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Trasmissione transgenerazionale, evocazioni ... - Armando Editore

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Infi ne, una tecnica di rappresentazione familiare, profondamente<br />

diversa, che offrirà degli spunti per studiare le relazioni familiari<br />

utilizzando corpi reali, sarà lo psicodramma di Moreno.<br />

Lo psicodramma di J.L. Moreno (1987) è una forma di psicoterapia<br />

che in genere viene realizzata in gruppo.<br />

14<br />

Durante le sedute ciascun paziente in qualche modo mette in scena<br />

le proprie vicende interiori, passate o presenti. In questo modo, realizza<br />

una vera e propria drammatizzazione di quanto sta vivendo a<br />

livello intrapsichico con l’obiettivo di potersi riappropriare di parti<br />

di sé che non sente proprie. In parole, “recitando” ciò che sente<br />

dentro di sé, gradualmente recupera un senso di sé unitario, e può<br />

integrare, e sentire come proprie e non scollegate da sé, quelle parti<br />

che sente non appartenenti a lui. Grazie al fatto di realizzare l’esperienza<br />

all’interno del gruppo, si viene a verifi care anche quella che<br />

viene defi nita una catarsi delle tensioni e dei blocchi, del disagio<br />

profondo, come avveniva nelle rappresentazioni misteriche dell’antica<br />

Grecia, dalle quali nacque il teatro.<br />

È importante ricordare questa tecnica, ma precisiamo che questa,<br />

per la sua genesi, la sua applicazione pratica, e soprattutto per l’utilizzazione,<br />

si discosta radicalmente dalla scultura familiare quale<br />

sarà trattata in questa parte del testo.<br />

La tecnica della scultura della famiglia ha presentato, sin dalle<br />

sue origini, dei signifi cativi elementi di evolutività che ne modifi -<br />

cheranno nel tempo la metodologia ed i contenuti, e la porteranno ad<br />

una sempre maggiore defi nizione e accuratezza di applicazione. Soprattutto<br />

ha seguito almeno due grandi fi loni epistemologici: quello<br />

appartenente alla rappresentazione dimensionale della triade spaziotempo-energia,<br />

e quello legato alla rappresentazione del movimento,<br />

secondo la polarità statico-dinamica.<br />

Tra le tecniche che fanno uso del movimento e dello spazio, esordiscono<br />

in campo terapeutico le prime versioni “più statiche” della scultura<br />

che, come vedremo, evolveranno verso formule sempre più complesse,<br />

sino ad arrivare a quella della rappresentazione spaziale, che<br />

sarà descritta nella seconda e terza parte di questo volume (Fig. 3).

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