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NELLE VALLI BOLOGNESI N°56

Il numero dell'inverno 2023 della rivista dedicata a storia, natura e cultura locale edita da Emil Banca

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L’ APPUNTAMENTO<br />

Di origini Romane, con l’avvento del Cristianesimo<br />

è diventato l’ultimo momento di festa prima della<br />

Quaresima. Gli appuntamenti con le maschere storiche<br />

della Bassa ed i carri in Appennino<br />

Il CARNEVALE va<br />

in scena in provincia<br />

Testi di Martina Cavezza<br />

Le origini del Carnevale risalgono<br />

all’antica Roma, e in particolare alle feste<br />

“Saturnali”. Durante queste festività era<br />

lecito liberarsi da obblighi e impegni<br />

per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Per<br />

eliminare le differenze sociali tra ricchi e<br />

poveri, ogni partecipante indossava una<br />

maschera. Con l’arrivo del Cristianesimo,<br />

le celebrazioni sono diventate un momento<br />

di anticipazione della Pasqua. Proprio in<br />

questo periodo nasce il nome “Carnevale”<br />

(dal latino eliminare la carne), poiché<br />

indicava il momento di banchetto che si<br />

teneva l’ultimo giorno di festa (il martedì<br />

grasso) prima del periodo di digiuno dettato<br />

dalla Quaresima, durante la quale nessuno<br />

poteva mangiare carne.<br />

Oggi, ogni paese festeggia Carnevale<br />

a modo suo, con sfilate, travestimenti,<br />

maschere e dolci deliziosi. Ma la cosa che<br />

accomuna tutti è la voglia di divertirsi e stare<br />

insieme.<br />

A Bologna, il Carnevale affonda le sue radici<br />

nella seconda metà dell’Ottocento quando<br />

Balanzone, detto il Dottore, decise di<br />

organizzare una festa in città per devolvere<br />

il ricavato a ospedali e orfanotrofi.<br />

Ma vediamo insieme quali sono gli<br />

appuntamenti più attesi del nostro territorio.<br />

SAN GIOVANNI IN PERSICETO<br />

Domenica 12 e 19 febbraio 2023, nel<br />

borgo di San Giovanni in Persiceto torna il<br />

famosissimo Carnevale Persicetano, nato nel<br />

1874. Tra coriandoli e stelle filanti, sfileranno<br />

vivacissimi carri allegorici realizzati dalle<br />

società carnevalesche persicetane. L’unicità<br />

di questo carnevale è lo “Spillo”, dal dialetto<br />

bolognese “Spéll” (trasfigurare; far mutare).<br />

Ogni carro, infatti, giunto in Piazza del<br />

Popolo, si trasforma raccontando una storia<br />

e svelando al pubblico il vero significato<br />

per cui è stato costruito. Il 12 febbraio,<br />

ogni carro sfilerà per il centro e raggiunta<br />

piazza del Popolo porterà in scena il proprio<br />

“Spillo”. Mentre il 19 febbraio, la giuria<br />

decreterà il carro vincitore e consegnerà<br />

il Gonfalone bianco che verrà custodito<br />

dalla società vincitrice per tutto l’anno.<br />

Come ogni Carnevale che si rispetti, anche<br />

quello persicetano ha la sua maschera,<br />

Bertoldo, un contadino “dalle scarpe grosse<br />

e cervello fino” ideato dallo scrittore locale<br />

Giulio Cesare Croce e divenuto simbolo di<br />

giocosità e buon umore.<br />

L’ingresso alla manifestazione è gratuito, ma<br />

per ammirare lo Spillo è possibile accedere<br />

a posti numerati a pagamento nelle tribune<br />

di Piazza del Popolo.<br />

IMOLA<br />

Il centro storico di Imola, ogni anno,<br />

si anima di giochi, risate e colori con<br />

il Carnevale dei Fantaveicoli, uno tra i<br />

Carnevali più originali e stravaganti d’Italia.<br />

Cos’è un Fantaveicolo? Un veicolo unico e<br />

originale, creato con stravaganza e fantasia,<br />

utilizzando i materiali più disparati. Ha una<br />

caratteristica fondamentale: deve essere<br />

ecosostenibile. Infatti, i fantaveicoli non<br />

devono inquinare. La propulsione non può<br />

avvenire con motori o sistemi inquinanti.<br />

Sono consentiti solo forza di gambe,<br />

braccia, vento, pannelli solari o qualsiasi<br />

altra invenzione.<br />

Tutti possono partecipare all’evento,<br />

realizzando anche un proprio fantaveicolo.<br />

SAN PIETRO IN CASALE<br />

Un altro Carnevale storico del territorio,<br />

nato 1870, è il Carnevale Sanpierino.<br />

Un’occasione unica per assistere alle<br />

sfilate di carri allegorici e maschere a<br />

piedi. Il clou della festa è il raduno in<br />

piazza per la lettura del “testamento” di Re<br />

Sandròn Spaviròn, maschera tradizionale<br />

di San Pietro in Casale che appassiona il<br />

pubblico con la sua satira pungente. Infatti,<br />

il Carnevale è il momento dell’anno in cui<br />

Sandròn rievoca in chiave ironica i nomi<br />

delle persone che hanno fatto qualcosa di<br />

importante per il paese, sia in positivo che<br />

Per rimanere sempre aggiornati su date<br />

e nuovi eventi, si può consultare il sito<br />

di Sagre e Feste: www.cittametropolitana.<br />

bo.it/sagrefeste. Oltre che i siti ufficiali<br />

dei Comuni, delle Pro Loco<br />

e delle Associazioni presenti sul territorio.<br />

in negativo. Al termine della lettura, un<br />

fantoccio rappresentante la maschera viene<br />

bruciato come vuole la tradizione.<br />

Solitamente le sfilate si svolgono nelle<br />

due domeniche che precedono il martedì<br />

grasso.<br />

VERGATO<br />

Anche tra gli Appennini si festeggia il<br />

Carnevale ed è un appuntamento fisso<br />

dal 1870. Stiamo parlando del Carnevale<br />

Vergatese. Cambiano le generazioni,<br />

ma lo spirito rimane lo stesso. Ci sono<br />

diverse società carnevalesche che si danno<br />

“battaglia” a suon di coriandoli, costumi<br />

e travestimenti di fantasia. Imponenti carri<br />

caratterizzati da personaggi con enormi<br />

teste animeranno le strade del paese e<br />

affascineranno grandi e piccini.<br />

PIEVE DI CENTO<br />

Domenica 5,12 e 19 febbraio 2023, Pieve<br />

di Cento torna a colorarsi con sfilate di<br />

carri mascherati, sbandieratori e bande.<br />

Il protagonista dell’evento sarà come<br />

sempre Barbaspein, un personaggio<br />

molto simpatico e maschera ufficiale del<br />

Carnevale di Pieve. Rappresenta un povero<br />

gaudente metà filosofo metà ubriacone,<br />

storico membro della Sozietè dal Zàss,<br />

organizzatrice delle prime feste di carnevale<br />

nella metà dell’Ottocento.<br />

BAZZANO<br />

Anche nella Valle del Samoggia si festeggia<br />

il Carnevale. Ogni anno, a febbraio, il<br />

centro cittadino di Bazzano si anima con<br />

sfilate di carri e maschere stravaganti.<br />

Ma la maschera più importante sarà sempre<br />

Barba Zecc, personaggio della tradizione<br />

locale che si affaccia dal balcone del<br />

municipio sulla piazza principale del<br />

Comune per declamare la “Zirudela ai<br />

Bazzanis”, un’allegra filastrocca sull’anno<br />

appena trascorso dedicata proprio ai suoi<br />

compaesani.<br />

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