2012 sono<br />
state aperte nuove boutique<br />
monomarca in Italia e<br />
all’estero, tra cui Mosca,<br />
Khabarovsk, Porto Rotondo,<br />
Forte dei Marmi, Montecatini,<br />
Bari e a breve sarà inaugurata<br />
anche la prestigiosa vetrina di<br />
Parigi. Lo stabilimento<br />
produttivo di Porto S.Elpidio,<br />
che ha ricevuto visite anche<br />
dall’estero, è il cuore<br />
produttivo, con una sede<br />
avveniristica al cui interno<br />
vengono realizzate tutte le<br />
collezioni. www.loriblu.it<br />
MATRICARDI S.p.a. _ Via Toscana 7/9 _ Monte San Pietrangeli (Fm)<br />
info@matricardispa.com _ www.matricardispa.com<br />
GIUSEPPE ZANOTTI Design<br />
“Vede questa foto di Lady Gaga sull'iPhone? Me l'ha inviata mezz'ora fa dalla<br />
Corea. È stupita perché su queste scarpe riesce a camminare. A lei non interessa<br />
che su queste zeppone si possano muovere dei passi, perché se le mette solo per<br />
scattare la foto del nuovo album. Ma a me non interessa semplicemente<br />
assecondare il capriccio di una star: io faccio sperimentazione industrializzabile.<br />
Anche se non è certo grazie alle celebrities che vendo le mie creazioni. Ma grazie a<br />
loro la comunicazione è trasversale in tutto il globo”. Il brand Giuseppe Zanotti<br />
nasce nella metà degli anni ‘90 dalla passione dell’omonimo design per la moda e<br />
per i piedi femminili, per l’arte e per l’artigianato. “<br />
Via Dell’Artigianato, 28 San Mauro Pascoli ( FC),<br />
ITALY<br />
www.giuseppezanottidesign.com
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O.M.M. official partner ADRIATIC TROPHY 2012<br />
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O.M.M. Officine Minuterie Metalliche dal 1969 _ Accessori per calzature e pelletterie<br />
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Piero Chiambretti<br />
UI<br />
di Valeriana Mariani<br />
Piero<br />
GRANDE<br />
L’IRONIA È L’IPOTENUSA DEL LATO INTELLIGENTE<br />
DI UNA PERSONA. DI BASE, CE L’HA SOLO CHI È<br />
ALL’ ALTEZZA<br />
E’ dotato di eccellenti capacità comunicative,<br />
quelle che più generalmente vengono definite<br />
“ abilità di leadership”, ma la leadership non è<br />
necessariamente sinonimo di dispotismo. Si<br />
tende infatti spesso ad associare il concetto di<br />
leadership al ruolo di “ comando”, di autorità. In<br />
realtà le cose non stanno esattamente così. Il<br />
leader non è solo colui che comanda, anche se<br />
spesso le cose coincidono: è piuttosto chi sa<br />
guidare un gruppo di persone, non ha dubbi<br />
sugli obiettivi da raggiungere e lavora con il suo<br />
team per perseguirli. Ed è proprio il suo riuscire<br />
a trasmette empatia ma soprattutto a sviluppare<br />
un’ottima capacità di comunicazione che sono<br />
alla base della sua leadership.<br />
www.donnaimpresa.com
PIERO CHIAMBRETTI<br />
... L' ESPLOSIONE DELLA<br />
PRIMORDIALE ENERGIA<br />
COSMICA DEL BIG BANG.<br />
La sua scioltezza, l’estroversione, l’audacia, la disinvoltura, la schiettezza<br />
e, non ultimo, il tagliente sarcasmo, fanno di lui un vero fuoriclasse: un<br />
“Leaderman”. Dietro la sua manifesta giovialità penso si celi però, di contro,<br />
un animo introverso, sebbene pure non del tipo di quelli che leggono<br />
Sartre e dicono “L’inferno sono le altre persone a colazione”. Piuttosto uno<br />
a cui penso capiti con non rara consuetudine, di trovare le altre persone<br />
stancanti. Almeno quando queste non abbiano a che appagare la sua<br />
innata curiosità. Mai annoiato da sé stesso, Piero credo abbia, come tutti<br />
coloro che posseggono il gene dell’introversione (… sarebbe più opportuno<br />
definirlo il “Genio” dell’introversione), bisogno di spegnersi e ricaricare le<br />
pile. La sua formula potrebbe esser grossomodo due ore da solo per ogni<br />
ora di socializzazione. E questo non è essere asociali. Non è segno di<br />
misantropia. Non richiede cure. Perché per gli introversi stare da soli coi<br />
propri pensieri è riposante come dormire, nutriente come il mangiare. Le<br />
sue relazioni con il prossimo sono del tipo: “Io sono ok, tu sei ok. In piccole<br />
dosi”. Uno come lui non si può controllare, non si può asservire: Piero è il<br />
classico tipo da “ prendere o lasciare”. Fuori o dentro dal palcoscenico è<br />
semplicemente sé stesso, e deve esserlo subito, senza indugi o<br />
tentennamenti, senza mediazioni e strategie a lungo termine. Lo si<br />
potrebbe definire un razional-impulsivo, un filosofo del “Qui e ora” e/o del<br />
“Se non ora quando” (a voler rubare il motto alle femministe<br />
contemporanee) che detto così, parrebbe, come in effetti lo è, un<br />
controsenso in termini … eppure. Eppure la sua vivace, intensa, attività<br />
cerebrale, strano a dirsi, ben si coniuga con il raziocinio. L’importante<br />
semmai per lui è che la ragione abbia a che “trovare le sue ragioni” ,<br />
laddove si contempli un feeling nei confronti di qualcuno/a e/o un interesse<br />
nei confronti di qualcosa, in un lasso di tempo relativamente (e<br />
ragionevolmente) breve tanto da non affievolire l'entusiasmo. Credo infatti<br />
che il nemico numero uno di Piero sia la noia, e dunque se non risulta per<br />
lui plausibile incanalare le proprie energie in un'attività che gli dia la<br />
straordinaria soddisfazione e gioia della creazione nell’immediatezza,<br />
abbandona l’impresa. Il gioco non vale la candela, insomma. Ciò che conta<br />
per lui, ritengo sia il lasciare un’impronta indelebile delle proprie gesta ma,<br />
non di meno, l’essere sempre impegnato in qualcosa che catturi davvero la<br />
sua attenzione, che lo faccia sentire vivo e motivato, e perché no, che sia<br />
funzionale al suo progetto di vita. E comunque sia, nota a suo merito, il<br />
rifuggire dalle persone e/o dalle cose per noia, prima ancora che essere un<br />
atto di egoismo trovo sia da contemplare come pura filantropia: certa come<br />
sono che riuscirebbe ad avvelenare la vita di chi gli sta intorno quando si<br />
annoia, incapace com'è di fingere, fosse anche per gentilezza o per quieto<br />
vivere, non farebbe nulla per mascherare il proprio funesto disappunto,<br />
rischiando di ferire gli altri. Cosa che non è nella sua natura, né tanto meno<br />
nel suo stile. Sempre alla conquista di nuovi mondi dunque, saltando di<br />
palo in frasca tra questo e quello. "Questo e quello" che, in entrambi i casi,<br />
Piero riesce sempre a fare benissimo. E con lode.<br />
Valeriana Mariani, Piero Chiambretti e Mirka Cesari al VIP master di Milano Marittima<br />
www.donnaimpresa.com
UGO MARIA CIONFRINI<br />
“LA CURIOSITÀ È L’ANIMA DELLA<br />
FANTASIA… NELLA FOTOGRAFIA È INSITO<br />
L’ATTIMO FUGGENTE”.<br />
Vive a Roma, diplomato al Liceo Artistico, inizia già all’età di undici anni<br />
a fotografare con la sua Kodak americana, scattando foto in modo<br />
obliquo per creare una suggestiva prospettiva ed allo stesso tempo per<br />
racchiudere in essa un’immagine più estesa. Alle scuole medie, nella<br />
scuola sperimentale De Coubertin in Roma, si cimenta anche nella<br />
stampa in bianco e nero.<br />
“ Ugo Maria Cionfrini è meglio conosciuto per<br />
il suo lavoro pionieristico nel catturare figure<br />
animate all’interno di uno zampillo<br />
di acqua. Egli è considerato il primo<br />
artista a scoprire che, in acqua, una<br />
persona può vedere figure di varie<br />
forme, come gli animali (cobra,<br />
elefanti, etc) e persone (Ballerina)”<br />
www.ugomariacionfrini.com<br />
UTRECHT NEDERLAND<br />
ARCHEOLOGIA<br />
DELLA<br />
COMUNICAZIONE<br />
IN<br />
ROSSO<br />
PAOLO<br />
SISTILLI<br />
Anfisbena,<br />
Scultura in bronzo patinato rosso Ferrari<br />
www.paolosistilli.nl<br />
www.donnaimpresa.com
di Stefania Maggiulli<br />
Alfieri - Critica d’arte<br />
LA PRODUZIONE ARTISTICA DI<br />
PAOLO SISTILLI NON PUÒ<br />
ESSERE ESPRESSA FACENDO<br />
RIFERIMENTI A CANONI PRECISI<br />
DI RIFERIMENTO ESTETICO E<br />
TANTOMENO SI PUÒ TENTARE<br />
UN APPROCCIO COGNITIVO IN<br />
RIFERIMENTO ALL’ASTRATTISMO<br />
STORICO.<br />
Di fatto Sistilli parla un suo linguaggio che<br />
segue percorsi della mente e dell’anima,<br />
visioni dilatate dell’esistenza che<br />
appartengono intimamente all’autore<br />
traducendosi in un tutto infinito che, solo per<br />
caso, trova attimi di spazio-esistenza<br />
attraverso forme e colori. La lettura può solo<br />
adeguarsi e il fruitore adagiarsi cercando la<br />
sintonia giusta per creare il contatto, senza<br />
tuttavia soffermarsi su ciò che l’occhio<br />
“crede” divedere, essendo l’immagine pura<br />
illusione. Il rosso sembra costituire una<br />
sorta di firma dell’autore, entrando a<br />
fondersi con l’opera ora in modo discreto,<br />
quasi distratto ora in maniera<br />
preponderante a delineare la forma come<br />
nel caso delle sculture. Colore che<br />
associato alla forma esalta il dinamismo e<br />
insieme cattura l’attenzione focalizzandola<br />
sul soggetto. Nella scultura è evidente il<br />
movimento costante, riporta al cerchio che,<br />
aprendosi nello spazio, esplora e si<br />
determina liberandosi dalla struttura<br />
geometrica alla quale tuttavia farà ritorno, in<br />
quel gioco infinito dell’eterno ritorno che<br />
cangia la natura delle cose pur lasciandole<br />
sé stesse nell’essenza profonda. Il tempo<br />
viene annullato divenendo qualcosa di<br />
estremamente personale, un ritmo non<br />
cronologico ma animistico, che sollecita la<br />
proiezione di quell’io cosmico che apre a<br />
considerazioni universali sull’esistenza e il<br />
costante divenire.<br />
Le opere scultoree di Sistilli si possono<br />
percepire quali installazioni in movimento<br />
intellettuale, collegate alle attività dello<br />
spirito ed esperenziali, oggetto di percezioni<br />
e riflessioni individuali e interiori.<br />
Nelle foto in alto: una bellissima carrellata di opere recenti del Maestro Paolo Sistilli<br />
L’APPROCCIO CON LE<br />
OPERE DI PAOLO SISTILLI, SI<br />
PRESENTA SIN DAL PRIMO<br />
ISTANTE COMPLESSO E<br />
COINVOLGENTE, TANTO<br />
QUANTO AFFASCINANTE<br />
LA TESI SVILUPPATA<br />
ATTORNO AL CONCETTO<br />
DI ARCHEOLOGIA DELLA<br />
COMUNICAZIONE.<br />
Non un manifesto e tantomeno una<br />
linea di pensiero di facile approccio,<br />
piuttosto un’indagine personale e<br />
intima, espressa attraverso una<br />
ricerca profondamente soggettiva<br />
che si palesa attraverso una tecnica<br />
altrettanto puntuale e ricca di rimandi<br />
simbolici.<br />
Il termine Archeologia rimanda alla<br />
storia, all’etimologia stessa del<br />
significato greco quale ispezione,<br />
ricerca, il raccontare la storia<br />
dell’uomo attraverso i segni.<br />
La Storia volta al passato che<br />
conduce al presente, ma qui<br />
improvviso, arriva lo stravolgimento,<br />
Sistilli cambia i paradigmi e la<br />
semantica stessa che riporta all’uso<br />
comune della terminologia,<br />
condizionandone la percezione nella<br />
concezione assimilata e codificata<br />
nel tempo. La storia come<br />
cognizione di susseguirsi di fatti,<br />
nell’opera dell’artista si spoglia del<br />
comune senso di narrazione in<br />
successione temporale cronologica;<br />
il tempo assume valore relativo e<br />
universale. Di primo acchito il<br />
riferimento corre alla filosofia greca<br />
del tutto scorre (panta rei), “tutto è in<br />
costante divenire contrapponendosi<br />
con la filosofia dell’essere”<br />
(Parmenide). Nell’opera di Sistilli il<br />
tempo è relativo, è un divenire<br />
costante, infinito ed inesauribile che<br />
incide sulla realtà mutandola nella<br />
forma, pur lasciandone intatta<br />
l’identità interiore e l’anima che<br />
caratterizza il significante. Il ricorso ai<br />
simboli è studiato e si sposa con la<br />
dimensione cromatica che diventa<br />
simbolica a sua volta. Paolo Sistilli<br />
elabora un suo criterio di Alfabeto,<br />
definendolo “Immaginario”,<br />
l’ispirazione tratta dalle iscrizioni<br />
murali che riportano tracce<br />
dell’umana esistenza in ogni tempo e<br />
lo sgretolarsi dei supporti,<br />
compromessi da aggressioni<br />
esterne, rimandano tracce di una<br />
comunicazione affidata ai simboli<br />
della scrittura e del passaggio<br />
dell’uomo. Scrittura e linguaggio in<br />
continua evoluzione e cambiamento<br />
semantico che attribuisce nuovi<br />
significati o svuota dai concetti<br />
iconici, annullandoli della loro identità<br />
primaria accompagnando la storia<br />
dell’uomo.<br />
La lingua che unisce o che divide<br />
nell’impossibilità di comunicazione<br />
assume nell’opera di Sistilli<br />
significato autonomo, affidando al<br />
glifo, nelle sua peculiarità, la<br />
testimonianza di quel complesso<br />
processo di comunicazione allargata<br />
e codificata. La lingua che Sistilli<br />
inventa è comunicazione libera, non<br />
segue una grammatica se non quella<br />
del divenire e del cambiamento<br />
formale, nulla è certo ma piuttosto<br />
immaginato e intuito, confluendo in<br />
quell’idea universale del divenire<br />
costante di ogni forma di esistenza.<br />
Ci troviamo di fronte ad uno specchio<br />
che interroga l’essere interiore, il<br />
significato di esistere piuttosto che<br />
vivere inteso in senso biologico;<br />
l’artista suggerisce un’esistenza che<br />
si sviluppa su più livelli rientrando in<br />
una dimensione cosmica del tutto<br />
infinito. L’Alfabeto Immaginario si<br />
dilata e si slega dall’essenza<br />
primaria che l’ha concepito<br />
contrastando il concetto di tempo<br />
quale valore assoluto e irrinunciabile,<br />
esprimendolo in rapporto alla<br />
coscienza soggettiva che lo<br />
determina su piani emozionali<br />
piuttosto che storico-oggettivi. A<br />
rinforzare la ricerca esistenziale,<br />
presente nell’arte di Sistilli, appare il<br />
simbolo assoluto del divenire<br />
costante: l’Uroboro. L’Uroboro<br />
simbolo antichissimo del divenire<br />
circolare, dell’eterno ritorno, del<br />
divenire costante, della natura<br />
www.donnaimpresa.com
MASSIMO PALLOTTI<br />
IMPRENDITORE, SCRITTORE, ARTISTA.<br />
Nasce a Fermo 54 anni fa. Imprenditore di un'azienda di marmo da anni si diletta a scrivere racconti<br />
e poesie e a dipingere quadri.<br />
ATTIVITA' LETTERARIA<br />
Ha pubblicato due libri Con le stelle negli<br />
occhi e La sedia in fondo alla stanza.<br />
Sono libri a sfondo autobiografico,<br />
racconti e poesie che lo descrivono nel<br />
suo intimo e nei suoi affetti più cari. Libri<br />
da leggere e rileggere: la prima volta solo<br />
per il puro piacere dei periodi scorrevoli<br />
incastrati in un’architettura perfetta, la<br />
seconda volta per approfondire le<br />
riflessioni che la prima lettura fa emergere<br />
ma non concludere.<br />
GIOCHI<br />
DI<br />
OMBRE<br />
E<br />
MATERIA<br />
La particolarità<br />
delle sue opere<br />
è l'utilizzo di<br />
pietre e<br />
materiali vari. Il<br />
colore base il<br />
bianco.<br />
SU DI ME<br />
Cosa dire di un personaggio in bilico da sempre<br />
tra tristezza ed eccessi che cerca di far<br />
rinascere un passato spesso dimenticato. Chi<br />
scrive, o prova a farlo, è al servizio del tempo<br />
che a sua volta gli restituisce emozioni lontane<br />
... dolore e vibrazioni dolcissime. Un foglio<br />
bianco, una tela immacolata equivalgono ad<br />
una finestra per il cuore dove con delicatezza<br />
puoi affacciarti per osservare, curiosare o<br />
dannarti l' anima. Aprire scomparti polverosi e<br />
dimenticati può risultare a molti scomodo se<br />
non inutile ma... dimenticare è anche un po'<br />
dimenticarsi. Io ricoloro quei momenti usando<br />
quella che amo chiamare polvere di stelle. La<br />
lancio e attendo che ricada illuminando quel<br />
mondo nascosto, lì mi siedo e lascio libera la<br />
mano di scrivere per ore alternando lacrime a<br />
sorrisi. È il mio omaggio al rispetto, è la vela<br />
che dispiego mentre con mano ferma afferro il<br />
timone. Scrivere richiede coraggio, farlo<br />
onestamente lo pretende. Nei momenti di buio<br />
accumulato mi munisco di colori e pietre e<br />
stoffe e colla e li getto tutto su di una tela che<br />
lentamente descrive quell' oltre che vedo. Non<br />
vi è un vero motivo per cui certe cose<br />
avvengono... sono richieste dall' anima, sono<br />
onde regalate da un mare fantastico che è<br />
racchiuso in ognuno di noi. Posso aggiungere<br />
ben poco e forse cancellare molto ma...<br />
descrivere un' anima è cosa impossibile, la<br />
razionalità qui non esiste. Sognate, fatelo<br />
sempre ma in modo libero, sognate di essere<br />
chi volete in quel momento e vi garantisco che<br />
la vostra visione del mondo cambierà e vi<br />
insegnerà come fece a me il muro che<br />
circondava il collegio, a guardare dove altri non<br />
vogliono né possono, sarete pronti a cercare<br />
risposte sempre oltre.<br />
www.donnaimpresa.com
Nel distretto affaristico di<br />
Sydney batte un cuore<br />
italiano. Level 20, 44<br />
Market Street: qui si trova<br />
il quartier generale della<br />
Camera di Commercio e<br />
Industria Italiana a<br />
Sydney,unufficio<br />
composto da oltre dieci<br />
persone che lavorano<br />
instancabilmente per<br />
avvicinare il piú possibile<br />
Italia e Australia.<br />
di Luigi Mariani<br />
La Chamber of Commerce é una societá no profit operativa dal 1922,<br />
che, oltre a offrire servizi commerciali alle aziende italiane e<br />
australiane, organizza eventi promozionali e anima un network che<br />
incorpora non solo la business comunity locale, ma anche i media e le<br />
autoritá politiche. La pubblicazione camerale, Voi Tutti ( trimestrale in<br />
lingua inglese), da semplice bollettino per i soci é divenuta la prima<br />
rivista di lifestyle italiano in Australia, tanto che si appresta ad uscire<br />
presso edicole selezionate in allegato al popolare magazine Vogue<br />
Living. Con un fatturato di cinque milioni di dollari australiani, la<br />
Camera di Sydney si é confermata per il quarto anno consecutivo la<br />
prima nel suo circuito. Un successo che non si basa solo sui numeri,<br />
naturalmente, ma su un’idea, su una vision alternativa del ruolo di<br />
Camera di Commercio all’estero. E dietro un’idea vincente, come<br />
avviene nella maggior parte dei casi, c’é un uomo ispirato, sostenuto da<br />
un team affiatato. Nicola “Nicholas” Caré, 49 anni, ingegnere, nel 1983<br />
si é trasferito a Sydney, dopo aver trascorso la sua infanzia tra<br />
Catanzaro e Roma, e dal 1999 é Segretario Generale della Camera.<br />
La bontá del suo lavoro gli é valsa un posto nel Consiglio di<br />
Amministrazione di Assocamerestero, in rappresentanza di tutti i<br />
segretari generali, e negli organi di altre aziende australiane, pubbliche<br />
e private, oltre al titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.<br />
NICHOLAS<br />
CARÉ<br />
Segretario Generale<br />
THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE<br />
AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC.<br />
PUBBLICO&PRIVATO<br />
A TU PER TU CON<br />
<strong>LUI</strong><br />
www.donnaimpresa.com 31
“Da italiano,<br />
poi, non posso<br />
non citare la<br />
mamma: é lei<br />
che mi ha<br />
educato, é lei la<br />
persona alla<br />
quale devo quel<br />
che sono. Non<br />
scordiamoci<br />
che essere una<br />
buona madre,<br />
in fondo, é<br />
l’impresa delle<br />
imprese ”.<br />
Era un ragazzo quando si trasferí in Australia: cosa la<br />
spinse a dare questa svolta radicale alla sua vita?<br />
La prima volta venni in vacanza e rimasi immediatamente<br />
colpito dalla semplicitá dello stile di vita australiano.<br />
Ai tempi realizzai subito che l’Australia era la Valle<br />
dell’Eden dove avrei voluto spendere il resto della mia<br />
vita; oggi, a distanza di venticinque anni, devo dire che é<br />
rimasto un paese a misura d’uomo, in cui si vive bene.<br />
Qui le differenze di classe non si avvertono, a differenza<br />
di quanto accade in altre societá piú antiche e tradizionali,<br />
come quelle europee; le opportunitá di lavoro sono<br />
numerose e soprattutto c’é la possibilitá di crescere<br />
professionalmente in qualsiasi campo. Io fui fortunato,<br />
quando arrivai, a inizio anni ottanta, perché anche le<br />
ultime forme di discriminazione nei confronti degli<br />
italiani stavano svanendo: la popolazione cominciava<br />
finalmente ad apprezzare il contributo dei migranti<br />
italiani allo sviluppo del paese. Ricordo ancora il mio<br />
primo lavoro, per ripagarmi gli studi di ingegneria: ero<br />
addetto alla filatura in un’azienda che produceva tappeti.<br />
Ai tempi non parlavo quasi una parola d’inglese, ma<br />
quando il manager, durante il colloquio d’assunzione, mi<br />
chiese se conoscessi la lingua, io risposi solamente “yes!”<br />
e cosí ottenni il posto. Non ho mai lavorato tanto<br />
duramente come in quel periodo, ma la considero ancora<br />
come una delle esperienze piú intense e formative della<br />
mia vita: ho imparato a condividere le gioie e i sacrifici<br />
quotidiani degli emigrati, non solo italiani, che<br />
lavoravano insieme a me, e coi quali comunicavo<br />
attraverso un idioma del tutto particolare, un misto tra<br />
calabrese, inglese, croato e lingue di altre comunitá<br />
rappresentate in fabbrica. Fuori dal lavoro preferivo<br />
frequentare australiani, per questioni di adattamento,<br />
anche se questo significava rimpinzarsi di hamburger e<br />
patatine e rinunciare alla pasta.<br />
Come é cambiata l’Australia, da allora?<br />
E’ cambiata in maniera considerevole. Negli anni ottanta<br />
il paese era ancora isolato dal resto del mondo, poi é<br />
arrivata la globalizzazione dei mercati e delle<br />
comunicazioni, l’evoluzione dei mezzi di trasporto e la<br />
maggior facilitá negli spostamenti, che hanno avvicinato<br />
l’Australia agli altri paesi industrializzati. Il fatto di essere<br />
una nazione relativamente giovane, dal punto di vista<br />
storico, e quindi particolarmente aperta al confronto con<br />
altre realtá, ha fatto sí che s’integrasse efficacemente con<br />
culture diverse da quella anglosassone, dando vita a<br />
quello che ritengo essere un modello di societá<br />
multiculturale vincente e senza eguali al mondo.<br />
Dall’ingegneria al commercio: cosa ha ispirato la sua<br />
carriera professionale?<br />
Il passaggio dagli studi d’ingegneria al network delle<br />
Camere di Commercio all’estero é profondamente legato<br />
alla mia personalitá. Dopo piú di dieci anni di vita<br />
trascorsi a Sydney, durante i quali l’unico legame con<br />
l’Italia era la mia famiglia, ho sentito l’esigenza di<br />
realizzare qualcosa di utile per gli italiani residenti in<br />
Australia. Grazie al mio carattere estroverso,<br />
all’esperienza e alle conoscenze maturate sino ad allora,<br />
ho cominciato a porre le basi per realizzare un ponte che<br />
mettesse in contatto la business community australiana<br />
con la societá d’affari italiana.<br />
Quando fu nominato Segretario Generale della<br />
Camera, aveva giá una un’idea dell’impronta<br />
personale che avrebbe dato alla societá?<br />
La mia intenzione era quella di creare non solo un<br />
soggetto a cui tutti coloro che interagivano con l’Italia per<br />
motivi d’affari potessero rivolgersi per un sostegno, ma<br />
un punto di riferimento per rafforzare l’immagine<br />
dell’Italia e del Made in Italy, che, come sappiamo,<br />
costituisce la marcia in piú dell’italiano rispetto al resto<br />
del mondo. Sono stati anni duri, ma con l’aiuto della<br />
Provvidenza e la collaborazione di quanti, intorno a me,<br />
hanno creduto in questo progetto, abbiamo dato vita a un<br />
ufficio che oggi promuove con successo l’italianitá non<br />
solo presso la comunitá d’affari italo-australiana, ma<br />
anche la grande industria australiana, e che si propone sul<br />
mercato come una vera e propria azienda. Sotto altro<br />
aspetto, ho cercato di costruire un ambiente di lavoro nel<br />
quale le persone potessero esprimere il meglio di se<br />
stesse, dove passione per la vita e professione<br />
s’integrassero fra loro. Dal punto di vista istituzionale,<br />
invece, ho sempre creduto nel confronto e nella<br />
collaborazione con gli altri soggetti del Sistema Italia, in<br />
particolare con l’ICE: questa strada, finora, ha sempre<br />
dato ottimi risultati.<br />
La sua idea di Camera di Commercio dunque sembra<br />
andare oltre l’offerta di servizi commerciali e la<br />
promozione degli scambi tra Italia e Australia.<br />
Promuovere il made in Italy, a mio modo di vedere, non<br />
consiste solamente nel promuovere dei prodotti di<br />
derivazione italiana. Significa promuovere un’idea, un<br />
concetto, una cultura che appartiene alla storia di un<br />
popolo. Allo stesso tempo, peró, occorre farlo in maniera<br />
sempre nuova, con un taglio avvincente e giovanile. Da<br />
qui sono nati l’ Aperitivo Club e Voi Tutti. Il primo é un<br />
evento importantissimo, perché mira ad aggregare il<br />
meglio della gioventú imprenditoriale locale, che si<br />
ritrova per parlare, per scambiarsi idee, per fare network.<br />
All’italiana, naturalmente, davanti a un cocktail e a delle<br />
tartine. Davvero un successo eccezionale, di cui sono<br />
orgoglioso. Attraverso Voi Tutti, il nostro magazine<br />
camerale, vogliamo invece diffondere la passione e<br />
l’amore per la vita che da sempre contraddistinguono gli<br />
italiani, dar voce a quei personaggi che tanto hanno fatto<br />
e continuano a fare per la business community locale,<br />
sotto il profilo del sostegno all’italianitá. Sono convinto<br />
che uno dei compiti principali delle camere di commercio<br />
italiane all’estero sia proprio quello di creare un legame<br />
forte tra il paese di riferimento e l’Italia: la cultura e le<br />
tradizioni viaggiano anche attraverso il commercio. In<br />
fondo é questo che ci distingue dalle altre 73 camere nel<br />
mondo e che ci ha reso leader del network: la capacitá di<br />
investire nei giovani e di saperci adeguare al continuo,<br />
repentino cambiamento della societá. Basti pensare che il<br />
nostro staff si compone di ragazzi al di sotto dei<br />
trentacinque anni e lo stesso Consiglio di<br />
Amministrazione non supera la media dei cinquanta.<br />
Inoltre ospitiamo periodicamente stagisti di alto profilo,<br />
selezionati sulla base di una convezione con il CRUI<br />
(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e<br />
l’Universitá Bocconi.<br />
Come hanno influito negli anni le congiunture
economiche internazionali sui suoi progetti? L’attuale crisi finanziaria globale, ad esempio, compromette in qualche<br />
modo la piena operativitá della Camera, che peraltro gode di sussidi governativi?<br />
Quando i soldi non ci sono, non ci sono, c’é poco da fare. Di periodi difficili ce ne sono stati, in passato, ma quello attuale<br />
forse é uno dei peggiori; d’altro canto non possiamo certo strapparci i capelli e starcene a guardare. Non sono i successi, a<br />
mio modo di vedere, che formano un uomo, ma le avversitá che é riuscito a superare. L’essenziale é sapersi rinnovare,<br />
rimettersi in discussione e trovare sempre vie alternative, che ci possano garantire la realizzazione dei nostri obiettivi e<br />
delle idee in cui crediamo.<br />
Indichi il motivo principale per il quale un’impresa italiana in cerca di fortuna in Australia dovrebbe rivolgersi alla<br />
Camera di Commercio Italiana di Sydney...<br />
Semplice: la profittabilitá. Se un cliente investe con noi mille, noi gli garantiamo un ritorno di diecimila. Naturalmente<br />
questa garanzia poggia sulla professionalitá dei servizi che forniamo: a prezzi assai competitivi sul mercato, assicuriamo<br />
alle aziende un’assistenza scrupolosa, che si tratti della ricerca di agenti e distributori, dell’organizzazione di missioni<br />
commerciali, appuntamenti B2B ed eventi promozionali. La lista di clienti che hanno sfondato nel mercato australiano<br />
grazie al nostro aiuto é lunga.<br />
Le donne: che posto hanno avuto e hanno tuttora nella sua vita?<br />
Le donne hanno avuto molta importanza nella mia vita: sono convinto che a fianco di un grande uomo ci sia sempre una<br />
grande donna. E di grandi donne, oltre alla mia attuale compagna, sono circondato ogni giorno, anche per motivi di lavoro.<br />
Penso alle tante imprenditrici e manager nostre socie, una su tutte Carla Zampatti, stilista italiana che non solo gestisce con<br />
successo la sua azienda, ma ricopre la carica di Presidente dell’SBS, la radiotelevisione di stato Australiana, e siede presso i<br />
consigli di amministrazione di societá molto importanti. Da italiano, poi, non posso non citare “la mamma”: é lei che mi ha<br />
educato, é lei la persona alla quale devo quel che sono. Non scordiamoci che essere una buona madre, in fondo, é l’impresa<br />
delle imprese.<br />
The Italian Chamber of Commerce is committed to promoting and extending business relations between<br />
Australia and Italy. Since our beginnings in 1922, the Italian Chamber of Commerce has helped countless<br />
companies in both Italy and Australia succeed in business, has fostered a range of trade developments, and has<br />
helped relations between our two great countries grow.<br />
3<br />
1<br />
1- Ingresso della Italian Chamber di Sydney<br />
2- Il team camerale in una foto scattata in<br />
occasione dell’Aperitivo Club organizzato<br />
con Barilla Australia e denominato “La<br />
cucina povera”. Da sinistra: Federica Guidi<br />
(Sales and Membership Manager), Dario<br />
Privitera (Trade Coordinator), Silvia Selmo<br />
(Events & Trade Fairs Coordinator), Marco<br />
Moretti (Trade Manager), Katherine<br />
Stevenson (Communications Manager),<br />
Nicola Rossi (Trade Assistant), Elisa Costoli<br />
(Events Assistant), Vincenzo Pagano<br />
(Trade Assistant), Luigi Mariani (Media<br />
Liaison Officer);<br />
3- La rivista “ Voi Tutti”<br />
2
IN PRIMO PIANO<br />
IL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO GIORGIO<br />
GUERRINI (nella foto) ritiene “ indispensabile<br />
inserire tra le misure allo studio del Governo<br />
per fronteggiare la crisi il principio che il<br />
versamento dell’ IVA avviene solo al momento<br />
dell’effettivo pagamento della fattura da parte<br />
del committente. Con questo intervento<br />
contenuto peraltro nel programma elettorale<br />
della maggioranza verrà evitato l’esborso anticipato di somme prima che si siano<br />
verificati i correlativi flussi finanziari. Inoltre, avrà un ulteriore effetto positivo:<br />
indurrà i committenti a pagare in tempi più brevi per poter detrarsi l’imposta versata<br />
ai fornitori. Si tratta di uno strumento efficace contro il malcostume dei ritardi di<br />
pagamento tra imprese che penalizza soprattutto le aziende di piccole dimensioni<br />
che operano per conto terzi ”.<br />
PALAZZO CHIGI: è stato firmato dal Ministro<br />
della Difesa, Ignazio La Russa, e dal Ministro<br />
per le Pari Opportunità, Maria Rosaria<br />
Carfagna, un Protocollo d’intesa che intende<br />
realizzare un rapporto di collaborazione tra le<br />
parti per rendere più efficace sia l’azione di<br />
prevenzione e di contrasto nei confronti di atti<br />
persecutori, violenti, sessualmente finalizzati o<br />
vessativi verso vittime vulnerabili, sia il raccordo<br />
tra i soggetti competenti ad intervenire.<br />
Roma 16 gennaio 2009<br />
A CONCLUSIONE DEL PROGETTO “COAST TO<br />
COAST: Il territorio preso in esame e sul quale si<br />
sono incentrate le varie azioni previste dal<br />
progetto è quello che va dalla costa emilianoromagnola<br />
alla zona del Delta del Po (province<br />
di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara e<br />
Rovigo) per la parte italiana e dall'Istria, il golfo<br />
del Quarnaro alla Dalmazia settentrionale<br />
(Contee di Rijeka, Pula e Zadar) per la parte<br />
croata. Gli obiettivi di carattere generale, alla<br />
base del presente progetto, sono riconducibili<br />
alla volontà, fortemente condivisa su entrambe<br />
le coste, di procedere ad una valorizzazione del<br />
bacino del medio-alto Adriatico da un punto di vista economico, facendo leva in<br />
particolare sul turismo quale fattore di sviluppo. L’area in questione infatti, pur<br />
essendo caratterizzata da una forte vocazione turistica su entrambi i litorali,<br />
costituisce, a parere dei partner di progetto, uno degli anelli deboli nelle relazioni<br />
transadriatiche tra Italia e Croazia, sia per la carenza di progetti di promozione<br />
turistica integrata che per l’insufficienza di collegamenti diretti (aerei e marittimi)<br />
che possano facilitare il commercio e la cooperazione internazionale fra le PMI<br />
delle due coste. Interpretando lo spirito della Legge 84/2001, il Progetto “Coast to<br />
Coast” ha inteso quindi porre il turismo, visto come veicolo di conoscenza ed<br />
integrazione tra i popoli e di crescita economica dei territori e dei rispettivi sistemi<br />
di piccole e medie imprese, come fondamentale ed imprescindibile motore<br />
dell’integrazione di questa parte di Europa. Nell’idea del progetto le due coste<br />
dell’Adriatico devono, quindi, crescere insieme e diventare insieme un polo di<br />
attrazione turistica importante, senza alcuno spirito competitivo. L'accordo è stato<br />
sottoscritto dal Presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio<br />
Maggioli, (a destra nella foto, in rappresentanza delle Camere di FC, FE, RA, RO),<br />
e dal presidente della Camera della Contea di Rijeka Vinko Micetic. Il Segretario<br />
Generale Dott. Maurizio Temeroli<br />
EXPORT: I PAESI EMERGENTI SPINGERANNO IL MADE IN ITALY NEL I°<br />
TRIMESTRE 2009. Nonostante i venti di crisi il Made in Italy continuerà a segnare<br />
un andamento positivo sui mercati internazionali.<br />
E’ questa la previsione che<br />
emerge da un’indagine Unioncamere-Assocamerestero sull’andamento<br />
tendenziale delle esportazioni italiane nei primi 3 mesi dell’anno in corso. A<br />
sostenere l’export dei nostri prodotti di punta saranno principalmente i Paesi<br />
petroliferi e le economie emergenti, la cui domanda tenderà a contrastare il<br />
rallentamento delle vendite verso i paesi industrializzati. Sistema Moda, mobili,<br />
agroalimentare, meccanica e elettronica si<br />
configurano in particolare tra i comparti con le<br />
dinamiche più positive, a conferma del<br />
cambiamento in atto dei modelli di<br />
specializzazione del sistema produttivo e dei<br />
processi di ristrutturazione e riqualificazione<br />
della nostra industria. Nella foto: il Presidente<br />
Unioncamere Andrea Mondello<br />
intervista a Marcello Stagni (socio BIOOS)<br />
diabete e<br />
retinopatia<br />
diabetica<br />
di Sonia Amaolo (giornalista e conduttrice TV)<br />
Che cosa è il diabete?<br />
Il diabete è una malattia causata da un insufficiente azione<br />
dell’insulina, un ormone secreto dal pancreas che permette<br />
al glucosio (zucchero) del sangue di entrare nelle cellule<br />
dell’organismo per essere trasformato in energia. Se lo<br />
zucchero non viene utilizzato al meglio questo si accumula<br />
nel sangue disturbando complessi processi vitali e<br />
comportando col tempo dei danni gravi all’organismo,<br />
specialmente all’apparato circolatorio ed a quello nervoso. Si<br />
conoscono due principali tipi di diabete: Il Tipo 1 colpisce<br />
soggetti adolescenti o giovani ed è legato ad un danno del<br />
pancreas su base immunitaria. Il Tipo 2, è la forma più<br />
comune della malattia, colpisce in genere soggetti oltre i 40<br />
anni di età, si associa ad obesità ed iperalimentazione che<br />
determinano un progressivo indebolimento dell’effetto<br />
dell’insulina.<br />
Quali sono le complicanze oculari del diabete?<br />
I pazienti con diabete, come è stato dimostrato, sono i più<br />
soggetti a sviluppare malattie oculari, come la cataratta, il<br />
glaucoma o alterazioni della cornea, ma la malattia che<br />
colpisce la retina, e cioè la retinopatia diabetica, è quella più<br />
grave per le conseguenze invalidanti che comporta. Questa<br />
malattia si manifesta in genere entro 20 anni dall’inizio del<br />
diabete e costituisce un problema di rilevanza sociale poiché<br />
essa costituisce la maggiore causa di perdita della vista in<br />
soggetti affetti da diabete.<br />
Che cosa è la retinopatia diabetica?<br />
La microangiopatia diabetica è una grave complicanza del<br />
diabete che colpisce i piccoli vasi di diversi organi. Quando<br />
vengono interessati quelli della retina si parla di retinopatia<br />
diabetica che è la complicanza più temuta tra le complicanze<br />
oculari poiché risulta potenzialmente pericolosa tanto da<br />
portare fino alla perdita della vista. Secondo i dati<br />
epidemiologici più recenti, dopo circa 20 anni di malattia, il<br />
70% dei pazienti diabetici sviluppa una forma di retinopatia.<br />
Come si scopre la retinopatia diabetica?<br />
In caso di diabete l’occhio può ammalarsi di nascosto! Chi è<br />
affetto da diabete, anche in assenza di disturbi della vista,<br />
deve sottoporsi a regolari visite oculistiche perché la RD<br />
inizia prima di dare compromissione della vista ed è<br />
fondamentale scoprirla e trattarla il prima possibile. L’<br />
Oculista, guardando la retina, saprà descrivere se sono<br />
iniziate delle alterazioni e in che fase esse si trovano.<br />
Chièarischio?<br />
Tutti i pazienti diabetici sono a rischio di sviluppare una<br />
retinopatia diabetica ma il rischio maggiore si corre quando il<br />
diabete non è ben controllato con i farmaci e con la dieta.<br />
Con il passare del tempo le probabilità che si sviluppi una<br />
RD aumentano ma una diminuzione della vista si ha solo<br />
quando le alterazioni della retina coinvolgono la sua parte<br />
centrale, e cioè la macula, dove si percepiscono e si<br />
mettono a fuoco le immagini.<br />
Che cosa si deve fare per evitare la retinopatia<br />
diabetica?<br />
Anche se nel corso degli anni i pazienti diabetici possono<br />
sviluppare come complicanza la retinopatia diabetica, tale<br />
rischio si riduce in maniera elevata se si mantiene la<br />
glicemia sotto controllo attraverso i farmaci, la dieta e<br />
l’esercizio fisico. Uno scrupoloso auotomonitoraggio della<br />
glicemia con apparecchi adeguati è fondamentale ai fini di<br />
un buon controllo glicemico. La riduzione del rischio di avere<br />
complicanze si ottiene anche attraverso sistematici controlli<br />
da parte del Diabetologo e dell’Oculista.<br />
CONGRESSO INTERNAZIONALE<br />
DI OFTALMOLOGIA<br />
organizzato da Bioos<br />
Bioos azienda leader nazionale nel settore oftalmico è oggi un gruppo guidato da una Holding spa che gestisce 10<br />
aziende operative rappresentate da 5 commerciali ed altrettante di ricerca, produzione e logistica. Sooft e Bioos<br />
Italia (industria oftalminica) Potoox (ottica), Oofta hi-yech (innovazione tecnico-chirurgica) , Glaucoon<br />
(Glaucoma), Bioosoft (ricerca), Neoox (neo-natale) ed Oox (logistica).<br />
TEATRO DELL’AQUILA<br />
FERMO - ITALY<br />
Quale terapia per la Retinopatia diabetica è oggi disponibile?<br />
Una cura per far regredire la retinopatia diabetica purtroppo non esiste. Una terapia molto utile a contrastare la progressione della retinopatia e quella<br />
Laser. Il raggio luminoso crea delle piccole bruciature della retina. Le zone colpite dopo il trattamento funzionano meno ma questo è un “sacrificio”<br />
necessario per consentire un controllo della malattia. Nei casi ancora più gravi (emorragie estese, distacco di retina) occorre un vero e proprio<br />
intervento chirurgico: la vitrectomia. Recentemente si è dimostrato molto interessante l’impiego di iniezioni all’interno dell’occhio di preparati a base di<br />
cortisone utili nel controllare l’edema maculare.<br />
Possono specifici nutraceutici aiutare nel rallentamento della patologia?<br />
Naturalmente ci sono diversi preparati attivi sul microcircolo che sono stati proposti per la retinopatia diabetica. Sono principi che ostacolano la<br />
fuoriuscita dei liquidi dai capillari rafforzando l’integrità della parete e che nello stesso tempo tendono a migliorano il flusso ematico garantendo il miglior<br />
metabolismo della retina. Questi preparati, se da un lato rappresentano un valido approccio nella prevenzione del danno retinico, dall’altro non sono<br />
risolutivi quando la patologia retinica è già conclamata. Ma se associati alla terapia Laser e a quella generale per il diabete essi possono costituire un<br />
valido rimedio nel controllare la progressione delle alterazioni della retina. Inoltre sostanze a forte azione antiossidante, come l’acido lipoico, si sono<br />
dimostrati utili nel proteggere i tessuti oculari limitando principalmente i danni provocati dai radicali liberi.<br />
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