L’ APPUNTAMENTO Di origini Romane, con l’avvento del Cristianesimo è diventato l’ultimo momento di festa prima della Quaresima. Gli appuntamenti con le maschere storiche della Bassa ed i carri in Appennino Il CARNEVALE va in scena in provincia Testi di Martina Cavezza Le origini del Carnevale risalgono all’antica Roma, e in particolare alle feste “Saturnali”. Durante queste festività era lecito liberarsi da obblighi e impegni per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Per eliminare le differenze sociali tra ricchi e poveri, ogni partecipante indossava una maschera. Con l’arrivo del Cristianesimo, le celebrazioni sono diventate un momento di anticipazione della Pasqua. Proprio in questo periodo nasce il nome “Carnevale” (dal latino eliminare la carne), poiché indicava il momento di banchetto che si teneva l’ultimo giorno di festa (il martedì grasso) prima del periodo di digiuno dettato dalla Quaresima, durante la quale nessuno poteva mangiare carne. Oggi, ogni paese festeggia Carnevale a modo suo, con sfilate, travestimenti, maschere e dolci deliziosi. Ma la cosa che accomuna tutti è la voglia di divertirsi e stare insieme. A Bologna, il Carnevale affonda le sue radici nella seconda metà dell’Ottocento quando Balanzone, detto il Dottore, decise di organizzare una festa in città per devolvere il ricavato a ospedali e orfanotrofi. Ma vediamo insieme quali sono gli appuntamenti più attesi del nostro territorio. SAN GIOVANNI IN PERSICETO Domenica 12 e 19 febbraio 2023, nel borgo di San Giovanni in Persiceto torna il famosissimo Carnevale Persicetano, nato nel 1874. Tra coriandoli e stelle filanti, sfileranno vivacissimi carri allegorici realizzati dalle società carnevalesche persicetane. L’unicità di questo carnevale è lo “Spillo”, dal dialetto bolognese “Spéll” (trasfigurare; far mutare). Ogni carro, infatti, giunto in Piazza del Popolo, si trasforma raccontando una storia e svelando al pubblico il vero significato per cui è stato costruito. Il 12 febbraio, ogni carro sfilerà per il centro e raggiunta piazza del Popolo porterà in scena il proprio “Spillo”. Mentre il 19 febbraio, la giuria decreterà il carro vincitore e consegnerà il Gonfalone bianco che verrà custodito dalla società vincitrice per tutto l’anno. Come ogni Carnevale che si rispetti, anche quello persicetano ha la sua maschera, Bertoldo, un contadino “dalle scarpe grosse e cervello fino” ideato dallo scrittore locale Giulio Cesare Croce e divenuto simbolo di giocosità e buon umore. L’ingresso alla manifestazione è gratuito, ma per ammirare lo Spillo è possibile accedere a posti numerati a pagamento nelle tribune di Piazza del Popolo. IMOLA Il centro storico di Imola, ogni anno, si anima di giochi, risate e colori con il Carnevale dei Fantaveicoli, uno tra i Carnevali più originali e stravaganti d’Italia. Cos’è un Fantaveicolo? Un veicolo unico e originale, creato con stravaganza e fantasia, utilizzando i materiali più disparati. Ha una caratteristica fondamentale: deve essere ecosostenibile. Infatti, i fantaveicoli non devono inquinare. La propulsione non può avvenire con motori o sistemi inquinanti. Sono consentiti solo forza di gambe, braccia, vento, pannelli solari o qualsiasi altra invenzione. Tutti possono partecipare all’evento, realizzando anche un proprio fantaveicolo. SAN PIETRO IN CASALE Un altro Carnevale storico del territorio, nato 1870, è il Carnevale Sanpierino. Un’occasione unica per assistere alle sfilate di carri allegorici e maschere a piedi. Il clou della festa è il raduno in piazza per la lettura del “testamento” di Re Sandròn Spaviròn, maschera tradizionale di San Pietro in Casale che appassiona il pubblico con la sua satira pungente. Infatti, il Carnevale è il momento dell’anno in cui Sandròn rievoca in chiave ironica i nomi delle persone che hanno fatto qualcosa di importante per il paese, sia in positivo che Per rimanere sempre aggiornati su date e nuovi eventi, si può consultare il sito di Sagre e Feste: www.cittametropolitana. bo.it/sagrefeste. Oltre che i siti ufficiali dei Comuni, delle Pro Loco e delle Associazioni presenti sul territorio. in negativo. Al termine della lettura, un fantoccio rappresentante la maschera viene bruciato come vuole la tradizione. Solitamente le sfilate si svolgono nelle due domeniche che precedono il martedì grasso. VERGATO Anche tra gli Appennini si festeggia il Carnevale ed è un appuntamento fisso dal 1870. Stiamo parlando del Carnevale Vergatese. Cambiano le generazioni, ma lo spirito rimane lo stesso. Ci sono diverse società carnevalesche che si danno “battaglia” a suon di coriandoli, costumi e travestimenti di fantasia. Imponenti carri caratterizzati da personaggi con enormi teste animeranno le strade del paese e affascineranno grandi e piccini. PIEVE DI CENTO Domenica 5,12 e 19 febbraio 2023, Pieve di Cento torna a colorarsi con sfilate di carri mascherati, sbandieratori e bande. Il protagonista dell’evento sarà come sempre Barbaspein, un personaggio molto simpatico e maschera ufficiale del Carnevale di Pieve. Rappresenta un povero gaudente metà filosofo metà ubriacone, storico membro della Sozietè dal Zàss, organizzatrice delle prime feste di carnevale nella metà dell’Ottocento. BAZZANO Anche nella Valle del Samoggia si festeggia il Carnevale. Ogni anno, a febbraio, il centro cittadino di Bazzano si anima con sfilate di carri e maschere stravaganti. Ma la maschera più importante sarà sempre Barba Zecc, personaggio della tradizione locale che si affaccia dal balcone del municipio sulla piazza principale del Comune per declamare la “Zirudela ai Bazzanis”, un’allegra filastrocca sull’anno appena trascorso dedicata proprio ai suoi compaesani. 020
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