Trasmissione transgenerazionale, evocazioni ... - Armando Editore
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equilibrio e dall’organizzazione disfunzionale. L’esigenza clinica<br />
del risultato, il desiderio di offrire delle risposte più effi caci, hanno<br />
spinto molti studiosi a cercare nuove strategie e nuove modalità, più<br />
idonee a rispondere alla sofferenza individuale o sistemica.<br />
Tra queste opportunità, l’esigenza di “raccontare” la famiglia,<br />
utilizzando la modalità rappresentativo-fi gurativa, è presente in<br />
gran parte della letteratura sistemico-relazionale. Il processo di presentazione<br />
per mezzo di immagini, offre, al terapeuta ed ai componenti<br />
della famiglia, un’occasione di “descrizione delle relazioni”,<br />
ma anche di un “viaggio temporale”, che diviene strumento di confronto<br />
e consapevolezza narrativa. Le immagini, infatti, consentono<br />
la composizione di una rappresentazione simbolica più estesa dei<br />
fenomeni che comunemente si manifestano sul piano dei vissuti e<br />
degli agiti.<br />
Le tecniche utilizzate, come rappresentazioni del sistema familiare,<br />
prendono avvio da un’origine bidimensionale: una per tutte,<br />
quella del genogramma, ma possiamo ricordare anche la fotografi a,<br />
considerata un elemento integrativo di indagine e intervento dinamico<br />
sulla famiglia 1 .<br />
Di fatto l’esperienza della rappresentazione iconografi ca permette<br />
la colleganza e l’accesso a mondi di signifi cato interni al sistema,<br />
non direttamente accessibili o meta-comunicabili, sovente protetti<br />
da meccanismi di difesa, celati o occultati all’interno dei codici digitali<br />
del canale verbale, che spesso si rivela depauperato di gran parte<br />
della tonalità emotiva originaria. La rappresentazione iconografi ca<br />
si offre come un primo livello descrittivo, effi cace soprattutto per<br />
la distanza che si crea tra la storia, i protagonisti e loro rappresentazione<br />
narrata: ciò può facilitare l’ascolto reciproco, la rilettura degli<br />
eventi ed una nuova narrazione.<br />
1 Saccu, uno dei suoi utilizzatori, chiede ad esempio ai componenti di una famiglia<br />
di portare nelle prime sedute alcune fotografie, poche ma significative. Si vuole evocare<br />
così momenti importanti e significativi della loro vita, facendo leva sui contenuti affettivi<br />
della memoria autobiografica familiare. Egli sostiene che “Le foto della memoria<br />
sono sempre profondamente connesse con il mondo affettivo ed emozionale delle persone<br />
e si rivelano un materiale prezioso” (Saccu C., 2010).<br />
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