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Thomas Cole - Quaderno 26 - aprile 2023

Celebrato come uno dei più importanti paesaggisti degli Stati Uniti, autore della famosa serie “The Course of Empire”, una metafora della transitorietà degli Imperi ispirata dalle antiche rovine che visitò durante il suo viaggio in Italia, Thomas Cole è considerato il fondatore della Hudson River School, un movimento artistico sviluppato da un gruppo di paesaggisti romantici suoi sostenitori. Tra questi l’amico e teorico della scuola Asher Brown Durand, l’allievo Frederick Edwin Church, e i paesaggisti della seconda generazione, come John Frederick Kensett, Jasper Francis Cropsey e Albert Bierstadt, tutti che seguirono le orme del maestro, perfino nella visita alle antiche rovine della città di Paestum, raggiunta in anni diversi durante il loro viaggio in Italia, lasciandoci dei tre templi dorici numerosi disegni e accattivanti dipinti.

Celebrato come uno dei più importanti paesaggisti degli Stati Uniti, autore della famosa serie “The Course of Empire”, una metafora della transitorietà degli Imperi ispirata dalle antiche rovine che visitò durante il suo viaggio in Italia, Thomas Cole è considerato il fondatore della Hudson River School, un movimento artistico sviluppato da un gruppo di paesaggisti romantici suoi sostenitori. Tra questi l’amico e teorico della scuola Asher Brown Durand, l’allievo Frederick Edwin Church, e i paesaggisti della seconda generazione, come John Frederick Kensett, Jasper Francis Cropsey e Albert Bierstadt, tutti che seguirono le orme del maestro, perfino nella visita alle antiche rovine della città di Paestum, raggiunta in anni diversi durante il loro viaggio in Italia, lasciandoci dei tre templi dorici numerosi disegni e accattivanti dipinti.

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i a olio, riuscendo a catturare in modo migliore la<br />

brillante luce dei cieli meridionali e le numerose<br />

vedute delle antiche rovine classiche, che continuerà<br />

a dipingere nel corso della sua carriera. Significativo<br />

è il grande quadro intitolato “ L'Arco di Nerone”, una<br />

veduta delle rovine dell'acquedotto romano di Tivoli<br />

che <strong>Cole</strong> dipinse a memoria, poco prima di morire<br />

per una violenta polmonite, sulla base degli schizzi<br />

realizzati nel 1832 (fig. 2), quando raggiunse l'antica<br />

città di Paestum. Per l'artista le rovine archeologiche<br />

evocavano l'effimero delle opere umane in contrasto<br />

con gli infiniti tempi della natura, con i suoi lunghi e<br />

lenti processi dinamici.<br />

Particolarmente rappresentativo del suo modo di<br />

dipingere all'aria aperta ( on the spot), così da poter<br />

cogliere le sfumature della luce naturale, era la sua<br />

inseparabile scatola degli schizzi in legno (Sketch<br />

Box) fornita di tutto il materiale per dipingere sul<br />

campo: pennelli, pigmenti colorati e spatola (fig. 3).<br />

All'interno del coperchio l'artista dipinse un'inedita<br />

veduta delle antiche rovine di Agrigento, all'epoca<br />

denominata Girgenti, visitate a maggio del 1842 nel<br />

suo secondo viaggio in Italia (fig. 15).<br />

Ritornato in America, tra il 1834 e il 1836 realizzò<br />

alcune delle sue opere più importanti e ambiziose tra<br />

cui: “ The Oxbow” (fig. 4), un grandioso scenario<br />

ripreso dopo una tempesta che rappresenta una stra-<br />

Fig. 1. Immagine di copertina<br />

Asher Brown Durand (1796 - 1866)<br />

Ritratto di <strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong>, 1838<br />

Olio su tela (63,5 x 76,8 cm)<br />

Berkshire Museum, Pittsfield, Stati Uniti<br />

Fig. 2. <strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong> (1801 - 1848)<br />

Schizzo per “Acquedotto vicino Roma”, 1832 ca.<br />

Olio su tela (31,1 x 20,6 cm)<br />

Britain Museum of American Art, New Britain, Stati Uniti<br />

Fig. 3. <strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong> (1801 - 1848)<br />

Sketch Box (Scatola per gli schizzi), 1832-41 ca.<br />

Mogano con raccordi in ottone (33 x 43,2 x 6,4 cm)<br />

Greene County Historical Society, Bronck Museum,<br />

Coxsackie, New York<br />

(dono della pronipote Edith <strong>Cole</strong>)<br />

Esposta nel 2018 al The Met, Metropolitan Museum of Art, New<br />

York per la mostra “<strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong>'s Journey: Atlantic Crossings”<br />

(Il viaggio di <strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong>: Traversate atlantiche) per<br />

celebrare il più grande paesaggista americano della sua generazione,<br />

esaminando per la prima volta la carriera dell'artista in<br />

relazione alle sue radici inglesi e ai suoi viaggi europei e in Italia,<br />

con l'affermazione di <strong>Cole</strong> come una figura di spicco<br />

nell'arte del paesaggio del XIX secolo. A fine di quello stesso<br />

anno venne esibita anche alla National Gallery di Londra per la<br />

mostra “<strong>Thomas</strong> <strong>Cole</strong>: Eden to Empire”, dove i dipinti di <strong>Cole</strong><br />

erano mostrati insieme ai sublimi capolavori di Turner e Constable<br />

che lo ispirarono.<br />

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