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Allure Magazine (4-2022)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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008<br />

OPINIONIST<br />

Natale<br />

alle porte<br />

dalla parte delle aziende<br />

Tradizionalmente il Natale costituisce, per il canale<br />

selettivo, un momento di forte promozione agli<br />

acquisti, con l’opportunità di confermare un trend di<br />

crescita che, iniziato nella seconda parte del<br />

2021, continua anche nei primi mesi del<br />

<strong>2022</strong>. Giusto un anno fa sottolineavamo<br />

un fenomeno che ormai sembra<br />

consolidato: l’incrocio tra le vendite<br />

online e le vendite fisiche nel<br />

canale della profumeria. Le analisi<br />

di questi ultimi mesi confermano<br />

una tendenza sempre più marcata<br />

del concetto di multi canalità che il<br />

settore, per ultimo, ha affrontato<br />

rispetto ad altri canali come farmacia,<br />

mass market e canali del casa e<br />

toilette. Nasce una riflessione al<br />

riguardo: i consumi nel canale<br />

della profumeria selettiva cresceranno<br />

a fine <strong>2022</strong> di oltre il 15% mentre l’e-commerce<br />

dovrebbe crescere del 12,3%, in apparente<br />

rallentamento. Considerando che durante le prime tre<br />

settimane di dicembre il fatturato nel canale selettivo<br />

supera mediamente il 40% di tutto l’anno, si proietta<br />

un valore finale nel <strong>2022</strong> che dovrebbe superare i due<br />

miliardi di cosmetici acquistati nelle profumerie.<br />

Ovviamente sulle previsioni incombono gli scenari<br />

negativi di una congiuntura che ha visto pressioni<br />

importanti sulla propensione all’acquisto legata<br />

all’aumento dei costi energetici. A questo riguardo è<br />

interessante capire come si prospetta la situazione<br />

internazionale. Dall’elaborazione fatta dal centro studi<br />

sui dati NPD emerge una crescita importante per l’Italia,<br />

a fianco alla crescita della Spagna.<br />

GIAN ANDREA POSITANO<br />

Direttore del Centro Studi Cosmetica<br />

Italia e segretario generale di Camera<br />

Italiana dell’Acconciatura.<br />

L’Italia diventa, in Europa, il terzo mercato per la<br />

cosmetica selettiva, dopo Germania e Francia che<br />

tuttavia assieme all’Inghilterra hanno registrato nella<br />

prima parte dell’anno importanti contrazioni.<br />

È interessante l’analisi differenziata per i<br />

valori delle vendite online e quelle<br />

brick and mortar dove solo per l’Italia<br />

si osserva - rispetto al 2019 - una<br />

crescita di oltre 20 punti percentuali<br />

per entrambi gli aggregati, a<br />

fronte di un calo delle vendite<br />

online che sono rimaste abbastanza<br />

uguali per la Spagna ma sono drammaticamente<br />

calate per Germania,<br />

Francia e Gran Bretagna. Parlando<br />

di mercato internazionale, occorre<br />

ricordare che, con 12 mi-liardi di<br />

valore dei consumi, la profumeria<br />

alcolica da sola costituisce il 15%<br />

di tutti i cosmetici consumati in Europa. La buona<br />

tenuta del mercato interno e le performance positive<br />

dell’offerta italiana a livello europeo offrono dunque<br />

importanti opportunità di crescita nonostante le<br />

numerose perplessità legate al forte aumento dei<br />

prezzi al consumo che da troppo tempo risulta essere<br />

il più alto di tutti i canali di vendita di cosmetici. Gli<br />

operatori intervistati, si dicono ottimisti sugli incrementi<br />

di vendita nel periodo natalizio, auspicando<br />

che i consumatori, già abituati alle nuove tipologie di<br />

vendita digitale, confermino quella propensione e<br />

quella voglia di “negozio fisico” che stanno dimostrando<br />

in questi ultimi mesi.

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