Trasmissione transgenerazionale, evocazioni ... - Armando Editore
Trasmissione transgenerazionale, evocazioni ... - Armando Editore
Trasmissione transgenerazionale, evocazioni ... - Armando Editore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Le sculture familiari di Onnis presentano delle variazioni rispetto<br />
al metodo originario della Papp (1983), in quanto l’autore chiede ad<br />
ogni membro della famiglia di fare due sculture: la prima rappresenta<br />
la famiglia così come lo stesso la vede nel momento attuale,<br />
mentre la seconda rappresenta la famiglia come la immagina dopo<br />
un arco di un decennio di storia futura. È qui che, nel modello di<br />
Onnis, viene introdotta una variazione importante rispetto al metodo<br />
della Papp. Propone, come seconda scultura, una rappresentazione<br />
di “desiderio” e di “cambiamento”, ovvero “come ognuno vorrebbe<br />
che la famiglia fosse”. Questa variazione è stata introdotta in quanto,<br />
secondo l’autore, la seconda scultura proposta (nonostante sia<br />
proiettata nel futuro) non è una rappresentazione di cambiamento,<br />
perché spesso esprime una resistenza e una paura, piuttosto che un<br />
desiderio, di cambiamento. Infatti, in alcuni casi, il tentativo di rappresentare<br />
uno scenario più dinamicamente in sviluppo, si accompagna<br />
a forti ansie e timori, come se la possibile evoluzione della famiglia<br />
fosse percepita più come una minaccia che come un’esperienza<br />
di crescita collettiva. Questa differente impostazione metodologica<br />
nasce dall’esigenza terapeutica di progettare un cambiamento possibile,<br />
e dall’osservazione clinica maturata sul campo.<br />
32<br />
Possiamo trovare nelle formulazioni e nelle procedure terapeutiche<br />
di Onnis molti accostamenti col modello consenziente proposto dalla<br />
Scuola di Pisa-Rimini di C. Bogliolo (1997, 2001, 2010): coincide<br />
infatti il principio che ogni tentativo di forzare la mano al sistema,<br />
sollecitandolo a rappresentare uno scenario più dinamico e in evoluzione,<br />
attraverso ipotesi di sviluppo, evoca un sentimento di diniego,<br />
di resistenza. Altrettanto il fatto che in tal caso si assiste ad una<br />
controreazione di tipo morfostatico intessuta di un sentimento che<br />
assomiglia più alla percezione di una minaccia, che una esperienza<br />
di crescita auspicabile. Così paure, timori, ansie di cambiamento,<br />
sono esternate analogicamente. Fantasmi di perdita, rottura, disgre-<br />
mo (che è il linguaggio ufficiale di queste famiglie) consente di svelare; 3. raccogliere<br />
quegli elementi metaforici importanti per una rilettura del sistema: il sintomo corporeo<br />
può essere ridefinito come problema del sistema familiare e non solo del PD.